Destiny Draw

Role -- Sakiko Yumeno (Leonarch) x Hisoka Morow / Gabriel Daystar (Stan)

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  1. Leonarch
     
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    Sakiko Yumeno

    Narrato - «Parlato»





    Sakiko squadrò con espressione crucciata lo schermo del suo cellulare. Su di esso era visualizzata la mappa del navigatore GPS che teoricamente avrebbe dovuto condurla alla destinazione desiderata.
    Ma, come molto spesso accade nel momento di impellente bisogno, la tecnologia non sembrava intenzionata a collaborare con lei e l’app che avrebbe dovuto farle strada invece sembrava più incline a farla girare in tondo dandole indicazioni contraddittorie e disconnettendosi ad intermittenza.

    Qualcuno avrebbe potuto malignamente supporre che il malfunzionamento potesse essere stato causato dalle numerose volte in cui la ragazza aveva lasciato cadere contro il pavimento l’apparecchio cellulare.

    Qualcuno avrebbe potuto anche puntigliosamente sottolineare che avrebbe potuto essere nello specifico la caduta avvenuta giusto la scorsa notte mentre lei era di pattuglia in veste di vigilante.

    Era un accusa ingiusta, avrebbe protestato la ragazza. Era stato un incidente inevitabile.
    Un incidente piuttosto frustrante e in parte imbarazzante avrebbe potuto aggiungere.
    Normalmente era ben attenta a conservare il cellulare al sicuro nel suo Nexus durante le sue uscite da vigilante. Ed anche la notte scorsa era stato così. Ma era stata una nottata fiacca senza alcuna traccia di azione o movimenti interessanti, ed in un momento di noia, mentre era appostata in vicolo aveva tirato fuori l’apparecchio per controllare i messaggi.

    Fu in quel momento che inavvertitamente un gatto fece cadere un bidone alle sue spalle facendola trasalire e nello sgomento perdere la presa sul cellulare che fece un tuffo sul cemento del marciapiede.

    Sul momento era stata sollevata nel non scorgere alcun danno apparente all’apparecchio – ma cominciò a sospettare che forse si era danneggiato più di quanto avesse temuto.

    O forse si era solo risentito per la sua incuranza e la stava intenzionalmente sabotando per vendetta.

    In entrambi i casi Sakiko si trovava momentaneamente sperduta nel centro di Akihabara guardandosi attorno smarrita come una bambina che ha perso i genitori al centro commerciale.
    In quel momento rimpianse di aver chiesto al suo autista di lasciarla raggiungere la sua destinazione a piedi per non attirare l’attenzione.
    Sospirò sconsolata – come ultima risorsa disperata avrebbe potuto chiamare Gabriel per farsi dare indicazioni. Ma il suo orgoglio testardo detestava l’idea di esporsi a potenziali prese in giro.
    Il rapporto con lui era già abbastanza strano e inusuale – era cominciato in maniera piuttosto bizzarra e imbarazzante per lei e ancora non era sicura di come definire la loro amicizia.

    Avrebbe considerato quell’opzione solo come ultima spiaggia – ma era anche vero che era ormai già in ritardo sull’orario pattuito e le sue opzioni alternative risultavano praticamente inesistenti.

    La ragazza si guardò attorno esasperata in cerca di un qualsiasi punto di riferimento. Fu in quel momento che le ritornò alla mente che Gabriel invitandola a visitare un negozio da “geek” aveva menzionato che si trattava di un edificio a due piani di un vistoso blu.
    Lo sguardo della ragazza s’acuì in cerca dell’edificio – in fondo non poteva essere così lontana, no?

    E per sua fortuna effettivamente sembrava essere così. Scorse un edificio blu ad un paio di traverse di distanza dal lato opposto della strada in cui si trovava.
    Subito s’incamminò a passo rapido verso quella direzione pregando che non si trattasse di una crudele coincidenza. Avrebbe anche corso per non prolungare ulteriormente il suo ritardo, ma indossava una gonna che limitava drasticamente la sua mobilità.

    In retrospettiva avrebbe scelto un outfit più comodo per presentarsi all’appuntamento – in particolare avrebbe scelto qualcosa di più leggero. Nonostante fossero ormai alle porte di Novembre la temperatura di quel giorno era fastidiosamente alta e il giubbino imbottito che indossava si stava già trasformando in una sauna. Anche la sua testa cominciava ad arroventarsi – non per lo sforzo celebrale – ma perché indossava un cappello da baseball e una parrucca. La parrucca bruna era un ovvia necessità per attirare attenzioni indesiderate e ormai si era abituata ad indossarla con naturalezza.


    Eventualmente riuscì a raggiungere il famigerato edificio blu e con suo grande sollievo scorse la figura di Gabriel lì di fronte che gli diede conferma di essere arrivata sul posto giusto.
    La ragazza approcciò Gabriel ansimando leggermente «Hey, uff… ciao, scusa il ritardo. Mi ero… uff – quasi persa.» – spiegò sfilandosi il cappello dalla finta chioma bruna e usandolo per sventolarsi il viso accaldato.







    Combat & Status Data



    Liv. 4 | Exp 570| Età 25 | 👗 | |
    Status: Normale | Peso 0/4 | Energia 300 |
    Forza 75 | Quirk 110 | Agilità 90



    I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpf
     
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