Vigilantes Network

Descrivere PHANTOM come un'organizzazione potrebbe probabilmente essere sbagliato sotto molti punti di vista, eppure è così che viene descritta dalle autorità. Il concetto stesso di PHANTOM nasce la notte in cui il criminale noto come "Long Shadow" si intrufola nella base del gruppo criminale Thug Life decretandone la fine. Considerato quindi al pari di un gruppo terroristico, PHANTOM è in realtà un numero molto esiguo di persone, forse una sola, ed è un ideale più che un insieme di individui: l'ideale che muoveva i primi veri "eroi", i vigilantes disposti a tutto pur di far giustizia e farla con le proprie mani. PHANTOM è repressione violenta di tutto ciò che viene considerato non giusto e dannoso per la società.
Il quartier generale del "gruppo" si trova ad Haneda. All'apparenza una fabbrica abbandonata qualsiasi (probabilmente per il rumore degli aeroporti), in realtà un laboratorio tecnologicamente avanzato costruito proprio sotto di essa.

Attualmente è uno dei network più temuto dalla polizia nipponica. Seppur il supporto dei loro membri alle forze dell'ordine si è sempre distinto durante le crisi degli anni '90, gli appartenenti a questo gruppo sono comunque considerati potenzialmente pericolosi. Spesso, le loro azioni si sono concluse con l'eliminazione di determinati villain e, per quanto alla massa tali omicidi possano aver scatenato un senso di giustizia popolare, da un punto di vista legale sono a tutti gli effetti degli assassini. L'ingresso in questo network è ammesso soltanto tramite invito da parte di un membro della fazione o dal leader in persona: Kisuke Urahara, un uomo all'apparenza buono e simpatico, conosciuto dalle persone come gestore di un negozio di souvenir a Yotsuya.
La loro base si trova proprio al piano superiore del palazzo che ospita il negozio al piano terra. Di facciata infatti, il gruppo di Vigilantes, si presenta come un'agenzia privata di detective perfettamente in regola come attività lavorativa. Una copertura davvero ottima, tanto che spesso persino la polizia - ignara - chiede la loro collaborazione.
Una volta entrati a far parte del gruppo, ogni membro riceve un'ID card e una piccola stanza da condividere con qualche collega, per potersi occupare al meglio delle proprie attività legate all'agenzia.
Sembrano possedere una rivalità storica con il gruppo criminale dell'Aogiri Tree.

"Se sei un Vigilantes famoso, o c'è un buon motivo dietro o stai sbagliando qualcosa".
Il nuovo network creato da Shinjiro Aragaki e Desmond Archisorte, Bloodpact, è al momento costituito dai due soli fondatori e dall'ideale che condividono. Più che l'eradicazione sistematica del crimine in sé e per sé, i due preferiscono adottare un approccio da dietro le quinte, raccogliendo informazioni negli ambienti più disparati attraverso i rispettivi contatti, per poi decidere come utilizzarle al meglio intervenendo di persona o facendole arrivare a terzi.
Il nome del Network è un riferimento ai quirk dei due fondatori – seppur in modo diverso, sono entrambi basati sul sangue – ma racchiude anche quella che è la filosofia alla base dello stesso, ovvero puntare ad avere un gruppo di persone fidate distribuite in modo capillare in tutti gli ambienti della città: uniti dall'ideale della prevenzione del crimine, se necessario gli affiliati dovranno però essere pronti a compiere azioni illegali per intervenire e risolvere i problemi... nel modo più discreto possibile. Va da sé che, pur ammettendo l'uso della violenza se necessario, i due fondatori non approvano assolutamente l'omicidio, fosse anche del peggior criminale.
Idealmente, più che di sopprimere il crimine, l'intenzione del Network è di eroderlo pian piano alla base, partendo dal basso, dalla gente comune: impedire il traffico di droghe dei piccoli spacciatori, cercare (o creare) occasioni per aiutare le persone avviate lungo la via dell'illegalità a uscirne, intervenire dove le autorità non possono o non arrivano in tempo.

Potevano scegliersi qualche hobby migliore e invece hanno scelto di fare i vigilantes. Good Omens è un network di fondazione recente, nato dall'idea cumulativa di Castiel Leroy, suo cugino (nonostante si rifiuti di ammetterlo) e Sakiko Yumeno, che si pone come obiettivo quello di raggruppare persone più o meno famose con lo scopo di contrastare il crimine. Più o meno.
Il pensiero che si annida dietro la sua creazione è infatti il credo che non tutto il "male" converga nei bassifondi di Tokyo, ma che ci sia anche qualcuno in alto a tirare i fili, come in un teatro di burattini. Questo non vuol dire che non vadano pattugliate le strade se necessario, ma quelli sono posti che possono virtualmente raggiungere tutti, mentre alcune porte te le aprono volentieri solo se sei una persona con un certo riscontro sociale.
La sua creazione è avvenuta a seguito di una serie di eventi che hanno portato Castiel ad incontrarsi con dei membri di 12th Division ed altri vigilantes ed a fargli comprendere meglio il ruolo di queste figure, ma data la sua inesperienza è ancora una realtà molto piccola e con margine di espansione ristretto.

Avete sete di giustizia? Fremete dal desiderio di scendere in piazza, pugni nelle mani, per ricordare alla feccia di strada qual è il loro posto? Se ciò che desiderate è combattere il crimine: Probabilmente saremo nemici.
All'House of Cards il male non si estirpa – si cura.
Gettare qualche disgraziato in galera o in ospedale non cambierà la città, finché non saranno le cause del Villanismo ad essere combattute. Il Network si occupa della riabilitazione di chi si è macchiato anche dei crimini peggiori, offrendo loro la possibilità di redimersi.
Non viene chiesta uniformità di filosofia o approccio. C'è chi sa scuotere i cuori con l'empatia, e chi invece preferisce distruggere per poi ricostruire. L'unico requisito condiviso tra tutti i membri è il desiderio di spezzare il ciclo di crudeltà che tiene intrappolato anche chi vorrebbe cambiare.