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.knife,● LIVE Inc ● ART ●Knife ascoltò con attenzione le parole di entrambi i ragazzi per poi riportare le sue valutazioni sul braccialetto elettronico. Era onestamente interessata alle loro posizioni senza alcun pregiudizio e non prese le parole del ragazzo dai capelli scuri sul personale ma, ciononostante, aveva comunque qualcosa da ridire a riguardo di quelle insinuazioni.
Fa— - schiuse quindi le labbra per prendere parola e rispondergli ma una leggera vibrazione delle pareti del palazzo in decadenza la convinse che doveva concordare col ragazzo dai capelli chiari sul fatto che era meglio uscire di lì il prima possibile. Arrossì al tentativo dello studente della UA di portarla in braccio fuori dalla finestra come se si vergognasse quasi del suo peso sebbene non potesse far nulla a riguardo.
Saltò quindi con straordinaria grazia la finestra ripulita dai cocci di vetro e, una volta atterrata fuori dall'edificio, si lisciò la lunghissima gonna con entrambe le mani per poi seguire i due come preventivato. Almeno lì quella prima parte di percorso era abbastanza priva di intoppi e di sorprese da permettere una camminata tranquilla tra incendi e lamiere distrutte.
Dicevamo... - riprese quindi parola dopo aver osservato l'edificio accartocciarsi dietro di loro in un rovinoso rombo, voltandosi di nuovo verso i due - Se davvero non ti aspetti che in una situazione di presunta crisi il civile metta in dubbio il vostro modo di lavorare... - disse quindi rivolta verso Sasaki, citandone quasi per filo e per segno le parole - ... tutto ciò che posso consigliarti è di abituartici. - aggiunse osservando entrambi con sguardo decisamente serio, a conferma che quello era davvero un consiglio sincero e non una parte del test o un appunto fatto per ripicca tanto per farlo.
Secondo una statistica del 2015, un eroe su tre è stato insultato o sminuito sul posto di lavoro, anche in situazioni di salvataggio. - iniziò a spiegare - E questo era prima di tutto ciò che è successo alla città. Il progetto "Lettere dalla Crisi" del Rising Sun Magazine è stato un'ottima testimonianza per chi si occupa di studi nell'ambito eroistico: dopo l'attacco a Tokyo molte persone hanno perso fiducia nel sistema di gestione della sicurezza nazionale, alcuni persino decidendo di indirizzare i propri figli verso ambiti di studio completamente differenti. C'è poi chi è insoddisfatto del sistema delle Licenze e ritiene le unicità debbano essere utilizzate da tutti in modo libero, chi considera gli eroi solamente degli impostori alla ricerca di fama e tante altre dinamiche. - spiegò quindi mentre camminavano verso la loro meta - E' certamente vero che altrettante persone ripongono una fiducia smodata nei confronti degli eroi, ma siamo qui per misurare le vostre capacità sotto pressione e chi pensate metta più pressione, una persona che ha occhi solamente per voi o chi invece è scettico e può persino arrivare a decidere di non volervi seguire? - aggiunse, rompendo per un attimo quell'illusione di realtà che lei stessa aveva detto di voler mantenere - Certo, secondo le statistiche le maggiori fonti di dubbio sono gli anziani e i giovani maschi, specialmente se vicini ad un interesse amoroso, per mostrare la propria dominanza. Ciononostante, chiunque può nutrire dei dubbi nei vostri confronti. - disse guardandosi attorno mentre camminavano - Può piacervi o meno ma non avrete il rispetto delle persone solo per il vostro percorso di studi e perché avete una Licenza in tasca, anzi, per molti questa è proprio una ragione d'odio di per sé. La Classifica degli Eroi in fondo non è un sistema di valutazione di per sé? Ogni persona che vi troverete a salvare vi giudicherà in cuor suo, voterà per voi o meno, e potrà capitare anche che vi giudichi ad alta voce. - proseguì, avvicinandosi alla conclusione - E' la prima volta che si tiene un test simile, che prevede il contatto con un civile. E' stata scelta questa forma proprio per aiutarvi ad entrare il più presto possibile nell'ottica del lavoro sul campo, ora più che mai necessario dopo ciò che è successo. - disse muovendo la mano destra verso il volto, aggiustandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio - Io non ne so nulla di eroi, strategie e altro. Se volete il mio rispetto dovete meritarvelo, e questo è il vostro scopo. - concluse, con una palese finzione. Dopo aver elargito informazioni su statistiche e studi era palese che in realtà ne sapesse decisamente.
Segnò sul braccialetto che i due avevano scelto di attraversare lo spiazzo, che in un'ottica puramente tecnica indicava "la strada breve", qualsiasi cosa questo volesse dire riguardo le loro personalità. Rimase alle loro spalle, ascoltando le loro parole senza dir nulla contrariamente da ciò che il giovane studente della UA dai capelli chiari si aspettava. Come dimostrava il fatto di non aver detto assolutamente nulla riguardo alla scelta di uscire dalla finestra, non era lì per puntualizzare ogni loro decisione. Quel compito spettava infatti al percorso in sé, perfettamente strutturato in tal senso. Analizzare gli altri aspetti della loro psicologia, invece, quello sì che lo era.
Il cancello era in metallo e aperto, due dei tre piccoli magazzini che occupavano lo spiazzo erano ben visibili. Il loro aspetto era tutto sommato integro, di certo più rispetto all'edificio da cui erano appena usciti. Il pavimento dello spiazzo era in cemento perfettamente livellato e solo i tetti dei magazzini andavano in fiamme. Proprio da quelle fiamme si rivelò una figura umanoide ma difficilmente distinguibile proprio a causa della luce che scaturiva dalle fiamme incandescenti che danzavano alle sue spalle.
[Wahahah, che cosa abbiamo qui?] - disse con voce meccanica diretto verso al gruppetto formato dai ragazzi - [Consegnatemi la ragazza e forse vi lascerò andare.] - aggiunse, allungando una mano verso di loro. L'edificio su cui si trovava era a poco più di dieci metri dal cancello ed era alto quattro metri. Al di là della richiesta, però, la figura misteriosa non mostrò comportamento ostile né si mosse dalla sua posizione.
Mpf. - borbottò la ragazza, scivolando con le dita sul braccialetto. La sua tastiera olografica si spense: ora si iniziava a fare sul serio e probabilmente anche lei avrebbe dovuto iniziare a fare il possibile per garantire la sua stessa incolumità. I successivi giudizi avrebbero dovuto attendere la risoluzione di quella situazione di crisi per essere correttamente elargiti.❖ My life is like a knife, my knife is like a secret ❖CITAZIONESpero sia tutto chiaro. In una situazione normale viste le parole di Yoshito vi avrei suggerito di invertire il turnaggio, ma visto ciò che è successo forse non è neppure necessario. La decisione sta a voi, a me basta che postiate in tempo, ma successivamente salvo cambiamenti manterremo l'ordine che adottate ora, quindi scegliete bene.
Con questo post dovremmo inaugurare la seconda pagina quindi lascio qui di seguito la mappa così non dobbiamo fare avanti e indietro per consultarla!SPOILER (clicca per visualizzare). -
.Ryo Sasaki
. -
.Evasi dal magazzino in fiamme e portandosi ad una distanza sicura, il gruppo si lasciò alle spalle l'edificio ormai in macerie e continuò ad avanzare verso lo spiazzo al centro della mappa. Col braccio posto in verticale davanti a sé ed un movimento rotatorio che partiva dalla sua mancina e continuava sotto il gomito, Yoshito riavvolse la catena della Kusarigama attorno al braccio come se stesse arrotolando un cavo. Il falcetto era già stato assicurato al suo fianco, e così fece anche con la catena una volta che fu avviluppata; essendo una sua creazione e non un'arma comprata, la catena aveva un'estensione decisamente superiore a quella di una comune Kusarigama. Preferì riporla al suo seguito anziché disfarla, poiché gli costava meno energia conservare un'arma già creata anziché andare favorirne una nuova in sostituzione della precedente.
Mentre il trio si avvicinava sempre più, verso il grande cancello metallico che faceva da ingresso alla loro destinazione, non si può dire che il viaggio fu privo di intrattenimento; Knife,l'esaminatricela civile da salvare, si assicurò personalmente che, i due aspiranti eroi, fossero ben intrattenuti mentre la scortavano a destinazione.
Fosse stato uno di quei giorni buoni in Yoshito si sentiva particolarmente loquace, i due avrebbero potuto passare anche ora a chiacchierare e a controbattere sul sistema eroi, sulla liberazione delle unicità e i gli argomenti più disparati.
Se solo fosse stato uno di quei giorni.
Non fatevi ingannare dalle sue precedenti interazioni, quelle risposte eran dovute per protezione del proprio orgoglio e codice morale e anche perché era lui il diretto interessato di quelle domande; sarebbe stato decisamente più prolisso in una situazione "normale". Tuttavia, questa volta, era Sasaki il soggetto d'interesse di quel discorso e, più nello specifico, ciò che il compagno aveva detto nella loro precedente conversazione.
Ovviamente Yoshito non mancò di fornire il proprio orecchio all'argomento, ma questa volta si astenne dal controbattere e fornir la sua opinione su di esso.
Anche Ryo parve essere del suo stesso riguardo.
Il corvino fu alquanto repentino e stringato nel fornire la propria risposta, lasciando poco spazio -se non alcuno- per poter protrarre ulteriormente quel dialogo; disse comunque molto più di ciò che invece disse il biondo, il quale si limitò a mugugnare un soffocato Hmph! quando Knife completò il suo discorso. Quelle ultime parole lo divertivano e la risposta ad esse arrivò solo nella sua mente. Come se il rispetto avesse in qualche modo a che fare con il salvar la gente. Ma le sue labbra rimasero sigillate, non per favore o complicità verso il compagno, notò eccome lo sguardo estenuato dell'altro e a cui rispose con uno disinteressato di contraccambio, era semplicemente anch'egli stanco di parlare.
Non è né luogo e né momento per poterci perdere in vaniloqui. V'è prima una missione da portare ad epilogo.
Segretamente anch'egli speranzoso che Knife avesse rinunciato ad incalzare la dose, il ragazzo si approcciò al gran cancello a capofila del gruppo, come da accordi con il compagno. Due edifici si ergevano difronte a lui ad una decina di metri dall'ingresso, ed un terzo -da primi celato- li attendeva dietro essi stando a ciò che mostrava la mappa. Altri edifici industriali, come ci si poteva aspettare. Quantunque il loro stato appaia migliore rispetto al precedente, non penso sian meno malfermi vista la situazione sulla loro cima. Valutò col suo occhio vigile mentre osservava gli incendi sui loro tetti. Questa volta optò per tenere per sé le proprie valutazioni, temendo d'innescare nuovamente la "civile" con le sue parole.
Ma probabilmente non v'era nemmeno il tempo di far considerazioni, poiché una situazione indesiderata si presentava adesso difronte al trio.
Celata dal bagliore delle fiamme alle sue spalle, una figura dalla forma confusa fece il suo ingresso dalla cima di un tetto; sebbene il suo profilo si presentasse umanoide, la sua voce meccanica ne tradiva l'apparenza, ma Yoshito cercò comunque di non saltare a conclusioni affrettate. Può essere un robot o l'opera di un sintetizzatore vocale. Commentò inconsciamente a voce bassa mentre si stringeva verso gli altri.
Enunciando proposte che i giovani non avrebbero mai provato nemmeno a valutare, lo sconosciuto allungò una mano verso il gruppo e la cosa bastò ad allarmare il giovane samurai. Cosa ha in mente di fare? D'istinto portò una mano verso il falcetto al suo fianco e si mise sulla difensiva; si mosse poi in automatico e si posizionò difronte a Knife, usando il proprio corpo come protezione. Benché in quell'istante quell'azione potesse apparire priva di animosità, non poteva sapere se quel figuro celasse un potere che avrebbe potuto coglierli alla sprovvista, se avessero osato calar la propria guardia.
Rimanete dietro di me.
Disse imperativo rivolgendosi alla ragazza ma mantenendo fisso lo sguardo verso il neo arrivato.
Dobbiamo valutare un piano d'azione. Pensò prima che Ryo prendesse la parola. Rimanendo con la testa ferma e puntata verso il tetto, gli occhi saettarono a destra e a sinistra a caccia di altre possibili minacce, mentre l'orecchio venne teso verso il compagno.
Muoverci alla cieca e privi d'informazioni potrebbe esser rischioso. Valuto dopo aver ascoltato il piano. Ma come da lui detto, anche un'approccio troppo statico potrebbe comportare i suoi rischi. Mise in pausa per un istante i suoi stessi pensieri, per contemplare con più calma come fosse meglio agire. Tanto vale meglio essere proattivi e veder come si evolve la situazione e, dopotutto... Avevo promesso che mi sarei affidato a lui.
Amaterasu girò la testa verso Sasaki e lo guardò con uno sguardo serio attraverso il casco; gli fece un cenno affermativo col capo e, con tono basso, si espresse per una volta molto povero nel linguaggio. Mi fido del tuo giudizio, Sasaki.
Dopodiché, come da piano del corvino, il biondo iniziò a ripiegare verso il cancello e poi alla sua sinistra se fossero riusciti a superarlo. Seguitemi! Esclamò dopo che parti con la sua corsa.
Col corpo basso e proteso in avanti e tra le mani catena e falcetto pronti ad essere usati, Yoshito avanzò verso l'obiettivo, tenendo sempre d'occhio lo sconosciuto figuro durante il suo cammino...❖ HERO ≠ WARRIOR ❖
Lv [4] - F [085] - Q [110] - A [080+030] - P [2/4]Tecniche, Equipaggiamento & Status
©Status:IllesoEnergia:275/300Tecniche Usate:KusarigamaINVENTARIOTECNICHE PERSONALI:Yoroi (鎧) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Yoshito ha creato questa tecnica come tributo alle grandi armature della tradizione samurai. Essa permette di creare una protezione a piastre costituita da un materiale resistente ai danni, emulando quindi la funzione di un'armatura. La protezione può essere applicata sia su una superficie o oggetto sotto forma di scudo o direttamente su se stessi o un qualcuno con cui si è in contatto fisico, creando temporaneamente uno o più pezzi di un'armatura Yoroi in base all'area da proteggere.
Resistenza: Media.Hinokami (火の神) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Portando la sua mano verso il suo fianco come per toccare un fodero immaginario, Yoshito evoca un'arma da taglio a corto raggio (un tessen o una katana) la cui lama è costituita da un materiale, solitamente metallico, altamente infiammabile che si incendia a contatto con l'aria. Questa tecnica è un tributo, bensì sia una blanda imitazione, alla tecnica di famiglia che porta lo stesso nome; solitamente eseguita da emitter di fuoco e che consente di incendiare la propria arma per rendere più temibili i propri attacchi.
Danno/Effetto: Medio / Può applicare ustioni [Medie].
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Ōdachi.Ōdachi (大太刀) [Livello 2] [40 PE + 5 M]
Portando entrambe le mani dietro il fianco destro come per nasconderle, Yoshito materializza un'arma da taglio la cui lunghezza è celata alla vista. Il giovane samurai, continuando a generare materia all'interno dell'arma, produce una lama flessibile ed allungabile che si estende istantaneamente nella direzione in cui è puntata; mentre si allunga, la lama può essere curvata per correggerne la direzione. La tecnica permette di effettuare attacchi a sorpresa a distanza se puntata verso un nemico o, se puntata verso il pavimento o un muro, di sollevare il ragazzo dal suolo e trascinarlo in una direzione specifica, permettendogli di raggiungere un punto normalmente non raggiungibile.
Danno: Medio.
Raggio: 3 metri.
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Hinokami (ma le fiamme sulla spada si estinguono).Kusarigama (鎖鎌) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Eseguendo un movimento ad arco verso l'esterno di entrambe le mani, Yoshito materializza tra le sue mani una kusarigama di colore nero. L'arma è composta da un kama, un falcetto con una lama curva lunga 60 centimetri che appare nella sua mano destra, il quale è collegato alla mano sinistra dal kusari, una resistente catena d'acciaio ad anelli che consente di aumentare la gittata dell'arma, alla cui punta è collegato un manico in acciaio come contrappeso. Ciò consente di poter gestire l'arma con maggiore libertà e di poterla recuperare una volta lanciata.
La kusarigama può essere utilizzata in mischia per attacchi diretti a corto-medio raggio, usandola come normale arma bianca o lanciandola verso un bersaglio dal kama o dal contrappeso e recuperandola tramite la catena; in alternativa, lanciandola dal manico in acciaio alla sua estremità, può essere usata per immobilizzare un bersaglio avvolgendolo con la catena.
Danno/Effetto: Medio / Può limitare temporaneamente i movimenti nemici.
Raggio: 3 metri.Enmaku (煙幕) [Livello 2] [25 PE]
Stringendo la mano in un pugno, Yoshito materializza nel suo palmo una polvere nera che può essere lancia o soffiata via direttamente nello stato particellare, o addensa in una piccola sfera del medesimo colore che esplode al contatto. Se lanciata, la sfera di polvere conflagra in una cortina di fumo nero che ricopre l'area nel punto della deflagrazione; essa può accecare gli avversari e occultare il ragazzo alla vista di quest'ultimi, rendendolo più difficile da individuare e permettendogli di celare i suoi attacchi. La polvere è formata da un composto infiammabile che, se acceso, incendia l'area di impatto e causa ustioni a coloro che si trovano nel suo raggio d'azione. La nube permane nell'area per un numero di turni pari al livello della tecnica anche dopo che è stata innescata.
Effetto: Accecamento / Occultamento o Ustioni Medie (Se innescata).
Raggio: 3 metri.
Durata: 2 turni.EQUIPAGGIAMENTO:ADAPTIVE SUIT [Costume]
Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.
Effetto: Resistenza danni lievi.
Peso: [0].
Durata: Permanente.HELMET [Accessorio costume]
Copricapo protettivo, facente parte dell'equipaggiamento individuale, realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa.
Effetto: Protegge da danni medi alla testa.
Peso: [0].
Durata: Permanente.ELECTRIC BOOSTER [Supporto]
WIDE ARROW [Supporto]
Questo dispositivo sembra a tutti gli effetti una vera e propria cintura molto massiccia. In realtà si tratta di una combinazione di un filo con un rampino a forma di freccia attaccato all'estremità, che può essere attivato premendo un piccolo bottone laterale. La corda è molto spessa e resistente al taglio, ed è lunga venti metri. Viene sparata solo in linea retta, ed è dotata di un sistema automatico riavvolgibile. Ciò gli permette di conficcarsi in qualsiasi superficie non metallica, permettendo a chi la usa di percorrere grandissime distanze in poco tempo e di raggiungere superfici altrimenti fuori portata. È utilizzata soprattutto durante dagli studenti durante gli allenamenti in terreni pseudo distrutti o dissestati.
Effetto: Utilizzabile come rampino o fune. [+10 in Agilità].
Peso: [1].
Durata: 1/3 Role.BUCKLER [Difensivo]
Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.
Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
Peso: [1].
Durata: Permanente.. -
.N.283● LIVE Inc ● ART ●Knife si puntò a terra osservando quella figura rivelarsi sul tetto davanti al gruppetto. Al di là di quel piccolo mugugno che si era lasciata scappare era probabilmente difficile capire cosa le passasse per la testa in quel momento, ammesso qualcuno ne avesse l'intenzione. Era tornata a "recitare" la parte della civile da salvare, pur avendo detto che loro dovevano calarsi in quella parte e non lei stessa? Era un'espressione di disappunto nei confronti della loro scelta? O semplicemente lei stessa era all'oscuro delle asperità che si trovavano sul tragitto per evitare di influenzare le scelte degli esaminandi? I più complottisti e avidi lettori di notizie avrebbero forse persino potuto insinuare si trattasse di un qualche tipo di paura visto ciò che i macchinari presenti all'interno del Tokyo Dome parevano in grado di fare, stando alle parole dell'americano che, tra l'altro, aveva fatto da precedente esaminatore ai due lì presenti, che aveva riferito di essere stato attaccato da un robot proprio in quella stessa area dove loro si stavano ora avventurando ignari.
Cercarono di ragionare in fretta e sussurrandosi il piano d'azione l'uno all'altro. Forse un giorno sarebbe stato meglio studiarsi dei segni, come facevano proprio le forze dell'ordine, cercando di comunicare in un modo meno comprensibile per il criminale di turno. Certo, anche in quel caso se questi li conosceva beh, c'era ben poco da fare. A conti fatti la comunicazione è estremamente necessaria per cercare di coordinarsi e decidere un piano d'azione, ovvero ciò di cui più avevano bisogno in quel momento. Un misterioso figuro era spuntato dal nulla e li aveva minacciati, e mentre uno dei due ragazzi era sicuro si trattasse di una macchina l'altro aveva maggiori dubbi. Era difficile capire quale sarebbe stato il caso maggiormente fortuito per i due, perché il loro registro scolastico sembrava suggerire fossero maggiormente abituati allo scontro con umani a differenza di altri compagni di scuola, ma forse la mente più semplice e programmata di un robot poteva essere meno imprevedibile di quella di una persona in carne, ossa, nervi e cervello. Forse, però, era qui la parola chiave.
Knife rimase ferma come ordinato, non che avesse comunque intenzione di andare a farsi un giro vista la situazione. Il ragazzo dai capelli chiari decise quindi di mettersi a correre, optando probabilmente per un semplice scatto verso l'uscita, pur con l'intenzione almeno dichiarata di ingaggiare uno scontro. Con l'altro ragazzo alle sue spalle l'esaminatrice decise chiaramente di seguirlo, non c'era molto altro da fare.
Ovviamente era improbabile che la figura che li aveva appena minacciati li avrebbe lasciati andare così senza problemi, questo dovevano certamente averlo valutato. Il vero problema però, di sicuro ben visibile al Sasaki e forse persino all'Amaterasu sebbene questi fosse probabilmente più concentrato sull'avanzare, era che Knife non sembrava particolarmente a suo agio a correre. Camminava senza problemi e in precedenza aveva mostrato una discreta agilità nei salti, sin dal suo primo atterraggio in scena e quando aveva scavalcato la finestra da cui erano scappati, ma sembrava decisamente impicciata a correre. Con le mani stringeva i lembi della sua enorme gonna, che comunque la copriva nell'interezza senza rivelare neanche un lembo di pelle delle sue gambe, ma sembrava muoversi quasi come una persona ferita o zoppa. Poteva essere una recita per rendere lo scenario più pericoloso o reale o magari era collegato al suo peso straordinario che lo studente dai capelli scuri aveva saggiato in prima persona. Difficile valutarlo in quel momento concitato.
Nel frattempo, come detto, la figura in penombra non aveva certo intenzione di rimanere a guardare. Dopo avergli permesso di correre per qualche metro, scattò con un balzo ben calibrato verso il sottile muro dove si innestava il cancello, fondamentalmente saltando sopra di loro, e poggiandovi il piede destro e dandosi una spinta, roteò in aria con l'intenzione di colpire il gruppetto in caduta con la gamba sinistra tesa come un martello pronto ad impattare su un'incudine. Come se non bastasse, sembrava aver preso di mira Knife e il colpo era indirizzato alla sua spalla sinistra, pur col gruppo in movimento. Almeno in quanto a velocità sembrava essere decisamente meglio di loro.
[Come scappano, questi tre piccoli porcellini.] - disse con la voce robotica nell'attimo di slancio. La situazione concitata probabilmente non permetteva la migliore delle osservazioni ma tutto sarebbe stato più chiaro dopo la controffensiva. Si trattava di una figura maschile alta circa un metro e ottanta, dai lunghi capelli bianchi e il volto, dalla pelle pallida, coperto per la maggior parte da componenti meccaniche e un visore di colore rosso acceso. Naso e labbra erano tutto ciò che era visibile del suo corpo dato che tutto il resto era coperto da una tuta per nulla dissimile da quelle offerte dalla UA che alternava toni di rosso sanguigno a grigio e nero e sulla quale si innestavano in molti punti dei cilindri in metallo. Sulla sinistra del petto campeggiava in bianco la scritta "N.283" che poteva suggerire - ma di certo non confermare - che la deduzione di Ryo fosse corretta e che si trattasse di una macchina artificiale.
Quell'attacco li avrebbe probabilmente colpiti a metà del loro percorso, giusto un paio di metri prima della svolta a destra che li avrebbe poi fatti ritrovare nella zona più aperta e forse più ideale allo scontro. Certo, ammesso non ci fossero altri pericoli ad attenderli all'orizzonte una volta svoltato l'angolo. Almeno per il momento, però, il loro antagonista sembrava essere da solo.❖ 01110011 01101101 01101001 01101100 01100101 ❖CITAZIONESpero di aver compreso bene le vostre mosse. Concentratevi sulla difesa, dal prossimo turno vi darò parametri e quant'altro se necessario!. -
.Ryo Sasaki
. -
.Come da piano, Yoshito scattò verso il cancello pronto a girar dietro l'angolo, ma non sarebbe potuto definirsi un buon capo fila se non avesse mantenuto le proprie attenzioni anche sul resto del gruppo, oltre che sulla minaccia che li osservava dall'alto.
Con la coda dell'occhio, mentre continuava la sua corsa, notò la difficoltà di Knife nel mantenere la sua stessa andatura; provò a camminar più veloce, ma non sembrava riuscir né a mantenere la sua stessa velocità e né pareva a suo agio nel farlo, lo si poteva dire dalla sua posa sgraziata mentre tentava di mantener alta la gonna. Difficile dire se fosse una recita o forse un problema correlato ad altri fattori -come il suo peso spropositato-, tuttavia il ragazzo si vide costretto a rallentar il proprio passo per ridurre al minimo il distacco. Non possiamo trasportarla. I tetti sono inagibili. E la corsa non sembra essere la sua specialità… Siamo fregati! Valutò il ragazzo nei suoi pensieri, rassegnandosi immediatamente alla situazione impostagli. Dopotutto anche questo fa parte dell'esame. In una situazione reale potrebbe andar anche peggio.
Cercò di rimaner positivo e non si lasciò abbattere né irritare dall'ennesimo ostacolo che gli avevano presentato sul loro cammino.
Senza contare che in questo momento c'è ben altro problema a cui bisogna pensare.
Yoshito non aveva dimenticato l'ultimo arrivato.
Non si aspettava che "ignorarlo" sarebbe bastata come soluzione, non specie dopo quelle parole di minaccia che aveva pronunciato; probabilmente non li avrebbe lasciati andari così facilmente, o così avrebbe agito lui al posto dell'altro, e si aspettava un qualche attacco da un momento all'altro. La sola domanda era "come"?
Aveva gli occhi puntati su di lui quando lo vide balzare da sopra il tetto ed era pronto ad intercettarlo a mezzaria se il momento lo avesse richiesto; ma l'urlo di richiamo del compagno corvino, gli fecero capire che anche Ryo non s'era lasciato cogliere impreparato ed era anche lui pronto a riceverlo.
Arriva!
Esclamò nonostante il suo arrivo fosse ormai palese, ma era più un grido di battaglia per darsi la carica che un annuncio verso il gruppo.
La mano sul fianco e pronta ad afferrare il falcetto, esitò ad agire quando comprese le intenzioni dell'ostile; gli occhi si sgranarono e balzò all'indietro quando capì che fosse Knife l'obiettivo del suo attacco, allungò d'istinto la mano verso di lei e cercò di afferrare l'haori bianco.
Intanto Sasaki aveva eseguito la sua controffensiva, ma Amaterasu non poteva permettersi di affidarsi troppo all'operato altrui, né si poteva concedere di saggiare la potenza del nemico; già una volta in passato aveva commesso questo errore e n'era uscito ferito e poi, in quel momento, la sicurezza del civile era il loro primario obiettivo.
Non permetterò che qualcuno n'esca ferito. Non questa volta!
E mentre per un attimo il pensiero andò ad Amachi, Yoshito cercò di afferrare l'haori che lui stesso le aveva donato all'inizio della missione e, se ci fosse riuscito, le avrebbe dimostrato il vero scopo di quel vestito. Le aveva detto che era per la sua "protezione" e il suo scopo era mostrare che potesse essere ritenuto tale: trasferendo energia all'interno del tessuto, ne avrebbe rapidamente mutato e riorganizzato la struttura a livello atomico e, là dove un haori bianco prima le copriva il corpo, un'armatura yoroi sarebbe apparsa al suo posto.
Delle protezioni a piastre avrebbero coperto tutta la parte superiore del corpo di Knife, era la miglior difesa che il ragazzo le potesse dare, insicuro che il buckler che portava al braccio fosse sufficiente per fermare quell'attacco. Ma l'azione non sarebbe terminata di certo con quel gesto. Cercando di sfruttare il momento del suo scatto, dopo aver protetto il civile il ragazzo avrebbe cercato di ruotare su sé stesso e, in quel movimento rapido, sciogliere la catena verso N.283 dal lato del peso.
Se lo avesse colpito gli avrebbe inferto datti contundenti grazie alla catena e blocco di metallo sulla sua punta; usare il falcetto era un'opzione che escluse a priori, era troppo pericoloso sia per il nemico che per chi aveva intorno, e non aveva intenzione di fallire l'esame all'apparizione del primo vero pericolo.
Ma la sua intenzione non era ferirlo o recargli danno.
Voleva allontanarlo, spaventarlo se fosse stato possibile, doveva spingerlo a mettere più distanza possibile tra di loro, sia per potersi riorganizzare che per proteggere il civile.
Avete delle conoscenze davvero interessanti.
Disse poi verso Knife cercando di suonare il meno sarcastico possibile e lasciando poi a Ryo il compito di far domande verso l'estraneo scarlatto.❖ HERO ≠ WARRIOR ❖
Lv [4] - F [085] - Q [110] - A [080+030] - P [2/4]Tecniche, Equipaggiamento & Status
©Status:IllesoEnergia:240/300Tecniche Usate:Kusarigama (M) x 2
YoroiINVENTARIOTECNICHE PERSONALI:Yoroi (鎧) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Yoshito ha creato questa tecnica come tributo alle grandi armature della tradizione samurai. Essa permette di creare una protezione a piastre costituita da un materiale resistente ai danni, emulando quindi la funzione di un'armatura. La protezione può essere applicata sia su una superficie o oggetto sotto forma di scudo o direttamente su se stessi o un qualcuno con cui si è in contatto fisico, creando temporaneamente uno o più pezzi di un'armatura Yoroi in base all'area da proteggere.
Resistenza: Media.Hinokami (火の神) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Portando la sua mano verso il suo fianco come per toccare un fodero immaginario, Yoshito evoca un'arma da taglio a corto raggio (un tessen o una katana) la cui lama è costituita da un materiale, solitamente metallico, altamente infiammabile che si incendia a contatto con l'aria. Questa tecnica è un tributo, bensì sia una blanda imitazione, alla tecnica di famiglia che porta lo stesso nome; solitamente eseguita da emitter di fuoco e che consente di incendiare la propria arma per rendere più temibili i propri attacchi.
Danno/Effetto: Medio / Può applicare ustioni [Medie].
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Ōdachi.Ōdachi (大太刀) [Livello 2] [40 PE + 5 M]
Portando entrambe le mani dietro il fianco destro come per nasconderle, Yoshito materializza un'arma da taglio la cui lunghezza è celata alla vista. Il giovane samurai, continuando a generare materia all'interno dell'arma, produce una lama flessibile ed allungabile che si estende istantaneamente nella direzione in cui è puntata; mentre si allunga, la lama può essere curvata per correggerne la direzione. La tecnica permette di effettuare attacchi a sorpresa a distanza se puntata verso un nemico o, se puntata verso il pavimento o un muro, di sollevare il ragazzo dal suolo e trascinarlo in una direzione specifica, permettendogli di raggiungere un punto normalmente non raggiungibile.
Danno: Medio.
Raggio: 3 metri.
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Hinokami (ma le fiamme sulla spada si estinguono).Kusarigama (鎖鎌) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Eseguendo un movimento ad arco verso l'esterno di entrambe le mani, Yoshito materializza tra le sue mani una kusarigama di colore nero. L'arma è composta da un kama, un falcetto con una lama curva lunga 60 centimetri che appare nella sua mano destra, il quale è collegato alla mano sinistra dal kusari, una resistente catena d'acciaio ad anelli che consente di aumentare la gittata dell'arma, alla cui punta è collegato un manico in acciaio come contrappeso. Ciò consente di poter gestire l'arma con maggiore libertà e di poterla recuperare una volta lanciata.
La kusarigama può essere utilizzata in mischia per attacchi diretti a corto-medio raggio, usandola come normale arma bianca o lanciandola verso un bersaglio dal kama o dal contrappeso e recuperandola tramite la catena; in alternativa, lanciandola dal manico in acciaio alla sua estremità, può essere usata per immobilizzare un bersaglio avvolgendolo con la catena.
Danno/Effetto: Medio / Può limitare temporaneamente i movimenti nemici.
Raggio: 3 metri.Enmaku (煙幕) [Livello 2] [25 PE]
Stringendo la mano in un pugno, Yoshito materializza nel suo palmo una polvere nera che può essere lancia o soffiata via direttamente nello stato particellare, o addensa in una piccola sfera del medesimo colore che esplode al contatto. Se lanciata, la sfera di polvere conflagra in una cortina di fumo nero che ricopre l'area nel punto della deflagrazione; essa può accecare gli avversari e occultare il ragazzo alla vista di quest'ultimi, rendendolo più difficile da individuare e permettendogli di celare i suoi attacchi. La polvere è formata da un composto infiammabile che, se acceso, incendia l'area di impatto e causa ustioni a coloro che si trovano nel suo raggio d'azione. La nube permane nell'area per un numero di turni pari al livello della tecnica anche dopo che è stata innescata.
Effetto: Accecamento / Occultamento o Ustioni Medie (Se innescata).
Raggio: 3 metri.
Durata: 2 turni.EQUIPAGGIAMENTO:ADAPTIVE SUIT [Costume]
Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.
Effetto: Resistenza danni lievi.
Peso: [0].
Durata: Permanente.HELMET [Accessorio costume]
Copricapo protettivo, facente parte dell'equipaggiamento individuale, realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa.
Effetto: Protegge da danni medi alla testa.
Peso: [0].
Durata: Permanente.ELECTRIC BOOSTER [Supporto]
WIDE ARROW [Supporto]
Questo dispositivo sembra a tutti gli effetti una vera e propria cintura molto massiccia. In realtà si tratta di una combinazione di un filo con un rampino a forma di freccia attaccato all'estremità, che può essere attivato premendo un piccolo bottone laterale. La corda è molto spessa e resistente al taglio, ed è lunga venti metri. Viene sparata solo in linea retta, ed è dotata di un sistema automatico riavvolgibile. Ciò gli permette di conficcarsi in qualsiasi superficie non metallica, permettendo a chi la usa di percorrere grandissime distanze in poco tempo e di raggiungere superfici altrimenti fuori portata. È utilizzata soprattutto durante dagli studenti durante gli allenamenti in terreni pseudo distrutti o dissestati.
Effetto: Utilizzabile come rampino o fune. [+10 in Agilità].
Peso: [1].
Durata: 1/3 Role.BUCKLER [Difensivo]
Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.
Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
Peso: [1].
Durata: Permanente.SPOILER (clicca per visualizzare)Nel precedente post mi ero scordato di scalare il costo di mantenimento della Kusarigama, quindi l'ho recuperato in questo.. -
.N.283● LIVE Inc ● ART ●Il pesante calcio della macchina impattò sullo scudo del Sasaki, distaccato dal suo corpo. Sotto la potenza del colpo il suo braccio dislocato si avvicinò pericolosamente alla testa di Knife, con un forte boato metallico, senza però toccarla per davvero. La difesa era quindi riuscita.
Nel frattempo, il ragazzo dai capelli chiari aveva toccato l'indumento che aveva donato alla ragazza da scortare: il suo tessuto mutò in qualche modo in una specie di armatura che ricoprì il suo corpo, forse impicciandola maggiormente assieme al suo peso e le sue già presenti difficoltà di movimento. La scelta di quella difesa doveva probabilmente significare una cosa, la volontà o la necessità di liberarsi di quell'avversario in quel preciso posto. Si trovavano ancora in quel corridoio che li stringeva a sinistra con la presenza del muro di cinta di quel piccolo spiazzo e a destra con uno degli stabilimenti dal tetto in fiamme. Lo spazio di manovra laterale era di massimo cinque metri mentre il robot, che con una piroetta aveva sfruttato lo scudo dello studente della Yuuei come base per saltare all'indietro, si trovava ad un paio di metri da loro dominando la via che li avrebbe portati allo spiazzo di più ampio respiro.
U-umh... - Knife aveva portato le braccia sopra alla testa in segno di difesa, chiudendo gli occhi quando il calcio del misterioso robot aveva impattato con lo scudo di Ryo Sasaki. Riaprendoli ora le braccia tese sopra il suo volto erano ricoperte da una misteriosa armatura. Non era abituata ad indossare cose simili, ad eccezione della sua ampia gonna soleva spesso lasciare la sua pelle il più libera possibile.
[Umpf.] - borbottò, per quanto un macchinario possa farlo, il robot dalla scocca rossastra una volta atterrato. In men che non si dica si vide giungere addosso il peso collegato alla catena della kusarigama stretta tra le mani dello studente dai capelli chiari. Ne deviò lontana la traiettoria con un colpo del palmo della mano destra: l'Amaterasu avrebbe dovuto gestire con maestria il suo ritorno o avrebbe rischiato di finirne colpito o, peggio, far colpire il civile considerato che l'impatto con la mano dell'androide vi aveva imposto una forza notevole. Forza che, poco prima, il suo compagno aveva potuto saggiare sul proprio braccio galleggiante grazie a quel calcio.
[Ma certo, ma certo!] - reagì quindi alle parole del corvino, rizzandosi sulla schiena e portando entrambe le mani ai fianchi come per assumere una posizione di manifesta superiorità - [Eroi, eroi, sempre a rimarcare di esserlo.] - aggiunse scuotendo la testa - [Potete chiamarmi Redwing Tsubasa!] - rispose quindi alla domanda, scostando la mancina dal fianco per portarla al petto, seguita da un leggero inchino - [Vi chiederei di nuovo e per l'ultima volta di lasciarmi portare via la mia amata.] - disse quindi, sorridendo, rivolto verso Knife - [Se oserete intralciarmi di nuovo non potrò garantire la vostra incolumità.] - ridacchiò quindi. Se ci fosse stato qualcun altro al loro posto, compagno di scuola o vigilante, avrebbe forse potuto notare una certa somiglianza ad un criminale ben più famoso nelle parole e nei gesti, come se la personalità della macchina fosse stata scritta partendo dal comportamento di un certo criminale che aveva assaltato un ospedale ed era stato arrestato di recente.
Abbassando le braccia coperte dalla novella armatura, Knife osservò il volto ammiccante di Redwing Tsubasa, un nome decisamente stupido e che sarebbe andato bene al massimo per un qualche supercattivo dei cartoni. Le parole del ragazzo dai capelli chiari le fecero aggrottare le ciglia in uno sguardo probabilmente invisibile sia a Ryo, alle sue spalle, che a Yoshito, in fronte a lei e probabilmente maggiormente concentrato sull'avversario che avevano di fronte.
Io... - l'esaminatrice schiuse le labbra, tremando leggermente - Io non so chi sia. - aggiunse. Quelle parole potevano suonare più o meno inquietanti in base a come le si voleva interpretare. Nell'ottica della simulazione poteva benissimo trattarsi di un uomo folle ossessionato da una donna che neppure lo conosceva. Oppure... poteva trattarsi di qualcosa di più serio. Che senso avrebbe avuto, in fondo, un diverbio amoroso immerso in fiamme ed edifici che crollano? Cosa pensare e soprattutto se pensare qualcosa, però, stava ai due.
[Huh?] - N.283 aggrottò un sopracciglio, impercettibile però all'esterno vista la grossa maschera che obnubilava il suo volto - [Che scortese.] - ringhiò quindi sottovoce. Dette quelle parole portò i pugni al petto e, colpendo due di quei cilindri mozzati che ricoprivano il suo corpo, essi emersero lentamente dal suo corpo come delle sorta di provette che vi maceravano all'interno, diffondendo in aria una coltre bianca che impediva di vedere bene nell'area circostante. Decidere come muoversi e cosa fare spettava ora ai due aspiranti eroi.❖ 01110011 01101101 01101001 01101100 01100101 ❖FRZ - 50 | FRPWR - 300 | AGI - 200 | BATTERY - 80% | STATUS - PRISTINE
CITAZIONEMisty Field: Applica del fumo che diminuisce l'efficacia di tutte le azioni del 10%. Il fumo perdureràda 5 turni (luogo chiuso) a3 turni (luogo aperto) sul campo del combattimento diminuendo la visibilità.Durante il primo turno il fumo sarà così denso da impedire all'avversario di attaccare.CITAZIONEScusate il "ritardo" ma come potrete immaginare ero impegnato dietro le quinte in questi giorni. Vi ho abbuonato l'effetto secondario del fumogeno, per cui potete anche tentare un attacco se volete, ma tenete conto della poca visibilità a livello narrativo.. -
.Ryo SasakiSPOILER (clicca per visualizzare)Ho concordato l'azione con Red per cui nel finale sono andato un po' più sbrigativo, spero di non aver esagerato dando per scontato che riusciva ad afferrare la catena.
-
.A quanto pareva la difesa alzata da Ryo fu più che sufficiente per fermare l'attacco nemico, quindi le contromisure prese da Yoshito risultarono un eccesso di premura che il ragazzo fu più che felice d'aver preventivato.
Non permetterò una seconda Haneda.
L'episodio dell'aeroporto di qualche mese prima, lo aveva decisamente segnato. Sebbene si potrebbe dire che la situazione si risolse per il meglio, quella vicenda gli aveva insegnato a non sottovalutare le situazioni e non abusare nella fiducia in sé stesso; quella volta, la sua inesperienza, lo aveva fatto uscire vinto e ferito dallo scontro col villain di turno, ma s'era ripromesso che non avrebbe ricommesso due volte lo stesso errore ed era per questo che quel giorno era così serio e concentrato.
Intanto la sua controffensiva con la kusarigama verso l'ostile scarlatto, non aveva avuto l'effetto desiderato. Il suo scopo era quello di semplicemente "saggiare" le capacità dell'avversario, ma non s'aspettava nemmeno che il suo colpo venisse respinto con una simile facilità.
Questo individuo è più temibile di quel che sembra.
Con un elementare gesto della mano, era riuscito a rispedirgli il colpo indietro e Yoshito, ignaro delle intenzioni del compagno, si parò difronte a Knife tra lei e l'imminente attacco, pronto ad incassarlo e a deviarlo con il buckler che aveva fissato al braccio.
Non avete da che temere Knife-san, penseremo noi alla vostra protezione.
Le disse in un tentativo di suonare eroico e rassicurante.
Nel frattempo, sopra la sua testa, la mano di Ryo volava verso il peso rilanciato indietro, in un tentativo di presa a cui avrebbe compensato Yoshito se fosse fallito. Dopodiché, riuscita o no la loro offensiva, il corvino avrebbe recuperato -e trattenuto- l'altra estremità dell'arma del biondo, mentre quest'ultimo avrebbe mantenuto ben stretto il falcetto tra le sue mani.
Dall'altra parte, il loro avversario, iniziò un piccolo monologo che sorprese il giovane Amaterasu: si esibì in un inchino regale e pronunciò il proprio nome, procedendo nuovamente nella sua richiesta di consegna del civile, il tutto condito da una teatralità che Yoshito non si sarebbe mai aspettato.
Davvero cortese. Disse tra sé e sé e con tono basso il ragazzo. Permettetemi di contraccambiare la cortesia, Tsubasa-san. Riprese poi con una voce stentorea. Il mio nome è Yoshito Amaterasu, e per quanto apprezzi le vostre maniere, sono obbligato a declinare nuovamente le vostre richieste.
Ovviamente non abbandonò mai né la guardia né la posizione mentre pronunziava quelle parole; Ryo Sasaki, d'altro canto, non pareva del suo stesso avviso ed evitò di presentarsi a differenza del compagno.
Il giovane samurai non mostrò segni di sorpresa o reazioni di sorta quando Redwing dichiarò che Knife fosse la sua amata, né commentò la cosa alla ragazza; in quel momento per lui erano solo informazioni e nulla più, non c'era spazio in quel momento per i pareri personali.
Tuttavia gli scappò un sorriso quando lei si dichiarò estranea verso l'uomo scarlatto. Certo, "uomo". Poiché agli occhi di Yoshito quello che aveva davanti era ancora un'individuo e non un robot come per il compagno.
Avete sentito? La signorina non gradisce le vostre affermazioni. Disse con un sorriso che fu nascosto dal casco. Vi pregherei di non disturbarla ulteriormente e di lasciarci passare, cortesemente.
Le sue non erano chiacchiere di cortesia o per far buona impressione, ma erano voluti tentativi di provocazione; ancora non sapevano nulla su quell'individuo e ogni informazioni extra che sarebbero riuscito a spillargli anche giocando sporco con le parole, sarebbe tornata a loro vantaggio.
L'altro però non sembrò prender bene il rifiuto della donzella ed iniziò la sua prossima mossa. Percosse i cilindri che aveva in petto ed essi iniziarono ad estrudersi verso l'esterno; una nube, bianca, venne spruzzata dal loro interno, ricomprendo l'area e celandosi al suo interno. Sasaki, intanto, anche lui iniziò a procedere col proprio piano: intimò Yoshito d'andare a sinistra ed il ragazzo, dopo un istante di perplessità, riuscì ad intuire le intenzioni del compagno quando i suoi occhi notarono la catena della kusarigama ch'era ancora tesa verso l'alto.
Eseguì un cenno affermativo che non sarebbe mai stato visto e con un gesto rapido e leggero della mano sinistra, attivò il meccanismo nella sua cinta per eiettare il rapino verso il pavimento alle spalle -e a sinistra- di Tsubasa; sfruttando la forza della corda che veniva riavvolta, si sarebbe lasciato trascinare in avanti e, una volta superato il punto alla sua destra in cui poco prima c'era l'uomo scarlatto, avrebbe sganciato il rampino e sfruttato il momento per eseguire un balzo rapido verso le spalle dello scarlatto.
Nell'altro mano, stretto ben saldo nella sua presa, impugnava il falcetto a cui era attacca l'altra estremità della catena. Se aveva intuito bene il piano, anche Sasaki avrebbe compiuto un viaggio simile ma dal lato opposto al suo; con quest'azione combinata, sarebbero riusciti a chiudere in una morsa il loro avversario e -forse- a legarlo e bloccarlo.❖ HERO ≠ WARRIOR ❖
Lv [4] - F [085] - Q [110] - A [080+030] - P [2/4]Tecniche, Equipaggiamento & Status
©Status:IllesoEnergia:235/300Tecniche Usate:Kusarigama (M)INVENTARIOTECNICHE PERSONALI:Yoroi (鎧) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Yoshito ha creato questa tecnica come tributo alle grandi armature della tradizione samurai. Essa permette di creare una protezione a piastre costituita da un materiale resistente ai danni, emulando quindi la funzione di un'armatura. La protezione può essere applicata sia su una superficie o oggetto sotto forma di scudo o direttamente su se stessi o un qualcuno con cui si è in contatto fisico, creando temporaneamente uno o più pezzi di un'armatura Yoroi in base all'area da proteggere.
Resistenza: Media.Hinokami (火の神) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Portando la sua mano verso il suo fianco come per toccare un fodero immaginario, Yoshito evoca un'arma da taglio a corto raggio (un tessen o una katana) la cui lama è costituita da un materiale, solitamente metallico, altamente infiammabile che si incendia a contatto con l'aria. Questa tecnica è un tributo, bensì sia una blanda imitazione, alla tecnica di famiglia che porta lo stesso nome; solitamente eseguita da emitter di fuoco e che consente di incendiare la propria arma per rendere più temibili i propri attacchi.
Danno/Effetto: Medio / Può applicare ustioni [Medie].
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Ōdachi.Ōdachi (大太刀) [Livello 2] [40 PE + 5 M]
Portando entrambe le mani dietro il fianco destro come per nasconderle, Yoshito materializza un'arma da taglio la cui lunghezza è celata alla vista. Il giovane samurai, continuando a generare materia all'interno dell'arma, produce una lama flessibile ed allungabile che si estende istantaneamente nella direzione in cui è puntata; mentre si allunga, la lama può essere curvata per correggerne la direzione. La tecnica permette di effettuare attacchi a sorpresa a distanza se puntata verso un nemico o, se puntata verso il pavimento o un muro, di sollevare il ragazzo dal suolo e trascinarlo in una direzione specifica, permettendogli di raggiungere un punto normalmente non raggiungibile.
Danno: Medio.
Raggio: 3 metri.
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Hinokami (ma le fiamme sulla spada si estinguono).Kusarigama (鎖鎌) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Eseguendo un movimento ad arco verso l'esterno di entrambe le mani, Yoshito materializza tra le sue mani una kusarigama di colore nero. L'arma è composta da un kama, un falcetto con una lama curva lunga 60 centimetri che appare nella sua mano destra, il quale è collegato alla mano sinistra dal kusari, una resistente catena d'acciaio ad anelli che consente di aumentare la gittata dell'arma, alla cui punta è collegato un manico in acciaio come contrappeso. Ciò consente di poter gestire l'arma con maggiore libertà e di poterla recuperare una volta lanciata.
La kusarigama può essere utilizzata in mischia per attacchi diretti a corto-medio raggio, usandola come normale arma bianca o lanciandola verso un bersaglio dal kama o dal contrappeso e recuperandola tramite la catena; in alternativa, lanciandola dal manico in acciaio alla sua estremità, può essere usata per immobilizzare un bersaglio avvolgendolo con la catena.
Danno/Effetto: Medio / Può limitare temporaneamente i movimenti nemici.
Raggio: 3 metri.Enmaku (煙幕) [Livello 2] [25 PE]
Stringendo la mano in un pugno, Yoshito materializza nel suo palmo una polvere nera che può essere lancia o soffiata via direttamente nello stato particellare, o addensa in una piccola sfera del medesimo colore che esplode al contatto. Se lanciata, la sfera di polvere conflagra in una cortina di fumo nero che ricopre l'area nel punto della deflagrazione; essa può accecare gli avversari e occultare il ragazzo alla vista di quest'ultimi, rendendolo più difficile da individuare e permettendogli di celare i suoi attacchi. La polvere è formata da un composto infiammabile che, se acceso, incendia l'area di impatto e causa ustioni a coloro che si trovano nel suo raggio d'azione. La nube permane nell'area per un numero di turni pari al livello della tecnica anche dopo che è stata innescata.
Effetto: Accecamento / Occultamento o Ustioni Medie (Se innescata).
Raggio: 3 metri.
Durata: 2 turni.EQUIPAGGIAMENTO:ADAPTIVE SUIT [Costume]
Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.
Effetto: Resistenza danni lievi.
Peso: [0].
Durata: Permanente.HELMET [Accessorio costume]
Copricapo protettivo, facente parte dell'equipaggiamento individuale, realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa.
Effetto: Protegge da danni medi alla testa.
Peso: [0].
Durata: Permanente.ELECTRIC BOOSTER [Supporto]
WIDE ARROW [Supporto]
Questo dispositivo sembra a tutti gli effetti una vera e propria cintura molto massiccia. In realtà si tratta di una combinazione di un filo con un rampino a forma di freccia attaccato all'estremità, che può essere attivato premendo un piccolo bottone laterale. La corda è molto spessa e resistente al taglio, ed è lunga venti metri. Viene sparata solo in linea retta, ed è dotata di un sistema automatico riavvolgibile. Ciò gli permette di conficcarsi in qualsiasi superficie non metallica, permettendo a chi la usa di percorrere grandissime distanze in poco tempo e di raggiungere superfici altrimenti fuori portata. È utilizzata soprattutto durante dagli studenti durante gli allenamenti in terreni pseudo distrutti o dissestati.
Effetto: Utilizzabile come rampino o fune. [+10 in Agilità].
Peso: [1].
Durata: 1/3 Role.BUCKLER [Difensivo]
Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.
Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
Peso: [1].
Durata: Permanente.. -
.N.283● LIVE Inc ● ART ●A differenza dei due aspiranti eroi la macchina che si era presentata col nome di Redwing Tsubasa si trovava fondamentalmente nel suo ambiente naturale. Il fumo denso che si era liberato dal suo corpo e aveva invaso l'ambiente circostante riduceva notevolmente la visibilità degli studenti ma non quella di N.283 che, in qualità di macchina, era programmato per funzionare al meglio nella perfetta sintonia di tutte le sue parti, un equilibrio perfetto che difficilmente i difettosi esseri umani avrebbero mai potuto raggiungere. I suoi sensi non erano quelli dei comuni animali e non percepiva il mondo sensibile come una persona normale. Privo di occhi, almeno all'apparenza, era in realtà dotato di numerose capacità come la visione notturna o quella termica. Che quel casco rosso fosse un semplice ausilio tecnologico o l'effettivo suo volto non era almeno al momento dato a sapersi e, probabilmente, era anche l'ultima delle preoccupazioni dei ragazzi in quel momento.
Ad un occhio malizioso non sarebbe probabilmente sfuggita l'ironia delle circostanze: quella cortina ad occultare i sensi era un diretto richiamo di quel fumo nero che ancora ora obnubilava l'aria di molti dei quartieri di Tokyo, impedendo alle persone di avventurarvisi all'interno. Difficilmente dei criminali, tranne i più preparati e astuti, sarebbero stati in grado di scrutare tra quella pesante nebbia e, in un ipotetico scontro, quel fumo avrebbe ridotto il campo visivo sia agli eroi che ai malviventi. La macchina che aveva prodotto quel fumo, invece, poteva osservare l'area circostante con la stessa chiarezza con cui poteva farlo fino a qualche secondo prima, quando quei due cilindri non erano ancora fuoriusciti dal suo petto rivelando quel fumo accecante. La ragione per cui molte persone si opponevano al lasciare alla famosa Mieko Sasaki la totale libertà di direzione degli esami per gli aspiranti era proprio questa: la sua voglia di creare sempre situazioni estremamente complesse e con difficile riscontro nella realtà, che finivano per rendere quegli esami ben più difficili delle mansioni che i giovani eroi, almeno nel periodo del tirocinio, si trovavano a dover affrontare. Anche se la donna affermava che era meglio avere degli eroi più preparati del dovuto rispetto a persone impreparate ad affrontare le eccezioni, non erano in pochi a credere che prendesse quegli esami più come occasioni per testare le sue macchine piuttosto che gli studenti stessi. Lo scandalo del N.240, un robot progettato per la guerriglia utilizzato durante quegli esami, era esemplare. La donna d'affari aveva sempre detto che si fosse trattato di un errore e la notizia, anche grazie al suo potere mediatico, non aveva mai raggiunto chissà quante persone, ma come ben si sa più si è ricchi e famosi e più nemici dall'occhio malizioso vengono attirati ad attendere la tua caduta.
Sulla carta l'idea dei due aspiranti eroi era decisamente buona ma molto rischiosa considerando che lasciava fondamentalmente il civile da difendere scoperto... o se non altro coperto da un eroe a pezzi. Da ammirare, invece, lo sforzo di mettere l'avversario fuori gioco senza utilizzare un'offensiva violenta. Redwing Tsubasa era in grado di vedere attraverso la nebbia, Knife probabilmente no, sarebbe stato divertente pensare a come avrebbe fatto la giovane a giudicare la loro mossa se non fosse che, al momento, non sembrava molto intenzionata a farlo. Difficilmente i due in azione sarebbero stati in grado di saggiarlo, pur essendole il corvino molto vicino, ma il suo volto impassibile era stato corrotto da una smorfia impaurita e aveva iniziato ad indietreggiare con tanti piccoli passi allontanandosi pian piano da loro.
Quanto alla macchina, N.283 osservando la loro offensiva aveva deciso di agire nel modo più spiazzante possibile nonché quello che il suo algoritmo aveva considerato più vantaggioso, ovvero avanzare. Con la spalla sinistra in posizione dominante si era limitato ad avanzare con la stessa straordinaria forza che poco prima aveva impattato contro lo scudo di Ryo Sasaki. Non aveva quindi deciso di evitare la loro offensiva ma di gettarvicisi in mezzo con forza. Impattando al centro della catena la forza risultante avrebbe probabilmente generato un contraccolpo alle sue estremità. In un'altra occasione questo avrebbe generato uno scontro tra le due persone che reggevano la catena. Di persona qui però ve n'era solo una quindi, al massimo, il ragazzo biondo avrebbe rischiato di essere colpito collateralmente da un pugno del suo compagno. Gettandosi nella catena però N.283 aveva forse vanificato l'offensiva assumendo una posizione dominante sull'arma costrittrice e avvicinandosi a Knife e l'aspirante eroe in grado di separarsi, giungendo a massimo un metro da loro. Per la forza applicata sulla catena l'altro ragazzo avrebbe probabilmente raggiunto le sue spalle, ma aveva abbastanza gioco sulla catena da gestirla a piacimento.
[Ci rivediamo.] - un leggero sorriso si fece spazio sul volto della macchina, ora visibile da Ryo vista la poca distanza che correva tra i due. Un altro cilindro, ora all'altezza delle sue costole destre, scattò fuori dal suo costato in un lampo di luce rossastra visibile nel fumo bianco anche da Yoshito. Non sembrava essere dell'ulteriore gas ma la sua funzione era al momento ignota.❖ 01110011 01101101 01101001 01101100 01100101 ❖FRZ - 50 | FRPWR - 300 | AGI - 200 | BATTERY - 75% | STATUS - LIGHT DMG LEFT SHOULDER
CITAZIONEMisty Field: Applica del fumo che diminuisce l'efficacia di tutte le azioni del 10%. Il fumo perdureràda 5 turni (luogo chiuso) a3 turni (luogo aperto) sul campo del combattimento diminuendo la visibilità.Durante il primo turno il fumo sarà così denso da impedire all'avversario di attaccare.CITAZIONEMisty Field: 2 turni rimanenti.. -
.Ryo SasakiSPOILER (clicca per visualizzare)Scusate l'attesa ma è stata una settimana davvero impegnata.
-
.In una situazione per loro sicuramente imprevista e non desiderata, il giovane Amterasu rimase sorpreso di come lui ed il suo compagno stavano riuscendo a gestire il pericolo senza organizzare una vera azione coordinata.
Nonostante tra i due non vi fosse mai stata una perfetta sintonia per quanto riguarda modo d'agire e filosofia, in quel momento, in quell'esatto momento, le loro scelte ed azioni era completamente affidate a quelle dell'altro, un atto di fede potremmo chiamarlo, maturato però dai trascorsi -anche burrascosi- tra i due in passato. Quelle esperienze non servirono al duo per andar più d'accordo, furono alquanto fallimentari da quel punto di vista, ma gli permisero di far conoscere l'uno meglio all'altro: il loro modo d'agire, il loro modo di pensare… Le strategie d'azione ed i piani d'attacco… Tutti una serie di elementi che permisero ai due, ma specialmente a Yoshito, d'intuire le intenzioni del proprio compagno.
Era grazie a queste informazioni sapevano di potersi fidare.
Era grazie a questa informazioni che sapevano cosa fare.
Forza Sasaki, è il momento di dimostrar il nostro coraggio!]
In un'operazione orchestrata dal corvino e che condusse senza dover spendere troppe parole, il duo si coordinò in un'azione simultanea e combinata, atta ad intrappolare e neutralizzare il bersaglio senza dover ricorre ad estremi atti di violenza.
Bella pensata, Ryo! Pensò Yoshito mentre si muoveva attorno al loro avversario. Sfruttar la situazione e l'arma da me creata a nostro vantaggio, sono i segni dei frutti del tuo viaggio.
Sarà mio obbligo ed onore, ripagare il tuo ardore, con una condotta degna del nome di eroe.
Mentre il ragazzo si congratulava mentalmente con il compagno, sentì il manico del falcetto che stringeva il mano, farsi rigido e venir tirato verso l'obiettivo. Preso! Esclamò soddisfatto, col sorriso ch'era tornato a marcargli il viso ma che sarebbe rimasto celato per via di tutto quel fumo.
La catena si fece tesa, segnale che lo avessero catturato, e Yoshito in risposta tirò l'altro capo con tutta la forza che aveva nel braccio. Tuttavia, l'esultanza del giovane si rivelò troppo prematura, poiché -ancora una volta- aveva sottovalutato il proprio avversario. Come un ritorno di fiamma, di chi sottovaluta l'effetto dell'alcol sui carboni ardenti, il biondo non aveva considerato la resistenza dell'altro; certo lo aveva "catturato", ma la forza del nemico era troppo grande per essere minimamente impensierito dal loro attacco combinato.
Così, il giovane Amaterasu, si ritrovò a volare indietro attorno a Tsubasa che faceva da perno, come la punta di un pendolo verso quel gruppo da cui s'era appena separato. Se non avesse pensato in fretta… Se non avesse agito in fretta, avrebbe travolto gli altri due come una palla da demolizione, trasformando il loro tentativo d'attacco combinato in un atto di auto-sabotaggio.
Dannazione! Esclamò mentre irrigidiva i muscoli per via dell'imprevisto. Poteva disfare la Kusarigama e deviare il suo momento in un punto diverso, in un punto più lontano… Ma sarebbe bastato?
No...
All'interno di quel fumo bianco, lo sguardo del ragazzo si fece più serio; i muscoli rattrappirono e la catena si fece così tesa che pareva stesse per spezzarsi. La sua mano si mosse, rapida, forse anche più veloce del suo pensiero; mentre la destra continuava a reggere la catena, la mancina raggiunse il pulsante a fibbia al centro della sua cinta e lo premette con foga. Dalla cinta il rampino volò rapido, sparato verso il basso, pronto ad infilzarsi nel pavimento qualche metro davanti a sui piedi. e a fornire al ragazzo quel tiro aggiuntivo che gli serviva per fermare quel marrano.
Non osare sottovalutare la determinazione di un eroe… Villain!
Ma non bastava.
Mentre il ragazzo svuotava con tono quasi rabbioso l'aria che aveva nei polmoni, la mano libera di lui si ricongiunse con l'altra e, in quell'istante, una luce bianca si generò tra i suoi palmi, in parallelo a quella rossa che iniziò ad espandersi alle sue spalle e che non notò per via della posizione contraria.
Tra le mani chiuse e la catena della Kusarigama, il manico di una spada si aggiunse alla sua stretta. Dopo che anche lo tsuba fece la sua apparizione, un cilindro metallico iniziò ad allungarsi da esso: la forma non ricordava la lama di una katana, ma era più tondeggiante come i bokken d'allenamento che si usano nel kendo, ma d'acciaio anziché di legno.
Non posso fermarmi. Non posso trattenermi proprio adesso! Se sarà necessario, metterò tutto me stesso!
Quel pezzo di ferro, troppo strano per poter esser chiamato spada, si allungò di smisura fino a toccare il pavimento.
Impuntandosi al suo, la punta dell'arma continuò estendersi e a fornire una spinta aggiuntiva alla controffensiva di Yoshito. Emettendo gemiti rabbioso per lo sforzo a cui stava sottoponendo il proprio corpo, l'aspirantesamuraieroe continuò a tirare Redwing Tsubasa con tutte le sue forze.
Il suo scopo era semplice: sperava che con quell'azione riuscisse a fermare e far cadere indietro il villain.
Se il suo piano fosse riuscite e, una volta che fosse stato gettato al suolo, lui Ryo avrebbero potuto cercare di immobilizzarlo definitivamente, o anche neutralizzarlo se fosse stato in loro potere… Anche se, tuttavia, rimaneva comunque complesso coordinarsi, con tutto quel fumo ad impedirgli la vista.❖ HERO ≠ WARRIOR ❖
Lv [4] - F [085] - Q [110] - A [080+030] - P [2/4]Tecniche, Equipaggiamento & Status
©Status:IllesoEnergia:190/300Tecniche Usate:Kusarigama (M)
ŌdachiINVENTARIOTECNICHE PERSONALI:Yoroi (鎧) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Yoshito ha creato questa tecnica come tributo alle grandi armature della tradizione samurai. Essa permette di creare una protezione a piastre costituita da un materiale resistente ai danni, emulando quindi la funzione di un'armatura. La protezione può essere applicata sia su una superficie o oggetto sotto forma di scudo o direttamente su se stessi o un qualcuno con cui si è in contatto fisico, creando temporaneamente uno o più pezzi di un'armatura Yoroi in base all'area da proteggere.
Resistenza: Media.Hinokami (火の神) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Portando la sua mano verso il suo fianco come per toccare un fodero immaginario, Yoshito evoca un'arma da taglio a corto raggio (un tessen o una katana) la cui lama è costituita da un materiale, solitamente metallico, altamente infiammabile che si incendia a contatto con l'aria. Questa tecnica è un tributo, bensì sia una blanda imitazione, alla tecnica di famiglia che porta lo stesso nome; solitamente eseguita da emitter di fuoco e che consente di incendiare la propria arma per rendere più temibili i propri attacchi.
Danno/Effetto: Medio / Può applicare ustioni [Medie].
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Ōdachi.Ōdachi (大太刀) [Livello 2] [40 PE + 5 M]
Portando entrambe le mani dietro il fianco destro come per nasconderle, Yoshito materializza un'arma da taglio la cui lunghezza è celata alla vista. Il giovane samurai, continuando a generare materia all'interno dell'arma, produce una lama flessibile ed allungabile che si estende istantaneamente nella direzione in cui è puntata; mentre si allunga, la lama può essere curvata per correggerne la direzione. La tecnica permette di effettuare attacchi a sorpresa a distanza se puntata verso un nemico o, se puntata verso il pavimento o un muro, di sollevare il ragazzo dal suolo e trascinarlo in una direzione specifica, permettendogli di raggiungere un punto normalmente non raggiungibile.
Danno: Medio.
Raggio: 3 metri.
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Hinokami (ma le fiamme sulla spada si estinguono).Kusarigama (鎖鎌) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Eseguendo un movimento ad arco verso l'esterno di entrambe le mani, Yoshito materializza tra le sue mani una kusarigama di colore nero. L'arma è composta da un kama, un falcetto con una lama curva lunga 60 centimetri che appare nella sua mano destra, il quale è collegato alla mano sinistra dal kusari, una resistente catena d'acciaio ad anelli che consente di aumentare la gittata dell'arma, alla cui punta è collegato un manico in acciaio come contrappeso. Ciò consente di poter gestire l'arma con maggiore libertà e di poterla recuperare una volta lanciata.
La kusarigama può essere utilizzata in mischia per attacchi diretti a corto-medio raggio, usandola come normale arma bianca o lanciandola verso un bersaglio dal kama o dal contrappeso e recuperandola tramite la catena; in alternativa, lanciandola dal manico in acciaio alla sua estremità, può essere usata per immobilizzare un bersaglio avvolgendolo con la catena.
Danno/Effetto: Medio / Può limitare temporaneamente i movimenti nemici.
Raggio: 3 metri.Enmaku (煙幕) [Livello 2] [25 PE]
Stringendo la mano in un pugno, Yoshito materializza nel suo palmo una polvere nera che può essere lancia o soffiata via direttamente nello stato particellare, o addensa in una piccola sfera del medesimo colore che esplode al contatto. Se lanciata, la sfera di polvere conflagra in una cortina di fumo nero che ricopre l'area nel punto della deflagrazione; essa può accecare gli avversari e occultare il ragazzo alla vista di quest'ultimi, rendendolo più difficile da individuare e permettendogli di celare i suoi attacchi. La polvere è formata da un composto infiammabile che, se acceso, incendia l'area di impatto e causa ustioni a coloro che si trovano nel suo raggio d'azione. La nube permane nell'area per un numero di turni pari al livello della tecnica anche dopo che è stata innescata.
Effetto: Accecamento / Occultamento o Ustioni Medie (Se innescata).
Raggio: 3 metri.
Durata: 2 turni.EQUIPAGGIAMENTO:ADAPTIVE SUIT [Costume]
Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.
Effetto: Resistenza danni lievi.
Peso: [0].
Durata: Permanente.HELMET [Accessorio costume]
Copricapo protettivo, facente parte dell'equipaggiamento individuale, realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa.
Effetto: Protegge da danni medi alla testa.
Peso: [0].
Durata: Permanente.ELECTRIC BOOSTER [Supporto]
WIDE ARROW [Supporto]
Questo dispositivo sembra a tutti gli effetti una vera e propria cintura molto massiccia. In realtà si tratta di una combinazione di un filo con un rampino a forma di freccia attaccato all'estremità, che può essere attivato premendo un piccolo bottone laterale. La corda è molto spessa e resistente al taglio, ed è lunga venti metri. Viene sparata solo in linea retta, ed è dotata di un sistema automatico riavvolgibile. Ciò gli permette di conficcarsi in qualsiasi superficie non metallica, permettendo a chi la usa di percorrere grandissime distanze in poco tempo e di raggiungere superfici altrimenti fuori portata. È utilizzata soprattutto durante dagli studenti durante gli allenamenti in terreni pseudo distrutti o dissestati.
Effetto: Utilizzabile come rampino o fune. [+10 in Agilità].
Peso: [1].
Durata: 1/3 Role.BUCKLER [Difensivo]
Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.
Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
Peso: [1].
Durata: Permanente.. -
.N.283● LIVE Inc ● ART ●Poteva sembrare difficilmente credibile visti i precedenti, ma anche il sadismo di Mieko Sasaki, la spietata direttrice delle industrie LIVE INC., aveva dei limiti. La tecnologia odierna permette di fare cose straordinarie e non ci sarebbe voluto molto ad inserire un qualche tipo di radar o sonar nel modello N.283 per renderlo una macchina in perenne coscienza dell'ambiente che lo circonda, pronta a reagire ad ogni evenienza. Se è vero però che la scienza è giunta al punto da risultare quasi onnipotente è anche vero allo stesso modo che solo un pazzo o un bambino farcirebbe la sua nuova invenzione con qualsiasi tecnologia a disposizione. Tutti i modelli utilizzati negli esami per la Licenza erano infatti dei prototipi in fase di studio e, in quanto tali, sviluppati per testare una o due caratteristiche particolari e studiarne l'utilizzo sul campo. Nel caso di Redwing Tsubasa queste erano il caricamento della personalità di un criminale nei dati comportamentali e la capacità di orientarsi visivamente in situazioni ostili. Nelle zone contaminate a volte quel fumo nero era talmente denso che era difficile guardarsi ad un palmo dal naso e i suoi robot avrebbero probabilmente potuto svolgere le operazioni meglio di molti eroi... questo era ciò che pensava almeno, e ciò che stava testando in quel preciso momento.
Agli occhi del N.283, ammesso che si potessero chiamare tali, Ryo Sasaki era quindi una grossa macchia blu e rossastra di fronte a lui mentre Yoshito Amaterasu era poco più che un peso che stava progressivamente trascinando in avanti, ma completamente fuori dal suo campo visivo.
Tsubasa decise di incassare in petto il colpo del ragazzo di fronte a lui, che lasciò una leggera increspatura nella sua scocca - difficile capire se il suo pugno fosse davvero duro o l'armatura della macchina fosse particolarmente leggera, come il telaio di una qualche macchina basso prezzo. La ragione era abbastanza semplice: come ogni intelligenza artificiale, anche il famigerato Redwing Tsubasa aveva bisogno di studiare e raccogliere dati sui suoi avversari per analizzarli e adattarsi alla situazione. Vedendo solo il pugno colpire la sua scocca poteva ora essere abbastanza sicuro di ciò che già aveva dedotto, il ragazzo di fronte a lui doveva essere in grado di scomporsi in qualche modo. Ovviamente servivano comunque più dati, ad esempio finora gli aveva solo visto staccarsi i pugni, poteva farlo anche con altre parti del corpo oppure no? Quanto all'altro ragazzo, ormai alle sue spalle, non aveva ancora alcun tipo di dato riguardo le sue capacità. Knife, nel frattempo, stava lentamente indietreggiando.
[L'insistenza è una virtù.] - rispose la macchina, sentendo una forza decisamente superiore al normale tentare di tirarlo indietro tramite la catena - [Non importa quante volte si cade, è sempre necessario rialzarsi.] - dette quelle parole, l'ammasso di metallo sembrò voler attuare nuovamente la strategia che aveva utilizzato in precedenza, quella di assecondare le mosse dei due ragazzi in modo da coglierli in fallo: se c'era un vero e proprio punto di forza che quell'automa aveva su di loro doveva necessariamente essere il suo peso di gran lunga superiore a quello di un normale essere umano che lo rendeva ovviamente particolarmente difficile da smuovere, perlomeno da soli. Senza alcun dubbio la forza dell'impatto del pugno-razzo del Sasaki e la perseveranza dell'Amaterasu avrebbero atterrato un qualsiasi essere umano ma, viste le circostanze, già il semplice impedirgli di avanzare ulteriormente doveva probabilmente considerarsi una vittoria. L'automa si lasciò quindi trascinare dalla catena fino a staccarvisi, scattando verso l'altro ragazzo e lasciandosi il corvino e la ragazza alle spalle, sparendo dal loro campo visivo in quella nube.
Yoshito avrebbe visto un lampo rosso dirigersi velocemente verso di lui. Tsubasa mosse la mano destra verso quel cilindro che stava emergendo dal suo petto, afferrandolo e assecondandone il movimento verso l'esterno: si trattava di una lama di laser, frutto della stessa tecnologia che aveva sviluppato la naginata del N.240. Questa volta però la lama era di dimensioni decisamente ridotte, simile ad un tantō. Ancora potenzialmente nelle grinfie della catena della kusarigama del biondo ma con ogni probabilità ormai non più in diretto contatto con essa, la macchina giunse a circa un metro di distanza dal ragazzo e tentò un fendente orizzontale con la lama rossa all'altezza delle spalle del giovane, da sinistra verso destra. Il fumo, intanto, iniziava lentamente a diradarsi sempre più.❖ 01110011 01101101 01101001 01101100 01100101 ❖FRZ - 50 | FRPWR - 300 | AGI - 200 | BATTERY - 50% | STATUS - LIGHT DMG LEFT SHOULDER / MEDIUM DMG FRONT CHEST PUNCH] / LIGHT DMG FRONT CHEST [CHAIN]
CITAZIONEMisty Field: Applica del fumo che diminuisce l'efficacia di tutte le azioni del 10%. Il fumo perdureràda 5 turni (luogo chiuso) a3 turni (luogo aperto) sul campo del combattimento diminuendo la visibilità.Durante il primo turno il fumo sarà così denso da impedire all'avversario di attaccare.
Lama laser: è in grado di distruggere facilmente componenti inorganici, causa bruciature sui componenti organici [Danno Medio].CITAZIONEMisty Field: 1 turno rimanente.. -
.Ryo SasakiSPOILER (clicca per visualizzare)Scusate se questa volta ci ho messo un po' ma è stata una settimana impegnata.
-
.Nel dinamismo dell'azione era difficile mantenere il passo con tutto quel che gli accadeva attorno. Concentrato ad impiegare tutte le sue forze per tirare la catena della Kusarigama, come farebbe un pescatore con la propria rete, Yoshito era ignaro dei movimenti del nemico alle sue spalle.
È un avversario più resistente di quel che immaginavamo.
Contemplò nella sua mente per la fermezza con cui Redwing Tsubasa si oppose alla loro offensiva combinata, facendo apparire i loro tentativi come un semplice gioco fra bambini.
Ma non cederò così facilmente!
Si diede la carica mentalmente ma dopo che alzò lo sguardo per un attimo capì che qualcosa non andava.
Ma cos-...!
Notò -tardivamente- gli effetti di luce cremisi che si riflettevano nel fumo bianco attorno a lui che lentamente si stava diradando; un gioco di luci rosse che ribalzavano in tutte le direzioni in quella nuvola bianca, che lo portò a girare il capo -per istinto e curiosità- verso le sue spalle.
In quell'istante, intravide una luce rossa avvicinarsi minacciosa verso di lui e, anche grazie all'urlo d'avvertimento del compagno corvino, ciò bastò per fargli intuire il pericolo imminente e farlo reagire difensivo. Era già armato ma aveva bisogno di maggior mobilità per poter rispondere rapido; il falcetto della Kusarigama che stringeva fra le mani, era già un primo impedimento di cui si sarebbe liberato. Liberò l'arma dalla sua presa, tuttavia la catena ad essa legata era ancora tesa e tirata dall'altro capo dal compagno in un tentativo di difesa; avvolta intanto anche attorno al corpo di Tsubasa, la catena si sarebbe srotolato girando in cerchio sul busto del nemico, fino a poi raggiungere Ryo. Il falcetto, solidale alla catena, sarebbe probabilmente tirato anch'esso verso il corvino e, ancora prima di questo, avrebbe trovato Redwing come ostacolo sul suo cammino, procurando forse danni con la sua lama al robot o cyborg -o quel che era- se non avesse preso contromisure a riguardo.
Ciò però non sarebbe bastato.
Armato di spada e girandosi verso l'ostile, Yoshito si sarebbe preparato ad incassare il colpo in arrivo usando l'arma stesso come suo unico mezzo difensivo. Non aveva tempo per preparare strategie vincenti o piani estremamente elaborati, doveva agire repentino, quasi d'istinto, se non voleva replicare sul suo corpo i risultati ottenuti all'aeroporto qualche mese prima.
Non è onorevole attaccare alle spalle!
Rispose sorridente e con tono rimproverante verso la minaccia rossa che l'aveva appena attaccato. Tuttavia, come già detto, Yoshito necessitava di mobilità se voleva sperare un esito positivo di quella sua azione. Rinunciò quindi a quell'arma dalla lama esageratamente lunga e sbilanciata e, usando il suo potere, la barattò per una più adatta. Usando l'arma stessa come merce di scambio, e con una base molto simile alla creazione finale, la procedura gli risultò più rapida e semplice rispetto al solito.
Il momento stesso in cui la lama della sua arma e quella laser dell'altro avrebbero impattato fra loro, tra le mani il giovane samurai avrebbe stretto un katana classica, la cui lama però era avvolta nella fiamma.
Vi ritenevo che fosse un avversario più corretto di così Tsubasa-san. Mi son forse sbagliato?
Gli avrebbe ancora una volta rimproverato il ragazzo mentre con la sua spada incendiata avrebbe tentato di contrastare l'attacco dell'avversario. Non riuscì a preparare una controffensiva se non solo a parole; provocazioni atte a distrarre il nemico per creare un momento propizio in cui sferrare la sua offensiva. Purtroppo on aveva tempo di orchestrarne una in quei pochi istanti che aveva avuto a disposizione, per questo si concentrò principalmente sulla difensiva.
Forse in realtà non siete un guerriero degno come avevo immaginato.
Ora però, c'era solo da domandarsi se anche una macchina potesse esser "ferita" da delle semplici parole.❖ HERO ≠ WARRIOR ❖
Lv [4] - F [085] - Q [110] - A [080+030] - P [2/4]Tecniche, Equipaggiamento & Status
©Status:IllesoEnergia:165/300Tecniche Usate:Kusarigama (M)
HinokamiINVENTARIOTECNICHE PERSONALI:Yoroi (鎧) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Yoshito ha creato questa tecnica come tributo alle grandi armature della tradizione samurai. Essa permette di creare una protezione a piastre costituita da un materiale resistente ai danni, emulando quindi la funzione di un'armatura. La protezione può essere applicata sia su una superficie o oggetto sotto forma di scudo o direttamente su se stessi o un qualcuno con cui si è in contatto fisico, creando temporaneamente uno o più pezzi di un'armatura Yoroi in base all'area da proteggere.
Resistenza: Media.Hinokami (火の神) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Portando la sua mano verso il suo fianco come per toccare un fodero immaginario, Yoshito evoca un'arma da taglio a corto raggio (un tessen o una katana) la cui lama è costituita da un materiale, solitamente metallico, altamente infiammabile che si incendia a contatto con l'aria. Questa tecnica è un tributo, bensì sia una blanda imitazione, alla tecnica di famiglia che porta lo stesso nome; solitamente eseguita da emitter di fuoco e che consente di incendiare la propria arma per rendere più temibili i propri attacchi.
Danno/Effetto: Medio / Può applicare ustioni [Medie].
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Ōdachi.Ōdachi (大太刀) [Livello 2] [40 PE + 5 M]
Portando entrambe le mani dietro il fianco destro come per nasconderle, Yoshito materializza un'arma da taglio la cui lunghezza è celata alla vista. Il giovane samurai, continuando a generare materia all'interno dell'arma, produce una lama flessibile ed allungabile che si estende istantaneamente nella direzione in cui è puntata; mentre si allunga, la lama può essere curvata per correggerne la direzione. La tecnica permette di effettuare attacchi a sorpresa a distanza se puntata verso un nemico o, se puntata verso il pavimento o un muro, di sollevare il ragazzo dal suolo e trascinarlo in una direzione specifica, permettendogli di raggiungere un punto normalmente non raggiungibile.
Danno: Medio.
Raggio: 3 metri.
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Hinokami (ma le fiamme sulla spada si estinguono).Kusarigama (鎖鎌) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Eseguendo un movimento ad arco verso l'esterno di entrambe le mani, Yoshito materializza tra le sue mani una kusarigama di colore nero. L'arma è composta da un kama, un falcetto con una lama curva lunga 60 centimetri che appare nella sua mano destra, il quale è collegato alla mano sinistra dal kusari, una resistente catena d'acciaio ad anelli che consente di aumentare la gittata dell'arma, alla cui punta è collegato un manico in acciaio come contrappeso. Ciò consente di poter gestire l'arma con maggiore libertà e di poterla recuperare una volta lanciata.
La kusarigama può essere utilizzata in mischia per attacchi diretti a corto-medio raggio, usandola come normale arma bianca o lanciandola verso un bersaglio dal kama o dal contrappeso e recuperandola tramite la catena; in alternativa, lanciandola dal manico in acciaio alla sua estremità, può essere usata per immobilizzare un bersaglio avvolgendolo con la catena.
Danno/Effetto: Medio / Può limitare temporaneamente i movimenti nemici.
Raggio: 3 metri.Enmaku (煙幕) [Livello 2] [25 PE]
Stringendo la mano in un pugno, Yoshito materializza nel suo palmo una polvere nera che può essere lancia o soffiata via direttamente nello stato particellare, o addensa in una piccola sfera del medesimo colore che esplode al contatto. Se lanciata, la sfera di polvere conflagra in una cortina di fumo nero che ricopre l'area nel punto della deflagrazione; essa può accecare gli avversari e occultare il ragazzo alla vista di quest'ultimi, rendendolo più difficile da individuare e permettendogli di celare i suoi attacchi. La polvere è formata da un composto infiammabile che, se acceso, incendia l'area di impatto e causa ustioni a coloro che si trovano nel suo raggio d'azione. La nube permane nell'area per un numero di turni pari al livello della tecnica anche dopo che è stata innescata.
Effetto: Accecamento / Occultamento o Ustioni Medie (Se innescata).
Raggio: 3 metri.
Durata: 2 turni.EQUIPAGGIAMENTO:ADAPTIVE SUIT [Costume]
Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.
Effetto: Resistenza danni lievi.
Peso: [0].
Durata: Permanente.HELMET [Accessorio costume]
Copricapo protettivo, facente parte dell'equipaggiamento individuale, realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa.
Effetto: Protegge da danni medi alla testa.
Peso: [0].
Durata: Permanente.ELECTRIC BOOSTER [Supporto]
WIDE ARROW [Supporto]
Questo dispositivo sembra a tutti gli effetti una vera e propria cintura molto massiccia. In realtà si tratta di una combinazione di un filo con un rampino a forma di freccia attaccato all'estremità, che può essere attivato premendo un piccolo bottone laterale. La corda è molto spessa e resistente al taglio, ed è lunga venti metri. Viene sparata solo in linea retta, ed è dotata di un sistema automatico riavvolgibile. Ciò gli permette di conficcarsi in qualsiasi superficie non metallica, permettendo a chi la usa di percorrere grandissime distanze in poco tempo e di raggiungere superfici altrimenti fuori portata. È utilizzata soprattutto durante dagli studenti durante gli allenamenti in terreni pseudo distrutti o dissestati.
Effetto: Utilizzabile come rampino o fune. [+10 in Agilità].
Peso: [1].
Durata: 1/3 Role.BUCKLER [Difensivo]
Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.
Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
Peso: [1].
Durata: Permanente..