Caccia il cacciatore

Combattimento - Delin, exquisite†corpses e Roy90

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    Y A M I D Ø D S O N

    C A C C I A I L C A C C I A T O R E


    Narrato x Parlato Yami x Pensato Yami


    Il ragazzo ci sapeva fare, di sicuro più di lei. A dire il vero, non era mai stata una tipa da combattimenti. Aveva combattuto seriamente solo una volta contro Yuya e tutto si era fermato per una pugnalata nel petto. Petto che, a dire il vero, non era neppure suo. Questa volta però non era così. Non era sola, non doveva prendere i danni per due persone. Non aveva una testa calda in squadra. Poteva ragionare sulle sue azioni e comportarsi nel modo più vantaggioso possibile. Ciò che le mancava era esperienza, e padronanza del quirk. Come detto, non aveva avuto molte esperienze di combattimento e - come intuibile - non aveva ancora il massimo controllo sul suo nuovo potere. Ottenere un'unicità attraverso un intervento genetico non era una cosa da tutti i giorni, neppure il suo corpo era ancora abituato. Quello di fronte a lei probabilmente aveva avuto molte più esperienze, sembrava ben formato. Mentre tentava di portare a termine il suo attacco a ganascia per stringerlo in una morsa di fiamme usando da un lato la frusta e dall'altro una delle sue trecce, il ragazzo scattò verso di lei per sfruttare il punto cieco dato dall'estensione delle sue braccia, e lo evitò saltando sulla sua testa. I discorsi di quel ragazzo non stavano né in cielo né in terra. Che si fosse sbagliata? Quello sembrava più il comportamento di un Vigilante di quello di un eroe. Sì, quei tizi pazzi che si credevano paladini della giustizia ma senza che nessuno gli avesse dato il diritto di agire come tali. Almeno questo era quello che la ragazza percepiva dalle sue parole. Aveva detto che non l'avrebbe attaccata, e così fece. Non era sicura fosse davvero perchè "non aveva fatto niente" visto che aveva appena provato a colpirlo o semplicemente del becero maschilismo, ma non la colpì. Atterrato alle sue spalle, corse verso Ryo. Il ragazzo teneva Saito - il motociclista - come ostaggio. Aveva il kukri della famiglia Dodson in mano, puntato al suo collo. Prima era sicura fosse un'idea intelligente, un ottimo scudo. Ora aveva rivalutato l'avversario che si trovava davanti e - forse - poteva essere una precauzione più che inutile. Aveva anzi detto esplicitamente che non gli importava nulla della vita dell'uomo, che magari l'avrebbe potuto uccidere lui stesso. Era evidente, doveva fare qualcosa. Non "meritava di essere punita", disse. Che fosse uno di quelli a cui piacevano certi giochetti? Correndo verso Ryo, la mise in fronte a una scelta. Aiutare il ragazzo, combattere contro di lui, andarsene. Forse ai suoi occhi potevano apparire come opzioni plausibili, ma lei non si trovava di fronte a una scelta. Si trovava di fronte a un obbiettivo. Il ragazzo fece per lanciare una sorta di saetta. Yami fece il possibile per difendere chi doveva difendere. Estese una ciocca di capelli diretta verso la caviglia dell'uomo. Il suo scopo era attorcigliare le fiamme attorno alla gamba non tanto per fargli danno ma per farlo cadere. Se ci fosse riuscita avrebbe potuto deviare la saetta che stava lanciando, pur inconsapevolmente. Voleva solamente fermare la sua avanzata in quel momento. Se non ci fosse riuscita, se la sarebbe dovuta vedere Ryo da solo. Non sembrava avere scrupoli. Il colpo seguente le avrebbe forse scompigliato la chioma, provò ad evitarlo solo inclinando il collo, ma non era un problema. Quell'essere che aveva davanti sembrava senza scrupoli, di sicuro ne aveva meno di lei. Avrebbe potuto prendere la donna, lei sembrava un ostaggio sicuro, non aveva fatto niente. I suoi capelli però erano infuocati, non poteva spegnerli e non voleva correre rischi. Rimase semplicemente in piedi al suo posto, indipendentemente che fosse riuscita a deflettere o meno il suo attacco e proteggere Ryo o meno. Guardò l'"eroe" di fronte a sé mentre i suoi capelli ondeggiavano.
    Non ho scelta. - rispose, tranquilla, grattandosi poi il mento con la mano libera, la destra - Non lo faccio mica per piacere. Mi pagano. - sospirò, scuotendo la testa - Niente di personale, "eroe". E' solo ciò che faccio per vivere. - detto ciò, iniziò a muovere qualche passo verso di lui.
    Chi mi assicura che ci lascerai andare? Che... non ci denuncerai? - guardò Ryo, ammesso fosse ancora vivo - Capelli bianchi, pelle troppo scura... O troppo chiara... Siamo due persone che danno nell'occhio in mezzo alla folla, figurati se qualcuno sa anche chi deve cercare. - diede uno schiocco a terra con la frusta, per testarne le fiamme - C'era più intento distruttivo nel tuo corpo di tutti quelli inferti da Ryo. Non credo tu sia nella posizione per fare una predica. Credo dovresti essere tu ad andartene e basta. - concluse la svedese. Yami era in realtà abbastanza tranquilla, voleva solo concludere il suo lavoro nel miglior modo possibile. La moralità e le azioni di quel ragazzo però lo confondevano. Aveva visto molto meno eroismo e spirito di sacrificio in lui di quanto ne avesse visto nella maggior parte dei cosiddetti "cattivi" che aveva incontrato. E questo - onestamente - non poteva far altro che confonderla.
    Y a m i

    Esperienza: 755
    Attacco: 130 + 15
    Quirk: 150
    Agilità: 120
    Energia: 385 - 5
    Stato fisico: Illeso

    Scheda

    TECNICHE USATE


    ↠ Gnista » Dalla base dei capelli di Yami prende corpo una leggera vibrazione. Percorrendo i capelli, una volta giunta al loro termine, li infiamma attivando quindi il suo quirk. Le fiamme create dai capelli possono essere quindi manovrate a piacimento. L'intero processo richiede solamente qualche istante. L'attivazione del quirk e il suo mantenimento garantiscono alla ragazza un bonus di 1 punto in forza ogni 10 punti quirk. NOTA: Tutti gli attacchi eseguiti col quirk vengono calcolati con la sommatoria FRZ+QUI e non FRZ/2+QUI/2 + AGI o QUI+AGI.
    Costo - 15 | Mantenimento - 5


    CITAZIONE
    ⊕ Häxa Hår » Una particolare frusta sviluppata a partire dai capelli di Yami. Questi sono stati prelevati, opportunamente riprodotti in laboratorio e innestati su questa frusta. Equipaggiamento di supporto ma a carattere offensivo, quest'arma di estensione totale pari quasi a due metri (40 cm. di manico, 150cm. di coda effettiva) è in grado di riprodurre in tutto e per tutto l'Unicità della ragazza, trattandosi fondamentalmente dei suoi capelli. Questi sono resistenti al fuoco e l'arma può anche essere utilizzata senza essere ricoperta di fuoco, come semplice frusta. L'accensione, però, non è legata a un qualche tipo di meccanismo, ma è una conseguenza della sua unicità. Pertanto risulta che: (1) l'arma potrà essere accesa solamente se in contatto diretto con Yami (2) Qualora il contatto cessasse, sarà necessario accenderla nuovamente, utilizzando la tecnica apposita di attivazione del quirk, anche se i capelli sono ancora attivi. (3) Il costo di attivazione e mantenimento è quello della tecnica. Se assieme ai capelli si accende anche la frusta, si pagherà comunque il costo della tecnica una sola volta (una attivazione). Se la frusta va accesa nuovamente, il costo sarà comunque pagato interamente, per ogni volta in cui si intende riaccenderla. L'accensione della frusta non aumenta il costo di mantenimento, che rimarrà lo stesso indipendentemente dal suo utilizzo. (4) La frusta è comunque un catalizzatore e non parte di Yami stessa. Questo significa che la fiamma della frusta non può essere governata (es. allungata o mutata), ricoprendo solamente la lunghezza della coda, e che non potrà essere utilizzata per effettuare tecniche.





     
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    Poco prima di ritirarsi all'indietro per prendere Saito come ostaggio, la ragazza con i capelli infuocati gli consegnò tra le mani quello che sembrava un coltello la cui lama era celata da un prezioso fodero in pelle. Ryo lo prese tra le mani e ne sfilò la copertura, rivelando una splendida lama con il manico che sembrava un antico manufatto vichingo. La parte affilata era tenuta in perfette condizioni e brillava alla luce del fuoco, mostrando che era un oggetto tenuto con estrema cura. Ryo pensava che una persona la si poteva giudicare anche da come teneva le proprie armi e Yami gli fece una buona impressione.
    Si era messo poco dietro di lei, tenendo la lama puntata sulla gola di Saito che si dimenava debolmente tra le sue braccia. Era sicuro che il ragazzino avrebbe in qualche modo esitato e che la sua compagna lo avrebbe arrostito per bene mentre chiedeva di lasciare andare quell'uomo, dopotutto era un giovane eroe e pensava che sarebbe riuscito ad espugnare il suo odio verso di lui tramite gli ostaggi. Purtroppo il giovane dalla pelle scura non conosceva Raul, ne come ragionasse secondo le sue regole e non come un eroe tradizionale. Alle sue minacce aveva risposto con un sorriso di scherno. Non gli importava assolutamente niente della vita sgraziata del motociclista, ne di quella di Ryo e di Yami a quanto pare. Voleva solo dimostrare di avere ragione nel suo ragionamento contorto da eroe di strada, cosa che lo irritò molto. Trovava quella situazione così strana, così ridicola, le parole di Raul sembravano un sermone di un generale che dispensava pietà come se fosse la cosa più preziosa del mondo. Forse se la tirava un po' troppo, quella specie di eroe depravato. Sembrava così crudele in quel momento, così squisitamente fuori dalle regole che gli imponeva la società. Se voleva uccidere qualcuno lo avrebbe fatto, anche se ipocritamente diceva di non voler far del male alla ragazza in fiamme. Quale era la differenza fra loro due? Probabilmente
    vedere qualcuno torturare una persona non era proprio un bel biglietto da visita. Però Yami lo aveva difeso, un efferato criminale, ma non gli sembrava importare: forse perché era una donna? O perché nella sua logica perversa credeva di essere nel giusto, nella luce?
    Raul non stette molto a ragionare con loro e con prontezza reagì all'attacco infuocato della ragazza. Osservò il mancato colpo di Yami, che sembrava più maldestra nel maneggiare i suoi capelli che la frusta. Il ragazzo elettrico aveva effettuato una schivata acrobatica, oltrepassando la donna come un pallone e atterrando tra lei e Ryo, che strinse sorpreso l'affilata lama sul collo di Saito. Dopodiché Raul puntò un dito nella sua direzione, come un bambino che gioca a sparare per finta con le mani. Vide l'elettricità scorrere rapidamente dal braccio alla mano, che sembrava quasi un accumulatore e capì che gli voleva sparare ancora l'elettricità addosso. Lo osservava con sguardo vuoto. Guardò velocemente nella direzione di Yami, che non era rimasta con le mani in mano e sembrava voler colpire il suo avversario con i suoi capelli. Lui aveva ancora Saito tra le braccia, Ryo messo in ginocchio per tenerlo in una posizione semi-sdraiata. L'unica cosa che poteva fare per vincere quel combattimento era affidarsi a Yami, dovevano in qualche modo prendere il sopravvento sulla forza spaventosa del loro avversario. Non era sicuro di poter reggere un altro fulmine, ma come altro potevano atterrare Raul? Forse doveva sacrificarsi per la vittoria, cosa che non aveva fatto. Non lo faceva per altruismo verso la sua compagna, era la logica senza senso dell'eroe che gli riempiva il cuore di rabbia. Non voleva stare fermo, aspettare che qualcuno lo salvasse come era successo l'ultima volta. Se c'era un momento per tirare fuori un po' di coraggio in fondo a quella vita di ossessioni, era di sicuro quello. Non poteva affidarsi alla coda per attaccare, però aveva ancora il coltello di Yami in mano e il suo arto aggiunto aveva ancora massa, poteva muoversi. Fece quello che gli disse l'istinto e mosse la lama del coltello verso il braccio del suo avversario, tentando in tutti i modi di colpirlo prima che sparasse. Non era sicuro di riuscirci, considerata l'elevata velocità di chi aveva di fronte, ma poteva aprire un'apertura per la ragazza di fuoco. Lasciò andare Saito che cadde di faccia per terra e tentò un colpo con la parte affilata della lunga lama, che poco prima aveva puntato sulla molle carne della sua vittima, spingendo alla bell'e meglio con il suo peso da sinistra verso destra con un rapido movimento del braccio. Considerate le distanze però e la fretta del suo gesto, avrebbe urtato la sua mano più con il manico che con la lama. Non era sicuro che quella barriera elettrica fosse ancora attiva, cosa a cui pensò dopo considerato il poco tempo che entrambi gli avevano dato. Del motociclista se ne poteva anche occupare più tardi, la sua priorità era sistemare quel presuntuoso ragazzo.



    Ryo Tatsuki
    Livello 2
    Energia 65/100
    Forza 16 +3 (totale: 19) [Bonus Quirk Transformation]
    Quirk 30
    Agilità 39

    Azioni: Tentato disturbo azione d'attacco Raul con manico del coltello
    CITAZIONE
    TECNICHE:
    CITAZIONE
    Coda a scorpione
    Ryo risveglia il suo quirk in forma base, ovvero quella a forma di scorpione. Qui la coda è lunga circa 2 metri e 20, divisa in vari segmenti che terminano in uno più affilato. La forma base non è particolarmente potente, ma è comunque una versatile arma per combattere.
    Danni Taglio, Lievi Costo in energia: 10, mantenimento 5
     
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    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

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    Il ragazzo dai capelli scuri, Raul, sembrava molto sicuro di sé e delle sue capacità. Era riuscito ad evitare la morsa infuocata di Yami, era riuscito a ferire l'altro ragazzo con i capelli bianchi, se fosse riuscito a salvare anche il motociclista avrebbe potuto concludere la sua giornata con la più eroica delle azioni, probabilmente sarebbe stato addirittura premiato. Peccato che così non successe.
    I tre ragazzi si mossero quasi all'unisono. Appena si accorsero delle intenzioni offensive dell'eroe, i due albini scattarono sulla difensiva. Raul tentò di scagliare il suo attacco contro Ryo, ma Yami riuscì a percepire la minaccia giusto in tempo, estese una ciocca dei suoi capelli e la avviluppò attorno alla caviglia del ragazzo, scottandola, ma soprattutto facendogli perdere la concentrazione ed, in parte, l'equilibrio. La saetta scagliata da Raul venne deviata di qualche centimetro, niente di grave, avrebbe comunque colpito Ryo in pieno, ma quell'attimo di sorpresa consentì al ragazzo di riprendere coscienza dei suoi sensi e capire che doveva spostarsi ed in fretta, o presto di vacuo non avrebbe avuto soltanto lo sguardo.
    Ryo si lanciò in un'ultima disperata offensiva, la saetta lo colpì comunque, in modo non diretto. Centrò in pieno Saito, folgorandolo, e trasmettendo l'elettricità a Ryo solo di striscio. Il ragazzo si era spostato, a causa del colpo non riuscì a raggiungere Raul, ma si salvò la vita.
    Per Saito invece, probabilmente non c'era più niente da fare, a meno che non venisse portato in ospedale nell'arco di cinque minuti.
    Quando Raul riuscì a voltarsi verso Yami, sparando la saetta verso di lei, l'unico risultato che ottenne fu quello di recidere la ciocca di capelli che gli aveva stretto la caviglia, la quale si staccò e si incenerì bruciando a terra come un foglio di carta.



    CITAZIONE
    Allora come avrete capito non mi sono basata molto sulle statistiche.
    Ovviamente un attacco di Raul contro Ryo ha il 100% di possibilità di riuscita, quindi sono andata un po' più sul narrativo.
    In ogni caso i turni sono: Yami-Ryo-Raul

    Ryo [stato fisico] : danni medio-gravi da folgorazione, in particolare sulla coda, sei ancora vivo per una botta di fortuna, e probabilmente sarai ad un passo dallo svenire.
    Raul [stato fisico] : scottatura alla caviglia.
    Yami [stato fisico : illesa.

    NOTE:
    Vi spiego i motivi di questa scelta. Raul sei stato un po' troppo autoconclusivo, capisco la consapevolezza di avere le statistiche più alte del gdr, ma dato che nell'attaccare Ryo tu hai dato le spalle a Yami non capisco perché la sua azione non dovrebbe riuscire. Ricorda che sei due contro uno, e non siamo nei cartoni animati delle winx dove i cattivi aspettano che le fatine abbiano finito di trasformarsi per attaccare o difendersi. Quindi se tu ti volti e la ignori di sana pianta, OVVIAMENTE Yami ne approfitta per provare a difendere la persona che stai attaccando.
    contattiwww
     
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    C A C C I A I L C A C C I A T O R E


    Narrato x Parlato Yami x Pensato Yami


    Cosa... - sussurrò la ragazza, guardando la scena davanti ai suoi occhi - Cosa cazzo stai facendo?! - proseguì, ora con tono più forte e autoritario. Raul aveva lanciato una saetta dalle dita verso Ryo, il ragazzo che stava seguendo. Il ragazzo dai capelli bianchi aveva Saito - il suo amato motociclista - stretto al petto. Lo stava usando come ostaggio, il coltello sfiorava la sua pelle. Un'ottima strategia, questo le sembrava. Quel ragazzo però - come detto - non era puro di cuore come lei potesse aspettarsi. Si aspettava uno stupido troppo volenteroso di fare l'eroe, aveva davanti agli occhi forse una persona che non voleva fare altro che testare le sue capacità nella notte e in un posto dove nessuno poteva vederlo. Ryo aveva le palle, si vedeva. Tentò di difendersi, di far dei danni a quel tizio usando il coltello. Era troppo immaturo, troppo poco allenato. Le venne il dubbio - non percepito consciamente vista la situazione che richiedeva di concentrarsi su tutt'altro - che fosse una persona completamente inutile. Uno sconosciuto a caso, un test. Per quale motivo Orochimaru voleva seguire una persona simile? Forse voleva il suo quirk, era l'unica spiegazione. La ciocca di capelli aveva fatto il suo percorso, più veloce del braccio di Ryo, e si era attorcigliata alla caviglia del ragazzo elettrico. Come immaginava, non aveva il pieno controllo del potere e quelle erano fiamme, non del cemento o una corda. Non riuscì completamente nel suo intento, ma diede l'input necessario a scombussolare il ragazzo, infastidire la sua mira, permettere al compagno dai capelli bianchi di spostarsi. Il fulmine perforò la carne del motociclista, spruzzando sangue nella sua direzione. Era troppo lontana - però - sia per essere sporcata che per pensare anche lontanamente di difenderlo. Non se ne era preoccupata, non rientrava nelle sue possibilità che potesse accadere. Era sicura sarebbe stato un colpo d'avvertimento o che avrebbe tentato di colpire il ragazzo in una zona scoperta, magari sul kukri metallico per diffondere la scossa. Non era così. Il corpo di Saito si contorse dopo l'impatto. Non sapeva se fosse per il dolore o per l'impulso che la scarica elettrica aveva dato ai suoi nervi. Non uscirono grida né gemiti. Per quel che ne sapeva, con un buco in corpo, poteva essere morto sul colpo. L'impulso si trasmise anche a Ryo, lo vide contorcersi. Doveva star soffrendo in una maniera assurda in quel momento. Si morse il labbro mentre piegava la testa. Il colpo successivo di Raul taglio la ciocca che - infiammata - lo costringeva alla caviglia. Quel che rimaneva del capello divenne nero e si incenerì nel suo tragitto verso terra. Le fiamme si spensero, ma altre ardevano più forti che mai sul suo capo e nella sua mano sinistra. Strinse la frusta. La situazione sembrava ormai irrecuperabile, per quanto volesse concluderla nel modo più pacifico possibile. La donna era a terra alla sua destra. Ancora svenuta, non aveva la minima idea di cosa fosse successo al suo compagno. Lo amava? Era solo un passatempo? O lei lo era per lui? Non importava. Era morta una persona. Ryo era ormai uno scorpione fritto, degno di una delle migliori bancarelle in centro a Bangkok. Il ragazzo che amava, il ragazzo che lo aveva tradito, ora giaceva mezzo morto al suo fianco. Beh, più morto che mezzo. Lo aveva seguito, studiato, aggredito. Gli aveva fatto qualche taglio sul volto, probabilmente non avrebbe mai voluto lasciargli un buco in petto. Non era giusto.
    Ehi... - sussurrò stizzita, correndo verso Raul - Cosa diavolo pensi di fare? - proseguì, con serietà nello sguardo. Il comportamento di quel ragazzo non le andava per nulla a genio, anzi. Le ricordava suo fratello. Una persona che pensa di avere la giustizia in tasca e pronta a fare ciò che vuole calpestando chiunque capiti sulla sua strada. Un uomo che non vede persone attorno a sé, ma solo sassolini da scalciare via dal proprio sentiero.
    A un paio di metri da lui, avrebbe piantato il tallone sinistro a terra per rallentare l'avanzata. Schioccando le dita della mano destra, delle lingue di fuoco avrebbero tentato di impattare il corpo di Raul. In particolare, una era puntata al volto, due al petto, una al lato destro del volto rispetto a Yami e una all'altezza del pettorale - sempre a destra - ma nel vuoto e non al corpo. Lo scopo era quello di spingere il ragazzo a evitare la mossa verso la sua destra - mirando alla parte sinistra del suo corpo - per farle spazio. Le due fiamme esterne servivano a impallarne il campo visivo. Non si sentiva in pericolo, almeno non rispetto a quello che aveva visto. Le fiamme non avevano corporeità a differenza della coda di Ryo, la barriera elettrica non avrebbe potuto farle nulla. Di sicuro il ragazzo aveva altri assi nella manica ma le sembrava l'idea più funzionale in quel momento. Che il ragazzo avesse parato o evitato il colpo, poco le importava in realtà. Sarebbe sgattaiolata verso destra, sbilanciandosi in avanti per prendere velocità e aiutandosi con le mani sull'asfalto per riprendere l'equilibrio. Mentre i suoi capelli si estendevano verso l'eroe - poco prima - aveva spento la frusta in modo da non impacciarsi ulteriormente. Lo scopo era correre verso Ryo, prenderlo in braccio come possibile e tentare di scappare verso la fine del vicolo. Quella opposta a quella da cui era entrato Raul. Una camminata lunga, ma non poteva prendere il ragazzo e poi correre di nuovo incontro al nemico che aveva provato ad evitare. La situazione era spinosa. Questo la rendeva per forza esposta a degli attacchi alle spalle, non poteva voltarsi indietro ogni due secondi e quello lanciava dei fottuti fulmini. Ciononostante era l'idea migliore che potesse venirle per evitare ulteriori vittime. L'idea era quella, quindi. Distrarre Raul con un colpo e sgusciare alla sua sinistra per prendere Ryo in braccio e scappare. Sperava che tutto andasse bene, ma c'erano troppe variabili. Che l'attacco andasse a segno senza problemi. Che Ryo avesse ancora bene addosso la giacca ignifuga o quella vicinanza ai capelli avrebbe potuto fargli più male che bene (anche se certamente meglio che un altro fulmine addosso). E - dannazione - che nonostante le convulsioni avesse ancora quel maledetto coltello stretto in mano. Non voleva perderlo, non così.
    Y a m i

    Esperienza: 755
    Attacco: 130 + 15
    Quirk: 150
    Agilità: 120
    Energia: 380 - 5 - 20
    Stato fisico: Illeso

    Scheda

    TECNICHE USATE


    ↠ Gnista » Dalla base dei capelli di Yami prende corpo una leggera vibrazione. Percorrendo i capelli, una volta giunta al loro termine, li infiamma attivando quindi il suo quirk. Le fiamme create dai capelli possono essere quindi manovrate a piacimento. L'intero processo richiede solamente qualche istante. L'attivazione del quirk e il suo mantenimento garantiscono alla ragazza un bonus di 1 punto in forza ogni 10 punti quirk. NOTA: Tutti gli attacchi eseguiti col quirk vengono calcolati con la sommatoria FRZ+QUI e non FRZ/2+QUI/2 + AGI o QUI+AGI.
    Costo - 15 | Mantenimento - 5


    ↠ Fan » Una sorta di sbarramento di fiamme. Allo schioccar delle dita della ragazza, cinque lingue di fuoco partono dai capelli di Yami per colpire frontalmente. Si tratta di una tecnica veloce e a corto raggio, colpendo a massimo un metro e mezzo di distanza. Le lingue tendono a mirare a spalle, bacino e testa (2-2-1). Una sorta di colpo di shotgun, ma molto caldo.
    Danni - Medio-gravi | Costo - 20


    CITAZIONE
    ⊕ Häxa Hår » Una particolare frusta sviluppata a partire dai capelli di Yami. Questi sono stati prelevati, opportunamente riprodotti in laboratorio e innestati su questa frusta. Equipaggiamento di supporto ma a carattere offensivo, quest'arma di estensione totale pari quasi a due metri (40 cm. di manico, 150cm. di coda effettiva) è in grado di riprodurre in tutto e per tutto l'Unicità della ragazza, trattandosi fondamentalmente dei suoi capelli. Questi sono resistenti al fuoco e l'arma può anche essere utilizzata senza essere ricoperta di fuoco, come semplice frusta. L'accensione, però, non è legata a un qualche tipo di meccanismo, ma è una conseguenza della sua unicità. Pertanto risulta che: (1) l'arma potrà essere accesa solamente se in contatto diretto con Yami (2) Qualora il contatto cessasse, sarà necessario accenderla nuovamente, utilizzando la tecnica apposita di attivazione del quirk, anche se i capelli sono ancora attivi. (3) Il costo di attivazione e mantenimento è quello della tecnica. Se assieme ai capelli si accende anche la frusta, si pagherà comunque il costo della tecnica una sola volta (una attivazione). Se la frusta va accesa nuovamente, il costo sarà comunque pagato interamente, per ogni volta in cui si intende riaccenderla. L'accensione della frusta non aumenta il costo di mantenimento, che rimarrà lo stesso indipendentemente dal suo utilizzo. (4) La frusta è comunque un catalizzatore e non parte di Yami stessa. Questo significa che la fiamma della frusta non può essere governata (es. allungata o mutata), ricoprendo solamente la lunghezza della coda, e che non potrà essere utilizzata per effettuare tecniche.





     
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    Ancora dolore, meno intenso questa volta ma pur sempre dolore, aspettava Ryo quella sera. Si erano mossi tutti e tre insieme e il ragazzo con i capelli bianchi aveva potuto vedere in un flash i movimenti di Yami che andavano verso Raul e quest'ultimo che sparava soddisfatto nella sua direzione. Non andò tutto come aveva immaginato: il colpo della sua compagna aveva sbilanciato quel condensatore che era il suo avversario e il colpo raggiunse Saito mentre ancora lo aveva fra le braccia. Ryo non fece in tempo a pensare "merda" che senti un forte formicolio, simile a quello provato pochi minuti fa, che gli attraversò gli arti superiori per poi diffondersi in tutto il suo corpo. Le sua mano destra strinse a causa dello shock il coltello che le aveva dato Yami e se lo sentiva attaccato alla mano in una presa tremolante ed inarrestabile. Non ebbe la reazione violenta causata dal contatto diretto con l'elettricità come prima, ma la sentì lo stesso pervadere il suo corpo come un virus febbrile che gli invadeva le carni, le ossa e il cervello. Se prima aveva retto a malapena il colpo, questa volta inarcò prima la schiena all'indietro e il mondo cominciò a girare. Vedeva tutto in una forte sfumatura bianco sbiadito, come se si trovasse sotto la luce aliena di un ufo pronto a portarlo via. Cosa che in quel momento gli avrebbe fatto solo piacere. I sensi e i recettori del suo cervello sembravano impazziti, sentiva un calore fortissime provenire dalle mani e dalle orecchie ma allo stesso tempo sentiva dei brividi percorrergli la schiena. Subire quel secondo shock fu troppo per il suo corpo che, quasi per liberarsi di quella carica messa a forza nell'organismo, lo costrinse a superare la barriera di quella terribile nausea e a rimettere. Il suo istinto gli diceva che non si sarebbe dovuto esporre in quel modo e cercò di trattenere i conati con la mano che non teneva il coltello. Non servì a molto perché dopo un profondo colpo di tosse il suo corpo cercò di espellere quello che riteneva dannoso, senza successo, finendo sopra il quasi cadevere che era Saito.
    Ahahahahah...sto per diventare un Ryo fritto! Sarebbe scoppiato a ridere all'idea se non fosse stato agonizzante un'altra volta. Pensieri ancora più selvaggi tuonavano nella sua testa, i quali erano ormai un oceano burrascoso, senza ordine e filo logico. Da come era inginocchiato finì all'indietro, la testa che guardava il cielo nero che non gli rispondeva, le stelle mute in alto. L'unica sensazione lucida era il freddo manico del kukri di Yami, che era diventato solo un'altro mezzo per l'elettricità di Raul. La coda si era ormai arresa alla potenza che l'aveva appena attraversata e scomparì polverizzandosi in una specie di fumo rosso, lasciando Ryo cadere di schiena. Pure tu mi hai abbondonato, codina... Gli parlava come se fosse un cagnolino che spaventato da uno più grosso era scappato. Sentiva delle voci in sottofondo però era come se gli parlassero da lontano, le orecchie ronzanti che non registravano il significato della parola.
    Non si aspettava che il suo avversario lo avrebbe attaccato nuovamente in quel modo. Forse alla fine se lo meritava ed era destino che venisse ammazzato quella sera? Alla fine aveva invitato Raul a farlo. Voleva veramente morire? La morte non gli importava veramente, non ci pensava quando le sue vittime venivano tagliate. Non pensava ci sarebbe stato qualcosa per lui dopo la sua dipartita, almeno non qualcosa di positivo. L'unica luce che vedeva era quella gli impediva di vedere quel cielo nero. L'attaccarsi alla vita era normale però. Dopotutto c'erano una marea di cose che voleva fare e nel suo futuro forse non ci sarebbe stata per sempre quella vita fatta di morte. Ripensò alla sua famiglia, ai suoi fratelli che aveva abbandonato per allontanarsi definitavamente dagli affetti. Rivedeva il volto di sua madre spaventato quando guardava il suo viso, lo sguardo vuoto ed indifferente che suo padre gli lanciava, l'allontanarsi sempre di più da lui di Nile e Tever. Avrebbe voluto solo essere amato ed essere in grado di amare. Odiava se stesso, ma non poteva morire quella sera. Doveva distruggere quelle persone, voleva far vedere che lui esisteva ed era nei loro cuori pulsanti. Dov'era Raul? Dov'era Yami? Aveva ancora la sua arma in mano e glie la doveva ridare assolutamente, era una cosa che lo preoccupava molto. Dov'era la sua agognata preda, che lo aveva fatto penare tanto? Era morta prima di lui, non permettendogli di vederlo respirare un'ultima volta. Alzò la testa oltre il mento velocemente, solo per essere ributtato indietro dalla nausea, che ritornò come un pugno nello stomaco. Quello che vide brevemente era una figura circondata di bianco correre verso di lui, un'ombra spettrale che si protraeva verso di lui. Era un angelo che lo stava venendo a prendere? Allungò la mano debolmente verso la figura "celestiale". Non poteva immaginare fosse la ragazza infuocata, ma si sarebbe affidato a qualunque cosa gli si fosse presentata davanti. Si sentì mancare e lasciò cadere la mano morta all'indietro. Non poteva fare molto in quello stato se non affidarsi alla sua salvatrice.

    Ryo Tatsuki
    Livello 2
    Energia 65/100
    Forza 16
    Quirk 30
    Agilità 39

    Azioni: //
    CITAZIONE
    TECNICHE:


    Mi spiace per il post poco ricco di azione, però non sapevo bene cosa far fare a Ryo dopo aver ricevuto due fulmini. Mi sembrava logico che potesse solo sperare di essere salvato.
     
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  6.  
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    Quegli attimi furono rapidissimi, tutti e tre sembrammo muoverci all'unisono in un caos che potè portare ad un unico risultato. Il ragazzino era a terra in preda a convulsione e non sembrava più in grado di combattere mentre io riportavo solo una bruciatura alla caviglia. Per quanto riguarda la ragazza, beh lei era pressochè indenne. L'unico imprevisto erano le condizioni dell'uomo che faceva da ostaggio, lo avevo considerato come un danno calcolato, questo è vero, ma non pensavo ad un danno così grave. Sarà stato per il cambio della traiettoria? Oppure il mio colpo era più forte di quello che pensavo? Resta il fatto che in modo o nell'altro andava aiutato! Punirlo per le sue azioni malvagie era certamente mia intenzione ma ucciderlo era tutt'altro, "il brutto viso a buon gioco" di prima era più un intento a raggirare mentalmente il ragazzino che altro. Ma ora come ora il problema immediato era un altro. Cosa avrebbe la ragazza ora che il suo protetto non era più in grado di rialzarsi? La risposta a quella domanda arrivò rapidamente in primis come una sorta di ammonimento verbale per ciò che avevo fatto.

    Cosa volevi fare tu!? Per poco non me li facevi ammazzare entrambi... I miei fulmini sono pericolosi sai? Se avesse deviato il mio colpo di un altro centimetro probabilmente non ci sarebbe stato niente da fare per quell'uomo!

    Risposi io a tono pronto a reagire ad eventuali attacchi che non tardarono ad arrivare, svariate lingue di fuoco si stavano avvicinando pronte a colpire svariati punti sul lato sinistro del mio corpo. La cosa più sensata era schivare verso destra anche se in effetti aveva tutta l'aria di essere un qualcosa di voluto da Medusa. Non me ne preoccupai troppo e decisi di tentare la schivata proprio in quel modo pronto ad eventuali altri attacchi che però non arrivarono, la sua intenzione a quanto pareva era aprirsi un varco e raggiungere il giovane per portarlo via.

    Finalmente ti sei decisa... Mossa saggia!

    Non so se in quel caos mi avesse sentito ma senza indugi anche io scattai in quella stessa direzione disattivando il mio Quirk ed assicurandomi delle condizioni dell'uomo ferito. Mentre osservavo i due che si allontanavano chiamai rapidamente un'ambulanza per poi tentare un primo soccorso sulla base delle lezione di Tsunade.

    Chi avrebbe mai detto che proprio le sue lezioni mi sarebbero servite così presto

    Pensai mentre strappavo con cura la sua maglia in modo da lasciarlo a dorso nudo, le sue condizioni non erano per nulla positive, pieno di tagli profondi e con un buco in pieno petto.

    Almeno la ragazza è rimasta illesa per fortuna.

    Pensai tra me e me mentre aspettavo i soccorsi, solo quando avrei sentito le sirene avvicinarsi avrei tentato la fuga nel vicolo più vicino e sarei sparito dalla scena.

    Azioni:
    Mantenimento superattivazione neuromuscolare -3
    Schivata
    Disattivazione quirk
    Primo soccorso + chiamo ambulanza
    Fuga

    Energia 315

    Forza 70 Quirk 170 Agilità 210(+17)


    Cerco di salvare quel poveraccio :yeah:
     
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    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

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    CITAZIONE
    Raul evitò l'attacco di Yami, scansando le pericolose lingue di fuoco e scartando verso destra, esattamente come la ragazza aveva in un certo senso previsto e sperato.
    Per un istante rimase in allerta come in attesa della prossima offensiva, ma la ragazza dai tratti albini, non gli diede altre attenzioni.
    Rapidamente, ancora in allerta, slittò verso Ryo, senza disattivare il proprio quirk, e lo sollevò da terra, traendolo in salvo.
    Il ragazzo era stato ferito gravemente, ed era svenuto, evitando per un soffio delle gravi ustioni. Aveva ancora addosso la giacca ignifuga, mentre il coltello gli era sfuggito di mano, proprio mentre con le sue ultime energie forumulava il pensiero di doverlo restituire.
    Se Yami non l'avesse portato via di lì, anche se fosse sopravvissuto dopo una notte d'ospedale, sarebbe stato sicuramente accusato di essere il colpevole e sarebbe finito in carcere.
    L'eroe li lasciò andare, e disse qualcosa mentre si allontanavano, ma sicuramente non poteva negare di essere a sua volta sollevato. La situazione non era vantaggiosa nemmeno per lui, e la cosa sarebbe diventata una lunga ed estenuante guerra di logoramento se fosse andata avanti.
    Quella ragazza non era da sottovalutare e forse non se ne era reso conto.

    Quando arrivarono i soccorsi, Saito era già in un coma indotto da un trauma cranico dovuto ai danni ricevuti al sistema nervoso centrale a causa dell'elettricità e a causa delle ingenti perdite di sangue.
    Non trovando nessuno a testimoniare, i medici e l'ambulanza portarono via d'ugenza il motociclista in condizioni critiche e la ragazza con un'evidente ematoma alla testa.
    Raul probabilmente avrebbe potuto assistere alla scena da lontano, così come Yami.
    Sicuramente ci sarebbero state delle indagini. Le probabilità di risveglio per il ferito erano estremamente basse.



    CITAZIONE
    Alloooora!
    Direi che abbiamo finito~
    Complimenti a tutti, prendetevi i vostri punti exp e aggiornate le schede;;
    Ryo ne guadagna 125, Yami e Raul 200.


    *Rip Saito, Raul mi auguro che andrai a trovarlo al cimitero in ospedale.

    Ps: Dëlin, non scusarti assolutamente, io adoro i tuoi post.
    L'unica cosa che manca per renderli perfetti è... un layout.

    Ps pt.2: Per Roy, ricordati sempre di linkare la scheda in fondo ai post, sarebbe carino.~
    contattiwww
     
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21 replies since 4/5/2018, 00:44   417 views
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