Crime & Punishment

Combattimento -- Iruko (Lowrence Jackson) x Stan (Gabriel Daystar)

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    Al momento Jack ha delle tecniche in sospeso al Lab, ho dato il consenso ad Iruko di utilizzarle in questo combat, quando saranno accettate!

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    Un sibilo dall'altro lato del marciapiede. Il "segnale" di cui tanto aveva parlato.

    A quell'ora chiunque non fosse illuminato dalla luce di un lampione – come lo era Gabriel, seduto sull'unica panchina del tratto di via, proprio davanti ad uno dei pali della luce – risultava al pari di un'ombra. L'ombra sussurrante in particolare cercava di celarsi tra le tenebre di un vicoletto, nascosto anche dalla luna.

    Faceva del suo meglio, ma soltanto la silhouette di quello spacciatore gridava "SONO UNA PERSONA SOSPETTA". Non bisognava nemmeno vedergli il volto. Bastava la sua postura ricurva a mani in tasca, il fatto che si rivelasse irrequieto in ogni movimento.

    Gabriel tirò un lungo, profondo, delusissimo sospiro, e si alzò in preda all'esasperazione. Attraversando la strada si guardava attorno preoccupato, non delle forze dell'ordine, ma dall'idea di essere visto a fare affari con un tizio così imbarazzante. Un'impressione dell'individuo che già aveva dalle loro chat, che si consolidò quando mise a fuoco stesse indossando una felpa nera a cappuccio alzato... in pieno Giugno.

    Ogni scelta per sembrare meno sospetto o identificabile non faceva altro che ritorcerglisi contro. A partire dall'incomprensibile decisione di luogo e incontro per lo scambio. Aveva troppi film scadenti alle spalle per credere quei tagli di droga cambiassero mani tra i bidoni dei rifiuti al calar del sole.

    Che fosse cannabis o eroina, la maniera più sicura per rivendere era incontrarsi nei parchetti o in altri luoghi pubblici, in pieno giorno e nascosti dai numeri della gente presente. L'alternativa era presentarsi a casa di qualcuno, fingersi conoscenti, e abbandonare la dimora con le tasche un po' meno pesanti e il portafoglio più gonfio.

    Spiegazioni che aveva offerto e riofferto a tal "@TenebrisLux", senza successo. Voleva trovarlo faccia a faccia, al chiar di luna, lontano da qualsiasi centro abitato come ogni buon pusher dei cartoni animati che si rispetti. Gabriel quasi fece esplodere il telefono davanti a tal idiozia... Ma accettò.

    L'XSQ non era così diffuso da trovare facilmente distributori di basso livello a prezzi ragionevoli.

    « Sei @fallen_angel? »

    Chiese in un altro sussurro, voltando il capo compulsivamente come attendesse lo sbucare di un'intera guerriglia poliziesca da un momento all'altro. Una vocina ben altro che matura, ma che si abbinava ai lineamenti fanciulleschi del volto, e alla sua bassa statura.

    « ...Quanti anni hai, kid? ♥ »

    « N–Non sono fatti tuoi! Hai i soldi?! »

    Rispose il temibile dispensatore di narcotici, tentando di farsi grosso per mascherare fosse ad un rumore improvviso di distanza dall'attacco cardiaco... Forse principalmente per quanto caldo stava generando quella felpa.

    « Caa~alm down ♠ ​»

    Gabriel gli porse il gruzzolo. Era meglio andare dritti al sodo prima che l'altro sentisse uno strano fruscio e si spaventasse come un cerbiatto, correndo via.

    « Se vuoi fare questo lavoro dovresti avere nervi più saldi, sai? ♦ »

    Il ragazzo era troppo occupato per rispondere alla piccola provocazione. Scorreva le banconote una ad una tra dita più tremanti di quelle malmesse del Villain, contando sotto il fiato l'ammontare molto lentamente. Ripetendo l'intero processo due altre volte, persino più lente, per assicurarsi non stesse commettendo errori.

    Intanto Gabriel dibatteva se avesse più voglia di farsi esplodere, o far esplodere lui.

    Avesse potuto rivolgersi ai suoi contatti soliti a quest'ora sarebbe già a casa propria con una dose di XSQ nel sistema. Invece doveva indugiare le paranoie di uno spacciatore tanto nevrotico quanto irresponsabile.

    Chi attinge dalla fonte di una sostanza è preparato e professionale, ma più si sparge, più è probabile finisca tra grinfie incompetenti. Gente che ha comprato da un amico di amici e rivende al quarto o quinto livello della catena. Il tipico spaccino degli studenti e dei giovani sbandati.

    Già solo il fatto che fossero reperibili online la diceva lunga sulla loro incoscienza. Al suo ultimo acquisto l'ex-Jester era stato abbastanza fortunato da trovare qualcuno che sapesse il fatto proprio... Ma si trattava appunto di fortuna. Il miracolo non si era ripetuto, andando in cerca di altre dosi.

    « Ok, ci sono tutti... Per fortuna... Tieni. ​»

    Esalò dopo fin troppo tempo a trattenere il fiato. Sembrava proprio si fosse liberato di un peso, anche in senso letterale, siccome finalmente attinse dalla tasca della felpa e gli consegnò la bustarella bella tozza. Quasi indistinguibile da una normale busta di caramelle assortite.

    Transazione completata, tempo di svignarsela il prima possibile... Pensò lui. Ma compiuti due passi avrebbe sentito cinque sottili dita stringersi alla sua spalla.

    « Not yet, my friend ♣ ​»

    Intimò Gabriel portandosi nuovamente di fronte al ragazzo. Davanti un Villain, alle spalle un muro. L'espressione dell'adolescente tradiva memorie di film e di storielle che i poliziotti raccontavano per dissuadere dal crimine. Chissà se credeva si star vivendo i suoi ultimi momenti. Che i giornali avrebbero letto di "un ennesimo spaccio finito male".

    Tuttavia non aveva niente di cui preoccuparsi... Se era stato onesto.

    Le sue ansie erano probabilmente dovute al rischio inerente allo spaccio... Ma non si è mai troppo sicuri, giusto? C'era la possibilità, anche minima, che parte del nervosismo fosse causato dal fatto che stesse cercando di rifilargli dei falsi. Lui aveva avuto il tempo di verificare i contanti, adesso era giunta l'ora del taste test.

    Separò l'apertura a ziplock del fardello e tirò fuori una singola pepita chimica.

    いただきます.

    Appena fu piazzata sulla lingua comprese l'altro non fosse disonesto, solo incapace. Erano vere. La pillola scese fino allo stomaco e da lì partì la solita esplosione indescrivibile di sensazioni... Seppur fosse sempre meno incisiva.

    Quando non aveva forti emozioni di mezzo non vi era il rischio perdesse il controllo su di esse, com'era accaduto alla spiaggia e poi contro la bionda del Kagejikan. In circostanze normali, più passava il tempo e meno sentiva quel kick. Come se la dose non fosse un bonus, ma colmasse un malus, riportandolo a ciò che per chiunque altro sarebbe lo standard.

    ...Forse avrebbe dovuto alzare le somministrazioni, facendosene due per volta?

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    Jack Sballow


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    CAZZO CHE CALDO! si lamentò Jack ad alta voce senza troppe cerimonie. Giugno era scivolato su Tokyo di soppiatto, quasi come un agguato. Il giorno prima pioveva e faceva freddo, e poi BOOM! Caldo asfissiante tutto in una volta sola, mentre le giornate si facevano via via sempre più lunghe fino ad apparire come la tela di un artista, dove il sole era già scomparso da un pezzo dietro l'orizzonte ma tutto era ancora illuminato dei colori del tramonto estivo. Con solo i suoi passi e l'occasionale rombo di motore di un veicolo di passaggio, il Candyman faceva ronda laddove lo portavano le gambe. Era passato qualche mese dal bizzarro incontro avuto con Ryu e Druid, ma ancora non aveva avuto modo di contribuire alle attività della 12th Division, quali che fossero. Sospirò pesantemente. Certo, nella sua mente sapeva che trovare degli alleati non sarebbe stata cosa facile, ma neppure credeva di trovare gente che facesse così tanto la preziosa. Ecco quindi che nei giorni in cui non era di turno in negozio, dedicava un po' di tempo alla sua missione: trovare ed aiutare tossici e scovare spacciatori cui rifilare un depliant riguardo il "non entrare nel mondo delle droghe" dritto su per il deretano. Almeno così avrebbe guadagnato un minimo di credibilità presso i suoi nuovi amici, se così poteva chiamarli. Ma ovviamente, un buon piano riesce solo a metà. Qualche tossico lo aveva aiutato, questo si, ma gli spacciatori? Dovevano essere imparentati con le blatte, in grado di scomparire una volta accesa la luce. Ogni volta che era riuscivo ad ottenere uno straccio di informazione, non c'era stato modo di beccare nessuno. E dato che non era così tanto famigerato da gettare dubbio sulle scelte di vita di quei soggetti, voleva dire che stava sbagliando qualcosa. ma cosa? si domandava. A Gennaio aveva incontrato uno spacciatore di Aogiri -pardon, Onigiri - in un parco assieme ai suoi scagnozzi, ma da lì in poi il vuoto. E così, se in parchi e luoghi pubblici aveva fallito, tanto valeva girovagare qua e là tenendo gli occhi aperti. A sua sorella Erika ovviamente aveva rifilato una scusa.

    esco a fare quattro passi le aveva detto per l'ennesima sera questi muscoli non si terranno su da soli, se non... salutami la fidanzata l'aveva interrotto freddamente lei. Era convinta che suo fratello fosse in qualche relazione amorosa da Febbraio, quando era rincasato il mattino dopo San Valentino. Ogni volta provava sentimenti contrastanti, sapendo che aveva vissuto la sua prima vera notte di fuoco senza che fosse realmente in sè stesso. Un mistero che ancora a distanza di mesi gli lasciava un grosso punto interrogativo addosso, ma di cui Erika non sapeva nulla ppppftt aveva allora sbuffato Jack, cercando di sembrare naturale tranquilla Erin le aveva detto usando il soprannome giapponese la volta che troverò una ragazza tu sarai la prima persona a saperlo. Così almeno mi potrai firmare le carte per il consenso scherzò, e riuscì nell'intento di addolcire un po' sua sorella anche se sorrido non vuol dire che tu non sia sospetto e ruotando gli occhi, Jack l'aveva salutata con un colpevole di tenermi in forma detective! Piuttosto cerca un film da guardarci stasera, domani sono a casa!

    Il filo dei suoi pensieri fu spezzato dall'accendersi dei lampioni. Gli ultimi barlumi della giornata spiravano col passare dei minuti, e Jack si rese conto che ormai stava girovagando ormai da un paio d'ore. Sotto i corti capelli ossigenati, la fronte leggermente appiccicaticcia per il sudore della giornata si corrugò assieme alle sopracciglia in un'espressione sorniona. Col favore delle tenebre avanzanti, il Candyman si frugò in tasca estraendo quella che a tutti gli effetti poteva sembrare una sigaretta di quelle fai-da-te. Si fermò un attimo, mentre l'altra mano accompagnava l'accendino a svolgere la sua funzione. La canottiera smanicata grigia rifletté i due tentativi fallati di accendere la sigaretta, tanto che Jack scosse un paio di volte l'accendino con l'appunto mentale di comprarne uno nuovo andiamo, non mollarmi proprio ora mormorò con la sigaretta ancora tra le labbra. Il terzo tentativo fu decisamente più fortunato. La fiammella arse la punta irregolare attecchendo rapidamente e permettendo il primo tiro. La luce soffusa che arrivava dal lampione vicino inquadrò solo i margini della nube rosa che Jack espirò con soddisfazione, mentre il resto venne presto inghiottito dall'aere, lasciando soltanto un flebile filo proveniente dalla sigaretta che meraviglia, cazzo commentò tra sé rimettendo l'accendino in una delle tasche dei pantaloncini a mezza gamba neri ci vorrebbe una birra, heheh era normale che ridacchiasse tra sè, appena acceso lo spinello di Joy. Per quanto fosse ormai abituato al frutto del suo quirk, i primi tiri erano sempre quelli che riuscivano a metterlo di buonumore. Dopodichè, la sensazione si affievoliva, lasciando solo un gran senso di rilassamento. Era un modo che aveva escogitato per raccogliere i propri pensieri al meglio e vederli sotto tutti i punti di vista. E ovviamente, quando si è calmi si pensa meglio. Le snickers bianche ripresero a macinare terreno, inizialmente con una camminata molto "Willie il principe di Bel-Air", e stabilizzandosi solo successivamente beh, la pazienza è la virtù dei forti concluse, entrando e uscendo dalle pozzanghere luminose generate dai lampioni e anche farsi due palle così ad aspettare e quasi come se l'universo avesse ascoltato le sue lamentele, un basso sibilio lo raggiunse dall'altro lato della strada, il classico suono di qualcuno che stava cercando di attirare la sua attenzione. Non vedendo nessuno, Jack fu lì lì per declinare ad alta voce l'offerta di PervertitoDiTurno-San, ma il caso volle che la sua battutaccia non vedesse mai la luce dei lampioni. Dalle ombre, laddove presumibilmente doveva trovarsi una panchina, la figura di un giovane uomo più o meno della sua stessa età emerse solo un momento, prima di entrare in un vicolo non raggiunto dalla luce già rada. Ora, di base Jack avrebbe tirato dritto, se avesse sentito il normale conviviare di due conoscenti che si incontrano, ma era chiaro come il sole che ci fosse qualcosa di sospetto. Guardando a destra e sinistra prima di attraversare, il Candyman raggiunse con qualche breve falcata la stradina semi nascosta, appoggiandosi contro uno dei suoi angoli per mantenere un basso profilo. Se la poca luce da un lato aiutava le due figure a restare più o meno anonime, dall'altro il vicolo cieco praticamente vuoto amplificava sufficientemente il loro dialogo da poter distinguere con abbastanza facilità ogni parola. E dire che in un primo momento Jack fu convinto dovesse trattarsi di un qualche raduno segreto di utenti di World of Warcraft, a giudicare da come si chiamavano, ma poi si arrivò a parlare di soldi, e la piega quasi comica della situazione sparì del tutto. Contro ogni probabilità e proprio quando stava per tornarsene a casa, l'americano aveva fatto tombola. E non c'era neppure alcun margine di dubbio, dato che assistette al lento, quasi penoso conteggio delle banconote. Fu però quando venne il turno del tossico di assaggiare la sua merce che non poté più restarsene in disparte. Quelle caramelline colorate le aveva viste già due volte di troppo: la XSQ dei dannati Onigiri sembrava provocarlo mentre scivolava tranquillamente in bocca al suo acquirente. Senza pensarci troppo uscì da dietro l'angolo, la sigaretta col fumo rosa ancora in bocca cazzo, ma qui si fa festa senza di me! esordì a voce abbastanza alta da attirare l'attenzione dei due. La Joy gli aveva dato un'inflessione di seraficità che magari poteva essere scambiata per sicurezza. A dirla tutta, normalmente avrebbe aspettato l'allontanarsi del tossico per tendere un agguato allo spacciatore, minimizzando i rischi e andando quanto più sul sicuro possibile. Ma per questa volta, aveva piani per entrambi tu cerca di resistere un altro po' senza metterti in bocca quella robaccia fece, puntando un dito verso il giovane tossico dopo vorrò fare due chiacchere con te. Ma prima... e quel che era peggio era la calma con cui lo disse, spostando lo sguardo verso lo spacciatore devo insegnare a 'sto coglione due cose si schioccò le nocche per sembrare più minaccioso. Del resto, era quasi due metri di muscoli contro quello che sembrava essere un ragazzino primo: le felpa a giugno è un cazzo di crimine contro l'umanità nel frattempo avanzava minaccioso, il filo di fumo rosa interrotto soltanto da un tiro occasionale e secondo: se metti in giro quella merda, prima o poi ne paghi le conseguenze l'obiettivo sarebbe stato tirare un bel pugno dritto sul naso del tipo, giusto per mandarlo in k.o tecnico prima di avere una conversazione più o meno civile col tossico. Nonostante tutto, Jack tenne d'occhio anche quest'ultimo. Per un giapponese era raro essere alto tanto quanto lui, e se avesse voluto fare l'eroe e difendere il suo spacciatore, avrebbe dovuto cercare di convincerlo a farsi da parte. Picchiare la persona che si vuole aiutare solo raramente funziona. E se a lui era effettivamente capitato, avrebbe preferito non far rivivere l'esperienza a nessun'altro.






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    « ...Te l'avevo detto ♥ ​»

    In genere adorava rinfacciare gli errori a chi dubitava di lui, ma stavolta era solo frustrato e sfinito. Perché la gente ancora non aveva capito Gabriel avesse sempre ragione? Se tutti prendessero ogni sua parola come Vangelo si eviterebbero un sacco di problemi.

    Ciò di cui aveva ammonito il giovane spacciatore si era realizzato, in linea con ogni sua previsione.

    L'aggiungersi di un'altra ombra fece di loro un trio, una sagoma buia, ma resa ancor più vaga dal suo porsi in controluce rispetto alla poca illuminazione presente. Anche senza fattezze o dettagli era evidente fosse un uomo grosso, e incazzato.

    Apparve da dietro l'angolo sbraitando e minacciando sin da subito, e se non altro il baby-pusher aveva un minimo di sale in zucca, siccome non attese quello strambo tizio finisse il proprio monologo per darsela a gambe.

    L'intruso scaldava le nocche e respirava fumo rosa semi-fosforescente, ma intanto l'oggetto delle sue ire gli mostrava le spalle, fuggendo e lasciando fosse il cliente a gestirsela... O così avrebbe voluto. Ancora una volta l'ex-Jester si rifiutava di liberarlo dalle sue spire.

    Distese il piede e gli fece sgambetto. La corsa finì presto, con lui sdraiato al pavimento, le mani al volto addolorato, qualche squittio di sofferenza.

    « Resta, voglio insegnarti un paio di cose ♠ ​»

    In risposta al suo sorriso arrivò uno sguardo colmo in egual parte di confusione e terrore. Si leggeva un chiaro "in cosa cazzo mi sono cacciato" dietro quegli occhi sbarrati.

    Mister anti-droga nel mentre aveva chiuso le distanze, però quello a cui voleva fare il culo a strisce giaceva rannicchiato al pavimento, dietro i talloni del Villain che gli faceva da scudo.

    « Non dovresti prendertela con qualcuno della tua taglia? O come minimo della tua età ♦ ​»

    Non attese risposta.

    Aprì il palmo sinistro alle sue spalle e scoppiò in una mini-esplosione, abbastanza da scaraventare Gabriel in avanti, d'improvviso. Le dita della mano destra puntavano al collo dello sconosciuto, ma si sarebbero accontentate di tutto, finché fossero riuscite a sfiorare la sua pelle.

    Avrebbe reagito per tempo ai movimenti fulminei del prestigiatore?

    Fosse riuscito a connettere un tocco, avrebbe impregnato il corpo stesso dell'avversario con una carica esplosiva, che sarebbe detonata immediatamente. L'avrebbe scagliato cinque metri all'indietro, allontanandolo con quella che sarebbe sembrata una forza invisibile che premeva al suo petto, e originava dalle sue stesse carni ed ossa.

    In un sol momento si sarebbe ritrovato all'altro lato del marciapiede, vicino al lampione e alla panchina su cui sedeva poco prima Gabriel. Il vicoletto era troppo buio e stretto per chiacchierare, no?

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    Heartfelt Farewell [Livello 1]
    - Un particolare stile di movimento che permette all'utilizzatore di spostarsi molto più rapidamente del normale, sballottandosi qua e la trasportato dalla forza delle proprie esplosioni. Potenzialmente anche planando in aria addolcendo la caduta tramite detonazioni, o sfruttandole per grossi balzi e cambi di direzione a mezz'aria.
    - Il lavoro grosso del movimento è fatto dal Quirk, piuttosto che i muscoli dell'utilizzatore, ciò rende possibili bruschi cambi di traiettoria improvvisi, o salti senza alcun tipo di rincorsa. Il corpo non offre molti spunti per prevederne i movimenti, se usato bene porta ad azioni abbastanza inaspettate.
    - Le deflagrazioni sono piccole e direzionate, possono generarsi da ogni punto d'uscita di "Crashing Embrace". Non arrecano danno bensì fungono unicamente da propellenti.
    - Ogni singola esplosione ha effetto sulla velocità e traiettoria del corpo fino a 2 metri, poi perderà propulsione. Serviranno altre esplosioni per riprendere e mantenere velocità.
    Costo: 15 a turno

    Long Distance [Livello 3]
    - Si impregna di una carica speciale uno o più oggetti a contatto con il proprio corpo. Essa non esplode, bensì farà da propulsore.
    - Tramite un semplice comando mentale, l'oggetto viene fatto detonare, e una piccola esplosione partirà da esso spedendolo in volo come un razzo.
    - Si può decidere l'angolazione e la traiettoria del decollo facendo fuoriuscire la "spinta" da una zona della superficie rispetto ad un'altra. In ogni caso la deflagrazione sortirà soltanto questo effetto senza causare danni.
    - L'esplosione ha effetto sulla velocità e traiettoria dell'oggetto fino a 5 metri, poi perderà slancio.
    Costo: 5 per caricare, 45 per attivare

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    ► Peso: [1]

    XSQ
    ? [Aumenta efficacia tecniche di uno step per tre turni: 1/3] [Dosi: 1]
    ► Peso: [0]
     
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    Tutto sembrava andare per il verso giusto all'inizio. Anzi, il tossico gli aveva addirittura dato una mano, facendo lo sgambetto allo spacciatore e troncando sul nascere il tentativo di fuga molto apprezzato commentò Jack emettendo fumo rosa dalle narici due secondi e sarò subito da t- e qui le cose declinarono molto rapidamente. Ora, tratto tipico dei tossici è quello di essere un po' lunatici, ma fare lo sgambetto a qualcuno solo per potersi frapporre tra lui e l'aggressore era decisamente singolare. Jack inarcò le sopracciglia eh? rimase un secondo a metà strada tra il far schioccare le nocche della mano destra, arrestando la sua avanzata amico quello che lo ha fatto finire a terra sei tu indicò con una mano aperta la figura paralizzata dal terrore e poi gli stronzi non hanno età, te lo spiegh- il cervello di Jack registrò quanto successo solo dopo la rapida successione di eventi. Con inaspettata rapidità, il tossico si era lanciato contro di lui e poi...Cosa? Aveva attivato un qualche congegno? Forse il suo quirk? Jack era ancora troppo confuso per elaborare in maniera efficiente, mentre le orecchie gli fischiavano per le improvvise esplosioni scaturite dal suo aggressore. Stava di fatto che era volato fuori dal vicolo, finendo rovinosamente vicino ad un lampione e mancando -per fortuna- una panchina poco lontana. Tossicchiò cercando di riprendere fiato cazzo... gracchiò, passandosi una mano sul collo e guardandosi il palmo per verificare che non ci fosse sangue. Fu con un discreto sollievo che si rese di non essere davvero ferito. Aveva soltanto un gran male al fondoschiena per l'atterraggio poco morbido, ma sembrava stare abbastanza bene. Insomma, ora sapeva come si erano sentiti i Blues Brothers quando gli era crollato addosso un edificio. Più o meno. Almeno lui non doveva tirarsi fuori dalle macerie.
    Senza neppure alzarsi a sedere, il Candyman prese a battere le mani lentamente, tenendo le braccia tese e facendo incontrare i palmi sopra di sé bravo! fece, alzando la voce quanto possibile e tossendo un altro po' bravo mi hai steso! si tirò quindi lentamente a sedere, imprecando sotto voce quando un neurotrasmettitore proveniente dalle sue chiappe portò un messaggio al suo sistema nervoso centrale con su scritto "che cazzo credi di fare?" sei un fenomeno amico, ugh l'ultimo lamento era dovuto al tirarsi in piedi, aiutandosi col palo della luce. Quando tornò in posizione eretta, Jack si mise i palmi sui fianchi, stiracchiandosi con cautela per verificare che tutto fosse apposto. Nella manovra adocchiò il suo spinello di Joy, caduto poco lontano dopo lo schianto improvviso di poco prima ricominciamo fece con pazienza, muovendo qualche passo e raccogliendo la preziosa sigaretta. Ovviamente soffiò sullo stelo prima di rimetterlo tra le labbra, come se fosse effettivamente utile a renderlo di nuovo pulito ciao piacere, io sono il Candyman si presentò, parlando lentamente e il più chiaramente possibile sono qui per polverizzare il culo al pischello che tu hai tanto generosamente atterrato un paio di secondi fa ora il tono sembrava più quello usato per parlare a un bambino... O ad un idiota vorrei sottolineare ed evidenziare la scritta a caratteri cubitali recitante "io NON ce l'ho con te mosse quindi qualche passo per riavvicinarsi al vicolo tutto il contrario, sono qui per darti una mano indicò prima se stesso e poi di nuovo il tossico io aiuta te, capito compare? se da un lato Jack stava parlando in quel modo mal celando l'irritazione di essere stato atterrato tanto facilmente, dall'altro lo faceva perché non sapeva in che stato mentale poteva trovarsi la persona dinanzi a lui. Stava quindi cercando di essere il più chiaro possibile questo perché la robaccia che ti ha dato Ti.Fa.Un.Sacco.Male scandì particolarmente bene l'ultima parte quindi quel tipo deve essere punito, e poi potremo pensare ad un modo per tirare te fuori dai guai era ormai arrivato quasi a tu per tu col tossico, che poté ora osservare meglio. I tratti erano molto simili ai suoi. Non americano forse, ma comunque non giapponese. E alto. Alto tanto quanto lui quindi potresti per favore farti da parte? Così io completo la mia missione e poi possiamo spararci un paio di birre con tutte calma mentre facciamo e fece cenno con la mano quattro chiacchere. OK? a quel punto aveva detto tutto ciò che aveva da dire. Se il tipo si fosse scansato avrebbe proseguito verso lo spacciatore con le stesse intenzioni bellicose di poco prima. Ma se il tossico avesse nuovamente fatto qualche mossa strana, questa volta sarebbe stato preparato





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    Perdonami l'enorme ritardo! Non dovrebbe più ripetersi ç__ç

    Buona lettura~

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    Quella notte le esplosioni non fecero vibrare solo l'aria, anche le corde vocali del piccolo spacciatore furono ispirate a tremare in un gridolio spaventato. Continuò pure quando la minaccia si trovava ormai all'altro lato della strada... Eccetto che – agli occhi del giovane – quello doveva essere l'individuo meno pericoloso dei due squilibrati.

    Gabriel gli lanciò uno sguardo, sospirando nel vederlo paralizzato da confusione e terrore. Un Villain furbo l'avrebbe lanciato tra le fauci del biondo per guadagnar tempo e defilarsi... Però, anche se ci credeva soltanto Akahito, l'ex-Jester si era deciso a tentare un approccio diverso.

    « Alzati, come on~ ♣ ​»

    Fosse stato una figura più incoraggiante gli avrebbe offerto un braccio d'aiuto... Invece si limitò a dargli un tocco al fianco con la punta del piede, come fosse un cane. Gli arti superiori che si ritrovava a malapena riuscivano ad alzarlo dal letto, figurarsi aiutare qualcun altro.

    « T-Ti p-prego! Io non c'entro niente! L-Lasciami andare! ​»

    Balbettò, ancora troppo titubante per mettersi sulle proprie gambe.

    « Potrei anche lasciarti scorrazzare libero tra le praterie, ma hai garanzie il tipo non abbia complici nei paraggi, pronti ad acchiapparti? ♥

    Se finisci dietro le sbarre poi chi me le fornisce la caramelline? ♣ ​»


    Intanto che parlavano proprio di lui, il ficcanaso si era ripreso dalla botta, applaudendo in maniera teatrale e continuando con le sue frasi ad effetto, alzandosi – lentamente – in piedi.

    Dopo un lungo silenzio di deliberazione il "pusher" lo seguì a ruota, dando a Gabriel la prima soddisfazione della serata, seppur misera.

    In realtà covava seri dubbi un tizio tale fosse munito di rinforzi o che questi fossero rimasti nelle ombre dopo l'aprirsi delle danze. Aveva molta meno incertezza sul fatto che quel ragazzo sarebbe tornato a casa, nel panico più totale, e si sarebbe ritirato sedutastante dal mestiere. "Ho rischiato fin troppo, sono stato fortunato, meglio uscirne finché posso."

    E sarebbe stato un gran peccato.

    Le forze dell'ordine o aspiranti tali come il biondo erano soddisfatte di catturare i criminali e punirli. Alcuni si convincevano addirittura fosse per il loro bene, pensavano toglierli dalle strade e buttarli in una cella sporca li invitasse a riflettere, o fungesse da deterrente ad altri potenziali sbandati.

    Gabriel era stato abbastanza fortunato da ricevere un aiuto diverso. Voleva riservare lo stesso trattamento ad altri... Tuttavia non era convinto che abbandonare il crimine fosse sempre la soluzione.

    Il guastafeste si chinò a raccogliere la propria sigaretta, e alzandosi avrebbe trovato Gabriel e il ragazzo finalmente fuori dalle ombre, sul marciapiede a lui opposto. L'ex-mago si mostrava fiero, a petto gonfio, mani sui fianchi. Totale opposto allo spacciatore che si chiudeva su se stesso, ancora a cappuccio alzato cercando di mascherare il più possibile il suo volto.

    « Sono il Candyman. ​»

    Si presentò, tra una botta e l'altra di quel fumo rosa. Difficile inquadrare se fosse così certo delle sue abilità da permettersi di bullarsi... O si trovassero di fronte ad uno scemo.

    « Predichi bene ma razzoli male, non trovi? O dentro quella cartina c'è normalissimo tabacco? ♣ ​»

    S'era avvicinato fino ad una distanza più stretta della precedente, non si mostrava preoccupato di poter saltare in aria. Gabriel rispondeva a modo, restando calmo, coprendo col proprio corpo il "compare" che tremava dietro di lui.

    « Anche lo fosse, non ti farebbe bene in ogni caso~ Triste come le cose più divertenti siano le più nocive ♦ ​»

    Abbastanza ridicolo che un fumatore facesse voce sui consumi altrui. Persino chi era totalmente libero da sostanze cadeva in abitudini autodistruttive, faceva parte della natura umana. Gabriel indugiava nelle XSQ, altri nel gioco d'azzardo, altri ancora erano dipendenti da sesso o pornografia.

    « Non ho bisogno di te per uscire da alcun guaio... E temo debba impedirti di "punire" questo giovane intraprendente businessman. Non ha fatto nulla di malvagio ♥ ​»

    Azzardò un'occhiata sulle retrovie. Incontrò gli occhi dell'altro con il suo sguardo pagliato... E gli offrì un occhiolino.

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    mmhm! Jack annuì, tenendo la sigaretta tra due dita mentre tirava una grossa boccata di Joy dici bene, amico assentì con convinzione, rilasciando fumo rosa con ogni parola. Era una cosa cui lui stesso aveva pensato tante volte l'altra domanda che ti dovrebbe venire in mente è: "forse questo tipo ha vissuto delle esperienze sulla sua pelle" una mano fluttuò in un vago cenno interrogativo ma andiamo per gradi espirò il resto del fumo, togliendosi di bocca lo spinello e tenendolo davanti a sé, come a mostrarlo di base, una sigaretta è già una droga mentre parlava, ricordava quando il suo mentore, il Professore Jenkins, gli rivolse quelle stesse identiche parole causa dipendenza, fa male a lungo termine... scrollò le spalle e può essere arricchita con un po' di erba o con qualcos'altro, come nel mio caso s'indicò, a rimarcare quanto appena detto e ora mettiamo sul piatto della bilancia queste considerazioni mimò con le mani la forma dell'oggetto, continuando a tenere la sigaretta tra due dita si tratti di tabacco, cannabis o di questa roba che sto fumando io, nessuno dei tre causa i seguenti effetti si rinfilò la sigaretta in bocca e prese a contare sulle dita non ti rovinano la vita -nel senso che puoi vivere dignitosamente sperando non ti venga qualcosa per un momento alzò indice e mignolo di una mano, ad evocare uno scongiuro contro la sfortuna non ti portano a fare terra bruciata attorno a te, ovvero non ti portano ad essere allontanato o ad allontanarti da famiglia e amici ed enumerò con un secondo dito aggiunto al primo e per concludere, non rischi di restarci secco da un momento all'altro prima, durante o dopo il loro uso spostò il peso da un piede all'altro sollevando entrambe le mani sfiga permettendo, eh. Però si parla di sfiga contro statistica e dati allungò una mano in segno di stop non chiedermi le cifre precise, faccio già fatica a contare il resto che mi danno con la spesa a questo punto, sollevando le sopracciglia, indicò il suo interlocutore con entrambe le mani, i palmi rivolti verso l'alto dall'altro lato abbiamo robe più pesanti che fanno tutto quello che ho elencato prima e anche peggio. Dico... indicò con una mano, sentendosi un po' come il meme di Picard di Star Trek ...Sei qui a dare i tuoi quattrini a un coglione che si mette la felpa a giugno! lo disse con un tono di ovvietà, come se in effetti il suo fosse un argomento inattaccabile (cosa che credo tutta la audience qui leggente condivida appieno) e onestamente, mi sembri più in gamba di così lo disse sinceramente. Del resto, quel tipo lo aveva steso senza troppa fatica comunque, a chiusura del discorso, entra in gioco il co-protagonista delle droghe il suo tono si fece più serio e grave, mentre il suo sguardo si posava freddamente sul ragazzino che il suo interlocutore aveva alle spalle gli spacciatori quasi sputò la parola, come se avesse inghiottito veleno gente che si arricchisce sulla rovina degli altri. Bastardi senza coscienza per cui conta solo il denaro tornò a guardare il tossico lo sai bene tanto quanto me che se avessi avuto una overdose davanti a lui, si sarebbe semplicemente girato dall'altra parte strinse un pugno, ma la Joy lo aiutò a ritrovare la calma abbastanza in fretta alcuni sono marci fino al midollo. Così marci che neppure la prigione potrebbe farci qualcosa e si indicò l'unica cosa da fare è instillare in loro la paura di fare una cosa del genere. Devono sapere che se lo rifaranno, qualcuno arriverà e gli aprirà il culo, giusto prima di riportarli in gattabuia e al punto di partenza era questo ciò che voleva diventare. Il terrore degli spacciatori. In realtà, un titolo così edgy non gli si addiceva per nulla, ma per riuscire nella sua causa, si sarebbe fatto chiamare anche Sir Banana, se necessario quel cazzone là dietro ad esempio, è così spaventato che non rifarà più una cosa del genere. Ammesso che esca da questa situazione aggiunse l'ultima parte come una minaccia, guardando in tralice il soggetto ma la loro paura è la mia opportunità per aiutare gente come te ad uscire da quel cappio che vi hanno messo al collo con l'inganno indicò le pasticche di XSQ senza troppe cerimonie quindi, se ti è piaciuto il monologo, lasciami equalizzare il culo di quel merdoso, così posso farmi dire chi è il suo fornitore un attimo di pausa e poi ci spariamo quelle birre che ho promesso. Cazzo fa troppo caldo per non farlo e rimase lì, a tu per tu col tossico, in attesa di un dibattito o di uno spostarsi dalla sua strada.





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    Il Candyman aveva parlato... E parlato... E parlato. Più le frasi si susseguivano meno s'intravedeva un finale all'orizzonte. Le spalle di Gabriel scendevano sconfitte dal peso di ogni nuova concatenazione di concetti, il suo sguardo si spegneva come un falò sotto la pioggia. Ad un certo punto aprì la bocca ma si zittì subito, realizzando che l'altro si fosse solo preso una pausa drammatica e avesse ancora da dirne. Era un metodo alternativo per logorare la psiche di un avversario più forte di te?

    « ...Sorry ma non bevo ♠ ​»

    Incalzò, dopo un attimo d'esitazione per assicurarsi davvero il monologo fosse concluso. E no, non gli era piaciuto. Se non l'avesse già capito dal suo linguaggio del corpo, il Vigilante l'avrebbe intuito con la prossima mossa di Gabriel.

    « Quella roba fa male, non lo sai? ♥ ​»

    Separò il palmo destro dalla vita, abbassò il medio, ci sovrappose il pollice... E rilasciò un flick del dito dritto alla faccia del terzo incomodo. Come un fratellone irritante che ti cricca la fronte, eccetto che le dita di Gabriel esplodevano.

    Un botto identico al precedente, però proveniente da lui piuttosto che il corpo dell'altro. Avrebbe comunque sentito la spinta di una forza trasparente scaraventarlo all'indietro, giusto un metro e poco più, e per sua fortuna senza (troppo) dolore, siccome il Villain aveva trattenuto quanto più possibile il potenziale offensivo.

    « Hai idea di quanta gente ogni anno veda la propria vita sfasciata dagli alcolici? ♦ ​»

    Il ragazzo dietro la sua protezione si fece sfuggire uno squittio da topolino al suono di un'altra esplosione, ma il cavaliere degli spacciatori avrebbe continuato con lo stesso tono di sempre. Aveva tutto sotto controllo.

    « Basta anche una singola notte di bevute pesanti a rimanerci secco. Per non parlare dell'impatto sulla salute a lungo termine, o le conseguenze che un problema d'alcolismo può avere all'infuori del corpo ♣

    Bruciare ponti con cari e familiari, perdere il lavoro, umiliarti in pubblico, addirittura perdere il controllo di te stesso e finire dietro le sbarre ♠ ​»


    Imitava il comportamento del Candyman durante l'ultimo sproloquio, alzando una ad una le dita e mettendole ben in mostra ad ogni nuova controindicazione evidenziata. Sette punti della lista in totale... E avrebbe anche potuto continuare.

    « La cosa peggiore, poi... Tutto ciò è legale! Approvato dal governo!! Ti rendi conto!? ​»

    Un rapido cambio d'atteggiamento, esagerando un tono sarcastico ma pungente. Sembrava la tipica mamma indignata di mezz'età. Frasi del genere si erano sentite più volte e con toni anche più accesi, parlando di come i videogiochi o la pornografia o le popstar stessero corrompendo le menti della nuova generazione.

    « Dovresti essere furioso! Uscire nel pieno della notte e lanciare molotov dentro negozi di liquori! Quelle sostanze stanno avvelenando la nazione – anzi, il mondo – e gli spacciatori d'alcolici rimangono impuniti!

    Alle rivenditori di liquore non importa se muori d'ulcera intestinale! S'interessano del tuo matrimonio disfatto soltanto se la disperazione ti porta a comprare un'altra bottiglia!

    ...Davanti a tutte queste vittime mietute io e il ragazzo siamo small fries, no? Potresti impiegare il tuo tempo in maniera più produttiva ♥ ​»


    Sorrise. Soddisfattissimo. Tentando di scavarsi dalle proprie ipocrisie il biondo si era solo infossato ulteriormente. Tracciava una linea arbitraria tra le droghe buone e quelle cattive, condannava le une ma non le altre. E Gabriel detestava le mezze misure.

    Aveva girato il mondo con la sua Troupe, sin da piccolo gli era sempre ricordato di stare attento a quel che faceva, perché ciò che è legale in un paese può non esserlo oltrepassato un confine. Le regole sono soggettive, immateriali... Difficile rispettarle una volta realizzato quanto sono fragili.

    Dall'accento l'uomo era Americano o Canadese. Fosse cresciuto in Giappone avrebbe ben altra visione della cannabis, molto più demonizzata nel Sol Levante rispetto alla sua terra natia. Lui l'avrebbe pensata una regola troppo stringente... Gabriel faceva lo stesso, ma rifiutava l'ipocrisia di fermarsi ai confini delle usanze prestabilite.

    O tutto, o nulla.

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    Crashing Embrace {LITE} [Livello 2]
    - Applicazione più diretta e aggressiva del Quirk. Invece d'incanalare la carica esplosiva in un oggetto, la si rilascia direttamente dai palmi, dalle piante dei piedi, dalla punta delle dita, o dalla bocca.
    - L'esplosione si dipana frontalmente, per un raggio di massimo un metro e mezzo.
    Costo per ogni detonazione: 30
    Danno: Medio Lieve

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    Jack Sballow


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    Ad essere completamente onesti, Jack non si aspettava davvero che il tipo si togliesse di torno. Per quanto bello, buono e meraviglioso, il Wololo di Age of Empires era una cosa inesistente nella vita reale. E quel che era peggio, era che il tizio non beveva oh ma per piac- quando il suo interlocutore si mosse, Jack era già pronto. Si portò indietro, frapponendo le braccia tra sé e le dita che stavano innocentemente avvicinandosi. Fu per il meglio, data l'onda d'urto che lo investì. L'essersi mosso poco più in là gli permise di inarcare la schiena e puntare i piedi per non volare via, finendo con l'essere spostato solo di qualche passo. Non male, se paragonato alla tratta intercontinentale di poco prima. Una nube di fumo rosa sfiatò dalla sua bocca, mentre Jack sollevava lo sguardo oltre le sue braccia pubblico tosto, eh? commentò, rivolto più a sé stesso che ai due davanti a lui. Si ricompose, mentre il tipo cominciava un lungo contrattacco verbale, basandosi sulla medesima logica ma spostando il soggetto dell'accusa su altro. Jack ascoltò impassibile, o meglio, statuario fino al sopracciglio destro, abbastanza inarcato da fare invidia a The Rock, o al giudice Claude Frollo. Emise solo la nube sul finire del monologo, massaggiandosi la nuca con pazienza sei un tipo simpatico, Boom Guy non avendo un nome cui rivolgersi, Jack aveva optato per un soprannome. Il riferimento a Doom era abbastanza chiaro, e chissà, magari sarebbe anche stato apprezzato. sono sicuro che sarai un ottimo Batman anti alcolici. Ho solo qualche dubbio sul Robin che ti porti dietro in effetti per tutti gli spaventi che stava prendendosi, il pischellino avrebbe dovuto buttare mutande e pantaloni una volta a casa... Se ci fosse arrivato. non credo sia molto fedele alla tua causa fiotto di fumo e visto che qui la si tira per le lunghe... mentre parlava Jack sollevò una mano, l'indice e il pollice all'infuori nel mimare una pistola. Senza troppe cerimonie, il Candyman sparò dalla punta dell'indice una raffica di minuscoli cristalli di Joy. In un altro contesto avrebbe accompagnato l'attacco con un bang bang onomatopeico, ma di certo non avrebbe potuto farlo a metà di una frase. Immaginate la scena. Qualche pazzo in regia manda la saturazione dei colori al massimo, mentre qualche altro addetto con manie artistiche inserisce l'inversione di colore. Vedete il primo di una fila di piccoli cristalli abbandonare il dito di Jack, roteando su sè stesso per via della spinta di partenza. Il cristallo e i suoi fratelli volano inesorabili, e sullo sfondo potete vedere la sagoma sfocata ed enorme di Boom Guy avvicinarsi lentamente, prendendo sempre più pixel e diventando sempre più definita. E poi... Vi rendete conto che i cristalli non lo colpiranno mai. Un clamoroso errore di mira, a prima vista. E poi la telecamera si gira verso il giovane spacciatore ancora a terra, l'espressione di terrore arricchita da qualche lacrima al bordo degli occhi. Jack non aveva mirato al suo interlocutore, ma a chi gli stava dietro ...comincio a portarmi avanti col lavoro la scena al rallenty che avete appena vissuto si svolse accompagnata da queste poche parole. Se i proiettili avessero raggiunto il ragazzino, la forza dell'impatto sarebbe stata sufficiente a fare andare i cristalli sotto pelle, portando la Joy a dissolversi nel flusso sanguigno. Sarebbero bastati pochi secondi, dopodiché... I muscoli si sarebbero rilassati, il battito si sarebbe regolarizzato, e il cervello avrebbe aperto i rubinetti di endorfine. Il piccolo bastardo non meritava di sentirsi così bene, anche se un po' stordito. Da una situazione di vita o di morte, si sarebbe improvvisamente ritrovato durante una bizzarra uscita con i suoi due migliori amici di sempre hey Robin avrebbe quindi detto Jack appellandosi allo spacciatore, soffiando via il fumo dalla canna della sua pistola invisibile che ne diresti di dare un bell'abbraccio a Boom Guy, visto che ti sta difendendo a spada tratta? badate, quello di Jack non era un controllo mentale. Il suo era solo un suggerimento a qualcuno che credeva di trovarsi con le persone migliori del mondo, cui voleva un bene dell'anima. Amici d'infanzia, amici fraterni, chiamateli come volete. Era verosimile che la proposta sarebbe stata accettata di buon grado. Fosse successo, e se Boom Guy si fosse ritrovato in un abbraccio non voluto, Jack avrebbe emesso un piccolo sbuffo divertito altra differenza tra droga e alcol avrebbe commentato, indicando vagamente quel che sarebbe successo davanti a lui devi spararti parecchie birre, prima di arrivare a quel livello. L'attacco di Jack era subdolo, per certi versi. Voleva rispondere a tono alla logica fallace del suo avversario, ma allo stesso tempo voleva concretizzare la grande differenza tra le due sostanze. E poi diciamocelo, quanto è da bastardi attaccare con un abbraccio? se vai avanti con la roba che hai comprato da lui, non avrai neanche le facoltà mentali per abbracciare qualcuno, Boom Guy. Capisci cosa ti sto dicendo? nella voce o nel volto di Jack non c'era soddisfazione. Era tranquillo così come quando aveva cominciato la conversazione. Quello che proponeva, era semplicemente un dato di fatto.







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    Strawberry Blow Pop [Livello 1] [Costo PE 20] [Status]

    Poste le dita a formare una pistola, Jack spara dalla punta degli indici una serie di piccoli cristalli di Joy in grado di penetrare la pelle dell'avversario lasciando un piccolo buco poco profondo. Una volta dentro il corpo del beraglio, la Joy entra nel flusso sanguigno in concentrazione tale da calmare i bollenti spiriti, facendo diventare il malcapitato molto amichevole nei confronti di chi ha attorno.
    Danno: Lieve
    Effetto: Infatuazione
    Durata: 2 turni
    Range: 1,5 metri


     
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    Gabriel aveva dimostrato una frazione del potere che riservava, ma era pronto ad ammettere stavolta avesse incassato bene. Non che fosse una cosa positiva. Evidenziava soltanto che delle abilità le avesse, e le stesse sperperando per qualcosa di talmente inutile.

    Poteva travolgerlo con un carrarmato e sarebbe rimasto sui suoi ideali. Quella risposta così poco profonda gli aveva confermato che non ci fosse modo di oltrepassare la sua capoccia dura.

    No, nemmeno questo era positivo.

    Non c'è onore nel far fede alle tue credenze se con ciò devi rigettare sul nascere ogni confronto. Stolto è l'uomo che non cambia mai idea. Avere forti convinzioni è fondamentale... Ma se t'immergi troppo in quell'oceano puoi perderti la riva.

    Gabriel stesso era stato nella medesima posizione, più di chiunque altro poteva far tali discorsi. Se un'ideologia diventa indistricabile dalla tua identità, una colonna portante di tutto ciò che sei, è naturale essere disposti a qualsiasi cosa per proteggerla, anche ignorare le crepe alla base.

    L'unica maniera per ricostruire una nuova, sana, corretta interpretazione del mondo... È demolire il presente.

    Forse avrebbe dovuto impartire quella lezione anche al "Candyman", così com'era stata impartita ad Hisoka. Appiccar fuoco al suo animo così che potesse risorgere dalle sue ceneri.

    Com'era altruista e pronto ad aiutare, vero?

    Peccato che i prossimi momenti gli ricordarono si fosse fatto le ossa come Villain, non Hero o Vigilante. Questi ultimi avrebbero messo in secondo piano la propria incolumità in favore della salvaguardia di chi stavano proteggendo. Anche Gabriel pensò al ragazzino, sì, ma il primo istinto da lupo solitario fu mettersi in guardia lui stesso.

    Si accorse del suo errore quando già i frammenti di cristallo lo stavano superando.

    « AAAAAHHHHHH!!! ​»

    I proiettili si aprirono una strada prima per il tessuto della felpa e dopo la pelle sottostante. Gabriel fece da testimone all'urlo straziante, che di norma sarebbe stato sproporzionato ad una ferita di quel calibro, presumeva fosse frutto dello shock e del panico... Seguendo le parole del biondo, però, fu costretto a rivalutare.

    I mugugniti addolorati si affievolirono, fino a che non restarono soltanto piccoli versetti di sorpresa. Lo sguardo sperduto che il ragazzo rivolgeva all'ex-Jester come richiesta d'aiuto si fece sempre più morbido. Difficile identificare quando di preciso... Ma la persona che gli stava davanti non era più la stessa.

    « bOoM gUyyyyyyy~~~ »

    Lo aveva drogato.

    Più che abbracciarlo gli si lanciò addosso, cedette ogni controllo su gambe e ginocchia per reggersi unicamente ai fianchi di Gabriel, l'unico aggancio che lo separava dall'essere sdraiato sul cemento.

    « non voooglio finire in prigione PER FAVOREEEEEEE hahahahaha »

    Sorriso da ebete, parole tirate fuori come fossero cosparse di melassa. Era totalmente andato. Rimaneva lo stesso ragazzo spaventato e debole di prima, ma schermato dietro una mano di vernice psichedelica. Nemmeno poteva più esprimere i propri sentimenti senza sembrare ubriaco.

    Sentì nuovamente l'influenza delle sue radici Villain.

    Piuttosto che rassicurare il piccolo anatroccolo in trip, verificare stesse bene, o afferrarlo e balzare via ponendo fine all'intera giostra... Voltò il capo, con una compostezza glaciale, verso il "Candyman".

    Stavolta senza sorriso giocoso. Solamente un affilatissimo sguardo, a comunicare senza mezze misure "stai per morire."

    Ma durò un attimo.

    Inarcò le labbra come sempre... Tuttavia se qualcuno gliele avesse coperte, sarebbe diventato palese come gli occhi non fossero cambiati di una virgola, ancora bramavano giustizia.

    « Batman anti-alcolici? Oh~ La tua listening comprehension in Giapponese lascia a desiderare ♥

    Quello sarebbe il tuo ruolo, se non fossi ipocrita e anche un po' tonto ♠ »


    Imitava toni e musicalità "normali", eppure qualcosa ribolliva sotto la superficie. Ogni parola era ben più spinosa.

    « Se ti concedessi che le mie pasticche siano più dannose del liquore... Cambierebbe qualcosa? Sono illegali, utilizzate solo nelle frange della società ♦

    Le sostanze che stanno "corrompendo" il corpo, la mente, e le relazioni di un'enorme fetta di popolazione – invece – operano alla luce del sole ♣

    ...E non sembra importarti troppo ♥ ​»


    Si gonfiava il petto e dava moto alla bocca su quanto le droghe fossero nocive, pericolose, ad alta dipendenza. Evidenziava questo tumore inarrestabile e si proponeva come cura.

    Eppure aveva drogato un adolescente.

    Perché era uno spacciatore, quindi non degno delle stesse cure di chiunque altro. Perché era un criminale, piuttosto che un essere umano. Erano una piaga. Un'infestazione da estinguere, o un prop per delle dimostrazioni sceniche, se così voleva.

    Tra loro due non vi era punto d'incontro. Il Candyman era pronto a dare il beneficio del dubbio a chi comprava, ma non vedeva la minima sfumatura di grigio in chi vendeva, nonostante fossero parte dello stesso ecosistema.

    Non era la sua filosofia marcia ad averlo alterato fino a quel punto... Ma quanto fosse contraddittoria. Priva di logica o coerenza interna, covava al suo interno due estremi diametralmente opposti, e sapeva solo lui tramite quale loophole mentale li conciliasse.

    ...Non gli salì tutta quell'irritazione soltanto perché il Candyman era irrazionale. Tutt'altro. Le sue scelte erano molto razionali... La chiave di volta era comprendere che le parole non riflettevano le sue vere intenzioni.

    « La verità è che delle persone non ti interessa. Drogati o drogandi, buoni o cattivi, malati o sani, sono tutti strumenti per i tuoi obiettivi, non è così? ♣

    La tua unica missione è sentirti un Eroe, tutto questo teatrino è solo un mezzo per indugiare in questa fantasia ♠ ​»


    Ogni azione è sempre spiegata da qualche logica, se non è palese, significa che sta nascosta sotto la superficie.

    La sete di sfide d'Hisoka nacque da un bisogno di essere costantemente stimolato, in corsa verso l'orlo di un burrone. Il Giullare si era giustificato in molti modi, nessuno di questi sensato. Perché della verità nemmeno lui ne era cosciente.

    Le sfide del Clown erano una maniera per sopperire alla vuotezza di cui era preda ogni minuto in cui non era distratto da qualcosa. E l'immagine del Vigilante scagliato contro le droghe era una buona copertura per il Candyman.

    « Hai bisogno di un chiaro Male a cui contrapporre il tuo Bene. Ignori ogni altro malanno ben più serio di quelli che ti preoccupano, perché non sono comodi nella tua storiella ♣

    Se ti schierassi contro l'industria dei Casinò, che coltiva la dipendenza in ogni loro cliente fino a prosciugarli, d'un tratto saresti tu il malvoluto dalla società. Difficile sentirsi un eroe quando tutti ti odiano e non sei dalla parte della legge ♠ »


    Lavorando all'Èclipse era entrato nella vita dei Casinò dalla parte del bancone, e lavorando ad Aogiri la droga era all'ordine del giorno. Gli era capitato ben più spesso di vedere la disperazione di chi sapeva la propria vita fosse giunta al termine tra le mura della Casa da Gioco, piuttosto che nelle drughouse.

    Il Candyman voleva dipingere un'immagine di se come il cavaliere della giustizia, utile, sempre pronto ad aiutare i bisognosi. Benché gli mancassero la voglia o la capacità d'influenzare veramente le vite di chi stava soffrendo.

    Si accontentava di piazzare cerotti e prescrivere placebo.

    Anzi, nella sua inutilità pratica travolgeva persino persone come quel ragazzo, o qualsiasi altro spacciatore senza i quali chi aveva bisogno di certe sostanze sarebbe forse morto in astinenza.

    Nel mondo del crimine nessuno è un santo... Ma Gabriel, che ci aveva vissuto, voleva credere fosse tutto un enorme circolo di vittime, piuttosto che prede e predatori.

    Qualcuno come il Candyman non aveva gli strumenti per capirlo.

    « Io sono qualcuno da salvare, lui è da punire. Siamo entrambi fantocci che vuoi burattinare... C'è bisogno di sistemare la tua prospettiva ♥ ​»

    Magari abbassandolo al loro livello, a cui si sentiva talmente superiore.

    Si sfilò entrambe le scarpe, dando aria ai piedi scalzi. Gli servivano nuovi punti d'uscita per le sue esplosioni se ora voleva fare sul serio.

    Posò la mano sulla fronte del ragazzo, e l'attimo dopo fu respinto da un'esplosione che aveva origine dal suo stesso petto. Come quella che aveva mandato a terra il biondino, ma molto più dolce nell'esecuzione.

    Libero dalla stretta del drogato – ignorando i suoi versacci scontrosi e confusi tipici di chi era in una high molto confusa – Gabriel esplose verso l'avversario.

    Si limitò alla rapidità limitata che aveva utilizzato fino a quel momento, quando non lo prendeva troppo seriamente e non voleva fargli seri danni. Il Candyman si era abituato ai suoi movimenti "tranquilli", avrebbe pensato di potersi difendere o contrattaccare come prima.

    Ma non gliel'avrebbe permesso.

    Sarebbe scattato di lato con il suo vero potenziale di movimento, prendendo l'uomo alla sprovvista e attaccando prima che potesse reagire a modo. Aveva finto un'offensiva frontale quindi il lato sinistro doveva esser libero, a maggior ragione se il suo piano fosse contrattaccare piuttosto che difendersi.

    Non era mai stato bravo a cazzotti, per non parlarne ora che i suoi arti superiori erano principalmente cosmetici. Tuttavia rimanevano stecchi di muscoli ed ossa. Se un'esplosione al gomito avesse sparato il suo pugno destro alla gola del biondo, avrebbe fatto discreti danni.

    Ma il suo agire non sarebbe finito lì.

    Nel momento del contatto tra le nocche e la carotide avrebbe lasciato un ulteriore regalino mischiato alle carni dell'altro. Una carica. Sarebbe immediatamente esplosa dal suo petto, angolata per spingere il resto del corpo verso il basso e cacciarlo con la schiena all'asfalto.

    Se tutto fosse andato per il verso giusto, l'azione sarebbe durata appena un momento, e il wannabe-Eroe si sarebbe trovato a terra, in preda alla tosse e al soffocamento dopo una botta ben assestata alla trachea.

    Nulla di cui preoccuparsi... Aveva la medicina ideale a tutti i suoi mali.

    Una pillola di XSQ, fresca fresca dalle sue tasche. La trattenne tra l'indice e il pollice un secondo, aspettando il momento ideale, che un colpo di tosse o un'imprecazione lo costringesse ad aprire bene la bocca.

    E l'avrebbe scoccata come una freccia.

    Una piccola e mirata esplosione avrebbe guidato la piccola sfera colorata dalla mano alla sua uvula, e giù per il tunnel. Contava che la reazione automatica dei suoi muscoli in quella situazione l'avrebbe costretto a ingoiare pur di non soffocare ulteriormente.

    "Uno di noi."

    I feel so extraordinary, something's got a hold on me.

    ■ Mantenuto da Akahito Mori

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    – Illeso

    • Tecniche Utilizzate
    Long Distance [Livello 3]
    - Si impregna di una carica speciale uno o più oggetti a contatto con il proprio corpo. Essa non esplode, bensì farà da propulsore.
    - Tramite un semplice comando mentale, l'oggetto viene fatto detonare, e una piccola esplosione partirà da esso spedendolo in volo come un razzo.
    - Si può decidere l'angolazione e la traiettoria del decollo facendo fuoriuscire la "spinta" da una zona della superficie rispetto ad un'altra. In ogni caso la deflagrazione sortirà soltanto questo effetto senza causare danni.
    - L'esplosione ha effetto sulla velocità e traiettoria dell'oggetto fino a 5 metri, poi perderà slancio.
    Costo: 5 per caricare, 45 per attivare

    Heartfelt Farewell [Livello 1]
    - Un particolare stile di movimento che permette all'utilizzatore di spostarsi molto più rapidamente del normale, sballottandosi qua e la trasportato dalla forza delle proprie esplosioni. Potenzialmente anche planando in aria addolcendo la caduta tramite detonazioni, o sfruttandole per grossi balzi e cambi di direzione a mezz'aria.
    - Il lavoro grosso del movimento è fatto dal Quirk, piuttosto che i muscoli dell'utilizzatore, ciò rende possibili bruschi cambi di traiettoria improvvisi, o salti senza alcun tipo di rincorsa. Il corpo non offre molti spunti per prevederne i movimenti, se usato bene porta ad azioni abbastanza inaspettate.
    - Le deflagrazioni sono piccole e direzionate, possono generarsi da ogni punto d'uscita di "Crashing Embrace". Non arrecano danno bensì fungono unicamente da propellenti.
    - Ogni singola esplosione ha effetto sulla velocità e traiettoria del corpo fino a 2 metri, poi perderà propulsione. Serviranno altre esplosioni per riprendere e mantenere velocità.
    Costo: 15 a turno

    • Equipaggiamento
    Marked Cards
    Oggetto Quotidiano [Munizioni: 20]
    ► Peso: [2]

    Loaded Dice
    Oggetto Quotidiano [Munizioni: 2]
    ► Peso: [1]

    XSQ
    ? [Aumenta efficacia tecniche di uno step per tre turni] [Dosi: 0]
    ► Peso: [0]
     
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    Jack Sballow


    Narrato - Parlato - Pensato - Altro parlato



    eh? Jack inarcò un sopracciglio sul serio? Mi aspettavo qualcosa di più elaborato con noncuranza, quasi come se non lo riguardasse, Jack si massaggiò una natica (ancora un po' dolorante), minimizzando la minaccia del tipo e bollandola come over-reaction. Il discorso che seguì fece tornare attento Jack, che spostò il peso del corpo da un piede all'altro diventando più composto. Avrebbe voluto interrompere Boom Guy un paio di volte, ma dato che prima era stato così gentile da starlo ad ascoltare, ricambiare la cortesia gli sembrava il minimo. Con la solita voluta di fumo rosa ad accompagnarlo, Jack scosse il capo lentamente, ancora una volta con pazienza credo che il tuo problema... esordì, prendendosi un momento per elaborare la frase in giapponese ...è che vedi tutto bianco o nero giunse le mani, abbassando leggermente lo sguardo, ma con gli occhi sempre fissi su di lui mi piacerebbe dirti che nel mezzo c'è tutta una scala di grigi, ma farò di meglio aprì le mani ci sono tanti colori, oltre ai grigi. Alcuni buoni, alcuni cattivi annuì abbastanza soddisfatto di com'era venuto fuori il ragionamento mi designi come un eroe, ma amico... Jack si prese un angolo della maglietta, come a mostrarlo ... Io qui non vedo mantelli. Non credo che salverò mai il mondo da Godzilla o King Kong. E non voglio. Riconosco i miei limiti si puntò quindi il pollice contro ma gli eroi là fuori si sono dimenticati di quelli che muoiono di overdose nei vicoli. Io no. Questa è la mia mis- l'epicità della frase fu smorzata dal decollo non annunciato del ragazzino. Boom Guy aveva nuovamente dimostrato che di quel tipino non gli importava nulla. Dopo un momento d'interdizione, Jack ebbe un solo commento: Yeet. in un altro momento forse avrebbe riso, ripensando al famoso meme che tanto calzava col volo del giovincello, ma la situazione stava evolvendosi rapidamente. Il tossico partì nuovamente all'attacco. Un attacco decisamente telefonato e annunciato su tutti i maxi schermi del Giappone. Mingherlino com'era, se Jack gli avesse tirato un destro lo avrebbe spedito sulla luna. Eppure, si rese conto troppo tardi che quel movimento così facile da seguire era solo una strategia. Un'ottima strategia, ragionò col senno di poi. Lo spostamento sul suo lato sinistro fu repentino, e in condizioni di una normale rissa forse sarebbe riuscito a incassare il gancio in arrivo senza troppi danni. Ma quando il suddetto è un dannato razzo, ci sono ben poche possibilità di fermarlo. Prima che potesse frapporre gli avambracci, le nocche di Boom Guy lo raggiunsero al collo, smorzandogli il fiato e sbilanciandolo. In un momento già abbastanza confuso, il Candyman sentì un altro botto che lo spinse a terra con furia, svuotandogli i polmoni della poca aria che erano riusciti a conservarsi. In un convulso tossire, a metà tra il cercare di riprendere fiato ed evitare di inghiottirsi la trachea, qualcosa gli arrivò in gola. Pur con le lacrime agli occhi per lo sforzo della tosse, Jack aveva visto bene quel che il tipo aveva in mano. La caramellina dall'aspetto innocente che aveva già incontrato e per il quale si trovava lì. La pasticca di XSQ gli arrivò in gola, e pur sapendo cosa stesse succedendo, sentì i suoi muscoli contrarsi e deglutire. il Candyman si portò la mano al collo con orrore, gli occhi sgranati prima in un punto indefinito, poi sul volto del tossico accanto a lui. Un altro paio di respiri, in un momento di assoluto sconcerto oh no. You didn't. e questa volta, la voce di Jack non era tanto amichevole.



    Non aveva molto tempo, questo lo sapeva. Ma certamente poteva far poco, mentre era ancora a terra, così vicino al tossico. Senza troppi indugi prese a rotolare sul fianco, con l'intento di rimettere distanza tra loro. Ovviamente sapeva che nessuno sarebbe stato fermo a guardare mentre lui faceva la crocchetta in padella, per questo fu il momento di far scendere in campo qualche alleato. Già quando Boom Guy sarebbe stato in grado di vedere la schiena di Jack - intento a rotolare su sè stesso - si sarebbe ritrovato faccia a faccia con qualcosa di inaspettato. Da sotto la maglietta, sollevandola quasi fosse una tenda, uno sguardo vacuo gli avrebbe proposto il suo perenne sorriso. Carino, fosse stato da solo. Inquietante, considerato che non era affatto solo. Uscendo da sotto i vestiti del Candyman, una miriade di piccoli omini di pan di Joy caricò senza esitazione verso il già vicinissimo Boom Guy. Il loro scopo? Dispensare un abbraccio ben più ferreo di quello dello spacciatore. I piccoli esserini avrebbero corso, saltato, e aggirato il tossico da tutte le direzioni, cercando di arrampicarsi su di lui per poi aggrapparsi con tutte le loro forze, tenendosi per mano per rendere l'abbraccio ancora più grande. Nel giro di qualche secondo, una catena di sorridenti omini rosa avrebbe cercato di tenere fermo il loro bersaglio. E mentre tutto questo accadeva, Jack sarebbe già stato abbastanza lontano, ginocchioni e con lo sguardo di qualcuno che doveva fare una cosa decisamente sgradevole ma necessaria. Senza esitazioni, il Candyman si cacciò un paio di dita in gola per causarsi dei conati di vomito. Gli occhi sempre più pieni di lacrime, la schiena dolorante, polmoni e collo brucianti, Jack poteva essere ferito, ma la sua determinazione non aveva minimamente vacillato. Gli ci vollero un paio di tentativi, ma finalmente riuscì a espellere quel poco che aveva nello stomaco il tutto -e credo sia importante annotarlo- riuscendo a evitare che gli finisse addosso. Piegato su sè stesso, i palmi sull'asfalto ancora caldo nonostante la sera ormai calata, Jack avrebbe preso grandi boccate d'aria, prima di asciugarsi un lato della bocca col polso. La pillola che fino a poco prima si era fatta strada verso il suo stomaco giaceva a terra, innocua. Puntellandosi un braccio su una gamba si rimise in piedi. Nel processo un tallone gli scivolò, ma riprese subito il controllo. Lo sguardo tranquillo aveva lasciato il posto ad un fuoco ardente negli occhi del Candyman persone come mia sorella... tossì e sputò a terra per togliersi il sapore di bile dalla bocca ...non possono fare altro che dipendere da qualcosa a causa della loro malattia. Ma tu... puntò un indice accusatorio ...tu puoi ancora decidere di uscirne. E se non credi nelle mie parole... con impeto si slanciò in avanti in una corsa furente verso Boom Guy, solo per spiccare un salto poco prima di raggiungerlo, torcendo leggermente la colonna vertebrale e caricando il suo micidiale destro. Il SuperMan-Punch che qualche mese prima lo aveva aiutato a stendere uno spacciatore, lo stava ora usando contro un tossico ...farò in modo che tu ci creda! non aveva intenzione di fare danni permanenti, quindi anzichè per il naso optò per mirare sullo zigomo. La botta sarebbe stata comunque abbastanza forte da lasciare il tipo rintronato quel tanto che bastava da cercare di riportare la conversazione verso toni più civili mi spiace, Professor Jenkins mentre cercava di colpire il bersaglio, Jack non poteva fare a meno di pensare queste parole alla fine ho attaccato qualcuno che sto cercando di aiutare ma in quel momento, sembrava non ci fossero altre opzioni.






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    Status: fondoschiena dolorante, schiena contusa, dolore all'altezza della trachea
    ► Energia: 80-10= 70
    ► Forza: 25
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    • Tecniche Usate:
    CITAZIONE
    Joybread men [Livello 1] [Costo PE 10]

    Utilizzando Joy già prodotta o producendola, Jack crea una miriade di piccoli omini di Joy delle sembianze e dimensioni di un omino di pan di zenzero. Scopo delle piccole creature è abbracciare un bersaglio, arrampicandosi su di esso e non mollando la presa. La presenza delle piccole creaturine renderà più difficile i movimenti, dallo spostarsi al compiere azioni rapidamente.

    Danno: Nessuno
    Effetto: Blocco
    Durata Effetto::
    Forza di Jack superiore a quella avversaria: 1 turno
    Forza di Jack pari a quella avversaria: 1 turno


     
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    Sorry del ritardo </3 Avevo avvisato in Assenze!

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    Fortunatamente aveva interrotto il discorso delirante del biondino, che già dalle prime battute aveva rivelato non gli fosse passato nulla attraverso quella capoccia placcata in amianto. Poco da farci, ormai si era rassegnato a tal fatto.

    L'XSQ avrebbe risposto per Gabriel.

    Cosa ne avrebbe pensato dei tanto calunniati spacciatori una volta che erano loro l'unica scialuppa di salvezza dai sintomi dell'astinenza? Avrebbe capito il suo ruolo in tutto ciò, incrociando un altro esaltato pronto a impedirgli d'ingerire l'unica sostanza che gli dava sollievo?

    È fin troppo facile improvvisarsi giudice e giuria da lontano.

    L'ex-Jester si godeva la scena, mani sui fianchi, attendendo che gli agenti chimici facessero effetto per segnare il destino del Candyman... Ma cocciuto com'era non gli avrebbe manco permesso di osservare la sua decaduta in pace.

    « Whaaaaaahahaha!! Che roba! ​»

    Squillò il ragazzo nelle retrovie alla vista di quei mostriciattoli. La droga lo costringeva a restare gioviale e sorridente, eppure gli occhi tradivano che la paura non se ne fosse andata, che fosse prigioniero di un corpo fuori dal suo controllo.

    Le prossime mosse di Gabriel l'avrebbero fatto squittire un altro un po'.

    Mentre le creaturine lo circondavano con la fame negli occhi, il mago fece un balzo verso il cielo, supportato da un'esplosione con le piante dei piedi. Si era piazzato verticalmente sopra gli strambi omini. Avrebbe fatto piovere il terrore su tutti contemporaneamente, una doppia cannonata da entrambe le gambe. Dopo il botto, di loro non vi sarebbe stato altro che resti colorati, spiaccicati sull'asfalto incrinato e crepato.

    ...Ancor prima di atterrare posò lo sguardo sul biondo e comprese la profondità della sua codardia ed ipocrisia. Aveva le dita piantate in gola e si agitava sotto i conati di vomito.

    « You son of a– ​»

    Toccata terra sarebbe immediatamente scattato verso di lui. L'avrebbe piantato al pavimento con la forza se doveva. Non gli avrebbe permesso di scamparsela così facilmente...

    Sarebbe. Avrebbe.

    « Booooo~ooom guuuuuuyyyyyyyy!!! ​»

    Ma non fu, e non ebbe.

    Il terribile pusher era a terra, ancora "di buon umore" seppur stesse visibilmente tremando e sudando. Gli tendeva il braccio, una mano aperta... Quasi in supplica. Tra l'ansia della situazione, il panico d'essere colti in fragrante, il caos e il rumore della rissa, per i suoi sensi già scombussolati tutto ciò doveva essere un casino incomprensibile.

    Passò lo sguardo al Candyman. Era in tempo per intercettarlo, o quantomeno raccogliere la pillola appena rigettata e rinfilargliela dentro.

    « ...Fuck me. ​»

    Invece che scattare camminò, e tornò da dov'era venuto, dove aveva lasciato il piccolo in felpa. Prima che potesse afferrargli la mano stesa questo si aggrappò al suo intero braccio come fosse un salvagente.

    E intanto il vigilante vomitava.

    ...Che ci faceva con il ragazzo adesso? Non era il tipo da confortare le vittime, si era limitato ad offrirgli l'arto come un ramo, e lui da buona scimmia vi era rimasto avvinghiato, ancora inginocchiato sul marciapiede... Ma aveva smesso di tremare.

    « Alzati, su~ ♥ ​»

    L'avrebbe issato lui stesso ma quelle braccia erano buone solo per essere abbracciate a quanto sembrava, non potevano tirar in piedi un sacco di patate semi-cosciente.

    Una gamba alla volta, ridacchiando sotto forzatura ogni volta che traballava, il compare riuscì a mettersi su due piedi. Era stata una nottata piena, aveva bisogno di una buona dormita per smaltire la droga e non farsi traumatizzare troppo.

    Il biondino voleva che l'esperienza lo dissuadesse da quelle attività, Gabriel voleva il contrario, non gliene avrebbe data soddisfazione. Parlando del biondo poi...

    « Tappati le orecchie, k? ♠ ​»

    Sussurrò al ragazzo una volta che l'altro partì nuovamente alla carica. Dopo aver detto qualche altra baggianata a cui l'azzurro non aveva prestato attenzione, ovviamente. Non voleva buttare ulteriori energie in una discussione così spenta.

    Puntò il palmo verso l'offensiva nemica ed esplose, facendo sì che il pugno incontrasse un muro impenetrabile di forza cinetica in avanzamento. Sarebbe stato respinto come molte volte prima, come i suoi mostriciattoli. E Gabriel che pensava dopo l'ultimo scambio avrebbe capito il vero divario tra loro.

    « Well, guarda l'ora che si è fatta ♣

    Penso io e lui batteremo in ritirata... Ma lascia che ti doni due preziosi consigli ♦ ​»


    Incalzò, al seguire dello scambio. Giudicando dagli ultimi minuti probabilmente gli avvertimenti sarebbero caduti su orecchie di piombo.

    « First: Gli Eroi si sono dimenticati di chi muore di overdose nei vicoli? Forse. Tu però stai ignorando chi soffre di dipendenza alla luce del sole ♣ ​»

    Il punto fu accentuato dal dito indice alzato, seguito appena dopo dal medio, per evidenziare il secondo – e ben più fondamentale – monito.

    « Second: Prova ancora ad attaccarci, e finirai all'ospedale ♥ ​»

    Non impregnò le parole di particolare veleno, ormai non ve n'era bisogno, aveva pienamente dimostrato di poterlo anche uccidere soltanto volendolo... Se lui tutt'ora si rifiutava di prenderne atto la responsabilità era sua.

    Non c'era altro da spartire. Prese guida del giovane spaccino e cominciarono a camminare per il marciapiede, allontanandosi dal biondo. Sempre se questo non avesse ardentemente desiderato dormire su un letto ospedaliero.

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    • Tecniche Utilizzate
    Heartfelt Farewell [Livello 1]
    - Un particolare stile di movimento che permette all'utilizzatore di spostarsi molto più rapidamente del normale, sballottandosi qua e la trasportato dalla forza delle proprie esplosioni. Potenzialmente anche planando in aria addolcendo la caduta tramite detonazioni, o sfruttandole per grossi balzi e cambi di direzione a mezz'aria.
    - Il lavoro grosso del movimento è fatto dal Quirk, piuttosto che i muscoli dell'utilizzatore, ciò rende possibili bruschi cambi di traiettoria improvvisi, o salti senza alcun tipo di rincorsa. Il corpo non offre molti spunti per prevederne i movimenti, se usato bene porta ad azioni abbastanza inaspettate.
    - Le deflagrazioni sono piccole e direzionate, possono generarsi da ogni punto d'uscita di "Crashing Embrace". Non arrecano danno bensì fungono unicamente da propellenti.
    - Ogni singola esplosione ha effetto sulla velocità e traiettoria del corpo fino a 2 metri, poi perderà propulsione. Serviranno altre esplosioni per riprendere e mantenere velocità.
    Costo: 15 a turno

    Crashing Embrace [Livello 4]
    - Applicazione più diretta e aggressiva del Quirk. Invece d'incanalare la carica esplosiva in un oggetto, la si rilascia direttamente dai palmi, dalle piante dei piedi, dalla punta delle dita, dalla bocca, o tramite un attacco fisico (pugno / calcio / ginocchiata / gomitata).
    - L'esplosione si dipana frontalmente, per un raggio regolabile fino a massimo tre metri in lunghezza e due in ampiezza.
    Costo per ogni detonazione: 85
    Danno: Grave (ridotto di uno ad ogni carica contemporanea)

    Crashing Embrace {LITE} [Livello 2]
    - Applicazione più diretta e aggressiva del Quirk. Invece d'incanalare la carica esplosiva in un oggetto, la si rilascia direttamente dai palmi, dalle piante dei piedi, dalla punta delle dita, o dalla bocca.
    - L'esplosione si dipana frontalmente, per un raggio di massimo un metro e mezzo.
    Costo per ogni detonazione: 30
    Danno: Medio (ridotto di uno ad ogni carica contemporanea)

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    ► Peso: [2]

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    Oggetto Quotidiano [Munizioni: 2]
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    Jack Sballow


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    Prendete un buon piano. No, posate lo spartito. Intendo una buona strategia, ok? Bene. Ora prendetela e gettatela nella lava con un pizzico di rosmarino. Se avete seguito bene le istruzioni, vi ritroverete più o meno come Jack. Certo, il suo non era stato un fallimento totale, dato che era comunque riuscito a liberarsi della pasticca che Boom Guy gli aveva cacciato in gola, ma purtroppo la parte che prevedeva una cazzotto alla Steven Seagull era andata a farsi benedire mapporcaput- l'imprecazione gli uscì spontanea, quando ancora a mezz'aria fu investito dal sonic boom dell'ennesima esplosione. Il Candyman dovette improvvisarsi pennuto, per evitare di girare su sé stesso e rovinare penosamente a terra. Riuscì d'istinto a piegare schiena e ginocchia quel tanto che bastava per atterrare sui piedi, anche se l'attrito con l'asfalto lo costrinse a calarsi su un ginocchio per non ruzzolare a terra. E ovviamente, coi pantaloncini corti questo significava averlo sbucciato per bene. Spirando aria tra i denti stretti per il bruciore -da aggiungere alla lista di acciacchi che quell'incontro aveva portato all'americano - Jack si rialzò con calma, proprio mentre il tipo faceva per andarsene non ti sei chiesto di che cosa volessi parlare con te, dopo che mi fossi occupato di quella mezza tacca? seppure ancora alterato, il Candyman si era costretto a darsi una calmata. Non sarebbe stato attaccando che avrebbe ricevuto l'attenzione del tossico sto cercando una cura all'XSQ era la prima volta che lo diceva ad altri all'infuori della 12th division io ed altri aggiunse dopo un momento. Del resto, lui di chimica non ne capiva niente, forniva solo la materia prima è l'unico modo che ho per aiutare gente come te e per metterla in culo a quei bastardi di Aogiri Jack non si chiese se il tossico conoscesse l'associazione criminale. Lo diede semplicemente per scontato. Del resto, nessuno compra al supermercato un prodotto senza leggere la marca e no, non sto parlando di clisteri di metadone o chissà quale puttanata woodoo. Parlo di questa Jack creò un singolo cristallo di Joy, che tenne con pollice, indice e medio. Da lontano, poteva sembrare una semplice caramella alla fragola, di quelle che lui stesso vendeva al negozio questa è la Joy. La creo col mio quirk non poteva dilungarsi in lunghe spiegazioni, o avrebbe perso l'interesse già basso del suo interlocutore ed è quel che ho sparato al cazzone che ti porti appresso. E' una droga? Si. Causa dipendenza? brevissima pausa per enfatizzare No. fece un passo avanti, tenendo il cristallo è come inghiottire felicità cristallizzata, nelle giuste dosi. Ma se ci lavoriamo, i suoi effetti possono arrivare a coprire e annullare crisi di astinenza il messaggio cui voleva arrivare era chiaro sto cercando di dirti che se accetti il mio aiuto, aiuti anche me. E con me migliaia di altre persone pura e semplice verità. Certo, il progetto prevedeva che il suo quirk si sviluppasse, prima di poter fare un lavoro effettivo sulla cura, o almeno così gli aveva detto Ryu, dopo aver confabulato con Druid quindi dammi del cocciuto, dello stronzo, odia la birra e resta nella tua visione di idee, ma ti prego... e senza pensarci Jack si mise ginocchioni sul pavimento, i palmi e la fronte per terra ...Permettimi di aiutare te e loro breve attimo di silenzio, questa volta più incerto e per questa volta tieniti pure quel pischello. Tanto dopo questa sera come minimo si farà prete di certo, quella che stava vivendo lo spacciatore non era la classica serata tra amici che la Joy stava cercando di suggerire al suo cervello. E anche se dentro Jack ribolliva dalla voglia di mettere le mani addosso al ragazzino, non poteva perdere anche il tossico. "Progressi piccoli, ma costanti", usava dire il professor Jenkins, e Jack non poteva far altro che seguire il suo consiglio tutto quel che dovrai fare sarà solo mandare giù uno di questi cosi quando comincerai a sentire bisogno di quella merda che hai in tasca. E' praticamente sicuro che alla fine dovrai prenderla comunque, ma vorrei solo che mi comunicassi se riesci a durare un po' di più. Tutto qui Jack aveva parlato col muso per terra. Sapeva che i giapponesi ci tenevano particolarmente all'etichetta. Ammesso che il tizio fosse giapponese. In effetti, la sua pronuncia inglese non suonava tanto male. E l'altezza poi. Poco importava. In quel momento, si decideva qualcosa di cruciale. Stava a Boom Guy collaborare o andarsene per la sua strada






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    Status: fondoschiena dolorante, schiena contusa, dolore all'altezza della trachea, ginocchio destro sbucciato
    ► Energia: 70-1 (cristallo di Joy)= 69
    ► Forza: 25
    ► Quirk: 36
    ► Agilità: 14

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    « Non ti sei chiesto di che cosa volessi parlare con te, dopo che mi fossi occupato di quella mezza tacca? ​»

    « Nope. See ya~ ♥ ​»

    Risposta secca che non gli riservava uno sguardo d'addio. Il tipo aveva dimostrato di non aver nulla da contribuire, e le opportunità gli erano state date... Eppure la frase successiva bloccò la gamba di Gabriel.

    Quel "Candyman" si era riempito la bocca di baggianate, non vi era dubbio questo sarebbe solo stato un altro episodio della serie, ma tirando in ballo cure e Aogiri era riuscito a strappare qualche momento d'attenzione da parte dell'azzurro.

    Volse persino un'occhiata alle sue spalle per la dimostrazione della caramella cristallina, la Joy. Apparentemente la cura a tutti i suoi mali. Il fatto che non causasse dipendenza – o così diceva – attenuava giusto un po' il disprezzo che Gabriel covava nei suoi confronti per aver drogato un adolescente.

    Non abbastanza da cambiare idea, però.

    « Sorry, non sono interessato ♣ ​»

    Severo e senza pausa di riflessione, incurante della posa supplicante assunta dall'altro. In realtà una vera e propria cura alla dipendenza l'avrebbe interessato e anche tanto. Quelle pilloline erano la sua vulnerabilità più grande. Legale, di salute, economica, logistica... Emotiva.

    Fosse stato un altro a proporglielo forse avrebbe accettato.

    « Chissà, può darsi la tua "Joy" funzionerebbe~ Potrei esserci così compatibile da disintossicarmi in un sol boccone ♠ ​»

    Ruotò un po' il busto così da offrirgli il suo intero volto... E sorriso.

    « Peccato sia tu il suo portavoce ♦ ​»

    Non era affidabile, non era furbo, e soprattutto non era simpatico. Perché offrirsi come cavia di un esperimento dalla radice così corrotta? Le loro filosofie non potevano essere più divergenti, e non voleva dar supporto alcuno alla sua "missione", direttamente o indirettamente.

    Avrebbe fatto a modo suo.

    « La gente come me non ha bisogno di gente come te, per quanto tu ne sia convinto ♣

    Se veramente stai cercando di aiutare gli altri e non il tuo stesso ego... Temo davanti a te ci sia un muro, e soltanto l'autoriflessione potrà sfondarlo ♠ ​»


    Il loro incontro gli faceva dubitare tale individuo ne fosse capace... Ma tutto era possibile. Magari il fato li avrebbe fatti incrociare di nuovo e con un approccio diverso avrebbe potuto far breccia. O più probabilmente il biondo sarebbe morto confrontando una persona meno giocosa di Gabriel.

    Se proprio doveva, sperava di rincontrare i suoi cristalli in qualche modo, ma non lui.

    « ByeBye~ ♥ ​»

    ♦ ♣ ♥ ♠

    Il marciapiede li accompagnò fino a zone più frequentate, e meglio illuminate. Avevano lasciato il Candyman alle loro spalle ma volevano sventare sul nascere altri spiacevoli sorprese, considerando Gabriel in tasca avesse la droga, e l'altro l'avesse nel sistema.

    « Ti sei ripreso, kid? ♠ ​»

    Addentrarsi nel vivo di Tokyo coincideva col graduale rinsavire del giovane. Diminuivano le risate fini a se, camminava senza perdersi, il respiro era regolare.

    « ...Non lo so. ​»

    Rimase costante la stretta delle sue mani al polso dell'ex-Jester, ancora pervase da un incessante tremito.

    « Sooo~ Avevo ragione o avevo ragione? ♦

    La prossima volta seguiamo le mie istruzioni, e non ci troveremo in altre situazioni spiacevoli ♥ ​»


    Non cercava di gongolarsi nei suoi costanti successi – non più del dovuto, almeno – ma di sondare il terreno, o meglio il cuore, del ragazzo. Quel biondo aveva teso le sue corde fino a spezzarle?

    ...Infatti, non ottenne risposta. L'adolescente mantenne uno sguardo basso, interrotto quando l'azzurro puntò i piedi e fermò l'avanzata di entrambi.

    « My boy, come ti chiami? ​»

    Reclamò il suo sguardo prima di porgergli quella delicata domanda. Il compagno ancora non si era abbassato il cappuccio, tuttavia dei capelli arruffati riuscivano a venire alla luce come fiori tra le crepe nel cemento, scuri quanto i suoi occhi e in totale contrapposizione alla pelle che sembrava ceramica.

    « ...Ailen. ​»

    « Ailen~ Dimmi, cosa ti ha portato da me stanotte? ​»

    Il vigilante appena sconfitto era guidato nel suo fanatismo dall'idea i drogati fossero vittime, la droga un'arma, e gli spacciatori creature mostruose brulicanti nella notte. Ironico che probabilmente tale visione l'avrebbe portato a tradire la stessa persona che era così determinato a salvare, avesse scoperto il suo intero curriculum criminale.

    Il villain sapeva più di chiunque che ogni mostro fosse l'ombra di un uomo, proiettata per le strade dal fuoco delle loro circostanze. Ogni scelta aveva un'origine, ogni malefatta germogliava da un seme. Come pretendevi di giudicare quale crescita coltivare e quale stroncare se ne ignoravi la natura?

    « Sono... È... Per mia madre... ​»

    L'intera serata era frutto della titubanza del ragazzo verso il Jester – per ragioni giustificabili – fino al punto di non voler spartir nulla con lui se non il denaro. Adesso si stava aprendo. Forse erano i residui della Joy, o forse gratitudine per averlo salvato da una cella fredda, Gabriel non poteva saperlo.

    « Mio padre ha fatto le valigie e lei ha cominciato a lavorare per mantenerci, però... Non basta. E ogni mese siamo messi peggio... Vorrei aiutare ma mi ucciderebbe se abbandonassi gli studi... Questa... Questa era l'unica cosa che mi è venuta in mente per darle una mano, sono stato stupi– ​»

    « Halt! ​»

    Lo interruppe sovrastando la sua vocina incerta.

    « Hai scelto una maniera pericolosa per far soldi... Proprio per questo c'è da esserne fieri~ Sei disposto a metterti in gioco e prenderti rischi, non è da tutti ♠ ​»

    High risk, high reward. Gabriel era incapace di comprendere veramente l'affetto familiare, ma si ritrovava nella sua ambizione. Che peccato sarebbe stato se tale qualità venisse punita piuttosto che incoraggiata? Droga o meno, l'intraprendenza era fondamentale per qualsiasi umano che volesse realizzarsi.

    Eppure, le circostanze di Ailen limitavano il suo potenziale, lo costringevano a percorrere una strada dove l'iniziativa si sciupava in ciò che non avrebbe voluto... Anche quello era uno spreco.

    « Chi ti vende le dosi? ♥ ​»

    L'altro aprì le labbra, tuttavia un respiro sembrò portarsi via tutte le parole. Spezzò il contatto visivo. Rialzò la muraglia del silenzio.

    « C'mon, non mi servono dettagli. Chi è, un amico? Vicino di casa? Trovato su internet? ♣ ​»

    « ...Il fratello di un mio amico. ​»

    La risposta arrivò accompagnata da eccessiva colpa.

    « Ascoltami bene, Ailen

    D'ora in poi sarò il tuo unico cliente, chiaro? ♦ ​»


    Si rivolgeva a lui come una maestrina... Contesto che data la sua età non doveva essergli estraneo, nonostante in risposta cacciò uno sguardo alquanto confuso.

    « Ignora ogni altra richiesta, cancella le offerte che hai postato, la merce deve evadere le grinfie del tuo contatto e finire direttamente nelle mie, senza eccezione ♣ ​»

    « Ma io non– ​»

    Lo zittì di nuovo, stavolta gli bastò alzare un singolo dito davanti al suo naso. In negoziazione non era mai saggio interrompere una proposta prima del gran finale.

    « Sappi che sono ingordo quindi avrai ordini molto spesso, non m'importa se c'è una tassa extra per una consegna più rapida ♦

    Ah, e prima o poi vorrò anche il numero di questo fantomatico fratello, siccome ti farai un gruzzolo abbastanza in fretta e non mi sorprenderei se riuscissi a sistemare tutti i debiti di tua madre ♠

    A quel punto mi servirà un nuovo fornitore ♥ ​»


    Lo lasciò in sospeso con un sorriso... Che si allargò osservando le rotelle nella testa del piccolo iniziare a girare. Flusso costante di denari, prezzi favorevoli, fiducia verso il cliente e protezione in caso d'imprevisti. Il sogno di qualsiasi imprenditore.

    Avrebbe vigilato sul giovane pulcino sotto la sua ala. Stava a conti fatti finanziando la sua famiglia finché non si rimettessero in piedi, e in cambio chiedeva quelle pilloline. Il Candyman considerava gli spacciatori come parassiti, Gabriel stava facendo di Ailen un simbionte.

    « Non lo so, devo... Devo pensarci... ​»

    « Very well, hai ancora il mio contatto. Ti arriverà un messaggino all'esaurimento di questa busta~ E tu puoi messaggiarmi se mai avrai tra i piedi tizi come quello di prima... Non posso di certo lasciare le mie XSQ finiscano nei guai ♠ ​»

    Riprese a camminare senza che particolar peso si posasse su quelle parole. Ma il ragazzo che seguiva la sua ombra aveva compreso... E si fece un po' più vicino al suo fianco.

    Sia il biondo che l'azzurro volevano togliere quel terribile spacciatore dai vicoli bui di Tokyo. Eccetto che il primo voleva distruggerlo, e l'altro ricostruirlo. Quando sei perso nelle acque criminali ciò di cui hai bisogno è un salvagente, invece sembrava il mondo intero volesse annegarti.

    Akahito gli aveva teso una mano, Gabriel voleva fare lo stesso, anche se non l'avrebbe mai imitato fedelmente. Ailen meritava gli fosse offerta la stessa opportunità di Hisoka.

    Assieme a tutti gli altri che Eroi e Vigilanti volevano schiacciare.

    I feel so extraordinary, something's got a hold on me.

    ■ Mantenuto da Akahito Mori

    Vigilante Villain (Indipendente)

    Click! | Livello: 8 | Energia: 620 | Forza: 19 | Quirk: 375 | Agilità: 375
    • Status
    – Illeso

    • Tecniche Utilizzate
    ---

    • Equipaggiamento
    Marked Cards
    Oggetto Quotidiano [Munizioni: 20]
    ► Peso: [2]

    Loaded Dice
    Oggetto Quotidiano [Munizioni: 2]
    ► Peso: [1]

    XSQ
    ? [Aumenta efficacia tecniche di uno step per tre turni] [Dosi: 0]
    ► Peso: [0]
     
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    Jack Sballow


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    Jack aveva provato il tutto e per tutto. Aveva inghiottito il rospo della sconfitta, si era prostrato nel tentativo di portare a casa almeno un risultato, ma Boom Guy fu ineluttabile nel suo rifiuto. E non perché non fosse interessato alla cura, ma proprio perché evidentemente il Candyman doveva stargli antipatico stronzo fino alla fine, eh? commentò Jack dopo un sospiro, tirandosi su e rimanendo sui ginocchi. Una parte di lui premeva freneticamente affinché facesse qualcosa, per non perdere in un colpo solo un tossico da aiutare ed uno spacciatore da mandare al fresco. Ma in cuor suo, sapeva che sarebbe stato inutile. Era come gli aveva detto Ryu: il suo quirk era ancora troppo debole. Per il momento non poteva competere con l'esplosività di Boom Guy, né avrebbe potuto fornire una cura efficace. Un moto di frustrazione gli fece stringere i denti. Mentre il tossico si allontanava col suo protetto, Jack si tirò in piedi sai meglio di me che non finisce qui disse a voce abbastanza alta da farsi sentire ti troverò. Oppure mi cercherai suonava quasi una minaccia, e forse da un lato lo era. Di tutte le sue esperienze, quella era la prima volta che Jack aveva realmente fallito. Una buona lezione, da un lato. Ma riceverla con sportività beh, era tutto un altro paio di maniche Hasta la vista, Boom Guy la citazione da Terminator forse non sarebbe stata recepita dal tossico, ma contava per Jack. Al prossimo giro, le cose sarebbero andate diversamente. Fece per voltarsi, quando si ricordò di avere ancora il cristallo di Joy in mano. Lo guardò intensamente. Cosa provava in quel momento? Frustrazione. Rabbia. Delusione. Tutto quello che provava poteva cancellarlo rapidamente, grazie a quel cristallo. Indugiò un altro istante, prima di chiudere il pugno e infilare la caramella rosa in tasca non sarei tanto meglio di lui, a questo punto commentò tra sè non ho bisogno della Joy per stare bene. Io sono il Candyman mosse un passo incerto, prima di cantare




    ♫ Who can take tomorrow, dip it in a dream? chissà se qualche giapponese avrebbe riconosciuto la canzone della vecchia Fabbrica di Cioccolato. ♫ Separate the sorrow and collect up all the cream? The Candyman. The Candyman can e lo avrebbe fatto. La sua determinazione tornò a farsi sentire. Forse poteva suonare come qualcuno un po' ubriaco, ma per strada non c'era più nessuno. Jack cantava solo e unicamente per sè stesso ♫ The Candyman can 'cause he mixes it with love and makes the world taste good... non avesse avuto dolore praticamente dappertutto, avrebbe forse azzardato un passo di danza. O forse no. Gli mancava la gioia per farlo.


    Non prendermi in giro! gli occhi di Erin correvano dal volto del fratello al suo ginocchio. Aveva già provato una volta a sfilargli la maglietta, per fortuna senza successo è la verità! protestò Jack, cercando di suonare allegro come al solito c'era un gatto su un albero e ho cercato di tirarlo giù! Solo che ho perso la presa e son caduto aveva fatto decisamente troppi voli in quella serata, per ridurli ad una semplice caduta da un alberello. Ma ovviamente, sua sorella non doveva sapere assolutamente nulla Smetti. Di. Trattarmi. Come. Una. BAMBINA senza pietà, Erika aveva preso a picchiarlo con una mano aperta. Jack si difese abbastanza bene coprendosi con le braccia, anche se in quel momento in testa gli frullava solo un "ma che giornata di merda" perché ovviamente in questo momento ti stai comportando da adulta, vero!? si pentì di quel che aveva detto già nel momento in cui le parole uscirono dalle sue labbra. Erika interruppe il suo attacco, ma il suo sguardo ferito gli fece più male delle esplosioni di Boom Guy mi preoccupo per te, possibile che non lo capisci, idiota di uno zuccone!? Jack chiuse un momento gli occhi, costringendosi a calmarsi. Aveva riversato su sua sorella la frustrazione per la sconfitta. E questo non era giusto. Di rado litigava con lei, e se proprio doveva non voleva che fosse per una cosa del genere Erika ascolta, io... NO Jack s'interruppe, mentre gli occhi di Erin si riempivano di lacrimoni. Se già era complicato discutere con un adolescente, farlo con lei era un livello di difficoltà olimpionico. il Candyman poteva quasi sentire il quirk nocivo della sorella prendere il controllo delle sue sinapsi, esattamente come in Inside Out non m'importa ascoltare un'altra delle tue bugie. Fa come ti pare e senza aspettare alcuna risposta, la ragazzina girò sui tacchi per rintanarsi in camera sua, ovviamente sbattendo la porta. Jack rimase da solo nel salotto, dove Erika si era accorta pochi minuti prima dei suoi movimenti cauti dovuti alle varie contusioni collezionate. Con un sospiro di frustrazione, si passò una mano tra i capelli. Le sarebbe passato, ovviamente, ma ci sarebbe voluto un po'. Lo preoccupava di più la possibilità che la cosa venisse raccontata ai loro genitori, o ai loro nonni. A quel punto non solo la sua vita da vigilante sarebbe finita, ma avrebbe passato anche una marea di guai. Il biondo ossigenato prevedeva un sacco di stress in arrivo per i prossimi giorni, e scarico com'era la prospettiva era tutto fuorché allettante. Questo lo poneva davanti ad un dubbio: valeva davvero la pena nascondere a sua sorella le sue attività da vigilante? Per quanto ancora avrebbe potuto tenerla all'oscuro? E se si fosse fatto male davvero, cosa avrebbe inventato? Demoralizzato e cogitabondo, Jack si avvio verso il bagno, dove avrebbe avuto un incontro ravvicinato con la cassetta dei medicinali. Per quella serata, non poteva far altro che leccarsi le ferite. Ma in futuro, si promise, le cose sarebbero cambiate.






    Tecniche, Equipaggiamento & Status
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    Status: fondoschiena dolorante, schiena contusa, dolore all'altezza della trachea, ginocchio destro sbucciato
    ► Energia: 69
    ► Forza: 25
    ► Quirk: 36
    ► Agilità: 14

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    Ciao ragazzi,

    Chiedo scusa anche a voi per il ritardo. :neko:
    Veniamo a noi senza indugi:

    - Stessa cosa delle tecniche che ho detto di là: sempre inserire l'elenco completo di tecniche ed equipaggiamenti nel primo post di ogni combattimento. Apprezzo lo spoiler riguardo le tecniche di Iruko nel primo post ma se non so quali sono le tecniche vecchie e quelle nuove poco cambia. :asd:
    - Sempre quantificare i danni nel sistema metrico (?) del GDR, anche se è una caduta. Danno lieve al fondoschiena, danno lieve alla schiena etc. "Ginocchio sbucciato" non ha alcun significato a livello tecnico, volendo lo si può mettere nel post ma non è un'entità di danno insomma.
    - Un heads up per Stan: capisco che a livello alto possa essere difficile trovare avversari che non si spezzano in un colpo ma è dal combattimento con Akahito che praticamente in ogni combattimento Hisoka non fa nulla e se posso considerarli tali è solo grazie agli altri che usano una o due tecniche offensive. Qui l'unica tecnica offensiva vera e propria l'hai utilizzata sul PNG. Va comunque bene perché ho apprezzato molto il tentativo di fare ingoiare forzatamente la pillola ma mi sembra giusto segnalarlo perché è ormai da un bel po' che lo slot combat di Hisoka mi sembra solo uno slot role aggiuntivo. Un po' di azione in più non fa male a nessuno, semmai usa le tecniche indebolite. :zizi:
    - Consiglio estetico per Iruko: io ridurrei un po' la larghezza del codice dello spoiler in modo da farlo delle dimensioni del layout e lo metterei sopra il copyright del codice così è tutto compatto e non inframezzato.

    Do ancora la mia piena fiducia a Stan perché so che è un bravo ragazzo e quindi vi do il massimo. :neko:

    Hisoka: +50 exp +75 exp bonus livello
    Lawrence: +50 exp

    Passo e chiudo! :**:
     
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14 replies since 15/6/2021, 14:29   465 views
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