Memento Mori

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    Sugar-fueled machine

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    Seiko
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    L'aria che tirava a Tokyo di quei tempi sembrava cambiata di nuovo. C'era qualcosa di quasi romantico nell'osservare come una città si evolveva, come se fosse un organismo in grado di compiere scelte, prosperare o morire. Queste ultime opzioni erano in comune a quelle di chi ci viveva, nella città: si poteva avere successo o fallire, vivere una vita agiata o ricca di difficoltà. Ed era per questo che c'era chi si era premunito di essere colui che i fili li muoveva e non ne subiva l'influenza, preferendo essere il burattinaio piuttosto che il burattino. Politici, milionari, imprenditori erano coloro che davano la spinta al mondo immerso nella luce del sole. Ma chi aveva la notte per sé non peccava di certo di potere o controllo e Deep Void non faceva eccezione tra questi.
    C'erano molte persone che stupidamente nei social o nei forum online si chiedevano come mai un uomo in grado di creare un esercito di copie armate non conquistasse semplicemente il controllo di ogni zona con la forza. L'unica persona in grado di capire Jian Li Wang era la moglie Ahmya, centro delle dispute tra l'Eden's Rose e Deep Void. Dopo il rapimento della moglie Blank aveva capito una cosa: per quanto disponesse di infiniti soldati, nemmeno dopo mille anni di prove con l'Unicità sarebbe mai stato in grado di sostituire i propri cari. Fare guerra era qualcosa che andava ponderato con estrema attenzione, per ridurre al minimo i conflitti che avrebbero portato alla sua rovina e a quella della sua famiglia. Non si era di certo fermato nel suo intento di collezionare e tenere per sé i commerci di Tokyo, ma aveva capito che un assassino era molto più vantaggioso di un plotone di guerrieri in una Tokyo che era in stallo. Il compito che aveva progettato assieme alla figlia Ying Yue era una dimostrazione di quel principio ed avrebbe riportato a galla alcuni ricordi dolorosi, i quali però erano comunque necessari a continuare.
    Victor Asui ed Edward Lapsus erano sempre parsi bizzarri agli occhi dell'uomo cinese, anche se li considerava degli ottimi collaboratori. Coi loro modi particolari e la velocità con cui avevano cambiato fazione, passando dai favori di Karen Hanabira ai suoi, erano sempre stati tenuti d'occhio da Deep Void per evitare strane mosse da parte loro. Si erano però dimostrati fedeli ed utili alla causa, tanto che Blank aveva quasi cominciato a fidarsi di loro. I due però erano spariti ed avevano fatto sospettare al criminale il peggio, considerato che avevano con sé fin troppe informazioni riguardanti loro ed il caso Eden's Rose, mettendo alle loro calcagna numerosi cloni per evitare che spifferassero qualcosa. Erano quasi spariti nel nulla, volatilizzati e ciò era un chiodo fisso per chi aveva molto da perdere e da nascondere. L'attacco del Culto lo aveva quasi distratto da quei problemi ed aveva deciso di assicurarsi di avere un sicuro ritorno in Cina se fosse stato il caso di fare le valigie.
    Ma il risultato di quella ricerca era stato decisamente peggiore e a sistemare la coppia di prestigiatori era stata PHANTOM. Un'altra spina nel loro fianco, un'organizzazione di pazzi e violenti in cerca di qualcosa chiamato giustizia come dicevano loro. I rapporti tra le due organizzazioni erano sempre stati burrascosi, quasi a rivaleggiare il conflitto che la Madame aveva portato avanti per così tanto tempo. Ma in quel caso non c'era nulla di personale tra lui e quei Vigilantes da quattro soldi, se non la pura e semplice violenza e la voglia di annientarsi reciproca. Il messaggio che era arrivato alla villa di Blank parlava chiaro e i due erano in una situazione estremamente precaria ed inizialmente il piano dell'uomo era di abbandonarli. Non valeva la pena rischiare una trappola ed il tentativo di mandare uomini in nero per le trattative aveva prodotto solo la loro immediata distruzione. Quelli volevano parlare con un vero membro di Deep Void o più semplicemente volevano dare un valore alle loro preziose esche.
    Era stata però Ying Yue ad insistere che Cube e Juggler dovevano essere recuperati. Blank non conosceva bene la figlia ma ascoltandola sapeva che aveva ereditato il suo spirito pragmatico quando si trattava di persone. Non era di certo per motivi umanitari che la ragazza voleva aiutare la coppia rapita, ma li trattava decisamente come due pezzi della loro scacchiera. E se non erano come i pedoni che potevano generare all'infinito di fronte al re nero, la loro importanza stava in un certo senso in una dimostrazione di forza a chi faceva parte di Deep Void e alle altre organizzazioni. La ragazza dalla pelle d'ebano era violenta nei modi e con le parole, ma sapeva benissimo che era meglio tenere i nemici vicini a sé. Per quel motivo si era proposta di andare personalmente al tempio che era l'abitazione di Victor, sia per controllare che filasse tutto liscio sia per uscire un po' dalla villa dove passava le giornate. Ma era stata quella l'unica opposizione del padre a cui non riuscì tenere testa per una volta. In quella missione di recupero ci sarebbe andata Seiko, per una questione di forza ed abilità strategica. Era pur sempre uno dei pezzi più importanti di Deep Void e la sua abilità con la spada non aveva rivali nell'Underworld. Non sarebbe stata però da sola ed i suoi compagni per quella sera sarebbero stati decisamente... Inusuali.
    Il primo era Norio Toda, un membro di Deep Void privo della vista ma che si era rivelato piuttosto utile in alcune questioni più tranquille e diplomatiche. Blank era rimasto incuriosito ed affascinato dalla sua Unicità e dal fatto che non avesse trovato troppe informazioni su di lui, rendendolo perfetto come insospettabile per il criminale cinese. Una persona che aveva perso molto e che poteva essere usato come innocente agnello per alcune faccende diplomatiche. Per questo motivo avevano deciso di affiancarlo a Seiko, in modo da usarla come suoi occhi e supportarla per le questioni più delicate. Gli uomini in nero non brillavano in cautela o prudenza e la ragazzina non era un'eccezione, quindi serviva una mente per l'operazione. L'altra persona era decisamente più particolare e non in senso positivo. Zhen Lubbock, soprannominato Cutter dalle autorità, si era macchiato di numerosi crimini sia contro civili che criminali. Solitamente caos puro lo seguiva nelle sue apparizioni, oltre che bagni di sangue. Ma cosa ci faceva una persona legata ad Aogiri tra le fila di Deep Void, quando i due fronti non erano proprio amichevoli l'uno con l'altro? Ying Yue aveva scavato un bel po' nel passato dei prestigiatori e aveva scoperto che erano entrati in contatto con un ex-membro di Aogiri. Quest'ultimo aveva disseminato numerosi problemi sia per loro che per Aogiri in giro e la ragazza cinese non aveva perso tempo a contattarli per offrirgli uno scambio: uno dei loro membri più pericolosi in cambio di informazioni sui casini che King of Hearts aveva combinato. All'uccisore del Sagrestano era stato ordinato di attenersi agli ordini di Deep Void per quella giornata e di osservare le abilità dei cloni di Blank, per ottenere informazioni in più.
    Arrivò quindi la sera prestabilita ed era momento di entrare in azione. Non dovevano però trovarsi subito all'abitazione di Victor Asui, per evitare di farsi scoprire subito. Si sarebbero trovati non molto lontano dallo Zoo di Edogawa, una delle zone colpite dal Culto, tra alcuni distributori ormai abbandonati. La zona attorno alla struttura era completamente deserta, anche se era stata ritenuta sicura dal governo giapponese. Una desolazione di palazzi vuoti e con le luci spente avrebbe accolto Norio e Zhen, a cui era stato detto di dirigersi lì in quello spiazzale illuminato da pochi lampioni dalla luce pallida. Le macchinette erano quasi del tutto svuotate e rimaneva al loro interno solo qualche barretta energetica scaduta fin troppo tempo fa. Li aspettava lì Seiko seduta su una panchina di pietra mentre giocherellava con la sua decorata katana, appoggiandosi quasi col viso. Portava con sé la sua solita pesante giacca dal collo molto largo e le maniche che arrivavano ai gomiti, mentre un paio di pantaloni vecchio stile neri le coprivano le gambe. Un paio di sneakers scure ai piedi e la maschera bianca che era appoggiata sulla testa per ora. Sul viso gli occhi cremisi sembravano imbronciati come lo erano in maniera perenne, fissando un punto imprecisato tra i palazzi scuri. Mancava qualcosa a quella serata.
    Your silence is my favorite sound


    CITAZIONE
    Benvenuti alla AM ragazzi.
    Come scritto siete stati incaricati da Deep Void per liberare i nostri amici, che per Zhen sono anche delle vecchie conoscenze. Questo primo post potete dedicarlo ad arrivare al luogo dell'appuntamento ma per il resto siete liberi di scrivere cosa preferite - l'ordine è libero e manterremo quello che si verrà a creare. Se avete qualsiasi dubbio sul post o altro, mandatemi pure un MP così che possa aiutarvi.
    Buona scrittura!
     
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    Era in serate come quelle che Norio era felice, ormai quasi quarant'anni fa all'etá di otto anni, di aver scelto, tra tutti gli strumenti possibili, di voler suonare il pianoforte. Il motivo era molto semplice: il pianoforte non era necessario portarselo dietro sul momento, a differenza di altri strumenti come una chitarra o un violino. Era solitamente giá presente in qualsiasi luogo venisse chiamato a suonare, dopotutto.
    Questo gli permetteva, in certe serate, di dire a sua figlia di doversi recarsi a suonare in un locale, e non risultare minimamente sospetto se usciva di casa senza nulla in mano che non fosse il suo bastone e non una qualche ingombrante custodia a cui dover poi pensare per tutta la serata quando doveva fare tutt'altro.
    Serate come quella, ad esempio. Ovviamente, all'epoca in cui aveva compiuto quella scelta non pensava minimamente che si sarebbe rivelata saggia in un modo cosí... inusuale, ma doveva ringraziare il suo sé stesso piú giovane per non doversi recare a quell'incarico cosí delicato per Deep Void con il peso aggiuntivo di... non so, una custodia per un trombone con cui era dovuto uscire di casa per non destare sospetti.
    Norio espiró lentamente mentre finiva di sistemarsi la cravatta, con gesti lenti e misurati. Era una cravatta semplice, bianca, che ricadeva su una camicia di un azzurro cielo. I colori li sapeva per una volta con certezza grazie all'ultimo regalo di compleanno ricevuto proprio da Seki, per i suoi 46 anni compiuti da poco. Un color detector, un'altra piccola meraviglia della tecnologia. Un dispositivo in grado di rilevare il colore di un oggetto e annunciarlo a voce alta, permettendo perfino di impostare lingua e volume, semplicemente premendo l'apposito sensore sull'oggetto. Era in grado di rilevare un numero di colori che onestamente lasciavano Norio spiazzato. "Ha 260 tinte!" aveva annunciato sua figlia tutta fiera quando aveva scartato il regalo - non che per lui servisse davvero incartarli per fargli una sorpresa, ma il scartarli era sempre divertente -; Norio non avrebbe nemmeno saputo elencare il nome di 260 tinte di colore. Per lui la differenza tra "azzurro cielo" e "azzurro mare" continuava a essere una differenza solo semantica, ma l'importante era che ora poteva essere sicuro di che colori indossava senza doversi arrovellare la memoria sull'ordine dei vestiti nell'armadio - anche se ormai effettivamente ci era abituato - o chiedere a sua figlia per sicurezza. Aveva giá indossato dei pantaloni neri e la camicia venne coperta da una giacca corta elegante dello stesso colore.
    Non fosse stato per quel tocco di azzurro a rompere la monotonia, sarebbe potuto davvero passare per uno dei famigerati uomini in nero... che era un pó il motivo per cui aveva scelto quei vestiti, in realtá. Quando agiva per conto di Deep Void, ci teneva a dare la giusta immagine, anche se lui stesso non poteva vederla. Soprattutto perché quella sera in particolare il suo compito sarebbe stato... piuttosto delicato, da ció che aveva saputo, e decisamente diverso da ció a cui era abituato.
    I due membri di Deep Void rapiti da PHANTOM, contro cui lo stesso Fumio lo aveva messo in guardia qualche tempo prima... PHANTOM li aveva invitati, se cosí si poteva dire, a recarsi in un luogo specifico di Edogawa per salvarli. Il gruppo di Vigilantes non era esattamente noto per essere delle persone accoglienti e aperte al dialogo, perció gli sembrava molto piú probabile si trattasse di una imboscata per eliminare chiunque avesse abboccato all'amo.
    Tuttavia, quelli erano gli ordini che aveva ricevuto, e se l'idea di Deep Void era semplicemente quella di uno scontro diretto, avrebbero sicuramente trovato qualcuno di piú adatto da mandare di lui. Finito di vestirsi, si infiló le scarpe tirate a lucido e le allacció una dopo l'altra, si rialzo in piedi, si lasció scivolare nella tasca interna della giacca elegante una Smoke Bomb e prese il bastone. Nell'altra tasca aveva invece un altro strumento, una semplice maschera - di quelle di cui si possono trovare bancarelle piene al Tanabata o a qualsiasi altra festa -. La maschera raffigurava una figura maschile dagli occhi chiusi, i capelli scuri e il viso completamente coperto da sutra, preghiere sacre. La figura rappresentata era Miminashi Hoichi, o "Hoichi senza orecchie", una figura protagonista di un vecchio racconto giapponese. A metá tra storia e leggenda, probabilmente basato su una figura realmente esistita, Hoichi venne chiamato notte dopo notte da un samurai a suonare per il suo lord e la sua corte una sua famosa ballata, la storia di una vecchia battaglia. Senza saperlo peró, il pubblico di Hoichi era invece un gruppo di demoni e spiriti intenzionato a divorarlo - gli stessi spiriti dei caduti nella battaglia cantata da Hoichi -. Vedendolo tornare una notte, i monaci del tempio dove risiedeva il musicista avvisarono Hoichi del tranello in cui era caduto, e per proteggerlo dai demoni dipinsero ogni parte del suo corpo con testi di preghiere sacre - da lí l'immagine iconica rappresentata sulla maschera - dimenticando peró le orecchie. Quella notte, lo spirito del samurai tornó; ma i sutra che coprivano il corpo di Hoichi lo rendevano invisibile agli spiriti, e il musicista restó immobile ed in silenzio, senza nemmeno respirare. L'unica parte scoperta del suo corpo erano peró le orecchie, che il samurai mozzó per riportare al suo lord.
    La maschera era piú che altro una precauzione, un modo per nascondere il viso se necessario.
    Sentí il rumore di Seki che usciva dalla sua stanza mentre si dirigeva verso la porta d'ingresso, superando il salotto - e il piccolo altarino lungo il corridoio, con l'urna e una foto di Namiko -, e si fermó ad aspettarla.
    « Stai benissimo papá! Sarai bravissimo come sempre » commentó, alzandosi in punta di piedi per dargli un ultima aggiustata ai capelli. Norio si sforzó di sorridere mentre stringeva la figlia in un rapido abbraccio, posandole un bacio sulla fronte.
    « Lo spero. »
    A volte si chiedeva se sospettasse qualcosa: sarebbe stato un problema se qualche sera si fosse recata a sorpresa in un locale in cui avrebbe dovuto suonare per non trovarlo lí... quando era piú piccola, e Namiko era ancora viva, ogni tanto le due lo sorprendevano a quel modo. Avrebbero prenotato un tavolo in qualunque locale suonava quella sera, assistito alla sua esibizione, e proprio quando aveva finito e si alzava per inchinarsi al pubblico avrebbero gridato insieme un rumorosissimo "BRAVO PAPA'", facendogli prendere un colpo e strappandogli una risata contemporaneamente.
    ... gli mancavano quelle serate.
    Ci si stava avviando verso l'estate, e l'aria a Tokyo era calda, il caldo umido che precedeva quella che in giappone era la stagione delle piogge.
    Dal suo appartamento a Bunkyo, avrebbero preso la metropolitana per dirigersi alla fermata di Edogawa piú vicina al luogo designato. Da lí, si sarebbe affidato al navigatore GPS del cellulare, un auricolare bluetooth infilato discretamente nell'orecchio per non dare fastidio facendo starnazzare la voce automatizzata a tutto volume. Non che ce ne fosse bisogno: piú si allontava dalla stazione della metropolitana, meno passi attorno a lui sentiva, finché restó soltanto il rumore dei propri passi e del bastone. Nonostante Edogawa fosse stata in teoria liberata dal gas, tantissima gente aveva comunque lasciato Tokyo, o non ci era mai tornata. Interi quartieri erano diventati quasi zone fantasma, e il luogo deciso per la riunione sembrava essere uno di quelli.
    La voce automatizzata del navigatore annunció che era arrivato a destinazione e l'uomo si fermó, sfilandosi l'auricolare e riponendolo nella tasca dei pantaloni e tendendo l'orecchio.
    Nessun rumore di passi, il bruscio costante del traffico di Tokyo suonava cosí lontano... era quasi inquietante. Pochi erano i luoghi della megalopoli dove si poteva godere di quel silenzio, anche se in quella situazione avrebbe preferito qualche rumore in piú.
    Il silenzio, per lui, era sinonimo di incertezza. Meno cose sentiva meno idee poteva farsi di cosa succedeva attorno a lui.
    Se qualcuno era giá arrivato al luogo dell'appuntamento, supponeva lo avrebbe approcciato a breve, altrimenti non poteva sapere chi ci fosse vicino a lui. Tastó cautamente i dintorni con il bastone; ignoró i blocchi che, piú per abitudine che altro, immaginó essere distributori automatici - poche altre cose lungo una strana avevano quella forma dopotutto, soprattutto se subito dopo c'era un cestino -. La stragrande maggioranza erano inutilizzabili per lui, se pure avesse saputo che i prodotti al loro interno erano scaduti da mesi. Poi il suo bastone incontró una panchina... e subito dopo una gamba.
    « Ah... mi perdoni. » si scusó con chiunque aveva colpito accennando un inchino.
    "You don't have to play well, you just have to play better than your opponent "
    Villain
    Deep Void
    Norio Toda

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
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    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: //
    • Energia: 175
    • Forza: 40
    • Quirk: 74
    • Agilitá: 36

    • Equipaggiamenti:
    - White Cane
    - Smoke Bomb x1
    • Peso Trasportabile: [2/4]
     
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    Zhen Lubbock

    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato da altri



    Prese il cellulare dalla tasca della sua lunga giacca nera e schiacciando il tasto d’accezione controllò l’orario. Intorno non era presente moltissima luce, per qualche ragione a lui ignota la maggior parte dei lampadari erano disattivati.
    Continuando con questo ritmo dovrei arrivare tra circa 5 minuti in orario.
    Rimise il dispositivo dove lo aveva preso continuando dritto per quella stradetta fin troppo isolata e oscura. In quel momento si poteva sentire solamente il suono dei suoi passi ma un orecchio più acuto avrebbe avvertito anche un suono più freddo, metallico. Sarebbe stato il rumore prodotto dalla sua cotta di maglia, ma fino a qui non ci sarebbe stato niente di strano, alla fine l’aveva sempre addosso quando usciva di casa, parliamo pur sempre di un uomo con una grossa taglia sulla testa e non poteva permettersi di non stare pronto ad ogni evenienza.
    Quella sera però era diversa, non era uscito per conto suo e con se’ non aveva nessuna busta contenente della droga quindi non aveva nemmeno l’intenzione di spacciare. Un altro incarico di assassinio? Forse, ma ancora non lo sapeva. Come ogni sua missione da parte dell’organizzazione, al cellulare gli era arrivato un messaggio dall’emittente ignoto dove gli erano stati impartiti alcuni compiti da svolgere. Gli era stato detto il luogo di destinazione con l’orario dell’incontro e aveva solo due incarichi, attenersi agli ordini di Deep Void e di osservare le abilità dei cloni di Blank. Questo valeva a dire che avrebbe lavorato per altri? Non solo doveva ubbidire agli Aogiri, ora doveva essere pure lo schiavetto di altri. E poi dove aveva già sentito questo nome “Deep Void”, non gli era nuovo ma non gli diceva nulla, era questo lo svantaggio nel rimanere isolato per i fatti propri senza rimanere costantemente aggiornato sulle situazioni che riscontrava la sua organizzazione, ma non poteva farci nulla non gli importava, il suo unico compito era quello eseguire gli ordini che gli venivano impartiti, più rimaneva in disparte e in meno problemi sarebbe stato convolto, non per altro gli avevano affidato solamente il ruolo di caporecluta, non puntava in alto, non voleva altri problemi.
    Per quanto fosse contrario a questa missione era obbligato ad eseguirla, il fatto di lavorare con altri lo rabbrividiva un po', era un lupo solitario abituato ad agire per conto suo soprattutto se si presentavano eventuali scontri, ma di certo non poteva disubbidire, per il momento. In quel momento si stava dirigendo verso il luogo prestabilito e con se’ aveva tutto l’equipaggiamento che riteneva necessario. Addosso aveva la cotta di maglia ma non solo. Disposte lunga la cintura sul suo busto aveva due set di coltelli leggeri, nella parte posteriore della cintura aveva la pistola e due smoke bombs, sul suo braccio sinistro aveva lo Shocker e il suo viso era coperto da una maschera antigas. Tutto il suo equipaggiamento era coperto da una lunga giacca nera e le sue mani erano nascoste da dei guanti in pelle del medesimo colore. Nelle tasche interne della giacca aveva inoltre due C.L.O.S.E.T. , una contenente un Kusarigama, e l’altra una Teruko's Blood. Si poteva ritenere abbastanza preparato, anche se non era del tutto convinto a lavorare per altri, ma non poteva farci niente. Come da programma sarebbe arrivato sul posto puntuale, anzi, forse avrebbe fatto qualche minuto di ritardo, ma si trattavano solamente di un paio di minuti, non di più. Ma non sarebbe stato solo, in quel palazzo abbandonato illuminato solo da qualche debole luce, ci sarebbero state altre due persone, uno con una maschera bianca sulla testa e una katana in mano e un altro vestito di nero dove reggeva quello che poteva sembrare essere un semplice bastone. Probabilmente doveva incontrarsi con loro. Per il momento decise di non dire nulla, si sarebbe limitato ad avvicinarsi anche se sarebbe rimasto a circa 3-4 metri di distanza da loro rimanendo in attesa del prossimo ordine da eseguire anche se preferirebbe ricevere qualche informazione in più riguardante la missione.


    Parametri

    Zhen Lubbock-lvl7
    Energia 750
    Forza 207
    Quirk 160
    Agilità 358
    Stato: illeso

    Tencniche & Equipaggiamento


    Equipaggiamento
    Coltelli da lancio [12, peso [2], danno:lieve]
    Guanti (Effetto: +5 in Frz, Durata: 1)
    Shocker(Potenziamento 1, Peso [1], Effetto: Danni lievi + stordimento)
    Maschera Antigas (Potenziamento 2, Filtri: [1+1, D:2])
    Smoke Bombs (x2, Peso: [1], Peso Totale: [2], Durata: 1)
    C.L.O.S.E.T. 1°{ Kusarigama (peso[2], Danno: Medio, Effetto: Sanguinamento)}
    C.L.O.S.E.T. 2°{ Teruko's Blood (x1, Peso: [1], Durata: 1)}
    Pistola (4 ricariche)
    Pistola leggera di piccole dimensioni, le sue munizioni non sono normali proiettili, ma sfere di mercurio che si trovano in stato solido. I proiettili vengono sparati ad alta velocità, come una comune pistola, ma a contatto con un corpo si sciolgono attaccandosi ad essi senza provocare nessun danno. La portata di questa pistola è di 10 metri e ogni carica contiene 5 proiettili.
    Danno: Nessuno
    Peso: [2]
    Cotta di maglia
    Parte superiore: E' spesso 0.5 mm, è formato dallo stesso tessuto di una cotta di maglia e in più, ai due avambracci è presente un secondo strato più uniforme sempre di metallo. Il costume copre tutta la parte superiore del corpo, compreso palmi e dorso delle mani, lasciando libere le dita.
    Ginocchiere e parastinchi : Sono delle normali ginocchiere e parastinchi, con la differenza che nella parte imbottita è presente uno strato di metallo.
    Resistenza: lieve
    Peso: [2]



     
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    Seiko
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    In quel momento, nella testa di Seiko c'erano molti pensieri. Per quanto i cloni di Blank non brillassero per intelligenza o strategia, lei si era sempre sentita diversa rispetto a quelli che erano paragonabili a prodotti di massa. Ciò che provava sempre quella che sembrava una ragazzina era una rabbia costante, che a volte la nauseava, assieme all'arrogante consapevolezza di essere speciale. Ma che ne potevano sapere quei cloni senza cervello o gli originali che passavano come sciacalli attirati da carogne per la villa di Blank? Per i primi provava quasi pietà, per i secondi disprezzo. Per quel motivo preferiva agire da sola e per quella stessa ragione era così arrabbiata col mondo da quando le avevano ordinato di prendere parte a quell'operazione.
    Oya. Sono Seiko. - Le fiammelle che aveva al posto degli occhi, sia per colore sia per la furia che le si era risvegliata, si girarono istantaneamente verso Norio stringendo la mano sull'elsa della katana quando le arrivò un colpo di bastone sul ginocchio. Il suo primo istinto fu quello di prenderlo con la mano e spezzarlo in due all'istante, ma si trattenne. Era parte dell'operazione, non doveva cominciare lei a comprometterla. Sospirò, mentre nel silenzio dell'area si sarebbero potute sentire le scarpe che si appoggiavano il terreno. Guardava l'uomo dall'alto verso il basso, analizzandolo. Aveva compreso che si trattasse di un qualcosa di più diplomatico, ma quell'idiota di Ying Yue non le poteva mandare qualcuno di forte e far esplodere il tempio?
    Ugh. Norio, giusto? Vedo che Deep Void si sta trasformando in un covo di vecchi. - Disse, senza un minimo di senso dell'umorismo nella voce. Mi hanno già detto della tua condizione e ti aiuterò, ma cerca di non rallentarmi. E vedo che il nostro VIP è già arrivato. - La ragazza si sarebbe girata verso Zhen poco distante, una presenza tra le luci inquietanti di quella piazzola. Ecco, era quello uno dei principali motivi per cui era di cattivo umore. Quel tipo, a detta della figlia viziata di Blank, aveva già avuto screzi con loro ma era comunque da trattare come un alleato. Era solo lei quella con un minimo di memoria a lungo termine in quel gruppo? Prima aveva intralciato gli uomini in nero in quel laboratorio anni fa, poi aveva aiutato l'Eden, i loro nemici giurati. Ed ora era pure un affiliato di Aogiri, che dava loro ancora più problemi! Si sentiva ribollire solo a guardarlo, ma gli ordini erano ordini per lei. Non poteva disobbedirli.
    Ciao, Cutter. Stasera segui i miei ordini, ci siamo capiti? Prima risolviamo questa situazione meglio è. - Salutò con l'entusiasmo di qualcuno che avrebbe voluto volentieri prenderlo a pugni anche se non c'era dell'aperta ostilità nei gesti della ragazza. Aspettò una reazione da parte del criminale e decise che prima di andare in quel tempio era meglio dare loro precise istruzioni. L'ultima cosa che voleva era venir sgridata per aver fatto morire Norio o per essersi fatta scappare Cutter. Non poteva essere paragonata ad una vera preoccupazione, ma sperava che il primo fosse utile ad evitare scontri non necessari. Se si erano impegnati così tanto per fare le cose da veri gentleman tanto valeva assecondarli fino a quando le cose non sarebbero inevitabilmente esplose. Un po' desiderava quel tipo di finale, ma non avrebbe marciato troppo su quella strada. Mise quindi la katana infoderata sulla spalla, prima di mettersi di fronte a loro ed informarli al meglio per la riuscita di quello scambio.
    Bene. Ora che siamo tutti, devo dirvi un paio di cose. Non provate a pensare per un secondo che quelli lì vogliano solo parlare. Abbiamo perso fin troppe forze nel cercare una soluzione pacifica, avranno qualcosa in mente durante questo scambio. Per questo, non vi allontanate troppo e state in allerta. - Avrebbe poi schioccato un'occhiata a Norio, anche se non poteva vederla e ciò la infastidiva molto. La sua impressione da generale perdeva fascino se solo Zhen poteva ammirarla.
    Norio, spiegami cosa fa la tua Unicità. Ecco, come ti devo chiamare stasera innanzitutto? - Per quanto la sua vita fosse un altro numero per lei, era stata educata nel non spiattellare informazioni in giro che potevano portare a loro. Dicevo. Se il tuo Quirk ti può aiutare in qualche modo, usalo per evitare di essere un bersaglio mobile. Cutter... Se scoppia un casino, aspetta il mio segnale. L'obiettivo di questa sera è salvare Victor Asui ed Edward Lapsus dopotutto. - Finalmente pronunciò i loro nomi, ripetendo il motivo per cui si erano riuniti lì. La ragazza sapeva che c'era un qualche strano collegamento con l'assistente del prestigiatore e Zhen, ma non le era molto chiaro. In ogni caso, non potevano tardare un secondo di più.
    Per arrivare a casa di Asui dobbiamo percorrere tutta questa via. Andiamo. - Seiko si sarebbe premunita di stare in testa al gruppo, assicurandosi che Norio potesse seguire la strada senza problemi. Si trattava di una specie di vicolo che si articolava tra numerosi palazzi, divenendo più stretto o largo in base alle abitazioni, prendendo a volte strane svolte e sparendo completamente in alcuni tratti. L'aria era calda ed il clima piacevole, ma come preannunciato quella zona era praticamente frequentata solo da fantasmi. Ogni tanto si poteva vedere - o avvertire nel caso di Norio - del movimento nelle stradine parallele a quella ma si trattava quasi sicuramente di bande che non volevano avere ulteriori problemi. Il viaggio però non sarebbe stato silenzioso, perché Seiko voleva illustrare loro ciò che sapeva.
    Asui abita in un tempio qui ad Edogawa, una casa parecchio grande. La struttura renderà facile entrare, ma dobbiamo fare attenzione a non perderci. Non sappiamo se lui e Lapsus sono ancora vivi, ma sono comunque membri preziosi. - Cominciò così e Zhen avrebbe potuto notare che la katana della ragazza era svanita nel nulla. Hanno ucciso la Madame assieme a... Una bambina, chissà dov'è finita ora! - Il clone si mise a ridere come se fosse qualcosa di molto divertente, forse perché le era stato raccontato e sembrava una cosa troppo ridicola per essere vera. Forse era un tentativo di provocazione verso Zhen, ma non si girò nemmeno dalla sua parte almeno quella volta.
    Siamo quasi arrivati. - Il sudicio vicolo in cui avevano camminato per diverso tempo era terminato ed ora si affacciavano nuovamente su una grossa strada, un tempo frequentata da molte più persone e raggiunta da tutti i mezzi pubblici. Come il resto della zona il degrado stava cominciando piano piano a consumare quel che un tempo erano strade ben fornite di negozi e lunghe file, mentre ora a malapena l'illuminazione artificiale persisteva per non rendere il tutto completamente buio. Quella era una zona di villette private ed infatti avevano tutti abbandonato i propri acquisti e cancellato i contratti di affitto subito dopo aver sentito che uno delle cariche più alte del culto era stata lì in zona. Molte di queste abitazioni avevano un giardino, ma nessuna di queste era come quella che apparteneva a Victor. Circondata da un alto muro chiaro, ora più sporco a causa della polvere e della poca cura, era decisamente grande e si poteva già vedere che un lungo sentiero in pietra che portava al tempio. Da quel che potevano vedere da quella distanza, posizionati ad una decina di metri da esso, la strada si divideva in due per andare in un luogo non visibile da lì. Un cancello nero già aperto li avrebbe condotti nel luogo dove si sperava, sarebbero usciti vivi.
    Se avete qualche ripensamento ora è il momento. Vi tirerò un colpo di spada personalmente se pensate di fuggire mentre siamo nel tempio. - Furono quelle le ultime parole di Seiko mentre si girava verso di loro. Il tono truce, anche quella volta non scherzava per niente.
    Your silence is my favorite sound


    CITAZIONE
    Potete seguire Seiko fino al tempio e parlare con lei di quel che preferite, informazioni che ritenete utili etc. Come al solito mandatemi un MP per i vostri dubbi!
     
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    Le sopracciglia dell'uomo si incurvarono appena alla risposta della superiore, e mosse qualche passo indietro posando entrambe le mani sul pomello del bastone bianco.
    « ... devo essere parecchio sfortunato, poiché tendo a incontrare solo gente con la metá dei miei anni. E apprezzo il vostro aiuto. » commentó in risposta a bassa voce. Il commento sull'incontrare solo gente piú giovane di lui era fatto non contando Blank(che comunque non aveva ancora incontrato di persona) o i cloni, ovviamente. Umm... i cloni invecchiavano, ora che ci pensava? Supponeva avessero l'etá fisica e mentale di quando erano stati generati, ma se evitavano di farsi troppo male, potevano sopravvivere indefinitivamente...? Contavano gli anni separatamente, o si consideravano dell'etá del loro "originale"?
    La sua riflessione venne interrotta contemporaneamente dal resto della frase di Seiko e dal rumore di passi che si avvicinavano, che doveva essere il "VIP" a cui si riferiva la ragazza. Restó in attesa di una voce da associare alla figura, ma la superiore di Deep Void fece involontariamente le presentazioni per prima. Le mani dell'uomo si strinsero involontariamente piú forti sul bastone mentre mascherava un moto di sorpresa, voltando appena il capo verso dove si erano fermati i passi, gli occhi come sempre chiusi.
    Cutter, lo aveva chiamato. Quel Cutter? Il criminale che aveva ucciso Aiden Brenton?
    Il potersi "permettere" di assoldare con cosí tanta nonchalance un criminale che comunque si era costruito una sua fama negli anni gli fecero capire ancora una volta il potere celato da Deep Void. Era parte dell'organizzazione anche lui? O era una sorta di mercenario?
    La ragazza aveva menzionato il seguire i suoi ordini "per stasera", e non suonava molto contenta dal tono che stava usando... Norio, dal canto suo, sperava solo che qualsiasi accordo avessero stabilito per quella sera Cutter e Deep Void reggesse.
    ... meglio non farsi nemico qualcuno come lui, anzi.
    Si affrettó a rispondere alla domanda della ragazza voltandosi nuovamente verso di lei, anche senza un vero bisogno di farlo.
    « La mia Unicitá mi permette di materializzare e inviare impulsi nervosi fuori dal mio corpo... posso usarli sia per indurre particolari sensazioni in altri, che leggere i sensi altrui per qualche istante. » spiegó rapidamente. « In parole povere, posso vedere e percepire ció che sta provando qualcuno nel raggio d'azione nel mio quirk, e manipolare brevemente i sensi altrui... ad esempio privandoli dell'udito. In quanto al nome...» rifletté brevemente, rammentando il soprannome che gli aveva affibiato Haru quella notte al magazzino.
    « "Darkstar" andrá bene. » concluse.
    Insieme a quelle due persone che avevano sicuramente molta piú esperienza nel combattere di lui, in una situazione che poteva essere davvero una imboscata, non poteva fare a meno di sentirsi decisamente... vulnerabile. Ma avrebbe fatto del suo meglio per, come aveva detto Seiko, non essere "un bersaglio mobile".
    Dopodiché, non si sprecarono nel perdere tempo, avviandosi verso la villa. Norio seguí cautamente il rumore dei passi di Seiko, concentrandosi sul percorso che stavano facendo. In caso sarebbero dovuti fuggire, avrebbe fatto bene a ricordare la strada a ritroso da seguire... ogni tanto avvertiva dei rumori lontani da loro, ma nessuno si avvicinó. Nel frattempo, prestava attenzione alle parole della ragazza.
    Un tempio? Che scelta curiosa, come abitazione. E a quanto pare, i due ostaggi che dovevano salvare avevano contribuito all'uccisione della Madame, qualche anno prima... nessuna sorpresa che quindi fossero considerati membri cosí preziosi... anche se in quel caso non poteva fare a meno di trovare un pó preoccupante che PHANTOM li aveva rapiti.
    « Immagino che non abbiamo una planimetria della struttura, quindi? » chiese a mezza voce quando la ragazza fece quel commento sul non perdersi. Beh... per lui non sarebbe stato troppo diverso dal navigare qualsiasi altro luogo sconosciuto, da quel punto di vista. L'uomo inarcó un sopracciglio nel sentire la voce davanti a lui ridacchiare quell'ultima frase. Una... bambina?
    Cercó di non dare a vedere la sua inquietudine a quell'idea. Si fermó quando udí gli altri due fare lo stesso, supponeva perché arrivati a destinazione. Avrebbe aspettato ad usare il quirk, per il momento. Non aveva ancora l'esperienza necessaria per utilizzarlo a lungo, e preferiva risparmiare le forze il piú possibile.... soprattutto se chi li aveva chiamati lí era probabile non volesse "solo parlare." Tese l'orecchio a qualsiasi rumore fuori dalla norma, prima di rivolgersi a entrambi gli accompagnatori; questa volta senza girarsi verso di loro, parló con il viso rivolto all'altra parte della strada, verso il cancello e la stradina che non poteva vedere.
    « Signorina Seiko e... signor Cutter? Cercheró di non esservi d'intralcio, perció vi chiedo il permesso di usare il mio quirk su di voi se sará necessario. Per farlo devo peró essere relativamente vicino al bersaglio... intorno ai 3 metri di distanza al massimo. Vorrei quindi continuare a camminare al centro del gruppo, in modo da essere il piú vicino possibile a entrambi.» propose dopo un attimo a bassa voce, rassicurando implicitamente il superiore di Deep Void sul non volersi tirare indietro.
    « Suppongo che il mio ruolo stasera sia quello di fare da... "ambasciatore", dopotutto? » aggiunse, con un sorrisetto storto mentre piegava appena il capo di lato, pronto poi a seguire gli altri due all'interno.
    Non vedeva altro motivo per cui avrebbero dovuto chiamare lui per un compito simile, in fin dei conti, se non quello di presentarsi a PHANTOM "in buona fede"... ma non completamente da sciocchi, ovviamente.
    Infiló una mano nella tasca della giacca, a sfiorare la maschera di Hoichi, pronto a sfilarla e indossarla.
    "You don't have to play well, you just have to play better than your opponent "
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    Deep Void
    Norio Toda

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
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    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: //
    • Energia: 175
    • Forza: 40
    • Quirk: 74
    • Agilitá: 36

    • Equipaggiamenti:
    - White Cane
    - Smoke Bomb x1
    • Peso Trasportabile: [2/4]
     
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    Zhen Lubbock

    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato da altri



    Sembrava che i due stessero parlando, anche se gli sembrava di sentire una particolare tensione nell’aria.
    Ok
    Breve, freddo e conciso. Ecco la risposta che avrebbe ricevuto la ragazzina dall’uomo mascherato. Non era per niente intenzionato a fraternizzare con loro, infatti non chiese nemmeno i loro nomi nonostante quella sapeva già chi fosse, e per qualche strano motivo sembrava che le stesse in qualche modo infastidendo. La prima cosa che gli disse era quello di seguire i suoi ordini. Forse aveva timore che non li rispettasse? Oppure aveva una qualche mal reputazione senza che ne fosse a conoscenza? Per quanto gli riguardasse aveva compiuto alla perfezione tutte le missioni che gli erano stati affidati. Forse la stava giudicando troppo in fretta, magari voleva far capire che doveva ascoltare lei e non l’altro tipo. La ragazzina finalmente aveva iniziato a parlare della missione che dovevano svolgere, a quanto pare c’era una questione diplomatica da sbrigare e dovevano svolgere uno scambio. Zhen non ne’ sapeva molto di questo tipo, diplomazia, cose di questo genere non gli erano mai importati più di tanto, ma sapeva che la sua faccia, la sua taglia e il suo nome erano abbastanza conosciuti, per questo gli sarebbe venuto subito un dubbio. Andare con loro, in quel che doveva essere uno scambio “pacifico”, non poteva mettere in soggezione le persone che stavano dall’altro lato? Forse era proprio questo il loro scopo, forse volevano far capire che erano comunque pronti a combattere. Bah.
    Norio
    sembrava essere questo il nome dell’altra persona vestito di nero che stava con loro. Quel nome non gli diceva niente anche se ascoltando il suo discorso sembrava che avesse un’unicità abbastanza fastidiosa.
    Salvare Victor?
    Sotto le due maschere che portava in volto si sarebbe formato un lieve sorrisetto.
    Che cosa ha combinato questa volta?
    Era da molto che non si vedevano, si era quasi dimenticato di lui anche se l’ultima volta che si erano visti non è andata molto bene, d’altronde aveva cercato di ucciderlo sotto il comando di quel Billie…altro nome che voleva dimenticare, per qualche strana ragione voleva ucciderlo seppure non si ricordava nemmeno il motivo.
    Sarebbero partiti verso la casa di Asui, per quanto poco si ricordasse, una volta era stato a casa sua e ricordava solo alcuni particolare, un grande cancello, un tempio e due enormi capanne, nient’altro, anche perché non ha avuto la possibilità di esplorare per qualche motivo la sua dimora.
    Camminando, mentre ignorava le inutili discussioni che quella ragazzina stava blaterando, il sadico stava cercando di ricordare altri particolari che gli potessero servire per orientarsi meglio nell’abitazione del suo amico ma sembravano essere solo sforzi inutili.
    Finalmente erano arrivati davanti la villa di Victor, probabilmente avrebbe riconosciuto l’enorme cancello aperto che si presentava davanti. Pensandoci meglio, Asui era fissato anche di un altro particolare che di certo non poteva dimenticare, le telecamere. Quando era sceso in quel piccolo corridoio verso quella che poteva sembrare una palestra Zhen aveva notato numerose telecamere che sorvegliavano il passaggio e probabilmente era presente anche una all’entrata, forse proprio in quel momento gli amici con cui dovevano effettuare lo scambio li stavano osservando.
    Con voce calma e fredda, appiattita per via della maschera, forse sembrava un poco annoiato
    Basta che non mi ostacoli
    avrebbe risposto a Norio, poi continuando
    Potrebbe valere lo stesso per me, ho con me una pistola che non vi farà nulla, al massimo vi sporcheranno un po' i vestiti di grigio
    Prima di entrare però, voleva essere certo di una cosa, ovvero di non ricevere attacchi a sorpresa perciò decise di attivare già da subito la sua abilità e quindi avrebbe percepito tutti gli oggetti in metalli intorno, forse sarebbero stati numerosi e al primo impatto avrebbe dato solo un po' di fastidio, già pensando all’enorme cancello che gli era presente accanto, ma ormai era abituato e si era allenato, perciò si sarebbe concentrato solamente sugli oggetti che si sarebbero mossi, anche di poco.



    Parametri

    Zhen Lubbock-lvl7
    Energia 750
    Forza 207
    Quirk 160
    Agilità 358
    Stato: illeso

    Tencniche & Equipaggiamento


    Equipaggiamento
    Coltelli da lancio [12, peso [2], danno:lieve]
    Guanti (Effetto: +5 in Frz, Durata: 1)
    Shocker(Potenziamento 1, Peso [1], Effetto: Danni lievi + stordimento)
    Maschera Antigas (Potenziamento 2, Filtri: [1+1, D:2])
    Smoke Bombs (x2, Peso: [1], Peso Totale: [2], Durata: 1)
    C.L.O.S.E.T. 1°{ Kusarigama (peso[2], Danno: Medio, Effetto: Sanguinamento)}
    C.L.O.S.E.T. 2°{ Teruko's Blood (x1, Peso: [1], Durata: 1)}
    Pistola (4 ricariche)
    Pistola leggera di piccole dimensioni, le sue munizioni non sono normali proiettili, ma sfere di mercurio che si trovano in stato solido. I proiettili vengono sparati ad alta velocità, come una comune pistola, ma a contatto con un corpo si sciolgono attaccandosi ad essi senza provocare nessun danno. La portata di questa pistola è di 10 metri e ogni carica contiene 5 proiettili.
    Danno: Nessuno
    Peso: [2]
    Cotta di maglia
    Parte superiore: E' spesso 0.5 mm, è formato dallo stesso tessuto di una cotta di maglia e in più, ai due avambracci è presente un secondo strato più uniforme sempre di metallo. Il costume copre tutta la parte superiore del corpo, compreso palmi e dorso delle mani, lasciando libere le dita.
    Ginocchiere e parastinchi : Sono delle normali ginocchiere e parastinchi, con la differenza che nella parte imbottita è presente uno strato di metallo.
    Resistenza: lieve
    Peso: [2]

    Abilità
    Zhen, è in grado di percepire in tempo reale tutti i materiali di metallo intorno a lui, entro un raggio di 10 metri. L'utilizzo di questa abilità richiede un turno di assoluto riposo (no azioni di attacco/difesa).

     
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    Sugar-fueled machine

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    Seiko
    ● ?? yo ● Villain ● DEEP VOID ●
    Quella risposta fece schioccare la lingua di Seiko, delusa da come l'aveva presa bene Norio. Era divertente prendere in giro le persone per la loro età di solito, ma dalla sua carriera tra le fila di Blank ed il modo pacato con cui si esprimeva l'uomo era facile intuire di che tipo di persona si trattasse. Troppo educato e rispettoso per prendere le cose sul personale e risponderle in maniera aggressiva, una persona noiosa insomma. Ovviamente era meglio avere un carattere del genere quando si trattava di questioni diplomatiche, tuttavia avrebbe reso la serata priva di emozione per lei.
    Bah. Sono felice tu abbia capito tutto. - Neanche Cutter, quello che sicuramente avrebbe avuto reazioni interessanti, si espose particolarmente sugli ordini della ragazza. Il suo sguardo incorniciato dai capelli corvini divenne quasi triste nel vedere che non sembrava neanche troppo sorpreso di vederla ora che aveva un vero membro di Deep Void di fronte a sé. La follia gli aveva fatto dimenticare tutto o cosa? Non che si fossero mai visti loro due, ma a quanto pare aveva sottovalutato quanto Aogiri fosse in grado di ammaestrare i più burrascosi. Decise quindi di lasciare perdere per ora le sue perfide intenzioni e passò all'acquisizione di informazioni sui suoi soldati per quella serata. Gestire persone vere era più complicato ma poteva dare risultati migliori dei semplici cloni. Se si potevano paragonare a computer, avevano ormai sviluppato degli schemi di comportamento che aveva cominciato a comprendere. Forse la mente dell'originale aveva finalmente deciso di arrendersi? Non che lei potesse verificare.
    Mi piace il tuo Quirk. Non ho capito molto, ma almeno sei utilizzabile. E che Darkstar sia. - Una buona notizia in quella serata anche se la sua cultura non le permetteva molto di capire come funzionasse ciò che aveva sentito. Se si trattava di un qualche potere mentale era un'ottima notizia, erano estremamente rari ed era un'arma in più nelle loro forze. Le bastava che non fosse totalmente inerme agli attacchi degli altri poiché in tutta verità non era mai stata brava a proteggere gli altri. Dopo aver pronunciato il soprannome che Norio si sarebbe portato sulle spalle per tutta la serata, sarebbero partiti visto che di obiezioni non ce n'erano da nessun lato. E tra un passo e l'altro bisognava discutere di ciò che avevano tra le mani, mentre le iridi rosse di Seiko scrutavano l'uomo cieco con attenzione. Perlomeno poneva le domande giuste, seppur ovvie. Inizialmente aveva cominciato a parlare senza neanche guardarlo, ma poi il viso giovane del clone si spostò su di lui.
    Purtroppo questo tempio era un progetto personale di Asui, non siamo riusciti ad avere voce in causa alla faccenda o informazioni. Probabilmente è tutto illegale. - Nelle sue limitate capacità di ragionamento sapeva che i templi erano sacri e difficilmente li avrebbero lasciati al primo che passava senza l'uso della forza o di una grande quantità di soldi. Da quel che sapeva quel biondino aveva ereditato una grossa somma di denaro, quindi era possibile che avesse corrotto le persone giuste per assicurarsi quel luogo che di religioso non aveva più un bel niente. Che gusti pacchiani avevano i giovani a Tokyo. Non era compito suo giudicare o fare commenti sull'architettura della casa di Victor però ed arrivati lì si dimenticò delle sciocchezze e semplicemente si concentrò sull'operazione. Salvare quei due aveva la massima priorità, ma Seiko voleva più che altro evitare trappole ovvie. Blank l'aveva mandata lì perché si fidava ciecamente di lei e non avrebbe deluso le sue aspettative. I capelli di Seiko assunsero una sfumatura violacea ora che erano colpiti dalla luce dei lampioni.
    Mh. Va bene. Stai al centro, mentre Cutter andrà di fronte. Io in fondo al gruppo controllerò che non decidano di farci un'imboscata proprio mentre entriamo. - Si sarebbe girata proprio verso il violento criminale mentre arrivavano di fronte al cancello, che perlomeno sembrava avere aderito alla formazione proposta dall'uomo cieco. Faceva quasi ridere che avesse deciso lui dove stare quando probabilmente il mondo ai suoi occhi era un vuoto infinito. Ma forse era una prerogativa degli esseri umani circondarsi di altre persone per proteggersi ed era più una questione d'istinto che di sensi in quel caso. Esatto Darkstar, cerca di pensare a cosa dire. Per ora c'è uh... Un sentiero che si divide in due, ma cerchiamo di restare sulla strada principale. - Zhen avrebbe visto la ragazzina abbassare la maschera sul volto mentre faceva da guida con le parole all'uomo di mezza età, mentre Norio avrebbe sentito la sua voce smorzarsi come se il suo superiore si fosse messo qualcosa davanti alla faccia.
    Come previsto dal membro di Aogiri, la sua Unicità avrebbe prima di tutto captato il grosso cancello che si muoveva in maniera impercettibile a causa del vento. Un'informazione poco utile, che avrebbe lasciato presto la mente del ragazzo per concentrarsi su altro. Di fronte a loro si spiegava il viale alberato pieno di foglie e decisamente poco curato, facendo risuonare i loro passi in mezzo al buio. Diventando per un attimo un metal detector avrebbe avvertito la presenza di alcuni oggetti metallici nascosti tra gli alberi che seppur immobili erano quasi dei fari in mezzo a tutto quel materiale organico. Non riuscì a capire bene di cosa si trattasse poiché erano ben nascosti alla vista ed il viale era completamente privo di illuminazione ma avrebbe notato che erano collegati a qualcosa. L'unica fonte di luce era il lontano tempio che li osservava quasi come un'enorme casa fantasma che non aveva spazio in quel luogo. Almeno in quell'area non sembrava esserci altro, ma forse seguendo quella pista si sarebbero evitati problemi lungo la strada.
    Oi, Cutter. Devi andare di fronte. Sei sordo? - Ad interrompere la sua concentrazione fu la voce irritata di Seiko, che stava aspettando che si mettesse sul davanti per essere il primo a passare. Voleva che fosse il primo a camminare anche per evitare le prime trappole. Per quanto Norio fosse decisamente meno forte del serial killer, di sicuro nella mente della ragazzina aveva più valore essendo un membro di Deep Void.
    Your silence is my favorite sound


    CITAZIONE
    Quest'ultimo turno tranquillo si svolgerà lungo la strada del tempio e vorrei che Kekko postasse per primo in questo caso, visto che è in grado di percepire cose che gli altri non posso avvertire. Puoi decidere di comunicare come meglio preferisci cosa hai sentito ed in caso di continuare ad usare la tua abilità per percepire altro - stessa cosa per Sis se vuole sfruttare il suo Quirk.
    Mi spiace cambiare così presto l'ordine dei turni, ma anche considerato che Norio dipenderà da Seiko e Zhen per vedere mi sembra anche giusto metterlo sul fondo per aiutare Sis a non fare un post di sole turbe mentali :zizi:. Per qualsiasi dubbio mandatemi pure un MP.
    Ordine post modificato: Master, Kekko, Sisthra.
     
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    Zhen Lubbock

    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato da altri



    Più ci pensava e più si chiedeva, qual era il vero scopo di quell’ incontro, possibile che fosse un semplice incontro? Forse poteva essere uno scambio, dare qualcosa per riprendere i due ostaggi, ma controllando i due sconosciuti della Deep Void non vedeva nessuna valigia o qualsiasi altro contenitore con soldi o altri oggetti all’interno, forse volevano dare delle informazioni? Sembrava troppo poco credibile, doveva essere per forza una trappola, trappola a cui era costretto ad abboccare.
    Attivando la sua abilità avrebbe avuto qualche possibilità di non farsi prendere alla sprovvista, magari sapendo in anticipo le loro posizioni sperando che avessero qualcosa in metallo. Con il tempo aveva imparato anche a percepire la forma dell’oggetto, se si trattasse di una pistola o una lama, ma la figura poteva essere ancora troppo vaga, soprattutto se ci fossero stati numerosi oggetti da esaminare intorno, di certo non poteva concentrarsi su tutti contemporaneamente, per questo la sua attenzione sarebbe stata attirata solo se un corpo metallico avesse eseguito qualunque piccolo spostamento. Zhen, in quella frazione di secondo, mentre velocemente avrebbe percepito tutti gli oggetti in metallo, avrebbe pensato nel suo subconscio: cosa avrebbe dovuto fare se avesse percepito qualche malintenzionato? Avrebbe dovuto continuare a proseguire o bloccarsi di colpo attirando così la loro attenzione? Sarebbe stato tentato a non avvisare, la ragazzina gli stava già sulle scatole e se fosse stata catturata o eliminata di certo non era una faccenda che gli riguardava, in fondo il suo obiettivo principale era recuperare solamente quei due ostaggi. Ma forse gli poteva comunque servire, avere altre distrazioni per gli avversari gli avrebbe fatto comodo.
    Oi, Cutter. Devi andare di fronte. Sei sordo?
    Quell’esclamazione con quel tono presuntuoso avrebbe fatto ritornare Zhen fra di loro. Quest’ultimo stava per aprire bocca ma prima che producesse qualche suono, richiuse le labbra. Forse era meglio stare zitto. Voleva chiedere cosa avrebbe dovuto fare qualora rilevasse qualcuno, magari li avrebbe avvisati con qualche segnale particolare in modo da non dare sospetti, ma non conosceva le reazioni di quella e non si fidava per niente, magari avrebbe mandato i sottoposti avanti in modo da rimanere al sicuro dietro e se non fossero riusciti a riprendere gli ostaggi avrebbe dato la colpa a loro due. Se doveva rischiare, doveva farlo pure lei. Zhen si posizionò avanti e concentrandosi sulla sua abilità, con passo calmo e sicuro, iniziò a camminare seguendo la stradetta, verso quello che doveva essere un tempio.

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    Equipaggiamento
    Coltelli da lancio [12, peso [2], danno:lieve]
    Guanti (Effetto: +5 in Frz, Durata: 1)
    Shocker(Potenziamento 1, Peso [1], Effetto: Danni lievi + stordimento)
    Maschera Antigas (Potenziamento 2, Filtri: [1+1, D:2])
    Smoke Bombs (x2, Peso: [1], Peso Totale: [2], Durata: 1)
    C.L.O.S.E.T. 1°{ Kusarigama (peso[2], Danno: Medio, Effetto: Sanguinamento)}
    C.L.O.S.E.T. 2°{ Teruko's Blood (x1, Peso: [1], Durata: 1)}
    Pistola (4 ricariche)
    Pistola leggera di piccole dimensioni, le sue munizioni non sono normali proiettili, ma sfere di mercurio che si trovano in stato solido. I proiettili vengono sparati ad alta velocità, come una comune pistola, ma a contatto con un corpo si sciolgono attaccandosi ad essi senza provocare nessun danno. La portata di questa pistola è di 10 metri e ogni carica contiene 5 proiettili.
    Danno: Nessuno
    Peso: [2]
    Cotta di maglia
    Parte superiore: E' spesso 0.5 mm, è formato dallo stesso tessuto di una cotta di maglia e in più, ai due avambracci è presente un secondo strato più uniforme sempre di metallo. Il costume copre tutta la parte superiore del corpo, compreso palmi e dorso delle mani, lasciando libere le dita.
    Ginocchiere e parastinchi : Sono delle normali ginocchiere e parastinchi, con la differenza che nella parte imbottita è presente uno strato di metallo.
    Resistenza: lieve
    Peso: [2]

    Abilità
    Zhen, è in grado di percepire in tempo reale tutti i materiali di metallo intorno a lui, entro un raggio di 10 metri. L'utilizzo di questa abilità richiede un turno di assoluto riposo (no azioni di attacco/difesa).

     
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    La risposta di Seiko suonava un po' indispettita, soprattutto dal modo in cui aveva schioccato la lingua alle sue parole. Si aspettava forse si offendesse e rispondesse a tono?
    Anche se si fosse offeso (e non lo era), avrebbe saputo bene che non era saggio rispondere a qualcuno come lei armato di katana.
    E poi... un po' gli veniva naturale, avere un approccio istintivamente cauto e pacato con tutti. Una vita passata a non poter vedere le espressioni e il linguaggio del corpo altrui,a non sapere se la prossima cosa che avrebbe detto gli avrebbe infastiditi o irritati, glielo avevano instillato dentro.
    Annuì appena in conferma alle successive parole della superiore, dopodiché si avviarono. Mentre camminava, tese l'orecchio principalmente alle parole di Seiko ma anche ai passi del loro "compagno" Cutter che, per ora, sembrava particolarmente silenzioso.
    Non essendo parte di Deep Void, forse voleva evitare di dire più del minimo necessario.
    « Peccato... quindi PHANTOM ha il vantaggio di conoscere il territorio.» si limitò a commentare, sovrappensiero. Se avevano stabilito loro il luogo dell'appuntamento, probabilmente avevano esaminato ogni singolo centimetro del tempio, o addirittura preparato qualche trappola in anticipo. La sensazione di star camminando dritti in un'imboscata non fece che intensificarsi.
    Nessuno dei due parve avere da ridire sulla sua proposta di camminare al centro del loro piccolo schieramento.
    L'uomo fu un po' sorpreso di sentire la voce di Cutter: suonava... più giovane di come la aveva immaginata, ma il tono era esattamente come se l'era figurato: glaciale. E suonava leggermente ovattata, come se avesse qualcosa davanti alla bocca. Doveva aver già indossato la maschera, evidentemente era venuto preparato. Le sue parole successive però lo incuriosirono: una pistola... che avrebbe solo sporcato loro i vestiti?
    Su quell'ultimo punto aveva effettivamente un po' da ridire - cosa si sarebbe inventato con Seki per giustificare le macchie, eventualmente? -, ma era più curioso sul funzionamento del congegno.
    « Oh...? E quale sarebbe il suo scopo...?» avrebbe chiesto rapidamente a bassa voce, prima di avviarsi.
    Apprezzo' il fatto che Seiko sembrava star cercando di guidarlo con la voce.
    Nel sentire anche la voce dell'altra offuscarsi, lo prese come un segnale di infilare a sua volta la maschera sul viso. Guardandola con un po' più di attenzione si sarebbe notato un particolare: raffigurando un uomo a occhi chiusi, non aveva ovviamente fessure per gli occhi. Non vedeva il motivo di cercare di nascondere la sua disabilita'. Il bastone bianco ne era già un segno abbastanza ovvio, e doveva ammettere di essere... un po' curioso dell'eventuale reazione di PHANTOM nel vederlo. Se la loro intenzione era davvero attirarli in una trappola usando gli ostaggi come esca, e la sua presenza avrebbe potuto portare anche solo ad un momento di confusione ed esitazione nell'altra parte... ne avrebbe sicuramente approfittato se necessario.
    Cutter sembrava aver aspettato un attimo prima di avviarsi, ma sembrò muoversi al commento - un po' aspro - di Seiko.
    A quel punto Norio avrebbe a sua volta attivato la sua unicità: una piccola scia di aghi luminosi sarebbe fuoriuscita dal suo corpo, allargandosi a raggio attorno a lui, in cerca dei rispettivi bersagli, sfiorandoli senza provocare il minimo dolore. Il primo impulso che avrebbe ricevuto sarebbe stato da Cutter, e la prima sensazione che avvertì dal corpo dell'altro, prima ancora delle immagini trasmesse dai suoi occhi, fu un senso generale di... pesantezza e dell'avere un mucchio di oggetti a contatto con il proprio corpo. Il sicario sembrava avere un piccolo armamentario con sé; ovviamente non poteva sapere cosa, percependone solo il peso gravare su di lui, ma si appunto' mentalmente l'informazione in ogni caso.
    Ovviamente, non poteva percepire ciò che Cutter stava avvertendo con la sua unicità. Le uniche cose che poteva sentire erano effetti fisici provocati da una unicità sul corpo: per Mutant e Trasformation la cosa era un po' più ovvia: se qualcuno aveva una coda o si faceva spuntare un braccio in più, lo avrebbe percepito(per quanto strana avrebbe trovato la sensazione, non essendoci abituato). Un quirk emitter come il suo invece dipendeva da caso a caso. Se lo usava su qualcuno che sparava palle di fuoco avrebbe al massimo avvertito il calore della fiamma vicino alla mano, mentre su qualcuno che muoveva gli oggetti con il pensiero non avrebbe avvertito nulla di particolare, a meno che a quel qualcuno non scoppiasse una emicrania intensa mentre lo usava... nulla che gli avrebbe permesso di capire cosa stava succedendo se non attraverso gli occhi di quella persona, comunque.
    Un attimo dopo avrebbe ottenuto un secondo scorcio e flusso di sensazioni da Seiko.
    L'uomo scosse un attimo la testa, come a scacciare una mosca fastidiosa.
    « Dovrò abituarmi a... entrambi.» borbotto' a mezza voce, più tra se e se. Seiko soprattutto. Per... ovvie ragioni, usare la sua unicità su qualcuno del sesso opposto portava sempre ad... un altro paio di cose che non percepiva nella vita di tutti i giorni, per così dire.
    Ci era relativamente abituato, dopotutto tra le poche altre persone su cui aveva usato il quirk c'erano sua moglie e sua figlia, ma...
    Trovati i rispettivi bersagli, l'uomo lasciò due soli hari a contatto con Cutter e Seiko mentre tutti gli altri impulsi fluirono nuovamente nel suo corpo, sparendo. Meglio non annunciare letteralmente il loro arrivo con una piccola nube di punticini che brillavano al buio.
    Concentrato a mantenere i due aghi sempre a contatto con i due per continuare a ricevere sensazioni da loro a turno, continuò a camminare. Era un po' più difficile di quanto pensava, soprattutto con il suo punto di "vista" che cambiava ogni paio di secondi. In questo, tenere gli occhi chiusi e concentrarsi sulle sue sensazioni aiutava. Strinse più forte il bastone, poi si rivolse a Seiko.
    « Abbiamo qualche idea di chi troveremo ad... accoglierci?» chiese.
    "You don't have to play well, you just have to play better than your opponent "
    Villain
    Deep Void
    Norio Toda

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
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    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate:
    ⢃⠼/Hari [Livello 1] [15 + 5 mantenimento]
    L'uso più basilare del quirk. Vengono evocati un gran numero di piccoli costrutti a forma di aghi sottili che vengono inviati tutt'attorno all'utilizzatore, a raggio, ad una altezza di circa un metro e mezzo dal suolo fino ad un massimo di tre metri di distanza. Quando incontrano un bersaglio gli aghi ritrasmettono le sensazioni fisiche provate dal bersaglio all'utilizzatore sotto forma di impulso nervoso, permettendo in particolare all'utilizzatore di "vedere" per un istante attraverso gli occhi del bersaglio. Sono altrimenti assolutamente innocui ed indolori.
    Effetto: //
    Raggio: Tecnica ad area (360°), 3 metri

    • Energia: 175 - 15 = 160
    • Forza: 40
    • Quirk: 74
    • Agilitá: 36

    • Equipaggiamenti:
    - White Cane
    - Smoke Bomb x1
    • Peso Trasportabile: [2/4]

    Inviato tramite ForumFree Mobile

     
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    L'azione si sposta in Vanitas! Cliccate qui per proseguire!
     
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    BLANK
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    Quando Zhen uscì da quella stanza, nessuno lo fermò. Nonostante la taglia sulla sua testa e gli efferati crimini di cui si era macchiato, così come il sangue infestava quella stanza, quell'ombra decise di lasciarlo andare. Perché era vero che il senso di giustizia in quelle persone riempiva così tanto i loro cuori da farli immischiare in queste scomode situazioni ben più grandi di loro, ma allo stesso tempo non avevano ancora smesso di essere umani. Forse Kardama aveva il cuore più rinchiuso da uno strato di ghiaccio, ma nemmeno lui era talmente tanto crudele da dare la priorità alla morte che alla vita. Fu per questo che la sua prima azione fu quella di dirigersi verso i feriti, dopo aver messo in salvo il suo sottoposto. L'attivazione dell'Unicità non passò inosservata a chi aveva l'ostaggio vicino, ma meglio narrare un passo alla volta.
    Le luci si fusero e scoppiarono tutte al passaggio del ragazzo con un suono secco e violento, facendo sembrare quel tempio ormai sconsacrato un luogo posseduto da qualche yokai. Il serial killer correva ma era calmo, metodico nel suo avanzare. Ed anche se non trovo una porta da bloccare lungo la strada, considerato che avevano attraversato solo l'area lasciata tradizionale della vecchia struttura, la smoke bomb avrebbe probabilmente reso molto complicato per chiunque un eventuale inseguimento. Non che sarebbe stato necessario, ma la cautela non era mai troppa con quella ferita sanguinante che lasciava dietro copiose tracce. Ripercorrendo il viale che li aveva ospitati poco prima, Zhen avrebbe attraversato il cancello che li divideva dalla strada appena in tempo per allontanarsi da una macchina la quale aveva frenato improvvisamente di fronte alla villa. Una veloce occhiata avrebbe confermato la presenza di due uomini in nero all'interno della vettura, probabilmente la scorta o gli accompagnatori di Norio. Avrebbe comunque fatto bene a filarsela da lì prima che qualcuno si accorgesse della sua presenza. Aveva due opzioni: rifugiarsi in qualche luogo sicuro a lui conosciuto o provare a contattare Aogiri per aiutarlo con le cure ed evitare di trovarsi con una ferita infetta. Nel primo caso avrebbe dovuto cercare da solo un modo per non morire dissanguato e i suoi superiori avrebbero aspettato un rapporto, comunicato sia per telefono o andando di persona dove avevano base loro. Nel secondo caso l'organizzazione a cui doveva dar conto avrebbe mandato qualcuno in grado di risanare la ferita con speciali prodotti, chiedendo nel frattempo cosa era successo durante la serata per riferirlo ai capi. C'era un certo timore quando parlavano con lui e forse volevano evitare si dirigesse direttamente al casinò conciato in quel modo. Avevano pur sempre una reputazione da mantenere. Nonostante tutto, anche se era un peccato aver perso un po' di terreno diplomatico con Deep Void non erano insoddisfatti delle informazioni ottenute. Qualcuno ai piani alti sembrava particolarmente interessato alla biologia dei cloni dimostrata quella sera, forse alimentando già l'idea di un futuro progetto.

    Norio doveva ritenersi estremamente fortunato ad aver trovato delle persone più o meno ragionevoli come avversari. Non avrebbero fatto fatica a malmenarlo o peggio ad ucciderlo, anche solo per una questione numerica ed escludendo Long Shadow. Quando l'Unicità di Zhen si attivò sul corpo di Lapsus, nessuno sembrò notarlo inizialmente. Ma all'interno di quella stanza c'era qualcuno di decisamente più attento a ferite, soprattutto quando queste generavano una reazione così evidente. Come già detto, quello che sembrava quasi un vampiro non era totalmente crudele nonostante le apparenze. Kardama tirò fuori dalla tasca del suo cappotto una boccetta contenente un liquido rosso, prima di ordinare a Norio di fermarsi poiché il suo compagno era ferito.
    E' molto probabile che abbia del metallo in corpo. - Avrebbe spiegato con calma, prima di rompere la boccetta che aveva in mano come se stesse infrangendo un cuore di un demone. Il Vigilantes avrebbe invece applicato quello che era un sospettoso liquido rosso sulla ferita, rimarginandola in parte e facendo fermare l'emorragia quanto bastava per salvarlo almeno per il momento. Il respiro del prestigiatore sembrava essersi calmato. Il sangue lo terrà in vita per qualche ora, ma ha bisogno di cure immediate. Dica al suo capo di portarlo in ospedale il prima possibile. - Si sarebbe poi voltato lasciando andare l'uomo cieco per la sua strada, che a fatica ripercorse aiutato dal suo bastone e dalla compagnia di Switchblade lungo il corridoio buio. Le era stato ordinato direttamente di aiutarlo e sicuramente non voleva far arrabbiare Kardama, non più del solito. Ci volle un po' per raggiungere il cancello del tempio e Norio avrebbe già sentito il rumore di una macchina accesa. Switchblade lo avrebbe quindi salutato immediatamente, per evitare di correre ulteriori rischi.
    Dovevate per forza portarvi quella mina vagante dietro, vecchio? - sbuffò mentre trascinava Lapsus con l'ausilio della sua unicità - Sarebbe andato tutto per il verso giusto senza quel pazzo! - aggiunse col volto imbronciato ma probabilmente invisibile all'uomo - Beh... Alla prossima allora. Bye bye! ✰
    Successivamente, uno sportello si sarebbe aperto di fronte a lui ed il rumore di passi pesanti lo avrebbe circondato.
    Salga sulla macchina e ci consegni l'ostaggio. Non mancano due persone? - La tipica voce profonda degli uomini in nero gli entrò nelle orecchie, leggermente irritata. In seguito a qualunque spiegazione che avrebbe fornito alla coppia, lo avrebbero comunque aiutato a salire seppur un poco bruscamente. Non erano famosi per le loro buone maniere e Lapsus venne posizionato accanto a lui nel sedile posteriore. Ripartirono a tutta velocità lungo quelle strade deserte, consci che non c'era nessuno a cui poteva dare fastidio il rumore.
    Stiamo tornando alla villa di Blank. Vogliamo il tuo rapporto. - Disse improvvisamente quello che non era al posto di guida, senza alcuna particolare emozione nella voce. Probabilmente gli erano state date quelle istruzioni, ma a meno che Norio non avesse parlato con loro non avrebbero più proferito parola, lasciandolo solo con la sua ansia. Il viaggio fu veloce date le strade deserte e dopo essersi addentrati nelle intricate vie di Tsukiji, avrebbero rallentato per entrare all'interno della villa di Blank accompagnati dal cigolio del cancello. Frenarono e quello seduto sul sedile del passeggero scese con l'uomo di mezza età per accompagnarlo lungo delle vie che forse gli erano familiari dopo tutte le volte che le aveva percorse. La macchina si fermò e a meno che il pianista non utilizzasse la sua Unicità, sapeva solo che Lapsus stava scendendo ma non sapeva dove lo avrebbero portato. Nonostante il loro carattere brusco, l'uomo in nero che lo accompagnava avrebbe seguito il suo passo accompagnandolo all'interno della dimora del capo di Deep Void. Si sarebbero fermati qualche minuto mentre il clone apriva una porta e se la richiudeva dietro, lasciandolo solo coi suoi pensieri per un po'. Successivamente il rumore della maniglia gli arrivò di nuovo alle orecchie e gli fu ordinato di entrare.
    Buonasera signor Toda. Non penso di aver mai avuto il piacere di incontrarla. - Una voce profonda e roca come un pezzo di pietra lo salutò poco lontano. In piedi di fronte ad una libreria c'era un uomo dalla pelle scura come l'ossidiana e i capelli così bianchi da sembrare artificiali. Anche i suoi tratti sembravano quasi formati dal contrasto col bianco, compreso quello che indossava con fierezza. Norio non poteva vederlo ma Blank era comunque ben piazzato nonostante non combattesse quasi mai in prima linea. Il suo passato era comunque sempre lì, per quanto preferisse vivere nel presente.
    Si vuole sedere? - Avrebbe chiesto gentilmente, tirando un'occhiata all'uomo in nero per tenerlo pronto ad aiutare l'uomo se avesse mai deciso di accomodarsi su una delle poltroncine di fronte alla sua voluminosa scrivania. Il cinese non riteneva necessario mettersi sul suo trono in quel momento, anche perché non si trattava di un incontro di affari. Non aveva mai negato di essere una persona che non si faceva scrupoli a compiere qualsiasi efferata azione per avvantaggiarsi, ma non aveva mai perso le buone maniere. Di quell'uomo al suo servizio non sapeva molto se non che fosse cieco e che avesse una famiglia, oltre che ad essergli vicino di età. Se qualche anno prima non avrebbe mai pensato a ciò come un fattore decisivo nel suo giudizio, ultimamente si era addolcito e forse rammollito. Lo scontro con la Madame aveva toccato ciò che riteneva più preziosi di qualunque tesoro, la sua cara Ahmya. E l'arrivo di YIng Yue aveva reso stranamente vivi i corridoi di quella fredda villa, facendogli provare sensazioni che aveva dimenticato nella sua terra natale.
    Ho sentito che ci sono stati dei problemi con lo scambio. Sfortunatamente gli uomini in nero non sono particolarmente eloquenti e vorrei sentire dalla sua bocca l'accaduto. Poi potrà tornare a casa a riposarsi. - Blank sorrise, anche se era più un sorriso dedicato a chi doveva essere minacciato e ricattato. Forse era fin troppo abituato a trattare così per dimenticarselo.
    A broken statue in my clay army.


    CITAZIONE
    Congratulazioni per aver terminato la AM :**:. Non c'è bisogno di dilungarmi troppo perché ormai vi conosco e so che siete bravi e precisi in ciò che fate. Volevo solo dire a kekko che siamo entrati per porte scorrevoli quindi non ho contato la maniglia, sorry (?).
    Fate un ultimo post di rapporto ai vostri superiori. Zhen può farlo tramite il NPC che lo curerà o messaggio, mentre ovviamente Norio deve parlare con Blanko. Potete trattare questo come post d'uscita, anche se probabilmente risponderò di nuovo in seguito al rapporto di Norio per assegnare il trust.

    Norio: +50 EXP, 800 Yen
    Zhen: +50 EXP, 800 Yen

    Grazie ancora di aver partecipato ^^
     
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    Zhen Lubbock

    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato da altri



    Dopo aver percorso una discreta distanza si sarebbe girato per controllare se qualcuno lo stesse seguendo, ma per il momento non era presente nessuno.
    In qualche modo sono riuscito ad allontanarmi, anche se…
    controllando il suo guanto sinistro con la quale per tutto il tempo aveva tamponato la ferita al fianco
    …poteva andarmi peggio, anzi, finchè sono nella villa mi potrebbero ancora raggiungere
    Avrebbe a quel punto attraversato il cancello metallico all’ingresso quando avrebbe visto una macchina nera avvicinarsi, dovevano essere gli uomini in nero, perciò decise di proseguire dall’altra parte cercando di non farsi notare, anche se non avrebbe avuto problemi se lo avessero inseguito, in fondo si trovavano all’interno un oggetto fatto interamente metallo.
    Dopo essersi allontanato ancora una volta
    Ora dovrei essere più o meno in salvo, mi rimane che fare rapporto su quanto accaduto stasera
    A quel punto, prendendo con la destra il cellulare che aveva in tasca, avrebbe chiamato i superiori. Avrebbe detto velocemente che la missione era stata al quanto complicata ma era riuscito a prendere alcune informazioni ma prima aveva bisogno di alcune cure mediche, il punto di incontro sarebbe stato un B&B che era situato lì vicino. Sapeva dove andare perché ci era stato l’ultima volta quando era andato con Viktor per allenarsi insieme, e soprattutto non si trovava molto lontano perciò non doveva affaticare molto. Durante il tragitto avrebbe pensato un po' a ciò che gli era accaduto in quella serata. Capire cosa volesse esattamente quella ragazza dai capelli viola, il perché del tradimento di Seiko e soprattutto alle parole di quell’anonimo individuo. Chi era? Aveva detto che il prossimo sarebbe stato lui, quindi era una specie di vigilante? Se non fosse che in quella circostanza si trovava 6 contro 1 probabilmente sarebbe rimasto per scoprire qualcosa di più ma non poteva rischiare, anche se molto sicuramente lo avrebbe rivisto in futuro. Prima di andarsene aveva provato ad uccidere Lapsus, ma non sapeva se effettivamente fosse riuscito ad ucciderlo, forse doveva andare sul sicuro e far scoppiare quei 3 pezzi di metalli dentro di lui, in quel caso non avrebbe avuto via di scampo e sarebbe morto al 100%, ma se avesse fatto così avrebbe attirato tutta l’attenzione, e tutti si sarebbero girati verso di lui, in fondo stavano combattendo per quei due.
    Dopo 5-6 minuti sarebbe arrivato a destinazione, avevano detto che ci sarebbe stato un furgoncino nero con i vetri oscurati lì davanti, in modo che lo potessero curare sul posto, ma ancora non era presente nessun veicolo del genere. Si sedette sul pavimento con la schiena appoggiata sul muro. Faceva molto caldo e la ferita stava lentamente bruciando sempre di più. Per quanto fosse tentato a togliersi la maschera antigas, decise di non toglierla, poteva pur sempre incontrare qualche persona comune che lo avrebbe visto di cattivo occhio. Era tentato di prendere un suo coltello e riscaldare la lama per bruciare e disinfettare la ferita, ma per sua fortuna qualche istante dopo avrebbe sentito qualcuno avvicinarsi con un veicolo, sembrava essere proprio il furgoncino che stava aspettando. Senza perdere tempo entro dentro il furgoncino nero, potendosi togliere finalmente la maschera anche se aveva ancora mezzo volto coperto. Avrebbe mostrato la ferita e quel dottore sembrava benissimo cosa fare, forse era abituato a questo genere di situazione. Probabilmente gli avrebbe fatto male, ma Zhen cercò di rimanere il più impassibile possibile mentre avrebbe raccontato con più dettagli che riusciva a ricordarsi la vicenda che gli era successa, non dimenticandosi di nominare i due nomi che era riuscito ad acquisire, anche se non era per niente sicuro sulla loro veridicità.

    Parametri

    Zhen Lubbock-lvl7
    Energia 530
    Forza 207
    Quirk 160
    Agilità 358
    Stato: danni [Medi] all'addome + Sanguinamento

    Tencniche & Equipaggiamento


    Equipaggiamento
    Coltelli da lancio [12, peso [2], danno:lieve]
    Guanti (Effetto: +5 in Frz, Durata: 1)
    Shocker(Potenziamento 1, Peso [1], Effetto: Danni lievi + stordimento)
    Maschera Antigas (Potenziamento 2, Filtri: [1+1, D:2])
    Smoke Bombs (x0, Peso: [0], Peso Totale: [0], Durata: 1)
    C.L.O.S.E.T. 1°{ Kusarigama (peso[2], Danno: Medio, Effetto: Sanguinamento)}
    C.L.O.S.E.T. 2°{ Teruko's Blood (x1, Peso: [1], Durata: 1)}
    Pistola (2 ricariche)
    Pistola leggera di piccole dimensioni, le sue munizioni non sono normali proiettili, ma sfere di mercurio che si trovano in stato solido. I proiettili vengono sparati ad alta velocità, come una comune pistola, ma a contatto con un corpo si sciolgono attaccandosi ad essi senza provocare nessun danno. La portata di questa pistola è di 10 metri e ogni carica contiene 5 proiettili.
    Danno: Nessuno
    Peso: [2]
    Cotta di maglia
    Parte superiore: E' spesso 0.5 mm, è formato dallo stesso tessuto di una cotta di maglia e in più, ai due avambracci è presente un secondo strato più uniforme sempre di metallo. Il costume copre tutta la parte superiore del corpo, compreso palmi e dorso delle mani, lasciando libere le dita.
    Ginocchiere e parastinchi : Sono delle normali ginocchiere e parastinchi, con la differenza che nella parte imbottita è presente uno strato di metallo.
    Resistenza: lieve
    Peso: [2]

    Abilità
    Zhen, è in grado di percepire in tempo reale tutti i materiali di metallo intorno a lui, entro un raggio di 10 metri. L'utilizzo di questa abilità richiede un turno di assoluto riposo (no azioni di attacco/difesa).



    Equipaggiamento utilizzato: 2 smoke bombs, 2 ricariche della pistola, 2 role rimanenti per il filtro della maschera antigas + taglio all'addome sulla cotta di maglia.

    Scusatemi per il ritardo
     
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    Il suo ultimo tentativo di dare forma ai suoi impulsi non ebbe successo; tra la presenza del materiale antiquirk in tutta la stanza e la sua stanchezza dovette rinunciare dopo qualche secondo, ansimante. Aveva usato il quirk con una tale insensitá solo poche altre volte, e sicuramente mai in una situazione cosí stressante.
    Tuttavia, proprio mentre stava cercando di pensare a come uscire di lí, l'aiuto arrivó dalla parte che meno si aspettava. Si irrigidí istintivamente nel sentire qualcuno avvicinarsi, certo che i membri di PHANTOM presenti avessero cambiato idea e deciso di prenderlo infine in ostaggio, perció rimase un pó confuso dalle prime parole di Kardama.
    Lapsus, ferito? Del metallo in corpo? Quando aveva usato il quirk su di lui non aveva avvertito nessun dolore, e da allora non sapeva bene come era potuto succedere o cosa esattamente poteva averlo colpito... solo dopo un attimo si ricordó degli strani proiettili non dolorosi di Cutter. Non aveva comunque la minima idea di come un proiettile potesse colpire qualcuno, non arrecare nessuna ferita, e solo dopo penetrare apparentemente nel corpo di qualcuno, ma in quel momento fu bel lieto di aver agito d'istinto ed evocato quello scudo a proteggersi poco prima.
    L'idea di venire accompagnato da Switchblade all'esterno, comunque, non lo rassicurava particolarmente, e l'uomo cercó di avviarsi il piú velocemente possibile ma allo stesso momento non ritrovarsi a camminare avanti alla ragazza, non volendo darle completamente le spalle. Non riusciva a sentire il rumore di Lapsus che veniva sollevato o trascinato, perció immaginó che la ragazza stesse usando la sua unicitá per trasportarlo in qualche modo.
    Quello, o aveva una forza prodigiosa. Fortunatamente, per ovvi motivi ne le luci distrutte da Cutter ne l'altra Smoke Bomb lanciate lungo il corridoio che riconobbe per l'ormai familiare odore del fumo lo intralciarono particolarmente nel ripercorrere a ritroso le scale, e la strada che avevano percorso dall'ingresso non era particolarmente complicata. No, la difficoltá piú grande era data non dal percorso quanto piú dal sentirsi le gambe molli e pronte a cedere. Non sapeva ancora bene quanto ancora sarebbe riuscito a reggersi in piedi.
    «... non era in combutta con voi, quindi?» non riuscí a trattenersi dal commentare nell'udire le parole della ragazza su Cutter.
    ... chissá cosa ci aveva guadagnato allora, e cosa stava cercando quella sera il sicario.
    Accolse con gran sollievo le voci familiari e tutte uguali degli uomini in nero nonostante il tono non esattamente cortese.
    « Seiko é stata eliminata e il signor Cutter ha preferito allontanarsi da solo. L'ostaggio é ferito e ha bisogno di cure urgenti.» rispose placidamente, per poi praticamente accasciarsi sul sedile posteriore dell'auto di fianco a Lapsus ancora inerte.
    In tasca, aveva ancora il fazzoletto con... ció che restava di Seiko. Sfiló la mano che aveva retto il telefono ed evitó di toccare la sostanza gelatinosa per posare invece entrambe le mani sul bastone bianco. Il fatto che quella roba fosse fino a pochi minuti prima qualcosa con l'aspetto e gli attegiamenti di una persona lo inquietava abbastanza, ma si impose di non pensarci.
    Il rapporto. Giusto.
    Non riaprí bocca finché la macchina non si fu avviata e sentí il rassicurante rombo del motore sotto di sé, procedendo a riferire tutto ció che era successo dal momento che avevano messo piede nel vecchio tempio.
    Come preannunciato dal clone, arrivarono ben presto alla villa di Blank. Sceso dalla macchina si lasció inizialmente condurre dal clone, ma ben presto riconobbe il viale percorso ormai diverse volte e si mosse con fare piú sicuro, il bastone che batteva un ritmo continuo e preciso prima sul terreno e poi sul pavimento una volta all'interno.
    Quando entró nell'ufficio, la prima volta che vi metteva piede, la sua prima impressione fu che la descrizione che aveva provato a dare di Blank durante il suo primo incontro con Fumio calzava a pennello. Sí, la voce di Blank era... granito. Non sapeva come altro descriverla. Mosse il capo verso l'origine della voce, poi, con un attimo di ritardo, rammentó che doveva avere ancora addosso la maschera di Miminashi Hoichi. Alzó una mano al viso e se la sfiló, muovendo qualche passo in avanti all'invito a sedersi.
    « Il piacere é tutto mio, signore.» rispose. Mosse il bastone davanti a sé fino a incontrare una gamba della poltrona, e da lí sí mosse con una sicurezza data dalla pratica e dall'esperienza, avvicinandosi a sfiorare il bracciolo con una mano e da lí intuendo in che direzione fosse voltata la poltrona per prendervi posto.
    Le figure dei due uomini in quel momento erano diametralmente opposte: una in piedi e l'altra seduta, una dalla pelle scura e avvolta in un abito bianco, l'altra dalla carnagione pallida in abiti neri. Perfino le rispettive corporature erano opposte, la figura fine di Norio che contrastava quella imponente di Blank. L'unico punto di contatto, nel vederli, era l'etá. E forse proprio perché l'uomo era un suo coetaneo, o forse perché non poteva vederlo, Norio si ritrovó quasi a rilassarsi.
    Finalmente poteva parlare con qualcuno che non era un clone o una ragazzina o ragazzino che potevano essere suoi figli.
    Con un sospiro, inizió a riferire cosa era successo, cercando di non tralasciare nessun particolare.
    « I membri di PHANTOM presenti erano tre ragazze, da ció che ho potuto sentire... tutte piuttosto giovani. La ragazza che sembrava il loro capo, Switchblade, aveva riempito la stanza di materiale anti-unicitá. La persona che avevamo arruolato per aiutarci, "Cutter", ci ha pugnalato alle spalle poco dopo l'inizio delle "trattative". Non so se avesse giá accordi precedenti con PHANTOM o avesse dei propri motivi, ma in ogni caso ha prima attaccato i membri di PHANTOM presenti, poi si é ritorto contro Seiko. PHANTOM voleva il nome del nostro ingegnere in cambio degli ostaggi... ho fornito loro un nome falso per indurli a lasciarci andare, ma purtroppo non sono riuscito ad evitare la... l'eliminazione di Seiko.» a quel punto l'uomo esitó leggermente, prima di sfilare dalla tasca il fazzoletto che conteneva, o perlomeno aveva contenuto se non era giá scivolato via per tornare da Blank, ció che era rimasto di Seiko. L'ultima richiesta del clone continuava a ronzargli per la mente.
    « ... prima di venire eliminata, mi ha pregato di chiederle di non creare piú un suo clone.»
    Doveva ammettere di essere curioso, anche se non aveva il coraggio di esprimere quella curiositá ad alta voce: come vedeva Blank i suoi cloni? Erano una sua creazione e a differenza di semplici costrutti avevano una loro indipendenza... li vedeva un pó come suoi figli? O solo come infinite pedine da usare?
    Seiko era stata una se non il piú duraturo e anziano dei cloni... ed era diversa da tutti gli altri che pattugliavano la villa. Di chi era il clone? Long Shadow l'aveva definita "una armata di morti"... se con quello intendeva dire che erano cloni di qualcuno ormai trapassato, come faceva Blank a crearne sempre di nuovi...?
    « Volevo solo riferirglielo.»
    Tenne per sé tutte quelle considerazioni e la propria curiositá; lui era solo un'altra pedina sulla scacchiera.
    Concluse rapidamente il rapporto con l'arrivo di Long Shadow e il fatto che sembrava aver fermato Lapsus dal peggiorare a causa di una ferita che aveva riportato, nonostante avesse ancora bisogno di cure.
    «... é tutto.» concluse.
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    A quella domanda sul serial killer, Switchblade avrebbe risposto negativamente. Non era loro interesse acquisire ulteriori persone instabili per trattative così delicate e, sinceramente, avrebbe preferito che quella trattativa si fosse svolta in maniera decisamente più pacifica. Lasciato il criminale di Deep Void da solo, gli uomini in nero reagirono per la prima volta in maniera differente ai loro ordini e fu un peccato che Norio non potesse assistere alla scena. I due si guardarono confusi per un paio di secondi, prima di tornare alle loro mansioni assegnate.
    La signorina Seiko? Eliminata? - Furono le parole dette con malinconia da parte dell'uomo in nero e alle orecchie di Norio arrivò quasi la sensazione di smarrimento di un bambino che non trova più il proprio genitore. Fu quella però l'ultima parola fuori posto che avrebbe sentito da parte loro, tornando al loro abituale mutismo. Era difficile per loro esprimere una qualsiasi emozione che non fosse irritazione o totale obbedienza agli ordini imposti e sentirli tristi era un totale cambio di rotta rispetto a quelli che sembravano dei semplici automi senza volontà. Forse fu quella dichiarazione a rendere più lento e comprensivo il clone che lo accompagnò fino all'ufficio di Blank. In ogni caso, ora Norio si doveva preoccupare della reazione del suo superiore rispetto all'accaduto. Blank governava con il pugno di ferro i suoi territori e si aspettava che tutti i membri, originali compresi, non commettessero errori. All'educazione dell'uomo di mezza età sorrise, forse un cambio di rotta rispetto ai suoi recenti sottoposti decisamente più giovani di lui. Non che si lamentasse di vedere facce nuove che potessero risultare utili pedine, ma un po' ammirava questi ragazzi appena usciti da scuola già darsi al crimine. Lui non era tanto diverso e aveva cominciato subito a mettere in ordine le tessere sul tavolo, era un uomo che preferiva l'azione alle parole, ma apprezzava almeno l'aria più matura della conversazione. La situazione era abbastanza grave da non permettergli di rilassarsi e lì in piedi, un po' per la tensione un po' per abitudine, ascoltò mentre congedava l'uomo in nero con un gesto. Era meglio discutere di certe faccende con meno orecchie possibili ad ascoltare, considerate le implicazioni di ciò che stava sentendo. La voce di Norio rimbombò all'interno della stanza silenziosissima, come se si trovasse a parlare di fronte un muro.
    Blank fece semplicemente un lungo respiro finito il rapporto, guardando la sostanza nera scivolare nuovamente verso di lui per tornare a fare parte di lui. Aveva in mano una statuetta bianca e lucida dall'aria costosa, ma ciò non lo fermò dallo stringere con forza quel ninnolo fino a non far sentire il materiale incrinarsi. Avrebbe voluto distruggere quel gruppetto di ragazzini con le sue mani, ma sapeva che quella specie di vigilante chiamato Long Shadow era una spina che non premeva solo sul suo di fianco. Il tradimento di Aogiri non lo stupiva particolarmente considerato il soggetto, ma era comunque una pessima nota nella loro relazione. Nonostante fosse davvero arrabbiato, sapeva che quei sentimenti non dovevano pregiudicare la sua capacità di pensare. Seiko probabilmente sarebbe morta in ogni caso se quella era davvero una trappola di PHANTOM e il suo sacrificio aveva portato almeno a casa un membro prezioso di Deep Void. Avevano portato via un importante pezzo dal suo campo di battaglia, considerato il compito della ragazza nel gestire i cloni che tutti conoscevano.
    Capisco. Ottimo lavoro nell'aver riportato Lapsus, gli uomini in nero lo hanno già portato da un medico fidato. - Evitò di dichiarare che conosceva bene quella viscida persona e che ruolo avesse all'interno di Deep Void, anche perché era più fastidioso di una mosca che ronzava nelle orecchie. Si girò verso la propria scrivania a braccia conserte e posò la statuetta sullo scaffale dove era riposta prima, evitando di fare ulteriori danni. La perdita di Seiko è un problema piuttosto grande. La incontrai molti anni fa ad una gara di arti marziali, era un giovane prodigio in quel dogi. Ottenere abbastanza DNA da poterla clonare fu molto dispendioso, ma è probabilmente stata una delle mie creazioni più longeve. - C'era un sincero rammarico nella sua voce, non tanto intenso da portarlo alle lacrime. Era più come se avesse perso un caro animale domestico a cui era molto affezionato e ora lo dovesse seppellire. E Blank era stato decisamente fiero della ragazza che era vissuta talmente a lungo da potersi considerare un essere umano in carne ed ossa, nonostante la sua origine.
    Ma non si preoccupi troppo di ciò che ha detto. Nessun clone è vissuto abbastanza da poter provare così tante situazioni come lei e si riteneva una persona vera probabilmente. Se io la clonassi in questo momento, non so quanto vorrebbe vedere il clone con la sua famiglia dopo la morte. - Era un esempio macabro e molto vicino ai valori di Norio, ma che secondo lui era il modo migliore di esporre la situazione.
    In ogni caso, se non sbaglio ora il suo originale dovrebbe essere una Pro-Hero di successo. Non sarà facile farne una copia, ma è necessario trovare un sostituto al più presto. E sono anche curioso di vedere se la nuova Seiko sarà uguale a quella vecchia. - Aggiunse così l'uomo dalla pelle di ossidiana con uno strano sorriso, prima di congedare definitivamente il coetaneo. Lo avrebbe accompagnato fuori, lasciando poi che gli uomini in nero si occupassero di riaccompagnarlo a caso se lo avesse desiderato. In quel momento molte cose gli giravano per la testa, soprattutto un metodo per ricreare il clone ora scomparso. Blank non era particolarmente credente, ma questa volta si interrogò se Seiko avesse avuto la grazia di poter finire da qualche parte dopo la sua morte. Il fatto che l'unica cosa che potessero provare era rabbia e solitudine li rendeva meno vivi di lui o di Norio? Non lo sapeva e per questo evitava di affezionarsi troppo alle sue creazioni. Lo facevano interrogare su questioni su cui non aveva potere.
    A broken statue in my clay army.


    CITAZIONE
    Chiudo qui :**:.

    Trust Norio: +1 Blank
     
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13 replies since 28/5/2021, 18:00   523 views
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