Caccia il cacciatore

Combattimento - Delin, exquisite†corpses e Roy90

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    Era passata poco più di una settimana dal violento torneo clandestino a cui Ryo aveva partecipato, finito sicuramente poco bene per il ristorante che lo aveva ospitato, che era stato preso d'assalto dalla famosa eroina Titania e da numerosi poliziotti. Lì aveva partecipato a uno scontro solo, contro un ragazzo più o meno della sua età che possedeva un interessante Quirk il quale gli permetteva di creare dei portali che poteva attraversare a piacimento. Erano stati interrotti dall'arrivo delle forze dell'ordine, ma il cameriere codato che li aveva accompagnati nel ristorante (ormai Ryo era sicuro che fosse più di un semplice serviente) li aveva tratti in salvo teletrasportandoli con facilità fuori dal locale. Non capiva ne perché avesse salvato proprio loro ne perché li avesse consegnato una parte dei soldi degli scommettitori del torneo, ma aveva deciso di lasciare perdere per ora pensando che lo avrebbe rincontrato prima o poi.
    In quella settimana aveva avuto il tempo di riprendersi e, per la prima volta, di allenarsi: lo scontro contro Okada lo aveva fatto riflettere e sapere che aveva un rivale più forte di lui lo aveva spronato a migliorare se stesso. Non aveva molto con cui allenarsi, ma ogni mattina andava a correre e aveva persino chiesto al signor Oshida se avesse qualche attrezzo che non gli serviva. Quest'ultimo gli aveva consegnato i suoi vecchi manubri con un gran sorriso soddisfatto.
    Sicuramente serviranno più a te che sei giovane e devi crescere! Si era quindi esercitato anche con quelli e si era abituato almeno a fare qualche esercizio che il vecchio gli aveva consigliato con quelli da sei chilogrammi. Non era tanto, ma bastò a Ryo per farlo sentire meglio. Non ebbe molto tempo quella settimana per "divertirsi" con qualcuno e gli bastava usare i soldi della vincita per mangiare abbastanza bene, quindi gli ultimi due giorni li aveva occupati ad osservare la sua prossima vittima.
    In quel momento non si trovava molto lontano dal ristorante dove aveva lottato una settimana fa e guardava da circa 20 metri un uomo dalla testa rasata che indossava una giacca bianca con dei caratteri giapponesi stampati sopra che recitavano "Club Motociclistico Centauri dell'Inferno".
    Che nome insulso... Ryo lo aveva seguito per le quarantottore precedenti, osservando i suoi movimenti e quelli della banda tenendosi sempre a distanza di sicurezza per non farsi notare troppo. Il loro punto di ritrovo era sempre vicino al ristorante di giorno, mentre di notte nei vicoli della parte oscura della città e quindi non era stato difficile trovare la loro banda. Sapeva che guidava quel gruppo da circa un anno, sapeva che si chiamava Saito, sapeva i luoghi dove si metteva per fumare o bere, sapeva chi era e dove abitava anche la sua ragazza. Non aveva dimenticato cosa era successo quella sera, non aveva dimenticato come lo aveva chiamato. Per molti la vendetta non era un opzione o un'azione che valesse la pena di impegnarsi, ma non per Ryo che aveva avuto quel pensiero fisso da quando si era svegliato la mattina dopo il torneo. Era un comportamento ossessivo e maniacale, ma per il ragazzo era una cosa normale. Nessuno doveva chiamarlo moccioso, ne tanto meno provocarlo in quel modo.
    Ritornando al presente, Ryo osservava il motociclista Saito mentre si sbaciucchiava con la sua ragazza in un vicolo separato dagli sguardi indiscreti e questa per lui era l'occasione perfetta per agire. Pochi testimoni controllati, non doveva affrontare altre persone e aveva tutto il tempo del mondo per restare insieme alla sua vittima. Quella sera aveva indossava un cappotto grigio scuro con dei pantaloni comodi neri e aveva indosso la sua immancabile benda nera sull'occhio destro. Nonostante questa Ryo ci vedeva benissimo e scivolò tra i punti ciechi e le ombre del vicolo, arrivando in poco tempo e senza far rumore vicino alla coppia. Li osservava ad occhio aperto e non appena intravide che entrambi tenevano gli occhi chiusi, Ryo attivò il quirk e attaccò.
    La sua coda, divisa in vari lembi, fremeva agli impulsi violenti del ragazzo e sembrava quasi soddisfatta dopo che un fendente colpi Saito dietro le ginocchia, il quale urlò di dolore accasciandosi a terra. La donna invece non fece tempo ad emanare un grido che Ryo gli assestò un veloce pugno sulla tempia, mettendola KO. Ryo girò delicatamente il motociclista supino come un fiore sul punto di sfiorire che si ha paura di rovinare, per poi infilzarlo nelle mani con un paio di tentacoli. Gli altri quattro invece volteggiavano intorno al viso e al corpo della sua vittima, ogni tanto aprendo un sottile taglio nella sua pelle. La vista del sangue fece eccitare il giovane, che si avvicinò con la faccia al viso sconvolto del motociclista sorridendo felice.
    Oh caro, caro, caro, caro Saito... Disse Ryo Ti vuoi divertire con me? A me i giochi piacciono, soprattutto quelli dove chi sbaglia fa penitenza. Ryo ordinò a uno dei suoi lembi di infilzargli la gamba e così accadde, con un colpo secco e preciso. Aveva notato che anche il suo quirk era migliorato rispetto a poco tempo fa. Questo è per la prima volta! Continuiamo!
    Saito era confuso e spaventato dal dolore, cercava invano aiuto ma nessuno della sua banda poteva sentirlo da lì. Ryo aveva studiato con accuratezza quel piano e cominciava a sanguinare dalle gambe che erano contorte dalla sofferenza che provava. Probabilmente il ragazzo bendato avrebbe finito per ucciderlo o ferirlo gravemente se non fosse arrivato qualcuno a fermarlo.

    Ryo Tatsuki
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    C A C C I A I L C A C C I A T O R E


    Narrato x Parlato Yami x Pensato Yami


    "Devi seguire questo ragazzo". Yami osservava la foto tra le sue mani. Sembrava un semplice ragazzino qualsiasi, ma con un caschetto di capelli bianchi e gli occhi verdi. O, almeno, l'occhio verde, visto che l'altro era coperto da una benda. La carnagione - atipica - era un po' scura. Ovviamente la parte che colpì di più la ragazza furono i suoi capelli bianchi, come i suoi. Se li lisciò, quasi inavvertitamente. Non riusciva a capire chiaramente cosa volesse Orochimaru da quel ragazzo, ma non le importava un granché. Era passata una settimana dalla sua convalescenza e ora era il momento di scendere in campo. La serpe aveva promesso un pagamento per quel lavoro, e non vedeva l'ora di riceverlo. Prima di partire, però, fu fermata nuovamente. L'uomo le consegnò una tuta speciale "fatta apposta per lei" e una sorta di frusta ricavata dai suoi capelli, che avrebbe reagito come estensione del suo quirk. Visto l'innesto artificiale dell'Unicità, era normale che il suo corpo non fosse ancora abituato. Quella tuta nera serviva - oltre che a fornire supporto in battaglia - a difendere e allo stesso tempo educare la sua pelle al quirk, visto che avrebbe richiesto un po' di tempo per diventarne autonomamente invulnerabile. In più, a differenza dei vestiti normali, quella non avrebbe corso il rischio di prendere fuoco in combattimento. Fece un piccolo inchino, per ringraziarlo. A differenza di tutti i pronostici, si era rivelato tutto sommato una persona gentile.

    Ha senso mascherarsi? - era sola in casa, davanti allo specchio e con la tuta indosso - ... Probabilmente no. - aveva passato tutto quel tempo a cercare un'identità segreta, ma era inutile. Aveva già commesso un plurimo omicidio - per quanto in realtà fosse innocente - non aveva senso. Era già condannata. Guardò la maschera di porcellana sul suo comodino. Da quel giorno sarebbe stata solamente un addobbo per la casa e un ricordo dei suoi genitori.

    Aveva seguito quel "Ryo" per circa due giorni. Quella era certamente la prova a favore dell'inutilità di mascherarsi o trovarsi un soprannome. Sapeva il nome di quel ragazzo, sapeva il cognome, sapeva la forma di ogni lineamento del suo volto. Insomma, Orochimaru era certamente un asso a trovare informazioni, ma c'era anche una buona possibilità che quel ragazzo fosse una frana a nascondersi. O - forse - non aveva neppure pensato a farlo. Aveva avuto delle notizie a riguardo di un suo coinvolgimento in un Fight Club poi scoperto dalla polizia. Fosse stata in lui, si sarebbe nascosta. Probabilmente la polizia doveva essere sulle sue tracce. Una particolarità era che quel Fight Club non sembrava essere quello di Kaito. Non sapeva dell'esistenza di altri tornei simili in città, doveva essere una novità o gestito da qualcuno molto bravo a coprire le sue tracce. Finora. Tornando a Ryo e al suo inseguimento, comunque.
    Per qualche strano motivo che ad essere onesti alla ragazza sfuggiva, il ragazzo con la benda sembrava essere particolarmente attratto da un gruppo di motociclisti, uno in particolare. Più che attrazione - anzi - la ragazza l'avrebbe definita "ossessione". Per quarantotto ore non aveva fatto altro che seguirlo in ogni suo singolo movimento. Come una catena di un pesce grosso che mangia un pesce piccolo ma viene a sua volta mangiato da un pesce più grande, il motociclista non sapeva di essere seguito da Ryo, che non sapeva di avere la ragazza dai capelli bianchi alle calcagna. E lei, forse, aveva alle spalle due enormi fauci di serpente.
    Il tizio in questione era - appunto - un motociclista. Non era sicura se fosse interessato a lui o alla sua fidanzata e non era - a dire il vero - sicura neppure di che diavolo volesse fare. Quella sera - però - sembrava essersi deciso ad agire. Il motociclista aveva una giacca bianca con dei kanji sopra. Un po' tamarro e certamente non molto punk. Ryo aveva l'immancabile benda (e si chiedeva cosa potesse celare), un capotto e dei pantaloni neri. Yami... Beh, Yami aveva la sua tuta progettata da Orochimaru con entrambi i pezzi addosso e degli stivali in pelle. Al fianco destro aveva la sua frusta, al sinistro il kukri. Non era sicura di poter fare affidamento al cento per cento sul suo quirk se ce ne fosse stato bisogno, per cui aveva portato anche qualcosa di più analogico. Il motociclista e la sua fidanzata si erano appartati in un vicolo. Ryo li aveva seguiti. Yami osservava la scena dai tetti, come il suo angelo custode o come un vero supereroe. Uno cattivo, però. Finalmente il maniaco aveva deciso di darsi da fare. Una volta vicino alla coppia, una specie di coda da scorpione o qualcosa di simile sgusciò fuori dal suo cappotto. Era difficile vedere chiaramente al buio, ma era certa che quello fosse il suo quirk. Evidentemente non voleva perdersi in chiacchere visto che attaccò subito la coppia. Dopo aver colpito una gamba all'uomo - che non aveva potuto fare altro che accasciarsi a terra - aveva tirato un pugno sulla testa alla donna. No, probabilmente non era lei il suo obbiettivo. O - almeno - era un modo per rapirla meglio. Voltò l'uomo, portandogli il volto alla luce della Luna, e salì a carponi su di lui. La coda sembrava essersi divisa in vari tentacoli: due lo crocifissero a terra, inchiodandogli le mani, mentre gli altri roteavano attorno al corpo del motociclista come una giostra o uno di quei ciondoli che si attaccano sopra le culle per far star calmi i bambini. Solo che in questo caso l'effetto probabilmente era opposto. Sembrava esserci qualcosa di personale tra i due. Yami scese nella scala di servizio cercando di non farsi sentire. Era uno di quei tipici sistemi di uscita antincendio con le scale in ferro posti nei vicoli per evacuare le case e non far finire le persone direttamente in mezzo al traffico. Si poggiò alla ringhiera, era all'altezza di un primo piano rialzato circa. Più o meno due metri di altezza a circa tre o quattro metri alle spalle di Ryo. Col volto appoggiato sulla mano destra, fissava la scena. Un altro dei tentacoli bloccò l'uomo a terra, questa volta colpendo la gamba. Ryo - era la prima volta che sentiva la sua voce - chiamò l'uomo per nome e gli chiese se voleva "divertirsi". Era abbastanza sicura che fosse un qualche tipo di storia omosessuale. Probabilmente Saito aveva abusato della fiducia di Ryo. Probabilmente era bisessuale, fidanzato e lo aveva usato solo per divertirsi. Ora Ryo voleva vendetta per il suo cuore infranto e aveva lasciato andare tutta la sua furia sadica, trasformando il padrone in schiavo, il cacciatore in preda. Era sicura di aver visto qualcosa di simile in un film o qualcosa del genere. Beh, tentacoli esclusi. Quello era un altro genere di fumetti o anime, che non aveva mai aperto né visto. "Questo è per la prima volta". Sì, era evidente che la sua teoria fosse più che fondata.

    Y a m i

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    Una sera come tante altre, solo una sera come tante, questo mi ripetevo mentre dentro di me l'impazienza e la frustrazione divampavano. Avevo intrapreso la via dell'eroismo grazie al grande All Might, le sue gesta e il pensiero positivo che riusciva a trasmettere mi avevano donato la pace che cercavo per poter andare avanti in serenità, per così dire. I primi anni il tutto si rivelò efficace e continuavo a vedere negli eroi quell'aspirazione che, da ingenuo bambino quale ero, riempiva il mio mondo e mi impediva di vedere la realtà dei fatti. Erano trascorsi anni ormai ed al posto di quel bambino vi era un ragazzo con le sue convinzioni ed i suoi sogni ancora intatti ma ormai prossimi a ricevere le prime incrinature. Iniziavo a vedere in quella società qualcosa di profondamente marcio, in primis la morte dei miei genitori a cui non era mai stata resa giustizia.

    Possibile che nessuno abbia visto nulla? Che non sia stato possibile risalire al colpevole?

    Più ci pensavo più mi sembrava assurdo tutto ciò, ora che ero uno studente della Yuuei poi, stando a contatto con gli eroi avevo potuto vedere tante altre assurdità. Uno studente, esaminato proprio da me, era stato rapito senza lasciare traccia apparente in pieno centro di Tokyo, un altro era stato preso addirittura dalla USJ stessa ferendo gravemente una dei nostri migliori eroi. E queste sono solo alcune delle cose accadute e che presentavano delle incredibili stranezze.

    La corruzione dilaga...

    Non potevo che essere certo di tale pensiero mentre infiniti dubbi mi attanagliavano l'anima. Stavo seguendo la via giusta? Sarei arrivando davvero dove volevo? Cosa sarebbe successo una volta li? Tante domande e nessuna risposta. La testa iniziava ad appesantirsi ed una fitta, d'apprima leggera e poi sempre più fastidiosa, mi impediva il riposo. Mi alzai di scatto dal letto e presi uno dei tanti medicinali utili al mal di testa, dopodichè mi vestii e decisi di fare una passeggiata. Magari un pò d'aria fresca mi avrebbe aiutato a rilassarmi.

    Quand'è che il mondo si è incamminato su questa via?

    Purtroppo quella sera non riuscivo in nessun modo a non pensare, però infondo era una curiosità legittima quella. Passo dopo passo, con la testa più concentrata sui pensieri che sulla via da seguire, arrivai in una delle zone meno consigliate della città, poco lontano da me un discreto numero di motociclisti poco socievoli mi osservava ridacchiando

    Idioti...

    Li snobbai infilandomi in un vicolo ed iniziando a vagare in quella zona senza una meta vera e proprio, volevo solo passeggiare e prendere aria, poi dei rumori attirarono la mia attenzione. Grida che provenivano da dietro l'angolo del vicolo mi misero in allerta, a passo leggero raggiunsi il bordo e cercai di sbirciare senza farmi notare. Un ragazzo aveva aggredito una coppia e tramortito la ragazza. Al mio arrivo si trovava sopra l'uomo e stava infierendo senza pietà.

    Ma chi è quel folle? Non c'è nessun eroe in giro?

    Mi guardai intorno esitando, da un lato volevo gettarmi nella mischia e salvare quel pover'uomo ma dall'altra sarei andato contro quelle regole che avrebbero fatto di me un vero eroe.

    Ma...

    Tagli su tagli e grida su grida, la sofferenza era ormai abbondante in quel vicolo, ma gli eroi? Non se ne vedevano, che quello fosse destinato ad essere una nuova vittima priva di giustizia? Io in teoria non avrei potuto fare nulla, non avrei potuto intervenire per la mancanza di un certificato di eroismo, ma il non avere ancora quel pezzo di carta mi esimeva davvero dalla responsabilità che un vero eroe avrebbe?

    Fermo! Lascialo stare!

    Gridai uscendo allo scoperto, ormai era fatta, non avevo resistito al richiamo di aiuto di quel ferito. Quello era un eroe, colui che a dispetto di tutto si getta in aiuto di chi ha bisogno pur di aiutarlo e non qualcuno definito tale solo grazie da un foglietto di carta.

    Muovi un altro muscolo e te ne pentirai!

    La rabbia iniziò a pervadermi, non ne capivo bene il motivo ma mi sembrava di vedere in quel sadico mostro le stesse persone che avevano trucidato i miei genitori, la stessa insana violenza, la stessa tremenda gioia per la sofferenza altrui. Quasi senza che me ne rendessi contro le scintille caratteristiche del mio Quirk iniziarono a scoppiettare intorno a me facendo drizzare i miei capelli, probabilmente quel ragazzo avrebbe fatto meglio a fuggire o avrei potuto perdere il controllo. Nel frattempo raggiunsi la donna priva di sensi e mi accertai che respirasse notando il movimento del suo petto, solo a quel punto avrei continuato a muovere quei miei passi lenti ed inesorabili verso colui che sarebbe potuto, a malincuore, diventare lo sfogo segreto delle mie frustrazioni.

    Raul Garret

    AZIONI:
    Superattivazione Neuromuscolare LV3 -30

    Energia 475-30=445

    Forza 70 Quirk 170 Agilità 210(+17)


    -Superattivazione Neuromuscolare LV3: L’elettricità irradiata nel corpo di Raul ne aumenta la Velocità. Questo evento si manifesta esternamente con scariche elettriche incontrollate che avvolgono il corpo del ragazzo causando danni leggeri a chi vi entra in contatto.
    Effetti:
    Velocità + 1 ogni 10 punti Quirk
    Danni: Leggeri
    Attivazione: 30
    Mantenimento: 3
     
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    Tic-tac, tic-tac un tentacolo entrava e un'altro usciva a ritmo di orologio, scandendo l'ora di dolore del motociclista a ritmo di orologio. Le urla erano musica per le sue orecchie, poteva sentire il suo cuore riempirsi di emozioni, gli spasmi un brivido lungo la schiena che rendeva quella serata fantastica. Il povero Saito era in piena balia del suo aggressore, che non accennava a smettere. O almeno non avrebbe mai smesso, se non avesse sentito una voce piena di rabbia urlare dietro di lui di fermarsi immediatamente. Le molli code si irrigidirono per la sorpresa, smettendo di infilzare il motociclista e proprio come se fossero senzienti si girarono insieme a Ryo, per capire chi lo avesse disturbato in un momento così intimo per lui.
    Uh? Vide una figura massiccia ed imponente, alta almeno una decina di centimetri più di lui ed osservando meglio notò che si trattava di un ragazzo piuttosto giovane, non c'era tanta differenza d'età tra di loro. A differenza sua però era tutto muscoli e stava emanando scintille dai capelli, come se indicassero il suo stato d'animo, che era certamente adirato.
    E questo chi è? Ultimamente mi capita solo gente enorme che mi vuole picchiare... Ryo era decisamente scocciato dall'essere interrotto, non gli piaceva lasciare cose del genere a metà, come se ti avessero offerto una torta deliziosa che hai aspettato da giorni per poi dirti di smetterla di mangiarla a metà pasto. Non sapeva se fosse un eroe, anche perché indossava abiti normali e sembrava davvero giovane, però gli sembrava decisamente forte se poteva emanare scintille anche solo arrabbiandosi. Inoltre appariva decisamente migliore dal punto di vista fisico.
    Si è pure messo a correre...verso la ragazza? Si era un attimo messo in allarme quando si era precipitato nella sua direzione e aveva messo le sue code in guardia, ma quello si era solo accertato che la ragazza di Saito, che si trovava svenuta a qualche metro da dove si trovava Ryo attualmente, stesse ancora bene. Certo che sta bene. Non mi piace ammazzare sciacquette del genere. Disse tra se e se, come se rispondesse al primo soccorso offerto da Raul. Gli conveniva fuggire? Il tizio poteva essere forte, come poteva essere un ragazzino troppo sicuro delle sue capacità. Voleva soprattutto capire che ci faceva lì una persona che non sembrava affatto di quelle zone a quell'ora, così ben tenuta e vestita. Era solo sfortuna che una persona del genere dovesse interrompere la serata che aveva progettato da giorni o lo stava seguendo? Forse aveva fatto male a non prendere una maschera prima o qualcosa per nascondersi il viso. Dopo aver dato un'occhiata veloce alla ragazza, Raul continuò la sua avanzata a passi pesanti ed intensi, sembrava veramente fuori di se, pronto a combattere e a colpire pesante.
    Senti amico...per prima cosa che ci fa una persona come te qui? Ryo non aveva indietreggiato ne si era spostato da sopra Saito, ma cominciò a prepararsi per un possibile scontro con lo studente, alzandosi in piedi. Le sue code si riunirono per tornare brevemente nella forma originale, ma si divisero in due dopo qualche istante. Mentre mantenevano il colore biancastro, la punta da scorpione era diventata una coppia di placche che proteggevano il petto di Ryo, muovendosi lievemente su e giù in modo periodico. Voleva giocarsela sulla difesa, se proprio quel tipo non aveva intenzione di parlare.
    Secondo, ci tieni veramente a salvare della spazzatura del genere? Sei un eroe o qualcosa di simile, giusto? Questo tipo è solo un'idiota che non fa altro che scorrazzare per le strade e compiere crimini e non mancherà a nessuno se lo ammazzo qui. Ho un conto in sospeso con lui, a te cosa importa? Se lo lascio andare ora se ne andrà in ospedale, verrà curato e magari un giorno ucciderà qualcuno e voi vi dovrete occupare del caso. Con voi Ryo intendeva tutti gli heroes. Ti sto facendo un favore, non trovi? Rigirò il tacco della scarpa su una delle ferite aperte di Saito continuando a guardare negli occhi Raul, mentre il motociclista gemeva ancora per il dolore. Per la sua logica non faceva una grinza quel discorso. Non aveva senso tenere in vita una persona del genere e se lui voleva divertirsi un po' alla fine sarebbe morto comunque. O hai qualche problema con il mio modo di fare? Forse si era un po' lasciato prendere e si era cacciato in un guaio più grande di lui, ma lo incuriosiva sinceramente ciò che quel ragazzo pensava, ora la sua attenzione era sull'elettrico Raul. Quella serata prospettava violenza e non solo verso persone indifese.

    Ryo Tatsuki
    Livello 2
    Energia 85/100
    Forza 16
    Quirk 30
    Agilità 39

    Azioni: Attivazione Guard Tail
    CITAZIONE
    TECNICHE:
    CITAZIONE
    Guard Tail
    La coda di Ryo muta nuovamente per raggiungere una forma adatta più alla difesa che all'attacco, dividendosi in due parti che sono formate sempre da segmenti, però terminando con una parte più grande ed estesa che sostituisce la punta, tanto che se messe vicine, coprono Ryo come se fossero due mani in posizione di guardia. Questa forma è ottima per difendersi dai colpi nemici, anche più delle altre code, ma non è molto efficace in attacco.
    Danni / Costo in energia: 15, mantenimento 5
     
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    C A C C I A I L C A C C I A T O R E


    Narrato x Parlato Yami x Pensato Yami


    Per la prima volta da quando aveva iniziato a seguire quel ragazzo, Ryo, stava iniziando ad accadere qualcosa di interessante. E come un piccolo sasso che rotola giù dalla cima di una montagna trascinandosi dietro massi sempre più grossi, tutto sembrava destinato a precipitare in breve tempo. Era appoggiata a quella ringhiera osservando lo spettacolo. Quelle code si muovevano come in preda ad una danza spettrale, sferzando il volto e la carne di quell'uomo dalla giacca bianca che - lentamente - si stava gradualmente tingendo di rosso. Le code si muovevano come pennelli gestiti dalle braccia di un abile pittore che sembrava danzare su quella candida tela bagnandola col sangue come in una delle migliori performance di Pollock, intendo a muoversi in trance sulla sua opera. Il ritmo di quei movimenti sincopati sembrava dettato dalle urla dell'uomo, ma nessuno sembrava sentirle. O forse sì.
    Un urlo attirò l'attenzione della ragazza, che sobbalzò un attimo. Qualcuno stava ordinando a Ryo di fermarsi e lasciar stare la sua preda. A quanto pare la sua caccia non sarebbe stata facile, quella sera. Nel buio di quella notte illuminata solamente da una Luna pallida e deboluccia poteva vedere un ragazzo dai capelli castani e gli occhi scuri. Era abbastanza alto - forse un po' più di lei - ma certamente non troppo per essere un ragazzo. Decisamente più basso di suo fratello ma abbastanza più alto di quel nano di Ryo. Da quello, passò alle minacce. "Muovi un altro muscolo e te ne pentirai". Stava giocando a fare l'eroe ma dalle sue parole non trasparivano le minime intenzioni eroiche. Sembrava quasi più una persona alla ricerca di un pretesto per litigare. Suo fratello, insomma. La sua rabbia sembrava uscire dal suo corpo. Attivò il quirk, non importava se lo avesse fatto apposta o meno: lo aveva fatto, questa era la parte fondamentale.
    Interessante... - sussurrò la ragazza, iniziando a slacciare la parte superiore della sua nuova tuta. In caso di scontro, non poteva permettersi di ferire la persona che doveva seguire: lo avrebbe coperto con quella parte del costume. Era ignifuga, le avrebbe fornito un po' più di libertà d'azione. Per iniziare, però, avrebbe cercato di risolverla con le buone. Il ragazzo giunto a rompere le uova nel paniere era coperto di scintille, che illuminavano il vicolo scoppiettando e coprivano il suo volto di strane ombre. Si avvicinò alla donna colpita precedentemente da Ryo per controllare se stesse bene. Yami si grattò il mento, osservando la scena.
    Non rischierà di darle la scossa? - sbuffò - Bah, non sono fatti miei. - concluse, stiracchiandosi.
    Ryo rispose per le rime, inizialmente chiedendo al misterioso uomo scintilla cosa ci facesse lì. Una buona domanda - nel caso l'uomo fosse disposto ad ascoltare - ma probabilmente non la prima che lei personalmente avrebbe fatto. Intanto quello aveva iniziato a camminare verso il ragazzo con la coda. Ryo, a differenza di ciò che aveva mostrato in quelle quarantotto ore, sembrava proprio un chiaccherone. Ora aveva iniziato a parlare di quanto quell'uomo fosse un fuorilegge, che non sarebbe mancato a nessuno e che era meglio liberarsene prima che compisse crimini più gravi. Da questo punto di vista il suo discorso aveva certamente senso.
    Davvero si stava mettendo a fare un discorso serio e logico in quella situazione, però? Appoggiò la giacca alla spalla destra, in modo che coprisse il braccio e la frusta appesa alla sua cintola. In quel modo era sicura di avere la giacca a portata di mano per coprire Ryo, se ce ne fosse stato bisogno. Fece un balzo, atterrando tra il pirata e la batteria. Quello con la benda stava a meno di un metro alle sue spalle. Sentiva la coda volteggiare dietro di lei. L'altro invece stava continuando ad avanzare ed era ora a circa tre metri da lei, probabilmente un po' meno. La giacca le celava il braccio sinistro con la mano sulla frusta. L'altra invece era poggiata sul fianco destro, in prossimità del kukri ma senza mostrare ostilità.
    Non so chi tu sia. - disse guardando negli occhi il ragazzo il cui corpo era continuamente percorso da delle scosse - Ma ti consiglio di andartene. Dubito tu abbia il permesso di usare la tua Unicità liberamente. - sorrise - Non vorrai terminare la tua carriera prima del tempo.
    Indicò la ragazza con un cenno del capo, per non togliere le mani dalla loro posizione strategica. Il suo sguardo era serio ma non ostile: voleva davvero evitare lo scontro, se possibile. Per motivi ideologici prima di tutto, ma anche e soprattutto perchè non aveva ancora la piena consapevolezza del suo nuovo potere. Non aveva ancora avuto tempo di allenarsi.
    La ragazza è sana e salva. Portala a ricevere delle cure. - dopodichè voltò il capo di novanta gradi per guardare il ragazzo con la coda in piedi dietro di lei - Ryo, tu e il tuo ragazzo state indietro. - portò quindi nuovamente gli occhi su Raul, sperando ascoltasse il suo consiglio. Si era messa in mezzo solo perchè c'era qualcosa in quel ragazzo, e Ryo non sembrava essere certamente all'altezza. Ma - soprattutto - sembrava non aver percepito quel che lei aveva sentito.
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    Al mio intervento, il ragazzo reagì in modo alquanto sfacciato. Interruppe il suo massacro e mi rivolse la parola quasi con aria di superiorità

    Senti amico...per prima cosa che ci fa una persona come te qui?

    A quel punto, modificando la forma della sua coda, si alzò in piedi e riprese

    Secondo, ci tieni veramente a salvare della spazzatura del genere? Sei un eroe o qualcosa di simile, giusto? Questo tipo è solo un'idiota che non fa altro che scorrazzare per le strade e compiere crimini e non mancherà a nessuno se lo ammazzo qui. Ho un conto in sospeso con lui, a te cosa importa? Se lo lascio andare ora se ne andrà in ospedale, verrà curato e magari un giorno ucciderà qualcuno e voi vi dovrete occupare del caso.

    Lentamente alzai il pugno destro osservandolo qualche istante, poi risposi

    Eroe dici? Non ti sbagli in effetti... Ma a voler essere precisi non hai nemmeno ragione...

    A dirla tutta in quel momento non sapevo dare nemmeno io una vera risposta a quella domanda, ma in ogni caso non potevo permettere che quel gioco perverso andasse avanti.

    Potresti anche avere ragione, ma questo non ti da il diritto di fare quello che ti pare... Non mi sembri molto diverso da lui, se davvero è feccia come dici... Quindi ora mi toccherà occuparmi di te prima che di lui!

    Fu in quel momento che una figura femminile fece la sua comparsa e prese la parola in difesa del ragazzo

    Non so chi tu sia... Ma ti consiglio di andartene. Dubito tu abbia il permesso di usare la tua Unicità liberamente... Non vorrai terminare la tua carriera prima del tempo.

    Aveva uno sguardo tranquillo e sorridente, si vedeva che si trovava a suo agio in certe situazioni di tensione, ma cosa centrava con il giovanotto alle sue spalle?

    Ti ringrazio per il pensiero ma non serve che ti preoccupi per me!

    Dissi ricambiando il sorriso, seppur mantenendo sempre un certo grado di allerta

    La ragazza è sana e salva. Portala a ricevere delle cure... Ryo, tu e il tuo ragazzo state indietro.

    E così ecco il nome del ragazzo, ma in quel momento avevo altro a cui pensare

    Porterò con me entrambi... Vi avviso per l'ultima volta... Andate via o questo posto diventerà pericoloso! Non avrete altri avvertimenti!

    Detto ciò distesi il braccio destro in avanti, puntato contro la nuova arrivata, pronto ad ogni evenienza

    AZIONI:
    Mantenimento Superattivazione Neuromuscolare LV3 -3

    Energia 475-30=442

    Forza 70 Quirk 170 Agilità 210(+17)
     
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    Il ragazzo gli rispose a tono, riflettendo un attimo sulle sue domande, per poi dirgli che anche se stava salvando della spazzatura non gli sembrava molto differente da lui che la stava distruggendo. Questa cosa non piacque per niente a Ryo, che strinse i pugni fiano ad impallidire le nocche. Come si permetteva quel tizio prima ad interromperlo, poi ad insultarlo dicendo che era feccia? Era normale che non potesse capirlo, nessuno poteva capirlo. Le odiava le persone così, che giudicavano le persone da lontano e si promulgavano eroi della giustizia, intervenendo come angeli scesi dal cielo, quando era evidente che lo faceva per tutt'altri motivi. Per lui andava bene. Se voleva combattere con lui e le fiamme del suo cuore ardevano come un incendio che avrebbe bruciato Ryo vivo, andava bene. Non si sarebbe trattenuto nemmeno lui con chi lo chiamava feccia, soprattutto se a chiamarlo feccia era chi voleva solo sfogarsi con lui.
    Bene. Ryo lasciò la stretta sui suoi pugni, sorridendo in direzione di Raul, continuando a guardarlo negli occhi. Mandò al diavolo sia Saito che il piano difensivo che aveva adottato prima e cambiò la forma della coda di nuovo, nonostante non fosse una scelta di sicuro saggia. Risparmiare energia sarebbe stato l'ideale, ma voleva solo zittire quell'idealista. Le due code placcate si riunirono nuovamente in una, tornando nella forma base. Il pungiglione della sua coda sembrava affilato come non mai. Avrebbe subito scattato verso Raul se una nuova figura del tutto sconosciuta non si fosse messa in mezzo fra lui e il suo avversario. Arrivò dall'alto, come se si fosse precipitata dai palazzi verso di loro ed era vestita completamente di nero, indossando un completo aderente che le ricopriva quasi tutto il corpo e una giacca appesa sul braccio destro. I suoi lunghi capelli lisci, completamente bianchi come i suoi, facevano contrasto su quella figura alta e snella. Non ebbe tempo di chiederle chi diavolo fosse pure lei, anche perché sembrava voler convincere il presunto eroe di andarsene con la ragazza che aveva appena tramortito e lasciarlo stare. La cosa che lo fece stupire di più di quella situazione assurda era che quella conosceva sia il suo nome, che in qualche modo il suo rapporto con Saito, che sembrava però aver frainteso. Si era girata senza però quasi muovere il corpo, vedendo nella penombra lo spettro dei suoi occhi azzurri. Lei sembrava pronta a proteggerlo per qualche motivo, come se fosse una sorella maggiore accorsa in aiuto del fratellino minacciato da qualche bullo. Cosa che non sarebbe stata del tutto inverosimile, visto il colore inusuale di capelli in comune.
    Il mio ragazzo? In che senso? Ma soprattutto chi diavolo è 'sta tizia? Mi seguiva pure lei? Come fa a sapere il mio nome? Possibile che non si fosse accorto di essere pedinato in quei giorni? Quella ragazza non era lì per caso di sicuro, anche perché conosceva il suo nome. Quella donna non si doveva mettere in mezzo, anche se aveva tutte le buone intenzioni del mondo. Voleva solo far male a Raul, voleva sentire tutta la sua rabbia e restituirgliela, come se combattesse contro una eco infernale. Questo però aveva ingaggiato una conversazione con la sua soccorritrice e non sembrava avere il minimo timore di lei o di Ryo. Anzi, aveva puntato il braccio contro la criminale, ignorando chi era stato il suo originale avversario. Ryo era confuso verso le intenzioni di entrambi, che sembravano però tutti e due convinti di sapere chi lui fosse. Questa cosa era ridicola, gli veniva quasi da ridere. Non aveva bisogno di nessuno per essere difeso e stava cominciando a perdere la pazienza.
    Smettetela! Cosa diavolo volete da me? Si mise le mani nei capelli, sull'orlo di una crisi di nervi. Gente che lo fermava, gente che gli diceva di stare indietro, persone che gli mancavano di rispetto. Credevano di conoscerlo? Di sapere come si sentiva? Erano loro la feccia, chi infastidiva le persone che si facevano "gli affari loro". Erano ragionamenti senza un senso logico, che scorrevano nella sua mente come un fiume impetuoso, i pensieri flutti che venivano inghiottiti da altri flutti. Non erano sicuramente pensieri sani. Ryo avrebbe dovuto capire che il suo avversario era fuori dalla sua portata; forse non era così percettivo come Yami o aveva la mente annebbiata dalla rabbia, fatto sta che decise in quel momento di entrare in azione.
    Ero qui tranquillo a gustarmi la mia serata...e voi l'avete rovinata! Tu levati! Ignorando gli ordini della ragazza con i capelli bianchi, Ryo si stacco dal motociclista ferito per andare incontro a Raul, che non era molto lontano da lui. La sua coda fremeva impaziente, desiderosa di macchiarsi di sangue. Superò Yami, portando davanti a se l'arto che gli usciva dall'osso sacro, puntandolo verso l'addome del ragazzo elettrico. Come l'ultima volta, si abbassò piegando le ginocchia per dare lo spazio al suo quirk di agire quando fu poco più di un metro dall'avversario. Voleva usare la sua coda per tirargli un colpo netto da destra verso sinistra, sotto la cassa toracica. Era un colpo semplice, dettato dalla rabbia e per questo ci mise tutta la sua forza. Voleva che il sangue scorresse, non gli importava niente se la ragazza gli avesse detto di restarsene indietro. Quali diritti aveva lei per comandarlo?


    Ryo Tatsuki
    Livello 2
    Energia 75/100
    Forza 16 +3 (totale: 19) [Bonus Quirk Transformation]
    Quirk 30
    Agilità 39

    Azioni: Disattivazione Guard Tail, Attivazione Coda a scorpione, scatto verso Raul, attacco con la coda da destra verso sinistra.
    CITAZIONE
    TECNICHE:
    CITAZIONE
    Coda a scorpione
    Ryo risveglia il suo quirk in forma base, ovvero quella a forma di scorpione. Qui la coda è lunga circa 2 metri e 20, divisa in vari segmenti che terminano in uno più affilato. La forma base non è particolarmente potente, ma è comunque una versatile arma per combattere.
    Danni Taglio, Lievi Costo in energia: 10, mantenimento 5
     
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    Y A M I D Ø D S O N

    C A C C I A I L C A C C I A T O R E


    Narrato x Parlato Yami x Pensato Yami


    Da come parlava, quel ragazzo non sembrava proprio il tipico eroe. Che fosse uno di quelli che si facevano chiamare "vigilantes"? No, impossibile. Non avrebbe avuto senso intimare al ragazzo di andarsene in quel caso. Era evidente che non voleva ricorrere visibilmente al suo potere se non costretto. Forse, però, il suo senso della giustizia era troppo anche per un eroe. Cosa fa la differenza tra un Eroe e un Cattivo, se non il rispetto delle leggi? Yami sorrise.
    Non sembrava intenzionato ad accettare la sua risposta. Peccato, un cinquanta-e-cinquanta le sembrava un buon compromesso. Evidentemente non apparteneva alla fazione del "prima le donne". Avanzava verso di loro tenendo il braccio puntato in avanti. A quel punto, le cose erano due. O tentava semplicemente di intimidirli, oppure era evidente che il suo quirk non era un semplice potenziamento. Probabilmente poteva emettere quelle scintille o addirittura veri e proprio fulmini: la mano puntata verso loro sembrava proprio una pistola. Le era difficile capire - a quel punto - se si trattasse di un Emitter o un Transformation, aveva pochi indizi con cui lavorare. Ryo, d'altro canto, era palese. L'uomo arrivato ora non poteva sapere se fosse un mutant o un transformation, ma non cambiava molto. Yami era abbastanza sicura potesse creare solo quella coda, ma magari l'uomo poteva immaginare ci fossero altre trasformazioni. Per quel che riguardava lei, non aveva molto spazio per bluffare. La sua era una trasformazione abbastanza evidente e gli effetti erano di per sé intuitivi. Tutto ciò su cui poteva giocare era il range. Non era propensa a combattere, ma sembrava non potesse esserci alternativa. Avrebbe preso Ryo e sarebbe scappata ma non era sicura rientrasse negli obbiettivi della missione, anzi. Probabilmente il ragazzo non doveva neppure sapere di essere seguito. Non sapeva cosa fare.
    Per sua fortuna o - al contrario - per molta sfortuna, fu il ragazzo con la coda a sbloccare la situazione. Evidentemente gli insulti del ragazzo elettrico avevano toccato il giovane dai capelli bianchi nel profondo. Era sicura non fossero provocazioni volute, era solo lui che pareva essere molto irritabile. Sembrava aver perso totalmente interesse nel motociclista: a volte la passione, anche la più forte, non può far altro che spegnersi. L'aveva guardato di sfuggita, poi era tornata all'eroe. Nonostante gli avesse consigliato di stare indietro, non sembrava propenso ad ascoltare l'avviso. Anzi, sembrava in preda a una crisi. Le sue dita ossute affondavano nei capelli bianchi e poi riaffioravano in una strana danza. Tra lei, Ryo e Ash sembrava che le persone coi capelli bianchi, in Giappone, non fossero certamente tra le più sane.
    Che caz...? - ordinandole di spostarsi, il ragazzo le sfrecciò accanto e si diresse verso l'eroe o aspirante tale. Sembrava intenzionato ad attaccarlo con la sua coda. Le sembrava - onestamente - una pessima idea. Non poteva far molto, però. Era pericoloso avvicinarsi senza il quirk, ma sarebbe stato pericoloso farlo anche coi capelli in fiamme. Non poteva far molto, ora. Avrebbe atteso che i due si scontrassero. Magari era solo un brutto presentimento e quel ragazzo era solo un fanatico che giocava a fare l'eroe. Magari sarebbe stato fatto a pezzi in due secondi. Rimase indietro anche per saggiarne la forza. Poi - se necessario - sarebbe entrata in azione. Per sicurezza, in ogni caso, si preparò a combattere. Spostò la frusta all'altra mano, dalla destra alla sinistra. Era mancina, in fondo. La giacca restava appesa alla spalla destra invece. Schioccò le dita della mano sotto alla giacca. Una volta, due volte.
    Tsk! - alla terza volta i capelli si ricoprirono di fiamme e la sua frusta si attivò. Non era ancora in grado di padroneggiarlo al meglio. I capelli bianchi, ora ricoperti di fuoco, presentavano ancora le dimensioni normali fino a metà schiena. Non voleva invadere quel vicolo di fiamme o avrebbe rischiato di danneggiare Ryo. Del motociclista dietro di lei poco le importava, ma era ancora a debita distanza. La fiamma della frusta invece poggiava dolcemente a terra in un copioso metro e mezzo di fuoco rosso. Quella luce illuminava un po' il vicolo e evidenziava delle lugubri ombre sul suo volto. In quella manciata di secondi Ryo era praticamente arrivato dal ragazzo dai capelli scuri e si era piegato per colpirlo col suo pungiglione.
    Questa non ci voleva, cazzo. - pensò la ragazza guardando quella testa calda - Doveva rendere le cose difficili proprio ora? - strinse la presa sulla frusta, tenendola ferma.
    Y a m i

    Esperienza: 755
    Attacco: 130
    Quirk: 150
    Agilità: 120
    Energia: 425 - 15 = 410
    Stato fisico: Illeso

    Scheda

    TECNICHE USATE


    ↠ Gnista » Dalla base dei capelli di Yami prende corpo una leggera vibrazione. Percorrendo i capelli, una volta giunta al loro termine, li infiamma attivando quindi il suo quirk. Le fiamme create dai capelli possono essere quindi manovrate a piacimento. L'intero processo richiede solamente qualche istante. L'attivazione del quirk e il suo mantenimento garantiscono alla ragazza un bonus di 1 punto in forza ogni 10 punti quirk. NOTA: Tutti gli attacchi eseguiti col quirk vengono calcolati con la sommatoria FRZ+QUI e non FRZ/2+QUI/2 + AGI o QUI+AGI.
    Costo - 15 | Mantenimento - 5

    CITAZIONE
    ⊕ Häxa Hår » Una particolare frusta sviluppata a partire dai capelli di Yami. Questi sono stati prelevati, opportunamente riprodotti in laboratorio e innestati su questa frusta. Equipaggiamento di supporto ma a carattere offensivo, quest'arma di estensione totale pari quasi a due metri (40 cm. di manico, 150cm. di coda effettiva) è in grado di riprodurre in tutto e per tutto l'Unicità della ragazza, trattandosi fondamentalmente dei suoi capelli. Questi sono resistenti al fuoco e l'arma può anche essere utilizzata senza essere ricoperta di fuoco, come semplice frusta. L'accensione, però, non è legata a un qualche tipo di meccanismo, ma è una conseguenza della sua unicità. Pertanto risulta che: (1) l'arma potrà essere accesa solamente se in contatto diretto con Yami (2) Qualora il contatto cessasse, sarà necessario accenderla nuovamente, utilizzando la tecnica apposita di attivazione del quirk, anche se i capelli sono ancora attivi. (3) Il costo di attivazione e mantenimento è quello della tecnica. Se assieme ai capelli si accende anche la frusta, si pagherà comunque il costo della tecnica una sola volta (una attivazione). Se la frusta va accesa nuovamente, il costo sarà comunque pagato interamente, per ogni volta in cui si intende riaccenderla. L'accensione della frusta non aumenta il costo di mantenimento, che rimarrà lo stesso indipendentemente dal suo utilizzo. (4) La frusta è comunque un catalizzatore e non parte di Yami stessa. Questo significa che la fiamma della frusta non può essere governata (es. allungata o mutata), ricoprendo solamente la lunghezza della coda, e che non potrà essere utilizzata per effettuare tecniche.





     
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    Ed ecco che l'ora di danzare era giunta, il giovane perse evidentemente il controllo e si gettò allo sbaraglio in un attacco frontale. Nulla di più stupido da fare contro di me che per giunta avevo già l'accumulatore fotonico rivolto in avanti e carico. Fu questione di un attimo e subito tentai di frapporre tra me e l'aggressore una potente barriera fulminea. Se vi fossi riuscito il giovane avrebbe avuto modo di ripensare alle sue azioni mentre la ragazza si infiammava vistosamente.

    Ne vuoi anche tu Medusa?

    Dissi dedicando a lei la mia attenzioni, pur sempre senza lasciare privo di sguardo il ragazzino. Certo non era nella mia indole ferire una donna, tentai così di offrirle un'ulrima scappatoia

    Sei ancora in tempo per tornare sui tuoi passi... Va via e non ti accadrà nulla... Lo stesso varrà per lui!

    Continuai rivolgendo lo sguardo al piccoletto

    Se mi lascerà portare via i due senza fare casini, forse dopo non tornerò a cercarlo!

    Azioni:
    Mantenimento Superattivazione Neuromuscolare -3
    Barriera fulminea -30

    Energia 409

    Forza 70 Quirk 170 Agilità 210(+17)


    -Barriera Fulminea LV3: Grazie all’Accumulatore Fotonico, Raul sprigiona i fotoni sotto forma di energia radiante ad ampio raggio. Tale onda assume una forma di mezza sfera che si propaga in avanti e può fungere da barriera, facendo da schermo contro armi o attacchi fisici ovviamente danneggiando tramite folgorazione i malcapitati che vi entrano in contatto.
    Effetti:
    Respinge armi
    Folgora persone con danni Medio-Gravi
    Attivazione: 30
    Mantenimento: 3
     
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    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

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    Per quanto la situazione fosse poco salvabile fin dall'inizio, la crisi di nervi di Ryo ebbe solo l'effetto di peggiorare le cose.
    Aveva sottovalutato il suo avversario, o forse, la sua ragione era stata semplicemente tarpata dall'intervento di quelle persone che avevano ritenuto opportuno, per una ragione o per l'altra, non farsi "gli affari propri", ed avevano deciso di irrompere nel suo amorevole rapporto con Saito divertimento per quella sera.
    Il ragazzo dai capelli bianchi si scagliò contro l'eroe, senza la minima paura, con la coda affilata e tagliente, nel vano tentativo di squarciargli il petto. Raul però, reagì in modo troppo rapido: una sorta di sfera elettromagnetica composta da fotoni, si propagò usando il giovane della Yuuei come punto di partenza, non solo proteggendolo dall'attacco di Ryo, ma anche folgorando quest'ultimo e costringendolo a piegarsi a terra in preda ad una contrazione muscolare. Il danno sul fisico di Ryo era stato notevolmente ridotto grazie alla lunghezza della coda con cui l'elettricità era entrata in contatto, ma il dolore era stato percepibile su di essa in maniera molto elevata.
    Yami, nel frattempo, conscia del pericolo, aveva attivato il suo quirk, lasciando che i suoi capelli candidi si tingessero di un fiammeggiante rosso acceso. Con essi prese fuoco anche la frusta che stringeva nella mano sinistra, era pronta a combattere, ma in un certo senso preoccupata per le sorti del ragazzo che si era promulgata di proteggere scendendo in campo.
    Raul si rivolse anche a lei, intimandole di andarsene, portare con sé il ragazzo, e lasciare che si occupasse dei due feriti che giacevano a terra nel vicolo poco dietro di lei.
    La scelta logica era ovviamente una sola, ma di certo Ryo non sarebbe stato propenso a separarsi da Saito senza portare a termine la sua vendetta.



    CITAZIONE
    • Ryo (attacco) » forza + quirk + agilità = 16(+3) + 30 + 39 = 88 (non ho diviso per due per pietà, passatemela)
    • Raul (difesa) » quirk + agilità = 170 + 210(+17) = 397 (rip)
    • L'attacco/difesa di Raul ha successo.

    Ryo [stato fisico] : danni medio-gravi da folgorazione, in particolare sulla coda.
    Raul [stato fisico] : illeso.
    Yami [stato fisico : illesa.

    Ps: Per chi non li sapesse, i danni da folgorazione sono:
    Contrazione muscolare, blocco respiratorio, fibrillazione cardiaca, ustioni (anche gravi/profonde) e possiamo arrivare anche ad una perdita di coscienza. So, io non so cosa intendete con danni medio-gravi, ma vi pregherei di tenerne conto. Kudos ♥
    contattiwww
     
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    Nonostante la sua rabbia, questa non bastò a vincere il suo scontro contro un'avversario molto più forte di lui. La sua coda non impattò contro la carne di Raul, ma addosso ad una barriera elettrica che quest'ultimo aveva alzato rapidamente per difendersi. Si pentì amaramente di non aver ascoltato la ragazza dai capellli di fuoco. Era stato sbalzato indietro dalla potenza elettrica dello scudo, atterrando due metrì indietro rispetto a Raul, lanciando un forte grido di dolore mentre era in volo. Quando lo shock lo attraversò, provò un dolore lancinante che gli attraversò prima la coda per poi diffondersi in tutto il corpo dalla parte bassa della schiena. Era una sofferenza curiosa, che non aveva mai sentito prima: era come se oltre al dolore incredibile che gli si diffondeva dalla spina dorsale, sentisse tutti i muscoli farsi duri e rigirarsi dietro la pelle, come se ci fossero delle mani invisibili che li stringessero come un panno bagnato. Sentiva un milione di aghi perforargli la pelle, un formicolio tremendo che non cessava, quasi un solletico che non lo fece ridere per niente. Era finito per terra supino, la coda che attutì un po' la caduta, ed era lì agonizzante con la schiena inarcata cercando di catturare l'aria con la bocca e allo stesso tempo rimandare indietro i conati di vomito. Il cuore gli batteva forte, ballando una danza disperata come uno che sa che se smette di correre è finita. In realtà era come se tutto il suo corpo pulsasse, i suoi occhi erano annebbiati dallo shock e riusciva a vedere solo una sfumatura bianco grigiastro davanti a se, le braccia contratte con le mani tremanti attaccate alla cassa toracica come una carcassa di animale. Sentiva una forte puzza di bruciato che gli fece chiedere cosa stesse bruciando, se c'era in corso un barbecue o se fosse lui il barbecue. Girò la testa all'indietro a fatica, come se fosse una marionetta rotta e vide una grande fiammata provenire dalla sagoma indistinta di Yami, forse era lei la grigliata? I suoi pensieri li poteva quasi vedere, erano linee elettriche che viaggiavano per il suo cervello bruciacchiato, li vedeva scorrere dietro i suoi occhi nel nero dell'orbita.
    Ma quanto è forte questo... Fu uno dei suoi primi pensieri lucidi, mentre tornava a vederci qualcosa. La mia coda... La poteva sentire inerte dietro di se, non sapeva quanto si fosse danneggiata. Vedeva le lingue di fuoco di Yami volteggiare sopra di lui come avvoltoi sopra chi sta per morire. Doveva rialzarsi? Le sue gambe si muovevano appena se non per tremare per lo shock. Qual era il motivo per rialzarsi? Non era il ragazzo elettrico. Non era la ragazza con le fiamme. Era venuto lì per una persona, una persona sola...quel motociclista, Saito. Sarebbe stato splendido se l'elettroshock avesse funzionato come terapia per far tornare le persone sane, come si faceva anni fa in tutti gli ospedali psichiatrici. Alla fine qual era il motivo di inseguire una persona tanto disgraziata? Non era l'insulto ciò che lo aveva infastidito, non veramente. Il vero motivo era una ricerca, qualcosa per riempire un vuoto nel cuore...un rifiuto delle persone che non capivano quanto essere normali fosse un dono, che non capivano quanto questa vacuità lo facesse disperare. Le odiava le persone così...
    Agh...m-m-merda... Provò a muoversi ma sentiva ancora le conseguenze di quel forte dolore. Si sentiva debolissimo e un ronzio cominciò a fischiargli nelle orecchie. Quando riuscì tra i muscoli contratti e la nausea che gli rivoltava lo stomaco a mettersi sui gomiti, fece uscire la sua coda da dietro la schiena, per quantificare i danni. Quella che prima era bianca come un osso ora sembrava una betulla colpita da un fulmine. La punta era completamente annerita e ne era saltata via (o si era polverizzata, non sapeva) la parte finale. Era tutta di quel colore tranne che nella base, dove invece di un annerimento completo vedeva delle linee, come se fossero cicatrici del passaggio dell'elettricità. Avrebbe potuto rigenerarla, ma in quelle condizioni sembrava una zampa di insetto morto, anche se poteva ancora muoverla. Sentiva la zona dell'osso sacro bruciare tantissimo, forse l'ustione aveva raggiunto la sua pelle. Avvertì ad un certo punto la testa riscaldata e si rigirò, notando che invece di usare le fiamme Yami si era data fuoco ai capelli. Sembrava una candela che brucia fino a quando non si consuma.
    Mi devo allontanare da qui... Raul gli aveva offerto di lasciarli andare, con grande magnanimità, se avesse lasciato Saito in pace e se ne fossero andati subito. Una parte di lui diceva che era meglio lasciare stare, trovare qualcun altro e che con quelle ferite non poteva far granché contro il suo avversario. Ma la sua parte più istintiva si arrabbiò moltissimo a quell'offerta. Della gentilezza non se ne faceva niente. Lo odiava ancora di più anche per aver solo pensato che avrebbe lasciato stare. Il suo cuore ancora ballerino stava ribollendo, rifiutava quell'occasione che gli stava dando, era come se il suo più profondo io non concepisse cosa gli aveva chiesto. Voleva uccidere Saito, voleva distruggere quel ragazzo fulmine, voleva capire perché i capelli di Yami prendessero fuoco. Non avrebbe rinunciato a ciò che voleva perché qualcuno che distrubuiva pietà dal cielo gli diceva di andarsene, come se fosse la Grazia divina stessa. Lo aveva visto l'odio rivolto a lui nelle sue parole, quello lo avvertiva benissimo. Era solo un ipocrita a farlo scappare adesso, se davvero era un eroe lo avrebbe dovuto uccidere e divorarlo definitivamente con le fiamme dell'Inferno, non con la grazia del Paradiso.
    P-p-pensi che scapperò ora? Balbettava ancora ma non per paura o indecisione, era lo shock che gli scombussolava il cervello. Guardava con odio quel tizio, quella sottospecie di eroe. Si era ormai messo a sedere, appoggiato sulle mani. S-se mi vuoi fermare, uccidimi! Ryo approfittò di questi attimi per spingersi all'indietro con le braccia ed aiutandosi con la coda, usandola come perno per tirarsi lontano da Raul, riuscì ad allontanarsi quanto bastava per arrivare al fianco di Yami, forse un po' indispettita dal fatto che lui si era lanciato all'attacco a caso. Non sembrava soffrire per niente il capelli in fiamme, cosa che gli fece pensare che forse quello era il suo quirk. Teneva nella mano sinistra una frusta in fiamme come i suoi capelli.
    S-senti uh...Fuocherella. Disse dubbioso alla ragazza, affibbiandole un soprannome non conoscendone il nome. Era un po' riluttante a collaborare con la misteriosa donna, ma non aveva molta scelta. Non ho idea di chi tu sia sinceramente. Però se t-tenessi questo qua occupato due minuti mi faresti un favore. La guardò negli occhi e rivide le iridi azzurre che questa volta erano illuminate dal fuoco, brillando molto di più di prima. Non voglio scappare, devo solo finire una storia in sospeso. Si girò verso Saito, che ormai aveva perso conoscenza dietro di loro. Non doveva ucciderlo, almeno non subito. Doveva solo usarlo.
    Tornò a guardare Raul, che attendeva scintillante la loro decisione. Scappare era decisamente l'opzione migliore per lui, ma non voleva giocare al gioco della pietà. Preferiva quello dei compromessi. Quello che voleva fare mentre la ragazza in fiamme lo teneva occupato era scivolare con la coda più indietro, dove il corpo senza coscienza del motociclista si trovava. Se ci fosse riuscito, avrebbe preso ancora seduto (non riusciva ancora a reggersi in piedi) tra le sue braccia Saito, mettendogli il braccio destro intorno al collo. Avrebbe preferito usare la coda, ma non riusciva a cambiare forma in quello stato. Voleva utilizzare la sua vittima come merce di scambio per la sua libertà: nonostante gli fosse stata appena offerta, non la voleva a quelle condizioni. Voleva che l'eroe gli chiedesse di risparmiare la vita dell'uomo un'altra volta, voleva vedere se avrebbe preferito sacrificare il pallido motociclista in cambio della soddisfazione di prenderlo. Non avrebbe esitato a rompergli l'osso del collo o spaccargli la testa con la coda se si fosse avvicinato troppo. Lottare con una vita sulle spalle sarebbe stato ben più difficile per il giovane. Voleva vederlo soffrire, voleva chiedere la pietà per qualcun altro.
    Hey! Gridò davanti a se, rivolto verso Raul, con Saito abbracciato in una presa mortale. Fermati o lo ammazzo! Ryo sorrise maniacalmente, stringendo leggermente la presa sul collo della sua vittima e avvicinando la coda al suo viso. Se ti allontani subito e disattivi il quirk, non gli sarà fatto niente! C'è anche la sua ragazza dietro di te ti ricordo! Contro un avversario così forte, non poteva sperare di batterlo a viso aperto. Non era nemmeno sicuro che Yami sarebbe riuscito a trattenerlo. Doveva premere sul suo punto debole, il peso che gli dava essere un eroe.

    Ryo Tatsuki
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    Azioni: Ritirata all'indietro, presa di Saito come ostaggio, mantenimento Coda a Scorpione
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    TECNICHE:
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    Coda a scorpione
    Ryo risveglia il suo quirk in forma base, ovvero quella a forma di scorpione. Qui la coda è lunga circa 2 metri e 20, divisa in vari segmenti che terminano in uno più affilato. La forma base non è particolarmente potente, ma è comunque una versatile arma per combattere.
    Danni Taglio, Lievi Costo in energia: 10, mantenimento 5
     
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    Il messaggio risulta editato perchè sono un coglione. Non ho modificato nulla, solo fatto casino copiando il layout.











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    C A C C I A I L C A C C I A T O R E


    Narrato x Parlato Yami x Pensato Yami


    L'offensiva di Ryo non sembrava aver dato i frutti migliori. Strano. Il ragazzo si era lanciato a testa bassa sull'eroe per colpirlo con la sua coda. Quella coda, ad essere onesti, sembrava saper fare un sacco di cose. Unirsi, separarsi. Ballare. Se fosse stata anche isolante, sarebbe stata proprio utile. Sorpresa: non lo era. Dal braccio teso dell'eroe dai capelli castani uscì una sorta di sfera elettrica che impattò con la coda di Ryo. La scossa attraversò la sua coda per giungere fino al fondoschiena del ragazzo. Da dietro di lui, Yami avrebbe potuto vedere quella luce macabra diffondersi per le sue vene in meno di un secondo. Corrugò per un attimo le sopracciglia. In un batter d'occhio, il ragazzo con la benda era rantolante a terra. Non aveva mai messo i rebbi di una forchetta in una spina della corrente elettrica quindi non era sicura di come potesse sentirsi ora, ma certamente non bene. Le ricordava quasi come si sentiva quella volta in cui suo fratello si era fatto colpire da Sajin ed era svenuta di fronte a Yuya. Aveva una bella chiazza di sangue in pancia, quella volta. Ryo invece non sembrava presentare ferite ma cionondimeno sembrava star soffrendo come un cane. La ragazza non si mosse, guardando Raul. Il ragazzo le intimò di andarsene, chiamandola Medusa. Sorrise. Una bella citazione, forse non troppo pertinente però. Se se ne fosse andata, non le sarebbe successo nulla. Oh, e non sarebbe successo nulla neanche a Ryo. Ridacchiò leggermente, stando ferma.
    Uh? A me sembra messo già abbastanza male. - lo guardò. Era a terra che si contorceva gridando. Probabilmente tre o quattro funzioni del suo corpo non si stavano svolgendo proprio al meglio in quel preciso istante - Non proprio un comportamento eroico, non credi?
    A vederlo rantolare per terra in quel modo, un po' di pensieri le passarono per la testa. Quello aveva appena sparato una sfera di elettricità pura addosso a un ragazzo. Nella sua mente si fece sempre più chiara un'idea: quella che - indipendentemente dalla parte della legge da cui stavano - i buoni e i cattivi non erano che la stessa cosa. Tutti erano pronti a uccidere per i loro ideali, a far male agli altri. Erano pronti a calpestarli. La vita di quel motociclista e della sua ragazza non valevano certamente di più di quella di Ryo o della sua. Eppure Raul era pronto ad annichilare un ragazzino per difendere due persone che non conosceva. Perchè? Perchè quelli come lei e il ragazzo con la benda erano pedine sacrificabili, scarti della società, mentre altri erano persone da difendere? Era per i capelli bianchi? No, ovviamente no.
    Il ragazzo le disse di prendere il ragazzo e andarsene, li avrebbe lasciati andare. Non era sicura di poterci credere, ma non era neppure la cosa più importante lì. Di sicuro non senza molta fatica, Ryo si era intanto messo a sedere sull'asfalto. Non aveva grandi doti combattive o comunque era andato troppo istintivamente ad attaccare, ma di sicuro aveva coraggio. Non poté fare a meno di pensare a Sajin, quella volta in cui si buttò tra le fiamme pur di perseguire il suo obbiettivo. Si morse il labbro. Aveva perso troppe persone in quelle storie. "Pensi che scapperò ora?" Strinse la frusta. "Se mi vuoi fermare, uccidimi" Il ragazzo si diede la spinta con quella coda malconcia e quasi al limite della necrosi per indietreggiare.
    Mi spiace, eroe. - disse la ragazza con tono pacato - Non sono io a prendere le decisioni, qui.
    Il ragazzo la chiamò fuocherella. Inclinò la testa, confusa, ma non chiese oltre. Insomma, non era il momento adatto. Le chiese di tenere occupato lo studente della U.A. mentre finiva la sua tortura o il suo rito di corteggiamento. Yami non era ancora sicura della cosa. Gli poggiò la giacca ignifuga sulla spalla, sorridendo. Il ragazzo intanto si era inchinato - non con poca fatica - per tentare di raccogliere Saito, senza sensi, da terra.
    Non togliertela. - disse, prendendo poi il suo kukri e offrendoglielo - Divertiti, mi raccomando.
    Mosse quindi dei passi avanti verso Raul. I due distavano circa cinque metri, ora. Lo fissò negli occhi, per quanto il buio rischiarato dal suo fuoco e dalle scintille del ragazzo gli permettesse. Ora era chiaro, era anche in grado di espellere elettricità. Le rimaneva solo da scoprire se poteva egli stesso diventare elettricità pura o meno.
    Beh, hai sentito, Eroe. - mosse qualche passo in avanti, espandendo il suo quirk. Le fiamme ora volteggiavano attorno alla sua testa e avevano una lunghezza di circa due metri. Ondeggiavano attorno a lei come la fiamma di una candela mossa dal vento - Fossi in te mi preparerei e farei attenzione alla ragazza. - sorrise - Ho paura che diventerà un po' caldo, qui.
    Scattò quindi verso l'uomo. Giunta a poco più di due metri da lui, avrebbe esteso il braccio sinistro, portandolo da sinistra verso destra. Lo scopo era di colpirlo con una frustata all'altezza delle costole, alla sua destra. Al contempo, una lingua dei suoi capelli sarebbe partita da una ciocca destra e avrebbe effettuato il movimento speculare, tentando di stringerlo dalla sua sinistra in una morsa letale. La particolarità era che una leggera scossa avrebbe attraversato dapprima il cuoio capelluto di quella ciocca, trasmettendosi poi alla fiamma. Giunta all'obbiettivo, sarebbe esplosa come un petardo. Visto che sia la frusta che i capelli erano al momento all'estremo limite, il suo scopo era quello di indurre Raul ad indietreggiare. Così facendo però avrebbe lasciato la donna nella sua zona d'azione, dando ai due un ulteriore vantaggio strategico. Non sapeva come si sarebbe comportato rispetto a Ryo e al suo ostaggio. Forse - da buon eroe - avrebbe tentato di gettarsi subito su loro due. Gli sarebbe stato difficile però attraversare quello sbarramento di fuoco. E se anche si fosse difeso come aveva fatto precedentemente con Ryo, le sue fiamme non avrebbero preso la scossa. In ogni caso, questa era la sua idea migliore per iniziare. Relativamente a ciò che aveva visto, era più o meno in una botte di ferro. E' anche vero, però, che il ferro è un ottimo conduttore.
    Y a m i

    Esperienza: 755
    Attacco: 130 + 15
    Quirk: 150
    Agilità: 120
    Energia: 410 - 5 - 20
    Stato fisico: Illeso

    Scheda

    TECNICHE USATE


    ↠ Gnista » Dalla base dei capelli di Yami prende corpo una leggera vibrazione. Percorrendo i capelli, una volta giunta al loro termine, li infiamma attivando quindi il suo quirk. Le fiamme create dai capelli possono essere quindi manovrate a piacimento. L'intero processo richiede solamente qualche istante. L'attivazione del quirk e il suo mantenimento garantiscono alla ragazza un bonus di 1 punto in forza ogni 10 punti quirk. NOTA: Tutti gli attacchi eseguiti col quirk vengono calcolati con la sommatoria FRZ+QUI e non FRZ/2+QUI/2 + AGI o QUI+AGI.
    Costo - 15 | Mantenimento - 5

    ↠ Flammar Stormen » Dalla base dei capelli di Yami prende corpo una leggera vibrazione, simile a quella che si origina all'attivazione della sua unicità. Percorrendo il capello e diffondendosi quindi alla lingua di fuoco che prende vita da questo, la vibrazione continua ad avanzare finchè non giunge al limite estremo della fiamma. Qui causa una piccola esplosione simile allo scoppio di un petardo, ma in grado di causare danni anche ingenti.
    Danni - Medio-gravi | Costo - 20
    CITAZIONE
    ⊕ Häxa Hår » Una particolare frusta sviluppata a partire dai capelli di Yami. Questi sono stati prelevati, opportunamente riprodotti in laboratorio e innestati su questa frusta. Equipaggiamento di supporto ma a carattere offensivo, quest'arma di estensione totale pari quasi a due metri (40 cm. di manico, 150cm. di coda effettiva) è in grado di riprodurre in tutto e per tutto l'Unicità della ragazza, trattandosi fondamentalmente dei suoi capelli. Questi sono resistenti al fuoco e l'arma può anche essere utilizzata senza essere ricoperta di fuoco, come semplice frusta. L'accensione, però, non è legata a un qualche tipo di meccanismo, ma è una conseguenza della sua unicità. Pertanto risulta che: (1) l'arma potrà essere accesa solamente se in contatto diretto con Yami (2) Qualora il contatto cessasse, sarà necessario accenderla nuovamente, utilizzando la tecnica apposita di attivazione del quirk, anche se i capelli sono ancora attivi. (3) Il costo di attivazione e mantenimento è quello della tecnica. Se assieme ai capelli si accende anche la frusta, si pagherà comunque il costo della tecnica una sola volta (una attivazione). Se la frusta va accesa nuovamente, il costo sarà comunque pagato interamente, per ogni volta in cui si intende riaccenderla. L'accensione della frusta non aumenta il costo di mantenimento, che rimarrà lo stesso indipendentemente dal suo utilizzo. (4) La frusta è comunque un catalizzatore e non parte di Yami stessa. Questo significa che la fiamma della frusta non può essere governata (es. allungata o mutata), ricoprendo solamente la lunghezza della coda, e che non potrà essere utilizzata per effettuare tecniche.







    Edited by exquisite†corpses - 18/5/2018, 00:05
     
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    La prima sconsiderata offensiva di quel bastardello si concluse con un nulla di fatto, anzi qualcosa in effetti la fece, si rosolò a puntino la coda. Come immaginavo si trattava solo di un ragazzino tutto fumo e niente arrosto, probabilmente vittima di quella società marcia e corrotta che porta anche i ragazzini a preferire la vita da criminale che quella da persona civile. Non mi era ancora ben chiaro dove fosse precisamente il problema di fondo, ma una cosa era certa: prima o poi ci sarei arrivato, avrei trovato quel cancro che avvelenava la vita stessa ed avrei messo al sicuro quelle persone che attualmente vivono nel terrore e nell'angoscia di ciò che potrebbe accadere dietro l'angolo.

    Uh? A me sembra messo già abbastanza male

    Rispose così la ragazza alla mia offerta di libertà senza ulteriori problemi

    Non proprio un comportamento eroico, non credi?

    Da un certo punto di vista avrebbe anche potuto avere ragione, ma d'altronde io non ero ancora un eroe ed in ogni caso non lo sarei stato del tipo comune.

    Quello è in nulla rispetto a ciò che potrebbe accadervi se continuate... No certo, non è un comportamento da eroi, ma sai com'è... ultimamente gli eroi, o almeno quelli denominati tali dalla società, stanno fallendo... Ci vuole qualcosa di più concreto per rimettere in ordine i cocci di questo mondo!

    Presi un attimo fiato e poi ripresi

    Non mi piace fare del male a dei ragazzini... dissi osservando l'ancora dolorante mascalzone che mi aveva aggredito, per poi tornare a rivolgermi a lei né tantomeno alle ragazze, ma ci sono delle promesse che mi obbligano a fare quanto possibile per salvare questo mondo ingrato... Perciò te lo ripeto per l'ultima volta, porta via il tuo amico e non ci saranno altri problemi... Continuate ad infierire su queste persone o ad attaccarmi e reagirò facendo sul serio!

    Nel frattempo scorpioncino-boy si era leggermente ripreso, quel tanto che bastava per riuscire a raggiungere nuovamente l'uomo ormai privo di sensi mettendo in chiaro le sue intenzioni ostili

    Ragazzo... Ma cosa ti è successo per far nascere tanta oscurità dentro di te?

    Quella domanda, per quanto volesse essere più una costatazione, mi sorse spontanea mentre anche la ragazza stava per dire la sua

    Mi spiace, eroe... Non sono io a prendere le decisioni, qui.

    Non potei che rattristarmi del sentire quelle parole mentre si apprestava a coprire il ragazzo con la sua casacca, nonché a passargli la sua particolare arma.

    Non togliertela... Divertiti, mi raccomando.

    Che anche lei fosse infondo un caso disperato come sembrava esserlo il ragazzino? Speravo ancora che non ci fosse bisogno di ferirla ma se mi avesse costretto non mi sarei certo tirato indietro.

    Mi è sembrato di capire che lui non ti conosce... Allora perchè lo aiuti? Spero che sia una ragione valida almeno, sia per darti modo di sostenere il peso di quel massacro, sia per non dover patire i miei fulmini per una futile ragione!

    Il giovane intanto aveva raggiunto l'uomo e lo aveva preso in ostaggio mentre la ragazza stava attivando il suo quirk fiammeggiante.

    Fermati o lo ammazzo! Se ti allontani subito e disattivi il quirk, non gli sarà fatto niente! C'è anche la sua ragazza dietro di te ti ricordo!

    Nel pronunciare quelle vili parole mostrò un sorriso compiaciuto, come se pensasse di aver trovato il modo di darmi scacco. Povero sciocco.

    Beh, hai sentito, Eroe... Fossi in te mi preparerei e farei attenzione alla ragazza...Ho paura che diventerà un po' caldo, qui.

    Già la ragazza, lei forse era l'unica davvero innocente e meritevole di essere salvata, o almeno non avevo motivi per pensarla diversamente.

    Ma allora non avete ancora capito... Di quell'uomo non mi frega nulla... Pensavo di avertelo detto poco fa... Lo considero un tuo pari e se non fosse già stato ridotto così male magari ci avrei pensato io stesso... Il motivo per cui stai per essere colpito dal pugno della giustizia dipende dalle TUE AZIONI, non dalla persona verso cui le rivolgi!

    Sbottai verso il ragazzino per poi dirne anche alla ragazza che aveva iniziato ad avvicinarsi

    Caso diverso è per la ragazza, lei presumibilmente non ha colpe e quindi è sotto la mia protezione fino a prova contraria!

    Il tempo delle parole era però ormai concluso, anche medusa era ormai partita all'attacco con le sue fiamme nonché con la frusta che impugnava saldamente. Senza indugiò lasciai flettere le ginocchia di quel tanto che bastava a scattare e mi prodigai in un rapido scatto, con l'ausilio dei miei particolari stivali, verso l'origine dell'attacco, nel momento in cui le due sferzate si fossero trovate in prossimità del mio corpo avrei tentato di spiccare un salto controllato con avvitamento in modo da lasciar passare i due flussi sotto il mio capo e quindi tornare a terra pronto a continuare la corsa in quel momento di sbilanciamento. Era tempo del contrattacco!

    Azioni:
    Mantenimento Superattivazione Neuromuscolare - 3
    Scatto + Salto per schivare - 5

    Energia 401

    Forza 70 Quirk 170 Agilità 210(+17) (+11 solo nella schivata)


    Per quanto riguarda gli stivaletti invece, oltre alle medesime caratteristiche suddette, avranno anche un particolare dispositivo inserito nelle suole che, tramite dei cuscinetti ipersensibili, fornirà feedback specifici attraverso i propiocettori della pianta dei piedi e migliorerà quindi la stabilità durante gli spostamenti (recupero dell'equilibrio anche in situazioni critiche) aumentando inoltre il controllo della spinta durante l'accellerazione (+5% in velocità solo durante gli scatti con un conseguente costo in energia pari a 5)
     
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    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

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    CITAZIONE
    Nonostante Ryo fosse stato ferito, la sua coda incenerita, e la sua volontà colpita tanto da vacillare, il ragazzo decise di mettere in campo tutto il suo coraggio e non accennò a scappare. Si ritirò a distanza di sicurezza, per ovvi motivi, e credendo di fare la mossa più furba, accettando, seppur dubbioso, il supporto della ragazza albina, prese in ostaggio il corpo svenuto di Saito.
    Rivolgendosi all'eroe che si era presentato lì come paladino della "giustizia", lo appellò, lanciandogli una sfida. Una sfida che era quasi certo di poter vincere. Anche Yami provò a far vacillare le convinzioni di Raul, sennonché quest'ultimo dimostrò d'avere un'etica fin troppo ferrea.
    La prima a lanciarsi all'attacco fu Yami, brandendo la frusta di fuoco e accompagnando l'offensiva dell'arma con le fiamme provenienti dai suoi crini, ora accesi e vividi, tentò di cogliere di sorpresa l'eroe: aveva tutte le intenzioni di stringerlo in un attacco a morsa, infuocato e pericoloso quanto letale.
    Raul non fu tanto più reattivo di lei, solo più veloce. Scattò in avanti quasi all'unisono, evitando di finir catturato e lambito dal calore delle fiamme, proprio all'ultimo e solo grazie al suo equipaggiamento. Saltò in alto, schivando il colpo, e lasciando che l'attacco di Yami colpisse solo il vuoto, illuminando ancor di più il vicolo stretto ed isolato. Se non avessero fatto attenzione, tra molto poco i più curiosi, dal lato della strada su cui dava il vicolo, si sarebbero affacciati e notando il combattimento in corso avrebbero anche potuto chiamare la polizia. Le suole delle scarpe di Raul toccarono terra, alle spalle di Yami. Adesso era tra due fuochi, e gli rimanevano due scelte: cercare di tenere a bada Yami e le sue fiamme, o tentare di salvare il motociclista e la sua ragazza dalle grinfie di Ryo?



    CITAZIONE
    • Yami (attacco) » forza + quirk = 130(+15) + 150 = 295
    • Raul (difesa) » forza + agilità = 70 + 210(+17) + 11 = 308
    • Raul riesce a schivare, e può attaccare.
    - Turno di Raul, motivi tecnici piuttosto ovvi, direi.
    Procedere a ritroso quindi: Raul-Yami-Ryo

    Ryo [stato fisico] : danni medio-gravi da folgorazione, in particolare sulla coda.
    Raul [stato fisico] : illeso.
    Yami [stato fisico : illesa.

    Ps: Delin, se Raul non dovesse far niente per salvare il motociclista e se tu lo ritieni in character con il tuo pg, sei autorizzato ad uccidere Saito e la sua ragazza (addio, comparse irrilevanti sigh) ovviamente a tuo rischio e pericolo.
    contattiwww
     
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    La mia manovra difensiva fu efficace e mi permise di scavalcare indenne la ragazza dai capelli di fuoco. Il momento di fare la mia mossa era arrivato e quel ragazzino doveva avere ciò che si meritava, una bella lezione gli avrebbe certamente dato modo quantomeno di riflettere e chissà, magari sarebbe servito a fargli comprendere i suoi errori. Convinto di ciò, nonappena toccai terra distesi il braccio proprio verso di lui ed iniziai ad incanalare la mia elettricità nel guanto.

    Questo è tutto per voi!

    Avrei quindi tentato di rilasciare il mio Fulmine Lineare in modo che lunga la sua traiettoria avrebbe trapassato sia la spalla dell'uomo svenuto, che del ragazzo che lo teneva in ostaggio. Non potevo però dimenticarmi della bella Medusa, rivolsi quindi a lei lo sguardo e tentai il medesimo attacco mirando questa volta alla folta chioma arroventata, il mio obbiettivo era di recidere una delle tante ciocche di capelli più come avvertimento che per una qualche utilità.

    Fermati... Non hai fatto ancora nulla di irreparabile da meritare di essere punita... Non costringermi a ferirti!

    Avrei quindi tentato un ulteriore rapido movimento in modo da oltrepassare anche i due, probabilmente folgorati, corpi.

    Cosa deciderai di fare? aiutare lui? o affrontare me in una battaglia senza speranze?

    Dopodichè mi rivolsi al ragazzo

    Mentre continuerai a sentire il dolore delle ferite che ti ho inferto senza che tu potessi reagire in alcun modo, pensa a quanto tu sia stato inutile ed insignificante ai miei occhi... Se continuerai perpetrare il male incondizionato come ti ho visto fare poco fa, ti farò sentire cento volte peggio sia emotivamente che fisicamente...

    Avrei quindi fatto un ulteriore passo indietro speranzoso che la ragazza capisse la loro posizione e si comportasse da persona saggia.

    Azioni:
    Mantenimento Superattivazione neuromuscolare -3
    Fulmine lineare contro Ryo -40
    Fulmine lineare contro Yami -40
    Scatto per andare dietro Ryo

    Energia 318

    Forza 70 Quirk 170 Agilità 210(+17)


    -Fulmine lineare LV3: Grazie all’Accumulatore Fotonico, Raul sprigiona un raggio fotonico ad alta capacità distruttiva. Il suddetto raggio si estende per una distanza di massimo 10m, regolabili dal dispositivo, prima di dissipare la sua energia residua nell’aria sotto forma di elettroni.
    Danno: Medio-Grave
    Attivazione 40
     
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21 replies since 4/5/2018, 00:44   417 views
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