The villains escape

Tokyo - Role per exquisite†corpses + _JoJo_ + I DONT CARE

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    Tokyo - Strade della città
    Ore 7:30 pm

    Rju0P1x
    Sfrecciavano lungo le strade di Tokyo a bordo di un furgone bianco rubato. Il *colpo alla Shintoyama Bank* era riuscito ma non senza intoppi. Nonostante il pronto intervento di Yami, a bordo del quattroruote, Roy e Sajin giacevano nel vano posteriore a terra, privi di forze. L'ultimo sembrava messo peggio di tutti... in realtà, era privo di sensi.
    Avevano lottato fino allo stremo contro FireFlower, un eroe della zona in grado di creare e manipolare il fuoco. Entrambi avevano provato gli effetti delle sue tecniche, in particolar modo Sajin che prese in pieno l'ultimo colpo dell'eroe.
    Roy si stava trascinando ancora l'adrenalina della rapina e del combattimento. Respirava rumorosamente ad intervalli veloci e regolari.
    Si tolse la bandana dal viso per migliorare la respirazione, ma avvertiva come una sorta di tachicardia. Quell'affanno continuava a perseverare e Roy non poté fare altro che restare supino sul pianale del furgone, con il rombo del motore che gli annebbiava la mente.
    Il vano era completamente buio, l'unica fonte di luce proveniva dal piccolo lunotto anteriore, in corrispondenza del posto di guida.
    Il corpo di Sajin, in parte illuminato dalla fioca luce di un tardo pomeriggio, si spostava da una parte all'altra, in base alle manovre di Yami. I due sacchi pieni di contanti svolazzavano lungo il vano.
    Alzò lo sguardo in direzione del lunotto, sperando di scovare Yami ma non aveva neanche la forza di dire qualcosa. L'unica cosa che avrebbe voluto era qualcosa di alcolico, ma molto forte.

    Si guardò le mani e le braccia ricoperte da macchie ambrate e qualche pustola da scottatura. La sua schiena invece, poté beneficiare della fredda piana del vano. La sensazione era quasi piacevole anche se aveva la sensazione di avere ancora la schiena in fiamme.
    Si poteva dire che aveva delle ustioni sul 50% del corpo. Di sicuro ci sarebbero volute diverse settimane di prognosi.
    Ma tutto questo, non importava a Roy. Nonostante il bruciore sulla pelle, il continuo dolore pulsante, sul volto di Roy si poteva leggere un ghigno di soddisfazione.

    Il furgone, intanto, continuava la sua fuga lungo le vie della città e Roy non aveva la più pallida idea di dove si trovassero in quel momento.

    "Dove ci starà portando Yami? Spero abbia un luogo sicuro, ma soprattutto spero che abbi diverse pomate per le ustioni. Merda... Sajin... sei messo proprio male tu..."

    Fece uno sforzo e si tirò su con il busto. Aiutandosi con le ginocchia, si trascinò fino al corpo inerme del suo compagno. Afferrò il casco e lo estrasse dalla testa, così da permettergli di respirare adeguatamente.
    Appoggiò le dita all'altezza della parte sinistra del collo.

    Pulsa... non che non mi fidassi... ma sembri un cadavere.

    Disse apertamente come se qualcuno potesse ascoltarlo. Appoggiò la mano sulla spalla destra di Sajin e lo scosse appena, con l'intento di fargli riprendere coscienza.

    Sajin! Ehi Sajin... Apri gli occhi! Ci sei?

    Scheda ROY ASH O'CONNOR

    PARAMETRI
    Esperienza 000
    Energia 0
    Attacco 10
    Resistenza 5
    Velocità 10
    Stato fisico: Ustioni medio-lievi agli avambracci e alle mani. Ustioni medie alla schiena e sui polpacci. Stremato dalla fatica.
     
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    SAJIN BUKIMURA




    Narrato x Parlato x Pensato



    Riprese coscienza sentendo costantemente una voce che lo chiamava; ma per lo più non riusciva nemmeno a dormire bene tanto era il dolore su tutto il corpo che si sostituiva a qualsiasi altra sensazione. Era sdraiato sulla schiena, e la carne scoperta era poggiata sul freddo ferro del vano del furgone, e ogni tanto qualche curva fatta o buca presa faceva sussultare dolorosamente Sajin. Aprì gli occhi intravedendo una figura nella penombra sopra di lui, prese dei profondi respiri, l'aria gli sembrava molto più pulita ora che non aveva più il casco addosso, e si prese qualche secondo per cercare di realizzare dove si trovasse, come ci fosse arrivato e se tutto quello che ricordava non era altro che un brutto sogno. Ma il continuo tormento che sentiva su tutto il corpo, gli confermava che la rapina in banca c'era effettivamente stata.
    "Ash..." Chiamò, riconoscendo la voce del collega.
    "L'eroe... anf... ci sta inseguendo?" Chiese ancora ignaro di cosa ne fosse di Fireflower, dato che era collassato a terra prima di vedere cosa avesse fatto Yami.
    "I soldi... anf... li hai lasciati lì.. no, vero?" Chiese sforzando il proprio corpo per emettere ogni singola parola che volesse dire.
    "Che stupido che sono... anf... probabilmente... anf... sono stati bruciati- Cough! Anf... Yami sarà furioso." Commentò, rattristandosi convinto che tutto lo sforzo fatto fosse andato perso per colpa di quell'eroe saltato da chissà dove. Voltò la testa alla sua destra, chiudendo gli occhi, voleva solo riposare, e sperava ogni secondo che quel dolore immenso che gli percuoteva il corpo sparisse all'istante. Il respiro si faceva sempre più lungo, e per un attimo a Sajin sfiorò l'idea che probabilmente la sua storia si sarebbe conclusa lì. Si era spinto oltre, la vita gli aveva dato poco e lui sapeva che era pronta a togliergli tutto e anche di più; niente gli aveva mai dato la speranza di poter essere una persona desiderata o che potesse un giorno combinare qualcosa, e il come era ridotto in quel momento per aver osato oltre, sembrava esserne una chiara prova. Sentiva mancargli il fiato, e la cosa lo fece ragionare su tutto quel tempo passato in solitudine.
    "Sapete..." Disse rivolgendosi anche a Yami, che probabilmente non poteva sentirlo dato che la sua voce era flebile e sottile come un filo.
    "Anf... non ho mai sperato che la mia morte... anf... arrivasse tardi." Commentò sempre tenendo gli occhi chiusi abbandonato a terra con braccia e gambe divaricate.
    "Però... anf... volevo che almeno non... anf... non fosse così dolorosa. Una morte rapida... anf... ecco." Un piccolo sorriso gli spuntò sul viso rendendosi conto che la sua potesse essere un'idea ridicola. Era forse la prima volta che si confidava con qualcuno riguardo a quell'argomento.
    "Anf... voglio dire... anf... anf... sono stato male fin da quando sono nato... anf... anf... ho sofferto... anf... per tutta la vita... anf... perché la mia morte... anf... non può essere priva di tormenti?" Chiese poi, mentre una lacrima, scesa dall'occhio sinistro, cominciava a rigargli il volto.


    Parametri

    Esperienza: 100
    Attacco: 29
    Resistenza: 24
    Velocità: 22
    Energia: 100
    Stato fisico: Ustioni su tutto il corpo. Braccio sinistro e zona adiacente al polmone destro della schiena ustionati gravemente. Ustioni leggere alla testa.
    Scheda: Sajin Bukimura


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    Ho modificato il sottotitolo in "role" solo per indicare che non ci sarà un master :zizi:





    Y A M I D Ø D S O N
    T H E V I L L A I N S E S C A P E




    Narrato x Parlato Yami x Pensato Yami x Parlato Yama x Pensato Yama


    Il furgone traballava sulla strada. Aveva il paraurti leggermente ammaccato dall'impatto con Fireflower, e le ruote erano un po' instabili dopo quella passata sulle fiamme. In più, ma questo i due passeggeri non lo sapevano e forse era proprio meglio non lo sapessero, Yami non aveva la patente. Serviva troppa burocrazia, e lei non poteva più far vedere il suo nome in giro. Quel poco di manualità che aveva lo aveva appreso per vie traverse. Lentamente Yama si formò sul sedile del passeggero, con le gambe incrociate, a guardare la sorella.
    Vai a vedere se quei due sono vivi e se ci sono i soldi, qui ci penso io. - sussurrò. I passeggeri, stesi per terra, probabilmente non potevano vedere la scena. Al primo semaforo, Yami si tolse la cintura e passò dietro. Erano abbastanza lontani dal luogo della rapina e col furgone in quelle condizioni, era meglio andare piano e seguire le regole per non attirare più attenzioni del dovuto. Roy sembrava messo maluccio, ma Sajin era messo peggio. Era coperto di ustioni e col costume completamente bruciato. Roy gli aveva appena tolto il casco per farlo respirare meglio, e sembrava ancora vivo. La ragazza si sedette a fianco ai due.
    Ew. - sussurrò - Mi sa che dobbiamo pagargliene uno nuovo - proseguì, riferendosi al costume. Guardò i due. Roy sembrava davvero interessato alla sopravvivenza del "compagno", anche se si conoscevano solo da qualche ora. Forse, pensò, forse i cattivi non erano così cattivi come sembrava. Forse anche loro avevano dei sentimenti, delle idee. Forse era solo che quello che agli altri sembrava male, per loro era normale. O, forse, semplicemente non avevano altro. Forse erano solo da una parte diversa da quella dei buoni e, forse, lei ora era seduta dalla parte giusta o, almeno, non da quella sbagliata. Sajin sussurrò qualcosa. Inarcò un sopracciglio quando sentì parlare di sé al maschile, ma poi pose un occhio ai sacchi coi soldi. Doveva contarli, ma forse non era il momento adatto. Ascoltò il ragazzo dire cose assurde sulla morte.
    Morire non è nei patti. - rispose secca. Non che non le dispiacesse, ma era il capo e doveva mostrarsi forte e distaccata. Dopodichè si voltò verso Roy - Che cazzo è successo? Quando sono andata a prendere il furgone mi sembrava steste andando bene. Dopo che cazzo è successo? - chiese, tirando a sé uno dei sacchi della rapina per controllarli.
    Y a m i

    Esperienza: 200
    Attacco: 35-25%
    Difesa: 35-25%
    Velocità: 55-25%
    Energia: 150-10
    Stato fisico: Illeso
    Y a m a

    Esperienza: 200
    Attacco: 35
    Difesa: 35
    Velocità: 55
    Stato fisico: Illeso
    Scheda: Yami & Yama

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    Ci volle qualche minuto, ma alla fine Sajin riprese conoscenza. Era ancora fortemente traumatizzato, la sua voce era piuttosto bassa e spesso ansimava tra una parola e l'altra.
    Sebrava parlasse da un'altra dimensione e quello che diceva aveva l'aria di una sorta di testamento.
    D'un tratto il furgone si fermò.
    Dal retro del furgone, Roy poté riconoscere il suono della portiera anteriore chiudersi. Dopo qualche istante il portellone del vano si aprì e Yami vi entrò dentro, chiudendosi nuovamente il portello alle spalle.
    La ragazza si accomodò accanto a loro, quasi stupita delle loro pessime condizioni fisiche. Subito chiese a Roy cosa fosse accaduto ai due.

    Si vede che nel mentre eri andata a prendere il furgone, un giovane eroe in grado di controllare il fuoco ci ha quasi carbonizzato.
    Gliene abbiamo date un po', sia chiaro... ma non abbastanza... E quindi se non fossi arrivata tu, probabilmente a quest'ora ti troveresti davanti ad un mucchio di cenere...


    Disse con un legggero ghigno sul volto, come a voler sdrammatizzare la situazione.
    Intanto Sajin vaneggiò sulla sua morte e sul suo triste passato. Probabilmente era ancora confuso per via dello scontro con l'eroe, però non si era di certo dimenticato dei soldi della rapina.

    Ma che romanticone che sei!
    Rispose Roy sarcasticamente.

    Anche Yami contestò le parole di Sajin che parevano nascondere una profonda sofferenza interiore.
    Roy volle comununque rassicurare SAjin sul buon esito del colpo:

    I soldi sono al sicuro, la rapina è riuscita ed ora siamo arrivati in un luogo sicu-...

    Inaspettatamente, il furgone si rimise in moto, proseguendo il suo cammino tra le strade di Tokyo. Roy ebbe un piccolo sussulto al rumore del motore, per poi domandare a Yami con una certa preoccupazione:

    Chi è che sta guidando? Eppure mi era sembrato di aver visto te al volante, davanti alla banca...

    In quel momento gli erano venuti in mente gli altri due elementi descritti da Yami, la mattina dell'incontro al locale. Probabilmente, uno dei componenti della banda doveva essere un autista esperto, anche se lo stile di guida lasciava un po' a desiderare.

    Scheda ROY ASH O'CONNOR

    PARAMETRI
    Esperienza 100
    Energia 0
    Attacco 40
    Resistenza 15
    Velocità 20
    Stato fisico: Ustioni medio-lievi agli avambracci e alle mani. Ustioni medie alla schiena e sui polpacci. Stremato dalla fatica.
     
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    SAJIN BUKIMURA




    Narrato x Parlato x Pensato



    Probabilmente le sue ferite si stavano infettando, il corpo rispondeva a quell'anomalo innalzamento della temperatura del corpo nei peggiori dei modi, un principio di febbre era più che certo nel delirio che accompagnava il ragazzo.
    "Deve essere... anf... deve essere la mia punizione." Disse continuando mentre si poteva perfettamente vedere il petto gonfiarsi e contrarsi per ogni parola pronunciata.
    "Io... anf... sono nato spazzatura." Affermò con tono soffocato, come se quelle parole, dette da lui, gli dolessero più di tutte le ustioni che aveva sparse per il corpo.
    "Tutti... anf... mi ci hanno trattato. Anf... io mi sono ribellato... anf... a ciò. Anf.... li ho uccisi. Anf... ho ucciso delle persone... anf... ed ecco... anf... cosa mi merito." Continuò per poi stringere la bocca come per dare segno che avesse terminato il suo sermone. Sfortunatamente per gli altri due non era così.
    "Ma non volevo- Cough! Anf... mi è piaciuto... anf... ma non volevo. Anf... l'ho fatto solo... anf... per far provare loro... anf... fisicamente... anf... ciò che provavo io dentr- Cough! Cough!" La mano destra, tremante, si mosse lentamente verso la bocca per coprire quei colpi di tosse che sembravano preannunciare quasi la fuoriuscita di qualche organo dal ragazzo. Parlare era l'ultima cosa che doveva fare in quel momento, eppure quando prendeva il via, anche in situazione drastiche, niente lo preoccupava per la sua lingua lunga.
    "Se loro... anf... se solo tutti loro... anf... avessero mostrato... un minimo di... anf... anf... affetto per me... io non l'avrei fatto. Anf... sono una brava persona... anf... io." Concluse poi deglutendo per sciogliersi un nodo alla gola. Mosse poi la testa per scrutare meglio chi fosse arrivato lì insieme a lui e Roy, e dopo un po' di esitazione, riconobbe la figura di Yami. Purtroppo lo stato in cui si trovava non gli permetteva nemmeno di rielaborare bene ciò che dicevano gli altri due, finendo per non sentire nemmeno quello che stavano dicendo.
    "Le orecchie... anf... mi fischiano." Disse appoggiando di nuovo il capo a terra e puntando lo sguardo verso il soffitto cercando di sforzarsi di capire cosa gli stavano dicendo gli altri.
    "Anf... fa tutto... anf... così male... GGH!" Si lamentò in preda ai spasmi di dolore. Era come se tutto il suo corpo si fosse scoperto della pelle, e anche il più flebile movimento d'aria veniva percepito come una lama che scavava nelle viscere.
    "Ma... anf... non poi... anf... così male." Aggiunse poi ripensando ancora una volta al suo passato.



    Parametri

    Esperienza: 100
    Attacco: 29
    Resistenza: 24
    Velocità: 22
    Energia: 100
    Stato fisico: Ustioni su tutto il corpo. Braccio sinistro e zona adiacente al polmone destro della schiena ustionati gravemente. Ustioni leggere alla testa.
    Scheda: Sajin Bukimura


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    Narrato x Parlato Yami x Pensato Yami x Parlato Yama x Pensato Yama


    Weeew. - sussurrò Yami - Questo qua ci schioppa. - non che non fosse preoccupata, anzi, si sentiva anche in colpa. A quel punto però, e in quel furgone, non c'era molto che potesse fare. La risposta di Roy era stata tutt'altro che soddisfacente: aveva assistito a buona parte del combattimento, si era persa solo la parte peggiore (o migliore, dipende dai punti di vista), ma non voleva infierire ed approfondire. A vedere dalle ferite che avevano riportato, non doveva esser stato per niente facile. Nel mentre stava contando i soldi. Ringrazio Ash con un cenno del capo, quando il ragazzo straniero le diede merito per averli salvati. L'altro, invece, stava continuando a delirare. Tra colpi di tosse e ansimi, probabilmente aveva preso i due per preti e si stava confessando, sicuro di morire da lì a poco. Effettivamente era messo tutt'altro che bene: le bruciature erano diffuse su tutto il corpo e sembravano abbastanza gravi. Non che lei fosse medico, anzi. Eppure, mentre contava il denaro, la situazione le diede da pensare. Anche lo straniero aveva riportato alcune ferite, ma di certo non così gravi e non così diffuse. Gli eroi, poi, non potevano comunque effettuare azioni violente sui criminali, e questo era probabilmente il motivo per cui i due si erano salvati. Sajin, per ridursi così, doveva per forza aver fatto qualcosa di davvero, davvero stupido. E, forse, per quanto sia un ossimoro pensarlo, eroico.
    Ne avete di palle voi due, comunque. - disse, chiudendo il sacco col ricavato della rapina. Non era un granchè, in fondo era una piccola banca come tante altre, ma per un po' sarebbe bastato, almeno per espandersi. Ora, però, avevano altri problemi.
    Il capo. - rispose, alla domanda di Ash, dopo averci pensato un po' - Un giorno forse ve lo presenterò, non ora però. - concluse, alzandosi in piedi.
    Il furgone si fermò, e Yami aprì le porte, prendendo i sacchi in mano e scendendo dal mezzo.
    Portalo tu se riesci. - disse Yami. Scendendo dal mezzo i due (o almeno Roy) avrebbero notato di trovarsi fuori dal locale da cui erano partiti quella mattina, il Sōseiji. Essendo un locale notturno, a quell'ora era ancora chiuso: questo significava che non c'erano sbirri in zona. Camminando verso la porta del locale, se mai i due si fossero girati, avrebbero notato una situazione abbastanza strana. Alla guida del mezzo, infatti, sembrava non esserci nessuno.
    Yami aprì la porta, tenendola aperta anche per loro, per facilitargli l'entrata.
    Benvenuti a casa... - sussurrò. La stanza era la stessa di prima, ma vuota e con le luci spente. Si diresse verso il retro del bancone, spostando un tappetino e rivelando una botola nascosta, la aprì e ci si ficcò dentro. Qui, accense le luci. Era una stanza abbastanza piccola e pressochè vuota. Aveva un letto disfatto in un angolo e poco più, i 20 metri quadrati erano completamente liberi. Camminò verso il letto, buttando i sacchi pieni di denaro lì vicino.
    Qui... E' dove stiamo per ora. - disse, per poi indicare il letto - Mettilo lì. Abbiamo comprato il bar, più o meno... - proseguì - Quindi se mai vi servisse qualcosa venite senza problemi,
    basta che non attirate troppo l'attenzione, solo...
    - guardò Roy - Che facciamo? Devo chiamare un'ambulanza? - non aveva la minima idea di come comportarsi in una situazione simile.
    Y a m i

    Esperienza: 200
    Attacco: 35-25%
    Difesa: 35-25%
    Velocità: 55-25%
    Energia: 150-10
    Stato fisico: Illeso
    Y a m a

    Esperienza: 200
    Attacco: 35
    Difesa: 35
    Velocità: 55
    Stato fisico: Illeso
    Scheda: Yami & Yama

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    Il furgone si fermò e finalmente Roy poté tirare un sospiro di sollievo. Restare in giro per tutto il tempo era sicuramente un rischio da non sottovalutare ma in quelle condizioni, l'anglosassone aveva dato più peso alle condizioni di salute che alla polizia. E probabilmente lo stesso valeva per Sajin.
    Yami raccolse i sacchi con i soldi ed aprì il portellone, per poi uscire e dirigersi verso l'ingresso di un locale dall'aria familiare.
    Roy scese dal vano e, guardandosi attorno, poté constatare che si trattava dello stesso locale notturno in cui si erano conosciuti quella mattina. Ovviamente, il suo compagno di banda non era in grado di muoversi, così, facendo molta attenzione a non toccare il braccio sinistro gravemente ustionato, lo sollevò da terra afferrandolo dalle ascelle con gli avambracci, facendo leva sulle ginocchia. Poi lo afferrò dal braccio destro, mettendoselo attorno al collo e se lo trascinò fino all'ingresso del locale.
    Si voltò verso il posto guida per scorgere l'autista ossia, il capo, come detto da Yami, ma non vi era nessuno al volante.
    "Si vede che gli piace mantenere l'anonimato..."
    Pensò in merito alla persona appena sparita. Ma non se ne curò molto, aveva altro a cui pensare. Sajin era completamente sbilanciato e pertanto risultava decisamente più pesante del solito, senza considerare che anche Roy aveva le braccia e le mani ferite e il dolore si era trasformato in un fastidio continuo. Entrambi necessitavano di cure immediate,in particolar modo Sajin.

    Sōseiji bar
    dJfWUZ7
    Si affrettò a seguire Yami all'interno del locale: era completamente vuoto, a dir la verità, era in orario di chiusura, pertanto poté rassicurarsi sul fatto che non ci fossero curiosi.
    Intuì subito che quel locale apparteneva a Yami o al capo o comunque era una sorta di rifugio, un punto di riferimento.
    Con suo stupore, Yami aprì una botola nascosta da dietro il bancone del bar. Una volta entrati, capì che si trattava di un rifugio improvvisato, con tanto di lettino.
    Facendo sempre attenzione a non urtare contro le parti del corpo di Sajin, ustionate gravemente, Roy adagiò il compagno sul letto.

    Uff... caspita se sei pesante... Commentò mentre riprendeva fiato.

    Yami presentò il locale ai due, informandoli che era stato in qualche modo acquistato e che potevano recarvisi tutte le volte che ne avevano bisogno.
    Alla fine, la domanda più che legittima arrivò e prendere una decisione non fu affatto facile.
    Erano indecisi sul da farsi per le condizioni di salute di Sajin. Non potevano chiamare un'ambulanza, tantomeno portarlo in un pronto soccorso; la copertura sarebbe saltata. Era come consegnarsi direttamente nelle mani della polizia e, dopo tutto il casino creato, non avrebbe avuto alcun senso.

    Mi secca doverlo dire ma non ci resta che occuparci noi del primo soccorso... poi starà a lui, una volta ripreso coscienza del tutto, decidere in che modo curarsi... Guardò Yami che aveva l'aria di chi non aveva la pià pallida idea di come comportarsi in queste situazioni di emergenza, pertanto non ci mise molto a dedurre:
    Capito... ci penserò io. Caro Sajin, sei fortunato perché quando ero in clinica un bambino piromane prese fuoco ed io assistetti alle prime cure degli infermieri. Forse il qiurk di quel bastardo di mio padre avrà òasciatop qualcosa nella mia testa, fatto sta che determinate esperienze vissute da bambino me le ricordo come se fossero accadute due minuti fa. E per uno che ha avuto un'infanzia come la mia, non può che essere considerata come una maledizione! Concluse con un tono piuttosto provato.
    Mettiamoci al lavoro, altrimenti le bruciature potrebbero compromettere anche gli organi interni. Yami, immagino che tu abbia una cassetta di pronto soccorso, giusto?

    Si allontanò dal seminterrato per poi ritornare con una tipica valigetta in plastica biancha, con una croce rossa disegnata. La aprì velocemente e, con fare un po' confusionario, tirò fuori tutto quello che c'era dentro.

    Ibuprofene e paracetamolo... queste due boccette vanno bene per evitare infezioni e febbre... garze... pomata antibiotica. Beh, effettivamente in un locale non potrebbe mai mancara una pomata contro le ustioni dei fornelli. Sei fortunato Sajin e questo locale ha superato l'esame di idoneità per il primo soccorso. Dovresti procurarti anche un defibrillatore, sai? Disse scherzosamente a Yami.

    E così, nel giro di mezzora, Sajin era ricoperto di fasciature attorno al corpo. Prima di procedere con il trattamento, sulle ustioni di Sajin aveva applicato dei panni umidi per bloccare temporaneamente l'infiammazione cutanea, soprattutto lungo il braccio sinisro e sull'addome.
    Dopodiché aveva cosparso di una pomata antibatterica e cicatrizzante tutte le parti del corpo ustionate per poi, infine, ricoprire il tutto con delle garze sterili.

    Quel poco di pomata rimasta la usò Roy per applicarla sulle sue braccia, sulle mani e sulla parte del collo posteriore. Avrebbe poi chiesto a Yami un aiuto:
    Ho la schiena in fiamme e avrei bisogno che qualcuno mi spalmasse questa crema. Se non ti dispiace, gradirei lo facessi tu... Chiese con tono serio, senza dare adito ad alcun tipo di fraintendimento.

    Una volta ricompostosi, avrebbe ringraziato Yami, promettendosi di rivedersi nei giorni seguenti e si rivolse a Sajin, disteso nel letto ancora dolorante.

    Ricordati di prendere paracetamolo ogni 6 ore e ibuprofene due volte al giorno. Appena starai meglio, però, rivolgiti ad un medico e fatti visitare privatamente da qualche studio medico specializzato. Se paghi, di solito, non fanno tante domande... e poi, adesso, abbiamo un po' di soldi, no?
    Disse quasi sarcasticamente.

    Dopo tutti i convenevoli del caso, Roy salutò i due membri della banda e si allontanò dal Sōseiji verso casa sua, per una sana e profonda dormita.

    PARAMETRI
    Esperienza 100
    Energia 100
    Attacco 40
    Resistenza 15
    Velocità 20
    Stato fisico: Braccia, mani e parte superiore della schiena e del collo fasciati a causa di ustioni medie. Prognosi: 2 settimane
     
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    CITAZIONE (I Dont Care @ 30/10/2017, 20:14) 




    SAJIN BUKIMURA




    Narrato x Parlato x Pensato



    In mezzo alla confusione dei sensi, Sajin poté a malapena percepire che il furgone smise di muoversi. Vari rumori si susseguirono e con gli occhi secchi e chiusi, il ragazzo non poteva ben capire la situazione in cui si trovava, riuscì solo a sentire all'improvviso che qualcuno lo stesse tirando su.
    "ARGH! Piano!" Si lamentò carico del dolore che tutto il suo corpo gli stava trasmettendo. Sentiva i propri piedi strisciare a terra, e privo delle poche energie rimaste, si addormentò. Ma fu un sonno molto sconclusionato, un dormiveglia per lo più, costantemente disturbato dalle voci e i suoi che lo circondavano. Aprì l'occhio mancino riconoscendo una struttura rossa simile ad un arco verso il quale si stava avvicinando, era lo stesso arco che c'era davanti al locale dove aveva incontrato Yami, quello pieno di poliziotti.
    "Oh no!" Pensò cercando di opporre una resistenza povera e alquanto inutile, puntando un po' le punte delle scarpe, o di quel poco che rimaneva a terra. Difficilmente Roy, che lo stava trasportando, avrebbe notato la differenza. Richiuse di nuovo gli occhi e in un attimo sì sentì lasciato andare pian piano verso il basso. Voleva chiedere cosa stesse succedendo ma solo un flebile filo di voce trovò la via per uscire, risultando per lo più come uno strano lamento. Fortunatamente, una volta appoggiato, poté rendersi conto che non era poi così tanto scomodo lì dov'era, e anzi, quella comodità gli assicurò un breve riposo più che dignitoso. Diversi minuti dopo riaprì gli occhi, il corpo gli faceva ancora un po' male, il braccio sinistro e parte della schiena invece erano ripieni anche di uno strano e fastidioso formicolio insieme ad un tormento ancora più forte rispetto al corpo. Alzò un po' la testa, chinandola in avanti, notando che era pieno di fasciature, in un attimo si rese conto che tutto quello che era successo e quello che aveva passato in quell'attimo di quella sera, era vero. Spostò lo sguardo per tutta la stanza, soffermandosi un attimo su un paio di sacchi e riconoscendoli, questo lo fece stare meglio, tutto era andato per il meglio. Mosse gli occhi poi riconoscendo guardando per qualche istante Yami, e in successione Roy, che gli era vicino e stava maneggiando con qualche attrezzo. Non ci volle molto a Sajin per capire che era stato salvato.
    "Grazie." Disse pacatamente. Una semplice parola che conteneva tutto il sollievo del ragazzo per quella situazione che avrebbe voluto tranquillamente dimenticare. Quindi con un lungo sospirò riabbassò il capo e chiuse gli occhi per godersi un meritato riposo.


    Parametri

    Esperienza: 100
    Attacco: 29
    Resistenza: 24
    Velocità: 22
    Energia: 100
    Stato fisico: Ustioni lievi su tutto il corpo. Braccio sinistro e zona adiacente al polmone destro della schiena ustionati.
    Scheda: Sajin Bukimura


    TECNICHE USATE








     
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    Ok boys! Vista la brevissima durata ci prendiamo un bel +50 di esperienza tutti e tre. Grazie per la role!





    Y A M I D Ø D S O N
    T H E V I L L A I N S E S C A P E




    Narrato x Parlato Yami x Pensato Yami x Parlato Yama x Pensato Yama


    Keh. - ridacchiò Yama, dall'interno del corpo di Yami, quando Roy descrisse del bambino piromane in fiamme. Per il ragazzo, qualsiasi tipo di atto di violenza era una delle cose più divertenti al mondo. Yami si passò una mano di fronte alle labbra, come per tapparsela. Il ragazzo si allontanò poi, probabilmente per cercare una cassetta di pronto soccorso del locale. Sajin, intanto, sembrava aver perso i sensi. Yami rimase in piedi, a guardarlo.
    Sei sicuro questo sia il modo giusto? - chiese, stringendo i pugni, tremando leggermente.
    Avrà preso sotto gamba la situazione - rispose Yama, sempre parlando da dentro al suo corpo - Errore suo. Non abbiamo colpe. - la ragazza tremò leggermente.
    Siamo noi ad averli mandati lì. - rispose al fratello - Poteva finire anche peggio
    Il test è per quello - ridacchiò Yama - Se lo passano sono dei nostri, se non lo passano crepano e non dobbiamo occuparci noi di tappargli la bocca per proteggerci.
    La ragazza intanto riflettè su quei due ragazzi, sul loro passato. Da come aveva parlato Roy, doveva averne viste tante.
    E da quel che aveva detto Sajin, vaneggiando, anche lui non doveva essersela vista bella. Lei, da questo punto di vista, non aveva mai avuto grossi problemi. Certo, tralasciando l'omicidio dei suoi genitori da parte di suo fratello, che ora viveva dentro di lei. Nel mentre, Ash era tornato con la cassetta del pronto soccorso. Fece il possibile per - non dico curare - ma almeno far tenere la pellaccia più o meno salda a Sajin, con garze e pomate e altre robe.
    Se ne deve occupare il vecchio... - sorrise, alla battuta del ragazzo sul defibrillatore, riferendosi al padrone del locale. In quel momento, ahimè, non era molto in vena di scherzi. Alla richiesta d'aiuto di Roy, gli spalmò la crema senza esitazione. Il ragazzo, poi, si rivestì e se ne andò.
    Certo, ci sentiamo... Ti faccio sapere. - sussurrò, alzando una mano in cenno di saluto - Rimetti a posto il tappeto sulla botola quando esci.
    Si sedette ai piedi del letto. Sajin, dopo aver ringraziato, era crollato per la stanchezza. Divaricò le gambe, appoggiando i gomiti sulle ginocchia, intrecciando le dita delle mani e usando l'intreccio come appoggio per la testa, appesantita da quella giornata. Di lì a poco, il bar avrebbe aperto e ripreso la sua attività. Lei sarebbe stata tutta la notte chiusa lì dentro, a sorvegliarlo.
    Buona fortuna...
    Y a m i

    Esperienza: 200
    Attacco: 35-25%
    Difesa: 35-25%
    Velocità: 55-25%
    Energia: 150-10
    Stato fisico: Illeso
    Y a m a

    Esperienza: 200
    Attacco: 35
    Difesa: 35
    Velocità: 55
    Stato fisico: Illeso
    Scheda: Yami & Yama

    TECNICHE USATE







     
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8 replies since 28/10/2017, 00:40   189 views
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