The Sigh of Rena Sakashima

SQ Rena Sakashima

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    Rena Sakashima

    “Some birds are not meant to be caged, that's all. Their feathers are too bright, their songs too sweet and wild. So you let them go, or when you open the cage to feed them they somehow fly out past you. And the part of you that knows it was wrong to imprison them in the first place rejoices, but still, the place where you live is that much more drab and empty for their departure.”

    - Stephen King -

    “That's why the best is to not let them fly away in the first place, you know?!
    Because you know, I hate feeling bad...
    But Drab and Empty? Oh, that's a thousand time worse!!!”


    - Rena Sakashima -





    A me, piace guardare il cielo da sola, sapete?
    So che suona strano, detto da una persona orribile come me.
    Una ragazza che vive per essere al centro dell'attenzione, che si sente viva solo se è considerata dagli altri, che ha bisogno dell'approvazione altrui per sentirsi realizzata e una persona vera.
    Eppure, anche io a volte mi sento malinconica.
    Una sensazione diversa dalla devastante depressione e dal dolore atroce della solitudine che spesso mi attanaglia il petto.
    Non un qualcosa di dannoso, di fastidioso, di doloroso.
    No, semplice e banale malinconia.

    E' per questo, che certe sere prendo la metropolitana, arrivo qua in questo mio posto speciale, un vecchio molo in disuso in riva alla baia di Tokyo e mi piace stare da sola a guardare il cielo notturno.
    Senza nessuno intorno a guardarmi e giudicarmi.
    Così posso sollevare i miei occhi al cielo e viaggiare con la fantasia.

    Ma questo credo di averlo di già detto in precedenza.
    Eccetto che questa sera è diverso.
    Questa sera è molto diverso.
    A differenza del solito infatti i miei occhi non sono persi a scorgere puntini luminosi nella volta celeste, ammutoliti dal lucore della città mentre la mia mente è persa in amori impossibili nella mia fantasia.
    No, stavolta sono fissi avanti a me.
    Là, su quella linea dove due linee parallele finalmente riescono a incontrarsi.
    Là in quella linea dove ogni direzione smette di avere significato.
    Là sulla linea dell' Orizzonte.
    Quel punto di contatto tra cielo e terra verso cui tendo la mia mano.
    Perchè sto aspettando.
    Non qualcosa, ma qualcuno.
    E mentre attendo, i miei pensieri non fanno che radunarsi.
    Uno dopo l'altro.

    Sono cambiata, ripenso infatti, dall'ultima volta che sono venuta qui.
    E' passato quasi un'anno oramai. Un'anno e due mesi per la precisione.
    E tutto, è cambiato.
    La Piccola Rena, la liceale perfetta, una maschera che necessitava di compiacere tutto e tutti, è sparita.
    Quel suo amore impossibile, quella vendetta che bruciava nel suo petto, consumata.
    La vita di Keitaro spezzata, con la stessa leggerezza con cui lui aveva infranto il suo cuore.
    E ora che le ceneri della vendetta si sono spente, è tornato ad esserci il vuoto.
    E' vero, forse non tutto è cambiato.
    Quel vuoto dentro al cuore, quel disperato desiderio di amore è ancora lì.
    Non se ne è mai andato.
    Eppure il gelo mi artiglia sempre meno.
    Il desiderio sfrenato non mi appaga più.
    Le mie giornate non sono più così vuote...
    L'entrata alla Todai, Il lavoro all'Arcadia e poi l'esistenza di Fox, Deep Void e tutto quanto.
    Non credevo sarebbe diventata questa la mia vita.
    Gu-ppi, Ara-cchi, Demi-Tan, Kima-rin.
    Così tante persone interessanti.
    Così tante esperienze nuove e piacevoli.
    E poi Heero-kin.
    E' lui il motivo per cui mi trovo qui adesso.
    Su questo molo a fissare il vuoto.
    Una mano protesa verso il mare.
    Uh?
    Ah no, non c'entra affatto lui.
    Figuriamoci.
    E' stata una notte assolutamente torrida e certamente da rifare, ma quel suo modo di fare va preso a piccole dosi.
    D'altronde la carne tutti i giorni viene a noia e fa male no?
    Però, è stato il nostro incontro, quella cena al Kagejikan a risvegliare qualcosa in me.
    Qualcosa che credevo di avere dimenticato.
    Qualcosa che mi ha fatto realizzare.
    Che io sono cambiata.
    Non sono più la Rena di una volta.
    Sono una persona diversa.
    Più matura, più capace, più forte.
    Adesso so che non ripeterò più gli stessi errori di prima.

    Un tempo avevo paura del futuro, lo attendevo con ansia, lo aspettavo con trepidazione.
    Ma in fondo ne avevo paura.
    Desideravo qualcosa che potesse riempire questo buco in fondo al cuore.
    Ma allo stesso tempo avevo paura di perdere tutto quel poco che ero riuscita a mettere assieme.
    Quando Keitaro mi ha ingannato, quando ha manovrato i miei sentimenti, facendomi credere di avere incontrato il mio vero amore.
    E' stato allora che qualcosa si è rotto.
    Pensavo non avrei mai potuto trovare qualcosa in grado di riempirmi, di rendermi finalmente completa.
    Cercavo sempre qualcosa di nuovo, pur di dimenticare.
    Eppure mi sbagliavo.
    Quando ho sentito il suo sangue caldo sulle mie mani.
    Quando ho visto l'anima spirare da quella slabbrata ferita sul suo collo.
    Ho capito che ero io stessa l'artefice della mia fortuna.
    Solo io avrei potuto trovare la felicità, e avrei dovuto farlo senza l'aiuto degli altri.
    Non sarebbe arrivato mai nessun principe azzurro sul suo cavallo bianco.
    No, la felicità avrei dovuto crearmela da sola.
    E per fare il primo passo, sei stato fondamentale tu Heero-kin.
    Facendomi ricordare cosa alla fine mi ha spinto nella mia gabbia.
    Cosa mi ha portato ad avere paura del mondo.
    Quella prima ferita che mi ha reso quella che sono.

    Sorrido, mentre nell'aria pigra del tramonto una piccola sagoma si avvicina pian piano.
    Non è uno dei grossi gabbiani che volano solennemente nel cielo.
    Neppure uno dei giganteschi corvi imperiali.
    Neanche un piccolo passerotto.
    No, è la sagoma arruffata e grigiastra di un Hiyodori (BulBul grigio o Hypsipetes amaurotis).
    Un minuscolo volatile dall'aria curiosa.
    Rimango a fissarlo impassibile.
    Un sorriso che sempre di più si dipinge sul mio volto.
    Mentre dapprima con diffidenza e poi con sempre più sicurezza si dirige verso il piccolo oggetto verdastro che ho sul palmo della mano.
    Un grumo verdastro, che in realtà altro non è che un piccolo bruco.
    Un cibo piccolo e misero, per altri volatili, ma una ghiotta occasione per questo golosone.
    Passo dopo passo si avvicina e alla fine, passata una decina di minuti, svolazza tutto allegro sul palmo.
    Becchettando la superficie.
    Continuo a sorridere, anche quando rimane perplesso.
    Continuo a sorridere, quando il suo becco produce un rumore metallico dopo aver afferrato l'insetto con il piccolo becco.
    Mentre con l'altra mano, chiudo lo sportello della gabbia.
    La struttura metallica appare come dal nulla, tornando ad essere visibile.
    Il movimento improvviso, lo allerta nuovamente della mia presenza, della quale si era completamente dimenticato.
    Già.
    Tendo a sparire dalla mente delle persone, questo lo sapete.
    Ma avete idea di cosa voglia dire sparire dalla mente degli animali?
    C'è un motivo se non posseggo cani e gatti.
    Avere un animale domestico mi avrebbe certamente dato un qualcosa da amare.
    Ma Dio, anche questo mi ha voluto togliere quando mi ha dato questo quirk.
    Cani, Gatti, Cavalli...
    Qualunque animale intelligente ben presto dimentica che sono la sua padrona.
    Neppure con gli animali posso avere un rapporto normale.
    Neppure con loro posso creare un legame affettivo.
    Questo perchè cani e gatti, in fondo, non possono amare.
    E se non posso restare impressa nella loro memoria, ben presto divento solo una minaccia.
    Per questo mi ero rassegnata a non avere più nessuna creatura con cui condividere le mie giornate.

    Fino a quando Heero-kin non mi ha fatto ricordare Robin.
    Il mio piccolo adorabile Robin.
    Il mio uccellino adorato.
    L'uccellino che io stessa ho ucciso con le mie mani, quando ha tentato di scappare.
    L'atto che mi ha spinto a diventare quella che sono.
    Il momento che ha segnato Rena Sakashima per sempre.
    Osservo la piccola creatura davanti a me con il cuore gonfio d'affetto.
    Ma ora sono cambiata.
    Ora non sono più solo Rena Sakashima.
    Ora sono Rena Sakashima.
    Sono Fox.
    Sono Wakamo.
    Sono molto più di quella che ero.
    E non farò più lo stesso errore.
    Lentamente infilo la mano nella apertura orizzontale e afferro il piccolo uccellino.
    Carezzandone delicatamente le piume.
    La creaturina si ritrae terrorizzata da quella presenza sconosciuta.
    Lo capisco , oh se lo capisco...
    Ma non ha niente da temere da me.
    Come ho detto ho imparato dai miei errori.
    Sono una persona diversa ora.
    Non commetterò lo stesso errore che ho fatto con il mio piccolo Robin.
    Ho imparato.

    Ecco perchè è solo due volte che quel suono adorabile di rametto spezzato risuona.
    Ben presto sostituito dal canto melodioso e squillante del mio piccolo nuovo amico.
    Che zampetta, sul fondo della sua nuova casa.
    Le ali oramai rotte e inservibili che si trascinano sul pavimento della gabbia.
    La sua voce assolutamente indistinguibile dal normale cinguettare agitato di un volatile.
    Aaaaah, ma che gioiosa melodia che canti, mio piccolo amico...

    Come ho detto, ho imparato dai miei errori.
    Ed è giunta l'ora di provare di nuovo ad avere un animaletto domestico.
    E adesso...
    Sono sicura che non scapperai mai da me.
    Mai più, mio piccolo Robin...

    Mai più.



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    18 yo Liv. 6 Villain Stalker X Gyaru Lost Scheda Cronologia © by ReЙ
     
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    Sì agente, il post è questo.

    Rena: +25exp

    Chiudo-
     
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