One goes in, One goes out

Combat | Shoya Ishida & Naru Narusawa

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    Narrato ▪ «Parlato» ▪ PensatoParlato Shoya



    Era abbastanza evidente. Ishida-senpai non rientrava in quella categoria di ragazzi o esseri umani incline a complimentarsi col prossimo. O anche soltanto a sorridere. Neanche per sbaglio.
    In effetti... L'unica condizione in cui sembrava arricciare gli angoli della bocca magari era un'illusione era quando diceva qualcosa con sarcasmo. Niente male per un futuro Pro-Hero dotato suo malgrado di immagine pubblica.
    Sai cosa? In fondo ci stava anche. L'allievo più anziano super-edgy, alto, dai capelli scuri e incredibilmente gloomy aveva il suo fascino immancabile. Qui come nei manga.
    Che poi qualcosa ...vaga soddisfazione? sembrava dimostrarlo. Naru non lo conosceva così bene da esserne sicura al 100% ma aveva la vaga sensazione che l'Ishida-senpai che stava discutendo con lei ora fosse leggermente diverso da quello incontrato un'eternità un'ora prima.
    Ah, bei tempi.
    Quando ancora la tuta che indossava era tutta d'un pezzo.
    Addio ad una buona fetta della sua magra borsa di studio: Quelle tute mica crescevano sugli alberi... fosse stato così ci si sarebbe arrampicata in 0.2 secondi
    Il commento sulla sua mancanza di stamina arrivò come previsto: in effetti sarebbe stato un notevole colpo di fortuna trovarsi difronte un Villain col pallino del fair play.

    «Ci semplificherebbero parecchio il lavoro, eh?»

    Naru aveva quel leggerissimo sospetto. Se un criminale si trovava davanti uno Hero atterrato nel dubbio prima di andarsene gli tirava uno o due calci nelle costole. O da altre parti più delicate, se era pragmatico.
    Insomma... Meno mostrava debolezza in azione e meglio era.
    Poteva non esserci una seconda volta, in effetti. Se vai contro la legge tanto vale farlo fino in fondo. In certi casi imputazioni come aggressione, violenza eccetra erano poca cosa rispetto ad un'accusa di terrorismo, strage o -perché no?- entrambe.
    Annuendo con convinzione, Naru cercò di assimilare bene quella lezione. Non per portare sfiga, ma aveva il presentimento che le sarebbe stato utile ricordarsela, là fuori...

    «...Messaggio recepito, senpai.»

    Fu all'osservazione successiva però che Naru inarcò un sopracciglio. Ishida-senpai aveva appena toccato un argomento interessante. Molto interessante. Quirk ed equipaggiamenti? La ragazza si era sempre chiesta come la cosa funzionasse, ed ancora per qualche mese la cosa sarebbe stata lontana dal suo curriculum alla Yuuei. Gli Heroes cominciavano a sfoggiarne dal secondo anno, ma le dinamiche che ci stavano dietro erano per lei un bel mistero.
    Di studenti più grandi c'era soltanto Ishida-senpai... Ma non le sembrava esattamente il tipo da starsene chiuso per settimane in laboratorio a progettare qualcosa che si potesse integrare con ]qualunque diavolo di cosa che le avesse devastato i capelli fosse il suo Quirk. Ce lo vedeva più ad arrivare all'ingresso del laboratorio, ricevere un misterioso oggetto X, annuire con il capo e andarsene via.
    Very cool.

    «Integrare quirk... Ed equipaggiamenti?»

    Poteva farne a meno ovviamente... Ma in quel caso ci sarebbe stato davvero poco che agli occhi di uno spettatore l'avrebbe potuta differenziare da una persona normale. A differenza di tanti Pro-Hero e probabilmente pure di Ishida-senpai non era in grado di alterare la realtà circostante, generare fenomeni atmosferici o interferire con una qualsivoglia legge della fisica. E visto che partiva veramente con poco in termini di poteri era cosa buona e giusta farsi aiutare dalla tecnologia.
    Ecco, magari era meglio restare entro i confini dell'eticamente consentito.

    «Mmm... (⌣̀_⌣́)»

    Incrociando le braccia Naru inclinò il capo di lato, chiuse gli occhi e cominciò a ragionare su cosa potesse aiutare la sua unicità.
    Meh.
    Per quanto si sforzasse non riusciva proprio a vedersi con pezzi di ferro e circuiti addosso. Non erano per niente pucciosi! Fino ad ora non aveva mai neanche preso in considerazione l'idea di attrezzarsi con qualcosa che non fosse -che so- un peluche o qualcosa di ragionevolmente carinoeccoccoloso. No, non l'avrebbe aiutata a combattere il crimine... Ma almeno avrebbe svolto il suo lavoro con tutta la felicità di questo mondo ♥
    Eh si, la carriera del Pro Hero era insospettabilmente difficile.
    Poi Ishida-senpai se ne uscì con una frase che suonava suppergiù come "fintanto che sopravvivi va bene tutto" e lì la ragazza non resse più.
    Arreggendosi lo stomaco esplose nella risata più liberatoria che le riuscì fare.
    Lo studente del terzo anno era una sagoma, come riusciva a sparare certe battute con l'espressione più seria e compassata di questo mondo?
    Se lui e Abaru-san si fossero conosciuti un giorno, il contatto tra i due sarebbe stato paragonabile all'incontro materia-antimateria come minimo!!

    «Sperimentare cercando di restare in vita? Nyahaha~★»

    Stanchezza e dolorazzi vari a parte era un sacco interessante starlo a sentire!
    Asciugandosi gli occhi inumiditi per la risata la ragazza fissò il senpai, comunque soddisfatta.
    Era severo e probabilmente i suoi complimenti erano in grado di riportare in vita i morti, ma tutto quel che diceva e faceva era in funzione di vederla crescere.
    Avere qualcuno capace e disponibile a starti dietro era... Davvero gratificante!

    «Mi sento molto motivata. A non morire, intendo.»

    Alzando il braccio destro e gonfiando l'inesistente bicipite Naru si esibì nella migliore smug face possibile. Era passato un mesetto dall'ingresso alla U.A., ma dopo tutti gli allenamenti che faceva lì sotto cominciava ad esserci qualcosa. Bastava guardare molto molto bene, dai,
    A quanto pareva il tempo di stare a chiacchierare era finito. Non le sarebbero dispiaciuti altri dieci minuti così... O anche finirla direttamente lì, ma Ishida-senpai sembrava avere qualcosa in mente. Sembrava essere d'accordo sul farla riposare ancora un po', a patto che stesse attenta ai suoi movimenti nella speranza di acquisire uno o due movimenti corretti.
    Forse. Se era proprio fortunata.

    «...Ryokai desu.»

    Seduta a terra con le piante dei piedi unite, Naru si limitò a pronunciare due parole. Un record per lei probabilmente, e forse anche troppe considerata la situazione.
    Non era una questione di mancanza di energie: semplicemente non poteva permettersi di dedicarne altre a qualcosa che non fosse osservare.
    Ciò che si rifletteva nei suoi occhi verdi adesso era la figura di Ishida senpai. Ginocchia piegate, gambe divaricate... Era un sistema complesso di movimenti, in cui ogni muscolo faceva la propria parte.
    Naru non conosceva nulla di arti marziali, eppure fu facile intuire che quella era una guardia. E non nasceva dal caso, ma dalla sicurezza derivata da esperienza ed infinite ripetizioni. Persino un'amatrice come lei poteva percepirne l'energia.
    I colpi, portati con una torsione che dalle gambe arrivava al busto e da quello alle braccia non erano semplicemente "questo-pugno-va-sul-volto-dell'-avversario". Dietro c'era tecnica. Una tecnica fatta per compensare alla mancanza di forza... O per aggiungere forza ad altra forza.
    Non si era mai interessata al combattimento o a come fare male al prossimo.
    Ma la bellezza dietro quei movimenti era innegabile.

    «...»

    Attendere l'arrivo dell'avversario, costruire un'azione sulla sua azione. In sostanza questo stava dicendole Ishida-senpai. Usare la forza, la velocità dell'avversario imponendogli non il suo ma il proprio timing. Qualcosa a cui Naru non aveva mai pensato. A cui non aveva mai avuto bisogno di pensare in effetti.
    Il modo ipnotico con cui si muoveva era... Indescrivibile. Era chiaro che nessuno di quei colpi portati ad un avversario immaginario era uguale all'altro. E non si trattava di metterci più o meno forza, o di agitare le braccia più o meno velocemente.
    Non aveva idea del come, ma le basi da cui quegli attacchi partivano erano completamente diverse.
    Come il trucco di un mago, che perde di efficacia quando sai che c'è una spiegazione razionale dietro anche quando non la riesci a scoprire, allo stesso modo Naru era in grado di dire che c'era un perché dietro quelle mosse.
    Quale fosse però non le era dato saperlo. Poteva soltanto avvertirne la presenza.

    ★★★

    Venti minuti passarono incredibilmente rapidi.
    In condizioni normali Naru si sarebbe trovata a contare le formiche che -poco distanti- facevano la spola tra i resti mortali di un insetto e una fessura nel terreno poco distante dopo cinque, forse sei minuti.
    Oppure, più semplicemente, si sarebbe addormentata.
    Eppure non era riuscita a staccare gli occhi di dosso dal senpai. E non perché fosse particolarmente affascinante o carismatico ok lo era ma non era quello il punto ma perché ciò che cercava di insegnarle era qualcosa di davvero denso.
    Alle medie aveva provato a fare qualche disciplina marziale. Sul serio.
    Aveva rinunciato subito. E alla sua vecchia scuola le possibilità neanche mancavano.
    Karate? Troppo faticoso e tornare casa piena di lividi e graffi non le piaceva affatto.
    Judo? La sola idea di avvinghiarsi a ragazze o peggio ragazzi sudati le faceva venire l'orticaria.
    Kendo? Neanche a parlarne. Voglio dire, avete idea dell'odore? Disgustoso!
    Con il senno di poi non sarebbe stato male aver approfondito un po' quelle basi... Non le avrebbero fatto male considerando la scelta di carriera fatta. Purtroppo non aveva la sfera di cristallo sarebbe stata un'Unicità interessante però e tutto quel che poteva fare era impegnarsi adesso.
    Alzandosi in piedi e stiracchiandosi, Naru avvertì la familiare sensazione dei muscoli indolenziti che come tanti piccoli lavoratori tornavano alla propria routine quotidiana.
    Lamentandosi parecchio insomma.
    Toccava a lei ora, eh?
    D'accordo. Ishida senpai le aveva fatto vedere un po' di mosse fighe... Quindi? Cosa aveva imparato?
    Anzi: era riuscira a capirci qualcosa? Non restava che un modo per capirlo.
    Chiedere direttamente al suo corpo, un passo per volta.
    Mettendosi davanti al ragazzo, giusto a quella distanza da non colpirlo accidentalmente non che avesse speranze a riguardo visto l'esito della mezz'ora passata a rincorrerlo fece la sola cosa che poteva fare: provare a copiarlo nella maniera più sensata possibile.
    Primo, non era Ishida senpai. Non era alta quanto lui, a differenza sua non aveva pettorali né altro da gonfiare e sicuramente il suo corpo non aveva nessuno di quegli automatismi che lui aveva dimostrato.
    Quelli -per intendersi- che facevano sembrare tutto facile.
    Allargò le gambe allo stesso modo... Forse un po' più ravvicinate rispetto a lui: ricordava qualcosa sul fatto che queste cose "dovessero essere prima di tutto comode...". Roba detta dal sensei alla prima (e per lei ultima) lezione al Club a scuola.
    La schiena era abbastanza dritta: avendo avuto tempo per ragionarci in effetti il ragazzo era rimasto per quasi tutto il tempo con la schiena bella distesa, senza mai piegarsi troppo in avanti o indietro. Quando usava la sua Unicità per hackerare il senso dell'equilibro il risultato era abbastanza simile... Interessante.
    Poi... Che altro mancava? Ah si. La rotazione.
    Il vantaggio di vedere quelle mosse per venti minuti era che le potevi osservare parecchio bene.
    E quei colpi non partivano dalle spalle. Potendo scommettere avrebbe detto... Dalle anche. O forse direttamente dalle gambe, passando da lì alle anche, poi alle spalle e quindi alle braccia.
    Una specie di colpo di frusta all'ennesima potenza. Più o meno.
    Avrebbe potuto chiedere i dettagli al senpai, ma in qualche modo era sicura che non avrebbe avuto risposta. Aveva capito che era quel tipo di persona che -se andava bene- se ne usciva con un cenno del capo al posto di una spiegazione. Aggiungendo due parole se proprio una era fortunata.

    «Fiuuu~»

    Chiudendo gli occhi e buttando fuori l'aria Naru... Non colpì proprio niente.
    Aveva un po' di tempo a disposizione. Meglio fare le cose per bene, no? Sferrare pugni e lanciare calci a casaccio era roba che faceva da bambina. Ed era già abbastanza stanca per fare pure brutta figura.
    Prima c'era da capire la base, le fondamenta.
    I pugni sarebbero arrivati. Ma avrebbero avuto un perché.
    Piano piano, a tentativi cominciò a muovere le anche, portando in avanti un lato. Quindi -ripetendo tutte le volte che serviva ed esplorando quelle sensazioni nuove- cominciò ad aumentare il movimento, come un pendolo. Dall'anca partì con la coscia, per poi aggiungerci il busto e infine (con molta cautela) il movimento delle braccia.
    Risultato finale? Qualcosa che un osservatore pietoso avrebbe potuto definire "frutto dell'impegno di un principiante".
    Sarebbe stato bello dire che Naru era un genio in grado di assimilare rapidamente quelle conoscenze.
    Purtroppo la realtà non era così generosa. O per lo meno, non era cosa che si potesse vedere in quelle condizioni.
    Sarebbe stato sufficiente dimostrare al senpai di non aver perso tempo facendole vedere quelle mosse.
    Ok, quindi questa era la base...
    C'erano tante, tantissime cose che ancora non capiva. Ed era soltanto il primo dei tanti colpi che il senpai aveva sferrato.
    Sarebbe stato un lavoro lunghissimo. Lunghissimo e necessario.
    jpg
    Naru Narusawa
    HEROES » LIVELLO 2
    | FORZA: 025
    | QUIRK: 025
    | AGILITÀ: 025

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Status: Danni lievi diffusi su tutto il corpo (Danni Medi alla messa in piega).
    • Tecniche usate: //
    • Energia:0055

    • Equipaggiamenti: //
    Adaptive Suit [0]:

    Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.

    • Durata: Permanente.
    • Peso: [0]
    • Costo: 500 ¥
    • Effetto: //
    • Potenziamento: Disponibile

    • Tecniche:
    Hearing x Vision [Lv1]:

    Descrizione: Naru è in grado di mappare l'area attorno a sé in modo abbastanza approssimativo sfruttando le vibrazioni sonore per ricostruire visivamente l'ambiente circostante. Non è in grado di percepire i colori ma solo la presenza di superfici.
    Tutto ciò che genera e riflette rumore percepibile acquisisce contorni ben definiti.

    • La portata della tecnica è pari alla capacità di Naru di sentire i suoni entro una distanza massima di [5 Metri].
    • Suoni troppo forti hanno il duplice effetto di assordare e accecare Naru durante l'uso di questa tecnica.
    • Condizioni di assenza ed eccesso di luce non hanno effetto su Naru durante l'uso di questa tecnica.
    Tipologia: Tecnica duratura
    Costo: 10 PE + 5 PE per Turno aggiuntivo
    Danni: //
    Vision x Olfaction [Lv1]:

    Descrizione Naru può visualizzare gli odori come se fossero oggetti solidi. Ogni odore ha forma, aspetto e colore tanto più definiti quanto questo è intenso.

    • Durante l'uso della tecnica la vista di Naru è severamente limitata. Non è in grado di percepire colori e la forma esatta degli oggetti solidi, con le stesse difficoltà di trovarsi in mezzo alla nebbia.
    • Odori troppo forti possono coprirne visivamente altri, come due liquidi colorati se mescolati tra loro.

    Tipologia: Tecnica duratura
    Costo: 10 PE + 5 PE per Turno aggiuntivo
    Danno: //
    Touch = Equilibrium [Lv1]:

    Descrizione Quest'abilità permette a Naru di sfruttare il senso del tatto al posto della vista nella gestione dell'equilibrio. Questo consente un controllo del proprio baricentro fino a quando Naru è in contatto fisico con una superficie solida (il pavimento, un muro, una corda, ecc.).

    • Quest'abilità permette a Naru di mantenere un bilanciamento ottimale anche in condizioni difficili (in movimento, con gli occhi chiusi, ecc.).
    • Le condizioni ambientali devono comunque essere sufficienti per garantire un equilibrio minimo (pareti verticali o troppo scivolose sono e restano impraticabili).
    • Quest'abilità concede a Naru un bonus di Agilità pari a +1 per ogni 10 punti del parametro Quirk per la durata della tecnica.
    • Quest'abilità non fornisce a Naru capacità di schivare attacchi di cui normalmente non sarebbe in grado (proiettili, ecc.).

    Tipologia: Tecnica di potenziamento
    Costo: 15 PE
    Danno: //
    Pain receptor = 0 Value[Lv1]:

    Descrizione La tecnica permette di disattivare temporaneamente alcune terminazioni nervose, più specificatamente i recettori del dolore. Ciò permette a Naru di ignorare per un breve periodo eventuali limitazioni provocate da lividi, tagli o abrasioni su una parte specifica del corpo.
    La tecnica può essere impiegata (con ovvi rischi da parte della ragazza) per consentirsi di sferrare colpi a mani nude più violenti di quanto normalmente sarebbe possibile, andando ad escludere i segnali d'allarme del proprio corpo.

    • I danni subiti non vengono annullati, semplicemente non vengono percepiti come tali per la durata della tecnica
    • Effetti come Sanguinamento o Paralisi si applicano normalmente
    • In caso di uso offensivo, Naru subirà danni Lievi alla parte del corpo usata per attaccare.

    Tipologia: Trasformazione
    Costo: 30 PE
    Danno +1 Step ai danni inflitti
    Durata: 3 turni
    Reflex Arc + [Lv1]:

    Descrizione Riconfigurando per pochi istanti il proprio sistema nervoso, Naru è in grado di ottimizzare il tragitto che gli impulsi sensoriali effettuano e la conseguente reazione da parte del proprio corpo.
    Ciò si traduce in un'azione motoria più rapida e precisa da parte della ragazza in seguito a stimoli di qualunque genere.

    • Quest'abilità consente a Naru di reagire ad un pericolo in condizioni che normalmente le sarebbero difficili, come evitare un'arma da lancio o un colpo sferratole da un'avversario.
    • L'abilità non la rende più veloce o forte di quanto sarebbe normalmente, quindi non le è possibile schivare colpi d'arma da fuoco o evitare le schegge di un'esplosione. Potrebbe tuttavia provare ad allontanarsi dalla traiettoria dell'arma prima che essa faccia fuoco o a ripararsi in tempo prima che l'esplosione avvenga.
    • Per poter schivare l'attacco Naru dev'essere consapevole della sua origine.
    • Quest'abilità concede a Naru un bonus di Agilità pari a +1 per ogni 10 punti del parametro Quirk per la durata della tecnica.

    Tipologia: Potenziamento
    Costo: 25 PE
    Danno //

     
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    Ricordo che faceva male. Guardarla stare male.

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    Shoya Ishida
    - Status: //
    - Equip: Full Dive (Quirk - Media)
    Maschera Antigas (3 su 3)
    - Abilità: Semiconductor
    - Tecniche Usate:
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    Hero Lv. 8 | III A | 19 Anni
    Narrato • ParlatoPensatoAscoltato
    Shoya sentì l’effetto dell’Ion Drug svanire quasi improvvisamente, aveva mantenuto la tecnica attiva per il limite massimo che gli era consentito di sopportare e adesso era visibilmente più affaticato, avrebbe avuto bisogno di qualche minuto per riprendersi completamente, la fronte sudata e la tuta praticamente incollata al corpo. Nel frattempo aveva concluso la sua esibizione di sparring contro un nemico immaginario cercando di mostrare alla sua allieva come impostare una difesa, un attacco e soprattutto le basi di un combattimento corpo a corpo. Lui stesso non era solito scontrarsi in maniera fisica contro i nemici, la maggior parte delle sue tecniche e del suo stile di combattimento si basavano molto di più sulla potenza esplosiva del suo Quirk e sull’interazione di esso con l’energia circostante; aveva imparato che era molto bravo a difendersi e contrattaccare, piuttosto che attaccare frontalmente il nemico, ed era giunto a questa consapevolezza grazie a tutte le innumerevoli missioni a cui non solo aveva partecipato, ma anche portato a termine con un discreto successo, i fallimenti si contavano con le dita di una sola mano.
    Gli occhi scuri di Shoya si mossero verso Naru, la quale aveva deciso di sedersi a terra per recuperare le forze, forse, oppure semplicemente perchè era più comoda da quella posizione. Il giovane aveva notato che l’allieva non gli aveva staccato gli occhi di dosso e soprattutto non aveva detto una parola, doveva essersi sforzata parecchio per non dare fiato a tutte le battutine e commenti che le rimbalzavano per la testa. Ancora una volta Naru si stava dimsotrando degna di essere lì e soprattutto degna del tempo che il suo senpai le stava dedicando, nonostante la situazione fosse ben più complicata di quanto avesse lui potuto immaginare.
    Mi fa parecchio piacere... vedere che sei motivata... a non morire... e soprattutto che le mie frasi ti facciano ridere... fai bene a non prendermi troppo sul serio... forse
    Ancora con il fiato un pò spezzato Shoya decise di rispondere a tutto quello che aveva detto la Kohai poco prima dell’esibizione di sparring, la giovane matricola era scoppiata in una sonorosissima risata, e aveva fatto bene, perchè le parole del senpai erano volutamente retoriche, però se avesse letto oltre le righe avrebbe potuto intuire quanta verità ci fosse in ognuna delle sue parole, anche le battute non erano dette a caso, ogni cosa aveva una cognizione di causa dettata dall’esperienza. Aveva visto fin troppi compagni di classe perdere la vita, venire rapiti o semplicemente gettare la spugna, quindi sperimentare sul campo di battaglia non era poi così scontato, eppure il sistema scolastico attuale si basava proprio su questo concetto, a scuola solo teoria, la pratica direttamente al tirocinio e solo dopo la licenza provvisoria. Ah, bei tempi quelli delle missioni clandestine senza nemmeno la licenza, era passato solo un paio di anni e già le cose erano completamente diverse, per questo motivo Shoya si stava impegnando con gli studenti più volenterosi, voleva trasmettere le sue conoscenze e le sue esperienze aiutando a formare i futuri eroi in parallelo al sistema scolastico della U.A.
    Era arrivato il momento dell’esibizione di Naru, doveva dimostrare cosa aveva imparato soltanto osservando il suo senpai per almeno una ventina di minuti. Quest’ultimo non aveva delle aspettative particolarmente alte, era evidente che la studentessa avesse meno di zero esperienza in arti marziali e che era già tanto se fosse riuscita a sferrare qualche pugno all’aria senza farsi male. Ma questo non era comunque un giustificante, ne tantomento un motivo per provare pena per lei. Si era ripromesso che sarebbe stato imparaziale, equo e severo in qualsiasi situazione, addolcire la pillola avrebbe portato un sollievo momentaneo inutile. Così Shoya ripreso il controllo del suo corpo, della respirazione e del battito cardiaco si rimise ben dritto in piedi incrociando nuovamente le braccia al petto, i suoi occhi ben aperti scannerizzavano il corpo della giovane studentessa, e non come un pervertito ovviamente, ma solo per studiare il suo posizionamento e i suoi movimenti.
    Ricordati sempre di aspettare il momento giusto, adesso è complicato, non hai nessuno davanti. Ma lì fuori prima o poi ti scontrerai contro qualcuno che vorrà farti del male, magari vorrà ucciderti... quindi sempre guardia alta, occhi ben dritti e pazienza.
    Shoya parlava pacatamente mentre la sua allieva iniziava a sferrare dei docili pugni all’aria, pochi, contati con il contagocce, però abbastanza precisi, era evidente che osservare il senpai per venti minuti aveva dato i suoi frutti.
    Dopo qualche mintuo il ragazzo più grande iniziò a muovere le braccia dando delle indicazioni a Naru, ma senza proferire parola, lasciò che la studentessa si conocentrasse solo sul suo obbiettivo e su nient’altro, quando commetteva un errore ecco che lui interveniva indicando un punto preciso o facendo un gesto evidente come “allarga di più le gambe”, “piega le ginocchia”, “guarda avanti” ecc.
    Forse Naru non avrebbe capito proprio tutto, ma si sarebbe abituata abbastanza velocemente.
    Nel frattempo la giornata stava scorrendo molto rapidamente, la calma del mattino era ormai alle spalle, il sole ben alto stava ad indicare che era quasi ora di pranzo e i moviemnti degli studenti tra un edificio all’altro erano sempre più frequenti, molti erano i curiosi che si fermavano ai bordi del campo ad osservare fugacemente cosa stesse accadendo. Beh bastava solo che Shoya si voltasse a fulminarli con lo sguardo perchè sparissero. Aveva un pò tutti paura di lui in quella scuola dopotuttto. Chissà i compagni di Naru cosa avrebbero pensato di lei vedendola in quella situazione. Chissà.
    ok ok può andare bene così.
    Diede lo stop dopo altrettanti venti minuti abbondanti, anzi quasi una mezz’oretta. Shoya era una maschera indecifrabile non si sarebbe riusciti a capire se era soddisfatto o deluso, si sarebbe percepito solo che comunque non era abbastanza, qualsiasi cosa avesse fatto Naru oggi non sarebbe stato abbastanza, era decisamente troppo presto per sentirsi arrivata.
    Dunque Naru chan, questo è l’inizio, è un millesimo della strada che hai davanti. Sappi che tutto dipenderà da te, io potrò fare poco di più di quello che sto facendo oggi. Il resto lo deciderai tu.
    Per la prima volta delle parole di speranza? Beh quasi, il retrogusto amaro era sempre presente in ogni frase di Shoya, era impossibile nascondere quel suo lato cupo e un pò dark.
    Vista l’occasione aveva già chiesto alla mensa della scuola di portarci direttamente qui del cibo per pranzare, penso ci porteranno degli Onigiri, ce li faremo andare bene... ci ricarichiamo un attimo e procediamo con un bel combattimento simulato. Mettiamo un pò in pratica tutto quello che abbiamo visto oggi.
    Parlava come se fosse tutto normale e scontato, come se fosse già stato scritto da qualche parte che oggi sarebbe andata così. La giovane studentessa sembrava non avere poi così tanto voce in capitolo.
    Shoya era tranquillo, si sedette anche lui per terra e dopo solo cinque minuti proprio come aveva previsto vennero a portare del cibo, Onigiri al tonno e al salmone con dell’acqua fredda e un pò di verdure.
    Itadakimasu!
    E iniziò a mangiare la sua porzione.
    Adesso è un buon momento per le curiosità Naru-chan. Dove hai imparato ad essere così determinata?
    Nel frangente del pranzo la conversazione poteva essere decisamente più informale, oltre che esserci un ruolo di senpai e kohai c’era anche un ruolo di studenti della scuola, quindi per quanto avesse fatto strano avrebbero potuto avere una conversazione normale per quei pochi minuti di pranzo.

    Scheda | Forza: 32 | Quirk: 500 | Agilità: 493 | Energia: 950

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    Il cambiamento nell'atteggiamento di Ishida-senpai fu... come dire? Repentino. No, forse non era proprio il termine giusto. Agli occhi di Naru fu come se una mano invisibile avesse premuto l'interruttore dietro la testa del ragazzo, quello con scritto "On-Off" per intendersi.
    Le ipotesi erano due: o era talmente esperto da riuscire a gestire la propria stanchezza a comando, o si trattava del potere del suo Quirk.
    ...In quel caso era molto probabilmente una delle applicazioni del suo Quirk. Meglio non pensare ad altre motivazioni di natura -diciamo- meno legale tipo doping o cose del genere.
    Avvicinandosi un pelo allo studente fece per avvicinargli una mano, ma si trattenne.
    I momenti di debolezza erano una cosa strana per i ragazzi. E a giudicare da quanto le aveva detto, erano qualcosa di parecchio problematico nel campo dei Pro-Hero.
    ...Meglio un approccio più rispettoso. Per il bene di entrambi.

    «Lo so, lo so, dovrei guardarmi prima allo specchio ma... Tutto bene senpai?»

    Limitando ad un sussurro la prima parte, un minimo di attenzione nei suoi riguardi era cosa abbastanza comprensibile.
    Si sarebbe sentita mostruosamente in colpa se Ishida-senpai si fosse fatto male nel tentativo di darle una mano.
    Ad un'occhiata più attenta poté constatare con molto sollievo da parte sua che si trattava solo di stanchezza. No, non sarebbe schiantato a terra per un attacco di cuore. Quello succedeva soltanto nei fumetti shonen, e mai al protagonista. Quasi mai.

    «Lo ammetto. Vorrei capire quanto "fai sul serio" e quanto sei ironico... »

    Doveva ammetterlo, conversare con Ishida senpai era abbastanza strano. Man mano che la conversazione (e la giornata) procedevano cominciava a intravedere qualche esile fessura in quella specie di Ō-yoroi psicologica con cui sembrava proteggersi dal mondo esterno... e assieme a quelle i primi accenni di qualcosa diverso dal sarcasmo con cui tendeva a rivolgersi a lei.
    Non che la cosa la disturbasse, ovvio. Rispetto alla media dei senpai nelle scuole di Tokyo era anni luce davanti, roba da far girare la testa a... boh, praticamente qualunque sua compagna di classe. Ben tre frasi gentili nell'arco di una sola giornata? Alcune delle sue amiche l'avrebbero uccisa per questo.

    «...Ma ho il sospetto che se sapessi la risposta non avrei molte ragioni per ridere, quindi per il momento preferisco non indagare oltre.»

    Quest'ultima frase fu pronunciata da Naru con un misto di imbarazzo e rassegnazione.
    Era chiaro che la vita fuori dalla Yuuei non fosse del colore e della consistenza dello zucchero filato. E che Ishida-senpai ne avesse di ragione da vendere in tutto quello che le aveva detto.
    Era anche abbastanza ovvio che non volesse dire di più, per modestia... O più probabilmente per non spaventarla troppo. Fin lì ci arrivava perfino lei.
    Motivo? Presto detto.
    Fino a quel momento non le aveva accennato una sola di quelle esperienze che aveva accennato prima che cominciasse il "giro della morte" attorno la U.A.
    E nessun senpai degno di tale nome si sarebbe perso l'occasione di vantarsi dei propri successi.
    Tranne due tipologie: quelli abbastanza maturi da conoscere il valore della modestia... E chi aveva vissuto esperienze che era meglio non dover raccontare al prossimo.
    In entrambi i casi Naru gli era molto grata.
    Avrebbe dovuto fare le sue esperienze, semplicemente.
    E se fosse arrivata sana e salva alla fine di quei tre anni avrebbe potuto confrontarsi sull'argomento con lui da pari a pari.
    Fino ad allora... Meglio limitarsi a seguire le poche, preziose indicazioni.
    E a pensare a come ripagare il senpai della disponibilità che le aveva dimostrato.

    ★★★

    La fine di quei venti minuti arrivò insospettabilmente presto.
    A livello fisico non fu qualcosa di particolarmente stancante... Ma mantenere quel livello di concentrazione, aggiungendo pure le sporadiche e preziose correzioni di Ishida-senpai era qualcosa di paragonabile a pochissime circostanze all'interno della U.A.
    Anzi, volendo essere sinceri non ricordava di essere mai arrivata a questo livello di produttività stanchezza.
    Aveva prodotto qualcosa di decente? Assolutamente no.
    Era qualcosa di più guardabile rispetto a quanto avesse mai fatto? Si poteva dire di si, dai.
    Ovviamente era qualcosa di adeguato al livello di "prima-lezione-con-un-insegnante-bravo"... Ma intanto era un inizio.
    Lo stop di Ishida-senpai arrivò come una divinità discesa dal cielo. Con raggi di luce, angioletti, squilli di tromba e tutto il resto.
    Stavolta Naru non ebbe neppure le forze per crollare a terra. Piegando le ginocchia verso l'interno reclinò il capo di lato con espressione vuota e lasciò che le poche forze vitali se ne volassero via come un palloncino dall'angolo della bocca.
    La classica scena in cui l'anima della protagonista esce fuori per ascendere in Paradiso insomma.

    «Uwaaah~ Non... non credevo di arrivare viva a questo punto...»

    E già questo era qualcosa. Se fosse riuscita a fare un salto nel passato prospettandosi una cosa del genere si sarebbe fatta una grassissima risata. Lei? Che arrivava a farsi un allenamento di questo livello? Seee...
    Ishida-senpai commentò la cosa con lo stesso entusiasmo di una lattina di té poggiata su un muretto.
    Ma il concetto espresso, quello lo si sarebbe potuto intendere come un briciolo di incoraggiamento nei suoi confronti, e tanto bastava per permettere all'immaginazione di Naru di appiccicare con violenza sul volto inespressivo del ragazzo un sorriso a trentadue denti con tanto di bishie sparkle che non fanno mai male
    Che c'è? L'immaginazione di una ragazzina non ha confini, è risaputo!
    Annuendo con espressione super-concentrata una Naru particolarmente coinvolta interiorizzò quelle frasi al pari della rivelazione di un Budda.

    «...R-ryokai desu! G-grazie per i preziosi consigli!!»

    Le parole successive di Ishida senpai -sul fatto che presto sarebbero arrivati degli onigiri direttamente dalla mensa del campus!- suonarono pericolosamente vicine ad una romantica dichiarazione d'amore alle orecchie di una Naru che, affamata com'era, avrebbe finito per mangiarsi direttamente quel poco che restava della sua tuta.
    Ciboooh....
    Fortunatamente per Ishida senpai tutto ciò che la ragazzina riuscì a percepire fu l'arrivo qualche minuto dopo del provvidenziale pranzo.
    E visto che ormai l'aspetto era l'ultima delle sue preoccupazioni, una Naru con due occhioni luccicanti ed un accenno di bavetta dall'angolo della bocca si rivolse al ragazzo in attesa del permesso di poter cominciare.
    Nonostante tutto era una brava ragazza.
    Avrebbero iniziato a mangiare insieme purché non la facesse aspettare troppo... O avrebbe finito per addentare direttamente lui.

    «Uwaaah...sul serio? P-posso?»

    Aaah, ecco che aspetto doveva avere la felicità.
    Triangolare, con un poco di alga nori ed un ripieno di tonno e salmone.

    Itadakimasu!
    «AlloraItadakimasu~♥»

    I riflessi con cui Naru afferrò i primi due onigiri facendone sparire uno in 0.001 secondi furono qualcosa cui probabilmente Ishida senpai non aveva avuto modo di assistere fino a questo momento.
    E la cosa includeva il lungo acchiappino nel quale Naru si era avvalsa al massimo grado del proprio Quirk.
    Quindi il ragazzo decise di sfruttare quel breve momento di respiro (perché la tortura la lezione sarebbe ripresa, giusto?) per soddisfare una piccola curiosità.
    Naru si girò verso di lui, le guanciotte gonfie di onigiri.
    Tra quello e lo sporco sul volto la somiglianza con un criceto troppo cresciuto era innegabile.

    «...?»

    Mentre la bocca di Naru faceva il suo lavoro masticando gli onigiri, gli occhi della giovane studentessa scoccarono al ragazzo un'espressione perplessa.
    Seguirono un paio di masticate, che terminarono con la prematura scomparsa di quello che un tempo era stato un veloce, pratico e soprattutto apprezzato pasto.
    Era chiaro che per come era affamata di onigiri come quello ne avrebbe mangiati dodici ok erano un po' troppi... Dieci tutti però! ma qualcosa le diceva che non avrebbe avuto troppo lusso per riposarsi.

    «Determinata? Non è... Normale?»

    La domanda che le aveva fatto Ishida-senpai era abbastanza strana, per lo meno ai suoi occhi.
    C'erano un sacco di aggettivi con cui avrebbe potuto descrivere sé stessa in quell'allenamento, e "inguardabile" era il più generoso.
    Ma "determinata"? Onestamente sentiva di non avere fatto che la metà del suo dovere.

    «Voglio dire, sai che vengo da una situazione... diversa dallo studente medio, qui.»

    Era sempre stata abbastanza generosa nei suoi stessi confronti. E "situazione diversa" era un modo gentile per dire "non sono stata addestrata come una della JSDF e no, non so spezzare colli a mani nude"... Era in tutto e per tutto una studentessa delle medie in procinto di cominciare la scuola superiore.
    Di quelle che se ne vanno in giro con le amiche per negozi, a provare pasticcerie, ecc. Quelle cose lì insomma.
    Una che aveva deciso di intraprendere una strada un pochino più difficile del normale, questo si.

    «Nel senso, fossi più interessata al lato "pubblicitario" dell'ambiente non avrei bisogno di questo genere di aiuto...»

    Ce n'erano diverse a scuola, e doveva ammettere che l'idea le era passata per la testa più di una volta.
    Diventare una Idol? Qualcuno in grado di fare gli spettacoli più belli con la scusa dell'essere "Pro-Hero"?
    Non ci vedeva niente di male nelle persone che perseguivano quella strada... Alla fine sfruttavano i propri talenti per portare gioia e speranza, no?
    Ahimé, per quello le mancava un prerequisito fondamentale.
    Un Quirk da utilizzare per il mondo dello spettacolo. Sarebbe stato fighissimo, ma sentiva che quella strada sarebbe stata persino più in salita di questa.
    E in fondo... Non era esattamente quello il tipo di Eroe che voleva diventare.

    «...Ma il posto che cerco è laggiù in mezzo, dove poter fare la differenza con queste mani.»

    Dicendo queste parole Naru passò con cura una punta dopo l'altra di tutte e dieci le dita vicino alla bocca, leccando gli ultimi chicchi di riso rimasti appiccicati.
    ...Ok, ok. Era la cosa meno cute che fosse possibile immaginare. Ma avreste sprecato anche solo un chicco di riso in quelle condizioni?
    Senza neanche prestarci troppa attenzione la ragazzina proseguì a parlare.

    «Se non prendessi la cosa con minimo questa serietà finirei per essere solo un pericolo per me stessa... E un peso per gli altri, non è così?»

    Fino a quel momento se l'era cavata più per il fatto di stare studiando in un ambiente... Protetto, a dir poco.
    La U.A. era con tutta probabilità il luogo più difeso di Tokyo, fatta eccezione per qualche banca o ufficio governativo.
    Roba che a confronto la tranquillità di casa a Saitama era un'area malfamata no non era vero, era un posto fantastico
    Ad ogni buon conto il concetto era quello.
    Non poteva permettersi di restare troppo indietro. Avrebbe dovuto sfruttare tutti i mezzi possibili per non diventare una palla al piede o un potenziale disastro ambulante quando la situazione si sarebbe fatta critica.
    E sarebbe successo, prima o poi. Questa era la strada che aveva scelto.
    Sporgendo la testa di qualche centimetro in direzione del quasi Pro-Hero volle azzardare lei una domanda.
    Forse era un po' personale... Ma se non sfruttava quell'occasione, quando glie ne sarebbe capitata una seconda?

    «...E tu senpai? Che cos'è che cerchi? Cos'è che ti motiva a continuare su questa strada?»

    jpg
    Naru Narusawa
    HEROES » LIVELLO 2
    | FORZA: 025
    | QUIRK: 025
    | AGILITÀ: 025

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Status: Danni lievi diffusi su tutto il corpo (Danni Medi alla messa in piega).
    • Tecniche usate: //
    • Energia:0055

    • Equipaggiamenti: //
    Adaptive Suit [0]:

    Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.

    • Durata: Permanente.
    • Peso: [0]
    • Costo: 500 ¥
    • Effetto: //
    • Potenziamento: Disponibile

    • Tecniche:
    Hearing x Vision [Lv1]:

    Descrizione: Naru è in grado di mappare l'area attorno a sé in modo abbastanza approssimativo sfruttando le vibrazioni sonore per ricostruire visivamente l'ambiente circostante. Non è in grado di percepire i colori ma solo la presenza di superfici.
    Tutto ciò che genera e riflette rumore percepibile acquisisce contorni ben definiti.

    • La portata della tecnica è pari alla capacità di Naru di sentire i suoni entro una distanza massima di [5 Metri].
    • Suoni troppo forti hanno il duplice effetto di assordare e accecare Naru durante l'uso di questa tecnica.
    • Condizioni di assenza ed eccesso di luce non hanno effetto su Naru durante l'uso di questa tecnica.
    Tipologia: Tecnica duratura
    Costo: 10 PE + 5 PE per Turno aggiuntivo
    Danni: //
    Vision x Olfaction [Lv1]:

    Descrizione Naru può visualizzare gli odori come se fossero oggetti solidi. Ogni odore ha forma, aspetto e colore tanto più definiti quanto questo è intenso.

    • Durante l'uso della tecnica la vista di Naru è severamente limitata. Non è in grado di percepire colori e la forma esatta degli oggetti solidi, con le stesse difficoltà di trovarsi in mezzo alla nebbia.
    • Odori troppo forti possono coprirne visivamente altri, come due liquidi colorati se mescolati tra loro.

    Tipologia: Tecnica duratura
    Costo: 10 PE + 5 PE per Turno aggiuntivo
    Danno: //
    Touch = Equilibrium [Lv1]:

    Descrizione Quest'abilità permette a Naru di sfruttare il senso del tatto al posto della vista nella gestione dell'equilibrio. Questo consente un controllo del proprio baricentro fino a quando Naru è in contatto fisico con una superficie solida (il pavimento, un muro, una corda, ecc.).

    • Quest'abilità permette a Naru di mantenere un bilanciamento ottimale anche in condizioni difficili (in movimento, con gli occhi chiusi, ecc.).
    • Le condizioni ambientali devono comunque essere sufficienti per garantire un equilibrio minimo (pareti verticali o troppo scivolose sono e restano impraticabili).
    • Quest'abilità concede a Naru un bonus di Agilità pari a +1 per ogni 10 punti del parametro Quirk per la durata della tecnica.
    • Quest'abilità non fornisce a Naru capacità di schivare attacchi di cui normalmente non sarebbe in grado (proiettili, ecc.).

    Tipologia: Tecnica di potenziamento
    Costo: 15 PE
    Danno: //
    Pain receptor = 0 Value[Lv1]:

    Descrizione La tecnica permette di disattivare temporaneamente alcune terminazioni nervose, più specificatamente i recettori del dolore. Ciò permette a Naru di ignorare per un breve periodo eventuali limitazioni provocate da lividi, tagli o abrasioni su una parte specifica del corpo.
    La tecnica può essere impiegata (con ovvi rischi da parte della ragazza) per consentirsi di sferrare colpi a mani nude più violenti di quanto normalmente sarebbe possibile, andando ad escludere i segnali d'allarme del proprio corpo.

    • I danni subiti non vengono annullati, semplicemente non vengono percepiti come tali per la durata della tecnica
    • Effetti come Sanguinamento o Paralisi si applicano normalmente
    • In caso di uso offensivo, Naru subirà danni Lievi alla parte del corpo usata per attaccare.

    Tipologia: Trasformazione
    Costo: 30 PE
    Danno +1 Step ai danni inflitti
    Durata: 3 turni
    Reflex Arc + [Lv1]:

    Descrizione Riconfigurando per pochi istanti il proprio sistema nervoso, Naru è in grado di ottimizzare il tragitto che gli impulsi sensoriali effettuano e la conseguente reazione da parte del proprio corpo.
    Ciò si traduce in un'azione motoria più rapida e precisa da parte della ragazza in seguito a stimoli di qualunque genere.

    • Quest'abilità consente a Naru di reagire ad un pericolo in condizioni che normalmente le sarebbero difficili, come evitare un'arma da lancio o un colpo sferratole da un'avversario.
    • L'abilità non la rende più veloce o forte di quanto sarebbe normalmente, quindi non le è possibile schivare colpi d'arma da fuoco o evitare le schegge di un'esplosione. Potrebbe tuttavia provare ad allontanarsi dalla traiettoria dell'arma prima che essa faccia fuoco o a ripararsi in tempo prima che l'esplosione avvenga.
    • Per poter schivare l'attacco Naru dev'essere consapevole della sua origine.
    • Quest'abilità concede a Naru un bonus di Agilità pari a +1 per ogni 10 punti del parametro Quirk per la durata della tecnica.

    Tipologia: Potenziamento
    Costo: 25 PE
    Danno //



    Nota per lo staff:

    Mi è stato fatto notare in altro topic un uso improprio degli Emoji. Non vado a modificare tutti i post precedenti in questa specifica role ma prendo atto della cosa e faccio in modo di adeguarmi da questo momento in poi.
     
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    Ricordo che faceva male. Guardarla stare male.

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    Shoya Ishida
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    - Equip: Full Dive (Quirk - Media)
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    - Tecniche Usate:
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    Hero Lv. 8 | III A | 19 Anni
    Narrato • ParlatoPensatoAscoltato
    Al segnale di “Itadakimasu” entrambi iniziarono a divorare i loro Onigiri in religioso silenzio, lasciando che le loro mascelle e il suono dei denti fosse l’unica melodia ritmica percepibile nell’area lì attorno, sembrava come se tutto si fosse fermato per lasciare riposare i due studenti all’ombra degli alberi del campo di addestramento esterno. Lo stomaco si faceva ben sentire, dopotutto si erano entrambi svegliati molto presto e il livello dell’allenamento era stato sempre molto alto e intenso, per non parlare dello sforzo mentale di Shoya nel controllare il suo Quirk onde evitare di arrecare un danno eccessivo alla Kohai; quantunque se ne dica riuscire a controllare i propri poteri e limitarne gli effetti necessitava una concentrazione e uno sforzo non indifferente, anche questo però era necessario per diventare un Pro-Hero di tutto rispetto, altrimenti le conseguenze nel rilasciare liberamente ogni tecnica sarebbero potute essere molto gravi.
    Proprio per tutto questo sforzo era necessario rifocillarsi e non potevano che mangiare niente di meglio di riso e proteine, grazie anche all’ottimo servizio mensa della scuola; ecco se c’era una cosa su cui nemmeno il ragazzo si poteva lamentare era il livello di servizio che c’era all’interno dell’istituto: tutto sempre pulito, aule perfettamente in ordine, campi di addestramento ripristinati in tempo zero, cibo a volontà e in qualsiasi occasione. Sotto questi punti di vista la vita dello studente della U.A. era indubbiamente una bella vita, zero preoccupazioni e cento per cento servito e riverito.
    Dopo qualche minuto in cui non volò nemmeno una mosca Shoya fu il primo a parlare rompendo quell’equilibrio di calma e quiete che si era formato, strano eh? Il paradigma della giornata era stato ben diverso, solitamente toccava a Naru parlare tanto e al ragazzo dire poche parole. Fatto sta che il quasi Pro-Hero fece una domanda e roteò gli occhi verso la Kohai, la quale era molto molto concentrata nel riempirsi la bocca di quanto più riso potesse, dava proprio l’aria di essere a digiuno da settimane o realisticamente aveva consumato così tante energie che probabilmente non sarebbero bastati due o tre Onigiri per saziarla. La ragazzina tutta curata e composta si era ormai lasciata andare in atteggiamenti ben poco da tipica “ragazza giapponese”, leccarsi le dita davanti ad un Senpai non era di certo cosa che capitava tutti i giorni. Shoya d’altro canto non ne fu poi così scandalizzato, non la vedeva come una mancanza di rispetto, anzi era lui il primo a non sottostare molto alle rigide regole del protocollo giapponese, va bene l’inchino e i titoli, però non si poteva poi stare attenti a proprio ogni cosa. Quindi non reagì con una faccia scandalizzata o con uno sguardo di rimprovero, semplicemente rimase ad osservarla palesemente divertito e con gli occhi che quasi gli lacrimavano da quanto si stava trattenendo dal ridere. Naru era davvero un personaggio.
    Le risposte della giovane studentessa non tardarono molto ad arrivare interrotte tra una pausa di riflessione e l’altra, lei non si sentiva particolarmente “speciale” vedeva questa sua determinazione come una necessaria conseguenza del percorso che aveva scelto, era consapevole di non essere la più allenata e preparata aspirante eroina della scuola, eppure comprendeva che si sarebbe dovuta rimboccare le maniche per non essere un pericolo per sé stessa e per gli altri.
    Soprattutto queste ultime parole furono quelle che colpirono dritto nel cervello di Shoya, i quali occhi si illuminarono per un brevissimo istante e un sorriso soddisfacente gli si stampò sul volto, non avrebbe esplicitato il suo compiacimento nel sentire queste risposte però si poteva notare come il suo sguardo severo si fosse decisamente addolcito, Naru aveva fatto un po' breccia all’interno della corazza dell’aspirante eroe.
    Il ragazzo dai capelli neri rifletté molto su questo flusso di coscienza della kohai e pensò che se anche solo la metà dei suoi compagni di corso l’avessero pensata così probabilmente non sarebbero finiti dove sono finiti e forse avrebbe avuto qualche collega in più all’interno del suo percorso, forse avrebbe potuto fare affidamento anche su altri e non solo su se stesso. Quindi con un tono di voce decisamente più ammorbidito ma comunque carico di una certa serietà rispose ai pensieri di Naru.
    Quello che dici non è per nulla scontato e dopotutto mi fa pensare che con te non stia del tutto sprecando il mio tempo, anzi inizio a vedere una luce in fondo al tunnel.
    Diede un ultimo morso al suo Onigiri e finì di masticarlo in tutta calma consapevole di aver detto una frase un po' ambigua e che poteva essere interpretata in mille modi. Stava davvero perdendo del tempo e ora si stava ricredendo? Aveva fatto un complimento a Naru? non lo avrebbe di certo specificato, semplicemente avrebbe mantenuto il contatto visivo per qualche secondo, per poi distoglierlo e guardare altrove per continuare a parlare, ovviamente dopo aver finito di masticare.
    Vuoi fare la differenza eh? Mi sembra di risentire me qualche anno fa, sì decisamente.
    Guardando il cielo sorrise mentre gli passavano di fronte immagini di lui che frequentava lezioni, si allenava, partecipava alle missioni e tante altre cose fatte durante gli anni da studente. Shoya rimase imbambolato davvero qualche minuto anche per dare il tempo a Naru di finire di mangiare, aveva sentito benissimo che lei gli aveva posto una domanda, ma ancora era troppo presto per rispondere.
    Così passati alcuni minuti di silenzio ambiguo si sarebbe destato in maniera repentina mettendosi in piedi e battendo un colpo con le mani.
    Pensavo fosse palese il motivo per cui continuo su questa strada, semplicemente voglio essere il numero uno, ma non solo in quella stupida classifica pubblicata dal Rising Sun Magazine, voglio esserlo per tutti, ad ogni costo…
    Scambiò un’occhiata con Naru parecchio diversa da quelle precedenti, la giovane avrebbe potuto notare come qualcosa di nettamente misterioso e oscuro si nascondeva dietro le ultime parole del senpai e soprattutto dietro ai suoi occhi, un ombra poco definita che non faceva di certo stare tranquilli.
    Però adesso ci dobbiamo alzare, facciamo due passi e poi torniamo qui per completare l’allenamento con un po' di sparring tra me e te.
    Interruppe così quel momento magico e quasi romantico di un pranzo all’ombra degli alberi. Se qualcuno li avesse visti da lontani li avrebbe potuti scambiare per una coppietta, non fosse per le macchie di sangue e per la tuta strappata di Naru.
    Avrebbero così iniziato a camminare prima ad andamento tranquillo e dopo una decina di minuti facendo una leggera corsetta, molto leggera altrimenti avrebbero vomitato riso dopo pochi secondi. L’aria era decisamente più calda, il sole ben alto nel cielo lasciava poca speranza di trovare ombra. Il sudore iniziava a spillare qualche goccia mentre la pelle diventava sempre più rovente.
    Muoversi sotto il sole e a questa velocità dopo aver mangiato non è follia, so quello che stai pensando, anche questo fa parte dell’allenamento. Quando siamo in missione i nostri nemici non aspettano che tu Naru-chan finisca di mangiare i tuoi buonissimi Onigiri, spesso dovrai stare a digiuno e altrettante volte dovrai combattere subito dopo aver mangiato al volo un boccone.
    La tregua del pranzo era decisamente finita. Shoya era tornato più agguerrito di prima, il suo tono nuovamente severo e il suo sguardo corrucciato scrutava ogni movimento della giovane kohai.
    Inizia anche a pensare al ruolo che dovrai ricoprire, come ti dicevo tu potrei essere un ottimo supporto per gli eroi con un Quirk più offensivo, ma non per questo devi pensare che la tua vita sarà più tranquilla o più longeva. Dovrai sempre essere pronta ad intervenire, notte, giorno, in qualsiasi contesto… che faccia freddo e che faccia caldo come ora, sotto l’occhio del sole cocente. Su su!
    Avrebbe continuato a parlare mentre il ritmo di corsa aumentava sempre di più senza mai raggiungere il livello della mattinata, non voleva di certo correre velocemente, solo fare un po' di sano movimento per accelerare la digestione.
    Il tutto sarebbe durato circa una quarantina di minuti con qualche pausa di camminata molto lenta.
    Shoya era visibilmente sudato, però soddisfatto e nuovamente carico di adrenalina ed energia per completare l’ultima parte dell’allenamento, quello più complicato forse.
    Qualche secondo di pausa, poi guardia alta e via di pugni e calci.
    Avrebbe atteso qualche secondo in caso Naru avesse qualcosa da dire.
    Scheda | Forza: 32 | Quirk: 500 | Agilità: 493 | Energia: 950

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    Arrivati a quell'ora della giornata la temperatura era assolutamente perfetta, il freddo umido della mattina praticamente un ricordo.
    Quello, ed il fatto che ormai la concezione di "fastidio" era diventata talmente familiare da permettere a Naru di ignorare... Praticamente tutto ciò che non fossero gli aspetti positivi di quel momento.
    Nel senso: era lì, finalmente seduta a mangiare e a riposarsi in compagnia di un ikemen come Ishida senpai.
    Poi ovviamente si sarebbe potuto far notare il fatto che era ridotta ad uno straccio (usato, è ovvio), coperta di tagli, lividi, sporca, con i capelli ridotti ad un groviglio indecoroso e pure affamata... E che doveva tutte le precedenti all'ikemen di cui sopra. Dettagli insomma.

    «...»

    La reazione di Ishida-senpai alle sue considerazioni fu... come dire? Umana?
    Per un istante sicuramente un'allucinazione le parve quasi di intravedere un sorriso. Uno di quelli veri. Qualcosa che da solo poteva quasi giustificare tutta la fatica di quella giornata. Ovviochenoneraunaragazzafacilechesilasciavacomprareconunsorrisokakkoi...
    Ad ogni modo quella combo dell'espressione rilassata e di complimenti moderati doveva essere classificata come arma! Dopo una mattinata del genere una ragazzina come Naru non era assolutamente in grado di replicare in maniera adeguata.
    Fece quindi l'unica cosa possibile.
    Abbassò la testa in modo da coprire il volto con i capelli, nascondendo gli occhi a quelli del ragazzo.
    Quindi sussurrò una sola parola, cercando di mascherare quel sorriso soddisfatto che non voleva sapersene di andare via.

    «...arigatō.»

    Fu invece sorprendente scoprire che la motivazione del quasi Pro-Hero era qualcosa di semplice e allo stesso tempo molto, molto lontana.
    Scostandosi i capelli di lato Naru scrutò l'espressione di Ishida senpai. Era diversa dal solito, non era severa o inespressiva... C'era qualcos'altro dietro.
    Qualcosa che unita a quelle ultime parole "...ad ogni costo" non riuscì a trovare esattamente rassicurante. O anche solo piacevole.
    Il concetto stesso di diventare il numero uno si portava dietro una serie di implicazioni che Naru non poteva neanche concepire. Non quando ancora era all'ABC della professione almeno.
    Non sapeva spiegarlo bene a parole, ma di una cosa era sicura.
    Quell' "ogni costo" era qualcosa di pericoloso. E che di sicuro non avrebbe saputo affrontare adesso, fisicamente... O come persona.
    Replicò in maniera semplice, dicendo l'unica cosa che non suonasse come inutile adulazione.
    L'obiettivo del ragazzo era bello in sé. E motivo di ammirazione da parte di Naru.

    «E'... una bella ambizione, senpai.»

    Certo che con l'età e l'esperienza le motivazioni potevano cambiare parecchio eh? Sentirsi dire che all'inizio del suo percorso il ragazzo era stato motivato da qualcosa di simile a quanto adesso spingeva Naru era in un certo senso rassicurante.
    D'altro canto c'era la concreta possibilità che in un futuro più o meno remoto anche le sue di motivazioni sarebbero diventate qualcos'altro... e non necessariamente di tanto idealistico. Quanto esarttamente sarebbe rimasto di quell'innocente punto di vista? Lo avrebbe scoperto probabilmente al primo impatto con il mondo reale.

    «E così il "voler fare la differenza" è stato soltanto l'inizio del percorso?»

    No, non ce lo vedeva Ishida-senpai al primo anno appena arrivato alla Yuuei in versione Naru-ma-ragazzo pieno di energia e di buoni propositi in quello che poteva essere un ottimo esempio di shonen protagonist.
    E... No, l'idea era troppo assurda. Ci si sarebbe potuto fare un numero da cabaret sulla cosa.
    Però se metteva insieme tutti i pezzi, gli indizi e le reazioni del quasi Pro-Hero cominciava a intravedere qualcosa di più rispetto al senpai monoespressivo che l'aveva accolta all'alba ai cancelli della U.A.
    Avvicinando le gambe al petto e avvolgendole fra le proprie braccia fece scivolare la testa di lato, senza distogliere gli occhi da quelli del ragazzo.

    «Sai... Forse un po' comincio a capire. Forse. »

    Purtroppo come tutte le cose belle anche quella pausa sembrava destinata al termine. Cosa li avrebbe aspettati? Stavolta Ishida senpai non la tenne sulle spine, con quella che poteva essere una versione light della tortura della mattinata quanto light fosse in realtà era tutto da scoprire.
    "Due passi"... Seee, come no?
    L'entusiasmo sul volto di Naru si eclissò più velocemente degli onigiri appena mangiati.

    «Uwaah∼ Niente pausa per digerire?»

    Nel dire queste parole e senza mutare minimamente l'espressione svogliata e semi-depressa la sedicenne si era già alzata cominciando a stiracchiarsi in un fantastico esempio di come frasi, espressione ed azioni non coincidessero minimamente.
    Se la voglia di continuare era sotto le scarpe il senso del dovere la stava praticamente facendo muovere con il pilota automatico. Il senpai aveva dato il comando? Tempo di partire quindi. Se aveva fiato per lamentarsi della cosa poteva tranquillamente farlo E cominciare a riscaldarsi.
    In un modo o nell'altro sarebbe arrivata in fondo a quella giornata.
    Restava solo da capire se le energie le sarebbero bastate o meno: intanto ne aveva recuperate una buona parte grazie a quella piccola e significativa pausa pranzo.

    ★★★

    Il percorso davanti a sé... Il calore del sole del primissimo pomeriggio... Una corsetta tranquilla assieme ad un senpai più grande...
    Tutto sarebbe stato perfetto, se non fosse stata reduce da una mattinata assolutamente sfiancante dal punto di vista fisico e mentale!
    ...Per fortuna (o inaspettata pietà da parte del ragazzo) il ritmo sembrava essere parecchio più tranquillo rispetto a quando si erano incontrati. Tranquillo, non rilassante: considerata la situazione in cui Naru si trovava anche quel ritmo entro breve sarebbe diventato faticoso da tenere per quanto il quasi Pro-Hero stesse chiaramente tenendo in considerazione le energie spese era da quelle cose che si vedeva l'esperienza.
    Neanche una decina di secondi dopo l'aver pensato che il confine tra follia e allenamento ben strutturato era incredibilmente sottile Ishida senpai se ne uscì con una considerazione che, oltre a farle mancare un battito, le fece venire il sospetto che il Quirk del ragazzo avesse a che fare con la telepatia.
    Quello, oppure le si leggeva in faccia quello che pensava ok era più probabile la seconda.

    «R-ryokai desu! ...ehi, non si legge nella mente di una fanciulla, è sexual harrassment!»

    Pronunciando a mezza voce e palesemente imbarazzata la seconda parte della frase Naru distolse lo sguardo dal ragazzo. Molto meglio fissare l'orizzonte... Almeno fino a quando il volto avrebbe ripreso il colore naturale.
    Al momento faceva concorrenza con i capelli.
    Ne approfittò per riflettere un po' sulla questione del tipo di Hero che avrebbe deciso di essere. In effetti non si era mai posta il problema... Poteva considerare la sua strada praticamente decisa per via del suo Quirk? Aveva senso per lei puntare a diventare una Supporter? Bella domanda.
    Indubbiamente il modo migliore per affrontare un Quirk offensivo era di impiegarne uno altrettanto offensivo.
    Ma non era certamente l'unico, e un sacco di Pro Hero nelle posizioni alte della classifica lo dimostravano bene: alla fine era tutta una questione di strategia.
    Certo, l'idea di essere quella che alla fine della giornata permetteva ad altri Pro Hero di salvare la giornata non era affatto male.
    Entrambe le strade avevano i propri vantaggi... E se c'era qualcosa che Ishida senpai gli aveva insegnato oggi era che una non precludeva affatto l'altra.

    «Chiaro... Ci rifletterò... sopra....»

    In futuro però, eh? Ora c'era da sopravvivere.
    Se quel che aspettava Naru era lo sparring che si era risparmiata durante la mattinata era decisamente il caso di arrivarci quantomeno con le forze necessarie per stare in piedi ed assumere una guardia decente.
    Non si aspettava di essere presa a calci e pugni dal ragazzo a fianco a sé... Ma neanche di essere trattata con i guanti.
    I miracoli accadevano una volta sola, e quello della mattina contava decisamente come tale. Meglio partire con l'aspettativa che non sarebbero state esattamente spintarelle bonarie quelle che l'aspettavano al termine di questa corsetta.
    Appuntandosi mentalmente di passare dall'infermeria e fare incetta di pomate e cerotti sfiammanti al termine della giornata una Naru già bella riscaldata si focalizzò sul mantenere un ritmo quanto più possibile regolare.
    Ogni respiro risparmiato adesso era una possibilità in più di dimostrare a Ishida senpai che qualcosa di quanto le aveva fatto vedere aveva fatto presa nei venti neuroni e poco più che la studentessa si ritrovava∼★

    ★★★

    Sostenendosi sulle proprie ginocchia Naru era arrivata al limite. Beh, quasi.
    Già il fatto che dopo quaranta minuti di "corsetta" sul serio, quella era una corsetta??? non fosse stramazzata al suolo era già qualcosa. Il ritmo era più blando, il cibo a pranzo le aveva dato più energie... E già aveva capito un paio di cose su come fare un pelo meno fatica.
    Anche Ishida senpai era quantomeno affaticato, cosa che le diede un minimo di speranza: ora dopo ora anche lui doveva dimostrare di essere un essere umano in carne ed ossa... prima o poi.
    Calma Naru... Respiri profondi... ecco, così...
    D'accordo, non era in perfette condizioni. Ma di sicuro era in grado di ascoltare e metabolizzare quanto il ragazzo le stava dicendo.
    Che poi si traduceva in un concetto semplice. "Recupera il fiato che poi iniziamo." Ottimo, davvero.

    «*Wheeze*»

    Buttando fuori tutta l'aria e incamerandone di nuova con grosse inspirazioni la studentessa alzò gli occhi al cielo. Da una parte era contenta di essere arrivata fino a quel punto... Dall'altra un po' le dispiaceva.
    Era l'ultima occasione per apprendere qualcosa dal senpai. Non che avessero trascorso assieme così tanto tempo, eppure in quella sola giornata si era presa più cura lui di lei di quasi tutti gli studenti della Yuuei... E di buona parte del corpo docente.
    Come poteva dimostrargli la gratitudine per quanto aveva fatto e stava facendo nei suoi confronti?
    La risposta era desolatamente semplice.

    «Ok, differenza di esperienza... *Wheeze* ...E tutto il resto...»

    Portando le mani dietro la nuca armeggiò velocemente con i capelli, legandoli con poche mosse esperte in una semplicissima coda di cavallo con un elastico sopravvissuto per miracolo in una delle tasche della tuta.
    Era il caso di affrontare la cosa con relativa la massima serietà. I capelli sciolti avrebbero potuto essere un rischio, impigliarsi da qualche parte... O persino venire afferrati. E rispetto ad una coda, una singola ciocca non era poi così resistente... Oltre che fare un male cane quando veniva strappata.
    Possibilità di arrivare anche solo a sfiorare il senpai? Praticamente zero.
    Era un motivo per non provarci? Assolutamente no!!

    «Ma abbassa la guardia, senpai... E vedrai...»

    Era passato soltanto qualche secondo dallo stop di Shoya Ishida, ma l'idea di sprecare anche un minuto di quel tempo recuperando fiato non era più una prospettiva piacevole come prima.
    Poteva partire subito? Sarebbe partita subito. Fine.
    Ogni istante contava. Era il tempo di un tentativo in più!
    Certo, aveva provato, forse, due-tre mosse. E nessuna di esse era all'altezza di essere definita anche solo guardabile.
    Bah... Meno cose a cui dover pensare.
    Naru alzò entrambe le braccia, tenendo una guardia alta vagamente accettabile per una ragazzina sedicenne col fiatone, ovvio.
    Rispetto a tutto quel che aveva passato questa sarebbe stato molto, molto duro. Lo sapeva bene.
    Ma negli occhi verdi in questo momento Ishida senpai avrebbe potuto leggervi un solo, chiaro messaggio.
    "Io sono qui. Non scappo. Fatti sotto."

    «...quanto ha imparato... *Wheeze*... questo "caso disperato"... oggi!»

    jpg
    Naru Narusawa
    HEROES » LIVELLO 2
    | FORZA: 025
    | QUIRK: 025
    | AGILITÀ: 025

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Status: Danni lievi diffusi su tutto il corpo (Danni Medi alla messa in piega).
    • Tecniche usate: //
    • Energia:0055

    • Equipaggiamenti: //
    Adaptive Suit [0]:

    Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.

    • Durata: Permanente.
    • Peso: [0]
    • Costo: 500 ¥
    • Effetto: //
    • Potenziamento: Disponibile

    • Tecniche:
    Hearing x Vision [Lv1]:

    Descrizione: Naru è in grado di mappare l'area attorno a sé in modo abbastanza approssimativo sfruttando le vibrazioni sonore per ricostruire visivamente l'ambiente circostante. Non è in grado di percepire i colori ma solo la presenza di superfici.
    Tutto ciò che genera e riflette rumore percepibile acquisisce contorni ben definiti.

    • La portata della tecnica è pari alla capacità di Naru di sentire i suoni entro una distanza massima di [5 Metri].
    • Suoni troppo forti hanno il duplice effetto di assordare e accecare Naru durante l'uso di questa tecnica.
    • Condizioni di assenza ed eccesso di luce non hanno effetto su Naru durante l'uso di questa tecnica.
    Tipologia: Tecnica duratura
    Costo: 10 PE + 5 PE per Turno aggiuntivo
    Danni: //
    Vision x Olfaction [Lv1]:

    Descrizione Naru può visualizzare gli odori come se fossero oggetti solidi. Ogni odore ha forma, aspetto e colore tanto più definiti quanto questo è intenso.

    • Durante l'uso della tecnica la vista di Naru è severamente limitata. Non è in grado di percepire colori e la forma esatta degli oggetti solidi, con le stesse difficoltà di trovarsi in mezzo alla nebbia.
    • Odori troppo forti possono coprirne visivamente altri, come due liquidi colorati se mescolati tra loro.

    Tipologia: Tecnica duratura
    Costo: 10 PE + 5 PE per Turno aggiuntivo
    Danno: //
    Touch = Equilibrium [Lv1]:

    Descrizione Quest'abilità permette a Naru di sfruttare il senso del tatto al posto della vista nella gestione dell'equilibrio. Questo consente un controllo del proprio baricentro fino a quando Naru è in contatto fisico con una superficie solida (il pavimento, un muro, una corda, ecc.).

    • Quest'abilità permette a Naru di mantenere un bilanciamento ottimale anche in condizioni difficili (in movimento, con gli occhi chiusi, ecc.).
    • Le condizioni ambientali devono comunque essere sufficienti per garantire un equilibrio minimo (pareti verticali o troppo scivolose sono e restano impraticabili).
    • Quest'abilità concede a Naru un bonus di Agilità pari a +1 per ogni 10 punti del parametro Quirk per la durata della tecnica.
    • Quest'abilità non fornisce a Naru capacità di schivare attacchi di cui normalmente non sarebbe in grado (proiettili, ecc.).

    Tipologia: Tecnica di potenziamento
    Costo: 15 PE
    Danno: //
    Pain receptor = 0 Value[Lv1]:

    Descrizione La tecnica permette di disattivare temporaneamente alcune terminazioni nervose, più specificatamente i recettori del dolore. Ciò permette a Naru di ignorare per un breve periodo eventuali limitazioni provocate da lividi, tagli o abrasioni su una parte specifica del corpo.
    La tecnica può essere impiegata (con ovvi rischi da parte della ragazza) per consentirsi di sferrare colpi a mani nude più violenti di quanto normalmente sarebbe possibile, andando ad escludere i segnali d'allarme del proprio corpo.

    • I danni subiti non vengono annullati, semplicemente non vengono percepiti come tali per la durata della tecnica
    • Effetti come Sanguinamento o Paralisi si applicano normalmente
    • In caso di uso offensivo, Naru subirà danni Lievi alla parte del corpo usata per attaccare.

    Tipologia: Trasformazione
    Costo: 30 PE
    Danno +1 Step ai danni inflitti
    Durata: 3 turni
    Reflex Arc + [Lv1]:

    Descrizione Riconfigurando per pochi istanti il proprio sistema nervoso, Naru è in grado di ottimizzare il tragitto che gli impulsi sensoriali effettuano e la conseguente reazione da parte del proprio corpo.
    Ciò si traduce in un'azione motoria più rapida e precisa da parte della ragazza in seguito a stimoli di qualunque genere.

    • Quest'abilità consente a Naru di reagire ad un pericolo in condizioni che normalmente le sarebbero difficili, come evitare un'arma da lancio o un colpo sferratole da un'avversario.
    • L'abilità non la rende più veloce o forte di quanto sarebbe normalmente, quindi non le è possibile schivare colpi d'arma da fuoco o evitare le schegge di un'esplosione. Potrebbe tuttavia provare ad allontanarsi dalla traiettoria dell'arma prima che essa faccia fuoco o a ripararsi in tempo prima che l'esplosione avvenga.
    • Per poter schivare l'attacco Naru dev'essere consapevole della sua origine.
    • Quest'abilità concede a Naru un bonus di Agilità pari a +1 per ogni 10 punti del parametro Quirk per la durata della tecnica.

    Tipologia: Potenziamento
    Costo: 25 PE
    Danno //

     
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  6.  
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    Ricordo che faceva male. Guardarla stare male.

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    Shoya Ishida
    - Status: //
    - Equip: Full Dive (Quirk - Media)
    Maschera Antigas (3 su 3)
    - Abilità: Semiconductor
    - Tecniche Usate:
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    Hero Lv. 8 | III A | 19 Anni
    Narrato • ParlatoPensatoAscoltato
    Ogni passo di corsa aiutava il metabolismo ad accelerare la digestione, il sangue scorreva molto più velocemente all’interno delle vene proprio perché il cuore innalzava drasticamente i suoi battiti affinché i muscoli potessero ricevere tutto l’ossigeno necessario. Adesso faceva decisamente più caldo del mattino e il sole non aiutava di certo a mantenere un ritmo costante, però era anche vero che l’obbiettivo non era correre veloce o correre bene, semplicemente riscaldarsi prima della parte finale dell’allenamento. Shoya si voltava di tanto in tanto per osservare la kohai affinché lo seguisse, il suo atteggiamento verso di lei era cambiato e si era leggermente ammorbidito, la giovane studentessa con i suoi modi di fare e il suo modo di parlare estremamente bizzarro aveva fatto breccia nella corazza del ragazzo e quasi adesso sembrava si stesse preoccupando per lei. Comunque lo sforzo maggiore dello studente rimase quello di mascherare il più possibile quei suoi pensieri e cercare di mantenere la sua maschera da senpai severo e intransigente; per quanto sarebbe stato tutto più semplice mostrarsi come un amico, sapeva anche che le migliori lezioni si imparano in questo modo, con il duro lavoro e non con le carezze. Probabilmente tutto questo avrebbe aiutato Naru a rimanere in vita un po' più a lungo, invece che sentire belle parole e rischiare la vita alla prima missione fuori dalla scuola.
    Dopo una quarantina di minuti i due giovani si sarebbero fermati e avrebbero ripreso posizione in quel campo di allenamento esterno che portava i segni dei precedenti scontri, anche loro stessi non erano più così freschi e puliti, Shoya aveva una tuta strappata, sporca e anche sudata, Naru invece qualche macchia di sangue qua e là dovuta alle cadute e una tuta che devastata era dire poco, però tutto sommato le divise della scuola reggevano molto bene quel genere di sforzo, si vede che erano state studiate apposta dal team di supporto.
    Entrambi con il fiato corto stavano in silenzio mentre cercavano di regolarizzare i battiti cardiaci, Shoya sentiva l’adrenalina a mille e i muscoli fremere, questo pomeriggio avrebbe dovuto dare il meglio di sé nell’autocontrollo, sì non poteva effettivamente sfruttare tutte le sue potenzialità per uno scontro fisico con Naru altrimenti l’avrebbero potuto cacciare dalla scuola, doveva quindi limitarsi al minimo indispensabile per simulare un combattimento corpo a corpo quanto più realistico possibile e che potesse solo causare qualche livido alla ragazzina, non di certo romperle le ossa. La Kohai aveva preso decisamente sul serio l’ultima fase di allenamento e mentre lanciava una sfida con le parole, si legava i capelli dietro la nuca formando una coda di cavallo affinchè nessun capello potesse finirle davanti agli occhi e impedirle quindi di difendersi o attaccare.
    Vedo che stai prendendo molto sul serio quest’ultima fase di allenamento, perciò ho deciso che simuleremo un vero scontro corpo a corpo senza utilizzo di Quirk, o meglio io non lo utilizzerò, tu invece potrai.
    Dovrai colpirmi senza esitazione, io mi concentrerò a limitare il più possibile la mia forza e la mia velocità… non ti assicuro nulla però.

    Shoya incrociò lo sguardo di Naru lanciandole un’occhiata fiammante di energia e di sfida, provocandola con le parole affinché capisse che adesso era arrivato il momento di applicare tutto quello che aveva imparato nella mattinata altrimenti si sarebbe potuta fare davvero male. In tutto ciò il ragazzo non ci sarebbe andato pesante ovviamente, però avrebbe combattuto davvero con le poche arti marziali che conosceva, perché sì sapeva combattere corpo a corpo, ma non era di certo la sua specialità, il suo punto forte era l’utilizzo del Quirk combinato alla velocità, quindi a tutti gli effetti non si trovava in una posizione confortevole. Anche questo però sarebbe servito a Naru per studiare gli avversari, capire i loro punti forti e i punti deboli, ma sarebbe servito anche a Shoya per crescere in autocontrollo e disciplina.
    Combatti la paura Naru-chan
    Detto questo il ragazzo dai capelli neri prese un profondo respiro ed espirò molto rumorosamente, lo fece per due o tre volte mentre ogni suo sforzo andava letteralmente ad inibire il più possibile le sue potenzialità, sarebbe stato faticoso e forse anche molto doloroso, però doveva farlo. I suoi occhi fissavano quelli della Kohai, la quale aveva appena alzato le braccia andando a posizionarsi in una guardia quasi perfetta, aveva imparato in fretta e questo era decisamente positivo.
    Shoya fece due passi molto corti, poi scattò in avanti e arrivò a circa un metro da Naru, stringendo forte l’addome e facendo perno con entrambe le gambe avrebbe simulato un gancio destro direzionato alla spalla sinistra della ragazza, lui si sarebbe poi fermato prima di colpirla per tentare di far scattare il braccio sinistro dalla direzione apposto a palmo aperto e avrebbe tentato di spingere la sua kohai proprio nella spalla opposta, quindi la spalla destra. Non voleva colpirla con un pugno, ma le avrebbe dato una spinta anche abbastanza energica che se non si fosse difesa in tempo sarebbe finita ancora una volta per terra. Shoya invece era sicuro che Naru si sarebbe potuta difendere benissimo da un movimento simile, quindi finito l’attacco sarebbe lui stesso tornato in difesa incurvando leggermente la schiena, alzando le braccia al volto e facendo un balzo indietro molto veloce per allontanarsi da quella posizione ravvicinata. Il contrattacco di Naru sarebbe arrivato quasi sicuramente, lo si poteva leggere negli occhi verdi della giovane che era decisamente determinata a sopravvivere anche a quello scontro.
    Occhi veloci e movimento di gambe, tieni stretto l’addome per non cadere e sfrutta il baricentro per difenderti e colpire.
    Avrebbe detto molta rapidamente il senpai mentre rimaneva in posizione difensiva pronto a ricevere l’attacco di Naru.
    Scheda | Forza: 25| Quirk: 25 | Agilità: 25| Energia: 950

    CODE © Saxo



    Procediamo d'ora in poi per i prossimi post come da regolamento del combattimento: Attacco - Difesa - Contrattacco ecc.
    Inoltre ai fini della narrazione abbasso le stat di Shoya a livello di Naru
     
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    Narrato ▪ «Parlato» ▪ PensatoParlato Shoya



    Oh.
    Ooooooh.

    A quanto sembrava l'atteggiamento di Naru doveva aver fatto scattare qualcosa in Ishida senpai. Che si trattasse di qualcosa di positivo o di terribilmente preoccupante non era altrettanto facile da capire purtroppo. Ad ogni buon conto, l'atteggiamento del ragazzo era cambiato: qualcuno avrebbe potuto persino descriverlo come... carico di energia?
    O mamma... Adesso mi uccide!!
    No, per fortuna non l'avrebbe uccisa. Non in maniera totale e unilaterale, per lo meno. Ciò a cui aveva pensato il quasi Pro Hero era qualcosa di abbastanza prevedibile, ma che per lo meno dava a Naru una minima possibilità di vendicarsi di quanto accaduto prima di pranzo.
    La questione era molto semplice. Un po' di sparring, in cui Ishida senpai si sarebbe dato una quantità inverosimile di handicap fornendole la prima concreta chance alla studentessa di giocare ad arami pari. Beh, quasi. Restava la questione del fisico, della stanchezza e dell'esperienza.
    Comunque dai, niente Quirk, forza e velocità belle limitate... Oh, se non riesco a raggiungerlo neanche così mi chiudo in camera per i prossimi due giorni con un secchiello di gelato, e non me ne esco fino a quando non l'ho finito!!
    Sostenendo lo sguardo del ragazzo, Naru cominciò a saltellare sul posto.
    Non ricordava che Ishida senpai glie lo avesse detto non direttamente ma aveva osservato abbastanza a lungo i suoi movimenti per capire che era un buon punto di partenza per regolarizzare lo spreco di energie. Meglio restare in movimento se tanto doveva scattare prima o dopo, no?
    L'ultima frase del ragazzo la fece sorridere. Quasi.
    Combattere la paura? Era un po' difficile mettersi nello stato giusto d'idee quando eri consapevole che la persona davanti a te stava costruendoti attorno le condizioni migliori per imparare a combatterla. Perché prima o poi avrebbe trovato qualcuno di davvero spaventoso, non un senpai gentile e disposto ad allenarti per l'intera giornata.
    Ad ogni modo non era una buona ragione per abbassare la guardia, fisicamente e non.
    Aveva il vago sospetto che se ci avesse anche solo pensato Ishida senpai glie l'avrebbe fatta pagare cara... E sicuramente in modo doloroso. Niente di grave, ma avrebbe per lo meno fatto del suo meglio per evitare di facilitargli il compito.

    Quando il ragazzo si mosse, complice anche la lunga falcata, le fu praticamente addosso in due passi ...ecchecc...
    Soltanto che stavolta riuscì ad accorgersene. Non si limitò a sparire, riapparendo magicamente altrove.
    Poté vedere il movimento.
    Riuscì ad avvertire il pugno avvicinarsi, e preparandosi all'impatto socchiuse gli occhi.
    Ma si accorse anche della finta, e del fatto che l'aspettava una spinta particolarmente energica dal lato opposto.
    Non che fosse particolarmente veloce, sia ben chiaro.
    Ma l'aver irrigidito i muscoli fu sufficiente ad impedirle di schivare l'attacco.

    La reazione fu... stranamente automatica.
    In realtà non era una cosa troppo strana. Una delle capacità del suo Quirk era quella di controllare i riflessi.
    Parte dell'unicità di Naru era in effetti equiparabile ad un sistema nervoso.
    E fintanto che non era colta completamente alla sprovvista e questo non era il caso per fortuna poteva fare qualcosa anche in una frazione di secondo.
    Come sfruttare il contatto con Ishida senpai. Farlo diventare il nuovo focus del proprio senso dell'equilibrio.
    Non avrebbe cambiato la forza impressa, era ovvio.
    Le permise tuttavia di effettuare una rotazione sul proprio asse, tanto veloce quanto sarebbe stata la velocità di caduta a seguito della spinta.
    Le gambe seguirono naturalmente il bacino, le anche ed il resto del torace.
    Uno, poi due passi.
    Il tutto era stato talmente rapido da non averle neanche dato il tempo di congratularsi con sé stessa per quel che aveva fatto.
    L'allenamento della mattinata a qualcosa era servito.
    A ficcarle in testa un singolo concetto.
    "Se hai tempo per essere spaventata, per avere dei dubbi... Sfruttalo per avanzare, non per retrocedere."
    E così fece, mimando i passi di Ishida senpai spostandosi verso di lui mentre questi retrocedeva.
    Non concedergli respiro. O almeno provarci... Fino a quando le energie le sarebbero bastate.

    «Occhi veloci...»

    Il ragazzo aveva assunto una guardia alta.
    Ma stava ancora arretrando. Cosa che le dava -in quel secondo, forse due di tempo- un vantaggio.
    Non c'era abbastanza spazio per pensare, orrganizzare una qualunque strategia.
    Quelle erano per chi aveva tante opzioni a disposizione.
    Lei ne aveva una, e una soltanto. Nata nel corso di quella giornata.

    «...Controllare il baricentro...»

    Abbassando appena la posizione, Naru mosse l'ultimo passo cercando di fare qualcosa che -obiettivamente- non aveva mai visto fare ad uno studente o studentessa della U.A. nelle sessioni di addestramento.
    Attenersi a quello che aveva appena imparato. Cercare di dare un senso a quanto Ishida senpai le aveva fatto vedere durante la mattina e riunire tutti i consigli ricevuti in un singolo attacco.
    Non sarebbe stato forte o preciso... Ma in quello c'era tutto l'impegno messo ad osservare prima, a comprendere dopo ed infine a migliorare seguendo le istruzioni del suo attuale avversario.
    Un pugno, diretto e onesto. Dritto davanti a sé, appena sotto il plesso solare del ragazzo.

    «...E colpire!»


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    Naru Narusawa
    HEROES » LIVELLO 2
    | FORZA: 025
    | QUIRK: 025
    | AGILITÀ: 025

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Status: Danni lievi diffusi su tutto il corpo (Danni Medi alla messa in piega).
    • Tecniche usate: Touch = Equilibrium
    • Energia:0055 > 0040

    • Equipaggiamenti: //
    Adaptive Suit [0]:

    Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.

    • Durata: Permanente.
    • Peso: [0]
    • Costo: 500 ¥
    • Effetto: //
    • Potenziamento: Disponibile

    • Tecniche:
    Hearing x Vision [Lv1]:

    Descrizione: Naru è in grado di mappare l'area attorno a sé in modo abbastanza approssimativo sfruttando le vibrazioni sonore per ricostruire visivamente l'ambiente circostante. Non è in grado di percepire i colori ma solo la presenza di superfici.
    Tutto ciò che genera e riflette rumore percepibile acquisisce contorni ben definiti.

    • La portata della tecnica è pari alla capacità di Naru di sentire i suoni entro una distanza massima di [5 Metri].
    • Suoni troppo forti hanno il duplice effetto di assordare e accecare Naru durante l'uso di questa tecnica.
    • Condizioni di assenza ed eccesso di luce non hanno effetto su Naru durante l'uso di questa tecnica.
    Tipologia: Tecnica duratura
    Costo: 10 PE + 5 PE per Turno aggiuntivo
    Danni: //
    Vision x Olfaction [Lv1]:

    Descrizione Naru può visualizzare gli odori come se fossero oggetti solidi. Ogni odore ha forma, aspetto e colore tanto più definiti quanto questo è intenso.

    • Durante l'uso della tecnica la vista di Naru è severamente limitata. Non è in grado di percepire colori e la forma esatta degli oggetti solidi, con le stesse difficoltà di trovarsi in mezzo alla nebbia.
    • Odori troppo forti possono coprirne visivamente altri, come due liquidi colorati se mescolati tra loro.

    Tipologia: Tecnica duratura
    Costo: 10 PE + 5 PE per Turno aggiuntivo
    Danno: //
    Touch = Equilibrium [Lv1]:

    Descrizione Quest'abilità permette a Naru di sfruttare il senso del tatto al posto della vista nella gestione dell'equilibrio. Questo consente un controllo del proprio baricentro fino a quando Naru è in contatto fisico con una superficie solida (il pavimento, un muro, una corda, ecc.).

    • Quest'abilità permette a Naru di mantenere un bilanciamento ottimale anche in condizioni difficili (in movimento, con gli occhi chiusi, ecc.).
    • Le condizioni ambientali devono comunque essere sufficienti per garantire un equilibrio minimo (pareti verticali o troppo scivolose sono e restano impraticabili).
    • Quest'abilità concede a Naru un bonus di Agilità pari a +1 per ogni 10 punti del parametro Quirk per la durata della tecnica.
    • Quest'abilità non fornisce a Naru capacità di schivare attacchi di cui normalmente non sarebbe in grado (proiettili, ecc.).

    Tipologia: Tecnica di potenziamento
    Costo: 15 PE
    Danno: //
    Pain receptor = 0 Value[Lv1]:

    Descrizione La tecnica permette di disattivare temporaneamente alcune terminazioni nervose, più specificatamente i recettori del dolore. Ciò permette a Naru di ignorare per un breve periodo eventuali limitazioni provocate da lividi, tagli o abrasioni su una parte specifica del corpo.
    La tecnica può essere impiegata (con ovvi rischi da parte della ragazza) per consentirsi di sferrare colpi a mani nude più violenti di quanto normalmente sarebbe possibile, andando ad escludere i segnali d'allarme del proprio corpo.

    • I danni subiti non vengono annullati, semplicemente non vengono percepiti come tali per la durata della tecnica
    • Effetti come Sanguinamento o Paralisi si applicano normalmente
    • In caso di uso offensivo, Naru subirà danni Lievi alla parte del corpo usata per attaccare.

    Tipologia: Trasformazione
    Costo: 30 PE
    Danno +1 Step ai danni inflitti
    Durata: 3 turni
    Reflex Arc + [Lv1]:

    Descrizione Riconfigurando per pochi istanti il proprio sistema nervoso, Naru è in grado di ottimizzare il tragitto che gli impulsi sensoriali effettuano e la conseguente reazione da parte del proprio corpo.
    Ciò si traduce in un'azione motoria più rapida e precisa da parte della ragazza in seguito a stimoli di qualunque genere.

    • Quest'abilità consente a Naru di reagire ad un pericolo in condizioni che normalmente le sarebbero difficili, come evitare un'arma da lancio o un colpo sferratole da un'avversario.
    • L'abilità non la rende più veloce o forte di quanto sarebbe normalmente, quindi non le è possibile schivare colpi d'arma da fuoco o evitare le schegge di un'esplosione. Potrebbe tuttavia provare ad allontanarsi dalla traiettoria dell'arma prima che essa faccia fuoco o a ripararsi in tempo prima che l'esplosione avvenga.
    • Per poter schivare l'attacco Naru dev'essere consapevole della sua origine.
    • Quest'abilità concede a Naru un bonus di Agilità pari a +1 per ogni 10 punti del parametro Quirk per la durata della tecnica.

    Tipologia: Potenziamento
    Costo: 25 PE
    Danno //

     
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    Shoya Ishida
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    I muscoli di Shoya vibravano dallo sforzo, non per la velocità o per la forza, ma per la fatica nel contenere e ridurre le elevate potenzialità del suo sistema; ciononostante si sentiva in gran forma e in perfetto controllo della situazione, anzi ogni movimento era un test per se stesso per capire fin dove poteva spingersi. La finta fu evidentemente riconosciuta e questo fece comparire un sorriso beffardo sul volto del giovane mentre si apprestava a dare una bella spinta alla sua allieva, la quale troppo lenta sembrava non poter evitare il colpo.
    Il sorriso sul volto di Shoya si trasformò in sbigottimento, sì era stato davvero colto alla sprovvista questa volta perché Naru invece di cadere sembrò come “danzare” nel momento in cui ricevette la spinta laterale, la Kohai aveva applicato qualche tecnica di equilibrio e pertanto era riuscita ad annullare completamente il colpo evitando di cadere per l’ennesima volta per terra.
    Ah allora qualcosa l’abbiamo imparato oggi…
    Disse molto velocemente e con un tono apparentemente tranquillo.
    Il Senpai adesso si trovava in una situazione non proprio vantaggiosa per un corpo a corpo, perché era leggermente scoperto visto che aveva dato per scontato che la sua spinta avrebbe dovuto destabilizzare l’avversaria, cosa che invece non accadde, Naru era in piedi ben posizionata e pronta a colpire.
    Fortunatamente Shoya aveva accumulato parecchie ore di combattimento e di allenamenti direttamente sul campo per cui riuscì a leggere molto bene i movimenti della sua allieva, la quale si fece avanti velocemente e in maniera frontale accorciando le distanze con pochi passi e molto rapidi.
    Da adesso in poi non avrebbe più sottovalutato Naru, aveva dato per scontato che non avesse imparato nulla da questa giornata, e invece la giovane studentessa stava mostrando non solo di aver appreso ma anche di saper applicare tutti i suggerimenti e i consigli ricevuti.
    Se prima era visibilmente sbigottito adesso Shoya era tornato nuovamente determinato e mostrava il suo solito sguardo beffardo e competitivo di chi venderà dura la pelle, anche se solo un allenamento lui era sembra stato abituato a dare il 110%.
    Il colpo di Naru non era schivabile a quelle condizioni, non potè fare altro che subire il pugno dritto alla bocca dello stomaco. Shoya reagì trattenendo il fiato e stringendo l’addome il più possibile, questo fu sufficiente a non perdere l’equilibrio, ma non ad evitare il dolore, quello lo sentì eccome. La ragazzina aveva imparato bene a muovere le braccia e accompagnare i colpi con tutto il corpo, sì decisamente era cresciuta parecchio in poche ore.
    Strinse l’occhio destro e digrignò i denti limitandosi nelle smorfie il più possibile, non voleva comunque dare a vedere che il colpo gli aveva fatto male. Così fissando Naru con l’occhio sinistro passò al contrattacco, da questa posizione sarebbe stato semplice applicare ancora una volta una strategia volta a far perdere l’equilibrio alla Kohai. Così Shoya mosse rapidamente entrambe le mani e sarebbe andato ad afferrare il braccio della studentessa, quello stesso braccio che aveva colpito il suo plesso solare e che probabilmente si stava ritraendo in posizione, ecco il Senpai avrebbe cercato di intercettare quel soffice arto inferiore per poi stringerlo e infine colpire con un calcio rasoterra, la gamba destra di Shoya si sarebbe mossa dall’esterno verso l’interno per andare a colpire il piede sinistro di Naru affinchè potesse perdere l’equilibrio e cadere.
    Shoya stava sudando molto più di prima e molto più di quanto avesse fatto tutto l’intero giorno, contenersi stava risultando ben più complicato di quanto avesse potuto immaginare, però non poteva mollare proprio adesso.
    Continuava a colpire Naru affinchè potesse cadere perché sapeva che questo era il suo punto forte, ciò su cui lei doveva lavorare di più. Arrivati a questo punto non aveva più molto senso continuare a denigrarla e farla sentire una debole incapace, adesso a seguito di questo scontro forse la Kohai sarebbe pure potuta uscire vincitrice, così che potesse credere ancora di più in se stessa e dare il meglio di sé nelle prossime missioni.
    Una volta tentata questa strategia Shoya avrebbe prontamente lasciato il braccio di Naru, in modo che la combo calcio e presa avvenisse nello stesso momento, per poi rimettersi in posizione di guardia e abbassare leggermente il suo baricentro piegando ulteriormente le ginocchia e curvando la schiena. Non si sarebbe più fatto cogliere di sorpresa da un colpo diretto.

    Scheda | Forza: 25| Quirk: 25 | Agilità: 25| Energia: 950

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    Seriamente?
    Che il colpo sferrato da Naru, nato per un automatismo, arrivasse al bersaglio fu più una sorpresa che altro.
    Nel senso... Dopo neanche una giornata era riuscita ad applicare quanto Ishida senpai le aveva insegnato? Le possibilità erano due: o era un'allieva più brava di quanto credesse o il ragazzo che le stava facendo da sparring partner sapeva il fatto suo.
    E tra le due la seconda era decisamente più credibile. Il tono severo, i pochi ma sentiti incoraggiamenti... Tutto faceva parte di un metodo d'insegnamento, e pure efficace! Che la cosa fosse stata premeditata o che semplicemente l'esperienza maturata avesse fatto il lavoro, questo sarebbe rimasto un mistero per Naru.
    Ad ogni modo... Fu una sensazione strana.
    Da una parte provò un pizzico di dispiacere: non le piaceva far del male a qualcuno, men che meno a Ishida senpai.
    Ma un colpo all'inguine, per di più tirato da una sollevatrice di smartphone come lei non doveva provocare chissà quali danni interni... Sarebbe sopravvissuto, dai!
    E poi, un minimo di soddisfazione non poté non provarla.
    Dopo una mattinata cercata invano di afferrarlo ricavandone cadute, tagli e lividi riuscire ad assestargli un singolo ma significativo pugno era una sorta di... Si, di ricompensa!
    Poi lo vide sorridere.
    E Naru capì che glie ne avrebbe restituite almeno dieci volte tanto.
    Sorrise a sua volta, con l'espressione rassegnata di chi sapeva che da quel momento sarebbe cominciato l'inferno. Quello vero.
    E sempre sorridendo il mondo cominciò a cambiare prospettiva.
    A cambiare e ad inclinarsi pericolosamente di lato, sotto l'effetto del calcio basso del senpai.
    Non avrebbe potuto evitarlo neanche volendo, con il proprio braccio bloccato dalla presa del ragazzo.

    Oh...

    Era una mossa incredibilmente semplice ora che ci pensava.
    Costava poca fatica, permetteva di controllare i movimenti dell'avversario. O avversaria, nel suo caso.
    Una proiezione era il modo perfetto per bloccare un Villain senza fargli troppo male, insomma.
    Fu con quest'ultimo pensiero che la faccia di Naru impattò con un sonoro "splat" sul terreno.
    Non con sufficiente forza da rompergli qualcosa, ma abbastanza per farle emettere un verso di cui qualunque ragazze avrebbe potuto -e dovuto- vergognarsi assai.

    «Gyaaah~!!»

    Ora, in un combattimento di quel genere uno dei partecipanti finito in una situazione simile cosa avrebbe fatto?
    Sarebbe rotolato via (istantaneamente, ovvio), alzandosi e sferrando un sonoro contrattacco nel giro di... Quanto? 0.002 secondi come minimo.
    Questo è quanto ci si sarebbe potuto aspettare da un professionista, qualcuno avvezzo ai combattimenti all'ultimo sangue.
    Tutte cose che Naru, alle primissime esperienze con il magico mondo del CQC non era, insomma.
    Va detto -per onestà- che rotolò di lato, quasi immediatamente.
    In modo incredibilmente scomposto.
    Oscillando un po' a destra e un po' a sinistra, coprendosi la faccia per trattenere le lacrime.
    DoloreDoloreDoloreDoloreDoloreDoloreDoloreDoloreDoloreDoloreDoloreDoloreDoloreDoloreDoloreDoloreDoloreDoloreDoloreDolore
    Poi si rialzò, coprendosi il naso. Un cerotto o due sopra al rientro non glie lo avrebbe levato nessuno.
    Non avrebbe pianto. Per nessun motivo!
    Avrebbe dato a Ishida senpai un motivo in più per prenderla in giro? Assolutamente no.
    Ricacciando a fatica la voglia di piangere in gola, la sedicenne strinse i denti, riassumendo una posizione di guardia.
    O almeno qualcosa che poteva assomigliarci abbastanza.
    Sarebbe arrivata fino alla fine di quello sparring, anzi, si appuntò mentalmente di farci finire il ragazzo davanti a sé a terra almeno una volta in quello scontro.
    E la differenza di età, fisico ed esperienza poteva andarsene al diavolo!

    «Uuh...»

    Ok, più facile a dirsi che a farsi però.
    Le opzioni della giovane erano -come dire?- finite lì.
    Tutto quello che aveva imparato era come sferrare qualche colpo in avanti. Poteva improvvisare, certo, ma era sicura di poter fare un buon lavoro? Più no che si, tenendo conto che contro qualcuno come Ishida senpai l'"andare a braccio" era sinonimo di finire nuovamente a terra... E forse anche peggio.
    Era lì per ottenere qualcosa, non per fare altre figuracce.
    Ci doveva essere qualcos'altro che le aveva trasmesso quella giornata che ancora poteva impiegare.
    Qualcosa da sperimentare in condizioni diverse da quelle della mattinata. Un... Neanche sapeva bene cosa, da fare realmente proprio.
    Intanto c'era da prendere meglio le misure.
    Già era qualcosa di più fattibile.

    «...»

    Alla fine quello Ishida senpai glie lo aveva fatto vedere.
    Ondeggiando il busto per non offrire un bersaglio fisso, Naru cercò di prendere spunto dai movimenti del ragazzo di poco prima. In effetti un buon lavoro di gambe aiutava parecchio sia l'impatto dei colpi che il difendersi contro colpi particolarmente annunciati.
    Si, in effetti c'era un perché dietro tutto questo: adesso che si trovava in una situazione reale (o quasi) con qualcuno davanti a sé cominciava a vedere il motivo di questo tipo di movimenti così faticosi.
    Passi, saltelli, scatti e finte... Doveva provarli un po' tutti, sferrando qualche colpo qua e là.
    Niente di particolarmente incisivo, sufficiente a far sentire la pressione al quasi Pro Hero. A fargli capire che non stava perdendo troppo tempo insomma, e che se avesse lasciato la guardia scoperta lei non se ne sarebbe stato con le mani in mano.
    E chissà... Forse nel mentre le sarebbe venuto in mente qualcosa nel frattempo.

    jpg
    Naru Narusawa
    HEROES » LIVELLO 2
    | FORZA: 025
    | QUIRK: 025
    | AGILITÀ: 025

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Status: Danni lievi diffusi su tutto il corpo (Danni Medi alla messa in piega). Naso e guance doloranti.
    • Tecniche usate: //
    • Energia:0040

    • Equipaggiamenti: //
    Adaptive Suit [0]:

    Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.

    • Durata: Permanente.
    • Peso: [0]
    • Costo: 500 ¥
    • Effetto: //
    • Potenziamento: Disponibile

    • Tecniche:
    Hearing x Vision [Lv1]:

    Descrizione: Naru è in grado di mappare l'area attorno a sé in modo abbastanza approssimativo sfruttando le vibrazioni sonore per ricostruire visivamente l'ambiente circostante. Non è in grado di percepire i colori ma solo la presenza di superfici.
    Tutto ciò che genera e riflette rumore percepibile acquisisce contorni ben definiti.

    • La portata della tecnica è pari alla capacità di Naru di sentire i suoni entro una distanza massima di [5 Metri].
    • Suoni troppo forti hanno il duplice effetto di assordare e accecare Naru durante l'uso di questa tecnica.
    • Condizioni di assenza ed eccesso di luce non hanno effetto su Naru durante l'uso di questa tecnica.
    Tipologia: Tecnica duratura
    Costo: 10 PE + 5 PE per Turno aggiuntivo
    Danni: //
    Vision x Olfaction [Lv1]:

    Descrizione Naru può visualizzare gli odori come se fossero oggetti solidi. Ogni odore ha forma, aspetto e colore tanto più definiti quanto questo è intenso.

    • Durante l'uso della tecnica la vista di Naru è severamente limitata. Non è in grado di percepire colori e la forma esatta degli oggetti solidi, con le stesse difficoltà di trovarsi in mezzo alla nebbia.
    • Odori troppo forti possono coprirne visivamente altri, come due liquidi colorati se mescolati tra loro.

    Tipologia: Tecnica duratura
    Costo: 10 PE + 5 PE per Turno aggiuntivo
    Danno: //
    Touch = Equilibrium [Lv1]:

    Descrizione Quest'abilità permette a Naru di sfruttare il senso del tatto al posto della vista nella gestione dell'equilibrio. Questo consente un controllo del proprio baricentro fino a quando Naru è in contatto fisico con una superficie solida (il pavimento, un muro, una corda, ecc.).

    • Quest'abilità permette a Naru di mantenere un bilanciamento ottimale anche in condizioni difficili (in movimento, con gli occhi chiusi, ecc.).
    • Le condizioni ambientali devono comunque essere sufficienti per garantire un equilibrio minimo (pareti verticali o troppo scivolose sono e restano impraticabili).
    • Quest'abilità concede a Naru un bonus di Agilità pari a +1 per ogni 10 punti del parametro Quirk per la durata della tecnica.
    • Quest'abilità non fornisce a Naru capacità di schivare attacchi di cui normalmente non sarebbe in grado (proiettili, ecc.).

    Tipologia: Tecnica di potenziamento
    Costo: 15 PE
    Danno: //
    Pain receptor = 0 Value[Lv1]:

    Descrizione La tecnica permette di disattivare temporaneamente alcune terminazioni nervose, più specificatamente i recettori del dolore. Ciò permette a Naru di ignorare per un breve periodo eventuali limitazioni provocate da lividi, tagli o abrasioni su una parte specifica del corpo.
    La tecnica può essere impiegata (con ovvi rischi da parte della ragazza) per consentirsi di sferrare colpi a mani nude più violenti di quanto normalmente sarebbe possibile, andando ad escludere i segnali d'allarme del proprio corpo.

    • I danni subiti non vengono annullati, semplicemente non vengono percepiti come tali per la durata della tecnica
    • Effetti come Sanguinamento o Paralisi si applicano normalmente
    • In caso di uso offensivo, Naru subirà danni Lievi alla parte del corpo usata per attaccare.

    Tipologia: Trasformazione
    Costo: 30 PE
    Danno +1 Step ai danni inflitti
    Durata: 3 turni
    Reflex Arc + [Lv1]:

    Descrizione Riconfigurando per pochi istanti il proprio sistema nervoso, Naru è in grado di ottimizzare il tragitto che gli impulsi sensoriali effettuano e la conseguente reazione da parte del proprio corpo.
    Ciò si traduce in un'azione motoria più rapida e precisa da parte della ragazza in seguito a stimoli di qualunque genere.

    • Quest'abilità consente a Naru di reagire ad un pericolo in condizioni che normalmente le sarebbero difficili, come evitare un'arma da lancio o un colpo sferratole da un'avversario.
    • L'abilità non la rende più veloce o forte di quanto sarebbe normalmente, quindi non le è possibile schivare colpi d'arma da fuoco o evitare le schegge di un'esplosione. Potrebbe tuttavia provare ad allontanarsi dalla traiettoria dell'arma prima che essa faccia fuoco o a ripararsi in tempo prima che l'esplosione avvenga.
    • Per poter schivare l'attacco Naru dev'essere consapevole della sua origine.
    • Quest'abilità concede a Naru un bonus di Agilità pari a +1 per ogni 10 punti del parametro Quirk per la durata della tecnica.

    Tipologia: Potenziamento
    Costo: 25 PE
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    IIl rumore del tonfo di Naru fu più forte di quanto si fosse potuto immaginare, seppure si trattasse di una ragazzina piccola e non troppo alta il botto echeggiò per tutto il campo di allenamento esterno. Il Senpai ritornato in posizione difensiva rimase in attenta osservazione, forse aveva un po' esagerato con quel colpo, o forse era stato abbagliato dall’idea che la Kohai fosse pronta a difendersi da qualsiasi attacco, fatto sta che se fosse stato necessario avrebbe interrotto l’allenamento e avrebbe portato la giovane studentessa in infermeria. Fortunatamente quello non fu il caso, perché Naru si mosse quasi subito iniziando a rotolare via in maniera scomposta per allontanarsi dalla portata di altri attacchi diretti.
    Ancora una volta il volto di Shoya cambiò, se prima era leggermente preoccupato, adesso era tornato con quel suo sorriso beffardo a mezzabocca, soddisfatto e compiaciuto del fatto che potessero continuare a combattere ancora un po'.
    Non sono importanti solo i colpi diretti mirati a ferire, ma anche i colpi per immobilizzare e destabilizzare il nemico.
    Iniziò a parlare tra un respiro e l’altro visibilmente più affaticato di quanto non lo fosse mai stato durante quella giornata. Sicuramente non era stata una giornata troppo impegnativa per lui, ma limitare così tanto le sue potenzialità lo stava lentamente distruggendo, i muscoli urlavano da quanto avessero voglia di esplodere. Ma doveva contenersi per ovvi motivi.
    Inoltre per quanto un avversario ti sembri impossibile da colpire, anche lui avrà un punto debole, devi studiare il suo ritmo, le sue tecniche e i suoi colpi per capire il momento in cui spezzare la melodia!
    Facendo una metafora con la musica era facile spiegare come ogni avversario avesse un punto debole, un momento dopo magari una serie di colpi o una tecnica in cui doveva stare fermo per ricaricarsi. Naru doveva imparare subito a riconoscere questi momenti per trarne vantaggio.
    La giornata, comunque, si era già addentrata nel pomeriggio inoltrato, il sole iniziava a rimpicciolirsi e ad andare sempre più in là, ormai non avevano poi così molto altro tempo da sfruttare, a meno che avessero voluto continuare al buio. Shoya l’avrebbe anche fatto, però non era così sadico, severo sì, ma fino ad un certo punto.
    Naru rialzatasi lentamente mostrava le ferite sul volto, nulla di grave, qualche taglietto e qualche livido dovuti alla caduta, insomma normale amministrazione per un eroe, prima se ne faceva l’abitudine meglio era; tuttavia la Kohai non voleva mollare e si riportò in posizione di guardia proprio come aveva imparato iniziando a fare qualche passo in avanti per accorciare le distanze.
    Comunque ti donano questi segni sulla pelle, potresti dover farci l’abitudine se non migliorerai!
    Un’altra frase un po' ambigua di incitamento, voleva che nello sprint finale la giovane studentessa desse il meglio di sé, con le ultime energie della giornata doveva riuscire a compiere il miracolo.
    Naru iniziò così a muoversi come non aveva mai fatto fino d’ora, saltellava a destra e sinistra, si piegava, fingeva e poi attaccava, allungava le braccia sferrando dei piccoli colpi, ma molto mirati, alcuni precisi e altri imprecisi, aveva alzato il ritmo dello sparring e questa era sicuramente la strategia migliore vista la fatica che Shoya stava facendo nel contenersi. Il battito cardiaco e il respiro di entrambi gli studenti era passato ad un livello superiore, il Senpai adesso faticava davvero a stare dietro alla Kohai perché nel difendersi e nell’evitare i colpi doveva anche stare attento a non esagerare altrimenti avrebbe potuto causare seri danni. Così dopo solo qualche minuti di questi movimenti rapidi, Naru iniziò ad andare a segno più di una volta, proprio mentre Shoya doveva fermarsi a prendere fiato, ecco che i colpi soffici ma comunque mirati arrivavano dritti su i suoi addominali d’acciaio o su i muscoli delle gambe.
    L’aspirante eroe adesso si trovava in una situazione di netto svantaggio, strizzava gli occhi e stringeva i denti dalla fatica mentre la fronte madida di sudore iniziava a generare delle goccioline con molta frequenza.
    Toccava a lui adesso spezzare il ritmo di Naru e cercare di atterrarla almeno un’altra volta prima delle fine.
    Così sfruttando la sua altezza fece un’ampia falcata indietro all’improvviso portandosi ad un’ampia distanza, l’avversaria avrebbe dovuto sprecare molte energie per colmare quella distanza, ma non ne avrebbe avuto il tempo perché Shoya a quel punto si sarebbe lanciato in avanti spingendo con entrambe le gambe e allungando entrambe le braccia a palmi aperti in direzione frontale, l’obbiettivo era dare una grossa spinta ad altezza petto di Naru così da farla cadere all’indietro. Un attacco grossolano, prevedibile, ma che comunque portava in sé una difficoltà intrinseca dovuta proprio alla differenza fisica tra i due. Shoya sfruttava le sue gambe e le sue braccia decisamente più lunghe e forti di quelle della ragazza, la quale sarebbe riuscita ad evitare di finire ancora una volta a terra?
    Comunque fosse andata, era arrivato il momento di concludere anche quella sessione di sparring.
    Con estrema fatica, Shoya sbloccò ogni suo vincolo e sospirò profondamente, quasi tossendo, come se finalmente potesse riprendere a respirare.
    Stop! Fine! Questa giornata può anche concludersi qui
    Avrebbe atteso un feedback di Naru ed eventualmente l’avrebbe aiutata a rialzarsi se fosse caduta a terra con l’attacco di prima.
    Naru-chan, sei tutta intera?

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    Con tutte le difficoltà del caso, Ishida senpai riuscì persino in quei momenti non esattamente tranquilli a fornire alla devastatissima sedicenne uno o due consigli utili in più.
    Non sprecava parole o fiato a differenza di lei ma accidenti se quelle osservazioni colpivano nel segno!
    Potevano essere considerate alla lontana parole di incoraggiamento, sul come ci fosse una sorta di "chiave di lettura" o di "melodia" nel ritmo in cui una persona combatteva.
    Non che Naru fino a quel momento ci avesse fatto caso... Era però una buona cosa da tenere a mente. Anzi, da mettere in pratica alla prima occasione.
    Il che includeva (ahimé) quella sessione di sparring. Una sessione di combattimento simulato in cui le energie della giovane studentessa si misuravano in "tracce" arrivati a questo punto della giornata.
    Anche Ishida senpai era stanco, fin lì ci arrivava persino lei.
    O quello o si stava immaginando il sudore, l'espressione affaticata ed il respiro affannoso di quest'ultimo.
    Impercettibile se paragonato al modo in cui Naru cercava di recuperare energia tra un movimento e l'altro... Ma i segnali c'erano tutti.

    «H-hai...!»

    Il commento con cui se ne uscì immediatamente dopo, sul fatto che quei lividi e dei tagli le donassero ohmaigod♥provocò in Naru un rapido susseguirsi di emozioni.
    Emozioni che come prevedibile era in grado di dissimulare con efficacia pari a zero.
    Nell'ordine... Sorpresa, con tanto di occhioni spalancati e increduli.
    Prevedibile ondata d'imbarazzo con altrettanto scontato cambio di colore del volto.
    Quella specie di modestia che ti fa guardare dall'altra parte quando ricevi un complimento fin troppo esagerato.
    Realizzazione che forse c'è qualcosa sotto quelle parole.
    Momento di concentrazione, con occhi chiusi ed aria meditabonda.
    Acquisizione di consapevolezza sul reale significato di quella frase e comprensibile moto di rabbia verso sé stessa per non esserci arrivata due o tre punti prima nell'elenco.

    «Ehi!! ...Questo è un colpo basso senpai!»

    Quei lividi e quei tagli erano -in primo luogo- colpa sua!
    ...ok, forse un po' meno diciamo uno su venti. Il resto se li era fatti da sola cadendo in malo modo senza responsabilità del ragazzo
    Con una serie di step laterali Naru riuscì a fare arrivare a segno -con una buona dose di fortuna- un paio di colpi.
    Ouch! Ma di cos'era fatto, di metallo?
    Ne avrebbe portato forse un terzo, se in quel momento Ishida senpai non si fosse allontanato di colpo, coprendo con uno scatto all'indietro almeno tre-quattro passi della falcata normale di Naru.
    Neppure ebbe il tempo di realizzare cosa stesse facendo, o persino cosa avesse in mente il suo avversario per quello sparring.
    Né ebbe il tempo di collegare la pressione di entrambe le mani dello studente sul proprio seno ad un sexual harrassment da manuale!
    Per allora Naru stava già volando all'indietro.

    «Eeeeeeeh...?»

    Una... Spinta.
    Niente di più niente di meno, e che l'aveva presa al 100% alla sprovvista.
    In quelle frazioni di secondo Naru si ritrovò a pensare quanto ancora avesse da imparare.
    Se bastava un po' di stanchezza, o una mezza provocazione a farle perdere la concentrazione voleva dire che di strada ne aveva ancora parecchia da fare.
    Dai, così poteva anche bastare no?
    In fondo era stata brava ad arrivare fino a quel punto.
    Nessuno glie ne avrebbe fatto una colpa se avesse dichiarato bandiera bianca... giusto?

    «...Ma anche no!!»

    Non poteva evitare l'impatto con il suolo.
    Ma poteva sfruttare quella spinta a suo favore.
    Facendo appello alle ultime briciole di impegno e voglia di riscatto la sedicenne chiuse gli occhi.
    E in quei brevissimi istanti la sua capacità di reazione trascese il limite dell'essere umano.
    Impattando il terreno la giovane inarcò la schiena e spinse indietro entrambe le gambe trasformando una rovinosa caduta in una capriola all'indietro appena passabile.
    Accogliendo l'energia cinetica che l'aveva mossa in quella direzione si rannicchiò sulla sua posizione, per poi scattare avanti come una molla.
    Un qualcosa di impossibile se l'attacco di Ishida senpai fosse stato serio.
    O mirato a farle del male.
    In quelle condizioni, create ad arte dal suo... mentore (?), era però entro le sue capacità.

    «Horaaaaah~fueh»

    Ad essere onesti bisogna dire che Naru scattò mettendoci tutte le energie possibili e immaginabili. Quelle presenti in un corpicino semidistrutto di una ragazzina appena arrivata alle superiori, per intendersi.
    Fu in quegli attimi brevi e fondamentali che le forze le vennero meno, e con questo voleva dire che fu in quel momento che tutto parve spegnersi.
    Voce, tono muscolare, riflessi. Non poteva ovviamente saperlo, ma era come se da una frazione di secondo all'altra la ragazza si fosse trovata con due o tre bicchieri di sake bevuti a stomaco vuoto, uno di seguito all'altro.
    Un ebbrezza avvolgente, quasi piacevole... Decisamente non lo stato fisico ideale per portare l'ultimo colpo decisivo.
    La direzione c'era. L'impegno pure.
    I risultati... Avrebbero potuto essere migliori, probabilmente.
    Di sicuro però, fosse anche giunto a segno, l'impatto avrebbe fatto più o meno lo stesso effetto di una testata di un criceto.
    E forse avrebbe perso con quella di un criceto particolarmente allenato.

    [...]

    Naru non riusciva a crederci, quasi. Arrivare ad ascoltare le parole di Ishida senpai che segnavano la conclusione di quella parte dell'allenamento... E la conclusione di quella giornata, utile quanto traumatica.
    Chiudendo gli occhi e lasciandosi andare ad un'espressione incredibilmente smug la sedicenne era fiera di sé.
    Portando una mano verso l'alto replicò ad Ishida senpai con una V di vittoria.
    Era viva. E ancora in possesso delle scarse facoltà mentali.
    ...Certo, sarebbe suonato tutto molto più credibile se non fosse stata sdraiata a terra, il braccio destro l'unica parte del corpo che a malapena le rispondeva.
    Ok, era ancora viva. E felice di esserlo.
    Meglio comunque farlo sapere al Senpai. Venire accusato di omicidio di una adorabile kohai subito prima di graduarsi non gli avrebbe fatto troppo bene alla carriera.

    «Hee hee... *wheeze* »

    Aaaaah... Neanche aveva le energie per alzarsi in piedi: probabilmente non c'era stato un'altra occasione in cui si era stancata a tal punto.
    No, neanche quando al vecchio istituto l'avevano incastrata nel partecipare alla maratona durante i giochi scolastici.
    Non ci andava neanche vicino, accidenti!
    Eppure la felicità che provava in quel momento non sembrava svanire, neanche con le fitte alla milza che in quel momento le dimezzavano il respiro. Ouch.
    C'era effettivamente il rischio che una parte di quanto avesse affrontato oggi sarebbe diventata -prima o poi- la sua routine, così come lo era stata fino ad ora per Ishida senpai.
    ... Che quella giornata avesse risvegliato il suo lato masochistico? Scosse mentalmente la testa scacciando quel pensiero.
    Molto probabilmente erano state le condizioni di quella giornata. Sadico quanto vuoi, ma il ragazzo le era rimasto vicino per tutto il tempo. L'aveva sopportata e supportata con una pazienza invidiabile trovando persino il modo per farle arrivare qualche concetto abbastanza semplice per poter essere applicato in uno scontro.
    La cosa divertente? Le era pure piaciuto imparare a queste condizioni!

    «...voglio *wheeze* la rivincita senpai...»

    Era felice di essere arrivata al termine di quella giornata? Assolutamente si.
    Era triste per non poter sfruttare imparare altro da Ishida senpai? Verissimo pure quello.
    Scocciata per il non essere arrivata a buttare a terra almeno una volta il ragazzo? Maledettamente vero!!
    Ma ci sarebbe stata una nuova occasione, prima o poi! Non aveva fatto sul serio e per tutto l'allenamento si era portato al suo di livello... Un po' la cosa le bruciava, doveva ammetterlo.
    Ok alla differenza di esperienza e capacità fisiche, ma mentalmente si sentiva pronta a ripartire anche subito!
    ...Meglio attendere almeno una giornata. O due. O anche venti.
    Aveva il sospetto che se avesse dovuto alzarsi e camminare avrebbe avuto bisogno per lo meno di un bastone per arreggersi.
    Tipo le nonnine sedute sulle panchine al limitare delle strade di Saitama. Quelle che ti guardano e ti giudicano male.

    «...quando i muscoli *wheeze* decideranno di...»

    Al momento era un disastro, fisicamente e mentalmente. E la cosa peggiore era che lo sapeva bene! Era sicura che una volta sul campo l'adrenalina l'avrebbe aiutata parecchio, ma c'era un limite oltre il quale doveva pensarci lei... E Ishida senpai lo aveva messo parecchio in chiaro nella giornata di oggi.
    Tentando in qualche modo di darsi un po' di decoro impresa difficilissima la giovane non poté fare altro che finire la frase, sfruttando le pause in cui i polmoni si imponevano su tutto richiedendo aria.
    Non sapeva esattamente quanto tempo le ci sarebbe voluto prima di recuperare abbastanza energie e fiato per rimettersi in piedi.

    «... *wheeze* ascoltarmi...»

    Spalancando gli occhioni verdi Naru constatò con un pizzico di amarezza che la giornata stava finendo.
    Quella scolastica sicuramente.
    Ecchecc... C'erano ancora un sacco di cose che voleva apprendere dal e capire del senpai!
    Gonfiando le guance in un moto di stizza Naru si rammaricò per poco, meglio specificarlo di non aver conosciuto quel ragazzo un mese o due prima.
    Ombroso, serio, onesto e pure Ikemen.
    Un po' meno di sadismo non sarebbe guastato... ma oh, nessuno era perfetto~
    jpg
    Naru Narusawa
    HEROES » LIVELLO 2
    | FORZA: 025 012
    | 025 012
    | AGILITÀ: 025 012

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Status: Danni lievi diffusi su tutto il corpo (Danni Medi alla messa in piega). Naso e guance doloranti.
    • Condizione: Sonnolenza
    • Tecniche usate: Reflex Arc+
    • Energia:0040 >> 0015

    • Equipaggiamenti: //
    Adaptive Suit [0]:

    Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.

    • Durata: Permanente.
    • Peso: [0]
    • Costo: 500 ¥
    • Effetto: //
    • Potenziamento: Disponibile

    • Tecniche:
    Hearing x Vision [Lv1]:

    Descrizione: Naru è in grado di mappare l'area attorno a sé in modo abbastanza approssimativo sfruttando le vibrazioni sonore per ricostruire visivamente l'ambiente circostante. Non è in grado di percepire i colori ma solo la presenza di superfici.
    Tutto ciò che genera e riflette rumore percepibile acquisisce contorni ben definiti.

    • La portata della tecnica è pari alla capacità di Naru di sentire i suoni entro una distanza massima di [5 Metri].
    • Suoni troppo forti hanno il duplice effetto di assordare e accecare Naru durante l'uso di questa tecnica.
    • Condizioni di assenza ed eccesso di luce non hanno effetto su Naru durante l'uso di questa tecnica.
    Tipologia: Tecnica duratura
    Costo: 10 PE + 5 PE per Turno aggiuntivo
    Danni: //
    Vision x Olfaction [Lv1]:

    Descrizione Naru può visualizzare gli odori come se fossero oggetti solidi. Ogni odore ha forma, aspetto e colore tanto più definiti quanto questo è intenso.

    • Durante l'uso della tecnica la vista di Naru è severamente limitata. Non è in grado di percepire colori e la forma esatta degli oggetti solidi, con le stesse difficoltà di trovarsi in mezzo alla nebbia.
    • Odori troppo forti possono coprirne visivamente altri, come due liquidi colorati se mescolati tra loro.

    Tipologia: Tecnica duratura
    Costo: 10 PE + 5 PE per Turno aggiuntivo
    Danno: //
    Touch = Equilibrium [Lv1]:

    Descrizione Quest'abilità permette a Naru di sfruttare il senso del tatto al posto della vista nella gestione dell'equilibrio. Questo consente un controllo del proprio baricentro fino a quando Naru è in contatto fisico con una superficie solida (il pavimento, un muro, una corda, ecc.).

    • Quest'abilità permette a Naru di mantenere un bilanciamento ottimale anche in condizioni difficili (in movimento, con gli occhi chiusi, ecc.).
    • Le condizioni ambientali devono comunque essere sufficienti per garantire un equilibrio minimo (pareti verticali o troppo scivolose sono e restano impraticabili).
    • Quest'abilità concede a Naru un bonus di Agilità pari a +1 per ogni 10 punti del parametro Quirk per la durata della tecnica.
    • Quest'abilità non fornisce a Naru capacità di schivare attacchi di cui normalmente non sarebbe in grado (proiettili, ecc.).

    Tipologia: Tecnica di potenziamento
    Costo: 15 PE
    Danno: //
    Pain receptor = 0 Value[Lv1]:

    Descrizione La tecnica permette di disattivare temporaneamente alcune terminazioni nervose, più specificatamente i recettori del dolore. Ciò permette a Naru di ignorare per un breve periodo eventuali limitazioni provocate da lividi, tagli o abrasioni su una parte specifica del corpo.
    La tecnica può essere impiegata (con ovvi rischi da parte della ragazza) per consentirsi di sferrare colpi a mani nude più violenti di quanto normalmente sarebbe possibile, andando ad escludere i segnali d'allarme del proprio corpo.

    • I danni subiti non vengono annullati, semplicemente non vengono percepiti come tali per la durata della tecnica
    • Effetti come Sanguinamento o Paralisi si applicano normalmente
    • In caso di uso offensivo, Naru subirà danni Lievi alla parte del corpo usata per attaccare.

    Tipologia: Trasformazione
    Costo: 30 PE
    Danno +1 Step ai danni inflitti
    Durata: 3 turni
    Reflex Arc + [Lv1]:

    Descrizione Riconfigurando per pochi istanti il proprio sistema nervoso, Naru è in grado di ottimizzare il tragitto che gli impulsi sensoriali effettuano e la conseguente reazione da parte del proprio corpo.
    Ciò si traduce in un'azione motoria più rapida e precisa da parte della ragazza in seguito a stimoli di qualunque genere.

    • Quest'abilità consente a Naru di reagire ad un pericolo in condizioni che normalmente le sarebbero difficili, come evitare un'arma da lancio o un colpo sferratole da un'avversario.
    • L'abilità non la rende più veloce o forte di quanto sarebbe normalmente, quindi non le è possibile schivare colpi d'arma da fuoco o evitare le schegge di un'esplosione. Potrebbe tuttavia provare ad allontanarsi dalla traiettoria dell'arma prima che essa faccia fuoco o a ripararsi in tempo prima che l'esplosione avvenga.
    • Per poter schivare l'attacco Naru dev'essere consapevole della sua origine.
    • Quest'abilità concede a Naru un bonus di Agilità pari a +1 per ogni 10 punti del parametro Quirk per la durata della tecnica.

    Tipologia: Potenziamento
    Costo: 25 PE
    Danno //

     
    .
  12.  
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    Ricordo che faceva male. Guardarla stare male.

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    Pro-Hero
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    Shoya Ishida
    - Status: Danno lieve torace
    - Equip: Full Dive (Quirk - Media)
    Maschera Antigas (3 su 3)
    - Abilità: Semiconductor
    - Tecniche Usate:
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    Hero Lv. 8 | III A | 19 Anni
    Narrato • ParlatoPensatoAscoltato
    IUn occhio chiuso e l’altro leggermente aperto, schiena incurvata in avanti, braccio sinistro appoggiato sulle ginocchia e mano destra a massaggiarsi gli addominali; l’allenamento si era appena concluso e Shoya potè finalmente liberarsi da quel vincolo autoinflittosi che gli aveva impedito di muoversi e colpire con il massimo delle sue potenzialità, la sua Kohai aveva deciso di non mollare e persino l’ultima sua mossa fu davvero una sorpresa: infatti Naru riuscì a sfruttare la spinta subita per effettuare una maldestra capriola e poi lanciarsi con una testata dritta ad altezza stomaco del Senpai, il colpo era andato perfettamente a segno e il dolore questa volta fu sentito, e anche bene!
    Tuttavia Shoya invece che arrabbiarsi fu contento, sì sul suo volto affaticato si poteva scorgere un sorriso compiaciuto e sincero, uno di quei rari momenti in cui non si mostrava come un blocco di ghiaccio insensibile; aveva dedicato una sua intera giornata ad una studentessa randomica priva di ogni tipo di talento nel combattimento, ma nonostante queste premesse disastrose era riuscito a far emergere il suo lato combattivo, le aveva insegnato come muoversi, come reagire e come colpire, il tutto aveva prodotto i suoi frutti e sicuramente aveva reso Naru un terreno fertile dove poter far germogliare un fortissimo eroe del futuro.
    Al di là della fatica dell’allenamento il futuro Pro-Hero era davvero sorpreso dei progressi della studentessa, quella mattina non avrebbe scommesso un centesimo su di lei invece ora si era ricreduto in larga parte e su diversi aspetti; la tenacia, la voglia di imparare, la caparbietà, la testardaggine, quel modo di parlare così buffo e quelle espressioni così autentiche di imbarazzo e sorpresa. Insomma, Naru aveva scavato un piccolo posto nel cuore di Shoya e difficilmente si sarebbe dimenticato di lei nei prossimi giorni o mesi.
    Purtroppo però la permanenza del Senpai nella scuola era ormai agli sgoccioli, di lì a poco avrebbe avuto l’esame per diventare ufficialmente un Pro-Hero e lei era stata la sua ultima studentessa all’interno della scuola, di lì in avanti difficilmente gli avrebbero permesso di accedere nuovamente alla U.A. per fare da tutor a qualche altro studente, anche perché c’erano già i professori che avrebbero dovuto fare questo lavoro. Durante gli ultimi anni di scuola Shoya si era autoproclamato studente modello e si era messo a disposizione di chi volesse imparare davvero a muoversi sul campo di battaglia, chi volesse capire cosa volesse dire esercitare il mestiere dell’eroe fuori da quelle quattro mura. Non gli era mai stato riconosciuto nulla dai professori né tantomeno dal preside, un po' avrebbe voluto un titolo di merito, o qualche carica ufficiale, invece nulla, se ne sarebbe andato quasi nell’anonimato, pochi studenti si sarebbero ricordati di lui.
    I minuti scorrevano veloci mentre i due riprendevano fiato, Shoya era riuscito a recuperare gran parte dell’ossigeno e delle energie adesso che si era liberato dei vincoli, quindi nuovamente ben dritto sulla sua schiena si avvicinava a passo lento verso Naru, la quale invece sdraiata a terra aveva alzato il braccio destro indicando con una “V” della mano il segno che fosse ancora viva e che non era del tutto morta.
    Forse il ragazzo aveva un po' esagerato, dopotutto era una studentessa del primo anno, aveva preteso molto da lei quest’oggi, eppure non si sentiva troppo in colpa, come più volte aveva detto, lì fuori nessun nemico si sarebbe risparmiato di fronte ad uno studente che fosse del primo o dell’ultimo anno, maschio o femmina. Certe cose meglio caprile subito che troppo tardi.
    Un giorno presto o tardi potrai venire a reclamare la tua rivincita, ma per oggi direi che può bastare, abbiamo lavorato tanto e hai dimostrato di poter superare abbondantemente i tuoi limiti.
    Shoya era tornato a parlare con un tono di voce piuttosto tranquillo e rilassato come se si fosse liberato da un pesante macigno sulla schiena, se qualche secondo fa sembrò davvero stanco ed affaticato, adesso che aveva ripreso controllo del suo corpo e della sua forza era tornato quasi fresco come se nulla fosse successo. Il suo metabolismo e il suo fisico allenato lo stavano aiutando a recuperare da quello sforzo di trattenersi e limitarsi. Avrebbe quindi allungato la mano destra chinandosi in avanti porgendo un sostegno a Naru per aiutare a rialzarsi, necessitava di andare in infermeria e anche alla svelta, alcune ferite sembravano un po' gravi. Se la ragazza non si fosse riuscita a rialzare, beh l’avrebbe dovuta prendere in braccio e portarla lui.
    Naru-chan riesci ad alzarti per andare in infermeria? O hai bisogno che ti ci porti io in braccio?
    Avrebbe lasciato a lei la scelta, d’altronde anche questo voleva dire essere un eroe, alla fine di tutto trovare il modo per aiutare sempre un ferito o una persona che ha bisogno di cure.
    Attesa la scelta della studentessa i due avrebbero iniziato ad avviarsi verso il principale edificio della scuola mentre fuori il sole si accingeva a tramontare creando quel gioco di luci e ombre molto caratteristico, inondando la scuola di un colore arancione molto forte e suggestivo, l’aria iniziava a diventare più fresca e sulla pelle dava una bellissima sensazione di sollievo.
    Penso che non ci vedremo per un pò di tempo, il mio tempo in questa scuola è ormai giunto al termine, tra pochi giorni sarò lì fuori in prima linea a combattere.
    Shoya avrebbe allungato il braccio sinistro con l’indice ad indicare i grandi cancelli d’ingresso.
    Per cui ricordati quello che hai imparato oggi e un giorno dovrai venirmi a cercare per la tua rivincita. A presto Naru-chan!
    Si sarebbero congedati difronte all’infermeria. Shoya avrebbe atteso il saluto della giovane con le sue ultime parole, poi avrebbe fatto un mezzo inchino e si sarebbe voltato iniziando a percorrere una nuova strada e chiudendo così un grande capitolo della sua vita.

    Scheda | Forza: 25| Quirk: 25 | Agilità: 25| Energia: 950

    CODE © Saxo



    A te il post conclusivo.
    Grazie mille Felio per questa stupenda role! l'ultima di Shoya nella U.A. come studente, quindi direi un'epica chiusura!
    mi piace un sacco come scrivi e come ruoli Naru, ho imparato parecchio anche dal tuo metodo di scrittura. Grazie!
     
    .
  13.  
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    Il tempo che separò Naru dal luogo dell'allenamento con Ishida senpai all'infermeria fu troppo breve.
    Motivo? Presto detto.
    La ragazza aveva a malapena le forze per alzarsi in piedi, figuriamoci per camminare.
    E quando il ragazzo le propose di portarla in braccio ci rifletté giusto quei tre decimi di secondo troppi comunque prima di rispondere.
    La sola idea di essere portata in braccio da un Ikemen di quella portata l'avrebbe uccisa per l'imbarazzo.
    E se non l'avesse fatto l'imbarazzo, sicuramente lo avrebbe fatto qualche compagna di corso per gelosia. Perfettamente comprensibile in effetti.
    Optò quindi per una specie di via di mezzo, appena appena meno imbarazzante... Ma ugualmente piacevole.
    Farsi portare sulla schiena.
    Un po' come aveva sempre sognato avvenisse ad una qualunque festività.
    Kimono indossato, il laccio di un sandalo spezzato... Ed il ragazzo ideale lì, pronto a darle una mano.
    Nessuna sedicenne avrebbe umanamente saputo resistere ad una prospettiva simile, dai!
    Sicuramente meno faticoso per il ragazzo... E le avrebbe permesso di non fargli vedere la sua espressione in quei momenti.
    Sostenuta per le gambe poteva quasi sentire il contatto tra il proprio petto e la schiena di lui tra una tuta e l'altra.
    Non che ci fosse qualcosa di troppo voluminoso a distanziarli. La genetica era crudele a volte.
    Era una scena normale, non c'era niente di equivoco e che avrebbe potuto causare fastidio a Ishida senpai.
    E tuttavia Naru... si sentiva felice.

    «Mmm~ E' vero, farsi portare così non è troppo da Eroe...»

    Poggiando la guancia sulla schiena del senpai si abbandonò sorridendo alla stanchezza che -adesso- cominciava a farsi sentire in tutta la sua entità.
    Non aveva passato il limite. Lo aveva lasciato indietro da parecchio, probabilmente almeno a metà giornata.
    Eppure tutto quanto il suo fisico stava cercando di comunicarle passava in secondo piano rispetto alla magia di quel momento.
    Il tramonto stava rendendo quel momento un caleidoscopio di colori caldi.
    E l'aria, la cui temperatura aveva ignorato senza problemi fino a quel momento (ne aveva di cose più importanti a cui pensare) cominciava a farsi sentire a contatto con la pelle esposta.

    «...Ma ogni tanto ci può anche stare ♫»

    Un po' se lo era meritato quel piccolo momento da sogno, no?
    Dopo una giornata del genere poteva permettersi di far pesare un po' l'essere una delicata e adorabile fanciulla agli occhi dell'infaticabile studente?
    Certo non era un bridal carry, ma aveva il sospetto che prima di arrivare a qualcosa del genere avrebbe dovuto davvero meritarselo.
    E no, non era qualcosa per cui bastava un po' di fatica come quella che avevano fatto quel giorno.
    Persino lei aveva dei principi. Sul serio!

    ★★★

    Alla fine era arrivato.
    Il momento del congedo.
    Poche parole da parte sua, in linea con il suo carattere.
    Non dimenticare quanto appreso, la speranza di una rivincita... in futuro.
    In piedi davanti a lui, Naru avvertì un nodo allo stomaco.
    Di quelli che precedono una separazione, un addio per niente voluto.
    Perché Ishida senpai non poteva restare alla U.A.? Sarebbe stato un sogno poter seguire nuovamente i suoi insegnamenti, approfittare del suo bagaglio di esperienza e diventare sotto la sua guida una Hero degna di questo nome?
    ...Perché aveva un compito da portare a termine, evidentemente.
    Un compito che si era prefissato fin dall'inizio. E che da quanto le aveva detto stava portando avanti in maniera egregia.
    Cosa avrebbe potuto dirgli?
    Con quali parole lo avrebbe lasciato?
    Inspirando forte e facendosi coraggio, non ci fu bisogno particolare per la sedicenne di decidere le parole da impiegare.
    Erano già lì, in fondo.

    «...Senpai!»

    Abbassando di un pelo la testa lasciò che la frangia di capelli rosati le coprisse gli occhi.
    Avvicinate le mani al centro del proprio petto Naru si lasciò andare ad un'esclamazione con tono anche più sentito di quanto sarebbe stato opportuno fare.... Ma al diavolo! Se sentiva di dover dire qualcosa e di doverlo dire proprio così allora tutto il resto poteva anche eclissarsi!
    Se non gli avesse detto quello che stava provando in quel momento non se lo sarebbe perdonato per nulla al mondo.

    «Io... Non mi scorderò di quanto hai fatto per me oggi!»

    Era stata ironica, si era lamentata, aveva chiacchierato praticamente per tutto il tempo, ed in un paio di occasioni aveva avuto la certezza che il suo essere... si il suo essere Naru lo avrebbe fatto rinunciare, andandosene via abbandonandola al suo destino.
    Ma non aveva mollato. Aveva perseverato, scorgendo forse in quella sedicenne non proprio facile da gestire qualcosa di buono.
    E questo Naru non lo avrebbe dimenticato.

    «Hai avuto fiducia in me come non credo qualcun altro avrebbe potuto fare.»

    I professori erano lì per aiutarli, questo non se l'era dimenticato... E fino a quel momento non aveva avuto motivo di lamentarsi di nessuno di loro troppi compiti a parte.
    Ma i loro doveri andavano alla U.A., a lei e a tutti gli studenti che ne facevano parte.
    Nessuno avrebbe potuto dedicare così tanto tempo ad una singola studentessa, specialmente una che faceva fatica a tenere il passo con un programma standard. Con una ragazzina del primo anno finita -oltretutto- nel corso B.
    Ishida senpai invece era stato lì per lei. Dall'inizio fino alla fine.
    E ok, poteva essere stato un solo giorno, ma Naru aveva potuto sentire la differenza.
    I metodi didattici del quasi Pro-Hero erano molto meno raffinati dei docenti alla Yuuei... Ma era riuscito a compensare egregiamente cercando di trasmetterle quello che sapeva con tutto sé stesso. Ci aveva messo il cuore in quella giornata, lui per primo senza risparmiarsi.

    «Otterrò la licenza... non importa quanto mi ci vorrà.»

    Stringendo forte la mano a pugno Naru la allungò in direzione dello studente più anziano.
    Le fondamenta che il ragazzo aveva gettato oggi sarebbero diventate le basi per qualcosa di concreto, sicuramente più vicino alla figura di Eroe ideale che la ragazzina dai capelli rosa aveva in mente.
    La licenza provvisoria. Il tirocinio. E le prime missioni.
    Il resto sarebbe arrivato col tempo. Un passo per volta. Un giro delle mura della Yuuei per volta.

    «E quando ci incontreremo di nuovo ti dimostrerò che questa giornata non è stata tempo perso!»

    Non aveva idea di quanto tempo le ci sarebbe voluto.
    L'idea di potersela cavare per conto proprio (anche sotto la guida di altri più esperti Pro Heroes) era qualcosa al momento di inconcepibile per lei.
    E tuttavia era parte della strada che aveva scelto. E con quelle parole sanciva una promessa ad entrambi. A Ishida senpai di rivedersi in futuro, possibilmente non da studente Yuuei e allieva problematica.
    A Naru stessa di diventare oggi una futura Hero migliore rispetto al giorno precedente.

    «Non intendo qui, in quest'Accademia.»

    Eh no. Non si combatteva il crimine standosene all'interno delle comode e confortevoli mura della Yuuei.
    Ishida senpai aveva impiegato un verbo, "combattere", tutt'altro che a sproposito.
    Combattere il crimine non era qualcosa che si faceva con belle parole beh, c'erano anche casi del genere ma erano davvero pochi. Il Villain che l'aspettava era un qualcosa di cui finora aveva solo sentito parlare.
    Un'entità astratta, il "cattivo" per antonomasia.
    Eppure oggi, per la prima volta, aveva potuto capire un poco che cosa si sarebbe trovata ad affrontare per le strade di Tokyo e dintorni.
    Qualcuno che non ti aspetta, che non chiede permesso, che non concede seconde opportunità.
    E questo lo doveva al ragazzo davanti a sé, e ai suoi preziosissimi consigli.

    «Voglio.... Voglio rivederti là fuori, senpai. Sul campo... Da Heroes!»

    Rimarcando le ultime parole la studentessa spostò di lato la frangia, rivelando al senpai l'espressione più fiera e convinta della giornata.
    Coperta di tagli, polvere e sudore era tutto fuorché dignitosa.
    Ma nessuno avrebbe potuto dire che la Naru da cui ora si stava congedando non avesse negli occhi una maggiore fiducia in sé stessa.
    Non era diventata particolarmente più forte, veloce o intelligente dopo questa giornata.
    Adesso però sapeva da dove cominciare.
    E mentre Ishida senpai si allontanava, in una scena che nulla avrebbe potuto invidiare ad un manga shoujo, Naru Narusawa sussurrò altre due parole.
    Lo fece piano, in maniera tale che il ragazzo non potesse sentirle.
    Non pronunciate con quel sentimento, almeno.

    «E... grazie.»

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    Naru Narusawa
    HEROES » LIVELLO 2
    | FORZA: 025 012
    | 025 012
    | AGILITÀ: 025 012

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Status: Danni lievi diffusi su tutto il corpo (Danni Medi alla messa in piega). Naso e guance doloranti.
    • Condizione: Sonnolenza
    • Tecniche usate: //
    • Energia:0015

    • Equipaggiamenti: //
    Adaptive Suit [0]:

    Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.

    • Durata: Permanente.
    • Peso: [0]
    • Costo: 500 ¥
    • Effetto: //
    • Potenziamento: Disponibile

    • Tecniche:
    Hearing x Vision [Lv1]:

    Descrizione: Naru è in grado di mappare l'area attorno a sé in modo abbastanza approssimativo sfruttando le vibrazioni sonore per ricostruire visivamente l'ambiente circostante. Non è in grado di percepire i colori ma solo la presenza di superfici.
    Tutto ciò che genera e riflette rumore percepibile acquisisce contorni ben definiti.

    • La portata della tecnica è pari alla capacità di Naru di sentire i suoni entro una distanza massima di [5 Metri].
    • Suoni troppo forti hanno il duplice effetto di assordare e accecare Naru durante l'uso di questa tecnica.
    • Condizioni di assenza ed eccesso di luce non hanno effetto su Naru durante l'uso di questa tecnica.
    Tipologia: Tecnica duratura
    Costo: 10 PE + 5 PE per Turno aggiuntivo
    Danni: //
    Vision x Olfaction [Lv1]:

    Descrizione Naru può visualizzare gli odori come se fossero oggetti solidi. Ogni odore ha forma, aspetto e colore tanto più definiti quanto questo è intenso.

    • Durante l'uso della tecnica la vista di Naru è severamente limitata. Non è in grado di percepire colori e la forma esatta degli oggetti solidi, con le stesse difficoltà di trovarsi in mezzo alla nebbia.
    • Odori troppo forti possono coprirne visivamente altri, come due liquidi colorati se mescolati tra loro.

    Tipologia: Tecnica duratura
    Costo: 10 PE + 5 PE per Turno aggiuntivo
    Danno: //
    Touch = Equilibrium [Lv1]:

    Descrizione Quest'abilità permette a Naru di sfruttare il senso del tatto al posto della vista nella gestione dell'equilibrio. Questo consente un controllo del proprio baricentro fino a quando Naru è in contatto fisico con una superficie solida (il pavimento, un muro, una corda, ecc.).

    • Quest'abilità permette a Naru di mantenere un bilanciamento ottimale anche in condizioni difficili (in movimento, con gli occhi chiusi, ecc.).
    • Le condizioni ambientali devono comunque essere sufficienti per garantire un equilibrio minimo (pareti verticali o troppo scivolose sono e restano impraticabili).
    • Quest'abilità concede a Naru un bonus di Agilità pari a +1 per ogni 10 punti del parametro Quirk per la durata della tecnica.
    • Quest'abilità non fornisce a Naru capacità di schivare attacchi di cui normalmente non sarebbe in grado (proiettili, ecc.).

    Tipologia: Tecnica di potenziamento
    Costo: 15 PE
    Danno: //
    Pain receptor = 0 Value[Lv1]:

    Descrizione La tecnica permette di disattivare temporaneamente alcune terminazioni nervose, più specificatamente i recettori del dolore. Ciò permette a Naru di ignorare per un breve periodo eventuali limitazioni provocate da lividi, tagli o abrasioni su una parte specifica del corpo.
    La tecnica può essere impiegata (con ovvi rischi da parte della ragazza) per consentirsi di sferrare colpi a mani nude più violenti di quanto normalmente sarebbe possibile, andando ad escludere i segnali d'allarme del proprio corpo.

    • I danni subiti non vengono annullati, semplicemente non vengono percepiti come tali per la durata della tecnica
    • Effetti come Sanguinamento o Paralisi si applicano normalmente
    • In caso di uso offensivo, Naru subirà danni Lievi alla parte del corpo usata per attaccare.

    Tipologia: Trasformazione
    Costo: 30 PE
    Danno +1 Step ai danni inflitti
    Durata: 3 turni
    Reflex Arc + [Lv1]:

    Descrizione Riconfigurando per pochi istanti il proprio sistema nervoso, Naru è in grado di ottimizzare il tragitto che gli impulsi sensoriali effettuano e la conseguente reazione da parte del proprio corpo.
    Ciò si traduce in un'azione motoria più rapida e precisa da parte della ragazza in seguito a stimoli di qualunque genere.

    • Quest'abilità consente a Naru di reagire ad un pericolo in condizioni che normalmente le sarebbero difficili, come evitare un'arma da lancio o un colpo sferratole da un'avversario.
    • L'abilità non la rende più veloce o forte di quanto sarebbe normalmente, quindi non le è possibile schivare colpi d'arma da fuoco o evitare le schegge di un'esplosione. Potrebbe tuttavia provare ad allontanarsi dalla traiettoria dell'arma prima che essa faccia fuoco o a ripararsi in tempo prima che l'esplosione avvenga.
    • Per poter schivare l'attacco Naru dev'essere consapevole della sua origine.
    • Quest'abilità concede a Naru un bonus di Agilità pari a +1 per ogni 10 punti del parametro Quirk per la durata della tecnica.

    Tipologia: Potenziamento
    Costo: 25 PE
    Danno //



    Grazie a te Saxo per la disponibilità, è stato un combat che mi son goduto dal primo all'ultimo post ed un'occasione incredibile di crescita per Naru: sono davvero felice che la soddisfazione sia di entrambi!
    Per ora le strade di Shoya (insegnante notevole, tra l'altro) e Naru si separano... Chissà se da qualche parte c'è un Pro Hero (ir)responsabile da cui fare tirocinio una volta presa la licenza provvisoria XD
     
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    *aggiunge alla lista di role dove la gente tenta il primo attacco mirando alle parti basse*

    Ciao ragazzi,

    La role, anche grazie a wholesome Shoya, mi è piaciuta molto, c'è solo un problemino: che è molto più una role che un combat, appunto. A conti fatti i post effettivi di combattimento sono 2 su 27 (!!!) e, anche se considererò l'attività nella sua interezza come un allenamento (ciò che effettivamente è) per evitare problemi, vi consiglio di fare attenzione per attività future sia per rispetto del Regolamento che per efficienza: tralasciamo il fatto che l'attività sia iniziata una manciata di giorni prima che Saxo concludesse l'evento di SV che occupava il suo slot role e che Felio stesse nel frattempo ruolando con Lady Seiros rendendo quindi l'operazione impossibile se non sfruttando Slot Extra, se aveste diviso quest'attività in due (role + combat) non solo saremmo riusciti a correggerla meglio (il 75% dell'attività è a conti fatti una role e poteva correggerla ddraig) ma avreste anche guadagnato il doppio dell'esperienza, dalla role e dal combattimento (essendo 27 post, a conti fatti, più del necessario a comporre due attività). Mi rendo conto che come dico spesso per questioni varie non c'è una definizione univoca di "combat" ma appunto, conviene anche a voi dividere le cose a volte, quindi fate attenzione. Nulla vieta di aprire più attività collegate, anzi. :zizi:
    Ciò detto, una piccola nota tecnica a Saxo: lo spazio che hai adibito alle questioni tecniche nel layout del post è davvero piccolo e difficilmente navigabile, consiglio personalmente di lasciare eventualmente lì lo status ma inserire tecniche ed equipaggiamento da qualche parte in fondo al post perché qui non ce n'è stato particolare bisogno ma è davvero difficile leggere e comprendere una tecnica a suon di due righe alla volta! :neko:
    In conclusione l'attività era comunque bella e godibile, vi consiglio solo appunto di fare attenzione alla proporzione tra narrazione e combattimento in futuro, abbiamo i ruoli di correzione divisi proprio per questo!

    Shoya: +50 exp +75 exp bonus livello
    Naru: +50 exp

    Passo e chiudo! :**:
     
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