Continuando a giochicchiare con il proprio castellino, il Jester mai si sarebbe potuto aspettare la discesa dal cielo come un bolide di una vera e propria
bomba di neve. Si fece indietro con la schiena verso la corteccia dell'albero per scansarsi, solo per realizzare non fosse lui il vero bersaglio... Tutte le carte di cui era così fiero si ritrovarono seppellite da una montagnetta bianca. Lasciandolo totalmente disarmato mentre Aragaki gli correva contro come un forsennato.
Tentò per un istante di scavare con le dita nella speranza di recuperare un paio di munizioni, ma era evidente non avrebbe funzionato, non in tempo. Lo chef si faceva sempre più vicino. Per la prima volta, si poteva vedere l'innegabile panico sul volto truccato di Hisoka. Non restava altro da fare che dar voce ai suoi istinti animali che gli urlavano di
scappare.
Scattò in piedi irrigidendo le ginocchia e si fece addietro con dei brevi ma frequenti balzi, senza voltare le spalle all'assalitore. Era un ragazzo forte, dalle spalle larghe e la stazza solida, non c'era dubbio nella mente del Clown che se l'avesse lasciato avvicinare sarebbe stata la sua fine. Il cuoco avrebbe dato fondo a tutte le sue forze pur di infliggere il maggior dolore possibile, sapendo che arrivare a quella distanza non fosse facile.
Continuò a farsi indietro per un paio di metri, quasi che stava per arrivare alla riva, e l'altro non demordeva nella rincorsa. Certo il prestigiatore era più rapido, ma doversi allontanare correndo all'indietro lo rallentava molto... La distanza tra i due si chiudeva sempre più...
E poi, dal nulla, Aragaki sarebbe esploso. Nessuno dei due era entrato nel raggio d'azione dell'altro, ma nonostante ciò sarebbe saltato in aria senza sapere perché o come. E un istante dopo sarebbe stato coinvolto da una seconda esplosione altrettanto misteriosa.
O almeno questo era il piano, rifletteva Hisoka baciato da un sorriso che ormai era divenuto un grigno malvagio. La trappola in cui lo chef sembrava star cadendo completamente. Ma riavvolgiamo il nastro, e osserviamo quello scambio
più attentamente.
♦ ♣ ♥ ♠
Nei circoli dei prestigiatori si dice esistano
Sette Principi della Magia che stanno alle fondamenta anche dei più complessi e miracolanti trucchi. Ogni
performance implementa uno o più di questi principi, che l'esecutore ne sia conscio o meno.
Misdirection, distrarre lo spettatore da una certa mossa.
Steal, ottenere un oggetto utile in segreto.
Palm, trattenere un oggetto in una mano apparentemente vuota.
Simulation, dar l'impressione qualcosa sia successo, quando non è così.
Load, muovere un oggetto dove è richiesto, in segreto.
Ditch, disfarsi segretamente di un oggetto non più richiesto.
Switch, scambiare segretamente due oggetti.
Analizzando le mosse compiute da Hisoka, si poteva notare l'uso di ben
sei tra questi principi.
Togliendosi le scarpe e cominciando la costruzione del castello di carte stava
simulando l'essere distratto e rilassato, quando in verità non solo era rimasto vigile... Ma lo stava attirando nella sua trappola. Dopo averlo intimidito con le proprie abilità e lasciatogli un'impressione forte tramite il
reveal del suo mazzo, era comprensibile Aragaki avesse voluto rimuovere quei possibili ordigni dalla situazione. Ed era ciò in cui Hisoka contava. Lasciando le carte così ben esposte, sperava l'avversario avrebbe abboccato concentrandosi su di esse.
Lanciata la palla di neve era molto probabile queste fossero il bersaglio. Ma giusto per evitare brutte sorprese, per sicurezza, il mago avrebbe comunque schivato. Fosse stata diretta alle carte, missione compiuta. Fosse stata diretta a lui, sperava comunque colpisse le carte indirettamente.
Vedendolo disarmato, lo sfidante si sarebbe fatto avanti con più sicurezza... Ma era davvero disarmato?
I trucchi con il Deck da Poker erano la specialità di Hisoka nei suoi anni spesi al circo, oltre che tale destrezza risultava utilissima per svariate mosse non troppo lecite al tavolo da gioco. I principi di
steal e
palm erano le due colonne portanti di tali
trick. Non ci volette molto, prima della schivata, per ottenere rapidamente una carta e trattenerla leggermente piegata dietro al palmo.
Da lì in poi era tutta
simulation. Panico e scompostezza che non vi erano in alcun modo, solo per riempire Aragaki di ulteriore sicurezza nell'approcciarlo. Un mago di calibro più basso avrebbe colto l'opportunità semplicemente per lanciare la carta trattenuta e coglierlo di sorpresa... Non Hisoka.
Prima ancora della costruzione del castello, la sua trappola era già stata messa in movimento. Togliersi le scarpe non era una mera parte della
simulation, ma una
misdirection a se stante. Sarebbe sembrata parte della beffa, e questo serviva a non portarci troppa attenzione, ma era molto di più.
Indietreggiando a piedi nudi il Jester affondava i piedi nella neve, lasciandosi dietro delle impronte che seguivano la traiettoria dei suoi movimenti. In quelle si sarebbe nascosta la
load. L'oggetto in questione era la
carica esplosiva di Tainted Love, che Hisoka avrebbe incanalato in quelle orme attraverso le piante nude dei suoi piedi. Forse sarebbe stata l'erbetta sotto la neve a divenire esplosiva, forse la neve stessa, l'importante era che l'impronta era preparata a detonare a comando.
Tale ordine, ovviamente, da dare una volta che Aragaki si fosse trovato nei suoi pressi. Venendogli incontro come un toro scatenato stava seguendo lo stesso percorso di Hisoka, fino a trovarsi proprio dov'esso era passato lasciando un
regalino.
Il piano di Hisoka era quello di farlo saltare in aria da appena appena dietro i talloni, per fargli male, disorientarlo, e fargli perdere l'equilibrio. Lì avrebbe sperato il colpo infertogli sarebbe stato abbastanza per distrarlo dalla sua
ditch, cioè il lancio della carta. Scagliata per arrivargli al busto ed esplodere.
Poneva fiducia che, dopo essere stato investito da una
ennesima esplosione, già malconciato com'era, sarebbe rimasto stordito almeno per un istante, abbastanza da non notare la carta prima che fosse troppo tardi.
♦ ♣ ♥ ♠
Ecco spiegato il trucco. Una strategia che cumulava in se tutti i preparativi fatti dall'inizio di quel duello, portando ogni aspetto psicologico e pratico della battaglia al suo culmine.
Se portata a segno con successo, aveva il potenziale d'essere una
esplosiva conclusione a quella interessante sfida. Specialmente con i danni riportati al petto [Medio-Gravi] continuare ulteriormente sarebbe potuto rivelarsi fatale... E Hisoka non avrebbe permesso uno spreco simile.