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.Fuyuko TanakaSPOILER (clicca per visualizzare)Slot extra per entrambi!
Edited by *Sybil* - 27/1/2021, 14:41. -
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Narrato - «Parlato»
Il sorriso di Yumeru si allargò leggermente nel sentirle pronunciare il suo nome.
«Hey, Fuyu-chan. Disturbo?» - chiese mostrando una certa legnosa incertezza piuttosto inusuale per il suo carattere. Il ragazzo era famoso per la sua sfacciata esuberanza, con chi che l’apprezzava più o meno di altri. Mostrarsi sfrontato e spavaldo era il suo cavallo di battaglia per la maggior parte delle situazioni ed era sempre il primo approccio a cui ricorreva per rompere il ghiaccio.
Ma in quella situazione – il quel luogo – si sentiva sempre un po’ teso e a disagio, con il timore di dire o fare sempre qualcosa di inopportuno come se si trovasse dentro la cappella di una chiesa.
Erano stati giorni difficili. E altrettanto difficili si prospettavano i giorni a venire.
La città aveva subito uno scellerato attacco terroristico su larga scala che aveva causato un disturbante ammontare di vittime, danni e disordine.
E in qualità di aspiranti eroi sia Yumeru che Fuyuko erano stati reclutati per combattere l’emergenza in prima fila. Era stata un esperienza da incubo che in un modo o nell’altro aveva segnato tutti quelli che vi erano stati coinvolti.
Yumeru non era di certo escluso – i giorni della tragedia erano stati un susseguirsi insonne di correre per tutta la città per mantenere una flebile parvenza di ordine, salvare persone innocenti dal gas o semplicemente dalla loro propria stupidità e scortare vittime comatose del gas qui in quell’ospedale.
In quello stesso ospedale dove aveva disperatamente lottato contro uno dei terroristi per proteggere i civili al suo interno – riuscendo miracolosamente a trionfare.
Ma la sua vittoria si era rivelata una vittoria pirrica dal retrogusto amaro.
Aveva prevenuto l’eccentrico villain terrorista Papillon dal raggiungere il suo scopo, ma nel grande schema delle cose cosa aveva ottenuto davvero?
L’ospedale era comunque pieno di vittime condannate ad uno stato comatoso da cui forse non si sarebbero potute svegliare. Nessuno di loro poteva essere considerato ‘salvato’.
Il solo pensarci riempiva Yumeru di un senso di impotenza e frustrazione che gli faceva digrignare i denti e stringere i pugni.
E poi c’era Fuyuko…
Fuyuko che aveva dovuto affrontare praticamente tutto ciò che aveva dovuto affrontare lui. E come era stata premiata per il suo sforzo e il suo sacrificio?
Ritrovando il proprio fratello scomparso fra le vittime comatose.
La tragedia della città aveva assunto per lei una piega personale, colpendola dritta al cuore.
Nel cuore della sua famiglia.
E adesso era lì che lei si trovava – a vegliare sul capezzale del fratello in coma. Cosa pensava? Cosa provava? Rabbia? Tristezza? Frustrazione?
Yumeru non era estraneo alla tragedia familiare, ma la sua tragedia era stata netta e lineare: un momento i suoi genitori erano lì, un momento dopo non c’erano più. Per quanto questo non aveva reso in alcun modo le cose più facili, e che il lutto e il dolore della perdita tutt’ora si protraeva ad oltranza nella sua vita.
Ma non era sicuro se la natura della sua disgrazia fosse invidiabile rispetto a quella della famiglia Tanaka. Una famiglia costretta in un limbo di speranza e disperazione .
Intrappolati in una struggente attesa senza alcuna certezza. Gli sforzi dei medici non avevano ancora ottenuto alcun risultato concreto nel tentativo di invertire lo stato comatoso delle vittime del gas.
Ryuko Tanaka avrebbe potuto svegliarsi da un momento all’altro o rimanere in quello stato per il resto della sua vita.
E in quella tragica incertezza la famiglia Tanaka vegliava su di lui per essere sicuri che quando si fosse svegliato li avrebbe trovati lì – o forse nella speranza che anche in quello stato il ragazzo potesse percepire la vicinanza e l’affetto della sua famiglia.
Yumeru infine si accomodò nella stanza e raggiunse la ragazza dai capelli turchesi chinandosi su di lei e lasciandole un semplice bacio a stampo sulla fronte come segno di affettuoso saluto.
In realtà, Dio solo sapeva, quanto il ragazzo avrebbe desiderato un contatto fisico più prolungato con la ragazza. Nei mesi in cui la loro relazione si era sviluppata Yumeru aveva rapidamente preso gusto nello stare quanto più a possibile a stretto contatto con lei. Non era un desiderio però dettato, come chi conosceva Yumeru si sarebbe prevedibilmente aspettato, da lascivia e libido… almeno non del tutto. La maggior parte delle volte desiderava soltanto stringerla in un semplice pudico abbraccio… e nient’altro. Era come se il contatto con la ragazza lo energizzasse e allo stesso tempo rilassasse stabilizzandolo e facendolo sentire sicuro.
Quando il mondo sembrava pieno di incertezze quel contatto era l’unica cosa che sembrava concreta e reale.
Durante la primavera in cui erano diventati una coppia a tutti gli effetti avevano passati svariati ore semplicemente abbracciati in silenzio su una panchina, sotto l’ombra di un albero o sul tetto della scuola – lei quasi sempre piacevolmente immersa nella lettura dei libri che amava tanto, e lui immerso nel contemplare lei. A volte la contemplazione lo rilassava un po’ troppo e finiva per addormentarsi stringendo Fuyuko fra le sue braccia come una sorta di orsacchiotto.
Lei lo trovava piuttosto divertente e quando finiva di leggere lo svegliava sempre con una carezza e un sorriso, e se lei era particolarmente di buon umore e lui era particolarmente fortunato perfino con un bacio. Vedere il sorriso della ragazza al risveglio era decisamente il miglior modo di svegliarsi.
Ma il ricordo di quel sorriso spensierato adesso sembrava terribilmente lontano.
Il ragazzo si soffermò ad osservare il viso di Fuyuko – il sorriso che adesso portava sul viso sembrava stanco e tirato. Tutto nella ragazza appariva in quel modo e Yumeru ne comprendeva bene il motivo. La ragazza in quel periodo non si dava mai pace, non sembrava mai prendersi una pausa – il tempo che non passava a studiare o sbrigare le sue mansioni da eroina, lo passava lì a vegliare sul fratello o ad aiutare a casa quando la madre era qui a vegliare su di lui.
«Hai un aspetto stanco.» – commentò schiettamente a mezza voce, quasi come se ironicamente avesse timore di disturbare il fratello e svegliarlo, e carezzandole il viso con fare apprensivo.
Non prese neanche in considerazione di chiederle qualcosa di stupido come "Come stai?" o "Va tutto bene?" - lì in quella stanza, quando la risposta era ben visibile e palese nello sguardo della ragazza, anche se lei provava a nasconderlo.
Uno dei fondamenti basilari della loro relazione era essere sinceri uno con l’altro e il ragazzo non poteva fare a meno di condividere con lei la sua preoccupazione in maniera schietta e diretta senza giri di parole.I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpfSPOILER (click to view)Note: per una sfortunata tempistica questa role e la role The Secret for a Delicious Hero is in the Sauce sono state aperte nello stesso giorno. Per evitare di disturbare l'equilibrio spazio-temporale (l'universo non può sopportare due Yumeru) e l'ordine della cronologia, la role con Noriko, in accordo con Milk, verrà considerata precedente a questa di un paio di giorni.. -
.Fuyuko Tanaka
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Narrato - «Parlato»
Yumeru sentì il tocco delle dita affusolate di Fuyuko cercarlo per chiedere tacitamente un abbraccio. Nonostante le apparenze non era raro per la ragazza cercare quel tipo di contatto.
Era un po’ ironico – Fuyuko era troppo timida per chiedere quel tipo attenzioni a voce, quindi piuttosto in genere preferiva prendere l’iniziativa con gesti diretti – Yumeru aveva avuto modo di notarlo già al loro primo appuntamento dove piuttosto che chiedergli di baciarla o aspettare che lui trovasse il coraggio di farlo di sua iniziativa fu lei ad anticiparlo baciandolo lei stessa.
Era un aspetto che l’aveva fatto infatuare di lei ancora di più. Fuyuko era una ragazza all’apparenza soffice e delicata come una nuvola ma che al suo interno teneva la forza di un uragano.
Camera di ospedale o no, il ragazzo accolse più che volentieri quel gesto e senza indugiare si chinò su di lei per concedersi quell’abbraccio di cui entrambi avevano disperatamente bisogno. Le braccia di Yumeru si incrociarono brevemente dietro la schiena della ragazza stringendola a se. Porto il proprio viso vicino a quello di lei facendo toccare le loro fronti. Si soffermò giusto un momento per guardarla negli occhi, le sorrise e poi strofinò la punta del naso affettuosamente contro quello di lei in un cosiddetto bacio all’eschimese.
Mentre ancora stretti in quel fugace abbraccio Fuyuko gli disse di aver parlato di lui al fratello. Non era la prima volta che lo faceva e Yumeru non faticava a riconoscere l’importanza del gesto. Fuyuko parlava spesso con il fratello raccontandogli della sua giornata, dei suoi amici e ovviamente vantandosi del suo esuberante fidanzato. Parlare con il fratello probabilmente la aiutava a rimanere positiva. Fare conversazione, seppur a senso unico, con lui l’aiutava a rafforzare l’idea che fosse vivo, lì ancora presente in quel corpo. Era una pratica terapeutica che Yumeru conosceva bene – era lo stesso che lui faceva quando andava a trovare la lapide dei suoi genitori – anche se probabilmente quello era un paragone inappropriato considerando che i suoi genitori non avevano speranza di risvegliarsi.
Il ragazzo quindi le rivolse un sorriso furbesco «Oh, spero che tu non gli abbia niente di brutto sul mio conto. Non vorrei che le sue prime parole quando si risveglierà siano ‘Giù le mani da mia sorella!’» – scherzò il ragazzo per poi ridacchiare.
Ovviamente aveva detto “quando” non “se”. Mai “se”.
La serpeggiante congiunzione era bandita in quel contesto. Non c’era spazio per dubbi o negatività in quella stanza. Qualsiasi atteggiamento o frase che potesse in qualche modo mettere in dubbio che il fratello da un momento all'altro si sarebbe rialzato da quel letto era uno scellerato taboo.
Fuyuko stava passando un momento di difficoltà e aveva bisogno di tutto il sostegno morale che Yumeru era in grado di offrirle. Cosi come sentiva che nel suo ruolo da eroe era suo dovere ispirare i cittadini in quel periodo buio rappresentando ordine e sicurezza, cosi sentiva che doveva sostenere la sua ragazza con ottimismo e positività.
Ma nonostante tutto i suoi sforzi non sembravano mai abbastanza, il dolce solare sorriso di Fuyuko rimaneva crucciato e tirato. I limpidi occhi verdi della ragazza, che prima brillavano con entusiasmo e allegria, adesso apparivano spesso stanchi e colmi di sconforto.
Il cuore e la mente della ragazza erano già per metà a lutto.
In risposta alla sua preoccupazione Fuyuko invitò Yumeru a prendere un tè con lei sul terrazzo dell’ospedale. In quelle circostanze sarebbe stato a conti fatti la cosa più vicina ad un appuntamento che i due si erano potuti concedere in quegli ultimi giorni. Decisamente non la premessa più romantica o allettante ma Yumeru accolse comunque con ampio entusiasmo la proposta.
«*Gasp*…signorina Tanaka! Chiedermi un appuntamento qui con tuo fratello che ci ascolta… sei davvero spudorata.” – la additò con fare scherzoso rivolgendole uno dei distintivi sorrisi furbeschi. A quel punto si drizzò nuovamente in piedi e le porse la mano per aiutarla ad alzarsi su «Andiamo – meglio affrettarsi prima che qualcun altro si rubi i posti migliori.» – la esortò scherzosamente.
Yumeru era più che felice di portarla fuori da quella maledetta stanza che sembrava drenarle la forza vitale. Una parte di lui avrebbe voluto portarla via da quella stanza e fuggire quanto più lontano possibile per risparmiarle quello struggente supplizio. Ma in cuor suo sapeva che se anche l’avesse portata all’altro capo del mondo una parte di lei sarebbe rimasta sempre in quella stanza. Lo poteva percepire sempre che anche quando erano fuori una parte della mente della ragazza era sempre lì a quel capezzale a vegliare sul fratello come se una parte di lei fosse incatenata a quelle macchine come lui.
Nel tragitto per raggiungere il tetto i due avrebbero fatto una sosta al distributore menzionato dalla ragazza per acquistare un paio delle “deliziose” bevande. Yumeru ostentando un intenzionalmente esagerato fare galante accennò un breve inchino e disse «Permettimi di offriti il primo giro. Con quale di queste prelibate bevande posso tentarti?»I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpf. -
.Fuyuko Tanaka
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Narrato - «Parlato»
Yumeru sorrise divertito dal commento di Fuyuko sul suo essere un “fidanzato esemplare” ma ne fu anche un po’ compiaciuto – gli piaceva ricevere quel genere di complimenti dalla ragazza – le sue parole gli davano calore e sicurezza.
Quando poi la ragazza con un tono piuttosto serio se aveva motivo di preoccuparsi . Yumeru inarcò le sopracciglia con espressione sorpresa di fronte a quella manifestazione di dubbio. Fuyuko era incerta sulla sua fedeltà? Aveva forse fatto qualcosa per farla preoccupare?
Il ragazzo si sentì un pizzico ferito… ma d’altronde non poteva biasimare la ragazza per quella piccola mancanza di fiducia. Yumeru aveva comunque la sua pessima reputazione alle sue spalle e sarebbe stato ingenuo aspettarsi che questo non influisse in alcun modo sul giudizio che Fuyuko aveva di lui. Non poteva negare il proprio passato – ne intendeva farlo perché in fondo era parte di lui e le esperienze che aveva fatto avevano in fondo contribuito a renderlo la persona che era. Non aveva mai considerato di aver fatto qualcosa di sbagliato: gli piacevano le ragazze e gli piaceva divertirsi. Si era semplicemente limitato a vivere secondo questi due concetti cercando e a volte trovando compagnia affine. Si era sempre preoccupato di mantenere solo relazioni superficiali, tenendosi alla lontana da qualsiasi cosa di più profondo – evitando di ferire o essere ferito.
…ma adesso Fuyuko era entrata nella sua vita. E in qualche modo adesso provava… leggera vergogna per i propri trascorsi lascivi.
Non poteva cambiare ciò che era stato – tutto ciò che poteva fare era mostrarle giorno per giorno che non era più quella persona.
«Ovvio che no…» – andò quindi per rispondere inizialmente assumendo un espressione leggermente offesa. Poi però un evento molto recente gli ritornò alla mente e nella realizzazione la sua espressione cambiò «Ah… però effettivamente ieri è successo qualcosa…» – aggiunse con fare perplesso – «…una studentessa del primo anno mi ha aspettato all’uscita per chiedermi di uscire a cena con lei.» – rivelò con disarmante schiettezza.
Rendendosi conto che quello che aveva detto poteva metterlo nei guai però il ragazzo si affrettò ad aggiungere «Non è però come pensi… non voleva uscire con me per provarci. Voleva… ringraziarmi per il mio contributo durante l’emergenza – non so ancora perché a me nello specifico.»
Il ragazzo si mostrò un po’ perplesso nel rammentare quell’incontro che era stato sin dall’inizio piuttosto inusuale perfino per i suoi standard.
«Ad ogni modo ovviamente ho inizialmente rifiutato dicendole che ero estremamente impegnato con una ragazza estremamente carina…» – infiorettò sperando di rabbonire preventivamente la ragazza con dei complimenti – «…ma lei ha insistito puntualizzando con non aveva quel tipo di intenzioni e voleva solo parlare. Quindi insomma… alla fine ho accettato e le ho fatto compagnia per la cena…» – concluse con fare un po’ nervoso per poi rivolgere un occhiata titubante alla ragazza – «…s-sono nei guai?» – chiese con fare timoroso.
Alla fine non era successo nulla di cui si dovesse sentire colpevole durante quell’incontro. Aveva voluto essere schietto perché non intendeva nascondere nulla a Fuyuko e in quel caso non c’era nulla in fondo da nascondere. Ma non poteva fare a meno di temere che la ragazza potesse prendere a male quella faccenda…
(…) Prevedibilmente Fuyuko inizialmente cercò di opporsi al gesto di “galanteria” di Yumeru insistendo per essere lei ad offrirgli qualcosa… sfortunatamente però aveva dimenticato la sua giacca nella stanza e quindi fu costretta a concedere a lui l’onore. Il ragazzo ridacchiò di fronte a quel segno di sbadataggine della ragazza e senza indugio inserì l’importo necessario per selezionare una bevanda per entrambi. Selezionò un tè per Fuyuko, come richiesto da lei, e per se scelse una cioccolata calda macchiata.
Mentre la macchina preparava le bevande la ragazza approccio con il solito “come va?” – era diventata ormai consuetudine per entrambi di scambiarsi quella domanda e nonostante la risoluzione di entrambi di essere schietti e sinceri l’uno con l’altra era difficile dare una risposta concreta perché loro stessi non comprendevano a pieno come stavano.
Yumeru alzò le spalle con fare incerto e sospirò rivolgendole un sorriso un po’ tirato «Ah, suvvia Fuyuko… siamo tutti eroi alla Yueei. L’unica differenza è che io sono stato un po’… più fortunato.» – rispose con fare un po’ sconsolato il ragazzo, consapevole che molti dei suoi compagni avevano avuto esiti ben meno positivi rispetto a lui.
«Per il resto …non posso lamentarmi.» – seguì a rispondere – «O meglio non ho mai il tempo per farlo… fra il tirocinio, il volontariato, le lezioni a scuola… Non ricordo neanche più quando è stata l’ultima volta che ho passato del tempo libero a ciondolare senza far nulla.» – scherzò il ragazzo. Il ragazzo seguiva una routine piuttosto intensa e impegnativa… ma in fondo era qualcosa che si voleva infliggere intenzionalmente perché finché era occupato o stanco non aveva modo a di prestare attenzione alle angosce che covava dentro la sua testa.
Ciò nonostante il ragazzo sentì di voler puntualizzare con un sorriso «…ma penso che se c’è una cosa che mi manca è passare del tempo con te.» – per poi repentinamente cercare di sviare da quel suo stesso commento porgendole il suo tè – «…attenta il tè è probabilmente tanto caldo quanto delizioso.» - disse scherzando.I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpfSPOILER (click to view)Chiedo di nuovo perdono per il mostruoso ritardo. Gomen Sybil . w .". -
.Fuyuko Tanaka
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Narrato - «Parlato»
Yumeru rimase momentaneamente immobile e pietrificato – li impalato con una stupido bicchiere di tè caldo stretto nella mano. Un espressione sconcertata e sbalordita era tracciata sul viso del ragazzo rimasto a bocca aperta con fare interdetto.
Era sorpreso e spaesato come se una granata gli fosse appena esplosa sotto i piedi e sentisse ancora le orecchie fischiare.
L’intenso sfogo di Fuyuko l’aveva colto decisamente impreparato e non sapeva come reagire. Era consapevole che la ragazza tenesse dentro di sé un grande malore interiore in quel momento ma non si aspettava che le sei stesse covando tali angosce… in maniera cosi intensa.
Le parole della ragazza, cosi pregne di frustrazione ed inquietudine, colpirono duramente Yumeru risuonando dolorosamente la sua testa. Gelosia? Ansia? Insicurezza? Perché Fuyuko stava covando simili sentimenti? Era colpa sua?
Quando poco prima la ragazza aveva freddato la questione sul fatto che lui fosse uscito insieme ad un'altra ragazza, Yumeru aveva intravisto quella sfumatura di inquietudine e disagio nello sguardo della ragazza… Gli occhi verdi della ragazza si erano brevemente riempiti di gelosia. Un sentimento che Yumeru nonostante tutto non le aveva mai visto manifestare spesso.
Probabilmente avrebbe dovuto impegnarsi a rassicurarla di più in quel momento, ma aveva pensato che fosse inopportuno fare una simile discussione nella stanza del fratello in coma. Avevi quindi incautamente deciso di sorvolare momentaneamente l’argomento assecondando il palesemente finto benestare della ragazza.
…ma quell’errore, quella sua mancanza, ebbe effetti più disastrosi di quanto avesse immaginato. Aveva pensato che dopo una piccola arrabbiatura e una sgridata sarebbe riuscito a convincere la ragazza che non era successo nulla di cui dovesse essere gelosa.
Invece adesso lei era lì davanti a lui in lacrime, ad esporre il suo cuore sanguinante ferito da angosce e paure. Sentì una fitta al petto di colpevolezza nel vederla ridotta in quelle condizioni. Era colpa sua se era ridotta in quel modo?
Ma la ragazza invece sembrava voler incolpare se stessa, chiedendogli perdono… ma non sembrava riferirsi semplicemente a quello sfogo. Qualcosa sembrava crucciare la ragazza nel profondo.
Furono le ultime parole però a turbarlo di più. “Meriti di meglio”? Lei pensava che lui meritasse di meglio? Come poteva pensare una cosa del genere!?
Il ragazzo aggrottò la fronte in un espressione di incomprensione e stupore «Fuyuko… cosa stai dicendo? Ti prego…» – esordì con tono apprensivo. Fuyu-chan, Fu-chan, Tanaka - questi erano in genere gli appellativi affettuosi e giocosi che usava per rivolgersi a lei, ma si rivolgeva a lei chiamandola “Fuyuko” solo quando si trattava di situazioni serie. Istintivamente sentì il bisogno di liberarsi le mani e senza indugiare buttò via il bicchiere con tutto il tè dentro in un contenitore per i rifiuti a portata di mano.
Il suo primo impulso era quello di stringere la ragazza a se in un abbraccio per rassicurarla e confortarla, ma a vederla in quel modo temette che lei avrebbe respinto un approccio cosi diretto e l’idea di essere respinto da Fuyuko lo terrorizzava.
Allungò invece con una mano titubante verso il viso della ragazza, carezzandole con apprensiva delicatezza una guancia, quasi come se temesse che toccandola con forza eccessiva avrebbe potuto mandarla in pezzi come una bambola di ceramica. Le terse via con il pollice le lacrime che rigavano la guancia e le cinse il mento sollevandoglielo per impedire di rifuggire il suo sguardo – «…non voglio di “meglio”…» – dichiarò a bassa voce ma con tono fermo e deciso. Infuse una leggera sfumatura di disprezzo nel pronunciare la parola “meglio” – lo indignava che la ragazza potesse sminuire in quel modo il valore che lei aveva per lui. «Io voglio solo te…» – aggiunse puntualizzando qualcosa che riteneva dovesse essere ovvio. In passato aveva passato il tempo per correre dietro ad un migliaio di ragazze, ma un migliaio di ragazze non sarebbero state minimamente sufficienti per sostituire una sola Fuyuko.
Il ragazzo poi incalzò «…e nessuno merita tutto questo. Tu, la tua famiglia, tuo fratello… nessuno meriterebbe di passare quello che state passando. E io…» – il ragazzo si soffermò per un istante sentendo le emozioni affollarsi nella sua gola.«Io… detesto questa situazione… detesto vederti cosi affranta e svilita… ogni giorno seduta in quella maledetta stanza…» – disse infine abbassando lo sguardo, gli occhi lucidi colmi di disagio – quasi come se si vergognasse nel rivelare quella sua frustrazione.
Poi però risollevò lo sguardo con fare risoluto, fissando la ragazza dritto negli occhi «…ma so che ora più che mai tu hai bisogno di me… come io ho bisogno di te. Anche in questo momento di difficoltà… tu rimani la cosa migliore nella mia vita Fuyuko.»I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpf. -
.Fuyuko Tanaka
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Narrato - «Parlato»
Yumeru era completamente spiazzato, confuso e soprattutto spaventato. Erano le parole di Fuyuko a spaventarlo – erano parole che sembravano portare un preoccupante fattore di finalità – come la lama affilata di un’ascia che si abbatte impietosamente sulla base di un albero per cercare di abbatterlo.
…stava davvero suggerendo di rompere con lui? Voleva davvero dicendo che voleva chiudere con lui? Perché? Dove aveva sbagliato…?
Aveva fatto del suo meglio… si era impegnato come mai prima d’ora per farla felice, per far funzionare quella relazione nonostante le sue lacune. Non era stato abbastanza? Tutto quello che aveva voluto era che lei rimanesse felice al suo fianco… era troppo da chiedere?
Gli occhi impauriti di Yumeru cercano risposte negli occhi di lei – si rifiutava di credere che Fuyuko volesse davvero lasciarlo. Lui sapeva che lei era felice con lui – lo leggeva nei suoi sorrisi, nei suoi gesti, nelle sue parole quando erano insieme. Si rifiutava di credere che tutto ciò non contasse qualcosa.
E poteva percepire l’incertezza dentro di lei – Fuyuko era combattuta. C’era qualcosa che l’affliggeva e la stava spingendo a quel gesto drastico.
Ma alle parole della ragazza i sentimenti di paura e confusione si tramutarono in rabbia. “Non rendere le cose più difficili…? È per il tuo… bene?” – ripete con voce amara e risentita – “Come puoi dirmi una cosa simile? Ti aspetti che… io semplicemente accetti che tu voglia allontanarmi da te senza oppormi e che debba considerare che sia… per il mio bene?” – con crescente irritazione.
Yumeru era consapevole che si stava facendo prendere dalla foga dell’emozioni ma non aveva alcun controllo sulla cosa tanto più di qualcuno che viene trascinato da un fiume in piena. Sentì il suo cuore gonfiarsi di angoscia e frustrazione quasi come se stesse per esplodere.
Il ragazzo si portò un mano vicino al viso puntando enfaticamente il pollice contro la cicatrice che gli spaccava il sopracciglio sinistro “ ‘È per il tuo bene.’ Fu quello che mi disse mio nonno quando a dieci anni mi fece questa durante un allenamento. E adesso tu pensi di fare lo stesso decidendo cosa sia meglio per me al mio posto? Io non intendo lasciartelo fare…” – disse scuotendo con fare frustrato la testa – “…se vuoi troncare per me perché non vuoi più stare con me fallo pure. Ma non venire a dirmi che lo fai per il mio bene… perché questa piccola cicatrice non è che un nulla insignificante a confronto del dolore che proverei nel perderti.” – sentenziò in maniera dura e schietta il ragazzo con gli occhi lucidi e il volto contorto in una maschera ferita.
…e poi lei arretrò di un passo per allontanarsi da lui e Yumeru sentì il proprio cuore sprofondare come se la stesse vedendo camminare all’indietro su un cornicione. Ma la sua mano… la sua mano era ancora lì nella sua. Yumeru istintivamente la strinse più forte in un ultimo tentativo di preservare quel prezioso contatto. Fuyuko stava ancora tentennando, affranta e confusa – come se si trovasse si trovasse su bilico insidioso. Yumeru poteva sentire che la ragazza stava rischiando di scivolare via da lui in un momento di debolezza…
…ma non intendeva permettere che accadesse. Se c’era una cosa per cui avrebbe lottato nella sua vita era sicuramente Fuyuko.
Il ragazzo con disperata risoluzione avanzò di un passo verso la ragazza chiudendo di nuovo la distanza “Io so cosa è giusto. Io so che questo è giusto…” – disse sollevando leggermente la mano dove stringeva quella di lei – “…io so che poterti vedere sorridere anche per un solo istante è giusto. So che il modo in cui mi sento quando sono con te è giusto… perché se fosse sbagliato allora l’intero mondo è sbagliato. Se rimanere insieme è un errore allora è il migliore errore della mia vita.” – proclamò con fare concitato e la voce graffiata dalle emozioni che gli laceravano il cuore.
Le parole di Yumeru sembravano stessero sortendo un effetto positivo – quantomeno Fuyuko aveva smesso di allontanarsi da lui. Ma Yumeru poteva percepire ancora paura e incertezza sul viso della ragazza.“Non voglio che tu soffra per causa mia.”
Il ragazzo scosse veementemente la testa “Fuyuko… tu non capisci… tu hai un immagine troppo rosea e positiva di me. Pensi che io sia una sorta di buon samaritano forte e altruista… ma in realtà sono più egoista di quello che credi. Pensi che io sia venuto qui a trovarti cosi spesso solo perché esserti di supporto… ma la verità…” – il ragazzo rivolse uno sguardo vagamente contrito e colpevole – “…e che ero io ad aver bisogno di te, Fuyuko. Avevo bisogno di vederti e di averti vicino. E ne ho ancora bisogno…” – confessò con una sfumatura di vergogna. Come a voler enfatizzare quel bisogno Yumeru chiuse ulteriormente le distanze con lei praticamente azzerandole con appena un dito di distanza a separarli.
“Quella notte di Ottobre io sono stato davvero fortunato…” – prese a rammentare il ragazzo a mezza voce – “…ma la fortuna non è stata l’unica cosa ad aiutarmi quella notte. …ero stanco sia fisicamente che mentalmente. Quel pazzo criminale voleva fare del male a quegli innocenti e io ero qui da solo… Avevo paura… Sentivo il peso di tutte quelle vite sulle mie spalle. Per un momento mi sono bloccato… non sapevo cosa fare. Era mio dovere proteggere quelle persone… ma io… per un momento ho desiderato non essere lì… “ – confessò mestamente il ragazzo.
Aveva più volte professato con fermezza e spavalderia i suoi ideali di eroismo e altruismo… Aveva fantasticato numerose volte di come sarebbe accorso a spada tratta per punire i malviventi e salvare i più deboli. Ma quella notte – di fronte all’orrore e la disperazione di quel momento si era sentito vacillare e aveva realizzato di essere fondamentalmente un ragazzino spaventato. Non era un eroe impavido e senza paura che affrontava senza indugio criminali scellerati come Papillon – il suo primo pensiero in quel frangente non era stato "salvero io la situazione" o "fermerò questo criminale".
No, il suo primo pensiero era stato“ho paura”.
“…ma in quel momento di debolezza ho trovato qualcosa dentro di me a darmi forza e coraggio…” – riprese il ragazzo volgendo lo sguardo verso Fuyuko – “…e non era un grande ideale di pace e giustizia. Era solo un piccolo semplice ricordo… il ricordo di un abbraccio… e di un sorriso.” – il ragazzo ancora una volta allunga una mano verso il viso della ragazza per carezzarne affettuosamente la guancia – “…il tuo sorriso, Fuyuko. Ho pensato “se muoio qui non potrò più rivedere quel sorriso”. Questo è il pensiero che mi ha salvato… “I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpf. -
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Narrato - «Parlato»
Yumeru era ormai in balia delle emozioni allo stesso modo in cui un naufrago disperso è in balia delle impietose onde dell’oceano.
Non si era certo aspettato di affrontare una simile discussione con Fuyuko quel giorno. Era consapevole che la faccenda del fratello fosse un grosso peso nella mente e nel cuore della ragazza, ed era consapevole che le cose fra loro in quel periodo piuttosto difficile non fossero state esattamente rosee… ma mai nella sua mente era passata l’idea che di una possibile rottura.
Se mai in quel periodo aveva solo realizzato ancora di più quanto la figura di Fuyuko fosse diventata importante per lui e di quanto avesse bisogno di lei.
L’idea che Fuyuko stesse seriamente considerando l’idea di rompere con lui lo aveva preso alla sprovvista come se dal nulla una voragine si fosse aperta sotto i suoi piedi all’improvviso per inghiottirlo. E il suo primo istinto fu quello di allungare le mani in cerca di un appiglio – disperatamente cercando di non cadere.
…è quell’appiglio per lui era ovviamente Fuyuko.
In lei percepiva svilimento, frustrazione e incertezza. Nonostante quello che lei aveva detto era evidente che rompere non era ciò che lei voleva ma ciò sembrava convinta di dover fare.
“Per il tuo bene”. Cosi aveva detto.
Yumeru non aveva idea di come lei fosse giunta ad una tale drastica e contorta conclusione. Spezzare entrambi i loro cuori gli sembrava quanto di più lontano possibile dalla soluzione ideale per il bene di nessuno dei due. E la ragazza sembrava esserne in qualche modo consapevole – le sue lacrime e le sue espressioni esprimevano fin troppo bene il suo stato d’animo straziato.
No.
Sapeva che se l’avesse assecondata in quella folle decisione non sarebbe derivato alcun bene – solo due cuori spezzati in un limbo di rimpianto e sofferenza.
Fuyuko si trovava in un baratro angosciante – gli infausti eventi recenti e la grama routine giornaliera che viveva in quel periodo sembravano aver logorato la sua sicurezza interiore lasciando voragini colme di dubbi e incertezze. La ragazza non aveva mai vantato particolare fiducia in se stessa, malgrado chiunque la conoscesse un minimo non poteva fare a meno di riconoscere in lei un enorme potenziale, e sembrava che quello stava passando aveva gradualmente ma inesorabilmente eroso anche quella poca confidenza che aveva in se stessa.
Istintivamente il giovane comprese che la sua adorata Fuyuko ora più che mai aveva bisogno di essere salvata.
…e sebbene lui avrebbe sicuramente voluto credere che fosse stato quel nobile sentimento di altruismo nei confronti della fidanzata a portarlo a reagire… in realtà dentro di se era consapevole che non era cosi.
Ciò che aveva scatenato la reazione era stato un motivo semplice ed egoistico: non voleva perderla. Non voleva perdere la sua Fuyuko. Il suo era un atto dettato da un sentimento egocentrico e possessivo.
Non era un sentimento da “principe azzurro” dall’aria perfetta e scintillante e il cuore limpido e altruista. Era un sentimento avido e primitivo. Un sentimento disperato e viscerale.
La sua Fuyuko.
Il suo cuore.
Il suo amore.
E mentre lui covava segretamente questo sentimento vergognoso e intenso dentro di lui sentì Fuyuko poggiare la testa contro il suo petto. Già quel semplice genuino contatto instillò istintivamente in lui una sensazione familiare di quiete e calma. Il suo cuore che palpitava sbalzato a destra e a manca sembrava istintivamente ritrovare l’equilibrio come risuonando con quello della ragazza."Non voglio perderti."
Quelle parole infiammarono nuova sicurezza e speranza nel cuore impaurito del ragazzo. Fuyuko era ancora lì con lui. Le sue braccia istintivamente cercarono di consolidare quel sentimento scivolando dietro la schiena della ragazza e stringendola a se.
Poi inaspettatamente la ragazza proferì qualcosa di entità di magnitudine ben superiore.“Aishiteru.”
Yumeru rimase momentaneamente ammutolito nel sentirle pronunciare quelle poche sillabe. Anzi ebbe l’impressione come se l’intero mondo per un momento si fosse ammutolito – come se si fosse creata per un momento una bolla di silenzio attorno a loro.
Aishiteru…? L’aveva davvero detto? Non l’aveva immaginato?
Fuyuko… aveva appena detto che lo amava…?
Il ragazzo rivolse uno sguardo sgomento e vagamente allarmato scrutando il viso della ragazza con fare interrogativo quasi aspettandosi di aver solo frainteso. Ma la verità nuda e semplice era perfettamente limpida sul volto della ragazza. Quando i suoi occhi ambrati si incrociarono con quelli color smeraldo di Fuyuko non ebbe alcun dubbio che avesse proferito quelle parole in maniera genuina e sincera.
Amore. Era qualcosa con cui Yumeru non aveva familiarità. Era qualcosa che il ragazzo nelle sue superficiali avventure adolescenziali aveva intenzionalmente evitato.
Era qualcosa che lo spaventava.
Era facile passare di ragazza in ragazza in rapporti scialbi e superficiali senza creare alcun un legame. Un legame con qualcuno che poteva essere lì un momento e poi sparire lasciandoti solo e ferito.
Piuttosto che affrontare quel rischio il giovane Yumeru aveva scelto al via della codardia.
Non puoi perdere qualcosa che non hai. Non puoi soffrire per qualcosa che non esiste in primo luogo.
…e in verità non poteva negare di aver passato anni piuttosto piacevoli in questo modo. Ma dentro di se era consapevole di un crescente desiderio di qualcosa di più profondo e genuino. Qualcosa che durasse più di un avventura di una notte.
E poi improvvisamente Fuyuko era lì. Senza che lui se ne rendesse neanche conto la ragazza aveva rapidamente colmato quel vuoto che aveva intenzionalmente covato dentro. Quando aveva realizzato ciò era già troppo tardi – la ragazza aveva già invaso la sua mente e conquistato il suo cuore.
Era una sensazione spaventosa e inebriante allo stesso tempo. Come lanciarsi da un aereo e librarsi per aria precipitando verso il terreno senza sapere se il paracadute si sarebbe aperto o meno.
Fuyuko amava Yumeru.
E lui amava Fuyuko.
Il ragazzo chinò il capo fino a toccare la fronte della ragazza. «Se non vuoi perdermi allora dovresti solo stringermi a te, stupida.» – le sussurrò dolcemente con un espressione commossa e gli occhi leggermente lucidi.
Esitò un momento.
Era il momento del salto. Sarebbe andato tutto bene? Sarebbe planato dolcemente fino a terra? Oppure sarebbe finito schiantato a terra con un cuore spezzato?
La verità però era che aveva realizzato che non gli importava più. In quel momento voleva solo sentire l’ebbrezza e l’euforia che provava nello stare con lei. Quello che sarebbe venuto dopo non gli importava più.
«Watashi mo anata wo aishiteiru, Fuyuko.»
…e solo allora il ragazzo si chinò per reclamare le labbra della ragazza.
Parzialmente consapevole che i due si trovavano nel bel mezzo di un corridoio di ospedale, il ragazzo tirò a se la ragazza sospingendola contro il muro di fianco al distributore, lasciando che questo fornisse loro un minimo privacy, istintivamente cercando rifugio per quel delicato momento di intimità lontano da occhi indiscreti.
Non era in un posto del genere che lui avrebbe voluto professarle quelle parole – potendo avrebbe sicuramente preferito farlo in un luogo più romantico. Magari al parco sotto i ciliegi in fiore dove si erano scambiati il primo bacio.
Ma in quel momento non gli importava – mentre le sue labbra baciavano quelle di Fuyuko nella sua mente attorno a loro c’erano solo ciliegi in fiore.I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpfSPOILER (click to view)...e finalmente sono riuscito a rispondere anche a te. Anche a te rinnovo le scuse fatte in privato. Ti ringrazio per la pazienza e per la comprensione e mi scuso per il disastroso ritardo. Gomen . w .". -
.Fuyuko Tanaka
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Narrato - «Parlato»
Il bacio fu intenso e liberatorio. Per Yumeru fu come se scaricasse tutta la tensione che aveva accumulato in quello scambio passionale.
La sensazione umida e calda delle sue labbra.
Il delicato respiro che gli solleticava la pelle.
Sentire le labbra di Fuyuko cercare le sue, sentire le sue braccia stringerlo a se – gli trasmetteva una sensazione di sicurezza e sollievo che riverberava in tutto il suo corpo.
…allo stesso tempo però il ragazzo fremeva per averne di più. Come un assetato disperso nel deserto che ha trovato un oasi d’acqua fresca – le labbra di Yumeru cercano voracemente quelle di Fuyuko per dissetare e quietare il suo animo inquieto. Era come se il ragazzo istintivamente cercasse di concretizzare i suoi sentimenti per la ragazza attraverso il contatto carnale.
Le sue mani salirono ad incorniciare il viso della ragazza per poi scivolare delicatamente dietro la sua nuca, immergendo le dita nella vibrante chioma turchese della ragazza.
Com’era comune in queste situazioni non fu chiaro quanto tempo passò prima che Yumeru si ritenne soddisfatto. Era piuttosto difficile – ogni volta che le sue labbra si separavano d quelle della ragazza subito sentiva l’impulso di ritornare da loro come se fossero magnetizzate.
Eventualmente Yumeru quietò il suo ardore passionale – soprattutto perché non poté più ignorare il fatto che si trovassero in un luogo pubblico e angolino appartato o meno non era il caso farsi trascinare più del dovuto dalla foga passionale – per quanto la tentazione fosse più che invitante.
E cosi separandosi leggermente da Fuyuko, abbastanza per poterla guardare negli occhi,Yumeru si sentì momentaneamente spaesato. L’agitazione, la frustrazione, la paura. Tutte quelle spiacevole sensazioni che si erano gonfiate a dismisura nel suo petto durante quell’inaspettata discussione – non tutte erano evaporate nello scambio di baci e adesso Yumeru le poteva sentire premere, imbottigliate dentro di lui. Sentì il bisogno di scaricarle in qualche modo – come un fulmine che ha bisogno di scaricarsi a terra.
Una parte di lui avrebbe voluto piangere.
Una parte di lui avrebbe voluto gridare.
…ma invece il ragazzo infine sbottò a ridere. Una risata inizialmente nervosa che prese gradualmente più confidenza – come la risata di qualcuno che era appena scampato da un brutto incidente. Sollievo misto a terrore. E a ciò si era unito anche un senso di euforia – perché in fondo perché non essere euforico quando la ragazza che ami ricambia i tuoi sentimenti?
Il corpo di Yumeru aveva difficoltà a districare quel groviglio di sentimenti e sensazioni e gli occhi del ragazzo si fanno lucidi mentre rideva in quel breve impulso di nervosa ilarità.
Il ragazzo cercò di ricomporsi e di riprendere il controllo di se. Serrò gli occhi con forza e fece dei respiri profondi.
Riaprendo gli occhi incrociò lo sguardo con quello di Fuyuko. I suoi occhi ambrati si riflessero nei limpidi occhi verdi della ragazza.
Le labbra del ragazzo si piegarono in un nervoso mezzo sorriso “…mi hai quasi fatto morire di paura, sai? Ancora un po’ e avrei dovuto farmi ricoverare anche io qui.” – scherzò debolmente il ragazzo, per quanto sicuramente non era un affermazione troppo lontana dalla verità.
Il ragazzo sospirò “Sicuramente d’ora in poi mi guarderò bene dal farti ingelosire di nuovo…” – commentò con tono sinceramente preoccupato ed apprensivo, carezzando la guancia della ragazza e sistemandole affettuosamente una ciocca di capelli dietro l’orecchio.I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpfSPOILER (click to view)Gomen per il ritardo . w .". -
.Fuyuko Tanaka
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