Dunque era una di quelle ragazzine, quelle piene di soldi che sono abituate ad avere tutto subito. La sua reazione era stata a dir poco impagabile dato che aveva sbottato molto più in fretta di quanto mi aspettassi tuttavia per quanto potessi sentirmi soddisfatta di aver ottenuto questo risultato, non riuscivo a capire perché se la fosse effettivamente presa: le avevo dato qualche consiglio, le avevo fatto un paio di domande da persona stupida su qualcosa che avevo visto e poi di base niente più.
Non ricordo di averla accusato pubblicamente di aver fatto qualcosa di sbagliato o di averla offesa, forse era il carattere di tutte le bambine nate e cresciute con il cucchiaio d'argento in mano? Sempre se fosse stato vero, insomma una con grande disponibilità come aveva detto se ne sarebbe girata senza nessuno al seguito per tutto questo tempo? Oh beh non era un problema mio, in fondo tolta la voglia di farla ammattire un po' non avevo tutte queste cattive intenzioni ed oltretutto ero riuscita nel mio intento in una maniera a dir poco splendida, quasi da antologia.
...possiamo tralasciare il fatto che io non sappia effettivamente la causa scatenante? Sì? Grazie.
« Capisco. » Non voleva i miei punti? Ed io che mi sentivo di voler fare un gesto carino per una ragazza che aveva perso la pazienza. Mi domando cosa sarebbe successo se l'avessi disturbata con una coda al momento dello sparo, probabilmente sarebbe esplosa come un vulcano. Sarebbe diventata rossa in viso? Se sì, quanto rossa? Oh, quasi quasi rimpiangevo di non averla vista in quel modo, sarebbe stato ilare ma poi mi domando se non fossi riuscita a trattenermi dal non ridere.
Non so come mai stasera ero in questa vena, forse perché era il primo festival a cui partecipavo dopo anni. Era così che si comportava quel tipo di volpi oppure faceva di peggio? Forse, non lo saprò mai dato che si tratta di uno dei tanti miti della cultura giapponese che aveva un sacco di agganci, ora che ci facevo caso, con spiriti ed affini. Chissà se non fosse proprio per questo che il mio aspetto non veniva nemmeno così tanto notato quando camminavo per strada, almeno prima che esplodesse tutto il movimento anti Mutant. Non era da escludere che l'avvento dei quirk avesse dato delle immagini fisiche a quelli che venivano chiamati yokai nella cultura nipponica ma non dovevo divagare molto dalla questione corrente, ovvero quella ragazzina che si era messa a tirarsela senza motivo.
Questo mi diede giusto un po' di fastidio, lo vidi però come lo sfogo di una bambina che non era riuscita ad avere il giocattolino che voleva con le proprie forze ed allora chiedeva al paparino di farglielo avere perché altrimenti avrebbe pianto per tutto il tempo, kinda cute. Feci spallucce, tornando a mirare ai bersagli. Se non voleva i miei punti, avrei continuato a fare il mio gioco: peccato, ero davvero disposta a lasciarglielo. « Spero che la cosa ti faccia sentire una persona migliore. » Avere le cose senza sudarsele ma ottenerle in regalo doveva essere una soddisfazione davvero senza precedenti, soprattutto poi quando si andava a cercare di capire quali fossero le proprie reali capacità e cosa saremmo stati capaci di fare una volta tolti i regali.
Ovvero niente.
Ehi però non dovevo di certo sminuire le persone del genere, anche non saper far niente era una qualità dato che ce ne voleva di talento per non aver talento. Che poi magari quella tizia era la ragazza con più doti su questo pianeta, il tiro a segno però non era forse tra quelle così come la fiducia, l'aveva sentita più balbettare che parlare in pratica. Almeno un principio di etichetta ce l'aveva, chissà se non avesse un'insegnante per quello: una di quelle severe che ti bacchettano le dita che si vedono nei film, tipo. Non lo avrei scoperto mai grazie al cielo, una persona del genere con me avrebbe rinunciato prima ancora di cominciare dato che hanno una forte etica ed una forte morale, aver a che fare con una persona come me era impensabile.
Comunque non dovrei sentirmi soddisfatta per far arrabbiare le ragazzine, davvero, perché questo in teoria dovrebbe farmi sentire come una persona peggiore. In teoria, in pratica invece stavo in maniera meravigliosa e non mi sentivo minimamente in colpa. Che belle le meraviglie di avere un carattere fatto proprio male. « Fai buon rientro, sweetie. » Un piccolo augurio canzonatorio prima di rimettermi a sparare. Se lavessi guardata forse avrei anche potuto far caso a quel regalo lasciatomi sullo yukata, essendo concentrata sul tiro a bersaglio però interpretai quel movimento alle mie spalle come niente di pesante o fastidioso: me ne sarei accorta un bel po' dopo, lasciandomi andare in simpatici appellativi pieni di apprezzamento per la sua genitrice da gran donna di classe qual'ero.