Ryuga Kurowashi

ASPETTO FISICO
Altezza: 155 cm
Peso: 45 kg
Capelli: Neri
Occhi: Azzurri

Dai lineamenti dolci e aggraziati, quasi femminili. La pelle è chiara e il fisico fin troppo asciutto. Di medio-bassa statura, ma detesta che glielo si faccia notare (come tutte le persone di bassa statura) e anzi è spesso convinto di avere la stessa altezza di persone chiaramente più alte di lui. Ha un corpo snello, agile e scattante, caratteristica ulteriormente accentuata dai vestiti che indossa, in genere molto aderenti. Ama vestirsi con colori scuri, o di viola.

CARATTERE
Esuberante, competitivo, impaziente, sbruffone, egocentrico: un mix esplosivo di iperattività e megalomania derivante dalle alte aspettative che i suoi genitori hanno sempre posto sulle sue spalle: essendo entrambi ex aspiranti eroi che non sono mai veramente riusciti a farsi largo nel mondo dei pro-hero, hanno scaricato tutti i loro sogni e speranze sul figlio, nato con un Quirk che sintetizzava al meglio le caratteristiche dei loro.

E se da un lato i continui sproni ed incoraggiamenti dei genitori hanno trasformato il giovane in una specie di mostro, dall'altro Ryuga nasconde anche un lato decisamente più umano ed empatico. Non sopporta i bulli e i prepotenti, ed è sempre pronto a saltare nella mischia in difesa dei più deboli, anche a costo di subirne lui le conseguenze (in genere finisce per prenderle o, quando è lui a darle, viene punito dagli insegnanti). Alle medie è stato anche bocciato un anno per il voto in condotta, derivante proprio dal suo continuo mettersi nei guai per difendere gli altri.

Se gli si chiede per quale motivo desidera diventare un eroe, la sua risposta sarà probabilmente che lo fa per essere popolare e avere successo con le ragazze, il che è parzialmente vero. In realtà lo fa soprattutto per accontentare i genitori e ripagare i sacrifici e gli sforzi che hanno fatto per dargli la migliore istruzione possibile in vista di quel futuro che avevano sempre pianificato per lui.

Ha inoltre un grande rispetto per la legge e per questo non vede di buon occhio i vigilanti: anche se è vero che lui per primo spesso e volentieri ha infranto le regole per salvare e aiutare chi era in difficoltà, è anche vero che è sempre stato disposto ad assumersi le responsabilità delle sue azioni. Secondo lui è proprio questa la differenza tra un Hero e un Vigilante: l'eroe agisce secondo la legge e deve rendere conto delle sue azioni e dei suoi errori, un vigilante non lo fa e non si assume responsabilità.