Campfire light

Role || Shinjiro (Slot extra), Masao

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Vigilantes
    Posts
    31,913

    Status
    Anonymous

    Faceva caldo a Tokyo. Tanto. E come al solito, Shinjiro appena poteva nei primi giorni di agosto chiudeva il ristorante per ferie e affrontava il problema come aveva sempre fatto: fuggendo dalla cittá per andare a cercare un pó di frescura in montagna.
    Negli anni passati si era sempre recato alla casa vecchia casa nell' inaka piú sperduta dei nonni dove tendeva a riunirsi gran parte della famiglia, ma quell'anno aveva deciso di fare qualcosa di diverso e farsi un paio di giorni di campeggio. Solo lui, Ikiru, la natura e chiunque avesse voluto accompagnarlo.
    Quel qualcuno, ovviamente, non era stato Desmond, perché sia mai che l'inglese suo coinquilino volesse fare attivitá fisica - per non parlare del dormire in tenda -.
    Aveva cose da fare. Eventi estivi di HAE da farmare. Il nuovo gioco di nonsoché da completare. Cose.
    Quindi alla fine ad accompagnarlo oltre al cane c'era Masao. Ora, da quando aveva effettivamente scoperto che si chiamava Masao, Shinjiro non era stato propriamente freddo verso di lui. Si erano comunque visti al ristorante, avevano continuato le loro ronde, non lo aveva di certo evitato.. anche se effettivamente era sempre stato in compagnia anche di altre persone. Peró doveva ammettere che qualcosa era cambiato nel loro rapporto... quella puntina ostinata e cocente di delusione era sempre lí, e no, non si trattava solo del chiamarlo con un nome diverso ogni volta che gli si rivolgeva, quella era ormai piú una running gag che altro. Perció, quando l'autobus che avevano preso li aveva scaricati alle pendici del monte e all'inizio del percorso che gli avrebbe condotti all'area da campeggio, non sapeva bene cosa pensare.
    Forse quella piccola vacanza sarebbe andata catastroficamente male... o forse avrebbero potuto approfittarne per parlarsi con calma e fare chiarezza su cosa era successo.

    CITAZIONE
    Livello 9
    Questa role è ambientata nell'estate dell'anno scorso, poco dopo il ricovero di Shinjiro all'ospedale della 30MINUTESINDUSTRIES durante la spec lab. La avevamo in mente da un po' ma ci siamo trovate a dare precedenza ad altre role eeee quindi la facciamo ora.
    Ah, ovviamente per chiarezza è precedente al reclutamento di Lawrence e Kalyani in Bloodpact, avvenuto in autunno.
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    And if I show you my dark side
    will you still hold me tonight?

    Group
    Vigilantes
    Posts
    680

    Status
    Anonymous
    Masao
    Suzuki

    Lista di cose che a Masao Suzuki piacciono e altre che odia

    COSE BELLECOSE BRUTTE
    - I cagnolini
    - Camminare
    - Alberi su cui arrampicarsi
    - Essere senza sigarette perché non aveva il coraggio di dire a Shinji che aveva ricominciato a fumare
    - Il caldo
    - I silenzi imbarazzanti
    Giudizio sulla situazione: FIFTY FIFTY

    Non che si fosse pentito di aver accettato l'invito del cuoco, sia chiaro: il campeggio gli piaceva, non sapeva mai con chi altro andarci, e lui e Shinji non avevano mai passato molto tempo insieme al di fuori dell'attività da vigilantes - un po' per i reciprochi orari di lavoro assurdi, un po' perché Shinjiro non era un affascinante inglese con l'aria da intellettuale non avevano molte cose in comune. O forse sì, ma non sapevano di averle! Quella gita sarebbe stata una buona occasione per scoprirlo.

    Era proprio una bella giornata. Faceva caldo ma non troppo caldo, il cielo era limpido, e... Era così bello sentirsi finalmente liberi da obblighi, costrizioni, lavori annienta-anima e parenti stritolanti. Inspirò a pieni polmoni, per poi sistemarsi bene lo zaino sulle spalle.
    Libero di vivere la sua vita.

    Peccato solo per quel gigantesco muro di disagio dovuto al fatto che beh, lui aveva mentito sul suo nome per mesi, ed era chiaro che al collega di Bloodpact non fosse ancora passata. In bus avevano parlato principalmente dell'organizzazione del viaggio, e ora eccoli lì, soli, in mezzo al niente, con quel silenzio un po' imbarazzato e imbarazzante a fargli compagnia.
    Invidiava molto Ikiru.
    Vah che bello Ikiru che zampetta sull'erba.

    "Beh se hai intenzione di uccidermi e darmi in pasto al cane per vendicarti dei torti subiti, questo è il momento giusto."

    Iniziò ad incamminarsi lungo il sentiero, zaino in spalla, l'espressione serissima di un condannato a morte.
    Masao Suzuki: un uomo che il ghiaccio non lo rompe, lo sfonda a martellate.

    "Prima devi prendermi però, e sei svantaggiato in questo ambiente," puntualizzò, agitando un indice. "So saltare sugli alberi."

    Ah, l'influenza di Desmond gli stava facendo proprio male, una volta queste battutine impertinenti mica le avrebbe fatte.

    Scheda Vigilantes Bloodpact Livello 7

     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Vigilantes
    Posts
    31,913

    Status
    Anonymous
    Il sentiero su cui stavano per avviarsi era in leggera salita, abbastanza da essere avvertibile ma non cosí ripida da impedire di parlare senza trovarsi il fiato corto. Il che era un bene, perché non voleva altri silenzi imbarazzanti come quello di ora. Osservó Ikiru zampettare allegro in mezzo all'erba che delimitava il sentiero; al collo insieme al collarino portava ancora il talismano di buona salute che gli aveva comprato in occasione dell'altra escursione in montagna che aveva fatto quasi un anno prima.
    Ora che ci pensava, duravano un anno, giusto...? A breve avrebbe dovuto ricomprargliene un altro...
    Venne strappato a quelle riflessioni dal commento di Masao, che gli strappó uno sbuffo divertito nonostante tutto.
    «... non credo saresti di suo gusto quindi sei salvo, "Kazuhiro"» commentó con il primo nome che gli veniva in mente.
    Ummm, ora che ci pensava, probabilmente in quei giorni avrebbe finito molto presto la sua scorta di nomi maschili... forse era il caso di lasciar perdere quella stupida e inutile presa in giro?
    No.
    Un attimo dopo tuttavia assunse un'aria pensierosa mentre osservava la cime degli alberi sopra di loro.
    « In effetti, questo é proprio l'ambiente perfetto per te, no? Molta mobilitá verticale e poca orizzontale... con tutti questi tronchi, non potrei nemmeno usare la kusarigama, se l'avessi... o il mio quirk in effetti, senza rischiare di dare fuoco a qualcosa.» commentó, valutando le opzioni di entrambi in un ipotetico scontro tra loro due.
    In quella situazione, sarebbe stato sicuramente in svantaggio, alla merce del venire bombardato a distanza da pressoché qualsiasi direzione.
    « Ma non sottovalutare la mia capacitá di tirare cose, potrei sempre cercare di prenderti a pignate finché non scendi.» aggiunse, chinandosi a raccogliere uno dei piccoli frutti(sono i frutti...??? Mi sa di no ma ok) lignei e facendolo rimbalzare nella mano.
    Tra il basket prima e soprattutto gli allenamenti a lanciare il peso della kusarigama poi, era diventato discretamente bravo a lanciare oggetti circolari con una certa precisione e potenza.
    Avevano entrambi sulla schiena due grossi zaini con tutto il necessario per quei giorni di campeggio; tende, sacchi a pelo, ricambi di vestiti, una scatola del pronto soccorso, cibo per Ikiru e per entrambi.
    « Tu sei giá stato da queste parti? Conosci qualche posto carino dove accamparci?» aggiunse, per cambiare argomento.

    CITAZIONE
    Livello 9
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    And if I show you my dark side
    will you still hold me tonight?

    Group
    Vigilantes
    Posts
    680

    Status
    Anonymous
    Masao
    Suzuki
    Le prime volte che Shinjiro l'aveva chiamato con nomi a caso, Masao Suzuki aveva sbuffato e reoteato gli occhi, chiaramente scocciato da quello scherzo eppure troppo gentile per ribattere perché in fondo in fondo se lo meritava.
    Quando il cuoco aveva continuato a insistere nonostante fossero ormai passati mesi dal fattaccio, però, Masao aveva iniziato ad approfittare della cosa per far pratica con questo meraviglioso, nuovo concetto chiamato rispondere a tono.

    "Kazuhiro scritto coi kanji di... "Grande" e "calma"?" Domandò, agitando un indice per tracciare in aria la forma dei due ideogrammi. "Mi spiace, ma non lo accetto. Ti ho già detto che se vuoi darmi un nuovo nome deve essere rappresentativo della mia persona." E se Shinjiro aveva da ridire, beh, lui sarebbe saltato su un albero. Le pigne tanto gli rimbalzavano addosso come palline rimbalzine, tiè.

    "Sì non sto già saltellando ovunque solo perché lo zaino mi sbilancia." Anche se i suoi occhi erano già posati sulle cime degli alberi, costruendo possibili percorsi da ramo in ramo.
    Parlando di Quirk, invece, visto che Shinjiro aveva appena nominato il suo...

    "Stai ancora prendendo gli inibitori?" Non aveva chiesto i dettagli a Desmond per non farlo preoccupare. "Guarda che da bravo non-fumatore non ho portato l'accendino, e sono sempre stato molto scarso nell'accendere fuochi strofinando legnetti."

    Più che altro perché ogni volta che era andato in campeggio con altri, era sempre stato tenuto lontano a forza da ogni cosa infiammabile o vagamente pericolosa.
    Umpf.

    "Ah... Sono stato da queste parti con amici quando andavo all'università, ma non ci venivo da anni. Sai com'è..." agitò una mano. "La gente inizia a lavorare, a sposarsi e a fare la persona seria, e il gruppo piano piano si sfalda." Forse Shinjiro non sapeva esattamente come fosse — gli aveva detto di non essere mai andato all'università. Però alla sua età sicuramente iniziava a sentire quella dissonanza tra i vecchi amici che sembravano avere la vita già pianificata, e quelli che invece continuavano a vivere come se fossero ancora al liceo.

    "Dovrebbe esserci una casa abbandonata in quella direzione..." puntò il dito verso est, in direzione della boscaglia. "Ma non so se sia ancora in piedi, e soprattutto, se sia già occupata — ai miei tempi era il tipo di posto in cui i ragazzini andavano a ubriacarsi."

    Si portò una mano al mento, cercando di raccapezzarsi. Non aveva un gran senso dell'orientamento, ma quella foresta non era cambiata molto in quegli anni.
    Agitò vagamente una mano in direzione di una montagna che si intravedeva oltre gli alberi.

    "Di là invece mi pare ci sia un torrente. Ikiru è il tipo di cane a cui piace l'acqua?"

    Scheda Vigilantes Bloodpact Livello 7

     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Vigilantes
    Posts
    31,913

    Status
    Anonymous
    Riflette un attimo alla domanda di Masao, alla ricerca di una frecciatina adeguata con cui ribattere.
    « Se scriviamo "Kazuhirou" possiamo scriverlo con i kanji di "grande" e "stanchezza".» ribatté dopo un attimo, l'accenno di un sogghigno compiaciuto sul volto.
    Da una parte era piuttosto soddisfatto di cosa aveva trovato, dall'altra curioso di vedere cosa avrebbe ribattutto l'altro. Alle parole dell'altro sullo zaino gli lanció un'occhiata; era effettivamente bello carico anche lui - altro motivo per cui Desmond non sarebbe mai potuto venire, si sarebbe lamentato di dover portare cose e montarle e poi camminare in salita... forse era davvero meglio che non fosse venuto, sarebbero stati piú felici tutti.
    Non gli chiese peró se aveva bisogno di aiuto, non lo reputava cosí fragile da non farcela. Sfuggiva facilmente all'attenzione perché il suo quirk lo rendeva agile e scattante, ma Masao non era affatto debole fisicamente.
    E giá che si parlava di fisico e quirk...
    Soffocó una smorfia alla domanda dell'altro. Ogni volta che si menzionavano gli inibitori pensava a quella settimana passata a sentirsi... indifeso. Vulnerabile. Soprattutto non sé stesso.
    « ... al momento no, quella settimana di cura é bastata.... per ora.» borbottó, cercando di non porre troppa enfasi su quell'ultima parte.
    Poi si rese conto che il motivo della domanda dell'altro era molto piú... utilitario. Mugugnó qualcosa di indistinto sotto i denti, contrariato.
    « Ho dei fiammifieri dietro e useremo quelli, come babbani qualsiasi. Ho smesso di fare da accendino portatile.» ribatté sarcastico, prima di aggiungere tornando piú serio.
    « Devo... cercare di utilizzare il quirk il meno possibile, o il mio corpo continuerá a... logorarsi. Ovviamente da Mutant non usarlo completamente mi é impossibile, quindi devo... tagliare il piú possibile dove posso. Era diventata troppo un'abitudine usarlo per ogni minima cosa; stavo esagerando.» ci fu una lunga pausa mentre camminavano lungo il pendio che stava diventando piú ripido. Il capo era chino, ingobbito, lo sguardo fisso davanti a sé mentre metteva un piede davanti all'altro.
    C'erano altre cose che voleva dire. Paure che lo attanagliavano che voleva confessare.
    Ma non voleva rendere subito troppo pesante la conversazione. Non voleva rovinare quella giornata, perció accolse con piacere il cambio di argomento.
    «... "ai miei tempi"... parli come se fosse vent'anni fa.» sogghignó.
    « Peró sí, capisco che intendi... anche se nel mio gruppo sono sempre stato io quello serio. Ero tra quelli che ha iniziato a lavorare relativamente subito, dopo un anno alla scuola di cucina.»
    Si illuminó nel sentir nominare il torrente.
    « Si butta sempre in ogni laghetto che trova al parco, quindi direi di sí. Potremmo provare a pescare qualcosa, anche senza attrezzatura dietro. Mio zio e mio padre mi hanno portato a pesca, un paio di volte.»
    A che serviva guardare Sanpei se non imparavi che potevi improvvisare una canna da pesca con un bastone e del filo?
    Bastoni lí attorno ne era pieno, e lui aveva dello spago da cucina dietro...
    E per la cronaca sí, era lo stesso famoso zio del sake artigianale. Il fratello di suo padre, tra un cuoco e un distillatore erano sempre stati una coppia terrificante.

    CITAZIONE
    Livello 9
     
    .
  6.  
    .
    Avatar

    And if I show you my dark side
    will you still hold me tonight?

    Group
    Vigilantes
    Posts
    680

    Status
    Anonymous
    Masao
    Suzuki
    Gli ci volle un secondo per rispondere alla battutina, momentaneamente confuso dal contrattacco di Shinjiro.

    "Grande stanchezza?" Nel senso che era molto stanco o che era molto stancante? Ah, probabilmente la due. Messa così, però... "Direi che è un nome per Desmond."
    Sogghigno. Uno a uno, palla al centro.
    Scusa Desmond ti si vuole bene.

    "Chissà se il suo nome significa qualcosa..." Non ci aveva mai pensato in effetti. Anche i nomi occidentali hanno un significato? "In giapponese potremmo scriverlo con... Il verbo "essere" più "dialogo", magari?" Molto poco ortodosso, visto che i nomi solitamente non includevano verbi, ma viste le radici giapponesi di Desmond si chiedeva se non fosse voluto. "No okay gli sta troppo bene."

    Nonostante tutto questo sparlare di Desmond, sotto sotto era felice non fosse venuto con loro, perché a quest'ora probabilmente avrebbe già iniziato a lamentarsi del caldo, dello zaino troppo pesante, degli insetti, della mancanza di connessione internet e tutto il resto. Ma soprattutto, sentiva che Shinjiro non si sarebbe mai concesso di fare simili discorsi sul Quirk in sua presenza, temendo occhiate ansiate da parte di quel coinquilino che aveva un rapporto così conflittuale col suo Quirk.

    Non gli piaceva il modo in cui Shinjiro stava parlando della sua Unicità, come se fosse un potere che potesse spegnere e riaccendere come un interruttore. Dal suo punto di vista, il suo Quirk era una parte di sè, come le braccia o i pochi neuroni che aveva in testa.
    Di conseguenza, forse capiva un po' meglio di Desmond come si dovesse sentisse Shinjiro.
    "...Poi mi spieghi meglio cosa ti hanno detto i dottori," mormorò, limitandosi ad annuire alle spiegazioni del cuoco. Era sicuramente un discorso che andava affrontato meglio, ma magari più tardi, al buio, e a pancia piena. Meglio concentrarsi su argomenti più scemi per ora, tipo le scorribande giovanili che Shinjiro non aveva fatto perché lui era una persona seria.

    "Scommetto che tu eri l'amico che metteva sempre sul bus giusto gli amici ubriachi." Anche perché lui non si ubriacava, no? O da piccolo era meno caldo ergo sentiva di più gli effetti dell'alcool? "O quello che cucinava per tutti quando c'era uno spazio da occupare, o l'amico con la band organizzava spettacoli in mezzo al niente."
    Si era quasi stupito di non aver visto mille padelle appese allo zaino di Shinjiro. Si era portato panini e snack assortiti dietro, ma aveva dato per scontato che Shinjiro avrebbe provato a cucinare qualcosa anche in quelle condizioni, tipo... Il pesce, appunto.

    "Senza attrezzatura? Nel senso che ci tuffiamo nel torrente e prendiamo i pesci a mani nude?" Domandò superentusiasta, sguardo non troppo dissimile da quello di Ikiru quando vedeva una pozzanghera.
    Se avesse una coda avrebbe scodinzolato.

    ...Pensandoci bene però no, probabilmente il concetto di pesca di Shinjiro era più ordinato, silenzioso e noioso.
    Nel realizzarlo, il suo entusiasmo si sgonfiò come un palloncino. Tornò a camminare in silenzio, un po' mogio, finché non gli venne in mente una cosa.

    "Secondo te se prendessi anche io gli inibitori diverrei una persona più tranquilla?" Domandò con leggerezza. "Me lo sono sempre chiesto."

    Scheda Vigilantes Bloodpact Livello 7

     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Vigilantes
    Posts
    31,913

    Status
    Anonymous
    Forse piú che stanchezza ci sarebbe stato meglio "sfiancante", ma purtroppo i kanji necessari non corrispondevano. Ridacchió leggermente al commento dell'altro sull'essere un nome adatto a Desmond.
    « Eh. Giá.» E quello tirato fuori dal biondo era un discorso interessante.
    « Immagino di sí, anche se meno... ovvio dei nomi giapponesi. Probabilmente piú radicati nella religione e cultura. So che tutti i nomi inglesi come Kuri-- "Christian" vengono dalla figura del cristianesimo... come anche "Mary" per i nomi femminili. Desmond peró... non ne ho idea.»
    Uh. Ora era curioso.
    « Ci sta fin troppo bene... e sicuramente gli renderebbe piú facile compilare qualsiasi scartoffia.» Una pausa.
    «... seriamente, ha un nome e cognome lunghissimi da scrivere in katakana. Quando ha dovuto firmare il nuovo contratto venendo a vivere da me non entrava nella riga apposita.» commentó.
    « Sí... piú tardi.» mormoró in risposta, controvoglia.
    Scoppió brevemente a ridere alla descrizione accuratissima di Masao.
    « Piú o meno, sí... durante il liceo ogni sera c'era almeno un qualche compagno di classe al locale. Anche se una volta al mio compleanno mi hanno fatto una festa a sorpresa e cucinato tutto loro. É stato... bello.» rispose, con un sorrisetto nostalgico sul viso.
    «... nel senso che volevo provare ad arrangiare una canna da pesca, ma se vuoi provarci fa pure. Male che va li spaventi nella mia direzione.» commentó, inarcando un sopracciglio. In effetti avrebbe dovuto pensarci che la pesca tradizionale era... quanto di piú lontano possibile dalla vita usuale di Masao.
    E a proposito di pesca, erano ormai arrivati nei pressi del fiume e lontani abbastanza dalle case per non essere disturbati (o disturbati a loro volta nel caso ci fosse qualcuno), ma non cosi lontano da non poterci arrivare rapidamente in caso di... una possibile emergenza.
    « Hai sentito che sono stati avvistati un sacco di orsi negli ultimi anni?» commentó mentre posava lo zaino e iniziava a cercare un buon punto dove accamparsi. Vediamo... le tende potevano andare lí, e lí c'era uno spiazzo piuttosto ampio dove avrebbero potuto accendere il fuoco... c'erano anche dei sassi belli piatti su cui avrebbero potuto - avrebbe potuto- pulire e preparare il pesce.
    « Immagino che Ikiru ci avvertirebbe se ce ne fosse uno dei dintorni, vero?» aggiunse, chinandosi a strapazzare il pelo del cane prima di riportare la sua attenzione sullo zaino. Dentro c'erano cambi di vestiti, razioni di emergenza in un pacco di riso e altro se proprio non riuscivano a prendere nulla (mica avrebbero fatto la fame), spezie, i sopracitati fiammiferi, torcia e un pó tutto il necessario per sopravvivere. Non aveva portato trentamila padelle, peró aveva portato un pentolino in cui avrebbero potuto fare il riso o bollire altro se necessario, e un supporto per metterlo sul fuoco.
    Trovato un bastone piuttosto lungo e liscio, improvvisó una lenza con dello spago da cucina, un esca con una pallina di carne macinata portata per Ikiru, e buttó tutto a mollo.
    «... dovrebbero essere in stagione gli Ayu...» commentó a bassa voce.
    Quelli si che erano buoni, e una volta puliti si potevano semplicemente mettere a grigliare infilzati su uno spiedino... che aveva portato proprio con quella speranza, per la cronaca.
    Restó silenzioso per qualche secondo, sovrappensiero.
    «... forse? Il fatto é che il tuo corpo ormai é abituato a quello stato. Senza potresti avere un calo improvviso di energie perché il tuo corpo é abituato ad avere sempre quel... surplus?
    Quindi... forse diventeresti "tranquillo", ma... il "Masao tranquillo" saresti davvero tu?»
    commentó.
     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    And if I show you my dark side
    will you still hold me tonight?

    Group
    Vigilantes
    Posts
    680

    Status
    Anonymous
    Masao
    Suzuki
    Il fiume! Ma allora non era così scarso il suo senso dell'orientamento, più o meno si ricordava dov'era. L'ultima volta che era stato da quelle parti, però, di orsi non se n'era parlato... O forse lui era troppo ubriaco per ricordarsene.

    "Chissà se posso sconfiggere un orso," mormorò, rivolgendo un'occhiata preoccupata a Ikiru. Non che ci tenesse a scoprirlo, è che... Gli tornò in mente il modo in cui il cane si era messo ad abbaiargli contro, durante il suo primo incontro/scontro con Shinjiro. Non voleva che l'animaletto coraggioso si facesse male.

    Poggiò lo zaino accanto a quello di Shinji, sicuro che il cuoco avesse già calcolato nella sua mente dove mettere cosa. Lui non era bravo nelle faccende organizzative, era felice di seguire gli ordini.

    "ma... il "Masao tranquillo" saresti davvero tu?"

    "Lo Shinji che non si scalda sarebbe davvero Shinji?" ribattè, con un tono un po' brusco che stranì anche lui. Forse l'argomento lo infastidiva un po'? Lui era molto orgoglioso del suo Quirk, solo che...

    "È che... Non voglio che la mia intera esistenza venga definita dalla mia Unicità. Sono stufo di essere solo 'il tipo agitato'."

    Motivo per cui al momento era inginocchiato vicino al cuoco, intento a imitare le sue mosse per costruirsi una rudimentale canna da pesca. Vedete? Era capacissimo di fare qualcosa di tranquillo, se ci si metteva d'impegno.

    "A volte mi sembra che più mi sforzi di cambiare e meno la gente se ne renda conto."

    Aveva un carattere al di fuori del suo Quirk, lui. Degli interessi! Gli piaceva la musica.
    ...Per ballare e scaricare l'energia del Quirk.
    I videogiochi!
    ...Ma solo quelli di danza o combattimento.
    L'arte! Gli piaceva l'arte! E gli piaceva accompagnare le persone nei musei, sentirle parlare delle loro passioni e scoprire cosa li rendeva felici.
    A Shinjiro a quanto pare rendevano felici gli Ayu.

    "Sto cercando di bere meno caffè ora che non sono in ufficio tutto il giorno, così accumulo meno energia cinetica, ma se non bevo qualche tazza al giorno poi mi viene mal di testa. Anche te sei stato male quando hai iniziato a usare meno il Quirk? Cioè male in maniera diversa da quando lo usavi troppo."

    Che il suo corpo stesse reagendo così alla... Mancanza di quel surplus energetico, come aveva detto Shinji? No Masao si chiama astinenza da caffeina. Anyway, era per questo che si era portato nello zaino un paio di pacchetti di caramelline al caffé, oltre a pentolino e chicchi per prepararsi la bevanda. Offrì le caramelline a Shinji, per poi ingollarne un paio e sedersi a gambe incrociate accanto a lui con la sua nuova canna da pesca.
    Quindi adesso dovevano... Sedere sulla riva e lanciare la lenza in acqua. E poi semplicemente... Aspettare?
    Tutto qui?
    Già si stava annoiando.

    "Ah... Mi è venuto in mente che mio padre non era sicuro che io avessi ereditato il Quirk, visto che la mamma è quirkless, quindi per esserne sicuro mi ha dato del caffé di nascosto a quattro anni." Sogghignò. "Mamma non voleva che lo bevessi da piccolo, ma papà ogni tanto me lo dava senza dirglielo per farmi giocare.""

    Sorrise tra se e se, con un pizzico di malinconia che di rado mostrava in pubblico. Era chiaro che fosse un ricordo a cui teneva molto.

    "I tuoi genitori hanno il tuo stesso Quirk?"

    Stava cercando di parlare con un tono della voce basso, una volta tanto. Non voleva spaventare i pesci.

    Scheda Vigilantes Bloodpact Livello 7

     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Vigilantes
    Posts
    31,913

    Status
    Anonymous
    Alle parole pensierose di Masao rispose con un "mmmh" altrettanto insicuro. Era vero che con l'avvento dei quirk l'essere umano era passato dall'essere il predatore apex per eccellenza grazie unicamente al suo intelletto al poter in alcuni casi competere con le capacitá fisiche di diversi animali o poter fare cose incredibili, ma.... restava comunque un orso. Ció per cui a un normale essere umano serviva un quirk di potenziamento un orso poteva fare normalmente in termini di forza e velocitá. La cosa diventava sicuramente piú facile con un quirk emitter, potendo colpire a distanza come se si avesse un arma da fuoco, ma restava comunque rischiosa come cosa.
    Onestamente, non voleva essere il deficiente che sottovalutava un animale selvatico. Le armi da fuoco esistevano da molto piú tempo, peró si sentiva comunque di gente uccisa ogni anno da qualcosa.
    « Io non credo potrei fargli granché. In compenso non credo sarebbe interessato a mordere qualcosa di rovente, quindi magari perderebbe interesse e se ne andrebbe.» commentó.
    E... sembrava aver toccato un nervo scoperto con quel commento. Alzó lo sguardo a fissare Masao mentre sistemava l'attrezzatura, poi la riabbassó mentre preparava le palline di carne che avrebbero fatto da esca improvvisata.
    «... quando ero piccolo, ero terrorizzato ogni volta che un dente iniziava a traballarmi, perché sapevo che il sangue mi avrebbe scottato tutta la bocca per giorni senza poterci fare molto. Stessa cosa ogni volta che mi facevo un taglio od un graffio. » inizió a raccontare a bassa voce, a capo chino.
    « Quando a scuola durante scienze venni a sapere di cose come... ematomi ed emorragie interne, ne fui terrorizzato. Se giá erano pericolose di per sé, mi faceva paura pensare a cosa sarebbe successo a me... lo fa ancora, onestamente. E in parte credo sia stato anche quello a rendermi... cauto. Composto. Cosí serio. Quindi , forse davvero non sarei io se non mi scaldassi. Forse sarei cresciuto in modo completamente diverso.» rispose, prima di scuotere la testa.
    Peró ció che aveva detto Masao, che la gente non sembrava rendersi conto di quanto lui stesse cambiando...
    « Non... intendevo dire che il quirk é l'unica cosa della tua personalitá che ti defisce. Scusami.» ribatté, prima di riflettere alla sua domanda.
    « Ad usarlo meno, non esattamente... non era diverso da quando non lo usavo quasi mai attivamente... non posso smettere mai davvero di usarlo.» e quel dettaglio rendeva tutto il discorso infinitamente piú complicato, che palle.
    « Peró sotto inibitori ero... parecchio rintronato i primi giorni. Credo che il mio corpo fosse convinto che stessi morendo di freddo visto che ero tornato a temperature mmm... "normali", e fosse un pó sotto shock. Non sapevo la normale acqua della doccia potesse essere cosí... fredda.» borbottó.
    « Ma no, non credo di essermi mai sentito male per averlo usato troppo poco. » concluse.
    Nel frattempo anche Masao si era sistemato al suo fianco con la canna da pesca.
    Restarono in silenzio per un pó, lo sguardo fisso sulle rispettive lenze. Prese una caramellina.
    Il padre di Masao.... non aveva mai chiesto nulla a riguardo per ovvi motivi, perció tutto ció che sapeva su di lui era ció che gli aveva detto l'altro. Quando era morto non era nemmeno nato, e le uniche altre informazioni erano gli articoli a riguardo immortalati sul web... che aveva sempre evitato di leggere. Gli sembrava sbagliato.
    « Sembrava un tipo a posto.» commentó con un sorrisetto. Mosse un pó la lenza giusto per controllare che l'esca fosse ancora lí.
    « Non proprio, il mio quirk é un incrocio tra i loro. Sono entrambi Mutant: mio padre puó... controllare il suo sistema nervoso, diciamo? I riflessi involontari: puó controllare gli starnuti, robe cosí... ha un ottima faccia da poker.» ridacchió.
    « Mia madre ha pelle resistente al calore. Utile in cucina. Secondo i medici da lei ho ottenuto la resistenza al calore, ma che si é appliccata in modo diverso... al mio sistema circolatorio, mentre da mio padre la capacitá di controllarlo in parte... da lí posso decidere di scaldare maggiormente solo una parte del corpo. Il calore deve essere stata una mutazione... o forse c'era qualche fattore quirk inespresso di quel tipo dal lato di mia madre, e avrá saltato qualche generazione.» si bloccó un attimo, pensieroso, come se avesse appena realizzato qualcosa.
    «... in effetti ora che ci penso in famiglia c'era un qualche bisnonno che "si infiammava parecchio."... avevo sempre pensato fosse metaforico.»
    Di colpo udí uno strattone alla lenza e, colto alla sprovvista, impiegó un paio di secondi a reagire. Gli anju non erano particolarmente grossi, perció riuscí a tirarlo a riva senza troppe difficoltá. Lo mise sulla pietra liscia che avevano preparato, sentendosi un pó in colpa nel vederlo agitarsi boccheggiando. Forse... avrebbe dovuto dargli il colpo di grazia...?
    ... i pesci che prendeva al mercato era sempre freschissimi ma giá morti, il problema non si poneva.
     
    .
  10.  
    .
    Avatar

    And if I show you my dark side
    will you still hold me tonight?

    Group
    Vigilantes
    Posts
    680

    Status
    Anonymous
    Masao
    Suzuki
    "Allora se ci attacca un orso io prendo Ikiru e salgo su un albero, mentre tu ti appallottoli ed emetti tantissimo calore," decretò, giusto per chiarire che no, non ci teneva a fare spacconate — a lui interessava soltanto la salute psicofisica del cagnolino. Ma torniamo a parlare di cose serie, mh? Tipo i discorsi tristi sui traumi infantili dettati dai Quirk.

    "... quando ero piccolo, ero terrorizzato ogni volta che un dente iniziava a traballarmi, perché sapevo che il sangue mi avrebbe scottato tutta la bocca per giorni senza poterci fare molto."

    Ripensandoci, possiamo tornare a parlare di cagnolini? Perché non si era aspettato una confessione simile e... Non sapeva cosa dire, davvero. Fortuna che aveva una canna da pesca da fissare con aria fintamente attenta mentre assimilava il tutto. Ora capiva a cosa servissero davvero, le canne da pesca.

    "...Eppure nonostante questo ogni settimana scendi in strada pronto a ferirti pur di proteggere gli altri," mormorò dopo qualche istante, gli occhi fissi sull'acqua.

    Forse pensiamo che i Quirk ci definiscano perché vediamo tutti i modi in cui ci limitano, realizzò — motivo per cui reagì alle scuse di Shinjiro con un agitare di dita ed un "no scusami tu."
    Perché un po' era colpa sua, che dietro quelle limitazioni ci si era sempre nascosto. Non come suo padre, che del suo Quirk ne aveva fatto una professione.

    "Sembrava un tipo a posto."

    "Era uno a posto," rispose di riflesso.
    Motivo per cui doveva esserci una spiegazione perfettamente legale e razionale che giustificasse quei duecentoventimilaerotti yen trovati sotto il pavimento, ne era certo. È solo che lui era troppo stupido per vederla! Suo padre era una brava persona, così come i genitori di Shinjiro.

    "Mh, quindi non hai parenti a cui chiedere se hanno avuto problemi simili col Quirk... E immagino che anche se tu cercassi non so, un gruppo di supporto di gente con Quirk di fuoco su Babel, tutte queste persone avrebbero un corpo diverso nonostante il Quirk sembri simile, quindi non si può fare paragoni..."

    Un pesce! Riflessioni a dopo, Shinjiro aveva catturato un pesce. Piantò alla bell'e meglio la sua canna tra due sassi e seguì il cuoco fino alla pietra, osservando le sue mosse con curiosità.
    Era una sua impressione o il cuoco era un filino impanicato? Il pesce continuava a saltellare, Ikiru stava saltando intorno alla pietra con aria agitata, così lui...

    ...Acchiappò un sasso e lo schiantò contro l'anju, spiaccicandogli la testa con la decisione con cui di solito si spiaccicano le mosche.
    Forse ci aveva messo un po' troppa decisione.
    E un po' di Quirk, senza rendersene conto.
    E dire che lui era una persona gentile, che le mosche di solito non le spiaccicava.
    Solo che adesso era diventato UN OMICIDA.

    "...Sembravi un po' in difficoltà," si giustificò, occhi impanicati fissi su quelli del cuoco. Aveva ancora la mano avvolta intorno alla pietra e non osava sollevarla dal lastrone, non ci teneva davvero a vedere cosa fosse successo alla testa del pesce -che in tutto ciò ancora agitava debolmente la coda, CHE SCHIFO.

    "Mi sento come se fossi appena diventato un Villain."

    Deglutì.
    Current mood: panik.

    Scheda Vigilantes Bloodpact Livello 7



    Avvisato del ritardo in privato ;w;
     
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Vigilantes
    Posts
    31,913

    Status
    Anonymous
    Al commento di Masao su come nonostante tutto ogni settimana rischiasse comunque di ferirsi storse un po' la bocca.
    « Già... strano, vero? Forse con il tempo ho razionalizzato un po' la cosa. A scuola ho comunque fatto sport, quindi non ho di certo vissuto in una campana di vetro per paura di farmi male... e suppongo di aver capito che chiunque ha cose a cui deve fare particolarmente attenzione, bene o male.» rispose dopo un attimo di riflessione.
    Il commento successivo di Masao sul padre lo portarono a pensare alla questione dei soldi che gli aveva lasciato. Non sapeva ancora l'altro cosa volesse farci, e chiedere era quantomeno indiscreto, però... forse avrebbe dovuto accennare all'argomento?
    ... come si introduceva un argomento del genere?
    "Ehi Masao, hai pensato a cosa fare con quei soldi illegali che ti ha lasciato tuo padre ottenuti chissà come? E non dico che li ha ottenuti in modo losco, ma... forse li ha ottenuti in modo losco. Non che noi possiamo parlare"
    Lui stesso aveva accettato un paio di "compensi" da parte di Druid o della Mutant Task Force, un paio di volte...
    « Si, non so mai quanto siano utili gruppi del genere. E sarebbe un po' difficile spiegare il mio caso senza far intendere che... insomma, lo uso illegalmente. »
    Quelle riflessioni vennero messe prepotentemente da parte quando qualcosa abbocco' alla lenza.
    Il cuoco si pietrifico' nel vedere Masao spiaccicare la testa del pesce con un sasso. Oh. Umm.
    ... Non si aspettava un gesto così violento, in effetti.
    Dalla reazione dell'altro, non se lo aspettava nemmeno Masao.
    Restò a fissare il pesce che ancora si dimenava un attimo - e sperando tanto che fossero solo gli ultimi spasmi residui e che fosse morto senza soffrire... troppo-.
    «... anche io. » rispose dopo un attimo, tenendo lontano Ikiru con una mano.
    « .... non credo riuscirò a pescarne un altro, ora.» aggiunse dopo un attimo. Nope, per oggi aveva dato. Però che ci facevano con un pesce solo?
    Era grandino, quello sì, ma comunque...
    « Volevo cuocerlo allo spiedo con la testa intatta per mantenere il sapore, ma... mi inventero' altro.» aggiunse dopo un attimo.
    « Una zuppa ti va bene? Così lo useremo tutto. Mi sembra il modo migliore per... rendere onore al pesce.» commentò.
    Ora che era morto, era entrato in modalità cuoco, ma forse perché lo avevano preso (e ammazzato) di persona, la volontà di non volerne sprecare la più piccola parte era ancora più forte del solito.
    Sfilò una piccola valigetta lunga e sottile dallo zaino, dove erano custoditi alcuni dei suoi coltelli da cucina.
    « Taglio via tutta la testa, così puoi spostare la pietra con... quello che ci è rimasto.» commentò mentre procedeva a separare la testa (o quel che ne rimaneva, cosa che onestamente lo faceva soffrire un po') dell'animale dal resto del corpo, e iniziava a pulire il pesce. Prima andavano rimosse le pinne e le squame, operazione che fece raschiandone la pelle con un coltellino, poi si estraevano le interiora. Per pesci grossi solitamente si faceva effettuando un incisione dalle branchie, ma in questo caso, beh... diciamo che Masao gli aveva fornito un'apertura ben più grande con cui lavorare. Mise da parte le interiora e le squame su un altro sasso, mentre sciacquava la carne del pesce rimasta nel fiume.
    « Puoi scavare una piccola buca in cui seppellircele? Meglio non rischiare di attirare qualche animale.» chiese, lo sguardo fisso sul lavoro.
    Soprattutto perché avevano appena finito di parlare di orsi.
    Dopo che fu rimasta solo la carne e le lische del pesce, prese un pentolino, lo riempì di acqua e un dado di base per brodo dashi e accese un fuoco(rigorosamente con i fiammiferi) per iniziare a far bollire l'acqua. Roba da mettere universalmente in una zuppa ne aveva portata, aveva tofu, carote, daikon, alga konbu... il pesce era un po' poco, ma potevano benissimo compensare... e avrebbe comunque dato sapore.
     
    .
  12.  
    .
    Avatar

    And if I show you my dark side
    will you still hold me tonight?

    Group
    Vigilantes
    Posts
    680

    Status
    Anonymous
    Masao
    Suzuki
    No, nemmeno lui si era aspettato un gesto così violento da parte di lui stesso medesimo, motivo per cui si limitò inizialmente ad annuire alle parole di Shinjiro e a seguire i suoi ordini. Stare fermo. Repirare. Cercare di non far vibrare troppo la mano mentre il cuoco tagliava la testa al pesce. Raccoglierne i rimasugli in un fazzolettino di carta e andare a scavare un buco in cui seppellirli, armato di cucchiaino.

    Quando tornò da Shinjiro dopo aver eseguito il triste rito del funerale del pesce, però, aveva sul volto un'espressione seria e attenta — quella che forse il cuoco aveva ormai imparato a riconoscere come "la faccia che fa Masao quando deve esprimere un PENSIERO IMPORTANTE."
    Non gli capitava spesso, di avere pensieri importanti. O di pensare, in generale. Le poche volte che succedeva, quindi, tendeva a rallentare la parlantina e riempire il discorso con pause pregne d'esitazione, come mettere in fila quelle parole gli costasse fatica.

    "Penso che il modo migliore per rendere onore al pesce sarebbe... Non tirarsi indietro così. Voglio dire, mangiamo pesce tutti i giorni. È molto ipocrita fingere che crudeltà simili... Non avvengano ogni volta che ci riempiamo il piatto." Il suo sguardo era fisso sulla pietra su cui aveva spiaccicato il pesce, su cui ancora capeggiava una macchia bagnaticcia. "Almeno è morto in maniera estremamente rapida e indolore."

    Un mezzo sorriso stanco.

    "E poi hai detto tu di volere gli ayu allo spiedo, no? Non possiamo accontentarci di una zuppetta triste, dobbiamo cenare bene e fare foto belle così poi Desmond muore d'invidia," concluse, annuendo tra sé e sé.

    E forse un po' lo stava dicendo per fare il gradasso. Per proteggere quel suo orgoglio maschile che gli sembrava sempre così vulnerabile, da quando aveva ammesso che gli piacevano gli uomini. Ma il motivo principale per cui stava facendo quel discorso è che lo aveva stranamente colpito vedere Shinjiro così in crisi davanti a un pesce. Per qualche motivo, aveva dato per scontato che il cuoco fosse... Boh, preparato alla situazione. Invece si era impanicato come — no, più di lui.
    Per la prima volta, era stato lui a rimediare a una mancanza di Shinjiro.

    "Ci penso io."

    E ci teneva a dimostrargli che nonostante le bugie, i casini con la legge, e il suo essere generalmente un disastro umano
    su di lui si poteva contare.

    "Però questa volta pesco a modo mio," decretò, abbassandosi la zip della felpa e iniziando a sfilarsela. Se fosse caduto in acqua, almeno non si sarebbe inzuppato i vestiti.

    Le canne da pesca erano noiose, aveva deciso. Perché stare fermo ed aspettare che i pesci vengano da te, quando puoi essere tu a schizzare da loro? Aveva solo bisogno di un'esca. Shinjiro mica aveva dell'altra carne, o mezza fetta di pane? Voleva giusto qualcosa da sbriciolare nell'acqua per attirare i pesci. Dopo essersi tolto la maglietta, si sarebbe accovacciato a petto nudo davanti alla riva, braccia cariche di energia cinetica e arma da serial killer pietra al suo fianco.

    Il suo piano era semplice: attirare i pesci, acchiapparli al volo grazie ai suoi riflessi sovraumani, e ucciderli con una pietrata sulla testa - ma con MENO VIOLENZA, questa volta.
    Valeva la pena provarci.
    Certo, se Ikiru avesse smesso di zampettare sulla riva sarebbe stato tutto più semplice, ma non aveva il cuore di dirgli di spostarsi.

    Scheda Vigilantes Bloodpact Livello 7

     
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Vigilantes
    Posts
    31,913

    Status
    Anonymous
    Restó in silenzio alle parole di Masao, alzando dopo qualche secondo lo sguardo a fissarlo con un'aria colpita. Non sorpresa peró, sapeva che l'altro sapeva essere serio quando voleva, non é che non se l'aspettasse, peró...
    « Non é tanto una questione di ipocrisia quanto... non so. Mi é venuto in mente che ok, mangiamo pesce tutti i giorni, ma ne avevamo davvero bisogno oggi e ora? Potevamo anche farne a meno, era solo... voglia. Gli altri giorni é... diverso. Lo mangi perché fa parte della tua alimentazione di tutti i giorni, perché fa bene... e ok, anche perché é buono.» si arrese ammettendolo, prima di accigliarsi leggermente e fissare Masao ora un pó corrucciato.
    « Hai davvero osato definire la mia cucina una "zuppetta triste"? Questa me la segno.» chiese in tono piú animato, ma era evidente che stesse sorridendo. E... sí, forse poteva lasciar fare a Masao. Si fece da parte insieme alla sua canna da pesca striminzita ormai inutile, mettendo invece a cuocere del riso, il piatto universale che andava bene con qualsiasi cosa, a cuocere nell'acqua che stava bollendo invece della zuppa, e si assunse il compito di tenere a bada Ikiru mentre l'altro lavorava. Il cagnolino era decisamente sovraeccitato in quel momento, con tutto quel movimento e gli odori che permeavano l'aria.
    Restó ad osservare l'altro schizzare dentro e fuori dall'acqua iniziando ad acchiappare pesci, sentendosi per una volta abbastanza inutile finché non si mise a pulirli uno per uno mentre arrivavano. Puliti e rimosse le scaglie da tutti quanti, sfiló degli spiedi dallo zaino e infilzó uno per uno i pesci sui bastoncini dopo averli conditi con del sale e un pó di erbe, disponendoli poi in cerchio tutt'attorno al fuoco su cui bolliva la pentola. Pian piano l'odore del pesce grigliato, con giusto un sentore di affumicatura, si diffuse tutt'attorno.
    Una volta pronti, porse il pesce piú grosso a Masao, insieme ad una scodella di legno con del riso dentro.
    « Oh, giusto... facciamo una foto da spedire a Desmond, prima.» commentó, sfilando il telefono e inquadrando l'altro insieme alla loro postazione da cucina improvvisata.
    « Cosa scriviamo? Qualcosa tipo "ecco cosa ti sei perso"?» chiese, rimuginando con un dito sulla tastiera.
    Anche se conoscendo Desmond avrebbe sostenuto che era comunque troppa fatica prendersi tutta quella sbatta per un paio di pesci quando poteva ordinare la stessa cosa in qualsiasi izakaya, perlopiú senza mangiarlo seduti per terra come dei cavernicoli o qualcosa su quella linea.
    Diede un paio di pesci troppo piccoli per mangiarli allo spiedo che aveva cotto su una padella ad Ikiru e iniziarono a mangiare.
    « ... grazie, é buonissimo.» commentó dopo qualche secondo rivolto a Masao.
    « Prossima volta verró piú attrezzato e mi occuperó io del pesce.» aggiunse.
     
    .
  14.  
    .
    Avatar

    And if I show you my dark side
    will you still hold me tonight?

    Group
    Vigilantes
    Posts
    680

    Status
    Anonymous
    Masao
    Suzuki
    Uccidere dei pesci non è poi così difficile quando riduci l'omicidio a un semplice gesto meccanico, come il ripetuto movimento di una pietra.
    Guarda l'acqua. Punta a un pesce. Allunga le mani. Prendilo. Lancialo sulla riva. Pietra. Si stupì della velocità con cui ci aveva preso la mano, nonostante il panico iniziale, anche se aveva senso considerando...

    ...No, non si sarebbe intristito da solo con profondi pensieri da vigilantes sulla vita e sulla morte per colpa di un pesce. Erano in vacanza, aveva fame, Masao basta seghe mentali.

    Prese il suo bottino, portò tutto a Shinjiro e mentre il cuoco cucinava, lui cercò di asciugarsi alla bell'e meglio con un asciugamano tirato fuori dallo zaino. Era riuscito incredibilmente a non cadere di faccia nel fiume mentre pescava, ma tra uno schizzo e l'altro era comunque zuppo dalla testa ai piedi. Ikiru poi continuava ad annusarlo, chiaramente sovraeccitato da tutto quel mischione di odori posti cose nuove. Se lo portò al petto sorridendo, stringendolo tra le braccia per evitare che si tuffasse nel pentolino di Shinji. Ecco, ora puzzavano entrambi di cane bagnato.
    I pesciolini arrosto invece avevano proprio un buon odore, che gli fece brontolare lo stomaco. Sì, si meritavano decisamente una foto.

    "Cosa scriviamo? Qualcosa tipo "ecco cosa ti sei perso"?"

    "No se scrivi così risponderebbe con la foto del cibo da takeout che starà mangiando lui," replicò, allungando un braccio per prendere la ciotola e tenerla lontana dal muso curioso del cagnolino. "Scrivi qualcosa tipo... "Abbiamo deciso di vivere in montagna senza di te, ce la caviamo benissimo da soli. Buona sopravvivenza"," sogghignò. Ecco, quello sì che avrebbe fatto disperare Desmond. Per qualche giorno sarebbe stato capace di tirare avanti a cibo in scatola e takeout, ma era in grado di far andare una lavatrice? Di stirarsi le camicie? Di usare il detergente giusto quando puliva il pavimento?
    Scommetteva di no.

    Mentre Shinjiro dava da mangiare a Ikiru, fece anche lui qualche foto da mandare a Desmond. Il cane. Il torrente. La natura. Se stesso. Un sasso con un bel colore che aveva notato lì accant- ah, era ora di mangiare.

    "Grazie a te per aver cucinato." Chinò il capo e giunse le mani in segno di ringraziamento, la ciotola precariamente in equilibrio tra le due gambe incrociate. Sì, il pesce era buonissimo — e sapere di averlo catturato lui gli riempiva il petto di soddisfazione, oltre che di cibo.

    "Prossima volta verró piú attrezzato e mi occuperó io del pesce."

    "Eh no, non osare rubarmi il lavoro che poi mi sento inutile," ribattè, agitando le bacchette in direzione di Shinji. "Siamo una squadra, dobbiamo dividerci i compiti. Tu cucini e organizzi, io faccio le cose stupide o pericolose, e Ikiru è la mente dell'operazione." decretò con convinzione, per poi voltare il capo verso il cagnolino — che essendosi sentito chiamato, già lo stava fissando.
    "Qual è la prossima mossa, capo?" Finse di ascoltare i discorsi telepatici del cane con grande attenzione, per poi annuire e tornare a voltarsi verso Shinji. "Penso voglia camminare ancora, ma prima dovremmo montare le tende e sistemare bene il campo prima che faccia buio." Ingurgitò un paio di bocconi. Basta parlare o ti si fredda il pranzo, Masao. "Se seguiamo il torrente dovrebbe esserci un laghetto a una certa. Forse ci sono le rane."

    Espressione da bimbo a cui piacciono molto, le rane.
    Vero che anche Shinjiro voleva andare a vedere le rane, dopo aver montato la tenda?

    Scheda Vigilantes Bloodpact Livello 7

     
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Vigilantes
    Posts
    31,913

    Status
    Anonymous
    Il cuoco si imbroció nel sentire nominare il cibo da takeout che molto probabilmente Desmond stava mangiando.
    « Spero non ordini solo a domicilio questi giorni.» borbottó.
    Non perché fosse da takeout, anche lui faceva takeout dopotutto, quanto per il fatto che, se non ordinava da lui, sentiva di non poter controllare cosa stesse mangiando il coinquilino.
    ... insomma, si sentiva piú o meno esattamente come la mamma di uno studente universitario fuorisede che gli raccomandava di non mangiare solo porcherie e "cucinati qualcosa di caldo, ogni tanto.", solo che lo studente fuorisede era un archeologo studioso e pure piú grande di lui. Peró non poteva farci nulla, si preoccupava. E se mangiava solo roba fritta o precotta??
    Mise da parte quei pensieri insieme al telefono dopo aver scritto il messaggio, concentrandosi sul pesce grigliato. Dallo zaino tiró fuori una piccola scatolina di legno con del sale grosso a grani che fece cadere a piccoli pizzichi sulla carne.
    E dovette arrendersi all'obiezione di Masao sul prendere lui il pesce la prossima volta.
    « Uff, va bene, da oggi allora sarai il nostro cacciatore di fiducia.» ribatté mentre iniziavano a mangiare, sorridendo poi a Masao che fingeva di ascoltare Ikiru. Aww, era cosí contento che sembrava andare cosí d'accordo con il cagnolino. Ikiru era un membro importantissimo del loro gruppo, cosa avrebbe fatto se a un potenziale membro di Bloodpact non piacevano i cani?? Anche se personalmente reputava impossibile non trovare adorabile Ikiru, insomma guardatelo!
    La risposta di Desmond arrivó mentre iniziava il secondo pesce; tenendo il bastoncino con una mano, sbloccó lo schermo del cellulare con l'altra e vi lanció un'occhiata.
    « Eccolo, ovviamente ha ordinato cibo da asporto, e-» sbuffó dopo aver letto il messaggio ad alta voce (oh, era con Jason), per poi aggrottare le sopracciglia e cliccare sulla foto allegata per zoomare.
    « Quello é il logo del locale ad Akihabara...? Sí, sono loro... quei bastardi!» aggiunse con ben piú enfasi di prima, mollando il telefono al suo fianco.
    « É stato aperto piú o meno nello stesso periodo del Kagejikan e il proprietario ha sempre avuto una rivalitá in corso con mio padre... non abbiamo le prove, ma sono convinto che ci ha rubato l'ingrediente segreto della famiglia Aragaki del nostro aigake curry.»Altro che bande criminali o intrighi amorosi, le rivalitá tra ristoranti erano affari che andavano avanti per generazioni e potevano portare intere famiglie sul piede di guerra... guerra combattuta dietro i fornelli cucinando aggressivamente a colpi di nuovi piatti ed espedienti per accaparrarsi nuovi clienti.
    « Ora gli dico di trovare qualcosa che non va e lasciargli una recensione negativa.» borbottó, armeggiando con il telefono con una mano.
    Nemici storici a parte, il pranzo era proprio buono: poi c'era sempre qualcosa di diverso nel mangiare all'aria aperta, immersi nella natura, che accentuava i sapori... forse era l'aria di montagna, o qualcosa di piú profondo e primordiale che faceva sembrare il tutto cosí "giusto".
    « ... tu eri uno di quelli che portava le rane a scuola nascondendole nello zaino, vero?» chiese con un sorrisetto una volta che ebbero finito di mangiare, sparecchiare e montato il campo. Per precauzione aveva subito spento il fuoco, meglio non lasciarlo incustodito nemmeno per qualche minuto. Anche perché c'erano stati diversi incidenti di incendi nei boschi, quell'anno, e non voleva certo aggiungerne uno alla lista.
    Il laghetto non era molto lontano, ed effettivamente avvicinandosi udirono ben presto il gracidare di rane e rospi... o almeno credeva fossero rane e rospi.
    Tenne d'occhio Ikiru mentre lo osservava a lanciarsi verso la riva, in visibilio per tutti quei rumori nuovi e animaletti che si muovevano. Lui personalmente non era un grande fan delle rane. Uno, erano viscide, e due, erano... non so, cosí delicati come animali? Aveva paura di far loro male solo tenendole in mano... soprattutto i girini.
    C'era quel vecchio proverbio sulla rana in una pentola che bolle e... diciamo che forse fin da piccolo aveva inconsciamente avuto sempre paura di riprodurre accidentalmente la scena.
    Eww.
    Tranquillo che tempo un annetto e riprodurrai accidentalmente la scena con Hisoka
     
    .
24 replies since 25/9/2022, 06:41   372 views
  Share  
.
Top
Top