🦋 Appetite for Destruction

ACT II - Brave New World

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    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

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    Tokyo non era così silenziosa nemmeno di notte. Aspettandosi l'apocalisse, nessuno avrebbe mai immaginato che il suo tratto portante sarebbe stato il silenzio. Fumo nero ed inquietante silenzio, come una brace che ha smesso di ardere, crepitare ed ora si consuma lentamente.
    Erano passati diversi giorni da quando tutto era iniziato, ma percepire lo scorrere del tempo era quasi impossibile. Per strada gli insetti brulicavano come se si stessero letteralmente nutrendo della città, sommergendo qualsiasi cosa si parasse loro davanti. Sebbene le operazioni di soccorso fossero iniziate il prima possibile e stessero tutt'ora continuando, nulla aveva impedito ai notiziari di riportare, nei peggiori dei casi, annunci di morti per soffocamento dovute più agli insetti che al farmaco stesso. Quella nebbia letale si era pian piano diffusa in tutta Tokyo, lambendone gli edifici e salendo in alto, su fino in cielo, accompagnata dalle ali scure ed azzurrine delle Papilio quirkensis, che scintillavano in quel mare di nero, come zaffiri in mezzo a petrolio.
    Uscire di casa senza le apposite protezioni era sinonimo di coma assicurato e, talvolta, appunto, di morte. Perché se i soccorsi non ti individuavano in tempo, subito dopo aver perso i sensi, le farfalle finivano per sommergerti, e da lì a compromettere le funzioni vitali era un passo.
    Asakusa, tuttavia, era una delle zone messe meglio. A coordinare le operazioni c'era Rocket Girl, alias di Saotome Saeko, che aveva mobilitato tutta la sua agenzia di Pro-Heroes ed aveva ripulito gran parte della zona, facendo uso di fuoco e fiamme. Letteralmente. Grazie all'ausilio di parecchi quirk di fuoco avevano appiccato degli incendi controllati nei punti nevralgici della circoscrizione, riducendo la concentrazione di farfalle, e con esse, l'afflusso del farmaco. Sembrava infatti che fossero proprio queste ultime a diffondere quel pericoloso fumo nero che aveva già mandato in coma decine e decine di civili, ed Asakusa era automaticamente diventata uno dei posti più sicuri e nei quali la gente proveniente da altri quartieri veniva scortata per essere messa in sicurezza.
    Molte zone erano già state pattugliate e ripulite, e sebbene le farfalle continuassero a tornare ed a ricoprire gli edifici, la loro concentrazione era leggermente minore, tanto che in alcuni punti era possibile persino vedere le strade o i muri delle case.
    Eppure, proprio al centro di quel caos, c'era un'altra lugubre forza che, sempre presente, aveva approfittato dell'occasione per mettersi in moto: Aogiri. Come tante altre attività l'Eclipse Casinò era stato chiuso; non solo, per merito degli agganci di Xander con il governo, grazie all'enorme superficie che aveva disponibile, era diventato uno dei punti principali in cui accogliere la gente in difficoltà. Al tempo stesso, Eris si era mostrata fugacemente in pubblico. E se agli occhi dei civili era una niente più che una normale civile dai capelli vermigli che come altri aveva preso alloggio all'hotel del casinò, all'interno di Aogiri chi la conosceva aveva detto di averla vista aggirarsi per i corridoi e la voce si era sparsa in fretta. Eris non si faceva vedere spesso in giro, perché quando si faceva vedere significava sostanzialmente una cosa sola: Aogiri aveva un problema e, si sapeva, i problemi dell'albero venivano risolti dall'albero, dopo veniva il resto.
    Così mentre fuori imperversava l'emergenza, ed il volto del Casinò era occupato a mantenere la faccia da buon samaritano, si era diffusa una voce. Qualcuno aveva osato tradire l'albero, ed aveva approfittato della confusione generata dalle farfalle per tendere un agguato diretto alla Boss. Sebbene fosse fallito, lui e un'altro manipolo di gente era fuggito e aveva cercato rifugio da qualche parte a Tokyo. Purtroppo non era una novità, ma quasi tre anni prima, quando Eris aveva preso il potere, Aogiri si era fondamentalmente spaccata e spezzata in due. I sostenitori di Eris abbondavano, ma esistevano molti (soprattutto fra le reclute più anziane) che nascondevano il loro dissenso in silenzio, non approvando il cambio di modus operandi più silenzioso e viscido che era stato via via applicato all'organizzazione. Anche se non lo esprimevano apertamente, perché la punizione era la morte, una certa fazione di persone aveva via via accumulato un malcontento generale che aveva finito per esplodere nel momento forse meno consono. Si mormorava che alcuni di essi si fossero persino uniti alle farfalle, trovando in loro un qualcosa di più vicino ai loro ideali. Molte delle reclute che si erano unite negli ultimi tempi ad Aogiri forse non potevano nemmeno capire un comportamento simile.
    Tutti i Capiregime erano stati informati immediatamente, e gli era stato dato il semplice compito di trovarli e sterminarli, approfittando anche loro della situazione per agire indisturbati. Che si muovessero da soli o in coppia, l'importante era che a fine di quell'emergenza tutto fosse pulito.
    Gli informatori andavano e riportavano indietro info sulle possibili ubicazioni dei traditori, e poi toccava a chi aveva dei quirk più idonei al combattimento di loro occuparsi del resto. Hisoka e Hayato facevano parte della forza lavoro dispiegata per risolvere la situazione, considerando la recente promozione del secondo si confidava che avesse una buona capacità di valutare la situazione per risolvere la questione in modo impeccabile come faceva sempre. Ad accoppiarli era stata la loro informatrice: Zero. Il motivo che l'aveva spinta a farlo non era chissà quanto studiato, le dinamiche interpersonali fra due individui ad Aogiri non interessavano, e dato che i due avevano spesso lavorato insieme c'era da supporre che andassero d'accordo.
    La loro destinazione era il Tempio di Asakusa. Più precisamente la pagoda di cinque piani che sorgeva al suo fianco. Un altissimo edificio rosso, ora coperto di farfalle e fumo. Proprio in cima, sotto il cielo terso, erano state segnalate delle fugaci presenze coperte di cappuccio nero.
    « got the Devil on me, Nothing ever comes for free. »

    CITAZIONE
    Ciao ragazzi e benvenuti all'Evento Brave New World.
    Essendo un'attività ufficiale e molto importante vi invito a stilare una lista completa dell'equipaggiamento e delle tecniche in dotazione nel vostro primo post. Successivamente potete non riportarli interamente fino all'utilizzo ma per tutta la durata dell'attività ci rifaremo solo ed esclusivamente a quanto contenuto nel post iniziale.
    Vi ricordo che il tempo di postaggio è ridotto a tre giorni (72 ore). Avete uno slot ritardo [1] valido per un ritardo di un giorno. Dopo averlo utilizzato questo si ricarica e torna disponibile dopo due turni. Se non avvisate e postate con un ritardo sostanziale (insomma, nessuno vi punisce se postate in 75 ore) lo slot ritardo verrà automaticamente consumato, se disponibile. In ogni caso, slot ritardo o meno, vi prego di informare il master per ogni ritardo in Annunci Staff o in via privata. Eventuali provvedimenti verranno valutati caso per caso.
    E' assolutamente proibita qualsiasi modifica ai post (ad eccezione di quelle svolte nei quindici minuti successivi al postaggio, che non vengono segnalate) senza il permesso del master, quindi se avete dimenticato o sbagliato qualcosa prima di editare chiedete.
    Per qualsiasi tipo di domanda invece vi ricordo di utilizzare il Topic delle Domande dell'Evento e di non porle mai in via privata dove non riceverete risposta.
    Essendo Hayato un superiore di Hisoka e data la sua facoltà di impartire ordini, l'ordine di postaggio sarà il seguente. Avete libertà di organizzazione per gestire in privato le dinamiche di coppia concludendo il post con l'arrivo al piano designato della pagoda, purché non contraddiciate nulla di quanto scritto nel post. Ah, non c'è l'ascensore.
    Ordine: Master, Hayato, Hisoka.
    Buona scrittura e buona fortuna. :**:
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    Hayato Ono
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    Erano passati un paio di giorni da quando Hayato, dall'interno del suo appartamento, aveva visto posarsi sul sul vetro della finestra una bellissima farfalla dai colori luminosi. L'aveva contemplata con piacere, scrutandola con aria compiaciuta e affascinata. Non aveva mai visto, in giro per Tokyo, una farfalla come quella, o almeno con quelle tinte così peculiari. Si era addirittura alzato dal divano per scrutarla meglio ma, proprio mentre carezza la porzione del vetro che sottostava l'animale, ne vide posarsi un'altra. E ancora un'altra, finché non riuscì addirittura a scrutare oltre la propria finestra, totalmente ricoperta dallo stormo.
    Il resto venne da sé.
    Hayato riuscì, tramite le notizie, a rendersi effettivamente conto di che cosa stesse succedendo a Tokyo e si premunì di non uscire di casa. Alle farfalle era stata accompagnata, infatti, una sorta di nebbia particolare in grado di far perdere i sensi a chi la inalava, se non peggio.
    Era stato dichiarato lo stato di emergenza e, in quei due giorni, il governo sguinzagliò Pro-Hero e Studenti al fine di combattere quel nemico apparentemente invisibile che stava creando così tanto scompiglio per la gigantesca capitale del Giappone.

    Farfalle.
    C'erano sempre loro di mezzo. Le pillole col simbolo della farfalla che gli aveva dato da vendere Teardrop durante i suoi primi mesi in Aogiri, il mutant farfalla venduto all'asta al Casinò, il messaggio su Babel seguito dall'immagine della farfalla, e ora di nuovo quelle maledette farfalle. Aveva addirittura chiesto alla stessa Caporecluta Teardrop se sapesse qualcosa a riguardo, ma lei aveva negato, affermando di non essere in possesso di informazioni così private. C'era da immaginarselo, comunque, dal momento che Teardrop rappresentasse in tutto e per tutto un pezzo abbastanza piccolo di Aogiri, al quale non era assolutamente concesso conoscere certe notizie. E allora, come avrebbe potuto scoprire qualcosa di più a riguardo? Tutta quell'ignoranza e tutte quelle domande stavano iniziando a snervarlo.
    C'era da dire, in più, che negli ultimi tempi Hayato aveva subito alcuni cambiamenti. Da quando era stato promosso a Consigliere aveva preso i propri incarichi con molta più serietà, efficienza e precisione rispetto a prima e, col tempo, le proprie idee stavano aderendo sempre di più a quelli che erano gli ideali di Aogiri, anche a costo che questi si rivelassero poco etici. L'Organizzazione gli aveva offerto tutto ciò che desiderava ed il biondo aveva tutta l'intenzione di servirla con quanta più dedizione possibile.
    Ed era proprio per quest'ultimo motivo che, negli ultimi tempi, Hayato si era ritrovato alquanto inquieto rispetto alla possibilità che qualcuno stesse effettivamente tradendo l'Albero. La voce si era diffusa velocemente e, diversi membri di Aogiri, avevano addirittura affermato di aver visto la Boss in persona, Eris, girovagare per l'Eclipse. Si poteva sapere, a quel punto, che cosa stesse succedendo? Che ci fossero un gruppo di persone che non avevano in alcun modo potuto accettare la collaborazione tra Aogiri e le farfalle? Sì, perché per quanto non fosse ufficiale, ciò che aveva visto e sentito Hayato, negli ultimi mesi, gli aveva dato modo di capire che tra i due gruppi ci fosse un nesso. Ma allora, perché si mormorava che alcuni di loro si fossero uniti alle farfalle? E perché ai Caporegime era stato ordinato di recuperare membri di Aogiri per combatterle?
    Quella situazione era ancora estremamente annebbiata e Hayato fu ben lieto di esser stato contattato per entrare direttamente sul campo di battaglia e occuparsi dei traditori. Chissà, magari quell'occasione gli sarebbe stata utile per aggiungere un nuovo tassello a quella situazione di per sé apparentemente incomprensibile.

    Se avesse avuto l'opportunità di scegliere un sottoposto, di certo quello non sarebbe stato Hisoka Morow.
    Dal loro ultimo incontro, da quando hanno litigato in maniera particolarmente eclatante, non si erano più sentiti. Aveva spedito all'altro semplici incarichi di lavoro, ma qualsiasi messaggio legato alla propria situazione interpersonale era stato del tutto ignorato (non che gliene avesse mandati chissà quanti).
    Avrebbe preferito qualsiasi altra persona, ma non lui. Non poteva, comunque, disobbedire agli ordini di Zero ed era stato quindi costretto ad accettare senza fiatare. Sperava, perlomeno, che Hisoka si fosse comportato bene. Nonostante il loro burrascoso rapporto, Hayato avrebbe volentieri riportato una nota positiva per l'altro, ai propri Superiori: non riservava più chissà quanto rancore nei confronti del jester, dal momento che aveva avuto la possibilità di sfogarsi adeguatamente, ma continuava naturalmente a non vederlo di buon occhio e provare sensazioni contrastanti nei suoi confronti. Tuttavia, Hayato tendeva ad essere professionale per cui se Hisoka fosse stato obbediente e se avesse portato a termine quel compito in maniera positiva, avrebbe di certo messo su di lui una buona parola.
    C'era da vedere se quel compito avesse contribuito ad aumentare la crepa che si era formata tra i due oppure se li avesse aiutati a ridurla.

    Il punto di incontro con Hisoka sarebbe stato il tempio di Asakusa e, più in particolare, la Pogoda che si ergeva al suo fianco per ben cinque piani. L'edificio, come del resto l'intera città, era stato totalmente ricoperto da farfalle ed era diventato quasi del tutto impossibile notare anche un minimo scorcio di quello che era il colore della struttura sottostante. Uno spettacolo agghiacciante, se associato a tutto quel fumo che rendeva la vista più difficile. A tal proposito, Hayato era stato attento nel tornare ad indossare la propria maschera Antigas: curioso, se si pensa che l'aveva abbandonata qualche tempo prima in quanto fosse riuscito ad entrare molto più in sintonia col proprio Quirk. Riprenderla non gli aveva fatto tanto piacere, ma al tempo stesso gli aveva evocato anche ricordi positivi.
    Era vestito totalmente di nero, con una giacca, un pantalone cargo lungo e degli stivali. Al di sotto del vestiario, naturalmente, Hayato si era premunito di indossare la propria Suit: magari gli sarebbe tornata utile, chissà.

    Quando vide Hisoka, Hayato ebbe l'istinto di irrigidirsi, ma durò poco: il Caporecluta non gli ispirava più alcun timore ma, al contrario, il Consigliere stava riuscendo senza troppi problemi a considerarlo in tutto e per tutto come un proprio sottoposto. Aveva acquisito molta più sicurezza ultimamente e, riflettendoci, quella sicurezza gli era stata concessa da Hisoka stesso e, più in particolare, dal loro ultimo incontro. Poteva sembrare un controsenso, sì, ma tutta la faccenda col jester non aveva fatto altro che migliorarlo: forse era per questo che nei confronti dell'altro non riservasse chissà quale rabbia.
    «Ciao~»
    Gli avrebbe detto, in tono giocoso.
    «Credo che Zero ti abbia già esposto quali sono le condizioni della missione. Non ho tanto altro da aggiungere: proseguiamo.»
    Dichiarò, neutro. Sia che Hisoka avesse avuto qualcosa da dirgli che meno, Hayato si sarebbe incamminato all'interno della struttura, facendosi spazio tra tutte quelle maledettissime farfalle e facendo l'ingresso nella Pogoda. L'interno era caratteristico ed antico, ma il problema più rilevante sarebbe stato dato dal fatto che ci fossero ben cinque piani da affrontare a piedi. Naturalmente, figuriamoci se in un posto del genere ci fosse stato un ascensore... maledizione.
    Tentò in tutti i modi di ignorare Hisoka, ma dopo diversi minuti sarebbe di certo sopraggiunto un silenzio imbarazzante (sempre che il jester non avesse deciso di prendere parola).
    «Non so chi o cosa ci aspetterà più avanti, ma per questo incarico conviene mettere da parte i nostri problemi - anche se io l'ho già fatto.»
    Disse, mentre avanzava la scalinata verso il tetto disponendosi davanti all'altro e dandogli quindi le spalle.
    «Se riusciamo a collaborare in maniera professionale e se non ci saranno problemi, sono sicuro che ai nostri Superiori farà piacere sapere che ti stai comportando bene.»
    Commentò, ma senza aria di arroganza o di supremazia. Al contrario, sembrava un discorso quasi amichevole. Non aveva intenzione di provocare Hisoka, ormai sapeva bene che fosse imprevedibile. Non aveva detto nulla neanche riguardo il loro ultimo scontro, per evitare che Aogiri potesse guardare il giullare di cattivo occhio. I segni del combattimento, comunque, erano ancora insiti sul proprio corpo, per cui su alcune zone del corpo - braccio sinistro e viso, in particolare - era ancora possibile intravedere dei lividi violacei, sebbene fossero in via di regressione ormai.
    Una potenziale collaborazione tra i due, contro un nemico comunque, in ogni caso, sarebbe stata - probabilmente - efficace. Sarebbero riusciti a metter da parte le discrepanze?
    «Sei d'accordo, Hisoka~?»
    Domandò, quindi, voltandosi per un attimo in sua direzione e sollevando gli angoli della bocca in un sorriso, prima di raggiungere la porzione più alta dell'edificio, sotto il cielo annebbiato dalla presenza di quella coltre scura e inaccessibile.

    code ©


    CITAZIONE
    Hayato Ono
    LV. 5
    Energia: 425 - Forza: 112 - Quirk: 195 - Agilità: 93
    Peso: 3/4

    Danni: //
    Tecniche utilizzate: //
    Equipaggiamento:
    ► Suit [Resistenza Danni Medi].
    ► Maschera antipolvere [Difensivo]. Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi] [Filtri: 4, Durata: [1/3] Role]
    ► DISQ [Quirk Aggiuntivo].
    ► Shuriken [Offensivo]; Danno: Medio; Durata: [1 role, se usato].

    LISTA DELLE TECNICHE:

    Powder Wave [Livello 3] [Costo: 50 PE]
    Hayato sfrutta la polvere circostante per creare un'onda che scaglia direttamente verso l'avversario. L'intento può essere quello di travolgerlo, allontanarlo o ferirlo. L'onda può anche essere raccolta tutt'attorno ad Hayato, come per racchiuderlo in una cupola, per poi espandersi per tutta l'area circostante a partire dal proprio corpo.
    Costo: 50 PE.
    Danno/Effetto: Medio-Grave. L'effetto consiste nel colpire il nemico con un attacco ad ampio raggio, per il quale non si necessita di un contatto ravvicinato (limite 5 metri).
    <details style="background: #FFF6C6">Powder Monster [Livello 3] [Costo: 70 + 20 PE]
    Questa tecnica di creazione permette di generare , attraverso la manipolazione della polvere, una sorta di mostro (e ovviamente controllarlo). Tale mostro sarà di forma ovoidale, dotato di quattro arti e stazionerà su due di essi; non ci sarà alcuna separazione tra testa e tronco, occhi e bocca saranno distribuiti sull'unica massa di cui è composta la creatura. La consistenza del mostriciattolo sarà abbastanza morbida, ad eccezione degli artigli e dei denti (entrambi allungati e affilati) che saranno prettamente rigidi. Il colore dipende dalla polvere che si è utilizzata per la creazione, quindi non è fisso. L'altezza del mostro non supererà il metro e mezzo. Se il mostriciattolo subisce un danno superiore a quello che è in grado di infliggere (Grave, in questo caso, o semplicemente due Medio-Grave di seguito) viene distrutto e dovrà essere ricreato.
    Costo: 70 PE + 20 di Mantenimento.
    Danno/Effetto: Creazione capace di indurre danni Medio-Gravi. Il controllo della creatura sarà possibile solo nei limiti dei 5 metri.
    Powder Stone [Livello 3] [Costo: 50 + 20 PE]
    Hayato spiralizza una certa quantità di polvere attorno al proprio braccio, a partire dalla spalla fino alla mano: una volta raggiunta la mano, la polvere si estende oltre di essa e si compatta a formare un grosso artiglio affilato lungo un metro. Gli effetti si esplicano attraverso un'arma fatta in polvere che può essere sfruttata per provocare lesioni da taglio Medio-Gravi.
    Costo: 50 PE + 20 di Mantenimento.
    Danno/Effetto: Attacco ravvicinato, Danni Medio-Gravi.
    Powder Shield [Livello 3] [Costo: 60]
    Hayato sfrutta la polvere dispersa nell'ambiente per generare uno scudo sferoidale tutt'attorno al proprio corpo che lo protegge da eventuali danni. I legami tra le particelle di polvere vengono rafforzati cosicché lo scudo possa mantenere una consistenza prevalentemente ben solida. Il diametro della circonferenza proiettata sul terreno può raggiungere un massimo di 3 metri e può proteggere da danni Medio-Gravi.
    Costo: 60 PE.
    Danno/Effetto: Protezione da Danni Medio-Gravi.
    Powder Vortex [Livello 3] [Costo: 65]
    Hayato genera un tornado di polvere tutt'attorno all'avversario con l'intento di accecarlo e fargli inalare le particelle contenute nella polvere stessa, così da provocargli temporanei disturbi respiratori.
    Costo: 65 PE.
    Danno/Effetto: Stordimento (Raggio 2,5 m).
    Powder Explosion [Livello 3] [Costo: 60 + 20 PE]
    Affinché questa tecnica possa realizzarsi è necessario che il tipo di polvere utilizzato sia combustibile.
    Hayato modella la polvere così da poter ricreare piccole creature alate (farfalle, volatili, pipistrelli). Tali creature saranno costituite da un involucro esterno di polvere di consistenza compatta, mentre al loro interno conterranno una cavità occupata da particelle che si muovono senza sosta. Quando l’utilizzatore lo decide, la polvere combustibile all’interno dei ‘modellini’ inizierà a spostarsi in maniera rapidissima, cosicché le particelle che la compongono inizieranno ad urtare l’una contro le altre generando una reazione di calore che indurrà, sostanzialmente, un’esplosione. A partire dal punto in cui avverrà la detonazione, l'esplosione si espanderà per 2 metri. Il raggio della tecnica è di 3 metri.
    Costo: 60 PE + 20 di Mantenimento.
    Danno/Effetto: Danni Medio-Gravi da deflagrazione.


    Edited by .Dim - 27/10/2020, 14:37
     
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    ♥ Hisoka Morow ♠

    Aveva cambiato casa al momento opportuno. Haley e Dempsey non erano più cuccioli, da gattini s'erano trasformati in gatti, veri e propri. E il suo piccolo appartamento non era abbastanza da permettergli di scorrazzare e giocare ora ch'erano capaci di corse e balzi incredibili.

    Adesso potevano farsi le unghie sulla poltrona di Jane, e non sul suo materasso.

    Risvegliandosi sul grosso letto matrimoniale, nell'ampia ben arredata camera da letto, immaginava quanto sarebbe stata furiosa l'ex-Consigliere fosse rimasta in vita. Tuttavia aveva solo se da incolpare. Se non l'avesse licenziato forse sarebbe rimasto nel suo monolocale ad Ebisu, senza lo stipendio dell'Èclipse però non era semplice star dietro all'affitto.

    Vivere in una dimora già pagata era troppo conveniente... Specialmente durante l'Apocalisse.

    Si vestì e uscì di camera. Ancora era strano per lui dover effettivamente camminare per raggiungere diversi luoghi della casa. Dov'era prima ogni necessità era distante pochi passi. Ora le scelte erano svariate, e sparse per i due piani della residenza.

    Due stanze da letto e due bagni al piano superiore, più un piccolo studio usato come sgabuzzino zeppo di innumerevoli prodotti e utensili. Scendendo le scale si apprezzava la stessa moquette rosa che si estendeva praticamente ovunque, abbinata ad una carta da parati azzurrina. Un lavoro di design all'infuori anche solo dell'orbita concettuale di Hisoka, a cui bastavano delle mura solide e un pavimento che non si sfondasse per chiamarla casa.

    Stava godendo del sodo lavoro di Jane. E non era l'unico.

    Al piano terra lo attendeva la scena diventata da poco abitudine: Due gatti accucciati fianco a fianco s'un comodino, che fissavano ipnotizzati l'infinita distesa d'insetti fuori dalla finestra, tentando inutilmente di cacciarci qualche zampata. Dal loro punto di vista doveva essere un parco giochi dal quale erano crudelmente esclusi.

    I loro musi parevano inseparabili dal vetro... Finché non furono loro stessi a saltare via, attratti dall'inconfondibile suono della mensola che si apriva, dov'erano contenuti i barattoli di cibo per gatti. La colazione. Erano pronti all'attenti attorno al loro ciotolone condiviso. Hisoka versò lo spezzatino e lo assalirono come fosse anni che non mangiavano, esplodendo di fusa.

    La solita routine, quindi... Se non fosse stato per la voce estanea che raggiunse la cucina dal salotto, attraverso l'open space.

    « Heeeey! Anch'io ho fame! »

    Andava sempre a dormire dopo di lui ma si svegliava prima, immancabilmente. E Hisoka era Hisoka, quindi spendeva giusto il minimo indispensabile a nanna per funzionare decentemente.

    « Puoi fartela da sola la colazione! ♠ »

    Gridò anche lui dall'altro capo della casa... Nessuna risposta. Sicuro aveva il naso immerso in uno dei suoi libri – portati da casa ovviamente – e nulla l'avrebbe fatta alzare dal divano quando leggeva. Fece un verso un po' esasperato, poi tirò fuori da un cassetto un sacchetto di pane a fette, e dal frigo uno stecco di burro. Spalmò su entrambe le fette e le cacciò in tostapane.

    Non sapeva per quale meccanismo biologico, ma la ragazza sembrava poter sopravvivere unicamente di quello. Avevano un sacco di cibo in casa, principalmente reduce da quando ancora ci viveva Jane... Ma nessuno dei due sapeva cucinare, e non osavano mettersi a un fornello quando non potevano aprire finestre. Senza andare a un ristorante o ordinare online stavano mangiando da cani.

    « Te li ho messi a cuocere, ma se li vuoi devi alzarti e andarli a prendere ♦ »

    Esordì sorridente giungendo in salotto, dove lei spendeva la maggior parte della giornata. Ma si doveva correggere, non stava leggendo bensì scrivendo, e lì sì che non doveva importunarla. Tra le cose che aveva imparato convivendo era che detestava chi si mettesse tra lei e le sue poesie.

    « Grazie, Hisoka. »

    Disse senza alzare lo sguardo, presa dalla vena creativa... Il Jester rimase per un attimo fermo a guardarla. Sentiva come se dovesse dirle qualcosa, ma non sapeva cosa, o forse non ce n'era bisogno. Per due che vivevano assieme era strano non ci fosse stata ancora una vera conversazione.

    Specialmente dopo tutto ciò che era successo al Tanabata.

    Ogni volta che Hisoka pensava d'essersi fatto le idee abbastanza chiare da poter formare un discorso coerente, vedeva il volto di Morrigan e si dimenticava ciò che voleva dirle. Come se la sua memoria andasse in overflow, non aveva i mezzi per elaborarla verbalmente.

    Quindi... Era imbarazzo quello? L'ennesima nuova emozione. Per uno come Hisoka che spesso era visto come scostumato e senza ritegno era alquanto inusuale trovarsi in una situazione così scomoda. Che non fosse creata da lui stesso, ovviamente...

    Basti pensare al fatto che quand'era da solo girava per casa nudo o quasi, per non sgualcire il suo costume, ma dall'arrivo di lei mostrava abbastanza pudore da mettersi addosso una canottiera e dei pantaloncini.

    Comunque. C'era da dire che nemmeno lei faceva particolari tentativi per raggiungerlo. Preferiva di gran lunga buttarsi nella letteratura, o stare alla TV per anime, telenovela, o news sulla situazione a Tokyo. Non sembrava mai il momento giusto per dirle... Qualsiasi cosa.

    E c'era tanto che avrebbe voluto dire. O forse nulla. O forse troppo.

    Vabbeh. Meglio lasciarla scrivere.

    Nonostante un'atmosfera carica qualvolta Hisoka ci si trovasse attorno, stranamente non aveva sentito bisogno di XSQ da quando Morrigan viveva con lui. Ironico. Spendeva così tanto tempo a preoccuparsi e straziarsi quando non c'era, e poi una volta davanti si sentiva tranquillo. La sua mente era un nodo di contraddizioni.

    Non era ancora l'ora a giocare alla famiglia felice, però.

    ♦ ♣ ♥ ♠

    Morrigan era venuta a casa sua senza annunciarsi, con tutto il necessario per trasferirsi momentaneamente lì. Certo le aveva offerto protezione ma dalla sua risposta sembrava incerta.

    Il caos si scatenò solo un paio d'ore dopo il suo arrivo.

    Se fosse uscita di casa poco dopo, rimanendo coinvolta nell'attacco delle farfalle nel tragitto... Non sapeva come avrebbe reagito. Specialmente considerando che sarebbe uscita per lui, per venirgli a casa, perché l'aveva invitata.

    Sarebbe stata colpa sua.

    Fortunatamente non era successo nulla, ma il pensiero era abbastanza da stressarlo. S'era preso la responsabilità del suo benessere... E anche per i due felini. Li aveva adottati per ucciderli ma ormai ci era abituato. E loro si erano abituati a lui. Quand'era impegnato a riflettere su qualcosa era stimolante guardarli giocare, come una lava-lamp vivente.

    Se fosse successo qualcosa ai suoi tre ospiti, non gli sarebbe per nulla andato a genio.

    Doveva portarli al sicuro.

    E non poteva farlo se Aogiri voleva facesse da pedina sacrificabile. Era strano perché solitamente sarebbe saltato all'occasione di far qualcosa d'interessante e rischioso durante un periodo così unico... Ma non ne valeva la pena. Chi avrebbe protetto Morrigan, Haley, e Dempsey, se Hisoka ci fosse rimasto secco?

    Dopo il licenziamento dall'Èclipse non era nemmeno più "connesso" agli sviluppi interni di Aogiri, da quel poco che aveva capito della missione qualcuno aveva problemi con l'amministrazione attuale, e stava facendo casini... Però.

    C'erano sospetti i coinvolti fossero in qualche modo connessi all'organizzazione che aveva invaso Tokyo di farfalle. Ed erano stati avvistati ad Asakusa, che i notiziari riportavano come una delle zone messe meglio della città. Hisoka stava aspettando fosse stabilita una zona sicura per spostarci i suoi protetti, solo allora avrebbe potuto rilassarsi.

    Che i tipi loschi segnalati fossero ad Asakusa per compromettere il processo di pulizia?

    In quel caso non si trattava di uscire per cazzeggiare, ma per assicurare la sopravvivenza di Morrigan. Non era il tipo da affidarsi ai soccorsi degli Hero e chicchessia, l'unico su cui poteva contare per affari così delicati era se stesso.

    Avrebbe accettato la chiamata al dovere.

    Disse a Morrigan che sarebbe tornato entro la mattinata, lei lo squadrò con fare sospetto... Ma gli augurò buona fortuna senza chiedere altro. Era una donna intelligente, sapeva che ci dovesse essere un buon motivo per uscire.

    Se le ragioni che lo spingevano a lavorare con Aogiri erano diverse dal solito, l'outfit accentuava ancor di più il cambiamento. Felpa nera con cappuccio, lunghi pantaloni dello stesso tono, e scarponi. Il fumo nero era pericoloso da inalare, ma non si sentiva comunque troppo sicuro a permettergli contatto con la pelle.

    Poi – ovviamente – il pezzo più importante... La maschera antigas con un filtro fresco. Divertente pensare che se non se ne fosse provvisto per combattere Hayato, ora non l'avrebbe sotto mano per aiutarlo. Non sapeva se una parte di lui sperasse di evitarlo per sempre, ma non si aspettava di rivederlo in quelle circostanze.

    Poco importava, salvare Asakusa era più importante della loro lite.

    Con una classica botola che diventava una scalinata era possibile accedere alla soffitta dal piano superiore. Lì c'era una finestra, isolata dal resto della casa se si chiudeva l'entrata all'attico. Quello era l'unico punto ragionevole da cui uscire.

    Avrebbe fatto del proprio meglio per aprire, attraversare, e chiudere la finestra nel tempo minore possibile. Inevitabilmente però una porzione di gas si sarebbe intrufolata in casa. Racchiuso nello spazio tra il tetto e il soffitto del piano sotto non avrebbe contaminato nessuno, almeno.

    Atterrare non era un problema attutendo la caduta con un'esplosione.

    ♦ ♣ ♥ ♠

    Essere di fronte ad Hayato era più facile quando entrambi restavano a volto coperto. Dava più la sensazione di essere in videochiamata, c'era una barriera... O forse era solo la distanza che s'era creata dal loro ultimo incontro.

    « Hello~ Yes, so tutto ciò che devo ♠ »

    Del resto non gli importava troppo.

    I due si diedero un saluto freddo e partirono in salita verso il loro obiettivo. Gli ricordava dei lavori fatti con i colleghi senza nome del Casinò, senza saperlo nessuno avrebbe mai detto che quei due avessero una turbolenta storia alle spalle. Se non altro era professionale... Ma la professionalità lo annoiava.

    Lo seguiva alle spalle con dedita distanza, e salivano le scale, gradino per gradino, con ogni passo silenzioso che marcava ulteriormente la netta differenza nella loro nuova dinamica. Chissà se Hayato avrebbe voluto dirgli qualcosa ma tratteneva la lingua, perché non sembrava il momento adatto.

    Da parte di Hisoka era così.

    « Per questo incarico conviene mettere da parte i nostri problemi. Sei d'accordo, Hisoka~? »

    Ancora una volta gli parlava solo per comunicargli qualcosa inerente alla missione. Interpretava bene la parte del Consigliere, e Hisoka era intrappolato a seguire il copione del suddito.

    « Per la prima volta nella vita combatterò per qualcuno oltre me... Non posso permettermi di fallire ♥

    Quindi non serve ti preoccupi, Consigliere-san ♣ »


    In un certo senso sarebbe stato l'esatto opposto della rissa tra i due. Lì ogni esplosione era prettamente egoista, volta a sentirsi meglio indifferentemente dal dolore che avrebbe provocato all'altro. Stavolta le bombe erano cariche del suo istinto protettivo.

    Non gli interessava chi avrebbe incrociato in cima a quella Pagoda. Dovevano morire.
    Click Me || Livello: 6 | Energia: 550 | Forza: 15 | Quirk: 255 | Agilità: 275
    • Equipaggiamento
    Marked Cards
    Oggetto Quotidiano [Munizioni: 20]
    ► Peso: [2]

    Maschera Antigas
    Equip Difensivo [Annulla danni Lievi da Gas Soporiferi/Velenosi]
    ► Peso: [1]

    Teruko's Blood
    Equip Curativo [Riduce danni di due step]
    ► Peso: [1]

    XSQ
    Equip ? [Aumenta efficacia tecniche di uno step per tre turni] [Dosi: 5]
    ► Peso: [0]

    • Tecniche Disponibili
    First Ability: Keepin' Touch
    - Per essere attivata, questa abilità richiede un turno di concentrazione;
    - L'utilizzatore tiene traccia di tutte le cariche di Tainted Love tramite un radar mentale. È sempre a conoscenza della loro posizione, e possiede un cronometro real-time di tutti i Timer attivi e del tempo residuo di ogni carica. Riesce a percepire persino la dimensione e la forma dell'oggetto caricato;
    - Quando una bomba esplode, si ha una "visione sonar" di ciò che va a colpire, facendosi un'idea di che risultati e danni ha apportato;
    - Raggio: Due chilometri (se la carica è su un oggetto), Dieci metri (se la carica è su una persona).

    Second Ability: Goin' Steady
    - La potenza delle esplosioni di Tainted Love non fa altro che aumentare... Eppure il corpo di Hisoka rimane gracile e deboluccio. Con la sola forza fisica non sarebbe in grado di gestire il rinculo delle detonazioni generate dalle sue estremità. Per questo con il tempo ha sviluppato varie "tecniche" per mantenere l'equilibrio e i piedi per terra. Non rispondendo con egual potenza, ma distribuendo il proprio peso, manipolando il baricentro, e assumendo pose specifiche. Questo lo aiuta a scaricare l'energia cinetica come se gli scivolasse addosso.
    - Gestire le proprie deflagrazioni è ormai seconda natura, gli è spontaneo fare i necessari accorgimenti senza pensarci troppo... Ma con abbastanza tempo di preparazione, mettendoci un impegno e un'attenzione espliciti, gli è possibile resistere a forze esterne alle proprie esplosioni. Se ha entrambi i piedi al terreno e un margine di reazione, riesce a non farsi spostare.
    - Non vengono ridotti in alcun modo i danni o gli effetti di una determinata azione, l'unica differenza è la difficoltà aggiunta nel scagliarlo via con un impatto. Non si applica a forze d'attrazione o repulsione continue, ma agenti "a scoppio" con effetto rapido e conciso. Es: Pugni, cannonate, altre esplosioni, etc; Non funziona sull'essere trainato via o attratto da un magnete.
    - I principi impiegati sono i medesimi per resistere al contraccolpo delle sue stesse abilità, ergo cede se la forza esterna ha un valore sensibilmente superiore al suo (FRZ+QUI)/2.

    Secret Confession [Livello 3]
    - Si impregna di carica esplosiva uno o più oggetti a contatto con il proprio corpo, rendendoli a tutti gli effetti bombe.
    - Tramite un semplice comando mentale, l'oggetto viene fatto detonare, agendo come un normale ordigno.
    - La bomba in se resterà illesa, anche se perderà l'energia di Tainted Love.
    - L'esplosione non si attiva se il bersaglio è fuori dal raggio massimo dell'abilità (5 metri). Il danno si può espandere in un diametro da 1 centimetro a 3 metri, a discrezione.
    - Una carica si disperde solo se esplode, se l'utilizzatore lo decide, se passa un'ora e mezza dall'attivazione [Narrativo, AM, Eventi], o dopo tre turni [Combat, Role].
    Costo per ogni bersaglio: 5 per caricare, 65 per detonare
    Danno: Medio-Grave (ridotto di uno ad ogni carica contemporanea)

    Secret Confession {LITE} [Livello 2]
    - Si impregna di carica esplosiva uno o più oggetti a contatto con il proprio corpo, rendendoli a tutti gli effetti bombe.
    - Tramite un semplice comando mentale, l'oggetto viene fatto detonare, agendo come un normale ordigno.
    - La bomba in se resterà illesa, anche se perderà l'energia di Tainted Love.
    - L'esplosione non si attiva se il bersaglio è fuori dal raggio massimo dell'abilità (3 metri). Il danno si può espandere in un diametro da 1 centimetro a 3 metri, a discrezione.
    - Una carica si disperde solo se esplode, se l'utilizzatore lo decide, se passa un'ora dall'attivazione [Narrativo, AM, Eventi], o dopo tre turni [Combat, Role].
    Costo per ogni bersaglio: 5 per caricare, 25 per detonare
    Danno: Medio (ridotto di uno ad ogni carica contemporanea)

    Crashing Embrace [Livello 3]
    - Applicazione più diretta e aggressiva del Quirk. Invece d'incanalare la carica esplosiva in un oggetto, la si rilascia direttamente dai palmi, dalle piante dei piedi, dalla punta delle dita, dalla bocca, o tramite un attacco fisico (pugno / calcio / ginocchiata / gomitata).
    - L'esplosione si dipana frontalmente, per un raggio di massimo due metri.
    Costo per ogni detonazione: 50
    Danno: Medio-Grave (ridotto di uno ad ogni carica contemporanea)

    Crashing Embrace {LITE} [Livello 2]
    - Applicazione più diretta e aggressiva del Quirk. Invece d'incanalare la carica esplosiva in un oggetto, la si rilascia direttamente dai palmi, dalle piante dei piedi, dalla punta delle dita, o dalla bocca.
    - L'esplosione si dipana frontalmente, per un raggio di massimo un metro e mezzo.
    Costo per ogni detonazione: 25
    Danno: Medio (ridotto di uno ad ogni carica contemporanea)

    Quiet Kiss [Livello 1]
    - Quando una propria bomba entra in contatto con un altro oggetto, si trasferisce tutta la carica a quest'ultimo. Il secondo oggetto diventa la bomba, il primo torna innocuo.
    - Il trasferimento è attuabile solo all'interno del raggio d'azione dell'abilità (2 metri).
    - Gli esseri umani non possono aver cariche trasferitegli dentro o fuori (ma possono comunque essere caricati normalmente). L'unica eccezione è il corpo dell'utilizzatore stesso.
    Costo: 10

    Candlelit Date [Livello 2]
    - Ad una carica viene impartito un timer (anche a distanza, finché è nel raggio della tecnica), che può estendersi temporalmente fino a massimo 20 minuti [Narrativo, AM, Eventi], o tre turni [Combat, Role]
    - Allo scadere del tempo allocato, se ancora la carica non è sta attivata viene detonata autonomamente. Non avendo bisogno del comando mentale dell'utilizzatore, andrà a buon fine anche fuori dal raggio d'azione del personaggio.
    Costo: 25

    Heartfelt Farewell [Livello 1]
    - Un particolare stile di movimento che permette all'utilizzatore di spostarsi molto più rapidamente del normale, sballottandosi qua e la trasportato dalla forza delle proprie esplosioni. Potenzialmente anche planando in aria addolcendo la caduta tramite detonazioni, o sfruttandole per grossi balzi e cambi di direzione a mezz'aria.
    - Il lavoro grosso del movimento è fatto dal Quirk, piuttosto che i muscoli dell'utilizzatore, ciò rende possibili bruschi cambi di traiettoria improvvisi, o salti senza alcun tipo di rincorsa. Il corpo non offre molti spunti per prevederne i movimenti, se usato bene porta ad azioni abbastanza inaspettate.
    - Le deflagrazioni sono piccole e direzionate, possono generarsi da ogni punto d'uscita di "Crashing Embrace". Non arrecano danno bensì fungono unicamente da propellenti.
    - Ogni singola esplosione ha effetto sulla velocità e traiettoria del corpo fino a 2 metri, poi perderà propulsione. Serviranno altre esplosioni per riprendere e mantenere velocità.
    Costo: 25 a turno

    Long Distance [Livello 2]
    - Si impregna di una carica speciale uno o più oggetti a contatto con il proprio corpo. Essa non esplode, bensì farà da propulsore.
    - Tramite un semplice comando mentale, l'oggetto viene fatto detonare, e una piccola esplosione partirà da esso spedendolo in volo come un razzo.
    - Si può decidere l'angolazione e la traiettoria del decollo facendo fuoriuscire la "spinta" da una zona della superficie rispetto ad un'altra. In ogni caso la deflagrazione sortirà soltanto questo effetto senza causare danni.
    - L'esplosione ha effetto sulla velocità e traiettoria dell'oggetto fino a 3 metri, poi perderà slancio.
    Costo: 5 per caricare, 20 per attivare
    CITAZIONE
    Ho ovviamente chiesto a Lostien per l'inclusione di Morrigan, tutti i dettagli sul suo conto provengono da lei.
     
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    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

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    L'interno della Pagoda era lugubre. Filtrando da fuori, sprazzi di luce gettavano tetre ombre sui pavimenti di legno scuro, lasciando che esse si allungassero dietro il mobilio d'epoca e le rosse colonne che tenevano alti i soffitti. Nel silenzio, oltre i respiri pesanti di chi indossava le maschere, si udiva solo un viscido brusio di sottofondo, provocato dallo strisciare e dal crepitare degli insetti sui muri e dal fruscio delle loro ali.
    In quella pseudo oscurità, una lunga scala si avvitava su sé stessa, salendo verso l'alto, piano dopo piano. Sembrava un posto tagliato fuori dal mondo, l'atmosfera sinistra, cupa ed i contorni dell'arredamento, sfumati e difficili da distinguere, davano giusto una parvenza di realtà, lasciando percepire il peso della storia racchiuso in quelle sale, ma si poteva capire il motivo per cui fosse stato scelto come rifugio secondario e provvisorio da qualcuno che stava fuggendo.
    Entrare non era stato difficile: sebbene il posto fosse deserto, non ci fosse nessuno nei dintorni, ed i Pro-Hero avessero già ripulito e pattugliato quel posto giorni fa, scacciando tutte le farfalle che erano entrate e sigillando porte e finestre, a piano terra l'ingresso era socchiuso, segno di come qualcuno fosse entrato prima del duo incaricato di esplorare la pagoda.
    La densità del farmaco lì dentro sembrava minore, ma non abbastanza da potersi togliersi con noncuranza le maschere anti-gas. Chiunque avesse messo piede lì dentro sembrava non essersi premurato di lasciare intatti tutti gli accorgimenti applicati degli eroi infatti, e nel buio qualche farfalla azzurrina svolazzava ancora, portandosi dietro lievi e granulose scie di quel veleno mortale. Come nel resto della città, c'era silenzio. A dire il vero, per ogni passo aggiuntivo mosso in avanti sulle gradinate, si udiva la flebile melodia di un flauto traverso farsi meno tenue. Faceva un po' strano pensare che non ci fosse nessuno, ma salendo le scale né Hisoka, né Hayato riscontrarono un singolo movimento. Nel buio era difficile distinguere qualunque cosa non fosse la silhouette ricurva di accessori e... statue di Buddha, probabilmente.
    Evidentemente il traditore o i traditori che fossero dovevano essersi riuniti al quinto piano credendolo più sicuro. Mettere da parte i loro screzi passati avrebbe certamente aiutato a risolvere quella lieve problematica nel minor tempo possibile. Aogiri dopotutto era come una specie di alveare che puntava all'efficienza per il benessere della propria regina, non c'era spazio per un fattore esterno ed inutile come dei sentimenti, e forse Hayato se lo ricordava bene. Era quasi ironico pensare a come la sua vita fosse girata sempre attorno alle farfalle da quando aveva messo piede nell'organizzazione. Le pasticche, il mutant, ed ora... questo. Eppure, al contrario del compagno, era maturato e si era evoluto in una linea di pensiero sempre più vicina a quella dell'albero. Volere è potere, e Aogiri voleva.
    Hisoka d'altro canto non aveva fatto altro che trascinarsi addosso un disastro dietro l'altro, e si vedeva. Proprio dal fatto che in quel momento Hayato camminasse davanti a lui.
    L'ultima rampa di scale era stranamente illuminata. Non da una luce artificiale, perché la corrente era stata spenta in numerosi posti per convergerla principalmente in ospedali e abitazioni, ma dalla soffusa luce dell'esterno. Quando i due la raggiunsero, posando le suole delle scarpe sui primi gradini, la melodia del flauto cominciò a sfumare, prima di quietarsi del tutto dopo loro pochi passi.
    Ben presto la situazione fu chiara, la sala dell'ultimo piano era sgombera, eccezion fatta per un altare in fondo alla stanza, e le porte scorrevoli che davano sulle balconate spalancate. Il farmaco e le farfalle ondeggiavano sull'uscio, senza però oltrepassare troppo le soglie. Da lì proveniva la luce. Non c'era nessuna barriera invisibile a fermare la loro avanzata, solo una persona, con dei lunghissimi capelli neri, nessuna maschera sul viso, un flauto di bambù stretto tra le dita ed un lungo kimono rosso e nero indosso. Una persona che Hayato conosceva piuttosto bene: Shinya Ichinose.


    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    8
    Energia:
    1050
    Forza:
    250
    Quirk:
    400
    Agilità:
    375
    Farmaci:
    SS+
    Medica:
    SS+
    Peso:
    [6]
    Scheda:
    QUIRK & INVENTARIO
    QUIRK:
    Limbo [Emitter Quirk]
    Shinya è in grado di generare una strana specie di sabbia scura, che ricorda per certi versi dei granuli di catrame. A dispetto di ciò, questa sostanza è molto leggera e sembra avere una densità simile a quella dell'aria, indi per cui si comporta esattamente come i pesci si comportano in acqua. Shinya è in grado di generarla a partire dai suoi capelli: molto più lucidi e setosi del normale, infatti, crescono ad una velocità molto maggiore rispetto alla media.
    Questa sabbia è abbastanza fine, ma può essere aggregata a formare qualsiasi genere di costrutto, anche se essi non paiono molto adatti a sopportare urti o colpi massicci e tendono a disgregarsi facilmente in virtù del fatto che non sono in grado di formare legami molecolari fra loro e l'unico modo in cui possono rimanere aggregati pare essere sotto il controllo diretto di Shinya.
    La proprietà singolare del quirk, tuttavia, è un'altra. Essendo, appunto, molto fine, la sostanza, è molto adatta ad essere ingerita o respirata e, se ciò avviene, ha - sul corpo umano come su quello animale - lo stesso effetto che avrebbe un anestetico.
    Con anestesia si indica in generale l'abolizione della sensibilità, della coscienza e del dolore, associato a rilassamento muscolare. La sabbia di Shinya agisce allo stesso modo: deprime il sistema nervoso centrale e lo priva dello stato di coscienza. Ovviamente l'effetto varia a seconda del come essa viene in contatto con l'organismo e della quantità, ma il denominatore comune è lo stesso. Sembra molto simile alla morfina.

    TECNICHE PERSONALI:
    Chaos Tide [Livello 4] [Costo 100 + 40]
    Shinya genera una sorta di palude di sabbia simil catrame che ricopre il suolo, usando sé stesso come epicentro. La sabbia è appiccicosa e rende i movimenti difficoltosi per chi ci cammina sopra o in mezzo, ma al di là di questo non ha particolari effetti. Se non avete mai provato l'ebbrezza di sprofondare in delle sabbie mobili, questa sarà certamente la prima volta. Essendo la palude assoggettata al suo controllo, se si sposta questa lo segue.
    Raggio: 5 metri
    Effetto: Dimezza i costi di tutte le sue altre tecniche finché rimane attiva.
    Pandemonium [Livello 4] [Costo 70]
    Tecnica che può essere usata solamente quando Chaos Tide è attiva. La palude diventa come "viva" e reagisce alle vibrazioni, come un campo minato, se qualcuno ci cammina sopra, nel giro di un secondo numerosi spuntoni affilati si alzano in corrispondenza della superficie stimolata (e del metro immediatamente attorno) trafiggendo brutalmente qualsiasi cosa vi si trovi sopra.
    Danno: Grave. Può applicare [Sanguinamento]
    Asphyxia [Livello 4] [Costo 80 + 30]
    Eccedere nell'utilizzo delle cose non fa mai bene. Nemmeno quando si tratta di anestetici, perché diventano tossici per l'organismo e si rischia di morire di overdose. Con questa tecnica Shinya rende una porzione qualsiasi della sua sabbia creata in precedenza altamente tossica, e se essa entra a contatto con il sangue o viene respirata, inibisce completamente prima il senso del dolore, poi il senso del tatto, ed a lungo andare provoca la perdita di coscienza che può condurre alla morte dell'individuo.
    Danno: Avvelenamento [Grave] - se non curato entro dieci turni conduce alla morte, se sotto forma gassosa infligge avvelenamento [Medio] anche all'utilizzatore.
    Nega Genesis [Livello 4] [Costo 80 + 30]
    Tecnica che può essere usata solamente quando Chaos Tide è attiva. Se delle persone o oggetti vi sono immersi, la sabbia di arrampica addosso ai malcapitati fino a raggiungerne metà della figura (in caso delle persone, quindi, il busto) e si solidifica impedendone qualsiasi altro movimento fino a che non si sgretola o il proprietario del quirk non rilascia la tecnica.
    Blocco: 4 turni
    Dark Star's Eyes [Livello 4] [Costo 70]
    Tecnica difensiva delle più semplici esistenti. Un muro in grado di bloccare qualsiasi forma di attacco, sia esso fisico o elementale. Si alza da terra a circa mezzo metro da Shinya (o da un punto qualsiasi se la palude è attiva) e sparisce dopo aver protetto dall'attacco. Già, molto banale. Infatti, per rendere un po' più scenico il tutto Shinya ha deciso di dare a questo scudo la forma di un gigantesco occhio circolare di tre metri di diametro, che solleva la palpebra scrutando gli artefici dell'attacco.
    Resistenza: Grave
    Annihilation Wish [Livello 4] [Costo 70]
    A partire dai propri capelli, Shinya genera dieci kunai affilati e solidi, di circa venti centimetri. Può scagliarli contro un eventuale avversario oppure usarli semplicemente in prima persona.
    Raggio: 7 metri
    Danno: Grave
    Oblivion Correction [Livello 4] [Costo 100]
    Il vero scopo della sabbia di Shinya è essere un anestetico. Se inalata provoca intorpidimento generale e inibisce completamente la sensazione del dolore. Shinya sfrutta questo fatto generando una densa cortina di fumo nero che ha lo scopo di intontire gli avversari, oltre che rendere meno visibile la propria figura, visto che lui, essendo immune al proprio quirk, vi si può muovere all'interno senza alcuna difficoltà.
    Raggio: 3 metri
    Status: Sonnolenza
    Logos Eater [Livello 4] [Costo 90 + 40]
    Shinya genera una grande quantità di sabbia e la modella fino a fargli assumere la stessa forma di una sorta di animale mitologico, alto tre metri e largo due: un'idra a tre teste. Il mostro non ha ovviamente volontà propria e Shinya lo controlla tramite il movimento delle dita. Proprio come l'idra di Lerna se una testa viene tagliata al suo posto ne crescono due. L'idra può mordere o colpire con una delle sue teste o la coda.
    Raggio: 3 metri
    Danno: Grave

    ABILITÀ:
    Chrȳsāōr
    Shinya ha, col tempo, imparato a regolare le varie quantità e i dosaggi del proprio quirk a seconda dell'uso che ne vuole fare, anche sperimentandoli proprio su sé stesso. Il suo organismo ha reagito di conseguenza, evolvendosi ed ha cominciato a mantenere sempre una certa dose di sabbia nel sangue, motivo per il quale, ad oggi, Shinya ha finito per sviluppare una totale immunità al proprio quirk ed una resistenza naturale alla maggior parte dei farmaci. Il suo organismo processa in automatico qualsiasi sostanza chimica e la neutralizza. Ciò lo rende immune agli status [Avvelenamento], [Paralisi], [Stordimento] e [Sonnolenza] se l'agente che lo causa è chimico.
    Effetto collaterale: ormai è anche privo della capacità di provare dolore.

    EQUIPAGGIAMENTO:
    Mikazuki [Tessen] [Offensivo/Supporto]
    Mikazuki è un Tessen di circa quaranta centimetri di raggio dal quale Shinya non si separa quasi mai. Le stecche sono in ferro nero e superano leggermente il pavese color rosso vivo, terminando in delle punte acuminate e taglienti, rendendolo un'arma adatta per poter essere usata a distanza ravvicinata. Da chiuso è sfruttabile anche come una sorta di asta, mentre da aperto è ottimo per difesa e, con movimenti studiati, le punte fungono da arma da taglio.
    Danno: Medio-Grave
    Peso: [2]
    ARISU [DISQ]
    ??????
    Peso: [1]
    JANE [DISQ]
    ??????
    Peso: [1]
    LOUISE [DISQ]
    ??????
    Peso: [1]
    MIKOTO [DISQ]
    ??????
    Peso: [1]
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    Hayato Ono
    NARRATO x PARLATO x PENSATO
    Fortunatamente le interazioni con Hisoka furono brevi e professionali, esattamente come desiderava. Non aveva voglia di scherzare col jester né tanto meno creare un'aria ostile: in quel momento tutto ciò che contava era collaborare per un fine comune, ovvero Aogiri. Inoltre, Hayato sapeva bene che, soprattutto nel caso in cui le cose fossero peggiorate, Hisoka poteva rappresentare un alleato ben più che valido in combattimento: meglio tenerselo buono e stretto.

    Nonostante per i diversi piani della pogoda dominasse principalmente oscurità, Hayato avrebbe potuto facilmente accorgersi che l'ultimo piano, il quinto, era stranamente illuminato: con ogni probabilità l'obiettivo o gli obiettivi di quella missione dovevano trovarsi proprio lì. Ad accompagnare l'avanzata, la dolce melodia di un flauto che però non faceva altro che rendere la situazione ancora più sinistra.
    Prima di fare il proprio ingresso nella sala, il Consigliere avrebbe lanciato una rapida occhiata al proprio sottoposto: non era un'occhiata dolce e simpatica come le sue solite, ma al contrario lasciava trasparire una certa severità, come se volesse esortare Hisoka a prestare attenzione.
    Tirò un profondo sospiro, assottigliando lo sguardo e passando oltre gli ultimi scalini, ritrovandosi in cima alla struttura, nell'esatto momento in cui il flauto smise di suonare.

    Si trattava di una sala grande che sarebbe stata vuota se non per la presenza di un altare ed un balcone attraverso cui però le farfalle sembravano non entrare, e... la presenza di una persona. Un uomo, per l'esattezza, dai lunghi capelli neri e dagli occhi che parevano iniettati di sangue per il loro colore rosso. Indossava un kimono rosso e nero e, tra le mani, stringeva il flauto da cui doveva provenire la melodia udita poco prima.
    Shinya Ichinose.
    Le palpebre di Hayato si divaricarono lentamente, fino a raggiungere la totale espansione.
    Certo che lo conosceva.
    Aveva avuto modo di incontrarlo e di parlarci di persona, durante la famosa asta tenutasi qualche tempo prima.
    Lui? Era Shinya il Traditore? Uno dei pezzi più grossi di Aogiri?
    Ma perché?
    I movimenti del biondino si paralizzarono, per qualche istante, ma dopo poco Hayato stesso si rese conto che quell'atteggiamento non l'avrebbe portato a nulla. Mostrarsi stupito non avrebbe fatto altro che farlo apparire più intimorito sia dinanzi ad Hisoka che Shinya stesso.
    Era stato incaricato di dirigersi lì ed eliminare eventuali traditori, eppure la situazione in quel momento si era certamente complicata.
    Deglutì, sollevando il mento e avanzando di qualche passo, ma tenendosi a lunga distanza rispetto Shinya.
    «Ciao Shinya~»
    Esordì, rilassato, sollevando gli angoli della bocca in un sorriso (sebbene, attraverso la maschera, fosse nascosto).
    «Sì ricorda di me? Ohw, che sbadato, con questa le sarà sicuramente difficile riconoscermi.»
    Domandò, riferendosi alla maschera, per poi lasciarsi andare in una risatina. Sebbene si stesse mostrando sicuro di sé e giocoso, in realtà Hayato era molto più agitato di quanto sembrasse. Da quel momento in poi avrebbe dovuto gestire una situazione complessa, una situazione che con ogni probabilità non gli sarebbe stata affibbiata se si fosse saputo che lì ci fosse Shinya. Sì, Hayato era abbastanza sicuro che eventualmente avrebbero mandato qualcun altro, qualcuno di più potente, sotto ogni punto di vista.
    Eppure, adesso lì c'erano lui e Hisoka e non avevano possibilità di tornare indietro: avrebbero dovuto affrontare il loro "Superiore", con le buone o con le cattive.
    «Sono Hayato Ono, ci siamo conosciuti all'asta. Non mi dica che si è dimenticato, potrei offendermi.»
    Continuò, parlandone come se fosse stata una festa.
    Fin dal loro primo incontro, Shinya gli aveva sempre dato l'impressione di essere un uomo estremamente pacato, razionale e riflessivo. Avrebbe fatto affidamento a sentimenti così tranquilli anche in quell'occasione oppure avrebbe riservato qualche sorpresa?
    «Già che siamo alle presentazioni... lui è Shinya Ichinose, Vice di Aogiri.»
    Commentò, lanciando un'occhiata ad Hisoka.
    Hisoka.
    Esattamente come aveva ipotizzato prima, poteva rivelarsi un alleato molto utile. Ma fino a che punto? E che cosa avrebbe pensato Hisoka di essersi ritrovato davanti ad un individuo del genere? Conoscendolo, di certo non si sarebbe spaventato. Meglio così, in quel momento i due tutto avevano bisogno tranne che di un sentimento così limitante.
    «O forse dovrei chiamarla Ex-Vice di Aogiri, Shinya?»
    Chiese. C'erano probabilità bassissime che Shinya fosse lì semplicemente in quanto membro di Aogiri. In primo luogo perché gli avevano detto che avrebbero ricercato dei traditori proprio all'ultimo piano della pogoda, in secondo luogo perché Shinya sembrava non subire gli effetti del farmaco. Possibile che il farmaco in quella sala non fosse presente? In effetti le farfalla sembravano fermarsi all'uscio del balconcino. Oppure Shinya ne era semplicemente immune.
    Hayato immaginava che avrebbe avuto chiari alcuni dubbi da lì a breve.
    «Alla fine ci siamo rivisti presto, esattamente come mi aveva detto. Ho avuto premura di non farmi mangiare dai più grandi, nel frattempo.»
    Commentò, infine, citando le stesse parole che Shinya gli aveva detto in quel misterioso magazzino dell'Eclipse, prima che si allontanasse. Nonostante fosse stato un incontro breve, Hayato lo ricordava bene e ricordava bene anche l'inquietudine che gli era stata trasmessa dal Vice stesso. Quello strano senso di invadenza e di mistero che l'aveva avvolto ogni qualvolta l'uomo cercasse un contatto fisico con lui.
    Shinya, inoltre, sembrava conoscere abbastanza bene il mutant farfalla contenuto all'interno della gabbia. Che la spiegazione del possesso delle DISQ da parte del mutant fosse a pochi passi?

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    Hayato Ono
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    ♥ Hisoka Morow ♠

    Strano pensare l'edificio che stavano salendo fosse tappezzato all'esterno da insetti. Il fruscio di zampette e ali poco fuori le mura però non glielo faceva dimenticare, erano una presenza quasi oppressiva. Sembrava i due membri di Aogiri stessi fossero chiusi in un bozzolo.

    Hisoka sperava la loro metamorfosi non sarebbe stata da vivi a morti.

    Abbassò la zip della felpa fino a togliersela completamente, abbandonandola senza cura sulla scalinata per rimanere in un'attillata canottiera bianca. La concentrazione del farmaco sembrava essersi abbassata, poteva mostrare giusto un po' più di pelle. Quella era la sua arma... E gli sarebbe servita.

    Aveva un terribile presentimento.

    Salivano passo per passo la Pagoda, avvolti da silenzio e oscurità, sulle tracce di una melodia sempre più distinta. Gli ricordava fin troppo una certa favola, di un pifferaio magico che attraeva a se stolti marmocchi, portandoli ad una fine cruenta. Hisoka e Hayato si stavano comportando proprio come ratti.

    C'era qualcuno all'altro capo di quel flauto. Qualcuno che sapeva i due fossero in avvicinamento ma continuava tranquillo per le sue note. In tale situazione era difficile sentirsi come due seri e pericolosi hitmen, con la situazione sotto controllo e tutte le carte in mano. Stavano seguendo un flauto come pesci all'amo.

    Qualcuno li aveva in pugno.

    Pied Piper.

    Li aspettava agiato e composto, in controluce ad un balcone che sembrava sigillare con la sola presenza, vietando l'accesso a farfalle e farmaco. Era lui a controllarle? Uccidendolo, avrebbe ripulito la zona?

    No. Sarebbe stato troppo facile. In tal caso una persona così essenziale non si sarebbe mai messa in prima linea, non li avrebbe attirati a se...

    A meno che non fosse certo di poterli schiacciare.

    Ormai conosceva Hayato. Quando due persone spendono tanto tempo assieme riescono a captare certe cose rispettivamente. Lui aveva notato in poco tempo i "cambiamenti" in Hisoka... E quest'ultimo, quella notte, ne sentiva la preoccupazione.

    Aveva riconosciuto l'uomo, e ciò lo turbava.

    La missione non sarebbe stata diretta quanto sperato, anche con le forze unite dei due Villain.

    Ascoltò le parole d'apertura del compagno con attenzione. Hayato l'aveva lasciato nella polvere per quanto riguardava gli affari interni di Aogiri, era un Consigliere, conosceva più pezzi grossi di lui, ed era visto più di buon occhio da questi. Ma non pensava avesse già avuto a che fare personalmente con i suoi Vice.

    E se quello Shinya era davvero il secondo in comando di tutta l'organizzazione... Beh, sperava di poter tenere fede alla promessa fatta a Morrigan di tornare al mattino. Non era più garantito.

    « Oddio, che imbarazzo~ Mi sento davvero il terzo in comodo nel mezzo di questa riunione ♥ »

    Con l'accenno di Hayato fu anche più convinto che l'averlo davanti non fosse una mera coincidenza. Se fossero stati scelti altri due membri di Aogiri, si sarebbero trovati comunque davanti al Vice? La domanda era se avesse permesso di essere incrociato per qualcosa di più sofisticato di mere botte... O per sbarazzarsi di loro personalmente.

    « Io sono Hisoka ♠

    Potrebbe aver sentito di me come "quello che dev'essere sempre tirato fuori di prigione" ♣ »


    Così come Hayato, anche lui era teso. Ma aveva molta più esperienza nel mascherarlo e sembrare il giullaresco se solito. Dietro la voce animata e le parole pronunciate col sorriso – però – ogni suo muscolo era pronto a scattare se avesse fiutato pericolo.

    L'esperienza con Xander gli aveva insegnato che i piani alti dell'Albero fossero molto pericolosi. Più di quanto si potrebbe immaginare. E che distrarsi un attimo equivaleva sancire la propria morte.

    Stavolta non avrebbe vomitato sangue.
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    Shinya aveva lo sguardo assorto a fissare un punto lontano e imprecisato fuori dalla finestra. I capelli neri gli arrivavano fin sotto la cintura, ed incorniciavano la pelle nivea di un viso dai tratti morbidi, ma mascolini. Le iridi scarlatte erano circondate e rese più sottili dalla sottile linea di trucco che si allungava sopra le sue palpebre, e scrutavano i contorni della città con soddisfazione, come un sovrano che ammira i frutti del suo lavoro dal balcone della sua reggia. Da quell'altezza era tutto più distante e non si vedeva altro che un'infinita distesa nera ed azzurra: un oceano divoratore composto da quella miriade di insetti alati. Se non ci fossero state delle abitazioni, lì sotto, sarebbe potuto persino essere un bello spettacolo.
    Quando Hayato pronunciò il suo nome, un rivolo di sorpresa lo riscosse dal suo torpore, inducendolo a sollevare appena le sopracciglia ed a voltarsi verso l'ingresso del quinto piano, più perché erano in pochi a conoscere quel nome che altro. Aveva avuto tanti nomi nel corso della sua vita e quello era l'ultimo al quale si era legato in pianta stabile da un po'.
    Scrutò le due figure che avevano appena fatto il loro ingresso rimanendo pressoché impassibile, salvo poi abbandonarsi ad un sorriso quando le due finirono di presentarsi. Non doveva suonare strano, Shinya aveva un'ottima memoria, navigava nella chimica come nelle sue tasche e prestava un'attenzione ai dettagli quasi maniacale. Suo malgrado, si ricordava anche le persone. A dire il vero, uno dei suoi passatempi preferiti era sfogliare i fascicoli delle nuove reclute per vedere se ci fosse qualcuno degno della sua attenzione e che valeva la pena portarsi a letto. Per cui ad identificare i due non ci mise nulla.
    Ripose il flauto nella cintura del proprio kimono, e ne tirò fuori un ventaglio, che si socchiuse con un lieve stridore metallico. Lasciò parlare i due, e poi si passo lentamente una mano sul lato sinistro del mento. «Non preoccuparti, Hisoka-san. Tu sei un incomodo ovunque.» asserì, regalando uno sguardo piuttosto rigido alla figura del caporecluta.
    L'istante successivo, le sue attenzioni furono tutte per Hayato. Ovviamente si ricordava di lui, come avrebbe mai potuto dimenticare un incontro piacevole come quello?
    «Vedo che hai imparato a mangiare gli altri. — Sorrise, sollevando appena un braccio per indicare Hisoka che gli stava alle spalle, forse riferendosi al fatto che Hayato non fosse più la recluta che aveva incontrato all'asta. — È un ottimo progresso. Ma è strano sentirsi declassare da un proprio sottoposto, sai?~» fece osservare, con quel solito tono difficile da interpretare. Stava scherzando o era serio?
    Nel frattempo, un lembo di fumo nerastro oltrepassò la soglia, vorticando attorno ai piedi di Shinya. Il Vice abbassò appena lo sguardo, senza smettere di sorridere. Allungò la mano con la quale non stringeva il ventaglio oltre l'uscio della porta e, con una precisione che aveva dell'anormale, acchiappò l'ala di una farfalla, trascinandola all'interno della stanza.
    «Sei venuto a cercare Chou-chan?» chiese, con la stessa calma con cui Hayato era familiare, tenendo l'animale davanti a sé per qualche istante e rimirando l'azzurro brillante delle sue ali. La poveretta si dimenò agitandosi per qualche istante, come se fosse finita nella tela di un ragno, poi, capendo forse che fosse tutto inutile, si immobilizzò e smise, tremolante.
    «Ci assomiglia, non trovi?»
    Shinya si stava riferendo al mutant farfalla che Hayato aveva visto proprio la sera dell'asta, e che, in effetti, somigliava molto a quelle farfalle, per la sfumatura delle ali, se non altro.
    Hisoka probabilmente avrebbe capito nemmeno la metà di quei discorsi, al Vice, tuttavia, non sembrava importare.
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    Per Hayato non fu affatto semplice mantenere la calma. Dovette far fronte a tutta la propria impassibilità e affidarsi totalmente alle due maschere che indossava, sperando che entrambe potesse sopperire adeguatamente all'agitazione.
    Lasciarsi prendere dall'ansia non avrebbe fatto bene a se stesso tanto quanto ad Hisoka. In quel momento era lui a gestire la situazione e doveva mostrarsi all'altezza, altrimenti tutto ciò che i propri Superiori avevano visto in lui sarebbe sfumato nell'aria. Doveva rimanere tranquillo anche se la situazione fosse degenerata, non c'era altra scelta.

    Il commento di Shinya su Hisoka non lo sorprese. Ultimamente il jester aveva combinato diversi guai e non c'era da stupirsi se persino alcuni dei vertici di Aogiri venissero a conoscenza delle sue marachelle.
    Negli ultimi tempi il pensiero che Hisoka potesse stancarsi e disertare, lasciando l'Albero, si era infiltrato tra i pensieri del Consigliere, ma a quanto sembrava il sottoposto non aveva nessuna intenzione di mollare la presa. Doveva aver trovato dei validi motivi per rimanere, a quel punto, perché l'Hisoka che Hayato conosceva si sarebbe già scocciato, dedicandosi alla ricerca di qualcosa che potesse stimolare ulteriormente la propria attenzione.
    L'ultima volta che si erano confrontati, tuttavia, aveva visto negli occhi del jester una rabbia che credeva non potesse appartenergli, che quel combattimento gli avesse dato il giusto sprint per perseverare con Aogiri e surclassarlo? O forse aveva altri motivi validi per permanere nell'Organizzazione? Soltanto il tempo avrebbe fornito delle risposte.

    Shinya aveva ragione, era soltanto una Recluta quando si erano conosciuti all'Asta di Aogiri. Non che fosse passato molto tempo, i più recenti avvenimenti gli avevano fatto guadagnare il titolo di Consigliere in tempi brevi. Altrettanti brevi non erano stati i tempi che si era preso Hayato per ragionare a fondo su ciò che desiderava; per ragionare sul fatto che, dopo quell'Asta infernale, avrebbe dovuto seriamente rinunciare ad una parte della propria umanità, se fosse realmente intenzionato nel continuare a permanere ad Aogiri.
    E alla fine l'aveva accettato.
    Aogiri gli aveva fornito tutto ciò che desiderava e avrebbe permesso al proprio mostro di assorbire un altro pezzo della propria anima, nella speranza che ciò potesse aiutarlo a coprirsi gli occhi di un velo d'oscurità e rimanere così indifferente rispetto a certi avvenimenti, come... come quello con Chou, il mutant-farfalla che l'aveva fatto tanto vacillare durante l'asta. Aveva tentato in tutti i modi di dimenticare il suo sguardo spaventato, eppure di tanto in tanto questo tornava ad invadere impetuoso i propri pensieri. Non aveva smesso di pensare a che fine avesse fatto, sarebbe stato da ipocriti negarlo, eppure la risposta non sembrava essere troppo lontana da lì.
    «Oh, signor Ichinose, la mia era solo una domanda~»
    Rispose, sollevando gli angoli della bocca - sebbene fossero nascosti dalla maschera - quando Shinya gli disse che fosse spiacevole sentirsi declassare da un sottoposto. Ciò che venne dopo, poi, raggelò il sangue di Hayato.
    Il colore di quelle farfalle, pensandoci meglio, era molto simile all'azzurro di quelle di Chou. Che cosa gli avevano fatto? Sperava di dimenticarselo, di poter semplicemente sperare che fosse sparito nel nulla, ma come avrebbe fatto? Un'Asta di Aogiri di quelle portate ed un mutant farfalla venduto. Il passato sembrava riemergere, invadente, facendosi spazio tra gli occhi del biondino, che poco a poco si sbarrarono.
    «Trovo che il colore delle ali sia molto simile, in effetti, sa?»
    Domandò, retorico, tentando ancora di mostrarsi impassibile. Hisoka però, da quella distanza avrebbe potuto facilmente percepire il nervosismo di Hayato dal fatto che tenesse i pugni ben stretti.
    «Povera creatura, non voglio immaginare quali terribili esperimenti siano stati condotti su di lui~»
    Commentò, in tono divertito. Dovevano aver prelevato del genoma dal ragazzo e riprodurre quelle farfalle, sebbene non fosse ancora chiaro se Chou fosse stato scelto per una questione puramente estetica oppure per altre caratteristiche.
    «È stato lei a comprarlo, Shinya? Oppure un suo collaboratore?»
    Domandò, come a quel punto fosse qualcosa di estremamente scontato. Non aveva ancora intenzione di tirar fuori il discorso delle DISQ. Non riusciva ancora a capire perché quel mutant avesse dovuto tenerle, se non perché queste fossero state progettate da Shinya per poi esser stata rubate dal mutant stesso, in qualche modo. Se fosse stata intenzione di Shinya fin dal primo momento quella di appropriarsi del ragazzo, perché mai avrebbe dovuto cedergli delle DISQ?
    «Chou è il mutant dalle sembianze farfalline che è stato venduto a quella famosa Asta di Aogiri.»
    Sussurrò rapidamente ad Hisoka, inclinando per pochi secondi il volto verso di lui. Desiderava che il sottoposto fosse al corrente della situazione in tutto e per tutto, nel caso in cui sarebbe dovuto tornargli utile. Lasciarlo nell'ignoranza non avrebbe fatto altro che peggiorare le circostanze in cui si ritrovavano.
    «In ogni caso, signor Ichinose, non siamo qui per cercare Chou. Ci hanno detto che avremmo trovato dei traditori all'interno di questa struttura. Assurdo, non trova?»
    Il proprio tono di voce si fece leggermente meno giocoso, stavolta era un po' più serio e deciso, come se per Hayato fosse arrivato il momento che Shinya proferisse qualche parola a quel riguardo. Inutile perdere tempo, inutile intrattenere Shinya con paroline che sarebbero servite a poco e nulla: come Hisoka sapeva bene, Hayato era un tipo a cui non piaceva compiere giri di parole per estrapolare informazioni dagli altri, ma al contrario preferiva adottare un metodo molto più diretto.
    Shinya, inoltre, gli aveva sempre dato l'idea di essere una persona estremamente intelligente: perdere tempo, probabilmente, non avrebbe fatto altro che innervosirlo.

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    ♥ Hisoka Morow ♠

    Il commento di Shinya gli accese il sorriso. Era soddisfacente sapere d'essere noto anche al Vice di Aogiri che mai aveva incontrato. Finché la gente lo conosceva, gli importava poco fosse in positivo o negativo. Non che fosse particolarmente egocentrico, semplicemente più la sua fama aumentava più c'era potenziale di farsi notare, e che le sfide venissero da lui.

    Anticipava con piacere il momento in cui un Vigilante avrebbe cercato di liberare Tokyo dalla sua presenza, per esempio.

    Era consapevole molti dell'Albero stessero aspettando un suo passo falso per retrocederlo o addirittura tagliarlo fuori dall'attività... A maggior ragione non poteva dargliela vinta. Il fatto che fosse malvisto lo spronava soltanto a perseverare, testardo.

    Inoltre avrebbe significato arrendersi nei confronti di Hayato, e Xander ne sarebbe stato troppo lieto. Poi chi altro poteva mai prendere Hisoka dopo tutta la notorietà che aveva catturato? Proprio per quello Aogiri lo detestava, la vedeva difficile innestarsi in un'altra organizzazione con la reputazione a precederlo.

    E chi l'avrebbe tirato fuori di galera senza un network di riferimento? Chi gli avrebbe dato soffiate su opportunità curiose come quella sera? ...Opportunità dal quale sembrava esserci comunque tagliato fuori, sembrava.

    Chou? Un'asta di Aogiri? Esperimenti? Perché non era stato invitato per tutta quella roba succulenta? E Hayato invece sì, anzi ne sembrava molto familiare. Il Vice gli parlava come fossero due amici a ricordare una serata di bevute.

    Era così vasta la differenza tra Caporecluta e Consigliere?

    « Sono sicuro quel di cui state parlando abbia una interessantissima lore dietro ♥ »

    S'intromise nel discorso dei due, facendo un passo avanti per livellarsi al fianco destro di Hayato, che da lì avrebbe potuto anche vedere la cicatrice che la sua lama di polvere aveva lasciato sulla sua spalla sinistra.

    Se fosse stato curioso di quella storia avrebbe potuto chiederlo tranquillamente ad Hayato dopo, ma in quel momento non poteva interessargli di meno. La sua priorità era "difendere" Asakusa... Se questa fosse stata in pericolo. L'atteggiamento di Shinya rendeva pure quest'ultima parte dubbia.

    Eppure aveva confermato di essere in controllo almeno parziale della nebbia e delle sue farfalle. Se la presunzione di Hayato fosse giusta, era possibile Shinya stesso ne fosse l'artefice sfruttando il Mutant Farfalla? Altre domande su cui era curioso... Che gli erano inutili per la missione attuale.

    « Però ho una ragazza e due gattini che mi aspettano a casa, magari potremmo arrivare al punto? ♠ »

    Disse, attraverso il suo solito sorriso. Se Shinya era davvero un Vice... Beh, poteva in tutta probabilità vaporizzarlo in un istante. Quando s'incrociò con Xander era molto più debole di quella sera, ma ripensandoci era certo anche ora sarebbe stato messo in ginocchio con la stessa facilità.

    Quando ti rivolgi a qualcuno che ti surclassa così brutalmente la scelta è una. Mostrandoti smidollato, questo poteva vederti come un verme e calpestarti senza rimorsi. Mostrandosi gradasso, potevi provocarlo nel "rimetterti in riga". Perciò Hisoka si sarebbe rivolto a Shinya modulando il proprio tono in maniera cauta. Apprensivo ma non spaventato. Determinato ma non superiore.

    « Quest'apocalisse è sponsorizzata da Aogiri, o ha intrapreso una carriera da freelancer? ♦ »

    Che Shinya fosse un traditore o meno era circostanziale. Hisoka non era lì per gli affari di Aogiri, ma per evitare gli sforzi dei Pro-Hero ad Asakusa fossero resi vani. Così che Morrigan, Haley, e Dempsey, avessero una zona sicura in cui trasferirsi.

    Per quanto "sicuro" fosse un termine relativo, lì a Tokyo.
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    Shinya era una persona capricciosa. Volubile e capricciosa. E cosa c'è di più pericoloso di una persona capricciosa?
    Una persona capricciosa, ma con del potere in mano.
    Il Vice di Aogiri, o presunto tale, lasciò andare la farfalla, che precipitò a terra e riprese a svolazzare solo a pochi centimetri dal suolo, dirigendosi fuori e ricongiungendosi alle compagne.
    «Ah.~ Quante domande.» commentò, le labbra ancora curve nello stesso sorriso di quando fissava la tremula farfalla fra le sue dita, quasi come se non vedesse i due in modo diverso.
    Dedicò uno sguardo particolarmente intenso al Caporecluta con i capelli rossi. Uno sguardo interessato, ma glaciale al tempo stesso. «Oh, la ragazza dell'Eden dai capelli rosa? Già, com'era? Morgan?» chiese, schiudendo le labbra.
    Hisoka avrebbe avuto tutto il tempo del mondo per chiedersi come facesse a saperlo, ma vivendo in una casa di proprietà di Aogiri, forse non avrebbe dovuto porsi troppe domande, bastava ragionarsi un po' su.
    Shinya chiuse il ventaglio e cominciò a picchiettarlo sul palmo della propria mano sinistra, come se fosse una bacchetta e lui stesse valutando se rispondere o meno a quegli interrogativi. Quando calò il silenzio, si fece sfuggire un lieve sospiro e sollevò lo sguardo verso il soffitto decorato dell'ultimo piano della pagoda. Una sottilissima, scia di farmaco proveniente dall'esterno prese a vorticare attorno ai piedi del kimono del Vice.
    «È il mio turno, adesso?» domandò, sfiorando si nuovo le figure dei due membri di Aogiri con le sue iridi scarlatte. Non accennò ad aspettare una risposta, perché, in fin dei conti, non aveva davvero bisogno del loro permesso.
    Interpretare le emozioni di quell'uomo era difficile, parlava con quel tono di voce calmo e pacato, basso, a tratti melodico e stranamente dolce. Eppure era abbastanza evidente che non fosse proprio la persona a cui avresti raccontato i tuoi segreti solo perché aveva un tono di voce che pareva in grado di farti dimenticare tutti i tuoi problemi per un momento. Come una mela marcia nascosta sotto uno strato di caramello.
    La sua domanda era lecita e tradiva la devastante sicurezza di chi sa di essere spanne sopra i propri interlocutori. «Oltre a soddisfare la vostra meschina curiosità, se, ad esempio, la risposta fosse sì, cosa fareste?» chiese, e - con la punta del ventaglio chiuso - si scostò una ciocca di capelli corvini dal viso. Ed era un "cosa fareste" orientato al cosa potreste fare, non al cosa vorreste fare. Al contrario del consigliere, infatti, Shinya apprezzava particolarmente girare attorno alle cose, poiché nella sua visione egoistica del mondo, esso esisteva unicamente per suo diletto.
    Le domande dei due non parevano averlo infastidito, divertito semmai. Forse si stava divertendo a vederli tentare di carpire informazioni che non avevano. Nemmeno pareva prendere sul serio gli affronti alla propria persona.
    «Facciamo un gioco.» propose, a quel punto, ignorando del tutto la malcelata impazienza di Hayato e l'esplicita richiesta di Hisoka sull'andare dritti al punto. Si mosse, e lentamente camminò fino all'altare al centro della stanza.
    «Two Truths, One Lie. Lo conoscete?» continuò, con il suo monologo. Un gioco semplice ed abbastanza conosciuto: a turno una persona dice in ordine sparso due frasi vere ed una falsa e l’altra deve indovinare quale tra queste è quella vera; tuttavia si ha un unico tentativo e chi indovina di più nel corso di un numero prestabilito di turni vince. Era un semplice gioco guidato dal caso e... talvolta dallo spirito d'osservazione.
    Entrambe cose che a Shinya sembravano piacere molto.
    «Dirò tre cose in ordine sparso, se indovinate qual è la bugia, vi concederò di fare un passo avanti. – Piccola pausa. Shinya si sedette con sprezzo sull'altare, e sorrise di nuovo, socchiudendo lo sguardo. Fu un secondo, la sottile scia di farmaco nera che aveva raggiunto i piedi di Shinya e lo aveva seguito fino all'altare, s'inspessì, addensandosi, e come una pulsazione improvvisa, un'ondata di polvere nera, densa e simile a catrame, travolse tutto il pavimento del quinto piano della pagoda, inondando i piedi del duo di Aogiri fino a sommergergli le caviglie. – Altrimenti...» scandì. Altra pausa. Shinya tese un braccio davanti a sé e chiuse la mano a pugno, di scatto.
    SBAM!
    Con un rumore secco, davanti agli occhi di Hayato e Hisoka, a partire da quella polvere nera in terra si materializzarono una dozzina di spunzoni affilati alti circa mezzo metro.
    Rimasero a svettare come stalagmiti verso il soffitto circa mezzo secondo, prima di dissolversi e tornare ad appiattirsi in quell'ondeggiante mare di polvere.
    «Morirete, presumo.» No, non era un'offerta particolarmente allettante, ma probabilmente l'alternativa era morire subito.
    «Oh.~ Ovviamente senza un po' di competizione non è divertente, quindi uno dei due morirà comunque. Magari risparmio il primo che arriva qui, così solo uno dei due saprà la verità, che ne dite? Mi sembra perfetto. – disse, schiarendosi la voce, e si portò al petto la mano che aveva tenuto tesa davanti a sé, in corrispondenza dello scollo del kimono. – Vediamo: sono un traditore. Lavoro per il dottor Takashi. Ho comprato io il mutant farfalla. Avete tre minuti.~» concluse con un allegria poco velata e spalancò il ventaglio davanti alla metà inferiore del volto. Hisoka non sapeva nulla dell'asta, eppure a Shinya non pareva importare.
    C'erano sei o sette metri da percorrere.


    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    8
    Energia:
    915/1050
    Forza:
    250
    Quirk:
    400
    Agilità:
    375
    Farmaci:
    SS+
    Medica:
    SS+
    Peso:
    [6]
    Scheda:
    QUIRK & INVENTARIO
    HANZO'S BLESSING:
    Data l'alta concentrazione del farmaco e la sua dubbia natura, il raggio d'azione di Shinya è esteso a 15 metri.

    TECNICHE USATE:
    ✧ Chaos Tide [x1]
    ✧ Pandemonium [x1]
    QUIRK:
    Limbo [Emitter Quirk]
    Shinya è in grado di generare una strana specie di sabbia scura, che ricorda per certi versi dei granuli di catrame. A dispetto di ciò, questa sostanza è molto leggera e sembra avere una densità simile a quella dell'aria, indi per cui si comporta esattamente come i pesci si comportano in acqua. Shinya è in grado di generarla a partire dai suoi capelli: molto più lucidi e setosi del normale, infatti, crescono ad una velocità molto maggiore rispetto alla media.
    Questa sabbia è abbastanza fine, ma può essere aggregata a formare qualsiasi genere di costrutto, anche se essi non paiono molto adatti a sopportare urti o colpi massicci e tendono a disgregarsi facilmente in virtù del fatto che non sono in grado di formare legami molecolari fra loro e l'unico modo in cui possono rimanere aggregati pare essere sotto il controllo diretto di Shinya.
    La proprietà singolare del quirk, tuttavia, è un'altra. Essendo, appunto, molto fine, la sostanza, è molto adatta ad essere ingerita o respirata e, se ciò avviene, ha - sul corpo umano come su quello animale - lo stesso effetto che avrebbe un anestetico.
    Con anestesia si indica in generale l'abolizione della sensibilità, della coscienza e del dolore, associato a rilassamento muscolare. La sabbia di Shinya agisce allo stesso modo: deprime il sistema nervoso centrale e lo priva dello stato di coscienza. Ovviamente l'effetto varia a seconda del come essa viene in contatto con l'organismo e della quantità, ma il denominatore comune è lo stesso. Sembra molto simile alla morfina.

    TECNICHE PERSONALI:
    Chaos Tide [Livello 4] [Costo 100 + 40]
    Shinya genera una sorta di palude di sabbia simil catrame che ricopre il suolo, usando sé stesso come epicentro. La sabbia è appiccicosa e rende i movimenti difficoltosi per chi ci cammina sopra o in mezzo, ma al di là di questo non ha particolari effetti. Se non avete mai provato l'ebbrezza di sprofondare in delle sabbie mobili, questa sarà certamente la prima volta. Essendo la palude assoggettata al suo controllo, se si sposta questa lo segue.
    Raggio: 5 metri
    Effetto: Dimezza i costi di tutte le sue altre tecniche finché rimane attiva.
    Pandemonium [Livello 4] [Costo 70]
    Tecnica che può essere usata solamente quando Chaos Tide è attiva. La palude diventa come "viva" e reagisce alle vibrazioni, come un campo minato, se qualcuno ci cammina sopra, nel giro di un secondo numerosi spuntoni affilati si alzano in corrispondenza della superficie stimolata (e del metro immediatamente attorno) trafiggendo brutalmente qualsiasi cosa vi si trovi sopra.
    Danno: Grave. Può applicare [Sanguinamento]
    Asphyxia [Livello 4] [Costo 80 + 30]
    Eccedere nell'utilizzo delle cose non fa mai bene. Nemmeno quando si tratta di anestetici, perché diventano tossici per l'organismo e si rischia di morire di overdose. Con questa tecnica Shinya rende una porzione qualsiasi della sua sabbia creata in precedenza altamente tossica, e se essa entra a contatto con il sangue o viene respirata, inibisce completamente prima il senso del dolore, poi il senso del tatto, ed a lungo andare provoca la perdita di coscienza che può condurre alla morte dell'individuo.
    Danno: Avvelenamento [Grave] - se non curato entro dieci turni conduce alla morte, se sotto forma gassosa infligge avvelenamento [Medio] anche all'utilizzatore.
    Nega Genesis [Livello 4] [Costo 80 + 30]
    Tecnica che può essere usata solamente quando Chaos Tide è attiva. Se delle persone o oggetti vi sono immersi, la sabbia di arrampica addosso ai malcapitati fino a raggiungerne metà della figura (in caso delle persone, quindi, il busto) e si solidifica impedendone qualsiasi altro movimento fino a che non si sgretola o il proprietario del quirk non rilascia la tecnica.
    Blocco: 4 turni
    Dark Star's Eyes [Livello 4] [Costo 70]
    Tecnica difensiva delle più semplici esistenti. Un muro in grado di bloccare qualsiasi forma di attacco, sia esso fisico o elementale. Si alza da terra a circa mezzo metro da Shinya (o da un punto qualsiasi se la palude è attiva) e sparisce dopo aver protetto dall'attacco. Già, molto banale. Infatti, per rendere un po' più scenico il tutto Shinya ha deciso di dare a questo scudo la forma di un gigantesco occhio circolare di tre metri di diametro, che solleva la palpebra scrutando gli artefici dell'attacco.
    Resistenza: Grave
    Annihilation Wish [Livello 4] [Costo 70]
    A partire dai propri capelli, Shinya genera dieci kunai affilati e solidi, di circa venti centimetri. Può scagliarli contro un eventuale avversario oppure usarli semplicemente in prima persona.
    Raggio: 7 metri
    Danno: Grave
    Oblivion Correction [Livello 4] [Costo 100]
    Il vero scopo della sabbia di Shinya è essere un anestetico. Se inalata provoca intorpidimento generale e inibisce completamente la sensazione del dolore. Shinya sfrutta questo fatto generando una densa cortina di fumo nero che ha lo scopo di intontire gli avversari, oltre che rendere meno visibile la propria figura, visto che lui, essendo immune al proprio quirk, vi si può muovere all'interno senza alcuna difficoltà.
    Raggio: 3 metri
    Status: Sonnolenza
    Logos Eater [Livello 4] [Costo 90 + 40]
    Shinya genera una grande quantità di sabbia e la modella fino a fargli assumere la stessa forma di una sorta di animale mitologico, alto tre metri e largo due: un'idra a tre teste. Il mostro non ha ovviamente volontà propria e Shinya lo controlla tramite il movimento delle dita. Proprio come l'idra di Lerna se una testa viene tagliata al suo posto ne crescono due. L'idra può mordere o colpire con una delle sue teste o la coda.
    Raggio: 3 metri
    Danno: Grave

    ABILITÀ:
    Chrȳsāōr
    Shinya ha, col tempo, imparato a regolare le varie quantità e i dosaggi del proprio quirk a seconda dell'uso che ne vuole fare, anche sperimentandoli proprio su sé stesso. Il suo organismo ha reagito di conseguenza, evolvendosi ed ha cominciato a mantenere sempre una certa dose di sabbia nel sangue, motivo per il quale, ad oggi, Shinya ha finito per sviluppare una totale immunità al proprio quirk ed una resistenza naturale alla maggior parte dei farmaci. Il suo organismo processa in automatico qualsiasi sostanza chimica e la neutralizza. Ciò lo rende immune agli status [Avvelenamento], [Paralisi], [Stordimento] e [Sonnolenza] se l'agente che lo causa è chimico.
    Effetto collaterale: ormai è anche privo della capacità di provare dolore.

    EQUIPAGGIAMENTO:
    Mikazuki [Tessen] [Offensivo/Supporto]
    Mikazuki è un Tessen di circa quaranta centimetri di raggio dal quale Shinya non si separa quasi mai. Le stecche sono in ferro nero e superano leggermente il pavese color rosso vivo, terminando in delle punte acuminate e taglienti, rendendolo un'arma adatta per poter essere usata a distanza ravvicinata. Da chiuso è sfruttabile anche come una sorta di asta, mentre da aperto è ottimo per difesa e, con movimenti studiati, le punte fungono da arma da taglio.
    Danno: Medio-Grave
    Peso: [2]
    ARISU [DISQ]
    ??????
    Peso: [1]
    JANE [DISQ]
    ??????
    Peso: [1]
    LOUISE [DISQ]
    ??????
    Peso: [1]
    MIKOTO [DISQ]
    ??????
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    Hayato Ono
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    Ad Hayato per poco non andò la saliva di traverso, quando Hisoka affermò di avere due gattini e una ragazza a casa che li stavano aspettando. Seriamente? Hisoka Morow conviveva con una ragazza? E chi poteva mai essere la pazza che si era addentrata in un'avventura simile, con un individuo del genere? Probabilmente il jester doveva aver fatto ricorso ad un mercato illegale di esseri umani, oppure la teneva prigioniera: non c'erano tante altre alternative. Dei due gatti ne sapeva già e, anzi, si sorprese che questi fossero ancora vivi.
    Quando Shinya dimostrò di essere a conoscenza della presunta ragazza di Hisoka, Hayato aguzzò leggermente lo sguardo in direzione del collega, ma senza girare troppo il collo: Hisoka l'aveva raggiunto ed ora si trovava proprio accanto a lui. Che situazione curiosa, l'ultima volta che si erano incontrati avevano finito quasi per ammazzarsi ed ora erano rivolti verso lo stesso nemico. L'imprevedibile destino.
    Scrutò, ad ogni modo, il compagno per diversi secondi, come per notare qualsiasi gesto potesse fargli intendere che Shinya fosse davvero già al corrente di tutto, riguardo la ragazza: Hisoka si sarebbe infastidito?
    D'altro canto, il Consigliere non conosceva nessuna Morgan né tantomeno ricordava di aver sentito quel nome da altre parti. Aveva visto Morrigan all'Asta, sì, ma si era trattata di un'occhiata fugace e per niente approfondita; allo stesso tempo, dal palco Hayato non era stato capace di distinguere per bene gli acquirenti che proponevano/rilanciavano un'offerta.

    Il Caporecluta, in ogni caso, non sembrò pensarci neanche due volte quando dovette dar sfogo alla sua fretta e, anzi, Hayato fu sorpreso del fatto che uno come Hisoka fosse andato così dritto al punto, ponendo una domanda in maniera tanto diretta, quando di solito preferiva di gran lunga giocare con le parole. Possibile che persino il jester si fosse reso conto che in quella situazione avessero i minuti contati? Hayato conosceva molto bene Hisoka e, benché quest'ultimo non lo desse a vedere, il Consigliere aveva diversi motivi per pensare che anche lui fosse alquanto preoccupato.

    Non ci volle molto affinché il biondino notò che, ai piedi di Shinya, avevo preso a vorticare una strana sostanza che proveniva dell'esterno: doveva probabilmente essere il farmaco. Per questo il Vice non indossava una maschera? Controllare il farmaco anestetizzante rientrava nella sua Unicità? Possibile che avessero generato il farmaco a partire dal suo Quirk?
    Tante domande frullarono tra i pensieri di Hayato, in quel momento, ma non sembravano esserci ancora conferme concrete: gli sarebbe bastata quella possibilità per far fronte ad ancora più attenzione.
    Intanto, il Consigliere avrebbe ascoltato in silenzio la proposta di Shinya: un gioco. Un gioco in cui, tra tre fatti sparsi, avrebbero dovuto indovinare la risposta corretta. Il farmaco che aveva preso a vorteggiare attorno a Shinya, nel frattempo, si fece ben più denso e, come un'onda, travolse nel giro di pochi istanti l'intero pavimento della sala, raggiungendo l'altezza delle caviglie, mentre nel frattempo il Vice continuava a definire le regole di quel gioco.
    Hayato scrutò attentamente la sostanza.
    Polvere.
    Si trattava di polvere nera.
    Hayato conosceva bene la polvere e sapeva bene che, se inalata, poteva arrivare facilmente gli alveoli polmonari ed entrare quindi nel circolo sanguigno, così da raggiungere poi il cervello senza troppo difficoltà. Insomma, diciamo che se si fosse trattato del farmaco anestetizzante, la natura del Quirk di Shinya sembrava avvalorare la tesi.
    I pensieri del Consigliere vennero bruscamente interrotti da una manifestazione di quella polvere che avrebbe decisamente preferito non vedere. Sì, perché questa aveva preso di colpo a solidificarsi, spuntando dal pavimento sotto forma di spuntoni appuntiti e apparentemente letali.
    Per poco Hayato non sobbalzò, per cui alla fine si limitò a sbarrare le palpebre. Se aveva inteso bene le capacità di Shinya, queste dovevano funzionare in maniera non troppo dissimile rispetto alle proprie: peccato che, tra lui ed il Vice, ci fosse evidentemente una differenza da non poco, dal momento che Hayato non era ancora capace di manovrare tutta quella polvere ad una distanza simile.
    Insomma, praticamente erano fregati.
    Per il momento, l'unica cosa che potevano fare era starsene lì e accontentare il Vice, nella speranza di rispondere correttamente alle sue domande. Sperava che Hisoka non facesse nulla di improvviso, ma in fin dei conti ad Hayato poco fregava: al massimo Shinya l'avrebbe ammazzato.
    Anzi, dal momento che Shinya aveva detto che almeno uno dei due sarebbe comunque morto, sarebbe stato ancor più nell'interesse del biondino far fuori Hisoka. Si trattava di considerazioni assai fredde e calcolatrici, sì, ma la verità era che ad Hayato del jester non fregava più granché, almeno da quando avevano litigato pesantemente: di certo non avrebbe sacrificato la propria vita per salvarlo. Tuttavia, da lì a vivere concretamente la possibile uccisione di Hisoka... beh, c'era di mezzo un bel po' di strada, e probabilmente nemmeno Hayato si rendeva conto che sarebbe un po' più difficile di quanto potesse immaginare.

    Sono un traditore.
    Lavoro per il dottor Takashi.
    Ho comprato io il mutant farfalla.

    Hayato tirò un profondo sospiro. Doveva necessariamente rimanere lucido, altrimenti sarebbe stato finito.
    Eppure, anche se avesse voluto confondere Hisoka con le proprie risposte, come avrebbe fatto? Se anche avesse voluto sbagliare, per fregare il collega, sarebbe comunque morto. Hisoka era estremamente astuto e Hayato era abbastanza certo che potesse facilmente capire se stesse mentendo oppure no. La sorte, però, fece fronte al fatto che anche il biondino, quando lo desiderava, sapeva essere astuto: chissà che cosa ne sarebbe uscito fuori.
    Per il momento, comunque, Hayato avrebbe ragionato per rispondere correttamente.

    Le prime due opzioni, quella per cui Shinya lavorasse per Takashi e quella per cui fosse un tradito, erano collegate.
    Una era conseguenza dell'altra e, quindi, scegliere una delle due avrebbe avuto poco senso.
    L'ultima, invece, sembrava essere distaccata dalle altre.
    Shinya aveva acquistato il mutant farfalla?
    Ricordava la voce di Shinya, da parte dell'acquirente di Chou?
    No.
    Ricordava bene il momento in cui il mutant venne venduto, era quello che aveva atteso più di tutti durante la serata.
    Nonostante fosse impossibile ricordare precisamente il timbro di voce della persona che aveva guadagnato il ragazzo, Hayato non rimembrava di aver pensato che assomigliasse a quello di Shinya.
    Quest'ultima considerazione, unitamente a quella relativa prime due, rese il quadro abbastanza chiaro.
    «Direi che la bugia sia rappresentata dal fatto che lei abbia acquistato il mutant farfalla, signor Ichinose~»
    Dichiarò, in tono giocoso. Non aveva nessuna intenzione di permettere al Vice di snaturarlo, benché fosse ad un passo della morte: in tutti quei mesi passati ad Aogiri di certo non aveva imparato ad aver paura.
    Chissà che risposta avrebbe dato Hisoka.

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    CITAZIONE
    Hayato Ono
    LV. 5
    Energia: 425 - Forza: 112 - Quirk: 195 - Agilità: 93
    Peso: 3/4

    Danni: //
    Tecniche utilizzate: //
    Equipaggiamento:
    ► Suit [Resistenza Danni Medi].
    ► Maschera antipolvere [Difensivo]. Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi] [Filtri: 4, Durata: [1/3] Role]
    ► DISQ [Quirk Aggiuntivo].
    ► Shuriken [Offensivo]; Danno: Medio; Durata: [1 role, se usato].
     
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    ♥ Hisoka Morow ♠

    A Shinya piaceva giocare nella stessa maniera perversa del Jester. Seppur secondo Hisoka la sofferenza fosse soltanto un tramite – un mezzo volto ad un fine – mentre per il Vice pareva essere il risultato desiderato. Aveva afferrato le ali della farfalla solo per il gusto di vederla combattere e arrendersi, scaricandola una volta sottomessa alla propria volontà.

    Hayato e Hisoka erano i prossimi.

    « Morrigan, a dire il vero~ Penso andreste d'accordo, sa? Forse se stasera non ci ammazziamo possiamo trovarci per pranzo a casa mia. Le presento anche Haley e Dempsey ♥ »

    Rispose con piena tranquillità alla velata minaccia di Shinya. Magari non era propriamente da considerarsi minaccia, quanto un chiaro messaggio: "So dov'è, potrei prenderla quando voglio". Sperando il pensiero l'avrebbe fatto arrabbiare o soffrire, voleva afferrargli le ali come fosse una farfalla.

    Non gliel'avrebbe permesso.

    Morrigan era a chilometri di distanza, e le parole di Shinya non erano dichiarazione d'intenti, ma un tentativo di colpirlo alla sua zona più vulnerabile. Se davvero voleva proteggerla l'unica maniera era fermare il Vice. Arrabbiarsi e fare i bambini frustrati non l'avrebbe portato da nessuna parte.

    ♦ ♣ ♥ ♠

    Due bugie, una verità.

    Di solito un giochino meglio svolto col supporto di bevande alcoliche, ma qualcosa gli diceva non ci sarebbero stati rinfreschi quella sera. Era soltanto una crudele cornice all'interno del quale Shinya si sarebbe divertito a torturarli.

    Con poco preavviso una vera e propria onda d'oscurità si alzò dall'altare infondo alla stanza. Estremamente rapida. Hayato non sarebbe stato in grado di reagire per tempo, ma Hisoka agì trasportato unicamente dai propri istinti. Doveva far poco se non rivolgere all'esterno il palmo, abbassarlo, ed esplodere... Ma non fece alcuna differenza.

    L'avvento del Quirk avversario fu rallentato giusto un istante dalla detonazione. In quello scontro il Jester ebbe un assaggio della forza di Shinya, che aveva annullato la sua offensiva senza fatica alcuna. Adesso quella stessa melma inarrestabile li circondava, anzi ci erano immersi. E il Vice non tardò a fargli capire che la loro vita fosse nelle sue capricciose mani.

    « Sono un traditore. Lavoro per il dottor Takashi. Ho comprato io il mutant farfalla. Avete tre minuti. »

    Malcelava un piacere estatico nel ruolo di game-master.

    « Oh dear~ Soltanto tre minuti? ♠ »

    Disse con fare teatrale estraendo il telefono dalla tasca, dando l'impressione di star controllando l'orario, quando in verità gli interessava sapere se l'interno della Pagoda avesse campo. In quella brutta situazione l'ideale sarebbe stato prendere tempo e aspettare i rinforzi... Purtroppo quelle dannate farfalle stavano disturbando la ricezione in tutta la città, dubitava un loro messaggio sarebbe arrivato a chi di dovere.

    Hisoka aveva attestato la rapidità e potenza con cui il nemico maneggiava le proprie abilità, anche combinando le forze con Hayato non vedeva un chiaro percorso verso la vittoria. L'unica opzione sembrava piegarsi alle sue voglie... Ma neppure quello era fattbile.

    Gettò un fugace sguardo verso Hayato. Secondo le regole di Shinya uno tra loro due sarebbe necessariamente morto. Non erano condizioni accettabili.

    Aveva provato lui stesso ad uccidere il Consigliere, si era ritrovato col suo corpo inerme ai piedi aperto e vulnerabile ad un colpo di grazia. L'aveva incolpato di tutti i suoi recenti problemi, l'aveva insultato e deriso, l'aveva fatto saltare in aria... Ma non riuscì a concretizzare tutte quelle parole.

    Che Hayato lo odiasse o lo vedesse come un sottoposto qualsiasi, Hisoka non poteva ricambiare.

    « Well, mi spiace ma penso di dovermi ritirare ♣ »

    Tornò lo sguardo su Shinya, a cui si rivolse con una calma quasi banale.

    « Vede, Hayato è un mio caro amico, non potrei vivere con la sua morte sulla coscienza... Tanto vale che mi uccida ora, non mi metterei mai in competizione con lui ♥ »

    Qualcuno che davvero voleva ucciderli l'avrebbe trafitto nell'istante in cui le parole fossero uscite dalla sua bocca, ma Hisoka era abbastanza sicuro non sarebbe stato così rapido nella sua decisione. Shinya voleva divertirsi. Se era come il Jester, li avrebbe fatti fuori soltanto se si fossero categoricamente rifiutati d'indugiarlo, o una volta raggiunta la propria soddisfazione.

    Per sopravvivere dovevano camminare il confine tra le due opzioni.

    « Però chiuderla così in fretta sarebbe noioso, non pensa? ♦

    La mia ultima sfida prima di morire vorrei fosse almeno un po' stimolante, lmao ♠ »


    Non era disposto a permettere la morte di Hayato, ma non poteva nemmeno lasciarsi uccidere. Aveva troppe sfide ancora da intraprendere, e per la prima volta qualcun altro dipendeva dalla sua vittoria. La soluzione a quel puzzle era trovare un escamotage per salvare la pellaccia di entrambi... Il problema era convincere Shinya ad assecondarli.

    « Che ne direbbe di una piccola revisione alle regole? Qualcosa che permetta a tutti e tre di partecipare ♣ »

    Stava giocando col fuoco, ne era consapevole. Se quelle trattative fossero fallite sarebbe morto in un battito di ciglia, e chissà cosa sarebbe successo poi ad Hayato. Ma anche seguendo ciecamente le direttive di Shinya non c'era garanzia avrebbe mantenuto la parola di risparmiare uno dei due.

    Era una grossa scommessa, sarebbe stato molto più semplice cercare di "battere" Hayato... Eppure non gli passò manco per la testa di considerare quella possibilità.

    « Innanzitutto proporrei che entrambi i giocatori debbano coordinarsi per replicare simultaneamente. Ad esempio io rispondo ufficialmente che lei non abbia acquistato il mutant farfalla... Ma chissà se ci sarei arrivato senza sentire Hayato~ ♥ »

    Forse avrebbe potuto ragionare per esclusione, ma seguire la strada di Hayato era più sicuro, considerando che la sua conoscenza di Aogiri lasciava la propria nella polvere. Con l'introduzione di quella regola voleva portare all'attenzione di Shinya una "falla" che forse non aveva considerato.

    Ciò li svantaggiava nel gioco, ma poteva essere il piede giusto per cominciare delle negoziazioni. Dopotutto quella clausola avrebbe reso lo svolgimento molto più divertente e competitivo dal punto di vista del Vice. Voleva guadagnarsi la sua "fiducia" così che fosse aperto al considerare altre deviazioni come potenzialmente intriganti.

    « E poi – senza offesa – Two Truths One Lie è un gioco un po'... Trito. Sa di già visto e fatto. Per questi svaghi di vecchia data non fa mai male aggiungere qualche house rule per darci un tocco personalizzato ♠

    Se dobbiamo rispondere contemporaneamente... Hm... La prima idea che mi viene in mente sarebbe introdurre una giocata sull'armonia ♥ »


    Disse, fingendo di doverci pensare su, mentre già aveva scandita in testa un'idea che non solo proteggesse entrambi, ma offrisse un buon posizionamento per attaccare a tradimento se ci fosse bisogno.

    « Se siamo sulla stessa lunghezza d'onda, e diamo la stessa risposta, proseguiamo~ Faremmo un passo in avanti che la risposta data sia giusta o sbagliata, rimanendo fermi soltanto in caso di un responso discordante... ♦

    Però nessun gioco sarebbe divertente senza condizioni di fallimento. Quindi chi erra subirebbe una penitenza

    Lascio a lei la decisione su quest'ultima parte, sperando ovviamente il gioco non si fermi al primo round sbagliato ♥ »


    Stava cercando di tentarlo facendo leva su possibili tendenze sadiche. Nel peggiore dei casi avrebbe castigato entrambi ad ogni giro... Ma per Hisoka l'importante era che entrambi si facessero avanti fianco a fianco.

    « Chissà come riusciremmo a coordinarci senza poterne discutere tra noi. Cosa sta pensando l'altro? Darà la mia stessa risposta? Se so che potrebbe rispondere male, mi adeguo per proseguire, o sto fermo per paura della penitenza? ♣ »

    Tutti modi per offuscare il vero obiettivo. Quelle regole avevano l'immediato scopo di risparmiarli entrambi dalla morte in caso di successo, poi, una volta raggiunto Shinya, le opzioni erano combatterlo o convincerlo ad abbandonare Asakusa.

    Ma a quello si doveva pensare dopo.

    « Meglio morire come un cane che rischiare la vita del mio migliore amico... Ma se potremmo farcela entrambi, non sarebbe così male anche cadere assieme ♥ »

    Per quanto ne sapeva Shinya poteva solo sputargli in faccia, e dirgli che o si adeguava o moriva, e di parlare di meno nei prossimi round.
    Click Me || Livello: 6 | Energia: 525 | Forza: 15 | Quirk: 255 | Agilità: 275
    • Tecniche Utilizzate
    Crashing Embrace {LITE} [Livello 2]
    - Applicazione più diretta e aggressiva del Quirk. Invece d'incanalare la carica esplosiva in un oggetto, la si rilascia direttamente dai palmi, dalle piante dei piedi, dalla punta delle dita, o dalla bocca.
    - L'esplosione si dipana frontalmente, per un raggio di massimo un metro e mezzo.
    Costo per ogni detonazione: 25
    Danno: Medio (ridotto di uno ad ogni carica contemporanea)

    • Equipaggiamento
    Marked Cards
    Oggetto Quotidiano [Munizioni: 20]
    ► Peso: [2]

    Maschera Antigas
    Equip Difensivo [Annulla danni Lievi da Gas Soporiferi/Velenosi]
    ► Peso: [1]

    Teruko's Blood
    Equip Curativo [Riduce danni di due step]
    ► Peso: [1]

    XSQ
    Equip ? [Aumenta efficacia tecniche di uno step per tre turni] [Dosi: 5]
    ► Peso: [0]
     
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    I tre minuti del timer avevano un valore puramente simbolico, Shinya non si sarebbe mai privato del divertimento di vederli annaspare come pesci fuor d'acqua alla disperata ricerca d'indizi, ma l'insicurezza di Hisoka lo fece fremere. Dietro al rosso vivo del ventaglio, il suo sorriso si allargò ancora. Era quasi ironico quanto la paura della morte potesse spingere al limite la psiche umana. E lui lo sapeva bene, l'aveva provata sulla propria pelle un numero spropositato di volte, e sapeva che non era una cosa con cui avrebbe dovuto giocare. Ma lui era un distruttore e quando scorgeva i tenui e soffusi bagliori di quell'emozione insinuarsi nello spirito altrui, non riusciva a fare a meno di lasciar traboccare la sua natura sadica.
    «Che vuoi farci, sono vecchio. – esordì. – È normale che mi piacciano giochi un po' datati.» disse.
    La verità era che Shinya non aveva mai mai mai avuto il lusso di potersi permettere di perder tempo davanti ad un bicchiere d'alcool con degli amici. Non ne aveva mai avuti e la sua vita era stata un agglomerato di puro caos da quando la madre di cui nemmeno conosceva il volto l'aveva messo al mondo.
    Shinya era quello che era perché la crudeltà umana lo aveva spinto a diventare così: nel suo gioco non c'era nessuna falla. Era semplice, bastava valorizzare unicamente la risposta del primo che proferiva parola, far avanzare lui e lasciare l'altro fermo immobile. Finché non sbagliavano erano salvi.
    Del resto nessuno aveva detto che doveva essere un gioco leale; copiare la risposte altrui non contravveniva le regole. Regole che lui aveva imposto, e che non avrebbe cambiato solo al fine di renderle più contorte. Del resto gli algoritmi con complessità esponenziale non piacevano a nessuno.
    Nel sentire la risposta di Hayato, il Vice di Aogiri si era sentito enormemente appagato. C'erano tre cose che apprezzava al mondo: una era il sesso, la seconda era la scienza, la terza era l'aver a che fare con persone sveglie e non codarde, perché in loro rivedeva il suo sé stesso da giovane. Erano gli unici esseri umani per cui provava una minima frazione di rispetto, quelli che erano pronti ad imbracciare – senza paura – le strade che gli venivano poste di fronte. Non importava quanto oscure fossero o quante persone dovesse calpestare per andare avanti. Quando Hanzo Takashi gli aveva teso una mano lui l'aveva afferrata senza timore, ed ora lui l'aveva tesa in direzione dei due membri di Aogiri.
    Hayato l'aveva presa.
    Hisoka si era tirato indietro.
    Shinya l'aveva ascoltato parlare, parlare e... parlare. Solo per avere la conferma di ciò che sapeva già: Hisoka era un falso. Era come guardare la storta imitazione di un quadro famoso. Come se stesse cercando di imitare l'essenza di una persona vera ed in realtà non fosse altro che un guscio vuoto che si stava riempiendo di cose sbagliate. La menzione di Morrigan lo aveva fatto scattare sulla difensiva, nonostante Shinya ne avesse pure sbagliato il nome. Bastava ragionarci un attimo per concludere che l'interesse del Vice era rivolto non verso la ragazza, ma verso il fatto che la ragazza fosse un membro dell'Eden. Per quanto sprezzante, ucciderla non rientrava nei suoi piani, perché inimicarsi le spine della rosa era comunque una pessima idea. Shinya comprendeva, da una parte, ma poteva confermare che non era avendo qualcuno o qualcosa da proteggere, che si diventava umani.
    «Quindi, significa che abbiamo una vittoria a tavolino per Hayato.» osservò, abbassando appena il pavese del tessen e schiarendosi la voce.
    Le carte in tavola erano cambiate di nuovo.
    Shinya aveva rifiutato di cambiare le regole del suo gioco, ed aveva pertanto inteso che Hisoka si fosse ritirato.
    Il Caporecluta ci aveva visto giusto: Shinya era una persona sadica e concepiva il divertimento in maniera distorta, eppure c'era... un'altra piccola variabile da considerare.
    Strano che non l'avesse realizzata quella, visto il modo in cui inconsciamente aveva preso a paragonarsi a lui.
    Shinya faceva favoritismi, secondo il proprio gusto personale. L'atteggiamento di Hayato gli era piaciuto ed aveva deciso di favorirlo. Era una persona capricciosa, dopotutto.
    Il Vice tese in avanti il braccio con cui stringeva il ventaglio e lo mosse leggermente verso il basso. Stavolta non si sollevò nessuno spuntone dal suolo, al contrario, la sabbia nera si diradò davanti alla figura del Consigliere formando un sottile corridoio come se Mosé avesse appena aperto le acque.
    «Risposta esatta.~ Vieni avanti, Hayato-kun.» affermò, con quell'inquietante brio con cui il biondo era bastante familiare.
    Shinya gli fece cenno di raggiungerlo nei pressi dell'altare. «Tranquillo, non sono così crudele come sembro.» asserì, e gli sorrise. Era un modo carino per fargli capire che non lo avrebbe ucciso. A lui la scelta se fidarsi o meno.

    Se Hayato lo avesse ascoltato e lo avesse raggiunto, Shinya avrebbe chiuso di nuovo il ventaglio, accavallando le gambe, e lo avrebbe poggiato alla propria sinistra, sull'altare. «Sapevi che il tuo amichetto ha avuto contatti con dei traditori?» avrebbe chiesto, guardandolo in faccia, nonostante - a causa della maschera - di visibile ci fosse ben poco. A vederlo da vicino, Shinya assomigliava seriamente ad una bambola di porcellana. Il viso privo d'imperfezioni quanto d'emozioni, i capelli color pece lucidi, lisci, e vagamente disordinati. Come una bambola di porcellana sì, che però qualcuno ha smesso di pettinare da tempo.
    «Immagino tu abbia un sacco di domande, mh? – avrebbe chiesto, il Vice, rivolgendosi ad Hayato, un secondo prima di indicare Hisoka. – Prima però vorrei che tu rispondessi ad una cosa. Secondo te, cosa dovrei farci? Lo uccideresti, al mio posto? Cosa dovremmo farci?»


    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    8
    Energia:
    875/1050
    Forza:
    250
    Quirk:
    400
    Agilità:
    375
    Farmaci:
    SS+
    Medica:
    SS+
    Peso:
    [6]
    Scheda:
    QUIRK & INVENTARIO
    HANZO'S BLESSING:
    Data l'alta concentrazione del farmaco e la sua dubbia natura, il raggio d'azione di Shinya è esteso a 15 metri.

    TECNICHE USATE:
    ✧ Chaos Tide [mantenimento]

    QUIRK:
    Limbo [Emitter Quirk]
    Shinya è in grado di generare una strana specie di sabbia scura, che ricorda per certi versi dei granuli di catrame. A dispetto di ciò, questa sostanza è molto leggera e sembra avere una densità simile a quella dell'aria, indi per cui si comporta esattamente come i pesci si comportano in acqua. Shinya è in grado di generarla a partire dai suoi capelli: molto più lucidi e setosi del normale, infatti, crescono ad una velocità molto maggiore rispetto alla media.
    Questa sabbia è abbastanza fine, ma può essere aggregata a formare qualsiasi genere di costrutto, anche se essi non paiono molto adatti a sopportare urti o colpi massicci e tendono a disgregarsi facilmente in virtù del fatto che non sono in grado di formare legami molecolari fra loro e l'unico modo in cui possono rimanere aggregati pare essere sotto il controllo diretto di Shinya.
    La proprietà singolare del quirk, tuttavia, è un'altra. Essendo, appunto, molto fine, la sostanza, è molto adatta ad essere ingerita o respirata e, se ciò avviene, ha - sul corpo umano come su quello animale - lo stesso effetto che avrebbe un anestetico.
    Con anestesia si indica in generale l'abolizione della sensibilità, della coscienza e del dolore, associato a rilassamento muscolare. La sabbia di Shinya agisce allo stesso modo: deprime il sistema nervoso centrale e lo priva dello stato di coscienza. Ovviamente l'effetto varia a seconda del come essa viene in contatto con l'organismo e della quantità, ma il denominatore comune è lo stesso. Sembra molto simile alla morfina.

    TECNICHE PERSONALI:
    Chaos Tide [Livello 4] [Costo 100 + 40]
    Shinya genera una sorta di palude di sabbia simil catrame che ricopre il suolo, usando sé stesso come epicentro. La sabbia è appiccicosa e rende i movimenti difficoltosi per chi ci cammina sopra o in mezzo, ma al di là di questo non ha particolari effetti. Se non avete mai provato l'ebbrezza di sprofondare in delle sabbie mobili, questa sarà certamente la prima volta. Essendo la palude assoggettata al suo controllo, se si sposta questa lo segue.
    Raggio: 5 metri
    Effetto: Dimezza i costi di tutte le sue altre tecniche finché rimane attiva.
    Pandemonium [Livello 4] [Costo 70]
    Tecnica che può essere usata solamente quando Chaos Tide è attiva. La palude diventa come "viva" e reagisce alle vibrazioni, come un campo minato, se qualcuno ci cammina sopra, nel giro di un secondo numerosi spuntoni affilati si alzano in corrispondenza della superficie stimolata (e del metro immediatamente attorno) trafiggendo brutalmente qualsiasi cosa vi si trovi sopra.
    Danno: Grave. Può applicare [Sanguinamento]
    Asphyxia [Livello 4] [Costo 80 + 30]
    Eccedere nell'utilizzo delle cose non fa mai bene. Nemmeno quando si tratta di anestetici, perché diventano tossici per l'organismo e si rischia di morire di overdose. Con questa tecnica Shinya rende una porzione qualsiasi della sua sabbia creata in precedenza altamente tossica, e se essa entra a contatto con il sangue o viene respirata, inibisce completamente prima il senso del dolore, poi il senso del tatto, ed a lungo andare provoca la perdita di coscienza che può condurre alla morte dell'individuo.
    Danno: Avvelenamento [Grave] - se non curato entro dieci turni conduce alla morte, se sotto forma gassosa infligge avvelenamento [Medio] anche all'utilizzatore.
    Nega Genesis [Livello 4] [Costo 80 + 30]
    Tecnica che può essere usata solamente quando Chaos Tide è attiva. Se delle persone o oggetti vi sono immersi, la sabbia di arrampica addosso ai malcapitati fino a raggiungerne metà della figura (in caso delle persone, quindi, il busto) e si solidifica impedendone qualsiasi altro movimento fino a che non si sgretola o il proprietario del quirk non rilascia la tecnica.
    Blocco: 4 turni
    Dark Star's Eyes [Livello 4] [Costo 70]
    Tecnica difensiva delle più semplici esistenti. Un muro in grado di bloccare qualsiasi forma di attacco, sia esso fisico o elementale. Si alza da terra a circa mezzo metro da Shinya (o da un punto qualsiasi se la palude è attiva) e sparisce dopo aver protetto dall'attacco. Già, molto banale. Infatti, per rendere un po' più scenico il tutto Shinya ha deciso di dare a questo scudo la forma di un gigantesco occhio circolare di tre metri di diametro, che solleva la palpebra scrutando gli artefici dell'attacco.
    Resistenza: Grave
    Annihilation Wish [Livello 4] [Costo 70]
    A partire dai propri capelli, Shinya genera dieci kunai affilati e solidi, di circa venti centimetri. Può scagliarli contro un eventuale avversario oppure usarli semplicemente in prima persona.
    Raggio: 7 metri
    Danno: Grave
    Oblivion Correction [Livello 4] [Costo 100]
    Il vero scopo della sabbia di Shinya è essere un anestetico. Se inalata provoca intorpidimento generale e inibisce completamente la sensazione del dolore. Shinya sfrutta questo fatto generando una densa cortina di fumo nero che ha lo scopo di intontire gli avversari, oltre che rendere meno visibile la propria figura, visto che lui, essendo immune al proprio quirk, vi si può muovere all'interno senza alcuna difficoltà.
    Raggio: 3 metri
    Status: Sonnolenza
    Logos Eater [Livello 4] [Costo 90 + 40]
    Shinya genera una grande quantità di sabbia e la modella fino a fargli assumere la stessa forma di una sorta di animale mitologico, alto tre metri e largo due: un'idra a tre teste. Il mostro non ha ovviamente volontà propria e Shinya lo controlla tramite il movimento delle dita. Proprio come l'idra di Lerna se una testa viene tagliata al suo posto ne crescono due. L'idra può mordere o colpire con una delle sue teste o la coda.
    Raggio: 3 metri
    Danno: Grave

    ABILITÀ:
    Chrȳsāōr
    Shinya ha, col tempo, imparato a regolare le varie quantità e i dosaggi del proprio quirk a seconda dell'uso che ne vuole fare, anche sperimentandoli proprio su sé stesso. Il suo organismo ha reagito di conseguenza, evolvendosi ed ha cominciato a mantenere sempre una certa dose di sabbia nel sangue, motivo per il quale, ad oggi, Shinya ha finito per sviluppare una totale immunità al proprio quirk ed una resistenza naturale alla maggior parte dei farmaci. Il suo organismo processa in automatico qualsiasi sostanza chimica e la neutralizza. Ciò lo rende immune agli status [Avvelenamento], [Paralisi], [Stordimento] e [Sonnolenza] se l'agente che lo causa è chimico.
    Effetto collaterale: ormai è anche privo della capacità di provare dolore.

    EQUIPAGGIAMENTO:
    Mikazuki [Tessen] [Offensivo/Supporto]
    Mikazuki è un Tessen di circa quaranta centimetri di raggio dal quale Shinya non si separa quasi mai. Le stecche sono in ferro nero e superano leggermente il pavese color rosso vivo, terminando in delle punte acuminate e taglienti, rendendolo un'arma adatta per poter essere usata a distanza ravvicinata. Da chiuso è sfruttabile anche come una sorta di asta, mentre da aperto è ottimo per difesa e, con movimenti studiati, le punte fungono da arma da taglio.
    Danno: Medio-Grave
    Peso: [2]
    ARISU [DISQ]
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    Peso: [1]
    JANE [DISQ]
    ??????
    Peso: [1]
    LOUISE [DISQ]
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    Peso: [1]
    MIKOTO [DISQ]
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    Hayato Ono
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    Hayato era lì, pronto a ragionare su quale possibile strategia avrebbe potuto adottare Hisoka al fine di poter vincere quel gioco, quando all'improvviso le stesse parole del sottoposto gli fecero raggelare ogni pensiero.
    Le sue palpebre si allontanarono pian piano e, istintivamente, il suo volto si indirizzò verso quello del collega. Ma che cosa accidenti stava dicendo? Gli sembrava quello il momento di ribellarsi, ad un passo dalla morte? Hayato era convinto che, almeno in quelle circostanze, Hisoka sarebbe riuscito a placare i suoi istinti da suicida e si sarebbe concentrato anima e corpo nel tentare di soddisfare le richieste di Shinya, almeno finché non avessero intravisto uno spiraglio, una debolezza, qualsiasi cosa potesse giocare a loro favore e ribaltare la situazione.
    No, evidentemente Hisoka non aveva intenzione di rinunciare al proprio ego neanche per un istante.
    Eppure, una volta sbollita l'agitazione e la rabbia nei confronti del Caporecluta, il Consigliere avrebbe iniziato a ragionare sul perché il jester avesse preso una scelta simile. Era davvero interessato alla vita di Hayato? Stava cercando di morire al posto proprio? Conoscendo Hisoka, improbabile.
    Anche se... pensandoci meglio, Hisoka gli aveva già risparmiato la vita, quando aveva preso conoscenza prima di lui dopo il loro ultimo scontro e... non l'aveva ucciso. Perché? Hayato sapeva bene che il Caporecluta non fosse un serial killer, ma quel giorno era così arrabbiato con lui che non aveva avuto alcun dubbio potesse rivolgergli colpi letali. Eppure non l'aveva fatto.
    Hisoka teneva alla vita di Hayato?
    Oppure teneva alla vita di ambe due.
    Stava cercando di far sì che morissero entrambi, o non morisse nessuno? Stava approfittando del fatto che Shinya si fosse presentato come un tipo assai razionale e ben poco istintivo? In effetti, in base al soggetto che si erano ritrovati davanti, c'erano possibilità abbastanza scarse che potessero morire all'improvviso. Shinya sembrava più il tipo da divertirsi con le proprie prede, piuttosto che toglier loro la vita all'improvviso: forse era su quello a cui puntava Hisoka. Dopotutto, quello del Vice non era un atteggiamento chissà quanto lontano da quello del Caporecluta.

    Restò in silenzio per tutto il tempo che Hisoka si prese per esporre quelle che sarebbero state le regole del suo nuovo gioco. Ad ogni nuova parola da parte del collega, Hayato avvertiva una lama conficcarsi nella propria carne sempre più in profondità, come se Hisoka stesse approfittando eccessivamente della pazienza di Shinya. La possibilità che quest'ultimo potesse improvvisamente esplodere, agli occhi del Consigliere, si faceva sempre più concreta.
    Quando Hisoka smise di parlare, Hayato avrebbe deviato molto lentamente il volto verso Shinya, quasi come se avesse paura di come questo avrebbe potuto reagire e... andò molto meglio di quello che si aspettava. Certo, aveva passato decisamente dei tremendi ultimi minuti, ma la reazione del Vice era stata ben più ragionevole di ciò che credeva: di certo la propria pazienza aveva raggiunto un certo livello all'interno del suo saturimetro.
    Aveva risposto correttamente.
    Hayato tirò un sospiro, ma senza far sì che gli altri due all'interno del piano potessero accorgersene. Fu un sospiro controllato ma estremamente intenso.
    Guardò Hisoka per l'ultima volta, dopodiché avrebbe assecondato Shinya e l'avrebbe raggiunto in direzione dell'altare, facendosi spazio tra quel mare di polvere.
    Non aveva nessun senso di colpa, in quel momento, nell'assecondare Shinya. Era semplicemente ciò che andava fatto per poter sopravvivere, e Hayato era sempre stato abituato a vivere in maniera sfuggente, subdola, furba: non avrebbe fatto eccezione neanche quella volta. Eppure, una volta che avrebbe raggiunto il Vice, che cosa avrebbero fatto? Hisoka sarebbe morto, probabilmente, e di lui che cosa ne sarebbe stato? Shinya gli avrebbe realmente permesso di vivere?
    Tutte quelle domande formarono un grosso punto interrogativo tra i mille pensieri del biondino, per cui in quel momento decise di lasciar perdere e di concentrarsi su tutto ciò che lo circondava: per quanto si sforzasse, non sembrava notare alcuna via d'uscita da quella pogoda. Con quella polvere sparsa sul pavimento, i due non avrebbero avuto alcuna via d'uscita.
    Si ritrovò davanti a Shinya ed, esattamente come quando lo incontrò nei magazzini, non poté fare a meno di provare sentimenti estremamente contrastanti. Non sapeva precisamente il motivo, ma la vicinanza col Vice lo spaventava, da un lato, ma dall'altro lo attirava; era come se Shinya fosse un magnete, qualcosa che nel bene o nel male ti costringeva ad ammirarlo e Hayato venne di nuovo investito dal suo fascino. Un uomo di così bell'aspetto, elegante, potente, spietato, ma al tempo stesso apparentemente gentile e cordiale.
    Il suo cuore iniziò a battere più forte, così come il proprio respiro iniziò a farsi più pesante. Come si chiamava, Sindrome di Stoccolma?

    Hisoka aveva avuto contatti con dei traditori.
    Per quanto la notizia gli fosse nuova, non lo sconvolgeva più di tanto: aveva sempre considerato il rapporto tra Hisoka e Aogiri come semplice e pura convenienza e quell'ultima affermazione di Shinya non aveva fatto altro che rafforzare la propria tesi. Il Consigliere era convinto che Hisoka sfruttava Aogiri per la protezione, il denaro ed i mezzi che poteva sfruttare per appagare i suoi desideri o meglio, i suoi capricci che altro non avevano fatto se non procurargli rogne.
    Evidentemente doveva aver trovato divertente mettersi a tradire Aogiri e aveva perseguito quella strada prendendola come una sorta di sfida personale, come faceva sempre. Sì, se non si fosse notato, quell'atteggiamento ormai aveva abbastanza stancato Hayato e, probabilmente, anche i propri Superiori.
    «Sì, Signor Ichinose. Io lo ucciderei
    Rispose, glaciale. Benché le maschera non gli permetteva di poter ammirare sufficientemente Shinya, Hayato si sforzò comunque di guardarlo negli occhi.
    «Hisoka Morow è soltanto un peso. Vederlo in una pozza di sangue, smembrato e senza più respiro, sarebbe il mio desiderio più grande.»
    Spiegò. Nonostante la brutalità delle proprie parole, Hayato continuava a far permanere un tono di voce calmo e quanto più rilassato possibile.
    «Tuttavia...»
    Si voltò in direzione di Hisoka, ma senza allontanarsi di un solo passo da Shinya.
    «Provo pena nei suoi confronti.»
    Riprese.
    «È soltanto un essere umano che però non riesce ad accettare la propria umanità. Una bambola vuota che si è dapprima privata delle sue stesse emozioni, e che poi si è messa alla strenua ricerca di esse, attraverso le metodiche più svariate e patetiche di questo Mondo.»
    Non c'era nessuna traccia di commiserazione nelle proprie parole. Sembrava, perlopiù, che Hayato le stesse sputando con quanto più veleno e disprezzo avesse in corpo.
    «Non merita di morire, sarebbe troppo semplice.»
    Continuò, rivolgendo di nuovo lo sguardo a Shinya.
    «Hisoka Morow merita di continuare a vivere alla continua ricerca della propria umanità, finché un giorno non si renderà conto che l'unico modo per poterla raggiungere è quello di piantarsi un coltello nel cuore.»
    Concluse, freddo.
    Da un lato Hayato aveva utilizzato quelle parole perché disprezzava realmente Hisoka. Dall'altro lato, invece, voleva spingere Shinya a provare pena nei suoi confronti, perché in fin dei conti Hayato non desiderava la morte del proprio collega.
    Hisoka gli aveva procurato dolore, sì, ma gli aveva anche insegnato a crescere e, se non l'avesse conosciuto, era probabile che a quel punto Hayato sarebbe rimasto lo stesso ragazzino che aveva iniziato a spacciare pasticche per conto di Teardrop.
    Per quanto l'avesse sfruttato e per quanto avesse approfittato di lui, Hisoka gli aveva anche dato una buona compagnia, un motivo per scalare la gerarchia ed un motivo per far sì che il mostriciattolo rinchiuso nella propria psiche potesse fare qualche passetto fuori dalla gabbia.
    Per quanto Hisoka Morow l'avesse fatto arrabbiare e gli avesse fatto mettere in dubbio ciò che era, era soprattutto grazie a lui se si trovava dov'era.
    Non desiderava che Hisoka morisse.
    Ma non desiderava neanche così ardentemente che Shinya non lo uccidesse.
    Gli era indifferente, a quel punto, ma aveva comunque voluto provare a fare il modo che il Vice potesse risparmiarlo.
    «È la verità, Hisoka? Hai avuto contatti con dei traditori?»
    Domandò, quindi, rilassato.
    Non era arrabbiato, non era agitato, anzi, era assai tranquillo: sembrava quasi che stesse chiedendo al sottoposto, in tono amichevole, 'Ne hai fatta un'altra delle tue'?

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    CITAZIONE
    Hayato Ono
    LV. 5
    Energia: 425 - Forza: 112 - Quirk: 195 - Agilità: 93
    Peso: 3/4

    Danni: //
    Tecniche utilizzate: //
    Equipaggiamento:
    ► Suit [Resistenza Danni Medi].
    ► Maschera antipolvere [Difensivo]. Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi] [Filtri: 4, Durata: [1/3] Role]
    ► DISQ [Quirk Aggiuntivo].
    ► Shuriken [Offensivo]; Danno: Medio; Durata: [1 role, se usato].
     
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    ♥ Hisoka Morow ♠

    Alcune scommesse le vinci, altre le perdi. Era la natura del gioco d'azzardo a cui Hisoka aveva testimoniato innumerevoli volte all'Èclipse, seppur ora si trovasse dall'altra parte del banco. Aveva commesso un errore di calcolo? Oppure era spacciato sin da quando aveva aperto bocca?

    Poco importava, rimuginare sul passato non ne cambiava il risultato.

    « Abbiamo una vittoria a tavolino per Hayato. »

    Eh sì, aveva offerto tutto o niente. La sua morte era in agguato e c'era poco che potesse farci... In quella orribile situazione avrebbe dovuto pensare a come reagire per massimizzare le possibilità di sopravvivenza. Come esplodere, dove, se avvicinarsi o allontanarsi, contare sul supporto di Hayato o dar scontata la sua passività. Tantissime permutazioni strategiche si facevano spazio nella sua mente.

    Eppure, vedendo il braccio di Shinya muoversi, l'unica immagine che riuscì a scandirsi fu quella di un Hisoka trafitto dagli spuntoni. Avrebbe dovuto reagire, scattare e muoversi inaspettatamente, rincorrere il minimo vantaggio... Però pensò a Morrigan. Ai gatti. Avrebbero sentito la sua mancanza? Shion l'avrebbe compianto? Aragaki avrebbe festeggiato? Quante sfide sarebbero rimaste incolte. Il mondo sarebbe proseguito mentre lui marciva in una fossa comune.

    In quelle situazioni tra la vita e la morte i suoi pensieri normalmente erano volti al vincere... In quel breve momento, invece, si soffermò su ciò che avrebbe perso. Sulla Tokyo senza Hisoka... Ora che la sua vita era collegata a così tante persone – nel bene o nel male – l'idea che potesse perderle tutte in una botta sola... Lo rattristava.

    E ne rimase paralizzato, incredulo della sua stessa reazione.

    Se Shinya l'avesse davvero attaccato invece che aprire il corridoio ad Hayato... Sarebbe morto. Tutto per colpa della sua paura, il peso delle relazioni che lo affossava più della scura melma. Hayato aveva pienamente ragione a dire che si stava rammollendo. In passato non sarebbe stato maledetto da tali esitazioni. Hisoka rimaneva fisso nella palude delle sue angosce, il Consigliere proseguiva verso la luce.

    Ma... Non riusciva ad invidiarlo.

    Le domande di Shinya diedero spazio a un lungo discorso colmo di schifo e disdegno da parte di colui che una volta chiamava il suo amico. Le stesse parole che gli aveva scagliato addosso come pugnali nel loro incontro al magazzino, ma stavolta tinte con meno rabbia e più pena, come un fattore costretto a sopprimere il proprio cane da guardia malaticcio.

    Tutto ciò lo riempiva di malinconia.

    Per Hayato.

    « Non c'è niente di più triste di qualcuno che continua a perseverare nei propri errori~ »

    Il suo tono era il solito quasi-melodico, però con un deciso tocco più serio nei contenuti.

    « Pensavo il nostro piccolo litigio ti avesse dato una svegliata... Invece mi sbagliavo, heh. Continui a fare gli occhi dolci a chi vuole solo manipolarti. »

    Non si era perso il modo in cui Hayato si porgeva a Shinya, simile a come una volta Hisoka era abituato ad essere trattato dal Consigliere. Sembrava per il collega fosse la persona più saggia e importante nella stanza, nonostante si stesse rivolgendo a un traditore.

    « Poverino, i tuoi genitori non hanno mai creduto in te, ora cerchi riaffermazione da chiunque ti faccia due complimenti ♥

    E finisci sempre per diventare il cagnolino di qualcuno. Sei la pedina di Aogiri e ti illudi che a qualcuno freghi un cazzo di te nell'Albero~ Chissà che alla fine di stasera non finirai per lavorare anche tu da Takashi. »


    Disse gettando un'occhiatina all'ex-Vice. Anche per Hayato, che giocava la parte del buon soldato, essere affiliato all'Organizzazione soddisfaceva un bisogno puramente personale. Voleva sentirsi importante. Partecipe e valorizzato. E così come per Hisoka, la lealtà andava solo al miglior offerente.

    « Hai intenzione di fare da zerbino a chi ti sta sopra per sempre? Oppure prima o poi vorrai vivere la tua di vita? »

    Si rivolgeva al coetaneo da padre deluso. Che sapeva il figlio avesse il potenziale, ma non lo stesse applicando. I complimenti che Hisoka gli aveva riservato nel corso della loro conoscenza potevano essere volti a farselo dolce... Ma non aveva mai mentito.

    Era intelligente, capace, interessante, proprio per quello inizialmente aveva voluto sfruttarlo, e poi dopo era rimasto intrappolato nella ragnatela della sua persona. Creando un legame che apprezzava e odiava in egual modo. Non si sorprendeva fosse un individuo così ricercato e ben utilizzato, da Aogiri.

    La sua pecca più grande era l'obbedienza.

    « Ah! Ma ovviamente sono d'accordo su tutto il resto ♠ »

    Stavolta si rivolse a Shinya, spezzando l'atmosfera particolarmente emotiva che si era creata. Si stava divertendo a fare da terza ruota in quella lite di coppia? Magari era proprio per quello che l'aveva risparmiato, così da avere una seconda opportunità di metterli l'uno contro l'altro. "Contatti con dei traditori", diceva. Quando nella sua posizione doveva sapere più di chiunque altro che Jane e la sua combriccola fossero morti proprio grazie al contributo di Hisoka.

    « Quella roba sul morire piantandomi un coltello nel cuore più avanti, eccetera~ Hayato ha pienamente ragione ♣

    Sarebbe troppo semplice uccidermi qui ♦ »

    Click Me || Livello: 6 | Energia: 525 | Forza: 15 | Quirk: 255 | Agilità: 275
    • Tecniche Utilizzate
    ---

    • Equipaggiamento
    Marked Cards
    Oggetto Quotidiano [Munizioni: 20]
    ► Peso: [2]

    Maschera Antigas
    Equip Difensivo [Annulla danni Lievi da Gas Soporiferi/Velenosi]
    ► Peso: [1]

    Teruko's Blood
    Equip Curativo [Riduce danni di due step]
    ► Peso: [1]

    XSQ
    Equip ? [Aumenta efficacia tecniche di uno step per tre turni] [Dosi: 5]
    ► Peso: [0]
     
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42 replies since 26/10/2020, 21:00   2727 views
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