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.N.283● LIVE Inc ● ART ●L'avviso del giovane dai capelli scuri fu probabilmente provvidenziale. Se in una normale occasione la comunicazione vocale andrebbe probabilmente ridotta al minimo per evitare che il proprio avversario sia al corrente delle proprie mosse, immersi in quella nube che impediva di guardare ad un palmo dal naso e contro un nemico che sembrava perfettamente conscio di ciò che lo circondava anche il semplice informare il proprio compagno, pur facendo sapere a quello stesso nemico di averlo informato, poteva fare la differenza tra la vita e la morte. Si spera, ovviamente, non in uno scenario simulato come quello in cui si trovavano i due.
Noncurante della catena che si arrotolava attorno al suo corpo, disinteressato persino quando la punta del falcetto che vi faceva capo si conficcò nella sua scocca dove in un essere umano si sarebbero trovate le coste di sinistra, la macchina proseguì la sua avanzata nella nebbia. Come detto, l'avviso dell'avversario precedente fu probabilmente provvidenziale e l'altro ragazzo non si fece trovare impreparato. Una lama infuocata si generò tra le sue mani impattando metaforicamente contro quella immateriale di Tsubasa. Nonostante gli ottimi riflessi, Yoshito avrebbe visto parte della sua lama cadere a terra e disintegrarsi poco dopo.
La motivazione era in realtà duplice, dipendente sia dall'Amaterasu stesso che dalla macchina. Nel primo caso, si trattava senza dubbio della forza impressa dal ragazzo: l'impatto tanto agognato sarebbe infatti stato nullo, poiché nell'arma di Redwing Tsubasa non vi era nulla di fisico contro cui impattare. Oltre all'impugnatura, infatti, la lama era formata da un concentrato di energia pura. Il movimento del braccio di Yoshito in opposizione all'offensiva della macchina sarebbe infatti probabilmente proseguito ben oltre quanto il ragazzo si sarebbe aspettato da uno scontro normale, privo di una forza contrastante. Proseguendo oltre la lama d'energia la lama della sua spada sarebbe quindi stata tranciata dal fascio, cadendo per metà a terra. La seconda motivazione di quanto accaduto si celava proprio nell'essenza stessa del laser, un concentrato talmente forte da essere riuscito persino a ferire il coriaceo Darius Wild, ironicamente mentore dei due, quando si era scontrato col N.240 in quello stesso stadio qualche mese prima, durante l'emergenza cittadina. C'era qualcosa di stranamente profetico nei fatti che si stavano susseguendo in quei mesi.
Come detto, però, era stata la lama di Yoshito a proseguire oltre quella di Tsubasa e non viceversa. Il ragazzo avrebbe infatti notato la lama dell'automa ferma a mezz'aria, poco sopra il suo volto, pura energia vibrante dal rumore simile ad una scossa elettrica. L'arma non era andata oltre e lo aveva lasciato indenne. Quello, in fondo, rimaneva comunque un test. Certo, visto l'accaduto nelle edizioni precedenti forse questo non dovrebbe suonare chissà quanto rassicurante, ma Mieko Sasaki sembrava aver decisamente migliorato le misure di sicurezza delle sue macchine. Quasi come un vero guerriero, quello che abitava nella mente dell'Amaterasu, dal sorriso che campeggiava sul volto della macchina questa sembrava quasi soddisfatta del semplice aver infranto la lama altrui, dimostrando in quel modo la sua superiorità. Le sue successive parole, però, sembrarono scartare quell'ipotesi oltre ogni ragionevole dubbio.
[L'onore è la scusa dei perdenti.] - disse con voce pacata ma senza perdere il sorriso - [Un errore di logica umana di cui le macchine non necessitano.] - ad esclusione dell'ultima frase, ammissione del proprio essere, forse il criminale su cui la mentalità del N.283 era stata programmata la avrebbe pensata allo stesso modo: la bellezza come ideale ben superiore all'onore, da raggiungere ad ogni costo. La lama del robot si spense mentre il fumo attorno a loro si diradava lentamente, rendendo ora tutto più chiaro alla vista in quell'angolo di stadio.
[E con ciò, cari miei "eroi"...] - ritirata l'arma, si voltò verso il corvino e l'esaminatrice - [Prendo... la principessa...] - per quanto fosse possibile essere espressivo per una macchina, i due avrebbero forse notato una sorta di palese dimostrazione di confusione sul suo volto, nonostante solo le labbra fossero visibili.
Knife non aveva risposto alle parole di Ryo e ora che la nebbia si era diradata anche i due studenti oltre a Tsubasa la avrebbero vista rannicchiata a terra con entrambe le mani piantate fisse sulle tempie, puro terrore disegnato sul suo volto. Il suo corpo tremava leggermente ma non ci sarebbe voluta chissà quale sensibilità per riconoscere che era ricolma di paura dalla testa ai piedi coperti dalla lunga gonna.
[... qualcosa non quadra.] - aggiunse sottovoce, come un sibilìo metallico, l'automa - [Beh, "eroi".] - riprese ora più ad alta voce, facendo un passo indietro - [Col vostro permesso, sono fuori di qui.] - concesse loro un teatrale inchino dopo aver infilato il cilindro che aveva prodotto la lama nuovamente nel proprio corpo, nella cavità da cui era uscito poco prima. La lama della kusarigama era ancora incastrata nel suo petto e la catena della stessa, avvolta per un paio di giri al suo busto, cadeva a terra alla destra del suo corpo per almeno tre o quattro decine di centimetri. Si trovava a circa un metro da Yoshito e a poco meno di tre dall'altro ragazzo. Sembrava proprio che fosse sua intenzione andarsene, almeno apparentemente rinunciando alla cattura dell'esaminatrice. Purtroppo i due ragazzi non avrebbero avuto il tempo di tentare di ragionare e se fosse successo qualcosa di strano o facesse tutto parte del copione dell'esame sin da quando la macchina aveva prodotto il fumo. Dovevano agire... ma cosa avrebbero fatto? Si sarebbero preoccupati di Knife o avrebbero provato a catturare una volta per tutte Redwing Tsubasa nonostante cercare di sconfiggere una persona non più intenzionata a combattere non fosse certo una cosa onorevole?❖ 01110011 01101101 01101001 01101100 01100101 ❖CITAZIONEBene ragazzi, questa è probabilmente la vostra ultima grande scelta per questo test. Potete decidere se dedicarvi a Knife o tentare di catturare Tsubasa. Ovviamente, nonostante l'unione faccia la forza, siete liberi di perseguire due strade diverse, così come potete tentarne certamente una terza qualora vi venga in mente qualcosa di straordinariamente fuori dalle righe da fare. Se tentate di catturare l'automa descrivete il tentativo e in base a ciò che avrete fatto vi darò l'esito al prossimo post. Ricordate, ovviamente, che ogni vostra scelta è oggetto di valutazione in-game. Buona decisione!. -
.Ryo Sasaki
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.A differenza di ciò che ci propone l'intrattenimento audiovisivo, ai tempi dei samurai in un combattimento tra uomini d'onore, le sorti dello scontro venivano il più delle volte decise da un singolo colpo; erano un qualcosa di più simile ad uno standoff messicano sotto il sole del mezzogiorno, in cui solo il guerriero più abile ne usciva superstite.
Era questo ciò ch'era accaduto agli occhi di Yoshito.
La reazione del giovane samurai fu pronta e repentina: spada sguainata, kata difensivo e la sorte del combattimento ormai segnata; forse in una situazione differente e con un altro avversario, la sua contromisura avrebbe avuto un effetto più simile a quello desiderato… Forse… Ma in quel frangente il samurai ebbe il tempo e la capacità di comprendere che aveva fallito tutto con quel suo contrattacco.
Quando la sua spada infiammata si congiunse con quella laser dell'altro, Yoshito percepì il momento del suo braccio non terminare quando lui, invece, s'aspettava un impatto. La lama passò oltre, la sua fiamma divorata, così come il metallo che la componeva che non poté nulla contro l'ostacolo che aveva incontrato; una tecnologia, anzi, un qualcosa per lui che mai prima di quel momento aveva incontrato e che mai avrebbe mai potuto immaginare potesse esistere al di fuori di quei film di fantascienza che raramente aveva guardato ma che, tuttavia, aveva sempre apprezzato.
Nel momento che la sua arma fu distrutta e il suo colpo vanificato, un pensiero di morte assalì la mente del ragazzo.
È la fine.
Poche parole perché pochi gli attimi a sua disposizione; a differenza della credenza popolare, per lui il tempo non si fermò in quel momento, non rivide tutti gli eventi della sua vita in flashback lampo, né ebbe la possibilità di monologare nella sua mente su ciò che aveva fatto di giusto e ciò che aveva fatto di sbagliato. Pochi istanti, ma tanto gli sarebbe bastato. L'avvicinarsi della fine non lo stava spaventando, anzi, fu quasi liberatorio per il ragazzo; l'accolse immediatamente e con un sorriso in volto, poiché come guerriero era sempre pronto per quel momento, specie perché gli stava venendo concessa una fine che alcuni potrebbero definire onorevole e in cuor suo sapeva d'aver dato del suo meglio.
Fosse stata una di quelle situazioni, solo un requiem spettava adesso per il giovane guerriero…
…Ma questa non era una di quelle situazioni.
Il suo braccio si arrestò fendendo il vuoto. Tra le sue mani una spada rotta, la cui fiamma era estinta e la sua lama tranciata e col metallo alla sua punta gocciolante; davanti al suo volto, ferma, una spada di luce che lo illuminava di rosso. Privo di parole e con occhi spalancati, più per sorpresa che per sgomento, Amaterasu osservò fisso la lama del suo nemico a lui così vicino, ma in quel momento priva di qualsiasi inerzia, spegnersi come se nulla fosse davanti ai suoi occhi.
…
In quel momento, incapace di esprimersi verbalmente, rimase in silenzio mentre osservava Tsubasa riporre la propria arma e girarsi verso Knife annunciando che adesso la principessa sarebbe stata da lui recuperata.
Cosa…? Quelle parole ridestarono Yoshito e il suo cervello assopito. Vuole prendere Knife… Facendolo rinvenire dal suo stato dormiente e rifacendolo focalizzare sulla missione. …Non posso permettergli di far… Cos'è accaduto?
Se gli occhi del ragazzo non avessero seguito la testa del robot, forse sarebbe riuscito a proferire ciò a cui stava pensando; ma il suo sguardo era adesso chino verso quel corpo prono al suolo e chiuso su stesso, tremante e spaventato.
Knife-san!
Quella nebbia artificiale creata dal nemico s'era ormai diradata, svelando chel'esaminatricela civile che stavano portando in salvo, era ora china a terra e completamente terrorizzata. Il ragazzo non ci pensò due volte e, incitato anche dalle parole del compagno, volse subito le sue attenzioni e preoccupazioni verso quella fanciulla in difficoltà.
Facendo pressione con la sua gamba destra, scattò di lato e verso di lei, allontanandosi rapidamente dalla minaccia scarlatta e ponendosi in mezzo tra Tsubasa e la ragazza.
È vostra opera questa, marrano!?
Gridò verso il robot riferendosi allo stato di Knife, cercando di sembrare severo nel tono nonostante non apparisse molto minaccioso con una katana monca tra le mani.
Ma la reazione di Redwing fu alquanto differente da ciò che si aspettava; dai gesti e per le parole che udì pronunciate sottovoce, Yoshito dovette ricredersi sui suoi sospetti.
Dalla sua reazione, sembra egli stesso estraneo alla situazione.
Abbassò l'arma ed assistette silente alla teatrale uscita di scena del guerriero scarlatto; contraccambiò l'inchino, ma mostrandosi più formale rispetto all'altro, condividendogli un largo sorriso a labbra strette.
Forse vi ho mal giudicato Tsubasa-san. Gli disse calmo Yoshito. Infine vi siete dimostrato un guerriero più onorevole di quel che i vostri modi davano a vedere. Avete il mio rispetto.
Il ragazzo si riferiva all'azione interrotta del suo avversario, azione che avrebbe potuto decretare la sua fine ma l'altro aveva deciso di risparmiarlo; poco sapeva che quel gesto era dovuto ad una volontà della sua programmazione e non dal libero arbitrio. Tuttavia quella era pur sempre una simulazione di un contesto reale e quindi, agli occhi del biondo, quello che aveva davanti non era un robot ma una persona reale.
Le vostre capacità ed armamenti si son dimostrate superiori a quello del sottoscritto… Mi mortifica farne ammissione ma costui è stato sconfitto.
Con un gesto rapido e preciso di braccio e mano, il ragazzo "rinfoderò" la spada rotta in un fodero inesistente, facendola poi sgretolare in un cumolo di polvere che si posò sul terreno; stesso destino venne riservato alla Kusarigama attorno al robot scarlatto, l'arma si dissolse in un cumulo di polvere liberandolo da qualsiasi restrizione.
Come ho detto, costui ammette la vostra superiorità in combattimento. Non penso di poter far nulla per fermare la vostra fuga. Continuò incrociando le braccia. Tuttavia, solitamente ciò non basterebbe per fermarmi dal provare a catturarvi. Ma...! La sua voce si prese una pausa prima di continuare. Se è vero che rinunciate alle ostilità e alle vostre volontà di sequestro, costui rinuncerà nel tentare la cattura e vi lascerà andare.
Il gesto di Yoshito era guidato più da una sorta di codice d'onore per il duello appena perso, più che per rispetto di qualche regolamento eroistico; avrebbe dovuto comunque fermarlo e in fondo lo avrebbe anche voluto, ma...
Al momento, costui, ha altro di cui si deve occupare.
E solo quando fu sicuro che Tsubasa se ne fosse andato, si girò verso Knife ed accorse in sua direzione.
Ryo Sasaki lo aveva anticipato nel prestarle soccorso, e fu anche per lasciare tempo e spazio al compagno che aveva intrattenuto l'ostile col suo discorso.
Come sta?
Chiese a Ryo con un tono ed un viso visibilmente preoccupato.
State tranquilla Knife-san, il pericolo è passato. Quell'individuo che v'importunava ormai se n'è andato!
Strizzando gli occhi in un'espressione sorridente, l'aspirante eroe tentò di tranquillizzarla come meglio poteva, aggiungendo il suo contributo ai tentativi di Ryo.
Evitò il contatto fisico anche perché ci stava già pensando il compagno a confortarla; Yoshito era genuinamente preoccupato per la situazione, specie per via delle parole sussurrate da Tsubasa prima che se ne andasse...❖ HERO ≠ WARRIOR ❖
Lv [4] - F [085] - Q [110] - A [080+030] - P [2/4]Tecniche, Equipaggiamento & Status
©Status:IllesoEnergia:165/300Tecniche Usate:NessunaINVENTARIOTECNICHE PERSONALI:Yoroi (鎧) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Yoshito ha creato questa tecnica come tributo alle grandi armature della tradizione samurai. Essa permette di creare una protezione a piastre costituita da un materiale resistente ai danni, emulando quindi la funzione di un'armatura. La protezione può essere applicata sia su una superficie o oggetto sotto forma di scudo o direttamente su se stessi o un qualcuno con cui si è in contatto fisico, creando temporaneamente uno o più pezzi di un'armatura Yoroi in base all'area da proteggere.
Resistenza: Media.Hinokami (火の神) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Portando la sua mano verso il suo fianco come per toccare un fodero immaginario, Yoshito evoca un'arma da taglio a corto raggio (un tessen o una katana) la cui lama è costituita da un materiale, solitamente metallico, altamente infiammabile che si incendia a contatto con l'aria. Questa tecnica è un tributo, bensì sia una blanda imitazione, alla tecnica di famiglia che porta lo stesso nome; solitamente eseguita da emitter di fuoco e che consente di incendiare la propria arma per rendere più temibili i propri attacchi.
Danno/Effetto: Medio / Può applicare ustioni [Medie].
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Ōdachi.Ōdachi (大太刀) [Livello 2] [40 PE + 5 M]
Portando entrambe le mani dietro il fianco destro come per nasconderle, Yoshito materializza un'arma da taglio la cui lunghezza è celata alla vista. Il giovane samurai, continuando a generare materia all'interno dell'arma, produce una lama flessibile ed allungabile che si estende istantaneamente nella direzione in cui è puntata; mentre si allunga, la lama può essere curvata per correggerne la direzione. La tecnica permette di effettuare attacchi a sorpresa a distanza se puntata verso un nemico o, se puntata verso il pavimento o un muro, di sollevare il ragazzo dal suolo e trascinarlo in una direzione specifica, permettendogli di raggiungere un punto normalmente non raggiungibile.
Danno: Medio.
Raggio: 3 metri.
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Hinokami (ma le fiamme sulla spada si estinguono).Kusarigama (鎖鎌) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Eseguendo un movimento ad arco verso l'esterno di entrambe le mani, Yoshito materializza tra le sue mani una kusarigama di colore nero. L'arma è composta da un kama, un falcetto con una lama curva lunga 60 centimetri che appare nella sua mano destra, il quale è collegato alla mano sinistra dal kusari, una resistente catena d'acciaio ad anelli che consente di aumentare la gittata dell'arma, alla cui punta è collegato un manico in acciaio come contrappeso. Ciò consente di poter gestire l'arma con maggiore libertà e di poterla recuperare una volta lanciata.
La kusarigama può essere utilizzata in mischia per attacchi diretti a corto-medio raggio, usandola come normale arma bianca o lanciandola verso un bersaglio dal kama o dal contrappeso e recuperandola tramite la catena; in alternativa, lanciandola dal manico in acciaio alla sua estremità, può essere usata per immobilizzare un bersaglio avvolgendolo con la catena.
Danno/Effetto: Medio / Può limitare temporaneamente i movimenti nemici.
Raggio: 3 metri.Enmaku (煙幕) [Livello 2] [25 PE]
Stringendo la mano in un pugno, Yoshito materializza nel suo palmo una polvere nera che può essere lancia o soffiata via direttamente nello stato particellare, o addensa in una piccola sfera del medesimo colore che esplode al contatto. Se lanciata, la sfera di polvere conflagra in una cortina di fumo nero che ricopre l'area nel punto della deflagrazione; essa può accecare gli avversari e occultare il ragazzo alla vista di quest'ultimi, rendendolo più difficile da individuare e permettendogli di celare i suoi attacchi. La polvere è formata da un composto infiammabile che, se acceso, incendia l'area di impatto e causa ustioni a coloro che si trovano nel suo raggio d'azione. La nube permane nell'area per un numero di turni pari al livello della tecnica anche dopo che è stata innescata.
Effetto: Accecamento / Occultamento o Ustioni Medie (Se innescata).
Raggio: 3 metri.
Durata: 2 turni.EQUIPAGGIAMENTO:ADAPTIVE SUIT [Costume]
Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.
Effetto: Resistenza danni lievi.
Peso: [0].
Durata: Permanente.HELMET [Accessorio costume]
Copricapo protettivo, facente parte dell'equipaggiamento individuale, realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa.
Effetto: Protegge da danni medi alla testa.
Peso: [0].
Durata: Permanente.ELECTRIC BOOSTER [Supporto]
WIDE ARROW [Supporto]
Questo dispositivo sembra a tutti gli effetti una vera e propria cintura molto massiccia. In realtà si tratta di una combinazione di un filo con un rampino a forma di freccia attaccato all'estremità, che può essere attivato premendo un piccolo bottone laterale. La corda è molto spessa e resistente al taglio, ed è lunga venti metri. Viene sparata solo in linea retta, ed è dotata di un sistema automatico riavvolgibile. Ciò gli permette di conficcarsi in qualsiasi superficie non metallica, permettendo a chi la usa di percorrere grandissime distanze in poco tempo e di raggiungere superfici altrimenti fuori portata. È utilizzata soprattutto durante dagli studenti durante gli allenamenti in terreni pseudo distrutti o dissestati.
Effetto: Utilizzabile come rampino o fune. [+10 in Agilità].
Peso: [1].
Durata: 1/3 Role.BUCKLER [Difensivo]
Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.
Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
Peso: [1].
Durata: Permanente.. -
.knife,● LIVE Inc ● ART ●[Ma quanto parlate?] - la macchina non sembrò particolarmente impressionata dai discorsi del ragazzo biondo, forse incapace di comprendere tali concetti così astratti. Una cosa, comunque, era ben chiara, ovvero che era libero di andarsene - [Bye bye. ☆] - con quel piccolo saluto sornione, l'automa spiccò un balzo altissimo sparendo fondamentalmente dalla loro vista quasi alla velocità della luce.
Ugh... - Knife portò la mano destra alla fronte, socchiudendo gli occhi. Si trovava ancora a terra ed era evidente che lo stato di terrore in cui versava fino a pochi istanti prima fosse stato sostituito da una forte emicrania. Osservando il ragazzo dai capelli scuri a fianco a lei con sguardo sofferente, mugugnò qualcosa di incomprensibile sotto voce, cercando di drizzarsi leggermente sulla schiena. Dopo poco, una volta fuggito il criminale, anche l'altro ragazzo si avvicinò a lei.
Vi... - balbettò, osservando i due ma continuando a coprirsi l'occhio destro con la mano mentre l'altro, puntato su di loro, era quasi completamente chiuso - Vi ringrazio, ora... - tolse la mano dal volto, puntandola a terra come l'altra, cercando di darsi il giusto sforzo per tirarsi in piedi - Dobbiamo andarcene da qui...
Dette quelle parole, l'esaminatrice si rimise in piedi con un po' di difficoltà, la lunga gonna risolse le sue pieghe seguendo il movimento ascendente del suo corpo tenendo al sicuro le sue parti più intime da sguardi indiscreti.
Proseguiamo... - con quelle parole dette tra i denti stretti, ancora sofferente, sembrò tacitamente affermare di fidarsi (o perlomeno di affidarsi) dei due ragazzi. Sarebbe stato forse difficile per i due comprendere ad un primo sguardo cosa le stesse succedendo, ma indagare o meno era una scelta loro. Al momento la cosa più importante era molto probabilmente assicurarsi una via verso l'uscita segnata sulle loro mappe. Avrebbero scoperto solo dopo se aver lasciato fuggire il criminale o meno sarebbe stata ritenuta una scelta soddisfacente da chi si occupava di giudicare quell'esame: per adesso avevano deciso di dare la priorità a Knife e pertanto la loro prossima mossa doveva essere portare a termine l'incarico che gli era stato assegnato, portando in salvo la civile.❖ My life is like a knife, my knife is like a secret ❖CITAZIONEPost abbastanza corto e vi chiedo scusa per il ritardo, ma ci avviamo verso la conclusione. Vi riporto nuovamente la mappa, il vostro obbiettivo in questo post è decidere che via seguire per giungere all'uscita... ed interagire come volete con Knife, eventualmente.
Vi ricordo che ci troviamo nel cortile centrale e potete pertanto decidere se proseguire dritto verso l'uscita dove la strada si divide in due o prendere la strada più lunga sulla sinistra. Descrivete pure l'intero percorso che intendete adottare!SPOILER (clicca per visualizzare). -
.Ryo Sasaki
. -
.Yoshito osservò Tsubasa allontanarsi da loro con un sorriso in faccia.
Un individuo pieno di sorprese.
Contemplò nella sua mente quando lo vide balzare via ad una distanza che aveva dell'incredibile e ad una velocità che non riuscì seguire.
Sembra quasi lui il super eroe. E forse lo era.
La verità era che effettivamente nessuno dei due giovani sapeva quale fosse realmente il ruolo di quel robot o androide o qualunque Redwing Tsubasa fosse; certo, aveva vestito i ruoli del villain in quella situazione, ma era anche vero che la loro non era altro che una simulazione.
Chissà per quali scopi viene usato un simil quel guerriero. Dubito fortemente che la sua mansione si limiti a quella di comparsa durante un esame d'ammissione...
Ma quel dubbio non impegnò per troppo la sua mente; le sue preoccupazioni deviarono quasi immediatamente verso Knife, ch'era a terra dolorante, e quando fu sicuro che Tsubasa non fosse altro che una macchia rossa ormai lontana, accorse subito versol'esaminatricela civile in difficoltà per prestarle il suo soccorso.
Knife-san!
Le preoccupazioni del ragazzo, così come quelle del compagno, non parvero venir accolte dalla diretta interessata, o per lo meno non ricevettero una risposta che potesse esser definita "adeguata". Così come la loro apprensione nemmeno il loro aiuto sembrò esser né richiesto e né necessario per la giovane in gonnella; Knife si rialzò da sola e, nonostante non nascondesse la propria sofferenza, non si perse in parole e subito lì incitò a rimettersi in marcia.
Dopotutto la prova non era ancora finita,
Avevano respinto una minaccia e, anche se l'avevan lasciata fuggire, altri ostacoli potevano attenderli sul loro cammino; dopotutto la strada verso la meta era ancora lunga e ricca di sorprese.
Affermativo.
Si limitò a replicare il samurai verso il corvino, mentre giocherellava col dito sulla mappa olografica proiettata dal bottone blu sul suo petto. Yoshito sembrò voler tornare ad interpretare la parte del ragazzo cupo e silenzioso, ma sarebbe stato difficile mantenere il ruolo: il brivido provato nella battaglia appena conclusa, lo aveva risvegliato e al contempo rilassato e, in parte, quel comportamento non faceva in realtà parte del suo carattere.
Era un'illusione di sé che s'era autoimposto e che difficilmente avrebbe saputo alimentare.
Knife-san, tutto apposto? Non esitate a chiedere il nostro aiuto se vi serve supporto.
Già da un po' i pensieri del ragazzo non era più rivolti verso l'esame, doveva vivere quella situazione come reale e così stava facendo senza nemmeno doverci pensare. Il quel momento non era interessato a valutazioni, prove, a far bella figura o a cosa pensassero gli esaminatori; era genuinamente preoccupato per la condizione fisica di chi aveva accanto.
Per fortuna né io e né Sasaki abbiam subito danni durante la colluttazione.
Pensò nella sua mente mentre assumeva la posizione da capofila.
Sono preoccupato per Knife-san però. Non reputo che sia una finta sembra davvero in pena...
Continuò il flusso di pensieri mentre cercava di osservare la ragazza, col filo dei suoi occhi al di là della sua spalla.
...Mi chiedo cosa le sia successo.
D'istinto le avrebbe offerto immediatamente soccorso, volente o nolente che fosse; le avrebbe voluto donare il suo braccio come supporto, ma rimembrò la scena precedente in cui assistette agli sforzi -vani- del compagno, e per evitar figuracce o puntualizzare il misterioso peso eccessivo della giovane, si limitò ad incamminarsi verso la propria destinazione.
Vorrei sapere come poterla aiutare. Ma sono in momenti come questi che mi rendo conto che ci sono dei limiti in ciò che posso fare... Non riesco nemmeno a trovare le parole giuste per poterla confortare.
Capitanando il gruppo con gli altri due al suo seguito, il ragazzo iniziò a muovere i primi passi verso il cortile oltre il cancello.
Era serio in volto e visibilmente non rilassato, aveva la guardia altra e la posa di chi è pronto ad estrarre l'arma; il suo ruolo, in quel momento, era quello del guardiano e avrebbe adempiuto a quel ruolo con la stessa dedizione che avevano i samurai a protezione del proprio daimyo.❖ HERO ≠ WARRIOR ❖
Lv [4] - F [085] - Q [110] - A [080+030] - P [2/4]Tecniche, Equipaggiamento & Status
©Status:IllesoEnergia:165/300Tecniche Usate:NessunaINVENTARIOTECNICHE PERSONALI:Yoroi (鎧) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Yoshito ha creato questa tecnica come tributo alle grandi armature della tradizione samurai. Essa permette di creare una protezione a piastre costituita da un materiale resistente ai danni, emulando quindi la funzione di un'armatura. La protezione può essere applicata sia su una superficie o oggetto sotto forma di scudo o direttamente su se stessi o un qualcuno con cui si è in contatto fisico, creando temporaneamente uno o più pezzi di un'armatura Yoroi in base all'area da proteggere.
Resistenza: Media.Hinokami (火の神) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Portando la sua mano verso il suo fianco come per toccare un fodero immaginario, Yoshito evoca un'arma da taglio a corto raggio (un tessen o una katana) la cui lama è costituita da un materiale, solitamente metallico, altamente infiammabile che si incendia a contatto con l'aria. Questa tecnica è un tributo, bensì sia una blanda imitazione, alla tecnica di famiglia che porta lo stesso nome; solitamente eseguita da emitter di fuoco e che consente di incendiare la propria arma per rendere più temibili i propri attacchi.
Danno/Effetto: Medio / Può applicare ustioni [Medie].
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Ōdachi.Ōdachi (大太刀) [Livello 2] [40 PE + 5 M]
Portando entrambe le mani dietro il fianco destro come per nasconderle, Yoshito materializza un'arma da taglio la cui lunghezza è celata alla vista. Il giovane samurai, continuando a generare materia all'interno dell'arma, produce una lama flessibile ed allungabile che si estende istantaneamente nella direzione in cui è puntata; mentre si allunga, la lama può essere curvata per correggerne la direzione. La tecnica permette di effettuare attacchi a sorpresa a distanza se puntata verso un nemico o, se puntata verso il pavimento o un muro, di sollevare il ragazzo dal suolo e trascinarlo in una direzione specifica, permettendogli di raggiungere un punto normalmente non raggiungibile.
Danno: Medio.
Raggio: 3 metri.
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Hinokami (ma le fiamme sulla spada si estinguono).Kusarigama (鎖鎌) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Eseguendo un movimento ad arco verso l'esterno di entrambe le mani, Yoshito materializza tra le sue mani una kusarigama di colore nero. L'arma è composta da un kama, un falcetto con una lama curva lunga 60 centimetri che appare nella sua mano destra, il quale è collegato alla mano sinistra dal kusari, una resistente catena d'acciaio ad anelli che consente di aumentare la gittata dell'arma, alla cui punta è collegato un manico in acciaio come contrappeso. Ciò consente di poter gestire l'arma con maggiore libertà e di poterla recuperare una volta lanciata.
La kusarigama può essere utilizzata in mischia per attacchi diretti a corto-medio raggio, usandola come normale arma bianca o lanciandola verso un bersaglio dal kama o dal contrappeso e recuperandola tramite la catena; in alternativa, lanciandola dal manico in acciaio alla sua estremità, può essere usata per immobilizzare un bersaglio avvolgendolo con la catena.
Danno/Effetto: Medio / Può limitare temporaneamente i movimenti nemici.
Raggio: 3 metri.Enmaku (煙幕) [Livello 2] [25 PE]
Stringendo la mano in un pugno, Yoshito materializza nel suo palmo una polvere nera che può essere lancia o soffiata via direttamente nello stato particellare, o addensa in una piccola sfera del medesimo colore che esplode al contatto. Se lanciata, la sfera di polvere conflagra in una cortina di fumo nero che ricopre l'area nel punto della deflagrazione; essa può accecare gli avversari e occultare il ragazzo alla vista di quest'ultimi, rendendolo più difficile da individuare e permettendogli di celare i suoi attacchi. La polvere è formata da un composto infiammabile che, se acceso, incendia l'area di impatto e causa ustioni a coloro che si trovano nel suo raggio d'azione. La nube permane nell'area per un numero di turni pari al livello della tecnica anche dopo che è stata innescata.
Effetto: Accecamento / Occultamento o Ustioni Medie (Se innescata).
Raggio: 3 metri.
Durata: 2 turni.EQUIPAGGIAMENTO:ADAPTIVE SUIT [Costume]
Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.
Effetto: Resistenza danni lievi.
Peso: [0].
Durata: Permanente.HELMET [Accessorio costume]
Copricapo protettivo, facente parte dell'equipaggiamento individuale, realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa.
Effetto: Protegge da danni medi alla testa.
Peso: [0].
Durata: Permanente.ELECTRIC BOOSTER [Supporto]
WIDE ARROW [Supporto]
Questo dispositivo sembra a tutti gli effetti una vera e propria cintura molto massiccia. In realtà si tratta di una combinazione di un filo con un rampino a forma di freccia attaccato all'estremità, che può essere attivato premendo un piccolo bottone laterale. La corda è molto spessa e resistente al taglio, ed è lunga venti metri. Viene sparata solo in linea retta, ed è dotata di un sistema automatico riavvolgibile. Ciò gli permette di conficcarsi in qualsiasi superficie non metallica, permettendo a chi la usa di percorrere grandissime distanze in poco tempo e di raggiungere superfici altrimenti fuori portata. È utilizzata soprattutto durante dagli studenti durante gli allenamenti in terreni pseudo distrutti o dissestati.
Effetto: Utilizzabile come rampino o fune. [+10 in Agilità].
Peso: [1].
Durata: 1/3 Role.BUCKLER [Difensivo]
Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.
Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
Peso: [1].
Durata: Permanente.. -
.knife,● LIVE Inc ● ART ●E' tutto ok... - borbottò Knife sul tragitto dopo l'insistenza dell'esaminando biondo - Voglio solo uscire da qui al più presto. - aggiunse con tono sofferente. Se finora le cose erano rimaste in qualche modo nel dubbio, a meno che i due giovani non fossero stati dei rimuginatori eccessivi, avrebbero forse potuto fidarsi del fatto che era davvero accaduto qualcosa che non sarebbe dovuto accadere nel copione di quell'esame. A differenza di quanto accadeva prima dello scontro, l'esaminatrice sembrava totalmente disinteressata nel valutare le loro scelte e le loro mosse su quell'apparecchio che portava al polso. Anche giungendo alla conclusione che non vi era nulla di recitato, comunque, rimaneva ancora da capire cosa fosse stato a causare quella reazione nella dipendente di LIVE INC.: si era dimostrata stranita all'apparizione di Redwing Tsubasa, ma quest'ultimo sembrava ancora più stranito di lei vedendola in quelle condizioni. Era molto probabile che, semplicemente, i due non avessero abbastanza dettagli per deliberare sulla questione e giungere ad un punto fermo.
Non sembravano esserci ulteriori ostacoli sul loro percorso: la zona circostante restava fatiscente e illuminata in modo lugubre dalle fiamme che imperversavano in molti dei suoi angoli, ma il percorso sembrava comunque ben delineato di fronte a loro. Era evidente dal numero di persone che come loro avevano atteso l'apertura delle porte al di fuori dello stadio che le fasi di esame dei giovani non potevano durare chissà quanto per non rendere quell'impresa infinita e che quindi i giovani aspiranti eroi si dovessero trovare di fronte a pochi ma ben calibrati ostacoli per saggiare il loro comportamento.
La buona riuscita di quel test portava alla qualificazione per il tirocinio scolastico, la vera e propria fase dove i giovani avrebbero imparato come comportarsi in situazioni di reale pericolo, mentre quello era solo un esercizio per testare le loro competenze. Per far fronte all'elevata richiesta di sicurezza di quella città in ginocchio, da pochi mesi il governo aveva deciso di ammettere al tirocinio gli studenti delle scuole per aspiranti eroi sin dal secondo anno a differenza della legislatura precedente.
Dopo una decina di minuti di camminata al più, principalmente rallentata dalla quasi zoppicante Knife, la zona di conclusione del test si trovava finalmente di fronte a loro. Una volta giunti finalmente a quell'apertura nel grosso muro di cinta, questa volta non abbellita da alcun tipo di cancello, tra una serie di alti edifici residenziali i due avrebbero potuto vedere una grossa porzione circolare di terreno leggermente illuminata da delle luci al neon, al cui centro si trovava la hostess dai capelli bianchi e blu che li aveva accolti all'interno dello Stadio quella mattina. La sua chioma chiara si piegava tumultuosamente nell'aria indicando un qualche tipo di corrente nelle vicinanze.
Una volta giunti da lei, saliti su quella che a tutti gli effetti era ormai chiaro fosse una particolare piattaforma, la donna rivolse immediatamente la parola ai due aspiranti eroi, aiutando Knife a prendere posto al centro del cerchio luminoso.
Gradirei un resoconto dettagliato sull'accaduto. - disse loro, estraendo poi una piccola torcia dal taschino della giacca elegante che indossava e puntandola verso uno degli occhi dell'esaminatrice, che non disse nulla in risposta. Il suo tono non sembrava in alcun modo accusatorio ma semplicemente garbato, pur con il chiaro interesse nel capire quanto successo. Era possibile che Redwing Tsubasa fosse andato ad informarla dell'accaduto o, forse più semplicemente, che vi fossero delle telecamere che permettevano alla gestione dell'esame di tenere tutto sotto controllo. Sembrava comunque abbastanza chiaro che, in una situazione normale, giunti lì avrebbero dovuto trovare quella piattaforma vuota e sarebbe stata l'esaminatrice a riportarli al sicuro.
Poco dopo quel grosso disco luminoso su cui si trovavano iniziò una lenta ascesa verso l'uscita di quell'area di simulazione, sancendo definitivamente la conclusione dell'esame.❖ My life is like a knife, my knife is like a secret ❖. -
.Ryo Sasaki
. -
.Capitanando il gruppo come un generale in prima fila che capeggia le proprie truppe, Yoshito avanzò nell'ampio cortile che avevano dinanzi a loro con uno sguardo serio e concentrato e la mano destra poggiata sul suo fianco, non permettendosi di abbassar la guardia anche per un sol momento. Avanzava con andatura militare, fiero e deciso, marcando ogni passo come se stesse marciando, aggiungendo strada dietro di sé sia tra lui e l'ingresso ma specialmente con quegli edifici incendiati da cui Redwing Tsubasa aveva fatto il suo ingresso.
A dir la verità tuttavia, il ragazzo mascherava dietro un volto autorevole un po' di curiosità verso quella zona disastrata.
Chissà cosa contengono quegli edifici alle nostre spalle. Si domandò il ragazzo senza che i propri dubbi trasparissero sul suo volto. Mi chiedo se sia davvero giusta azione abbandonar così questo luogo senza alcuna preoccupazione, lasciando in siffatto stato quegli edifici in condizione di disastro. Tale è il nostro sapere che vi potrebbero esserci dei civili in urgenza di soccorso celati al loro interno…
Con uno sguardo severo diede un'occhiata fugace alle sue spalle per osservare un'ultima volta i magazzini in fiamme che si stavano dietro; ma ciò con cui il suo occhio si andò ad incrociare, fu il volto ritroso ed incupito dell'esaminatrice al suo seguito.
No… Non è il momento di concedermi certi pensieri. Vi sono altre dissidi che richiedono le mie attenzioni.
Scacciò via i suoi precedenti pensieri, ritenendoli inopportuni e superficiali; in quel momento era seriamente più impensierito per Knife che per ipotetici scenari partoriti senza fondamenti dalla sua mente.
L'esaminatrice era visibilmente provata e dolorante e ciò lo preoccupava; a confermargli poi che qualcosa non andava, v'era anche l'insolita taciturnità di lei, rotta solo per sfoggiare rimostranza verso l'interesse dei due nei suoi confronti, un netto contrasto rispetto all'esperienza con lei ad inizio giornata.
Mi domando se stia davvero bene.
Il ragazzo rispettò il volere della donzella e si esimé dal porle ulteriori quesiti; lasciò per sé i propri interessamenti e anche il compagno parve del suo stesso avviso.
Il viaggio fu più una piacevole passeggiata che una vera ricognizione dei dintorni.
Procedettero fino al punto di arrivo senza ulteriori intoppi: nessun incidente da sventare, nessun villain da fermare, nessun pericolo a minacciarli, fatta eccezione per qualche rallentamento dovuto agli acciacchi di Knife, il gruppo avanzò senza alcuna preoccupazione.
Siamo giunti al traguardo senza ulteriori interruzioni. L'esame dopo Tsubasa è stato così tranquillo che potrei quasi dichiararmi deluso.
Giunsero sul luogo indicato nella mappa come destinazione finale: qui non trovarono particolari addobbi o accoglienze ad aspettarli, dietro il muro di cinta v'era solo un'area circolare illuminata da dei neon ad attenderli, al cui centro troneggiava la stessa figura femminile che li aveva accompagnati quel giorno. Forse sbagliò Yoshito ad aspettarsi qualcosa di diverso da quella che giudicò esser la fine dell'esame, ma comunque un dubbio gli balzò nella mente.
C'è qualcosa che non va.
Stranito dalla situazione, che per qualche motivo ai suoi appariva anomala, si osservò intorno con circospetto in cerca di qualche tipo di risposta.
Non spiccicò una parola.
Fu Ryo a s prendere l'iniziativa e ad esporre le vicende che li avevano portati fin lì, mentre lui con le braccia incrociate e le gambe leggermente divaricate, continuava a recitare lo stereotipo del samurai serio e silenzioso, ad eccezione dei suoi occhi verso ogni direzione.
Per qualche motivo questa storia mi sta trasmettendo delle vibrazioni spiacevoli. Contemplò tra sé e sé osservando prima Knife o poi la donna su quello che sembrava una sorta di palco scenico. Forse la situazione è veramente più grave di quel che sembra.
Nel frattempo Sasaki continuò e terminò con la sua spiegazione, alla quale il giovane non aggiunse alcun commento o considerazione; si limitò a far di tanto in tanto dei cenni col proprio capo, come se volesse da conferma a tutto ciò che stava dicendo il compagno.
Mmh... Mugugnò sommessamente ed involontariamente, un verso che emise istintivamente come se cercasse di espellere quel flusso di pensieri che gli frullava nel cervello.
Non mi piace.
Si limitò a commentare nella sua testa in riferimento a quella circostanza che stavano vivendo. Il suo sguardo calò infine su Knife, cercando forse da lei una qualche risposta ai quei dubbi che il suo istinto gli stava suggerendo...❖ HERO ≠ WARRIOR ❖
Lv [4] - F [085] - Q [110] - A [080+030] - P [2/4]Tecniche, Equipaggiamento & Status
©Status:IllesoEnergia:165/300Tecniche Usate:NessunaINVENTARIOTECNICHE PERSONALI:Yoroi (鎧) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Yoshito ha creato questa tecnica come tributo alle grandi armature della tradizione samurai. Essa permette di creare una protezione a piastre costituita da un materiale resistente ai danni, emulando quindi la funzione di un'armatura. La protezione può essere applicata sia su una superficie o oggetto sotto forma di scudo o direttamente su se stessi o un qualcuno con cui si è in contatto fisico, creando temporaneamente uno o più pezzi di un'armatura Yoroi in base all'area da proteggere.
Resistenza: Media.Hinokami (火の神) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Portando la sua mano verso il suo fianco come per toccare un fodero immaginario, Yoshito evoca un'arma da taglio a corto raggio (un tessen o una katana) la cui lama è costituita da un materiale, solitamente metallico, altamente infiammabile che si incendia a contatto con l'aria. Questa tecnica è un tributo, bensì sia una blanda imitazione, alla tecnica di famiglia che porta lo stesso nome; solitamente eseguita da emitter di fuoco e che consente di incendiare la propria arma per rendere più temibili i propri attacchi.
Danno/Effetto: Medio / Può applicare ustioni [Medie].
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Ōdachi.Ōdachi (大太刀) [Livello 2] [40 PE + 5 M]
Portando entrambe le mani dietro il fianco destro come per nasconderle, Yoshito materializza un'arma da taglio la cui lunghezza è celata alla vista. Il giovane samurai, continuando a generare materia all'interno dell'arma, produce una lama flessibile ed allungabile che si estende istantaneamente nella direzione in cui è puntata; mentre si allunga, la lama può essere curvata per correggerne la direzione. La tecnica permette di effettuare attacchi a sorpresa a distanza se puntata verso un nemico o, se puntata verso il pavimento o un muro, di sollevare il ragazzo dal suolo e trascinarlo in una direzione specifica, permettendogli di raggiungere un punto normalmente non raggiungibile.
Danno: Medio.
Raggio: 3 metri.
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Hinokami (ma le fiamme sulla spada si estinguono).Kusarigama (鎖鎌) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Eseguendo un movimento ad arco verso l'esterno di entrambe le mani, Yoshito materializza tra le sue mani una kusarigama di colore nero. L'arma è composta da un kama, un falcetto con una lama curva lunga 60 centimetri che appare nella sua mano destra, il quale è collegato alla mano sinistra dal kusari, una resistente catena d'acciaio ad anelli che consente di aumentare la gittata dell'arma, alla cui punta è collegato un manico in acciaio come contrappeso. Ciò consente di poter gestire l'arma con maggiore libertà e di poterla recuperare una volta lanciata.
La kusarigama può essere utilizzata in mischia per attacchi diretti a corto-medio raggio, usandola come normale arma bianca o lanciandola verso un bersaglio dal kama o dal contrappeso e recuperandola tramite la catena; in alternativa, lanciandola dal manico in acciaio alla sua estremità, può essere usata per immobilizzare un bersaglio avvolgendolo con la catena.
Danno/Effetto: Medio / Può limitare temporaneamente i movimenti nemici.
Raggio: 3 metri.Enmaku (煙幕) [Livello 2] [25 PE]
Stringendo la mano in un pugno, Yoshito materializza nel suo palmo una polvere nera che può essere lancia o soffiata via direttamente nello stato particellare, o addensa in una piccola sfera del medesimo colore che esplode al contatto. Se lanciata, la sfera di polvere conflagra in una cortina di fumo nero che ricopre l'area nel punto della deflagrazione; essa può accecare gli avversari e occultare il ragazzo alla vista di quest'ultimi, rendendolo più difficile da individuare e permettendogli di celare i suoi attacchi. La polvere è formata da un composto infiammabile che, se acceso, incendia l'area di impatto e causa ustioni a coloro che si trovano nel suo raggio d'azione. La nube permane nell'area per un numero di turni pari al livello della tecnica anche dopo che è stata innescata.
Effetto: Accecamento / Occultamento o Ustioni Medie (Se innescata).
Raggio: 3 metri.
Durata: 2 turni.EQUIPAGGIAMENTO:ADAPTIVE SUIT [Costume]
Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.
Effetto: Resistenza danni lievi.
Peso: [0].
Durata: Permanente.HELMET [Accessorio costume]
Copricapo protettivo, facente parte dell'equipaggiamento individuale, realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa.
Effetto: Protegge da danni medi alla testa.
Peso: [0].
Durata: Permanente.ELECTRIC BOOSTER [Supporto]
WIDE ARROW [Supporto]
Questo dispositivo sembra a tutti gli effetti una vera e propria cintura molto massiccia. In realtà si tratta di una combinazione di un filo con un rampino a forma di freccia attaccato all'estremità, che può essere attivato premendo un piccolo bottone laterale. La corda è molto spessa e resistente al taglio, ed è lunga venti metri. Viene sparata solo in linea retta, ed è dotata di un sistema automatico riavvolgibile. Ciò gli permette di conficcarsi in qualsiasi superficie non metallica, permettendo a chi la usa di percorrere grandissime distanze in poco tempo e di raggiungere superfici altrimenti fuori portata. È utilizzata soprattutto durante dagli studenti durante gli allenamenti in terreni pseudo distrutti o dissestati.
Effetto: Utilizzabile come rampino o fune. [+10 in Agilità].
Peso: [1].
Durata: 1/3 Role.BUCKLER [Difensivo]
Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.
Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
Peso: [1].
Durata: Permanente.. -
.La segretaria di Mieko Sasaki annuì in cenno di comprensione alle parole del corvino. Era evidente che i due ragazzi fossero agitati o comunque pensierosi, e osservando il comportamento di Knife poteva certamente capire il perché.
Non preoccupatevi, non è successo nulla di grave. - rispose con voce pacata e tranquilla mentre il cerchio di metallo su cui si trovavano iniziava a salire verso il soffitto dello stadio - Il comportamento di Tsubasa è stato in regola e l'esame è valido, ma... - spegnendo la piccola torcia che portava nella mano destra, mosse la stessa nuovamente verso la giacca elegante estraendo ora uno smartphone - N.712 avrebbe dovuto evitare il colpo e andare a nascondersi, lasciandovi a combattere con N.283. - socchiuse gli occhi, osservando Knife emettere mugugni doloranti - Va tutto bene ora, non preoccuparti. - con quelle parole, accompagnate da una mano a poggiarsi sulla sua spalla, la segretaria compilò una serie di numeri sullo schermo del suo telefono al termine del quale ogni rumore emesso dall'esaminatrice cessò, accompagnato dal leggero inclinarsi del suo volto verso terra e lo strapiombo della mano che cercava invano di placare il dolore alla fronte verso terra, riportando il braccio in posizione rilassata lungo i fianchi. La dipendente di LIVE INC. sospirò.
Deve esserci stato un qualche tipo di problema nel caricamento dati, ma N.283 vi ha osservati da lontano e ha detto che vi siete comportati in modo esemplare. - si rivolse quindi nuovamente ai due. Forse il fatto che Knife era in realtà un automa proprio come Tsubasa era abbastanza per spiegare il suo comportamento erratico, la mole di informazioni che sembrava possedere riguardo al mestiere degli eroi e persino il suo peso eccessivo quando avevano provato a portarla fuori dal palazzo in procinto di crollare.
Che fosse lecito o meno lasciare che fossero dei robot ad analizzare le performance degli aspiranti eroi era una questione personale, anche perché da anni erano intelligenze artificiali più o meno sviluppate ad analizzare numerosi tipi di test. Con uno sforzo mnemonico avrebbero forse persino notato che la stessa Miku non aveva mai fatto riferimento agli esaminatori come "persone", né Knife aveva mai utilizzato aggettivi umanizzanti riferendosi a sé stessa.
L'esito dell'esame, comunque, non cambia. - aggiunse quindi mettendo via il telefono e aggiustandosi gli occhiali sul volto - A passare l'esame sono solamente i primi venticinque, pertanto dovrete attendere la conclusione degli altri. Spero capiate. - concluse con un inchino.
Di lì a breve, avrebbero superato l'ologramma che simulava il cielo del loro scenario di simulazione, attraversando un fascio di luce bluastra e ritrovandosi in un ben più scuro cilindro di metallo scuro. Nel giro di una manciata di secondi giunsero infine alla stanza di conclusione del test, dalle pareti interamente bianche ed ampia il giusto per ospitare quello strambo ascensore. Ad attenderli due uomini vestiti con un completo nero e con addosso degli occhiali da sole, come quelli che avevano accompagnato Miku all'appello.
Fate attenzione, ha già sofferto abbastanza. - disse loro, riferendosi a Knife con parole forse poco adatte ad essere rivolte ad un automa. I due uomini, decisamente muscolosi, si fecero carico dell'esaminatrice inerme per portarla in chissà quale laboratorio per essere rimessa in sesto.
Vi ringrazio per esservi presi cura di N.712. - si rivolse quindi ai due studenti con un inchino - Spero l'esito del vostro esame sia positivo. - nel caso in cui non ci fossero state ulteriori domande, Miku avrebbe lasciato la stanza facendo loro cenno di seguirla. Una volta usciti dalla porta avrebbe indicato loro il corridoio a destra che, dopo un paio di minuti di camminata, li avrebbe riportati alla stanza d'attesa dell'esame, quella dove si erano messi in fila per il teletrasporto sul luogo dell'esame. Gli addetti al viaggio non c'erano più, mentre un buon numero di studenti si trovava lì a chiacchierare in attesa degli esiti, proprio come loro.CITAZIONESe avete qualcosa da dire a Miku siete liberi di farlo, nel mentre ci approssimiamo alla conclusione.. -
.Ryo Sasaki
. -
.Con orecchio teso verso la donna, mentre manteneva inamovibile come una statua la sua posa a gambe larghe e braccia incrociate, Yoshito ascoltò con attenzione le parole che vennero pronunciate, sfoggiando un'espressione seria ch'era tra l'incredulo e lo scioccato.
Qual è il significato di questi numeri? Si domandò quando udì i le parole N.712 ed N.283 venir pronunciate da Miku. Che fosse veramente una macchina quell'individuo scarlatto con cui ho incrociato la mia lama? Il giovane Amaterasu, a differenza del compagno, non volle credere fino all'ultimo che Redwing Tsubasa fosse un realtà un robot e non un vero essere umano.
Non può essere... Si ripeté più volte nella mente. Quell'uomo era troppo "reale" per essere una mera menzogna. E poi… Se N.283 era il suo identificativo, il suo "vero nome", chi questo N.712 di cui questa donna sta parlando?
Scettico delle parole dell'assistente in camice bianco, i suoi pensieri erano un turbinio di domande e risposte auto-date per trovare una spiegazione logica dietro tutto quello che gli stava venendo raccontato, un qualcosa di troppo inverosimile per essere digerito come se nulla fosse.
Le poche certezze che pensava d'aver trovato tuttavia, vennero rese cenere e gettate al vento quando testimoniò un qualcosa che non avrebbe mai immaginato.
Impossibile...
Sussurrò a bassa voce Yoshito, incredulo d'aver appena assistito allo "spegnimento" di quella che, sia lui che Ryo, fino a quel momento pensavano essere l'esaminatrice assegnata alla valutazione del duo, quella che immaginavano essere una persona e non una macchina disattivabile con la semplice pressione di un tasto.
Mantenne la posa.
Come i samurai delle storie, l'aspirante eroe non permise alle proprie emozioni di trasparire mentre udiva quelle cose; per quanto incredulo e sorpreso per quella rivelazione, il suo volto rimase serio ed impassibile, privo di ogni emozione. Ad osservarlo, tuttavia, chi lo conosceva avrebbe notato l'assenza di sorriso sul volto del ragazzo.
Per quanto incredibili e sconcertanti fossero quelle informazioni, spiegavano alcune dei singolari comportamenti della ragazza.
Il suo modo di parlare quasi da copione. I suoi discorsi estremamente logici e freddi, basati esclusivamente su dati e statistiche, completamente privi d'empatia. Mentre Miku continuò a parlare, Yoshito continuò a fissarla… Senza contare il suo peso estremo e la sua capacità di resistere a cadute da altezze non indifferenti... Ma la mente s'era momentaneamente distratta per trovare una risposta alle proprie domande. Ed io che fosse per via del suo quirk e di un carattere stoico e diffidente.
Avrebbe voluto sorridere ma si trattenne, poiché non ritenne che il momento fosse prospero per lasciarsi andare a certe libertà.
Siam pur sempre ancor sotto esame.
Il gruppo non era rimasto statico per tutto quel tempo e, nel frattempo che dialogavano, avanzarono attraverso l'ologramma azzurro che faceva da cielo di quello scenario; superato l'artificio digitale, che in altra occasione avrebbe sorpreso il giovane ma in quel momento aveva roba decisamente più singolare a cui pensare, si trovarono nel luogo che decretava la fine del loro esame. Le pareti bianche del Tokyo Dome eran tornate a far da unico sfondo a circondare il biondo, fatta eccezione per il nero ascensore che spezzava quel pattern privo di colore.
Di lì a poco degli individui in nero vennero a recuperare Kni... No. L'automa N.712 per portarla a nuova destinazione. Se è vero che v'era un'anomalia dietro il suo comportamento, significa che probabilmente la stan portando in qualche luogo o laboratorio, per individuarne la causa e risolverne le irregolarità. Pensò nel frattempo che la portavano via. Ma era davvero "anomalo" il suo modo di comportarsi? Non si dava pace, non riusciva ancora a comprendere come quelli, per quanto astratti, potessero essere risposte e comportamenti di una macchina e non un vera persona.
Rimase in silenzio per tutto il tragitto con lo sguardo di chi ha molto da pensare; non espresse nemmeno un saluto finale o qualche commento sagace a differenza del compagno.
Non so come sentirmi a riguardo di questa storia. Il pensiero dell'esistenza di una tecnologia così avanzata, m'incuriosisce ma al contempo mi spaventa.
Giunto nella stessa sala in cui avevano atteso l'inizio d'esame, avrebbe mantenuto anche qui lo stesso religioso silenzio che aveva mantenuto fino a quel momento, se non fosse stato per Ryo che aveva deciso d'interrogarlo sul suo comportamento.
Dopotutto quel giorno Yoshito s'era comportato in maniera differente rispetto al suo solito. Corrucciato per i suoi pensieri a casa, aveva mantenuto un atteggiamento più freddo e distaccato, una vera antitesi a quello a cui il corvino era invece abituato. Durante l'esame e, nello specifico, durante lo scontro con Tsubasa, un po' di brio era tornato a smuovergli l'animo; ma la scarica di dopamina che aveva avuto s'era adesso assopita e dopo le ultime rivelazioni era tornato a chiudersi nella suoi pensieri.
Quando Ryo gli domandò cosa gli stesse succedendo, Yoshito scambiò con lui uno sguardo distratto, distaccato, e ci mise un po' per rispondere al ragazzo; si prese il suo tempo per poggiarsi ad un muro emulando il compagno e, chiudendo le palpebre e mantenendo le braccia incrociate, rispose all'altro non degnandolo nemmeno di uno sguardo.
C'è modo, tempo e luogo per porre i propri quesiti... Rispose Yoshito stoico e con un tono calmo. Benché i modi sian stati corretti, non son soddisfatti gl'altri due quesiti.
Criptico nella risposta, forse anche più del solito, non aggiunse altro al suo discorso. Rimase lì, fermo e con la schiena poggiata al muro, in attesa che chi di dovere gli comunicasse il suo futuro.❖ HERO ≠ WARRIOR ❖
Lv [4] - F [085] - Q [110] - A [080+030] - P [2/4]Tecniche, Equipaggiamento & Status
©Status:IllesoEnergia:165/300Tecniche Usate:NessunaINVENTARIOTECNICHE PERSONALI:Yoroi (鎧) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Yoshito ha creato questa tecnica come tributo alle grandi armature della tradizione samurai. Essa permette di creare una protezione a piastre costituita da un materiale resistente ai danni, emulando quindi la funzione di un'armatura. La protezione può essere applicata sia su una superficie o oggetto sotto forma di scudo o direttamente su se stessi o un qualcuno con cui si è in contatto fisico, creando temporaneamente uno o più pezzi di un'armatura Yoroi in base all'area da proteggere.
Resistenza: Media.Hinokami (火の神) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Portando la sua mano verso il suo fianco come per toccare un fodero immaginario, Yoshito evoca un'arma da taglio a corto raggio (un tessen o una katana) la cui lama è costituita da un materiale, solitamente metallico, altamente infiammabile che si incendia a contatto con l'aria. Questa tecnica è un tributo, bensì sia una blanda imitazione, alla tecnica di famiglia che porta lo stesso nome; solitamente eseguita da emitter di fuoco e che consente di incendiare la propria arma per rendere più temibili i propri attacchi.
Danno/Effetto: Medio / Può applicare ustioni [Medie].
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Ōdachi.Ōdachi (大太刀) [Livello 2] [40 PE + 5 M]
Portando entrambe le mani dietro il fianco destro come per nasconderle, Yoshito materializza un'arma da taglio la cui lunghezza è celata alla vista. Il giovane samurai, continuando a generare materia all'interno dell'arma, produce una lama flessibile ed allungabile che si estende istantaneamente nella direzione in cui è puntata; mentre si allunga, la lama può essere curvata per correggerne la direzione. La tecnica permette di effettuare attacchi a sorpresa a distanza se puntata verso un nemico o, se puntata verso il pavimento o un muro, di sollevare il ragazzo dal suolo e trascinarlo in una direzione specifica, permettendogli di raggiungere un punto normalmente non raggiungibile.
Danno: Medio.
Raggio: 3 metri.
Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Hinokami (ma le fiamme sulla spada si estinguono).Kusarigama (鎖鎌) [Livello 2] [25 PE + 5 M]
Eseguendo un movimento ad arco verso l'esterno di entrambe le mani, Yoshito materializza tra le sue mani una kusarigama di colore nero. L'arma è composta da un kama, un falcetto con una lama curva lunga 60 centimetri che appare nella sua mano destra, il quale è collegato alla mano sinistra dal kusari, una resistente catena d'acciaio ad anelli che consente di aumentare la gittata dell'arma, alla cui punta è collegato un manico in acciaio come contrappeso. Ciò consente di poter gestire l'arma con maggiore libertà e di poterla recuperare una volta lanciata.
La kusarigama può essere utilizzata in mischia per attacchi diretti a corto-medio raggio, usandola come normale arma bianca o lanciandola verso un bersaglio dal kama o dal contrappeso e recuperandola tramite la catena; in alternativa, lanciandola dal manico in acciaio alla sua estremità, può essere usata per immobilizzare un bersaglio avvolgendolo con la catena.
Danno/Effetto: Medio / Può limitare temporaneamente i movimenti nemici.
Raggio: 3 metri.Enmaku (煙幕) [Livello 2] [25 PE]
Stringendo la mano in un pugno, Yoshito materializza nel suo palmo una polvere nera che può essere lancia o soffiata via direttamente nello stato particellare, o addensa in una piccola sfera del medesimo colore che esplode al contatto. Se lanciata, la sfera di polvere conflagra in una cortina di fumo nero che ricopre l'area nel punto della deflagrazione; essa può accecare gli avversari e occultare il ragazzo alla vista di quest'ultimi, rendendolo più difficile da individuare e permettendogli di celare i suoi attacchi. La polvere è formata da un composto infiammabile che, se acceso, incendia l'area di impatto e causa ustioni a coloro che si trovano nel suo raggio d'azione. La nube permane nell'area per un numero di turni pari al livello della tecnica anche dopo che è stata innescata.
Effetto: Accecamento / Occultamento o Ustioni Medie (Se innescata).
Raggio: 3 metri.
Durata: 2 turni.EQUIPAGGIAMENTO:ADAPTIVE SUIT [Costume]
Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.
Effetto: Resistenza danni lievi.
Peso: [0].
Durata: Permanente.HELMET [Accessorio costume]
Copricapo protettivo, facente parte dell'equipaggiamento individuale, realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa.
Effetto: Protegge da danni medi alla testa.
Peso: [0].
Durata: Permanente.ELECTRIC BOOSTER [Supporto]
WIDE ARROW [Supporto]
Questo dispositivo sembra a tutti gli effetti una vera e propria cintura molto massiccia. In realtà si tratta di una combinazione di un filo con un rampino a forma di freccia attaccato all'estremità, che può essere attivato premendo un piccolo bottone laterale. La corda è molto spessa e resistente al taglio, ed è lunga venti metri. Viene sparata solo in linea retta, ed è dotata di un sistema automatico riavvolgibile. Ciò gli permette di conficcarsi in qualsiasi superficie non metallica, permettendo a chi la usa di percorrere grandissime distanze in poco tempo e di raggiungere superfici altrimenti fuori portata. È utilizzata soprattutto durante dagli studenti durante gli allenamenti in terreni pseudo distrutti o dissestati.
Effetto: Utilizzabile come rampino o fune. [+10 in Agilità].
Peso: [1].
Durata: 1/3 Role.BUCKLER [Difensivo]
Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.
Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
Peso: [1].
Durata: Permanente.. -
.Miku si congedò con un inchino, indicando ai due il corridoio che li avrebbe riaccompagnati alla sala principale. Lo Stadio - sotto la direzione di LIVE INC. - era stato ampliato ed ottimizzato per permettere lo svolgimento di più esami in contemporanea ma al contempo permettere un trattamento riservato ad ogni singolo esaminando, riducendo operazioni di valutazione dozzinale. Dell'ambiente che i due ragazzi avevano vissuto, così come tutti i loro compagni o contendenti, c'era insomma più falso che vero. Diverse stanze erano impilate in modo da occupare meno spazio possibile, spesso persino le distanze che venivano percepite erano tutt'altro che reali, il tutto semplicemente grazie alla tecnologia e senza alcun bisogno di ingannare le menti dei partecipanti. Proprio per questo motivo, l'attesa dei due aspiranti eroi non fu particolarmente lunga (perlomeno rapportata alla folla di partecipanti che avevano osservato all'esterno), riducendo l'imbarazzante silenzio creato dalle parole di Yoshito ad una manciata di minuti, forse per loro percepiti invece come interminabili a causa della tensione.
Dopo circa mezzora fece il suo ingresso nella stanza un uomo come tanti altri che avevano osservato - ben piazzato, con un vestito elegante nero e degli occhiali da sole a schermare il suo sguardo. Tirando fuori un tablet di dimensioni modeste dalla giacca si mise a fare l'elenco dei primi venticinque studenti in ordine alfabetico: Yoshito non ci mise quindi molto a sentire il proprio cognome, mentre per Ryo l'ansiogena attesa durò decisamente di più. In ogni caso, entrambi erano riusciti a passare quel bizzarro esame che pareva quasi interminabile.
Di quella giornata, in ultima battuta, tra i tanti interrogativi gliene sarebbe rimasto uno in più: l'uomo invitò i ragazzi a mettersi in fila per ritirare la propria licenza, invitando chi invece non era riuscito a passare l'esame a dirigersi negli spogliatoi per smaltire il grande numero di persone presenti in quella stanza. Ad ogni studente venivano consegnati, a turno, la propria licenza nuova di pacca avvolta in un piccolo foglietto di carta simile ad uno scontrino dove venivano riportati i vari parametri di valutazione assieme al valore assegnato dall'intelligenza artificiale che si era occupata del loro esame. Adocchiando i risultati degli altri, tutti erano curiosi di sapere il punteggio ottenuto, avrebbero potuto notare che venivano valutati parametri quali l'estetica e il costume, il problem solving, il modo di porsi e la capacità di valutare la situazione in fretta.
Sì, solo osservando i punteggi altrui sarebbero stati in grado di conoscere i parametri di valutazione: il loro foglietto era infatti costellato da cifre incomprensibili, sforando dai bordi e con l'inchiostro sbavato in molteplici punti. Insomma, di certo non sarebbe servito quello a far comprendere loro che qualcosa con la loro esaminatrice era andato storto. Con un po' di fantasia avrebbero forse potuto comprendere che era stato Redwing Tsubasa a prendersi carico della loro valutazione ma che, come in ogni atto burocratico che si rispetti, era necessario consegnare loro la pagella che l'esaminatrice realmente addetta all'esame aveva prodotto, per quanto incomprensibile e corrotta fosse. Se non altro era stato un esame particolare.LICENZA YOSHITO E RYOCITAZIONEBene ragazzi, abbiamo finalmente concluso anche quest'avventura. Chiudo qui l'attività e se avete ulteriori riflessioni a riguardo potete utilizzare le SQ o una role per trattarle, non vi trattengo oltre. Vi ricordo che col nuovo Regolamento una volta ottenuta la Licenza dovete necessariamente scegliere un'Agenzia presso la quale svolgere il Tirocinio: non essendo ancora affiliati ufficiali utilizzate il topic per il Passaggio d'Anno. Spero l'attività vi sia piaciuta e vi abbia interessato, vi lascio qui di seguito le vostre licenze come da rito, ringrazio Delin per essersene occupato a causa della mia mancanza del PC. Alla prossima!
EDIT prima che veniate a reclamare la mia testa: mi sono dimenticato l'exp.
Yoshito: +50 exp, Licenza Provvisoria
Ryo: +50 exp, Licenza ProvvisoriaSPOILER (clicca per visualizzare).