Silence of the Lamps

Combat | Gin vs Shoya

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    Il suo respiro affannato affollava il poco spazio che il casco nero pece lasciava all'ossigeno. Ai suoi piedi si trovava un criminale, anche se probabilmente utilizzare quella parola per descriverlo era un po' troppo crudele. Si trattava di un uomo qualsiasi che aveva rapinato un konbini ad un paio di isolati di distanza. Lo aveva inseguito e lo aveva fermato, trascinandolo in quel vicolo e colpendolo fino a fargli perdere conoscenza. Non era sua intenzione andare oltre, avrebbe preso la sua refurtiva e avrebbe cercato di riconsegnarla al negozio cercando di lasciare meno tracce possibili. Pur volendo, gli sarebbe stato impossibile consegnare quel criminale alla giustizia senza mettersi nei guai da solo, anche questa volta doveva desistere.
    Era passato ormai un bel po' di tempo da quando aveva chiesto a Tobiko di allenarlo e per quanto incredibile erano riusciti a tenere tutta la questione nascosta a Sumire senza troppi problemi. Come aveva immaginato sin dal primo momento Tobi non era certo la persona giusta per insegnargli cose come schivare delle fiamme o evitare dei fulmini ma era certamente un ottimo compagno d'allenamento per qualsiasi cosa riguardasse il combattimento fisico. Se avesse scelto un percorso diverso, molto probabilmente con la sua unicità sarebbe riuscito a diventare un grande atleta. Quel che Tobiko aveva da offrire era comunque perfetto per ciò che Gin stava cercando: riconosceva il lavoro degli eroi di professione e non avrebbe mai avuto l'intenzione di mettersi contro a quelli che nel gergo comune venivano definiti "supercattivi", ma era anche al corrente del fatto che tutta la criminalità che vi era a Tokyo, sempre in aumento, non poteva essere gestita solamente dalle forze dell'ordine. Voleva fare la sua parte e chissà, forse pian piano sarebbe stato anche in grado di proteggere Sumire, la sua famiglia, le persone a cui teneva. Un semplice passo alla volta.
    In termini da professionisti, Gin aveva iniziato a "fare la ronda" ad Edogawa proprio per questo motivo: raramente avvenivano grandi crimini e il quartiere era abbastanza tranquillo, quei pochi criminali che c'erano non erano molto pericolosi e anche gli eroi che controllavano il quartiere erano per forza di cose pochi e quindi era facile evitarli. Era il giusto terreno d'addestramento per un neofita come lui. Lo stesso termine "vigilante" gli sembrava decisamente troppo grande da portare sulle spalle, sentiva di essere semplicemente un cittadino che cercava di fare il possibile per aiutare gli altri cittadini come lui... solamente con una tutina e un casco addosso per differenziarlo dagli altri, ma non si sentiva certo come il Vigilante in Bianco o Long Shadow. Aveva iniziato a controllare il quartiere per una o due sere a settimana, giusto per non sembrare troppo strano. Non voleva ritrovarsi in situazioni come quelle che si vedono nei film dove il protagonista inizia pian piano ad arrivare sempre più tardi agli appuntamenti e ai pranzi, dorme in classe e si ritrova ogni giorno con una nuova ferita. La sua regola personale era che la sua vita doveva, per quanto possibile, rimanere invariata.
    Indossava la tuta che gli aveva regalato Tobi, si era solamente premurato di coprire il logo della UA sulla schiena utilizzando della vernice nera come il particolare tessuto di cui l'indumento era composto. Anche se sarebbe stato un ottimo modo per attirare meno attenzione su di sé non voleva mettere nei guai il compagno qualora qualcosa fosse andato storto. Il suo volto era invece coperto da un casco da motociclista nero, quello in cui stava ansimando con fatica, la cui unica particolarità era avere un foro sopra la nuca per permettere all'enorme massa dei suoi capelli di uscire. Cosa che facevano, peraltro, emergendo in una fortemente scenica lunghissima coda di cavallo quasi a ricordare importanti elmi dell'antichità. La sua mano destra era fasciata in degli artigli, l'unico oggetto che aveva deciso di acquistare sul mercato nero. Non era sua intenzione ferire gli altri, criminali o meno che fossero, ma aveva imparato in un paio di pestaggi che era meglio farsi trovare preparati. Quel giorno però non lo aveva usato, perché il tizio che aveva inseguito non aveva opposto particolare resistenza alla sua... punizione.
    I suoi occhi gialli, schermati dalla visiera del casco, si posarono ancora una volta sul volto dell'uomo, ora leggermente gonfio, che giaceva a terra privo di sensi. Chissà quale era la sua storia, chissà perché aveva deciso di compiere quel gesto. Capiva benissimo che non tutti i criminali lo facevano per malizia e molti erano costretti a farlo per necessità, ma non aveva molto tempo per discutere delle loro vite mentre li inseguiva. Molto probabilmente doveva semplicemente ingoiare il boccone e mandare giù, accettando il fatto che quel compito sarebbe probabilmente toccato ad altri, poliziotti o psicologi.
    Aaaaaah. - sospirò alzando lo sguardo al cielo nero sopra la sua testa. Era sera, più o meno le nove, e non c'era un'anima viva in giro. Ad illuminare la scena in quel vicolo solamente i lampioni che illuminavano la strada principale ad un paio di metri da lui, silenziosi osservatori di quello che stava succedendo. Chissà cosa avrebbero pensato di lui, forse che era ridicolo, che quello che faceva non aveva senso, che forse alla fine dei conti voleva solamente sentirsi speciale ed importante come tutte le persone che avevano iniziato a far parte della sua vita da quando aveva incontrato la studentessa dai capelli bianchi. A conti fatti, non sapeva neppure lui quale potesse essere la verità.
    Ok, al lavoro, riportiamo questi soldi indietro. - borbottò stiracchiandosi, allargando per un attimo le braccia con forza per poi chinarsi alla ricerca del denaro che quel tizio aveva rubato. Lo aveva visto mettere le banconote in un sacchetto di carta prima di uscire dal negozio, doveva averlo nascosto da qualche parte nella giacca. Le dita della sua mano destra si macchiarono di blu cercando di spostarla a causa della pallina di inchiostro che la proprietaria del konbini gli aveva lanciato addosso per marchiarlo, una tecnica che ormai erano rimasti in pochi ad utilizzare per cercare di rendere i rapinatori riconoscibili alle forze dell'ordine.
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    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: //
    • Energia: 750/750


    • Equipaggiamenti:

    Adaptive Suit [Costume] - Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Regalatagli da Tobiko, il simbolo del dipartimento della classe di supporto della UA è stato cancellato dalla schiena per proteggere l'aspirante eroe.
    Peso: [0] / Durata: Permanente.
    Effetto: Protegge da danni medi.

    Helmet [Costume] - Copricapo protettivo, facente parte dell'equipaggiamento individuale, realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa. È utile anche per celare la propria identità.
    Peso: [0] / Durata: Permanente.
    Effetto: Protegge da danni medi.

    Claw [Costume] - Un guanto esoscheletrico costruito interamente in metallo. Una volta indossato si adatta alla persona e si utilizza proprio come se fosse una seconda pelle. È un gioiellino d'ingegneria meccanica: all'inizio si presenta come un semplice bracciale molto massiccio, esercitando una lieve pressione sulla parte centrale, tuttavia, il polsino si trasforma in questo meraviglioso guanto dalle unghie acuminate, un vero e proprio artiglio!
    A dispetto delle apparenze è molto più pericoloso di quel che sembra, essendo composto da una speciale lega di titanio che lo rende immune agli effetti dei Quirk. È in grado di perforare anche oggetti (e persone!) molto resistenti, e lasciare gravi danni.
    Peso: [2] / Durata: Permanente.
    Effetto: Danni medi, +10 FRZ.

    • Lista tecniche:

    » Rider Flames [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio con un pattern a forma di fiamme. Si tratta di un half-sleeve (un tatuaggio che copre generalmente metà arto) che causa ustione nell'area coperta.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 80 PE

    » Crown of Thorns [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio circolare a forma di corona di spine (nota: il tatuaggio avvolge la zona colpita). Il tatuaggio causa costrizione e danni da taglio nella zona colpita. Provoca Sanguinamento.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 100 PE

    » Sailor Rope [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio circolare che rappresenta una corda (nota: il tatuaggio avvolge la zona colpita). Il tatuaggio causa costrizione e può impedire di muovere la parte costretta. Se vengono colpite due parti del corpo (es. entrambi i polsi) queste verranno costrette assieme (come se fossero legate dalla stessa corda).
    Effetto: Paralisi [5 turni]
    Costo: 100 PE

    » Knock-Out Knuckles [Livello 4] - Gin è in grado di imprimere un tatuaggio di un profondo colore nero su una qualsiasi parte del suo corpo. Questo tatuaggio è in grado di aumentare la durezza della parte tatuata aumentandone sia la potenza di attacco che la resistenza. Può essere utilizzata come tecnica offensiva o come difesa localizzata. La parte tatuata assume una consistenza simile al ferro assumendo offensivamente la durezza di un tirapugni, casco, parastinchi etc., in difesa garantendo la possibilità di resistere ad attacchi con armi bianche o da perforazione.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 80+40 Mant. PE

    » Jet [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio simile ad un razzo sul corpo altrui o sul proprio. Questa tecnica è molto versatile, garantendo una molteplicità di utilizzi: utilizzandola sulle proprie gambe, ad esempio, Gin è in grado di eseguire salti particolarmente alti o scatti molto veloci. Imprimendola sulle proprie braccia, invece, può sferrare pugni molto veloci. Utilizzandola su un avversario, invece, può sbilanciarlo o allontanarlo grazie all'effetto sorpresa. Riuscendo a sfiorare il suo braccio prima di essere colpito da un pugno, ad esempio, potrà imprimere grazie al Jet una spinta nella versione opposta e allontanare il pugno avversario per proteggersi.
    Effetto: Protegge da colpi fisici di intensità Grave.
    Costo: 85 PE
     
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    « O muori da Eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo »
    I panni del lavoratore dipendente sottoposto al capo dell’agenzia iniziavano davvero a stargli stretto, si chiedeva perché invece di fargli gestire casi importanti continuassero a mandarlo in giro per Edogawa, ma la risposta era un mistero a cui non trovava soluzione.
    il cervello di Shoya si arrovellava di congetture e pensieri mentre a passo lento camminava per il quartiere in alta uniforme da eroe, o meglio indossava la divisa ufficiale dell’agenzia Lifeline con i simbolici colori verdi e bianchi, e sotto di essa proprio come una seconda pelle vestiva la sua tuta da eroe Full Dive: l’immancabile compagna di avventure e disavventure.
    Sguardo fisso davanti a sé, attrezzato con il suo nuovo equipaggiamento Ion Pylon perfettamente al sicuro sulla sua schiena vagava per le vie di quella zona senza una meta precisa, il suo compito era assicurarsi che non succedesse nulla di strano così che gli abitanti potessero cenare e dormire sonni tranquilli: erano infatti ormai le nove di sera e i salaryman rientravano poco a poco nei loro dormitori, quelli sobri si intende, gli altri affollavano ancora i pub e i bar della città, Tokyo non dorme mai.
    Camminare era un’occasione per fare un pò il punto della situazione, ragionare su ciò che aveva fatto nell’ultimo periodo e su quanto servisse ancora fare per raggiungere i suoi obiettivi, era innegabile che non vedeva l’ora di potersi svincolare da Lifeline per aprire una sua agenzia, ma non gli era ancora stato permesso, così per poter portare avanti la sue indagini su Aogiri e le altre organizzazioni criminali era dovuto scendere a patti con quei pazzi visionari dei Crux, ma che fine avevano fatto? non aveva più notizie di loro da qualche mese, il loro accordo prevedeva che se Shoya gli avesse fornito loro copertura insabbiando le indagini sugli incendi, i vigilanti si sarebbero preoccupati di tenerlo aggiornato su Aogiri; ma ad oggi sapeva poco più di quello che sperava di conoscere, forse perché era davvero difficile indagare su un’organizzazione pericolosa come quella? Chi poteva dirlo.
    Delusione ed amarezza erano i sentimenti che affliggevano il giovane eroe in quel preciso istante, ciononostante non potè fare a meno di notare dei movimenti concitati e insoliti nei pressi di un classico kombini di quartiere, per essere così tardi sembrava ci fosse troppo movimento e attraverso le vetrate luminose e unte si potè notare l’uomo dietro il registratore di cassa sbracciarsi e muoversi all’impazzata. Per quanto Shoya avrebbe preferito di gran lunga ignorare tutta quella situazione il senso del dovere lo richiamò all’ordine e con un profondo sospiro decise di dirigersi verso il minimarket e spalancare la soglia annunciandosi abbastanza svogliato.
    Calma Calma, sono un eroe, agenzia Lifeline, che succede qui?
    I suoi occhi rimbalzarono a destra e sinistra come ad aspettarsi un agguato da un momento all’altro, parlò senza nemmeno guardare in faccia il povero lavoratore che disperatamente piangeva davanti al registratore di cassa vuoto senza nemmeno un centesimo.
    Mi hanno derubato! Come lo spiego adesso… come faccio… non so che fare… aiuto la prego, mi aiuti!
    Le parole dell’uomo in divisa da commesso del kombini furono chiare seppure interrotte dai singhiozzi e dalle lacrime, qualcuno aveva rubato i soldi ed era scappato. Perfetto, quante probabilità aveva Shoya di trovare il ladro? Pochissime, ma in qualche modo doveva tranquillizzare il civile.
    Ci penso io, ha visto almeno la direzione di dove è scappato il ladro? Provo a rintracciarlo, aspetti a chiamare la polizia, lo farò io. Nel frattempo cerchi di calmarsi.
    Così dicendo l’eroe uscì immediatamente dal kombini lasciandosi alle spalle quel lezzo di fritto e unto che si genera a quell’ora di sera nel minimarket. Fortunatamente gli era stata data una direzione da seguire per cui Shoya si mosse proprio seguendo quel piccolo indizio, non nutriva molte speranze e probabilmente l’esito di quel giro sarebbe finito con un buco nell’acqua, ma non aveva tanto altro da fare per cui tanto valeva tentare.
    Pochi isolati di distanza, questa era la distanza che aveva percorso Shoya sotto la luce flebile dei lampioni, poi dei rumori avevano colto la sua attenzione in una via laterale a quella che stava percorrendo lui. Un uomo con un casco nero in testa frugava nelle tasche di un altro uomo sdraiato per terra incosciente.
    Il giovane eroe non potè credere ai propri occchi, quelli sembravano esattamente due ladri di cui uno aveva preso il sopravvento sull’altro per portarsi via tutta la refurtiva. Istintivamente portò la mano sinistra alla schiena ad afferrare Ion Pylon, mentre con la destra teneva il palmo ben aperto pronto ad attivare il suo quirk qualora lo sconosciuto avesse tentato la fuga. Prima di attaccarlo doveva assicurarsi di quello che stava succedendo.
    Ehi voi, cosa state facendo lì? Sì dico a te con il casco nero e la coda di cavallo…
    Indicò quell’uomo completamente vestito di nero con una tuta alquanto familiare e quel casco così scuro e bizzarro allo stesso tempo: infatti presentava un foro nella parte superiore che faceva fuoriuscire questi lunghi capelli proprio come una coda di cavallo. A guardar bene lo sconosciuto si poteva notare come avesse le mani macchiate di inchiostro anti scippo, quello che si usa per macchiare le banconote, non c’erano molti dubbi doveva proprio trattarsi di un duetto di ladri.
    Il volto di Shoya era corrucciato, ma anche parecchio scocciato, voleva godersi una serata tranquillo immerso nei suoi pensieri ed invece ora doveva affrontare una bella rogna, beh sarebbe durata poco e senza chiamare la polizia, forse questo era lo sfogo che gli serviva per scacciare via tutte le sue preoccupazioni.

    - Status:
    //
    - Equip:
    Full Dive (Quirk - Media)
    Ion Pylon
    Maschera Antigas (3 su 3)
    - Abilità:
    Semiconductor
    - Specializzazioni:
    SpecializzazioneNarrativa:
    DETECTIVE [A]
    SpecializzazioneLaboratorio:
    QUIRK [A]
    - Tecniche Usate:
    //
    Scheda | Forza: 32 | Quirk: 500 | Agilità: 493 | Energia: 1050

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    Mentre cercava di riposarsi e far fluire via l'adrenalina dovuta a quel piccolo scontro, una voce lo sorprese dall'entrata del vicolo. Le parole pronunciate da quel misterioso individuo gli raggelarono il sangue nelle vene: era un eroe che lavorava per l'agenzia di Quiet Perfume. Beh, diceva di esserlo perlomeno, ma ad esclusione del fatto che Gin si aspettasse quei ragazzi pattugliassero i boschi, le montagne e la costa e non certo Edogawa non vi era alcuna ragione per cui, in una situazione come quella, qualcuno dovesse fingersi un eroe senza esserlo. E quello, detto onestamente, era un gran problema.
    Gin non aveva mai avuto contatti con un vero eroe, fortunatamente, e avrebbe certamente preferito continuare a non averne, specialmente se si trovava in una situazione simile. Il suo sguardo schermato dal casco si mosse verso l'individuo all'entrata del vicolo, cercando di mettere a fuoco di chi si trattasse con ben poco successo. Il giovane tatuatore non era proprio ben informato a riguardo delle centinaia di eroi che pattugliavano le strade di Tokyo e difficilmente avrebbe riconosciuto il suo interlocutore anche in una situazione normale, ma al momento il cielo era ben scuro e le uniche luci che illuminavano la stradina provenivano proprio da dietro le spalle di quello che si era definito eroe, che ai suoi occhi appariva quindi come poco più che una sagoma nera e ben poco distinta.
    Che fare adesso? La risposta sembrava essere semplice: l'unica cosa che poteva permettersi di fare in una situazione simile, appellarsi alla simpatia e al buon cuore di quell'eroe. Innanzitutto non vi era alcun segno di unicità utilizzate sul corpo dell'uomo che aveva aggredito, quindi si trovava almeno tecnicamente al di fuori della giurisdizione dell'eroe, sarebbe stato in grado di evitarsi già una grossa rogna. Per il resto, sapeva che moltissimi eroi in città nutrivano una certa simpatia per i cosiddetti "vigilantes" o comunque erano disposti a chiudere un occhio se non si dimostravano particolarmente pericolosi. Aveva picchiato un uomo, era vero, ma si trattava pur sempre di un ladro. Con un po' di fortuna ed una buona dose di charme forse sarebbe riuscito a uscire da quella situazione indenne e ancora anonimo. Il tizio comunque sembrava giovane dalla voce, non poteva essere un fondamentalista rigido e fissato con le regole come molti eroi anziani, giusto?
    Ah, un eroe, proprio ciò che cercavo. - disse dopo una leggera esitazione, cercando di mantenere la calma, voltandosi verso il rappresentante delle forze dell'ordine - Ho, umh, ho fermato questo tizio che ha rapinato un konbini qui vicino. - cercò di spiegare indicando la vittima che giaceva al suo fianco - Li ridai tu i soldi al negozio, sì? - proseguì alzando la mano destra che stringeva il denaro rubato, la prova del delitto - E così ce ne andiamo tutti e due a casa in totale tranquillità, giusto? - aggiunse cercando di muovere qualche passo verso il ragazzo, tenendo entrambe le mani in alto per non mostrarsi pericoloso, con l'ovvia intenzione di consegnargli il denaro rubato - E quel tizio... umh, in prigione, suppongo? Non... Non lo so, è il tuo lavoro arrestare i ladri? Che io sappia non ha usato l'unicità... - scosse la testa, cercando di darsi una calmata. Più parlava, più rivelava di essere agitato e sotto pressione. Doveva semplicemente mantenere la calma e sperare che il tizio collaborasse. In realtà i ruoli erano invertiti, sarebbe dovuto essere lui a collaborare col rappresentante delle forze dell'ordine, ma in tutta onestà non aveva intenzione di farsi fermare o arrestare solo per aver fermato un ladruncolo. Sarebbe stato in grado di farlo senza maschera e costume e forse lo avrebbero persino ringraziato, perché portarsi quell'accrocchio addosso non faceva altro che renderlo semplicemente più sospetto?
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    Peso: [0] / Durata: Permanente.
    Effetto: Protegge da danni medi.

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    » Crown of Thorns [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio circolare a forma di corona di spine (nota: il tatuaggio avvolge la zona colpita). Il tatuaggio causa costrizione e danni da taglio nella zona colpita. Provoca Sanguinamento.
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    » Sailor Rope [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio circolare che rappresenta una corda (nota: il tatuaggio avvolge la zona colpita). Il tatuaggio causa costrizione e può impedire di muovere la parte costretta. Se vengono colpite due parti del corpo (es. entrambi i polsi) queste verranno costrette assieme (come se fossero legate dalla stessa corda).
    Effetto: Paralisi [5 turni]
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    » Knock-Out Knuckles [Livello 4] - Gin è in grado di imprimere un tatuaggio di un profondo colore nero su una qualsiasi parte del suo corpo. Questo tatuaggio è in grado di aumentare la durezza della parte tatuata aumentandone sia la potenza di attacco che la resistenza. Può essere utilizzata come tecnica offensiva o come difesa localizzata. La parte tatuata assume una consistenza simile al ferro assumendo offensivamente la durezza di un tirapugni, casco, parastinchi etc., in difesa garantendo la possibilità di resistere ad attacchi con armi bianche o da perforazione.
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    Nessuna reazione ostile? è un segno positivo pensò Shoya mentre osservava l’uomo con il casco voltarsi verso di lui. Adesso diventava necessario analizzare la situazione con occhio critico e comprendere bene le dinamiche della vicenda, il problema era che quella sera il giovane non era per nulla in vena di scervellarsi in indagini complicate, voleva passare una serata tranquilla una volta ogni tanto, ma no non gli era concesso nemmeno questa volta. L’umore dell’eroe stava lentamente peggiorando e sul suo viso era possibile leggere un evidente espressione irritata e nervosa.
    Lo sconosciuto con il casco esitò qualche secondo prima di parlare, poi con voce disinvolta e tranquilla iniziò a spiegare le sue ragioni: c’era un uomo steso a terra privo di sensi perché aveva rapinato un Kombini e quindi l’individuo con la coda di cavallo l’aveva fermato, recuperato i soldi e stava cercando appunto un eroe per denunciare il caso e andarsene a casa in tutta tranquillità.
    Shoya spalancò gli occhi mentre ascoltava le parole del suo interlocutore e mentre lo osservava muovere qualche passo in avanti con le mani alzate come a voler dimostrare di essere in buona fede e senza nessun intento aggressivo. Ovviamente l’eroe non credette a una singola parola di quello che gli fu detto, c’erano troppe cose a cui non riusciva a trovare una risposta se non l’ovvio: aveva difronte un vigilantes e per di più uno di quelli scarsi che si faceva beccare con le mani nel sacco durante una serata qualsiasi.
    In tutto questo tempo il giovane eroe non aveva molto avuto a che fare con queste figure ibride e ben poco definite dei vigilanti, conosceva l’organizzazione Crux, ma non era per nulla un buon esempio perché le loro azioni erano maggiormente negative più che positive, nonostante una certa affinità con loro ne disprezzava la posizione sociale, sentirsi così sopra le regole da non essere registrati come eroi e nemmeno avere il coraggio di farsi chiamare villain, era disgustoso.
    Così Shoya portò la mano sinistra alla nuca e iniziò a grattare leggermente il suo cranio per facilitare il ragionamento, era poi vero che questo metodo funzionava? Boh.
    Partirei con il dirti che disprezzo le persone che mi prendono in giro.
    Rispose con un tono ben più severo rispetto a prima, il volto corrucciato in una smorfia di nervosismo. Prese un paio di profondi respiri.
    E continuerei domandandoti: ma tu vai sempre in giro attrezzato così quando cammini per le strade? E poi perché ancora non ti sei tolto il casco e ti sei lasciato identificare? Ma penso di conoscere già le risposte per cui…
    E qui Shoya si irrigidì, con la mano destra afferrò Ion Pylon che aveva dietro la schiena e lo fece roteare velocemente in mano per poi stringerlo con forza e piantarlo a terra al suo fianco come se fosse un bastone d’appoggio, un gesto così evidentemente plateale per scaturire anche una reazione del suo interlocutore, se avesse avuto paura di essere colpito si sarebbe difeso o sarebbe scattato indietro chi lo sa. Poi continuò e concluse il suo discorso.
    …ti risparmio il fiato e ti chiedo di venire con me alla stazione di polizia, tu e il tuo amico lì per terra… con le buone o con le cattive.
    Gli occhi dell’eroe si illuminarono per qualche secondo, il fuoco della sfida si accese in lui e l’adrenalina iniziò a circolargli in corpo svegliandolo da quel torpore e noia serale che lo stavano pervadendo. Adesso sperava proprio che il vigilantes decidesse solo di non lasciarsi arrestare o che tentasse la fuga così da poter avere il pretesto per attivare il suo Quirk e sfogarsi un po'.
    Avrebbe dovuto dargli il beneficio del dubbio? Avrebbe dovuto chiamare la polizia? Beh sì, ma purtroppo quella sera lo sconosciuto aveva incrociato la strada di Shoya Ishida e non quella di un altro eroe, purtroppo per lui.


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    Le cose non sembravano proprio essere in procinto di finire nel modo amichevole in cui avrebbe sperato, ma c'era una singola cosa di cui era sicuro: quella non era la serata in cui si faceva arrestare. Forse. La tensione nel vicolo si stava alzando e per quando stesse cercando di essere riflessivo e pacato più la situazione si riscaldava e più le briglie della sua lingua si scioglievano. Che sia chiaro, Gin era un pacifista e non era per nulla una persona aggressiva, ma non si poteva dire lo stesso del suo caratteraccio sarcastico e provocatorio, generalmente proprio il tipo di personalità che qualcuno non vorrebbe avere durante un controllo delle forze dell'ordine.
    Solo quando vado in giro in moto, ovviamente. E' la legge, signore. - rispose con ironia alla domanda del presunto eroe riguardo il suo vestiario - Quindi mi sembra di capire che il denaro non lo voglia... ma non posso tenerlo io quindi... - con un sospiro e affossando il collo tra le spalle lasciò cadere il malloppo a fianco a chi lo aveva originariamente rubato. Quel tizio non sembrava particolarmente intenzionato a collaborare ma tenersi ulteriormente quei soldi addosso, quello sì che lo avrebbe reso più sospetto di quanto originariamente non fosse, e non voleva correre il rischio di dimenticarsi di lasciarli durante un'eventuale fuga e diventare veramente un ladro senza volerlo. Aveva visto in un qualche video di un avvocato dall'aspetto decisamente poco raccomandabile postato su un qualche social che molto spesso le forze dell'ordine fanno del loro meglio per cercare di fare sì che qualcuno finisca per incolparsi o contraddirsi da solo, innocente o meno. Alla fine dei conti, l'opinione pubblica avrà sempre bisogno di qualcuno contro cui puntare il dito.
    Uh, umh, figo. - borbottò muovendo un paio di passi indietro quando quel tizio tirò fuori dalla schiena un... qualcosa. Sembrava tipo un traliccio dei fili elettrici o qualcosa di simile, onestamente si trattava di quel tipo di cose del mondo che erano sotto i suoi occhi tutti i giorni ma di cui non si era mai interrogato troppo e di certo non era sua intenzione iniziare a farlo quella sera - Sembra proprio qualcosa pronto a violare i diritti umani. Ma tu vai sempre in giro attrezzato così quando cammini per le strade? - gli rigirò provocante la domanda di poco prima, forte del fatto che se non altro non aveva mostrato alcuna ostilità né aveva fatto utilizzo della sua unicità, dubitava che quel tizio potesse semplicemente iniziare a menarlo con un pilone di una centrale elettrica come se nulla fosse.
    Ok amico, senti. Facciamo tutti un passo indietro e ragioniamo. - sospirò alzando le mani in segno di resa ancora una volta. L'ultima volta: quel tizio non sembrava il più grande fan dei diritti umani ma valeva la pena di tentare di ragionarci ancora un attimo, dopodiché si sarebbe semplicemente dato alla fuga... in un modo o nell'altro - Io vorrei anche togliermi il casco e, umh, venire con te alla stazione di polizia a mangiare ciambelle e tutto, però... cioè, non so se la tua versione regge, capito? - proseguì con la voce ovattata dal casco - Non puoi arrivare qui col Teslatron 4000 e dire che sei un eroe di Lifeline e pretendere che io ti creda, per quel che ne so potresti essere un complice del tizio e volermi semplicemente scassare di botte, capito? Quindi... posso vedere la tua Licenza? Sai, per costruire un rapporto di fiducia col cittadino e tutto. - concluse così il suo ultimo tentativo di arrampicarsi sugli specchi. Era quantomeno un suo diritto capire se si trovava di fronte ad un vero eroe o meno, altrimenti chiunque avrebbe potuto fingere di essere tale. Se lo fosse stato davvero, beh, avrebbe tentato di darsi alla fuga. E se invece fosse stato un complice del ladro... si sarebbe dato alla fuga allo stesso modo, onestamente. Va bene tutto, la giustizia e aiutare i cittadini, ma non aveva la minima intenzione di confrontarsi con quello che pareva essere un gigantesco taser grande quanto un essere umano, probabilmente sarebbe stato in grado di fermargli il cuore con una singola scarica. Chiunque fosse quel tizio, doveva davvero venire a rompergli le scatole proprio quella sera... o qualsiasi altra?!
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    • Equipaggiamenti:

    Adaptive Suit [Costume] - Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Regalatagli da Tobiko, il simbolo del dipartimento della classe di supporto della UA è stato cancellato dalla schiena per proteggere l'aspirante eroe.
    Peso: [0] / Durata: Permanente.
    Effetto: Protegge da danni medi.

    Helmet [Costume] - Copricapo protettivo, facente parte dell'equipaggiamento individuale, realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa. È utile anche per celare la propria identità.
    Peso: [0] / Durata: Permanente.
    Effetto: Protegge da danni medi.

    Claw [Costume] - Un guanto esoscheletrico costruito interamente in metallo. Una volta indossato si adatta alla persona e si utilizza proprio come se fosse una seconda pelle. È un gioiellino d'ingegneria meccanica: all'inizio si presenta come un semplice bracciale molto massiccio, esercitando una lieve pressione sulla parte centrale, tuttavia, il polsino si trasforma in questo meraviglioso guanto dalle unghie acuminate, un vero e proprio artiglio!
    A dispetto delle apparenze è molto più pericoloso di quel che sembra, essendo composto da una speciale lega di titanio che lo rende immune agli effetti dei Quirk. È in grado di perforare anche oggetti (e persone!) molto resistenti, e lasciare gravi danni.
    Peso: [2] / Durata: Permanente.
    Effetto: Danni medi, +10 FRZ.

    • Lista tecniche:

    » Rider Flames [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio con un pattern a forma di fiamme. Si tratta di un half-sleeve (un tatuaggio che copre generalmente metà arto) che causa ustione nell'area coperta.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 80 PE

    » Crown of Thorns [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio circolare a forma di corona di spine (nota: il tatuaggio avvolge la zona colpita). Il tatuaggio causa costrizione e danni da taglio nella zona colpita. Provoca Sanguinamento.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 100 PE

    » Sailor Rope [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio circolare che rappresenta una corda (nota: il tatuaggio avvolge la zona colpita). Il tatuaggio causa costrizione e può impedire di muovere la parte costretta. Se vengono colpite due parti del corpo (es. entrambi i polsi) queste verranno costrette assieme (come se fossero legate dalla stessa corda).
    Effetto: Paralisi [5 turni]
    Costo: 100 PE

    » Knock-Out Knuckles [Livello 4] - Gin è in grado di imprimere un tatuaggio di un profondo colore nero su una qualsiasi parte del suo corpo. Questo tatuaggio è in grado di aumentare la durezza della parte tatuata aumentandone sia la potenza di attacco che la resistenza. Può essere utilizzata come tecnica offensiva o come difesa localizzata. La parte tatuata assume una consistenza simile al ferro assumendo offensivamente la durezza di un tirapugni, casco, parastinchi etc., in difesa garantendo la possibilità di resistere ad attacchi con armi bianche o da perforazione.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 80+40 Mant. PE

    » Jet [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio simile ad un razzo sul corpo altrui o sul proprio. Questa tecnica è molto versatile, garantendo una molteplicità di utilizzi: utilizzandola sulle proprie gambe, ad esempio, Gin è in grado di eseguire salti particolarmente alti o scatti molto veloci. Imprimendola sulle proprie braccia, invece, può sferrare pugni molto veloci. Utilizzandola su un avversario, invece, può sbilanciarlo o allontanarlo grazie all'effetto sorpresa. Riuscendo a sfiorare il suo braccio prima di essere colpito da un pugno, ad esempio, potrà imprimere grazie al Jet una spinta nella versione opposta e allontanare il pugno avversario per proteggersi.
    Effetto: Protegge da colpi fisici di intensità Grave.
    Costo: 85 PE


    CITAZIONE
    Chiedo scusa per il ritardo :neko:
     
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    Ricordo che faceva male. Guardarla stare male.

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    SHOYA ISHIDA
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    « O muori da Eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo »
    Benchè si ritenesse bravo a capire le persone, Shoya non riuscì a decifrare il comportamento dello sconosciuto capelluto: infatti quest’ultimo decise di non togliersi il casco dicendo che ovviamente lo utilizzava per andare in moto e come se non bastasse lasciò anche cadere i soldi a terra alzando poi le mani in segno di resa, senza però cedere mai di un passo o dare davvero l’intenzione di volersi far arrestare. Questo suo modo di fare mascherava perfettamente le sue intenzioni e non fece altro che alimentare il nervosismo nelle viscere dell’eroe, il quale non era di certo noto per la sua pazienza, ma d’altronde i due non si conoscevano prima di questo incontro come avrebbe potuto lui saperlo?
    Nel frattempo, per sfogare un po' di rabbia, Shoya piantò a terra affianco a sé il nuovo equipaggiamento che si era fatto costruire, Ion Pylon, continuando a tenerlo ben saldo con la mano destra, mentre con la sinistra iniziò a grattarsi la nuca con parecchia foga, si stava decisamente trattenendo dall’impazzire e scatenare un putiferio. Quel poco di ragione che gli era rimasta si fece spazio attraverso i vicoli della sua mente e prese la luce, per cui decise di riaprire i padiglioni auricolari e gli occhi per continuare questa assurda conversazione con il motociclista misterioso.
    Quest’ultimo rigirò la domanda che gli era stata fatta e con altre parole disse che voleva vedere la sua licenza da eroe, voleva essere sicuro di avere a che fare con un eroe e non con una persona qualunque.
    Il respiro di Shoya era già diventato più pesante e profondo, le sue spalle si alzavano e abbassavano abbastanza vistosamente, sospirò e aprì bocca per parlare con un tono il più possibile vicino al normale e tranquillo.
    Sì, vado in giro così quando è il mio turno di ronda per le strade… se non fossi un eroe perché mai mi presenterei con te alla polizia… non credi che rischierei anch’io?
    Pian piano che parlava la sua voce diventava più aspra e nervosa, era palesemente arrabbiato e stava cercando di mascherarlo, nel peggiore dei modi.
    Ma visto che ci tieni tanto e che non ho nulla da perdere… ti mostrerò la licenza da eroe… così potrai venire con me alla polizia…
    Per quale motivo il ragazzo eroe aveva acconsentito a questa richiesta della licenza? Non era conscio di saperlo, forse gli anni passati in Lifeline avevano temperato un po' il suo modo di essere e prima di combinare qualche casino forse era meglio perseguire una strada più pacifica possibile ed evitare di essere richiamato ancora una volta e magari pure di essere cacciato; va bene così, disse Shoya a se stesso mentre lentamente lasciava la presa dal bastone e con entrambe le mani andava a rovistare nelle tasche in cerca della sua licenza, la portava sempre con sé, ma non usandola mai era difficile ricordarsi dove la tenesse. I suoi occhi ovviamente non si sarebbero mai abbassati, avrebbe continuato a fissare il losco personaggio in attesa di una sua mossa, se fosse scappato l’avrebbe inseguito, se avesse attaccato si sarebbe difeso.
    Pochi secondi dopo ecco che Shoya stringeva in mano la sua licenza, ottenuta con estrema fatica e dopo anni di sacrifici, somigliava esattamente ad una patente di guida o una carta di credito solo che su di essa vi erano posti i dati che lo identificavano come eroe.
    Dubito che da quella distanza tu possa leggerne il contenuto, per cui adesso mi avvicinerò… tu ti caricherai in spalla il tuo amico e come una bella famiglia in gita andremo alla polizia… mi sembra un buon compromesso no?
    Disse con tono gonfio e orgoglioso allungando davanti a sé con la mano destra la licenza da eroe, il nervosismo di poco fa si era trasformato in supponenza e pienezza di sé stessi, il vero animo di Shoya stava emergendo, la cosa di cui gli importava più di tutti era sé stesso e la voglia di dimostrare quanto fosse superiore agli altri. Questi pensieri gli fecero trascurare un dettaglio, l’attrezzatura, il bastone rimase piantato al terreno alle sue spalle mentre con passo lento e pronunciato accorciava le distanze con lo sconosciuto. Cosa sarebbe successo? A questo punto Shoya si sarebbe aspettato una resa.

    - Status:
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    Full Dive (Quirk - Media)
    Ion Pylon
    Maschera Antigas (3 su 3)
    - Abilità:
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    Si abbandonò ad un sospiro di sollievo all'interno del casco quando vide che contrariamente ad ogni sua speranza il ragazzo in fondo al vicolo sembrava intenzionato ad assecondare la sua richiesta. Non valeva lo stesso per lui, ovviamente: non aveva alcuna intenzione di seguirlo alla centrale di polizia qualora si fosse rivelato essere un vero eroe, ma nel caso in cui non fosse riuscito a dimostrarlo avrebbe potuto cercare di passargli sopra senza troppe remore. In quello spettro veramente ampio che veniva chiamato dai media vigilantismo Gin si collocava senza alcun dubbio dal lato più vicino alla legge e non avrebbe mai mosso un dito contro un eroe, il suo unico scopo era cercare di aiutare le persone normali che non potevano difendersi in altro modo. Se quel tizio si fosse davvero rivelato un eroe tutto ciò che avrebbe potuto fare sarebbe stato scappare. Beh, siamo onesti, vicino alla legge sì, ma non aveva certo intenzione di farsi arrestare.
    Ehi, non voglio contraddirti, amico. - mise le mani avanti all'ovvia obiezione posta dal presunto eroe - Sono sicuro che tu sia un eroe e che mi porterai alla centrale e metterai una buona parola per me, visto come ho fermato il tizio e tutto. - proseguì, tirando fuori argomenti che non erano minimamente stati toccati in quella conversazione. Era abbastanza chiaro che il Signor Giustizia lo considerasse al pari del criminale che aveva fermato, se non peggio - Però non lo so se davvero mi porti dalla polizia o se appena faccio un passo avanti mi dai una botta in testa con... la centrale elettrica lì, capito. Almeno così sono super mega sicuro di potermi fidare di te.
    Nel mentre si esibiva in quel discorso ridondante e pressoché inutile, dato che l'altro aveva acconsentito a mostrare la sua Licenza, aveva iniziato ad avvicinarsi lentamente al tizio per vedere meglio la sua licenza, proprio come suggerito. In quel momento ogni muscolo del suo corpo era teso, perché da quel che poteva vedere con la fioca luce del vicolo quella poteva essere una tessera qualsiasi del supermercato utilizzata come esca per avvicinarsi e friggerlo come un boccone di tempura.
    Volendo comunque stare al gioco allungò il collo lontano dalle spalle come uno struzzo e aguzzò lo sguardo da dietro la visiera scura... e quella sembrava veramente una Licenza ufficiale, dissimile da quella di Sumire solo nella colorazione, probabilmente perché era il big deal e non quella temporanea. Come se non fosse abbastanza, a colpirlo fu il nome scritto su di essa. No, non quello da eroe a cui non diede minimamente peso, ma i dati anagrafici.
    Shoya Ishida. Aveva già sentito quel nome, che gli rimbombò per un paio di secondi in testa mentre si sporgeva con le mani ai fianchi osservando il pezzo di plastica. Ah, ma certo. Era il tizio che aveva fatto a pezzi la sua ragazza, quella in grado di scatenare dei fottuti terremoti. Ovvio. Pur irrigidendosi leggermente, cercò comunque di fare finta di niente. In quel momento nella sua testa l'opzione della resa, che chiaramente non era mai stata davvero un'opzione, iniziò ad assumere una sensualità completamente differente, diventò quasi golosa.
    Shoya Ishida rappresentava tutto ciò con cui Gin non avrebbe mai voluto confrontarsi: oltre ad averci provato con la sua fidanzata era riuscito a batterla, e Gin la considerava la persona più forte che conoscesse. Come se non fosse abbastanza, non aveva capito molto bene che cosa facesse da Sumire, ma comunque rappresentava quel tipo di combattimento poco-fisico che era ciò a cui chiaramente era meno preparato al mondo, allenandosi con Tobiko. Non ironicamente, in quel momento avrebbe preferito trovarsi davanti ad Endeavor piuttosto che a lui.
    Agitando l'indice destro in aria per un paio di secondi, come a voler dare ragione ad un'idea geniale dell'altro, alzò i tacchi e si girò su sé stesso. Chiaramente non poteva davvero arrendersi: se c'era una cosa peggiore di farsi beccare da Sumire era farsi beccare da Sumire grazie a Shoya Ishida. Nel suo cervello quella era veramente una minaccia di livello catastrofe, da evitare a tutti i costi.
    Sai cosa, capo? - disse quindi avvicinandosi al tizio che aveva steso poco prima, quello che l'eroe supponeva fosse suo complice - Forse quella chiacchierata in centrale non è così male. Seguiamo il tuo piano. - e con quelle parole si piegò per tirare su il criminale come richiesto da Ishida. Pesava decisamente, e questo andava solo in suo favore, almeno fino ad un certo punto.
    Woah, mi sa che tutti quei soldi sarebbero finiti in cibo spazzatura. - borbottò tra i denti sottolineando il peso dell'uomo. La sua solita sgradevolezza non sembrava volersi reprimere neanche in un momento come quello - Ah... ops. - mentre si avvicinava all'eroe, per sbaglio la sua mano libera scivolò sotto la maglia del criminale, imprimendo sulla sua pelle un tatuaggio rappresentante un razzo per errore. Solo un secondo dopo il corpo dell'uomo partì veloce come una cannonata diretto verso Ishida, come tentativo di distrarlo e bloccarlo per il tempo necessario a scappare. Aggredire un eroe era davvero la sua ultima scelta, ma non poteva farci molto.
    Capo, ti giuro che l'idea della gita alla centrale tutti insieme mi piaceva, ma mi sono ricordato che ho un appuntamento. - una volta scaraventato l'uomo addosso all'eroe Gin non poté far altro che scattare nella stessa direzione, cercando di aggirare l'uomo, superare il suo palo elettromagnetico e raggiungere la strada principale per fuggire. Per quanto correre verso il predatore non sia mai una buona idea, in quel momento quell'attacco a sorpresa gli sembrava l'unica cosa di cui potersi avvantaggiare per portarsi all'esterno piuttosto che inoltrarsi ancora di più nel vicolo e rischiare di raggiungere un vicolo cieco. Una minima possibilità di fuga certa era meglio di una buona percentuale di insuccesso assicurato.
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    • Status: Illeso.
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    • Equipaggiamenti:

    Adaptive Suit [Costume] - Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Regalatagli da Tobiko, il simbolo del dipartimento della classe di supporto della UA è stato cancellato dalla schiena per proteggere l'aspirante eroe.
    Peso: [0] / Durata: Permanente.
    Effetto: Protegge da danni medi.

    Helmet [Costume] - Copricapo protettivo, facente parte dell'equipaggiamento individuale, realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa. È utile anche per celare la propria identità.
    Peso: [0] / Durata: Permanente.
    Effetto: Protegge da danni medi.

    Claw [Costume] - Un guanto esoscheletrico costruito interamente in metallo. Una volta indossato si adatta alla persona e si utilizza proprio come se fosse una seconda pelle. È un gioiellino d'ingegneria meccanica: all'inizio si presenta come un semplice bracciale molto massiccio, esercitando una lieve pressione sulla parte centrale, tuttavia, il polsino si trasforma in questo meraviglioso guanto dalle unghie acuminate, un vero e proprio artiglio!
    A dispetto delle apparenze è molto più pericoloso di quel che sembra, essendo composto da una speciale lega di titanio che lo rende immune agli effetti dei Quirk. È in grado di perforare anche oggetti (e persone!) molto resistenti, e lasciare gravi danni.
    Peso: [2] / Durata: Permanente.
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    » Rider Flames [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio con un pattern a forma di fiamme. Si tratta di un half-sleeve (un tatuaggio che copre generalmente metà arto) che causa ustione nell'area coperta.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 80 PE

    » Crown of Thorns [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio circolare a forma di corona di spine (nota: il tatuaggio avvolge la zona colpita). Il tatuaggio causa costrizione e danni da taglio nella zona colpita. Provoca Sanguinamento.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 100 PE

    » Sailor Rope [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio circolare che rappresenta una corda (nota: il tatuaggio avvolge la zona colpita). Il tatuaggio causa costrizione e può impedire di muovere la parte costretta. Se vengono colpite due parti del corpo (es. entrambi i polsi) queste verranno costrette assieme (come se fossero legate dalla stessa corda).
    Effetto: Paralisi [5 turni]
    Costo: 100 PE

    » Knock-Out Knuckles [Livello 4] - Gin è in grado di imprimere un tatuaggio di un profondo colore nero su una qualsiasi parte del suo corpo. Questo tatuaggio è in grado di aumentare la durezza della parte tatuata aumentandone sia la potenza di attacco che la resistenza. Può essere utilizzata come tecnica offensiva o come difesa localizzata. La parte tatuata assume una consistenza simile al ferro assumendo offensivamente la durezza di un tirapugni, casco, parastinchi etc., in difesa garantendo la possibilità di resistere ad attacchi con armi bianche o da perforazione.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 80+40 Mant. PE

    » Jet [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio simile ad un razzo sul corpo altrui o sul proprio. Questa tecnica è molto versatile, garantendo una molteplicità di utilizzi: utilizzandola sulle proprie gambe, ad esempio, Gin è in grado di eseguire salti particolarmente alti o scatti molto veloci. Imprimendola sulle proprie braccia, invece, può sferrare pugni molto veloci. Utilizzandola su un avversario, invece, può sbilanciarlo o allontanarlo grazie all'effetto sorpresa. Riuscendo a sfiorare il suo braccio prima di essere colpito da un pugno, ad esempio, potrà imprimere grazie al Jet una spinta nella versione opposta e allontanare il pugno avversario per proteggersi.
    Effetto: Protegge da colpi fisici di intensità Grave.
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    SHOYA ISHIDA
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    « O muori da Eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo »
    Con passo lento e misurato Shoya stava riducendo la distanza tra lui e il suo interlocutore potendone così osservare con maggiore attenzione l’abbigliamento e la statura, si trattava decisamente di un giovane ragazzo di qualche anno più grande abbastanza alto e fisicamente prestante, anche se non riusciva ad intravedere il suo sguardo e i lineamenti del suo volto attraverso il casco diventava facile abbozzare un’idea pian piano che lo spazio tra loro si accorciava.
    la licenza da Eroe era diventata leggibile e pertanto non fu più necessario tenerla in bella mostra, così Shoya rimise in tasca quella tessera con abbastanza rapidità e attese qualche secondo la reazione dello sconosciuto prestando attenzione ad ogni suo movimento, nel leggere la licenza doveva essergli scattato qualcosa perchè per qualche istante il motociclista sembrò irrigidirsi per poi tornare nella posizione di prima, una reazione spontanea e involontaria del corpo che non era passata inosservata.
    Bene, ci siamo, mi piace questo spirito collaborativo, io e te potremo diventare grandi amici…
    Disse Shoya parlando con un tono pieno di spavalderia e con voce profonda e calda, stava osservando i movimenti del suo interlocutore che sembrava aver deciso di farsi portare in centrale di polizia e con anche il suo complice, questa mossa era la definitiva prova che gli serviva per essere sicuro che i due fossero complici, altrimenti l’avrebbe lasciato per terra perchè caricarselo sulle spalle? Questa mossa fece allentare di molto la tensione che Shoya provava in ogni fibra del suo corpo, si sentì rincuorato nel vedere della rassegnazione e della collaborazione, in questo modo abbassò la guardia e allentò la presa muscolare in generale.
    Ah sai non c’è bisogno che mi chiami Capo, il mio nome è Sho…
    il fiato gli si smorzò in gola, un uomo svenuto dal peso superiore di settanta kili gli era appena piombato addosso e il tutto era avvenuto nell’arco di pochissime frazioni di secondo: lo sconosciuto con il casco sembrava avesse acconsentito ad andare in stazione di polizia e questo aveva fatto credere a Shoya che la storia fosse ormai conclusa, così non si accorse che nel afferrare l’uomo svenuto il motociclista aveva in qualche modo attivato un quirk “lancio cose random” e aveva fatto schizzare in avanti il corpo privo di sensi come fosse una palla di cannone sconfiggendo ogni legge della gravità. la poca distanza tra i due giocò un ruolo fatale e così il giovane eroe si trovò immediatamente sbalzato all’indietro e steso pancia all’aria con il fiato smorzato e un dolore lancinante al petto e alla schiena. si lasciò scappare un'imprecazione mentre con la coda dell’occhio vedeva come il motociclista gli stava praticamente balzando sopra per fuggire proprio verso la strada principale, una scelta ovvia visto che il vicolo in cui si trovavano era probabilmente cieco.
    Se solo avesse tenuto con se Ion Pylon a quest’ora avrebbe potuto attivarlo e tentare di rallentare l’avversario, ma aveva agito decisamente con leggerezza e superficialità, una cosa che gli eroi non dovrebbero mai fare; oltre che al dolore nacque così un profondo senso di rabbia e frustrazione che fecero scattare immediatamente i recettori del corpo di Shoya che dopo qualche secondo di intontimento decise di rialzarsi nel miglior modo possibile spostando di mezzo quel corpo senza coscienza e insanguinato che gli era stato lanciato contro.
    Me la pagherai… dove credi di andare…
    lo spilungone con il casco aveva decisamente le gambe lunghe e sembrava aver percorso un pò di strada, ma ad occhio non sembrava stesse sfruttando un qualche potenziamento della velocità, cosa che invece Shoya poteva fare eccome. messosi in piedi il giovane eroe concentrò tutta l’energia dell’ambiente circostante all’interno del suo corpo veicolando il surplus energetico prima attraverso i palmi e poi attraverso Full Dive, la sua divisa da eroe che diventava di colore viola quando impregnata di scariche elettromagnetiche. ebbene una volta immagazzinato il quantitativo di energia necessario scaricò tutto quanto negli arti inferiori, adesso la sua velocità e la sua agilità sarebbero aumentati vertiginosamente e sarebbe potuto partire all’inseguimento.
    Con una forte spinta con il piede destro Shoya iniziò così a correre percorrendo i passi dello sconosciuto e afferrando a sè Ion Pylon, sicuramente l’avrebbe potuto utilizzare da lì a poco. muoversi inizialmente fu difficoltoso, il dolore era ancora molto forte e ignorarlo richiedeva uno sforzo considerevole, ma l’importante era non perdere il contatto visivo con il fuggitivo.
    Non sai andare… più veloce di così? eppure con quelle gambe lunghe potresti correre più veloce…
    gli urlò il ragazzo dai capelli neri mentre accorciava la distanza in maniera sempre più significativa; se lo sconosciuto non avesse attivato altri quirk di potenziamento Shoya l’avrebbe raggiunto in pochi secondi, era nettamente più veloce. una volto arrivato a distanza di tiro ecco che avrebbe cercato di colpire le gambe della sua preda con Ion Pylon afferrando il bastone con entrambe le mani e utilizzandolo come se fosse una mazza da baseball, per il momento il suo obiettivo era quello di fermare la corsa forsennata del motociclista, ma non c’era da abbassare la guardia proprio per nulla.
    il quirk di potenziamento di Shoya sarebbe continuato ancora per altri minuti.


    - Status:
    Dolore leggero petto e schiena
    - Equip:
    Full Dive (Quirk - Media)
    Ion Pylon
    Maschera Antigas (3 su 3)
    - Abilità:
    Semiconductor
    - Specializzazioni:
    SpecializzazioneNarrativa:
    DETECTIVE [A]
    SpecializzazioneLaboratorio:
    QUIRK [A]
    - Tecniche Usate:
    Ion Drug [Livello 4] [Costo PE 100] 1 turno su 4
    L'utilizzatore del Quirk potrà sfruttare l'energia ionizzante presente nello spettro elettromagnetico (Radio, IR, Visibile, UV, Raggi X ecc.) per generare un Power Up.
    Assorbendo la lunghezza d’onda definita essa verrà sottratta all’ambiente circostante per un raggio di circa 2 metri e mezzo. Questo assorbimento è applicato solo al primo turno di utilizzo della tecnica.
    In questo modo il Caster andrà ad azzerare la carica energetica offensiva intercettata con i palmi delle mani annullandola e potrà convertire tale surplus energetico all'interno del proprio corpo su ogni fibra muscolare.
    Genere: Tecnica di potenziamento
    Effetto: +1 AGI ogni 10 Punti Quirk; 4 Turni


    //
    Scheda | Forza: 32 | Quirk: 500 | Agilità: 493 + 50 = 543 | Energia: 1050-100 = 950

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    Non aveva certo bisogno che Shoya gli ricordasse il suo nome, anzi. Lo conosceva bene, ed era proprio quello il motivo per cui ora stava fuggendo. Certo però che non si aspettava una reazione simile da parte dell'eroe, quasi si sarebbe permesso di definirla ingenua. Anche se era convinto di scappare per salvarsi la pellaccia, il fatto che l'altro indipendentemente dalla boria e dall'essere pieno di sé si aspettasse davvero della collaborazione lo faceva sentire in qualche modo in colpa. Si sentiva come se fosse davvero un criminale, uno di quelli disposti a qualsiasi trucchetto nefasto per scappare dopo una malefatta. Doveva consolarsi al pensiero di aver cercato comunque, come possibile, di instaurare un dialogo con l'eroe, ma non essere semplicemente riuscito a trovare abbastanza collaborazione dall'altra parte. Non poteva certo mettersi a dire "sì, sono un vigilante, tieni il criminale e lasciami scappare" e anche se aveva cercato di suggerirlo indirettamente se il membro delle forze dell'ordine aveva reagito in quel modo dubitava che, avendo usato termini più diretti, sarebbe cambiato qualcosa. Si sentiva però davvero un pochino in colpa, chissà se semplicemente l'eroe non aveva davvero capito le sue migliori intenzioni. D'altro canto, però, sapeva benissimo di non poter pretendere comprensione: ciò che aveva fatto era comunque illegale e a molte persone importava ben poco che quell'illegale fosse comunque compiuto a scopo di bene. Non poteva certo biasimare l'ex studente della UA.
    Voltandosi durante la fuga, attirato da una non troppo vaga minaccia, si rese conto che l'eroe al suo inseguimento non solo aveva ripreso possesso del palo elettrico o qualsiasi cosa fosse, ma si muoveva anche decisamente più veloce di lui. Doveva ammettere che la stessa idea della fuga, peraltro correndogli a fianco, era rischiosa sin dall'inizio. Soddisfacendo le speranze di Shoya, il giovane Nakano purtroppo non era in grado di aumentare le proprie prestazioni atletiche, tutto ciò che avrebbe potuto fare sarebbe stato applicare lo stesso tatuaggio che aveva applicato al ladruncolo su sé stesso per aumentare la distanza dal suo inseguitore, ma sapeva bene che si trattava di un semplice palliativo e che non avrebbe risolto un granché. Il lato positivo era l'aver raggiunto la via principale, che gli permetteva chiaramente un migliore spazio di manovra, ma lo considerava un trionfo decisamente magro se doveva davvero giungere a combattere. Realisticamente, una volta resosi conto di non essere abbastanza veloce per sfuggire la migliore opzione sarebbe stata la resa, ma ciò significava comunque compromettere la propria identità. A quel punto bisognava semplicemente mettere sulla bilancia i due possibili esiti di una reazione violenta: se non riusciva a sopraffare l'eroe o comunque a trovare un'apertura per fuggire, si sarebbe messo nei guai molto di più rispetto all'arrendersi sul posto... ma se ci fosse riuscito, pur al prezzo di aver aggredito un eroe, sarebbe riuscito a mantenere integra la sua copertura. Giunti a quel punto, per quanto gli dispiacesse, la ribellione all'autorità sembrava comunque la migliore via d'uscita. E comunque aveva preso parte a così tante manifestazioni in vita sua che, in fondo in fondo, non era neppure la prima volta che accadeva. Semplicemente non era mai successo con Shoya Ishida.
    Non era particolarmente veloce a correre, almeno in confronto al suo inseguitore, ma per fortuna le gambe gli funzionavano comunque abbastanza bene e l'attacco col palo mosso dall'aggressore era abbastanza lento e prevedibile da permettergli di evitarlo per un soffio con un salto ben piazzato, ma era ben conscio che i veri problemi sarebbero iniziati da lì in poi. Era evidente che il ragazzo gli fosse atleticamente superiore e che era riuscito a schivare quell'offensiva solo perché tutta la forza del suo corpo era già impiegata ad allontanarsi da lui. Una volta fermo, indipendentemente dalla massa dell'attrezzo, schivare sarebbe stato molto più difficile ed era certo quel coso facesse molto male... per non parlare della sua unicità, di cui aveva visto ben chiaramente gli effetti sulla pelle della povera Sumire dopo il loro allenamento. Figuriamoci cosa sarebbe stato in grado di fare in quella che, per quanto Gin odiasse l'idea, era una lotta vera.
    Ehi, Shoya... - borbottò, una volta atterrato, puntando i talloni a terra per frenare e voltandosi verso l'eroe. Nonostante tutto la strada rimaneva ancora vuota e la luce dei lampioni la illuminava a sprazzi - Per quel poco che conta, giuro che non volevo davvero arrivare a questo. - dubitava che la sua sincera contrizione avrebbe fatto breccia nel cuore dell'eroe, specialmente passando attraverso l'inerte casco che copriva il suo volto, ma non poteva certo rimuoversi il casco per mostrare il suo volto davvero dispiaciuto. Nonostante tutto, attaccare un eroe era davvero una scelta grave per Gin e non una che aveva preso a cuor leggero. Dando una pacca con la mano destra avvolta nell'artiglio al braccio sinistro, sulla cute di quest'ultimo si iniziò a formare una patina nera dura come il ferro, ma essendo coperta dalla suit l'unica differenza che forse Shoya avrebbe potuto notare sarebbe stata sulla mano. Coperto di inchiostro nero, il suo braccio era ora stato rafforzato e colpiva come un'incudine. Ferrato quindi solo nel combattimento corpo a corpo, anche perché la sua unicità gli permetteva di fare ben poco altro, Gin si scagliò verso l'eroe con l'intenzione di colpirlo all'altezza dello stomaco, al lato destro del corpo, con quel gancio mancino, ben conscio che se ne sarebbe pentito di lì a poco indipendentemente dall'esito del colpo.
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    GIN NAKANO
    FRZ - 180 ❊ QUI - 335 ❊ AGI - 210 ❊ PT [2/4]
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    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: Knock-Out Knuckles
    • Energia: 585/750


    • Equipaggiamenti:

    Adaptive Suit [Costume] - Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Regalatagli da Tobiko, il simbolo del dipartimento della classe di supporto della UA è stato cancellato dalla schiena per proteggere l'aspirante eroe.
    Peso: [0] / Durata: Permanente.
    Effetto: Protegge da danni medi.

    Helmet [Costume] - Copricapo protettivo, facente parte dell'equipaggiamento individuale, realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa. È utile anche per celare la propria identità.
    Peso: [0] / Durata: Permanente.
    Effetto: Protegge da danni medi.

    Claw [Costume] - Un guanto esoscheletrico costruito interamente in metallo. Una volta indossato si adatta alla persona e si utilizza proprio come se fosse una seconda pelle. È un gioiellino d'ingegneria meccanica: all'inizio si presenta come un semplice bracciale molto massiccio, esercitando una lieve pressione sulla parte centrale, tuttavia, il polsino si trasforma in questo meraviglioso guanto dalle unghie acuminate, un vero e proprio artiglio!
    A dispetto delle apparenze è molto più pericoloso di quel che sembra, essendo composto da una speciale lega di titanio che lo rende immune agli effetti dei Quirk. È in grado di perforare anche oggetti (e persone!) molto resistenti, e lasciare gravi danni.
    Peso: [2] / Durata: Permanente.
    Effetto: Danni medi, +10 FRZ.

    • Lista tecniche:

    » Rider Flames [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio con un pattern a forma di fiamme. Si tratta di un half-sleeve (un tatuaggio che copre generalmente metà arto) che causa ustione nell'area coperta.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 80 PE

    » Crown of Thorns [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio circolare a forma di corona di spine (nota: il tatuaggio avvolge la zona colpita). Il tatuaggio causa costrizione e danni da taglio nella zona colpita. Provoca Sanguinamento.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 100 PE

    » Sailor Rope [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio circolare che rappresenta una corda (nota: il tatuaggio avvolge la zona colpita). Il tatuaggio causa costrizione e può impedire di muovere la parte costretta. Se vengono colpite due parti del corpo (es. entrambi i polsi) queste verranno costrette assieme (come se fossero legate dalla stessa corda).
    Effetto: Paralisi [5 turni]
    Costo: 100 PE

    » Knock-Out Knuckles [Livello 4] - Gin è in grado di imprimere un tatuaggio di un profondo colore nero su una qualsiasi parte del suo corpo. Questo tatuaggio è in grado di aumentare la durezza della parte tatuata aumentandone sia la potenza di attacco che la resistenza. Può essere utilizzata come tecnica offensiva o come difesa localizzata. La parte tatuata assume una consistenza simile al ferro assumendo offensivamente la durezza di un tirapugni, casco, parastinchi etc., in difesa garantendo la possibilità di resistere ad attacchi con armi bianche o da perforazione.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 80+40 Mant. PE

    » Jet [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio simile ad un razzo sul corpo altrui o sul proprio. Questa tecnica è molto versatile, garantendo una molteplicità di utilizzi: utilizzandola sulle proprie gambe, ad esempio, Gin è in grado di eseguire salti particolarmente alti o scatti molto veloci. Imprimendola sulle proprie braccia, invece, può sferrare pugni molto veloci. Utilizzandola su un avversario, invece, può sbilanciarlo o allontanarlo grazie all'effetto sorpresa. Riuscendo a sfiorare il suo braccio prima di essere colpito da un pugno, ad esempio, potrà imprimere grazie al Jet una spinta nella versione opposta e allontanare il pugno avversario per proteggersi.
    Effetto: Protegge da colpi fisici di intensità Grave.
    Costo: 85 PE
     
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    Ricordo che faceva male. Guardarla stare male.

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    SHOYA ISHIDA
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    « O muori da Eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo »
    Quella fuga era un chiaro segno di colpevolezza agli occhi di Shoya, il quale nonostante si fosse mostrato fiducioso verso lo sconosciuto non ottenne alcuna collaborazione dallo stesso; quella serata si sarebbe potuta concludere in breve tempo: un paio di kilometri a piedi verso la stazione di polizia più vicina, un breve interrogatorio, valutazione delle prove del crimine e tutti vissero felici e contenti. No, l’uomo con il casco aveva valutato che scappare a gambe levate probabilmente era l’unico modo per evitare di finire in prigione, e scaraventare un uomo svenuto dal peso considerevole contro l’eroe fosse sufficiente a fermarlo; questo non fu altro che l’inizio di un combattimento ad altissima intensità nel quartiere di Edogawa per di più proprio in una delle sue arterie principali, fortunatamente per entrambi era notte inoltrata e il passaggio di persone sarebbe stato molto raro ancora per qualche ora, almeno fino al primo albeggiare del mattino con il ritorno dei salary man alle loro postazioni.
    Il colpo alla schiena e soprattutto all’addome si faceva sentire, il respiro di Shoya non era così regolare come lo sarebbe stato in una situazione normale, ad ogni contrazione del diaframma doveva sfruttare tutta la sua resistenza e concentrazione per non lasciarsi andare al dolore. Sentiva come se una palla di cannone gli fosse stata sparata addosso da brevissima distanza, l’energia cinetica non era sufficiente a sfondargli le costole, però qualche contrattura muscolare se l’era procurata. Tuttavia il dolore in quel momento gli serviva, gli stava dando la motivazione giusta per continuare a rincorrere il fuggitivo, doveva fermarlo, atterrarlo e immobilizzarlo possibilmente in breve tempo e senza causare nemmeno troppi danni all’area circostante; per quanto essere un Eroe abbia dei vantaggi nell’utilizzo libero dell’unicità aveva degli svantaggi sulle conseguenze delle proprie azioni, quando il tuo nome è sulla bocca di tutti e ogni persona della città di Tokyo inizia a sapere chi sei è un attimo rovinarsi la reputazione.
    A vuoto, Ion Pylon non riuscì a sfiorare nemmeno un lembo della tuta da motociclista dell’avversario, l’attacco di Shoya era stato sì veloce, ma poco efficace vista la sua posizione arretrata; infondo non pensava nemmeno sarebbe stato così facile, aveva difronte uno sconosciuto con un Quirk tutto da scoprire, aveva pochi elementi per iniziare a trarre una conclusione doveva studiare il suo nemico e limitarsi a difendersi senza però permettere alcuna via di fuga, questa sarebbe stata la sua strategia in questa prima fase o almeno fino a che non fosse riuscito a comprendere le potenzialità dell’avversario.
    Ascoltò le parole che gli furono rivolte, ancora questo finto perbenismo e questa falsa buona volontà, se prima gli era stato concesso il beneficio del dubbio adesso non ne aveva più, l’eroe non credette ad un singolo respiro, anzi fu molto attento alla prima parte del discorso: era stato chiamato per nome, questo voleva far intendere che o il vigilante possedeva una vista super accurata oppure aveva in qualche modo intuito il suo nome completo; era dunque in svantaggio, quale altre informazioni erano a sua conoscenza? Diventava evidente che lo scontro non sarebbe stato per nulla facile o da sottovalutare.
    Ti ho creduto e ti ho sottovalutato una volta… questa è stata la conseguenza
    Disse Shoya con fiato spezzato mentre con la mano sinistra si massaggiava il petto.
    D’ora in poi avrai la mia più totale attenzione…
    Continuò subito dopo mentre con gli occhi seguiva il movimento del suo interlocutore, il quale aveva schivato con un balzo in avanti e adesso si stava girando sui talloni per ripartire con un contrattacco. Non ci fu nessun effetto speciale, nessun rumore, nessuna formula proprio come prima; questo portò a dedurre che il tipo di Quirk dell’uomo con il casco non era per nulla legato ad effetti con l’ambiente, probabilmente doveva essere qualcosa che si manifestava con il tocco delle mani, ma cosa nello specifico?
    Eccolo in arrivo, veloce e molto pericoloso, un gancio al lato destro quello che in quel momento teneva ben saldo Ion Pylon, avrebbe potuto provare a schivarlo o pararsi, ma perché non demoralizzare l’avversario con una tecnica di blocco? Sì Shoya optò rapidamente per l’attivazione della sua tecnica Ion Kine, tramite il suo quirk potendo immettere e assorbire energia nell’ambiente circostante aveva la facoltà di percepire l’energia cinetica data da un corpo in movimento e assorbirne tutto l’urto prima che questo potesse anche solo avvenire. Senza muoversi di un centimetro avrebbe passato il bastone dalla mano destra a quella sinistra, liberando così il lato che stava per essere colpito, una falsa speranza per il suo avversario, poi proprio quel late avrebbe iniziato a colorarsi di un viola acceso, il quirk entrava in azione ogni fibra del corpo di Shoya era attivata come inebriata da quel piatto ghiotto. L’energia cinetica generata dall’urto del gancio mancino del nemico era ben più densa di un semplice pugno, riusciva a percepirne la forza, la potenza e la pesantezza; l’uomo con il casco aveva potenziato il suo braccio semplicemente toccandolo, per cui doveva evitare ad ogni costo un contatto diretto con lui, ancora un volta gli sarebbe servito Ion Pylon.
    Mentre Ion Kine agiva divorando l’energia e arrestando il movimento nemico ecco che con la mano sinistra ben salda nel manico del bastone Shoya tentava un affondo diretto allo stomaco del suo avversario, non poteva trafiggerlo perché per quanto appuntito il cristallo incastonato nel bastone non era affilato, però avendo ancora attivo il surplus energetico attivato poc’anzi il colpo avrebbe causato più di un semplice livido.
    Sicuro di sé Shoya non voleva momentaneamente causare del dolore fisico eccessivo al suo interlocutore, ne stava saggiando la forza e preferiva colpirlo a livello morale dimostrandogli che forse non aveva scampo contro di lui, quel pensiero l’avrebbe fatto soffrire di più di qualsiasi colpo diretto al fisico.
    Sinceramente… mi spiace che oggi di qui sia passato proprio io…
    Disse con un tono misto tra il verso dispiacimento e il divertimento.
    Le due tecniche di Shoya sarebbero rimaste attive ancora per qualche minuto, Ion Drug e Ion Kine avrebbero aiutato a difendersi e far stancare l’avversario.



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    Ion Pylon
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    - Abilità:
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    - Specializzazioni:
    SpecializzazioneNarrativa:
    DETECTIVE [A]
    SpecializzazioneLaboratorio:
    QUIRK [A]
    - Tecniche Usate:
    Ion Kine [Livello 4] [Costo PE 85] 1 turno su 3
    L’utilizzatore del Quirk ha la facoltà di assorbire energia cinetica sottraendola all’ambiente circostante, i corpi in movimento entrati nell’area di attivazione della tecnica subiranno un depotenziamento, nello specifico verrà annullata la possibilità di proseguire nella loro traiettoria e verranno fermati. L’effetto può durare fino ad un massimo di tre turni.
    Genere: Tecnica di Blocco
    Danni: //
    Nota: funziona solo se il parametro Quirk è uguale o superiore al parametro Forza avversario

    Ion Drug [Livello 4] [Costo PE 100] 2 turno su 4
    L'utilizzatore del Quirk potrà sfruttare l'energia ionizzante presente nello spettro elettromagnetico (Radio, IR, Visibile, UV, Raggi X ecc.) per generare un Power Up.
    Assorbendo la lunghezza d’onda definita essa verrà sottratta all’ambiente circostante per un raggio di circa 2 metri e mezzo. Questo assorbimento è applicato solo al primo turno di utilizzo della tecnica.
    In questo modo il Caster andrà ad azzerare la carica energetica offensiva intercettata con i palmi delle mani annullandola e potrà convertire tale surplus energetico all'interno del proprio corpo su ogni fibra muscolare.
    Genere: Tecnica di potenziamento
    Effetto: +1 AGI ogni 10 Punti Quirk; 4 Turni


    //
    Scheda | Forza: 32 | Quirk: 500 | Agilità: 493 + 50 = 543 | Energia: 950 - 85 = 865

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    Giunti a quel punto, Gin aveva ormai preso la sua decisione. Gli importava ben poco che Shoya fosse disposto a credergli o meno, in fondo era evidente che non aveva avuto alcuna intenzione di venirgli incontro sin dal primo momento. Alla fin fine ciò che Sumire gli aveva detto sul ragazzo era corretto, dall'essere un borioso all'essere fondamentalmente un boomer nel corpo di un ventenne. In ogni caso, nulla di tutto ciò importava a quel punto: dal momento in cui aveva deciso di mettersi contro l'eroe, che non importava se gli piacesse o meno ma rappresentava la giustizia, quella era diventata semplicemente una battaglia per la vita. Se fosse finito in prigione avrebbe fatto del suo meglio per dimostrare la propria innocenza, e probabilmente non sarebbe stato neanche troppo faticoso farlo, ma rimaneva comunque il fatto che aveva deciso di aggredire un eroe. In quella situazione, quindi, non poteva semplicemente arrendersi per alcun motivo.
    Onestamente gli sarebbe piaciuto poter dire di trovarsi in una situazione di vantaggio, conoscendo già l'unicità dell'avversario mentre lui era all'oscuro dell'entità dei suoi poteri, ma per quanto Sumire avesse cercato di spiegargliela non ci aveva capito mica molto. L'unica cosa che sapeva era che poteva agire ad area, e con quella consapevolezza non aveva alcun senso rimanere distante dato che lui poteva colpire solo da vicino: tra l'essere colpito da lontano o l'essere colpito uguale ma avere la possibilità di contrattaccare tanto valeva serrare le distanze. In una situazione normale sarebbe stato quasi felice che un avversario simile avesse ammesso di averlo sottovalutato, ma non era quello il caso. Sapeva benissimo di essere in svantaggio e non c'era nulla da sottovalutare in lui, era semplicemente riuscito ad assestare un colpo a sorpresa. E, in ogni caso, Gin era un pacifista: non gli piaceva combattere, non gli provocava alcun tipo di sensazione positiva e l'unico motivo per cui lo stava facendo era per semplice autoconservazione. In quel momento non stava misurando le proprie capacità, stava semplicemente cercando un modo per portare la pellaccia a casa il più possibile tutta intera e attaccata al corpo.
    Come aveva preventivato, la sua offensiva non ebbe chissà quale esito. Nuovamente, non ne conosceva le specifiche, ma aveva capito che l'unicità di Shoya faceva molte cose. E se non poteva semplicemente sfondarlo di pugni, l'unica cosa che poteva fare era tatuarlo. E non sarebbe stato per nulla facile. Il colpo allo stomaco arrivò non troppo come una sorpresa, in fondo l'eroe aveva preventivamente cambiato mano con cui sostenere quello strambo pilone, ma pur essendo conscio del colpo in arrivo non poteva fare alcunché per schivarlo. Purtroppo per lui, tutto ciò che gli permetteva di fare la sua unicità era incassare i colpi degli altri per poter mettere a segno i propri, queste erano le debolezze di un'unicità che richiedeva il tocco.
    Non sai... quanto spiace a me... - ridacchiò da dietro il casco rispondendo alla provocazione del membro delle forze dell'ordine. Sfortunatamente Gin non era una persona facile da abbattere psicologicamente, anzi, tutt'altro. E non andava certo a favore di Shoya il fatto che si ritenesse già sconfitto e stesse semplicemente combattendo per puro istinto di sopravvivenza. In quel senso, Gin aveva ben poco onore: avrebbe permesso al suo avversario anche di calpestarlo e sputargli addosso se gli avesse garantito anche una semplice chance di fuga.
    In una bizzarra accoppiata di elementi opposti, quindi, Gin non era per nulla intenzionato a combattere ma, dovendolo fare, sarebbe stato disposto ad utilizzare qualsiasi vile trucchetto fosse nelle sue maniche per far volgere la situazione a proprio favore. Incassato il colpo, si raggomitolò leggermente su sé stesso, portando la mano destra allo stomaco dove era stato colpito. Era una normale azione che chiunque avrebbe compiuto, era un normale istinto umano aggrapparsi ad una parte ferita, un po' per saggiarne lo stato e un po' in cenno di protezione. E anche se quelle intenzioni erano in ogni caso vere, nonostante il dolore, non si sarebbe fermato lì. Quel tocco sarebbe anche servito ad imprimere un tatuaggio di un razzo sulla propria schiena, proprio come quello che aveva impresso al criminale usato come palla di cannone qualche minuto prima. In quel caso lui sarebbe stato il proiettile: la propulsione lo avrebbe probabilmente portato a scivolare verso un lato del bizzarro attrezzo elettrico e quindi a dirigersi come una scheggia verso l'eroe. Approssimandosi a lui avrebbe cercato di estendere di nuovo la mancina, in questo caso puntandola verso il suo volto. Se fosse riuscito a toccargli una guancia, un orecchio o una qualsiasi altra parte del corpo gli avrebbe impresso un tatuaggio di una fiamma che gli avrebbe scaturito una forte vampata di colore, nella speranza di fargli chiudere un occhio o comunque di distrarlo per una manciata di secondi.
    Quel colpo lo aveva colpito per bene, ma se c'era una cosa che aveva imparato negli addestramenti con Tobiko era resistere al dolore: non importava se fossero bastoni, finti pugnali, nunchaku o qualsiasi altro tipo di attrezzo, se Tobi li prendeva in mano facevano male, probabilmente più male di quello che chiunque altro sarebbe riuscito a provocare. E l'attimo di esitazione di Shoya, quasi più interessato a piegare il suo morale rispetto al suo fisico, segnava la separazione tra gli intenti dell'eroe e quelli del vigilante: non esisteva una morale o dell'onore o dell'orgoglio, Gin si sarebbe cavato da quella situazione anche a costo di spararsi nella stratosfera con la sua stessa unicità. L'unico motivo per cui stava dirigendo le sue forze verso l'eroe era perché gli sembrava più facile poter fuggire dopo aver creato un diversivo o aver spossato il suo avversario che semplicemente cercare di fuggire da una persona palesemente più veloce di lui.
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    GIN NAKANO
    FRZ - 180 ❊ QUI - 335 ❊ AGI - 210 ❊ PT [2/4]
    ©
    • Status: Danno medio allo stomaco.
    • Tecniche usate: Jet, Rider Flames.
    • Energia: 420/750


    • Equipaggiamenti:

    Adaptive Suit [Costume] - Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Regalatagli da Tobiko, il simbolo del dipartimento della classe di supporto della UA è stato cancellato dalla schiena per proteggere l'aspirante eroe.
    Peso: [0] / Durata: Permanente.
    Effetto: Protegge da danni medi.

    Helmet [Costume] - Copricapo protettivo, facente parte dell'equipaggiamento individuale, realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa. È utile anche per celare la propria identità.
    Peso: [0] / Durata: Permanente.
    Effetto: Protegge da danni medi.

    Claw [Costume] - Un guanto esoscheletrico costruito interamente in metallo. Una volta indossato si adatta alla persona e si utilizza proprio come se fosse una seconda pelle. È un gioiellino d'ingegneria meccanica: all'inizio si presenta come un semplice bracciale molto massiccio, esercitando una lieve pressione sulla parte centrale, tuttavia, il polsino si trasforma in questo meraviglioso guanto dalle unghie acuminate, un vero e proprio artiglio!
    A dispetto delle apparenze è molto più pericoloso di quel che sembra, essendo composto da una speciale lega di titanio che lo rende immune agli effetti dei Quirk. È in grado di perforare anche oggetti (e persone!) molto resistenti, e lasciare gravi danni.
    Peso: [2] / Durata: Permanente.
    Effetto: Danni medi, +10 FRZ.

    • Lista tecniche:

    » Rider Flames [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio con un pattern a forma di fiamme. Si tratta di un half-sleeve (un tatuaggio che copre generalmente metà arto) che causa ustione nell'area coperta.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 80 PE

    » Crown of Thorns [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio circolare a forma di corona di spine (nota: il tatuaggio avvolge la zona colpita). Il tatuaggio causa costrizione e danni da taglio nella zona colpita. Provoca Sanguinamento.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 100 PE

    » Sailor Rope [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio circolare che rappresenta una corda (nota: il tatuaggio avvolge la zona colpita). Il tatuaggio causa costrizione e può impedire di muovere la parte costretta. Se vengono colpite due parti del corpo (es. entrambi i polsi) queste verranno costrette assieme (come se fossero legate dalla stessa corda).
    Effetto: Paralisi [5 turni]
    Costo: 100 PE

    » Knock-Out Knuckles [Livello 4] - Gin è in grado di imprimere un tatuaggio di un profondo colore nero su una qualsiasi parte del suo corpo. Questo tatuaggio è in grado di aumentare la durezza della parte tatuata aumentandone sia la potenza di attacco che la resistenza. Può essere utilizzata come tecnica offensiva o come difesa localizzata. La parte tatuata assume una consistenza simile al ferro assumendo offensivamente la durezza di un tirapugni, casco, parastinchi etc., in difesa garantendo la possibilità di resistere ad attacchi con armi bianche o da perforazione.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 80+40 Mant. PE

    » Jet [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio simile ad un razzo sul corpo altrui o sul proprio. Questa tecnica è molto versatile, garantendo una molteplicità di utilizzi: utilizzandola sulle proprie gambe, ad esempio, Gin è in grado di eseguire salti particolarmente alti o scatti molto veloci. Imprimendola sulle proprie braccia, invece, può sferrare pugni molto veloci. Utilizzandola su un avversario, invece, può sbilanciarlo o allontanarlo grazie all'effetto sorpresa. Riuscendo a sfiorare il suo braccio prima di essere colpito da un pugno, ad esempio, potrà imprimere grazie al Jet una spinta nella versione opposta e allontanare il pugno avversario per proteggersi.
    Effetto: Protegge da colpi fisici di intensità Grave.
    Costo: 85 PE


    CITAZIONE
    Pur avendo avvisato, chiedo scusa per il ritardo. :**:
    Non ho trovato una notazione di danno per il Pylon quindi ho messo un sempreverde Medio e l'ho fatto passare oltre la suit, se mi sono perso qualcosa dimmi pure.
     
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    Shoya provava una strana sensazione: da un lato era ancora palesemente arrabbiato con se stesso per aver sottovalutato l’avversario, dall’altro iniziava a realizzare che forse quello scontro non avrebbe portato nulla di buono alla sua reputazione da eroe: infatti da lì a poco avrebbe iniziato ad albeggiare e se qualche passante insospettito dallo scontro avesse chiamato la polizia probabilmente avrebbe poi dovuto giustificare tutta la faccenda e non aveva prove in mano che potessero incastrare il motociclista, non sapeva il suo nome, non conosceva il suo volto e nessun aspetto del suo fisico, insomma avrebbe fatto davvero una pessima figura. Ancora una volta si era infilato in una situazione rischiosa per colpa del suo carattere istintivo e borioso, sempre perché voleva dimostrare a sé stesso e agli altri di essere il più forte, il migliore in ogni situazione; dopo tutto questo tempo non aveva imparato nessuna lezione, non che qualcuno avesse avuto occasione di insegnargliela, fino ad ora non era mai uscito sconfitto da uno scontro, al massimo un pareggio, ma mai una sconfitta.
    L’eroe non riusciva a vedere negli occhi il suo interlocutore per cui non aveva la minima idea di come egli stesse reagendo a quelle sue provocazioni, la strategia attuata fin’ora era appunto quella di demotivare l’avversario affinché si arrendesse di sua spontanea volontà, ma non sembrava sortire l’effetto desiderato, anzi.
    Il pugno del nemico impattò nell’aria attorno a Shoya, l’urto fu assorbito e percepito dal Quirk di assorbimento energetico dell’eroe, nonostante non arrivò a toccare la sua pelle fu come se ne avesse potuto saggiare la potenza, quello non era decisamente un normalissimo pugno portato da una persona normale o particolarmente allenata, l’energia assorbita era equipollente all’urto generato da un proiettile sparato a brevissima distanza. Uno sguardo di stupore si dipinse sul volto del giovane, iniziava a domandarsi che genere di Quirk potesse avere questo individuo, il dubbio lo stava letteralmente attanagliando, analizzandone bene i movimenti era chiaro che prima di ogni altra cosa avveniva un tocco con le mani, per cui doveva ben guardarsi dall’essere sfiorato o anche solo toccato, ma allo stesso tempo doveva impedire che lui stesso si toccasse per neutralizzarlo; nel suo arsenale di tecniche Shoya possedeva qualche piccolo trucchetto per elettrizzare il suo avversario, ma non era ancora il momento di girare sul tavolo tutte le sue carte, avrebbe proseguito ancora un po' con la sua strategia di difesa e contrattacco, un po' come un guerriero armato di spada e scudo.
    Affondò il bastone dritto alla bocca dello stomaco del motociclista e la tuta di pelle non fu sufficiente per attutirne l’impatto, Shoya sentì il fiato del nemico smorzarsi e vide il suo corpo raggomitolarsi su se stesso, una reazione spontanea naturale dopo aver ricevuto un colpo di tale forza dritto addosso.
    E con questo siamo più o meno pari, direi…
    Disse con voce profonda e decisa incalzando l’avversario con un tono di sfida, adesso che erano pari si aspettava due reazioni: la più improbabile era la definitiva resa, magari adesso lo sconosciuto avrebbe alzato le mani si sarebbe inginocchiato e avrebbe chiesto scusa, l’altra reazione, la più probabile, era un contrattacco: infatti benché Shoya stesse dando l’aria di non curarsi troppo dei movimenti del nemico lo stava osservando per bene e aveva visto ancora una volta che con la mano sinistra si stava toccando lo stomaco a palmo ben aperto, probabilmente stava attuando su se stesso una qualche forma di guarigione? O chissà quale altra diavoleria, sinceramente non era poi così preoccupato, si sentiva pronto a difendersi, scudo e spada.
    Ascolta amico non c’è bisogno che continui a sforzarti di colpirmi… puoi iniziare con toglierti quel casco, dirmi come ti chiami… e poi forse potremmo accordarci…
    Sottolineò con particolare canzonatura la parola amico proprio per prendere in giro il suo avversario in quanto era stato lui il primo ad abusarne fino a poco prima, adesso forse i ruoli si erano invertiti, l’uomo con il casco stava in silenzio, rispondeva a mala pena, mentre Shoya continuava a parlare dando l’aria di sentirsi a suo agio e in completo controllo della situazione.
    Non ebbe tempo di finire la frase che arrivò il contrattacco, benché l’eroe si aspettasse una qualche forma di offensiva fu ancora una volta sorpreso dall’impressionante velocità del movimento avversario, il quale scattò in avanti letteralmente con la stessa esplosività con cui pochi minuti prima fu lanciato il corpo inerme dell’uomo svenuto; questa era la prova provata del quirk dell’avversario. Un ghigno compiaciuto e divertito si disegnò sul volto il di Shoya il quale ancora una volta non si mosse di un centimetro dalla sua posizione, ma completamente focalizzato e concentrato sull’attimo presente attivò una nuova tecnica difensiva, una delle più forti e spettacolari a livello visivo che possedeva: Ion Nova; il corpo dell’eroe si accese letteralmente come un fiammifero, in un solo istante fu ricoperto per intero da fiamme violacee che esattamente come una seconda pelle avrebbero neutralizzato qualsiasi effetto elementale si sarebbe potuto impattare su di lui. I suoi occhi seguirono il movimento del motociclista, il quale aveva allungato la mano sinistra per toccarlo in volto e causargli chissà quale danno, va bene stare fermi, ma non si sarebbe lasciato toccare sul viso, per cui Shoya con un gesto istintivo alzò le spalle per incassare la testa tra di esse e si chinò di qualche centimetro dalla parte opposta al colpo dell’avversario, il quale impattò quindi sulla spalla. Nonostante la suit e nonostante la tecnica Ion Nova, l’eroe percepì una strana sensazione quando la mano dell’avversario gli toccò la spalla, un leggero bruciore sull’epidermide, niente di grave ma qualcosa che non aveva mai provato fin d’ora, chissà che genere di tecnica avrebbe scatenato se non si fosse difeso con le sue fiamme viola. Non c’era tempo per pensarci, adesso doveva sfruttare l’occasione per sferrare un altro colpo con Ion Pylon, questa volta diretto all’elmo del nemico, più precisamente sulla visiera, se non si fosse tolto quel casco di sua spontanea volontà quanto meno gli avrebbe distrutto la visiera, la parte solitamente più fragile.
    Carico di energia e sicuro della sua difesa impenetrabile Shoya afferrò Ion Pylon nuovamente con entrambe le mani e come se fosse una mazza da baseball cercò di colpire la testa dell’avversario come a voler fare un fuori campo. Fece perno sulla gamba destra e contrè i muscoli alla massima potenza per ruotare il busto alla massima velocità, la distanza ridotta tra i due avrebbe giocato a suo vantaggio in questo momento.
    Vediamo un po' se riesco a guardarti negli occhi finalmente
    Disse mentre avrebbe cercato di colpirlo con tutta la forza che aveva in corpo. In tutto questo scambio ovviamente era ancora aiutato dalla tecnica Ion Kine che come prima continuava il suo lavoro di assorbimento energetico riducendo così l’impatto di movimenti fisici nel suo corpo. Il quirk era il suo scudo in questo momento, mentra la spada era Ion Pylon. Lo scontro continuava ad essere interessante.

    - Status:
    Dolore leggero petto e schiena
    - Equip:
    Full Dive (Quirk - Media)
    Ion Pylon
    Maschera Antigas (3 su 3)
    - Abilità:
    Semiconductor
    - Specializzazioni:
    SpecializzazioneNarrativa:
    DETECTIVE [A]
    SpecializzazioneLaboratorio:
    QUIRK [A]
    - Tecniche Usate:
    Ion Kine [Livello 4] [Costo PE 85] 2 turno su 3
    L’utilizzatore del Quirk ha la facoltà di assorbire energia cinetica sottraendola all’ambiente circostante, i corpi in movimento entrati nell’area di attivazione della tecnica subiranno un depotenziamento, nello specifico verrà annullata la possibilità di proseguire nella loro traiettoria e verranno fermati. L’effetto può durare fino ad un massimo di tre turni.
    Genere: Tecnica di Blocco
    Danni: //
    Nota: funziona solo se il parametro Quirk è uguale o superiore al parametro Forza avversario

    Ion Drug [Livello 4] [Costo PE 100] 3 turno su 4
    L'utilizzatore del Quirk potrà sfruttare l'energia ionizzante presente nello spettro elettromagnetico (Radio, IR, Visibile, UV, Raggi X ecc.) per generare un Power Up.
    Assorbendo la lunghezza d’onda definita essa verrà sottratta all’ambiente circostante per un raggio di circa 2 metri e mezzo. Questo assorbimento è applicato solo al primo turno di utilizzo della tecnica.
    In questo modo il Caster andrà ad azzerare la carica energetica offensiva intercettata con i palmi delle mani annullandola e potrà convertire tale surplus energetico all'interno del proprio corpo su ogni fibra muscolare.
    Genere: Tecnica di potenziamento
    Effetto: +1 AGI ogni 10 Punti Quirk; 4 Turni


    Ion Nova [Livello 4] [Costo PE 85]
    Affinchè funzioni l’utilizzatore deve indossare la tuta Full Dive, la tecnica si attiverà sulle componenti funzionanti qualora la tuta venisse danneggiata durante il combattimento.
    Sfruttando la capacità di interagire con l’energia l’utilizzatore della tecnica Ion Nova sarà in grado di generare un campo ad alta densità di energia adiacente a parte del suo corpo o tutto il suo corpo (dalla testa ai piedi). L’energia instabile si manifesterà sotto forma di plasma dal color violaceo con lo scopo principale di proteggere l’utilizzatore da un qualsiasi attacco di tipo elementale e fisico annullandone gli effetti qualora il suo valore di quirk fosse uguale o superiore a quello dell'avversario. sono compresi anche attacchi di status.
    Il plasma verrà generato fisicamente dalla tuta che genererà un potenziamento in resistenza e sarà visibile ad occhio nudo con delle fiamme color violacee.
    Genere: Tecnica di difesa
    Danno: protezione fino Grave


    Scheda | Forza: 32 | Quirk: 500 | Agilità: 493 + 50 = 543 | Energia: 865 - 85 = 780

    CODE © Saxo



    Tranquillo, Danno medio va benissimo. alle prossime correzioni di scheda sistemo questa parte di Ion Pylon!
     
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    Anche senza le provocazioni dell'avversario, Gin non si sentiva assolutamente in pari con lui. Non riusciva a capire se in quel caso l'eroe fosse serio o stesse semplicemente cercando di fargli abbassare la guardia e in realtà, anche se magari avrebbe dovuto, non gli interessava neppure un granché. Forse il suo unico vero vantaggio in quello scontro, in fondo, era che mentre lui aveva se non altro un'idea ben definita delle abilità e della potenza di Shoya lo stesso non poteva dirsi al contrario. Oggettivamente la sua migliore chance per uscirne sarebbe stata il cercare di fingersi ben più forte di quanto in realtà non fosse, come un animale che si mette a due zampe e gonfia il pelo. Tristemente la sua unicità, per quanto versatile e utile, non gli permetteva in alcun modo uno sfoggio simile. I suoi poteri erano strettamente utilitari e sebbene questo fosse in generale un punto di forza, la verità è che alla fine non potevano fare nulla di più né nulla di meno di ciò che facevano. Le braccia si indurivano, poteva spararsi a gran velocità verso una direzione, poteva causare sensazioni di bruciore e così via, ma non c'era davvero nulla che potesse mostrare in modo da farsi temere dagli altri. I tatuaggi avevano davvero un significato, ed è proprio per questo motivo che non potevano in alcun modo mentire, come fossero davvero uno specchio delle persone che li portavano addosso, incisi sulla loro pelle.
    Proprio per questo motivo, onestamente Gin non riponeva chissà quali speranze nel suo assalto disperato. Se avesse potuto aprirsi, se avesse potuto prendere il suo cuore tra le mani e parlare in totale franchezza allora probabilmente avrebbe detto a Shoya che veramente non gli piaceva l'idea di scontrarsi con lui, che se avesse potuto si sarebbe davvero arreso, avrebbe mostrato il suo volto e tutto il resto. Era difficile continuare a combattere privo della volontà di farlo, un po' per rispetto e un po' per timore. Chiaramente non gli perdonava tutto ciò che aveva fatto a Sumire, ma era passato tanto tempo e in fondo non era neppure il suo compito quello di vendicarsi per la ragazza. In un'altra occasione forse lo avrebbe fatto, ma in quella gigantesca ed orribile incomprensione neppure la voglia di difendere il proprio orgoglio e quello della sua fidanzata riusciva a superare il semplice desiderio di trovarsi da tutt'altra parte, sul suo divano al calduccio.
    Vide l'aspirante eroe come ricoprirsi di fiamme, e considerato che non lo aveva neppure toccato era abbastanza evidente non fosse una conseguenza del suo tatuaggio. A quel punto, il vincitore in una battaglia tra due unicità versatili come le loro sarebbe semplicemente stato quello che aveva una maggiore esperienza nel suo utilizzo, e di certo questo assunto non era favorevole al Nakano. Il suo assalto si concluse in un buffetto sulla spalla e il pronto contrattacco dell'avversario. Forse se questi non avesse utilizzato letteralmente una colonna per attaccarlo la prospettiva di vincere o perlomeno non uscire carbonizzati da quello scontro sarebbe stata vagamente più rosea. Oltre a colpire forte quell'affare poteva anche essere utile per mantenere le distanze, l'unico scenario che Gin davvero non poteva permettere. Presa coscienza di ciò, e anche considerando la straordinaria velocità dell'eroe, la possibilità di schivare il colpo allontanandosi era semplicemente fuori dall'equazione.
    Fortunatamente, il fatto che imponesse visibilmente la propria unicità col tocco era forse riuscito in qualche modo ad incutere quel leggero timore impossibile in cui sperava: se normalmente bloccare le mani o le gambe ad un nemico può essere una mossa vantaggiosa non vale lo stesso se si tenta di bloccare qualcuno che al semplice tocco può bruciarti o scaraventarti via. Probabilmente anche per questo Shoya stava ora facendo così tanto affidamento su quel pilone... che tristemente Gin non poteva sperare di contrastare in alcun modo.
    Ritirando velocemente la mano con cui aveva imposto le fiamme sull'eroe verso di sé e contemporaneamente ergendo il braccio opposto a protezione del cranio. Rinforzando la parata con la mano opposta come di consueto avviene negli scontri corpo a corpo, quel contatto pelle contro pelle sarebbe servito anche a rinforzare il braccio destro per evitare che il colpo lo fracassasse in mille pezzi. Per quanto leggermente tardivo a causa della velocità superiore dell'avversario il braccio destro che si opponeva al colpo era sia potenziato dall'unicità che fasciato dall'artiglio in metallo e riuscì quindi ad assorbire abbastanza decentemente la forza dell'impatto, che però si scatenò sul suo intero corpo facendolo arrancare leggermente verso sinistra. Il suo casco venne colpito di rimando dal proprio artiglio sotto la pressione del colpo ma fortunatamente era rimasto tutto sommato integro, per ora. In quel momento difendere la propria identità era la cosa più importante, sarebbe persino giunto a carbonizzarsi da solo il volto se ce ne fosse stato il bisogno.
    Ehi, non siamo ancora a questo punto della nostra frequentazione. - ironizzò mentre cercava di riprendersi dal colpo subito, un paio di metri di fronte all'avversario, scrollando le braccia - Dovresti prima offrirmi almeno uno o due caffé. - sospirò. In quel caso la sua fastidiosa ironia agiva nel tentativo di calmarsi e rientrare in controllo della situazione. Purtroppo per lui stava davvero iniziando a stancarsi e raramente aveva utilizzato la sua unicità così spesso mentre l'avversario, chiaramente più allenato di lui, non sembrava accusare particolarmente la stanchezza. Concludere quell'affare in fretta non sembrava possibile, arrendersi non pareva accettabile, quindi quale era la mossa giusta da fare? Detto in tutta sincerità non ne aveva la minima idea.
    Non che avesse funzionato precedentemente ma cercò di scagliarsi di nuovo verso il ragazzo e, utilizzando l'artiglio, di ferirlo all'altezza dello stomaco con un fendente della mano portato da destra verso sinistra. In quel momento l'unica soluzione gli sembrava il contrario di quella precedente: cercare di farsi sottovalutare e poi, una volta distrutto, tentare un'ultima manovra evasiva inaspettata, forse scagliandosi nel cielo tramite l'applicazione di numerosi Jet come un qualche cattivo sconfitto nei cartoni animati. Più che un piano, però, quello assomigliava ad un'estremamente poco probabile speranza.
    Embarrassed they found a knife Went back and they found it twice
    FREELANCE
    LVL7
    GIN NAKANO
    FRZ - 180 ❊ QUI - 335 ❊ AGI - 210 ❊ PT [2/4]
    ©
    • Status: Danno medio allo stomaco, danno lieve al braccio destro.
    • Tecniche usate: Knock-Out Knuckles
    • Energia: 340/750


    • Equipaggiamenti:

    Adaptive Suit [Costume] - Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Regalatagli da Tobiko, il simbolo del dipartimento della classe di supporto della UA è stato cancellato dalla schiena per proteggere l'aspirante eroe.
    Peso: [0] / Durata: Permanente.
    Effetto: Protegge da danni medi.

    Helmet [Costume] - Copricapo protettivo, facente parte dell'equipaggiamento individuale, realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa. È utile anche per celare la propria identità.
    Peso: [0] / Durata: Permanente.
    Effetto: Protegge da danni medi.

    Claw [Costume] - Un guanto esoscheletrico costruito interamente in metallo. Una volta indossato si adatta alla persona e si utilizza proprio come se fosse una seconda pelle. È un gioiellino d'ingegneria meccanica: all'inizio si presenta come un semplice bracciale molto massiccio, esercitando una lieve pressione sulla parte centrale, tuttavia, il polsino si trasforma in questo meraviglioso guanto dalle unghie acuminate, un vero e proprio artiglio!
    A dispetto delle apparenze è molto più pericoloso di quel che sembra, essendo composto da una speciale lega di titanio che lo rende immune agli effetti dei Quirk. È in grado di perforare anche oggetti (e persone!) molto resistenti, e lasciare gravi danni.
    Peso: [2] / Durata: Permanente.
    Effetto: Danni medi, +10 FRZ.

    • Lista tecniche:

    » Rider Flames [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio con un pattern a forma di fiamme. Si tratta di un half-sleeve (un tatuaggio che copre generalmente metà arto) che causa ustione nell'area coperta.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 80 PE

    » Crown of Thorns [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio circolare a forma di corona di spine (nota: il tatuaggio avvolge la zona colpita). Il tatuaggio causa costrizione e danni da taglio nella zona colpita. Provoca Sanguinamento.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 100 PE

    » Sailor Rope [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio circolare che rappresenta una corda (nota: il tatuaggio avvolge la zona colpita). Il tatuaggio causa costrizione e può impedire di muovere la parte costretta. Se vengono colpite due parti del corpo (es. entrambi i polsi) queste verranno costrette assieme (come se fossero legate dalla stessa corda).
    Effetto: Paralisi [5 turni]
    Costo: 100 PE

    » Knock-Out Knuckles [Livello 4] - Gin è in grado di imprimere un tatuaggio di un profondo colore nero su una qualsiasi parte del suo corpo. Questo tatuaggio è in grado di aumentare la durezza della parte tatuata aumentandone sia la potenza di attacco che la resistenza. Può essere utilizzata come tecnica offensiva o come difesa localizzata. La parte tatuata assume una consistenza simile al ferro assumendo offensivamente la durezza di un tirapugni, casco, parastinchi etc., in difesa garantendo la possibilità di resistere ad attacchi con armi bianche o da perforazione.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 80+40 Mant. PE

    » Jet [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio simile ad un razzo sul corpo altrui o sul proprio. Questa tecnica è molto versatile, garantendo una molteplicità di utilizzi: utilizzandola sulle proprie gambe, ad esempio, Gin è in grado di eseguire salti particolarmente alti o scatti molto veloci. Imprimendola sulle proprie braccia, invece, può sferrare pugni molto veloci. Utilizzandola su un avversario, invece, può sbilanciarlo o allontanarlo grazie all'effetto sorpresa. Riuscendo a sfiorare il suo braccio prima di essere colpito da un pugno, ad esempio, potrà imprimere grazie al Jet una spinta nella versione opposta e allontanare il pugno avversario per proteggersi.
    Effetto: Protegge da colpi fisici di intensità Grave.
    Costo: 85 PE


    CITAZIONE
    Chiedo per un'ultima volta scusa per il ritardo, ora non ho più viaggi programmati e sono tutto tuo. :neko:
     
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    L’impatto echeggiò lungo tutta la via di Edogawa, la nuova arma di Shoya aveva impattato violentemente contro le braccia del suo avversario, il quale ancora una volta era riuscito a difendere la propria identità: infatti il casco fu leggermente danneggiato dall’urto di contraccolpo, ma non finì in frantumi come invece l’eroe aveva sperato.
    Il motociclista riusciva ancora a difendersi con grande velocità e prontezza di riflessi, i suoi movimenti erano dettati da una fredda lucidità mentale che era rimasta costante fin dall’inizio, niente di quanto accaduto aveva rallentato o frenato lo spirito di questo sconosciuto mascherato. Il corpo di Shoya vibrava ancora dalla forza con cui aveva colpito il nemico, le fiamme violacee iniziavano a spegnersi, Ion Nova si stava disattivando e il campo energetico di protezione che si era formato attorno al suo corpo stava svanendo. Com’è possibile che dopo quanto dimostrato non ci fosse nemmeno il briciolo di esitazione o di paura nei movimenti dell’avversario? Questo pensiero stava attanagliando la mente del giovane eroe che dovette costringersi a cambiare strategia rapidamente, lui che fino ad ora stava facendo la voce grossa, quello sicuro di sé per atterrire il suo interlocutore, stava subendo il danno psicologico come se avesse colpito uno specchio. Forse l’avversario era ben più forte di quanto stesse dimostrando? Non dimostrava paura perché poteva far leva su qualche asso nella manica? Quale di queste ipotesi era quella reale? Shoya analizzò le sue azioni compiute fino ad ora, effettivamente anche lui stesso si era limitato a difendersi e colpire con il bastone e non aveva mostrato la vera forza del suo Quirk, questo ragionamento poteva quindi valere anche per il nemico, egli stesso magari si stava nascondendo con questi semplici attacchi diretti per poi sfoggiare al momento giusto la sua vera forza.
    il diaframma dell’eroe si muoveva più rapidamente rispetto all’inizio dello scontro, aveva usato parecchie energie e le tecniche Ion Drug e Ion Kine stavano per terminare il loro effetto, Shoya lo sentiva, percepiva quello sprint muscolare che piano piano si stava affievolendo e quella sensazione di poter cibarsi dell’energia cinetica generata dagli urti diventare senso di vuoto, stava perdendo quella percezione spaziale attorno a sé, tuttavia poteva sicuramente resistere per un altro round, doveva farlo necessariamente anche perché il nemico stava per colpire ancora con un fendente in arrivo da sinistra all’altezza dello stomaco. Come se non bastasse il motociclista continuava a parlare con ironia vantandosi del fatto che era riuscito a difendersi, continuando a prendersi gioco di lui. Questo modo di comportarsi non fece altro che scattare una scintilla nella mente di Shoya: infatti si sentì sicuro della prossima mossa, doveva giocare una carta vincente, qualcosa che potesse mettere davvero in difficoltà il nemico; era arrivato il momento di attivare il potere di Ion Pylon, ma allo stesso tempo doveva difendersi da quel colpo nel miglior modo possibile.
    L’eroe stringeva ancora il bastone con entrambe le mani per via del colpo di prima, per cui non fu difficile scatenare ancora una volta il suo Quirk attraverso il palmo delle mani e infonderlo in Ion Pylon tramite la tecnica Ion Charge, la tuta s’illuminò ancora una volta di viola, ma fu come un lampo, tutto il colore confluì nella mano sinistra e si riversò lungo il manico del bastone fino a toccare la pietra azzurra incastonata sulla cima e l’effetto fu istantaneo: un campo elettromagnetico ad altissima intensità fu generato da quell’epicentro e per aiutarsi nella stabilità Shoya avrebbe conficcato il bastone nel terreno tra il suo corpo e quello dell’avversario. Una fortissima pressione dovuta alle scariche elettriche era tangibile e visibile ad occhio nudo, qualsiasi corpo all’infuori del suo avrebbe subito dei danni gravi e prolungati per il tempo di permanenza all’interno del campo elettrostatico. Il volto del giovane era mutato, il suo sguardo era diventato in qualche modo “malvagio”, le sopracciglia puntavano verso il basso, i denti stretti e la bocca serrata, i muscoli del viso e del corpo contratti alla massima potenza, quella era una mossa che ribaltava completamente le carte in tavola. Per non bastare avrebbe utilizzato la mano destra per afferrare il polso del nemico, praticamente si sarebbe lasciato colpire da quel fendente artigliato consapevole che Ion Kine ne avrebbe attutito in parte l’urto o forse tutto, infatti dipendeva da quanta forza avrebbe impresso l’avversario in quel colpo, se il potere del Quirk di Shoya sarebbe stato superiore allora avrebbe fermato il fendente e con la mano destra sarebbe riuscito a serrare facilmente il polso nemico, così facendo avrebbe fatto in modo di trattenerlo all’interno di quel campo elettromagnetico il più a lungo possibile.
    Tutta quell’energia scatenata aveva animato il cuore e lo spirito dell’eroe che finalmente era riuscito a liberare tutto il suo potere senza più doversi trattenere per continuare quel gioco di strategia, da adesso avrebbe continuato la partita a carte scoperte.
    Dovremmo ricominciare da capo… io e te… magari con un ballo… vediamo se riesci a muoverti adesso…
    Anche parlare sarebbe stato complicato in un campo ad alta pressione energetica come quello, sebbene Shoya fosse immune agli effetti del suo Quirk fin dalla nascita non poteva fare a meno di subire comunque il cambiamento della pressione atmosferica e della temperatura, anche lui non sarebbe durato poi molto, ma sicuramente più a lungo del nemico.
    Sai già qual è la condizione per la quale potrei fermare tutto questo… avanti amico


    - Status:
    Dolore leggero petto e schiena e stomaco
    - Equip:
    Full Dive (Quirk - Media)
    Ion Pylon ATTIVATO
    Descrizione: Bastone di circa un metro di lunghezza costruito in gran parte da un materiale creato in laboratorio che gli conferisce una struttura a spirale per circa tutta la lunghezza rendendolo prevalentemente rigido e parzialmente elastico. La struttura è interamente ricoperta da trame di Argento che si concentrano maggiormente alle due estremità: un’estremità è appuntita ideale per piantarsi su qualsiasi superficie e fare in modo che il bastone stia stabile, l’altra estremità termina con una struttura ovoidale in cui è presente una maggior quantità di argento ideale per una maggiore conduttività elettrica.
    Il bastone è stato costruito affinché possegga internamente una batteria a ioni ricaricabile che attivata permetta di generare un campo elettromagnetico ionizzato di cui lui stesso sarà il centro e il raggio è di circa due metri e mezzo: esempio, se piantato in un terreno piano il campo elettromagnetico avrà la forma di una semisfera.
    Il campo elettromagnetico produrrà un danno elementare Medio-Grave all'attivazione a chiunque si trovi all'interno del raggio d'attivazione, oppure se qualcuno all'esterno del raggio di attivazione dovesse entrarci quando il campo elettromagnetico è attivo.
    All'interno del campo elettromagnetico qualsiasi attacco di tipo elementare subirà una riduzione di intensità di uno step; esempio da Grave a Medio-Grave.
    Il bastone è attivabile solo tramite la tecnica Ion Charge, una volta attivato la carica del bastone dura tre turni, poi ci saranno necessariamente due turni di riposo e poi potrà essere riattivato nuovamente con la stessa specifica tecnica.
    Il bastone ha un colore grigio quando è inattivo, brilla in azzurro quando invece è attivo.

    Maschera Antigas (3 su 3)
    - Abilità:
    Semiconductor
    - Specializzazioni:
    SpecializzazioneNarrativa:
    DETECTIVE [A]
    SpecializzazioneLaboratorio:
    QUIRK [A]
    - Tecniche Usate:
    Ion Kine [Livello 4] [Costo PE 85] 3 turno su 3
    L’utilizzatore del Quirk ha la facoltà di assorbire energia cinetica sottraendola all’ambiente circostante, i corpi in movimento entrati nell’area di attivazione della tecnica subiranno un depotenziamento, nello specifico verrà annullata la possibilità di proseguire nella loro traiettoria e verranno fermati. L’effetto può durare fino ad un massimo di tre turni.
    Genere: Tecnica di Blocco
    Danni: //
    Nota: funziona solo se il parametro Quirk è uguale o superiore al parametro Forza avversario

    Ion Drug [Livello 4] [Costo PE 100] 4 turno su 4
    L'utilizzatore del Quirk potrà sfruttare l'energia ionizzante presente nello spettro elettromagnetico (Radio, IR, Visibile, UV, Raggi X ecc.) per generare un Power Up.
    Assorbendo la lunghezza d’onda definita essa verrà sottratta all’ambiente circostante per un raggio di circa 2 metri e mezzo. Questo assorbimento è applicato solo al primo turno di utilizzo della tecnica.
    In questo modo il Caster andrà ad azzerare la carica energetica offensiva intercettata con i palmi delle mani annullandola e potrà convertire tale surplus energetico all'interno del proprio corpo su ogni fibra muscolare.
    Genere: Tecnica di potenziamento
    Effetto: +1 AGI ogni 10 Punti Quirk; 4 Turni


    Ion Charge [Livello 4] [Costo PE 80]
    Shoya ha la capacità di infondere energia all’interno di strumenti che possono immagazzinarla, quindi che siano composti di un materiale adatto alla carica elettrica e altri generi di energia. Toccando l’oggetto designato tramite i palmi delle mani esso verrà caricato di un surplus energetico istantaneo dovuto alla capacità ionizzante del Quirk. Il dispositivo caricato subirà un’attivazione immediata della sua funzione.
    Genere: Tecnica di assorbimento
    Effetto: Attivazione Equip


    Scheda | Forza: 32 | Quirk: 500 | Agilità: 493 + 50 = 543 | Energia: 700

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    Non ci voleva certo un genio del combattimento per capire che quell'attacco disperato non avrebbe in alcun modo sortito un effetto diverso dai precedenti, e questo era in un certo senso positivo considerando che Gin non poteva certamente definirsi tale. L'unico, semplicissimo fatto che gli aveva fatto mantenere un minimo di sanità mentale durante quello scontro era il sapere già in anticipo che con ogni probabilità nulla di ciò che avrebbe potuto fare avrebbe potuto dargli una sola chance di riuscita. E' facile distruggere la determinazione di qualcuno sicuro di sé dimostrando che i suoi sforzi sono vani, certamente più difficile invece è cercare di spezzare un uomo senza speranze. La definizione da manuale, insomma, di un uomo a cui non rimane nulla da perdere.
    E proprio come previsto, il suo assaltò fallì ancora una volta. Cioè, l'avversario si era lasciato colpire, ma è implicito nella sua definizione che se qualcuno si lascia colpire lo fa per ottenere un vantaggio fisico o tattico, in questo Tobiko era stato un buon insegnante. E questo poteva voler dire solo una cosa per Gin, ovvero brutte notizie. Forse era finalmente giunto il momento in cui Shoya avrebbe attivato i suoi attacchi ad area o qualsiasi cosa fossero invece di provare a picchiarlo con un enorme elemento d'arredo dal pessimo design mentre si ricopriva di varie patine luminescenti.
    L'eroe di Lifeline lo afferrò per il polso della mano coperta dall'artiglio e... boh, fece qualcosa. Se quando Sumire aveva cercato di spiegargli il loro allenamento le dinamiche dell'unicità del ragazzo gli erano rimaste oscure non poteva certamente dire di averci capito tanto di più ora che aveva avuto modo di affrontarlo a sua volta. Considerato però che la questione non lo interessava particolarmente, almeno non tanto quanto uscirne con tutta la pellaccia attaccata al corpo, decise di non interrogarvisi troppo. Nell'aria si stava diffondendo una sensazione certamente non piacevole e una sorta di solletico sempre più insistente si diffondeva su tutto il suo corpo accompagnato da quello che sembrava uno spiacevole ronzio. Gli fu evidente sin da subito che anche la suit che gli aveva regalato Tobiko avrebbe potuto fare ben poco contro quell'unicità. Non cercò di analizzare più approfonditamente le cose: era un semplice studente di storia dell'arte e non di fisica e l'unica cosa da capire era chiara, ovvero la sua incapacità di poter danneggiare in qualsivoglia modo quel pilone dato che era interamente costituito da materia inorganica. A conti fatti quello e il fatto che faceva male erano le uniche due informazioni veramente necessarie da comprendere in quel momento.
    Per un attimo una parte della sua mente si domandò se tutto quello era corretto. Era giusto infilare una persona in un microonde senza alcun motivo? Era vero, lo aveva attaccato, ma c'era anche da dire che l'eroe non gli aveva dato troppa scelta. Per quanto rispettasse il loro lavoro non voleva neanche ritrovarsi a vivere in una nazione dove doveva per forza seguire gli ordini di qualcuno solo perché era dotato di una Licenza. D'altro canto, era anche vero che il ragazzo aveva i suoi ragionevoli motivi per sospettare di lui. Forse gli dava solamente fastidio che lo avesse automaticamente considerato un complice del ladro, se lo avesse considerato sin da subito un vigilante sarebbe stato più prono a collaborare. O molto più probabilmente no. E in ogni caso era l'eroe per primo a non voler collaborare. Cavolo, l'unico motivo per cui aveva dovuto fermare lui quel tizio era perché probabilmente il signor Ishida era troppo impegnato a lucidarsi il pilone ed autocompiacersi di quanto era grosso e duro per pattugliare le strade come gli era stato assegnato. Ok, era evidente che il suo cervello si stesse semplicemente sciogliendo a causa di qualsiasi-cosa-stesse-succedendo in quel momento.
    Sbattendo un paio di volte le palpebre da dietro il casco e scuotendo leggermente la testa cercò di riprendere coscienza di sé stesso. Non importavano i se, i ma e i forse, contava solamente la situazione in cui si trovava adesso. Digrignò i denti osservando l'eroe di fronte a lui: sin dall'inizio non aveva alcuna intenzione di combatterlo, ma a giudicare dallo sguardo del ragazzo non si poteva forse dire lo stesso di lui. Eppure, giunto a quel punto, l'unica opzione che gli rimaneva era davvero la diplomazia. Ma quanto sarebbe potuto essere aperto alla diplomazia quell'eroe ora che si erano scontrati se non lo era stato sin dall'inizio? Beh, considerando che gli stava ancora offrendo una scelta e non lo stava aprendo come una scatoletta di tonno forse almeno qualche microscopica possibilità c'era.
    Va... va... va bene... - cercò di mugugnare per come possibile in quella situazione - Ma... de... devi ascoltarmi... - aggiunse quindi, muovendo la mano libera e tremolante verso il proprio lembo di pelle più vicino. In tutta onestà collaborare era un conto e fidarsi era un altro. Era aperto al dialogo, sì, ma certamente non mentre veniva soffritto lentamente e nonostante tutto non era disposto a fidarsi di Shoya. Per quel che ne sapeva avrebbe potuto scegliere di non disattivare la cupola fino ad avere una confessione... e per confessione si intende solo ed esclusivamente ciò che lui voleva sentirsi dire. Gin aveva partecipato ad abbastanza manifestazioni per la pace da sapere quanto era brutale la polizia nel suo Paese e nulla escludeva gli eroi lo fossero egualmente.
    Se fosse riuscito a toccarsi in una qualsiasi parte si sarebbe nuovamente imposto il tatuaggio di un Jet diretto nella direzione opposta di Shoya. I risultati plausibili erano due: o sarebbe riuscito a sfuggire alla sua presa o se lo sarebbe tirato dietro. Nel secondo caso sperava che lo sbalzo fosse abbastanza da fargli interrompere l'attacco, per quanto il suo esito sperato fosse certamente il primo.
    Qualora fosse riuscito a liberarsi e a giungere ad una distanza da Shoya che lo tenesse al sicuro da attacchi improvvisi, ancora tremolante si sarebbe chinato a terra tenendo le mani in alto. Da ciò che aveva potuto osservare l'eroe la sua unicità si attivava tramite l'imposizione delle mani quindi quello doveva sembrare se non altro un convincente segnale di resa. Era davvero disposto a parlare, un po' meno ad arrendersi alle decisioni arbitrarie del suo avversario, ma tanto valeva parlarne. In quel preciso istante la sua idea migliore era quella di acconsentire a rimuoversi il casco e quindi mostrare la sua identità a patto che l'eroe lo lasciasse andare. Se avesse visto il suo muso in futuro in altre situazioni sospette o lo avesse trovato in qualche lista della polizia avrebbe potuto arrestarlo, altrimenti avrebbe avuto la conferma che c'era qualcun altro, per quanto non autorizzato, disposto a proteggere le persone di Tokyo. Per quanto lo riguardava quella situazione giovava ad entrambi, ma bisognava vedere come la pensava Shoya... e soprattutto se sarebbe riuscito a liberarsi o meno.
    Embarrassed they found a knife Went back and they found it twice
    FREELANCE
    LVL7
    GIN NAKANO
    FRZ - 180 ❊ QUI - 335 ❊ AGI - 210 ❊ PT [2/4]
    ©
    • Status: Danno medio allo stomaco, danno lieve al braccio destro, danni medi su tutto il corpo.
    • Tecniche usate: Jet
    • Energia: 255/750


    • Equipaggiamenti:

    Adaptive Suit [Costume] - Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Regalatagli da Tobiko, il simbolo del dipartimento della classe di supporto della UA è stato cancellato dalla schiena per proteggere l'aspirante eroe.
    Peso: [0] / Durata: Permanente.
    Effetto: Protegge da danni medi.

    Helmet [Costume] - Copricapo protettivo, facente parte dell'equipaggiamento individuale, realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa. È utile anche per celare la propria identità.
    Peso: [0] / Durata: Permanente.
    Effetto: Protegge da danni medi.

    Claw [Costume] - Un guanto esoscheletrico costruito interamente in metallo. Una volta indossato si adatta alla persona e si utilizza proprio come se fosse una seconda pelle. È un gioiellino d'ingegneria meccanica: all'inizio si presenta come un semplice bracciale molto massiccio, esercitando una lieve pressione sulla parte centrale, tuttavia, il polsino si trasforma in questo meraviglioso guanto dalle unghie acuminate, un vero e proprio artiglio!
    A dispetto delle apparenze è molto più pericoloso di quel che sembra, essendo composto da una speciale lega di titanio che lo rende immune agli effetti dei Quirk. È in grado di perforare anche oggetti (e persone!) molto resistenti, e lasciare gravi danni.
    Peso: [2] / Durata: Permanente.
    Effetto: Danni medi, +10 FRZ.

    • Lista tecniche:

    » Rider Flames [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio con un pattern a forma di fiamme. Si tratta di un half-sleeve (un tatuaggio che copre generalmente metà arto) che causa ustione nell'area coperta.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 80 PE

    » Crown of Thorns [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio circolare a forma di corona di spine (nota: il tatuaggio avvolge la zona colpita). Il tatuaggio causa costrizione e danni da taglio nella zona colpita. Provoca Sanguinamento.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 100 PE

    » Sailor Rope [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio circolare che rappresenta una corda (nota: il tatuaggio avvolge la zona colpita). Il tatuaggio causa costrizione e può impedire di muovere la parte costretta. Se vengono colpite due parti del corpo (es. entrambi i polsi) queste verranno costrette assieme (come se fossero legate dalla stessa corda).
    Effetto: Paralisi [5 turni]
    Costo: 100 PE

    » Knock-Out Knuckles [Livello 4] - Gin è in grado di imprimere un tatuaggio di un profondo colore nero su una qualsiasi parte del suo corpo. Questo tatuaggio è in grado di aumentare la durezza della parte tatuata aumentandone sia la potenza di attacco che la resistenza. Può essere utilizzata come tecnica offensiva o come difesa localizzata. La parte tatuata assume una consistenza simile al ferro assumendo offensivamente la durezza di un tirapugni, casco, parastinchi etc., in difesa garantendo la possibilità di resistere ad attacchi con armi bianche o da perforazione.
    Effetto: Danno Grave.
    Costo: 80+40 Mant. PE

    » Jet [Livello 4] - Tramite il contatto, Gin è in grado di imprimere un tatuaggio simile ad un razzo sul corpo altrui o sul proprio. Questa tecnica è molto versatile, garantendo una molteplicità di utilizzi: utilizzandola sulle proprie gambe, ad esempio, Gin è in grado di eseguire salti particolarmente alti o scatti molto veloci. Imprimendola sulle proprie braccia, invece, può sferrare pugni molto veloci. Utilizzandola su un avversario, invece, può sbilanciarlo o allontanarlo grazie all'effetto sorpresa. Riuscendo a sfiorare il suo braccio prima di essere colpito da un pugno, ad esempio, potrà imprimere grazie al Jet una spinta nella versione opposta e allontanare il pugno avversario per proteggersi.
    Effetto: Protegge da colpi fisici di intensità Grave.
    Costo: 85 PE
     
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22 replies since 5/3/2022, 18:01   446 views
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