You never hear the shot that takes you down

Combat | Evelynn, Hector

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    « Lasciami andare! » « Disse quello che mi stava minacciando con un coltello. » « Ti ho detto di lasciarmi andare, lurida puttana! » « Oh, così vuoi proprio farmi arrossire. Ed una volta che ti lascio andare cos'hai intenzione di fare? »
    Un piccolo scambio di vedute tra me ed un uomo che, in questo momento, era fermo ancorato al suolo trattenuto da quella che era la mia ombra. Una serie di fasci neri che lo tenevano collegato a terra e nonostante questi si dimenasse, non riusciva a fare più di pochi e ristretti movimenti. Quello che era più particolare era che nonostante fosse stato lui ad avvicinarsi per primo con cattivissime intenzioni, quella che era più tranquilla e non arrabbiata ero io.

    In ogni caso, come eravamo arrivati in questa situazione?
    Partiamo da oggi giusto come preambolo quando mi arriva un messaggio sul telefono di lavoro: un cliente mi richiede per la serata per il quartiere di Roppongi, in vena di qualche partita ed in necessità di una "musa ispiratrice" che gli porti un po' di fortuna nel gioco. Non ci sono grossi problemi, mi è capitato altre volte e non so se sia una coincidenza o meno (credo fortemente di sì), con questo cliente è sempre andata bene nel senso che fortuna chiedeva e fortuna ha sempre trovato: non da poter dire di aver fatto il colpo grosso però da poter tornare a casa con un grosso sorriso sulle labbra sì. Il classico ometto da ufficio con un lavoro ordinario e con il bisogno di quella serata ogni tanto che vada fuori dalla propria routine con un po' di compagnia che solitamente non vedrebbe mai. La cosa che mi ha sorpreso di questo ometto è l'atteggiamento, sin dalla prima volta: molto più sciolto rispetto alla quasi totalità dei clienti che si fanno avvicinare per la prima volta e forse per questo molto meno malizioso. Sapeva benissimo cosa facessi ma le volte cui mi ha chiesto dei favori di quel tipo si contano veramente sulla punta delle mie code e direi tutto sommato che sia davvero un uomo gentile e dagli ottimi modi di fare.
    Nonostante sia praticamente ordinario e piatto non posso lamentarmi di come mi tratti ed anzi, mi sta tutto sommato simpatico. Non ho avuto grosse difficoltà ad accompagnarlo in una di quelle sale da gioco soprattutto perché in fondo sono un po' una gatta curiosa: quando vedo qualcosa, voglio almeno capire di cosa si tratti o come funzioni prima di decidere se mi piaccia o meno.
    Prima che me ne rendessi conto mi sono trovata a fare il tifo per lui, pensate voi che brava bambina che sono. Questo perché di base sono una di quelle persone a cui determinate cose piace più guardarle che provarle e probabilmente sono fatta male, tuttavia credo che quando si parli di gioco d'azzardo meno si gioca in prima persona e meglio sia: oggi giorno i soldi sono troppo importanti per affidarli a qualcosa come la fortuna. In ogni caso non mi è stato poi così poco a genio il piano di accompagnarlo e fare il giro per un'altra sala da gioco, sapevo che sarebbe stata nuova perché dal nome del posto che mi aveva comunicato non potei riconoscere la destinazione.

    Niente di troppo differente dalle altre sale in cui ero stata richiesta.

    Comunque contrariamente alle altre sere, stavolta non gli era andata così tanto bene dato che a detta sua ci era a malapena andato in pari. Non riuscii a capire però come poteva dire che potesse esser andata male dato che il compagno di mia madre mi diceva sempre che nell'azzardo non si vince mai: può succedere che ne vinci mille tutti assieme ma per farlo ne hai spesi il doppio nel corso del tempo. Può essere quella una vittoria se non di pirro? Per questo reputavo davvero fortunato il fatto di riuscire ad andarci in pari. Non era stato scontento, anzi alla fine mi ha pure voluto offrire da bere prima di andare via e come nella maggior parte delle volte nessun favore è stato chiesto.
    Mi stava davvero simpatico.
    E dopo la separazione dall'uomo iniziava questa piccola disavventura: sapendo che andassi tutto sommato in una sala da gioco avevo scelto un vestito per bene, uno di quei pezzi unici dalla gonna abbastanza corta, tutto sommato attillato, color unico nero ma costellato di brillantini. Uno di quei vestiti che sulla persona giusta non passano di certo inosservati e che ti fanno sembrare come una bella ragazza che cerca di divertirsi ma con un po' di eleganza, insomma, ed il fatto che fossi da sola poteva essere un bell'invito per chiunque avesse cattive intenzioni.
    « Vai nel vicolo. » Di punto in bianco mi ero sentita dare questo comando da un signore che si era avvicinato un po' troppo e nel fare per girarmi un po' (tanto) indignata sentii qualcosa premere sul fianco: giusto uno sguardo per vedere una piccola lama brillante. Sospirai scocciata, doveva accadere davvero? Era stata una serata così gradevole...
    Mi toccò malavoglia inforcare il vicolo nelle immediate prossimità facendo un po' di strada: non era molto illuminato e non c'erano tanti elementi che potevano funzionare da riparo o copertura. Un paio di porte di ferro chiuse, qualche cassone dell'immondizia sparso qua e là dove i palazzi andavano a gettare gli scarti...di certo non un posto dove avrei preferito passare la serata. Era anche abbastanza lungo considerando che divideva due strade e approfittando della penombra forse poteva anche sembrare come un posto dove due persone si fossero appartate. Era però facendo passi avanti che l'uomo esternava le sue prevedibili cattive intenzioni.
    « Non fare rumori né movimenti strani, dammi tutto quello che c'è nella borsetta e non ti succederà nie-eh? »
    Quello che non poteva prevedere era che non mi sarei esposta nella mia reazione. In pratica lui si era fermato, io avevo proseguito per qualche passo prendendo un metro, su per giù, di distanza. Perché non si era mosso? Perché la mia ombra si era svegliata, arrampicandosi sulle sue gambe e scattando verso le sue braccia, verso la vita, le caviglie per fermarlo ed immobilizzarlo sul posto. Non era molto preparato, anzi era rimasto davvero di sorpresa. « Perché mi devi rovinare la serata? »

    Ed ecco che siamo tornati al presente, con quell'ometto che provava a liberarsi ma tutto ciò che aveva ottenuto era stato che gli togliessi il coltello usando solo la punta delle dita e che lo buttassi via nel primo cassonetto che avevo trovato. « Promettimi che te ne vai senza fiatare e non ti succederà niente di male. » Non mi piaceva ricorrere a questi modi ma se davvero era ciò che voleva, non mi sarei di certo trattenuta: in casi come questi difendersi era solo all'ordine del giorno. « Hai usato il tuo quirk! Ti farò arrest- » « Siamo in un vicolo, io ho solo una borsa e so recitare. Non vuoi fare questo gioco. » Silenzio. Sospirai ancora.
    « Guarda davvero, non voglio rogne. Vai per la tua strada, io per la mia, poi se vuoi tornare a prendere il tuo coltello lo puoi fare ma lontano da me, va bene? »
    Silenzio ancora.
    Odio gli stalli alla messicana.

    Keep them longing,
    make them plead.

    SCHEDA | VILLAIN | CRONOLOGIA | #LIVELLO 4
    Energia: 275 | Forza: 40 | Quirk: 130 | Agilità: 105

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    CITAZIONE
    Condizione fisica: //
    Tecniche utilizzate: Agony's Binding [Lv.2]
    Tipo di tecnica: Blocco
    Descrizione: Essendo la notte buia e piena di terrori, a volte è possibile provare dei terrori talmente grandi da bloccarti sul posto senza sapere come uscirne. E quei terrori in genere stanno nascosti nell'ombra, ti spaventano perché arrivano all'improvviso e ti afferrano senza darti possibilità di reagire.
    Su questa filosofia si basa questa tecnica di Evelynn che allungherà la sua ombra in direzione di un qualsiasi bersaglio che si trovi entro i 7 metri dalla sua posizione per cercare di raggiungerlo. Una volta arrivatagli addosso, questa si arrampicherebbe piano piano sull'avversario stesso cercando di ancorarlo a terra per impedirne momentaneamente i movimenti applicando una costante pressione verso il basso. Il blocco può perdurare al massimo per 2 turni.
    L'ombra riuscirà nel suo intento solo se il valore di Forza della vittima sarà inferiore a quella del valore di Quirk di Eve.
    Effetto: Blocco dei movimenti
    Costo: 25 + 5 Mantenimento
     
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  2. Lady Loki ™
     
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    Era una notte buia come quelle che di solito accompagnavano Hector durante le sue investigazioni o come quando c’era Blue Axe, ed era uscito non per lavoro o per ronda, ma semplicemente per potersi godere un'altra serata in pace in solitudine. Era andato a bere in un bar e aveva rimorchiato una bella lucciola bionda che aveva chiesto parecchi yen ma ne valeva proprio la pena per il “servizio” che faceva e onestamente Hector era ancora un po’ triste quindi gli andava di farsi un bel giro con lei.
    I due si erano appartati in un motel nella zona di Roppongi e avevano trascorso decisamente una bella serata all’insegna dello spasso , sesso e anche una “spolveratina” di “polvere d’angelo”, ovviamente senza esagerare sennò a quest’ora Hector sapeva bene che sarebbe finito in ospedale , altro che sballo. Finita la sua serata il vigilante lasciò la sua “dama da compagnia” lasciandole cento yen e cercò di vedere se era in condizioni di tirnare a casa senza fare qualche cazzata, e niente fortunatamente era rimasto lucido quindi l’effetto del “divertimento di prima” era un po’ svanito, ottimo ma era comunque meglio passare in farmacia a prendere qualche pillola tranquillante non si sapeva mai. Certo fatto stava che era da un po’ che non si divertiva esagerando e non lo avrebbe fatto ancora, ma poco male se comunque non aveva fatto niente di incriminante, a proposito di ciò, in quel momento non sapeva se era la droga che gli stava facendo un effetto “strano”, ma percorrendo la strada di casa aveva visto una scena nel veicolo in cui stava andando. A quanto pare una donna? No forse non lo era proprio anche se aveva fattezze femminili, stava tenendo fermo un uomo, ma onestamente Hector non riusciva ad intendere per quale motivo e avendo appurato che non si trattasse di un effetto collaterale di quello che aveva preso cercò di aiutare quell’ uomo a liberarsi di quella presenza oscura, dopotutto non gli piaceva molto come erano andate le cose, meglio intervenire per sedare gli animi e i disordini che ne poteva causare.
    Hector si avvicinò e tolse i suoi abiti civili indossando la sua suit blu e la sua maschera e si presentò poco lontano a circa cinque metri dai due individui e rimanendo con le braccia conserte in modo da sembrare rassicurante disse verso la presenza femminile.

    “Ehi tu ? Lascialo andare! Che succede qui?”

    Dopo Hector guardò meglio lei e quella presenza come aveva sospettato non era una donna, ma ben sì visto i lineamenti e anche il colore della pelle una mutant, ma che diavolo, cioè ma ultimamente ai mutant che stava succedendo? In quei giorni sembrava proprio che loro volessero far casini, certo avevano tutte le ragioni del mondo però far casino in ogni dove non era affatto diverso che fare atti terroristici, chissà se quella era una affiliata alla Mutant Force, anche se non credeva visto che quei ragazzi erano tutto fuorché persone avverse e che facevano casino ovunque o se semplicemente le piaceva far casino in proprio? Lo avrebbe scoperto.

    “Uh? Sei una mutant, dannazione ma che diamine vi sta succedendo a voi altri? Pensavo che foste un po’ più ragionevoli invece vedo che vi piace a tutti i costi creare del casino inutile,non è così che si ottiene un risultato, bisognerebbe trovare un modi di darsi una regolata non ti pare?”

    Era incredibile come Hector parlasse di “regolata”, con quello che faceva lui, ma in quel caso era legittima, anche se sembra fare la pare dell’ Hero rompiballe di turno e si sentiva un po’ in imbarazzo.




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    Dati & Riassunto



    Hector Sakazaki - LIVELLO - 3

    Forza 70 - Quirk 48 - Agilità 32 - Energia 175


    stato fisico : buono
    stato mentale: un pò su di giri,ma non è "fatto" XD quindi è lucido per ora


    Tecniche/Equipaggiamento usato:

    [Costume] Suit:
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Costruita in modo da imitare alla perfezione i modelli della Yuuei. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.





    Note:








    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Lokied è stato fatto apposta per utilizzo in Become a Hero:My Hero Academia GDR.
     
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    Evelynn Harcrow
    Insomma, non aveva la minima intenzione questo davvero di andarsene? « Che poi spiegami perché: ti è andata male, non voglio ferirti, ti dico solo di lasciarmi andare per la mia strada e nemmeno vado dalla polizia. Hai visto che non puoi farmi niente, giusto? Dunque perché fare tanta resistenza? » Si trattava solo di pura e semplice logica: se questo si era fatto prendere con tanta facilità, cosa mi impediva di fargli qualcosa in qualsiasi momento mi tornasse più comodo solo perché aveva deciso di voler riprovarci inutilmente? Sospirai, guardando l'ora nel mio telefono: volevo andare a casa e sdraiarmi un po' sul divano, perché doveva essere così difficile?
    « Riproviamoci e ripartiamo dall'inizio. » Mi schiarii la gola appena, la massaggiai con la mano libera con fare teatrale e poi ripartii. « Come hai visto non ha funzionato, voglio solo andare a casa senza farti del male. Io ora ti lascio, tu recuperi il tuo coltello fra una decina di minuti e continui a far quel che vuo- »
    Aaaah! Ma che succede stasera, vengono tutti a rompere le scatole a me? Che diamine, se avessi saputo che una serata tra le sale da gioco sarebbe finita in un vicolo con due persone che mi davano addosso me ne sarei rimasta a casa: in genere questa trama si vede nei film a luci rosse di bassa categoria e non ero ancora caduta così in basso.
    ...va bene, a volte ammetto di averci pensato perché sembra divertente ma non ci sono ancora finita, ok? Non giudicatemi. Girai gli occhi verso l'alto, allargai le braccia con fare sconsolato e guardai l'ometto che stava nella mia ombra ancora intrappolato. « Potevi dirmelo che non eri da solo, sarebbe stato tutto molto più facile. » « E chi lo conosce quello. »
    A quel punto mi voltai verso la figura che si stava avvicinando e...aveva un costume ed una maschera? Non ne ho mai incrociati molti ma quando succede di fare un incontro del genere in un vicolo la cosa da dire è solo e solamente una: oh no. Ma non perché avessi paura, semplicemente perché era una seccatura veramente, veramente da molto. Probabilmente era uno di quei tipi che millantavano giustizia e non avevano la minima idea di quello che stava succedendo finché non gli veniva mostrato con una telecamera perché avevano dei pregiudizi ed anzi, a sentire da quell'affermazione piuttosto becera. Sospirai, non era la prima volta che mi veniva fatto un commento del genere però rispetto alle altre c'era una differenza: ero nel mio habitat. Quello delle luci soffuse, quello dove le persone per bene non esistono e soprattutto quello dove potessi rispondere senza aver paura di scatenare una sommossa popolare che sarebbe stata possibile risolvere solo nel più spiacevole dei modi. « Carino il costume, c'è anche per adulti? Ad Halloween manca più di un mese. »
    Che poi cosa significava "cosa succede a voi mutant?" al di fuori del "sono razzista ma non voglio dirlo"? Oh, doveva davvero essere quel tipo di persona. « Ah scusa, la prossima volta mi farò rapinare solo perché altrimenti quelli come te potrebbero sentirsi offesi. Fai i fori per gli occhi e guarda anche solo come siamo vestiti: chi tra i due diresti che ha cercato di rapinare qualcuno? » « Che ca- » « Zitto, mamma sta parlando. » Indicai il cassonetto alle mie spalle al batman dei poveri con una mano. « Lì dentro c'è il suo coltello, vorrei solo andare a casa ed anche dimenticarmi che esisti. »
    A meno che non fosse una di quelle persone a cui piaceva farsi insultare: ammetto che ne avessi incontrata qualcuna in tempi passati, una volta in una conversazione privata un aspirante cliente mi aveva persino chiesto se potessi sputargli in bocca e chiamarlo "cane". Strano, molto strano e tutto sommato inquietante: che gusto c'era ad essere così sottomessi? Va bene che esiste una categoria di gioco erotico apposita e non avrei mai pensato all'epoca di vedermela proposta così, finché non si parlava di dolore fisico potevo anche---che diamine sto pensando proprio adesso, ho davanti una scimmia e penso a quel tizio che mi aveva chiesto un soft sadomaso. Questo probabilmente era l'indicatore di quanto lo stessi prendendo sul serio. « Anzi, vai via. Se ti tengo ancora qui finiamo a capodanno. » Sciolsi con uno schiocco di dita la presa della mia ombra sull'aspirante rapinatore che approfittando della libertà si precipitò immediatamente a recuperare il suo coltello e correre via lungo il vicolo, svoltando infine l'angolo.
    F i n a l m e n t e.
    Era stato così difficile?
    « Imparano a correre così in fretta... » Feci un po' la finta melodrammatica salvo poi tornare a dedicare qualche secondo a quel tizio che era apparso dal nulla. E già gli stavo dando più tempo di quanto ne meritasse. « Dunque che vuoi? Posso andare a casa o vuoi provare a rapinarmi anche tu? Se vuoi posso chiedere a quel tipo se ritorna per darti una mano, metti caso volessi una mano perché...com'è che diceva quel film? »
    Schioccai le dita ritmicamente tre volte come se cercassi di ricordare qualcosa salvo poi farmelo venire in mente. Era appropriato perché era passato a trarre conclusioni solo per il colore della pelle che mi aveva visto, dunque non c'era miglior definizione per lui rispetto a quella che stavo per dargli ed era quella che avevo sentito dire in giro a tante persone sia nei confronti dei Mutant che degli Anti.
    « Apes together strong? » Una scimmia.
    Quel tizio entrato completamente a caso nel discorso ai miei occhi non era niente di diverso da una scimmia troppo cresciuta e come tale l'avrei trattato.

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    Hector continuava a non capire che cosa c’era di sbagliato, prima di tutto aveva visto una scena di disordine e giustamente non sapendo che era una rapina aveva frainteso, inoltre come al solito a sua volta se si parava di mutant e dei loro metodi operandi si rischiava sempre di fare la figura del razzista e Hector a questo proposito iniziava ad averne piene le scatole, ma del resto nessuno può e doveva sapere cosa aveva dovuto fare lui per i Mutant. A quanto pare aver rischiato di finire in mezzo a qualcosa di strano e aver “sfidato” la pazienza di un agente segreto con un quirk pericoloso solo per aiutare un organizzazione di mutant,non valeva la candela se poi si veniva sempre additati in male.
    Hector strinse gli occhi e fece un espressione seria anche perché adesso la questione non era l’ordine pubblico, ma un filino personale.

    “Ok ho frainteso, ma a quanto pare sembra proprio che lo abbi fatto anche tu mia cara. Dopotutto come tu ti senti “ferita” non è detto che però gli altri lo abbiano fatto e che lo volessero. Non giudicare un libro solo dalla copertina. Forse dovremmo risolvere un po’ le nostre divergenze in maniera professionale che solo con le parole non trovi?”

    Hector ovviamente lascia volutamente intendere con quelle parole che volesse in pratica misurasi con lei, l’aveva vista da lontano, ma quel quirk era davvero straordinario visto come aveva ridotto il cretino che era appena scappato.
    Hector fece un sorriso sornione.

    “Ti ho osservato da lontano è ho visto che con le ombre e la notte ci sai fare e stavo giusto cercando come dire …un po’ di compagnia per le mie “ragazze”!”

    Il vigilane trasformò le sue mani nelle due asce bipenni “ le sue ragazze”, certo non c’era motivo comunque di usarle al massimo, ma in effetti era da un po’ che non si sgranchiva le braccia, aveva voglia di azione e di allenarsi anche di più perché ultimamente si sentiva un po’ fiacco, del resto era da poco che aveva ripreso a voler tornare blue Axe.

    “Vediamo cosa sanno fare i nostri rispettivi quirk!Sono sicuro che non ci annoieremo!”




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    Dati & Riassunto



    Hector Sakazaki - LIVELLO - 3

    Forza 70 - Quirk 48 - Agilità 32 - Energia 175 -5= 170


    stato fisico : buono
    stato mentale: un pò su di giri,ma non è "fatto" XD quindi è lucido per ora


    Tecniche/Equipaggiamento usato:

    [Costume] Suit:
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Costruita in modo da imitare alla perfezione i modelli della Yuuei. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.


    Axe Commander :

    Hector è nato con un quirk di tipo transformation molto versatile che gli permette di trasformare le sue braccia in due asce dalla lama bipenne con cui crea combinazioni di attacco o difesa .

    Analisi del quirk
    Le braccia di Hector quando subiscono il processo di trasformazione in asce, cambiano semplicemente la struttura del tessuto cellulare di cui è composta la pelle e i muscoli della mano stessi diventando così duri e lucidi come le leghe metalliche di titanio più forti e dunque adatte per lame d'ascia , che invidierebbe qualsiasi fabbro medioevale . Il colore delle lame e della struttura stessa delle armi è metallizzato, con riflessi sulle parti taglienti bianchi, e fuori escono principalmente dai bordi delle mani in cui di solito si trovano i mignoli e i pollici, divenendo così lame " laterali"sempre più grandi con il'aumento del potere e assumendo infine la forma perfetta di una vera e propria ascia bipenne attaccata alla struttura ossea delle braccia. Sia noto che l'uso di questo potere è limitato , dopo di che se Hector si stanca , o subisce attacchi e ferite la resistenza e l'efficacia delle asce perde vigore potrebbe far ritornare la struttura dei tessuti cellulari originali e subire dunque dei danni alle braccia, inoltre nonostante la durezza delle asce possono comunque subire parte dei danni elementari o venefici.


    Note:








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    Appunto, una scimmia. Niente più, niente meno: una persona normale avendo visto di essersi sbagliata avrebbe chiesto scusa, girato i tacchi e se ne sarebbe andato scortando magari anche il frainteso fino ad una zona sicura ma questo evidentemente era un primate dotato di poca abilità intellettiva.
    Oltre al fatto che non avevo capito niente di niente rispetto a quello che aveva detto: che discorsi stava facendo? Aggrottai le sopracciglia e piegai la testa di lato cercando di dare un senso a quello che avevo sentito e...no, non ce la facevo: come io mi sentivo ferita non era detto che gli altri lo avessero fatto e--- « Eh? » Che avessero fatto cosa? Cavolo, mi esprimevo in un giapponese più comprensibile io che sono americana e da che mondo è mondo, USA e Giappone non sono proprio migliori amici. In ogni caso non riuscivo a capire ancora cosa volesse da me. « Cos'è che hai detto? Puoi ripetermelo in giapponese per favore? »
    Com'era possibile che esistessero persone del genere che si permettevano di andare a giro e che si permettessero addirittura di conversare con qualcuno? Non doveva esserci una sorta di esame sulla lingua che facevano all'ufficio immigrazione? Quello che avevo capito, però, era che credeva che il metodo delle parole non fosse professionale. Incrociai le braccia sotto il seno rimanendo in ascolto, ticchettando la punta della scarpa destra a terra come se mi stessi domandando se questo mi avrebbe mai lasciata andare.
    No scusate, me lo stavo domandando per davvero: ti pare che devo prima subire una tentata rapina e poi un'aggressione? Quanto mai potevo essere sfortunata in una sera sola? Ci mancava solo che qualcuno spuntasse con altre tre persone da un tombino e che iniziassero ad abusare di me, così le avrei davvero passate tutte e tre per la serata corrente. Quando trasformò le mani in asce fui solamente sconsolata, passandomi una mano sul volto ed a strofinare gli occhi. « Santo cielo. » Vediamo se a parlare piano riesco a farmi capire.
    « Dunque mi stai dicendo che la maniera più professionale che ti viene in mente dopo avermi accusata, sbagliando oltretutto, di qualcosa è di aggredirmi? Hai una di quelle al posto del cervello? » Intendevo le asce, ovviamente, con "quelle". « Oppure devono compensare con la loro grandezza per la mancanza di qualcosa? » E potevo parlare di materia grigia come di qualsiasi altra cosa. In ogni caso però era stato anche stupido perché se mi voleva attaccare e voleva avere più possibilità poteva non farmi vedere in cosa consistesse la sua abilità e tirarla fuori al momento opportuno. Non sapevo nemmeno quanto effettivamente fosse capace ed avrebbe potuto usare qualsiasi trucco per prendere vantaggio: esempio? Cosa sarebbe successo se fosse riuscito a prendermi un braccio e poi avesse trasformato la mano in un'arma? Me l'avrebbe potuto tagliare? Mi avrebbe ferita seriamente? Che poi chissà se poteva far diventare qualsiasi parte del suo corpo come un'arma e quale tipo poteva mostrare, erano però domande cui non ero molto interessata a trovarvi risposta.
    Chi si interesserebbe mai alle abilità di una scimmia con un QI leggermente più alto rispetto agli altri esemplari della sua specie? E comunque era più basso di una persona normale, i metodi che aveva usato per pensare ad uno scontro erano estremamente stupidi, il pretesto era ridicolo e lui era una persona priva di senso. Avevo avuto dei clienti che mi avevano chiesto di calpestarli ma a questo livello di bassezza non ero mai arrivata.
    Alzai l'indice. « Uno. » Quello della mano che mi ero passata sugli occhi. « Dammi un motivo per cui dovrei mettermi a perdere tempo con un primitivo come te. »
    Non ci avrei guadagnato niente. Avrei potuto fare la vigliacca e chiamare la polizia, per dire, per denunciare una tentata rapina ed una tentata aggressione ma penso che non sarebbe servito a molto adesso: la curiosità di vedere fin quanto in basso sarebbe potuto cadere quel piccolo ometto - lo definisco così al contrario della stazza - stava avendo la meglio. Sembrava uno di quei cattivi da film di serie C che hanno bisogno di attaccare qualcuno per farsi forte, mi domandavo chi si credesse di essere.
    Che diamine di fanatico avevo incontrato?

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    Hector non aveva voglia di parlare , anche perché era già da prima che si presentasse che quella continuava a trattarlo da idiota e non gli piaceva per nulla tutte quelle gran arie che si dava, certo voleva scambiare qualche colpo o non c’era forse ragione di farlo, ma adesso per Hector la ragione c’era eccome, non si faceva trattare da imbecille da nessuno e non perse tempo.

    “Basta chiacchiere! Io non ti ho accusato, ma sei andata subito sulla difensiva e stai iniziando ad infastidirmi con quel tuo atteggiamento superiore sai? Se non capisci il giapponese imparalo meglio sennò vedi che fraintendi?”

    Hector fu categorico non aveva intenzione di non attaccarla, tanto non aveva paura di denunce o quant’altro di brutto che poteva succedergli, era abituato a cacciarsi nei guai, quindi iniziò subito a fare la prima mossa qualunque cosa avesse deciso di fare.

    “In ogni caso fa come ti pare tanto non scapperai da qui se prima non mi avrai chiesto scusa per avermi trattato da imbecille! Preparati a difenderti!”

    Hector tentò una manovra diversiva, prima cercò di vedere se nel veicolo ci fosse qualcosa per distrarla, dopotutto aveva quirk di tipo oscurità, quindi era una combattente a distanza probabilmente, trovò dunque un vecchio coperchio di un bidone della spazzatura e lo usò come frisbee verso la donna , seguendo una traiettoria frontale, mentre il vigilante si sarebbe spostato verso destra e si sarebbe avvicinato di circa cinque metri da lei e avrebbe cercato di colpirle il braccio destro prima con la sua ascia destra in maniera obliqua dall’ alto verso il basso l’ascia sinistra invece sarebbe andata orizzontale verso lo stomaco.




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    Hector Sakazaki - LIVELLO - 3

    Forza 70 - Quirk 48 - Agilità 32 - Energia 170-15= 155


    stato fisico : buono
    stato mentale: Botte!


    Tecniche/Equipaggiamento usato:


    [Costume] Suit:
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Costruita in modo da imitare alla perfezione i modelli della Yuuei. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.


    Axe Commander :

    Hector è nato con un quirk di tipo transformation molto versatile che gli permette di trasformare le sue braccia in due asce dalla lama bipenne con cui crea combinazioni di attacco o difesa .

    Analisi del quirk
    Le braccia di Hector quando subiscono il processo di trasformazione in asce, cambiano semplicemente la struttura del tessuto cellulare di cui è composta la pelle e i muscoli della mano stessi diventando così duri e lucidi come le leghe metalliche di titanio più forti e dunque adatte per lame d'ascia , che invidierebbe qualsiasi fabbro medioevale . Il colore delle lame e della struttura stessa delle armi è metallizzato, con riflessi sulle parti taglienti bianchi, e fuori escono principalmente dai bordi delle mani in cui di solito si trovano i mignoli e i pollici, divenendo così lame " laterali"sempre più grandi con il'aumento del potere e assumendo infine la forma perfetta di una vera e propria ascia bipenne attaccata alla struttura ossea delle braccia. Sia noto che l'uso di questo potere è limitato , dopo di che se Hector si stanca , o subisce attacchi e ferite la resistenza e l'efficacia delle asce perde vigore potrebbe far ritornare la struttura dei tessuti cellulari originali e subire dunque dei danni alle braccia, inoltre nonostante la durezza delle asce possono comunque subire parte dei danni elementari o venefici.


    Axe Impact:[Livello 1] Hector trasforma le sue braccia in asce bipenne e può dunque favorire dell'uso delle lame taglienti per attaccare i suoi nemici in qualsiasi direzione voglia

    Braccio del titano[Livello 1]:
    Hector trasformando le sue mani in asce può cercare di creare una tecnica ad effetto combo che vale per due colpi. Infatti il primo colpo lo da con il braccio destro creando un movimento trasversale dall' alto verso il basso, con il braccio sinistro, invece cerca di colpire con un colpo orizzontale verso l'avversario. Ogni colpo farà danni da taglio.
    Costo:15

    Note:

    Hector vuole combattere allora inizia con un diversivo lanciando il coperchio del bidone poi si sposta e cerca di colpire evelin a cinque metri da lei con il suo colpo combinato






    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Lokied è stato fatto apposta per utilizzo in Become a Hero:My Hero Academia GDR.
     
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    Evelynn Harcrow
    Fantastico, mi ci mancava anche quello che mi voleva menare solo perché mi aveva trovata lì per caso. Poteva andarmi peggio di così la serata? Mi avevano rovinato il morale dopo l'uscita, ero riuscita a salvarmi da sola da una sventata rapina ma ora ero costretta ad uno scontro non voluto che probabilmente mi avrebbe rovinato il vestito che, tra l'altro, era uno dei più belli che mi ritrovavo - almeno secondo gusto personale - considerando che quel tizio aveva due asce al posto delle braccia. Era statisticamente impossibile che avrei salvato del tutto l'integrità del mio capo di vestiario e mi reputavo già pronta a piangere lacrime amare su ciò che ne sarebbe rimasto maledicendo quel tizio che aveva deciso di andare a giro a fare il matto invece che stare a casa e provare a vedere cosa succedesse nel praticare autoerotismo con due asce al posto delle mani.
    Probabilmente sarebbe stato più produttivo di quanto invece si sarebbe dimostrato qua.
    « Sei una Mutant, che diamine sta succedendo a voi altri. Parole tue, non mie. Prima di dire che non hai accusato nessuno accendi il cervello, scimmia. » Ecco, ora aveva iniziato a darmi fastidio. Entra in scena, fraintende, non mi chiede scusa e decide di attaccarmi solo perché gli va e poverino si sente offeso perché lo tratto come si merita: come un primate che pensa con ciò che ha in mano dando poco ossigeno a quelle cellule che ha in testa. E si aspetta che ora sia pure io a chiedergli scusa, tra l'altro.
    Devo capire come chiamarlo, scimmia è un po' troppo generico. Rimane il fatto che è una persona estremamente fastidiosa e nonostante mi sia allenata una volta con Daisuke, faccia costantemente esercizio fisico ed abbia la mentalità che un giorno potrei rischiare le penne con questo mio atteggiamento non riesco a prendere sul serio questo ometto che ho davanti.
    Anzi, riesco solo a trattarlo con disprezzo per come ha esordito: cosa succede a voi Mutant. La frase da quel complesso di superiorità di chi non ha mai sbagliato niente e si pensi che io, tecnicamente, una Mutant non lo sono nemmeno anche se è solo per un tecnicismo. L'unica cosa che mi permetterà di prenderlo sul serio è la mia voglia di andare a casa e di provare, eventualmente, ad inculcargli l'idea che andare a giro a puntare il dito per poi fare l'offeso non è la cosa migliore da fare.
    Iniziò a corrermi contro ma non prima di aver cercato un diversivo. Almeno per questo sembrava avere un minimo di senso tattico e per evitare quel frisbee non feci altro che abbassarmi: semplice semplice, per poi guardare il primate avvicinarsi e---santo cielo quanto era lento. Daisuke, in confronto, era un jet che non ti dava il tempo nemmeno di reagire. Voleva davvero farmi male con quella lentezza? Lo osservai caricare il primo colpo in diagonale sul mio fianco destro con la sua ascia destra: molto macchinoso ma abbastanza semplice da evitare causa la sua lentezza, mi bastò fare giusto un passetto indietro per far andare il suo colpo a vuoto dimenticandomi, per un attimo, che di asce me ne avesse mostrate due. La seconda non riuscii ad evitarla in pieno, fu solo un colpo di reni che mi impedì di subire un taglio netto sullo stomaco nonostante un po' di bruciore lo sentissi: il graffio c'era ed era anche in prossimità di un taglio sul vestito ad altezza dello stomaco.
    Lo sapevo che sarebbe successo e sono sincera, non era meno fastidioso l'essersi preparata mentalmente. Non aveva idea di quanto costasse. Il secondo colpo di reni per evitare il taglio netto mi portò ad una piccolissima distanza di sicurezza da lui ma l'esperienza con Daisuke doveva essermi di insegnamento: quando avevo provato a prendere tempo, lui non me ne aveva lasciato. Non dovevo perder secondi a compiangere il mio povero capo di vestiario (sigh), anzi prima ancora di aver finito di posizionarmi attinsi al potere della mia ombra che in pochi attimi si mosse: da sotto i miei piedi si allungò verso la mia destra, che altri non era la sinistra del mio aggressore, veloce come un serpente in procinto di attaccare salvo poi sollevarsi da terra con un rapido scatto e fiondarsi verso il fianco del mio nemico. Era letteralmente un tentativo di sferrare un forte colpo di frusta al lato altrui che era rimasto scoperto, almeno secondo il pattern di attacchi che avevo ricevuto così doveva essere: mi aveva scagliato due colpi da sinistra a destra, lasciando il primo lato un po' più sguarnito e riuscire a difenderlo sarebbe dovuto essere più difficile per lui rispetto al lato destro.
    C'era anche da considerare che il mio attacco sarebbe venuto da terra, per evitarlo o pararsi avrebbe dovuto star a guardare proprio il terreno togliendomi attenzioni di dosso. Sarei stata stupida, però, ad attaccare solo con l'ombra: il mio compagno di squadra, l'arcano del Carro, mi aveva insegnato che mescolare due offensive era sempre cosa buona e giusta dunque mentre la mia ombra lo avrebbe attaccato da sinistra, io avrei fatto lo stesso ma dall'altro lato costringendolo a dover badare a due direzioni contemporaneamente. Come avevo preso le distanze (anche se brevi), un passo veloce in avanti mi avrebbe permesso di ricolmarle: appoggiai il piede sinistro a terra usandolo come perno per fare un rapido giro sullo stesso in senso orario, cercando con la gamba sinistra di effettuare una spazzata che mirava a colpire con il tallone destro il suo menisco destro. Terminai in ogni caso la rotazione dandogli il fronte in modo da avere piena visibilità su di lui e poter reagire di conseguenza.
    Era lento, molto, e se lo avessi tenuto sott'occhio sarei riuscita a contenerlo senza troppi problemi.
    Colpo di frusta sul lato sinistro, spazzata alle gambe dal lato destro.
    Come inizio poteva andare ma dovevo comunque mantenere il focus.


    Keep them longing,
    make them plead.

    SCHEDA | VILLAIN | CRONOLOGIA | #LIVELLO 4
    Energia: 250 | Forza: 40 | Quirk: 130 | Agilità: 105

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    CITAZIONE
    Condizione fisica: Danno lieve [Addome]
    Tecniche utilizzate:
    Agony's Whiplash [Lv.2]
    Tipo di tecnica: Offensiva
    Descrizione: La notte è buia e piena di terrori, la notte porta consiglio. Due detti differenti ma riguardanti la stessa cosa, ciò che porta la notte: può cullare e donare riposo così come può donare ansia e panico per l'ignoto che sta nelle sue ombre. E nell'ombra di Eve cosa si cela?
    Potendo modificare a piacimento la forma e dimensioni della sua ombra, così come la densità, Evelynn in questo caso la allunga e ne cambia forma scagliandola verso un avversario che si trovi entro i 3m da lei. Dandole una forma affusolata, diventerà un filamento a forma di frusta che verrà utilizzato per provare a colpire il bersaglio prescelto. Subito dopo il tentativo di attacco, che vada a segno o meno, l'ombra tornerà al suo posto riprendendo ad essere la semplice schiavetta di Eve.
    Tipo di danno: Lacerante - Medio
    Costo: 25
     
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  8. Lady Loki ™
     
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    Hector decise di lasciar perdere il discorso di essere stato lui ad accusarla, tanto non serviva avere ragione se già era partita con l’idea che fosse stato lui ad offenderla, però anche lei i suoi insulti se li poteva benissimo tenere per se e non sarebbe successo nulla ,data che Hector non aveva nulla contro i mutanti.

    “Ok non ci siamo chiaramente capiti, ma i tuoi insulti non sono di certo meno gravi dalle mie presunte accuse, non sei per nulla carina, ma lasciamo stare questo, non roviniamoci il divertimento proprio adesso. Anche perché non mi spiacerebbe affatto dopo l’incontro sempre se non mi uccidi prima, offrirti un bel caffè rilassante!”

    Già non poteva fermarsi lì a chiacchierare dopo aver attaccato, ma la mutante era davvero in gamba visto che era riuscita ad evitare la sua tecnica in combo , anche se le aveva sfiorato almeno il vestito, peccato era pure molto bello magari dopo avrebbe potuto risarcirlo se il vigilante non la prendeva troppo sul personale, cosa molto probabile, ed era successo perché era lui che si era rivelato un po’ più lento di lei. Dato questo fatto allora Hector si era trovato a dover pensare ad un altra strategia di attacco e si domandò se c’erano altri oggetti per creare diversivi in giro, si ce ne erano, ma non ce la faceva prenderli anche perché in quel momento la mutante era passata al centrattacco e lo aveva fatto in maniera interessante iniziando subito con un attacco frontale. Le ombre che si stavano alzando da terra erano minacciose Hector mise le braccia ad x per proteggersi, le fruste di ombre si infransero sulle sue braccia e anche se in quel momento erano trasformate in titanio al 100% non che non facessero male, ma Hector resisteva al dolore e non avrebbe mai fatto vedere a nessuno che stesse soffrendo per un colpo nemico. Tuttavia l’offensiva non era finita perché quella cercò di colpirlo al menisco, certo non era un calciatore e non che se si faceva male al menisco gli avrebbe causato danni alla carriera, ma cavolo proprio lì doveva colpirlo?
    Hector sentì la botta della gamba della sua avversaria e piegò la gamba sbilanciando in suo corpo verso il basso riuscì a non cadere solamente perché aveva conficcato con forza le sue asce a terra .

    “Beh che dire grazie eh…questo l’ho sentito. Avevo ragione su di te sei proprio interessante!”

    Il vigilante alzò dopo la testa fece un sorriso sornione, era evidente che stava iniziando a gradire lo scontro, ci aveva visto bene su di lei, poi fece uno slancio in avanti facendo pressione sulle braccia e alzò al cielo le sue asce. L’azione era evidente voleva usarle entrambe per creare due colpi taglienti frontali diretti verso il petto di lei, naturalmente cercando comunque di dosare la forza non voleva ucciderla ma solo crearle due bei tagli sulla pelle in modo da cercare di calmarla.





    qNjfunR





    Dati & Riassunto



    Hector Sakazaki - LIVELLO - 3

    Forza 70 - Quirk 48 - Agilità 32 - Energia 155 -10=145


    stato fisico : danni medio laceranti alle braccia e al menisco
    stato mentale: Botte!


    Tecniche/Equipaggiamento usato:


    [Costume] Suit:
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Costruita in modo da imitare alla perfezione i modelli della Yuuei. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.


    Axe Commander :

    Hector è nato con un quirk di tipo transformation molto versatile che gli permette di trasformare le sue braccia in due asce dalla lama bipenne con cui crea combinazioni di attacco o difesa .

    Analisi del quirk
    Le braccia di Hector quando subiscono il processo di trasformazione in asce, cambiano semplicemente la struttura del tessuto cellulare di cui è composta la pelle e i muscoli della mano stessi diventando così duri e lucidi come le leghe metalliche di titanio più forti e dunque adatte per lame d'ascia , che invidierebbe qualsiasi fabbro medioevale . Il colore delle lame e della struttura stessa delle armi è metallizzato, con riflessi sulle parti taglienti bianchi, e fuori escono principalmente dai bordi delle mani in cui di solito si trovano i mignoli e i pollici, divenendo così lame " laterali"sempre più grandi con il'aumento del potere e assumendo infine la forma perfetta di una vera e propria ascia bipenne attaccata alla struttura ossea delle braccia. Sia noto che l'uso di questo potere è limitato , dopo di che se Hector si stanca , o subisce attacchi e ferite la resistenza e l'efficacia delle asce perde vigore potrebbe far ritornare la struttura dei tessuti cellulari originali e subire dunque dei danni alle braccia, inoltre nonostante la durezza delle asce possono comunque subire parte dei danni elementari o venefici.


    Axe Impact:[Livello 1] Hector trasforma le sue braccia in asce bipenne e può dunque favorire dell'uso delle lame taglienti per attaccare i suoi nemici in qualsiasi direzione voglia

    Iper Impact:[Livello 1]
    Hector salta in alto e trasformando le sue braccia in asce le alzerà verso il cielo per poi abbassarle di colpo cercando di colpire l'avversario frontalmente principalmente, ma può usarlo anche alle spalle o in qualunque altra direzione , dipende dal tipo di angolazione in cui si trova. Se ha effetto può creare danni da taglio composti da due tagli verticali.
    Costo:10
    Danno/Effetto: lievi (offensiva)


    Note:

    Hector subisce il primo colpo e il colpo alla gamba poi attacca con la sua tecnica






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    Evelynn Harcrow
    Chissà se questa scimmia credeva davvero alle parole che diceva e soprattutto se funzionassero o meno: per quanto poteva reggere la scusa del "mi hai frainteso"? Insomma era impossibile che qualcuno prendesse ed interpretasse male ogni singola parola che uscisse da quella bocca dunque o ero stupida io, oppure era un grandissimo paraculo lui ed ero molto più propensa a pensare alla seconda alternativa. Non ero di sicuro un premio nobel, interpretare le persone era parte del mio lavoro però e sono anche convinta su che tipo di persona sia questo squilibrato: uno che non ha idea di come funzioni il mondo e gli piace tirarsela per pensare di essere dalla parte del giusto, usando questo pensiero poi per permettersi di dire qualsiasi cosa gli passi per la testa.
    E funziona? Certo che non funziona, ci mancherebbe altro, anzi da un certo senso non fa altro che instillare nell'interlocutore un senso di vero e proprio stordimento che non passa nemmeno per sbaglio. Non avevo altre parole per dire come fossi rimasta di fronte alle sue parole se non quello: stordita. Entri in scena, mi accusi, fai un commento genericamente razzista, ti offendi se ti rispondo, cerchi di cavartela con la carta della malinterpretazione ed oltretutto poi mi chiedi se voglio prendere un caffé.
    « Non ci credo che me l'hai chiesto davvero. »
    Assalitore con ascia usa richiesta di uscita, è superefficace!
    Evelynn è confusa.

    Se fossimo dentro un videogioco, la schermata di rapporto danni avrebbe queste due frasi brevi ma abbastanza esplicative su quella che era la mia condizione attuale. Persino la mia faccia aveva assunto tutti i connotati di chi aveva sentito una delle cavolate più grosse degli ultimi mesi e probabilmente lo era davvero. Come potevo anche solo considerare di uscire spontaneamente con uno del genere? Se lo avessi avuto come cliente avrei fatto il possibile per spremerlo fino all'osso e poi mollarlo con quelle che a casa mia si chiamano blue balls ad oltranza, mi dava l'idea di essere quel tipo di persona. Da un lato potevo anche capirlo però, probabilmente avendo avuto modo di vedermi per bene aveva capito che trattarmi in quel modo fosse stato un errore ma ormai il danno era fatto: poteva continuare a sognare. Che poi aveva fatto pure l'offeso e poi mi---non fare domande Evelynn. « Sogna. »
    Non avevo tempo di parlare, volevo concentrarmi per fare davvero male a questa scimmia, lasciarlo a lato del vicolo magari di fianco a dei cassonetti e poi andarmene verso casa perché avevo bisogno di una doccia e di sbollire per il vestito che mi era stato rovinato. Era una sensazione davvero, davvero fastidiosa che diamine: una fa pagare una fortuna ad un cliente per farsi regalare un vestito e poi arriva il primo matto con le asce a rovinarglielo perché ha voglia di calmare la sua erezione da combattimento con la prima che passa.
    Almeno ero riuscita a colpirlo con entrambi gli attacchi. Chissà perché si era parato davanti quando i miei colpi erano arrivati dai fianchi...oh beh, chi sono io per criticare come combatte? Magari gli piace farsi fare male, da quel punto di vista andremmo d'accordo e vederlo in ginocchio con le asce a terra era una gran bella vista ed una gran bella sensazione. Forse capiva di ver sbagliato un paio di discorsi e---no, per niente. Ero sempre rimasta in attesa per vedere come si muovesse ed ammetto che mi fossi leggermente distesa quando lo vidi a terra ma le sue parole mi fecero subito pensare che non si sarebbe arreso e, purtroppo, non sbagliavo.
    L'unica cosa era che oltre ad essere lento era di un teatrale terrificante: già sei a terra e devi alzarti, se poi nel farlo carichi il tuo colpo addirittura sollevando le tue armi in alto urlandomi "guarda che attacco da quassù" allora ci tieni proprio a farti evitare il colpo. Soprattutto perché non avevo la minima intenzione di farmi colpire ancora ed al contrario volevo solo far sì che piano piano quella scimmia diventasse non solo più lenta ma anche più inutile. Che avessi tutto il tempo di colpirla senza troppe difficoltà. Inutile dosare la forza se non riesci a colpirmi. Dal momento in cui aveva sollevato le braccia al cielo potevo fare qualsiasi cosa: entrare nella sua guardia, anticiparlo, scansarmi e basta, contrattaccare...decisi di optare per la terza opzione usando tutto il mio atletismo per sgusciare sul suo fianco destro e lasciare che i suoi colpi fendessero l'aria. Avevo completa visuale su di lui, era più lento: mi aspettavo si inventasse qualcosa per provare ad attaccarmi. Comunque devo essere onesta, mi aveva delusa.
    Io comunque sgusciai sul suo fianco con un paio di passi laterali ed abbassando la parte superiore del busto (un po' come un corridore che si lancia verso il traguardo) ma la mia ombra si sarebbe di nuovo spostata in avanti verso il punto dov'era "atterrato", sollevandosi verso l'alto come un piccolo fumo nero che aspettava solo di essere inalato per applicare il suo effetto debilitante: gli sarebbe bastato solo un respiro per trovarsi messo molto male nonostante non fosse un veleno, se si fosse trovato ad avere anche leggermente sonno cosa mi avrebbe impedito di giocare con lui ed insegnargli come trattare una signora? Soprattutto a non lanciare accuse a caso. A tecnica eseguita avrei cercato di prendere un paio di metri di distanza per avere un po' di controllo in ogni caso, ponderando sulla prossima mossa da fare. Avevo già qualcosa in mente che fumo nero o meno sarebbe potuta seriamente andare a segno, quella era solo una garanzia anche psicologica che mi volevo prendere.

    Keep them longing,
    make them plead.

    SCHEDA | VILLAIN | CRONOLOGIA | #LIVELLO 4
    Energia: 210 | Forza: 40 | Quirk: 130 | Agilità: 105

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    CITAZIONE
    Condizione fisica: Danno lieve [Addome]
    Tecniche utilizzate:
    Agony's Lullaby [Lv.2]
    Tipo di tecnica: Status Alterato
    Descrizione: La notte è il miglior momento per dormire. Il buio non sforza la vista, il silenzio concilia il sonno e la totale assenza di attività normali da svolgere facilita il rilassamento e di conseguenza la frequenza all'addormentarsi. Per certe persone questo discorso non vale, la vita notturna esiste proprio perché alcuni sono esenti da questa piccola regola ma questa tecnica, invece, è su essa che si basa.
    Espandendo la propria ombra Evelynn la porterà sotto un bersaglio designato ed una volta posizionata, inizierà a farla ribollire in modo che rilasci un inquietante fumo nero capace di avvolgere la vittima designata: un fumo apparentemente innocuo ma al contempo denso, pesante e che sarà possibile respirare ma se inalato, questo causerà pesantezza e sonnolenza nel malcapitato per un breve periodo di tempo.
    Effetto: Sonnolenza
    Raggio: 2m
    Costo: 40
     
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  10. Lady Loki ™
     
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    Ok Hector non voleva sicuramente ucciderla e non se l’era presa per il suo GIUSTO rifiuto, dopotutto lui voleva solo scherzare, e poi se diceva sì sarebbe iniziato immediatamente a piovere perché una donna che non aveva pagato che usciva con lui di sua spontanea volontà perché glie lo aveva chiesto, non era mi successo, ma di certo non era molto divertente la situazione.


    “Beh se dicevi di sì sarebbe stato strano!Ti avrei preso per matta! “


    Hector aveva cercato di attaccarla, ma forse non sapeva se era per il fatto di aver dosato la forza o se effettivamente la ragazza fosse velocissima, ma in ogni caso non l’aveva colpita e la situazione iniziava chiaramente ad infastidirlo.

    “Ehi?Avevo detto che volevo allenarmi, ma non che tu mi stracciassi!Di certo non ti chiedo di farti colpire , ma vai un po’ più lenta. Inizi ad essere fastidiosa!”

    Il vigilante sentì e vide la mutante arrivargli verso il fianco , poteva ancora continuare, seppure iniziasse a sentire la stanchezza, inoltre il colpo di ombre della mutante erano mutati trasformandosi in una specie di gas che gli stava causando sonnolenza, però poteva ancora spendere qualche energia per continuare la lotta perché proprio non ci stava a perdere, basta con le stronzate era il momento di fare Blue Axe!

    “Bene basta stronzate! Il riscaldamento è finito adesso si fa sul serio!”

    Hector cercò di rimanere lucido e vigile non doveva cedere a quel gas.

    “D-devo…continuare...”

    Il vigilante era testardo e iniziò a vorticare su se stesso come se fosse una centrifuga lasciandole asce tese muovendosi verso la ragazza frontalmente cercando di non inciampare o muoversi goffamente, anche se quello purtroppo non poteva evitarlo.
    Era come essersi sparato un eccitante e della morfina poi dietro, una sensazione non del tutto nuova per Hector, ma proprio in quel momento non ci voleva, sperò almeno che la sua tecnica questa volta funzionasse.



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    Dati & Riassunto



    Hector Sakazaki - LIVELLO - 3

    Forza 70 - Quirk 48 - Agilità 32 - Energia 145 -10=135


    stato fisico : danni medio laceranti alle braccia e al menisco, sonnolenza
    stato mentale: Botte! Ho sonno!


    Tecniche/Equipaggiamento usato:


    [Costume] Suit:
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Costruita in modo da imitare alla perfezione i modelli della Yuuei. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.


    Axe Commander :

    Hector è nato con un quirk di tipo transformation molto versatile che gli permette di trasformare le sue braccia in due asce dalla lama bipenne con cui crea combinazioni di attacco o difesa .

    Analisi del quirk
    Le braccia di Hector quando subiscono il processo di trasformazione in asce, cambiano semplicemente la struttura del tessuto cellulare di cui è composta la pelle e i muscoli della mano stessi diventando così duri e lucidi come le leghe metalliche di titanio più forti e dunque adatte per lame d'ascia , che invidierebbe qualsiasi fabbro medioevale . Il colore delle lame e della struttura stessa delle armi è metallizzato, con riflessi sulle parti taglienti bianchi, e fuori escono principalmente dai bordi delle mani in cui di solito si trovano i mignoli e i pollici, divenendo così lame " laterali"sempre più grandi con il'aumento del potere e assumendo infine la forma perfetta di una vera e propria ascia bipenne attaccata alla struttura ossea delle braccia. Sia noto che l'uso di questo potere è limitato , dopo di che se Hector si stanca , o subisce attacchi e ferite la resistenza e l'efficacia delle asce perde vigore potrebbe far ritornare la struttura dei tessuti cellulari originali e subire dunque dei danni alle braccia, inoltre nonostante la durezza delle asce possono comunque subire parte dei danni elementari o venefici.


    Axe Impact:[Livello 1] Hector trasforma le sue braccia in asce bipenne e può dunque favorire dell'uso delle lame taglienti per attaccare i suoi nemici in qualsiasi direzione voglia

    Ignis[livello 1] :
    Hector fa un movimento circolare ( può essere eseguito in entrambi le direzioni orario antiorario)con le braccia distese trasformate in asce muovendo pure la schiena e avanza con le gambe in modo che il movimento rotatorio .Se le sue mani trovano un avversario o una parte di corpo scelta provocherà dei danni taglienti.
    Costo:10


    Note:

    Hector subisce l'attacco e sonnolenza, ma cerca comunque di attaccare






    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Lokied è stato fatto apposta per utilizzo in Become a Hero:My Hero Academia GDR.
     
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    Evelynn Harcrow
    Doveva essere una strategia quella di questa scimmia che avevo davanti perché non potevo credere che esistesse naturalmente una persona più stupida e con la faccia di bronzo più grande di lui e di persone, qui a Tokyo, ne avevo incontrate assai. Il mio lavoro mi spingeva ad essere in contatto con molte persone dai modi di fare abbastanza equivoci o strani quasi tutti i giorni, d'altro canto chi non è nervoso quando si trova ad ingaggiare in generale una ragazza da compagnia? Chi, magari, non si comporta in modo insolito sapendo di avere già una compagna e di far qualcosa di moralmente - per sé stesso - sbagliato? C'era anche chi, dall'altra parte, approfittava della mia presenza e del fatto che fosse una cosa abbastanza privata per sfogare delle fantasie che a casa non avrebbe potuto lasciar uscire ed onestamente parlando erano i miei casi preferiti: i giapponesi si mostravano sempre talmente tanto pieni di pudore che vederli ogni tanto uscire di testa era una discreta botta di autostima. Se non fossi stata io e non fossi cresciuta così dubito che avrei avuto modo di veder con i miei occhi determinati comportamenti, non avrei nemmeno suscitato delle reazioni specifiche ma qui, nel caso di questo tizio, stavamo andando un bel po' oltre gli standard a cui ero abituati.
    Quelli avevano un criterio, lui no.
    Come dovevo interpretare una persona che arriva, ti accusa di qualcosa, non ti chiede scusa, ti attacca, prova a rimorchiarti e poi se ne esce così? Avevo subito più danni psicologici in cinque minuti che fisici da quando aveva iniziato la sua danza da scimmia e babbuino. Mi domandai se non ci credesse davvero alle parole che stesse dicendo, aveva avuto realmente bisogno di rispondere al mio più che prevedibile ed ovvio rifiuto - era già tanto non avevo mostrato disgusto - con una frase del genere? Se non avesse delle asce tirate fuori, sarei di certo rimasta imbambolata sul posto a cercare di capire come avesse ragionato: già non sapeva parlare, ora provava anche a---ma non poteva essere un aggressore normale? Finché mi dici che sei interessato ad allenarti posso anche accettarlo (a malavoglia ma almeno è una motivazione), se poi ci metti anche questi discorsi nel mezzo...
    Avrei voluto rispondere ma me lo risparmiai volentieri, mi limitai semplicemente a sospirare e controllare che la mia tecnica andasse a segno: il fumo nero si era alzato da terra ed aveva avviluppato quell'energumeno senza troppe difficoltà, anzi ci era proprio entrato dentro dopo avermi detto di non schivare. Ecco questo almeno mi fece sorridere, si aspettava davvero che rimanessi ferma?
    « Ho un vestito da salvare. » Se mi faccio colpire allora il mio abito diventa irrecuperabile. Sì lo so che sono un'iilusa a pensare di poterlo ancora sistemare, perché interrompere i sogni di gloria di una ragazza? Soprattutto quando stavo iniziando a sentire un po' di soddisfazione nel sentire che stesse iniziando a provare del fastidio, la stessa identica cosa che avevo io di fronte a lui - anche se forse era più "schifo". E che carino, ora faceva anche la trottola come i bambini! Quasi adorabile, mi domando quando si sarebbe trovato ad usare dei mezzi disperati per colpirmi: ora che aveva respirato anche il mio gas sarebbe stato davvero divertente riuscire a gestirmelo per un piccolo lasso di tempo. In questi casi era molto probabile che si facesse largo in me una strana sensazione di voler vedere il mio avversario disperarsi per raggiungermi, non mi era capitato spesso e forse era addirittura la prima volta: che fosse dettata dal fatto che avessi visto di essere un po' in vantaggio? Avevo diritto di montarmi la testa in questo modo?
    Considerando che le sue asce si andarono ad infrangere - così come la sua rotazione - su un muro nero che si era alzato da terra plasmato dalla mia ombra, forse sì. Ne stavo approfittando anche per provare eventualmente tecniche che ancora non avevo avuto modo di utilizzare tipo questa. Avrebbe retto? Per fortuna sì, per fortuna resse in maniera sufficiente a non esser sfondata e fargli raggiungere ancora il mio corpo. Se mi fossi limitata a difendermi, però, non sarei andata da nessuna parte ed avevo solo bisogno adesso di preparare il terreno per quelle che sarebbero state le mie "frustate" mentali. Il muro nero che si era alzato si dissolse in svariati filamenti neri diretti verso la figura del mio avversario non per fargli male, per afferrarlo: i fili cercarono le sue gambe, le sue braccia, le sue mani, il suo bacino...qualsiasi punto dove potessero appigliarsi, che potessero avvolgere e stringere in modo che non si potesse muovere nemmeno di un centimetro e che fosse, dopo, alla mia mercé. Era un punto abbastanza importante per lo scontro, dovevo ammetterlo, ed il volerlo cercare di immobilizzare dopo avergli indotto della sonnolenza era la miglior mossa che potessi fare: come poteva muoversi e reagire al massimo quando non era lucido al massimo? Soprattutto di fronte ad un "attacco" ravvicinato e frontale come quello.
    In quel modo avrei potuto insegnargli una lezione, una che nessun uomo vorrebbe mai trovarsi a fronteggiare.
    Se avessi avuto modo di farlo, però, l'avrei visto solo fra qualche secondo.

    Keep them longing,
    make them plead.

    SCHEDA | VILLAIN | CRONOLOGIA | #LIVELLO 4
    Energia: 155 | Forza: 40 | Quirk: 130 | Agilità: 105

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    CITAZIONE
    Condizione fisica: Danno lieve [Addome]
    Tecniche utilizzate:
    Agony's Shroud [Lv.2]
    Tipo di tecnica: Difensiva
    Descrizione: La notte porta consiglio. Questo è uno di quei casi in cui il calar del sole porta sì l'oscurità ma anche quella sicurezza e tranquillità di cui alcuni non vedono l'ora arrivati al finire di una lunga giornata. Su questa percezione positiva dell'ombra ed oscurità si basa la tecnica di Eve che in maniera molto semplice plasmerà l'ombra e la solleverà da terra formando di fronte a lei una barriera rettangolare di due metri di altezza ed uno di larghezza, barriera che proverà a difenderla da un attacco di tipo fisico o proiettile. Se il valore di Forza dell'avversario sarà superiore ai 2/3 del valore di Quirk di Eve, lo scudo non avrà effetto e verrà letteralmente sfondato mandando l'attacco a segno.
    Entità Protezione: Media
    Costo: 30

    Agony's Binding [Lv.2]
    Tipo di tecnica: Blocco
    Descrizione: Essendo la notte buia e piena di terrori, a volte è possibile provare dei terrori talmente grandi da bloccarti sul posto senza sapere come uscirne. E quei terrori in genere stanno nascosti nell'ombra, ti spaventano perché arrivano all'improvviso e ti afferrano senza darti possibilità di reagire.
    Su questa filosofia si basa questa tecnica di Evelynn che allungherà la sua ombra in direzione di un qualsiasi bersaglio che si trovi entro i 7 metri dalla sua posizione per cercare di raggiungerlo. Una volta arrivatagli addosso, questa si arrampicherebbe piano piano sull'avversario stesso cercando di ancorarlo a terra per impedirne momentaneamente i movimenti applicando una costante pressione verso il basso. Il blocco può perdurare al massimo per 2 turni.
    L'ombra riuscirà nel suo intento solo se il valore di Forza della vittima sarà inferiore a quella del valore di Quirk di Eve.
    Effetto: Blocco dei movimenti
    Costo: 25
     
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  12. Lady Loki ™
     
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    Hector sentiva di avere sonno , sentiva le sue membra abbandonarlo, il gas che aveva inalato non aveva ancora finito il suo effetto era riuscito a colpire le ombre, ma non ancora la ragazza.
    Il vigilante sentì le lame delle sue asce infrangersi su quel muro di tenebre digrignò i denti e cercò di non cedere a quella sensazione di stanchezza che lo opprimeva i suoi occhi erano fissi sulla mutante e dopo cercò di indietreggiare.

    “Ufff…brava ancora , ma non è finita!”

    Hector non aveva più voglia di continuare quella storia, avrebbe tentato u n ultima mossa prima di lasciarsi andare al sonno, ma a quanto pare era capitato altro.
    Le ombre della mutante si trasformarono in fruste insidiose.

    “Ehi… no ferma!”

    Hector non appena vide le fruste avvicinarsi ai suoi piedi sentì le gambe bloccate e anche la parte del suo bacino, ma non aveva nessunissima intenzione di cedere a lei, anche perché non aveva idea adesso di cosa volesse fare lei e qualcosa gli diceva che non sarebbe stato piacevole, ma del resto finire imprigionato come nei peggiori “hantai “ di seconda scelta dove c’arano i polipi arrapati che si facevano le ragazze tettone non era il massimo delle prospettive.

    “Ehm.. ok…ho visto troppi Hantai per sapere già “come andrà a finire”! Non sono molto interessato … non potrei ritrattare la mia posizione?”

    Hector fece resistenza, la sua forza era la metà di quella che avevano quelle fruste non si sarebbe potuto liberare e onestamente era meglio che la ragazza avesse intenzioni di dargli una lezione picchiandolo piuttosto che “altro”. Hector sperava davvero che la mutante non avesse certe idee in testa, sennò era una situazione oltre che grottesca già di suo pure molto inquietante. comunque Hector, che in ogni caso era sempre stato un po’ un “para culo”, avrebbe comunque cercato un compromesso , tanto la sua voglia di combattere l’aveva esaurita da prima e la coca non lo stava aiutando.

    “Facciamo così se mi lasci andare ti ripago il vestito e me ne vado, non ho più molte forze per combattere con te, tra il miscuglio di coca che mi sta friggendo da ore e il tuo fottuto gas è già tanto se non sono già a nanna. Dopotutto volevo solo misurarmi con qualcuno di forte e ho visto già cosa sai fare.Per me va già bene così.”

    Hector dubitava che il suo modo di temporeggiare fosse utile, ma intanto cercava di liberarsi.


    qNjfunR





    Dati & Riassunto



    Hector Sakazaki - LIVELLO - 3

    Forza 70 - Quirk 48 - Agilità 32 - Energia 145 -10=135


    stato fisico : danni medio laceranti alle braccia e al menisco, sonnolenza, imprigionato,stanchezza
    stato mentale: Botte! Ho sonno!


    Tecniche/Equipaggiamento usato:


    [Costume] Suit:
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Costruita in modo da imitare alla perfezione i modelli della Yuuei. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.


    Axe Commander :

    Hector è nato con un quirk di tipo transformation molto versatile che gli permette di trasformare le sue braccia in due asce dalla lama bipenne con cui crea combinazioni di attacco o difesa .

    Analisi del quirk
    Le braccia di Hector quando subiscono il processo di trasformazione in asce, cambiano semplicemente la struttura del tessuto cellulare di cui è composta la pelle e i muscoli della mano stessi diventando così duri e lucidi come le leghe metalliche di titanio più forti e dunque adatte per lame d'ascia , che invidierebbe qualsiasi fabbro medioevale . Il colore delle lame e della struttura stessa delle armi è metallizzato, con riflessi sulle parti taglienti bianchi, e fuori escono principalmente dai bordi delle mani in cui di solito si trovano i mignoli e i pollici, divenendo così lame " laterali"sempre più grandi con il'aumento del potere e assumendo infine la forma perfetta di una vera e propria ascia bipenne attaccata alla struttura ossea delle braccia. Sia noto che l'uso di questo potere è limitato , dopo di che se Hector si stanca , o subisce attacchi e ferite la resistenza e l'efficacia delle asce perde vigore potrebbe far ritornare la struttura dei tessuti cellulari originali e subire dunque dei danni alle braccia, inoltre nonostante la durezza delle asce possono comunque subire parte dei danni elementari o venefici.


    Axe Impact:[Livello 1] Hector trasforma le sue braccia in asce bipenne e può dunque favorire dell'uso delle lame taglienti per attaccare i suoi nemici in qualsiasi direzione voglia




    Note:

    Ok hector ha quasi finito le energie per ora sta solo opponendo resistenza alle fruste in base al parametro forza e temporeggiando

    il prossimo post comunque concludo che hector è stanco xd






    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Lokied è stato fatto apposta per utilizzo in Become a Hero:My Hero Academia GDR.
     
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    Poteva smettere di farmi i complimenti per le mie difese come se fosse chissà quale esperto di combattimento? Era ovvio non lo fosse, insomma in quel caso non avrei avuto nessun'opportunità dato che non c'era niente che mi potesse far apparire come questa grande lottatrice, in fondo avevo avuto pochissime occasioni di darmi da fare da quel punto di vista e quando era successo ero anche stata scambiata per qualcun altro e non presa seriamente. Mi sembrava quasi che non lo stesse facendo nemmeno questo scimmione con le parole che mi stava lanciando e la cosa era un attimo fastidiosa: non riusciva a vederlo che per colpirmi avrebbe avuto bisogno di un miracolo (circa) e che nonostante io avessi poca esperienza, era sicuramente più della sua? Magari avrà fatto qualche scazzottata perché da uno del genere me lo aspetto di sentirlo coinvolto in qualche rissa da bar, non possono però queste paragonarsi ad uno scontro con quirk.
    E soprattutto gli era andata bene perché nonostante tutto quello che mi avesse detto ed il fatto che morissi dalla voglia di fargli male, non ero una sanguinaria a tutti gli effetti e mi sarei potuta sentire soddisfatta anche solamente dandogli una piccola lezione. Il fatto che fosse alla mercé, più o meno, di una che reputava Mutant poteva essere uno smacco necessario considerando quello che aveva detto al suo arrivo nel vicolo. Poi probabilmente non era nemmeno una di quelle persone ma non essendosi presentato benissimo non potevo che pensarlo e di conseguenza trattarlo con il disgusto tale che si meritava per pensare anche solo questo tipo di cose, non mi interessava nemmeno quello che effettivamente stava dicendo ora nel tentativo di salvarsi. Ci fu una certa soddisfazione nel vedere i miei filamenti neri scattare e riuscire ad avvolgergli gli arti in modo da immobilizzarlo e dato che da quel che potevo vedere lo stile di combattimento di questo tizio si basava del tutto sul corpo a corpo e potersi muovere, per qualche secondo sarebbe stato nelle mie mani.
    Che cucciolo, chiedeva pietà.
    « Dov'è finita la storia del voler combattere a tutti i costi nonostante io non avessi voglia? » Gli domandai con il tono di voce leggermente acido, giusto una puntina per fargli capire che quello che stava chiedendo era un'enorme paraculata - passatemi il termine - che poteva andar bene a qualsiasi altra persona magari ma non a me. E per chi mi aveva presa, per una molestatrice seriale? Scossi il capo alzando gli occhi al cielo, aprendo appena le mani con fare sconsolato. « Ci mancava anche che mi dessi implicitamente della molestatrice seriale. Farò il lavoro che faccio ma non sono messa così male. » Non almeno da lasciarmi andare in certi atti per uno così. Insomma ho dei principi, non accetto qualsiasi cliente a prescindere: come ogni lavoratore ho dei diritti pure io. « In ogni caso voglio rispondere ad una domanda che hai fatto all'inizio, appena hai fatto la tua grande entrata trionfale. » Incrociai le braccia sotto il seno, girandogli intorno: era fermo ed immobile, finché non andavo oltre la distanza che mi serviva per mantenere integra la tecnica potevo permettermelo. « Che succede a noi altri? Succede che quelli come te hanno stancato, ecco cosa: pensi sia bello non aver sicurezza a girare da soli perché potrebbe spuntare uno come te che li guarda male solo perché sono nati in maniera differente? Pensi sia bello vedersi sempre il dito puntato contro anche quando si ha ragione come se non contasse niente ciò che siamo o ciò che pensiamo? Perché se così non fosse, ti saresti fermato a malinteso chiarito invece hai dovuto fare la scimmia a tutti i costi cercando di salire su un albero più alto di quello che ti puoi permettere. »
    Mi fermai di fronte a lui, guardandolo piano piano da cima a fondo e soffermandomi sul suo volto. Non era mia intenzione giudicarlo per l'aspetto, era mia intenzione solamente guardarlo negli occhi: mi piace farlo quando parlo con qualcuno, molto spesso ottiene l'effetto di far recepire meglio ciò che si vuol dire. C'è quella sorta di contatto diretto che le persone non si aspettano, una sorta di sfrontatezza che ti fa rimanere le parole impresse o anche solo i modi di fare.
    Piegai la testa appena di lato, battendo gli occhi un paio di volte. « Ma chi sono io per potermi permettere di fare la morale a qualcuno? » Domandai in maniera abbastanza retorica, puntandolo con l'indice. Con il lungo indice appuntito che mi ritrovavo. « Quel che posso dirti, però, è se da quel poco che ho visto sai trattar bene una signora. » Iniziai ad elencare, dunque, alzando un dito per ogni cosa che andavo a dire. « Non sai ascoltare, non ti fai problemi ad aggredirla per puro gusto di "allenamento", non sai cogliere i segnali e se ti rifiutano ti pari il fondoschiena con delle giustificazioni ridicole che la fanno passare per matta. Sono...quattro? Sì, quattro punti. Tendenzialmente ti boccerei, voglio però dirti una cosa prima di farlo. »
    Uno, due passi avanti prima di fermarmi di fronte a lui, appoggiargli le mani sulle spalle e guardarlo in volto. Sorrisi appena in modo abbastanza furbo, consapevole che la posizione in cui mi trovavo me lo permetteva. « Non sono una Mutant, ma soprattutto... » Mi avvicinai a lui, al suo volto, semplicemente sporgendomi in avanti senza volergli dare troppe speranze: volevo solo affiancarmi al suo orecchio in modo che mi potesse sentire anche con un sussurro e soprattutto che si concentrasse sul mio volto, sul quel filo d'aria che sarebbe stata la mia voce e su nient'altro. « Da te non accetterei nemmeno se mi chiedessi di calpestarti. » E perché volevo che si concentrasse su di me che stavo in alto?
    Perché volevo che non vedesse il resto di me, soprattutto il mio ginocchio che alla fine delle mie parole sarebbe volato in una direzione pericolosa. Senza troppi giri di parole, senza tanto preavviso: una ginocchiata alle parti basse in piena regola, senza preavviso e con tutta la forza che mi potessi permettere. Senza allontanarmi però, perché ancora per qualche secondo la mia tecnica sarebbe rimasta attiva e dunque ancora un po' mi potevo permettere questa piccola ma pericolosa vicinanza.

    Keep them longing,
    make them plead.

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    Ok Hector aveva capito, aveva sbagliato di certo ad averla attaccata, ma onestamente non capiva dov’era il problema? Si erano incontrati e si erano capiti male, anche perché lei non poteva sapere perché si comportava così e non aveva idea che l’accusa peggiore in ogni caso l’aveva fatta lei. Comunque sia non gli importava più nulla di combattere e di ciò che diceva, tanto già i suoi sensi si erano intorpiditi e si svegliarono solo quando la puttana, che a quanto pare non era una mutante, ma questo ad Hector adesso non fregava un cazzo, lo aveva colpito alle palle, pazienza di colpi bassi ne aveva ricevuti tante volte non che gli dispiacessero se era una mistress domatrix a procurarglieli, cosa che gli era sembrata anche la stessa donna con cui si era scontrato, solo che in quel caso avrebbe preferito essere un po’ più forte per sistemarla per le feste, ma pazienza non era lì per vincere per forza .
    Hector sentì le fruste lasciarlo a terra dolorante, ma sicuramente non si sarebbe dimenticato di quella donna, anzi forse aveva commesso un errore a non occuparsi di lui per tempo, se ne pentirà.

    “La prossima volta ti ucciderò te lo garantisco!”

    Premesso questo, il vigilante si alzò da terra e sene andò nella notte, quella sera aveva decisamente esagerato in tutto, ma a quanto pare era successo perché non si era fatto gli affari suoi, era giunto il momento di scegliersi meglio il proprio avversario la prossima volta.



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    stato fisico : danni medio laceranti alle braccia e al menisco, sonnolenza, imprigionato,stanchezza
    stato mentale: Botte! Ho sonno!


    Tecniche/Equipaggiamento usato:


    [Costume] Suit:
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Costruita in modo da imitare alla perfezione i modelli della Yuuei. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.


    Axe Commander :

    Hector è nato con un quirk di tipo transformation molto versatile che gli permette di trasformare le sue braccia in due asce dalla lama bipenne con cui crea combinazioni di attacco o difesa .

    Analisi del quirk
    Le braccia di Hector quando subiscono il processo di trasformazione in asce, cambiano semplicemente la struttura del tessuto cellulare di cui è composta la pelle e i muscoli della mano stessi diventando così duri e lucidi come le leghe metalliche di titanio più forti e dunque adatte per lame d'ascia , che invidierebbe qualsiasi fabbro medioevale . Il colore delle lame e della struttura stessa delle armi è metallizzato, con riflessi sulle parti taglienti bianchi, e fuori escono principalmente dai bordi delle mani in cui di solito si trovano i mignoli e i pollici, divenendo così lame " laterali"sempre più grandi con il'aumento del potere e assumendo infine la forma perfetta di una vera e propria ascia bipenne attaccata alla struttura ossea delle braccia. Sia noto che l'uso di questo potere è limitato , dopo di che se Hector si stanca , o subisce attacchi e ferite la resistenza e l'efficacia delle asce perde vigore potrebbe far ritornare la struttura dei tessuti cellulari originali e subire dunque dei danni alle braccia, inoltre nonostante la durezza delle asce possono comunque subire parte dei danni elementari o venefici.







    Note:

    ok finito anche per me il turno grazie del duel , mi è piaciuto

    ps scusate il post finale corto poca ispirazione.





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    Ciao ragazzi,

    Molto divertente. Ho qualche nota da fare dal lato tecnico, principalmente a Loki. Le metto in elenco puntato solo perché è più facile:

    1. Quando utilizzi una tecnica inseriscila sempre completa e in ogni post in cui è attiva. Ogni volta che hai citato Axe Impact lo hai fatto senza il costo, che è fondamentale.
    2. Sempre legato al costo, hai fatto numerosi errori. Al Post 2 hai azionato l'unicità senza citare Axe Impact e pagando 5 punti energia quando invece la tecnica costa 10 di attivazione e in tutti e dico tutti i post successivi non hai MAI pagato il mantenimento di 5 punti energia. Questo significa che hai fondamentalmente concluso il combat con ben trenta {30} punti energia in più del dovuto.
    3. Sonnolenza non è solo uno Status narrativo ma anzi e soprattutto uno con effetti oggettivi sul PG, in questo caso il dimezzamento di tutti i parametri, che tu non hai applicato. Ti rimando all'elenco degli Status nel Combat System per una visione più approfondita.
    4. Come ultima cosa, l'interazione ambientale è ben regolamentata nello stesso Regolamento:
    CITAZIONE
    Interazione con l'Ambiente - Successivamente verrà trattato il Peso Trasportabile e l'utilizzo degli Equipaggiamenti. Questi sono gli unici oggetti utilizzabili dal personaggio salvo accordo tra gli utenti. Anche combattendo in palestra, quindi, non potremo prendere i pesi per esercitarsi e lanciarli addosso all'avversario, così come anche iniziando una rissa in un bar non potremo rompere una bottiglia ed utilizzarla come arma da taglio. Sono escluse solamente azioni prettamente ambientali come usare la sabbia della spiaggia per provare ad accecare l'avversario o spegnere/distruggere le luci della stanza per scappare con successo.

    Al di là di questo, che appunto con un accordo tra utenti è accettabile, il fatto è che i cassonetti giapponesi, oltre ad essere estremamente rari, non sono come quelli americani classici e quindi non avrebbero comunque coperchi da lanciare, ma possiamo tralasciare visti altri precedenti in role di altri utenti. :asd:

    In conclusione comunque, anche se ancora presenti ho trovato molti meno errori di battitura rispetto al solito in questi tuoi post quindi continua così! :neko:

    Evelynn: +50 exp
    Hector +40 exp

    Passo e chiudo! :**:
     
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14 replies since 9/9/2020, 20:16   262 views
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