[EVENT] Stand Up to Victory 🥇

Tokyo Olympics 2024

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  1. Stan
     
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    Gabriel Daystar
    « Cheeeeeeese~ ♥ ​»

    Con un pizzico di fortuna Gabriel avrebbe azzeccato il tempismo, così che lo scatto inquadrasse il momento preciso della reazione di Shinjiro. L'azzurro sbucò da dietro il pupazzone, e strinse il cuoco per le spalle con ambe le braccia sfoggiando uno smagliante sorriso.

    Espressione che anche su di lui sarebbe durata poco... Una volta data un'occhiata più vicina a chi avesse il telefono in mano. E lei che ci faceva lì?

    Ovviamente loro si sarebbero fatti la stessa domanda, ma su di lui.

    Non si sarebbe mai fatto vivo per un'occasione noiosa come quella se non grazie allo zampino di Akahito. Dal niente gli porse due biglietti VIP per la cerimonia, pretendendo i due ci andassero.

    « Vacci da solo! ​»

    Esclamò lui dopo il ventesimo no in tre giorni, a cui il cinghiale continuava a reagire facendo il broncio, assillandolo ripetendo "ci vieni? ci vieni? ci vieni?" per minuti interi, o rinfacciandogli ogni cosa buona che Akahito gli avesse mai fatto senza chiedere nulla in cambio.

    Ma non gliela diede vinta. Era questione di principio. Se avesse ceduto adesso, in quante altre idiozie sarebbe stato trascinato dal coinquilino?

    « Cosa me ne frega a me di andarci da solo! Ho preso due biglietti perché voglio andarci con TE! Il sito ha scritto chiaramente "porta un amico"! ​»

    ...Era la cosa più stupida del mondo, ma proporgliela in quel modo riuscì a trovare un momento di debolezza nel cuore di Gabriel che ormai era assediato dalle emozioni. L'aveva sempre detto che l'umanità rendeva vulnerabili.

    SE SOLO AKAHITO SI FOSSE PRESENTATO.

    Dopo l'epopea attraversata per convincerlo aveva avuto l'audacia di messaggiare dieci minuti fa che avesse impegni. Era la volta buona che Hisoka risorgeva per smaterializzarlo.

    Si stava dirigendo a passo pesante verso l'uscita, determinato a trovare e vendicarsi sul cinghiale– ...Poi, lo vide. Il suo volto aprì uno squarcio tra la folla come le luci del paradiso sapevano diradare le nubi più oscure. Scorse i suoi lineamenti giusti un attimo, ma abbastanza da riconoscerlo. O lui o qualcuno che gli assomigliava fin troppo.

    Si fece spazio spingendo tra la gentaglia inutile pur di non perderlo e fortunatamente riuscì a seguire la sua sagoma in lontananza. Confermò che fosse davvero lui. Gli era stato donato dalla buona sorte per salvare una giornata che pareva irredimibile.

    Al suo fianco vi erano una donna e due bambini. Cercava di abbordare una madre? Se essere un uomo capace di cucinare non bastava, aveva l'asso nella manica di saperci fare coi bambini. Astuto seduttore.

    Sembrava quasi un segno dall'universo: Doveva ficcanasare negli affari suoi. Possibile non gli sarebbe mai capitata un'occasione simile, e sembrava un buon modo per pareggiare l'equilibrio cosmico. Shinjiro aveva scoperto sul suo conto più di quanto ogni altri essere umano conoscesse davvero (eccetto Akahito), perché non invertire i ruoli qualche volta?

    Li seguì per un po' aspettando il momento opportuno per rivelarsi. Silenzioso e protetto dall'anonimato della massa, gli ricordava i suoi giorni da predatore. Per loro fortuna Gabriel non era Hisoka, sarebbero esplosi ma soltanto di gioia nel vederlo.

    Una volta che i pargoli si separarono sembrò una buona opportunità. Chissà che infarto sarebbe venuto ad entrambi se si fossero girati un momento e poi li avessero ritrovati in sua compagnia. Cominciò anche a fare i preparativi per un trucchetto di magia, ma il gruppo si riunì troppo presto.

    Poco male, era un'idea riciclabile... Ad esempio ora. Accostarono la mascot mentre lei frugava nella borsa, mentre la serpe azzurra strisciava tra le persone aggirandoli, in modo da poterli approcciare dalle loro spalle, allineandosi alla figura tozza del drago per non esser visto in avvicinamento dalla fotocamera.

    Ce la fece giusto in tempo.

    E riconobbe anche che una volta aveva fatto saltare in aria la fotografa.

    La riconobbe, lei certamente avrebbe riconosciuto lui... Ma Shinjiro quanto ne sapeva? Doveva essere così che si era sentito Shion quando Hisoka e Morrigan entrarono assieme nel suo negozio.

    « Aaah, Aragaki... E io che pensavo il nostro appuntamento ti fosse piaciuto! Invece ti sei già trovato qualcun altro da corteggiare. ​»

    Scherzò mollando la presa, poi toccandogli la spalla con un pugnetto.

    Sicuro dopo il loro ultimo incontro romantico avrebbero potuto discutere di tante cose. Tuttavia non in un luogo così pubblico, si sarebbe riservato per la prossima volta. C'era ben altro d'interessante su cui concentrare l'attenzione quel giorno.

    « Oh, wow! Chi sono questi due ometti? ​»

    Chiese con le mani in tasca, metà davvero curioso di una risposta dagli adulti e metà giusto per rompere il ghiaccio con i giovinastri. Si avvicinò di un passo e scese al loro livello con uno squat.

    « Chiamatemi pure zio Gabriel, io e Shinjiro siamo inseparabili. Piacere di conoscervi. ​»

    Sorrise. La prima volta che "Kala" avrebbe mai visto sul suo volto un sorriso che non sembrasse voler rubare loro l'anima, l'azzurro evitò d'inserire l'ingrediente segreto dell'inquietudine nella sua espressione. Aveva detonato studenti poco più grandi di loro eppure aveva anche lavorato da prestigiatore per diversi anni, sapeva come guadagnarsi le mance.

    Offrì ad entrambi una stretta di mano, ma prima che i due potessero toccarlo un brusco movimento di polso materializzò due carte strette tra le dita di ambe le mani. Una coppia di Joker gemelli.

    Trucchetti simili e inaspettati già erano abbastanza per strappare un sorriso ai bambini, ma un mago che si rispetti deve andare oltre al banale sorriso.

    « Woops, scusate, a volte non riesco a trattenere i miei poteri magici. Guardate cos'è successo l'ultima volta! ​»

    Mise in mostra le orripilanti cicatrici che solcavano il suo dorso destro. L'altra mano ora reggeva entrambe le carte, e convenientemente i due spettatori sarebbero stati troppo distratti a rabbrividire delle sue ferite per farci caso.

    « Ma non è sempre un male. Spesso infatti ho voglia di dolciumi, e... ​»

    I due Giullari erano sovrapposti, trattenuti al fondo dal pollice, e sopra da indice e medio. La mano destra, lentamente, ne oscurò la visione per poi andarsene piano piano... Svelando che magicamente fossero state rimpiazzate da una bustina. Kyoshin Mochi, cubetti zuccherati dai gusti assortiti.

    « Shhh. Non dite niente ad Aragaki, o vi fa la morale sulle carie! ​»

    Passò la merce con sussurri e fare sospetto, fingendo fosse uno scambio estremamente segreto. I due adulti non avrebbero potuto scacciarlo con la scusa dei bambini, se a loro stava simpatico.

    C'erano mille altri ottimi motivi per farlo, tuttavia.

    La mano destra, intanto, tornò alla tasca per nessun apparente motivo, nulla da vedere, il trucco è finito. Un po' si vergognava, quando ancora le dita gli funzionavano disponeva di un repertorio molto più ampio, e soprattutto mosse banali come quelle erano eseguibili in maniera meno cospicua. La cosa triste era che gli ci fosse voluto molto esercizio per raggiungere quel livello amatoriale.

    I suoi giorni da prestigiatore professionista erano probabilmente andati per sempre, ma sui bambini funzionava un po' tutto.
    SPEAKING TO:Shinji & Kalya
    SCHEDAVigilante
    UBIYo4Q

    Io e Sis ci siamo chiariti, e assicuriamo che questo incontro non avrà risvolti paradossali sul combat che Gabriel e Shinjiro hanno in corso, avvenuto temporalmente prima dell'Evento. La linea spaziotemporale non sarà disturbata.
     
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92 replies since 17/10/2022, 18:00   4037 views
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