Daydream in black

“When done right, a sandwich can absolutely lead to transcendence.”

- A.D. Aliwat -

E' la voce gentile come un rasoio che accarezza la guancia di miss Ying Yue che mi risveglia dal mio torpore.
Da quel meraviglioso profumo che circonda la stanza.
Potrei attivare il watcher, registrare ogni cosa.
Ogni immagine.
Ogni singolo istante.
Ma se mi beccasse...uuuh, sarebbe terribile.
No.
Devo assorbire ogni cosa, come se il mio corpo fosse poroso.
Ogni odore.
Ogni sensazione.
Ma soprattutto devo ascoltare ogni parola.
Il mio futuro, dipende da questo anche.
Hmmmm, se ha un track record affidabile beh.
E' possibile sia davvero solo un compratore particolare.
Ammetto.
In fondo, il rasoio di Occam ⁽¹⁾ è molto spesso la soluzione migliore.
E non solo è la migliore.
Ma anche la più semplice.
Tuttavia non sono arrivata dove sono ora prendendo la strada più semplice.
E, come ho detto, io sospetto di tutti.
Quindi, quando la mia padrona nera come la notte comanda.
Io, prontamente eseguo.
Come desidera.
Abbozzo un inchino.
Anche se ad essere onesti dentro dentro sto un po' fangirlando.
Hee hee hee.
Ha detto che faccio parte di una stretta cerchia di collaboratori.
Ha detto che gli servo.
Ha detto che sono importante. ⁽²⁾
Qualcuno mi regga perchè mi sciolgo.
Fuaaaaaaaah!
Se fosse un anime ci sarebbero fiorellini ovunque...
Non credevo avrei mai provato una gioia così nella vita.
Che bello sentirsi amati.
Che bello sentirsi apprezzati.
Oh, Miss Ying Yue, la seguirò fino in capo al mondo!
Che è quello che faccio, in realtà.
Mentre come un cagnolino fedele la seguo lungo i corridoi della villa.
Lo sguardo fisso.
Il passo deciso.
Ma la testa, completamente tra le nuvole.
Vorrei che questi corridoi non finissero mai, davvero.
Tutti questi sacrifici, tutto questo impegno.
Per arrivare sino a qui.
Alle spalle di una delle figure più importanti della città.
Diceva Sir Isaac Newton, che un uomo può arrivare lontano solamente in un modo.
Issandosi sulle spalle dei giganti.
E per un brevissimo istante mi concedo un sorriso.
Bieco.
Crudele.
Beffardo.
Prima che venga nuovamente sostituito dalla solita espressione di cieca ammirazione.

Ben presto però, la luce del sole torna a splendere.
Si riflette sulla sua pelle scura come il giaietto.
E pare quasi essere assorbita dalla sua camicia bianca come la neve.
Ooooh, che incredibile concerto sensoriale.
Come vorrei saper dipingere per immortalare questo momento. ⁽³⁾
Anche guardandola così.
Mentre la sua mano scorre sull'auto del medesimo colore.
Come far cadere una goccia di inchiostro sulla superficie del mare priva di luce.
La seguo con lo sguardo.
A malapena riuscendo a mantenere una facciata di distaccata professionalità.
Fortunatamente al momento la F3 è disattivata.
Altrimenti tutte e quattro le code scodinzolerebbero allegramente.
Più come un cane che come una volpe, a dirla tutta.
Certo, questo non toglie che sia pronta a tutto.
Sono una professionista io.
Non c'è niente che potrebbe cogliermi di sorpresa.
Beh...quasi niente.
Hmmmm?!
Una macchia bianca.
Un sorriso angelico.
La mia espressione si gela.
Il mio cervello in un istante fonde nella scatola cranica.
E si sporge per abbracciarmi.
Si sporge.
Per.
Abbracciarmi.
Con quelle esili braccia bianche come la neve.
Potrei anche morire qui e e adesso.
E non avrei nessun rimpianto.
Ma sono Wakamo the Fox.
Ho una dignità da mantenere.
E questa occasione richiede che io mostri la mia professionalità.
la mia serietà.
Come una gelida segretaria.
Un esempio brillante di devozione e sicurezza.
Osservo quelle mani tese.
Quel sorriso.
Quel volto angelico.
E Rena, non riesce a reggere per più di un paio di secondi.
Ying~♥!!
E trascendo nell' Iperuranio.
Questa giornata non la dimenticherò mai.
E ciò che è pericoloso in questo gesto.
E' che non vi è niente dietro.
Nessun doppio standard.
nessun obbiettivo nascosto.
E' un puro, semplice, inadulterato gesto di affetto.
Devastante nella sua purezza.
Ricambio, anche se una parte di me si sente a disagio.
Come se avessi paura di contaminare questo candore.
Come se potessi inavvertitamente rovinare questa perfezione.
Come una macchia di colore su un diamante.
Come se qualcosa del pesante strato di menzogna che mi ricopre potesse trasferirsi danneggiando per sempre la matrice cristallina di questa perla.
Fuheeheehee~♥
Gongolo.
Mentre in parte inizio a capire perchè Miss Ying Yue si senta a disagio.
C'è un qualcosa in questa disarmante purezza.
In questa luce così intensa e priva di ombre, da fare quasi male.
Un qualcosa in un essere umano così innocente, da sembrare quasi sbagliato.
Una Uncanny valley.
Quasi fosse un essere umano privo di peccato originale.
E in effetti... si tratta di un oggetto artificiale.
Un artefatto, ma allo stesso tempo un essere umano.
E così mentre sono in mezzo a questo devastante Sandwich di perfezione devo sforzarmi.
Disperatamente.
Per tenere a freno questa urgenza che sento risalire dal profondo.
Ooooooh.
Cielo, che pressione.
Questo desiderio.
Questa brama.
Sta succedendo di nuovo.
Perchè sono così interessanti?
Perchè sono così uniche?
Come ho detto prima, non mentivo.
Ha perfettamente senso che questo compratore abbia dei motivi particolari per volere questo quadro.
Lo capisco.
Lo capisco benissimo.
Anche io desidero.
Anche troppo.
Così rimango immobile.
Rossa come un peperone.
Sempre ad un passo dall'esplodere.
Sino a quando, con la solita terrificante innocenza, Ying si lascia scappare un termine.
La discarica.
Seriamente?!
Di tutti i posti per un romantico appuntamento, QUEL posto? ⁽⁴⁾
In mezzo ai rifiuti e agli avanzi maleodoranti?!
Capisco il bisogno dell'anonimato, ma così...
Uweeeeh, tutte le mie fantasie si sono infrante come uno specchio colpito da una martellata!
Ugh...
Mormoro, la bocca leggermente distorta in una smorfia di disappunto.
Eppure, la definisce adorabile.
E probabilmente lo pensa davvero.
Dopo aver sentito la sua definizione di quella crosta di Hebenon come "bellissimo" infatti, non mi sento di commentare a riguardo.
Oh Ying.
Mia dolce, adorabile Ying...
Decisamente sei fuori dal comune in tutto.
Ah...ahah, non ho dubbi a riguardo...
Commento cercando di non far trasparire la delusione.
Certo, sperare in un trendy bar del centro sarebbe stato troppo.
Ma almeno un Hotel.
O un palazzo.
Persino un parco pubblico sarebbe andato bene, ma una discarica?
Sigh.
Riuscire a rendere romantico un posto del genere, richiederebbe tutto un altro genere di persona.
Fortunatamente però la conversazione devia, con mio sommo sollievo, verso argomenti più normali.
Banali.
Tornando ad essere la giornata ideale che speravo.
Oh a riguardo?
Suuuuuper-normale, a dire la verità.
Tipo, cioè, al solito insomma.
Ma guarda.
Decisamente discorsi normali.
Non quelli che pensavo avrei finito un giorno per fare con una dei Leader di Deep Void.
Tu guarda, i casi della vita.
Completo la frase, con un occhiolino malizioso.
Un gesto di Vittoria con due dita accanto l'occhio.
Un flashare di unghie smaltate alla perfezione.
Sempre in gran quantità, ma sono tutti risolti molto velocemente!
Non specifico se Problemi, Affari o Ragazzi.
La risposta, è comunque tutti e tre.
Tu invece?
Chiedo di rimando.
Così, per fare conversazione.
E non, assolutamente, per ficcanasare nella vita privata di Miss Ying Yue.
Affatto.
Ci mancherebbe.
Non potrei mai.
Assolutamente.
...eccetto gli affari ovviamente!
...
Ma sapete com'è.
L'occasione, fa Rena ladra.

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