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Il furgone si fermò e finalmente Roy poté tirare un sospiro di sollievo. Restare in giro per tutto il tempo era sicuramente un rischio da non sottovalutare ma in quelle condizioni, l'anglosassone aveva dato più peso alle condizioni di salute che alla polizia. E probabilmente lo stesso valeva per Sajin. Yami raccolse i sacchi con i soldi ed aprì il portellone, per poi uscire e dirigersi verso l'ingresso di un locale dall'aria familiare. Roy scese dal vano e, guardandosi attorno, poté constatare che si trattava dello stesso locale notturno in cui si erano conosciuti quella mattina. Ovviamente, il suo compagno di banda non era in grado di muoversi, così, facendo molta attenzione a non toccare il braccio sinistro gravemente ustionato, lo sollevò da terra afferrandolo dalle ascelle con gli avambracci, facendo leva sulle ginocchia. Poi lo afferrò dal braccio destro, mettendoselo attorno al collo e se lo trascinò fino all'ingresso del locale. Si voltò verso il posto guida per scorgere l'autista ossia, il capo, come detto da Yami, ma non vi era nessuno al volante. "Si vede che gli piace mantenere l'anonimato..." Pensò in merito alla persona appena sparita. Ma non se ne curò molto, aveva altro a cui pensare. Sajin era completamente sbilanciato e pertanto risultava decisamente più pesante del solito, senza considerare che anche Roy aveva le braccia e le mani ferite e il dolore si era trasformato in un fastidio continuo. Entrambi necessitavano di cure immediate,in particolar modo Sajin.
Sōseiji bar
Si affrettò a seguire Yami all'interno del locale: era completamente vuoto, a dir la verità, era in orario di chiusura, pertanto poté rassicurarsi sul fatto che non ci fossero curiosi. Intuì subito che quel locale apparteneva a Yami o al capo o comunque era una sorta di rifugio, un punto di riferimento. Con suo stupore, Yami aprì una botola nascosta da dietro il bancone del bar. Una volta entrati, capì che si trattava di un rifugio improvvisato, con tanto di lettino. Facendo sempre attenzione a non urtare contro le parti del corpo di Sajin, ustionate gravemente, Roy adagiò il compagno sul letto.
Uff... caspita se sei pesante... Commentò mentre riprendeva fiato.
Yami presentò il locale ai due, informandoli che era stato in qualche modo acquistato e che potevano recarvisi tutte le volte che ne avevano bisogno. Alla fine, la domanda più che legittima arrivò e prendere una decisione non fu affatto facile. Erano indecisi sul da farsi per le condizioni di salute di Sajin. Non potevano chiamare un'ambulanza, tantomeno portarlo in un pronto soccorso; la copertura sarebbe saltata. Era come consegnarsi direttamente nelle mani della polizia e, dopo tutto il casino creato, non avrebbe avuto alcun senso.
Mi secca doverlo dire ma non ci resta che occuparci noi del primo soccorso... poi starà a lui, una volta ripreso coscienza del tutto, decidere in che modo curarsi... Guardò Yami che aveva l'aria di chi non aveva la pià pallida idea di come comportarsi in queste situazioni di emergenza, pertanto non ci mise molto a dedurre: Capito... ci penserò io. Caro Sajin, sei fortunato perché quando ero in clinica un bambino piromane prese fuoco ed io assistetti alle prime cure degli infermieri. Forse il qiurk di quel bastardo di mio padre avrà òasciatop qualcosa nella mia testa, fatto sta che determinate esperienze vissute da bambino me le ricordo come se fossero accadute due minuti fa. E per uno che ha avuto un'infanzia come la mia, non può che essere considerata come una maledizione! Concluse con un tono piuttosto provato. Mettiamoci al lavoro, altrimenti le bruciature potrebbero compromettere anche gli organi interni. Yami, immagino che tu abbia una cassetta di pronto soccorso, giusto?
Si allontanò dal seminterrato per poi ritornare con una tipica valigetta in plastica biancha, con una croce rossa disegnata. La aprì velocemente e, con fare un po' confusionario, tirò fuori tutto quello che c'era dentro.
Ibuprofene e paracetamolo... queste due boccette vanno bene per evitare infezioni e febbre... garze... pomata antibiotica. Beh, effettivamente in un locale non potrebbe mai mancara una pomata contro le ustioni dei fornelli. Sei fortunato Sajin e questo locale ha superato l'esame di idoneità per il primo soccorso. Dovresti procurarti anche un defibrillatore, sai? Disse scherzosamente a Yami.
E così, nel giro di mezzora, Sajin era ricoperto di fasciature attorno al corpo. Prima di procedere con il trattamento, sulle ustioni di Sajin aveva applicato dei panni umidi per bloccare temporaneamente l'infiammazione cutanea, soprattutto lungo il braccio sinisro e sull'addome. Dopodiché aveva cosparso di una pomata antibatterica e cicatrizzante tutte le parti del corpo ustionate per poi, infine, ricoprire il tutto con delle garze sterili.
Quel poco di pomata rimasta la usò Roy per applicarla sulle sue braccia, sulle mani e sulla parte del collo posteriore. Avrebbe poi chiesto a Yami un aiuto: Ho la schiena in fiamme e avrei bisogno che qualcuno mi spalmasse questa crema. Se non ti dispiace, gradirei lo facessi tu... Chiese con tono serio, senza dare adito ad alcun tipo di fraintendimento.
Una volta ricompostosi, avrebbe ringraziato Yami, promettendosi di rivedersi nei giorni seguenti e si rivolse a Sajin, disteso nel letto ancora dolorante.
Ricordati di prendere paracetamolo ogni 6 ore e ibuprofene due volte al giorno. Appena starai meglio, però, rivolgiti ad un medico e fatti visitare privatamente da qualche studio medico specializzato. Se paghi, di solito, non fanno tante domande... e poi, adesso, abbiamo un po' di soldi, no? Disse quasi sarcasticamente.
Dopo tutti i convenevoli del caso, Roy salutò i due membri della banda e si allontanò dal Sōseiji verso casa sua, per una sana e profonda dormita.
PARAMETRI Esperienza 100 Energia 100 Attacco 40 Resistenza 15 Velocità 20 Stato fisico: Braccia, mani e parte superiore della schiena e del collo fasciati a causa di ustioni medie. Prognosi: 2 settimane
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