Vanitas

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    Zhen Lubbock

    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato da altri



    Come previsto quel Darkstar si posizionò avanti iniziando con lo scambio di informazioni, anche se per il momento si era solo presentato e aveva chiesto i loro nomi. E ora cosa avrebbe dovuto fare Zhen? Probabilmente doveva guardarsi alle spalle, ancora non si sentiva sicuro, c’era qualcosa che non quadrava. Sicuramente l’entrata da cui sono venuti non era l’unica via di uscita, altrimenti quelle persone sarebbero state stupide ad intrappolarsi da sole. Mentre quei cinque stavano discutendo fra di loro, Zhen iniziò a controllarsi intorno cercando determinati elementi. Sembrava che non ci fossero finestre, ma dovevano esserci altri sistemi di ventilazione? Erano presenti sistemi antincendio? E poi, quanti e dove erano posizionate le luci in quella stanza? Gli sarebbero stati utili ricevere queste informazioni, per questo iniziò ad osservarsi intorno. Ad un tratto, senza nemmeno sentire che cosa si stavano dicendo, avrebbe visto la ragazza con le corna in testa cacciare una sottospecie di telecomando, e subito dopo avrebbe sentito uno sgradevole frastuono ai lati della stanza avvertendo un forte tremolino sotto i suoi piedi, sembrava che fossero caduti oggetti pesanti nelle stanze accanto
    Che cazzo sta succedendo?!
    Ma il problema principale furono i problemi che in quel momento la sua abilità gli stava dando. Fu costretto per un attimo a chinare il busto in avanti mentre con la mano destra premeva la fronte, come se cercasse di tamponare il dolore. Quei impulsi sottoforma di segnali che di solito riceveva per sapere la posizione e più o meno la forma dei degli oggetti in metallo, sembravano avere una qualche interferenza, come se qualcuno stesse cercando di bloccare la comunicazione di quelle informazioni. Zhen continuò a mantenere attiva la sua abilità ma fu costretto a limitarlo, il raggio d’azione diminuì da 10 a 7 metri, perdendo così 6 metri di diametro, cosa molto sfavorevole. Gli sembrava di subire le stesse sensazioni di quando attivava le prime volte l’abilità, ricordava ancora quel enorme fastidio che gli provocava quando erano presenti numerosi oggetti intorno, troppe informazioni da sviluppare ed elaborare, ma col tempo e con l’allenamento era riuscito a migliorarlo, però era ancora difficile sopportarlo, non per altro ora si concentrava solo sugli oggetti in movimento, cercando di ignorare tutti gli altri.
    Fu in quel momento che la ragazzina dai capelli viola attirò l’attenzione del corvino, rivelando che cosa fosse appena successo.
    Materiale anti-unicità?
    Quindi la principale funzione era di renderli, normali? Non era affatto vero, altrimenti non sarebbe riuscito a mantenere attiva la sua abilità. Si guardò la mano sinistra, mentre sentiva il volume dello Shocker, della cotta di maglia e di tutti i coltelli che aveva addosso. Sembravano essere così…pesanti.
    Non fate mosse strane, perché facciamo tutti schifo ora
    Schifo?
    Un leggero sorriso ambiguo e divertito si formò sotto le due maschere. Per quale motivo si portava addosso tutti quei oggetti? Semplice, per combattere senza l’utilizzo della sua unicità, e ora che aveva limitato l’utilizzo del quirk a tutti, beh, gli ha fatto solo un favore.
    E quindi la loro unica richiesta era di sapere i loro nomi?
    ERA PALESEMENTE UNA TRAPPOLA. In quel momento guardò Seiko, probabilmente sarebbe rimasto impassibile, aspettando quel diplomatico svolgesse il suo compito.
    Sembra che debba essere a dare io inizio alle danze…
    Tralasciando i due ostaggi, in quel momento erano divisi in due gruppi, 3 persone discretamente vicine da un lato, e altre 3 da un lato, anche se uno di questi si trovava leggermente più distante dagli altri, ma comunque anch’esse si trovava abbastanza ammassate. Il primo gruppo erano le persone che avevano progettato quell’incontro, e che avevano preparato il territorio a loro vantaggio, mentre il secondo gruppo erano i due della deep void con un mercenario decidendo volontariamente di addentrarsi in quel luogo ignoto e pieno di trappole, e in quel momento, qual era il punto più sicuro dove stare? Semplice, dove era posizionato il primo gruppo. Di certo Zhen non voleva rischiare che il soffitto gli cadesse in testa o che si formasse un buco enorme sotto i suoi piedi, in più, anche la loro posizione era sfavorevole, si trovavano in uno stretto corridoio e qualunque utilizzo della loro unicità, anche se debole per via del materiale, sarebbe bastato a colpirli tutti.
    A Zhen gli era stato detto di seguire gli ordini, e quali gli erano stati impartiti? Il primo era quello di recuperare i due ostaggi, mentre l’ultimo…beh, di andare avanti, giusto? Dal suo angolo silenzioso e buio.
    Oh che sbadato!
    Avrebbe esclamato verso la ragazzina. In quel momento avrebbe posto il braccio destro dietro, sotto la sua lunga camicia nera, mentre con il sinistro avrebbe gesticolato, inoltre avrebbe iniziato a camminare in avanti. In quel momento era deciso, e nessuno lo avrebbe fermato. Non voleva rimetterci la pelle per colpa dell’incapacità di una ragazzina.
    Mi scuso per non essermi presentato immediatamente, in fondo siamo qui anche per questo, anche per conoscerci meglio.
    Si sarebbe fermato accanto all’anziano in nero, anzi, qualche passo più avanti.
    In questa occasione sono solo un ospite, non faccio parte del loro gruppo. Mi puoi chiamare Zack, anche conosciuto come Cutter.
    Non sarebbe nemmeno riuscito a finire l’ultima parola che dalla sua lunga giacca cadde un oggetto di forma cilindrica. Era una smoke bombs, e al suo primo balzo, il corvino gli diede un calcio buttandolo in mezzo al gruppo avversario, col tentativo di inondarli di fumo nero, e soprattutto, toglierli visibilità. In quel momento la squadra che era in vantaggio sarebbe stata quella ad effettuare la prima mossa. Ma non sarebbe finita lì. Zhen si spostò velocemente di circa 3 metri sulla sua sinistra, in modo da non far capire da dove sarebbe arrivato, e successivamente, chiudendo entrambi gli occhi e afferrando due dei sui pugnali posizionandoli in avanti, si sarebbe scagliato contro la ragazza coi capelli viola, cercando di colpirla al busto, anche se sarebbe stato attento qualora la ragazza avesse afferrato uno degli oggetti che stava percependo. Per il momento lì in mezzo sarebbe stato temporaneamente in vantaggio. Grazie alla sua abilità poteva percepire le posizioni di due di loro, in più, quel Darkstar era anch’esso in vantaggio. Proprio come Zhen poteva muoversi liberamente in mezzo a quel fumo. Il motivo principale per cui il sadico si era buttato in mezzo non era di ucciderla o recarle gravi danni, ma era di attirare la loro attenzione, in questo modo i due compagni potevano recuperare i due ostaggi.

    Parametri

    Zhen Lubbock-lvl7
    Energia 750
    Forza 207
    Quirk 160
    Agilità 358
    Stato: illeso

    Tencniche & Equipaggiamento


    Equipaggiamento
    Coltelli da lancio [12, peso [2], danno:lieve]
    Guanti (Effetto: +5 in Frz, Durata: 1)
    Shocker(Potenziamento 1, Peso [1], Effetto: Danni lievi + stordimento)
    Maschera Antigas (Potenziamento 2, Filtri: [1+1, D:2])
    Smoke Bombs (x2-1, Peso: [1], Peso Totale: [2], Durata: 1)
    C.L.O.S.E.T. 1°{ Kusarigama (peso[2], Danno: Medio, Effetto: Sanguinamento)}
    C.L.O.S.E.T. 2°{ Teruko's Blood (x1, Peso: [1], Durata: 1)}
    Pistola (4 ricariche)
    Pistola leggera di piccole dimensioni, le sue munizioni non sono normali proiettili, ma sfere di mercurio che si trovano in stato solido. I proiettili vengono sparati ad alta velocità, come una comune pistola, ma a contatto con un corpo si sciolgono attaccandosi ad essi senza provocare nessun danno. La portata di questa pistola è di 10 metri e ogni carica contiene 5 proiettili.
    Danno: Nessuno
    Peso: [2]
    Cotta di maglia
    Parte superiore: E' spesso 0.5 mm, è formato dallo stesso tessuto di una cotta di maglia e in più, ai due avambracci è presente un secondo strato più uniforme sempre di metallo. Il costume copre tutta la parte superiore del corpo, compreso palmi e dorso delle mani, lasciando libere le dita.
    Ginocchiere e parastinchi : Sono delle normali ginocchiere e parastinchi, con la differenza che nella parte imbottita è presente uno strato di metallo.
    Resistenza: lieve
    Peso: [2]

    Abilità
    Zhen, è in grado di percepire in tempo reale tutti i materiali di metallo intorno a lui, entro un raggio di 10 metri. L'utilizzo di questa abilità richiede un turno di assoluto riposo (no azioni di attacco/difesa).

     
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    Inchinatosi per iniziare si sperava quell'incontro nel modo piú cordiale possibile, Norio reagí prevedibilmente con un pó di ritardo al gesto improvviso di Switchblade. Nel sentire l'esplosione improvvisa sussultó visibilmente e si irrigidí, non sapendo cosa stesse succedendo; restó in attesa del flash successivo dai suoi alleati, ma le immagini che arrivarono erano... diverse dal solito. Se avesse saputo cosa si provava, avrebbe detto che sembravano distorte o annebbiate, come se le stesse vedendo da sott'acqua, ma non avendo ovviamente esperienza con quel tipo di sensazioni non sapeva bene a cosa paragonarlo. La vista non era tuttavia l'unico senso afflitto dallo strano fenomeno: tutte le sensazioni che stava ricevendo da Seiko e Cutter erano offuscate. A conferma della sua impressione, un attimo dopo arrivó il commento della voce che ormai aveva identificato come Switchblade.
    "Materiale anti unicitá". Seiko aveva effettivamente detto che se Lapsus non era fuggito, era perché PHANTOM doveva necessariamente essere in possesso di qualcosa che gli avesse impedito di farlo, ma non sapeva che potesse essere utilizzato anche a quel modo.
    In ogni caso, l'uomo strinse meglio la presa sul bastone e, cercando di restare calmo, si concentró sulla risposta della ragazza.
    Il loro... ingegnere...? Per un attimo fu confuso e non seppe bene cosa dire, poi ricordó l'incontro con Fumio alla villa di Blank. Fumio, un "meccanico" che si occupava di equipaggiamenti e armi illegali di vario tipo. E volevano lui?
    Ovviamente, Norio non aveva nessuna intenzione di rivelarne il nome; al di lá del fatto di doversi prendere la responsabilitá di decidere se Fumio valesse piú dei due ostaggi per Deep Void, ormai aveva speso diverse sere scambiandosi messaggi con il ragazzo, e per principio non lo avrebbe semplicemente consegnato alle grinfie di PHANTOM. Sapeva benissimo cosa significava dare loro quel nome... c'era una cosa che peró onestamente non sapeva e sperava di poter usare per contrattare... o se tutto falliva, visto che Switchblade non sembrava esattamente aperta a farlo, almeno cercare di strappare loro qualche informazione preziosa.
    « ... quali prove ha che il responsabile del "giocare" con i vostri equipaggiamenti sia uno dei nostri agenti? Non siete certo gli unici a Tokyo che si occupano di simili oggetti. » chiese, pacato. In effetti, come facevano a essere tanto sicuri che si trattava di qualcuno di Deep Void e non di qualsiasi altro gruppo criminale presente in cittá? Dubitava Fumio firmasse i suoi equipaggiamenti con "Made in Deep Void"... e se lo faceva, se fosse uscito vivo da quella serata il ragazzo avrebbe trovato un sonoro rimprovero via messaggio vocale ad attenderlo.
    « Se conoscessi l'"ingegnere" di cui parlate, avrei chiesto loro di realizzarmi qualcosa di piú utile di questo. » aggiunse poi, picchiettando il bastone sul pavimento per puntualizzare il discorso.
    Una delle altre due persone presenti si presentó a sua volta, ma nessuna delle due aggiunse molto altro. Erano lí per fare da bodyguard, chiaro.
    La persona successiva a prendere parola, lasciandolo piuttosto sorpreso, fu Cutter. Lo sentí muoversi alle sue spalle fino a superarlo (oh Zhen anziano a chi), e mentre lo ascoltava cercó di capire le sue intenzioni. Un attimo dopo, una piccola esplosione accompagnate da un sibilo e un odore familiare e acre di fumo gli fecero capire cosa aveva fatto.
    Aveva lanciato una Smoke Bomb, mossa a suo modo geniale visto che complementava perfettamente la sua disabilitá, ma per un attimo non poté che chiedersi perché. Certo, Switchblade non era sembrata affatto aperta al dialogo, soprattutto con quel "prendere o lasciare", ma visto che il suo compito per quella serata era stato proprio tentare di risolvere la situazione con la diplomazia, aveva sperato di poter tirare avanti le contrattazioni per un altro pó, ma il sicario sembrava aver deciso diversamente, probabilmente pensando che la situazione sarebbe degenerata in ogni caso una volta che PHANTOM non avesse ricevuto ció che volevano. Essendo indubbiamente quello con piú esperienza in quel genere di situazioni, si fidó del suo giudizio. La sensazione che ricevette da Cutter, ora vicino, gli fece notare che il ragazzo aveva chiuso gli occhi: paradossalmente, questo rese il flash di impulsi ricevuti molto piú familiare per il cieco, per quanto ancora affievoliti: doveva assumere che sapeva muoversi nel fumo? Sembrava di sí, altrimenti non avrebbe di certo usato qualcosa che metteva in svantaggio lui tanto quanto l'avversario.
    In ogni caso, non aveva intenzione di sprecare l'occasione creata dal fumogeno; l'uomo passó velocemente il bastone nella mano sinistra, mentre muovendo qualche passo all'indietro allungó a tentoni la mano destra verso Seiko, cercando di afferarla.
    « La guideró dagli ostaggi, in fretta. » sibiló a bassa voce, prima di addentrarsi a sua volta nel fumo. Ovviamente, se il clone aveva intenzione di muoversi da sola confidando nelle sue abilitá, l'avrebbe lasciata fare, ma per lui muoversi in quel fumo non era diverso da ció che faceva tutti i giorni... odore del fumogeno a parte, magari.
    In entrambi i casi, si sarebbe mosso nella direzione in cui ricordava di aver visto gli ostaggi; vicino al muro... e ben sorvegliati dall'altra figura con la voce metallica. Si mosse il piú velocemente possibile, il bastone che tastava i dintorni per evitare di farlo inciampare nel materiale anti-unicitá sparso per la stanza: confidando che sarebbero stati meno visibili nel fumo, sparse i suoi hari tutt'attorno, spingendoli al limite dei tre metri in cui riusciva a farli arrivare. Ogni tanto li sentiva affievolirsi, come se alcuni di loro si spegnessero a metá strada, e immaginó fosse l'effetto del materiale anti quirk.
    Il suo obiettivo era semplicemente cercare qualsiasi obiettivo reagisse al suo quirk, che si trattasse della guardia o dei due ostaggi poco importava. Confidava che avrebbe distinto le sensazioni che riceveva dagli ostaggi dal fatto che fossero legati ad una sedia... e probabilmente non in grandi condizioni fisiche. Restava peró un problema per lui.
    « Quale dei due é Lapsus? » chiese mentre si muoveva verso il fondo della stanza.
    E per l'amor del cielo, sperava che Seiko avesse l'accortezza di rispondergli con qualcosa che non fosse "quello coi capelli/occhi di colore X", perché 1: erano a volto coperto, 2: grazie tante, anche se con il suo quirk diventava momentaneamente in grado di vederli non era certamente un esperto nel riconoscere i colori, sapendo solo che oggetto X era di colore Y per esperienza o sentito dire.
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    Norio Toda

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    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate:
    ⢃⠼/Hari [Livello 1] [15 + 5 mantenimento]
    L'uso più basilare del quirk. Vengono evocati un gran numero di piccoli costrutti a forma di aghi sottili che vengono inviati tutt'attorno all'utilizzatore, a raggio, ad una altezza di circa un metro e mezzo dal suolo fino ad un massimo di tre metri di distanza. Quando incontrano un bersaglio gli aghi ritrasmettono le sensazioni fisiche provate dal bersaglio all'utilizzatore sotto forma di impulso nervoso, permettendo in particolare all'utilizzatore di "vedere" per un istante attraverso gli occhi del bersaglio. Sono altrimenti assolutamente innocui ed indolori.
    Effetto: //
    Raggio: Tecnica ad area (360°), 3 metri

    • Energia: 155 - 5 = 150
    • Forza: 40
    • Quirk: 74
    • Agilitá: 36

    • Equipaggiamenti:
    - White Cane
    - Smoke Bomb x1
    • Peso Trasportabile: [2/4]
     
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    Sugar-fueled machine

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    Seiko
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    L'entrata aggressiva di Deep Void riempì la stanza di un'atmosfera poco piacevole, decisamente non adatta ad una trattativa dove si parlava della vita di ostaggi. La corvina aveva messo bene in chiaro che con loro non bisognava scherzare, sia per una questione personale che per portare avanti il nome del suo capo. Se qualcuno avesse saputo di una cosa del genere la loro reputazione ne avrebbe risentito enormemente, creando innumerevoli problemi che poi lei avrebbe dovuto risolvere. Per questo motivo il modo cordiale di Norio spezzò un po' l'aggressività delle parole che uscivano da dietro la maschera, infastidendola ma non suscitando una particolare reazione. Forse avrebbe dovuto spiegare al sottoposto che sicuramente non li avevano tenuti come dei pascià e che se avessero trovato un paio di dita in meno qui e là non si sarebbe dovuto stupire più di tanto. Quella ragazzina alta più o meno quanto lei si era rivelata come previsto il capo di quella specie di trio di guardie del corpo e, dopo quel breve scambio di parole e di presentazioni, aveva deciso di far diventare quel luogo una specie di santuario neutrale.
    Seiko mosse gli occhi di scatto e mise mano all'arma sentendo le esplosioni, pronta al peggio. Unicità, esplosivo o altro ancora? Quelli di PHANTOM erano talmente pieni di fervore nella loro causa da suicidarsi? Niente di tutto questo a quanto pare - solo delle spesse barre di materiale anti unicità, cadute sul pavimento con un suono sordo. A quanto detto dalla ragazza con le corna facevano tutti schifo in quel momento, ma Seiko sentì una strana sensazione attraversarle tutta la pelle. Si sentiva quasi vibrare, un formicolio che le attraversava tutto il corpo. Sentiva le vesti sulla pelle premerle addosso come se fossero ricoperte di aghi e la testa le diventava leggera a tratti, come se si stesse staccando dal suo corpo. La ragazza scosse la testa riprendendosi dopo qualche secondo di smarrimento nei quali la katana le era quasi caduta di mano. Quel posto non andava bene per nulla per una come lei. Era come se il suo corpo cercasse di separarsi in numerosi pezzi tirato da ami da pesca in vari punti. Strinse l'elsa dell'arma con forza da sentirsi la mano dolorante, per aggrapparsi a quella sensazione e rimanere in lei.
    Vedo che vi aspettavate il peggio da questa trattativa. - Commentò, dopo essersi ripresa. Non era suo compito gestire la conversazione ed appoggiò la fedele katana ancora foderata al terreno, come per darsi una certa aria di fronte ai suoi avversari. In quel momento però le serviva solo per appoggiarsi a qualcosa in verità, ma fece bene a non farlo notare a Switchblade e compagnia. Il motivo per cui Victor e Edward erano stati rapiti sembrava legato ad un certo ingegnere all'interno di Deep Void, cosa che le fece storcere il naso visto che nemmeno lei era a conoscenza di tale mercato da parte dell'organizzazione. Era quell'inetto di Masayoshi quello di cui parlavano? Era un nuovo ordine da parte di Ying Yue? Non sapere quelle cose la faceva impazzire, ma non poteva sfoderare la sua lama contro Switchblade in quel momento e ascoltare era l'unico modo per ottenere informazioni ed eventualmente liberare gli ostaggi. Come detto da Norio anche lei non era totalmente sicura che fossero loro i responsabili della contraffazione degli equipaggiamenti. Era qualcosa che Blank avrebbe ordinato? Probabilmente sì, ma considerato che la maggior parte delle merci illegali di Tokyo passavano sotto la loro approvazione le sembrava strano immettersi in quel campo nuovo. Avrebbe chiesto spiegazioni a Blank appena tornata alla villa ed eventualmente una punizione severa per chiunque fosse stato il responsabile di quella faccenda.
    D'altra parte un sorriso soddisfatto fece capolino sul volto della giovane Rin. Il fatto che quel tizio non vedente ce la stesse mettendo tutta per creare dei dubbi riguardo l'appartenenza o meno di quel ladro di idee a Deep Void le faceva intuire di aver colpito nel segno. Instillare dei dubbi non equivaleva a negare, e se anche non fosse stato un membro di Deep Void sarebbe comunque convenuto mentire e fornire loro un nome fittizio sperando di accaparrarsi comunque gli ostaggi indietro. Probabilmente la cosa era più complicata di così, ma Switchblade non aveva molta esperienza con le negoziazioni e amava sentirsi intelligente, indipendentemente dalle prove che poteva avere o non avere riguardo alla sua appartenenza al gruppo. Non era nulla di concreto, ma era ormai praticamente un anno se non più che aveva messo il naso nei loro affari ed era abbastanza sicura di non essere in torto. Molto ironicamente, l'unico motivo per cui le serviva quel nome e non poteva semplicemente appostarsi fuori dalla villa di Blank a osservare tutti quelli che facevano avanti e indietro dal posto era semplicemente il fatto che doveva andare a scuola, avendo da poco persino iniziato il tirocinio.
    Non ebbe tempo di tessere le proprie lodi, però, perché il tizio mascherato si fece avanti sancendo la propria non appartenenza agli uomini in nero. Non capiva bene il perché di quell'affermazione, ma la pronuncia di quel nome, anzi, di quei due nomi le fece finalmente scattare la scintilla: ecco dove lo aveva già visto, nella bacheca dei ricercati del mercato nero. Ci si era recata spesso, ponderando se fosse meglio consegnare Cube e Juggler alle mani dell'Eden o se sfruttarli come merce di scambio. Era un tizio un po' pazzerello con un'unicità di manipolazione dei metalli non meglio precisata, ma studiando ingegneristica applicata alle unicità Rin aveva una buona idea di cosa potesse aspettarsi.
    Mh? Cutter, non... - Seiko fu la prima ad essere stupida dalla parlantina improvvisa del ragazzo mascherato, considerato che si era limitato a ben poche parole con loro. Era un qualcosa di positivo, le persone che facevano poche domande e parlavano poco generavano meno problemi. Forse perché si sentiva priva di energia a causa del materiale che infestava la stanza, non riuscì ad intravedere le intenzioni di Zhen o la stessa lattina che conteneva il fumogeno.
    Non appena lo vide rovistare per qualcosa, che si rivelò poi essere una granata fumogena, Rin mise velocemente mano ai suoi due coltelli lanciandoli in fronte a sé, sfiorando probabilmente di poco i due anziani. Il suo intento non era per nulla offensivo, ma se quel tizio voleva passare all'attacco - per quanto le dispiacesse farlo - doveva innanzitutto liberarsi da ogni fonte di rischio. Non avevano iniziato da neppure due minuti ed era già disarmata, non la migliore delle situazioni.
    Ahhh! Non solo un novellino, mi dovevano mandare uno psicopatico! - La ragazza mascherata imprecò contro il fumo nero, mentre cominciava a tossire. Indietreggiò per non soffocare completamente, anche se la maschera filtrava leggermente l'aria per conto suo. Percepì del movimento alla sua sinistra e vide solo la figura inquietante di Cutter muoversi contro il capo del trio di PHANTOM. Ogni fibra del suo corpo voleva decapitare il loro collaboratore di Aogiri e avrebbe ignorato ogni condizione fisica per farlo, ma venne fermata da un'altra sensazione provenire alle sue spalle. Era la mano ruvida di Norio che afferrava la sua, facendola girare di scatto.
    Se ne sei in grado, afferrami i vestiti veloce. Difenderò i lati. - Lei non voleva dimostrare di essersi indebolita in quel momento e prese la katana a due mani, mentre avanzavano nella nebbia seguendo la direzione indicata da Norio. Gli aghi del suo Quirk cominciarono ad abbattersi sul pavimento, a volte su Seiko e nel vuoto.
    Quando il fumo aveva preso vita, Rin era scattata all'indietro verso il fondo della palestra, presumibilmente assieme ai due compagni, afferrando le sedie con gli ostaggi e scaraventandole in fondo assieme a loro con una forza che certamente non ci si sarebbe aspettati da un corpicino simile. Hana, in fondo, la aveva vista trasportare uno zaino ben più pesante di quei due tizi. Teoricamente evitando l'attacco dell'uomo di Aogiri in quel modo, avendolo anche lasciato senza riferimenti, si sarebbe quindi rintanata sul fondo forse seguita dalle due ragazze. Fu per questo che anche cercando con gli aghi i loro obiettivi dove si trovavano in precedenza avrebbero intuito a causa della commozione e del rumore che si erano tenuti la merce di scambio per loro. Zhen si trovava a circa 6 metri dal trio di PHANTOM, immerso nel fumo ma riuscendo ad intuire la posizione dei suoi avversari grazie al rumore prodotto dallo spostamento.
    Se si avvicinano troppo uccidetelo. - sussurrò alle due ragazze Switchblade con surreale tranquillità indicando Edward Lapsus, ipoteticamente l'unica via d'uscita davvero valida per i loro nemici. Sperava di non dover giungere a tanto, ma quella situazione era davvero troppo confusa per capirci qualcosa - Leap, riesci tipo a fare pfssssh e mandare via il fumo? - chiese alla coetanea, ricordandosi della sua unicità di controllo dell'aria o qualcosa di simile. Era chiedere troppo probabilmente, anche considerando che era stata lei stessa a riempire quel posto di barre di materiale anti unicità, ma ne valeva la pena. Non attese neppure la risposta però, perché in quei momenti il tempo era tutto.
    OI VECCHI. - urlò quindi a gran voce, conscia che in quel modo sarebbe istantaneamente diventata un obbiettivo per gli aggressori - SE DAVVERO IL TIZIO NON E' CON VOI LA MIA OFFERTA E' ANCORA VALIDA. - e sperava di non dover aggiungere nulla. Aveva più dubbi che certezze sulla situazione: si vociferava che tale Cutter fosse un membro di Aogiri e dubitava fortemente appartenesse a Deep Void, ma allora perché si trovava lì con loro? Non poteva negare che poteva trattarsi semplicemente di una trappola, sfruttare il nome di un criminale rinomato per intimorire e in realtà era semplicemente un uomo in nero anche lui. Merda, e aveva persino abbandonato le armi così facilmente, senza neppure rifletterci. Se fino a qualche secondo prima sperava quello non fosse davvero Zack ora aveva iniziato invece a sperare il contrario, l'idea di essere cascata in una trappola così stupida la faceva incazzare... e sapeva di star per fare una cosa ancora più stupida. Ormai al bordo della stanza allungò le mani verso due sbarre di materiale anti unicità, afferrandole. Una sensazione simile alla nausea si impossessò di lei, ma poteva dire di essere stata tra le poche persone al mondo ad averla già provata: aveva bisogno di armi e, di certo, Cutter non sarebbe stato in grado di far saltare in aria o sciogliere quei cosi. Le sue parole erano veritiere: senza armi lei era davvero uno schifo, meglio avere quelle e non l'unicità che viceversa.
    Quanto indicato sopra fu ciò che la corvina e Norio avrebbero sentito dall'altra parte della stanza provenire da Switchblade. Un'offerta di pace, circa. Quella specie di incontro diplomatico molto teso dove entrambe le parti armate discutevano puntandosi la lama a vicenda si stava trasformando in un compromesso piuttosto vantaggioso per lei. Seiko odiava ancora quelli di PHANTOM, ma sapeva che c'era un nemico ben più prominente di quei due pazzi che abitavano in una discarica. Se i suoi superiori si erano dimenticati dei problemi causati da Aogiri, lei di certo si ricordava ancora le ferite sulla sua pelle. Non si fidava per nulla di quelle tre e dopo avrebbero perso la loro forza maggiore che aveva deciso però di andare berserk. La loro uscita d'emergenza era per ora bloccata e quindi si doveva occupare lei di quella questione.
    Darkstar, cambio di programma. Hai una qualche utilità offensiva? Il nostro nuovo obiettivo è eliminare Cutter, aiuta quei tre in qualche modo se riesci. - Seiko si sarebbe girata verso l'uomo di mezza età, anche se era piuttosto inutile farlo in quel momento. Si trovavano diagonalmente a circa 4 metri da Zhen che era posizionato alla loro sinistra. Cerca di non farti ammazzare, io proverò a raggiungere il nostro lasciapassare per la libertà. - Avrebbe terminato così Seiko, prima di compiere qualche lento passo cieco attraversando il perimetro della stanza. Sperava che quel nuovo caos le avrebbe fornito del tempo per raggiungere i due ostaggi e liberarli dalle corde e soprattutto sperava che non li avessero imbottiti troppo di farmaci.
    Your silence is my favorite sound


    CITAZIONE
    In questo turno potete svolgere un'azione libera, decidendo cosa fare o meno dei vostri avversari e compagni. In caso vogliate combattere si applicano le regole dei combattimenti masterati. Piccola nota da parte di Den per Miracle: pensava che il discorso sullo shuriken fosse rivolto ad Hana e non a Switchblade, non voleva ignorarti :zizi:.
    Perdonate il ritardo nel postaggio, cercheremo di sbrigare con più velocità l'AM :zizi:.
    Ordine post: Delin, Nyuu, Miracle, Sisthra, Kekko, exquisite†corpses
     
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    I am the "who" when you call "who's there?"

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    HANA TACHIKAWA
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    Allora. Allora.

    Le cose non stavano andando per niente bene.

    Lo scenario migliore dove ognuno usciva da quella stanza camminando sulle proprie gambe si stava velocemente sgretolando, soprattutto dopo quel trigger a sorpresa di Switchblade.
    Livello di pazienza generale: -10.
    Katane nella stanza: +1.

    Non bene.

    Deep Void, inoltre, non voleva rivelare il nome del fantomatico ingegnere.
    O meglio, dalle parole di Darkstar sembrava che non avessero proprio idea di chi potesse essere.

    Hana assottigliò lo sguardo, cercando di capire se fosse molto bravo a mentire o solo molto stupido. Se davvero lui e la sua cricca non avevano idea di chi fosse a manomettere gli equipaggiamenti di Rin, perché allora non inventare un nome o incolpare qualcuno a caso, magari una figura scomoda da far sparire?

    "Ah sì, è Pinco Pallino che state cercando."
    "Ah, dev'essere sicuramente opera di QuelTizio™."

    E così Phantom avrebbe passato le successive settimane a dare la caccia a un fantasma.
    ...Malissimo per loro, in effetti era meglio che fossero stupidi.

    Stava per fare un'altra delle sue battute provate allo specchio, quando i movimenti del tizio con la maschera antigas catturarono completamente la sua attenzione.
    Parlava, dunque! E se era vero che i nomi in codice rispecchiavano almeno un po' le abilità del portatore, da uno che si faceva chiamare "Cutter" si sarebbe ben guardata dall'avvicinarsi troppo.

    Se Hana fosse stata un gatto, in quel momento avrebbe avuto il pelo ritto fino al soffitto, la coda a scopettone e gli artigli sguainati.
    Quel tizio non le era piaciuto sin dal primo momento, e il fatto che lui stesso avesse dichiarato di non far parte di Deep Void non faceva altro che alzare i livelli di diffidenza noi suoi confronti.

    Il rumore metallico come di una lattina caduta a terra diede il via a tutto, e quasi nello stesso istante vide i coltelli di Rin volare in tutta risposta.

    Fumo.

    Indietreggiò istintivamente, reagendo con un lieve ritardo rispetto a Switchblade. Probabilmente per la coetanea quello era solo un altro giovedì, ma Hana vedeva una smoke bomb per la primissima volta. E soprattutto era la sua prima rissa a squadre.

    Se si avvicinano troppo uccidetelo.


    Chotto matte.

    Questo no. Era sicurissima, tipo al milleventipercento, di non essere assolutamente fisicamente psicologicamente in grado di uccidere un essere umano, per quanto si trattasse di un criminale.

    Spostò lo sguardo incredulo da Switch a quello che doveva essere Lapsus, e da Lapsus a Steel. La maschera le impediva di leggere qualsivoglia espressione facciale della senpai, mentre per lei doveva essere palese la riluttanza di Hana nei confronti di quell'ordine.

    Ma non c'era tempo per discutere: il fumo stava velocemente riempiendo la stanza e l'ultima cosa che voleva era che un tizio di nome Cutter saltasse fuori da quella nuvoletta per tagliarle la gola.

    Un'idea per dissipare il fumo venne direttamente da Rin.

    « Ci posso provare. » Rispose secca e concisa, cercando di nascondere la tensione.

    Mentre Switchblade afferrava le barre per farne delle armi improvvisate, Hana Leap avanzò di un passo per mettersi momentaneamente in testa al trio. Non aveva mai provato a usare la sua unicità per quello scopo, ma valeva la pena tentare.

    Si liberò delle crocs e piantò saldamente la gamba sinistra a terra, cercando di stabilizzarsi il più possibile.
    Vero, c'era del materiale anti-unicità vicino, ma conosceva abbastanza bene il proprio quirk da non voler rischiare di accusare il rinculo dell'altissima pressione dell'aria che di lì a poco le sarebbe uscita dall'altro arto.
    Quindi, descrivendo un movimento a mezzaluna, sollevò la destra tenendo la pianta del piede rivolta al suo obiettivo, e attivò l'unicità indirizzandone il grosso verso il punto dove il fumo le sembrava più fitto.

    Sperava davvero che funzionasse almeno un pochino-ino-ino.

    E anche che i due membri di Deep Void accettassero la rinnovata offerta di Switchblade.



    Tecniche, Equipaggiamento & Status
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    • Energia: 90/100
    • Forza: 019
    • Quirk: 028
    • Agilità: 028

    • Status: illesa
    • Tecniche usate: Breakdance - per fare pfssssh al fumo
    BREAKDANCE [Livello 1]
    Costo: 10 PE
    Hana accumula aria compressa in una gamba a scelta. Combinando l'esecuzione di un calcio o una ginocchiata insieme alla propulsione generata dal rilascio dell'aria ad alta pressione, può potenziare l'attacco in questione. Può anche essere usata per calciare un oggetto.
    Nota: l'aria viene espulsa dalla pianta del piede, pertanto la rotazione del calcio deve assecondare la propulsione (insomma, la parte che impatta è il dorso del piede).
    Danno/Effetto: Tecnica Offensiva - Danni Lievi


    • Equipaggiamento: Adaptive suit



    • Lista tecniche:

    HYPE [Livello 1]
    Costo: 15 PE
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio - 2 metri [spostamento]

    BREAKDANCE [Livello 1]
    Costo: 10 PE
    Danno/Effetto: Tecnica Offensiva - Danni Lievi

    DUBSTEP [Livello 1]
    Costo: 15 PE
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio - 2 metri [spostamento]

    AIRFLARE [Livello 1]
    Costo: 10 PE
    Danno/Effetto: Tecnica offensiva - Danni Lievi

    FREESTYLE [Livello 1]
    Costo: 60%*agilità PE [+2% PE mantenimento]
    Danno/Effetto: Power-Up [Agilità+10%]



    Scusate il lieve ritardo, ero megaconvinta di avere ancora un giorno :sadbunny:
     
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    Il diplomatico di Deep Void sembrava voler buttar la patata bollente altrui. Le sue parole erano più che ragionevoli e Arabella si aspettava che Switchblade rispondesse a tono, magari rivelando di avere prove sostanziali del loro coinvolgimento, mettendolo spalle al muro. Purtroppo per tutti loro, lo spacciatore non aveva preso bene quell'esplosione e aveva deciso di entrare in scena.
    Non appena si era mosso la maschera si era subito direzionata verso di lui, guardandolo molto attentamente. Cutter.
    Dove aveva sentito quel nome? Cutter.
    Le era familiare. Ma non ricordava dove lo aveva sentito. Non era per niente rassicurante ad ogni modo.
    E quasi a volerle confermare quel pensiero lo spacciatore lanciò un oggetto. Da prima pensò fosse una granata. Poi il fumo rese chiaro che non era tanto letale ma comunque ugualmente pericolosa. La stanza iniziò a riempirsi di fumo e lei non ci vedeva granchè. [Ma che cazzo?] Non era proprio il modo in cui sperava andasse la conversazione. Certo, da quando Deep Void era entrata nella stanza si sentiva la puzza di una battaglia ma aveva sperato fino all'ultimo che le cose filassero liscio. Si era sbagliata.
    Si scatenò un bell'inferno fumoso, lì sotto. Zhen che scattava in avanti per attaccare, la tizia battagliera che imprecava per le sue azioni, il diplomatico che...non capì bene cosa stesse facendo a causa della visuale ridotta ma non le pareva stesse per tirar fuori armi.
    "Se si avvicinano troppo uccidetelo." Disse Rin indicando Edward. E qui le ginocchia le tremarono poco poco. Non aveva mai ucciso nessuno, non era sicura di poterlo fare. Doveva farlo, nel caso si avvicinassero o sarebbero scappati via tutti e loro si sarebbero ritrovati con un pugno di mosche in mano. Spostò lo sguardo da Lapsus a Rin e poi ad Hana. Neanche lei sembrava deliziata dall'idea di uccidere Edward. Sarebbe toccato a lei farlo, lo sapeva. Se volevano uscirne vivi doveva essere lei. [Ci penserò io] Doveva suonare rassicurante ma la voce distorta non lasciava trasparire l'emozione. Agitò una mano in direzione di Hana come a volerla incentivare ad agire su quanto le aveva ordinato Rin. Non sapeva se avrebbe funzionato o meno ma tentar non nuoce.
    Quando vide Seiko avvicinarsi in direzione degli ostaggi tirò fuori uno degli shuriken, lo tenne stretto nella mano e lo premette leggermente in direzione del collo di Edward. [Avvicinati ancora e gli taglierò la gola] Minacciò sperando di apparire minacciosa. La maschera aiutava davvero tanto in quello.

    ❖ Steel true, blade straight ❖
     
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    « Certamente. » si limitó a rispondere. Per lui non c'era nessuna differenza tra muoversi in mezzo a del fumo o meno.
    Anche se Seiko stava cercando di non mostrare nessun cenno di debolezza, mentre le afferrava i vestiti per lasciarle le mani libere si ritrovó a ricevere svariati impulsi dalla superiore.
    La pelle gli formicolava e tirava ovunque, e si chiese cosa stesse provando la superiore. Era uno dei cloni di Blank, quindi il prodotto di un quirk... aveva paura di potersi scomporre completamente da un momento all'altro? Per loro non era esattamente come morire? Voleva sperare che l'effetto di quel materiale anti unicitá non fosse abbastanza da arrivare a quel punto, ma sapeva anche che i cloni di Blank erano relativamente fragili, da quel punto di vista. Non c'era comunque nulla che potesse fare a riguardo a quel momento, quindi era inutile pensarci.
    Inizió a guidare la ragazza verso il fondo della stanza, affidandosi piú al suo bastone e alla sua esperienza che non al suo quirk, che stava faticando a controllare in quel momento. Gli aghi vibravano come impazziti, cambiavano direzione all'improvviso, non andavano dove voleva. Se solitamente gli vorticavano attorno sinuosamente come tanti piccoli satelliti, ora sembravano piú uno sciame di api confuso che non sapeva dove andare. Li spinse a forza tutt'attorno a sé, confidando nella legge dei grandi numeri: se anche una percentuale non funzionava, il grosso degli aghi avrebbe comunque potuto percepire qualcosa mentre si dirigevano verso il fondo della stanza.. ammesso ci fosse stato qualcosa da percepire, perché al momento continuava ad avvertire solo il formicolio da parte di Seiko e scorci confusi di fumo, segno che tutti gli altri erano piú lontani. L'imprecazione di Seiko aveva reso ovvio che non approvava il gesto di Cutter, che effettivamente avrebbe dovuto stare agli ordini di Deep Void, per quella sera. Anche se aveva attaccato nell'ottica che comunque le trattative sarebbero degenerate, gli era ora evidente che avrebbe comunque dovuto aspettare un loro ordine.
    ... forse aveva agito per altri ordini che aveva ricevuto? O semplicemente per un proprio piano? Forse si era unito a Deep Void quella sera proprio per avere un'occasione di attaccare membri di PHANTOM? Voltó il capo mentre camminava - ma senza fermarsi- all'esclamazione improvvisa proveniente da Switchblade dal fondo della stanza, a cui seguí subito dopo il nuovo ordine di Seiko.
    Fare qualcosa contro Cutter.... lui? L'uomo deglutí, ma non poteva certo rifiutarsi o protestare... ed era piú che altro sorpreso da quel cambio improvviso di alleanze, in realtá. Nel giro di un paio di secondi i due gruppi erano passati dal fissarsi truci (ok, non per lui magari, ma immaginava gli altri si fossero fissati in modo truce) al dover ora lavorare insieme per eliminare il sicario che si era rivelato una pedina imprevedibile per entrambe le parti.
    Eliminare... quella parola non dava molto spazio alla fantasia su ció che Seiko si aspettava facessero a Cutter.
    « ... ho qualche trucchetto che potrebbe tornare utile. » sussurró in risposta, lasciando la presa sui vestiti della superiore per lasciarla continuare a muoversi verso gli ostaggi.
    Non negava di avere paura; in uno scontro diretto Cutter avrebbe potuto sgozzarlo nel giro di un secondo, non aveva nemmeno nulla addosso che potesse proteggerlo da un eventuale coltellata... se peró collaborava con i membri di PHANTOM erano in superioritá numerica, e per il momento Cutter sembrava concentrato su di loro.
    « É con noi quanto lo é un cane rabbioso sfuggito al guinzaglio. » commentó in risposta alle parole di Switchblade, confermando implicitamente cosa aveva detto lo stesso Cutter, mentre si muoveva per tornare verso il centro della stanza.
    Doveva innanzitutto individuarlo... e rendersi meno individuabile. Alzó il bastone da terra tenendolo diagonalmente davanti a sé per evitare facesse rumore, poi con un comando mentale inizió a spostare gli hari tutt'attorno a sé. Avrebbe saputo di aver individuato Cutter quando avesse avvertito la sensazione di pesantezza data da tutto l'equipaggiamento che sembrava portarsi dietro... oltre ad essere forse l'unico altro uomo nella stanza in quella generica direzione, ora che ci pensava. Non poteva esprimersi sulla voce metallica, ma siccome il suo compito sembrava essere di guardia agli ostaggi, si trovava in tutt'altra direzione e per quanto lo riguardava, in quel momento era come se non esistesse. Switchblade e Leap erano entrambe donne, e la prima aveva le corna, dalla rapida occhiata che aveva colto da Cutter e Seiko entrato nella stanza: come delle impronte digitali, poteva riconoscere chi il suo quirk avrebbe eventualmente sfiorato in base alla sensazioni che gli provocavano.
    Cutter si era inizialmente piazzato alla sua sinistra, per poi scattare all'attacco verso il fondo della stanza... tenendo conto dell'essersi spostato insieme a Seiko, doveva comunque essere ancora da qualche parte alla sua sinistra... Si sarebbe diretto verso il rumore dei passi del sicario, ma siccome il suo quirk aveva un raggio limitato, avrebbe dovuto avvicinarsi piú di quanto trovasse confortevole per poterlo utilizzare contro di lui in modo piú o meno accurato, ma non c'era molto che potesse fare a riguardo.
    Non appena gli hari avessero individuato la figura di Cutter, l'uomo avrebbe alzato la mano libera puntandola davanti a sé e battuto il bastone a terra con l'altra. Nulla di che, solo un toc secco che sarebbe risuonato tutt'attorno. Sarebbe rimasto un attimo in attesa, la mano alzata nel vuoto come un bizzarro conduttore d'orchestra; in realtá, come aveva fatto negli scontri precedenti, stava aspettando l'impulso successivo per sentire in che direzione era risuonato il rumore del bastone dal punto di vista di Cutter... era un pó l'unico modo che aveva per mirare a qualcuno con una buona dose di accuratezza, anche se in modo un pó contorto. La distorsione data dal materiale anti unicitá non aiutava in quel momento, ma aveva almeno confermato che si, sembrava essere alla sua sinistra.
    Mosse la mano in quella direzione, e gli hari si radunarono a formare tre grandi frecce luminose; normalmente le avrebbe scagliate a 180' tutt'attorno a sé, ma per quella volta optó per il restringere leggermente il raggio d'azione, disponendole in uno stretto cono che si dipanava dalla sua mano tesa. Era peró troppo lontano... quelle frecce erano al momento l'attacco piú grande che era in grado di creare, ma in compenso non poteva spingerle molto lontano... molto meno dei normali hari. Per quel motivo sarebbe scattato in avanti prima di scagliarle. La prima, come sempre, dritto davanti alla mano tesa: se quella si poteva prendere come punto di riferimento e considerarla a 90' immaginandola posata su un sistema di assi cartesiano, le altre due si sarebbero trovate a circa 60' e 120' gradi, invece dei soliti 0', 90', 180' che usava per coprire piú direzioni possibili (e idealmente paralizzare avversari da cui era circondato).
    Con quelle direzioni piú ristrette, sperava invece di riuscire a colpirlo anche se avesse cercato di schivare una delle frecce.
    ... e magari non colpire nessun altro, perché oltre a mandare segnali contrastanti a PHANTOM, in quel momento aveva bisogno di loro per occuparsi di quel tizio.
    In quel caso il raggio piuttosto corto poteva anche essere un vantaggio.
    "You don't have to play well, you just have to play better than your opponent "
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    Deep Void
    Norio Toda

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
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    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate:
    ⢃⠼/Hari [Livello 1] [15 + 5 mantenimento]
    L'uso più basilare del quirk. Vengono evocati un gran numero di piccoli costrutti a forma di aghi sottili che vengono inviati tutt'attorno all'utilizzatore, a raggio, ad una altezza di circa un metro e mezzo dal suolo fino ad un massimo di tre metri di distanza. Quando incontrano un bersaglio gli aghi ritrasmettono le sensazioni fisiche provate dal bersaglio all'utilizzatore sotto forma di impulso nervoso, permettendo in particolare all'utilizzatore di "vedere" per un istante attraverso gli occhi del bersaglio. Sono altrimenti assolutamente innocui ed indolori.
    Effetto: //
    Raggio: Tecnica ad area (360°), 3 metri

    ⣑⠊/Yumi [Livello 1] [20]
    Vengono generate tre grandi frecce e lanciate in tre direzioni diverse: generalmente una davanti all'utilizzatore, una alla sua sinistra, una alla sua destra. Nel colpire un bersaglio infliggono una fortissima sensazione di formicolio alla zona/arto colpito, simile in tutto e per tutto a quella che si prova quando un arto si "addormenta", rendendolo insensibile e difficile da muovere. E sì, ovviamente può accidentalmente colpire alleati se non fa attenzione. Però ha la scusa perfetta,"non ti ho visto"!
    Effetto: Paralisi (2 turni)
    Raggio: Tecnica di status, 1,5 metri

    • Energia: 150 - 5 - 20 = 125
    • Forza: 40
    • Quirk: 74
    • Agilitá: 36

    • Equipaggiamenti:
    - White Cane
    - Smoke Bomb x1
    • Peso Trasportabile: [2/4]
     
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    Zhen Lubbock

    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato da altri



    Tutto stava andando secondo i piani, anzi, doveva andare secondo i suoi piani. Appena lanciò il fumogeno in mezzo a loro, quella Switchblade tirò due pugnali in avanti, non sembrava aver mirato al gruppo nemico, infatti nessuno di loro ebbe il bisogno di schivare l’attacco, probabilmente lo aveva fatto perché conosceva l’unicità del sadico e voleva evitare di ricevere brutti scherzi. Nota per il futuro: prima attaccare, poi presentarsi.
    Anche se la ragazzina con le corna non aveva più oggetti in metallo addosso, l’ultima volta che l’aveva vista era accanto al tizio mascherato, perciò, bastava seguire il movimento del metallo di quest’ultimo per capire più o meno la posizione in cui si sarebbe dovuto spostare. Così, come programmato, dopo un piccolo passetto di lato, si sarebbe scagliato verso la possibile posizione del loro capo immergendosi completamente in quel fumo fastidioso. Fu così che dopo aver percorso velocemente 5-6 metri, mentre i tre stavano cercando di indietreggiare, Zhen li avrebbe seguiti, e una volta arrivato a circa un metro dal tizio mascherato, riaprì gli occhi trovandosi di colpo in mezzo alle due guardie e ai due ostaggi. Erano abbastanza vicini fra di loro e come lui poteva vederle, anche loro potevano vederlo, perciò doveva agire velocemente. Se fosse stato abbastanza rapido ad inseguirli forse avrebbe anche sentito gli ordini di Rin, intuendo la posizione di questa, ma non sentirla o meno non gli avrebbe cambiato nulla. Sembrava che il piano in fondo fosse andato tutto liscio. In quel momento poteva andare velocemente da dietro e stordire con il guanto la ragazzina coi capelli arancioni e allo stesso sarebbe stato in grado di distrarre pesantemente il tizio mascherato, se fosse stato un problema poteva anche distruggere le sue armi. Rin non poteva farcela uno contro tre, perciò recuperare gli ostaggi e andare via sarebbe stato un gioco da ragazzi. Così, come un serpente affamato, sarebbe strisciato di scatto dietro Hana, e alzando la sua manica sinistra, puntò la mano metallica verso il collo della preda
    SE DAVVERO IL TIZIO NON E' CON VOI LA MIA OFFERTA E' ANCORA VALIDA.
    fu in quel momento che la sua mano si fermò di colpo. Voleva sentire la risposta di Seiko. Quella ragazzina sembrava che parlasse fin troppo, così, se davvero fosse stata in disaccordo da quella proposta avrebbe rifiutato immediatamente, giusto?
    Ma niente. Non aveva risposto. In quel momento non poteva aspettare molto, perciò gli sarebbero bastati 2 secondi di attesa. Certo, forse era impegnata a fare altro, magari a recuperare gli ostaggi, ma in quel momento avrebbe preferito sentire una sua risposta. Voleva capire se poteva in qualche modo fidarsi di loro, altrimenti sarebbe stato inutile liberare i due ostaggi se dopo quei stessi compagni gli sarebbero andati contro. Non sentendo nessuna parola da quella, si sentì deluso e allo stesso tempo innervosito. Perché si aspettava un trattamento decente da una che per tutto il viaggio lo aveva insultato, che cosa stupida che aveva pensato.
    Cambio di programma.
    Una volta dietro Hana avrebbe effettuato un paio di passi indietro, successivamente afferrò la pistola puntandola verso la sua destra, ovvero non verso Steel, la persona che in quel momento stava minacciando il prestigiatore, ma proprio contro quest’ultimo. In quel momento avrebbe sparato cinque colpi, in cinque posti differenti. Con il primo avrebbe cercato di sparare alla spalla superiore di Lapsus, per il secondo avrebbe rapidamente spostato il braccio sparando il colpo verso la spalla di Victor, il terzo avrebbe mirato il busto di Hana mentre gli ultimi due li avrebbe sparati verso il punto in cui aveva sentito l’ultima volta Rin, cercando di mantenere l ‘altezza del braccio prendendola al busto. E mentre ricaricava l’arma, sarebbe stato in attesa. Sarebbe stato comunque in allerta per un possibile attacco dai tre nemici, ma avrebbe rivolto lo sguardo verso Seiko, probabilmente quest’ultima lo avrebbe seguito per recuperare gli ostaggi, perciò Zhen avrebbe percepito le lame che aveva addosso, e parlando in quella direzione.
    Dimmi capo, che cosa dovrei fare ora?


    Parametri

    Zhen Lubbock-lvl7
    Energia 750
    Forza 207
    Quirk 160
    Agilità 358
    Stato: illeso

    Tencniche & Equipaggiamento


    Equipaggiamento
    Coltelli da lancio [12, peso [2], danno:lieve]
    Guanti (Effetto: +5 in Frz, Durata: 1)
    Shocker(Potenziamento 1, Peso [1], Effetto: Danni lievi + stordimento)
    Maschera Antigas (Potenziamento 2, Filtri: [1+1, D:2])
    Smoke Bombs (x1, Peso: [1], Peso Totale: [1], Durata: 1)
    C.L.O.S.E.T. 1°{ Kusarigama (peso[2], Danno: Medio, Effetto: Sanguinamento)}
    C.L.O.S.E.T. 2°{ Teruko's Blood (x1, Peso: [1], Durata: 1)}
    Pistola (4-1 ricariche)
    Pistola leggera di piccole dimensioni, le sue munizioni non sono normali proiettili, ma sfere di mercurio che si trovano in stato solido. I proiettili vengono sparati ad alta velocità, come una comune pistola, ma a contatto con un corpo si sciolgono attaccandosi ad essi senza provocare nessun danno. La portata di questa pistola è di 10 metri e ogni carica contiene 5 proiettili.
    Danno: Nessuno
    Peso: [2]
    Cotta di maglia
    Parte superiore: E' spesso 0.5 mm, è formato dallo stesso tessuto di una cotta di maglia e in più, ai due avambracci è presente un secondo strato più uniforme sempre di metallo. Il costume copre tutta la parte superiore del corpo, compreso palmi e dorso delle mani, lasciando libere le dita.
    Ginocchiere e parastinchi : Sono delle normali ginocchiere e parastinchi, con la differenza che nella parte imbottita è presente uno strato di metallo.
    Resistenza: lieve
    Peso: [2]

    Abilità
    Zhen, è in grado di percepire in tempo reale tutti i materiali di metallo intorno a lui, entro un raggio di 10 metri. L'utilizzo di questa abilità richiede un turno di assoluto riposo (no azioni di attacco/difesa).

     
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    Seiko
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    Il fumo stava disorientando chiunque all'interno di quel luogo, da chi aveva lanciato la bomba a chi ne subiva solo in parte gli effetti. Era strano pensare che il folle criminale avesse agito in realtà per il bene del suo gruppo e forse era stata proprio la scarsa comunicazione a convincere Seiko che quello che doveva essere un loro alleato andava in realtà eliminato. Scavando più a fondo però era possibile che la ragazza dai capelli violacei non si fosse dimenticata facilmente che il giovane Zhen avesse collaborato con l'Eden anni prima e se in qualsiasi altro caso simile si sarebbe fermata almeno un secondo a pensare sul da farsi, aveva decisamente saltato quel passaggio con il membro di Aogiri. Ora non solo non ci vedeva quasi niente era persino completamente indebolita da quei pilastri. Non sapeva se quella Switchblade fosse conscia della sua identità, non che fosse particolarmente famosa in ogni caso, ma probabilmente aveva preso misure generali contro l'Unicità di Blank. Probabilmente un clone della serie base sarebbe crollato al minimo soffio di vento sotto quella pressione, ma per fortuna lei era di qualità più alta.
    Mentre Zhen avanzava nella nebbia come uno spettro, Norio e proprio Seiko si erano fatti strada seguendo la direzione generale in cui avevano avvistato prima gli ostaggi. Gli hari dell'uomo cieco avevano cominciato a centrare i presenti nella stanza, dandogli un'idea più o meno chiara di dove fossero tutti. In realtà la coppia si era avvicinata tanto da apparire agli occhi del trio di PHANTOM e chiunque si vedeva con l'altra, eccezione fatta per Norio naturalmente. Ciò che occupava i suoi sensi era più la sensazione di disagio del superiore e qualche flash visivo di Arabella, Hana e Switchblade. Per la prima avrebbe visto attraverso la sua maschera e guardato in volto il giovane Lapsus, riuscendo a distinguerlo dall'altro ostaggio, per le altre due non avrebbe trovato particolari informazioni utili se non rivedere la propria faccia o quella di Seiko. E soprattutto avrebbe sicuro sentito la minaccia di Steel nei confronti di chi dovevano salvare, facendo fermare improvvisamente Seiko che stava comunque provando a non restare ferma in mezzo al nulla.
    Bene bene, vedo che ci stiamo innervosendo. Convengono ad entrambe vivi, altrimenti non avrei ragione a non aiutare Cutter ad ammazzarvi tutti, no? - Pronuncio in modo serio, quelle parole che sarebbero risultate una minaccia esagerata da una che sembrava una bambina, se non si fosse trattato di lei. Seiko fece leva su quell'aspetto psicologico per evitare di tornare a casa con un ostaggio sgozzato, soprattutto sulle due che sembravano le guardie di Switchblade. Non poteva di certo giudicarle dal punto di vista combattivo, ma era chiaro che in quel momento stavano usando i due prigionieri per acquisire un vantaggio dal punto di vista bellico. Anche se non si sarebbe fatta alcun problema a trafiggere il petto di tutte e tre le ragazze, non le conveniva molto attaccarle sia per la questione Cutter sia perché poteva solo bluffare la sua forza in quel momento ed il suo unico alleato, Norio, stava partendo all'attacco come ordinato. La ragazza si girò nella sua direzione con un certo allarmismo e curiosità vedendolo partire nella nebbia. Ce l'avrebbe fatta un uomo cieco a colpire un serial killer, nonostante l'aiuto dell'Unicità?
    Il clone avrebbe anche agito per aiutare in qualche modo il suo compagno, vuoi bloccando la visuale di Steel vuoi distraendo Cutter, ma gli eventi che sarebbero seguiti alla sua semplice provocazione sarebbero durati troppo poco per darle il tempo di agire. Zhen avendo lanciato il fumogeno era quello più in vantaggio potendo agire grazie al fattore sorpresa, riuscendo ad arrivare giusto in tempo per ascoltare il "piano" di Switchblade che consisteva semplicemente di far soffiare via il fumo. E così iniziò Hana, generando una pressione che però non era paragonabile a quella a cui era abituata. Il materiale anti-unicità aveva decisamente indebolito l'efficacia del suo Quirk e solo l'area immediatamente successiva a loro cominciò a schiarirsi, facendo vedere bene loro due dettagli: Norio poco lontano da loro rivolto verso Zhen e per Switchblade il criminale metallico dietro il suo sottoposto.
    Dal canto suo, non è che Switchblade si aspettasse davvero che le due ragazze fossero disposte ad uccidere l'ostaggio e forse era proprio quello il motivo per cui aveva ordinato loro di occuparsene. Lei era stata cresciuta come un sicario e non provava alcun rimorso nel privare della vita le persone ma sapeva benissimo di essere, fortunatamente, un'eccezione: gli ostaggi erano utili solamente da vivi e per questo era necessario affidarli alle cure di qualcuno che forse sarebbe riuscito a spingersi molto verso il limite da rendersi credibile ma probabilmente non a superarlo del tutto. Stringendo il materiale anti-unicità sentì improvvisamente le braccia deboli e un leggero senso di nausea a farle traballare la testa, se quella lega faceva così tanto effetto su una ragazzina con un'unicità emitter chissà come doveva sentirsi male un mutant a contatto con quella roba. Gli ostaggi, in ogni caso, in quel momento erano l'ultimo dei problemi della giovane con le corna.
    L-Leap, attenzione...! - Avrebbe cercato di avvisare, probabilmente invano, la coetanea impegnata a diradare il fumo, anche se per estrema fortuna dell'adolescente Zhen aveva deciso che non era lei il solo bersaglio della sua rabbia. I colpi sparati da Zhen furono quasi istantanei e colpirono tutti i loro bersagli, fatta eccezione per l'ultimo rivolto verso Switchblade. La mano del corvino si fermò come in preda ad un crampo intenso o detta in maniera più spartana, come se avesse appena sbattuto il gomito in un angolo e si sentisse tutto il braccio formicolare. Dal fumo che si diradava il membro di Aogiri aveva solo visto come una lucciola passargli accanto e dopodiché aveva sentito la mano destra completamente paralizzata, proveniente dalla direzione in cui osservava la torreggiante figura di Norio. Ora molti bersagli sensibili erano coperti dal liquido metallico, il quale poteva risultare in una letale fine per molte persone lì dentro ed il totale fallimento dell'operazione da entrambe le parti. Deep Void non avrebbe riottenuto due preziosi membri del proprio gruppo, PHANTOM probabilmente se ne sarebbe andata con feriti e nessuna informazione utile. Per la giovane Switchblade quella era fondamentalmente la situazione peggiore possibile, perché per quanto avesse spronato le sue compagne a liberarsi degli ostaggi se necessario non aveva davvero intenzione di farli morire, specialmente ora che i due membri di Deep Void, contrariamente ad ogni pronostico, sembravano comunque essere dalla loro parte. Giunti a quel punto era abbastanza sicura che anche Arabella avrebbe capito l'antifona e che gli ostaggi andavano nuovamente tutelati.
    Se c'era una cosa che avrebbe fatto piacere alla ragazza di PHANTOM doveva certamente essere tornare a casa viva e anche se raramente aveva provato paura in vita sua quella era una di quelle volte: la nomea di Cutter era ben conosciuta e lei non aveva certo intenzione di lasciarci le penne nonostante la situazione sembrasse del tutto propendere verso lo spennaggio dato che era disarmata e impossibilitata ad utilizzare l'unicità. Dopo che del liquido metallico era stato sparso addosso agli ostaggi era certa che le sue due compagne fossero abbastanza furbe da capire che rimanere il più possibile esterne a quella situazione era la scelta migliore. Erano riuscite a far rivoltare i loro avversari uno contro l'altro, non era necessario prendersi rischi inutili per adesso - Ehi, sono i miei ostaggi, non i tuoi! - si limitò ad evidenziare il proprio disappunto.
    Ottimo lavoro Darkstar. - Avrebbe mormorato Seiko, puntando le palpebre abbassate per metà verso chi aveva appena sparato con quella pistola. La lama del clone fu finalmente liberata dalla sua elsa sibilando, brillando delle luci artificiali decisamente meno romantiche di una katana in uno scontro del genere. Con un gesto delle braccia avrebbe posizionato quell'arma così decorata in orizzontale, prima di correre verso la direzione indicata dal segnale luminoso di Norio. Le sue falcate sembravano quasi balzi e quella breve distanza fu coperta in poco più di un secondo, apparendo di fronte a Zhen appena in tempo. E la ragazzina sferrò un singolo colpo dal basso verso l'alto mirato al polso destro di Zhen. C'era solo un intento chirurgico di tranciargli di netto la mano senza fare troppe storie, con un'espressione che non indicava alcuna emozione. Hana però si trovava pericolosamente in mezzo a due fuochi molto pericolosi e quell'ampio fendente avrebbe preso anche lei per buona parte del busto se non si fosse spostata da lì in fretta.
    Zhen non avrebbe avvertito in alcun modo la possibilità di influenzare la spada della ragazza, probabilmente perché erano generate dallo stesso Quirk di Blank. Ma una cosa era chiara, se l'aveva già vista in azione: i suoi movimenti non erano agili e scattanti come ci si aspetterebbe dalla élite di Deep Void e c'erano sicuramente delle aperture che poteva sfruttare per evitare di perdere fin troppe dita tutte assieme quella sera.
    Your silence is my favorite sound


    CITAZIONE
    Per ricapitolare: Norio si trova ad un metro e mezzo da Zhen e gli altri, quest'ultimo invece è a pochissima distanza dal trio di PHANTOM. Seiko sta invece attaccando direttamente Zhen, senza curarsi troppo di Hana che deve comunque schivare. Diamo la priorità di postaggio a chi deve difendere e poi agli altri, che possono attaccare, difendere i compagni, assistere o insomma, fare ciò che vogliono.
    Il fumo si è parzialmente diradato grazie ad Hana e anche se invade la stanza al momento i presenti sono tutti abbastanza vicini da vedersi a vicenda tranne Norio. L'azione di sparo di Zhen riesce automaticamente essendo il più veloce nella stanza, quella di Norio verso Zhen riesce a sua volta. In virtù del materiale antiquirk Zhen subisce [Paralisi] sull'arto colpito ma dalla durata di un {1} singolo turno.
    Ordine post: Nyuu, Kekko, Miracle, Sisthra, Master.
     
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    HANA TACHIKAWA
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    Aveva funzionato! Insomma, circa.

    Per colpa del materiale anti-unicità sparso tutto attorno, la potenza delle sue gambe era praticamente dimezzata. Prima non ci aveva fatto troppo caso per la tensione del momento, ma in effetti se le sentiva strane, deboli, quasi mollicce.

    Budino invece dei muscoli e spaghetti di soba stracotti al posto delle vene.
    Molto spiacevole.

    Il risultato fu che al posto dell'aria super pressurizzata uscì poco più di una scoreggia e mezza, con suo grande e visibile disappunto.

    Beh, era comunque qualcosa: almeno nelle immediate vicinanze il fumo si era un po' diradato, e questo avrebbe forse permesso a lei e alle sue compagne di non essere colte totalmente alla sprovvista (e per la seconda volta) da quel pazzo psicopatico imprevedibile di Cutter.

    A proposito... dov'era finito?

    L'istante in cui udì l'avvertimento di Switchblade fu anche quello in cui realizzò di essersi posta una domanda molto stupida, dalla risposta molto semplice: Cutter si trovava ovviamente alle sue spalle.

    « Merd- » Sibilò a denti stretti, cercando di voltarsi immediatamente verso il killer armato di pistola.
    In quel momento, un pochino - un pochino! - ebbe davvero paura.

    L'istante di esitazione di quest'ultimo non fu abbastanza da permetterle di evitare la sua linea di tiro.

    « Checcazz è 'stammerd?! »

    Sì, Hana tendeva a diventare molto scurrile quando si sentiva in pericolo.
    Per fortuna (fortuna..?) dalla pistola non era partito un normale proiettile, ma una sorta di liquido metallico che le si era appiccicato tutto ai vestiti, all'altezza del petto.

    Non ebbe il tempo di analizzarlo ulteriormente, perché in quel momento anche gli altri due membri di Deep Void erano entrati nel suo campo visivo: il vecchio e la capetta con la katana.

    Era stata una sua impressione, o il vecchio aveva lanciato qualcosa contro Cutter?

    E adesso che avevano intenzione di fare?

    Aaah, che casino.

    Hana non era ancora abbastanza esperta in quel campo da aver padroneggiato la sottile arte del prendere decisioni molto, beh, decise, in tempi brevissimi e sotto moltissima pressione.

    Per dirla breve: non sapeva cosa fare; il risultato fu che passò un solido secondo in buffering, immobile e pericolosamente vicina a Cutter.
    Aspettava un input, un comando.

    Input che alla fine arrivò, ma non aveva la voce ferma e rassicurante di Arabella che le diceva cosa fare: questo aveva il sibilo e la forma di una katana sguainata.

    La presunta leader del trio nemico si era lanciata all'attacco, e questa volta l'istinto di sopravvivenza di Hana intervenì facendo tendere ogni fibra del suo corpo verso un unico obiettivo: andare via da lì.

    La memoria muscolare prese il sopravvento attivando il quirk in modo totalmente istintivo, e le sue gambe si mossero quasi da sole: con un balzo all'indietro cercò di allontanarsi in maniera più o meno perpendicolare alla traiettoria d'attacco della spadaccina, badando però di non finire in braccio alla vicina Switch e allo stesso tempo di non offrire di nuovo la schiena a Cutter.

    Inconsciamente aveva cercato di riavvicinarsi alle due compagne, come per rientrare nella sicurezza della formazione che avevano stabilito all'inizio.

    Quei tre erano decisamente troppo imprevedibili da poter essere affrontati senza un lavoro di squadra.



    Tecniche, Equipaggiamento & Status
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    • Energia: 75/100
    • Forza: 019
    • Quirk: 028
    • Agilità: 028

    • Status: illesa
    • Tecniche usate:
    HYPE [Livello 1]
    Costo: 15 PE
    Hana accumula e rilascia di colpo una quantità di aria compressa dai piedi sufficiente per compiere uno scatto in una direzione scelta. Può usarla sia per avvicinarsi repentinamente a un avversario, sia per schivare un attacco.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio - 2 metri [spostamento]


    • Equipaggiamento: Adaptive suit



    • Lista tecniche:

    HYPE [Livello 1]
    Costo: 15 PE
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio - 2 metri [spostamento]

    BREAKDANCE [Livello 1]
    Costo: 10 PE
    Danno/Effetto: Tecnica Offensiva - Danni Lievi

    DUBSTEP [Livello 1]
    Costo: 15 PE
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio - 2 metri [spostamento]

    AIRFLARE [Livello 1]
    Costo: 10 PE
    Danno/Effetto: Tecnica offensiva - Danni Lievi

    FREESTYLE [Livello 1]
    Costo: 60%*agilità PE [+2% PE mantenimento]
    Danno/Effetto: Power-Up [Agilità+10%]

     
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    Zhen Lubbock

    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato da altri



    Non voglio uccidere loro, ma solamente voi della Deep Void.
    avrebbe affermato Zhen ormai innervosito dai comportamenti di quella ragazzina con la katana. Non capiva perché lo avessero tradito così da punto in bianco quando potevano benissimo liberare gli ostaggi ed andarsene via, ma ormai era troppo tardi, in quel momento voleva solo scaricare la sua rabbia su di loro.
    Una volta sparati i colpi di pistola, quando si stava per girare con lo sguardo rivolto verso Seiko, avrebbe visto un proiettile luminoso colpirlo al braccio destro.
    Che cosa è questa roba
    L’arto non gli faceva male, ma era come se non lo sentisse più e si fosse improvvisamente addormentato. Sarebbe rimasto alzato con in mano ancora la pistola. Girandosi verso la direzione del colpo, avrebbe visto un po' sfocata la figura di quell’anziano diplomatico. Con tono sorpreso e allo stesso tempo divertito
    E così non sei buono solo a parlare eh?
    In quel momento si sarebbe ritrovato in uno scontro 1 contro 5, per quanto fosse sicuro di poterli eliminare individualmente, tutti sparpagliati per la stanza gli avrebbe creati non pochi problemi. Una possibilità per facilitare il lavoro era portare quella Swiswitchblade dalla sua parte, in questo modo avrebbe pensato solamente a quei due evitando così colpi alle spalle, ma come poteva acquisire la sua fiducia con la reputazione che aveva addosso? Doveva cercare un modo per non avercela contro, almeno per quella serata...almeno non in quel momento.
    Una volta che l’arto gli fu bloccato, alla sua sinistra Seiko scattò improvvisamente verso di lui, e con la sua spada cercò di tagliargli la mano di netto. Zhen probabilmente non avrebbe avuto problemi ad evitare l’attacco, ma forse qualcun’altro si. Se avesse avuto la disponibilità di entrambi gli arti gli sarebbe stato più facile spostare la ragazzina della PHANTOM e allo stesso tempo evitare il colpo, forse in questo modo avrebbe anche acquistato un po' della fiducia della ragazzina dai capelli viola, ma come era messo ora non poteva e la priorità era evitare l’attacco.
    Non potendo muovere il braccio Zhen mosse il resto del corpo.
    Avrebbe indietreggiato con la gamba destra e col busto e allo stesso tempo avrebbe girato in senso orario quest’ultimo, in questo modo sarebbe riuscito a portare velocemente il braccio lontano da quel taglio verticale, ma non sarebbe finita qui. Era strano come quella ragazzina doveva essere un superiore del sadico quando non sapeva nemmeno in che guaio che si era cacciata con quell’attacco. Utilizzando la spada in quel modo avrebbe lasciato i lati del corpo indifesi quando effettivamente il suo avversario si trovava proprio di lato, era come se gli avesse appena dato le spalle, e di certo Zhen non si sarebbe scappato una situazione del genere. Mentre ruotava il busto in senso orario, avrebbe allungato il braccio sinistro verso il collo della ragazzina e fu proprio in questo momento che quest’ultima avrebbe sentito un dolore allucinante per tutto il sistema nervoso. Lo schoker si sarebbe attivato e avrebbe stordito brevemente l’avversario. Per quanto l’attacco potesse sembrare efficace, Zhen non sarebbe stato sicuro del suo successo, in più era presente un problema ben maggiore, quel vecchietto che sparava dalla distanza. Doveva in qualche modo occuparsi anche di lui. Quando con la mano sinistra si aggrappò al corpo di Seiko, avrebbe eseguito uno scatto di circa un metro portandolo dal lato destro verso il lato sinistro della ragazzina, mentre con l’intero corpo si sarebbe lievemente girato in senso orario. Lo scatto gli serviva per cercare di evitare un possibile attacco di Norio, mentre la rotazione del corpo gli avrebbe permesso di utilizzare la forza elastica del braccio e del busto, in questo modo sarebbe riuscito a portare il corpo stordito di Seiko in avanti ponendolo come scudo fra lui e l’anziano.
    Ora Zhen avrebbe avuto la possibilità di guardare meglio il suo secondo avversario.
    Ti suggerisco di non muoverti altrimenti sia Seiko che gli altri due faranno una brutta fine, e fidati, non avrei nessun motivo per mentire.
    continuando
    Hai solo un minuto per rispondere altrimenti sai che succede, perciò..
    spostando la testa di un paio di centimetri verso Swiswitchblade.
    Rifagli la domanda riguardo al tizio sugli equipaggiamenti, e chiedigli tutto ciò che ti serve.
    Seiko era con le ginocchia sul pavimento mentre una mano metallica le afferrava il collo, forse non poteva più contare delle lame siccome potrebbe averle lasciate cadere una volta stordita, e se si fosse nuovamente mossa facendo capire al sadico che era sveglia, la mano che serviva solo per reggere la testa, si sarebbe rapidamente chiusa minacciandola di poterla strozzare.


    Parametri

    Zhen Lubbock-lvl7
    Energia 750
    Forza 207
    Quirk 160
    Agilità 358
    Stato: braccio destro paralizzato

    Tencniche & Equipaggiamento


    Equipaggiamento
    Coltelli da lancio [12, peso [2], danno:lieve]
    Guanti (Effetto: +5 in Frz, Durata: 1)
    Shocker(Potenziamento 1, Peso [1], Effetto: Danni lievi + stordimento)
    Maschera Antigas (Potenziamento 2, Filtri: [1+1, D:2])
    Smoke Bombs (x1, Peso: [1], Peso Totale: [1], Durata: 1)
    C.L.O.S.E.T. 1°{ Kusarigama (peso[2], Danno: Medio, Effetto: Sanguinamento)}
    C.L.O.S.E.T. 2°{ Teruko's Blood (x1, Peso: [1], Durata: 1)}
    Pistola (da ricaricare) (3 ricariche)
    Pistola leggera di piccole dimensioni, le sue munizioni non sono normali proiettili, ma sfere di mercurio che si trovano in stato solido. I proiettili vengono sparati ad alta velocità, come una comune pistola, ma a contatto con un corpo si sciolgono attaccandosi ad essi senza provocare nessun danno. La portata di questa pistola è di 10 metri e ogni carica contiene 5 proiettili.
    Danno: Nessuno
    Peso: [2]
    Cotta di maglia
    Parte superiore: E' spesso 0.5 mm, è formato dallo stesso tessuto di una cotta di maglia e in più, ai due avambracci è presente un secondo strato più uniforme sempre di metallo. Il costume copre tutta la parte superiore del corpo, compreso palmi e dorso delle mani, lasciando libere le dita.
    Ginocchiere e parastinchi : Sono delle normali ginocchiere e parastinchi, con la differenza che nella parte imbottita è presente uno strato di metallo.
    Resistenza: lieve
    Peso: [2]

    Abilità
    Zhen, è in grado di percepire in tempo reale tutti i materiali di metallo intorno a lui, entro un raggio di 10 metri. L'utilizzo di questa abilità richiede un turno di assoluto riposo (no azioni di attacco/difesa).

     
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    ● Vigilante ● Caporecluta Phantom ● Lv 4 ● SCHEDAPortfolioART


    Cutter.
    Maledetto Cutter.
    Se soltanto quella sera, quella maledettissima sera in cui si erano incontrati, lei avesse avuto meno pietà nell'agire. Se anzichè provare ad azzopparlo o lasciarlo andare lo avesse inseguito e pestato per bene...magari ora i suoi compagni non avrebbero rischiato tanto.
    Lo vide muoversi come una saetta in quel mare di nebbia, strisciare dietro Hana con un arma in pugno. Sgranò gli occhi a quella visione, vedendo la punta dell'arma in direzione del collo dell'allieva. Le mancò un battito. Il cuore letteralmente si strinse in una morsa di puro terrore. [LEAP] Proruppe, la voce metallica distorta e abbassata non suonò così forte come avrebbe voluto, forse la rossa neanche aveva sentito la sua voce, sovrapposta all'avvertimento di Switchblade. Troppo tardi, un avvertimento lanciato troppo tardi. "NO" Pensò fortissimo nella sua testa. Poi i colpi.
    Restò immobile. Il corpo pareva essersi congelato in una statua.
    Si aspettò di vedere il rosso. Di vedere Hana cadere a terra. Si aspettò di vederla agonizzante quando... « Checcazz è 'stammerd?! »
    Non potete neanche immaginare il sollievo che la Vigilante provò in quel momento. Era spaventata? Si, lo era. Era anche sollevata di vedere che il colpo sparato da Zhen non era stato fatale. Causa lo shock del momento si mise un secondo in più a capire che quel pazzo aveva sparato, non solo ad Hana ma anche agli ostaggi. Lo capì quando vide una strana roba scivolare sui corpi degli ostaggi, quando capì che la cosa grigia che aveva visto volare con la coda dell'occhio non se l'era immaginata, non era uno scherzo giocato dal fumo ma era uno dei proiettili sparati da quell'arma da fuoco. Confusione totale nella mente della Vigilante.
    Il diplomatico aveva a sua volta attaccato il membro di Aogiri, tutti erano contro tutti, quello che doveva essere un semplice scambio era diventato un bordello. E quel che era peggio Hana aveva rischiato la vita. Se le fosse accaduto qualcosa non se lo sarebbe mai potuto perdonare....e probabilmente avrebbe preso a cazzotti Switchblade per quello.
    Tutto era così confuso. Zhen si era rivoltato contro quelli del gruppo a cui apparteneva...in teoria. E poi quella frase che pronunciò in direzione di Switchblade. Ah, lì la Vigilante perse la calma e la compostezza.
    A che gioco stava giocando Cutter? Le dita con cui teneva lo shuriken si strinsero, una delle punte spinta contro il collo dell'ostaggio, così forte che magari un rivolino di sangue stava anche per uscire da quel punto.
    Il sollievo, la paura, lasciarono posto all'incazzatura.
    [ORA BASTA] Sbraitò la Vigilante, completamente stanca di quel bordello. Doveva essere solo uno scambio, che diamine. Rivolse la sua attenzione a Seiko e a Norio.
    [Basta.] Ripetè abbassando la voce ma parlando ancora con un tono sostenuto, per farsi sentire da tutti i presenti. [Sapete cosa vogliamo. Vogliamo solo una dannata informazione, solo un dannatissimo nome.]
    Prese un bel respiro, cercando di calmare i bollenti spiriti. [Diteci il nome del tizio che mette mano ai nostri equipaggiamenti e potrete riavere i vostri compagni. Ognuno potrà tornarsene per la propria strada, lontano da questo maledetto psicopatico] E puntò lo "sguardo" verso lo psicopatico in questione.

    ❖ Steel true, blade straight ❖
     
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    Spostandosi verso Cutter, dato che l'altro stava mirando al trio di PHANTOM, aveva finito per spostarsi inevitabilmente anche verso di loro, e per la prima ricevette delle sensazioni dall'altro trio di persone. Colse un paio di scorci del gruppo da diversi punti di vista: due furono accompagnate da una intensa sensazione di nausea e fastidio, dovuta sia al materiale anti-quirk che alle caratteristiche intrinseche di Leap e Switchblade. Si appoggió con piú forza al bastone nel sentirsi improvvisamente le gambe molli, instabili, e strinse i denti mentre cercava di concentrarsi sulla parte dei loro sensi che gli interessava di piú: ció che stavano vedendo. Percepí anche per la prima volta il proprietario della voce metallica. Con una punta di sorpresa, notó dalle sensazioni ricevute dal suo corpo che era una donna. Non che ció rendesse la sua minaccia di sgozzare gli ostaggi meno concreta, ma si appuntó mentalmente la cosa: qualsiasi dettaglio, anche il piú piccolo, poteva tornare utile.
    L'uomo sussultó quando udí il rumore di alcuni spari, irrigidendosi, ma dalle sensazioni ricevute dagli altri presenti non percepí alcun dolore: avevano tutti mancato il bersaglio? Non gli era parso di sentire il rumore di nulla che colpiva i muri peró... anche se, visto quanto erano veloci i proiettili, era possibile non fosse semplicemente riuscito a sentirlo.
    Vide finalmente i due ostaggi da vicino, anche se non in viso. Uno dei due aveva una carnagione nettamente piú scura dell'altro, ma entrambi sembravano perlomeno svenuti. Il suo quirk reagiva leggendo gli impulsi nervosi provenienti da altri esseri viventi; ovviamente questi impulsi venivano trasmessi dal corpo anche durante il sonno o perdite di coscienza, ma il fortissimo intorpidimento che provó nel sfiorarli lo indussero a cercare di ritirare istintivamente gli hari dalle loro figure. Gli aghi si sarebbero quindi allontanati dai due ostaggi - e anche da Steel - di circa un metro, continuando a vibrare e deviare come imbizzarriti a mezz'aria a causa del materiale antiquirk, ma cercando perlomeno di non toccare i tre piú del necessario.
    Ebbe la conferma di aver colpito Cutter sia dal crampo che avvertí alla mano sia dalle parole di Seiko; si fermó ad analizzare la situazione, cercando di non perdersi nessun passaggio.
    Se Cutter fosse riuscito a paralizzare la sua superiore, l'uomo avrebbe stretto i denti, frustrato, il volto nascosto dietro la maschera impassibile di Hoichi. Prima attaccava PHANTOM, ora era passato dalla loro parte? Cosa aveva in mente? Era stata tutta una messiscena ed era stato dalla parte di PHANTOM fin dall'inizio?
    Dalle sue parole, sembrava di sí, visto che incoraggió Switchblade a chiedergli di nuovo del loro ingegnere.
    Non andava bene, affatto. Gli ostaggi erano ancora in pericolo, ed era in schiacciante inferioritá numerica. Nulla avrebbe impedito loro di prendere lui in ostaggio ed estrargli qualsiasi informazione possibile. Non poteva permetterlo, doveva assolutamente tornare a casa.
    Doveva fare il nome di Fumio...? Avrebbe venduto quel ragazzo per salvarsi la pelle?
    ... o forse c'era ancora un modo per salvare la situazione...?
    Se mentiva e inventava un nome falso... tutto dipendeva da quanto risultava convincente.
    Se l'avesse detto immediatamente prima, la prima volta che glielo avevano chiesto, sarebbe stato fin troppo sospetto. Troppo ovvio che era un nome sparato solo per toglierseli dai piedi, senza alcun valore se ceduto cosí facilmente.
    Ma ora che era alle strette... poteva sfruttare la cosa per risultare piú convincente?
    Strinse il bastone con entrambe le mani, appoggiandovisi quasi di peso, le gambe che tremavano leggermente - per quello non doveva fingere, tra le sensazioni ricevute da Leap e la nausea generale percepita sia da lei, che da Switchblade e Seiko.
    La voce metallica ripeté la richiesta di dare loro quel nome. Suonava provata, anche se in teoria lei era quella che aveva rischiato di meno in quella situazione da quel che era riuscito a seguire, a guardia degli ostaggi. Aveva paura per le sue compagne di PHANTOM? Ora che ci pensava, aveva gridato il nome dell'altra ragazza, Leap, prima, giusto?
    « ... avevo ordini di non rivelare nulla di importante se non strettamente necessario.» inizió a denti stretti, alzando appena la voce e rivolgendosi a nessuno in particolare. Il volto era girato verso Cutter, ma gli occhi chiusi della maschera davano l'impressione che stesse piú che altro fissando il pavimento.
    Con quelle parole sperava di indurli a pensare che ció che stava per dire era invece importante... e prendere tempo mentre pensava ad un nome che suonasse normale e plausibile.
    « Ma non posso perdere anche un mio superiore.» sospiró prendendo un profondo respiro.
    « Watanabe Tetsuya. Maschio, circa la mia etá.» un lampo di ispirazione improvvisa lo colpí.
    « Ha un officina di auto come copertura. Non so altro.» aggiunse. Con quell'ultimo dettaglio sperava di mandare PHANTOM alla ricerca dell'inesistente officina Watanabe per tutta Tokyo e oltre e uscire di lí intatto e con gli ostaggi.
    Si voltó all'incirca verso la direzione dove aveva sentito la voce di Steel.
    « ... vi ho dato ció che volete. Ora, signorina, se non le dispiace sleghi i due ostaggi.» quell'ultima frase venne pronunciata con una nonchalance disarmante, nello stesso tono pacato e cortese di sempre, ma era il suo asso nella manica.
    Era ovvio che con quel modificatore di voce e l'armatura la ragazza volesse nascondere quanti piú dettagli possibili di sé. Eppure ora eccolo lí, a conoscenza di un dettaglio che in teoria non avrebbe avuto alcun modo di sapere, non fosse stato per il suo quirk.
    Sperava di mettere in soggezione il trio di PHANTOM e di indurre loro ad essere ora quelle con l'intenzione di andarsene di lí il prima possibile. Innervosirle e mandarle nel panico.
    Come faceva a saperlo? Cosa altro aveva scoperto su di loro?
    Restó in silenzio dopo quelle parole, in attesa, a pregare silenziosamente che il suo piano funzionasse.
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    Deep Void
    Norio Toda

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    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate:
    ⢃⠼/Hari [Livello 1] [15 + 5 mantenimento]
    L'uso più basilare del quirk. Vengono evocati un gran numero di piccoli costrutti a forma di aghi sottili che vengono inviati tutt'attorno all'utilizzatore, a raggio, ad una altezza di circa un metro e mezzo dal suolo fino ad un massimo di tre metri di distanza. Quando incontrano un bersaglio gli aghi ritrasmettono le sensazioni fisiche provate dal bersaglio all'utilizzatore sotto forma di impulso nervoso, permettendo in particolare all'utilizzatore di "vedere" per un istante attraverso gli occhi del bersaglio. Sono altrimenti assolutamente innocui ed indolori.
    Effetto: //
    Raggio: Tecnica ad area (360°), 3 metri

    • Energia: 125 - 5 = 120
    • Forza: 40
    • Quirk: 74
    • Agilitá: 36

    • Equipaggiamenti:
    - White Cane
    - Smoke Bomb x1
    • Peso Trasportabile: [2/4]

    Ho usato un generatore casuale per il nome perché non ho fantasia... e quale é il primo nome che mi ha proposto? MASAYOSHI.
     
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    Seiko
    ● ?? yo ● Villain ● DEEP VOID ●
    Se c'era qualcosa in cui il clone si riteneva abile e rasentava la sua ragione di vita, era l'abilità con la spada. Non che fosse un qualcosa a cui tenesse a causa di anni ed anni di allenamento siccome era già "nata" con quell'abilità e le veniva naturale come muovere una mano. Per quanto riguardava Blank, aveva sempre provato rispetto per il semplice fatto di essere un prodotto del suo Quirk e quindi non sapeva se quelle emozioni che provava fossero naturali o meno. In tutti quegli anni di vita artificiale non aveva mai perso la sua forma ed era un caso particolare anche tra i vari cloni. Anche se era la copia di una persona chiunque l'avrebbe considerata un individuo a sé stante. Ma lei non si era mai elevata mentalmente a così tanto, anche se sapeva di essere superiore agli altri. Lei era un semplice coltello nelle mani dell'uomo cinese e se un coltello non era in grado di tagliare, era inutile.
    Per quel preciso motivo, quando quel fendente mancò il suo bersaglio il suo intero organismo fu disorientato dal non sentire il senso del tatto recepire quell'informazione. Il primo membro di PHANTOM era riuscito a sgattaiolare via per non farsi attraversare dall'arma di Seiko, finendo poco lontano dalle due compagne che avrebbero potuto riaverla lì tra di loro in poco tempo. Il materiale anti unicità l'aveva indebolita più di quanto pensasse e non solo aveva mancato il bersaglio bonus, anche quello principale. Quel maledetto psicopatico era scomparso da sotto la lama girando con le gambe, quasi come se fosse una scimmia ben più agile di quanto il fisico all'apparenza gracile potesse suggerire. Gli occhi si mossero in direzione del criminale e le mani con essi quando Cutter cominciò a girare su sé stesso per approfittare della sua distrazione.
    Avrebbero sentito tutti il metallo battere contro il metallo, il colpo portato con lo Shocker che si infrangeva sul lato piatto della spada di Seiko. Lei però non sembrava aver ottenuto ciò che sperava, ovvero proteggersi da quel guanto metallico. Zhen l'avrebbe vista spalancare gli occhi e stringere i denti che quasi avrebbero potuto sanguinare, sempre che i cloni potessero. Anche se non era svenuta all'istante poiché il colpo non era venuto a contatto con il corpo, si vedeva che l'elettricità l'aveva attraversata. Il resto del piano del killer proseguì, catturando il minuto rappresentante di Deep Void tra le sue grinfie e la mano molle fece cadere la spada a terra, la quale si sciolse in una poltiglia nera ben meno graziosa della sua katana decorata. Nel caso fosse stato ancora collegato alla superiore, Norio non avrebbe sentito nessuna sensazione provenire dal suo corpo artificiale, se non la sensazione di malessere e quasi di perdita dei sensi causata dal materiale liberato da Switchblade. La corvina si girò debolmente con gli occhi socchiusi quando sentì Steel urlare da dietro la maschera, mentre Zhen e PHANTOM stringevano uno strano e silenzioso accordo tra quelle due parti. Norio interpretò quanto meglio possibile il ruolo di pacificatore per evitare di tornare alla villa con una poltiglia nera in un bicchiere, trovando forse una situazione di stallo.
    Stai bene? - Switchblade era ormai abbastanza vicina ad Hana da poterla toccare senza bisogno di muoversi e le disse quella frase mentre cercava di rimuoverle di dosso quella specie di gelatina color argento che il ragazzo con la maschera le aveva lanciato addosso. La giovane dai capelli arancioni era forse l'unica nel trio di PHANTOM a non conoscere l'unicità dell'assassino ma era necessario togliersi quella roba di dosso il prima possibile. Se le tre ragazze avevano un vantaggio doveva certamente essere che, almeno fino a quel punto, le due parti in causa sembravano più impegnate a litigare tra di loro che a considerarle. Anche il mascherato sembrava in un certo senso fare il loro gioco ora che aveva afferrato Seiko e aveva intimato all'uomo vestito elegante di rivelare loro il nome del misterioso ricercato nonostante avesse sparato anche alla loro amica. A quel punto però se davvero avesse osato ferirla mentre Rin le levava di dosso il suo marchio si sarebbe nuovamente inimicato le tre finendo di nuovo in svantaggio numerico. Era uno stallo alla messicana bello e buono, dove le alleanze e le disamicizie cambiavano di secondo in secondo. Dal canto suo, Switchblade non era interessata a prendere né l'una né l'altra parte ma solo a sgattaiolare via mentre quei tre si litigavano ostaggi vari tra di loro. Aveva ricevuto un nome, vero o falso che fosse non importava: in quel momento infatti si sentiva quasi più in pena per ciò che stava accadendo davanti ai suoi occhi rispetto a quanto potesse interessarle di quel tizio. Non era una questione di paura o di compassione, quanto di impotenza: la malvagità, tutto ciò che odiava, stava prendendo forma di fronte ai suoi occhi e lei non riusciva a fare nulla per impedirlo. In quei momenti i suoi pensieri erano stranamente affini a quelli di Seiko, perché era la prima volta che quella lama chiamata Switchblade si ritrovava spuntata e incapace di tagliare. Nella sua impotenza, a prendere la parola era stata invece Arabella che aveva chiesto nuovamente quel nome come Zack aveva intimato, e con non poca impazienza. In un certo senso apprezzava la sua diplomazia e che non si fosse buttata a capofitto nella lotta, inconsapevole che aveva già avuto un incontro col killer. Non era certa che Arabella avrebbe né avrebbe potuto seguire le istruzioni dell'uomo elegante che richiedeva di slegare gli ostaggi. Era abbastanza sicura che, in quel momento, l'unico ad avere il potere di negoziare fosse l'uomo di Aogiri. A livello gerarchico, probabilmente, il valore dei due loro ostaggi anche sommato non superava quello della sola donna con la katana.
    C'era però un dettaglio che avrebbe colpito l'assassino quasi come un lampo di luce che appariva nell'oscurità perenne dove abitava. Un dolore fulmineo, lancinante partì dal fianco destro di Zhen il quale avrebbe sentito una fredda sensazione attraversargli le viscere assieme a chiunque fosse stato fortunato da ritrovarsi collegato a lui. La lama di una katana gli attraversava il corpo e si bagnava del suo sangue caldo, mentre questo scivolava a causa della forza di gravità sul metallo e sulla mano della proprietaria. Un ghigno spaventoso era apparso sul volto della sadica capetta di Deep Void, la quale sembrava messa decisamente meglio di quanto non avesse dato a bere poco prima. Con un colpo di gomito si stacco da Zhen, estraendo la lama dal suo corpo che per fortuna non era andata troppo in profondità. Fortuna si faceva per dire, aveva semplicemente evitato per un miracolo qualche vaso sanguigno vitale e gli organi.
    Tch, mancato. - Seiko si sarebbe rimessa a fianco di Norio, indietreggiando di scatto. Il fumo si era quasi diradato ormai e anche se non era riuscita nel suo obiettivo, ovvero l'esecuzione di Cutter, era riuscita a colpirlo in maniera egregia. Purtroppo tirare un singolo affondo senza guardare le aveva fatto giocare una roulette russa sulla morte del suo avversario o meno, ma si accontentava così per ora. Avrebbe guardato divertita il corvino piegato dal dolore, mentre dal suo cervello partiva una sensazione di gioia e soddisfazione.
    Bella scossa. Purtroppo queste cose noi non le possiamo sentire. Ma contro chiunque altro sarebbe stato mortale, te lo concedo. - Non era per nulla in forze, ma ora aveva quel vantaggio che non si sarebbe fatta scappare. Non le importava di lasciare andare quei tizi di PHANTOM fino a quando avrebbero rispettato gli accordi e non avessero provato a fare altri scherzi del genere. SI sentiva misericordiosa quel giorno. Avrebbe ucciso Cutter in un colpo solo, senza troppe storie. Anche per il suo onore non poteva lasciare un nemico a morire dissanguato di fronte a sé, soprattutto uno che era anche riuscito a colpirla. Un passo di fronte a sé con la katana in mano, andando contro i capogiri. Una sensazione strana alla vista, come se un filtro rosso le stesse coprendo gli occhi quasi come un toro. No, c'era qualcosa che non andava in quel momento. Deglutì. Una brutta sensazione le gravò addosso, come se qualcosa le stringesse il cuore e le facesse venire la nausea. Quella stanza si stava riempendo di fumo rosso e l'odore metallico del sangue le riempì il cervello.
    Oh no... - mormorò Rin, portando una mano alla bocca per coprirsi. Proprio come lo era stata poco prima col fumogeno lanciato dall'assassino di Aogiri, no, forse persino di più, non si riusciva a distinguere nulla nella stanza. L'intero posto era stato infestato da una cortina estremamente densa di colore rosso e che tutti tranne chi era mascherato avrebbero, appunto, riconosciuto essere simile al sangue - Lui... è qui... - A quelle parole, Seiko strinse con forza la mano di Norio, quasi facendogli male. Lo tirò a sé e gli sussurrò poche parole, velocemente.
    Dobbiamo andare via, subito. Puntiamo a quello pallido, veloce! - Sarebbe poi scattata con l'uomo verso Arabella e Hana, con una foga da invidiare il miglior erbivoro della savana. Non le interessava chi stesse per arrivare, ma stava per vomitare dall'ansia. Stava per separarsi, distruggersi, perdere la propria identità. Ancora un minuto immersa nel sangue e non sarebbe stata in grado di tenersi assieme. Dalla nebbia sarebbero spuntati di fronte alla coppia di ragazze di PHANTOM. Seiko teneva la katana con una mano e avrebbe sfruttato quell'effetto sorpresa per tentare un semplice affondo verso il petto di Steel, come per impalarla al muro per farla spostare dall'ostaggio che la interessava. Voleva al più presto trovare un modo per fuggire da lì, avrebbe voluto voltarsi ed andarsene dalla porta, ma non voleva tornare a mani vuote. Non poteva. Non voleva che si concludesse così quella notte.
    Your silence is my favorite sound


    CITAZIONE
    Manteniamo l'ordine precedente. Zhen subisce danni [Medi] all'addome e Sanguinamento. Seiko subisce danni [Medi]. Spero che questo turno sia stato più semplice da leggere - tenete duro, abbiamo quasi finito! Naturalmente Miracle deve difendersi e gli altri fare ciò che preferiscono in base a ciò che farebbe il proprio PG.
    Ordine post: Nyuu, Kekko, Miracle, Sisthra, Master.
     
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    HANA TACHIKAWA
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    Dopo quel provvidenziale scatto all'indietro, la sensazione che le restituirono le gambe fu tutt'altro che piacevole: le sembrava di essere atterrata sulla neve, solo che lo sprofondamento era stato avvertito a partire dalle gambe stesse, e non dal pavimento.

    Barcollò per un attimo, colta dalla nausea.

    Stava decisamente odiando quella "trovata" di Switch di usare il materiale antiunicità, anche se in fondo si sentì rassicurata quando le venne vicina per aiutarla a togliersi quella strana poltiglia che Cutter le aveva sparato addosso.

    « Piùomeno. » Rispose alla domanda della compagna in un solo fiato.
    Certo aveva rischiato la vita per ben due volte nell'arco di una manciata di secondi, ma hey, a parte quello tutto bene, sì, alla grande.

    Mentre cercava di liberarsi di quella gelatina metallica, con la coda dell'occhio guardò in direzione di Steel: sapeva di averla fatta preoccupare.

    Probabilmente poi avrebbe dovuto sorbirsi tutta la ramanzina sul fatto che non era stata abbastanza cauta, che aveva lasciato la schiena scoperta, che non si era posizionata perfettamente nella formazione che avevano stabilito, eccetera eccetera...

    ...E non vedeva l'ora.

    Non vedeva l'ora di passare subito a quel "poi". Di uscire da quel casino.
    Di lasciare lì in quel seminterrato gli ostaggi, il materiale anti-unicità, Deep Void, e il... sangue?

    Davanti a lei prese forma una scena che aveva visto solo nei film: la lama di una katana spuntò all'improvviso dal ventre di Cutter. Dietro di lui, la figura torreggiante della ragazzina di Deep Void ghignava soddisfatta.

    Non era riuscita a seguire benissimo lo scambio di colpi.
    Dopo che si era allontanata le era sembrato che Cutter fosse riuscito ad avere in pugno la spadaccina, e che ora fosse dalla loro parte.
    Darkstar, messo alle strette, aveva sputato un nome che non lei era riuscita a memorizzare, completamente sopraffatta dalla scena che ora le si presentava davanti.

    Eccola là, la vera cosa che gli eroi e i vigilanti combattevano: la spietatezza e crudeltà delle organizzazioni criminali, lì palesate in tutto il loro violento splendore.

    In quel momento, l'unica cosa che riuscì a muovere furono le dita che si serrarono in due pugni tremanti.

    No, non stava provando dispiacere per Cutter: quello che sentiva era un misto di rabbia e impotenza genericamente rivolto a tutte e tre le figure antagoniste di quella sera.

    Per un attimo pensò che la rabbia l'avesse letteralmente accecata: tutto sembrava iniziare ad avvolgersi in una cortina cremisi, densa come il fumogeno che Cutter aveva lanciato poco prima.

    Fu solo quando Switch parlò, che Hana capì che c'era davvero qualcosa di strano.

    « Chi..?! » Chiese nervosamente, mentre la nebbia s'infittiva sempre di più.

    Istintivamente assunse una posizione di guardia, con i sensi in altissima allerta: non voleva ripetere l'esperienza di prima con Cutter.

    Invece non fu lo psicopatico, bensì la spadaccina, a balzare fuori dalla nebbia con la katana sguainata contro di loro... e in particolare contro Arabella.

    La razionalità le avrebbe potuto dire che tutto quello che doveva fare era spostarsi e lasciare che Deep Void si riprendesse i suoi sgherri, come da accordi.

    La razionalità avrebbe saggiamente evidenziato la mancanza di motivi per i quali le due fazioni dovevano continuare a scontrarsi.

    Ma in quel momento la razionalità abbandonò completamente la mente di Hana, per lasciare il posto all'istinto di protezione.

    Ruotò leggermente su se stessa, ma non esattamente per allontanarsi dal raggio d'azione della lama: lo fece per impostare il movimento rotatorio tipico della sua "signature move": l'airflare. Il busto si piegò, le braccia si abbassarono, le mani si appoggiarono saldamente al pavimento e le gambe sforbiciarono nell'aria.

    Con quell'evoluzione voleva sì eludere la traiettoria diretta della katana, ma allo stesso tempo rimanere abbastanza vicina da colpire lateralmente, con la sua lama d'aria, una delle gambe della spadaccina, in modo da avvantaggiare Arabella nella sua schivata.

    Non le importava più così tanto dei patti da rispettare, né di chiunque stesse arrivando: l'unica cosa che voleva era non vedere quella maledetta katana attraversare il corpo della sua senpai come aveva fatto con Cutter.



    Tecniche, Equipaggiamento & Status
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    • Energia: 65/100
    • Forza: 019
    • Quirk: 028
    • Agilità: 028

    • Status: illesa
    • Tecniche usate:
    AIRFLARE [Livello 1]
    Costo: 10 PE
    Con un controllo più preciso del proprio quirk, Hana è in grado di forzare l'uscita dell'aria compressa attraverso una sola linea di pori disposti in senso longitudinale sulla pianta del piede. Il risultato è una lama d'aria simile a quelle dei pattini per il ghiaccio, capace di tagliare al contatto.
    Danno/Effetto: Tecnica offensiva - Danni Lievi



    • Equipaggiamento: Adaptive suit



    • Lista tecniche:

    HYPE [Livello 1]
    Costo: 15 PE
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio - 2 metri [spostamento]

    BREAKDANCE [Livello 1]
    Costo: 10 PE
    Danno/Effetto: Tecnica Offensiva - Danni Lievi

    DUBSTEP [Livello 1]
    Costo: 15 PE
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio - 2 metri [spostamento]

    AIRFLARE [Livello 1]
    Costo: 10 PE
    Danno/Effetto: Tecnica offensiva - Danni Lievi

    FREESTYLE [Livello 1]
    Costo: 60%*agilità PE [+2% PE mantenimento]
    Danno/Effetto: Power-Up [Agilità+10%]

     
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    Zhen Lubbock

    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato da altri



    Anche se non dove avrebbe voluto, Zhen era riuscito nel suo intento, stordire brevemente quella ragazzina per poi metterla fra lui e l’anziano dalla giacca nera, fece quelle domande per ricevere informazioni riguardanti questa persona che si occupava degli equipaggiamenti. Forse in questo modo era riuscito a guadagnare un po' della fiducia della ragazzina dai capelli viola, anzi, gli bastava che capisse che non era un suo nemico, non gli interessava nient’altro.
    Watanabe Tetsuya eh?
    anche se una cosa non lo convinceva, oltre al nome gli aveva fornito altri dettagli che non erano stati richiesti, ovvero il sesso e l’età, certo, magari era sotto pressione e voleva far capire che stava collaborando, ma se davvero ci teneva a non tradire uno suo compagno dell’organizzazione sarebbe stato meglio astenersi alle domande richieste senza dare dettagli che avrebbero facilitato la ricerca del bersaglio. Ma in quel momento per il sadico quello a cui doveva pensare non doveva essere alle falsità delle informazioni ricevute, ma da quello che gli stava per accadere. Era convinto che sarebbe stata buona ancora per un po' ma si era sbagliato. All’improvviso avrebbe sentito un dolore allucinante, era come se gli bruciasse ma allo stesso tempo gli dava una sensazione fredda e metallica. Rivolendo lo sguardo in basso avrebbe visto un lama che gli aveva trafitto il fianco destro. Lasciando la presa avrebbe liberato l’ostaggio e indietreggiando di qualche passo con il braccio destro, che nel frattempo era ritornato a muoverlo, avrebbe coperto con la mano la ferita come se stesse cercando di tamponarla.
    Cazzo, mi sono distratto per un momento
    Nonostante la ferita il sadico sembrava essere calmo, il colpo ricevuto non era molto profonda e non gli aveva colpito nessun punto vitale. In quel momento non poteva permettersi di agitarsi altrimenti avrebbe subito un altro colpo, infatti Seiko sembra già pronta ad attaccarlo di nuovo ma ad un tratto un fumo di uno strano colore iniziò ad avvolgere la stanza.
    Che sta succedendo ora
    La ragazzina della Deep Void era nuovamente partita ad attaccare trascinando Norio con se, ma il bersaglio non sembrava essere il sadico, ma quel tizio mascherato che sembrava minacciare Lapus.
    Cosa?
    Lo stava ignorando? Probabilmente era a causa di quel fumo che era comparso dal nulla, per qualche strano motivo Zhen aveva una brutta sensazione, ma ad ogni modo non poteva rinunciare alla possibilità di colpire Seiko ora che era distratta. Velocemente ricaricò la pistola e sparò ancora una volta 5 colpi. Con due proiettili avrebbe puntato agli arti inferiori di Seiko, con il terzo avrebbe sparato mirando al suo busto e con gli ultimi due avrebbe cercato di colpire gli arti inferiori del diplomatico che si sarebbe eventualmente portato. Durante la sparatoria non sarebbe rimasto fermo, per quanto gli era fastidioso il dolore che si sentiva al fianco, non era niente a quello che aveva subito contro quel maledetto cane con cui si era scontrato qualche mese prima, perciò poteva benissimo muoversi. Si sarebbe mosso in senso circolare in modo da trovarsi alla fine del percorso al corridoio da cui erano passati per andare verso la stanza principale, in questo modo non solo gli permetteva di avere una visuale migliore per colpire i due bersagli, infatti così facendo si sarebbe trovato alle loro spalle e avrebbe avuto una visuale frontale anziché laterale rendendo così la mira più comoda, ma sarebbe ance riuscito ad evitare gli eventuali attacchi da parte di Norio, aveva timore che quest’ultimo lo neutralizzasse come aveva fatto precedentemente, e muovendosi sarebbe riuscito a schivare gli attacchi in modo più semplice. Un altro motivo per cui gli sarebbe ritornato utile questa mossa sarebbe stato che avrebbe chiuso da dietro i membri della Deep Void, ora che aveva chiuso la strada non sarebbero riusciti a scappare anche perché per Zhen non sarebbe stato difficile manomettere la maniglia per tenerli richiusi lì dentro, anche se per farlo era ancora abbastanza lontano dalla porta, ma per ora sarebbe bastata la sua presenza per tenerli bloccati. Un’altra cosa che i due non avevano considerato, era che a tenere i compagni in ostaggio non erano quelli della Phantom, ma era lo stesso Zhen. Entrambi avevano addosso una sostanza gelatinosa che si era completamente assorbita ai vestiti e sarebbe stato molto difficile quasi impossibile toglierla dai vestiti a mani nude, e proprio quella sostanza metallica era che li potevano mettere in pericolo, anzi, erano già in un grosso pericolo. Zhen lo aveva detto, non fare scherzi o uno di loro sarebbe morto e beh, lui su questo non stava mentendo, soprattutto ora che lo avevano attaccato e aveva già deciso chi uccidere, Lapus. Anche se in effetti non stava capendo che stessero facendo quelli della Deep Void, tentare di salvarlo era ormai inutile, sembrava essere svenuto e anche se in qualche modo fossero riusciti a prenderlo li sarebbe stato solo un peso, avrebbe rallentato la fuga e li avrebbero catturati, e anche qualora il tizio si svegliasse con il materiale antiquirk che era presente intorno non potevano scappare molto lontano. Perciò, qual era esattamente il loro piano?


    Parametri

    Zhen Lubbock-lvl7
    Energia 745 (750 -5)
    Forza 207
    Quirk 160
    Agilità 358
    Stato: danni [Medi] all'addome + Sanguinamento

    Tencniche & Equipaggiamento


    Equipaggiamento
    Coltelli da lancio [12, peso [2], danno:lieve]
    Guanti (Effetto: +5 in Frz, Durata: 1)
    Shocker(Potenziamento 1, Peso [1], Effetto: Danni lievi + stordimento)
    Maschera Antigas (Potenziamento 2, Filtri: [1+1, D:2])
    Smoke Bombs (x1, Peso: [1], Peso Totale: [1], Durata: 1)
    C.L.O.S.E.T. 1°{ Kusarigama (peso[2], Danno: Medio, Effetto: Sanguinamento)}
    C.L.O.S.E.T. 2°{ Teruko's Blood (x1, Peso: [1], Durata: 1)}
    Pistola (sta ricaricando) (3 ricariche)
    Pistola leggera di piccole dimensioni, le sue munizioni non sono normali proiettili, ma sfere di mercurio che si trovano in stato solido. I proiettili vengono sparati ad alta velocità, come una comune pistola, ma a contatto con un corpo si sciolgono attaccandosi ad essi senza provocare nessun danno. La portata di questa pistola è di 10 metri e ogni carica contiene 5 proiettili.
    Danno: Nessuno
    Peso: [2]
    Cotta di maglia
    Parte superiore: E' spesso 0.5 mm, è formato dallo stesso tessuto di una cotta di maglia e in più, ai due avambracci è presente un secondo strato più uniforme sempre di metallo. Il costume copre tutta la parte superiore del corpo, compreso palmi e dorso delle mani, lasciando libere le dita.
    Ginocchiere e parastinchi : Sono delle normali ginocchiere e parastinchi, con la differenza che nella parte imbottita è presente uno strato di metallo.
    Resistenza: lieve
    Peso: [2]

    Abilità
    Zhen, è in grado di percepire in tempo reale tutti i materiali di metallo intorno a lui, entro un raggio di 10 metri. L'utilizzo di questa abilità richiede un turno di assoluto riposo (no azioni di attacco/difesa).

     
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42 replies since 28/5/2021, 18:00   1524 views
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