Il Conto dell'Oste

Combattimento -- Stan (Hisoka) x Sisthra (Shinji)

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    La parte migliore di ogni giornata di lavoro... Era la fine. E non per il lavoro in se – quello a Hisoka divertiva e non poco – ma per la gabbia che si era costretti ad indossare, detta anche l'uniforme del Casinò.

    Avendo speso più di metà della propria vita in addobbi giullareschi, per Hisoka non era affatto facile infilarsi in abiti "normali". Lo distraevano, lo facevano sentire come se non fosse capace di ragionare a mente libera, dovendo dare una parte della propria attenzione sempre a quanto detestasse essere così scomodo.

    Ricordava che la notte della sua iniziazione in Aogiri, dopo essere sopravvissuto per miracolo alla punizione del suo supervisore Xander, rincasare e spogliarsi della felpa e dei jeans gli diede più sollievo della morte scampata. Irrazionalmente sentiva che senza quei vestiti addosso avrebbe potuto sconfiggere Xander e tutta Aogiri assieme... Ma quella era decisamente un'esagerazione data dal buon umore.

    Al termine di ogni turno era libero di tornare negli abiti che davvero lo rispecchiavano. Il busto era avvolto dal pezzo centrale dell'intero outfit, la base su cui tutti gli altri elementi basavano il loro stile e i loro colori: una mezza-tunica semirigida che non si abbassava troppo sotto i pettorali, di tessuto nero con rilievi dorati al collare e alle spalle, raffigurante in rosso gli stemmi dei semi delle carte (cuori e quadri davanti, fiori e picche dietro). Le braccia erano libere, adornate soltanto da bracciali rigidi dorati attorno a bicipiti e polsi. In abbinamento vi erano lunghi pantaloni bianchi terminati da nere scarpe appuntite da giullare.

    Fischiettando si accingeva a completare il look, quando nello spogliatoio dello staff entrarono due altri individui intenti a cambiarsi per il loro imminente turno. Hisoka non se ne prendette cura mentre si concentrava sull'applicare con attenzione sulle guance gli stemmi, uno rosso uno verde, di una stella e una lacrima.

    « Non è che per caso hai sentito qualcosa di questo "fiasco" a Ueno? Nessuno sembra saperne molto, però girano voci persino qualcuno tra i piani alti si sia dovuto scomodare per risolvere il problema... »

    I fischi s'interruppero. L'abitudine di Hisoka di farsi sempre i fatti altrui lo portava spesso ad origliare le discussioni che gli capitavano attorno, e quel giorno sembrava essere incappato in un discorso parecchio interessante.

    Che stessero parlando della stessa serie d'eventi a cui lui stesso aveva partecipato solo pochi giorni prima assieme a Ishtar?

    « Pare proprio non vogliano far sapere troppo, e sicuramente non a gente come noi. »

    « Mi puzza di imbarazzo... »

    « Potrebbe essere, sai? Il collega di un collega che ora lavora sotto Teardrop dice di averla vista essere chiamata d'urgenza la notte del fatto. Qualcosa riguardo uno chef o una roba del genere da "sistemare", poi dell'esito non se ne sa nulla. »

    « Quando è stato questo? ♦ »

    Una voce estranea ai due irruppe nella discussione senza invito. I due si rivolsero allo strano uomo che si stava alzando i capelli con il gel e un pettine, rispondendo con titubanza e confusione. Nessuno dei suoi colleghi all'Éclipse era mai troppo a suo agio attorno a Hisoka.

    Il giullare non distolse i luminosi occhi gialli dallo specchio nè per chiedere nè una volta ottenuta la risposta, rimase con l'espressione immutata senza perdere un battito nei movimenti. Il placido ed enigmatico sorriso permaneva come sempre sulle sue labbra ma, dietro questo, Hisoka era immerso in riflessioni.

    La notte era quella della sua missione, non c'era dubbio che il "fiasco" fosse qualcosa legato alla chiavetta. Ma doveva necessariamente esserci qualcosa dietro le quinte più di ciò che sapeva, dopotutto Xander si era presentato sporco di sangue e gli aveva detto di tornare a casa senza USB.

    Quella voce su Teardrop era di particolare interesse... Se quello "chef" non fosse stato collegato al Kagejikan in qualche modo sarebbe stata una coincidenza troppo astronomica. Che quel locale avesse un ruolo più grande di quanto aveva presunto fino a quel momento?

    In fin dei conti quel che cercava nei bagni non l'aveva trovato, era possibile il proprietario se ne fosse impossessato prima di loro. Ma in quel caso... Cos'era successo dopo la fatidica notte?

    Hisoka aveva tenuto d'occhio le notizie di Ueno sin dal giorno della sua missione, per tenersi aggiornato su particolari sviluppi dell'investigazione nelle vicende. Non aveva saputo della morte, sparizione, o aggressione del proprietario di quel locale, o anche solo qualsiasi tipo di notizia rilevante esso.

    « ...How interesting~ ♣ »

    Si fece scappare tra se e se mentre s'infilava gli orecchini dorati, al destro un cuore e al sinistro picche. L'intera vicenda aveva catturato la sua curiosità. Il cuoco di un semplice Izakaya che era riuscito non solo ad immischiarsi con un'organizzazione terroristica, ma anche a sopravvivere una visita da uno dei suoi membri... Poteva essere un tizio che valeva la pena conoscere meglio.

    ♦ ♣ ♥ ♠

    Le forze dell'ordine avevano ripulito quanto potevano ma l'asfalto rimaneva macchiato da una sbiadita macchia rossastra, nel luogo che segnava la morte di Ishtar. Il suo corpo era stato carbonizzato ma prima di evaporare aveva perso un sacco di fluidi, così come li aveva persi anche Hisoka.

    Non c'era da preoccuparsi troppo, però. Anche se il suo DNA non si fosse perso contaminandosi con il sangue di Ishtar o il calore di Xander, delle sue biometriche non vi erano record da nessuna parte. Piccoli vantaggi dell'essere nato fuori da un ospedale e aver vissuto l'intera vita in movimento.

    Questo fu solo una considerazione fuggente, la maggior parte dei suoi pensieri riguardavano ben altro.

    Difficile dire di preciso perché avesse deciso di presentarsi. Forse era la curiosità del sapere di più sulla sua missione, era irritante pensare che certe informazioni gli fossero trattenute. L'altra parte poi era quella che spingeva un drogato a cercare la prossima botta... Quella notte aveva avuto il primo assaggio di un mondo che da anni bramava, ma da allora non gli erano stati affidati altri compiti.

    Doveva andare a cercarsi il divertimento da solo, non poteva affidarsi agli scarti che gli passavano dai piani alti.

    Entrò al locale un'oretta prima della chiusura, ormai sapeva gli orari di quel posto a memoria, e subito sapeva avrebbe attratto gli occhi di tutti. Se non l'avesse fatto il suo stile, l'avrebbe garantito la sua altezza lampionica rispetto agli standard giapponesi. C'era da stare attenti a quel che si diceva se non si voleva rivelare troppo.

    « Un Aogiri Special, thanks ♥ »

    Avrebbe richiamato così l'attenzione della cucina... Un Jester che sorridente e a petto gonfio invocava il nome proprio di quella organizzazione. Se davvero il proprietario ne avesse saputo qualcosa della faccenda, l'avrebbe riconosciuta come l'esca che era. E al contempo era anche un sottile, ma presente, tentativo d'intimidazione.

    Chissà che conclusione ne avrebbe tratto il proprietario, vedendosi un presunto membro di Aogiri entrare con cotanta nonchalance nel suo locale. Forse l'avrebbe anche riconosciuto, magari non immediatamente per via della non-normalità con cui si stava presentando, ma collegando Aogiri e la voce familiare sarebbe stato facile far due più due.

    « Oh, sorry~

    Intendevo un Nigiri Special ♠ »


    Quell'ultima parte avrebbe cercato di smorzare i sospetti di chi stesse ascoltando. Dopotutto non era giapponese e stava ostentando un falso accento inglese, sarebbe stata credibile la confusione di due termini così simili.


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    Sisthra, è finalmente arrivata l'ora di sistemare la nostra faida silenziosa :asd:

    Ho aperto in questa sezione perché, come accordato, le prime battute si svolgeranno ad Ueno ma la portata principale sarà ad Asakusa.
     
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    Narrato | « Parlato » |"Pensato"


    Era stata una serata tranquilla; ad un'ora dalla chiusura a tarda sera gli unici clienti rimasti erano una mezza dozzina di uomini di mezza età seduti al bancone con ormai ben piu' di qualche bicchierino in corpo che sognavano le vacanze di fine anno per rilassarsi un po' con la famiglia e staccare dal lavoro. Nel sentire qualcun altro entrare un paio si voltarono a guardare il nuovo arrivato e piu' di un sopracciglio si alzò prima all'aspetto strambo dello straniero e poi nel sentire il nome di quella richiesta. Gli sguardi confusi tuttavia si rilassarono alla correzione immediatamente successiva e tutti tornarono a rivolgere la propria attenzione al bicchiere o alla tv nell'angolo; ci fu qualche borbottio divertito di "aaah, gaijin" a voce nemmeno troppo bassa, nel tipico tono di chi sta trattenendo un sorrisetto nel sentire uno straniero non troppo familiare dire qualcosa di fraintendibile.
    Ben diversa fu la reazione del proprietario del locale; Shinjiro aveva sollevato lo sguardo dal bicchiere che aveva appena riempito di sake e nel vedere il nuovo arrivato aveva aggrottato le sopracciglia; l'aspetto strambo era l'ultima cosa a cui pensò in quel momento, la combinazione di voce e quel nome in particolare avevano immediatamente portato alla mente la notte di qualche mese prima.
    Soprattutto la voce.
    Quella voce, seppur leggermente diversa e camuffata da un accento, gli era rimasta impressa a fuoco nella mente e probabilmente aveva tormentato i suoi incubi almeno quanto gli zombie e la donna di Aogiri.
    Una notte aveva addirittura sognato l'affare schifoso uscito dal collo dell'assassina con la faccia di quel cliente che gli stringeva le mani attorno al collo e gli sussurrava le ordinazioni all'orecchio con quella sua intonazione così particolare.
    "Una porzione di miso ramen ♦, una di tonkotsu ramen ♣, fagioli edamame ♦, chirashi sake don ♥ e..."
    Era il genere di voce che, trascritta e data al personaggio di un libro o manga, avrebbe avuto qualche strano simbolo alla fine di ogni frase per indicare una sorta di cadenza musicale.
    L'aspetto tuttavia era totalmente diverso da quella sera, e mostrava un certo menefreghismo nei confronti delle impressioni altrui; in una società come quella giapponese dove venivi guardato storto se ti tingevi i capelli o vestivi in un certo modo, l'aspetto del tipo era una sorta di invito ad attirare l'attenzione e venire giudicato. L'altezza aiutava.
    Sicuramente non era venuto lì per essere discreto; voleva essere notato e quella frase era indubbiamente rivolta a lui, e per un breve istante Shinjiro si ritrovò bloccato dall'ansia.
    Erano passati un paio di mesi ormai, Aogiri lo aveva lasciato in pace fino ad allora e pian piano si era tranquillizzato all'idea che avrebbero continuato a farlo. Dopotutto, se lo avevano voluto davvero morto, dubitava non avessero i mezzi per farlo.
    Che voleva allora quel tipo lì, annunciandosi con quel nome?
    Si riprese, il suo momentaneo nervosismo che poteva passare agli occhi degli altri presenti per semplice stupore alla vista del tipo- decisamente non la sua clientela usuale- e uscì da dietro il bancone per indicare un tavolo al "cliente", il più lontano dal bancone in fondo al piccolo locale.
    Era anche perfettamente visibile eil più vicino alla cucina, dalla quale avrebbe potuto tenerlo d'occhio nei minuti necessari a preparargli il piatto, ma prima di farlo voleva studiare un po' il tipo, farsi un'idea di cosa voleva.
    Anche se sicuramente non era una porzione di nigiri misti.
    « Arrivano subito... c'è altro che vuole ordinare intanto? Da bere? » chiese sfilando il bloc notes dalla tasca del grembiule ma senza distogliere lo sguardo dalla figura- inconsciamente raddrizzò appena le spalle dalla posizione leggermente incurvata che tendeva ad assumere di solito, in modo da guardarlo faccia a faccia- cosa che decisamente non gli capitava spesso.
    Aveva posto una certa enfasi nella frase ed era sicuro che l'altro l'avrebbe colta, dopotutto era stato il primo a parlare in codice.


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    • Tecniche
    Heat Blow [Livello 1]
    Attiva il suo quirk su una sola mano fino a renderla notevolmente calda e la usa per colpire e bruciare il nemico contemporaneamente.
    Costo: 10
    Danno/Effetto: Danni lievi

    Termal shock [Livello 1]
    A distanza ravvicinata dall'avversario sprigiona per un breve istante un'elevatissima quantità di calore da tutto il corpo. Lo shock termico dovuto alla vampata improvvisa è sufficiente a stordire l'avversario per un po'.
    Costo: 10
    Danno/Effetto: Provoca stordimento lieve

    Radiation [Livello 1]
    Attiva il quirk in maniera moderata su tutto il corpo, riscaldando la pelle e provocando danni lievi se toccato per tre turni.
    Costo:10 + 5 mantenimento.
    Danno/Effetto: Danni lievi a contatto

    Heat Mine Lv1
    L'utilizzatore tocca per una manciata di secondi un oggetto con una parte del corpo riscaldata(generalmente una o due mani, ma anche tutto il corpo eventualmente) e gli cede parte del proprio calore tramite conduzione. L'oggetto manterrà il calore accumulato per una durata che varia in base alla conducibilità termica del materiale di cui è fatto e può provocare leggere ustioni se toccato da altri in quel lasso di tempo.
    Gli oggetti possono variare da parti del proprio equipaggiamento come tirapugni, coltelli da lancio ecc, equipaggiamento altrui(a proprio rischio e pericolo) a eventuali oggetti presenti(solo se esplicitamente descritti dal master o logicamente presenti, come la maniglia di una porta).
    Se un oggetto è piuttosto grande ovviamente verrà riscaldata solo la zona che è stata effettivamente a contatto con l'utilizzatore, mentre se è composto da più materiali viene considerato il materiale che lo compone per la maggior parte (es un telefono verrà considerato come un blocco di plastica anche se ha tracce di metallo all'interno).
    La durata della tecnica è descritta nella seguente lista:
    Metalli vari: 3 turni
    Acqua e altri liquidi, laterizi vari(mattoni, ceramica ecc) : 2 turni
    Vetro: 1 turno
    Altro: Nessun effetto (non conducono sufficientemente bene il calore da accumularne abbastanza da causare effetti visibili in quel breve lasso di tempo)
    Nel caso dei liquidi, si considera valida solo una quantità pari a quella che può riempire al massimo una bottiglia o altro piccolo contenitore, quantità superiori richiederebbero troppa energia o tempo per essere riscaldate uniformemente.
    Materiali sufficientemente piccoli e fragili come pezzetti di carta, trucioli di legno, foglie secche ecc possono eventualmente prendere fuoco o disgregarsi.
    Torna utile anche per riscaldare piccoli oggetti e tenere sempre calda la tazza di tè.
    Costo: 10
    Effetto: Danni da ustioni lievi se si tocca l'oggetto riscaldato.


    ► Tirapugni
    ► Effetto: +10 Forza
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    Il proprietario del Kagejikan era sano e vispo, eppure non aveva posto denuncia alle forze dell'ordine dopo esser stato presuntivamente messo sotto torchio da una nota organizzazione terroristica, almeno non pubblicamente. Ciò portò Hisoka ad entrare nel locale quella sera con due ipotesi in mente.

    La prima era che fosse stato minacciato al silenzio, terrorizzato da Aogiri nel non far voce a nessuno dei fatti di quella notte. L'altra era quella su cui Hisoka puntava, cioè che in qualche modo fosse stato in grado di respingere Teardrop.

    Quell'entrata teatrale non era solo un modo per rendersi noto, ma un subdolo test per verificare quale fosse la verità.

    Il cuoco reagì con dei tocchi di sorpresa e preoccupazione sul viso, ma si ricompose in breve e approcciò il Jester a testa alta. Non di certo il comportamento che ci si aspetterebbe da una vittima di intimidazione mortale. Ergo, le speranze di Hisoka furono realizzate... Quell'uomo non era il semplice umile gestore d'un Izakaya che pareva.

    Sarebbe stato alquanto deludente tornare in quel posto solo per trovarci un cane bastonato. Invece lì si presentava un ragazzo forte – e non solo fisicamente – dallo sguardo deciso e il sangue freddo... La vittima perfetta.

    « Hmmm~ ♦

    Ora che mi ci fai pensare... Forse una piccola porzione di mais ♠ »


    L'inquietante clown si chinò in avanti leggermente, fino ad arrivare quasi naso-naso con uno dei pochi in quella nazione che poteva rivaleggiarlo in altezza.

    « Ho sentito che qui ne avete da strabordare ♥ »

    Si girò, e andò come un cliente qualunque al suo tavolo. Quell'ultima parte non aveva un vero e proprio scopo tattico... Era una semplice provocazione, volta allo stuzzicare il suo futuro sfidante e tirarne fuori la parte conflittuale. Quella sera ne avrebbe avuto bisogno, che lo volesse o meno.

    ♦ ♣ ♥ ♠

    I successivi minuti li avrebbe spesi stravaccato sulla sua sedia come fosse una poltrona, con tanto di gambe incrociate una sopra l'altra, gomito sul tavolo, e l'altra estremità del braccio a sorreggersi la guancia. I felini occhi dorati non avrebbero mai lasciato la postazione dell'indaffarato cuoco.

    Arrivato a portargli l'ordine, Hisoka avrebbe gesticolato verso il lato opposto del tavolo.

    « Siedi, siedi. Dopotutto il piatto è per te, offro io ♣

    Vedila come una ricompensa per non aver fatto voce su di noi ♦ »


    A quella distanza dal resto dei clienti poteva abbandonare pretese di accenti esteri. Il suo giapponese era quello di un madrelingua, con un sottile accento della vecchia capitale Nipponica dove negli anni aveva imparato.

    Mentre le parole uscivano dalle sue labbra come il sibilo di una vipera, prestava attenzione a qualsiasi emozione potesse trasparire dal volto del ragazzo. Quell'ultima frase era un altro test.

    Era probabile non avesse riferito l'accaduto alla polizia ma ciò non significava non avesse potuto farlo noto ad altri. Forse, per un solo istante, avrebbe tradito il segreto con una reazione inusuale. Uno strano senso di colpa di chi riceveva complimenti immeritati, o sollievo nel pensare di averla fatta franca, qualcosa usciva sempre.

    « Il mio nome è Hisoka, nice to meet you ♥ »


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    Narrato | « Parlato » |"Pensato"


    Alla richiesta dello sconosciuto di, tra tutte le cose possibili che avrebbe potuto chiedere, mais, Shinjiro rispose aggrottando le sopracciglia accigliandosi per un istante.
    Era una richiesta in codice? Ripetè la parola e il resto della frase a mente più e più volte, cercandone un qualche significato nascosto, fino a ricordare cosa altro era successo quella sera al locale.
    O meglio, lo schifo che aveva trovato il giorno dopo nei bagni intasati quando aveva avuto tempo di darci un'occhiata prima di rassegnarsi a chiamare un idraulico, quelle pannocchie avvolte in assorbenti e ficcate intenzionalmente a bloccare lo scarico. La cosa lo aveva irritato parecchio non solo per il gesto in sè ma anche per il metodo utilizzato; perchè usare del cibo a quel modo, già che aveva usato degli assorbenti perchè non usare semplicemente solo quelli? Poche cose lo irritavano più di chi sprecava del cibo.
    Il tipo aveva indirettamente ammesso di essere stato lui il responsabile, insieme probabilmente al suo collega travestito, confermando che quella sera al locale stava cercando la chiavetta. Perchè venire a dirglielo? Ormai era acqua passata, voleva solo irritarlo? Sbattergli in faccia il suo operato?
    Strinse con più forza la penna e rispose alla provocazione con un sorriso di scuse.
    «... sono desolato, temo di non averne. Come può vedere dal menù, che immagino abbia letto molto bene, faccio solo cucina tradizionale giapponese.» ribattè dopo un attimo, senza riuscire a trattenersi dal rispondere con una frecciatina di suo, pur camuffata con un inchino di scuse appena accennato, l'immagine perfetta (anche se magari non proprio tipica) del ristoratore giapponese mortificato dal non poter accontentare la richiesta di un cliente.
    Nel raddrizzarsi vide l'altro prendere posto al tavolo e dopo un'ultima occhiata agli altri clienti, si voltò e tornò brevemente in cucina per preparare i nigiri.
    Forse per la prima volta in vita sua si ritrovò ad arrangiare un po' alla buona un piatto, impegnato a tenere d'occhio il tipo dalla finestrella della cucina.
    Lo sconosciuto tuttavia non fece nulla di insolito, almeno fino a che non gli posò davanti le porzioni di riso con strisce sottili di pesce crudo sopra. Al suo invito a sedersi lo fissò per un lunghissimo istante in silenzio; lo sguardò saettò all'altro lato della stanza, al bancone dove stava nascendo una discussione tra gli ultimi clienti rimasti. Colse la parola "baseball" e sicuro che parlando di sport non ne sarebbero usciti tanto alla svelta da prestare attenzione a loro due, scostò la sedia opposta a quella del giullare e prese posto.
    Scrutò l'altro in silenzio per un paio di secondi, l'espressione neutrale. Poi, giusto per prendere qualche secondo(e per non dover buttare quel sushi se l'altro davvero non aveva intenzione di mangiarlo), accettò l'invito a prendere un nigiri con del tonno sopra e se lo ficcò in bocca.
    Dalle parole dell'altro sembrava quasi che fosse entrato lì come una sorta di ambasciatore; ringraziarlo per non aver parlato di loro alla polizia? Se lo aveva fatto era stato per non evitare casini lui stesso; la chiavetta la aveva la polizia in ogni caso, se la avesse contattata di nuovo avrebbe dovuto spiegare di aver usato il suo quirk illegalmente in uno scontro con un intruso in casa sua. Poteva riuscire a far valere la scusa della difesa personale come poteva non farlo, ma il punto era che chiamando la polizia avrebbe solo dato ad Aogiri altri motivi per riconsiderare la loro decisione di lasciarlo in pace.
    Il viso del cuoco mostrava piu' una leggera perplessità che altro, mentre cercava di farsi un'idea delle intenzioni dell altro.
    « Ti ha mandato lei qui?» chiese dopo aver finito di masticare, alludendo alla donna che lo aveva aggredito, nel tono di uno che chiede se aveva trovato il locale su Tripadvisor o tramite invece consiglio di amici. Era un suo sottoposto, stava eseguendo ordini precisi?
    Quanto sapeva di lui?
    « A proposito, spero stia bene. » aggiunse dopo un attimo, una traccia di finta preoccupazione nella voce, studiando Hisoka almeno quanto l'altro stava studiando lui.
    « L'ultima volta che l'ho vista, aveva un po' di dolori alla testa.»
    Hisoka, un nome giapponese; era il suo vero nome o uno pseudonimo? Aveva seriamente importanza?
    Considerò per un attimo il non dire nulla in risposta, più che altro perchè se erano entrati in casa sua il nome era la prima cosa che sapevano probabilmente di lui; si era presentato solo per ottenere il suo nome in risposta, o più per mantenere la conversazione il più normale e amichevole(per quanto potesse esserlo quella situazione) possibile?
    Nonostante i modi un po' sfacciati e provocanti dell'altro stavano comunque mantenendo entrambi una facciata di cortesia, una conversazione tra normali persone civili, e tra persone civili ci si presentava.
    « Aragaki. » fornì comunque solo il cognome, che era comunque quello più usato in Giappone per riferirsi a qualcuno.

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    Gli oggetti possono variare da parti del proprio equipaggiamento come tirapugni, coltelli da lancio ecc, equipaggiamento altrui(a proprio rischio e pericolo) a eventuali oggetti presenti(solo se esplicitamente descritti dal master o logicamente presenti, come la maniglia di una porta).
    Se un oggetto è piuttosto grande ovviamente verrà riscaldata solo la zona che è stata effettivamente a contatto con l'utilizzatore, mentre se è composto da più materiali viene considerato il materiale che lo compone per la maggior parte (es un telefono verrà considerato come un blocco di plastica anche se ha tracce di metallo all'interno).
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    Materiali sufficientemente piccoli e fragili come pezzetti di carta, trucioli di legno, foglie secche ecc possono eventualmente prendere fuoco o disgregarsi.
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    Da capo a piedi, Hisoka fremeva d'eccitazione. Tanto che era difficile mantenere un'espressione neutrale – per quanto così si potesse definire il suo sorrisetto incancellabile e lo sguardo enigmatico. Non poteva chiedere di meglio dall'incontro di quella sera. Anzi, si sarebbe dovuto dare un calcio per essersi perso un individuo così interessante quando l'aveva avuto proprio sotto il naso tutto quel tempo.

    Era vigile ma rilassato, non si sarebbe fatto scuotere da intimidazioni, avrebbe tenuto la testa alta anche di fronte ad un gruppo di assassini senza rimorso come Aogiri. Un uomo così doveva disporre di uno spirito indomabile... O di abilità eccezionali. Difficile dire quale, o se possedesse entrambe.

    Il modo in cui ne parlava confermava oltre ogni dubbio che Aragaki e Teardrop si fossero scontrati. Il giullare non sapeva però effettivamente chi fosse tale donna, se non che ricoprisse una carica superiore alla sua nell'organizzazione. Questo gli impediva di derivare la forza dello chef, non avendo un punto di riferimento.

    L'aveva scacciata a calci senza sudare? Si era salvato per miracolo? Hisoka ne avrebbe dovuto in qualche modo ricavare il livello prima di lanciarsi in uno scontro cieco. Dopotutto se fosse stato troppo forte o troppo debole, entrambi gli estremi avrebbero impedito un duello veramente interessante. Così come non si era divertito a "morire" in un battito di ciglia contro Xander, avrebbe trovato uno spreco di tempo bullizzare qualcuno che non aveva chance di vittoria.

    C'era solo un modo per saperlo: Mettere lo sfidante alla prova. Un piccolo preliminare, se la si volesse mettere in quei termini.

    Non appena il nome del ragazzo lasciò le sue labbra, Hisoka scattò all'attacco con rapidità felina. Da una posizione totalmente neutra, senza preavviso, il suo braccio si sarebbe scagliato verso il petto di Aragaki.

    La reazione a quella mossa gli avrebbe rivelato tutto ciò che voleva sapere. Un guerriero molto più forte di lui l'avrebbe guardato con la tenerezza o l'irritazione che poteva provocare un bambino quando voleva farsi grosso. I suoi movimenti sarebbero risultati lenti e prevedibili, qualcuno come Xander l'avrebbe potuto far fuori prima che il braccio si estendesse troppo.

    Se fosse stato qualcuno che si aggirava sul suo stesso livello, la reazione sarebbe stata ben diversa e più vulnerabile, come minimo portando qualcuno a mettersi in guardia.

    In ogni caso non ci sarebbe stato motivo di preoccuparsi veramente. La mano si sarebbe ritratta così com'era partita, afferrando però tra le dita una singola porzione di Nigiri presa dal piatto davanti all'altro.

    « Spero non ti dispiaccia se ne assaggio uno anche io ♦

    L'ultima volta che sono stato qui è stata una mangiata breve... Ma gradevole ♣

    Anche se devo dire in questa porzione si vede che ci hai messo molto meno amore del solito, ma non la prendo sul personale ♠ »


    Avrebbe detto con la stessa tranquillità di sempre, ignorando la reazione del cuoco qualsiasi essa fosse stata.

    Giochicchiando con la porzione tra le mani avrebbe pensato alla prossima mossa. Il suo vantaggio più grande al momento era che Aragaki non aveva la minima idea di chi fosse, specialmente per l'aria misteriosa con cui s'era atteggiato dalla sua entrata. Ciò significava che poteva essere chiunque...

    « La ragazza di cui parli si chiama Teardrop, ed è una mia cara sottoposta e allieva ♣

    Puoi immaginare che dal mio ruolo di Team Leader non possa permettere il maltrattamento dei miei pupilli ♦ »


    Sollevò il boccone sopra la sua testa, trattenendo il pesce e il riso assieme tra il pollice e l'indice.

    « Per gli altri capi di Aogiri non sei un individuo d'interesse. Ergo non sono qui per rappresentare l'organizzazione, ma in visita personale ♠

    Sono venuto per ucciderti e dar fuoco al tuo bellissimo locale ♥ »


    Il Nigiri fece un tuffo dall'alto per cadergli in bocca, accentuando il tono pacato con cui s'era conclusa quell'ultima frase. Ora era Hisoka a masticare con gusto, in trepidante attesa della reazione avversaria. Fino a quanto avrebbe resistito il suo animo ferreo?


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    Narrato | « Parlato » |"Pensato"


    Al movimento repentino di Hisoka Shinjiro reagì con un istante di ritardo. Colto di sorpresa, sgranò gli occhi con un leggero sussulto e impiegò un secondo a muoversi, facendo strusciare la sedia all'indietro nel movimento e alzando istintivamente il braccio destro a cercare di intercettare la mano, lo sguardo che andava assottigliandosi sospettoso sul viso dell'altro, teso.
    Quando il giullare ritrasse casualmente la mano e giustificò il movimento prendendo un altro nigiri restò nella posizione semi alzata per qualche altro secondo, finchè il cuore che aveva mancato un battito per la sorpresa non fu tornato ad un ritmo normale; solo allora si rimise seduto e dissimulò a sua volta l'aver alzato un braccio imitando l'altro e prendendo un altro pezzo di sushi.
    « Ma figurati, prendi pure.» ribattè, incassando il commento dell'altro senza dire altro, lo sguardo che saettava un attimo dall'altra parte della sala, dove la discussione era ancora tutta presa sullo scorso campionato.
    Perchè quel gesto improvviso? Ovviamente non aveva solo voluto prendere del sushi, quel tipo lo stava testando.
    Le parole successive del criminale lo portarono ad appoggiarsi allo schienale della sedia, le mani posate in posizione neutrale sul tavolo, questa volte pronte però a muoversi in caso di altri movimenti repentini dell'altro, in una posizione di leggera guardia.
    Quel tipo era... imprevedibile, e non solo perchè sembrava muoversi con gli scatti rapidissimi e nevrotici di un furetto. Non aveva la minima idea di cosa stesse pensando, o della logica dietro le sue azioni, se per questo.
    Quindi la donna si chiamava "Teardrop", e secondo l'altro la situazione era completamente invertita dalla sua ipotesi iniziale; era lui il pezzo grosso che dava ordini a lei.
    Shinjiro restò in silenzio a quell'informazione; ovviamente non poteva sapere se corrispondeva a verità o se stesse semplicemente bluffando.
    Poteva seriamente essere uno dei capi dell'organizzazione? Non era un po' troppo giovane? Era un argomento troppo pericoloso per assumere stesse bluffando, però... un'organizzazione criminale esperta come Aogiri, radicata e ben insediata in Giappone da ben prima che nascesse, avrebbe seriamente mandato uno dei loro boss in un izakaya qualsiasi a rimediare al pasticcio di due criminaletti di bassa lega?
    Se le informazioni in quella chiavetta erano così importanti, perchè affidarne il recupero all'ultima ruota del carro da principio?
    Alla minaccia esplicita di Hisoka la maschera imperturbabile che il cuoco era riuscito a mantenere fino a quel momento si incrinò. Impallidì leggermente e gli occhi andarono a dilatarsi appena, il respiro che si fece più corto.
    Un attimo dopo tuttavia, in una reazione che sorprese se' stesso prima di chiunque altro, al fiotto di paura si mescolò un'emozione diversa.
    Il ragazzo strinse con più forza le mani e si sporse in avanti sul tavolo verso Hisoka, fremendo di rabbia.
    Era sinceramente stufo di vivere nella paranoia che a qualcuno ad Aogiri salissero i cinque minuti e ci ripensassero sul lasciarlo in pace e decidessero invece di schiacciarlo con la noncuranza con cui si schiaccia un insetto, e stufo di Hisoka e della sua stupida voce irritante.
    « Ti sfido a provarci.» sibilò, anche se i denti stretti lo resero più simile ad un ringhio.
    Tanto, se diceva la verità ed era seriamente uno dei pezzi grossi, era praticamente già morto comunque, voleva almeno non dargli la soddisfazione di non provare nemmeno a ribellarsi.
    Ma se stava mentendo solo per... cosa? Solo per entrare lì e divertirsi un po' a sue spese? Per godersi la sua paura e guardarlo disperarsi e agitarsi per niente?
    Quello sì che aumentava la sua voglia di mollargli un pugno sulla sua stupida faccia sorridente, dritto su quella ridicola stella dipinta sulla guancia.
    « Tanto per me sono tutte cazzate. Figuriamoci se accetterebbero di portare così in alto un clown come te.» aggiunse.
    All'altro lato della sala, il suo scatto aveva attirato qualche occhiata.
    « ... tutto ok, Shinji?» chiese uno dei clienti abitudinari, suonando un po' incerto a quella scena, probabilmente non sapendo come interpretarla non avendo udito lo scambio di battute ma vedendo comunque il proprietario del locale in un atteggiamento quantomeno teso verso un cliente.
    Dopo un attimo di esitazione, Shinjiro si rimise seduto.
    « ... un piccolo disguido su un conto arretrato da pagare.» rispose riacquistando una punta di sarcasmo, lo sguardo fisso su Hisoka.
    L'uomo annuì a quelle parole anche se ancora un po' incerto, capitava che qualcuno si rendesse conto di non avere abbastanza contante a fine serata e che, almeno per i clienti fidati, Shinjiro facesse semplicemente pagare tutto insieme la volta successiva.

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    • Tecniche
    Heat Blow [Livello 1]
    Attiva il suo quirk su una sola mano fino a renderla notevolmente calda e la usa per colpire e bruciare il nemico contemporaneamente.
    Costo: 10
    Danno/Effetto: Danni lievi

    Termal shock [Livello 1]
    A distanza ravvicinata dall'avversario sprigiona per un breve istante un'elevatissima quantità di calore da tutto il corpo. Lo shock termico dovuto alla vampata improvvisa è sufficiente a stordire l'avversario per un po'.
    Costo: 10
    Danno/Effetto: Provoca stordimento lieve

    Radiation [Livello 1]
    Attiva il quirk in maniera moderata su tutto il corpo, riscaldando la pelle e provocando danni lievi se toccato per tre turni.
    Costo:10 + 5 mantenimento.
    Danno/Effetto: Danni lievi a contatto

    Heat Mine Lv1
    L'utilizzatore tocca per una manciata di secondi un oggetto con una parte del corpo riscaldata(generalmente una o due mani, ma anche tutto il corpo eventualmente) e gli cede parte del proprio calore tramite conduzione. L'oggetto manterrà il calore accumulato per una durata che varia in base alla conducibilità termica del materiale di cui è fatto e può provocare leggere ustioni se toccato da altri in quel lasso di tempo.
    Gli oggetti possono variare da parti del proprio equipaggiamento come tirapugni, coltelli da lancio ecc, equipaggiamento altrui(a proprio rischio e pericolo) a eventuali oggetti presenti(solo se esplicitamente descritti dal master o logicamente presenti, come la maniglia di una porta).
    Se un oggetto è piuttosto grande ovviamente verrà riscaldata solo la zona che è stata effettivamente a contatto con l'utilizzatore, mentre se è composto da più materiali viene considerato il materiale che lo compone per la maggior parte (es un telefono verrà considerato come un blocco di plastica anche se ha tracce di metallo all'interno).
    La durata della tecnica è descritta nella seguente lista:
    Metalli vari: 3 turni
    Acqua e altri liquidi, laterizi vari(mattoni, ceramica ecc) : 2 turni
    Vetro: 1 turno
    Altro: Nessun effetto (non conducono sufficientemente bene il calore da accumularne abbastanza da causare effetti visibili in quel breve lasso di tempo)
    Nel caso dei liquidi, si considera valida solo una quantità pari a quella che può riempire al massimo una bottiglia o altro piccolo contenitore, quantità superiori richiederebbero troppa energia o tempo per essere riscaldate uniformemente.
    Materiali sufficientemente piccoli e fragili come pezzetti di carta, trucioli di legno, foglie secche ecc possono eventualmente prendere fuoco o disgregarsi.
    Torna utile anche per riscaldare piccoli oggetti e tenere sempre calda la tazza di tè.
    Costo: 10
    Effetto: Danni da ustioni lievi se si tocca l'oggetto riscaldato.


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    Sorpresa, sollievo, timore, rabbia. Come tasselli di un domino andarono a collidere una con l'altra emozione, creando una meravigliosa reazione a catena. Più Hisoka faceva pressione, più Aragaki cresceva in determinazione per resistergli... E ciò alimentava ancor più la voglia di distruggerlo. Solo perdendo ogni cosa, toccando il fondo della sconfitta, si poteva riemergere più forti di prima. Il potenziale di quello chef aveva soltanto cominciato ad esprimersi.

    Hisoka l'avrebbe aiutato a raggiungere il suo picco. Se già a quel livello il suo spirito era così irremovibile, il giullare avrebbe fatto di tutto pur di vederlo pienamente realizzato. Così come ci si prendeva cura di una pianta con il fine di rubarne i frutti.

    « Sei libero di credermi come di non credermi ♦ »

    Disse mentre si alzava con calma dalla sedia, quasi con grazia regale.

    « Alle Tre del mattino precise sarò nel Parco Sumida ad Asakusa ♣

    Se hai intenzione di combattere per il tuo diritto di vivere, vienimi a trovare lì ♥ »


    Quella visita al Kagejikan aveva avuto pieno successo. Era riuscito ad incontrare il soggetto tanto discusso, a misurarne suppergiù le abilità, e confermare che fosse un individuo degno d'interesse. Ma adesso c'era da portare tutti questi preparativi al loro culmine.

    « Come ti ho detto, gli altri Boss di Aogiri non sanno nulla di questa mia visita... Se io sparissi stanotte nessuno ti verrebbe a cercare ♠

    Seppur sia qui per riscattare l'onore macchiato di Teardrop, devo rispettare il tuo fegato e le tue capacità ♦

    È per questo che trovo un duello tra uomini la via migliore per sistemare questo nostro problemino ♥ »


    La vera ragione per l'incontro "onorevole" stava nel fatto che già una volta aveva preso parte ad un combattimento proprio dalle parti di quel ristorante. Sarebbe stato rischioso immischiarsi in un altro scontro in zona così presto.

    Palmi appoggiato al tavolo, Hisoka si fece nuovamente più vicino al volto di Aragaki, per sibilare un'ultimo messaggio di separazione.

    « Oppure potresti mancare di rispetto anche a me e non presentarti... In quel caso tutte le pretese da gentlemen volerebbero fuori dalla finestra ♥ »

    Sperava con quell'ultima vaga minaccia, anche lo chef sarebbe stato incentivato a cambiare location. Doveva ammettere però che quel prospetto avrebbe reso l'alto ragazzo molto molto meno interessante.

    Era entrato, s'era presentato, aveva settato l'appuntamento, ora poteva partire. Sarebbe uscito dal locale guardandosi comunque le spalle, fosse mai che gli arrivasse un attacco a tradimento, e si sarebbe immerso nuovamente nel freddo. Non si preoccupava del gelo pungente, o di quant'era denso il vapore che gli usciva dalle labbra. Si stava prendendo un momento di soddisfazione.

    Rivolgendo gli occhi chiusi al cielo pregustava il divertimento che avrebbe presto assaporato... Tornando al presente solo sentendo un fiocco di neve sciogliersi sulla sua stella dipinta.


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    Spero mi perdonerai il turno magari non eccezionale ^^" Ma sto facendo i preparativi per la partenza in aereo e non avevo troppo tempo o testa :zizi:
     
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    Narrato | « Parlato » |"Pensato"


    Hisoka non parve scomporsi alle sue parole, lo straniero era rimasto inflessibile come sempre, nemmeno stessero discutendo del tempo. Non sapeva se era semplicemente un ottimo attore o se aveva la sicurezza datagli dal sapere di non rischiare nulla, e la cosa lo innervosiva. Il membro di Aogiri concluse la loro breve conversazione stabilendo un’ora ed un luogo, lontano da occhi indiscreti, alzandosi per allontanarsi-anche stavolta, non mancò di notare Shinjiro, senza l’intenzione di pagare il conto nonostante le sue parole precedenti.
    Cos’è, aveva il vizio?
    Normalmente lo avrebbe fermato, ma quella situazione era tutt’altro che normale ed era piu’ impegnato a preoccuparsi appena uscito il giullare di cosa era appena successo e a cosa aveva appena implicitamente accettato di partecipare per pensare a una manciata di soldi.
    Si abbandonò sullo schienale della sedia, di colpo spossato, il cuore che gli martellava in petto, ignorando momentaneamente le occhiate un po’ perplesse di un paio di clienti.
    Puntare tutto sul fatto che avesse mentito e non avesse davvero intenzione di vendicarsi era troppo rischioso; se non faceva nulla quella notte sarebbe ritornato questa volta senza sprecarsi a fare una visita di cortesia, se si presentava… dipendeva tutto da quanto forte fosse veramente quel tipo, da cosa voleva da lui. Voleva seriamente ucciderlo senza fare troppe storie?
    No… da come si era comportato ora, Hisoka non gli sembrava il tipo da azioni così… impersonali.
    Si era divertito a provocarlo con le frecciatine nascoste appena entrato, aveva cercato di spaventarlo, godendosi le sue reazioni come un gatto si diverte a far illudere di riuscire a scappare un topo prima di riprenderlo per la coda, tormentandolo fino alla noia e solo allora uccidendolo.
    E il solo fatto che pensasse di poterlo trattare a quel modo bastava a non rendere la cosa una pura questione di pericolo o meno. Una piccola parte di lui voleva genuinamente cancellare quel sorrisetto odioso dalla faccia dell’altro, e magari già che c’era fare un favore alla comunità tutta e farlo sbattere in galera, nella più rosea delle previsioni in cui fosse riuscito addirittura a bloccarlo abbastanza da chiamare le autorità e allontanarsi.
    Se no si sarebbe accontentato di sopravvivere e di un cazzotto.
    Lentamente si tirò in piedi e lanciò un’occhiata all’orologio; ormai era quasi orario di chiusura. Aveva un po’ di tempo per prepararsi… fisicamente e mentalmente.
    « Avanti, al massimo un altro drink, devo chiudere… » commentò laconico tornando al bancone verso i clienti.

    Un paio d’ore dopo, si trovava nei pressi di uno degli ingressi del parco; era arrivato a piedi, ma la camminata di una mezz’ora abbondante lo aveva aiutato a schiarirsi le idee e… prepararsi, in un certo senso.
    Indossava dei jeans grigi e delle scarpe da ginnastica, sulle spalle una corta giacca che normalmente non sarebbe stata affatto adeguata al clima notturno di Tokyo che ormai scendeva spesso sotto lo zero. Sotto la giacca indossava una canotta a maniche corte, ma il freddo era in fondo l’ultimo dei suoi problemi; sapeva che anche se sentiva la pelle pizzicare leggermente, la reazione istintiva e naturale nell’avvertire lo sbalzo di temperatura , la sua temperatura corporea era ancora ben lontana dall’abbassarsi troppo; se mai si fosse ritrovato a tremare per il freddo, allora poteva iniziare a preoccuparsi perché c’era qualcosa che non andava.
    E in ogni caso sicuramente non lo sarebbe stato di lì a poco, perciò meglio vestirsi in modo relativamente leggero in modo da aiutarlo a trasferire rapidamente il calore all’esterno del suo corpo. Stretto attorno alle nocche della mano destra nella tasca della giacca, c’era un piccolo oggetto che aveva acquistato circa un mese prima.
    Dopo l’incidente al Kagejikan si era un po’… “informato” su cosa esattamente girasse in alcuni vicoli di Ueno, e non senza una certa sorpresa aveva scoperto che ad Ameyoko, la famosa “via dei dolci”, diversi negozi nascondevano “altra merce”, per così dire.
    Diciamo che le caramelle non erano l’unica cosa acquistabile in quella zona in grado di far saltare i denti ad una persona, per così dire.
    Sapeva che il piccolo tirapugni sarebbe servito a ben poco se Hisoka voleva seriamente ucciderlo, ma sentirlo attorno alla mano gli dava una piccola sensazione di sicurezza, quasi piu’ psicologica che altro.
    Aveva pensato anche al coltello ricevuto quella sera dal Vigilante in Bianco, che ancora conservava; aveva imparato la lezione e lo teneva ormai nascosto nella federa del cuscino, ma aveva subito scartato l’idea.
    Un coltello era… imprevedibile; era fin troppo facile colpire punti vitali con una lama appuntita, e quel coso aveva visto di persona che era praticamente un bisturi, non voleva ammazzare nessuno, o ancora peggio facilitare il lavoro a Hisoka fornendogli un’arma su un piatto d’argento.
    Almeno con il tirapugni non correva il rischio gli venisse strappato di mano.
    Si fermò all’entrata del parco che si dipanava lungo le sponde del fiume; d’accordo, aveva detto Parco di Sumida, ma dove? Non era grande come il parco di Ueno, ma non era neppure un giardinetto in fin dei conti. Per quanto ne sapeva potevano pure essere entrati da due entrate diverse e spendere un’ora lì prima di incrociarsi – prospettiva che non gli sarebbe dispiaciuta troppo a dir la verità: lui non sarebbe stato quello intirizzito dal freddo, in fin dei conti, e avrebbe colto qualsiasi occasione potesse metterlo in vantaggio.
    Almeno quello.
    Logica voleva Hisoka fosse il più possibile lontano da occhi e orecchie indiscreti; dopo un attimo di esitazione, varcò la soglia del parco- aperto 24 ore su 24- e si avviò lungo il viale lastricato, tendendo le orecchie al rumore di altri passi- non poteva escludere lo attaccasse alle spalle- o rumori improvvisi e addentrandosi più all’interno.
    Il fiume omonimo scorreva alla sua sinistra, alternando zone sopraelevate con panchine da cui in primavera si godeva di una vista spettacolare sui fiori di ciliegio ad aree ricoperte di ciottoli che davano direttamente sull’acqua.
    Non che al momento ci fosse molto da vedere, di notte e con la neve che aveva iniziato a cadere da diverse ore che aveva ricoperto tutto di un velo biancastro.

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    CITAZIONE
    Come accordato in privato con Stan, riporto per chiarezza allo staff le "regole" dello scontro:
    - Le statistiche verranno usate in modo piuttosto lasco come linea guida alle capacità generali dei personaggi piu' che come metodo per decidere se un attacco va a segno o meno.
    Es: Shinjiro è in linea generale piu' forte fisicamente di Hisoka, ma meno agile.
     
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    A quanto pareva Hisoka non era il solo ad aver un approccio molto rilassato all'abbigliamento invernale. Certo il cuoco non girava mezzo scoperto come l'outfit da giullare imponeva, ma s'era vestito comunque molto leggero per la temperatura di quella notte innevata. La sua disinvolta resistenza al freddo era alquanto curiosa per un Giapponese.

    Il vissuto Hisoka invece era stato temprato dai propri viaggi nei paesi più gelidi come parte del suo circo. Quando ti rifiutavi d'indossare abiti normali anche a Vancouver pur di non perdere un minimo di vantaggio psicologico, d'un tratto riuscivi a mettere in prospettiva i meri -5°. Ovviamente era ancora vulnerabile al dolore dell'inverno e tutte le conseguenze che portava girare per strada in quel modo, ma riusciva a sopportarli e conviverci. Ringraziava i suoi buoni anticorpi e cercava di scaldarsi con quanta più attività fisica possibile.

    Aragaki era arrivato proprio al momento giusto per aiutarlo a riscaldarsi un po'.

    Dall'ombra l'osservava passare per il viale principale del parco, sogghignando di come fosse ignaro dei gialli occhi predatori posatigli addosso. Con soddisfazione notava che non avesse comunque mai abbassato la guardia, ma con un'abilità come Tainted Love sarebbe stato fin troppo semplice tendergli una trappola o un attacco a sorpresa.

    E se avesse voluto vincere l'avrebbe fatto senza ripensamenti. Quella sera però era in cerca di qualcosa potenzialmente più interessante: Investigare le abilità e la volontà di quell'uomo, e mettersi alla prova contro un suo pari. In quel frangente vincere e perdere avrebbero mostrato risultati affascinanti in ambi i casi, anche se in modi diversi.

    « Hello, boy~ ♥ »

    Con un lungo passo uscì dal suo nascondiglio, al riparo dietro la corteccia di uno dei tanti alberi spogli sparpagliati da quelle parti. Era rimasto ad osservare l'arrivo dello sfidante sin da quando aveva girato l'angolo di cespugli, incamminandosi per un breve ma solido ponticello. L'area presentava un altro paio di ponticelli simili, volti a collegare tra loro delle isolette erbose a galla tra il ghiaccio di un grosso fiume.

    « Gran bella nottata per morire, non trovi? ♠ »

    La sua espressione e i suoi modi non erano differenti di una virgola dall'ultima volta che Aragaki l'aveva visto. Parlava di vita e morte come fossero risultati di una partita di calcio.

    L'unica cosa diversa degna di nota erano i piccoli sassolini con cui giochicchiava tra le dita di una mano mentre si avvicinava allo chef. Ognuno di loro una potenziale bomba, ovviamente. Erano facili da trovare in un parco come quello e non avrebbero allertato troppo un nemico; le armi perfette da tener pronte all'occorrenza.

    I due s'erano incrociati sul ponte tra la terraferma e la prima delle isolette, affiancati da entrambi lati da rocce ricoperte in uno strato di bianco e mezze-immerse nel ghiaccio, facevano da ultimi segni di terreno nella zona in cui questo gradualmente affondava lasciando spazio al fiume.

    Decisamente più scenico del palco del suo primissimo duello.

    TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO

    • Tecniche Utilizzate
    ---

    • Equipaggiamento
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    Oggetto Quotidiano [Munizioni: 10]
    ► Peso: [1]

    Loaded Dice
    Oggetto Quotidiano [Munizioni: 2]
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    Livello: 2
    Energia: 100
    Forza: 034
    Quirk: 024
    Agilità: 017

    Peso Trasportabile: [1/4]
    Scheda

    Narrato | « Parlato » |"Pensato"


    Per qualche minuto l'unico rumore continuò ad essere quello ovattato dei suoi passi che lasciavano delle leggere impronte sulla neve, finchè la voce di Hisoka non ruppe improvvisamente quel silenzio che si era creato. Shinjiro si fermò a metà del basso ponticello e strizzò gli occhi al buio per individuare la figura del giullare uscita allo scoperto; il suo vestiario ancora più leggero del suo gli fecero inarcare un sopracciglio tra la sorpresa e la perplessità.
    O quel tipo aveva un'unicità che lo rendeva immune al freddo... o teneva davvero davvero tanto al suo look. Si ritrovò a sperare che si trattasse della seconda, d'altronde una persona che andava in giro conciata a quel modo per iniziare voleva farlo probabilmente per mettersi in mostra.
    Il ragazzo si irrigidì nel vedere l'altro approcciarlo, all'erta; nonostante avesse cercato di prepararsi mentalmente, il nervosismo e la paura lo attanagliarono comunque all'improvviso. Era una reazione inevitabile, visto cosa sarebbe successo di lì a poco; ancora non aveva idea di quali fossero le vere intenzioni dell'altro. Di lì a qualche secondo avrebbe scoperto se aveva appena commesso un errore madornale presentandosi lì quella sera e se stava per pagarne le conseguenze.
    Il tono strafottente e fin troppo leggero dell'altro gli strapparono una smorfia, accompagnata però da una punta di fastidio. Era fin troppo noncurante... era perchè era sicuro di vincere o perchè non gli importava granchè del risultato dello scontro?
    « Riesco a pensare a un paio di luoghi migliori.» ribattè a mezza voce, cercando di non lasciar trapelare l'ansia. Lo sguardo era stato immediatamente attirato dai tre oggettini che l'altro si rigirava in mano, sospettoso.
    Sembravano normalissimi ciottoli, non diversi da centinaia di altri che costellavano la stradina lastricata e le rive del fiume, ma non poteva escludere che fossero un qualche oggetto creato o che aveva a che fare con l'unicità dell'altro.
    Nell'unica e breve altra esperienza di lotta - se così la si poteva definire- tra quirk che aveva avuto, aveva capito subito che i primi secondi erano sempre i piu' imprevedibili. Nessuno dei due aveva la minima idea di cosa era in grado di fare l'altro, e l'aspetto di Hisoka non gli forniva nessun indizio; non sembrava avere armi o altri oggetti dietro che potessero interagire con l'unicità, tranne quei tre sassolini.
    Sapeva però che la stessa cosa valeva anche al contrario; se tenere nascosta la sua unicità il più possibile poteva dargli un vantaggio, anche minimo, aveva intenzione di sfruttarlo più che poteva... sempre ammesso che "Teardrop" non avesse raccontato ad Hisoka tutto quello che era riuscita a intuire dal loro scontro.
    Non che ci fosse davvero molto da capire, a riguardo, alla base il suo quirk era estremamente semplice.
    C'era solo un modo per capire se Hisoka sapeva già qualcosa della sua unicità o meno, e allo stesso tempo cercare di intuire qualcosa sulla sua; come il giullare aveva fatto al ristorante qualche ora prima, doveva metterlo alla prova, tendergli un tranello.
    Shinjiro sfilò entrambe le mani dalle tasche della giacca ed espirò profondamente, una nuvoletta di vapore acqueo che si addensò nell'aria fredda attorno al suo viso.
    Piegò appena le ginocchia per tenersi pronto a muoversi ad un cenno dell'altro, e dopo un attimo scattò in avanti per coprire la distanza che lo separava da Hisoka.
    Dopo il primo paio di passi però fu immediatamente ovvio che non si stava muovendo in linea retta verso l'altro; non lo avrebbe fatto comunque in ogni caso, un approccio frontale e diretto come quello come prima azione sarebbe stato come annunciare a gran voce "Ho un quirk a distanza ravvicinata!", e preferiva lasciare l'altro nell'insicurezza il più a lungo possibile.
    Si spostò sulla sua destra e cercò di aggirare Hisoka con una traiettoria semi circolare, restando a debita distanza di sicurezza.
    Mentre passava, alzò il braccio destro all'altezza del petto e sferzò l'aria con forza in direzione di Hisoka - sentendosi immensamente stupido, nonostante la situazione-, come avrebbe potuto fare qualcuno nell'indirizzargli contro un attacco a lungo raggio.
    Ovviamente non sarebbe successo assolutamente nulla, ma la reazione dell'altro gli avrebbe dato qualche informazione in più su di lui.
    Sarebbe rimasto all'erta, avrebbe tenuto le distanze non sapendo cosa aspettarsi, o avrebbe saputo già dall'inizio che non sarebbe successo nulla?

    TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Tecniche
    Heat Blow [Livello 1]
    Attiva il suo quirk su una sola mano fino a renderla notevolmente calda e la usa per colpire e bruciare il nemico contemporaneamente.
    Costo: 10
    Danno/Effetto: Danni lievi

    Termal shock [Livello 1]
    A distanza ravvicinata dall'avversario sprigiona per un breve istante un'elevatissima quantità di calore da tutto il corpo. Lo shock termico dovuto alla vampata improvvisa è sufficiente a stordire l'avversario per un po'.
    Costo: 10
    Danno/Effetto: Provoca stordimento lieve

    Radiation [Livello 1]
    Attiva il quirk in maniera moderata su tutto il corpo, riscaldando la pelle e provocando danni lievi se toccato per tre turni.
    Costo:10 + 5 mantenimento.
    Danno/Effetto: Danni lievi a contatto

    Heat Mine Lv1
    L'utilizzatore tocca per una manciata di secondi un oggetto con una parte del corpo riscaldata(generalmente una o due mani, ma anche tutto il corpo eventualmente) e gli cede parte del proprio calore tramite conduzione. L'oggetto manterrà il calore accumulato per una durata che varia in base alla conducibilità termica del materiale di cui è fatto e può provocare leggere ustioni se toccato da altri in quel lasso di tempo.
    Gli oggetti possono variare da parti del proprio equipaggiamento come tirapugni, coltelli da lancio ecc, equipaggiamento altrui(a proprio rischio e pericolo) a eventuali oggetti presenti(solo se esplicitamente descritti dal master o logicamente presenti, come la maniglia di una porta).
    Se un oggetto è piuttosto grande ovviamente verrà riscaldata solo la zona che è stata effettivamente a contatto con l'utilizzatore, mentre se è composto da più materiali viene considerato il materiale che lo compone per la maggior parte (es un telefono verrà considerato come un blocco di plastica anche se ha tracce di metallo all'interno).
    La durata della tecnica è descritta nella seguente lista:
    Metalli vari: 3 turni
    Acqua e altri liquidi, laterizi vari(mattoni, ceramica ecc) : 2 turni
    Vetro: 1 turno
    Altro: Nessun effetto (non conducono sufficientemente bene il calore da accumularne abbastanza da causare effetti visibili in quel breve lasso di tempo)
    Nel caso dei liquidi, si considera valida solo una quantità pari a quella che può riempire al massimo una bottiglia o altro piccolo contenitore, quantità superiori richiederebbero troppa energia o tempo per essere riscaldate uniformemente.
    Materiali sufficientemente piccoli e fragili come pezzetti di carta, trucioli di legno, foglie secche ecc possono eventualmente prendere fuoco o disgregarsi.
    Torna utile anche per riscaldare piccoli oggetti e tenere sempre calda la tazza di tè.
    Costo: 10
    Effetto: Danni da ustioni lievi se si tocca l'oggetto riscaldato.


    ► Tirapugni
    ► Effetto: +10 Forza
    ► Peso: [1]

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    Hisoka Morow
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    Exp: 150
    Livello: 2
    Energia: 65
    Forza: 1
    Quirk: 37
    Agilità: 37 [40]

    Scheda

    Lo scontro iniziò senza troppi preamboli. Hisoka fu onestamente sorpreso dall'offensiva improvvisa e decisa dello chef, dal suo sguardo ancora si leggeva un po' di timore... Ma come si suol dire, si può essere coraggiosi solo quando si ha paura. La determinazione di Aragaki sembrava anzi solo essere diventata più salda.

    Proprio per quello Hisoka voleva distruggerlo. Era il tipo da non arrendersi dopo esser caduto, ma solo rialzarsi più forte e pericoloso. La sconfitta è davvero la miglior maestra, e Hisoka voleva insegnargli tutto ciò che poteva.

    Finalmente il giullare poteva lasciarsi andare appieno, non doveva più trattenersi per coltivare il momento perfetto... Era arrivato, e finalmente se lo poteva gustare. Un vero duello, diretto e senza interruzioni, testa a testa con un suo pari. L'intera ragione per cui si era diretto lì a Tokyo.

    In ogni "battaglia" tra due individui, che questa fosse una partita a poker, di scacchi, o botte con Quirk, venivano sempre rispettati certi principi fondamentali. Le strategie erano in fondo sempre quelle, la parte difficile era tradurle al "linguaggio" del sistema di combattimento che si stava usando, e portarle a compimento con successo. E ovviamente i veri scontri reali aggiungevano un'importante dimensione: Dover effettuare decisioni in un tempo estremamente limitato, con addosso la pressione di rischiare la vita, e sopportando il dolore fisico dei propri fallimenti. Nessun altra sfida poteva offrire quell'esperienza...

    Anche aggiungendo tutti quegli aspetti unici, tuttavia, certe regole cardine tenevano. Quando ci si sedeva al tavolo con uno sconosciuto il primo istinto era quello di giocarsela sul sicuro per le prime battute, venendo a scoprire le abilità e le tattiche dello sfidante prima di darsi alla formazione di un piano d'attacco.

    Questo però, come detto, era il primo istinto. Appartenente ai principianti. Chi aveva un po' più d'esperienza avrebbe riconosciuto questa tattica e sarebbe andato all'assalto diretto, scoprendo le proprie capacità ma nel mentre infliggendo un pesante colpo. E a quel punto si era ottenuto un vantaggio molto più importante della segretezza. Due duellanti esperti dunque sapevano di non perder tempo in balletti del genere, siccome avrebbero solo aperto la porta all'altro per disfarli sul nascere.

    E nonostante la tenacia di Aragaki fosse degna di nota da come si era comportato quella notte non dava l'impressione di un esperto in campo. Non quanto Hisoka almeno, che da più di metà della sua vita viveva di sfide strategiche del genere. Se avesse dovuto scommetterci, avrebbe detto che la prima mossa del cuoco sarebbe stata contenuta e "di prova". Se quello era il caso, la risposta di Hisoka doveva essere assolutamente brutale. Non si sarebbe più trovato con un'opportunità del genere per infligere del serio danno sia fisico che psicologico.

    Allo scatto del capo del Kagejikan, Hisoka fece lo stesso. I suoi muscoli magri e flessibili mancavano sicuramente della forza che Aragaki dimostrava con la sola propria stazza, ma nei fatti si dimostrava nettamente più rapido in movimento. Questo diventava ancora più vero quando l'avversario cominciò a virare in una traiettoria curvilinea piuttosto che retta. Anche cercando di tenersi ad una distanza sicura, eventualmente Hisoka l'avrebbe raggiunto... Specialmente con un aiutino da Tainted Love.

    Vedendo lo chef prepararsi per scagliare il suo primo attacco il prestigiatore si sarebbe fatto avanti con un piccolo salto, giusto abbastanza da separare i piedi dal terreno, per rilasciare poi una piccola ma efficace esplosione dal palmo libero. La detonazione puntava alle sue spalle, agendo come un propulsore per scagliarlo in avanti a gran velocità.

    Con questa mossa sperava di giungere ad almeno un metro di distanza da Aragaki, giusto giusto il raggio d'azione delle sue esplosioni, mentre la tecnica nemica partiva. Prevedendo che quella prima offensiva sarebbe stata debole non sarebbe servito altro che un colpo deciso a respingerla.

    Piombato come un missile sul bersaglio avrebbe esteso i palmi, rilasciando la stessa esplosione da entrambi. Se fosse andato a segno avrebbe dovuto colpirlo mentre veniva completato il movimento del braccio, impattando con l'interezza del corpo avversario e la potenza di ben due detonazioni. Non avrebbe abbandonato comunque i sassolini raccolti, bensì li avrebbe stretti saldamente tra lo spazio delle dita. Uno tra l'indice e il medio, uno tra il medio e l'anulare, e l'ultimo tra l'anulare e il mignolo. Non gli era strano effettuare slights of hand del genere data la sua professione.

    Come se non bastasse quelle deflagrazioni, fossero state efficaci, sperava avessero forza sufficiente da respingere la vittima all'indietro anche solo di un paio di metri. Abbastanza da farla piombare sul lago congelato che li affiancava, e infrangere il sottile strato di ghiaccio.

    In un solo colpo aveva l'opportunità di infliggere ingenti danni e mandarlo possibilmente in ipotermia. Tutto perché non aveva avuto la risolutezza di fare sul serio sin dall'inizio.

    TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO

    • Tecniche Utilizzate
    Heartfelt Farewell [Livello 1]
    - Si possono creare piccole direzionate esplosioni dai palmi o dalle piante dei piedi. Non arrecano danno, bensì fungono unicamente da propellenti.
    - La tecnica può essere utilizzata per spostare se stessi a elevata velocità, anche a mezz'aria, grazie al boost delle deflagrazioni. Ma anche per respingere qualcosa lontano da se.
    - In questo secondo caso, invece che essere una "piccola esplosione" si potrà alternativamente emettere una deflagrazione delle stesse dimensioni di "Crashing Embrace".
    - L'esplosione ha effetto sulla velocità e traiettoria di un soggetto spostato fino al raggio d'azione della tecnica, poi perderà propulsione.
    - Agilità: +1 ogni 10 punti Quirk (durata 1 turno)
    Costo per ogni detonazione: 15

    Crashing Embrace [Livello 1]
    - Applicazione più diretta e aggressiva del Quirk. Invece d'incanalare la carica esplosiva in un oggetto, la si rilascia direttamente dai palmi o dalle piante dei piedi.
    - L'esplosione si dipana frontalmente, per un raggio di circa un metro.
    Costo per ogni detonazione: 10 [x2 --> 20]
    Danno: Lieve [x2 --> Medio]

    • Equipaggiamento
    Marked Cards
    Oggetto Quotidiano [Munizioni: 10]
    ► Peso: [1]

    Loaded Dice
    Oggetto Quotidiano [Munizioni: 2]
    ► Peso: [1]

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    Shinjiro Aragaki
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    Forza: 034 +10 =44
    Quirk: 024
    Agilità: 017

    Peso Trasportabile: [1/4]
    Scheda

    Narrato | « Parlato » |"Pensato"


    Al movimento di Shinjiro Hisoka rispose con l'ultima cosa che si sarebbe aspettato, ovvero lo scattare a sua volta in avanti e puntare dritto verso di lui. Ancora una volta il giullare si era mostrato imprevedibile, muovendosi rapido e mostrando una certa sicurezza, al contrario suo; il cuore di Shinjiro iniziò a martellare con più forza, spinto da un nuovo fiotto di paura: aveva davvero commesso un errore a venire lì?
    Hisoka portò la mano che non reggeva i sassolini dietro di sè e, accompagnato da quella che sembrava una detonazione- indubbiamente doveva essere l’effetto del suo quirk- venne rapidamente spinto in avanti. Era quella quindi la sua unicità, il creare esplosioni dalle mani?
    Shinjiro non ebbe troppo tempo per pensarci visto che la figura dell’avversario si era avvicinata rapidamente coprendo in un balzo la distanza che li separava e aveva puntato questa volta entrambe le mani in avanti.
    Colto alla sprovvista- non si aspettava un utilizzo così rapido dell’unicità nelle prime battute di uno scontro- Shinjiro non riuscì a far altro che sgranare leggermente gli occhi nel registrare l’attacco in arrivo un attimo prima che le due detonazioni lo investissero all’altezza del petto.
    Impiegò qualche attimo a registrare il dolore unito al rumore improvviso dello scoppio; l’esplosione lo aveva spinto circa di un metro all’indietro ma il piegarsi leggermente in avanti come risposta istintiva al dolore, ironicamente, aveva contribuito insieme alla neve in cui le scarpe erano affondate a trattenerlo dal volare completamente all’indietro e aiutarlo a mantenere l’equilibrio.
    Il petto gli faceva male, anche se effettivamente al momento non sapeva se il martellare che sentiva era dovuto effettivamente all’onda d’urto dell’esplosione che lo aveva colpito o al suo cuore che stava pompando come un forsennato, spingendolo all’azione. Probabilmente un misto di entrambe, insieme al fischio leggero nelle orecchie dovuto al rumore della detonazione.
    L’unicità di Hisoka sembrava aver a che fare con il produrre esplosioni dai palmi delle mani, il che per lui che doveva necessariamente avvicinarsi per attaccare era probabilmente il caso peggiore in cui poteva trovarsi; doveva rischiare di venire investito da un esplosione dopo l’altra se voleva colpirlo, e dal come ne aveva usate in rapida successione, non sembrava esserci nessun limite di tempo particolare al quante poteva scaricarne di fila, tranne forse la sua stamina.
    Forse poteva indurlo a stancarsi in uno scontro di logoramento? Rischiosa come idea, per quanto ne sapeva Hisoka poteva essersi allenato al punto da poter sparare esplosioni per ore. Lui non era decisamente a quel livello.
    Il ragazzo strinse leggermente i denti a quella considerazione, riconoscendo la situazione di svantaggio in cui si trovava; doveva però fare qualcosa, reagire.
    Di colpo comprese cosa aveva fatto Hisoka sul piano psicologico; se lui ora avesse attaccato direttamente, sarebbe stato molto più prevedibile dell’attacco rapido e brutale dell’avversario, che si era messo in una posizione di vantaggio.
    E aveva ancora quei sassolini, che si era preso addirittura il disturbo di continuare a stringere in mano; doveva necessariamente avere intenzione di usarli in qualche modo… farli esplodere per colpirlo con i frammenti, forse?
    Colpire direttamente era però l’unica cosa che poteva fare, non aveva altri mezzi per attaccarlo; dalla posizione ancora leggermente piegata Shinjiro scattò in avanti per chiudere il più rapidamente possibile la distanza con l’avversario. I due avevano pressappoco la stessa altezza, cosa che doveva ammettere non gli accadeva spesso. Questo voleva dire che al momento, leggermente ripiegato in avanti, sarebbe arrivato a colpire Hisoka dal basso verso l’alto, puntando a travolgerlo all’altezza dello stomaco con la sua maggiore stazza.
    Nello scatto se fosse riuscito ad avvicinarsi avrebbe allungato la mano sinistra e cercato di afferrare il braccio destro di Hisoka-il più vicino, dalla sua prospettiva- attorno al polso e spingerglielo verso l’alto per evitare che puntasse la mano nella sua direzione.
    La mano destra invece, quella che calzava il tirapugni, avrebbe accompagnato lo slancio in avanti di tutto il corpo concludendo possibilmente la traiettoria in un pugno diretto all’altezza dello stomaco, lasciato sfacciatamente scoperto dal vestiario dell’altro; contemporaneamente, mentre si muoveva, aveva attivato l’unicità su tutto il corpo in modo uniforme, riscaldandolo quel tanto che bastava a renderne un eventuale contatto diretto piuttosto spiacevole. L’attivazione dell’unicità tuttavia non venne tradita da segni particolari, calore improvviso se fosse stato toccato a parte. In fin dei conti era solo energia termica irradiata; per produrre effetti visibili come la luce con il solo calore si dovevano raggiungere temperature assurdamente alte, e non era ovviamente quello il suo caso.

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    • Tecniche
    CITAZIONE
    Radiation [Livello 1]
    Attiva il quirk in maniera moderata su tutto il corpo, riscaldando la pelle e provocando danni lievi se toccato per tre turni.
    Costo:10 + 5 mantenimento.
    Danno/Effetto: Danni lievi a contatto

    Heat Blow [Livello 1]
    Attiva il suo quirk su una sola mano fino a renderla notevolmente calda e la usa per colpire e bruciare il nemico contemporaneamente.
    Costo: 10
    Danno/Effetto: Danni lievi

    Termal shock [Livello 1]
    A distanza ravvicinata dall'avversario sprigiona per un breve istante un'elevatissima quantità di calore da tutto il corpo. Lo shock termico dovuto alla vampata improvvisa è sufficiente a stordire l'avversario per un po'.
    Costo: 10
    Danno/Effetto: Provoca stordimento lieve

    Radiation [Livello 1]
    Attiva il quirk in maniera moderata su tutto il corpo, riscaldando la pelle e provocando danni lievi se toccato per tre turni.
    Costo:10 + 5 mantenimento.
    Danno/Effetto: Danni lievi a contatto

    Heat Mine Lv1
    L'utilizzatore tocca per una manciata di secondi un oggetto con una parte del corpo riscaldata(generalmente una o due mani, ma anche tutto il corpo eventualmente) e gli cede parte del proprio calore tramite conduzione. L'oggetto manterrà il calore accumulato per una durata che varia in base alla conducibilità termica del materiale di cui è fatto e può provocare leggere ustioni se toccato da altri in quel lasso di tempo.
    Gli oggetti possono variare da parti del proprio equipaggiamento come tirapugni, coltelli da lancio ecc, equipaggiamento altrui(a proprio rischio e pericolo) a eventuali oggetti presenti(solo se esplicitamente descritti dal master o logicamente presenti, come la maniglia di una porta).
    Se un oggetto è piuttosto grande ovviamente verrà riscaldata solo la zona che è stata effettivamente a contatto con l'utilizzatore, mentre se è composto da più materiali viene considerato il materiale che lo compone per la maggior parte (es un telefono verrà considerato come un blocco di plastica anche se ha tracce di metallo all'interno).
    La durata della tecnica è descritta nella seguente lista:
    Metalli vari: 3 turni
    Acqua e altri liquidi, laterizi vari(mattoni, ceramica ecc) : 2 turni
    Vetro: 1 turno
    Altro: Nessun effetto (non conducono sufficientemente bene il calore da accumularne abbastanza da causare effetti visibili in quel breve lasso di tempo)
    Nel caso dei liquidi, si considera valida solo una quantità pari a quella che può riempire al massimo una bottiglia o altro piccolo contenitore, quantità superiori richiederebbero troppa energia o tempo per essere riscaldate uniformemente.
    Materiali sufficientemente piccoli e fragili come pezzetti di carta, trucioli di legno, foglie secche ecc possono eventualmente prendere fuoco o disgregarsi.
    Torna utile anche per riscaldare piccoli oggetti e tenere sempre calda la tazza di tè.
    Costo: 10
    Effetto: Danni da ustioni lievi se si tocca l'oggetto riscaldato.


    ► Tirapugni
    ► Effetto: +10 Forza
    ► Peso: [1]

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    Exp: 150
    Livello: 2
    Energia: 50
    Forza: 1
    Quirk: 37
    Agilità: 37

    Scheda

    Aragaki si piegava in avanti dal dolore, e Hisoka si piegava all'indietro dalle risate. Sguardo al cielo si lasciava andare in una cacofonia di sinistro divertimento. Quello era l'urlo di battaglia del clown.

    Doveva farlo. Umiliare l'avversario e innalzarsi alla posizione di bullo era l'unico modo per distrarre dalla verità dei fatti... Le braccia gli facevano un male infernale.

    In confronto a qualcuno che aveva allenato la propria Unicità per tutta la vita Hisoka era ritardatario di parecchi anni. Ancora nella padronanza di Tainted Love era paragonabile forse ad un quattordicenne, nonostante l'impegno costante che metteva nell'allenarsi. Eppure si immischiava senza pensarci due volte in combattimenti come quelli, e il suo corpo non lo ringraziava.

    Dall'atterraggio a Tokyo era migliorato parecchio – avrebbe potuto sconfiggere l'Ishtar del suo primo scontro con gran tranquillità – ma ancora non abbastanza da potersi permettere un uso così lascivo delle sue esplosioni. Generare una singola detonazione gli era molto meno difficile di una volta, ma eseguirne tre così potenti in rapida successione significava spingersi oltre i suoi limiti.

    Aveva speso fin troppe energie e sentiva i muscoli degli arti superiori intorpidirsi. Era necessario approcciare la situazione con un tatto più strategico, la sola forza bruta l'avrebbe tradito.

    C'era però anche da dire che metà di quella risata fosse effettivamente vera... Si aspettava Aragaki avrebbe aperto con un primo attacco abbastanza debole, ma quando venne contrastato da nulla in difesa trovò l'intera situazione estremamente divertente. Certo nemmeno lui era finito nelle migliori delle condizioni, ma non si era nemmeno beccato un attacco così potente in pieno petto.

    Ma ancora lo chef non deludeva. Non solo si era tenuto in piedi – la ribattuta non era tardata, ed eccolo che di nuovo si lanciava all'attacco. Forse un'altra esplosione l'avrebbe potuto respingere... Ma Hisoka aveva una curiosità da soddisfare.

    La mano disarmata puntava al suo polso, mentre quella pericolosa si portava all'attacco. Prima che le dita del cuoco potessero bloccargli il braccio in una presa di ferro Hisoka prese ispirazione da un trucchetto vecchio quanto il mondo. Come un amico che ti tradiva sfilando la mano prima di potergliela stringere, anche il Jester ritrasse rapidamente il polso all'ultimo momento, lasciando l'avversario a mani vuote.

    A quel punto avrebbe potuto fare qualsiasi cosa per interrompere l'offensiva... E decise di far nulla. Fu colpito dal tirapugni come un sacco di patate e respinto via con facilità disarmante. Certo si lasciò volentieri trasportare via dall'impatto accompagnandolo con un paio di salti all'indietro per creare distanza, ma il colpo l'aveva subito in pieno.

    Un cazzotto alla bocca dello stomaco non era mai piacevole, era forse il punto più doloroso in cui venir attaccati. Chiunque avrebbe pensato che lasciarsi infliggere un colpo del genere fosse da masochisti, specialmente guardando Hisoka che ripiegato su se stesso faticava a tener su la colazione.

    « Hehe... Hehe... Non sapevo cucinare ti desse delle braccia così forti ♠ »

    Disse rialzandosi a fatica dalla sua posizione piegata, mostrando un segno rossastro sull'addome che indicava il punto dove quel pugno riscaldato l'aveva scottato. Ecco quindi rivelato il mistero del suo Quirk, e del perché si permettesse di girovagare così malvestito sotto la neve... Parecchio interessante come abilità, aveva il suo potenziale.

    Ma non si era lasciato maltrattare solo per scoprirne i poteri o testarne la forza, bensì come test verso se stesso. L'ultima volta che aveva ricevuto un colpo del genere era stata quella fatidica notte davanti al Kagejikan, dove Xander gli aveva fatto vomitare bile e sangue. Certo Aragaki non era minimamente allo stesso livello del Boss, ma Hisoka era compiaciuto dell'aver sopportato molto meglio il dolore. Un passo alla volta, stava divenendo sempre più pericoloso.

    « Oh~ Now that I remember... Mi hai toccato, non è vero? ♥ »

    Al pronunciare delle parole, la fidata arma del cuoco gli sarebbe esplosa addosso.

    Il tirapugni in se sarebbe stato illeso, ma avrebbe generato un'esplosione larga abbastanza da coinvolgere l'intero lato destro del corpo avversario, forse andando anche ad infierire ulteriormente sulla contusione al petto.

    Perché farsi colpire e basta quando poteva contemporaneamente affibbiare una bomba sotto al naso dell'altro?

    « Esplodi standomi lontano, esplodi venendomi vicino, bel problema eh? ♣ »

    Hisoka fece cadere a terra i sassolini che s'era procurato e infilò la mano in tasca mentre lasciava che il nemico penzolasse su quell'ultima frase. Per quanto ne sapeva quest'ultimo, il Jester era un membro d'alto rango di Aogiri che aveva fatto da Maestro a Teardrop. Sperava dandosi delle certe arie di superiorità e sicurezza sarebbe riuscito a destabilizzarlo psicologicamente, distraendolo e intimorendolo giusto abbastanza da farlo esitare nelle battute a venire.

    Delle sue abilità sapeva fosse capace di rapidi movimenti e potenti esplosioni, ma adesso era venuto anche a conoscenza della sua tecnica di "carica"... Il che avrebbe aumentato l'impatto del vedergli estrarre ben dieci carte dal mazzo che teneva nei pantaloni. Cinque a mano, aperte in un ventaglio. Avrebbe realizzato cos'erano gli oggetti che si prendeva cura di tenere sguainati: Tutte bombe dello stesso calibro di quella che l'aveva appena investito.

    « Che ne dici di cominciare a fare sul serio? ♦ »

    Era tutta scena, ma questo l'altro non lo sapeva. Con quell'ultima deflagrazione aveva esaurito buona parte della sua stamina, non c'era modo in cielo o terra per tirarne fuori altre dieci. Da lì in poi, i bluff avrebbero giocato un ruolo chiave nella battaglia.

    TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO

    • Danni
    Lievi all'Addome [Scottatura].

    • Tecniche Utilizzate
    Secret Confession [Livello 1]
    - Si impregna di carica esplosiva uno o più oggetti a contatto con il proprio corpo, rendendoli a tutti gli effetti bombe.
    - Tramite un semplice comando mentale, l'oggetto viene fatto detonare, agendo come un normale ordigno.
    - La bomba in se resterà illesa, anche se perderà l'energia di Tainted Love.
    - L'esplosione non si attiva se il bersaglio è fuori dal raggio massimo dell'abilità. Il danno si espande nel diametro di circa due metri.
    - Una carica si disperde solo se esplode, se l'utilizzatore lo decide, o se passa un'ora dall'attivazione
    Costo per ogni bersaglio: 5 per caricare, 10 per detonare
    Danno: Lieve

    • Equipaggiamento
    Marked Cards
    Oggetto Quotidiano [Munizioni: 10]
    ► Peso: [1]

    Loaded Dice
    Oggetto Quotidiano [Munizioni: 2]
    ► Peso: [1]

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    Shinjiro Aragaki
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    Exp: 225
    Livello: 2
    Energia: 85
    Forza: 034
    Quirk: 024
    Agilità: 017

    Peso Trasportabile: [1/4]
    Scheda

    Narrato | « Parlato » |"Pensato"


    La risata fastidiosa di Hisoka gli riempiva le orecchie mentre piegato in due cercava di accertarsi dei danni arreccati al petto dalle due detonazioni. Sembrava non esserci nulla di rotto, ma faceva comunque un male cane.
    La presa che aveva avuto intenzione di stringere attorno al polso del giullare si chiuse sul vuoto, l'altro con un altro dei suoi movimenti repentini aveva sottratto rapidamente la mano dalla sua presa, ma non riuscì a muovere all'indietro tutto il corpo per evitare il pugno e venne sbalzato all'indietro. Con una certa soddisfazione Shinjiro accolse il cozzare del suo pugno contro la pelle dell'altro e riuscì a ignorare il leggero dolore alle nocche raschiate dal tirapugni che lo accompagnò.
    In qualsiasi modo fosse finito quello scontro, almeno quella soddisfazione se l'era tolta. Hisoka tuttavia lo sorprese ricominciando a ridacchiare (aveva davvero mai smesso, in effetti?), nonostante il colpo allo stomaco doveva avergli fatto parecchio male. Cos'era, era masochista? Andava in giro a sfidare gente per quello?
    Avrebbe spiegato molte cose, effettivamente.
    Fu tentato dal proseguire con un secondo colpo mentre l'avversario era impegnato a riprendere fiato, ma la prudenza lo fece esitare per un secondo; sarebbe stato fin troppo facile per Hisoka alzare una mano e scaricargli addosso un'altra esplosione in pieno viso. Quell'esitazione bastò all'altro a rialzarsi, con un commento alquanto criptico sull'averlo toccato.
    Shinjiro lo fissò per un attimo confuso, le mani leggermente alzate davanti al corpo in una posa difensiva- non che potesse in qualche modo parare quelle esplosioni, ma era istintivo-, e un attimo dopo venne investito da un terzo scoppio sulla mano destra.
    Si lasciò sfuggire un grido di sorpresa e dolore, allontanando istintivamente il più possibile la mano dal corpo mentre l'arto gli iniziava a pulsare dolorosamente.
    Strinse di nuovo la mano a pugno e fissò Hisoka, cercando di capire cosa era successo. Quindi il suo quirk non era creare esplosioni dalle mani? Poteva rendere esplosivi anche altre oggetti semplicemente toccandoli?
    Il tirapugni non sembrava danneggiato, a differenza della sua mano, e le parole del giullare puntualizzarono piuttosto inutilmente il dilemma che gli si era presentato;per attaccare doveva avvicinarsi, e se anche ci fosse riuscito, Hisoka poteva assicurarsi che almeno un'altra esplosione lo colpisse anche quando era tornato a distanza di sicurezza.
    Non una bella situazione; aveva già subito tre esplosioni, mentre l’avversario era stato colpito una sola volta.
    Perciò, nel vedere l'altro sfilare ben dieci carte dalla tasca e chissà quante altre ancora a disposizione, il ragazzo sgranò leggermente gli occhi, inquieto. Se aveva un mazzo intero in tasca e poteva trasformare qualsiasi cosa in una bomba, per quel che riguardava quello scontro aveva una scorta virtualmente infinita di munizioni.
    Strinse i denti e cercò di mantenere la calma; no, farsi prendere dal panico era esattamente ciò che Hisoka voleva da lui.
    Ripensò al tirapugni mentre gli occhi non si scostavano da Hisoka; era rimasto assolutamente illeso, nemmeno un graffio o una deformazione che indicasse che era appena esploso. E tenendolo addosso non aveva notato nessun cambiamento finchè non era detonato, quindi poteva immaginare che gli oggetti venivano solo resi esplosivi, ma non ne veniva modificata la struttura o il materiale.
    E quello voleva dire che se anche Hisoka aveva a disposizione chissà quante carte da lanciare, sempre pezzi di carta restavano.
    Aveva visto video di prestigiatori che le lanciavano con abbastanza forza da volare per qualche metro e per cautela dava per scontato che l'altro fosse in grado di farlo, ma non erano esattamente lo strumento più aerodinamico da scagliare, di notte e all'aperto.
    Doveva mantenersi sulla difensiva per ora... si bloccò per un attimo a quella considerazione, rammentando che era stata proprio la sua esitazione a metterlo in quella situazione poco prima... ma era piuttosto esitante ad avvicinarsi al giullare ora, con dieci potenziali armi pronte a esplodere in mano da scagliargli contro...
    "E allora cosa devo fare, fornirgli un comodo bersaglio su cui divertirsi a mirare?" riflettè, truce.
    Se però si avvicinava, considerò un attimo dopo, Hisoka stesso rischiava di rimanere coinvolto in un'esplosione. Quando uscivano dalle mani poteva direzionarle lontano da sè, ma il tirapugni era semplicemente esploso coinvolgendo ogni cosa attorno.
    E come funzionavano, a proposito?
    C'era un timer, o esplodevano a comando? Il tempismo perfetto con la frase di Hisoka faceva pensare alla seconda, ma sinceramente non poteva dare per scontato che Hisoka avesse allestito l'intero teatrino lasciandosi colpire scegliendo in anticipo una frase che si sarebbe conclusa esattamente allo scattare del timer per fare piu' scena.
    Era tranquillamente il genere di cosa che avrebbe potuto fare l'avversario, ne era ormai sicuro.
    « Tsk.»
    Alle parole dell'altro reagì con un cenno stizzito, ma non disse altro. Sarebbe stato fin troppo facile distrarsi venendo trascinati in un battibecco inutile; l'altro stava solo cercando di innervosirlo, e non gli avrebbe dato quella soddisfazione.
    Mosse qualche passo all'indietro, ritrovandosi nuovamente vicino al bordo del ponticello su cui era iniziato lo scontro e dal quale era quasi caduto poco prima, incurvando appena la schiena nell'atteggiamento di chi non è ben sicuro di cosa fare. Alla sua sinistra, una fila di rocce coperte di neve affiancava perpendicolarmente il ponte; il ragazzo scattò in quella direzione, scendendo dal basso ponticello con un balzo e atterrando sul sottile strato di ghiaccio che copriva la parte più bassa del fiumiciattolo che vi scorreva per qualche metro prima di diventare più profondo.
    Il ghiaccio si ruppe sotto il suo peso, ma l'acqua-per quanto ghiacciata- al di sotto era troppo bassa da intralciarne i movimenti e contava sulla temperatura al momento più alta del suo corpo nel proteggerlo dal freddo.
    Si era posizionato in modo da frapporre le rocce tra il suo corpo e Hisoka, offrendo una barriera perlomeno parziale ai suoi proiettili(e da Hisoka stesso se avesse provato nuovamente ad avvicinarsi) se ne avesse scagliati in quel momento, sperando di fargliene sprecare almeno uno e farsi un'idea migliore di come funzionava il suo quirk.
    Avvicinarsi al momento era troppo rischioso, almeno direttamente, ma avrebbe continuato a muoversi lungo le rocce e poi lungo la riva, puntando nuovamente ad aggirare Hisoka; se voleva limitare il rischio di venire colpito, doveva mantenersi in movimento per ridurre la mira dell'avversario e nel frattempo avvicinarsi lentamente, in un continuo movimento a spirale.
    Se fosse riuscito ad avvicinarsi abbastanza a Hisoka, avrebbe cercato di colpirlo alla gamba destra con un calcio basso laterale, tra il ginocchio e la caviglia, puntando a fargli perdere l'equilibrio- ironicamente la stessa mossa che aveva usato su Teardrop, la presunta "allieva" dell'avversario.

    TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Tecniche
    CITAZIONE
    Radiation [Livello 1] (mantenimento)
    Attiva il quirk in maniera moderata su tutto il corpo, riscaldando la pelle e provocando danni lievi se toccato per tre turni.
    Costo:10 + 5 mantenimento.
    Danno/Effetto: Danni lievi a contatto

    Heat Blow [Livello 1]
    Attiva il suo quirk su una sola mano fino a renderla notevolmente calda e la usa per colpire e bruciare il nemico contemporaneamente.
    Costo: 10
    Danno/Effetto: Danni lievi

    Termal shock [Livello 1]
    A distanza ravvicinata dall'avversario sprigiona per un breve istante un'elevatissima quantità di calore da tutto il corpo. Lo shock termico dovuto alla vampata improvvisa è sufficiente a stordire l'avversario per un po'.
    Costo: 10
    Danno/Effetto: Provoca stordimento lieve

    Radiation [Livello 1]
    Attiva il quirk in maniera moderata su tutto il corpo, riscaldando la pelle e provocando danni lievi se toccato per tre turni.
    Costo:10 + 5 mantenimento.
    Danno/Effetto: Danni lievi a contatto

    Heat Mine Lv1
    L'utilizzatore tocca per una manciata di secondi un oggetto con una parte del corpo riscaldata(generalmente una o due mani, ma anche tutto il corpo eventualmente) e gli cede parte del proprio calore tramite conduzione. L'oggetto manterrà il calore accumulato per una durata che varia in base alla conducibilità termica del materiale di cui è fatto e può provocare leggere ustioni se toccato da altri in quel lasso di tempo.
    Gli oggetti possono variare da parti del proprio equipaggiamento come tirapugni, coltelli da lancio ecc, equipaggiamento altrui(a proprio rischio e pericolo) a eventuali oggetti presenti(solo se esplicitamente descritti dal master o logicamente presenti, come la maniglia di una porta).
    Se un oggetto è piuttosto grande ovviamente verrà riscaldata solo la zona che è stata effettivamente a contatto con l'utilizzatore, mentre se è composto da più materiali viene considerato il materiale che lo compone per la maggior parte (es un telefono verrà considerato come un blocco di plastica anche se ha tracce di metallo all'interno).
    La durata della tecnica è descritta nella seguente lista:
    Metalli vari: 3 turni
    Acqua e altri liquidi, laterizi vari(mattoni, ceramica ecc) : 2 turni
    Vetro: 1 turno
    Altro: Nessun effetto (non conducono sufficientemente bene il calore da accumularne abbastanza da causare effetti visibili in quel breve lasso di tempo)
    Nel caso dei liquidi, si considera valida solo una quantità pari a quella che può riempire al massimo una bottiglia o altro piccolo contenitore, quantità superiori richiederebbero troppa energia o tempo per essere riscaldate uniformemente.
    Materiali sufficientemente piccoli e fragili come pezzetti di carta, trucioli di legno, foglie secche ecc possono eventualmente prendere fuoco o disgregarsi.
    Torna utile anche per riscaldare piccoli oggetti e tenere sempre calda la tazza di tè.
    Costo: 10
    Effetto: Danni da ustioni lievi se si tocca l'oggetto riscaldato.


    ► Tirapugni
    ► Effetto: +10 Forza
    ► Peso: [1]

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    CITAZIONE
    Danni:
    Petto: Medi (contusione)
    Mano destra: Lievi (contusione)
     
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    Solo un piccolo dubbio:
    CITAZIONE (Stan™ @ 26/1/2020, 21:20) 
    Il tirapugni in se sarebbe stato illeso, ma avrebbe generato un'esplosione larga abbastanza da coinvolgere l'intero lato destro del corpo avversario, forse andando anche ad infierire ulteriormente sulla contusione al petto.

    Nel turno ho scritto questo perché le esplosioni di Secret Confession danneggiano in un diametro di due metri, quindi partendo dalla mano ho considerato beccassero lateralmente tutto il corpo. Quini il danno non dovrebbe estendersi ben oltre la sola mano destra?

    Tipo se Shinji alza i pugni come un pugile, un'esplosione di 2 metri in altezza e larghezza dovrebbe coinvolgerlo frontalmente per tutto il corpo o quasi (anche al petto già ferito).

    Possibile anche mi sia perso io qualcosa, sorry!


    Hisoka Morow
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    Exp: 150
    Livello: 2
    Energia: 50
    Forza: 1
    Quirk: 37
    Agilità: 37

    Scheda

    Tutto andava secondi piani, notò il Jester con un sorriso soddisfatto. La carica offensiva di Agaraki s'era affievolita ed era stato costretto a distanziarsi e approcciarlo con molta più cautela. Era ironico come Hisoka fosse stato quello a rivelare praticamente tutte le sue abilità, eppure fosse lo chef ad essere in una posizione incerta.

    Anche se comunque non fosse difficile dedurre le capacità del cuoco, considerando che nonostante la distanza non avesse tentato un singolo attacco remoto, preferendo invece avvicinarsi nuovamente. Forse stava effettuando un bluff di suo, per far sentire l'avversario sicuro una volta creato il distacco... Ma era più probabile disponesse di un Quirk a contatto. Forse la peggior combinazione con Tainted Love.

    « Aw, peccato~ ♦ »

    Disse guardando il nemico indietreggiare fino alle rocce.

    « Vienimi a chiamare quando vuoi giocare seriously allora ♥ »

    Nel mentre lui stesso s'era posizionato al centro dell'isoletta, affianco all'albero spoglio che aveva sfruttato come nascondiglio poco prima. Era equidistante circa cinque metri in ogni direzione dalla riva, perciò sarebbe stato indifferente da dove avesse approcciato Aragaki.

    Si sfilò rapidamente le esagerate scarpe da giullare, rimanendo scalzo appendendole come fossero un cappello a due rametti lì sporgenti. Poi si accucciò sul posto piegando le ginocchia, sentendo la neve farsi strada tra le dita dei piedi... E cominciò a costruire un castello di carte.

    Un'ovvia provocazione che sperava potesse spronare Aragaki a far qualcosa di impulsivo. Nonostante la goliardia del gesto però la sua guardia sarebbe solo sembrata abbassarsi. Avrebbe tenuto occhi e orecchie ben aperte per reagire alla prossima mossa avversaria.

    La sua opportunità d'attacco si sarebbe presentata... Un buon giocatore sapeva che la pazienza fosse chiave, prima o poi una vulnerabilità s'apriva sempre. Avrebbe dovuto conservare le energie e lavorare d'astuzia fino a quel momento.

    TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO

    • Danni
    Lievi all'Addome [Scottatura]

    • Tecniche Utilizzate
    Secret Confession [Livello 1]
    --

    • Equipaggiamento
    Marked Cards
    Oggetto Quotidiano [Munizioni: 10]
    ► Peso: [1]

    Loaded Dice
    Oggetto Quotidiano [Munizioni: 2]
    ► Peso: [1]

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20 replies since 30/12/2019, 13:23   647 views
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