Falling isn't really that bad, if it's for you

Role || Kalyani & Shinjiro

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  1. ;koh
     
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    Kalya si aspettava sempre una rassicurazione da lui, involontariamente, forse sempre per quel timore che lui potesse… cambiare idea sul suo conto. Alla base di questo comportamento vi era un’insicurezza che lei, purtroppo, ancora non riusciva a superare e a lasciarsi alle spalle – il che era strano, per una donna che di fronte agli occhi degli altri si mostrava sempre orgogliosa e determinata.
    Per questo motivo rivolse un sorriso sollevato a Shinjiro, quando lui le disse che stava molto bene, e arrossì a sua volta. “Magari al prossimo Tanabata… o quando ce ne sarà occasione.” E lei sperava nel profondo del cuore di trascorrere altre giornate simili in futuro… e vedere il prossimo Tanabata insieme a lui. Si sarebbe impegnata affinché il loro rapporto sarebbe rimasto sempre così bello, senza complicazioni, perché sentiva di averne bisogno.
    Donò poi un'abbondante occhiata anche a lui, osservandolo con quei vestiti tradizionali che gli aveva visto addosso assai raramente. “Stai bene anche tu,” si accise a replicare e, nello studiare il suo outfit, intravide il bracciale che lei gli aveva regalato durante la scorsa Vigilia di Natale. Non era la prima volta che glielo vedeva indosso, ovviamente, ma era contenta che lui ci tenesse così tanto da tenerlo sempre al polso… come lei teneva sempre al collo la collana che le aveva regalato.
    Lo seguì lungo le strade vive e colorate del Tanabata, che Kalya restò ad osservare con occhi luminosi – e anche con una leggera punta di disagio, visto che si sentiva lo sguardo addosso di alcuni passanti, forse per paura che la stessero giudicando si fa sempre le paranoie as usual. Nonostante non sopportasse i luoghi troppo affollati, c’era qualcosa di suggestivo in quel posto: ormai era abituata all’aesthetic giapponese, decisamente diversa da quella del suo paese d’origine, ma non aveva ancora avuto modo di potersi godere appieno quella festività… per questo motivo rimase affascinata a guardare i rami di bambù già carichi di tanzaku svolazzanti e gli stand con giochi e cibo, che emanavano un profumo buonissimo.
    Accolse volentieri l’offerta di Shinjiro e si appoggiò al suo braccio, arricciando le labbra in un’espressione fintamente stizzita. “Ma guarda che i tacchi sono semplicissimi da portare… i geta sono piatti, non sono abituata!” Poi, alta com’era, se camminava male sembrava un tirannosauro un po’ storto. Meglio usare l’altro come appoggio sicuro e prendere dimestichezza con il nuovo tipo di calzatura, per evitare di cadere e fare figuracce.
    Alle parole di Shinjiro si voltò a guardarlo e, prima che potesse rispondere, si ritrovò trascinata di fronte a una bancarella di giochi – con una certa difficoltà, per citare nuovamente il suo passo incerto sui geta. Si ritrovò davanti al banchetto del tiro a segno, che offriva la possibilità di vincere tanti peluche molto carini. Kalya sbattè le palpebre, un po’ colta di sorpresa, prima di adocchiare un premio interessante.
    Il suo viso si piegò in un sorrisetto.
    “Facciamo così: giochiamo entrambi, e chi riesce a vincere quello…” indicò il peluche di uno Shiba Inu, molto simile a Ikiru. “... potrà chiedere all’altro di rivelargli un segreto imbarazzante.” Ok, questo gioco era pericoloso, visto che lei aveva tantissimi segreti awkward che aveva nascosto al mondo intero – e che, sinceramente, non aveva la minima voglia di ricordare. Però poteva essere uno stimolo a dare il meglio di sé.
    “Ricordati che io ho una buona mira.” Lo provocò, facendo riferimento al fatto che si era allenata nel controllo del suo quirk emitter e che, probabilmente, poteva avere un vantaggio in più rispetto a lui… ma non era detto, visto che Shinjiro aveva alle sue spalle molta più esperienza di lei, anche in fatto di utilizzo di equipaggiamenti sul campo.
    Ma voleva comunque tentarci.
    “Allora, ci stai?” Gli domandò, con un sorrisetto. Aspettava solo la sua risposta positiva per dare i soldi all’uomo dietro al bancone e iniziare a sparare ai bersagli.
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    Kalya Raji
     
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