Let's go Dakar!

SQ Abel

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    Questa SQ che sarà divisa in due post è ambientata nel passato di Abel, visto che è stato un campione di Dakar assieme a suo padre, prima che si trasferisse in giappone è ambientata in Arabia saudita, prima che il ragazzo fosse mandato alla yuuei . Ovviamente non ho voluto cimentarmi troppo sulla telecronaca di una corsa, sennò secondo me era palloso anche solo scriverlo XD e sono poco informata sulle varie tappe di una Dakar, ma semplicemente sull'esperienza personale vissuta da Abel in quel momento che non è stata ehm...esattamente positiva ...




    TgXo1pQ

    Abel Xavier Phantomhive
    Heroes Yuuei Student 1°B

    Forza 122 - Quirk 88 - Agilità 65 - Energia 300

    stato fisico :buono stato
    mentale: Deciso




    vxzgXJd

    Let's go Dakar!

    Capitolo 1 : Accendere i motori




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    Arabia saudita 19/01/20:



    Il Jet privato era atterrato in Arabia già da diverse ore, mentre Abel ed Edward dopo essere scesi decisero di recarsi subito in albergo.
    Era stato un viaggio lungo no nonostante fossero comunque sul proprio aereo dotato di ogni confort ed erano stanchi quindi era meglio riposarsi, anche perché l’indomani sarebbe iniziata la prima tappa della corsa e non potevano permettersi di non impegnarsi, ci avevano lavorato mesi per potersi iscrivere alla nuova edizione della Dakar e dopo la batosta del 2019 non potevano permettersi errori. Abel, tuttavia era troppo teso per andare subito in albergo, quindi decise di andare a fare un giro di prova con la Land Rover con cui lui e suo padre avrebbero corso, doveva essere tutto perfetto.
    La Land Rover che i due nobili avevano, era stata di nuovo rimessa a punto, questa volta le prestazioni sarebbero state al massimo, Abel era andato a provare la macchina appena fuori città e sembrava tutto a posto, rientrò in albergo sul tardi, Edward lo stava aspettando e avendo visto come il figlio fosse nervoso aveva pensato di cercare di rasserenarlo in ogni modo.

    “Abel? Sei nervoso per la corsa?”

    Abel si sedette sul divano di fronte al padre e di certo la sua risposta era ovvia, visto la faccia che aveva.

    “Beh un po’ si , non voglio fare la figura dell’anno scorso!”

    Edward emise un sorriso , poi andò verso il mini bar posto sulla destra , di quella enorme suite da albergo a cinque stelle e prese due bicchieri , il ghiaccio e una bottiglia di vermouth, poi tornò verso il figlio con uno dei bicchieri pieni e parlò.

    “Quest’anno gli faremo mangiare la polvere a tutti quei fighetti figli di puttana.”


    L’uomo bevve un sorso di liquore , poi Abel fece lo stesso ridacchiando un po’ alla battuta appena fatta, ma era comunque preoccupato, e preferì non dire altro sull’argomento, doveva mantenere la concentrazione .
    Edward andò a letto presto senza esagerare con il vermout , che era una delle grandi passioni dei due ubriacarsi , ma l’indomani dovevano andare a fare una corsa di Dakar e andarci in condizioni pessime non era l’ideale, Abel fece altrettanto.
    Sorse il giorno e già dalle otto di mattina si poteva vedere come i piloti stessero preparando le auto per la partenza, Abel e Edward era già pronti, indossavano la tuta e il casco, la Land Rover blu stava aspettando il via.
    Abel si guardò attorno tutti erano in fermento e anche lui si sentiva molto eccitato, tra non molto si iniziava.

    “Il motore è a posto possiamo iniziare a posizionarci!”

    Disse Edward mentre si metteva nella cabina guida seguito da Abel che avrebbe fatto da navigatore monitorando l’andazzo del percorso, in modo da non perdere l’orientamento che era facile che accadesse nel deserto.
    La Land Rover blu si posizionò in quinta posizione vicino ad un fuoristrada Alfa Romeo dove all’ interno c’erano la famosa coppia dei “principi”, ovvero erano due piloti del Qatar principi di quei posti che in passato avevano avuto dispute automobilistiche e competizioni con i nobili Phantomhive.

    “Ehi fecce di merda! Siete pronti a soffrire?”

    Disse il pilota alla guida in direzione del finestrino dove Abel era il primo ad aver sentito , Edward fece segno al figlio di lasciar perdere e di non cedere alle provocazioni, allora Abel si limitò semplicemente a riservare il dito medio in direzione dei “principi”.
    La gara stava partendo, si sentirono solo il rombante rumori delle auto che si scaldavano in quel terreno infame di sabbia , e poi.

    3
    2
    1

    GO!

    Partiti!


    […]



    La gara era partita, il sole e i 50 gradi accompagnavano i rombanti motori delle auto della corsa che passavano, il Team Phantomhive era in vantaggio affiancato dal Team degli arabi, tutto sommato bisognava ammettere che quella tappa che era iniziata oggi non era così difficile come sembrava. L’unica cosa era cercare di mantenere l’auto in piedi e non finire fuori strada, con la sabbia e il vento era molto facile che succedesse.
    La Land Rover e Edward che era alla guida sterzò , mentre avanti a se c’era una distesa di sabbia coperta da un alta duna, ma la sterzata fece diminuire di potenza il motore e il Team avversario li stava raggiungendo.

    “Dai papà stiamo perdendo terreno!”

    Si lamentò Abel mentre vedeva negli specchietti il Team arabo arrivare, Edward spinse l’acceleratore, però quella gara non sembrava propriamente idonea , infatti sembrò proprio che le condizioni climatiche non fossero al massimo, poiché stava iniziando ad alzarsi un forte vento che fece salire in cielo la sabbia oscurando tutta la visuale, una vera sfortuna per i due Phantomhive che erano prio, ma probabilmente la gara si sarebbe dovuta fermare, prima che capitassero incidenti di sorta, ma non ci fu molto tempo per avvisare , la radio iniziava pure a fare le bizze, poi si sentì un grosso rumore e la Land Rover finì di otto all’interno di una grossa buca e si cappottò su se stesa almeno tre volte, sparendo dalla visuale e dalla mappa della gara.
    Edward e Abel riuscirono a sopravvivere e a uscire dalla macchina,prima che esplodesse, ma a quanto pare nessuno si era accorto della loro sparizione, anzi sentendo il boato dell’esplosione forse nessuno sarebbe tornato indietro a prenderli, di positivo almeno c’era che la tempesta di sabbia stava diminuendo d’intensità e che si erano feriti poco Abel si era fatto un taglio al braccio destro , mentre Edward aveva una ferita alla testa che però non gli impediva di camminare.

    “Non posso crederci. Non ci troveranno mai!”

    Abel non era positivo, ma Edward cercava di sostenerlo.

    “Lo so ma non possiamo fermarci qui e aspettare , la pista è vicino forse se la seguiamo riusciremo a trovare la strada per tornare all’accampamento.”


    Non era facile, ma come ipotesi era quella che più si prestava ad una soluzione possibile.
    I due camminarono per circa u paio di ore sotto il sole cuocente e onestamente la strada non sembrava vedere una fine c’era solo una distesa immensa di sabbia, che finiva negli stivali e tute dei due nobili, ma il tempo comunque in quelle condizioni estreme sembrava eterno e Abel dubitava di potercela fare, si sentiva stanco e gli girava la testa.

    “Papà …mi dispiace ma io…”

    Abel sentì il suo corpo e le sue forze abbandonarlo, mentre la sua testa iniziava ad avere strani deliri dovuti al caldo e non ostante suo padre si sforzava di chiamarlo lui non sentiva, allora forse prossimo a non rimanere vivo, il ragazzo aspirò un ultima boccata di ossido d’azoto proveniente dal suo quirk per alleggerirsi con una risata il dolore e la perdita di coscienza.



    8gCSTGq

    Riassunti e Dati


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    Tecniche:




    Equipaggiamento usato:
    Nessuno


    Note:








    narrato;parlato""; parlato esterno pensato°°

    Layout by Lady Seiros solo per uso in Become a Hero:My Hero Academia GDR

     
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    Let's go Dakar!

    Capitolo 2: Epilogo





    Arabia saudita 19/01/20:



    Abel non sapeva per quanto tempo era rimasto svenuto, fatto sta che la prima cosa che gli veniva in mente era che c’era caldo, forse anche troppo e che la sua testa alla fine non riusciva più a comprendere nulla e viaggiava da sola.
    In quegli attimi d’incoscienza l’inglese non sapeva se era morto o vivo, però stava facendo uno strano sogno dove lui faceva battute decenti e ridevano tutti per la prima volta, un’ assurdità unica, però forse la sua mente c’era, ma presto andò a finire dispersa pure quella. Dopotutto gli era venuto un ovvio malore dovuto al caldo e alla disidratazione da collasso, se fosse stato ancora un po’ sotto il sole, quindi il suo svenimento forse era molto meglio che trascinarsi tra la sabbia, ma Edward fu molto preoccupato per il figlio e non potendo lasciarlo lì doveva per forza trascinarselo.

    “Su dai Abel . Abbiamo affrontato cose più peggiori, reagisci.”

    In quel momento Edward pensava alla sua carriera da pro Hero, Abel non era ancora pronto, doveva imparare, ma c’erano villian ben peggiori del sole del deserto e se Abel era fatto della sua stessa pasta, allora non doveva affatto mollare, anche se non sapeva ancora per quanto perché pure lui stava iniziando ad avere dei problemi, possibile che nessuno era tornato indietro a cercarli?
    Passò ancora del tempo, anche Edward non poteva più continuare e sentì il suo corpo abbandonarlo tra il calore rovente fino a farlo stramazzare a terra.

    °Mi spiace Abel…io…°

    Un ultimo pensiero prima di chiudere gli occhi, ed era rammarico di non aver salvato suo figlio proprio lui che era un Hero per tutti. Forse non avrebbe dovuto di nuovo coinvolgere il proprio figlio in un hobby tanto pericoloso come la Dakar, la colpa era sua.
    Edward non lasciò la mano di suo figlio fino a quando non svenne, come se fosse legato con una speranza invisibile.
    i due rimasero a terra mentre la sabbia iniziò a depositarsi sulle loro tute e corpi, presto sarebbero diventati tutt’uno con il deserto, ma la sorte fu benevola perché un elicottero di ricerca proveniente dal campo in cui erano partiti li aveva individualizzati , evidentemente avevano visto che nell’ esplosione i loro corpi non c’erano e quindi potevano essersi salvati, ma occorreva fare in fretta.
    I due nobili inglesi si svegliarono in un ospedale erano stati curati e superarono il momento giusto in tempo ma erano andati vicinissimi alla morte soprattutto Abel che quando si risveglio non sapeva ancora se fosse vero o meno o se stesse ancora incosciente, ma la vista di suo padre nell’ altro letto d’ospedale gli fece capire che ce l’aveva fatta.
    Tornarono in Inghilterra, sani e salvi, il deserto non li aveva presi, però era evidente che la Dakar era una corsa spietata , ma era il rischio di questi sport estremi e forse anche il “bello”, per questo probabilmente i due l’avrebbero rifatta , ma forse per Abel c’erano altri progetti che vedevano un futuro da Heros per lui e non da campione di Dakar, ma intanto Abel si sarebbe portato con se quel ricordo , quel brivido tra la vita e la morte che tanto gli piaceva. Non si poteva chiedere ad un pilota di smettere, ma bisognava essere coscienti delle proprie scelte cosa che Abel aveva fatto.




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    Ciao~
    Scusa il ritardo nella correzione. La SQ va bene, non ho niente di particolare da segnalare.

    Abel: +25exp

    Chiudo.
     
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2 replies since 28/6/2021, 23:53   85 views
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