Licenza Tobiko Fukuda

Licenza Permanente - Utente: ddraig

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    TOBI FUKUDA
    L'uomo di Aogiri pareva avere un'idea piuttosto precisa di chi fosse, e non mancò di farglielo presente. Era una palese provocazione, ma anche un poco velato tentativo di mettersi in una posizione di autorità, sapeva perfettamente chi era il ragazzo, cosa aveva fatto, per chi lavorava e chi lo aveva accompagnato. Finché si parlava di lui e del Palazzo Reale, Tobi riuscì a rimanere stoico, ma le poche parole rivolte invece su Sumire gli fecero stringere la mascella vagamente indispettito. Si sforzò di limitare a quello le sue dimostrazioni e di ingoiare il rospo, l'ultima cosa che voleva fare era il loro gioco, era stata una reazione inevitabile al coinvolgimento di una persona che non c'entrava, ma quella persona al momento era al sicuro e per quanto "sapessero" di lei quello che Tobi faceva lì non avrebbe influenzato il suo destino. Tentò quindi di mantenere la conversazione sui toni amichevoli settati dal terrorista, ma fingendo che nulla di ciò lo destabilizzasse più di tanto per non dare al terrorista troppa soddisfazione.
    -Corretto, era un agente esterno, mi era stata affiancata per sopperire alla crisi del personale. Chiaramente nessuno si aspettava quella situazione.- Spiegò il ragazzo, come a voler giustificare come un tirocinante e un esterno si erano trovanti al cospetto di Hanzo Takashi e di Shinya Ichinose, erano solo due piccoli procioni che avevano ingenuamente finito per frugare il cestino sbagliato ed avevano rischiato di essere impallinati.
    Alla domanda di Tobi relativa agli esplosivi, l'uomo parve dimostrarsi interamente collaborativo, sembrava non avesse grande intenzione di gonfiare o bluffare, non aveva detto una singola parola relativa alle bombe, si era sempre limitato ad esibirle tramite gesti ed allusioni: anche questa volta infatti invece di rispondere al ragazzo fece un cenno alla sua complice che fece fuoriuscire una orripilante ed enorme massa di carne da un foro sul suo collo - inizialmente amorfa ma manifestandosi del tutto si dimostrò vagamente simile alla parte superiore di un corpo umano, perlopiù grazie ad un paio di braccia che dettavano la forma. Attaccate a quella massa pulsante sinceramente difficile da guardare vi erano altre cariche di esplosivo, ed esaurito il suo compito di macabro espositore la disgustosa appendice venne riassorbita dal collo della ragazza.
    A quel punto, l'uomo di Aogiri considerò soddisfatta la domanda di Tobi, ed asserì che non avrebbero mai osato rovinare un edificio del genere. Il ragazzo, dal fatto che le bombe fossero state dimostrate invece che annunciate e da quella seconda affermazione sul valore culturale del Monolite, si sbilanciò a credere che non vi fossero altre cariche in giro. Sembrava semplicemente l'assunto più logico, a quel punto, come anticipato il comportamento dell'uomo non sembrava puntato al bluff, pareva determinato ad impressionare Tobi con ciò che realmente aveva. Che, chiariamoci, era un sacco di roba quindi era più che legittimo puntasse allo show-and-tell e non al bluff.
    -Capisco, d'accordo, grazie.- Ringraziare criminali come quelli era una delle parti più difficili del lavoro, ma aveva fatto una richiesta e sebbene non potesse essere al cento percento sicuro gli esplosivi fossero tutti lì doveva considerarla soddisfatta. E ringraziare, perché li rispettava ed erano alla pari eccetera. L'uomo di Aogiri a quel punto decise di passare al "tu", asserendo che erano tutti amici, cosa che fece quasi salire il sangue alla testa a Tobi ma rimase perfettamente composto. -Non ho moltissimi amici ma li conosco tutti per nome, quindi potremmo iniziare da lì.- Non riuscì a confermargli esplicitamente che sì, erano tutti amici, sembrava troppo una presa in giro e non voleva rischiare. -Mi chiamo Fukuda. Tu invece saresti...?- Non che se ne facesse molto del nome di quel tizio, senza contare che poteva dirgli letteralmente qualsiasi combinazione di sillabe esistente e Tobi si sarebbe accontentato. D'altro canto, non poteva neanche continuare a chiamarlo "terrorista" o "uomo di Aogiri", se gli fosse scappato a voce alta non sarebbe stato un grande passo verso il farseli amici.
    L'individuo, dopo quella dichiarazione di amicizia, si avvicinò verso Tobi lentamente e questi si sforzò di rimanere fermo, sebbene la cosa non lo entusiasmasse l'altro non sembrava avere intenzioni ostili per ora, dunque meglio lasciarlo fare. Non si spostò di un centimetro, tendendo anzi la mano sinistra spalancata leggermente all'indietro, in un tacito segnale alla sua compagna di squadra - non particolarmente famosa per la diplomazia - di lasciare avvicinare il criminale e che andava tutto bene.
    Ed in effetti, le parole che l'uomo sussurrò quasi al suo orecchio, udibile solo da lui, furono decisamente illuminanti. Non volevano Raiden Mei, volevano Miller. Di nuovo. Evidentemente avevano immaginato che chiedendo di lui non gli sarebbe mai stato consegnato, ma speravano invece che chiedendo di Mei lei se lo sarebbe trascinato appresso come secondo. Dunque si arrivò finalmente al dunque, la proposta del terrorista era tanto semplice quanto inaccettabile: Miller per gli ostaggi. Chiaramente uno dei cardini del suo lavoro era che non si negoziavano vite, quindi avrebbero dovuto trovare un altro modo, ma al momento il ragazzo si trovava piuttosto in difficoltà perché non si sentiva libero di parlare normalmente, ed il problema non era nemmeno l'uomo, il problema era Raiden Mei.
    Perché, sì, anche solo sussurrare il nome dell'americano in sua presenza era stato un rischio enorme da parte del terrorista, ora per rispondergli avrebbe dovuto parlare di Benjamin come se fosse un sacco di carne, semplice merce di scambio, spiegare al terrorista perché non era fattibile come se non fosse semplicemente oltraggioso il fatto che pensassero di poter ottenere una vita umana così, come se nulla fosse. Ad essere sinceri l'eroina alle sue spalle poteva anche decidere di farli a fette tutti e tre contemporaneamente senza preavviso e non avrebbe nemmeno avuto completamente torto.
    -Che ne dici se ci allontaniamo di un paio di passi dalle nostre colleghe?- Propose Tobi, cercando di sottolineare come ovviamente non fosse nella posizione di parlare di quella cosa con Raiden Mei attaccata dietro. -Solo un paio di passi di qua. Parliamone un momento fra noi. Del resto siamo tutti amici.- Tobi indicò un generico punto alla sua destra, gli sarebbe ovviamente andato bene qualsiasi punto, voleva prendere un po' di distanza da Mei ed approfittarne per scrollarsi anche la donna di Aogiri e rimanere a tu per tu con quello dei due che evidentemente si sarebbe occupato del negoziato. Sarebbero rimasti perfettamente in vista e a portata di entrambe le donne, si trattava di allontanarsi di giusto un cinque-sei metri per assicurarsi che sussurrare fosse sufficiente a non farsi sentire. Che l'altro accettasse o meno, Tobi avrebbe dunque provato a rispondergli diplomaticamente - chiaramente se si fosse rifiutato di separarsi dalla sua complice nemmeno Tobi si sarebbe separato da Mei: non aveva intenzione di infilarsi in scomodi due-contro-uno. O avrebbe avuto il suo colloquio intimo con l'uomo oppure si sarebbe risolto tutti e quattro insieme.
    -La vostra richiesta è ovviamente difficile. Non sono nella posizione di trattare della vita di Benjamin, non è una scelta che posso fare da solo ed ovviamente sono certo che incontrerebbe una certa resistenza dai miei colleghi. Ma vorrei provare ad accontentarvi in qualche modo, quindi prima di fare semplicemente rapporto con la vostra richiesta vi vorrei fare una domanda: perché Benjamin Miller? Ha qualcosa di unico e particolare? Vorrei capire se esiste la possibilità di farvi ottenere -qualsiasi cosa sia che vogliate ottenere- senza passare per forza per Miller.- Non gli veniva sinceramente in mente nulla per cui potesse essergli utile Benjamin Miller e solo Benjamin Miller, ed era una domanda che si era già fatto ed aveva già provato a porre agli Aogiri incontrati nel Palazzo Imperiale, ma a quel punto non si trattava più di semplice curiosità ma di cercare di assecondare un terrorista imbottito di bombe.

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    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    8
    Energia:
    1050/1050
    EXP:
    1865/2310
    Forza:
    405+40+50
    Quirk:
    180
    Agilità:
    440
    Peso:
    7/7
    Denaro:
    18500,00
    Cronologia:
    INVENTARIO
    STATUS
    CITAZIONE
    Indenne.

    TECNICHE PERSONALI:
    San Jie Fury [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi sfrutta il meccanismo di allungamento del suo bastone segmentato personalizzato e con esso scaglia una serie di affondi, fendenti e spazzate sulla media e breve distanza (il bastone + è composto da 3 segmenti di 60cm e due connettivi da 100cm - il raggio d'azione dipende da dove lo sta impugnando Tobi ma è al massimo circa 4 metri). Grazie a questa tecnica, Tobi può avvicinarsi ed allontanarsi dal nemico senza smettere di attaccarlo, disorientandolo.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con raggio d'azione debitamente ridotto a un metro e mezzo.
    DANNO: Medio-Grave
    San Jie Copter [Livello 3] [Costo 65]
    Descrizione: Tobi fa ruotare furiosamente un'estremità del suo bastone segmentato e crea una sorta di barriera. La barriera ha efficacia variabile:
    -Attacchi corpo a corpo (es: un pugno, elementale o non): Il tipo di attacco più penalizzato, la barriera funge da deterrente per gli attaccanti corpo a corpo, che non riescono ad avvicinarsi o lo fanno a discapito di subire danni dovunque l'asta colpisca.
    -Attacchi a distanza fisici (es: lanciare un sasso): L'attacco può o può non essere intercettato dalla rotazione del bastone. Le rotazioni sono abbastanza fitte quindi è assolutamente plausibile che il colpo venga respinto, ma c'è comunque la possibilità che passi.
    -Attacchi a distanza elementali (es: getto d'acqua): La scarica elementale si abbatte sul bastone, ma normalmente parte dell'attacco trapela ugualmente, causando danni ridotti di uno step (minimo Lievi). Ovviamente varia da elemento a elemento, elementi incorporei come il fulmine non subiscono la barriera, il fuoco brucerà il bastone di legno e così via.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con dimensione della barriera ridotta.
    EFFETTO: Difesa da danni Medio-Gravi
    Up And Over [Livello 1] [Costo 10]
    Descrizione: (Contrattacco) Quando l'avversario tenta un colpo corpo a corpo, corre verso Tobi o per qualunque altro motivo gli si avvicina a velocità sostenuta, Tobi lo intercetta con lo scudo e, sfruttando la forza della sua stessa carica, lo fa rovesciare sopra la propria testa ed atterrare alle proprie spalle, supino. In un unico movimento, Tobi gira su sé stesso e colpisce possibilmente il volto o comunque la parte più raggiungibile del suo nemico con il lato sottile dello scudo.
    DANNO: Lieve
    Shield Trip [Livello 1] [Costo 10]
    Tobi scaglia a tutta forza il suo scudo contro le gambe dell'avversario, mirando a farlo inciampare. Quando il nemico è a terra, piomba su di lui con un attacco, di norma una gomitata kung-fu ma a seconda della situazione può scegliere un attacco diverso sempre di simile impatto. Perché lo scudo possa essere riutilizzato, Tobi deve dedicare un'azione esplicita al suo recupero.
    (Se la corda è disponibile e le tempistiche lo permettono, Tobi può agganciare lo scudo alla corda per recuperarlo dopo l'attacco. Lo scudo va poi sganciato manualmente, o si continuerà a considerare attaccato).
    DANNO: Lieve



    EQUIPAGGIAMENTO:
    Hirameki [Offensivo]
    ► Descrizione: Katana di proprietà di Saeko Saotome. Contenuta in un fodero in legno di magnolia, lo tsuba è tondo, in ferro, e finemente decorato con quella che sembra una spiga di grano, mentre l'impugnatura è rivestita con una fettuccia di cotone rosso intrecciato. Il suo nome si può tradurre come "flash of inspiration". Infligge danni medio-gravi, tuttavia – grazie alla seconda abilità del suo quirk – usandola Tobi è in grado di imitare le tecniche di Saeko e raggiungere danni Gravi.
    ► Effetto: Danno Medio-Grave (Grave se equipaggiata da Tobi Fukuda)
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Suit [Dojo Saotome] [Costume]
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello fornito a Tobi dal Dojo Saotome è prevalentemente grigio e nero e vi è un piccolo stemma del Dojo portato sulla spalla sinistra su una piastrina a forma di diamante.
    ► Effetto [MAX]: Resistenza Danni Medi sia fisici che elementali
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente

    Vortex [Supporto]
    ► Descrizione: Nati con l'intento di sostituire i Technical Gloves per i fan più accaniti di questo tipo di equipaggiamento, sono poi diventati un must-have per quasi tutti gli eroi. Sono dei guanti rinforzati, lunghi quasi fino al gomito, e dotati di un sistema di accumulo e rilascio di energia cinetica che consente di aumentare la forza dei propri colpi in modo esponenziale, in modo non troppo dissimile a come farebbe un quirk di potenziamento. Uso comune è quello di integrarli alle suit, soprattutto per chi possiede quirk di supporto.
    ► Effetto: [Forza +50], Danni fisici +1 step
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Nunchaku [Offensivo]
    ► Descrizione: Il nunchaku è un'arma tradizionale, di tipo contundente, diffusa in alcuni Paesi dell'Asia orientale. Formato dai kon, i due bastoni, le cui estremità si chiamano konto (la superiore) e kontei (l'inferiore), e da himo, la corda o la catena che li unisce. La lunghezza ideale dei due bastoni è rappresentata dalla lunghezza dell'avambraccio. Il diametro della base del bastone è di 2,5-3 centimetri, mentre l'estremità superiore si restringe a due centimetri. La lunghezza della catena o della corda che unisce i due bastoni deve avere uguale larghezza del palmo della mano, ma deve avanzare un anello della catena, altrimenti diventa difficile il controllo dell'arma. Viene anche utilizzata in arti marziali come il Jeet Kune Do, il kung fu e il jūjutsu. Il successo indiscusso di quest'arma è senz'altro dovuto al primo film in cui appare il nunchaku "Dalla Cina con furore", dove il famoso attore e artista marziale Bruce Lee usa con maestria quest'arma.
    ► Effetto [MAX]: [Forza +40]
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Buckler [Difensivo]
    ► Descrizione: Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero a maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario.
    ► Effetto [MAX]: Protegge da danni Medi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente


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    Per tutta la durata della conversazione Crowley aveva guardato Tobiko con un sorrisetto enigmatico stampato sul volto. La verità era che, in fondo in fondo, quella situazione non piaceva a lui tanto quanto non piaceva all'inviato di Providence. Era sicuro ci fossero modi migliori e più sicuri di rapire l'atleta di origine americane ma per qualche motivo quelli erano stati gli ordini dall'alto e toccava ubbidire.
    Piacere, Fukuda. Puoi chiamarmi Crowley! - rispose con entusiasmo alle parole dell'altro. "Puoi chiamarmi" ovviamente sottintendeva in qualche modo che quello non fosse il suo vero nome, e probabilmente Tobiko l'avrebbe pensata in quel modo, ma la verità era che tutte le persone nell'Albero e persino i dipendenti dell'Eclipse lo conoscevano con quel nome. Erano in pochissimi, tra cui Teardrop, a poter confermare se quello fosse effettivamente il suo nome o meno. Per il resto non aveva detto nulla riguardo al nome dell'eroe, accogliendone la rivelazione, non lasciando trapelare se ne fosse già al corrente o meno. Considerando tutte le informazioni che aveva sciorinato riguardo l'attacco al Palazzo Reale poteva pure essere, ma in questo caso non sembrava particolarmente interessato a sottolinearlo per aggiungerlo alle altre minacce velate di prima.
    Uuuuh che bello, si gioca in privato. - trillò alla proposta di allontanarsi per parlare. In quel preciso istante non temeva alcun tipo di giochetto sporco da parte del ragazzo, sapendo molto bene che non si sarebbe potuto permettere nulla di simile finché gli ostaggi erano così vicini a lui e sua sorella. Era palese che l'aspirante eroe non avesse alcuna possibilità se non giocare seguendo le regole che loro avevano dettato. D'altra parte, Crowley non si aspettava certo che gli venisse veramente consegnato Benjamin Miller, farlo sarebbe significato meritarsi quella nomea di fuori di testa che molti attribuivano ai membri dell'Albero. Quella non era niente di più e niente di meno di una contrattazione molto pericolosa e molto sensibile. Ad Aogiri non veniva d'altronde nulla in tasca dal far saltare in aria quel posto e uccidere quella cinquantina d'ostaggi - tantomeno lui e sua sorella ci tenevano a farsi scoppiare - quindi era nel loro miglior interesse portarsi a casa l'affare più vantaggioso, liberare gli ostaggi e sparire nel nulla. L'essere sfuggiti a Saeko gli avrebbe garantito un bel po' di bevute gratis nelle settimane seguenti.
    Allontanandosi assieme a Fukuda, Crowley lanciò un saluto a Saeko muovendo armoniosamente le dita della mano destra. All'eroina ovviamente tutta quella leggerezza non piaceva un granché, sia perché si stava parlando della vita di decine di persone e sia perché, lo sapeva bene nonostante tutto, il fulcro di quella faccenda era il suo protetto.
    Ehi, stronzo! - sbottò muovendo qualche passo in loro direzione - E' inutile che vai a nasconderti! - aggiunse, per poi essere fermata nella sua avanzata da Teardrop che le piantò una mano sul petto, fissandola dritto negli occhi ma senza proferire parola. La ragazza sapeva benissimo di non essere minimamente al livello dell'eroina, ma anche lei era forte del fatto che qualsiasi reazione sbagliata avrebbe innescato una catena di eventi che nessuno in quella stanza si sarebbe potuto permettere, lei meno di tutti.
    Crowley ascoltò con interesse le parole di Fukuda, nulla di più e nulla di meno di ciò che si aspettava. Ed era proprio lì che iniziavano i giochi. Il tentativo di Meijin di provare a carpire qualcosa dei loro piani era senza dubbio apprezzabile, ma tristemente l'Albero non era solito operare in quel modo.
    Benjamin Miller, mi spiace. - scrollò le spalle con un sospiro. Quella era l'unica cosa di cui era certo: l'americano era indispensabile. Il perché, quello era tanto un mistero per lui quanto doveva esserlo per Tobiko o per Saeko. Se la scelta era tra sapere il motivo ed uccidersi o essere uccisi in caso di cattura ed eseguire gli ordini senza saperle il perché lo si stava facendo, Crowley avrebbe scelto semplicemente la seconda. A conti fatti, poco gli importava della fine di un qualche sconosciuto se bastava a portare il pane in tavola e una bella auto straniera in garage.
    Ma non preoccuparti, capisco la tua posizione. - gli rispose quindi poi con un occhiolino - Sono sicuro che possiamo venirci incontro senza fare arrabbiare i tuoi superiori. Non vorrei certo avere la tua carriera sulla coscienza. - aggiunse poggiandogli le mani sulle spalle, o almeno provandoci, e guardandolo come farebbe un genitore molto fiero - Puoi dirmi ad esempio... E' qui fuori Benjamin, vero? Ci sono altri eroi con lui? Suvvia, non posso certo credere che siate entrati tutti qui se eravate solo in due... - il suo interesse sembrava confermare in un certo senso i timori di Whisper riguardo ad un possibile attacco esterno. D'altra parte l'uomo sembrava davvero all'oscuro di quanto stesse accadendo fuori e non sembrava presentare auricolari o cose simili che lo avrebbero tenuto in contatto con un'eventuale seconda squadra all'esterno. Lo scopo di quelle domande doveva quindi risultare un po' oscuro, ma indipendentemente da questo ora toccava a Meijin decidere se rispondere e soprattutto in che modo.
     
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    TOBI FUKUDA
    Come Tobi aveva giustamente immaginato, Saeko oppose una certa resistenza al loro allontanarsi, anche se perlopiù fomentata dal terrorista stesso - poc'anzi presentatosi come Crowley - che per qualche motivo pensava giocare con i nervi di Raiden Mei fosse una cosa che gli conveniva fare.
    Fortunatamente in qualche modo i due riuscirono ad avere qualche minuto di privacy senza incidenti, e Tobi riuscì ad esporre la sua controproposta a quel Crowley - nome che non sembrava particolarmente vero, ma del resto era certo che operassero tramite pseudonimi anche all'interno dell'organizzazione stessa, quindi era una considerazione che lasciava il tempo che trovava. Il tirocinante però, sfortunatamente, si scontrò immediatamente contro un muro: Benjamin o niente, tipico.
    -Non lo sapete nemmeno voi, capisco.- Finse di ragionare ad alta voce. Fu attento a non usare un tono apertamente provocatorio, ma la frase in sé ovviamente lo era almeno a metà dal momento che stava insinuando che non erano abbastanza importanti per saperne qualcosa. Non sperava di suscitare chissà che reazione, aveva capito di avere di fronte due professionisti, ma era nella posizione per cui ogni sua frase doveva essere un tentativo di portare qualcosa a casa, per quanto debole o destinato a fallire in maniera scontata.
    Ma Tobi non doveva preoccuparsi, Crowley capiva la sua posizione ed era totalmente disposto a venirgli incontro e non fargli rischiare il suo posto o farlo strillare dai suoi superiori, non voleva la sua carriera sulla coscienza, e tanto sentite erano le sue parole che aveva addirittura sentito l'impulso di posargli entrambe le mani sulle spalle con far paterno - Tobi lo avrebbe ovviamente lasciato fare non riuscendo ad evitare di irrigidirsi lievemente, ma sforzandosi di rilassarsi a contatto avvenuto. E dopo il suo magnanimo discorso, Crowley parve stabilire che la nuova valuta di scambio erano le informazioni: chiese al tirocinante dinanzi a sé se Benjamin era lì fuori, aggiungendo al termine della frase un agghiacciante vero? che lasciava presupporre che tutto sommato avessero le idee chiare sulla situazione. D'altro canto poteva anche essere un bluff, e comunque non è che Tobi fosse tenuto ad esserne informato, se Crowley non sapeva tutto dei piani della sua organizzazione era lo stesso per Tobi, e le trattative diplomatiche gli avevano insegnato ad essere un bugiardo più o meno convincente.
    -Non- Non credo, dovrebbe? Non dovrebbe essere sotto scorta? Perché portarlo qui...?- Domandò, fingendosi confuso: in fin dei conti i terroristi non avevano fatto richiesta esplicita di Benjamin, quindi perché dovevano pensare di trovarlo nei dintorni? -Per quanto riguarda la presenza di altri eroi, ovviamente sì. In quanto inviato di Providence ho dato il cambio a Whisper per fare da scorta a Mei, ma lei dovrebbe essere ancora qui fuori. Poi ovviamente c'è la polizia e di solito questo tipo di operazioni richiede almeno un'altra squadra di Heroes in stand-by, non li ho visti personalmente quindi non so chi siano ma del fatto che ci siano sono ragionevolmente sicuro.- Spiegò Tobi, contando sulle dita. Non credeva di star dando informazioni compromettenti a Crowley, se aveva mai visto una situazione simile al telegiornale o in un telefilm più o meno poteva già avere un'idea di cosa li spettava fuori - diavolo, se aveva fatto quella domanda doveva avere un'idea a riguardo. L'unica cosa su cui forse aveva straparlato era la presenza di Whisper ma sarebbe stato più stupido cercare di nasconderla, aveva parlato con loro fino a poco prima e a fare il finto tonto non ci avrebbe guadagnato nulla se non la diffidenza di Crowley, specie dopo che aveva provato a mentire su Benjamin. Se non altro, se le informazioni richieste da Crowley erano volte ad un eventuale attacco all'esterno, sapere che pullulava a quel modo di forze dell'ordine di vari tipi forse li avrebbe scoraggiati, ma ad essere onesti non è che Tobi avesse quell'impressione: più verosimilmente gli avrebbero chiesto di far sgombrare tutte le forze dell'ordine, come accadeva tutto sommato spesso in situazioni simili, quando i criminali "in trappola" avevano bisogno di garanzie. A quel punto Tobi non sapeva bene come avrebbe risposto ad una richiesta ovviamente impossibile come quella, ma tanto valeva porsi il problema solo qualora si fosse presentato, in fin dei conti Crowley sembrava una personalità piuttosto imprevedibile ed avrebbe potuto stupirlo.

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    Energia:
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    EXP:
    1865/2310
    Forza:
    405+40+50
    Quirk:
    180
    Agilità:
    440
    Peso:
    7/7
    Denaro:
    18500,00
    Cronologia:
    INVENTARIO
    STATUS
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    Indenne.

    TECNICHE PERSONALI:
    San Jie Fury [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi sfrutta il meccanismo di allungamento del suo bastone segmentato personalizzato e con esso scaglia una serie di affondi, fendenti e spazzate sulla media e breve distanza (il bastone + è composto da 3 segmenti di 60cm e due connettivi da 100cm - il raggio d'azione dipende da dove lo sta impugnando Tobi ma è al massimo circa 4 metri). Grazie a questa tecnica, Tobi può avvicinarsi ed allontanarsi dal nemico senza smettere di attaccarlo, disorientandolo.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con raggio d'azione debitamente ridotto a un metro e mezzo.
    DANNO: Medio-Grave
    San Jie Copter [Livello 3] [Costo 65]
    Descrizione: Tobi fa ruotare furiosamente un'estremità del suo bastone segmentato e crea una sorta di barriera. La barriera ha efficacia variabile:
    -Attacchi corpo a corpo (es: un pugno, elementale o non): Il tipo di attacco più penalizzato, la barriera funge da deterrente per gli attaccanti corpo a corpo, che non riescono ad avvicinarsi o lo fanno a discapito di subire danni dovunque l'asta colpisca.
    -Attacchi a distanza fisici (es: lanciare un sasso): L'attacco può o può non essere intercettato dalla rotazione del bastone. Le rotazioni sono abbastanza fitte quindi è assolutamente plausibile che il colpo venga respinto, ma c'è comunque la possibilità che passi.
    -Attacchi a distanza elementali (es: getto d'acqua): La scarica elementale si abbatte sul bastone, ma normalmente parte dell'attacco trapela ugualmente, causando danni ridotti di uno step (minimo Lievi). Ovviamente varia da elemento a elemento, elementi incorporei come il fulmine non subiscono la barriera, il fuoco brucerà il bastone di legno e così via.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con dimensione della barriera ridotta.
    EFFETTO: Difesa da danni Medio-Gravi
    Up And Over [Livello 1] [Costo 10]
    Descrizione: (Contrattacco) Quando l'avversario tenta un colpo corpo a corpo, corre verso Tobi o per qualunque altro motivo gli si avvicina a velocità sostenuta, Tobi lo intercetta con lo scudo e, sfruttando la forza della sua stessa carica, lo fa rovesciare sopra la propria testa ed atterrare alle proprie spalle, supino. In un unico movimento, Tobi gira su sé stesso e colpisce possibilmente il volto o comunque la parte più raggiungibile del suo nemico con il lato sottile dello scudo.
    DANNO: Lieve
    Shield Trip [Livello 1] [Costo 10]
    Tobi scaglia a tutta forza il suo scudo contro le gambe dell'avversario, mirando a farlo inciampare. Quando il nemico è a terra, piomba su di lui con un attacco, di norma una gomitata kung-fu ma a seconda della situazione può scegliere un attacco diverso sempre di simile impatto. Perché lo scudo possa essere riutilizzato, Tobi deve dedicare un'azione esplicita al suo recupero.
    (Se la corda è disponibile e le tempistiche lo permettono, Tobi può agganciare lo scudo alla corda per recuperarlo dopo l'attacco. Lo scudo va poi sganciato manualmente, o si continuerà a considerare attaccato).
    DANNO: Lieve



    EQUIPAGGIAMENTO:
    Hirameki [Offensivo]
    ► Descrizione: Katana di proprietà di Saeko Saotome. Contenuta in un fodero in legno di magnolia, lo tsuba è tondo, in ferro, e finemente decorato con quella che sembra una spiga di grano, mentre l'impugnatura è rivestita con una fettuccia di cotone rosso intrecciato. Il suo nome si può tradurre come "flash of inspiration". Infligge danni medio-gravi, tuttavia – grazie alla seconda abilità del suo quirk – usandola Tobi è in grado di imitare le tecniche di Saeko e raggiungere danni Gravi.
    ► Effetto: Danno Medio-Grave (Grave se equipaggiata da Tobi Fukuda)
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Suit [Dojo Saotome] [Costume]
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello fornito a Tobi dal Dojo Saotome è prevalentemente grigio e nero e vi è un piccolo stemma del Dojo portato sulla spalla sinistra su una piastrina a forma di diamante.
    ► Effetto [MAX]: Resistenza Danni Medi sia fisici che elementali
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente

    Vortex [Supporto]
    ► Descrizione: Nati con l'intento di sostituire i Technical Gloves per i fan più accaniti di questo tipo di equipaggiamento, sono poi diventati un must-have per quasi tutti gli eroi. Sono dei guanti rinforzati, lunghi quasi fino al gomito, e dotati di un sistema di accumulo e rilascio di energia cinetica che consente di aumentare la forza dei propri colpi in modo esponenziale, in modo non troppo dissimile a come farebbe un quirk di potenziamento. Uso comune è quello di integrarli alle suit, soprattutto per chi possiede quirk di supporto.
    ► Effetto: [Forza +50], Danni fisici +1 step
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Nunchaku [Offensivo]
    ► Descrizione: Il nunchaku è un'arma tradizionale, di tipo contundente, diffusa in alcuni Paesi dell'Asia orientale. Formato dai kon, i due bastoni, le cui estremità si chiamano konto (la superiore) e kontei (l'inferiore), e da himo, la corda o la catena che li unisce. La lunghezza ideale dei due bastoni è rappresentata dalla lunghezza dell'avambraccio. Il diametro della base del bastone è di 2,5-3 centimetri, mentre l'estremità superiore si restringe a due centimetri. La lunghezza della catena o della corda che unisce i due bastoni deve avere uguale larghezza del palmo della mano, ma deve avanzare un anello della catena, altrimenti diventa difficile il controllo dell'arma. Viene anche utilizzata in arti marziali come il Jeet Kune Do, il kung fu e il jūjutsu. Il successo indiscusso di quest'arma è senz'altro dovuto al primo film in cui appare il nunchaku "Dalla Cina con furore", dove il famoso attore e artista marziale Bruce Lee usa con maestria quest'arma.
    ► Effetto [MAX]: [Forza +40]
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Buckler [Difensivo]
    ► Descrizione: Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero a maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario.
    ► Effetto [MAX]: Protegge da danni Medi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente


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    Crowley assottigliò le palpebre cercando di scrutare fino in fondo all'anima del ragazzo che aveva di fronte. Era onesto o stava mentendo? Stava semplicemente facendo il finto tonto? E se sì, poteva davvero biasimarlo per questo? Era abbastanza sicuro che Benjamin Miller si trovasse là fuori, Saeko Saotome era troppo orgogliosa e responsabile per lasciarlo in scorta a qualcun altro. Al contrario, non c'erano abbastanza prove riguardo l'interesse dell'Albero verso di lui, nonostante tutto, per permettergli di avere una scorta equiparabile alla presenza di Raiden Mei. Eppure quel ragionamento era di per sé un controsenso, perché se Saeko si trovava lì, ora, significava che aveva effettivamente rinunciato a scortare il ragazzo americano.
    Beh, in qualunque caso non erano fatti suoi. Lui si trovava lì dentro, non là fuori, e il suo compito era un altro. In quel momento Crowley si sentiva davvero in sintonia con l'aspirante eroe: logicamente era il suo compito fare sì che così fosse, ma non intendeva quel tipo di sintonia, insomma, non parlava del sentirsi a suo agio e diventare vulnerabile e farsi arrestare e tutto il resto del finale felice della storia. Semplicemente sentiva che il loro compito su quella scacchiera fosse decisamente simile. Che fossero la stessa pedina, per proseguire la metafora del nome da eroe scelto dal giovane. Entrambi stavano camminando su un filo sospeso sul nulla, venendosi incontro, e l'esito in cui entrambi riuscivano a rimanere in piedi e in equilibrio su quel filo e ad arrivare dalla parte opposta era pressoché impossibile: sarebbe sopravvissuto solamente uno dei due o sarebbero caduti entrambi. Dal canto suo, nonostante l'empatia, il membro dell'Albero era decisamente intenzionato a sopravvivere. Quando due pedine si muovono verso lo stesso punto della scacchiera, in fondo, è solamente naturale che una delle due finisca per mangiare l'altra.
    Oh, Whisper è rimasta. - trillò sorridendo - Beh, questo è un bel problema. - sottolineò dondolando il capo da destra a sinistra - Hai scelto proprio un bel posto per fare carriera, Fukuda. Potrà non sembrare così, ma il tuo capo è davvero temibile. - ridacchiò - Ma dimmi, com'è quando non è in servizio? - gli pose quella domanda in assoluta confidenza, avvicinandosi al suo volto e coprendo un lato della bocca col dorso della mano destra, come non volesse farsi sentire da Saeko. Sapeva bene che l'invidia tra colleghe è una brutta bestia, meglio non gettare benzina sul fuoco.
    Ancora una volta, comunque, il suo scopo sembrava decisamente oscuro. Era difficile capire se puntasse ad ottenere chissà quale informazione, se stesse solo cercando di guadagnare tempo o se volesse semplicemente far arrabbiare l'eroina lì presente per fare degenerare la situazione, o ancora nessuna tra queste ipotesi.
    A rompere il momento di tensione fu il forte rumore di uno sparo. Crowley si voltò: in mezzo agli ostaggi ora in agitazione campeggiava l'urticante figura del Vigilante in Bianco, in piedi e con un aggeggio simile ad una pistola in mano. Sforzando un po' la memoria Tobiko non avrebbe faticato a riconoscere la stessa fluid gun che il vigilante aveva usato al loro primo e prima d'ora ultimo incontro. Anche la dinamica, che avrebbe potuto ricostruire con un veloce scambio di sguardi, era la stessa. La figura bianca aveva sparato alla testa di Teardrop, ricoprendo il suo cranio di quella materia prima fluida e poi dura come un sasso. Saeko lanciò uno sguardo determinato a Tobiko, sperando che questi ricambiasse: era evidente che nel giro di qualche secondo tutta la situazione era cambiata e bisognava cambiare approccio. Quella mossa era stata completamente sconsiderata, ma aveva se non altro fornito ai due eroi una possibilità di agire attivamente senza doverne subire le conseguenze con i propri superiori. Qualcuno di particolarmente malizioso avrebbe potuto pensare che il vigilante paresse saperla lunga sulla questione.
    Colpita e disorientata la ragazza cadde a faccia all'ingiù a solo qualche centimetro di distanza dall'eroina professionista tra le urla spaventate degli ostaggi. Nessuno si capacitava di come quell'uomo fosse apparso e soprattutto di perché avesse compiuto una mossa così azzardata: i due sequestratori erano coperti di esplosivo dalla testa ai piedi e ora che erano stati aggrediti c'erano ben poche ragioni per loro di non sfruttarli. Farsi esplodere e trascinare tutti con loro, doveva essere il pensiero più diffuso tra i presenti, era certamente meglio che farsi semplicemente arrestare.
    Oh, e che— - fermandosi poco prima di imprecare, Crowley spintonò il giovane eroe e si approssimò alla sorella, anche se questo significava mettersi in linea di tiro. Nonostante l'empatia, pareva che la situazione fosse abbastanza grave da non permettergli neppure un saluto. L'uomo scattò verso la sorella e una grossa esplosione si frappose tra i due e Saeko. Tobiko non avrebbe avuto modo da quell'angolazione di comprenderne l'origine, ma era evidente che doveva trattarsi di un'unicità. Probabilmente a causa della tensione, gli ostaggi sembrarono però pensarla diversamente: il timore che i due avessero effettivamente attivato le cariche esplosive scatenò l'isteria di massa e le persone tenute in ostaggio incominciarono a correre spaventate in tutte le direzioni, tentando di correre per la propria vita e fuggire dal Tempio.
    Afferrata Teardrop per un polso, dopo aver allontanato per il momento l'eroina con l'esplosione, il fratello la trascinò ancora stesa a terra verso il fondo della sala approfittando della commozione in cui versavano gli ostaggi, usufruendo della piccola porta che collegava al Tempio C nel tentativo di fuggire. Il Monolite aveva una sola uscita, quella da cui erano entrati Tobiko e Saeko e che si trovava ovviamente alle loro spalle: era dunque incerto quale fosse il piano di fuga dei due membri di Aogiri o se stessero solo cercando di nascondersi in attesa di rinforzi. In ogni caso si erano deliberatamente allontanati dagli ostaggi ormai in fuga, il che segnava perlomeno una vittoria per i due eroi giunti a patteggiare.
    Nel frattempo Teardrop, che non riusciva ovviamente a respirare bloccata in quella roccia non esitò a manifestare il Nuppeppō, che premendo internamente sulle pareti del solido prodotto dall'arma del vigilante lo fece esplodere in numerosi frammenti, permettendole di liberarsi dopo qualche secondo. La donna non aveva neppure bisogno di tornare a vedere, però, per capire cos'era successo. Era passato qualche anno ma si era già ritrovata nella stessa identica situazione, pur in circostanze differenti, e sapeva già benissimo prima di vederlo chi era stato a colpirla in quel modo.
    Brutto...! - rialzatasi in piedi, Teardrop cercò di sfuggire alla presa del fratello per scagliarsi verso il Vigilante in Bianco. Non aveva certo dimenticato l'umiliazione che CYPHER le aveva inferto alla scorsa occasione, tanto che dopo il loro precedente incontro era stata persino declassata a cercare qualche nuovo spacciatore per le XSQ. Considerando che il ragazzo che aveva trovato aveva fatto carriera molto più in fretta di lei, il rancore che provava per il vigilante sembrava essere senza fondo, ne aveva tutte le buone ragioni.
    Piantala di fare la bambina e muoviti. - Crowley digrignò i denti, afferrando nuovamente la sorella per i fianchi. Sapeva bene che quello non era il momento adatto per pensare a vendicarsi e che ora la loro unica possibilità di uscirne interi e senza un nuovo paio di freddi braccialetti in metallo anti-unicità era approfittare della commozione generale per allontanarsi. Anche se avevano perso gli ostaggi come merce di scambio, questi erano comunque un grosso impedimento per gli eroi, sia fisicamente visto il loro muoversi verso l'uscita come una mandria impazzita sia, e soprattutto, come una loro responsabilità: farli fuggire in quelle condizioni sarebbe stato una pessima pubblicità per Providence, di certo non una che Fukuda potesse permettersi in quel momento.
    Meijin, il vigilante! - se il ragazzo aveva anche solo per un attimo pensato di inseguire i due, Saeko rese subito chiaro quale fosse il suo compito, correndo personalmente verso la porta da cui erano fuggiti i criminali - Proteggi gli ostaggi! - aggiunse velocemente. Anche CYPHER sembrava intenzionato ad inseguire i due, ma venne bloccato nel suo tentativo proprio dall'eroina che, rivolgendogli uno sguardo ostile sul ciglio della porta, gli premette una mano sul petto respingendolo con una buona dose della sua unicità.
    Il comportamento di Saeko era indubbiamente difficile da leggere: aveva comandato a Tobiko di badare al vigilante ma anche se aveva per un attimo avuto l'occasione di occuparsene lei tutto ciò che aveva fatto era stato respingerlo indietro. Forse una parte di lei era grata del suo intervento nonostante tutto, o forse non voleva semplicemente sprecare tempo prezioso e concedere ai criminali un'occasione di fuggire. Fatto sta che ora il compito di pensare a lui badava a Meijin e, come se non bastasse, doveva fare attenzione anche a decine di ostaggi impazziti che ora cercavano di riversarsi verso l'uscita nel tentativo di riottenere la tanto agognata libertà. La massa di persone si frapponeva tra lui e CYPHER e i due distavano circa una dozzina di metri. CYPHER era prossimo al fondo della stanza, praticamente nell'angolo ove si innestava la porta che i membri di Aogiri avevano utilizzato per fuggire. Dotato della sua nota armatura bianca completa e persino delle sue armi, anche considerando la sua frequente apparizione sulla scena di casi collegati all'Albero non vi era modo di dire come avesse fatto ad entrare lì senza essere stato visto da nessuno.
    Le condizioni dell'arrivo dell'uomo, però, non erano probabilmente la questione più importante a cui dedicarsi in quel momento. Tutto attorno a loro le persone erano impazzite, urlavano e smaniavano per raggiungere quell'unica porticciola in fondo alla stanza. Era evidente che non sarebbero riuscite ad uscire tutte insieme, che probabilmente avrebbero lottato tra di loro come le persone erano solite fare in simili situazioni di panico, che avrebbero - nella loro frenesia - peggiorato una situazione già critica. Cosa era più importante, fermare il vigilante o cercare di guidare quegli ostaggi alla deriva al meglio possibile?
     
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    TOBI FUKUDA
    L'espressione di Crowley era indagatrice, scrutava Tobiko con la stessa espressione di chi sta cercando di scegliere alla cieca una carta dalla mano del suo avversario, cercando di pescare quella giusta. Gli leggeva gli occhi con attenzione, come se volesse individuarvi tracce di menzogna o di bluff vari, e Tobi fece del suo meglio per rimanere impassibile. Per evitare che Crowley leggesse qualsiasi cosa nei suoi occhi - poteva sempre avere un qualche tipo di Quirk che lo aiutasse in tal senso in fondo, per quanto assurdo - continuava a ripetersi in loop un mantra: lavoro con Providence, non so niente del Dojo, lavoro con Providence, non so niente del Dojo. In fin dei conti, per quanto si trattasse ovviamente di una situazione critica, Tobi doveva apprezzare la tendenza di Crowley a non essere ostile: era chiaro che quella pacatezza così ostentata celasse ben altro stato mentale dietro, ma del resto era così anche per il tirocinante, e veritiera o falsa che fosse quella facciata rendeva più semplice le comunicazioni. In fin dei conti non erano in posizioni troppo dissimili, se questo Crowley era solo un tramite inviato da Aogiri per catturare Benjamin, probabilmente non aveva un interesse personale nella faccenda e la sua massima aspirazione della giornata era arrivarne alla fine intero.
    Dell'intero dialogo, Crowley si tenne solamente il fatto che Whisper era rimasta, il che tutto sommato stranì Tobi: dove doveva essersene andata? Abbandonare il suo tirocinante e la sua squadra in un'emergenza come quella non era certamente da lei. Crowley sottolineò che anche se non sembrava, l'eroina era veramente terribile - dal punto di vista di un criminale, ovviamente. Del resto non si arrivava in cima alla classifica solo con i buoni propositi e per quanto la diplomazia fosse importante non era tutto - e men che meno era un lato del lavoro da Pro-heroes che interessava particolarmente il pubblico, ed era il grande pubblico a conti fatti a stilare quella lista. No, Whisper era probabilmente tanto temibile quanto l'eroina professionista dai capelli blu che stava accompagnando Tobiko in quella sortita, il fatto che intervenisse in situazioni in cui non era richiesta un'azione immediata non significava che non passasse mai all'azione, anzi, a dirla tutta per quanto fosse triste la maggior parte delle trattative diplomatiche di questo tipo non finivano benissimo. In effetti, da quel punto di vista, l'incontro odierno stava (per il momento) procedendo insospettabilmente liscio.
    -Sì, è ancora qui fuori, o perlomeno lo era finché non sono entrato ma non penso sia andata via.- Un minuscolo sorrisetto orgoglioso gli si dipinse in volto - non tanto perché gli aveva detto che aveva scelto un bel posto per fare carriera, ma le lodi a Whisper lo facevano sentire grato di essere con lei. -Sì, è incredibile.- La successiva domanda di Crowley un po' lo spiazzò: com'era nella vita privata? Fuori servizio? Perché gli interessava? Non che Tobi lo sapesse in realtà. Non voleva rifiutarsi di rispondere per una cosa così stupida, non voleva rischiare di perdere la poca fiducia che forse lui e Crowley stavano iniziando ad avere, d'altro canto lo infastidiva rispondere ad una domanda del genere, era quasi grato di non saperne molto in modo da non avere un dilemma più grande. -Quando non è in servizio? Mhh... in ufficio non è troppo dissimile da com'è sul campo, chiaramente un po' più rilassata. Fuori dall'ufficio... mi dispiace ma non la ho mai incontrata.- Rispose il ragazzo, scrollando le spalle con neutralità e sperando che per l'altro fosse sufficiente.
    Ma che fosse stato sufficiente o no, di lì a poco l'idillio della conversazione si sarebbe spezzato: uno sparo. Il primo pensiero di Tobi fu che avesse sparato la complice di Crowley, che aveva perso di vista per qualche istante e riteneva l'unica altra minaccia al momento, ma nell'atto di girarsi verso sinistra per rivolgere il suo sguardo verso di lei con la coda dell'occhio registrò la presenza di una sagoma bianca familiare.
    Era lui, il Vigilante in Bianco. Da brava spina nel fianco di Aogiri non poteva non presentarsi in un'operazione come quella, solo che la sua mossa avventata rischiava di far degenerare in fretta la situazione: non aveva fatto caso agli esplosivi? La pistola con cui aveva sparato sembrava la stessa che aveva usato quella volta che lo aveva incrociato con Robert mentre consegnava quegli scatoloni, ed infatti ebbe lo stesso effetto: contrariamente a quanto aveva inizialmente pensato Tobi, la terrorista di Aogiri non solo non era l'artefice del colpo ma ne era stata la diretta vittima, e la sua testa era ora inglobata da un fluido nerastro che si solidificava secondo dopo secondo. Il ragazzo immediatamente pensò di dover fare qualcosa per Crowley, avrebbe forse dovuto scattare in avanti e prendergli le braccia per immobilizzarlo prima che tentasse qualsiasi cosa, ma l'esperto criminale di Aogiri evidentemente pensò più rapidamente e spintonò il ragazzo quel poco che bastava per ricavarsi una certa distanza di sicurezza. Tobi non fu completamente impreparato al colpo, incassò tenendo la guardia alta e rimanendo in piedi, si voltò verso Saeko e ricambiò il suo cenno: la situazione era cambiata, la fase del dialogo era terminata e si passava all'operativo - e come a sottolinearlo la ragazza di Aogiri liberò una seconda volta la sua disgustosa protuberanza dal collo, questa volta con lo scopo di usarla per rompere quella bolla di fluido nero dall'interno, riuscendovi in pieno e tornando finalmente a respirare.
    Il tirocinante era stranamente lucido ed anzi, si sentiva quasi più tranquillo. Fino a poco prima era stato interamente responsabile della situazione, ma ora che il Bianco aveva fatto la sua mossa aveva spezzato gli equilibri e la situazione era cambiata, e non era stata nemmeno colpa di Tobi. In una situazione critica ma operativa come quella era molto più facile decidere in fretta che cosa era giusto fare, o meglio, la mente del giovane individuava più facilmente un path da seguire, ed infatti gli fu subito lampante che la prima priorità erano gli ostaggi: dopo lo sparo avevano preso a correre disordinatamente verso la porta in una crisi di panico - più che giustificata vista la presenza degli esplosivi addosso ai criminali. Il problema era che una folla del genere non sarebbe mai riuscita a passare attraverso la porta, si sarebbero ammassati, spinti e calpestati e ci sarebbero sicuramente state delle vittime o dei feriti.
    Nel frattempo, Crowley aveva afferrato la sua collega per il polso e la stava trascinando via, verso il fondo della sala. Solo vedendoli allontanarsi Tobi si rese conto che avrebbero semplicemente potuto decidere di farsi esplodere, uccidendo... beh, non sapeva quanto forti fossero quegli esplosivi, ma lui sarebbe morto di sicuro essendo letteralmente appiccicato a Crowley. Ecco quanto vicino ci era andato - lì per lì si rendeva conto che il suo cervello era incapace di arrovellarvisi, ma era più che sicuro che sarebbe tornato a ripensarci per qualche notte di lì a seguire.
    Gli Aogiri che si affrettavano verso il fondo della sala erano un risvolto più che positivo, perché i civili si stavano perlopiù ammassando dal lato opposto verso l'uscita, e quindi anche se erano tutti sotto lo stesso tetto il livello di gravità della situazione stava pian piano calando.
    No, Tobiko non aveva pensato nemmeno per un istante di seguire i due terroristi, la sua priorità era già chiara, pertanto quando Saeko si assunse tacitamente la responsabilità di occuparsi dell'inseguimento non fece la minima obiezione. Mei aveva tuonato due ordini, il vigilante e gli ostaggi. Già, il Bianco, chiaramente anche quella era una responsabilità di Tobi, in fin dei conti aveva agito in maniera illegale e pericolosissima e ripensandoci se il ragazzo fosse saltato in aria sarebbe stata tutta colpa sua. D'altro canto, non riusciva proprio ad essergli ostile, e non poté non pensare che quel sentimento non fosse condiviso da Saeko: anche il vigilante si era gettato all'inseguimento, ma lei lo aveva facilmente respinto premendogli la mano sul petto ed usando un po' del suo Quirk. Se avesse voluto farlo, avrebbe potuto facilmente spalmarlo contro il muro ed incapacitarlo con quella singola mossa - a meno che il vigilante non avesse avuto un modo segreto per sfuggire alle tecniche di una dei Pro-heroes più distruttivi della classifica: dunque perché esitare? Tanto più che questi aveva già usato un'arma da fuoco - non letale certamente ma pur sempre arma da fuoco era, era nel pieno diritto di Saeko neutralizzarlo. Eppure aveva esitato, lasciandolo a Tobiko. Questi posò il suo sguardo sul vigilante per qualche istante, lo scrutò cercando di essere indifferente, dopodiché si girò verso gli ostaggi e si dedicò a loro.
    Si posò una mano vicino alla bocca ed usò il tono più autoritario che gli riuscì, tentando di alzare la voce più che poteva ma senza attivamente renderlo un grido perché non voleva suonare isterico. Doveva calmarli.
    -Signori per favore NIENTE PANICO! Proseguite da questa parte per le uscite senza spingere, la situazione è pienamente sotto controllo, Raiden Mei si sta occupando degli ostili!- Il ragazzo alzò poi lo sguardo e si guardò a destra e poi a sinistra, individuando le uscite di sicurezza dell'edificio ed indirizzando gli ospiti verso gli appositi percorsi. -Potete utilizzare anche le uscite di emergenza, da questa parte! Per favore dividetevi e procedete in maniera ordinata! La polizia è qui fuori per voi!- Il ragazzo indicò un corridoio alla sua destra e, indietreggiando, si posizionò a metà fra l'uscita principale ed il corridoio che dava al maniglione antipanico per quella di emergenza - probabilmente aprendola sarebbe scattato l'allarme antincendio ma poco importava. Avrebbe iniziato a sventolare le mani, per poi slacciare la katana dalla sua cintura ed alzarla verso l'alto - ancora rinfoderata - agitandola un po' per farsi vedere ed usandola per indicare le uscite. Avrebbe continuato a ripetere gli stessi mantra invitando a mantenere la calma e procedere verso le uscite, non perché temeva qualcuno non lo avesse sentito ma semplicemente per far sentire la sua voce e far capire agli ostaggi che qualcuno stava badando a loro, sperando bastasse per tranquillizzarli almeno un po'. Avrebbe inoltre continuato a tenere d'occhio le due uscite ed avrebbe provato ad intervenire qualora avesse notato ingorghi o persone che si spingevano o si facevano del male in qualsiasi modo.
    Ed il Vigilante in Bianco? Ad essere sinceri non aveva tempo di occuparsi anche di lui, quindi il problema nemmeno si poneva, ma il ragazzo non avrebbe fatto nemmeno un minimo tentativo di catturarlo o interrogarlo. In cuor suo, sperava semplicemente che si sarebbero rivisti, perché in fondo Tobi Fukuda era un suo ammiratore.

    « Free as these birds, light as whispers, Carolina knows. » | | [art]
    Heroes ✧ UA/Providence ✧ Livello#8 ▸▸ SCHEDACRONOLOGIA©CODE


    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    8
    Energia:
    1050/1050
    EXP:
    1865/2310
    Forza:
    405+40+50
    Quirk:
    180
    Agilità:
    440
    Peso:
    7/7
    Denaro:
    18500,00
    Cronologia:
    INVENTARIO
    STATUS
    CITAZIONE
    Indenne.

    TECNICHE PERSONALI:
    San Jie Fury [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi sfrutta il meccanismo di allungamento del suo bastone segmentato personalizzato e con esso scaglia una serie di affondi, fendenti e spazzate sulla media e breve distanza (il bastone + è composto da 3 segmenti di 60cm e due connettivi da 100cm - il raggio d'azione dipende da dove lo sta impugnando Tobi ma è al massimo circa 4 metri). Grazie a questa tecnica, Tobi può avvicinarsi ed allontanarsi dal nemico senza smettere di attaccarlo, disorientandolo.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con raggio d'azione debitamente ridotto a un metro e mezzo.
    DANNO: Medio-Grave
    San Jie Copter [Livello 3] [Costo 65]
    Descrizione: Tobi fa ruotare furiosamente un'estremità del suo bastone segmentato e crea una sorta di barriera. La barriera ha efficacia variabile:
    -Attacchi corpo a corpo (es: un pugno, elementale o non): Il tipo di attacco più penalizzato, la barriera funge da deterrente per gli attaccanti corpo a corpo, che non riescono ad avvicinarsi o lo fanno a discapito di subire danni dovunque l'asta colpisca.
    -Attacchi a distanza fisici (es: lanciare un sasso): L'attacco può o può non essere intercettato dalla rotazione del bastone. Le rotazioni sono abbastanza fitte quindi è assolutamente plausibile che il colpo venga respinto, ma c'è comunque la possibilità che passi.
    -Attacchi a distanza elementali (es: getto d'acqua): La scarica elementale si abbatte sul bastone, ma normalmente parte dell'attacco trapela ugualmente, causando danni ridotti di uno step (minimo Lievi). Ovviamente varia da elemento a elemento, elementi incorporei come il fulmine non subiscono la barriera, il fuoco brucerà il bastone di legno e così via.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con dimensione della barriera ridotta.
    EFFETTO: Difesa da danni Medio-Gravi
    Up And Over [Livello 1] [Costo 10]
    Descrizione: (Contrattacco) Quando l'avversario tenta un colpo corpo a corpo, corre verso Tobi o per qualunque altro motivo gli si avvicina a velocità sostenuta, Tobi lo intercetta con lo scudo e, sfruttando la forza della sua stessa carica, lo fa rovesciare sopra la propria testa ed atterrare alle proprie spalle, supino. In un unico movimento, Tobi gira su sé stesso e colpisce possibilmente il volto o comunque la parte più raggiungibile del suo nemico con il lato sottile dello scudo.
    DANNO: Lieve
    Shield Trip [Livello 1] [Costo 10]
    Tobi scaglia a tutta forza il suo scudo contro le gambe dell'avversario, mirando a farlo inciampare. Quando il nemico è a terra, piomba su di lui con un attacco, di norma una gomitata kung-fu ma a seconda della situazione può scegliere un attacco diverso sempre di simile impatto. Perché lo scudo possa essere riutilizzato, Tobi deve dedicare un'azione esplicita al suo recupero.
    (Se la corda è disponibile e le tempistiche lo permettono, Tobi può agganciare lo scudo alla corda per recuperarlo dopo l'attacco. Lo scudo va poi sganciato manualmente, o si continuerà a considerare attaccato).
    DANNO: Lieve



    EQUIPAGGIAMENTO:
    Hirameki [Offensivo]
    ► Descrizione: Katana di proprietà di Saeko Saotome. Contenuta in un fodero in legno di magnolia, lo tsuba è tondo, in ferro, e finemente decorato con quella che sembra una spiga di grano, mentre l'impugnatura è rivestita con una fettuccia di cotone rosso intrecciato. Il suo nome si può tradurre come "flash of inspiration". Infligge danni medio-gravi, tuttavia – grazie alla seconda abilità del suo quirk – usandola Tobi è in grado di imitare le tecniche di Saeko e raggiungere danni Gravi.
    ► Effetto: Danno Medio-Grave (Grave se equipaggiata da Tobi Fukuda)
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Suit [Dojo Saotome] [Costume]
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello fornito a Tobi dal Dojo Saotome è prevalentemente grigio e nero e vi è un piccolo stemma del Dojo portato sulla spalla sinistra su una piastrina a forma di diamante.
    ► Effetto [MAX]: Resistenza Danni Medi sia fisici che elementali
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente

    Vortex [Supporto]
    ► Descrizione: Nati con l'intento di sostituire i Technical Gloves per i fan più accaniti di questo tipo di equipaggiamento, sono poi diventati un must-have per quasi tutti gli eroi. Sono dei guanti rinforzati, lunghi quasi fino al gomito, e dotati di un sistema di accumulo e rilascio di energia cinetica che consente di aumentare la forza dei propri colpi in modo esponenziale, in modo non troppo dissimile a come farebbe un quirk di potenziamento. Uso comune è quello di integrarli alle suit, soprattutto per chi possiede quirk di supporto.
    ► Effetto: [Forza +50], Danni fisici +1 step
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Nunchaku [Offensivo]
    ► Descrizione: Il nunchaku è un'arma tradizionale, di tipo contundente, diffusa in alcuni Paesi dell'Asia orientale. Formato dai kon, i due bastoni, le cui estremità si chiamano konto (la superiore) e kontei (l'inferiore), e da himo, la corda o la catena che li unisce. La lunghezza ideale dei due bastoni è rappresentata dalla lunghezza dell'avambraccio. Il diametro della base del bastone è di 2,5-3 centimetri, mentre l'estremità superiore si restringe a due centimetri. La lunghezza della catena o della corda che unisce i due bastoni deve avere uguale larghezza del palmo della mano, ma deve avanzare un anello della catena, altrimenti diventa difficile il controllo dell'arma. Viene anche utilizzata in arti marziali come il Jeet Kune Do, il kung fu e il jūjutsu. Il successo indiscusso di quest'arma è senz'altro dovuto al primo film in cui appare il nunchaku "Dalla Cina con furore", dove il famoso attore e artista marziale Bruce Lee usa con maestria quest'arma.
    ► Effetto [MAX]: [Forza +40]
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Buckler [Difensivo]
    ► Descrizione: Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero a maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario.
    ► Effetto [MAX]: Protegge da danni Medi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente


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    La situazione era tesa e non volgeva particolarmente a suo favore. Quelle poche e frammentarie informazioni che era riuscito ad ascoltare dal dialogo tra Meijin e Crowley, oltre a lasciar intendere la possibilità di un'operazione in moto all'esterno, non erano neppure particolarmente utili. Saeko sembrava essere sul punto di scoppiare e onestamente Ren non aveva particolare fiducia nella sua pazienza: se Whisper le aveva concesso di recarsi all'interno un motivo doveva esserci, ma Ren non aveva mai avuto l'occasione di conoscerla personalmente e non era il tipo da affidarsi all'intuito altrui. Più passava il tempo e più la necessità di un intervento esterno sembrava farsi non solo gradita, ma persino necessaria. Che non si fraintenda, Okada era rimasto piacevolmente stupito delle doti diplomatiche del suo ex allievo, ma a quel punto doveva essere evidente anche allo studente che i due fratelli dell'Albero erano solo un diversivo, probabilmente un modo per tenere occupate le forze degli eroi all'interno sotto il peso della burocrazia e degli obblighi morali. Tutte quelle cose che non apprezzava del sistema degli eroi e che ormai da anni cercava di evitare.
    Nonostante questo, il suo obiettivo e quello degli eroi coincidevano. Alle volte essere un vigilante significava potersi permettere di agire in situazioni dove a nessun eroe sarebbe giunto il permesso formale, altre volte invece significava agire da capro espiatorio per sollevare i propri "colleghi" dalle loro responsabilità, e quello sembrava essere uno di quei casi. Fukuda e Saotome avevano bisogno che scoppiasse un contrasto per cavarsi da quella situazione, ma non potevano permettersi di farlo scoppiare. Se fosse stato CYPHER a farlo nessuno avrebbe potuto incolparli e, con un po' di impegno, sarebbero stati in grado di portare a casa la propria vittoria.
    Aveva avuto a che fare con moltissimi membri dell'Albero negli ultimi anni e aveva origliato abbastanza le discussioni tra Crowley e Teardrop da capire che la loro voglia di finire coinvolti in un'esplosione era persino minore di quella degli ostaggi. Erano in inferiorità numerica e di fronte ad uno dei dieci migliori eroi del Giappone, per cui in caso di attacco si sarebbero molto probabilmente ritirati. Ciò che gli faceva da scudo erano quelle decine di ostaggi, che se avessero rivelato pubblicamente che uno dei due eroi aveva attaccato i terroristi armati fino al collo gli avrebbero come minimo fatto perdere la carriera. CYPHER, però, poteva permetterselo.
    Non apprezzava molto l'idea di indossare l'armatura in mezzo a così tante persone e di fronte ad un'eroina così famosa, figuriamoci di fronte a due membri dell'Albero, ma la situazione era disperata. Fortunatamente si era creata una situazione abbastanza favorevole, dove la vista di Saeko era coperta dalla figura di Teardrop, quella di Tobiko era impallata da Crowley e i due criminali erano di spalle. Sperava solo che gli ostaggi attorno a lui avrebbero fatto fatica a ricordarsi i volti vista la situazione di stress in cui versavano da ore. Con un paio di click sugli occhiali e il colletto della camicia, il suo vestiario assunse la forma nota ai più dell'armatura di CYPHER. Estrasse in fretta una delle sue fluid gun e fece fuoco verso il cranio della terrorista. E il resto è storia.

    Ren si tastò il petto dopo lo spintone di Raiden Mei: la sua armatura era decisamente resistente, ma decise di prendere quel gesto dell'eroina come un tacito ringraziamento considerando che non era stato spiaccicato contro un muro. Fortunatamente Meijin si comportò esattamente come aveva pianificato, dando la priorità agli ostaggi piuttosto che alla sua cattura. Era in dubbio su cosa avrebbe fatto una volta risolto il problema degli ostaggi, ma aveva il vantaggio di conoscere la sua unicità e sapere di essere decisamente più veloce di lui, nonostante tutto. Forse anche Tobiko sarebbe però stato stupito dal suo comportamento a sua volta: Ren aveva deciso di non fuggire - non subito perlomeno - ma di aiutarlo a risolvere quell'emergenza. Certo, forse per i più la sua figura era del tutto analoga a quella degli altri due criminali e quello sparare ad una terrorista non avrebbe certo aumentato la simpatia dei presenti nei suoi confronti, ma in fin dei conti anche lui era un simbolo e, almeno per ora, uno ben più conosciuto di Meijin. Ma soprattutto era una persona e si era promesso, quando aveva assunto il nome di CYPHER, di fare del suo meglio nell'aiutare gli altri in quanto persona e non in quanto eroe. Quella era la via che aveva scelto.
    Dopo aver fatto un cenno d'assenso a Meijin si mise a seguire la mandria di ostaggi nella loro fuga caotica, cercando di aiutare un'anziana signora ad allontanarsi dal luogo del misfatto. Nonostante tutto la maggior parte delle persone sembrarono dare ascolto alle parole di Meijin: una coppia di genitori cercò di tranquillizzare i propri figli e un signore aveva preso in braccio il bambino che aveva perso i propri parenti per evitare gli succedesse qualcosa nella calca che, comunque, andava pian piano calmandosi. Solamente un uomo sulla trentina non sembrava aver dato ascolto alle parole di Tobiko, spintonando i presenti nel tentativo di arrivare per primo all'uscita. Tobiko se lo sarebbe trovato di fronte a breve, ormai prossimo all'uscita d'emergenza.
    Nel frattempo non giungeva neppure un suono dalla sala dove erano fuggiti i due criminali. Saeko aveva deciso di inseguirli, ma non aveva più contattato l'eroe in tirocinio per informarlo dei loro movimenti o per sincerarsi della situazione degli ostaggi. Anche se era difficile capire qualcosa in mezzo a quel trambusto, considerando che gli ostaggi si erano sì calmati ma erano comunque esseri umani, non pareva esserci traccia di alcuna battaglia dal fondo del tempio.


    CITAZIONE
    E' assolutamente plausibile che Tobiko conosca la posizione delle uscite d'emergenza etc. e accetto lo spunto, ma avrei iniziato ad utilizzare l'ipotetico un pelo prima nel post giusto per sicurezza: "avrebbe provato ad individuare le uscite di sicurezza...". In ogni caso, ora puoi descrivere liberamente l'uscita degli ostaggi (salvo quello lì in particolare, se hai intenzione di interagirci comportati come fosse un qualsiasi NPC, non essere autoconclusivo), missione riuscita! Dovrebbe evincersi dal post ma CYPHER rimane lì qualora volessi interagirci.
     
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    TOBI FUKUDA
    Nel giro di pochi istanti, la situazione era mutata drasticamente, ed ora Tobi si trovava a correre verso la porta di uscita per intercettare la mandria di gente indiscriminata prima che si spiaccicassero uno sull'altro all'uscita. Li stava chiamando a gran voce e dandogli indicazioni piuttosto precise, ma pur essendo quella la situazione successe qualcosa che stupì il ragazzo: gli davano retta. Realizzò con un momento di stupore che le persone iniziavano a rallentare e che molti occhi erano puntati su di lui, lo stavano ascoltando. In qualche modo avevano riconosciuto quel ragazzo stralunato e vestito di grigio come la figura di autorità, e stavano seguendo le sue indicazioni. Lo stomaco di Tobi si attorcigliò in una sensazione difficile da descrivere, ma c'era sicuramente dell'orgoglio e della commozione nel mezzo. Era la prima volta che gestiva una folla, non gli era mai successo, non era mai stato nella situazione di dover dire a così tante persone che cosa fare, sapeva meglio di loro cosa era meglio per loro in quel momento, e vederle seguire le sue indicazioni e raggiungere in sicurezza l'esterno era qualcosa di indescrivibile, che gli dava l'impressione di levitare a qualche metro da terra. Nella confusione e l'euforia del momento colse la sagoma bianca del Vigilante che, in un modo o nell'altro, aveva sbloccato la situazione poco prima e lo fissò per qualche istante - pur non smettendo di rivolgersi alle persone con le sue parole.
    Era rimasto fermo dopo essere stato spinto via da Raiden Mei, e a giudicare dalla sua riluttanza ad inseguirli doveva aver capito che gli era andata più che bene così e che era meglio non insistere se ci teneva alla sua spina dorsale. Lo sguardo - beh, non che Tobi potesse vederne gli occhi ma più o meno intuiva dove stesse guardando seguendo i movimenti del suo capo - del Vigilante si posò proprio sul tirocinante e gli fece un cenno d'assenso, che Tobi non era sicuro se ricambiare o meno. Era pur sempre un fuorilegge, insomma, per quanto non avesse nei suoi confronti il minimo intento ostile forse non era il massimo per la sua figura pubblica che si mostrasse troppo amichevole con lui. C'erano diverse decine di persone a fissarlo in quel momento. Deglutì, dunque, e ricambiò lo "sguardo" del Bianco mantenendo un atteggiamento un po' diffidente e all'erta ma senza fare nulla se non occuparsi delle persone che doveva salvare. A quel punto immaginava che avrebbe semplicemente visto il Bianco dileguarsi e sparire da un momento all'altro, ma questi... rimase. E gli dette una mano attivamente ad evacuare gli ostaggi, in maniera più silenziosa e discreta rispetto a lui ma non per questo meno concreta, aveva iniziato aiutando una vecchina e proteggendola dai movimenti della folla accompagnandola verso l'esterno. C'era un limite a quanto Tobi poteva commuoversi in una giornata, e se non fosse già stato rapito interamente dalla nuovissima sensazione di una folla che seguiva le sue indicazioni, certamente avrebbe versato una lacrimuccia separata anche per l'intervento del Bianco, invece finì per mescolarsi al già potentissimo turbinìo che gli rimestava lo stomaco ed alimentarlo.
    Il momento di staticità era perfetto per contattare l'esterno e comunicare qual era la situazione, dunque così Tobi fece, avviando la comunicazione dal suo auricolare.
    -La situazione si è movimentata, i terroristi scappano verso l'interno e Raiden li insegue, io mi sto occupando di far evacuare gli ostaggi!- Non avrebbe aggiunto nulla riguardo il Bianco, per il momento, tenendosi l'informazione per un rapporto più dettagliato in un secondo momento - non per qualcosa ma non era un'informazione strettamente necessaria e preferiva non dover dare ulteriori spiegazioni per il momento vista la criticità della situazione. Chiaramente questa volta non avrebbe potuto far finta di non averlo visto, del silenzio di Robert si fidava ma non poteva pensare di fare lo stesso tipo di accordo con Raiden Mei.
    Ma ecco che qualcuno voleva spezzare l'equilibrio perfetto che si era creato fra i terroristi che correvano da una parte inseguiti da Raiden e gli altri due rimasti a condurre il pubblico dalla parte opposta: una singola persona, un trent'enne su cui Tobi non avrebbe infierito più di tanto ma a cui probabilmente suo padre non aveva insegnato molti valori, uno stronzo che aveva deciso che sarebbe passato davanti a tutti. No, Tobi si ripeté che non doveva arrabbiarsi, il panico era una reazione normale e giustificata e spettava a lui sedarlo e farlo sentire al sicuro, solo non poteva evitare di provare fastidio verso l'unica persona che in quel momento aveva deciso di complicare le cose inutilmente. Gli corse dunque incontro, o meglio, gli si avvicinò rapidamente cercando di non allarmare nessuno e gli fece cenno di fermarsi alzando dapprima una mano e chiamandolo.
    -Signore! Signore.- Se questi l'avesse lasciato avvicinare, gli avrebbe provato a porre una mano sul petto delicatamente, ma con l'intento di porre un limite fisico fra lui e l'uscita per qualche istante. -Signore la prego. Siamo quasi all'uscita, resti calmo.- Il ragazzo gli si sarebbe avvicinato e gli avrebbe indicato davanti a sé con un cenno del capo. -Ci sono dei bambini.- Avrebbe fatto notare, sotto voce, fingendo di non volersi far sentire in modo da dare all'uomo l'impressione che fosse un avvertimento complice più che un ammonimento. Non voleva che qualcuno si facesse male per colpa sua, no? Non voleva fare brutta figura, no? A quel punto Tobi si sarebbe ritratto, dopo il rimprovero volle dimostrargli un atto di fiducia e gli avrebbe ridato spazio, con una piccola pacca sulla spalla amichevole. -La polizia è proprio qui fuori. Si occuperanno di voi. Forza.- Incoraggiò, a bassa voce, sperando che l'uomo a quel punto sentisse abbastanza pressione morale da fare la scelta giusta e proseguire in maniera ordinata. In caso contrario... beh, non voleva pensarci per il momento ma avrebbe dovuto arrestarlo in qualche modo probabilmente.

    In un modo o nell'altro, incidenti di percorso permettendo, di lì a poco gli ostaggi si sarebbero ritrovati al sicuro: al massimo se il tentativo di pacificazione di Tobi fosse finito male ci sarebbe potuto essere qualche ferito fra i più fragili. A quel punto, Tobi avrebbe tirato un lungo sospiro prima di avviarsi verso l'esterno ed avrebbe guardato un'ultima volta all'interno dell'edificio. Era quasi strano vederlo così vuoto considerando qual era stata la situazione fino a pochi minuti prima.
    A quel punto, avrebbe appurato se il Vigilante in Bianco era ancora presente sulla scena o no, ed in caso avrebbe approfittato per rivolgergli qualche parola in privato.
    -Mi era sembrato di vedere un mio vecchio professore, entrando, fra gli ostaggi.- Avrebbe mormorato, con aria stanca ma non ostile. Non importava che quella sagoma bianca che gli sembrava di aver intravisto all'inizio fosse davvero stato Ren Okada, a quel punto, era solo un pretesto che gli era tornato in mente e che poteva usare per introdurre la cosa in maniera innocente. -Non l'ho visto evacuare. Lei pensa che sia ancora qui da qualche parte?- Era da fin troppo tempo che questa associazione gli frullava nella mente, sebbene non avesse la minima prova a riguardo, solo indizi e circostanze. Male che vada, il Vigilante avrebbe semplicemente potuto pensare che era uno squilibrato o che era stanco per la missione e stava dando i numeri. Ren Okada, l'attentato di Aogiri in cui aveva perso la vita il suo compagno, Il Vigilante in Bianco e la sua dichiarata guerra ad Aogiri, il suo andare e venire come un fantasma senza che nessuno avesse mai traccia dei suoi spostamenti ed il suo Quirk ad ora sconosciuto, il teletrasporto di Ren Okada come tassello di puzzle perfetto. E poi era bianco: poteva essere un caso, ma poteva anche essere un messaggio. Poteva essere tutto collegato? -... dovrebbe andare, prima che arrivi qualcuno.- Avrebbe suggerito infine, con l'ovvio sottotesto che lo avrebbe lasciato fare.

    « Free as these birds, light as whispers, Carolina knows. » | | [art]
    Heroes ✧ UA/Providence ✧ Livello#8 ▸▸ SCHEDACRONOLOGIA©CODE


    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    8
    Energia:
    1050/1050
    EXP:
    1865/2310
    Forza:
    405+40+50
    Quirk:
    180
    Agilità:
    440
    Peso:
    7/7
    Denaro:
    18500,00
    Cronologia:
    INVENTARIO
    STATUS
    CITAZIONE
    Indenne.

    TECNICHE PERSONALI:
    San Jie Fury [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi sfrutta il meccanismo di allungamento del suo bastone segmentato personalizzato e con esso scaglia una serie di affondi, fendenti e spazzate sulla media e breve distanza (il bastone + è composto da 3 segmenti di 60cm e due connettivi da 100cm - il raggio d'azione dipende da dove lo sta impugnando Tobi ma è al massimo circa 4 metri). Grazie a questa tecnica, Tobi può avvicinarsi ed allontanarsi dal nemico senza smettere di attaccarlo, disorientandolo.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con raggio d'azione debitamente ridotto a un metro e mezzo.
    DANNO: Medio-Grave
    San Jie Copter [Livello 3] [Costo 65]
    Descrizione: Tobi fa ruotare furiosamente un'estremità del suo bastone segmentato e crea una sorta di barriera. La barriera ha efficacia variabile:
    -Attacchi corpo a corpo (es: un pugno, elementale o non): Il tipo di attacco più penalizzato, la barriera funge da deterrente per gli attaccanti corpo a corpo, che non riescono ad avvicinarsi o lo fanno a discapito di subire danni dovunque l'asta colpisca.
    -Attacchi a distanza fisici (es: lanciare un sasso): L'attacco può o può non essere intercettato dalla rotazione del bastone. Le rotazioni sono abbastanza fitte quindi è assolutamente plausibile che il colpo venga respinto, ma c'è comunque la possibilità che passi.
    -Attacchi a distanza elementali (es: getto d'acqua): La scarica elementale si abbatte sul bastone, ma normalmente parte dell'attacco trapela ugualmente, causando danni ridotti di uno step (minimo Lievi). Ovviamente varia da elemento a elemento, elementi incorporei come il fulmine non subiscono la barriera, il fuoco brucerà il bastone di legno e così via.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con dimensione della barriera ridotta.
    EFFETTO: Difesa da danni Medio-Gravi
    Up And Over [Livello 1] [Costo 10]
    Descrizione: (Contrattacco) Quando l'avversario tenta un colpo corpo a corpo, corre verso Tobi o per qualunque altro motivo gli si avvicina a velocità sostenuta, Tobi lo intercetta con lo scudo e, sfruttando la forza della sua stessa carica, lo fa rovesciare sopra la propria testa ed atterrare alle proprie spalle, supino. In un unico movimento, Tobi gira su sé stesso e colpisce possibilmente il volto o comunque la parte più raggiungibile del suo nemico con il lato sottile dello scudo.
    DANNO: Lieve
    Shield Trip [Livello 1] [Costo 10]
    Tobi scaglia a tutta forza il suo scudo contro le gambe dell'avversario, mirando a farlo inciampare. Quando il nemico è a terra, piomba su di lui con un attacco, di norma una gomitata kung-fu ma a seconda della situazione può scegliere un attacco diverso sempre di simile impatto. Perché lo scudo possa essere riutilizzato, Tobi deve dedicare un'azione esplicita al suo recupero.
    (Se la corda è disponibile e le tempistiche lo permettono, Tobi può agganciare lo scudo alla corda per recuperarlo dopo l'attacco. Lo scudo va poi sganciato manualmente, o si continuerà a considerare attaccato).
    DANNO: Lieve



    EQUIPAGGIAMENTO:
    Hirameki [Offensivo]
    ► Descrizione: Katana di proprietà di Saeko Saotome. Contenuta in un fodero in legno di magnolia, lo tsuba è tondo, in ferro, e finemente decorato con quella che sembra una spiga di grano, mentre l'impugnatura è rivestita con una fettuccia di cotone rosso intrecciato. Il suo nome si può tradurre come "flash of inspiration". Infligge danni medio-gravi, tuttavia – grazie alla seconda abilità del suo quirk – usandola Tobi è in grado di imitare le tecniche di Saeko e raggiungere danni Gravi.
    ► Effetto: Danno Medio-Grave (Grave se equipaggiata da Tobi Fukuda)
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Suit [Dojo Saotome] [Costume]
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello fornito a Tobi dal Dojo Saotome è prevalentemente grigio e nero e vi è un piccolo stemma del Dojo portato sulla spalla sinistra su una piastrina a forma di diamante.
    ► Effetto [MAX]: Resistenza Danni Medi sia fisici che elementali
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente

    Vortex [Supporto]
    ► Descrizione: Nati con l'intento di sostituire i Technical Gloves per i fan più accaniti di questo tipo di equipaggiamento, sono poi diventati un must-have per quasi tutti gli eroi. Sono dei guanti rinforzati, lunghi quasi fino al gomito, e dotati di un sistema di accumulo e rilascio di energia cinetica che consente di aumentare la forza dei propri colpi in modo esponenziale, in modo non troppo dissimile a come farebbe un quirk di potenziamento. Uso comune è quello di integrarli alle suit, soprattutto per chi possiede quirk di supporto.
    ► Effetto: [Forza +50], Danni fisici +1 step
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Nunchaku [Offensivo]
    ► Descrizione: Il nunchaku è un'arma tradizionale, di tipo contundente, diffusa in alcuni Paesi dell'Asia orientale. Formato dai kon, i due bastoni, le cui estremità si chiamano konto (la superiore) e kontei (l'inferiore), e da himo, la corda o la catena che li unisce. La lunghezza ideale dei due bastoni è rappresentata dalla lunghezza dell'avambraccio. Il diametro della base del bastone è di 2,5-3 centimetri, mentre l'estremità superiore si restringe a due centimetri. La lunghezza della catena o della corda che unisce i due bastoni deve avere uguale larghezza del palmo della mano, ma deve avanzare un anello della catena, altrimenti diventa difficile il controllo dell'arma. Viene anche utilizzata in arti marziali come il Jeet Kune Do, il kung fu e il jūjutsu. Il successo indiscusso di quest'arma è senz'altro dovuto al primo film in cui appare il nunchaku "Dalla Cina con furore", dove il famoso attore e artista marziale Bruce Lee usa con maestria quest'arma.
    ► Effetto [MAX]: [Forza +40]
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Buckler [Difensivo]
    ► Descrizione: Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero a maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario.
    ► Effetto [MAX]: Protegge da danni Medi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente


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    Chiedo scusa, era intenzione ma ho riformulato la frase così tante volte che ho perso il condizionale per strada :sadbunny:
     
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    Tutto sommato era andata bene. Certo, si fa per dire. Facendo un bilancio, innanzitutto il cimitero non era esploso: questa non era tanto una sua vittoria considerando che difficilmente i due dell'Albero sarebbero mai andati a fondo con il loro proposito, ma era comunque da tenere in conto. Anzi, probabilmente lui era stato proprio quello che aveva reso questo rischio più plausibile, ma alla fine aveva vinto la sua scommessa. Allo stesso tempo, Benjamin Miller non era stato rapito. Questa era più una supposizione che una certezza al momento, ma sentendo Meijin fare rapporto via auricolare sottintese che nulla doveva essere successo all'esterno o lo avrebbero probabilmente contattato allo stesso modo. Quelle erano le due magre vittorie del giorno.
    D'altra parte, tutta quella fatica era stata inutile. Le motivazioni dell'interesse dei terroristi nell'atleta di origini americane erano tanto oscure quanto prima. Non era da escludere che i due fratelli dell'Albero fossero realmente all'oscuro di tutto. Il perché l'organizzazione criminale dovesse essere così interessata e soprattutto così prudente per qualcosa di simile era veramente un grattacapo irrisolvibile. Contrariamente a molti, che vedevano nelle gesta dell'Albero un semplice amore per il caos e avevano rinunciato a cercarne la logica, Ren era pienamente convinto ci fosse una ragione dietro le loro mosse, eppure non riusciva a scalfirne la cassaforte in alcun modo.
    Sbattendo le palpebre da dietro la visiera del suo casco bianco venne di nuovo catapultato nell'azione. Gli ostaggi si stavano dirigendo verso l'uscita, Fukuda stava cercando di calmare un uomo in fuga. Dopo aver strattonato il braccio dell'aspirante eroe l'uomo, visibilmente in stato di shock, aveva deciso di ascoltare le sue parole e rallentare nella sua agognata fuga. Era evidente che Ren non fosse più adatto ad essere un eroe, o forse non lo era mai stato: da quando non essere riusciti ad ottenere delle informazioni era motivo per non gioire del fatto che decine di persone erano uscite indenni da una situazione simile? Aveva deciso di sacrificare sé stesso e tutto ciò in cui credeva in quella folle rincorsa dell'Albero, non curandosi delle macchie di sangue che lasciava lungo il percorso. Come un cacciatore ossessionato con la sua preda, non si era reso conto di essersi perso nel bosco, da solo in mezzo al freddo dopo che il sole era calato.
    Dopo aver dato una leggera pacca alla schiena dell'anziana donna che stava accompagnando Ren la lasciò andare da sola, fermandosi in mezzo ad una stanza delle sepolture. Il cimitero non era mai stato così vuoto e ora, solo in mezzo alla titanica stanza, l'ex eroe si rendeva veramente conto di quanto meritasse il nome di Monolite. I suoi occhi, pur schermati dal casco, erano fissi su una tomba in particolare.
    Quando gli ostaggi erano ormai usciti tutti dall'edificio, CYPHER si approssimò a Meijin. Da fuori la porta si poteva osservare la polizia in procinto di avvicinarsi e Whisper tra di loro, ovviamente allarmati dalla comunicazione di poco prima. Era evidente che il suo tempo lì fosse ormai prossimo a scadere. Solamente gli ostaggi, ovviamente priorità della polizia, gli avrebbero potuto concedere qualche altro momento di respiro, che comunque non aveva richiesto.
    A quel punto Tobiko decise di affrontare l'elefante nella stanza. Anche se avrebbe sperato di trovarsi di fronte chiunque tranne lui, aveva messo in conto la possibilità di essere riconosciuto nel momento in cui aveva deciso di agire. Non era niente di più né niente di meno dell'ennesima scommessa di quel giorno. Doveva dedurre dalle sue parole, o almeno sperare, che avrebbe mantenuto il segreto.
    [Sei cresciuto, Fukuda.] - disse quindi candidamente, con la voce meccanica distorta dall'elmo - [Per tua informazione, il nome completo è LUCIFER.] - aggiunse. Chissà, forse quelle parole gli avrebbero suggerito qualcosa a riguardo della loro ultima conversazione. O forse, più probabilmente, Ren era sempre stato un pessimo professore e le sue parole erano annegate nell'oceano di pensieri dei suoi studenti come quelle di tutti gli altri - [Sicuramente puoi lavorare ancora sul tuo.] - concluse poi, riferendosi ovviamente al nome Meijin. A quel punto Tobiko sarebbe probabilmente stato accecato da un'esplosione di luce proveniente dal Vigilante in Bianco e una volta messo nuovamente a fuoco si sarebbe reso conto di essere da solo. Quella non era comunque la prima volta che vedeva la sua unicità.
    Pochi secondi dopo Whisper raggiunse la scena. Nel frattempo la polizia si era occupata degli ostaggi che si stavano ora ricongiungendo con le loro famiglie. Detto questo, la zona non era ancora sicura finché non si fossero accertati delle condizioni di Saeko e dei due terroristi. Appena giunta sul posto l'eroina francese chiese a Tobiko un rapporto dettagliato su quanto successo, invitandolo ad allontanarsi almeno per il momento dall'edificio ancora a rischio.


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    TOBI FUKUDA
    La persona che Tobi aveva intercettato, che stava causando quello scompiglio spingendo e sgomitando, dapprima si oppose alla mano che il ragazzo gli aveva posato sul petto, strattonandogliela via, il che portò Tobi ad iniziare a ragionare sulla difensiva. Avrebbe dovuto tramortirlo? Trascinarlo via? Probabilmente poteva arrestarlo, ma sarebbe stata davvero la cosa giusta arrestare una persona che sta solo scappando da una maledetta bomba davanti a tutto quel pubblico? Fortunatamente, le elucubrazioni di Tobi non dovettero trovare applicazione nella realtà: lo strattone fu l'ultimo atto violento dell'uomo, che era in evidente stato di shock ed in qualche modo fu riportato alla realtà dal giovane tirocinante. Non si perse troppo in scuse, non che Tobi se lo aspettasse visto il suo precario stato mentale, ma riprese a muoversi ordinatamente senza spingere nessuno ed infine raggiunse l'uscita senza intoppi, insieme a tutti gli altri. E tanto bastava per far sì che il ragazzo si sentisse soddisfatto.
    Non c'era molto tempo, presto sarebbe dovuto uscire anche lui, non era prudente rimanere all'interno della struttura, pertanto quando si rivolse al Vigilante in Bianco fu senza guardarlo se non con la coda dell'occhio, tenendo lo sguardo sul flusso di persone che si riversava all'esterno in attesa di iniziare a scorgervi qualche poliziotto o qualche hero, se non Leticia in persona.
    Poté giurare di avvertire dell'esitazione nelle poche parole pronunciate dal Bianco, ma non sembrava sorpreso, sembrava più che altro colto in contropiede. Come se il ragazzo avesse semplicemente saltato i convenevoli e fosse passato ad un discorso che comunque prima o poi andava fatto.
    Sei cresciuto, Fukuda. Quelle parole furono un colpo al cuore: in qualche modo essere riconosciuto a quel modo quasi paterno lo colpì in un punto debole, e quasi gli si mozzò il fiato. Il vigilante rivelò un piccolo dettaglio riguardo il nome che stava adottando come vigilante, CYPHER, che infine venne smascherata come la contrazione di Lucifer.

    Inforcando nuovamente gli occhiali, il professor Okada si voltò e girò intorno alla cattedra, afferrando un gessetto e scrivendo il suo nome sulla lavagna, seguito da quello che Tobi indovinò essere il suo nome da eroe: Lightbringer. Il ragazzo quindi sorrise, facendo l'accostamento con Luciferus, nome che voleva dire la medesima cosa ma aveva un'accezione ben più tetra: chissà se il doppio senso era stato voluto da un ben più giovane Okada in cerca di un nome un po' edgy e accattivante?

    Il tirocinante non poté fare a meno di non inarcare un angolo del labbro all'insù. Certamente la versione "edgy e accattivante" del suo nome da hero, come l'aveva definita il sé stesso di qualche anno prima in quell'aula dell'U.S.J., era un concetto piuttosto adeguato alla trasposizione da Pro-hero a Vigilante. D'altro canto, in una nota un po' più seria, Ren Okada non stava facendo poi molto per evitare di dare indizi, e Tobi dubitava che fosse perché era incosciente o perché aveva poca fantasia, perché non ci voleva nulla a vestirsi di nero invece che bianco e inventarsi un nome a caso come Deathbolt, letteralmente qualsiasi cosa sarebbe stato meglio di dare qualsivoglia indizio sulla propria identità. No, doveva per forza trattarsi di un qualche tipo di messaggio, probabilmente non tanto per la polizia quanto per Aogiri, più o meno inconsciamente Ren voleva fargli sapere che lui non aveva dimenticato, e certamente non aveva perdonato.
    -Chiaro. Ci lavorerò.- Mormorò il ragazzo, in risposta alla provocazione riguardo il suo nome da eroe, non facendo in tempo ad aggiungere nulla riguardo alla storia di Lucifer, colto alla sprovvista da quella frecciatina. Era strano, ricordava di aver provato una certa ostilità per il professor Okada, ai tempi, eppure al momento anche quelle piccole aggressioni sul suo nome da eroe gli sembravano quasi... amichevoli. Forse era sempre stata una sua impressione, forse era solo un ragazzino permaloso ai tempi ed ora era semplicemente cresciuto un po'.
    Un lampo di luce bianca lo abbagliò, riportandolo al presente e facendo sì che tornasse a concentrarsi sulla scena: CYPHER era scomparso, e l'eroina francese suo capo lo raggiunse di lì a qualche secondo con aria trafelata, chiedendogli di farle rapporto immediatamente sulla situazione invitandolo inoltre ad allontanarsi dalla scena del crimine. Tobi non capì troppo bene se si sarebbero allontanati entrambi ed avrebbe dovuto farle rapporto camminando o se lei sarebbe rimasta e quindi doveva farle rapporto in fretta e poi uscirsene da solo, in ogni caso avrebbe provato ad osservare l'eroina ed assecondarne i movimenti, facendo il suo rapporto.
    Questa volta avrebbe necessariamente dovuto includere il Bianco nel suo racconto, era stato visto anche da Saeko e innumerevoli altri testimoni, non poteva fare finta di nulla, probabile anzi che Whisper si fosse accorta del lampo avvicinandosi.
    -Saotome-sensei è ancora dentro, ha inseguito i terroristi che scappavano verso l'interno. Sono armati di esplosivo, entrambi, l'uomo lo ha addosso e l'altra lo nasconde nel suo corpo con la sua unicità.- Prima le cose importanti, c'erano ancora delle cose in ballo e se Whisper avesse voluto correre in aiuto di Saeko avrebbe anche potuto decidere di ascoltare il resto del rapporto di Fukuda più tardi. Qualora invece avesse dovuto proseguire, avrebbe iniziato a raccontare la vicenda in maniera più concisa possibile.
    -Miller. I terroristi vogliono Benjamin Miller. Ho avuto un colloquio a tu per tu con quello dei due che sembrava il capo e mi ha proposto lo scambio, gli ostaggi per Miller.- Tobi si fermò, si poteva leggere l'orrore sul suo viso. Whisper era davanti a lui ed esigeva un rapporto. Dunque... -Chi c'è con Miller adesso? C'è qualcuno?- Chiese, con il cuore in gola, pronto a precipitarsi in quella direzione ad un cenno dell'eroina. -Le trattative con i terroristi sono state interrotte dall'intervento di un vigilante. Corrispondeva alle descrizioni del Vigilante in Bianco, ma non si è identificato.- Niente di falso, era tutta verità. -Ha fatto fuoco con un equipaggiamento di supporto e ha incapacitato uno dei terroristi per qualche istante, dopodiché sono scappati entrambi verso l'interno. Raiden Mei li ha seguiti, io mi sono occupato degli ostaggi e li ho fatti defluire all'esterno con calma. Il... Vigilante sembra avermi aiutato con qualche soggetto debole, ha accompagnato alla porta un paio di persone. Non sono riuscito ad occuparmi di lui come avrei dovuto, c'era troppa confusione e ho dovuto calmare il panico generale. Terminata l'operazione di salvataggio ho tentato di arrestare il vigilante, ma mi ha abbagliato con qualcosa, un Quirk o un equipaggiamento, ed ora è sparito. Presumo sia possibile che sia ancora nei dintorni.- Non era affatto difficile credere a quella versione dei fatti, in fin dei conti era risaputo che il Quirk di Tobi non fosse esattamente competitivo nel combattimento. Il ragazzo riteneva di essere stato piuttosto convincente e che la sua storia non avesse buchi - anche perché era interamente vera, a parte il finale.
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    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    8
    Energia:
    1050/1050
    EXP:
    1865/2310
    Forza:
    405+40+50
    Quirk:
    180
    Agilità:
    440
    Peso:
    7/7
    Denaro:
    18500,00
    Cronologia:
    INVENTARIO
    STATUS
    CITAZIONE
    Indenne.

    TECNICHE PERSONALI:
    San Jie Fury [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi sfrutta il meccanismo di allungamento del suo bastone segmentato personalizzato e con esso scaglia una serie di affondi, fendenti e spazzate sulla media e breve distanza (il bastone + è composto da 3 segmenti di 60cm e due connettivi da 100cm - il raggio d'azione dipende da dove lo sta impugnando Tobi ma è al massimo circa 4 metri). Grazie a questa tecnica, Tobi può avvicinarsi ed allontanarsi dal nemico senza smettere di attaccarlo, disorientandolo.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con raggio d'azione debitamente ridotto a un metro e mezzo.
    DANNO: Medio-Grave
    San Jie Copter [Livello 3] [Costo 65]
    Descrizione: Tobi fa ruotare furiosamente un'estremità del suo bastone segmentato e crea una sorta di barriera. La barriera ha efficacia variabile:
    -Attacchi corpo a corpo (es: un pugno, elementale o non): Il tipo di attacco più penalizzato, la barriera funge da deterrente per gli attaccanti corpo a corpo, che non riescono ad avvicinarsi o lo fanno a discapito di subire danni dovunque l'asta colpisca.
    -Attacchi a distanza fisici (es: lanciare un sasso): L'attacco può o può non essere intercettato dalla rotazione del bastone. Le rotazioni sono abbastanza fitte quindi è assolutamente plausibile che il colpo venga respinto, ma c'è comunque la possibilità che passi.
    -Attacchi a distanza elementali (es: getto d'acqua): La scarica elementale si abbatte sul bastone, ma normalmente parte dell'attacco trapela ugualmente, causando danni ridotti di uno step (minimo Lievi). Ovviamente varia da elemento a elemento, elementi incorporei come il fulmine non subiscono la barriera, il fuoco brucerà il bastone di legno e così via.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con dimensione della barriera ridotta.
    EFFETTO: Difesa da danni Medio-Gravi
    Up And Over [Livello 1] [Costo 10]
    Descrizione: (Contrattacco) Quando l'avversario tenta un colpo corpo a corpo, corre verso Tobi o per qualunque altro motivo gli si avvicina a velocità sostenuta, Tobi lo intercetta con lo scudo e, sfruttando la forza della sua stessa carica, lo fa rovesciare sopra la propria testa ed atterrare alle proprie spalle, supino. In un unico movimento, Tobi gira su sé stesso e colpisce possibilmente il volto o comunque la parte più raggiungibile del suo nemico con il lato sottile dello scudo.
    DANNO: Lieve
    Shield Trip [Livello 1] [Costo 10]
    Tobi scaglia a tutta forza il suo scudo contro le gambe dell'avversario, mirando a farlo inciampare. Quando il nemico è a terra, piomba su di lui con un attacco, di norma una gomitata kung-fu ma a seconda della situazione può scegliere un attacco diverso sempre di simile impatto. Perché lo scudo possa essere riutilizzato, Tobi deve dedicare un'azione esplicita al suo recupero.
    (Se la corda è disponibile e le tempistiche lo permettono, Tobi può agganciare lo scudo alla corda per recuperarlo dopo l'attacco. Lo scudo va poi sganciato manualmente, o si continuerà a considerare attaccato).
    DANNO: Lieve



    EQUIPAGGIAMENTO:
    Hirameki [Offensivo]
    ► Descrizione: Katana di proprietà di Saeko Saotome. Contenuta in un fodero in legno di magnolia, lo tsuba è tondo, in ferro, e finemente decorato con quella che sembra una spiga di grano, mentre l'impugnatura è rivestita con una fettuccia di cotone rosso intrecciato. Il suo nome si può tradurre come "flash of inspiration". Infligge danni medio-gravi, tuttavia – grazie alla seconda abilità del suo quirk – usandola Tobi è in grado di imitare le tecniche di Saeko e raggiungere danni Gravi.
    ► Effetto: Danno Medio-Grave (Grave se equipaggiata da Tobi Fukuda)
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Suit [Dojo Saotome] [Costume]
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello fornito a Tobi dal Dojo Saotome è prevalentemente grigio e nero e vi è un piccolo stemma del Dojo portato sulla spalla sinistra su una piastrina a forma di diamante.
    ► Effetto [MAX]: Resistenza Danni Medi sia fisici che elementali
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente

    Vortex [Supporto]
    ► Descrizione: Nati con l'intento di sostituire i Technical Gloves per i fan più accaniti di questo tipo di equipaggiamento, sono poi diventati un must-have per quasi tutti gli eroi. Sono dei guanti rinforzati, lunghi quasi fino al gomito, e dotati di un sistema di accumulo e rilascio di energia cinetica che consente di aumentare la forza dei propri colpi in modo esponenziale, in modo non troppo dissimile a come farebbe un quirk di potenziamento. Uso comune è quello di integrarli alle suit, soprattutto per chi possiede quirk di supporto.
    ► Effetto: [Forza +50], Danni fisici +1 step
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Nunchaku [Offensivo]
    ► Descrizione: Il nunchaku è un'arma tradizionale, di tipo contundente, diffusa in alcuni Paesi dell'Asia orientale. Formato dai kon, i due bastoni, le cui estremità si chiamano konto (la superiore) e kontei (l'inferiore), e da himo, la corda o la catena che li unisce. La lunghezza ideale dei due bastoni è rappresentata dalla lunghezza dell'avambraccio. Il diametro della base del bastone è di 2,5-3 centimetri, mentre l'estremità superiore si restringe a due centimetri. La lunghezza della catena o della corda che unisce i due bastoni deve avere uguale larghezza del palmo della mano, ma deve avanzare un anello della catena, altrimenti diventa difficile il controllo dell'arma. Viene anche utilizzata in arti marziali come il Jeet Kune Do, il kung fu e il jūjutsu. Il successo indiscusso di quest'arma è senz'altro dovuto al primo film in cui appare il nunchaku "Dalla Cina con furore", dove il famoso attore e artista marziale Bruce Lee usa con maestria quest'arma.
    ► Effetto [MAX]: [Forza +40]
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Buckler [Difensivo]
    ► Descrizione: Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero a maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario.
    ► Effetto [MAX]: Protegge da danni Medi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente


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    L'assalto al Monolith si era concluso nel migliore dei modi, o quasi. Tutti gli ostaggi erano stati salvati con successo, completamente indenni. Anche se il loro corpo era sano, molto probabilmente il loro animo ci avrebbe messo un po' a guarire: a conti fatti quell'attacco era perfettamente nel modus operandi dell'Albero, un attacco ad un luogo mondano e di pace per mostrare alla città e ai suoi abitanti che non erano al sicuro in nessun luogo di Tokyo, in nessun momento.
    Dopo aver ricevuto le informazioni da Tobiko, Whisper lo aveva fatto tornare tra le volanti di polizia, dove Benjamin Miller lo attendeva scortato da quattro poliziotti. Sembrava che in assenza del tirocinante non fosse successo semplicemente nulla, nessun tentativo di rapimento di sorta. Forse c'erano stati degli errori di comunicazione tra i terroristi, forse chi doveva portare a termine quella missione aveva deciso di rinunciare, forse ancora il vero scopo di quella missione era tutt'altro e il caso "Benjamin Miller" era servito solamente da specchietto per le allodole. Solo le successive indagini sarebbero riuscite a chiarirlo e non era neppure una certezza, considerando i pochi indizi presenti.
    L'eroina francese era entrata nel cimitero alla ricerca della collega ed entrambe ne erano uscite solamente cinque minuti dopo, a mani vuote. Stando al racconto di Raiden Mei, dopo essere corsi per due stanze nel tentativo di allontanarsi il più possibile dall'eroina, i due erano semplicemente spariti grazie ad un'unicità di teletrasporto sconosciuta. Si poteva dedurre facilmente che non fosse quella della donna, considerando che l'aveva mostrata apertamente e che era già stata segnalata più volte alle autorità. In quell'occasione Tobiko avrebbe sentito il nome di Teadrop. Crowley, come si era presentato allo studente, era tutto un altro discorso. All'apparenza aveva utilizzato una qualche unicità esplosiva, ma il tutto era accaduto così in fretta che era difficile esserne certi. Che fosse o meno un loro potere, in ogni caso, quella non era la prima volta che Tobiko si era trovato di fronte a persone apparentemente dotate di più di un'unicità.
    Al sequestro degli ostaggi e alla loro liberazione, dopo numerosi accertamenti che il monolite fosse di nuovo visitabile in sicurezza, seguì una rassegna stampa sull'accaduto. Purtroppo Whisper non aveva molte informazioni sull'accaduto e non poteva soprattutto fare il nome di Miller: così vicini alle Olimpiadi avrebbero semplicemente causato un'isteria di massa che avrebbe rovinato l'evento, qualcosa che proprio non potevano permettersi. Vennero quindi date solamente le informazioni strettamente necessarie, come il numero di ostaggi, il fatto che fossero usciti tutti illesi, il mandante dell'operazione identificato nell'Albero. Soprattutto, Whisper approfittò dell'occasione per tessere le lodi di Meijin e annunciare ufficialmente la sua promozione ad eroe professionista.
    Saeko e Leticia si erano dimostrate reticenti a riguardo, ma era stato necessario anche nominare la presenza del vigilante. Considerando che la sua presenza era stata fondamentale nello svolgersi degli eventi e che c'erano decine di testimoni l'informazione sarebbe comunque trapelata in un modo o nell'altro, quindi era meglio affrontare la questione per via ufficiale. Allo stesso modo era stato necessario confermare che i colpevoli erano riusciti a fuggire.
    L'atteggiamento privato delle due eroine a riguardo del vigilante non sembrava di aperta condanna come nei termini in cui era stato posto agli occhi dei media, quanto più di preoccupazione. Erano d'accordo che quella persona fosse una mina vagante e lo sarebbe rimasta finché non si fossero comprese le sue reali intenzioni. Era chiaro che il suo atteggiamento quel giorno fosse stato tanto rischioso quanto d'aiuto. Il problema è che, certe volte, non è possibile assumersi quel rischio, specie se la posta in gioco è così alta.

    --



    Sei stato bravo, Fukuda. - solo verso le sette di sera la zona era stata finalmente sgomberata. Miller e Saeko se n'erano appena andati, scortati da un'automobile della polizia, dopo aver ringraziato il tirocinante... e ovviamente dopo aver ritirato gli equipaggiamenti che gli avevano prestato per l'occasione. Ad eccezione di Hirameki, però: Saeko aveva deciso rimanesse a lui per complimentarsi della promozione.
    Leticia era onestamente un po' invidiosa. Non era mai stata il tipo da arti marziali e cose simili e non aveva nulla da regalare al ragazzo nonostante fosse lei la sua effettiva responsabile, e non la giapponese. Cosa avrebbe dovuto donargli, in fondo? Un qualche vecchio libro impolverato?
    Che piani hai, ora che hai preso la licenza? - gli sorrise. Erano seduti sul cofano di una delle ultime auto della polizia rimaste in zona, sorseggiando del the caldo gentilmente offerto dall'arma. Leticia sapeva che quello era un grande traguardo, ma sapeva anche che molte persone non erano... determinate come lei. Il suo obiettivo era sempre stato chiaro e definito sin dall'inizio, trovare sua sorella. Alzò lo sguardo malinconico al cielo, ripensando alla donna di cui Tobiko e Hamuko avevano parlato, quel giorno a Shinjuku.
    Mi farebbe piacere se volessi continuare a lavorare per noi. - aggiunse, per poi bere un sorso di the - Non era un lavoro facile, là dentro. Ma grazie a te tutti sono usciti sani e salvi. - gli diede una leggera pacca sulla spalla - So che... non è un lavoro prestigioso come quello degli altri, ma è altrettanto valido. - ridacchiò infine. Purtroppo far parte di Providence significava raramente svolazzare tra i grattacieli della città e riempire i supercattivi di pugni fortissimi. Certo, alle volte toccava anche loro il lavoro sporco, ma più in generale si trattava di operazioni di quel tipo. Questo, però, Tobiko lo aveva probabilmente già imparato oramai.


    CITAZIONE
    Siamo giunti finalmente alla fine di quest'avventura. Congratulazioni per la promozione!
    A differenza di Delin, che ha sempre svolto questo tipo di attività, non ho onestamente molto da dire, quindi bando alle ciance e passiamo ai premi. :zizi:
    Fai ovviamente un post finale e per favore rimani a lavorare per me, grazie. :**:

    Tobiko: +50 exp, +75 bonus livello, Licenza Permanente, Hirameki

     
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    TOBI FUKUDA
    Whisper non parve preoccupata delle sorti di Benjamin nonostante l'allarme di Tobi, dunque questi dovette dedurre che era ancora in ottime mani, ed in effetti fu così che lo avrebbe trovato quando l'eroina francese lo avrebbe congedato, avendo assorbito tutte le informazioni che aveva da darle. La osservò precipitarsi all'interno della struttura in soccorso della sua collega, dunque si diresse alla volante della polizia sentendo l'adrenalina scorrergli lungo tutti gli arti. La testa gli pulsava in maniera quasi sgradevole e si sentiva iper-attento a qualsiasi particolare, ma mano a mano che le sue gambe si avvicinavano all'auto bianca e nera sentiva il suo battito cardiaco tornare via via più normale, i sensi normalizzarsi e il respiro regolarizzarsi. E tutta quell'enorme carica che aveva avvertito poco prima si trasformò quasi in vera e propria euforia. Continuava a rivivere gli eventi del Monolite nella sua testa e ancora non poteva crederci, essere stato a pochi passi da esplosivi mortali, il Bianco che aveva sparato, la fuga della folla, era tutto così surreale ed in qualche modo sapere di essere andato così vicino a diverse tragedie ed averle evitate tutte gli dava una sensazione... pericolosa. Se era così bello ogni volta ne voleva di più.
    Si lasciò cadere posandosi con la schiena all'auto, salutando Benjamin con un cenno ed ignorando per un minuto le sue eventuali domande su Mei, occupato a riprendere fiato e tentare di calmarsi. Ed infine si calmò, e si chiese che diavolo di droghe avesse prodotto il suo cervello per fargli pensare che ne voleva di più. Un conto era ritrovarsi in una situazione simile per caso, e sicuramente gli sarebbe ricapitato visto il suo lavoro, ma desiderarlo attivamente era da malati.
    Ok, si era calmato, ora poteva rivolgersi a Miller.
    Dopo aver aggiornato a grandi linee il ragazzo sulla situazione i due stettero con il fiato sospeso ad attendere le loro rispettive sensei - beh, tecnicamente di Tobiko potevano esserlo entrambe, ma inevitabilmente il corvino si sentiva più legato a Leticia. Dovettero aspettare a malapena cinque minuti prima di vederle entrambe varcare nuovamente la soglia del Monolite, apparentemente indenni: non avevano i terroristi catturati con loro quindi probabilmente erano fuggiti, ma a Tobi bastò vederle entrambe tutte intere per tirare un sospiro di sollievo. Era andata bene, non c'erano state vittime e tanto bastava a chiudere il bilancio in positivo.
    Più tardi vennero a sapere che i due sembravano spariti con un Quirk di teletrasporto, sebbene nessuno dei due sembrasse avere un Quirk simile: Teardrop, a quanto pare questo era il suo nome, faceva uscire quello schifo dal collo; mentre Crowley pareva avere un qualche tipo di Quirk esplosivo. Dunque era la seconda volta che Tobiko si imbatteva in persone in grado di usare più di un Quirk? Oppure poteva anche essere che il Quirk di teletrasporto fosse stato di un terzo complice che era rimasto in attesa pronto a prelevarli, certo, per il momento non si poteva escludere nulla. Molte informazioni, molte ipotesi, molte discussioni da fare, ma per il momento, per quella singola giornata, il lavoro sembrava finito: dopo quel burst adrenalinico anche l'eternamente ansioso Tobi sembrava essere riuscito a rilassarsi - probabilmente quella sera avrebbe fatto il miglior sonno della sua vita.
    Whisper dovette partecipare anche ad una rassegna stampa in cui espose in maniera molto sintetica i fatti, soprattutto evitando completamente di fare il nome di Miller, probabilmente per le Olimpiadi in arrivo, a cui l'americano avrebbe dovuto partecipare idealmente. Oh, e a quanto pare quello sarebbe stato il suo debutto, e sebbene fosse nato come un nome provvisorio a cui semplicemente non aveva trovato un sostituto decente in tempo, a quanto pare la sua carriera sarebbe iniziata come Meijin. Forse complice il recente incontro con Ren Okada, l'idea di essere registrato a quel modo lo pervase momentaneamente di una forte sensazione di cringe, ma in fin dei conti era ancora all'inizio e non era una tragedia se lo cambiava subito. Però a questo punto doveva iniziare a pensarci seriamente.
    Dunque quello era stato il suo debutto, yay? In realtà si sentiva in imbarazzo ma anche orgoglioso, incredulo di essere arrivato lì, inutile dire che non se lo aspettava affatto ed un po' odiò l'eroina per non averlo avvisato in anticipo, perché chiaramente doveva averlo già deciso. Certamente annunciarlo durante la rassegna stampa forse era anche stato un modo per sviare le domande dei media da temi più spinosi, alla fine per quanto lui fosse semi-sconosciuto alle persone piaceva conoscere nuovi eroi, era una cosa che non poteva evitare di fare notizia. Ma nessun pensiero sarebbe stato in grado di rovinare quel momento per Tobiko, complice il suo già citato momentaneo stato di assoluta serenità.
    La giornata proseguì, ed arrivati al momento del congedo, Saeko manifestò la volontà di volergli affidare Hirameki per celebrare la sua promozione. E niente, quel giorno tutto il mondo aveva deciso di coalizzarsi per farlo commuovere ed infine quell'ultimo dono riuscì ad inumidirgli gli occhi e spezzargli la voce mentre ringraziava solennemente con un enorme inchino l'eroina a capo del Dojo. E pochi minuti più tardi era finalmente rimasto da solo con l'eroina francese, semi-abbracciato al fodero della spada che gli era appena stata donata, con le spalle flosce ed il capo leggermente chino in avanti. Erano fra le ultime persone rimaste sulla zona e ad essere sinceri il ragazzo era davvero esausto. Era stata la più bella giornata che avesse avuto nel giro di... sempre, forse? Era così sereno e stanco che probabilmente se lo avessero lasciato in pace si sarebbe potuto addormentare in piedi, in quella posizione.
    Sei stato bravo, Fukuda. Il ragazzo rialzò il capo e lo volse in direzione del suo capo, seduto a poche decine di centimetri da lui. Le sorrise, sinceramente grato. Non gli sfuggì l'occhiata eloquente che l'eroina aveva lanciato a Hirameki, ma non fece alcun commento a riguardo.
    -Grazie, capo.- Era la prima volta che la chiamava così, in maniera un po' più giocosa, ma si disse di poterselo permettere. -Anche lei, anche se non c'è bisogno che glielo dica io.- Aggiunse, lasciando la lingua sciolta. Chissà se se ne sarebbe pentito il giorno dopo e perché proprio sì. Rifletté sulla domanda che lei gli aveva posto, cosa che gli riusciva piuttosto difficile al momento. Sia per la stanchezza mentale profonda, sia per il fatto che... non credeva di potercela fare sul serio, ed ora che si trovava arrivato sul traguardo non sapeva che cosa aspettarsi dal suo futuro. Era stato veramente solo un viaggio, il suo? Senza destinazione? La verità è che non lo sapeva. -Piani? Ah...- Esordì, indeciso su che cosa dire. Andare all'università, continuare a fare quel lavoro, fare una pausa, c'erano così tante cose che avrebbe voluto rispondere che non sapeva sinceramente da dove iniziare. -Per prima cosa dovrei trovare un vero nome da eroe, immagino.- Ridacchiò, decidendo di buttarla sul ridere, sperando che la donna capisse che semplicemente non era in grado di risponderle ora. Sorseggiò il tè caldo che era stato loro offerto con piacere ed esalò un sospiro soddisfatto alzando lo sguardo al cielo e chiudendo gli occhi. La donna espresse poi la sua gratitudine e nuovamente le sue lodi per il lavoro svolto all'interno del Monolite dal ragazzo, sottolineando che le avrebbe fatto piacere se avesse scelto di rimanere a lavorare a Providence. Pur riconoscendo che l'agenzia non godeva del prestigio di molte altre. Parlando, Whisper aveva battuto un colpetto sulla spalla di Tobiko, che era tornato dunque a rivolgersi verso di lei e sorridere dolcemente.
    -Non vorrei lavorare in nessun altro ufficio di Heroes.- La rassicurò il ragazzo. -Mi... piacerebbe continuare a lavorare con voi.- Confermò poi, in maniera più esplicita.
    Non era sicuro di cosa sarebbe successo domani, ma oggi era questo quello che diceva il suo cuore.

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    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    8
    Energia:
    1050/1050
    EXP:
    1865/2310
    Forza:
    405+40+50
    Quirk:
    180
    Agilità:
    440
    Peso:
    7/7
    Denaro:
    18500,00
    Cronologia:
    INVENTARIO
    STATUS
    CITAZIONE
    Indenne.

    TECNICHE PERSONALI:
    San Jie Fury [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi sfrutta il meccanismo di allungamento del suo bastone segmentato personalizzato e con esso scaglia una serie di affondi, fendenti e spazzate sulla media e breve distanza (il bastone + è composto da 3 segmenti di 60cm e due connettivi da 100cm - il raggio d'azione dipende da dove lo sta impugnando Tobi ma è al massimo circa 4 metri). Grazie a questa tecnica, Tobi può avvicinarsi ed allontanarsi dal nemico senza smettere di attaccarlo, disorientandolo.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con raggio d'azione debitamente ridotto a un metro e mezzo.
    DANNO: Medio-Grave
    San Jie Copter [Livello 3] [Costo 65]
    Descrizione: Tobi fa ruotare furiosamente un'estremità del suo bastone segmentato e crea una sorta di barriera. La barriera ha efficacia variabile:
    -Attacchi corpo a corpo (es: un pugno, elementale o non): Il tipo di attacco più penalizzato, la barriera funge da deterrente per gli attaccanti corpo a corpo, che non riescono ad avvicinarsi o lo fanno a discapito di subire danni dovunque l'asta colpisca.
    -Attacchi a distanza fisici (es: lanciare un sasso): L'attacco può o può non essere intercettato dalla rotazione del bastone. Le rotazioni sono abbastanza fitte quindi è assolutamente plausibile che il colpo venga respinto, ma c'è comunque la possibilità che passi.
    -Attacchi a distanza elementali (es: getto d'acqua): La scarica elementale si abbatte sul bastone, ma normalmente parte dell'attacco trapela ugualmente, causando danni ridotti di uno step (minimo Lievi). Ovviamente varia da elemento a elemento, elementi incorporei come il fulmine non subiscono la barriera, il fuoco brucerà il bastone di legno e così via.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con dimensione della barriera ridotta.
    EFFETTO: Difesa da danni Medio-Gravi
    Up And Over [Livello 1] [Costo 10]
    Descrizione: (Contrattacco) Quando l'avversario tenta un colpo corpo a corpo, corre verso Tobi o per qualunque altro motivo gli si avvicina a velocità sostenuta, Tobi lo intercetta con lo scudo e, sfruttando la forza della sua stessa carica, lo fa rovesciare sopra la propria testa ed atterrare alle proprie spalle, supino. In un unico movimento, Tobi gira su sé stesso e colpisce possibilmente il volto o comunque la parte più raggiungibile del suo nemico con il lato sottile dello scudo.
    DANNO: Lieve
    Shield Trip [Livello 1] [Costo 10]
    Tobi scaglia a tutta forza il suo scudo contro le gambe dell'avversario, mirando a farlo inciampare. Quando il nemico è a terra, piomba su di lui con un attacco, di norma una gomitata kung-fu ma a seconda della situazione può scegliere un attacco diverso sempre di simile impatto. Perché lo scudo possa essere riutilizzato, Tobi deve dedicare un'azione esplicita al suo recupero.
    (Se la corda è disponibile e le tempistiche lo permettono, Tobi può agganciare lo scudo alla corda per recuperarlo dopo l'attacco. Lo scudo va poi sganciato manualmente, o si continuerà a considerare attaccato).
    DANNO: Lieve



    EQUIPAGGIAMENTO:
    Hirameki [Offensivo]
    ► Descrizione: Katana di proprietà di Saeko Saotome. Contenuta in un fodero in legno di magnolia, lo tsuba è tondo, in ferro, e finemente decorato con quella che sembra una spiga di grano, mentre l'impugnatura è rivestita con una fettuccia di cotone rosso intrecciato. Il suo nome si può tradurre come "flash of inspiration". Infligge danni medio-gravi, tuttavia – grazie alla seconda abilità del suo quirk – usandola Tobi è in grado di imitare le tecniche di Saeko e raggiungere danni Gravi.
    ► Effetto: Danno Medio-Grave (Grave se equipaggiata da Tobi Fukuda)
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Suit [Dojo Saotome] [Costume]
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello fornito a Tobi dal Dojo Saotome è prevalentemente grigio e nero e vi è un piccolo stemma del Dojo portato sulla spalla sinistra su una piastrina a forma di diamante.
    ► Effetto [MAX]: Resistenza Danni Medi sia fisici che elementali
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente

    Vortex [Supporto]
    ► Descrizione: Nati con l'intento di sostituire i Technical Gloves per i fan più accaniti di questo tipo di equipaggiamento, sono poi diventati un must-have per quasi tutti gli eroi. Sono dei guanti rinforzati, lunghi quasi fino al gomito, e dotati di un sistema di accumulo e rilascio di energia cinetica che consente di aumentare la forza dei propri colpi in modo esponenziale, in modo non troppo dissimile a come farebbe un quirk di potenziamento. Uso comune è quello di integrarli alle suit, soprattutto per chi possiede quirk di supporto.
    ► Effetto: [Forza +50], Danni fisici +1 step
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Nunchaku [Offensivo]
    ► Descrizione: Il nunchaku è un'arma tradizionale, di tipo contundente, diffusa in alcuni Paesi dell'Asia orientale. Formato dai kon, i due bastoni, le cui estremità si chiamano konto (la superiore) e kontei (l'inferiore), e da himo, la corda o la catena che li unisce. La lunghezza ideale dei due bastoni è rappresentata dalla lunghezza dell'avambraccio. Il diametro della base del bastone è di 2,5-3 centimetri, mentre l'estremità superiore si restringe a due centimetri. La lunghezza della catena o della corda che unisce i due bastoni deve avere uguale larghezza del palmo della mano, ma deve avanzare un anello della catena, altrimenti diventa difficile il controllo dell'arma. Viene anche utilizzata in arti marziali come il Jeet Kune Do, il kung fu e il jūjutsu. Il successo indiscusso di quest'arma è senz'altro dovuto al primo film in cui appare il nunchaku "Dalla Cina con furore", dove il famoso attore e artista marziale Bruce Lee usa con maestria quest'arma.
    ► Effetto [MAX]: [Forza +40]
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Buckler [Difensivo]
    ► Descrizione: Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero a maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario.
    ► Effetto [MAX]: Protegge da danni Medi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente


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