[EVENT] Till Death Do Us Part 💍

Tokyo 2024

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  1. Ryuko
     
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    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

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    FUMIO MASAYOSHI
    "Non si può andare ad un matrimonio in tuta".
    E chi l'aveva deciso? Beh, Yorune.
    In realtà non aveva pronunciato quelle esatte parole, ma il sunto del discorso si era fatto capire. Stupide convenzioni sociali. Se fosse stato per lui sarebbe andato in tuta anche al suo di matrimoni - non che sognasse di sposarsi, era una metafora per far capire il livello di pigrizia.
    Fumio non era un grande fan dei luoghi affollati, per quel motivo stava cercando di non storcere il naso, circondato dalla gente com'era, mentre se ne stava lì ad osservare la funzione venir celebrata al fianco del collega. Non era un grande fan dei luoghi affollati, non era un grande fan degli abiti eleganti, e non era un grande fan dei luoghi affollati che andavano frequentati in abiti eleganti. Tutta quella situazione gli sembrava una provocazione bella e buona, e non riusciva a mettersi l'anima in pace.
    L'Eden che invitava Deep Void, i loro acerrimi nemici, a festeggiare la nascita della nuova Madame di Tokyo? Come poteva non essere una provocazione?
    Era chiaro che stessero mettendo nero su bianco se non una dichiarazione di guerra, qualcosa che ci andava molto vicino: il recupero del loro antico splendore o qualcosa del genere. A lui non interessavano un granché quei giochi di potere, quando si era svolta quella guerriglia era ancora troppo piccolo e - sebbene Eizan non avesse mancato in seguito di raccontargli cosa era avvenuto e come - ancora oggi non poteva vantare di avere tutti i tasselli per le mani. Però se la signorina Wang sosteneva che andarci fosse una buona idea lui di protestare non se lo sognava nemmeno. E questo ci riportava a come era finito ad accompagnare la delegazione di Deep Void al matrimonio dell'Eden's Thorn.
    Non che la giovane avesse bisogno di protezione, era per fare numero, e forse perché per una volta era meglio portarsi dietro delle persone in carne ed ossa piuttosto che una sequela di uomini in nero che di certo nessun membro dell'Eden avrebbe apprezzato. Destro e Sinistro esclusi dalla conta. Insomma, una valida tregua temporanea condita da false congratulazioni che sarebbe svanita nel nulla il giorno seguente.
    Questo ci riportava anche agli abiti eleganti: primo, Fumio non aveva la più pallida idea di che abiti bisognasse indossare ad un matrimonio; secondo, anche se la avesse avuta, con ogni probabilità non avrebbe potuto permettersi nemmeno un bottone di un vestito simile.
    Yorune, a dire il vero, avrebbe dovuto solo ringraziarlo e starsene zitto, visto che non solo gli aveva regalato la suit che attualmente indossava, ma anche perché lo aveva tirato a lucido riuscendo a non farlo sembrare ridicolo con quella roba addosso, che era un'impresa non da poco.
    Era solo nato per lamentarsi.
    «Non so come fate ad indossare questa roba per più di due ore al giorno.» bubbolò il ragazzo dai capelli turchini, con l'espressione di chi ne ha avuto abbastanza. Era appena passato mezzogiorno, e aveva davanti ancora tutto il pomeriggio. Era forse la terza volta che lo ripeteva, ma per uno che era abituato a vivere in officina con le mani sporche di olio e vapore era uguale a spararsi nei denti. Almeno, ora che la celebrazione era finita, poteva guardare di sgattaiolare da qualche parte e togliersi la cravatta, tutto sperando che il corvino non glielo impedisse.
    Yorune era, beh... un personaggio.
    Si erano conosciuti proprio grazie a Deep Void: quando ci aveva parlato la prima volta Fumio aveva pensato che fosse fuori di testa. E lo pensava ancora, solo un po' meno. Diciamo che averlo incontrato successivamente di persona aveva migliorato e peggiorato contemporaneamente la sua convinzione. Credeva fosse una sorta di quei geni universitari che si vedevano in giro; non ci aveva capito granché, ma a quanto pare aveva studiato informatica e ora lavorava "per hobby" in un'azienda importante. A rincuorarlo era il fatto che avessero quasi la stessa età, quindi parlarci era strano, ma non per quel motivo.
    Fumio si guardò intorno. Si erano separati un po' dal resto degli inviati di Deep Void, le gemelle avevano ordinato raccomandato a tutti di non fare nulla di azzardato ed erano poi sparite per i fatti propri, il che lo rendeva agitato, perché non aveva chiaro il concetto di azzardato delle due Ying, ma anche sollevato, perché tutte le volte che guardava la Ying originale aveva l'impressione che volesse ammazzare chiunque sul posto. Aveva anche visto Norio, che però aveva borbottato qualcosa a proposito di un tizio e un pianoforte(?) e quindi non aveva la più pallida idea di dove fosse adesso. In sintesi, quel matrimonio, era troppo caotico per i suoi gusti. Gliene fosse fregato qualcosa, poi.
    SPEAKING TO:YORUNE
    SCHEDAVILLAIN
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    ⸻ ♕ ⸻


    YUYA MIROKUJI
    «Ma dai, secondo me non è una buona idea. Vorrei tornare a casa con ancora tutti e quattro gli arti attaccati al corpo.»
    Quella era più o meno stata la reazione di Yuya al ritrovarsi l'invito per il matrimonio dell'Eden's Thorn nella cassetta della posta. Non gli era parso proprio il classico invito che prendi e fai "inoltra a tutti i contatti" dal vivo, quindi si era più che altro stupito che qualcuno nell'Eden avesse ancora il suo contatto. Solo dopo si era ricordato di Robin, le cose avevano assunto una vaga sfumatura più sensata, l'invito era finito sul tavolo del salone a casa Eternium e se ne era discusso civilmente. Beh, quasi civilmente.
    Nessuna discussione in cui era presente il corvino era civile per definizione, compagna di quella sottesa e provocante ironia che non faceva capire se stesse scherzando o no.
    Ma per quanto lo riguardava, sdrammatizzare con ironia era l'unico modo per prendere sul serio la situazione: non gli interessava più se Junko giocava a freccette con le sue fotografie, ma era innegabile che per metà fosse ancora convinto di essere sulla personale lista nera della donna che a breve avrebbe reclamato il nuovo titolo di Madame di Tokyo. A dire il vero gli sembrava quasi irreale che Junko si sposasse - e con Billie, per giunta, che nell'unica volta in cui aveva avuto modo di parlarci gli era sembrato un uomo di tempra e interessi molto diversi da lei. L'amore a volte operava in modi davvero misteriosi, eh?
    Senza contare che un matrimonio importante, aveva di certo invitati importanti; Yuya non dubitava della presenza di Deep Void, per esempio, non che avesse qualcosa contro l'organizzazione in sé, ma era pur sempre lui che aveva rapito la moglie del loro capo qualche anno fa ed era sicuro che nessuno se lo fosse scordato. Insomma, per lui era un matrimonio pieno di gente che lo voleva più morto del reverendo Bolek, altroché.
    Stando a sentire Yami, invece, mancare ad un evento di tali proporzioni poteva esser visto come un'inaudita mancanza di rispetto, quindi era mandatario che ci andassero. Anche per fare pubblicità ad Eternium, chiaramente.
    Come no. Yuya sospettava che Yami avesse avanzato la proposta principalmente per il buffet, ma non aveva detto niente per chissà quale atto di pietà nei confronti della sua fidanzata. E quindi eccolo lì, smoking con tanto di fiore all'occhiello, ad osservare gli sposi nel suntuoso attico del Garden Pool. Il regalo di nozze? No, non ne aveva voluto sapere niente, era la svedese quella coi soldi, mica lui.
    Adesso lo faceva quasi ridere il pensiero che si fosse fatto tanti problemi per nulla: in fondo, se Junko Tomomi era su quel palco adesso era anche merito suo, no? Sembrava un buon modo per mettere la parola fine a quella storia che nella sua testa aveva tormentato la sua intramontabile poker face anche troppo a lungo. Non si poteva dire che riconoscesse facce familiari, l'Eden sembrava cambiato in modo estremamente massivo da quando ci aveva collaborato lui. Per il momento non aveva nemmeno visto il signor Allard, e da una parte era meglio così, visto che non sapeva esattamente come avrebbe fatto a presentargli Yami che era lì al suo fianco. Magari in qualità di figlia della precedente Madame godeva di privilegi ben più alti dei suoi e aveva il suo palchetto riservato da qualche parte. Yuya smise di applaudire in concomitanza con altri invitati.
    «Se non altro è stato scenico.» un commento labile, a seguito della pioggia di cenere che aveva invaso le prime file. Più che altro era sollevato che il bouquet non fosse stato lanciato, sia mai che poi lo prendesse Yami. La conosceva fin troppo bene quella tradizione.
    SPEAKING TO:YAMI
    SCHEDAVILLAIN
    nqB9ynD
    contattiwww
     
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40 replies since 17/10/2022, 18:00   1633 views
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