TWELFTH DIVISION

Attualmente è uno dei network più temuti dalla polizia nipponica e la spina nel fianco dei criminali dell'Aogiri Tree. Seppur il supporto dei loro membri alle forze dell'ordine si è sempre distinto durante le crisi degli anni '90, gli appartenenti a questo gruppo sono considerati potenzialmente pericolosi. Spesso, le loro azioni concludono con l'eliminazione di determinati villain e, per quanto alla massa tali omicidi possano aver scatenato un senso di giustizia popolare, da un punto di vista legale sono a tutti gli effetti degli assassini. Tuttavia sono anche gli unici che in qualche modo riescono a sventare gli attentati dell'Albero e per questo la polizia ha assegnato alla loro cattura una bassa priorità: probabilmente perché senza non saprebbe dove mettere le mani.
Il network sembra infatti possedere una rivalità storica con tale gruppo criminale, seppur il motivo pare pressoché sconosciuto.

Negli anni, attorno al network si sono costruite numerose leggende metropolitane: si narra che i membri siano a migliaia in grado di avere occhi e orecchie in ogni anfratto di Tokyo e che combattano il crimine facendo giustizia in modo spietato, a volte persino servendosi di mezzi non convenzionali come rapimenti e tortura, ma... sono solo leggende, appunto.
La verità è molto più labile e deludente.
Gli effettivi membri di 12th sono pochissimi, questo perché essere effettiva parte del network equivale ad avere un mirino puntato sulla testa da parte di Aogiri.
Druid, come Leader, sembra saperlo, e non ci tiene a mettere a rischio la vita dei suoi sottoposti, motivo per il quale raramente accetta nuovi affiliati.

Il suo metodo di lavoro si basa più su un'altra strategia chiamata di "sub-network", volta proprio a mettere in pratica il concetto di "rete".
I sub-network sono altri gruppi di vigilantes totalmente scollegati da 12th, con un altro nome, un altro Leader e spesso composti da numeri anche molto esigui di persone. A volte sono anche semplici individui solitari che vogliono fare del bene per il prossimo. Druid tende a stabilire dei contatti con loro, offrendo, la maggior parte delle volte, "favori" in cambio di altri, a volte si tratta anche solo di un paio di occhi e orecchie in più, e formando, così, la sua rete infinita di contatti da cui carpire informazioni, mantenendo un rischio minimo per le persone che non fanno strettamente parte del suo network.
Anche perché l'ingresso nel suo network è ammesso soltanto tramite invito da parte sua in persona. O a volte tramite Cypher, ma l'altro vigilantes non si occupa volentieri di reclutamenti.

La data di fondazione del network non è conosciuta, ma sembra coincida con il periodo in cui la presenza di Aogiri si è fatta più massiccia sul suolo nipponico. Il nome del gruppo sembra derivare dal loro logo: svariati simboli rappresentano gli svariati mesi dell'anno e sono abbinati ad uno specifico colore.
Non a caso Druid è il "Vigilante Verde" o Cypher è il "Vigilante Bianco".
All'interno del network infatti non esiste una vera e propria gerarchia, esistono i sub-network, le persone di cui Druid si fida e quelle di cui non si fida ancora abbastanza. Ed è solo quando si fida abbastanza di una persona che gli conferisce uno dei dodici titoli che rappresentano un mese ed un colore, consegnandogli insieme ad esso la vera storia del network, che è molto più oscura di quanto possiate immaginare.
In effetti pochi ci pensano. Dodici colori, dodici mesi.
Ma... allora perché nel loro logo ci sono 13 simboli?

La base ufficiale si trova a Yotsuya, sotto le mentite spoglie di un'agenzia privata di detective dal nome "Mobius". Si trova al secondo piano di una piccola palazzina che al piano terra ospita un cafè e negozio di souvenir. Il proprietario di questo negozio di souvenir si chiama Kisuke Urahara, un simpatico uomo di mezza età che dimostra all'incirca cinquant'anni e che dice di essere amico con i detective che lavorano al piano di sopra.
La copertura legale del gruppo di Vigilantes, infatti, è proprio quella di un'agenzia di detective privati, molto professionali e perfettamente in regola come attività lavorativa, tanto che spesso persino la polizia - del tutto ignara - chiede la loro collaborazione.
Una volta entrati a far parte del gruppo, ogni membro riceve un'ID card che attesta la sua appartenenza a Mobius e all'occorrenza dei documenti fasulli con altre identità da usare a propria discrezione. Ricevono inoltre una stipendio come tutte le attività lavorative e possono far richiesta per ricevere una piccola stanza - di solito da condividere con qualche collega - per potersi occupare al meglio delle proprie attività legate all'agenzia. Le stanze sono piccole, ma arredabili secondo il proprio gusto personale.
Non tutti gli appartenenti al network lavorano sul campo come Detective ovviamente, ci sono anche numerosi tecnici informatici e via discorrendo, oltre uno strambo gatto nero che ogni tanto si aggira per le stanze come se fosse casa sua. I detective dell'agenzia dicono che il proprietario del gatto sia il signore del negozio di souvenir al piano di sotto, ma lui ha sempre negato la cosa. Ma insomma, è un gatto e non da fastidio a nessuno, a dire il vero lo adorano tutti. O la adorano, è una femmina e si chiama March.

DRUID『 LEADER 』

Un uomo sfuggente e misterioso. Il suo quirk "Tsumi no Batsu" (lett. "Crime and Punishment") si tratta di una rarissima forma di quirk mentale, ma in pochi lo sanno ed è classificato come un semplice emitter anche da chi lo ha visto in azione. Una strana forma di sinestesia combinata con il suo quirk gli consente di vedere il "colore" delle persone: ai suoi occhi, esso ha innumerevoli sfumature ed è mutevole, tuttavia una persona bugiarda, malvagia, o semplicemente non apposto con sé stessa avrà un'aura tendente al colore rosso. Kisuke è in grado di accorgersene e imbrigliare e controllare solo tale "colore" tramutandolo in energia. Essa diventa visibile quando passa fra le sue mani, per questo sembra un normalissimo emitter. Di conseguenza, riesce sempre a distinguere quando una persona gli mente o non è sincera con lui, seppur possedendo la maledizione di non riuscire a carpire la verità. Ovviamente non ne fa mai parola, percependo la cosa come fondamentalmente non corretta nei confronti degli altri, ma grazie a questo è convinto che il suo operato sia fondamentalmente giusto e corretto in quanto non si azzarderebbe mai a ferire o uccidere chiunque manifestasse un colore diverso dal rosso. Al tempo stesso, questa caratteristica è un grande punto debole, circondato da persone sincere e moralmente giuste non è capace di servirsi del suo quirk.
Come Vigilante nessuno, tranne le sue reclute e chi è a conoscenza del network, conosce il collegamento fra l'agenzia e la sua identità come "Druid". È stato appurato che possiede una discreta abilità con la spada giapponese e delle buone capacità fisiche, nonostante la sua età piuttosto avanzata. Quando agisce come vigilante i suoi segni distintivi sono un lungo kimono verde, molto spesso accompagnato da un haori più scuro, un bastone da passeggio, all'interno del quale è nascosta una lunga katana, ed un cappello a righe verdi e bianche.