[EVENT] Till Death Do Us Part 💍

Tokyo 2024

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  1. exquisite†corpses
     
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    Yami Dødson
    Rimuginando e rimuginando, Yami era giunta ad un'epifania: si era resa conto che tutti i criminali che conosceva erano morti o in prigione, e che di conseguenza non aveva praticamente alcun vero contatto con la criminalità di Tokyo che ora contava qualcosa. Suo fratello le aveva insegnato, tra tante pessime lezioni, che le informazioni e le conoscenze erano di quanto più importante ci fosse in quel mondo. Che poi il suo fare il doppio e alle volte anche triplo gioco lo avesse portato alla morte era tutto un altro discorso, e Yami non aveva certo pianto la sua mancanza in tutti quegli anni.
    No, Yami non aveva insistito per andare a quel matrimonio per stringere quei rapporti. Non solo, perlomeno. Negli ultimi anni aveva cercato di approfittare di quella disconnessione per vivere quella vita che le era stata strappata via: aveva iniziato a frequentare una scuola serale, a cercarsi un lavoro, aveva poi sostenuto il suo migliore amico nell'apertura del suo business culinario... tutte le esperienze che le ragazze della sua età avrebbero dovuto vivere almeno una volta nella vita, insomma. C'erano però certe cose di cui non poteva farsi carico da sola, certe esperienze a cui aveva sempre voluto partecipare ma che non avevano mai trovato occasione di accadere nella sua vita. Insomma, tagliamo corto: Yami non era mai stata ad un matrimonio.
    Nonostante tutto non era mai stata molto brava a socializzare e quindi non aveva molti amici al di fuori di ETERNIUM. Viene da sé, a guardarli tutti insieme in una stanza all'ET-House, che quella sarebbe stata la sua unica occasione in chissà quanti anni di poter partecipare ad una simile cerimonia. Daisuke e Ryo sembravano decisamente indietro nella scala dei progressi per accasarsi ed Evelynn... insomma, non le sembrava molto interessata al sacro vincolo del matrimonio, mettiamola così.
    L'occasione sembrava ottima per prendere due o più piccioni con una singola fava: era un matrimonio, si sarebbe respirata un bel po' di sana aria di criminalità e chissà, magari avrebbe fatto nuove conoscenze. Per un po' aveva riflettuto sulla possibilità che il dottor Takashi o qualcuno dei suoi potessero presentarsi alla cerimonia in grande spolvero - erano l'unica presenza che temeva - ma la presenza dell'Albero e i loro screzi sembravano mitigare quella possibilità. E così, in men che non si dica, si era ritrovata con due enormi lacrimoni a inumidirle le guance mentre guardava quel bouquet polverizzarsi prima di toccare terra al termine della cerimonia.
    Ugh. - borbottò tra sé e sé mentre si punzecchiava gli occhi con un fazzolettino di stoffa, cercando di asciugarsi le lacrime di commozione - Guardali, sono così carini! - aggiunse picchiettando la spalla di Yuya con la testa e sospirando incessantemente. Al di là degli sposi, dei loro vestiti, delle decorazioni e della spettacolarità del tutto, la cerimonia titillava la cristianità interiore della svedese, smuovendo qualcosa di incomprensibile all'interno del suo animo. Yami in realtà era svedese solo di origini, perché era nata e cresciuta in Giappone, eppure tutto quello stimolava quella sorta di senso di appartenenza che tutti gli umani hanno un po' dentro di sé. Il fatto che quella cerimonia fosse così occidentale scatenava una sorta di orgoglio che molto spesso aveva represso perché... beh insomma, non c'erano molti preti e uomini di Chiesa a Tokyo e finora Yuya aveva scazzato con tutti loro, quindi... sperava che almeno questa volta l'uomo che aveva appena siglato quella sacra unione sarebbe tornato a casa intero.
    Yami aveva preferito non farsi attrarre troppo dall'idea della piscina e aveva quindi deciso, con la sua solita e totale assenza di sobrietà, di indossare un tubino nero dalle maniche in pizzo e una giacca elegante dello stesso colore, condendo il tutto con una borsa e delle scarpe in pelle e a tacco alto. Il costo totale era ovviamente decisamente alto. Forse il nero non era il colore migliore per una donna ad un matrimonio, ma difficilmente Yami si vestiva in altro modo. Tocco speciale, un crocifisso in oro bianco ben in vista sul collo perché... beh, era un regalo del battesimo, ne era entrata nuovamente in possesso da poco e le sembrava l'occasione giusta per indossarlo.
    E tu quando avresti intenzione di farmi la proposta??? - quella domanda, che probabilmente Yuya avrebbe sentito più come una minaccia da evitare a tutti i costi, giunse accompagnata da una bella serie di strattoni ben sferrata alla manica della giacca del suo fidanzato.
    Accompagnami al buffet, va. - aggiunse poi - Non ne posso più di aspettare il pranzo... e vorrei evitare di cadere. - proseguì borbottando ed arrossendo leggermente. Yami non era molto avvezza ad indossare i tacchi e anche se solitamente l'unicità di Yuya aiutava negli spostamenti quella non era certo l'occasione migliore per utilizzarla e le sarebbe decisamente piaciuto evitare di cadere nella piscina di fronte a tutti gli invitati.
    SPEAKING TO:yuya
    SCHEDAVILLAIN
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40 replies since 17/10/2022, 18:00   1633 views
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