🦋 The Hope of Mankind

ACT II - Brave New World

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    a pile of "goo"

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    Come prevedibile, Shinya Ichinose non degnò lui e Sumire nemmeno di uno sguardo. Non li temeva, non li considerava, erano due figure di carta all'interno di una stanza che ora dominava lui, avendola appena strappata via al suo precedente proprietario. I suoi capelli sembravano schiarirsi un po', partendo dalle punte, delle ciocche si stavano tingendo di bianco: Tobi non aveva idea di cosa significasse e non ebbe l'impressione che il pericoloso criminale fosse stanco o spossato in alcun modo, quindi non collegò. Parlarono, lui e Hanzo, di nuovo come vecchi amici, Ichinose parve arrivare a comprendere un qualche arcano su cui si stava interrogando e rivolse una serie di domande il cui senso a Tobi non era certamente chiaro, ma su cui non si interrogò nemmeno più di tanto.
    Si riscoprì insofferente. Non gli importava. Odiava tutti e voleva andarsene.
    Ichinose rise, e lui strinse i pugni, irritato. Chissà cosa diavolo c'era da ridere. Credeva stessero ancora rivangando il passato, dunque si stranì quando effettivamente riuscì a capire il motivo per cui Shinya rideva - non che lui trovasse la cosa divertente. Takashi sapeva che stava arrivando ad ucciderlo? Lo sapeva? Quindi Tobi e Sumire erano stati avvelenati per... quale motivo? Hanzo voleva che fossero lì? Aveva orchestrato ogni cosa nei dettagli per creare quella situazione? Li stava usando di nuovo? Probabilmente non gliene fregava un cazzo di salvare gli ostaggi, no, era solo un pretesto per guadagnare tempo e trattenere Sumire e Tobi fino a quel momento. Erano ancora pedine nelle sue mani, ecco perché aveva accettato con filosofia il rifiuto di Tobi e Sumire di aiutarlo, sapeva che non avrebbero potuto rifiutarsi una volta arrivati a quel punto.
    Ma ad essere sinceri, di lì a poco Tobi avrebbe perso anche ogni minima voglia di andarsene: quel tizio vestito di nero, il tirapiedi di Shinya, aveva aperto bocca e ciò che ne era uscito aveva irritato profondamente ogni singolo capillare del sistema nervoso di Tobi. Aveva iniziato con tono gentile, accondiscendente, talmente tanto da rendere palese che li stesse prendendo in giro. Nemmeno il miglior customer service del Giappone si sarebbe rivolto a chiunque con tale miele nella voce.
    "Cerchiamo di analizzare la situazione"? Giusto, non bastava che Hanzo e Shinya trattassero lui e Sumire come delle totali nullità, ora ci si era messo anche lui a trattarli come dei... bambini. Al termine del suo discorso tanto allegro e prolisso da risultare semplicemente fuori luogo, arrivò anche l'immancabile minaccia di morte, così telefonata e cliché, con tanto di tono improvvisamente tetro e minaccioso, da avere su Tobi l'effetto opposto di quello probabilmente inteso da Hayato: lo calmò e gli rese la mente più lucida. Quel tizio aveva il coraggio di definirle delle persone pessime? Gli sfuggiva forse il fatto che se loro si fossero fatti i fatti propri non ci sarebbe stato alcun bisogno di parlare di vite in gioco? Come osava giudicare loro e le loro scelte? Chissà, forse aveva ragione, forse Tobi era davvero una persona terribile ed egoista a voler anteporre sé stesso e Sumire ad un'intera stanza di degenti. Ma non avrebbe accettato critiche da quello stronzo, dal suo superiore né tantomeno da Hanzo in persona: l'unica che forse avrebbe avuto il diritto di dirgli qualcosa sarebbe stata la sua compagna di sventure al termine di tutto.
    Fu proprio lei a rompere il silenzio, Tobi si stava talmente rodendo il fegato e la mente che si era praticamente dimenticato di avere anche la possibilità di parlare. Aveva ragione Sumire, non poteva fidarsi delle parole di quel tizio, sebbene l'ordine di Ichinose sembrasse essere stato proprio quello di prendere il biondino ed andarsene, non poteva dare nulla per scontato.
    -Lei non è nessuno e non può assicurarci un bel niente.- Quel tizio non era Hanzo né Ichinose, era una pedina tanto quanto lo erano loro, sembrava solo trovarsi dal lato più avvantaggiato della contesa in quel caso. -La invito a rimanere fermo, le faccio notare che, violazione del coprifuoco a parte, non ha ancora commesso alcun crimine fino ad ora. Non complichi la sua situazione.- Tobi guardò dietro di sé, facendo qualche passo indietro per avvicinarsi al più vicino dei lettini: l'idea era posarci sopra Benjamin Miller, ma nell'eventuale ipotesi che l'altro avesse un qualche Quirk a distanza con cui poteva sottrarglielo preferì tenerselo addosso ancora per qualche istante, in attesa di vedere come si sarebbe evoluta la situazione, per ora si sarebbe solo tenuto nei pressi della branda. Era occupata, ma sperava che l'altro degente non si sarebbe dispiaciuto troppo di avere un peso sulle gambe per un po'.
    Di nuovo, Sumire ruppe il silenzio, accompagnando le poche sillabe che pronunciò con una minuscola scossa di terremoto: Tobi non sapeva se era un bene o un male, ma la Sumire di quegli ultimi minuti gli ricordava un po' più la solita Sumire. Insistette sul pretendere delle cure da Hanzo, era la seconda volta che esprimeva questa richiesta e Tobi fu convinto di leggere nello sguardo del professore che... era vero, non aveva idea di come curarli, cosa che lui stesso avrebbe confermato anche a parole proprio poco dopo: il suo urlo di prima era servito proprio a chiamare qualcuno che, presumibilmente, sapeva come curarli, e probabilmente quella fu l'informazione più interessante che uscì dalle sue labbra. Il resto non fece altro che confermare ciò che Tobi aveva già realizzato senza che lui aprisse bocca: le sue parole suonavano proprio come un "ho creato io questa situazione, la vostra chance migliore è seguire il copione." A quel punto, il ragazzo si era quasi rassegnato all'idea, sebbene la cosa lo urtasse profondamente nulla lo infastidiva come le libertà di critica che si era preso quel biondino, il suo odio al momento era tutto per lui. E se questo significava siglare una momentanea tregua con Hanzo, era disposto a collaborare. A prescindere da tutto, Benjamin Miller era un civile, e che glielo dicesse Hanzo o meno era precisamente il suo compito proteggerlo. Non si trattava di barattare la vita di Benjamin in cambio di quelle di tutti gli altri, si trattava di fare il possibile per salvarle tutte, e questo includeva anche il campione di arti marziali. Che poi, l'interesse che provavano per lui non poteva essere casuale: chi poteva dire che non facesse parte di un piano per cui, sul lungo termine, sarebbero morte molte più persone di quelle che lui e Sumire stavano presumibilmente condannando, facendo resistenza?
    E poi, per quanto gli desse fastidio ammetterlo, sapeva che le chance di arrivare in pronto soccorso a piedi in tempo per salvarsi dal veleno erano esigue, e se Hanzo aveva davvero chiamato qualcuno in grado di curarli tutti... beh, voleva esserci. Odiava doversi affidare alla benevolenza del professore, ma con del veleno in corpo in fondo non aveva nulla da perdere, alle brutte avrebbe fatto di tutto per convincerlo a curare anche lui e Sumire con le maniere forti.
    La ragazza dai capelli albini si posizionò di fianco a Tobi e cercò il suo sguardo per un istante, che lui ricambiò con aria un po' confusa ma accigliata, determinata: credeva di aver capito cosa aveva in mente lei, ed era d'accordo. Miller sarebbe rimasto con loro. Annuì all'affermazione della ragazza, serio, dunque rivolse una rapida occhiata alla figura fattasi quasi patetica di quello che poco prima considerava come uno yokai divino e terrificante.
    -Non creda che non mi renda conto che ci sta ancora manipolando.- Sibilò, glaciale. -D'altro canto, non abbiamo intenzione di fare concessioni ad Aogiri. Rinnovo l'invito a farvi da parte.- Concluse, rivolgendosi a Hayato sebbene stesse parlando al plurale per indicare l'intero team. Si passò il corpo del campione di karate sulla spalla sinistra, lasciando libero il braccio su cui era agganciato il piccolo scudo nero e facendolo saettare all'indietro: la mano guantata si posò sulla forma cilindrica di uno dei tre segmenti del sansetsukon e, con un colpo netto del pollice, rimosse il gancetto che lo teneva compatto, pronto quindi a sfoderarlo in un lampo. I nervi a fior di pelle, era convinto che di lì a poco qualcuno o qualcosa l'avrebbe attaccato ed era, almeno auspicabilmente, all'erta e più che pronto a difendersi.

    Narrato. | -"Parlato."-




    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    7
    Energia:
    740/750
    EXP:
    865/1410
    Forza:
    280196+50
    Quirk:
    145106
    Agilità:
    300210+40
    Peso:
    5/7
    Denaro:
    6800,00 ¥
    Cronologia:
    INVENTARIO/STATUS
    STATUS
    CITAZIONE
    Avvelenamento [Grave] 2/10

    TECNICHE UTILIZZATE
    CITAZIONE
    - - -



    TECNICHE PERSONALI:
    San Jie Fury [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi sfrutta il meccanismo di allungamento del suo bastone segmentato personalizzato e con esso scaglia una serie di affondi, fendenti e spazzate sulla media e breve distanza (il bastone + è composto da 3 segmenti di 60cm e due connettivi da 100cm - il raggio d'azione dipende da dove lo sta impugnando Tobi ma è al massimo circa 4 metri). Grazie a questa tecnica, Tobi può avvicinarsi ed allontanarsi dal nemico senza smettere di attaccarlo, disorientandolo.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con raggio d'azione debitamente ridotto a un metro e mezzo.
    DANNO: Medio-Grave
    Quat Quyen [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi, a corto raggio, esegue parte del Quyen (forma) del tradizionale ventaglio da combattimento, per poi sferrare un attacco a tradimento appena vede un'apertura. L'attacco risulta difficile da schivare, se a corto raggio, poiché le forme che Tobi esegue prima di attaccare risultano a tutti gli effetti delle finte e non si sa mai da che parte arriverà l'attacco. L'attacco in sé è un singolo taglio netto ma abbastanza profondo, che causa dolore intenso e, a seconda della zona colpita, può anche causare sanguinamento più o meno debilitante.
    DANNO: Medio-Grave
    STATUS: Sanguinamento
    San Jie Copter [Livello 3] [Costo 65]
    Descrizione: Tobi fa ruotare furiosamente un'estremità del suo bastone segmentato e crea una sorta di barriera. La barriera ha efficacia variabile:
    -Attacchi corpo a corpo (es: un pugno, elementale o non): Il tipo di attacco più penalizzato, la barriera funge da deterrente per gli attaccanti corpo a corpo, che non riescono ad avvicinarsi o lo fanno a discapito di subire danni dovunque l'asta colpisca.
    -Attacchi a distanza fisici (es: lanciare un sasso): L'attacco può o può non essere intercettato dalla rotazione del bastone. Le rotazioni sono abbastanza fitte quindi è assolutamente plausibile che il colpo venga respinto, ma c'è comunque la possibilità che passi.
    -Attacchi a distanza elementali (es: getto d'acqua): La scarica elementale si abbatte sul bastone, ma normalmente parte dell'attacco trapela ugualmente, causando danni ridotti di uno step (minimo Lievi). Ovviamente varia da elemento a elemento, elementi incorporei come il fulmine non subiscono la barriera, il fuoco brucerà il bastone di legno e così via.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con dimensione della barriera ridotta.
    EFFETTO: Difesa da danni Medio-Gravi
    Pull and Kick [Livello 1] [Costo 15]
    Descrizione: Se l'avversario è a media distanza, Tobi lo afferra al lazo e lo trascina con forza verso di sé, colpendolo poi con un poderoso calcio kung fu. La forza del calcio si somma a quella dell'impeto del corpo trascinato nel senso opposto, amplificando il colpo.
    DANNO: Lieve
    Shield Trip [Livello 1] [Costo 15]
    Tobi scaglia a tutta forza il suo scudo contro le gambe dell'avversario, mirando a farlo inciampare. Quando il nemico è a terra, piomba su di lui con un attacco, di norma una gomitata kung-fu ma a seconda della situazione può scegliere un attacco diverso sempre di simile impatto. Perché lo scudo possa essere riutilizzato, Tobi deve dedicare un'azione esplicita al suo recupero.
    (Se la corda è disponibile e le tempistiche lo permettono, Tobi può agganciare lo scudo alla corda per recuperarlo dopo l'attacco. Lo scudo va poi sganciato manualmente, o si continuerà a considerare attaccato).
    DANNO: Lieve



    EQUIPAGGIAMENTO:
    β San Jie Gun [Supporto]
    ► Descrizione: Il Beta San Jie Gun (nome cinese del Sansetsukon, bastone a tre segmenti) è composto, appunto, da tre segmenti da 60cm ciascuno in legno di bambù della miglior qualità, rifinito e temprato alla perfezione. Le catenelle di congiunzione sono state sostituite da del connettivo di carbonio intrecciato in tensione, che se tirato con la giusta forza si estende fino a 100cm (in forma "rilassata" misura circa 10cm). La massima portata dell'arma, quindi, è di poco meno di 4 metri.
    ► Effetto: Danno Medio [+40 in Forza]
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Stretch Suit [Costume]
    ► Descrizione: Tuta nera interamente ricoperta di fibre elastiche in tensione, che rendono difficoltoso qualunque movimento all'utilizzatore, che deve impiegare molta più energia del normale per fare qualunque cosa. Tuttavia non è fatica sprecata, poiché anche i suoi movimenti vengono velocizzati ed amplificati (effetto simile ad un colpo di frusta). La tuta dispone di delle parti più rigide sulle giunture di ginocchia, gomiti, spalle, polsi e caviglie, per evitare che si estendano in maniera troppo improvvisa e danneggino le giunture a lungo andare. La tuta ha due "slot" dove è possibile agganciare due Wide Arrow, il cui cavo viene alloggiato, arrotolato, in due scompartimenti sopra le scapole. La punta del cavo fuoriesce, passa sotto l'ascella e il bicipite e viene infilata nell'innesco, che è posto su ciascun avambraccio. Attivando il Wide Arrow, il cavo fuoriuscirà da sotto il polso dell'utilizzatore, dunque risulta più facilmente direzionabile e più versatile rispetto all'averlo perennemente agganciato al fianco.
    ► Effetto: Resistenza Danni Medi / 2x Slot Wide Arrow
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente
    ► Wide Arrow DX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 2/3 // Peso: [1]
    ► Wide Arrow SX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 2/3 // Peso: [1]

    Gas Mask [Difensivo]
    ► Descrizione: Maschera Antigas data in dotazione a Pro-heroes, tirocinanti e studenti, appositamente creata per filtrare il gas rilasciato durante l'attacco terroristico del 31 ottobre.
    ► Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Evento

    Technical Gloves [Supporto]
    ► Descrizione: A differenza di un normale paio di guanti, questi presentano una patina di metallo che rinforzano il dorso ed il palmo della mano. Sono utili soprattutto per parare colpi portati da armi da lancio o da coltelli, anche se al minimo urto possono incrinarsi e addirittura rompersi.
    ► Effetto: Proteggono le mani da lievi colpi da taglio, permettono di afferrare una lama senza tagliarsi. [+10 in Forza]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: 1/1

    Electric Booster [Supporto]
    ► Descrizione: Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    ► Effetto: [+20 in Agilità]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente

    Buckler [Difensivo]
    ► Descrizione: Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero a maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Colore: nero.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente

    Tessen [Difensivo]
    ► Descrizione: Il tessen, o tetsu-ten (tetsu, vuol dire ferro), è uno dei ventagli da combattimento giapponesi. Lungo tipicamente circa 35 cm, di seta o di washi (una carta molto resistente), decorato, i più preziosi a volte anche con lamine di oro o argento, o trattato con petrolio. Ha le stecche fatte o rinforzate con ferro (in genere 8 o 10), ed erano armi difensive molto popolari fra i samurai. Questo modello, costruito con tutti i materiali e le tecniche all'avanguardia disponibili al laboratorio della famosa scuola per eroi è fortemente ispirato ad essi. Molto resistente ed ha la stessa valenza di uno scudo. Fornisce un ottima difesa contro spade, katane, e armi da lancio. Se usato opportunamente è in grado di difendere pesino da proiettili vaganti.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi e riduce i danni medi di uno step (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente


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    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

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    Il tempo stringeva. Shinya ne era consapevole. Non solo per lui, ma per tutti. Ovviamente non poteva farsi trovare lì dalle forze dell'ordine: era pur sempre un pluriomicida ricercato. Ma il fatto che Hanzo si stesse ostinando a chiamarlo "famiglia" lo stava facendo indugiare qualche attimo più del necessario.
    Era una sensazione stranamente piacevole, ma... allo stesso tempo quasi frustrante. Frustrante perché sebbene Hanzo lo stesse considerando, non lo stava considerando nel modo in cui avrebbe voluto. Si sentiva messo in ombra, in disparte, in favore di due giovani ragazzini che nemmeno si sarebbero dovuti trovare lì. E ne era geloso, perché per Hanzo sarebbe dovuto essere lui il protagonista indiscusso di quella scena.
    Oh, andiamo. Aveva appena provato ad ucciderlo! Che altro doveva fare? Quell'abitudine dell'uomo che si interessava alle sorti di persone che nemmeno conosceva non l'avrebbe mai capita. Davvero pensava che tutti meritassero la salvezza?
    Non lo vedeva com'erano meschini gli esseri umani? Almeno lui ne era consapevole. Senza negarlo, se non fosse riuscito a uccidere l'uomo, a Shinya sarebbe piaciuto portarlo con sé da Aogiri, ma sapeva benissimo che la loro prospettiva era troppo diversa. Erano entrambi scienziati, avrebbero dovuto capirsi, ma non sarebbe mai riuscito a far vedere ad Hanzo il mondo per com'era realmente. Forse poteva riuscirci come una persona come Benjamin, ma Hanzo... no. Era fuori dalla sua portata. Eppure che non ci riuscisse nemmeno la realtà che gli stava piovendo in faccia era... divertente. Quei due avevano provato ad andarsene alla prima occasione ed era probabile che non volessero nemmeno veramente salvare le persone. Se lo facevano era per ottenere riconoscenza dopo. Certo, in quelle circostanze sarebbe stato il primo ad impedire che se ne andassero perché avevano una cosa che a lui serviva, ma altrimenti non gli sarebbe importato.
    Shinya non li capiva. Osservò in silenzio Hayato eseguire il suo ordine, i ragazzini tentare di opporsi ed Hanzo elogiare il suo talento. Rise appena. Che composizione avrebbe dovuto elencare? Quello era letteralmente il suo quirk e lo scienziato lo sapeva benissimo. Al momento non aveva nemmeno un antidoto per sé stesso. Semplicemente non c'era una cura rapida a meno che uno non sapesse dove andare ad agire. Per quello voleva levarsi di torno il prima possibile, ancora un po' alla pelle ci teneva.
    Eppure, le ultime parole di Hanzo gli fecero sgranare appena gli occhi. No, non era perché l'uomo aveva tentato di scalfire il suo precario orgoglio, a quello era abituato, le persone che lo trattavano come un essere umano erano estremamente poche dopotutto. Ormai era convinto di avere praticamente la situazione in pugno ed Hanzo aveva appena detto che stava arrivando... un quirk?
    Shinya serrò la presa attorno al suo ventaglio ed assottigliò lo sguardo cremisi puntandolo verso quello del medesimo colore dell'altro. Non poteva essere. Non poteva star davvero arrivando quella donna.
    «Cosa hai detto?» sibilò, volendo quasi non credere a quello che aveva sentito. Non ci mise molto a tirar le somme: il punto nevralgico era che Shinya conosceva tutte le unicità del Culto delle Farfalle, perché era stato lui ad impiantarle una per una nel corpo di Hanzo, assicurandosi che riuscisse a sopportare tutto il peso che ne conseguiva, sebbene il suo DNA estremamente flessibile. Le aveva studiate tutte, perché quelle erano competenze che lui già possedeva prima di cominciare a lavorare a 30MINUTES, ed aveva scelto ciò che gli era parso meglio per lo scienziato. Sì, comprese quelle gemme sulla fronte, perché tutto sommato, gli donavano molto. Hanzo era diventato il suo capolavoro, molto meglio di quanto aveva fatto con Xander e probabilmente molto meglio di quanto avrebbe mai fatto in tutto il resto della sua vita. Lo aveva fatto diventare immune al farmaco, ma aveva lasciato fuori solo il resto della sua unicità, proprio per evitare che ne diventasse invincibile. Sarebbe stato sciocco tagliarsi da soli le gambe per poterlo sconfiggere, no? Eppure in tutto quel procedimento, aveva trovato un piccolo nodo che lo aveva infastidito alquanto: Reiki Kamiya. Una vedova dai capelli arancioni con un quirk curativo decisamente... particolare. La presenza della donna nel Culto era stato un pensiero che lo aveva tormentato per giorni interi, perché sembrava che il quirk di quella donna fosse fatto apposta per rendere inutile il suo. Alla fine aveva deciso di non darci peso, e si era anche assicurato che Hanzo la spedisse nella parte di Tokyo il più lontano possibile dal Palazzo Imperiale. Era l'incognita che anche Shinya aveva fallito nel prevedere. Sempre riservata ed impossibile da avvicinare.
    Ed Hanzo aveva detto... che stava venendo lì?
    Quello poteva rappresentare un serio problema.
    Shinya non era sicuro che sarebbe riuscito a sconfiggerla al pieno delle sue forze, figurarsi quando gli rimanevano meno di venti minuti di vita. E Hayato... nemmeno. Non avrebbe potuto muovere un dito a sua volta.
    Shinya pulì il ventaglio con una manica del kimono e se lo legò alla cintura, come aveva fatto alla Pagoda con il flauto. Ormai non gli serviva più nemmeno quello strumento.
    «Non... ne sono capace? – disse, ignorando le parole degli eroi ed incurvando le labbra all'insù, con un velo di superbia. – Okinawa non è stata abbastanza? Vuoi che ti mostri ciò di cui sono davvero capace, Hanzo-san?» asserì.
    Shinya si inginocchiò un momento a terra, disegnò un cerchio in mezzo alla sabbia e vi tracciò una sbarra nel mezzo, come se stesse cancellando uno zero. Purtroppo anche il suo quirk aveva bisogno di alcuni rituali per funzionare a volte.
    L'autosuggestione era una cosa estremamente importante.
    La sabbia alle sue spalle cominciò a ribollire e ad accumularsi in un grosso agglomerato nero e pulsante, come un polmone corrotto dal fumo. I capelli del Vice di Aogiri si schiarirono ancora diventando quasi completamente bianchi sulle punte per svariati centimetri. La montagna di catrame s'innalzò verso l'alto, di svariati metri sopra le loro teste, gettando un'ombra sinistra all'interno della stanza rossa. Solo raggiunti i tre metri prese forma: prima delle zampe, poi una coda ed infine tre lunghi colli a sostenere altrettante teste di serpente. Una bestia, altissima e completamente nera.
    Shinya si alzò di nuovo in piedi, si spostò un ciuffo di capelli dalla fronte e mosse la mano sinistra a semicerchio davanti a sé. La coda della bestia lo circondò, come per proteggerlo. «È un peccato che non possa ruggire, non trovate? – chiese, retorico, e sorrise. Forse prima o poi avrebbe davvero provato ad imitare delle corde vocali. Volse lo sguardo verso Hanzo. – Non importa se sta arrivando Kamiya-san, lo capisci, vero? Non se vi uccido tutti prima.»
    Shinya mosse di nuovo il braccio sinistro, tendendolo in avanti, e vi chiuse la mano destra attorno al polso.
    Il ragazzo sulle spalle di Tobi si mosse appena, mormorando qualcosa nel sonno. Qualcosa che suonava molto simile al nome del ragazzo che lo teneva sulle spalle. Era ancora incosciente, ma era probabile che - essendo quirkless - il farmaco non avesse troppi effetti su di lui. Probabilmente una parte del suo cervello, nel coma apparente in cui era, aveva comunque registrato parte di quello che stava succedendo.
    Tobi e Sumire non avrebbero avuto comunque molto tempo per domandarselo.
    «Hasu-chan.~ Fai attenzione. – la voce di Shinya avvertì Hayato giusto in tempo. Shinya avrebbe fatto del suo meglio per non colpirlo, ma purtroppo non poteva prendersi la responsabilità dei danni di chi rimaneva coinvolto per errore. – Parlare non serve, è meglio sbrigarsi.»
    L'idra inarcò le tre teste, Shinya chiuse la mano sinistra, e quelle si infransero al suolo come tre gigantesche fruste, proprio sopra Hanzo ed i due eroi. Avrebbero fatto meglio a spostarsi. Ed in fretta.


    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    8
    Energia:
    225/1050
    Forza:
    250
    Quirk:
    400
    Agilità:
    375 338
    Farmaci:
    SS+
    Medica:
    SS+
    Peso:
    [5]
    Scheda:
    QUIRK & INVENTARIO
    TECNICHE USATE:
    ✧ Chaos Tide [mantenimento]
    ✧ Logos Eater [x1]

    STATUS:
    ✧ Avvelenamento [Medio] -- [3/10]

    HANZO'S BLESSING:
    Data l'alta concentrazione del farmaco e la sua dubbia natura, il raggio d'azione di Shinya è esteso a 15 metri.

    QUIRK:
    Limbo [Emitter Quirk]
    Shinya è in grado di generare una strana specie di sabbia scura, che ricorda per certi versi dei granuli di catrame. A dispetto di ciò, questa sostanza è molto leggera e sembra avere una densità simile a quella dell'aria, indi per cui si comporta esattamente come i pesci si comportano in acqua. Shinya è in grado di generarla a partire dai suoi capelli: molto più lucidi e setosi del normale, infatti, crescono ad una velocità molto maggiore rispetto alla media.
    Questa sabbia è abbastanza fine, ma può essere aggregata a formare qualsiasi genere di costrutto, anche se essi non paiono molto adatti a sopportare urti o colpi massicci e tendono a disgregarsi facilmente in virtù del fatto che non sono in grado di formare legami molecolari fra loro e l'unico modo in cui possono rimanere aggregati pare essere sotto il controllo diretto di Shinya.
    La proprietà singolare del quirk, tuttavia, è un'altra. Essendo, appunto, molto fine, la sostanza, è molto adatta ad essere ingerita o respirata e, se ciò avviene, ha - sul corpo umano come su quello animale - lo stesso effetto che avrebbe un anestetico.
    Con anestesia si indica in generale l'abolizione della sensibilità, della coscienza e del dolore, associato a rilassamento muscolare. La sabbia di Shinya agisce allo stesso modo: deprime il sistema nervoso centrale e lo priva dello stato di coscienza. Ovviamente l'effetto varia a seconda del come essa viene in contatto con l'organismo e della quantità, ma il denominatore comune è lo stesso. Sembra molto simile alla morfina.
    ANCHOR (Arisu)
    ANCHOR — Quirk di rilocazione. Il suo funzionamento è piuttosto basico: permette di usare una persona come ancora per spostarsi nello spazio fisico.
    Nonostante l'apparente utilità possiede numerose controindicazioni:
    1) L'utilizzatore deve conoscere la persona da utilizzare come ancora e provare per essa dei forti sentimenti, positivi o negativi che siano.
    2) Lo spostamento può avvenire solo nelle immediate vicinanze della stessa. Se la connessione all'ancora è debole lo spostamento non può avere successo e fa percorrere solamente un terzo del tragitto nella direzione in cui l'ancora si trova. Più è forte la fiducia che si prova nella propria ancora più lo spostamento sarà preciso e vicino ad essa.
    3) Usare il quirk richiede una notevole concentrazione, in quanto l'attenzione deve essere focalizzata unicamente sull'ancora; la rilocazione non richiede molte energie, ma è impossibile avere più di un'ancora contemporaneamente, e cambiarla è estremamente dispendioso.
    4) Il range del quirk è virtualmente infinito, ma per essere usato bisogna che l'utilizzatore sia a conoscenza della posizione della propria ancora prima di tentare di spostarsi. Se la posizione non è conosciuta bisogna aver avuto un contatto con l'ancora nei venti minuti antecedenti lo spostamento e la distanza non deve superare i 20 chilometri.
    5) È possibile portare oggetti o persone con sé soltanto se essi sono a contatto con il proprio corpo e se si possiede almeno un terzo della propria energia totale. I vestiti e l'equipaggiamento base che si possiedono quando si sceglie la propria ancora sono esclusi dal conteggio.
    Peso: [1]

    TECNICHE
    Dark Divine Core — Consente di scegliere una persona come propria ancora o cambiarla se se ne possiede già una.
    Costo: 50
    Black Fate — Usando la propria ancora come riferimento è possibile spostarsi nello spazio fisico, secondo le regole indicate precedentemente.
    Costo: 20
    Hedonism — Estendendo il potere del quirk ad un oggetto o una persona aggiuntiva è possibile portarlo/a con sé durante la rilocazione.
    Costo: 70

    TECNICHE PERSONALI:
    Chaos Tide [Livello 4] [Costo 100 + 40]
    Shinya genera una sorta di palude di sabbia simil catrame che ricopre il suolo, usando sé stesso come epicentro. La sabbia è appiccicosa e rende i movimenti difficoltosi per chi ci cammina sopra o in mezzo, ma al di là di questo non ha particolari effetti. Se non avete mai provato l'ebbrezza di sprofondare in delle sabbie mobili, questa sarà certamente la prima volta. Essendo la palude assoggettata al suo controllo, se si sposta questa lo segue.
    Raggio: 5 metri
    Effetto: Dimezza i costi di tutte le sue altre tecniche finché rimane attiva.
    Pandemonium [Livello 4] [Costo 70]
    Tecnica che può essere usata solamente quando Chaos Tide è attiva. La palude diventa come "viva" e reagisce alle vibrazioni, come un campo minato, se qualcuno ci cammina sopra, nel giro di un secondo numerosi spuntoni affilati si alzano in corrispondenza della superficie stimolata (e del metro immediatamente attorno) trafiggendo brutalmente qualsiasi cosa vi si trovi sopra.
    Danno: Grave. Può applicare [Sanguinamento]
    Asphyxia [Livello 4] [Costo 80 + 30]
    Eccedere nell'utilizzo delle cose non fa mai bene. Nemmeno quando si tratta di anestetici, perché diventano tossici per l'organismo e si rischia di morire di overdose. Con questa tecnica Shinya rende una porzione qualsiasi della sua sabbia creata in precedenza altamente tossica, e se essa entra a contatto con il sangue o viene respirata, inibisce completamente prima il senso del dolore, poi il senso del tatto, ed a lungo andare provoca la perdita di coscienza che può condurre alla morte dell'individuo.
    Danno: Avvelenamento [Grave] - se non curato entro dieci turni conduce alla morte, se sotto forma gassosa infligge avvelenamento [Medio] anche all'utilizzatore.
    Nega Genesis [Livello 4] [Costo 80 + 30]
    Tecnica che può essere usata solamente quando Chaos Tide è attiva. Se delle persone o oggetti vi sono immersi, la sabbia di arrampica addosso ai malcapitati fino a raggiungerne metà della figura (in caso delle persone, quindi, il busto) e si solidifica impedendone qualsiasi altro movimento fino a che non si sgretola o il proprietario del quirk non rilascia la tecnica.
    Blocco: 4 turni
    Dark Star's Eyes [Livello 4] [Costo 70]
    Tecnica difensiva delle più semplici esistenti. Un muro in grado di bloccare qualsiasi forma di attacco, sia esso fisico o elementale. Si alza da terra a circa mezzo metro da Shinya (o da un punto qualsiasi se la palude è attiva) e sparisce dopo aver protetto dall'attacco. Già, molto banale. Infatti, per rendere un po' più scenico il tutto Shinya ha deciso di dare a questo scudo la forma di un gigantesco occhio circolare di tre metri di diametro, che solleva la palpebra scrutando gli artefici dell'attacco.
    Resistenza: Grave
    Annihilation Wish [Livello 4] [Costo 70]
    A partire dai propri capelli, Shinya genera dieci kunai affilati e solidi, di circa venti centimetri. Può scagliarli contro un eventuale avversario oppure usarli semplicemente in prima persona.
    Raggio: 7 metri
    Danno: Grave
    Oblivion Correction [Livello 4] [Costo 100]
    Il vero scopo della sabbia di Shinya è essere un anestetico. Se inalata provoca intorpidimento generale e inibisce completamente la sensazione del dolore. Shinya sfrutta questo fatto generando una densa cortina di fumo nero che ha lo scopo di intontire gli avversari, oltre che rendere meno visibile la propria figura, visto che lui, essendo immune al proprio quirk, vi si può muovere all'interno senza alcuna difficoltà.
    Raggio: 3 metri
    Status: Sonnolenza
    Logos Eater [Livello 4] [Costo 90 + 40]
    Shinya genera una grande quantità di sabbia e la modella fino a fargli assumere la stessa forma di una sorta di animale mitologico, alto tre metri e largo due: un'idra a tre teste. Il mostro non ha ovviamente volontà propria e Shinya lo controlla tramite il movimento delle dita. Proprio come l'idra di Lerna se una testa viene tagliata al suo posto ne crescono due. L'idra può mordere o colpire con una delle sue teste o la coda.
    Raggio: 3 metri
    Danno: Grave

    ABILITÀ:
    Chrȳsāōr
    Shinya ha, col tempo, imparato a regolare le varie quantità e i dosaggi del proprio quirk a seconda dell'uso che ne vuole fare, anche sperimentandoli proprio su sé stesso. Il suo organismo ha reagito di conseguenza, evolvendosi ed ha cominciato a mantenere sempre una certa dose di sabbia nel sangue, motivo per il quale, ad oggi, Shinya ha finito per sviluppare una totale immunità al proprio quirk ed una resistenza naturale alla maggior parte dei farmaci. Il suo organismo processa in automatico qualsiasi sostanza chimica e la neutralizza. Ciò lo rende immune agli status [Avvelenamento], [Paralisi], [Stordimento] e [Sonnolenza] se l'agente che lo causa è chimico.
    Effetto collaterale: ormai è anche privo della capacità di provare dolore.

    EQUIPAGGIAMENTO:
    Mikazuki [Tessen] [Offensivo/Supporto]
    Mikazuki è un Tessen di circa quaranta centimetri di raggio dal quale Shinya non si separa quasi mai. Le stecche sono in ferro nero e superano leggermente il pavese color rosso vivo, terminando in delle punte acuminate e taglienti, rendendolo un'arma adatta per poter essere usata a distanza ravvicinata. Da chiuso è sfruttabile anche come una sorta di asta, mentre da aperto è ottimo per difesa e, con movimenti studiati, le punte fungono da arma da taglio.
    Danno: Medio-Grave
    Peso: [2]
    ARISU [DISQ]
    Contiene ANCHOR.
    JANE [DISQ]
    ??????
    Peso: [1]
    LOUISE [DISQ]
    ??????
    Peso: [1]
    MIKOTO [DISQ]
    ??????
    Peso: [1]
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    CITAZIONE
    Ordine dei post: Hayato, Hanzo, Sumire, Tobi
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    HAYATO ONO
    Hayato inarcò lievemente le sopracciglia quando Hanzo rivelò che c'era un Quirk in arrivo che avrebbe potuto potenzialmente rimediare al veleno di Shinya. Per fortuna nessuno avrebbe potuto constatare la perplessità sul proprio volto, dal momento che questo era coperto dalla maschera, neppure quando si fece ancor più evidente per via dell'atteggiamento del Vice stesso rispetto a quella rivelazione: sembrava abbastanza sorpreso, forse anche lievemente preoccupato. Che non avesse totalmente previsto il possibile arrivo di quel Quirk curativo? Avrebbe alterato eccessivamente il piano che aveva in mente?
    Hanzo, d'altra parte, dava l'idea al Consigliere di essere un uomo per niente propenso ad arrendersi. D'altra parte, come avrebbe mai potuto farlo, dopo aver portato avanti un piano terroristico di quelle dimensioni? Di certo non avrebbe permesso facilmente a Shinya di mandare all'aria i suoi piani e doveva aver preparato dei piani alternativi per sopperire ad eventuali imprevisti, come quelli che gli si erano appena parati davanti: quello non era soltanto uno scontro tra due persone forti, ma anche fra due persone dagli ideali saldi e irremovibili.

    Nel frattempo, i due ragazzini continuavano a dar prova di poco acume. Hayato ascoltò in maniera scocciata le loro risposte, tirando un profondo sospiro. Entrambi sembravano avercela ancora a morte con Hanzo, da come parlavano, ma in quel momento sembravano leggermente più disposti a collaborare con lui - tant'è che gli si opposero, affermando che non avrebbero consegnato Benjamin per nessun motivo. Dalla rabbia, tra l'altro, la ragazza dai capelli bianchi fece tremare il pavimento, quasi come per prova delle sue capacità. Hayato fu colto impreparato, ma riuscì a destreggiarsi abbastanza bene dal non inciampare e cadere per terra. In effetti non aveva idea delle capacità di Tobi e di Sumire, né aveva idea di che cosa ci facessero lì: Tobi, tuttavia, gli diede l'idea di essere una sorta di poliziotto. 'Non ha commesso alcun crimine fin'ora', 'non peggiori la sua situazione', 'rimanga dov'è'. Lo stava forse prendendo per i fondelli?
    Un ragazzino arrogante e megalomane ed una ragazzina capricciosa e piagnucolona osavano mancargli di rispetto?
    La fatica che aveva fatto per raggiungere la posizione dov'era non sarebbe stata mai e poi mai messa in cattiva luce da due individui del genere. E la cosa più terrificante era che, tra i pensieri di Hayato, l'idea che quei due potessero effettivamente essere eroi o collaboratori di pro-Hero si insinuò tra i propri pensieri prepotentemente. Il motivo? Beh, che accidenti dovevano farci lì? Che motivo dovevano avere per portare in salvo quelle persone? Che motivano dovevano avere per opporsi alla sua richiesta? E quel ragazzo come osava riferirsi a lui con quei toni?
    In ogni caso, se Tobi avesse voluto posare Benjamin sul letto, Hayato gliel'avrebbe concesso senza problemi. Se lo sarebbe preso dopo, prima dovevano morire.
    «Ohw, capisco.»
    Affermò, come se fosse dispiaciuto.
    «Quindi preferite che muoiano tutti, voi compresi, anziché consegnarmi il ragazzo.»
    Continuò, in tono ancora troppo tranquillo, un tono che non faceva presagire nulla di buono.
    «Sapete, spero vivamente che non siate degli eroi. Perché sono abbastanza certo che nessuno vorrebbe farsi salvare da due egoisti come voi.»
    C'era del vero e proprio disprezzo nelle sue parole, come se Sumire e Tobi l'avessero fatto arrabbiare sul serio, benché li conoscesse da pochi secondi. Pochi secondi in cui, per il biondino, avevano già dato abbondantemente prova della loro stupidità.
    Hayato allargò le braccia e, istintivamente, la polvere nera di Shinya iniziò a librarsi nell'aria attorno a lui, ma durò poco.

    Durò poco perché, dall'altro lato della sala, la conversazione tra Hanzo e Shinya aveva preso una piega decisamente pericolosa: Takashi riuscì a far innervosire Shinya a tal punto che questo generò una maestosa, terrificante, bellissima, creatura di polvere a tre teste; un mostro di polvere nera che non dava modo di poter sperare in un qualcosa di migliore della morte.
    Quella doveva di certo essere una delle tecniche più potenti di Shinya, il che da un lato lo spaventò: era abbastanza evidente che il Vice stesse spingendo un po' troppo con la sua energia e aveva attivato il Quirk da parecchio tempo; fino a che punto voleva attingere dalla propria polvere?
    «Va bene, Signore.»
    Asserì alle parole di Shinya, quando questo gli ordinò di proseguire. Doveva continuare a fidarsi, non aveva altra scelta.
    Hayato sarebbe indietreggiato leggermente, il necessario per fare in modo che la bestia non lo colpisse, disponendosi a circa tre metri da Tobi e Sumire.
    In quel preciso istante, i due aspiranti eroi, insieme ad Hanzo, avrebbero di certo dato la priorità a quel mostro, tentando di schivarlo in qualche modo.
    Bene, Hayato gliel'avrebbe reso difficile, se non impossibile.
    Se le posizioni non erano cambiate, Hayato e Shinya dovevano trovarsi ai poli della sala, mentre le rimanenti quattro persone - contando anche la guardia di Hanzo - dovevano essere al centro.
    Un sorriso sadico si aprì sul proprio volto, quando istantaneamente sollevò entrambe le braccia verso l'alto, sforzandosi quanto più potesse: con i propri arti, si sollevò anche un'abnorme quantità di polvere. Provava una sensazione strana nel manipolare la polvere di Shinya: era difficile, sì, avvertiva una certa resistenza ed una sensazione strana, ma al tempo stesso lo faceva sentire terribilmente potente.
    Il muro di polvere si sarebbe innalzato in tutta la sua grandezza e, da quel punto, si sarebbe diretto violentemente verso Tobi, Sumire, Hanzo e la guardia, nella direzione esattamente opposta rispetto a quella di Logos Eater. La propria tecnica, in ogni caso, non si sarebbe infranta contro quella di Shinya o l'avrebbe in qualche modo contrastata, dal momento che si sarebbe esaurita dopo cinque metri: Shinya doveva essere sufficientemente lontano.

    L'idra di Shinya da un lato, una sorta di tsunami di polvere dall'altro: sperava vivamente che in quel modo sarebbero stati tutti impossibilitati ad evitare la tecnica del Vice, e ciò per loro avrebbe significato soltanto una cosa: morte certa.



    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    5
    Energia:
    425 355
    EXP:
    50/900
    Forza:
    112
    Quirk:
    195
    Agilità:
    93
    Peso:
    3/4
    Denaro:
    4850¥
    Cronologia:
    INVENTARIO

    TECNICHE USATE: Powder Wave x1 (Aogiri Roots → Danni Gravi).

    DANNI: Danni Lievi Petto (ricordino di Hisoka).

    TECNICHE PERSONALI:
    Powder Wave [Livello 3] [Costo: 50 PE]
    Hayato sfrutta la polvere circostante per creare un'onda che scaglia direttamente verso l'avversario. L'intento può essere quello di travolgerlo, allontanarlo o ferirlo. L'onda può anche essere raccolta tutt'attorno ad Hayato, come per racchiuderlo in una cupola, per poi espandersi per tutta l'area circostante a partire dal proprio corpo.
    Costo: 50 PE.
    Danno/Effetto: Medio-Grave. L'effetto consiste nel colpire il nemico con un attacco ad ampio raggio, per il quale non si necessita di un contatto ravvicinato (limite 5 metri).
    Powder Monster [Livello 3] [Costo: 70 + 20 PE]
    Questa tecnica di creazione permette di generare , attraverso la manipolazione della polvere, una sorta di mostro (e ovviamente controllarlo). Tale mostro sarà di forma ovoidale, dotato di quattro arti e stazionerà su due di essi; non ci sarà alcuna separazione tra testa e tronco, occhi e bocca saranno distribuiti sull'unica massa di cui è composta la creatura. La consistenza del mostriciattolo sarà abbastanza morbida, ad eccezione degli artigli e dei denti (entrambi allungati e affilati) che saranno prettamente rigidi. Il colore dipende dalla polvere che si è utilizzata per la creazione, quindi non è fisso. L'altezza del mostro non supererà il metro e mezzo. Se il mostriciattolo subisce un danno superiore a quello che è in grado di infliggere (Grave, in questo caso, o semplicemente due Medio-Grave di seguito) viene distrutto e dovrà essere ricreato.
    Costo: 70 PE + 20 di Mantenimento.
    Danno/Effetto: Creazione capace di indurre danni Medio-Gravi. Il controllo della creatura sarà possibile solo nei limiti dei 5 metri.
    Powder Stone [Livello 3] [Costo: 50 + 20 PE]
    Hayato spiralizza una certa quantità di polvere attorno al proprio braccio, a partire dalla spalla fino alla mano: una volta raggiunta la mano, la polvere si estende oltre di essa e si compatta a formare un grosso artiglio affilato lungo un metro. Gli effetti si esplicano attraverso un'arma fatta in polvere che può essere sfruttata per provocare lesioni da taglio Medio-Gravi.
    Costo: 50 PE + 20 di Mantenimento.
    Danno/Effetto: Attacco ravvicinato, Danni Medio-Gravi.
    Powder Shield [Livello 3] [Costo: 60]
    Hayato sfrutta la polvere dispersa nell'ambiente per generare uno scudo sferoidale tutt'attorno al proprio corpo che lo protegge da eventuali danni. I legami tra le particelle di polvere vengono rafforzati cosicché lo scudo possa mantenere una consistenza prevalentemente ben solida. Il diametro della circonferenza proiettata sul terreno può raggiungere un massimo di 3 metri e può proteggere da danni Medio-Gravi.
    Costo: 60 PE.
    Danno/Effetto: Protezione da Danni Medio-Gravi.
    Powder Vortex [Livello 3] [Costo: 65]
    Hayato genera un tornado di polvere tutt'attorno all'avversario con l'intento di accecarlo e fargli inalare le particelle contenute nella polvere stessa, così da provocargli temporanei disturbi respiratori.
    Costo: 65 PE.
    Danno/Effetto: Stordimento (Raggio 2,5 m).
    Powder Explosion [Livello 3] [Costo: 60 + 20 PE]
    Affinché questa tecnica possa realizzarsi è necessario che il tipo di polvere utilizzato sia combustibile.
    Hayato modella la polvere così da poter ricreare piccole creature alate (farfalle, volatili, pipistrelli). Tali creature saranno costituite da un involucro esterno di polvere di consistenza compatta, mentre al loro interno conterranno una cavità occupata da particelle che si muovono senza sosta. Quando l’utilizzatore lo decide, la polvere combustibile all’interno dei ‘modellini’ inizierà a spostarsi in maniera rapidissima, cosicché le particelle che la compongono inizieranno ad urtare l’una contro le altre generando una reazione di calore che indurrà, sostanzialmente, un’esplosione. A partire dal punto in cui avverrà la detonazione, l'esplosione si espanderà per 2 metri. Il raggio della tecnica è di 3 metri.
    Costo: 60 PE + 20 di Mantenimento.
    Danno/Effetto: Danni Medio-Gravi da deflagrazione.



    EQUIPAGGIAMENTO:
    Maschera Antipolvere [Difensivo]
    Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.
    ► Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi] [Filtri: 4, Durata: [1/3] Role]
    Suit [Costume]
    Una tuta fatta in microfibre di carbonio estremamente elastica e resistente. Il colore predominante di questa Suit è in assoluto il nero, di tanto in tanto interrotto da qualche sfumatura di grigio, facendo sembrare quasi che il costume sia sporco di polvere. La presenza di una maschera antipolvere, che rende difficile il riconoscimento di Hayato, domina il viso e contribuisce a rendere la Suit completa (la valenza di questa maschera sarà naturalmente soltanto narrativa). Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica.
    ► Effetto: Resistenza ai Danni Medi
    ► Peso: [0]
    Shuriken [Offensivo]
    Il termine Shuriken è una parola giapponese che indica pugnali da lancio o dardi di varie dimensioni, essi vengono lanciati oppure tenuti fra le nocche. Difficilmente possono uccidere un uomo, e la loro funzione è più quella di infliggere ferite che possono essere d'intralcio. Questo particolare modello è, però, stato modificato appositamente per renderlo in grado di contenere un esplosivo. Molto affilato, le lame sono in grado di conficcarsi in quasi qualsiasi superficie non metallica, ma vanno lanciati con una discreta forza. La gittata non è molto ampia: 5 metri appena, dopodiché la forza del lancio perderebbe la sua efficacia. Non possono essere fatti esplodere mentre sono in volo né se si conficcano in una superficie organica (es: albero, essere vivente), all'interno dello Shuriken vi è infatti un sensore che reagisce - dopo essersi conficcato da qualche parte - all'assenza di calore facendo esplodere l'ordigno. Comunque è in grado di provocare esplosioni abbastanza potenti, spesso accompagnate da crolli e frane, difatti la maggior parte dei danni vengono provocarti da simili cedimenti.
    ► Danno: Medio.
    ► Durata: [1 role, se usato.]
    ► Peso: [1]
    DISQ
    Un DISQ è un oggetto evento che viene contato come equipaggiamento dal peso trasportabile [1] e che può essere utilizzato in un altro evento ufficiale o AM successivo a quello in cui è stato ottenuto. Fornisce la capacità e la consapevolezza ad usare un quirk aggiuntivo oltre al proprio per tutta la durata del contesto in cui viene usato, facendo ovviamente riferimento al proprio livello.
    ► Effetto: Quirk Aggiuntivo.
    ► Peso: [1]



    ABILITÀ:
    POWDER IMMUNITY
    Il BALT (Tessuto linfatico associato ai Bronchi) di Hayato è ormai abituato a venire a contatto continuamente con residui particellari associati a polveri. Proprio per questo motivo, i linfociti appartenenti al tessuto linfoide (che decorre tutt’attorno alle vie di conduzione aeree dell’albero respiratorio) sono diventati estremamente sensibili nei confronti di stimoli dannosi da polveri e provvedono ad una risposta immunitaria pressoché immediata. Vengono quindi stimolati altri elementi cellulari che porteranno alla rapida fagocitosi delle particelle e quindi ad una loro eliminazione.
    A parte questo, anche gli altri meccanismi di difesa dell’apparato respiratorio (sia per le alte che per le basse vie aree) e quelli inerenti alla protezione degli occhi saranno maggiormente sensibilizzati e contribuiranno tutti allo stesso fine: fare in modo che Hayato non manifesti alcun sintomo (o fastidio) legato all’inalazione/penetrazione delle polveri da lui controllate.
    POWDER RADAR
    Grazie a questa abilità, Hayato può sfruttare la polvere come 'radar' per individuare la posizione di nemici, oggetti e, in generale, qualsiasi cosa sia a contatto con microparticelle in un certo raggio. Ciò gli conferisce, naturalmente, il vantaggio di poter 'vedere' all'interno di un polverone e di potersi accertare dei movimenti effettuati dai nemici. Da un punto di vista scientifico, la polvere percepita a partire dai recettori sottocutanei di Hayato invia impulsi nervosi che salgono il midollo spinale fino a raggiungere il tronco encefalico e quindi l'encefalo, dove i segnali vengono elaborati in maniera accurata e precisa.
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    CITAZIONE
    AOGIRI'S ROOTS: Le tecniche di Hayato infliggono danno maggiorato (+1) se inflitte utilizzando la polvere di Shinya, al costo di 20 punti energia aggiuntivi per tecnica.
     
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    Murakami-san e Fukuda-san per Hanzo erano una garanzia. Normalmente un piano ben congeniato non ha bisogno di alcun tipo di sicurezza aggiuntiva, di nessun piano B. Eseguito alla perfezione e senza interferenze dovrebbe portare direttamente al risultato sperato. Da qualche parte nel mondo, qualcuno aveva inventato un aneddoto a tal riguardo: un generale con l'esercito numericamente inferiore a quello avversario aveva lanciato una moneta dichiarando che se fosse uscito testa avrebbero vinto, e se invece fosse uscita croce avrebbero perso. La moneta aveva dichiarato la vittoria e l'esercito si era battuto strenuamente per ottenerla, ma il segreto era che su entrambe le facce della moneta campeggiava un capo trionfante. Se si accetta anche solo la possibilità che qualcosa possa andar male è probabile che questo accada, proprio per questo motivo bisogna lavorare al massimo della propria determinazione per vincere o, come in questo caso, semplicemente per sopravvivere.
    Tornando a noi. I due erano appunto una garanzia, perché il piano di Hanzo era tutt'altro che perfetto. Ad esempio si aspettava Shinya si recasse lì da solo e, nonostante la coincidenza, non aveva la minima idea di quando questo sarebbe successo — e dentro di sé, in tutta onestà, sperava ancora la risposta a quel quesito fosse "mai". Ma Shinya era lì, ora, e non era da solo. In quel senso, era felice i due ragazzi fossero con lui. Non aveva davvero la minima idea di quando il compagno dai capelli neri avrebbe potuto attaccare e il fatto che i due aspiranti eroi si trovassero lì in quel momento era solo una circostanza fortuita per lui e sfortunata per loro. Aveva cercato di prendere tempo? Vero, ma al contempo - anche nell'eventualità in cui Ichinose non l'avesse attaccato - riteneva di estrema importanza l'ottenimento di un mezzo che permettesse di svuotare il più possibile quella specie di ospedale da campo. Tenere i quirkless nativi lì era solo uno spreco di spazio e risorse, le sue Black Chrysalis affluivano ogni giorno all'Imperiale a portare nuovi pazienti e aveva bisogno di spazio. Hanzo considerava una sostanziale differenza tra il manipolare e il guidare. I ragazzi potevano sentirsi come volevano ma lui sapeva che, alla fin fine, erano tutti dalla stessa parte: volenterosi di salvare le possibili vittime e decisamente indisposti verso Aogiri. Che poi quelle vittime le avesse potenzialmente causate lui era totalmente secondario, si stava prodigando da giorni a ridurne il numero al minimo possibile. Cosa che decisamente l'Albero non aveva mai provato a fare in decenni di onorata carriera.
    In fin dei conti, insomma, era vero che ad Hanzo non importava di loro? Come spesso accade la risposta sta nel mezzo. Di per sé non aveva alcun motivo per interessarsi alla loro sorte, proprio come loro avevano dimostrato di non essere interessati alla sua. Avevano intenzione di andarsene lasciandolo ferito in mezzo ad una strada e anche ora che avevano deciso di non farlo non era certo per lui. Non era sicuro che fosse quello il mestiere degli eroi, era certo che avrebbero dovuto salvare chiunque, criminale o meno, ma non sarebbe rimasto lì a sindacare. Comprendeva i loro sentimenti e, come si ripeteva spesso, quell'odio era proprio ciò per cui aveva lavorato in tutti quegli anni. Alla fin fine quello era l'egoismo di cui aveva parlato loro poco prima: se c'era stata la necessità di una manovra così brusca era proprio perché alle persone non importava nulla degli altri finché non erano propri cari. Lui stesso avrebbe certamente considerato più di valore la vita della donna in maschera canina di quella dei due ragazzi. Ma c'era anche un'altra parte di Hanzo: Il professor Takashi era un dottore. E in quanto tale non importava quanto i due gli fossero sconosciuti, se poteva fare qualcosa non avrebbe mai lasciato morire una persona. Forse poteva sembrare un controsenso vista la situazione che aveva creato, ma aveva le sue motivazioni.
    Il fatto che la rabbia dell'albina scatenò una sorta di scossa che fece tremare il Palazzo lo fece ben sperare per un attimo. Con tutto il rispetto, doveva essere un'unicità decisamente più utile per la situazione rispetto al poter guidare qualsiasi veicolo. Basandosi solo sulle poche capacità che aveva visto, avrebbe potuto scommettere che fosse lei il leader. Perché sembrava essere il contrario, allora? Purtroppo la sua interminabile curiosità non avrebbe trovato in quegli attimi terreno florido per l'indagine. I suoi pensieri offuscati dalla perdita di sangue vennero interrotti dall'inginocchiarsi di Shinya, che tracciò qualcosa nella palude.
    Un sorriso si fece spazio sul suo volto, in risposta a quello del corvino. Il ragazzo era sempre stato così, troppo superbo e al contempo quasi insicuro di sé, come se dovesse dimostrare qualcosa a qualcuno, o almeno Hanzo lo aveva sempre percepito così. La sua provocazione aveva funzionato e i risultati erano evidenti a tutti: una gigantesca bestia di sabbia minacciava quell'improvvisata sala ospedaliera, contraddicendo chiaramente le parole del biondino: Shinya non avrebbe risparmiato nessuno. Quello sarebbe forse stato lo sprono finale per i due aspiranti eroi e, al contempo, avrebbe fatto sprecare un sacco di energie all'uomo. Se aveva intenzione di andarsene com'era arrivato, e Hanzo aveva tutti i motivi per sospettarlo, quella sarebbe probabilmente stato il suo canto del cigno.
    Rimaneva solo un problema ora: occuparsene. Perché in fin dei conti quel piano era un disastro e anche se aveva sperato la provocazione funzionasse d'altra parte ora doveva trovarsi a gestirla. Perché difficilmente il ragazzo-pilota e la donna-scossa sarebbero stati in grado di gestire quell'unicità. Perché quel biondino pareva aver affermato, in qualche modo, che la sua unicità poteva funzionare assieme a quella di Shinya. Avrebbe imprecato se solo avesse saputo che quella sinergia era frutto della fortuna e non di un'oculata scelta.
    Anche in quei momenti, con un rivolo di sangue che fuoriusciva ritmicamente dal suo petto pulsante, Takashi aveva così tante domande da fare a Shinya. Perché lo hai fatto? Cosa ti ha promesso Aogiri? Da quanto tempo stai con loro? C'è mai stato qualcosa di sincero nel nostro rapporto? Qual è la minor quantità di sabbia che sei in grado di controllare? Si conoscevano da così tanti anni eppure, in quei momenti, gli sembrava quasi di non conoscerlo minimamente.
    Tanto tempo addietro, un uomo greco aveva sviluppato un artificio retorico per difendere le tesi del suo maestro. In questo famoso paradosso un eroe greco, costretto ad inseguire una tartaruga, era impossibilitato a raggiungerla. Lo spazio è divisibile in una misura più piccola all'infinito. Nella realtà, almeno nello scibile percepibile, viene da sé che tale argomento sia fallace. Nello studio delle unicità, che aveva occupato decenni della sua vita, Hanzo aveva notato palesi limiti nella precisione delle unicità. C'era sempre una quantità minima di materia generabile o controllabile. Un'unicità in grado di produrre fiamme avrebbe sempre potuto produrre una fiammella o molto di più, ma mai di meno. Un'unicità di creazione avrebbe potuto creare un oggetto minuscolo, ma mai qualcosa di più piccolo. Si chiedeva se Shinya fosse in grado di controllare un singolo granello della sua unicità o vi era sempre un dato numero superiore ad esso che era obbligato a generare e controllare.
    L'unicità installata nel suo DNA, d'altro canto, era tutto tranne normale. Era per questo che, nonostante il suo materiale genetico così facilmente manipolabile, era costretto a prendere pillole su pillole per stabilizzarla. Hanzo era stato semplicemente un Icaro che aveva volato troppo vicino al Sole: se c'era qualcosa di davvero divino nell'uomo Hanzo Takashi questo doveva senza dubbio, per quanto ironico, essere la sua unicità. Un'unicità per eliminare le altre, come non si può ottenere la pace senza guerra.
    La città fuori era disseminata di farfalle che si accalcavano su ogni edificio, su ogni veicolo, su persone svenute, sugli impavidi o i folli che camminavano per le strade nonostante la situazione. Di per sé il loro scopo era quello di coprire le farfalle di Damien che diffondevano il gas, come cercare un ago nel pagliaio. Una mossa acuta, ma era evidente che il giovane non avesse le capacità per mantenerle in quella forma a lungo e così distanti da lui e molte erano tornate alla loro forma originaria. Ma non era solo questo il motivo: la città era un gigantesco essere vivente, pulsante ad ogni battito di ali. Mai prima d'ora così tanta natura aveva colonizzato Tokyo. Miliardi di farfalle la abitavano come silenziosi cittadini. E Hanzo Takashi era in contatto con ognuna di loro. Non c'era creatura dalle ali blu che il suo urlo o il suo pensiero non potessero raggiungere, era così che aveva coordinato quell'attacco il giorno di Halloween.
    Fino ad allora, i messaggeri bluastri erano stati un ottimo supporto in grado di indicare al Culto la posizione di eventuali cittadini svenuti, per salvarli e portarli all'Imperiale. Ma quelle farfalle erano molto di più: erano un'arma. L'intera città era una gigantesca arma nelle mani di Hanzo Takashi. Quel giorno avrebbe preso vita una nuova cosmogonia, dove la lancia fulminea del Dio di turno avrebbe trafitto la carne di un Drago creando un Nuovo Mondo. Hanzo si chiedeva se Shinya poteva gestire ogni singolo granello della sua unicità, evitare vittime inutili. Perché lui avrebbe potuto.
    Alzò la mano destra, insanguinata, il palmo rosso aperto verso il suo figlio degenerato e il suo giochetto di sabbia. Dalla sua schiena numerose nuove appendici fecero capolino, estendendosi per metri sino a conficcarsi nelle pareti alla sinistra e alla destra del suo corpo, indurendosi. Era una difesa fallace, ma così divideva sé stesso, la donna e Shinya dai due studenti e il biondino portato da Shinya. Difendendoli, forse, dall'idra del Vice di Aogiri.
    Acta est fabula... - sussurrò fissando Shinya con una stramba luce negli occhi - ... Plaudite! - riprese quindi a voce più alta. La mano tesa verso di lui si chiuse a pugno. Centinaia se non migliaia di farfalle, rompendo le finestre della stanza e dirigendosi come dei feroci predatori sull'uomo e la sua bestia di sabbia, evitarono meticolosamente ogni lettino coi pazienti. Hanzo era in contatto con ognuna di esse e riusciva a percepire tutto ciò che loro percepivano. Purtroppo quella sarebbe stata anche la sua ultima mossa.


    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    10
    Energia:
    25
    Forza:
    220
    Quirk:
    440
    Agilità:
    220
    Farmaci:
    SS+
    Carisma:
    SS+
    Peso:
    [0]
    Scheda:
    QUIRK & INVENTARIO
    QUIRK:
    Shapeshifter [Former]
    L'unicità di Hanzo donava estrema malleabilità al suo codice genetico. Il suo DNA era estremamente prono ad adattarsi a qualsiasi mutazione rendendolo il terreno più fertile possibile per la sperimentazione di farmaci e cure all'avanguardia sull'essere umano. Si trattava a conti fatti di un'unicità silenziosa e completamente invisibile che non rivelava alcun potere straordinario o nessuna alterazione dell'aspetto, ma si trattava a tutti gli effetti di un vero e proprio quirk.
    The Hope of Mankind [Current]
    Un'unicità artificiale innestata nel codice genetico di Hanzo grazie all'estrema adattabilità concessa da Shapeshifter. Quest'unicità ha cambiato profondamente il corpo dell'uomo, innanzitutto sostituendo la sua vera unicità e quindi annullando di fatto la sua capacità di adattamento, secondariamente donandogli varie caratteristiche particolari. Quella più visibile è la presenza di tre escrescenze smeraldine sulla sua fronte, utilizzate per controllare a piacimento gli insetti tramite l'emissione di particolari feromoni. Anche l'interno del suo corpo è mutato, sia con lo sviluppo di ghiandole atte allo sviluppo di tali feromoni, sia attraverso una modifica del cavo orale e delle corde vocali che gli permettono di modulare un grido utile per la coordinazione di tali insetti. In conclusione, quest'unicità ha donato ad Hanzo alcune appendici retrattili, sempre presenti sul suo corpo ma non sempre manifeste. Si tratta di due tipi diversi di appendici: le prime sono delle ali simili a quelle di una farfalla generate in parte dai suoi capelli e in parte dalla sua schiena, di colore variabile dal blu scuro all'azzurrino, il secondo tipo di appendici è composto da una dozzina di code simili a piume di pavone ma in realtà composte da miliardi di affilatissime scaglie come quelle presenti sulle ali delle farfalle. Queste code sono lunghe poco più di un metro ma posso allungarsi a piacimento e hanno origine dalla parte bassa della sua schiena. The Hope of Mankind è un'unicità artificiale che unisce i punti forti delle unicità di numerosi membri del Culto, uniti per estinguere le unicità.
    Tecniche utilizzate: Benedict, Theresa, The Elfins (x17)


    TECNICHE PERSONALI:
    Tetsuro [Livello 5] [Costo 100 + 20]
    La tecnica di attivazione di The Hope of Mankind. Pur trattandosi di un'unicità di tipo mutant, l'utilizzo di buona parte delle sue caratteristiche peculiari richiede effettivamente uno sforzo attivo. La tecnica unisce i suoi capelli a lembi della schiena producendo le ali di colore bluastro e verdognolo che ha utilizzato per volare sopra Tokyo e rende manifeste le appendici retrattili che possono essere utilizzate a piacimento.
    Sakura [Livello 5] [Costo 100]
    Tramite l'emissione di feromoni e attraverso l'urlo prodotto dalla particolare struttura della sua gola Hanzo è in grado di attirare e comandare sciami di insetti a piacimento. Proprio attraverso questo urlo ha dato avvio all'invasione di Tokyo da parte del suo esercito di Papilio quirkensis. Non richiede la tecnica Tetsuro attiva.
    The Elfins [Livello 5] [Costo 120]
    Sempre attraverso l'emissione di feromoni, lo scienziato è in grado di imporre agli insetti degli ordini molto basilari in modo più istintivo e veloce rispetto a Sakura, ma questi devono essere ovviamente molto più semplici e coinvolgono un numero ridotto di insetti. Generalmente viene utilizzata per mandare un piccolo sciame di farfalle all'attacco di un avversario. Non richiede la tecnica Tetsuro attiva.
    Danno: Molto Grave.
    Benedict [Livello 5] [Costo 150]
    Le appendici che Hanzo presenta sulla schiena e che vengono rivelate tramite l'attivazione di Tetsuro sono formate da una miriade di scaglie simili a quelle delle ali di una farfalla. Si tratta di una dozzina di affilatissimi rasoi di un metro estremamente elastici e simili alle decorazioni presenti sulla coda di un pavone. Hanzo può muoverle con precisione come fossero degli arti aggiuntivi per provocare ferite nell'area di 10 metri.
    Danno: Molto Grave.
    Theresa [Livello 5] [Costo 125]
    Indurendo le scaglie che compongono i suoi dodici arti aggiuntivi lo scienziato è in grado di proteggersi da attacchi fisici di dimensioni contenute, un po' come se si stesse parando con un normale braccio. Richiede l'attivazione di Tetsuro.
    Difesa: Danni Molto Gravi.
    Reiki [Livello 1] [Costo 15]
    Un piccolissimo residuo dell'unicità precedente di Takashi unito alle proprietà curative dell'unicità di una farfalla. Hanzo è disposto di scarsissime proprietà di rigenerazione per ferite poco profonde e danni affini. Alla scarsa efficacia dell'unicità può sopperire con la sua infinita conoscenza in campo medico, ma questo gli richiede ovviamente tempo e materiali. Si tratta pur sempre di un uomo.
    Cura: Danni Lievi.


    ABILITÀ:
    Ascension [Richiede Tetsuro]
    In una situazione normale, quando non è necessario sferrare un attacco terroristico alla capitale del Giappone, si può dire che le ali di The Hope of Mankind hanno un valore più decorativo che di utilità. Permettono di gestire le manovre di volo e muoversi velocemente ma non sono estremamente necessarie. Hanzo è infatti in grado di sollevarsi e rimanere in aria senza bisogno di utilizzarle grazie ad una continua e ritmica vibrazione dei suoi capelli di cui le ali stesse sono composte, un po' come si trattasse di un elicottero organico. A livello visivo l'effetto è impercettibile e ovviamente questo gli permette solo di librarsi in aria e non di muoversi. Generalmente per farlo in ambienti stretti che non permettono o richiedono l'utilizzo delle ali utilizza le sue appendici aggiuntive per muoversi velocemente rimanendo sollevato. Questo lo svincola dai valori prestabiliti previsti dal regolamento per quanto riguarda altezze e distanze da compiere in volo, non per quanto riguarda la possibilità di attaccare a distanza.

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    CITAZIONE
    Dato che Lostien ha avvisato della difficoltà a postare, se ddraig vuole ed entrambi sono d'accordo possono invertirsi il turno senza problemi.
     
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    Tobi si sentiva male. Possibile che il veleno fosse già in circolo in maniera così importante? O era solo suggestione magari? La gola gli pizzicava e si sentiva più pesante ogni minuto che passava. Voleva solo stendersi a terra, addormentarsi e svegliarsi una settimana dopo, nel letto di casa sua: alzarsi, poi, ed osservare dalla finestra i camion della nettezza urbana che spazzavano le strade ripulendole dalle ormai rade carcasse di lepidotteri che le infestavano. I salaryman che si affannavano sui marciapiedi intenti a non scivolare e macchiarsi la giacca nuova ma cercando di non metterci troppo per non essere strigliati dal capo, studenti che correvano verso la scuola di cattivo umore per non aver fatto colazione, persone che litigavano al telefono. Non aveva realizzato quanto queste stupidaggini facessero parte della sua quotidiana e confortante routine finché non erano state sostituite dal battito delle ali delle maledette farfalle.
    Ma non poteva mollare, se c'era qualcosa che bruciava più del veleno era la frustrazione, la frustrazione di essere stati presi in giro e manovrati come giocattoli, la frustrazione di rendersi conto della propria impotenza. La frustrazione di rendersi conto del fallimento totale della loro operazione, e la dolorosa realizzazione che non avevano mai nemmeno avuto una chance di farcela. Fermare Hanzo Takashi? Due ragazzi delle superiori il cui problema più grosso era una famiglia anaffettiva? Avevano fallito eroi dotati di licenza, come potevano sperare di cavarsela loro?
    Ciononostante, a quel punto, non potevano andarsene a mani vuote: Benjamin Miller era sulle sue spalle, e se i megalomani o i boss criminali non erano al suo livello forse il mettere in salvo una singola persona poteva esserlo. Non sapeva perché volessero lui, ma non li avrebbe lasciati vincere così facilmente. Non si fidava di Takashi, né credeva davvero che il miracoloso antidoto sarebbe arrivato, ma d'altro canto quello significava anche che stava per morire, non c'era nulla che potesse salvarlo - almeno non in tempo. Quindi, cosa aveva da perdere?
    Veleno a parte, la sua condizione fisica era ineccepibile, fino a quel momento avevano solo dialogato, se proprio si doveva passare alle maniere forti aveva ancora molto da dare. Certo, il suo Quirk non era generare terremoti o creare gigantesche paludi di catrame velenoso, ma non significava che se ne sarebbe stato completamente inerme ad attendere la sua morte.
    Ichinose fece ribollire una grande quantità di quella schifezza nera che si innalzò nella stanza ancora vorticante finché non assunse una forma più precisa. Zampe, coda e tre gigantesche teste di serpente: una spaventosa chimera simil-rettile si erse nella stanza, al ché il Vice di Aogiri ordinò al suo scagnozzo di farsi da parte per non essere colpito. Lo spaventoso rettile sembrò sul punto di attaccare Hanzo, Tobi e Sumire ma il professore estese nuovamente quelle sue protuberanze affilate che si allungarono sino a conficcarsi ai lati della stanza, dividendola più o meno in due ambienti e racchiudendo i due aspiranti Hero assieme al biondino che tanto amava insultarli e provocarli in ogni modo - con tanta insistenza che Tobi quasi sospettò non fossero mere provocazioni ma uno sfogo nervoso di ciò che pensava veramente, ma quale squilibrato avrebbe davvero potuto pensare qualcosa del genere? Ad ogni modo, genuini pensieri o provocazioni che fossero, non ebbero il minimo effetto su Tobi, che già odiava quello scagnozzo al massimo delle sue possibilità, non c'era spazio per la crescita.
    Il corvino non sapeva se la barriera di Hanzo sarebbe bastata per proteggerli da quella creatura, era quanto di più grosso e terrificante si fosse mai trovato ad affrontare nella sua nient'affatto lunga carriera, ma era difficile temere per la propria vita con una dose di veleno mortale già nel corpo. Qual era la cosa peggiore che poteva capitare? Poteva ucciderlo prima del tempo? Beh, non ci avrebbe perso poi tanto se il suo destino doveva essere quello, alla fine, quindi si costrinse a rimanere lucido e concentrato su quella cosa, ma senza perdere di vista il biondino. Proprio quest'ultimo, poco dopo, sferrò un secondo attacco complementare a quello del Vice, e vista l'estrema compatibilità dei loro Quirk, come Hanzo anche Tobi pensò che quell'accoppiata non potesse essersi formata per caso, dunque non perse troppo tempo a maledire la sua sfortuna. L'attacco dello scagnozzo, appunto, consisteva in un'imponente onda di melma nera, che veniva dalla direzione opposta del terrificante rettile e di conseguenza tagliava la ritirata a lui e Sumire. Ad ogni modo, gli bastò una rapida valutazione per individuare il secondo come il meno pericoloso dei due attacchi: il mostro era rapido e letale, l'onda sembrava troppo vasta per essere precisa e decisamente più lenta delle frustate sferrate dai possenti colli del serpente, dunque la priorità era schivare queste ultime - sempre qualora la difesa di Hanzo non si fosse rivelata sufficiente. Tobi avrebbe gettato una rapida occhiata verso Sumire per capire in che direzione aveva intenzione di schivare lei per evitare di scontrarsi, dopodiché si sarebbe tuffato alla sua destra, il tutto con Benjamin ancora in spalla, cercando di fare in modo di non fargli sbattere la testa o la schiena nell'atterraggio. Si sarebbe dunque rialzato più velocemente possibile ed avrebbe fronteggiato l'onda, pensando al da farsi: gli vennero in mente molti modi di mettersi al sicuro e tentare un contrattacco, i Wide Arrow gli regalavano una mobilità più che sufficiente per rampinarsi alla parete o al soffitto e muoversi all'interno della stanza in maniera tridimensionale. Ma era inutile girarci intorno: non sarebbe riuscito a farlo con Benjamin Miller addosso, sicuramente i cavi potevano reggere entrambi ma non sarebbero stati altrettanto veloci a trasportarli al sicuro, per non parlare di un eventuale contrattacco, in quelle condizioni era fin troppo goffo. Dunque che fare? Abbandonare Miller sulla barella di cui prima? Certo, gli avrebbe donato libertà di azione, però... poteva davvero permetterselo in una stanza piena di melma nera che poteva essere controllata a piacimento da entrambi i suoi nemici? Poteva semplicemente spuntare un tentacolo o chissà cosa ad afferrare Miller da un momento all'altro. Era arrabbiato ed innervosito e gli tremavano le mani per la voglia di spaccare la faccia a quell'odioso arrogante, ma alla fine prese la decisione più difficile di tutte: non fare nulla. La priorità era proteggere il civile fra le sue braccia, non farla pagare a un qualche criminale a caso. Si avvicinò al lettino che aveva più vicino, afferrò la persona che vi era sopra con il braccio che aveva libero e la tirò a sé mentre con un calcio ribaltava il lettino in avanti. Con entrambi i civili ancora stretti fra le braccia si sarebbe dunque lasciato cadere a terra, con la schiena posata alla branda e facendo forza coi piedi.
    Dedicò un'ultimo sguardo a Sumire, con un'espressione indecifrabile a metà fra la preoccupazione, la rabbia e la determinazione: voleva accertarsi anche delle sue condizioni, ma oggettivamente la ragazza non aveva bisogno del suo aiuto tanto quanto i civili privi di coscienza di cui si stava occupando. E poi si fidava di lei, era sicuro che sarebbe stata in grado di mettersi al sicuro anche senza che glielo dicesse lui. Non era mica tanto più avanti di lei a scuola, in fondo.
    Un forte rumore di vetri rotti scandì l'irruzione di migliaia di farfalle blu dalle finestre che, al comando di Hanzo, sembrarono attaccare tutte Shinya. Il fracasso delle ali dei lepidotteri era assordante, sovrastava completamente quello dell'onda in'avvicinamento e Tobi non sapeva più quando aspettarsi l'impatto.
    -Cosa volete da Miller!? Perché lui!?- Domandò, quasi gridando poiché qualcuno lo sentisse sopra il frastuono. Nonostante stesse per morire, nonostante il veleno scorresse nelle sue vene ormai da diversi minuti, sentiva di doverlo sapere.

    Narrato. | -"Parlato."-




    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    7
    Energia:
    735/750
    EXP:
    865/1410
    Forza:
    280196+50
    Quirk:
    145106
    Agilità:
    300210+40
    Peso:
    5/7
    Denaro:
    6800,00 ¥
    Cronologia:
    INVENTARIO/STATUS
    STATUS
    CITAZIONE
    Avvelenamento [Grave] 3/10

    TECNICHE UTILIZZATE
    CITAZIONE
    - - -



    TECNICHE PERSONALI:
    San Jie Fury [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi sfrutta il meccanismo di allungamento del suo bastone segmentato personalizzato e con esso scaglia una serie di affondi, fendenti e spazzate sulla media e breve distanza (il bastone + è composto da 3 segmenti di 60cm e due connettivi da 100cm - il raggio d'azione dipende da dove lo sta impugnando Tobi ma è al massimo circa 4 metri). Grazie a questa tecnica, Tobi può avvicinarsi ed allontanarsi dal nemico senza smettere di attaccarlo, disorientandolo.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con raggio d'azione debitamente ridotto a un metro e mezzo.
    DANNO: Medio-Grave
    Quat Quyen [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi, a corto raggio, esegue parte del Quyen (forma) del tradizionale ventaglio da combattimento, per poi sferrare un attacco a tradimento appena vede un'apertura. L'attacco risulta difficile da schivare, se a corto raggio, poiché le forme che Tobi esegue prima di attaccare risultano a tutti gli effetti delle finte e non si sa mai da che parte arriverà l'attacco. L'attacco in sé è un singolo taglio netto ma abbastanza profondo, che causa dolore intenso e, a seconda della zona colpita, può anche causare sanguinamento più o meno debilitante.
    DANNO: Medio-Grave
    STATUS: Sanguinamento
    San Jie Copter [Livello 3] [Costo 65]
    Descrizione: Tobi fa ruotare furiosamente un'estremità del suo bastone segmentato e crea una sorta di barriera. La barriera ha efficacia variabile:
    -Attacchi corpo a corpo (es: un pugno, elementale o non): Il tipo di attacco più penalizzato, la barriera funge da deterrente per gli attaccanti corpo a corpo, che non riescono ad avvicinarsi o lo fanno a discapito di subire danni dovunque l'asta colpisca.
    -Attacchi a distanza fisici (es: lanciare un sasso): L'attacco può o può non essere intercettato dalla rotazione del bastone. Le rotazioni sono abbastanza fitte quindi è assolutamente plausibile che il colpo venga respinto, ma c'è comunque la possibilità che passi.
    -Attacchi a distanza elementali (es: getto d'acqua): La scarica elementale si abbatte sul bastone, ma normalmente parte dell'attacco trapela ugualmente, causando danni ridotti di uno step (minimo Lievi). Ovviamente varia da elemento a elemento, elementi incorporei come il fulmine non subiscono la barriera, il fuoco brucerà il bastone di legno e così via.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con dimensione della barriera ridotta.
    EFFETTO: Difesa da danni Medio-Gravi
    Pull and Kick [Livello 1] [Costo 15]
    Descrizione: Se l'avversario è a media distanza, Tobi lo afferra al lazo e lo trascina con forza verso di sé, colpendolo poi con un poderoso calcio kung fu. La forza del calcio si somma a quella dell'impeto del corpo trascinato nel senso opposto, amplificando il colpo.
    DANNO: Lieve
    Shield Trip [Livello 1] [Costo 15]
    Tobi scaglia a tutta forza il suo scudo contro le gambe dell'avversario, mirando a farlo inciampare. Quando il nemico è a terra, piomba su di lui con un attacco, di norma una gomitata kung-fu ma a seconda della situazione può scegliere un attacco diverso sempre di simile impatto. Perché lo scudo possa essere riutilizzato, Tobi deve dedicare un'azione esplicita al suo recupero.
    (Se la corda è disponibile e le tempistiche lo permettono, Tobi può agganciare lo scudo alla corda per recuperarlo dopo l'attacco. Lo scudo va poi sganciato manualmente, o si continuerà a considerare attaccato).
    DANNO: Lieve



    EQUIPAGGIAMENTO:
    β San Jie Gun [Supporto]
    ► Descrizione: Il Beta San Jie Gun (nome cinese del Sansetsukon, bastone a tre segmenti) è composto, appunto, da tre segmenti da 60cm ciascuno in legno di bambù della miglior qualità, rifinito e temprato alla perfezione. Le catenelle di congiunzione sono state sostituite da del connettivo di carbonio intrecciato in tensione, che se tirato con la giusta forza si estende fino a 100cm (in forma "rilassata" misura circa 10cm). La massima portata dell'arma, quindi, è di poco meno di 4 metri.
    ► Effetto: Danno Medio [+40 in Forza]
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Stretch Suit [Costume]
    ► Descrizione: Tuta nera interamente ricoperta di fibre elastiche in tensione, che rendono difficoltoso qualunque movimento all'utilizzatore, che deve impiegare molta più energia del normale per fare qualunque cosa. Tuttavia non è fatica sprecata, poiché anche i suoi movimenti vengono velocizzati ed amplificati (effetto simile ad un colpo di frusta). La tuta dispone di delle parti più rigide sulle giunture di ginocchia, gomiti, spalle, polsi e caviglie, per evitare che si estendano in maniera troppo improvvisa e danneggino le giunture a lungo andare. La tuta ha due "slot" dove è possibile agganciare due Wide Arrow, il cui cavo viene alloggiato, arrotolato, in due scompartimenti sopra le scapole. La punta del cavo fuoriesce, passa sotto l'ascella e il bicipite e viene infilata nell'innesco, che è posto su ciascun avambraccio. Attivando il Wide Arrow, il cavo fuoriuscirà da sotto il polso dell'utilizzatore, dunque risulta più facilmente direzionabile e più versatile rispetto all'averlo perennemente agganciato al fianco.
    ► Effetto: Resistenza Danni Medi / 2x Slot Wide Arrow
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente
    ► Wide Arrow DX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 2/3 // Peso: [1]
    ► Wide Arrow SX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 2/3 // Peso: [1]

    Gas Mask [Difensivo]
    ► Descrizione: Maschera Antigas data in dotazione a Pro-heroes, tirocinanti e studenti, appositamente creata per filtrare il gas rilasciato durante l'attacco terroristico del 31 ottobre.
    ► Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Evento

    Technical Gloves [Supporto]
    ► Descrizione: A differenza di un normale paio di guanti, questi presentano una patina di metallo che rinforzano il dorso ed il palmo della mano. Sono utili soprattutto per parare colpi portati da armi da lancio o da coltelli, anche se al minimo urto possono incrinarsi e addirittura rompersi.
    ► Effetto: Proteggono le mani da lievi colpi da taglio, permettono di afferrare una lama senza tagliarsi. [+10 in Forza]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: 1/1

    Electric Booster [Supporto]
    ► Descrizione: Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    ► Effetto: [+20 in Agilità]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente

    Buckler [Difensivo]
    ► Descrizione: Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero a maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Colore: nero.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente

    Tessen [Difensivo]
    ► Descrizione: Il tessen, o tetsu-ten (tetsu, vuol dire ferro), è uno dei ventagli da combattimento giapponesi. Lungo tipicamente circa 35 cm, di seta o di washi (una carta molto resistente), decorato, i più preziosi a volte anche con lamine di oro o argento, o trattato con petrolio. Ha le stecche fatte o rinforzate con ferro (in genere 8 o 10), ed erano armi difensive molto popolari fra i samurai. Questo modello, costruito con tutti i materiali e le tecniche all'avanguardia disponibili al laboratorio della famosa scuola per eroi è fortemente ispirato ad essi. Molto resistente ed ha la stessa valenza di uno scudo. Fornisce un ottima difesa contro spade, katane, e armi da lancio. Se usato opportunamente è in grado di difendere pesino da proiettili vaganti.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi e riduce i danni medi di uno step (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente


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    Era difficile capire i pensieri di Sumire, ora che cercava di aggrapparsi all'ultimo barlume di lucidità che non gli era stato portato via da quella situazione. Idee confuse attraversavano la sua mente come se stesse provando a cercare una soluzione ad un problema che era fin troppo più grande di lei.
    E se una parte di lei faceva fatica a razionalizzare l'idea che potesse morire, più pensava, più arrivava alla conclusione che era troppo tardi per fare qualunque cosa, che in un modo o nell'altro sarebbe morta e quindi tanto valeva farlo con una certa dignità e non scendere a patti con i criminali. Se tutta quella situazione fosse stata ipotetica, l'albina avrebbe considerato sciocco quel suo stesso pensiero, lei che proteggeva un civile al costo della sua stessa vita? Assurdo, non era così altruista. Quel ragionamento era più da Yumeru... o da Gin. Gin era così sciocco e empatico. A dimostrazione del suo egoismo avrebbe voluto che fosse lì con lei, pensandoci su un attimo avrebbe subito capito che ciò non sarebbe stato che un problema, ora aveva bisogno di un sostegno e Tobi... lui si stava comportando in modo strano da quando erano arrivati al Palazzo. Si era affidata a lui per un po', aveva lasciato che lui prendesse le decisioni ed ecco a cosa erano arrivati, tutta quella situazione era anche colpa sua.
    Era rimasta ma non stava aiutando Hanzo, non lo faceva per lui... la verità era che difficilmente avrebbe saputo spiegare da cosa era spinta in quel momento, il perchè agisse in quel modo piuttosto che in un'altro, forse perchè la sua razionalità l'aveva abbandonata già da tempo e l'unica cosa che stava facendo era cercare di seguire gli impulsi e vedere a che cosa l'avrebbero portata. Forse era ancora lì anche perchè, sebbene detestasse l'idea di, ancora una volta, sottostare al suo volere, se vi era un briciolo di speranza di uscire vivi dal Palazzo Imperiale quella era rappresentata da Hanzo. Terribilmente ironico era dover riporre la sua fiducia in lui.
    Tobi riusciva ancora ad essere quasi professionale, intimò al membro di Aogiri di stare fermo, che non aveva ancora fatto niente di grave, ma come lei si preparò al peggio, che fino al momento Sumire aveva pensato fosse il dover combattere contro quell'uomo incappucciato. Hayato continuava a provocarli, mettendosi sul piedistallo della morale come se avesse diritto di giudicare le loro azioni. Nonostante ormai l'albina fremesse all'idea di assestargli un pugno, era restia ad attaccare per prima, avrebbe volentieri evitato di lottare se poteva. Non si sentiva al pieno delle proprie forze, né abbastanza mentalmente stabile.
    La sua attenzione, come anche quella degli altri due, fu attirata di nuovo da Hanzo e Shinya, le parole del primo sembravano aver irritato il Vice di Aogiri, ora chino a terra mentre il catrame nero che si trovava sul pavimento iniziò a ribollire dietro di lui, per poi crescere alle sue spalle e formare una creatura artificiale che ne imitava una mitologica, una specie di enorme drago che invece di avere le ali era dotato di tre teste, che si sarebbe scagliato verso di loro. Sancendo così che la situazione andava ben oltre ciò che erano in grado di affrontare due ragazzini ancora nemmeno usciti dal liceo, che non avevano mai avuto speranze e che resistere si stava dimostrando alquanto difficile. Se avesse prestato un po' più d'attenzione alle parole di Shinya avrebbe capito che Hanzo non stava mentendo e sarebbe davvero arrivato qualcuno, "Kamiya", l'aveva chiamata il criminale. Ora come ora l'albina fissava incredula l'enorme creatura che li stava per colpire.
    Il dottore cercò di proteggerli, dividendo Sumire e Tobi, assieme al biondo, grazie a quelle sue protuberanze che si andarono ad incastrare nelle pareti della stanza.
    Come se tutto ciò non bastasse, lo scagnozzo era in grado di controllare la polvere creata da Shinya, e come gli altri due nemmeno lei poté credere che tutto ciò si trattasse solo di un mero caso, o della sfortuna che quel giorno li stava perseguitando. Creò una specie di enorme onda dal lato opposto all'attacco di Shinya così da bloccarli nel mezzo.
    Nonostante lo sguardo di Sumire fosse rivolto verso l'alto, verso l'idra a tre teste, in quei pochi secondi ebbe il tempo di ricordare alla donna che poco prima aveva abbandonato per terra, ella giaceva lì e se fosse rimasta sarebbe stata colpita se non dall'onda, dalla creatura di Shinya, perchè l'albina dubitava che la protezione di Hanzo sarebbe bastata a fermare l'attacco del Vice. Non poteva lasciarla lì, quando Hanzo gliel'aveva consegnata era diventata una sua responsabilità, se fosse morta sarebbe stata colpa sua. Sarebbe riuscita a convivere con quel peso?
    Ricambiò l'occhiata di Tobi, comunicandogli con lo sguardo che sarebbe andata verso sinistra in modo da non intralciarlo, e poter afferrare la ragazza dai capelli verdi.
    Sumire si sarebbe spostata verso la donna, sapeva di non avere abbastanza tempo per riprenderla in braccio velocemente e portarla con sé, così l'avrebbe afferrata dalla maglietta e l'avrebbe trascinata con sè, tuffandosi a sinistra.
    Si sarebbe rialzata ed avrebbe posato la donna accanto al lettino più vicino che avrebbe trovato. Adesso doveva solo trovare un modo per fronteggiare l'onda in avvicinamento; essa era fatta di polvere, quindi confidava che la propria unicità l'avrebbe aiutata a contrastarla. Si sarebbe preparata a colpire l'aria con il suo quirk, ma non avrebbe fatto niente se non fosse stato strettamente necessario, avrebbe aspettato di vedere se l'onda l'avrebbe davvero raggiunta, prima di colpire.
    I vetri delle finestre sembrarono quasi esplodere nel momento in cui migliaia di farfalle proruppero nella stanza, ma il rumore più fragoroso provenne dal battito delle ali di quelle stesse farfalle azzurre che ne coprirono ogni altro; era stato Hanzo a richiamarle, non vi era alcun dubbio, ed essere andarono ad attaccare Shinya e la sua creatura, evitandosi accuratamente tutto il resto.


    Narrato - Parlato - Pensato

    LIVELLO: 6
    Forza: 49 | Quirk: 168 | Agilità: 151 +20
    ENERGIA: 475/550
    ccBfotJ

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Status: Avvelenamento [Grave] [3/10]; Sonnolenza.
    • Tecniche usate:

    • Equipaggiamenti:
    Adaptive Suit [Costume]
    Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Inoltre è compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.
    Il costume di Sumire si divide in due parti, la parte superiore è composta da un top nero, dal collo alto e con stampato il logo della UA nell'estremità sinistra di esso; un lungo pantalone fascia le sue gambe, esternamente nero e con una particolare cerniera posta ai lati di ognuna delle gambe che permette al pantalone d'aprirsi e rivelare l'interno, dipinto invece di rosso.
    Ai piedi vi sono degli stivali corti, con qualche centimetro di tacchi, anch'essi neri, con i lacci rossi.
    Effetto: Resistenza danni medi
    Electric Booster [Supporto]
    Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    Effetto: +20 in Agilità
    Gas Mask [Difensivo]
    Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.
    Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    Peso: [1]
    Filtri: 3/3

    • Abilità:
    Abilità
    Sumire, toccando il terreno in modo diretto, può localizzare oggetti, persone e i loro movimenti attorno a lei, nel raggio di dieci metri, percependo le loro vibrazioni, può cogliere ogni minima vibrazione del terreno provocata da, esempio, i passi delle persone quando camminano

    • Lista tecniche:
    Wave Motion Blast [Livello 3] [Costo: 60 PE]
    Sumire colpisce l’aria con un pugno o un calcio direzionando il colpo, creando una screpolatura nell'aria, come quando si crepa il vetro, rilasciando così un’onda d’urto che arriverà fino a 5 metri di distanza, riuscendo quindi a respingere un attacco in arrivo scaraventando indietro l’avversario e, se esso è a 3 metri di distanza da lei, causando danni per contusione.
    Danno: Medio-Grave
    Vibration Blast [Livello 3] [Costo: 55 (+ 10) PE]
    Sumire concentra l’energia dell’onda d’urto su un pugno, colpendo in modo diretto l’avversario, lo respinge all'indietro, causando danni per contusione, come fratture composte o ossa rotte nel punto in cui viene colpito.
    Danno: Medio-Grave
    Earthquake [Livello 3] [Costo: 60 PE]
    Sumire colpisce il terreno con un piede, rilasciando l’onda d’urto che provoca scosse telluriche fino a 3 metri in tutte le direzioni, sbilanciando e facendo cadere a terra il suo avversario, attorno a lei, nel raggio di 3 metri il terreno si apre creando alcune screpolature larghe e dalla profondità che varia da 50 centimetri a un metro. In cui l'avversario può rimanere intrappolato.
    Danno: Medio-Grave
    Tremor [Livello 3] [Costo: 60 PE]
    Sumire toccando l’avversario con le sue mani può rilasciare vibrazioni, facendo tremare il corpo dell’avversario, se colpito sul capo, l'avversario proverà un senso prolungato di vertigini. Provoca lividi nel punto in cui l'avversario viene colpito.
    Effetto: Stordimento Medio-Grave [3 turni]
    Pressure Explosion [Livello 3] [Costo: 40 PE]
    Sumire emana da tutto il suo corpo un intenso impulso di onde d'urto a corto raggio respingendo qualsiasi corpo fisico all'interno dell'aria d'effetto, scagliando via gli avversari e deviando proiettili o oggetti corporei di ogni tipo.
    Effetto: Protezione Danni Medio-Gravi
    Shaky Ground [Livello 3] [Costo: 60 (+10) PE]
    Sumire emana ad impulsi intermittenti continuati scariche di vibrazioni nel terreno attorno a se causando scosse a ritmo di intervalli casuali che destabilizzano l'equilibrio degli avversari. Sumire crea un area di scosse continue del terreno attorno a se, ostacolando i movimenti degli avversari. Ogni tot emette una scossa che fa tremare il terreno sotto i piedi per limitare i loro movimenti degli avversari.
    Raggio: 2.5 metri
    Effetto: Stordimento Medio-Grave [3 turni]

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    Era passato talmente tanto tempo da quando la donna era entrata all'interno del Culto che aveva perso il conto dei giorni, come le capitava spesso. Si chiedeva se lei potesse essere considerata una "veterana" tra quelle persone che annaspavano contro la natura e la legge per vari motivi. In un gruppo di terroristi era abbastanza difficile trovare una ragione per cui una madre di tre figli fosse tra le loro fila. E come aveva pensato Shinya giusto un paio di minuti prima, Reiki Kamiya preferiva eseguire gli ordini di Hanzo e collaborare con il Culto senza avvicinarsi troppo alle persone in sé. Era però difficile non rimanere incantati dalle loro eccentriche personalità, tanto da stupire pure lei quando aveva cominciato a preoccuparsi per i suoi colleghi. Era strano che sentisse quel particolare gruppo come un ritrovo di amici con la stessa passione, la stessa voglia di cambiare le cose? Si era affezionata a quelli che erano più giovani di lei, che quasi potevano essere suoi figli, mentre rispettava i suoi coetanei e li pensava spesso. Le dispiaceva vedere persone che avevano appena vent'anni macchiarsi di crimini o dover lottare contro le loro Unicità o il loro passato, solo perché quello era l'unico luogo dove sentivano di poter avere una personalità. Soprattutto verso il signor Elfin e suo figlio provava una strana preoccupazione, visto che erano gli unici con cui sentiva di avere qualcosa in comune.
    C'erano due eccezioni a quei sentimenti che provava per il resto del gruppo: Cobra e Hanzo. Il primo era semplicemente un misto tra una mina vagante ed un jolly, che si divertiva ad apparire distratto alle poche riunioni a cui partecipava. Non l'aveva nemmeno considerato come potenziale traditore di quel gruppo, ma non poteva che chiedersi come mai Hanzo permettesse alla serpe di restare all'interno del gruppo visto che, almeno ai suoi occhi esterni, sembrava poco interessato. Il secondo era fin troppo irraggiungibile ed aveva desideri fin troppo elevati per essere compreso da lei, una semplice infermiera che aveva avuto la fortuna di nascere con un Quirk utile alla sua ricerca. Reiki non saltava quasi mai le riunioni e poteva dire di essere uno dei membri più presenti, forse per rispecchiare la diligenza che aveva sul lavoro. Ascoltava con interesse le parole del professore, ma il suo pessimismo la induceva quasi sempre a trattare quei discorsi come un'irrealizzabile utopia. Quando aveva saputo della morte della madre, la donna dai capelli ramati aveva pensato che forse poteva esserci un qualche collegamento tra loro due. Entrambi avevano perso delle persone a loro estremamente vicine a causa dei Quirk ed avevano vissuto sulla loro pelle l'agonia di perderle piano piano, giorno per giorno. Aveva presto compreso però che il dottor Takashi non aveva assolutamente intenzione di arrendersi come aveva fatto lei ed anzi, ci credeva con tutto il cuore che era stato quasi trafitto dal coltello di Shinya. Non c'era niente che potesse anche solo poter instaurare un legame empatico e non si era nemmeno fatta l'illusione di pensare che avrebbe potuto trarre qualche vantaggio egoistico dalla loro collaborazione. Tutto quello che voleva Reiki era un modo per evitare che i suoi figli subissero la stessa sorte che era capitata a suo marito, quella che sembrava pendere invisibile sul loro collo da quando erano nati. Il loro progetto era finalmente partito e aveva dovuto combattere con l'estremo senso di colpa che la affliggeva ogni secondo all'interno dello zoo di Edogawa. Ma a stupire la donna non era stata tanto la posizione che le era stata affidata, ma ciò che Hanzo Takashi le aveva affidato come segreto da custodire fino a quando non sarebbe arrivato il momento. Non si chiese nemmeno "perché", considerata la naturale avversione del Quirk di Shinya al suo. Si era solo domandata come mai quell'uomo avesse deciso di aspettare, invece che di agire subito. Reiki era una donna che era spesso in balia delle sue emozioni, ma sapeva benissimo che a volte con i figli bisognava essere severi e far capire loro che stavano sbagliando. Era rimasta con il dubbio, ma in quel momento forse aveva compreso una minima parte di quell'uomo. Che Hanzo stesse soffrendo già le pene dell'inferno, nel sapere il tradimento di una persona così vicina a lui? Era ciò su cui rifletté mentre volava sopra la nuvoletta di farfalle creata da Atropos. Era veramente strano attraversare la città sopra quel mezzo di trasporto e probabilmente chiunque abitasse all'interno di qualche palazzo più alto l'aveva vista volare come se fossa una specie di principessa. Evitò di guardare giù, anche perché un pensiero terribile le attraversò la mente mentre vedeva il Palazzo Imperiale da lontano: sperava che le farfalle seguissero le istruzioni del loro creatore anche se quest'ultimo era... passato a miglior vita. Voleva salvare Hanzo, ma sperava di non arrivare troppo tardi. Le venne in mente di scuotere il tappeto di insetti come se fosse una specie di equino su cui stava galoppando, ma come se le avessero letto nel pensiero improvvisamente gli insetti presero ad andare molto, molto più veloci in direzione dell'uomo che li aveva evocati.
    Tobi e Sumire avevano contro due avversari temibili, non c'era ombra di dubbio. Il loro compito fin dall'inizio era stato tutt'altro che farsi coinvolgere in quelle faccende tra grandi gruppi criminali e scontri di ideologie, ma si trovavano ora a dover difendere sia la loro incolumità che quella dei pazienti che erano loro affidati. Nessuno sapeva perché quel Miller interessasse tanto ad Aogiri, ma sembrava quasi il vero obiettivo della coppia appena sopraggiunta. Almeno per quanto riguardava Shinya, Hanzo sembrava aver isolato l'idra velenosa richiamata dal tributo rituale del membro di Aogiri. I due dall'altro lato del muro di braccia non riuscirono a vedere l'esito di quelle frustate pericolosamente vicine a loro, la visione tagliata dal sapere se Hanzo fosse ancora vivo o meno. Restava il problema di Hayato, ora sotto il nome di Hasu, che non aveva la minima intenzione di lasciare andare i due studenti, né farli uscire vivi da quella stanza. Inoltre, Hanzo aveva appena scatenato un inferno di farfalle contro Shinya, non potendo evitare di rendere l'intera stanza un ammasso di insetti e attacchi basati su veleni letali. L'ondata di polvere emanata dal ragazzo, unita a quella del suo superiore, aveva creato un mix letale che procedeva come una bocca infinita ed affamata verso i due studenti. La forza di Tobi fece ribaltare il letto per provare a parare il colpo del loro avversario, mentre Sumire attese di vedere se quell'onda poteva raggiungerli. Purtroppo per loro, quell'attacco era abbastanza potente da poterli raggiungere e rendere vane le loro improvvisate difese. Come Tobi aveva pensato, avere tutti quei civili da proteggere era diventato un peso per i due aspiranti eroi. Il muro di Hayato si sarebbe abbattuto con violenza contro il letto, travolgendo Tobi che perse la tensione sulle gambe a causa del veleno che era in circolo per il suo corpo. La sua difesa venne quasi sbattuta via come se fosse una semplice scatola di cartone, facendo ammirare a tutti per quell'istante la forza dei due Quirk combinati. Entrambi i ragazzi videro la cresta di quell'onda di veleno inarcarsi su di loro, superandoli di diversi metri e pronta a travolgerli. In quel momento sarebbe servito un eroe, che con una folata d'aria avrebbe spazzato via quell'orribile Unicità per poi far cadere i due cattivi fuori dalla finestra. Ma non arrivò nessuno del genere e la polvere li travolse.
    La polvere li travolse ma... tutti i presenti che vennero a contatto con l'attacco di Hayato vennero "semplicemente" sbalzati via con violenza verso il resto dei letti, scontrandosi con la difesa di Tobi ed i vari corpi che stavano proteggendo. Era come se all'ultimo il danno scaturito da quell'attacco travolgente avesse perso ogni potere venefico, divenendo da uno spaventoso acquazzone avvelenato ad un semplice tifone. Tobi, Sumire ed Hayato avrebbero potuto notare che ogni angolo della stanza si stava riempendo di fiori bianchi come le lenzuola che ospitavano i pazienti, i quali sbocciavano in pochi istanti come un incantesimo. Le piante generate dal nulla sembravano in qualche modo assorbire la polvere emessa dai due membri di Aogiri, colorando i loro petali di nero come se stessero parando tutti da una maledizione. Puntando l'occhio in una qualsiasi direzione, avrebbero notato tutti che i fiori sembravano nascere solo nei punti coperti dalle farfalle appena penetrate all'interno della zona, uccidendone un gran numero ogni istante.
    Takashi-san, sono arrivata. - C'era una donna alle spalle di Hayato, a qualche metro di distanza da lui, il braccio teso nella direzione di Tobi e Sumire ma con le gambe piegate come se fosse appena arrivata dal cielo. Dire che fosse uscita dal nulla era quasi un eufemismo, anche perché sembrava vestita più per una tranquilla uscita pomeridiana che per un combattimento del genere. I suoi lunghi capelli arancioni incorniciavano gli occhi color verde, l'unica parte del viso non coperta dalla maschera a gas. Anche con il volto coperto, sembrava avere un'espressione afflitta nel guardare Hanzo Takashi. Indossava un pesante maglione bianco sporco di polvere nera, il quale le copriva anche il collo. I pantaloni erano di un colore simile, anche se era difficile capire tra lo sporco e le farfalle se fossero grigio scuro o bianco immacolato. Rimase immobile nella posizione in cui era appena arrivata, ringraziando mentalmente il capo del Culto per non averla fatta schiantare contro la finestra del palazzo come una specie di meteora. Era arrivata poco dopo la prima ondata di farfalle ed aveva visto la situazione, scegliendo di agire all'istante per togliersi ogni dubbio. Non aveva idea di chi fossero quei tre che stavano combattendo appena era arrivata, ma se poteva evitare che altro sangue si spargesse quel giorno, lo avrebbe fatto. Anche loro così giovani, anime senza una direzione precisa che semplicemente erano lì per combattere. Vide la ferita sulla schiena di Hanzo, mantenendo la calma ma facendo crucciare ancora di più il suo volto. La situazione era recuperabile, ma era molto più grave di quel che pensasse.
    Cobra... che cosa orrenda che hai fatto. - Pronunciò, alzandosi in piedi. Reiki sapeva bene il suo nome, ma decise di rivolgersi a lui con quel soprannome che aveva scelto per tutti i loro incontri. Avrebbe avuto senso dirgli qualcosa ora? No... non era qualcosa che poteva risolvere lei. Nei panni di Hanzo, si sarebbe arrabbiata moltissimo se avesse mai messo parola su come educare i suoi figli. Innanzitutto, doveva salvare i presenti. Quei ragazzi tenevano delle persone tra le braccia ed era evidente che li volevano proteggere. Quel tipo... aveva un'aria strana, ma per enorme fortuna di Reiki sembrava che la sua Unicità e quella di Shinya fossero enormemente simili. Considerato cosa poteva fare quel potere e le ferite di Hanzo, doveva eliminare qualsiasi veleno presente nell'aria. Forse avrebbe aiutato anche quelli che doveva considerare suoi nemici, ma non era qualcosa che poteva decidere lei. Per fortuna, in quel momento c'era talmente tanto materiale per i suoi fiori che in ogni momento ne morivano e ne nascevano altrettanti, allontanando il farmaco letale e le varie polveri dei membri di Aogiri. Quelle piante, come animate da vita propria, avrebbero cominciato a scuotersi livemente come colpite da una brezza inesistente.
    Respiratelo se non volete morire. - Un visibile polline dorato avrebbe cominciato a diffondersi nell'aria, curando chiunque lo respirasse dai sintomi del veleno di Shinya. Tobi e Sumire si sarebbero subito sentiti più leggeri, come se l'orribile sostanza fosse stata eliminata in maniera istantanea dal loro corpo. Arrivando sulla ferita di Hanzo, il polline generato dai fiori avrebbe fermato la copiosa perdita di sangue che marchiava la sua schiena. Al contrario, Hayato avrebbe notato che anche volendo usare la propria polvere questa doveva non solo combattere con la pesantezza di quella di Shinya, ma con una strana forza che sembrava attrarre la sua Unicità come un potente magnete. Reiki si sentì girare la testa, non era abituata quanto gli altri ad usare la propria Unicità. Ma doveva ancora curare Hanzo, ora che non era più in pericolo di vita ma ancora di fronte al vice di Aogiri. Puntando il braccio per terra, il seme di Reiki avrebbe assorbito l'energia vitale di tutte le farfalle sul pavimento. Queste morirono tutte senza poter battere ala, ma fecero spuntare una delle più belle piante create da Reiki. Un fusto vegetale sarebbe spuntato dai loro cadaveri, fornendo ad Atropos un frutto grande quanto una mela di colore arancione. Era di consistenza morbida ed era impossibile catalogarlo in una delle specie vegetali esistenti. Sarebbe bastato un morso per far sentire il sapore dolce di quel frutto nato dalla morte, fornendo però vita allo scienziato.
    Reiki Kamiya era arrivata, la spina nel fianco tanto temuta da Shinya.


    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    8
    Energia:
    560/1050
    Forza:
    275
    Quirk:
    400
    Agilità:
    350
    Spec Lab:
    //
    SPEC NAR:
    //
    Peso:
    [4]
    Scheda:
    INVENTARIO

    TECNICHE USATE:
    ✾ A beautiful house, for our family [x1]
    ✾ Rockabye, baby [x1]
    ✾ Asclepia [x1]

    TECNICHE PERSONALI:
    Asclepia [Livello 4] [Costo 100]
    Dai fori presenti sulle braccia Reiki pianta un seme nel in un essere vivente. Il processo è indolore e può passare inosservato, più come la sensazione di avere qualcosa addosso. Dopo un turno la pianta cresce fino a sbocciare in un fiore arancione, che può essere ingerito per ripristinare una parte dei propri danni. Il processo di assorbimento causa danni all'organismo e applicazioni continue possono privare un essere vivente della vita.
    Danno: Grave
    Effetto: Se il fiore viene ingerito ripristina metà dei danni presenti attualmente sul personaggio che lo consuma.
    Raggio: 7m.

    Twinkle, Twinkle, Little Star [Livello 4] [Costo 70]
    Reiki lancia un seme verso un nemico, il quale fa spuntare un fiore che immette una sostanza stordente e che inibisce i sensi quando immessa nel corpo. Un senso di stanchezza generale viene avvertito in chiunque subisca questa tecnica.
    Effetto: Applica Sonnolenza per 3 turni.

    Raggio: 7m.
    Rockabye, baby [Livello 2] [Costo 40]
    Da dei fiori spuntati in precedenza sul terreno o su degli esseri viventi, Reiki emette un polline curativo in grado di curare numerosi effetti negativi su chiunque lo inali o venga toccato da esso.
    Effetto: Cura Paralisi, Sanguinamento, Avvelenamento.
    Gardening [Livello 4] [Costo 100]
    Reiki è in grado di generare un grande terreno di fiori, fino a quando ha del materiale per piantare i suoi semi. In una vasta area attorno a sé fiori alti fino a due metri coprono ogni spazio disponibile. Anche questi fiori possiedono proprietà curative, anche se in misura minore.
    Effetto:I fiori, se ingeriti, curano dai Danni Medi e diminuiscono gli altri di due step.
    A beautiful house, for our family [Livello 4] [Costo 70 + 30]
    Reiki non è rimasta nel Culto senza imparare nulla. Sapendo gli effetti mortali del farmaco, ha creato una tecnica che può ricoprire un'intero edificio se necessario. Usando degli esseri viventi può far spuntare degli splendidi fiori color bianco che purificano l'aria e la rendeono respirabile, proteggendo una grossa area da qualsiasi veleno ed effetto negativo che viene trasportato dall'aria. Inoltre, ogni tecnica offensiva che utilizza l'aria come proprio mezzo principale (come polveri o correnti d'aria) vengono indebolite o annullate. Mano a mano che i fiori assorbono la sostanza negativa, si colorano sempre di più di nero fino ad appassire. I fiori possono essere comunque distrutti.
    Che cosa ci faccia un membro del Culto con un'abilità in grado di eliminare gli effetti del farmaco, è un mistero.
    Effetto: Protegge l'area circostante da effetti negativi. Qualsiasi tecnica che utilizza l'aria come mezzo può solo infliggere Danni Lievi, a meno che l'utilizzatore non superi con il suo attacco la statistica QUIRK di Reiki.


    EQUIPAGGIAMENTO:
    Maschera Antigas
    Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.


    ABILITÀ:
    Garden of the Sinners
    Reiki è estremamente collegata alle piante che genera e riesce ad avvertire quando vengono distrutte. Fino a quando un essere vivente è sotto l'effetto di una delle sue tecniche, lei è in grado di avvertirne la posizione in un raggio di 1km e può determinarne lo stato di salute.

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    CITAZIONE
    Tobi, Sumire e Hanzo vengono curati da Avvelenamento e Sanguinamento. Sonnolenza persiste. Tobi e Sumire subiscono Danni Medi.

    Ordine post: Shinya, Hayato, Tobi, Sumire, Hanzo.
     
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    Shinya si era mentalmente preparato ad una controffensiva di Hanzo. Sapeva che l'uomo era altruista fin nel più profondo midollo del suo animo: era il suo opposto, ed avrebbe sempre fatto del suo meglio per salvare tutti. Anche delle persone che probabilmente non se lo meritavano affatto, proprio come lui.
    Sapeva che si sarebbe posto a difesa degli altri, esattamente come fosse una muraglia, ultimo baluardo contro un'invasione nemica, includendo anche Hayato nel farlo, ma intrappolando gli studenti della Yuuei fra due pericolosissimi fuochi.
    Sì, purtroppo la differenza sostanzialmente stava lì. Si vedeva quando una persona era abituata a combattere e quando una non lo era. Gli unici vanti di Hanzo, a confronto con l'uomo dai capelli nero pece, erano l'avere un'unicità forte ed un carisma invidiabile, ma ciò si fermava lì. Aveva tanti talenti, ma gliene mancava uno fondamentale che, in uno scontro senza alcuna unicità, se avessero dato ad entrambi un coltello ed avessero detto loro di affrontarsi così, avrebbe fatto vincere Shinya a mani basse: la comprensione del campo di battaglia.
    Shinya aveva molte risposte per Hanzo, tristemente però non tutti gli ultimi incontri sono fatti per dialogare. Inoltre, lui era una specie di parassita che aveva giocato ad essere l'ombra di qualcun altro per tutta la vita, anche se avesse tentato di spiegare, nessuno avrebbe colto ciò che lui vedeva di diverso fra il Culto di Hanzo ed Aogiri. Non si era pentito neanche per un istante della sua vita di averlo seguito, ma... era giusto che tornasse da dove era venuto. La luce non faceva per lui.
    Shinya vide Hanzo ergersi in tutto il suo splendore e si sentì fremere. Lo sguardo acceso, luminoso e fiero.
    Ah, era davvero... meraviglioso.
    Quasi come guardare una Divinità.
    Un rumore di vetri infranti fece riversare una miriade di farfalle azzurre nella sala del Palazzo Imperiale.
    E lui, poteva sconfiggerla, una Divinità?
    No, la risposta era ovviamente negativa. Lo sapeva perché l'aveva creata lui, e perché era allo stremo delle sue forze, dopo giorni che usava ininterrottamente il suo quirk. Sapeva di non poter fronteggiare un'offensiva simile, ma ciò non gli avrebbe impedito di evitarla. Ruotò un braccio verso di sé e le teste dell'idra spalancarono le fauci schiantandosi a terra.
    Il suolo tremolò appena e la sabbia della palude si sollevò da terra in una nuvola di polvere scura. Nella nebbia, le farfalle si lanciarono addosso alla belva nel punto in cui si trovava Shinya, il rumore del loro frenetico sbattere d'ali a sovrastare qualsiasi altra cosa. La bestia si dimenò, come un elefante attaccato da una miriade di formiche, inarcando i lunghi colli verso l'alto ed agitando le zampe e la coda tanto da colpire molti dei mobili presenti, ma - da ultimo - stramazzò al suolo come colpita a morte.
    Nei pochi secondi di silenzio che seguirono tutti ebbero modo di notare varie cose: Shinya era sparito, la polvere dell'onda di Hayato che aveva travolto i ragazzi era tornata a far parte della palude, Hanzo sembrava ormai senza forze, i civili che i due eroi avrebbero dovuto proteggere erano finiti equidistanti fra loro ed il ragazzo di Aogiri, il rumore si era quietato, l'aria si era fatta più leggera ed alle spalle di Hayato era comparsa una donna dai capelli arancioni.
    La voce di Reiki risuonò candida come quella di un angelo dal cielo. Candida ed estremamente sgradevole per Shinya. Il Vice di Aogiri riemerse poco lontano da Hanzo, dai flutti delle sabbie dove la carcassa dell'idra si era accasciata e dove ora si stava sciogliendo, ed il suo sguardo fu subito per la donna che aveva messo piede nell'enorme sala.
    Sembrava affaticato, i capelli neri sempre più chiari, aveva un graffio sulla guancia sinistra ed il lungo kimono strappato in due punti, spalla e fianco destro, sotto i quali si intravedevano quelle che sembravano delle profonde ferite dalle quali colava del sangue. Eppure si teneva in piedi come nulla fosse, e scrutava la donna arancione con un sorriso sghembo.
    La verità era che Shinya non era mai veramente sparito nel nulla: quando le farfalle di Hanzo lo avevano attaccato, si era solo fatto inghiottire dell'idra, come un mostro delle fiabe, per confondere gli insetti e toglier loro un obiettivo preciso. Beh, alcune lo avevano colpito sì, ma era stato un compromesso accettabile per non ritrovarsi pieno di buchi. E poi era arrivata Reiki-san. Aveva sperato di non dover presenziare a quella riunione, ma probabilmente aveva perso un po' troppo tempo alla Pagoda.
    La sabbia scura abbandonò le sue vesti, e Shinya spostò lo sguardo da Reiki al proprio kimono, lasciandosi sfuggire un sospiro deluso. Era uno dei suoi preferiti e se prima pensava sarebbe bastato lavarlo per ripulirlo dal sangue di Hisoka, adesso era completamente da buttare.
    «Dici? – intonò, mellifluo, il più giovane fra i tre, sentendo la voce della donna accusarlo del suo tradimento. – Preferisco chiamarla "coraggiosa".» mormorò, sollevando lo sguardo.
    Non approfondì, non era il momento giusto per parlare, ma in quella stanza riteneva quasi al suo livello solamente Hanzo. Era ovvio che si riferisse al fatto che ci voleva senza dubbio tanto coraggio per uccidere delle persone a sangue freddo, unicamente per lo scopo di raggiungere dei propri obiettivi. E beh, Shinya era capace di farlo; Hanzo forse, ma non a cuor leggero; Reiki no; i due studenti nemmeno; Hayato.... forse ci potevano lavorare, ecco.
    Shinya si passò una mano sulla guancia, sfiorandosi il taglio, e fece lo stesso con quello sul fianco. Ai suoi piedi si era formata una piccola pozzanghera di sangue, ad un esterno era difficile stabilire l'entità delle ferite, ma stava perdendo un sacco di sangue. Shinya percepiva un po' di stanchezza, ma oltre quello non sentiva niente. Come al solito. Avrebbe potuto premere all'infinito sulle ferite, forse anche infilarsi una mano nello stomaco e non avrebbe comunque sentito niente.
    In netto contrasto con quel miasma nerastro che permeava l'aria, una lieve e sottile polverina dorata prese a diffondersi nell'ambiente circostante sanando l'atmosfera ed assorbendo le tossine presenti. Shinya si limitò ad osservare: quello per lui era il gong che segnava la fine dei giochi.
    Avrebbe dovuto sentirsi frustrato, forse irritato per aver fallito, eppure - in qualche modo - andava bene così.
    Da una parte era davvero contento di non aver dovuto uccidere Hanzo. Nel suo modo distorto di voler bene alle persone, Shinya aveva davvero voluto bene ad Hanzo, e gliene voleva ancora. Dal suo punto di vista ucciderlo era solo salvarlo da un fardello troppo grande che l'uomo aveva scelto di portarsi sulle spalle. Era certo che Eris avrebbe capito.
    In fin dei conti quel che contava era fermare il suo piano.
    Improvvisamente un gran numero di farfalle presenti nella sala caddero a terra, morte, ed al loro posto prese vita il fusto di una pianta. Shinya sorrise.
    «Ahw, pensi di poterlo fare anche per me?» mormorò, con un velo d'ironia, rivolto a Reiki. Gli sarebbe piaciuto studiare a fondo quel particolare quirk che dava e toglieva la vita, in altre circostanze. Ora però doveva solo andarsene perché Reiki Kamiya era veramente la sua nemesi, rimanendo lì sarebbe morto ed avrebbe fatto catturare il piccolo Hayato. Era buffo, no? Una semplice infermiera che spaventava lui, un Vice di Aogiri!
    Shinya si mosse, e si avvicinò ad Hanzo, ignorando tuttavia il frutto arancione che era spuntato dal ramo e gli gettò le braccia al collo. Senza cattive intenzioni questa volta, lo stava solo abbracciando.
    Non era mica così cattivo come lo vedevano gli altri.
    «Hanzo-san... Sono felice di esser stato io a fermare il tuo folle piano, sai? – mormorò, soave, prima di lasciarlo andare ed indietreggiare di qualche passo. – Exitus acta probat.»
    Il fine giustifica i mezzi. Probabilmente la sua pronuncia era pessima, ma era l'unica frase che Shinya aveva mai imparato fra le tante che Hanzo aveva provato ad insegnargli in quella lingua che tanto amava. La ripeteva spesso ed a Shinya era rimasta impressa nel giorno in cui lo aveva accompagnato fuori dal laboratorio di Matsumoto, un campione del farmaco, che era diventato la base di tutto quello, fra le mani.
    A quanto aveva memoria, non ricordava di aver mai dato un vero abbraccio ad Hanzo e... no, probabilmente nemmeno quello era vero. Era il suo bacio di Giuda. Ed il suo tradimento era come un atto di estrema fedeltà, pari al sacrificio di Gesù necessario per la redenzione dell'umanità.
    Shinya indietreggiò ancora, si portò una mano alle labbra, per soffocare un colpo di tosse - il veleno, lui non aveva respirato la cura di Reiki - ed a quel punto volse lo sguardo cremisi verso il suo pupillo. Ebbe solo un momento per chiedersi se un tempo anche Hanzo lo avesse visto come lui ora vedeva Hayato un animale da compagnia, non vi illudete, e sospirò.
    Stava per fare una cosa estremamente sgradevole, ma non aveva altra scelta, considerando che non aveva la più pallida idea di dove fosse Valerio.
    «Hasu. Concentrati, andiamo!» ordinò, senza aggiungere altro, e sparì, esattamente come era arrivato. Il miasma nero cominciò a disfarsi da solo. Hayato adesso aveva due scelte di fronte a sé. Andarsene immediatamente o tentare il suo ultimo tentativo di rapire Benjamin Miller. Il ragazzo biondo si trovava a terra, steso su un fianco, equidistante fra lui e i due studenti della Yuuei. Era un azzardo? Chissà.
    La polvere di Shinya era sempre lì.


    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    8
    Energia:
    160/1050
    Forza:
    250 125
    Quirk:
    400 200
    Agilità:
    338 169
    Farmaci:
    SS+
    Medica:
    SS+
    Peso:
    [5]
    Scheda:
    QUIRK & INVENTARIO
    TECNICHE USATE:
    ✧ Chaos Tide [mantenimento]
    ✧ Logos Eater [mantenimento]
    ✧ Dark Divine Core [x1]
    ✧ Black Fate [x1]

    STATUS:
    ✧ Avvelenamento [Medio] -- [5/10]
    ✧ Sonnolenza
    ✧ Danni molto gravi: fianco, spalla

    HANZO'S BLESSING:
    Data l'alta concentrazione del farmaco e la sua dubbia natura, il raggio d'azione di Shinya è esteso a 15 metri.

    QUIRK:
    Limbo [Emitter Quirk]
    Shinya è in grado di generare una strana specie di sabbia scura, che ricorda per certi versi dei granuli di catrame. A dispetto di ciò, questa sostanza è molto leggera e sembra avere una densità simile a quella dell'aria, indi per cui si comporta esattamente come i pesci si comportano in acqua. Shinya è in grado di generarla a partire dai suoi capelli: molto più lucidi e setosi del normale, infatti, crescono ad una velocità molto maggiore rispetto alla media.
    Questa sabbia è abbastanza fine, ma può essere aggregata a formare qualsiasi genere di costrutto, anche se essi non paiono molto adatti a sopportare urti o colpi massicci e tendono a disgregarsi facilmente in virtù del fatto che non sono in grado di formare legami molecolari fra loro e l'unico modo in cui possono rimanere aggregati pare essere sotto il controllo diretto di Shinya.
    La proprietà singolare del quirk, tuttavia, è un'altra. Essendo, appunto, molto fine, la sostanza, è molto adatta ad essere ingerita o respirata e, se ciò avviene, ha - sul corpo umano come su quello animale - lo stesso effetto che avrebbe un anestetico.
    Con anestesia si indica in generale l'abolizione della sensibilità, della coscienza e del dolore, associato a rilassamento muscolare. La sabbia di Shinya agisce allo stesso modo: deprime il sistema nervoso centrale e lo priva dello stato di coscienza. Ovviamente l'effetto varia a seconda del come essa viene in contatto con l'organismo e della quantità, ma il denominatore comune è lo stesso. Sembra molto simile alla morfina.
    ANCHOR (Arisu)
    ANCHOR — Quirk di rilocazione. Il suo funzionamento è piuttosto basico: permette di usare una persona come ancora per spostarsi nello spazio fisico.
    Nonostante l'apparente utilità possiede numerose controindicazioni:
    1) L'utilizzatore deve conoscere la persona da utilizzare come ancora e provare per essa dei forti sentimenti, positivi o negativi che siano.
    2) Lo spostamento può avvenire solo nelle immediate vicinanze della stessa. Se la connessione all'ancora è debole lo spostamento non può avere successo e fa percorrere solamente un terzo del tragitto nella direzione in cui l'ancora si trova. Più è forte la fiducia che si prova nella propria ancora più lo spostamento sarà preciso e vicino ad essa.
    3) Usare il quirk richiede una notevole concentrazione, in quanto l'attenzione deve essere focalizzata unicamente sull'ancora; la rilocazione non richiede molte energie, ma è impossibile avere più di un'ancora contemporaneamente, e cambiarla è estremamente dispendioso.
    4) Il range del quirk è virtualmente infinito, ma per essere usato bisogna che l'utilizzatore sia a conoscenza della posizione della propria ancora prima di tentare di spostarsi. Se la posizione non è conosciuta bisogna aver avuto un contatto con l'ancora nei venti minuti antecedenti lo spostamento e la distanza non deve superare i 20 chilometri.
    5) È possibile portare oggetti o persone con sé soltanto se essi sono a contatto con il proprio corpo e se si possiede almeno un terzo della propria energia totale. I vestiti e l'equipaggiamento base che si possiedono quando si sceglie la propria ancora sono esclusi dal conteggio.
    Peso: [1]

    TECNICHE
    Dark Divine Core — Consente di scegliere una persona come propria ancora o cambiarla se se ne possiede già una.
    Costo: 50
    Black Fate — Usando la propria ancora come riferimento è possibile spostarsi nello spazio fisico, secondo le regole indicate precedentemente.
    Costo: 20
    Hedonism — Estendendo il potere del quirk ad un oggetto o una persona aggiuntiva è possibile portarlo/a con sé durante la rilocazione.
    Costo: 70

    TECNICHE PERSONALI:
    Chaos Tide [Livello 4] [Costo 100 + 40]
    Shinya genera una sorta di palude di sabbia simil catrame che ricopre il suolo, usando sé stesso come epicentro. La sabbia è appiccicosa e rende i movimenti difficoltosi per chi ci cammina sopra o in mezzo, ma al di là di questo non ha particolari effetti. Se non avete mai provato l'ebbrezza di sprofondare in delle sabbie mobili, questa sarà certamente la prima volta. Essendo la palude assoggettata al suo controllo, se si sposta questa lo segue.
    Raggio: 5 metri
    Effetto: Dimezza i costi di tutte le sue altre tecniche finché rimane attiva.
    Pandemonium [Livello 4] [Costo 70]
    Tecnica che può essere usata solamente quando Chaos Tide è attiva. La palude diventa come "viva" e reagisce alle vibrazioni, come un campo minato, se qualcuno ci cammina sopra, nel giro di un secondo numerosi spuntoni affilati si alzano in corrispondenza della superficie stimolata (e del metro immediatamente attorno) trafiggendo brutalmente qualsiasi cosa vi si trovi sopra.
    Danno: Grave. Può applicare [Sanguinamento]
    Asphyxia [Livello 4] [Costo 80 + 30]
    Eccedere nell'utilizzo delle cose non fa mai bene. Nemmeno quando si tratta di anestetici, perché diventano tossici per l'organismo e si rischia di morire di overdose. Con questa tecnica Shinya rende una porzione qualsiasi della sua sabbia creata in precedenza altamente tossica, e se essa entra a contatto con il sangue o viene respirata, inibisce completamente prima il senso del dolore, poi il senso del tatto, ed a lungo andare provoca la perdita di coscienza che può condurre alla morte dell'individuo.
    Danno: Avvelenamento [Grave] - se non curato entro dieci turni conduce alla morte, se sotto forma gassosa infligge avvelenamento [Medio] anche all'utilizzatore.
    Nega Genesis [Livello 4] [Costo 80 + 30]
    Tecnica che può essere usata solamente quando Chaos Tide è attiva. Se delle persone o oggetti vi sono immersi, la sabbia di arrampica addosso ai malcapitati fino a raggiungerne metà della figura (in caso delle persone, quindi, il busto) e si solidifica impedendone qualsiasi altro movimento fino a che non si sgretola o il proprietario del quirk non rilascia la tecnica.
    Blocco: 4 turni
    Dark Star's Eyes [Livello 4] [Costo 70]
    Tecnica difensiva delle più semplici esistenti. Un muro in grado di bloccare qualsiasi forma di attacco, sia esso fisico o elementale. Si alza da terra a circa mezzo metro da Shinya (o da un punto qualsiasi se la palude è attiva) e sparisce dopo aver protetto dall'attacco. Già, molto banale. Infatti, per rendere un po' più scenico il tutto Shinya ha deciso di dare a questo scudo la forma di un gigantesco occhio circolare di tre metri di diametro, che solleva la palpebra scrutando gli artefici dell'attacco.
    Resistenza: Grave
    Annihilation Wish [Livello 4] [Costo 70]
    A partire dai propri capelli, Shinya genera dieci kunai affilati e solidi, di circa venti centimetri. Può scagliarli contro un eventuale avversario oppure usarli semplicemente in prima persona.
    Raggio: 7 metri
    Danno: Grave
    Oblivion Correction [Livello 4] [Costo 100]
    Il vero scopo della sabbia di Shinya è essere un anestetico. Se inalata provoca intorpidimento generale e inibisce completamente la sensazione del dolore. Shinya sfrutta questo fatto generando una densa cortina di fumo nero che ha lo scopo di intontire gli avversari, oltre che rendere meno visibile la propria figura, visto che lui, essendo immune al proprio quirk, vi si può muovere all'interno senza alcuna difficoltà.
    Raggio: 3 metri
    Status: Sonnolenza
    Logos Eater [Livello 4] [Costo 90 + 40]
    Shinya genera una grande quantità di sabbia e la modella fino a fargli assumere la stessa forma di una sorta di animale mitologico, alto tre metri e largo due: un'idra a tre teste. Il mostro non ha ovviamente volontà propria e Shinya lo controlla tramite il movimento delle dita. Proprio come l'idra di Lerna se una testa viene tagliata al suo posto ne crescono due. L'idra può mordere o colpire con una delle sue teste o la coda.
    Raggio: 3 metri
    Danno: Grave

    ABILITÀ:
    Chrȳsāōr
    Shinya ha, col tempo, imparato a regolare le varie quantità e i dosaggi del proprio quirk a seconda dell'uso che ne vuole fare, anche sperimentandoli proprio su sé stesso. Il suo organismo ha reagito di conseguenza, evolvendosi ed ha cominciato a mantenere sempre una certa dose di sabbia nel sangue, motivo per il quale, ad oggi, Shinya ha finito per sviluppare una totale immunità al proprio quirk ed una resistenza naturale alla maggior parte dei farmaci. Il suo organismo processa in automatico qualsiasi sostanza chimica e la neutralizza. Ciò lo rende immune agli status [Avvelenamento], [Paralisi], [Stordimento] e [Sonnolenza] se l'agente che lo causa è chimico.
    Effetto collaterale: ormai è anche privo della capacità di provare dolore.

    EQUIPAGGIAMENTO:
    Mikazuki [Tessen] [Offensivo/Supporto]
    Mikazuki è un Tessen di circa quaranta centimetri di raggio dal quale Shinya non si separa quasi mai. Le stecche sono in ferro nero e superano leggermente il pavese color rosso vivo, terminando in delle punte acuminate e taglienti, rendendolo un'arma adatta per poter essere usata a distanza ravvicinata. Da chiuso è sfruttabile anche come una sorta di asta, mentre da aperto è ottimo per difesa e, con movimenti studiati, le punte fungono da arma da taglio.
    Danno: Medio-Grave
    Peso: [2]
    ARISU [DISQ]
    Contiene ANCHOR.
    JANE [DISQ]
    ??????
    Peso: [1]
    LOUISE [DISQ]
    ??????
    Peso: [1]
    MIKOTO [DISQ]
    ??????
    Peso: [1]
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    CITAZIONE
    Se vuole, Hayato può fare il suo ultimo tentativo di rapire Benjamin e l'esito sarà dato con il post di Hanzo! Altrimenti può semplicemente concludere il post con il suo tentativo di teletrasporto! Siamo agli sgoccioli, non temete!
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    HAYATO ONO
    La situazione stava rapidamente prendendo una piega pericolosa, sia per Shinya che per Hayato.
    Se da un lato il biondino riuscì, con la propria onda, a colpire e respinger via Tobi e Sumire, dall’altro lato Hanzo riuscì senza particolari difficoltà ad abbattere la bestia evocata dal Vice attraverso una tecnica tanto spettacolare quanto pericolosa, sfruttando un mare di farfalle che penetrarono attraverso le finestre del Palazzo. Per un attimo, tra l’altro, Hayato non riuscì neanche a percepire per bene la posizione del proprio Superiore, dal momento che la propria visuale era stata ricoperta da quello stormo azzurro.
    Il Consigliere si guardò attorno, per un attimo smarrito, attendendo che Shinya potesse far ritorno, mentre l’onda che aveva innalzato poco prima tornava a mescolarsi con il resto di quella coltre sabbiosa e scura.
    Ciò che sentì da lì a poco, però, sarebbe stato un tono di voce femminile. No, non sembrava essere quello di Sumire e tra l’altro proveniva dalle sue spalle: il Consigliere si voltò rapidamente, constatando la presenza di una donna.
    Contemporaneamente, Hayato ebbe modo di accorgersi che in sala era comparsa una moltitudine di fiori che sembravano emanare della strana sostanza. Come a rendere quel quadro ancora più sinistro, le farfalle iniziarono a morire una dietro l’altra.
    Possibile che quello fosse il Quirk di cui stesse parlando Hanzo poc’anzi?
    Sembrava una donna estremamente semplice e non era neanche in vesti particolarmente belliche; se l’avesse vista in altre circostanze, Hayato avrebbe ipotizzato che fosse una semplice civile.
    Fu soltanto allora che Shinya riapparse, cosicché l’attenzione del biondino tornò tutta su di lui: ciò che vide non gli piacque affatto. Il Vice presentava due vaste ed evidenti ferite, una sul fianco ed una sulla spalla, ed erano anche parecchio sanguinolente.
    Stava perdendo sangue. Troppo sangue, da ciò che aveva la possibilità di vedere.
    Eppure non era cambiato di una virgola.
    Era sempre Shinya Ichinose, l’uomo imperturbabile, elegante e composto che aveva avuto modo di conoscere.
    E quelle persone avevano osato infangare la sua figura in quel modo.
    Inammissibile.
    Hayato tenne fisso lo sguardo sul Vice, intervallandolo di tanto in tanto su Reiki, come se volesse tenerla d’occhio.
    Mentre Shinya intrattenne quella breve conversazione con Hanzo, nel frattempo, Hayato provò a pensare.

    Sì, approfittò di quei secondi per riflettere.
    Era strano come, anche in circostanze come quelle, fosse riuscito a mantenere la calma come suo solito. Era sempre stato convinto di non poter fronteggiare situazioni di quella portata, di dover sempre rimanere nell’ombra e agire come un topo di fogna.
    Evidentemente quel tempo era giunto al termine.
    Sì.
    Stava lavorando con un Vice, ormai, e in quanto tale doveva dimostrar lui di essere capace.
    Aogiri era un albero, composto da una moltitudine di rami e di foglie.
    Eppure Shinya aveva scelto lui.
    Che l’avesse scelto per utilizzarlo come carne da macello, come pedina o per altri loschi fini, ad Hayato non importava nulla.
    Chiunque (o quasi) all’interno di Aogiri sapeva che esisteva una solida gerarchia e chiunque sapeva che un Vice aveva dei sottoposti e che questi dovesse obbedire ai propri ordini.
    Era il compromesso per far parte di Aogiri: cedere la propria umanità nelle mani di qualcun altro. Se le cose fossero andate bene si sarebbe entrati in possesso di gloria, altrimenti della morte.
    Era un rischio che si doveva correre, un rischio necessario.
    E, benché Hayato ci avesse messo un po’ di tempo per avere le idee chiare, alla fine lo aveva capito.
    Aveva capito che l’Albero poteva rappresentare per lui la chiave per raggiungere la propria bramata pace.
    E che avrebbe corso qualsiasi rischio per esso.
    «Sì, signore.»
    Annunciò, quando Shinya gli aveva detto che sarebbero andati via.
    Non c’era tanto che potesse fare per portarsi via Benjamin.
    Reiki era lì.
    Nonostante li avesse colpiti, Tobi e Sumire non dovevano aver subito ripercussioni particolarmente gravi e sarebbero stati in grado di attaccare Hayato, se questo avesse tentato di avvicinarsi al ragazzo dai capelli biondi.
    Era finita, doveva andar via di lì e anche in fretta.
    Una coltre di polvere scura avrebbe rapidamente avvolto Hayato, come se questo stesse andando via esattamente come era apparso in quella sala: cosparso di polvere.
    «Vorrei dire che stato un piacere conoscervi ma non è così~»
    Disse, in tono di voce giocoso, cordiale, rivolgendosi principalmente a Tobi, Sumire ed Hanzo, per poi indirizzare un cenno con del capo a Reiki.
    «Spero avremo la possibilità di ritrovarci~»
    Continuò, rivolgendo quelle parole alla donna, prima che la polvere nera inghiottisse totalmente Hayato.

    Un istante.

    Gli sarebbe bastato un solo istante.

    Un attimo di respiro.

    Un attimo in cui chiunque in quella stanza avesse potuto ritenere che Hayato fosse andato via, dal momento che era comparso allo stesso modo con cui si stava prestando a sparire.

    No.

    Non stava accumulando polvere per volatilizzarsi.

    Da quella nube di polvere tossica sarebbe spuntata fuori quella che parve in tutto e per tutto un’ombra.
    Ma non era propriamente così.
    Quello era semplicemente Hayato che era finito in groppa a Powder Monster (un utilizzo di certo poco consueto, ma adatto per percorrere distanze in breve tempo).
    Una creatura di polvere che il Consigliere aveva generato direttamente attorno e sotto di sé, nel tentativo di far sembrare ai presenti tutt’altro.

    Il mostro di polvere era più grande e più veloce del normale, probabilmente per l’utilizzo della polvere di Shinya, e scattava fulmineo in direzione del corpo del ragazzo dai capelli biondi, attraverso movimenti che sembravano in tutto e per tutto dismetrici, disordinati, simili a quelli di una belva assetata di sangue, ma che in realtà erano ben indirizzati ed orientati verso Benjamin.

    Era probabile che Tobi, Sumire, Hanzo (che tra l’altro sembravano anche esser guariti dal veleno e dalle ferite, nel caso del membro del Culto) - o chiunque altro - se si fosse accorto in tempo - avesse provato ad attaccarlo: in quel caso Hayato avrebbe fatto affidamento sulla resistenza della sua tecnica, che non era poi così semplice da abbattere, soprattutto con l’ausilio del materiale fornito da Shinya.
    Era estremamente complesso tenere compatta tutta quella quantità di polvere e compiere movimenti del genere, ma non poteva assolutamente permettersi di sbagliare.
    Gli occhi di Hayato erano sbarrati, fissi sull’obiettivo, ma nel frattempo stava già rivolgendo i propri pensieri a Shinya: sarebbe dovuto sparire da lì a qualche istante dopo sia che fosse riuscito a recuperare Benjamin che non.

    Se tutto fosse andato secondo i piani, il biondino sarebbe giunto in prossimità del corpo del ragazzo e l’avrebbe velocemente toccato.
    «Dimenticavo~»
    Avrebbe detto, quindi, nel caso in cui fosse riuscito a raggiungere il corpo di Benjamin nel minor tempo possibile, per poi sparire nel nulla insieme a lui, nella speranza di raggiungere subito Shinya.
    Nel caso in cui non ci fosse riuscito, il biondino se ne sarebbe fatto una ragione e non avrebbe insistito, tentando in quel caso di teletrasportarsi via da solo: intrattenere una lotta, in quelle condizioni, sarebbe stato estremamente svantaggioso per lui.

    Eppure, aveva dovuto provarci.
    Per Shinya.
    Per sé stesso.



    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    5
    Energia:
    355 105
    EXP:
    50/900
    Forza:
    112
    Quirk:
    195
    Agilità:
    93
    Peso:
    3/4
    Denaro:
    4850¥
    Cronologia:
    INVENTARIO

    TECNICHE USATE:

    - Powder Monster x1 (Aogiri Roots → Danni Gravi, Demolito da Due Danni Gravi o Un Danno Molto Grave).

    - [ANCHOR] Hedonism x1
    Estendendo il potere del quirk ad un oggetto o una persona aggiuntiva è possibile portarlo/a con sé durante la rilocazione. Costo: 70 PE.

    - [ANCHOR] Black Fate x1
    Usando la propria ancora come riferimento è possibile spostarsi nello spazio fisico, secondo le regole indicate precedentemente. Costo: 20 PE.

    DANNI: Danni Lievi Petto (ricordino di Hisoka).

    TECNICHE PERSONALI:
    Powder Wave [Livello 3] [Costo: 50 PE]
    Hayato sfrutta la polvere circostante per creare un'onda che scaglia direttamente verso l'avversario. L'intento può essere quello di travolgerlo, allontanarlo o ferirlo. L'onda può anche essere raccolta tutt'attorno ad Hayato, come per racchiuderlo in una cupola, per poi espandersi per tutta l'area circostante a partire dal proprio corpo.
    Costo: 50 PE.
    Danno/Effetto: Medio-Grave. L'effetto consiste nel colpire il nemico con un attacco ad ampio raggio, per il quale non si necessita di un contatto ravvicinato (limite 5 metri).
    Powder Monster [Livello 3] [Costo: 70 + 20 PE]
    Questa tecnica di creazione permette di generare , attraverso la manipolazione della polvere, una sorta di mostro (e ovviamente controllarlo). Tale mostro sarà di forma ovoidale, dotato di quattro arti e stazionerà su due di essi; non ci sarà alcuna separazione tra testa e tronco, occhi e bocca saranno distribuiti sull'unica massa di cui è composta la creatura. La consistenza del mostriciattolo sarà abbastanza morbida, ad eccezione degli artigli e dei denti (entrambi allungati e affilati) che saranno prettamente rigidi. Il colore dipende dalla polvere che si è utilizzata per la creazione, quindi non è fisso. L'altezza del mostro non supererà il metro e mezzo. Se il mostriciattolo subisce un danno superiore a quello che è in grado di infliggere (Grave, in questo caso, o semplicemente due Medio-Grave di seguito) viene distrutto e dovrà essere ricreato.
    Costo: 70 PE + 20 di Mantenimento.
    Danno/Effetto: Creazione capace di indurre danni Medio-Gravi. Il controllo della creatura sarà possibile solo nei limiti dei 5 metri.
    Powder Stone [Livello 3] [Costo: 50 + 20 PE]
    Hayato spiralizza una certa quantità di polvere attorno al proprio braccio, a partire dalla spalla fino alla mano: una volta raggiunta la mano, la polvere si estende oltre di essa e si compatta a formare un grosso artiglio affilato lungo un metro. Gli effetti si esplicano attraverso un'arma fatta in polvere che può essere sfruttata per provocare lesioni da taglio Medio-Gravi.
    Costo: 50 PE + 20 di Mantenimento.
    Danno/Effetto: Attacco ravvicinato, Danni Medio-Gravi.
    Powder Shield [Livello 3] [Costo: 60]
    Hayato sfrutta la polvere dispersa nell'ambiente per generare uno scudo sferoidale tutt'attorno al proprio corpo che lo protegge da eventuali danni. I legami tra le particelle di polvere vengono rafforzati cosicché lo scudo possa mantenere una consistenza prevalentemente ben solida. Il diametro della circonferenza proiettata sul terreno può raggiungere un massimo di 3 metri e può proteggere da danni Medio-Gravi.
    Costo: 60 PE.
    Danno/Effetto: Protezione da Danni Medio-Gravi.
    Powder Vortex [Livello 3] [Costo: 65]
    Hayato genera un tornado di polvere tutt'attorno all'avversario con l'intento di accecarlo e fargli inalare le particelle contenute nella polvere stessa, così da provocargli temporanei disturbi respiratori.
    Costo: 65 PE.
    Danno/Effetto: Stordimento (Raggio 2,5 m).
    Powder Explosion [Livello 3] [Costo: 60 + 20 PE]
    Affinché questa tecnica possa realizzarsi è necessario che il tipo di polvere utilizzato sia combustibile.
    Hayato modella la polvere così da poter ricreare piccole creature alate (farfalle, volatili, pipistrelli). Tali creature saranno costituite da un involucro esterno di polvere di consistenza compatta, mentre al loro interno conterranno una cavità occupata da particelle che si muovono senza sosta. Quando l’utilizzatore lo decide, la polvere combustibile all’interno dei ‘modellini’ inizierà a spostarsi in maniera rapidissima, cosicché le particelle che la compongono inizieranno ad urtare l’una contro le altre generando una reazione di calore che indurrà, sostanzialmente, un’esplosione. A partire dal punto in cui avverrà la detonazione, l'esplosione si espanderà per 2 metri. Il raggio della tecnica è di 3 metri.
    Costo: 60 PE + 20 di Mantenimento.
    Danno/Effetto: Danni Medio-Gravi da deflagrazione.



    EQUIPAGGIAMENTO:
    Maschera Antipolvere [Difensivo]
    Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.
    ► Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi] [Filtri: 4, Durata: [1/3] Role]
    Suit [Costume]
    Una tuta fatta in microfibre di carbonio estremamente elastica e resistente. Il colore predominante di questa Suit è in assoluto il nero, di tanto in tanto interrotto da qualche sfumatura di grigio, facendo sembrare quasi che il costume sia sporco di polvere. La presenza di una maschera antipolvere, che rende difficile il riconoscimento di Hayato, domina il viso e contribuisce a rendere la Suit completa (la valenza di questa maschera sarà naturalmente soltanto narrativa). Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica.
    ► Effetto: Resistenza ai Danni Medi
    ► Peso: [0]
    Shuriken [Offensivo]
    Il termine Shuriken è una parola giapponese che indica pugnali da lancio o dardi di varie dimensioni, essi vengono lanciati oppure tenuti fra le nocche. Difficilmente possono uccidere un uomo, e la loro funzione è più quella di infliggere ferite che possono essere d'intralcio. Questo particolare modello è, però, stato modificato appositamente per renderlo in grado di contenere un esplosivo. Molto affilato, le lame sono in grado di conficcarsi in quasi qualsiasi superficie non metallica, ma vanno lanciati con una discreta forza. La gittata non è molto ampia: 5 metri appena, dopodiché la forza del lancio perderebbe la sua efficacia. Non possono essere fatti esplodere mentre sono in volo né se si conficcano in una superficie organica (es: albero, essere vivente), all'interno dello Shuriken vi è infatti un sensore che reagisce - dopo essersi conficcato da qualche parte - all'assenza di calore facendo esplodere l'ordigno. Comunque è in grado di provocare esplosioni abbastanza potenti, spesso accompagnate da crolli e frane, difatti la maggior parte dei danni vengono provocarti da simili cedimenti.
    ► Danno: Medio.
    ► Durata: [1 role, se usato.]
    ► Peso: [1]
    DISQ
    Un DISQ è un oggetto evento che viene contato come equipaggiamento dal peso trasportabile [1] e che può essere utilizzato in un altro evento ufficiale o AM successivo a quello in cui è stato ottenuto. Fornisce la capacità e la consapevolezza ad usare un quirk aggiuntivo oltre al proprio per tutta la durata del contesto in cui viene usato, facendo ovviamente riferimento al proprio livello.
    ► Effetto: Quirk Aggiuntivo.
    ► Peso: [1]



    ABILITÀ:
    POWDER IMMUNITY
    Il BALT (Tessuto linfatico associato ai Bronchi) di Hayato è ormai abituato a venire a contatto continuamente con residui particellari associati a polveri. Proprio per questo motivo, i linfociti appartenenti al tessuto linfoide (che decorre tutt’attorno alle vie di conduzione aeree dell’albero respiratorio) sono diventati estremamente sensibili nei confronti di stimoli dannosi da polveri e provvedono ad una risposta immunitaria pressoché immediata. Vengono quindi stimolati altri elementi cellulari che porteranno alla rapida fagocitosi delle particelle e quindi ad una loro eliminazione.
    A parte questo, anche gli altri meccanismi di difesa dell’apparato respiratorio (sia per le alte che per le basse vie aree) e quelli inerenti alla protezione degli occhi saranno maggiormente sensibilizzati e contribuiranno tutti allo stesso fine: fare in modo che Hayato non manifesti alcun sintomo (o fastidio) legato all’inalazione/penetrazione delle polveri da lui controllate.
    POWDER RADAR
    Grazie a questa abilità, Hayato può sfruttare la polvere come 'radar' per individuare la posizione di nemici, oggetti e, in generale, qualsiasi cosa sia a contatto con microparticelle in un certo raggio. Ciò gli conferisce, naturalmente, il vantaggio di poter 'vedere' all'interno di un polverone e di potersi accertare dei movimenti effettuati dai nemici. Da un punto di vista scientifico, la polvere percepita a partire dai recettori sottocutanei di Hayato invia impulsi nervosi che salgono il midollo spinale fino a raggiungere il tronco encefalico e quindi l'encefalo, dove i segnali vengono elaborati in maniera accurata e precisa.
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    CITAZIONE
    AOGIRI'S ROOTS: Le tecniche di Hayato infliggono danno maggiorato (+1) se inflitte utilizzando la polvere di Shinya, al costo di 20 punti energia aggiuntivi per tecnica.

    NB. Ho chiesto a Ryuko di scalare adesso l’Energia di Dark Divine Core (50) e Black Fate (20) che avevo utilizzato per lo spostamento da Asakusa ad Akihabara. Dopodiché scalo altri 70+20 punti per Powder Monster e mi ritrovo l’1/3 di PE necessario per applicare Hedonism (70, se riesce a portarsi via Benjamin) e quindi nuovamente Black Fate (20)
     
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    Perché Sumire non si stava proteggendo? Certo, aveva esitato per raccogliere la donna che Hanzo le aveva affidato poco prima, ora stesa a terra poco distante, gesto molto nobile, ma poi cosa si era fermata a valutare? Cosa le aveva impedito di gettarsi immediatamente a terra? Si era forse già arresa ad essere colpita? Tobi non ebbe nemmeno il tempo di aprire la bocca ed urlarle di ripararsi, poiché una spaventosa ombra li rabbuiò, foriera dell'onda di schifezza nera che li travolse come un fiume in piena. Forse Sumire lo aveva già capito che non sarebbe servito a nulla, ecco quale fu l'unica cosa che Tobi riuscì a pensare mentre si ritrovava investito e trascinato da quel poderoso corpo nero. L'impatto con il lettino era stato abbastanza forte da scaraventare via la piattaforma con Tobi e i suoi due protetti annessi, infliggendogli per inciso un tremendo colpo alla schiena. Mentre veniva sballottato qua e là, cercò di tenere stretti a sé i due corpi inermi che stava tentando di proteggere, ma uno dei due finì per scivolargli via: non sapeva nemmeno se si trattava di Benjamin o del degente cui aveva sottratto il lettino, tant'era la confusione in quell'istante che faticava a distinguere la destra dalla sinistra.
    Poi, tutto cessò: il denso flusso di sabbia nera si affievolì sino a svanire come un'onda sul bagnasciuga e Tobi si ritrovò a faccia in giù sul pavimento. Non aveva tempo di accertarsi dello stato del civile che aveva tenuto stretto, si limitò a scattare in ginocchio il più velocemente possibile e guardarsi intorno in cerca delle uniche due cose che gli importavano davvero in quel caos: Sumire e Benjamin. Il respiro gli si era fatto affannoso, senza rendersene conto il suo corpo aveva lottato strenuamente contro il fluido nero come tentando di non farsi trascinare via ed ora ne subiva le conseguenze. Niente che un corpo allenato come quello di Tobi non potesse sopportare, doveva solo riprendere a respirare regolarmente e presto sarebbe tutto passato: l'unico vero problema che si sarebbe portato dietro dopo quell'attacco sarebbe stato un notevole mal di schiena e al petto. Un'ulteriore figura sembrava aver fatto il suo ingresso nella stanza e, con lei, una serie di fiori candidi erano spuntati un po' ovunque, e sembravano assorbire le impurità presenti nell'aria, macchiandosi atrocemente di nero come se si stessero sacrificando per salvare i presenti. Poche parole furono pronunciate da quella figura femminile di mezza età che si ergeva a una decina di metri da Tobi, e a giudicare da queste il ragazzo indovinò che dovesse essere l'asso nella manica di Takashi: che fosse lei quella destinata a curarli dal veleno? Ad osservarla sembrava gradevolmente ordinaria, niente a che vedere con quegli altri due esibizionisti presenti nel Palazzo Imperiale in quel momento, una gran ventata d'aria fresca: aveva esattamente l'aspetto che Tobi si sarebbe aspettato dalla persona che li avrebbe curati. In quel momento gli parve molto più materna di quanto sua madre non fosse mai stata.
    Uno splendente polline dorato invase la stanza, fino a poco prima in balìa di chissà quale veleno, e Tobi non esitò nemmeno per un istante a crederle quando disse che si trattava del polline miracoloso che li avrebbe curati. Tobi fu lì lì per slacciarsi la maschera immediatamente, d'altro canto, cosa aveva da perdere? Ma poi ricordò le finestre rotte dalle farfalle: il polline avrebbe contrastato anche il gas annulla-quirk di Hanzo? O era specifico per i veleni veri e propri? In fondo, il gas non nasceva per essere un veleno, la composizione poteva essere fin troppo diversa per funzionare su entrambe le cose. Il ragazzo decise che ne avrebbe respirato un po', ma si sarebbe rimesso la maschera dopo appena una boccata o due: meglio non rischiare, probabile che se c'era del gas non avesse ancora invaso completamente la stanza.
    Fu più rapido che poté: si slacciò la cinghia superiore della maschera, tirò un lungo respiro della vena di polline dorato che gli stava fluttuando a pochi centimetri dalla faccia e riallacciò la cinghia. Tossicchiò, e si sentì la gola bruciare, ma forse dopotutto stava andando un po' meglio. Da insensibili che erano, le dita dei piedi iniziarono a formicolargli, trovò anche il solo respirare immediatamente più facile, come se l'esofago gli si fosse allargato di diversi centimetri: non sapeva se era solo suggestione o se erano i sintomi del veleno che iniziavano a svanire - del resto non era ancora nemmeno convinto di quali sintomi fossero stati reali e quali frutto essi stessi di suggestione - ma accettò con lietezza il cambiamento.
    Ma si era concesso anche fin troppo tempo, i suoi occhi tornarono a sondare il pavimento in cerca di Sumire e Benjamin: fu proprio quest'ultimo il primo dei due che individuò, a metà strada fra sé stesso e quell'irritante ma evidentemente molto pericoloso scagnozzo che Shinya gli aveva sguinzagliato contro. Da dietro le sue spalle sentì la voce del Vice di Aogiri che gongolava dinanzi al professor Takashi, a dire suo soddisfatto di aver fermato personalmente i suoi folli piani. Seguì qualche passo, un po' di silenzio ed infine l'ordine di andarsene, abbaiato a quel Hasu contro cui Tobi e Sumire stavano "combattendo". Come intendevano andarsene? Erano arrivati materializzandosi nella polvere e Tobi si disse che se ne sarebbero andati allo stesso modo probabilmente: immaginò che il Vice fosse già sprofondato nelle ombre, ora dunque sarebbe toccato al biondino? Sarebbe stato così semplice? Tobi si alzò, preparandosi in realtà a qualche tiro mancino quando vide la sabbietta nera sollevarsi ed avvolgerlo. Chissà, forse non sarebbe stato così prevenuto se l'avversario non lo avesse fatto innervosire così tanto con i suoi sproloqui.
    Vorrei dire che stato un piacere conoscervi ma non è così. Sapessi noi, Hasu. Era raro incontrare persone così odiose, probabilmente se la batteva con Hisoka per il titolo di persona più irritante con cui Tobi aveva mai interagito, anche se non era certo di chi dei due fosse il vincitore. Hisoka, probabilmente, se non altro perché lo aveva infastidito più a lungo.
    Ma dalla nube di polvere scura emerse un'orripilante creatura composta proprio da quest'ultima, sebbene lungi dall'essere spaventosa come la chimera rettile del suo superiore e decisamente meno definita, con Hasu stesso sopra di essa a cavalcarla. Tobi non ci mise molto a capire che stava scattando in direzione di Benjamin e scattò all'intercettazione in maniera meccanica, una delle rare volte in cui il suo corpo aveva agito prima della mente. La creatura era rapida, più di una persona normale, ma le gambe di Tobi erano molto allenate, indossava la tuta elastica che amplificava i suoi movimenti e persino quegli stivali dotati di booster elettrico che lo facevano scattare al massimo della velocità. Forse sarebbe riuscito a prendere Benjamin al volo prima che ci riuscisse quel Hasu, ma sarebbe stato talmente veloce da non riuscire a cambiare traiettoria e gli si sarebbe sicuramente schiantato contro: come evitare la cosa? Aveva pochi metri per deciderlo, le sue gambe stavano già percorrendo quel breve tragitto che lo separava dall'americano a terra. Tese il braccio destro verso l'esterno e, arrivato ad un metro da Benjamin, fece scattare il cavo del Wide Arrow posto sul suo polso verso - auspicabilmente - il muro. Il tempo in cui il cavo metallico avrebbe percorso la distanza che lo separava dalla parete, avrebbe percorso gli ultimi passi e si sarebbe lanciato a terra, su Benjamin, per afferrarlo al volo, dopodiché avrebbe sollevato le gambe, iniziato a riavvolgere il cavo e si sarebbe anche dato qualche strattone con il braccio destro, il tutto per finire fuori dalla traiettoria dell'adepto di Aogiri e superarlo indenne. Non poteva dargliela vinta, non gli avrebbe lasciato Benjamin, né tantomeno la soddisfazione di aver vinto.

    Narrato. | -"Parlato."-




    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    7
    Energia:
    735/750
    EXP:
    865/1410
    Forza:
    280+50
    Quirk:
    145
    Agilità:
    300+40
    Peso:
    5/7
    Denaro:
    6800,00 ¥
    Cronologia:
    INVENTARIO/STATUS
    STATUS
    CITAZIONE
    Danno Medio alla schiena/torso

    TECNICHE UTILIZZATE
    CITAZIONE
    - - -



    TECNICHE PERSONALI:
    San Jie Fury [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi sfrutta il meccanismo di allungamento del suo bastone segmentato personalizzato e con esso scaglia una serie di affondi, fendenti e spazzate sulla media e breve distanza (il bastone + è composto da 3 segmenti di 60cm e due connettivi da 100cm - il raggio d'azione dipende da dove lo sta impugnando Tobi ma è al massimo circa 4 metri). Grazie a questa tecnica, Tobi può avvicinarsi ed allontanarsi dal nemico senza smettere di attaccarlo, disorientandolo.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con raggio d'azione debitamente ridotto a un metro e mezzo.
    DANNO: Medio-Grave
    Quat Quyen [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi, a corto raggio, esegue parte del Quyen (forma) del tradizionale ventaglio da combattimento, per poi sferrare un attacco a tradimento appena vede un'apertura. L'attacco risulta difficile da schivare, se a corto raggio, poiché le forme che Tobi esegue prima di attaccare risultano a tutti gli effetti delle finte e non si sa mai da che parte arriverà l'attacco. L'attacco in sé è un singolo taglio netto ma abbastanza profondo, che causa dolore intenso e, a seconda della zona colpita, può anche causare sanguinamento più o meno debilitante.
    DANNO: Medio-Grave
    STATUS: Sanguinamento
    San Jie Copter [Livello 3] [Costo 65]
    Descrizione: Tobi fa ruotare furiosamente un'estremità del suo bastone segmentato e crea una sorta di barriera. La barriera ha efficacia variabile:
    -Attacchi corpo a corpo (es: un pugno, elementale o non): Il tipo di attacco più penalizzato, la barriera funge da deterrente per gli attaccanti corpo a corpo, che non riescono ad avvicinarsi o lo fanno a discapito di subire danni dovunque l'asta colpisca.
    -Attacchi a distanza fisici (es: lanciare un sasso): L'attacco può o può non essere intercettato dalla rotazione del bastone. Le rotazioni sono abbastanza fitte quindi è assolutamente plausibile che il colpo venga respinto, ma c'è comunque la possibilità che passi.
    -Attacchi a distanza elementali (es: getto d'acqua): La scarica elementale si abbatte sul bastone, ma normalmente parte dell'attacco trapela ugualmente, causando danni ridotti di uno step (minimo Lievi). Ovviamente varia da elemento a elemento, elementi incorporei come il fulmine non subiscono la barriera, il fuoco brucerà il bastone di legno e così via.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con dimensione della barriera ridotta.
    EFFETTO: Difesa da danni Medio-Gravi
    Pull and Kick [Livello 1] [Costo 15]
    Descrizione: Se l'avversario è a media distanza, Tobi lo afferra al lazo e lo trascina con forza verso di sé, colpendolo poi con un poderoso calcio kung fu. La forza del calcio si somma a quella dell'impeto del corpo trascinato nel senso opposto, amplificando il colpo.
    DANNO: Lieve
    Shield Trip [Livello 1] [Costo 15]
    Tobi scaglia a tutta forza il suo scudo contro le gambe dell'avversario, mirando a farlo inciampare. Quando il nemico è a terra, piomba su di lui con un attacco, di norma una gomitata kung-fu ma a seconda della situazione può scegliere un attacco diverso sempre di simile impatto. Perché lo scudo possa essere riutilizzato, Tobi deve dedicare un'azione esplicita al suo recupero.
    (Se la corda è disponibile e le tempistiche lo permettono, Tobi può agganciare lo scudo alla corda per recuperarlo dopo l'attacco. Lo scudo va poi sganciato manualmente, o si continuerà a considerare attaccato).
    DANNO: Lieve



    EQUIPAGGIAMENTO:
    β San Jie Gun [Supporto]
    ► Descrizione: Il Beta San Jie Gun (nome cinese del Sansetsukon, bastone a tre segmenti) è composto, appunto, da tre segmenti da 60cm ciascuno in legno di bambù della miglior qualità, rifinito e temprato alla perfezione. Le catenelle di congiunzione sono state sostituite da del connettivo di carbonio intrecciato in tensione, che se tirato con la giusta forza si estende fino a 100cm (in forma "rilassata" misura circa 10cm). La massima portata dell'arma, quindi, è di poco meno di 4 metri.
    ► Effetto: Danno Medio [+40 in Forza]
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Stretch Suit [Costume]
    ► Descrizione: Tuta nera interamente ricoperta di fibre elastiche in tensione, che rendono difficoltoso qualunque movimento all'utilizzatore, che deve impiegare molta più energia del normale per fare qualunque cosa. Tuttavia non è fatica sprecata, poiché anche i suoi movimenti vengono velocizzati ed amplificati (effetto simile ad un colpo di frusta). La tuta dispone di delle parti più rigide sulle giunture di ginocchia, gomiti, spalle, polsi e caviglie, per evitare che si estendano in maniera troppo improvvisa e danneggino le giunture a lungo andare. La tuta ha due "slot" dove è possibile agganciare due Wide Arrow, il cui cavo viene alloggiato, arrotolato, in due scompartimenti sopra le scapole. La punta del cavo fuoriesce, passa sotto l'ascella e il bicipite e viene infilata nell'innesco, che è posto su ciascun avambraccio. Attivando il Wide Arrow, il cavo fuoriuscirà da sotto il polso dell'utilizzatore, dunque risulta più facilmente direzionabile e più versatile rispetto all'averlo perennemente agganciato al fianco.
    ► Effetto: Resistenza Danni Medi / 2x Slot Wide Arrow
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente
    ► Wide Arrow DX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 2/3 // Peso: [1]
    ► Wide Arrow SX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 2/3 // Peso: [1]

    Gas Mask [Difensivo]
    ► Descrizione: Maschera Antigas data in dotazione a Pro-heroes, tirocinanti e studenti, appositamente creata per filtrare il gas rilasciato durante l'attacco terroristico del 31 ottobre.
    ► Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Evento

    Technical Gloves [Supporto]
    ► Descrizione: A differenza di un normale paio di guanti, questi presentano una patina di metallo che rinforzano il dorso ed il palmo della mano. Sono utili soprattutto per parare colpi portati da armi da lancio o da coltelli, anche se al minimo urto possono incrinarsi e addirittura rompersi.
    ► Effetto: Proteggono le mani da lievi colpi da taglio, permettono di afferrare una lama senza tagliarsi. [+10 in Forza]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: 1/1

    Electric Booster [Supporto]
    ► Descrizione: Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    ► Effetto: [+20 in Agilità]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente

    Buckler [Difensivo]
    ► Descrizione: Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero a maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Colore: nero.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente

    Tessen [Difensivo]
    ► Descrizione: Il tessen, o tetsu-ten (tetsu, vuol dire ferro), è uno dei ventagli da combattimento giapponesi. Lungo tipicamente circa 35 cm, di seta o di washi (una carta molto resistente), decorato, i più preziosi a volte anche con lamine di oro o argento, o trattato con petrolio. Ha le stecche fatte o rinforzate con ferro (in genere 8 o 10), ed erano armi difensive molto popolari fra i samurai. Questo modello, costruito con tutti i materiali e le tecniche all'avanguardia disponibili al laboratorio della famosa scuola per eroi è fortemente ispirato ad essi. Molto resistente ed ha la stessa valenza di uno scudo. Fornisce un ottima difesa contro spade, katane, e armi da lancio. Se usato opportunamente è in grado di difendere pesino da proiettili vaganti.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi e riduce i danni medi di uno step (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente


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    Sumire Murakami
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    Sumire aveva aspettato di vedere se l'onda li avrebbe raggiunti, anzi, aveva sperato che non arrivasse mai, ma una volta che mancarono pochi metri perchè la raggiungesse, si paralizzò. L'onda era spaventosamente vasta, alta e l'avrebbe investita, non era poi così diversa come quelle del mare se non per il colore scuro e il suo essere formata da strana polvere tossica e non d'acqua. Non sarebbe stata la prima volta che veniva trascinata via dal mare, era una sensazione orribile... anche quell'onda le avrebbe impedito di respirare?
    La cosa più spaventosa fu il suo sentirsi sola in quella situazione, in balia di se stessa... non c'era Tobi che la potesse aiutare, non sapeva nemmeno dov'era finito, c'era solo lei.
    Mentre questi pensieri attraversavano la sua mente, i suoi piedi sembravano saldati a terra e riuscì a muoversi quando ormai era troppo tardi: l'onda gettò prima un'ombra quando ormai fu su di lei, e Sumire a quel punto si accasciò a terra aspettando l'inevitabile.
    Il colpo fu molto più forte di quello che si aspettava, pesante e ruvido. Non capì più nulla, l'onda la stava trascinando via come se non avesse più peso, sbalzandola qua e là in una stanza che nemmeno vedeva più, coperta dalla polvere nera. Sumire tratteneva il fiato, cercava di aggrapparsi al pavimento, senza nemmeno sapere dove esso fosse di preciso.
    Ad un certo punto la corrente parve attenuarsi, diminuire fino a scomparire nel nulla. L'albina si ritrovò quindi a terra, su fianco, stordita dal corpo. Diede una grande boccata d'aria e si prese molto più tempo rispetto al suo compagno, ora che si trovava stesa a terra avrebbe quasi voluto chiudere gli occhi ed aspettare che tutto ciò finisse.
    Girava invece lo sguardo vertiginosamente attorno a sé, vedendo come ora dalla stanza comparissero dei fiori dai petali bianchi e ci si soffermò per qualche secondo, pensando che forse stava solo un'allucinazione. I petali dei fiori avevano breve vita, si coloravano subito di nero come se stessero appassendo, e nascevano dal nulla, facendo crollare tutte le farfalle attorno ad esso. Erano rassicuranti, il loro candore, il fatto che uccidessero quelle farfalle, ed anche quello che inizialmente sembrava il loro appassire, ma che ora immaginava stessero assorbendo il veleno creato dall'uomo di Aogiri. Sperava davvero che tutto ciò fosse reale.
    Una voce femminile giunse alle sue orecchie, Sumire si tirò a sedere per vedere con avida curiosità di chi si trattasse, con la speranza fosse la persona di cui Hanzo aveva parlato, colei che sarebbe riuscita a curarli dal veleno. A distanza di qualche metro da lei vi era una donna adulta, d'un aspetto molto differente di quello di Hanzo o Shinya, aveva un'aria calma e un aspetto ordinario, non aggressivo e terribile come quello del criminale, né arrogante ed irraggiungibile come lo scienziato. Indossava un maglioncino bianco, dei jeans, ed era sbucata letteralmente dal nulla, arrivata forse mentre lei era impegnata a lottare contro il flusso dell'onda che l'aveva travolta; inspirava una certa fiducia, ma dopo aver incontrato quei due, chiunque con una parvenza di normalità l'avrebbe fatto.
    Nella stanza iniziò a diffondersi una specie di polline dorato, e la donna consigliò loro di inalarlo, che ciò li avrebbe guariti dal veleno. In quel momento Sumire cercò Tobi con lo sguardo, per assicurarsi che stesse bene; dall'altra parte della stanza, anche lui sembrava essere stato trascinato via dall'onda, adesso era in piedi e si stava slacciava la maschera per respirare il polline che la donna aveva creato. Se aveva cercato Tobi in quel momento, era anche perchè aveva avuto bisogno di una approvazione, l'aveva visto fare a lui, quindi lo avrebbe fatto anche lei, nonostante non avesse comunque nulla da perdere ormai.
    L'albina lo imitò, dando due o tre profonde boccate d'aria prima di riallacciarsi la maschera, temendo che, dal momento che le finestre erano rotte e le farfalle avevano invaso la stanza, il gas di Hanzo si sarebbe insinuato nella stanza. Si sentiva confusa, forse stava meglio, non avrebbe sapito dirlo con certezza perchè dopo un po' aveva smesso di prestare attenzione ai sintomi del veleno, non avrebbe nemmeno saputo distinguere quali fossero stati veri e quali erano solo dovuti alla suggestione.
    Con fatica, dovuto anche al fatto che l'impatto con il quirk lo avevo avuto maggiormente sulle gambe, si rialzò in piedi e notò come soltanto adesso avversiva quel dolore alle gambe, che non aveva avvertito fino a poco prima. Localizzò prima Benjamin, e poi Hanzo e Shinya alle sue spalle, sbalordita vide quest'ultimo che abbracciava l'altro, parlando in una lingua che lei non conosceva. Non sapeva che vincolo li legava, se ce ne fosse uno, realizzò solo che non li avrebbe mai compresi.
    Il Vice di Aogiri sparì nello stesso modo in cui era arrivato dal nulla, ed ordinò al suo scagnozzo di fare lo stesso. Non sapeva come sentirsi a riguardo, a quel punto stava diventando così cinica che si aspettava vederlo comparire di nuovo con altri criminali con lui, come se tutta quella situazione non potesse avere mai fine.
    L'uomo incappucciato parlò, ricordandole che si trovava ancora lì con loro. Si girò verso di lui, guardandolo attentamente mentre della polvere nera iniziava a vorticare attorno a lui... infido come si era dimostrato fino a quel momento, Sumire si aspettava che avrebbe tentato qualcosa prima di andarsene, ed ovviamente quel qualcosa implicava un ultimo tentativo di prendere Benjamin. In realtà non aspettava altro che una valida ragione per attaccarlo, dopo che li aveva giudicati, minacciati e infine fatti investire da quella sua onda, non lo avrebbe mai lasciato vincere.
    Dalla polvere si formò una creatura, molto più piccola rispetto a quella che aveva creato Shinya, che velocemente andò nella direzione in cui si trovava Benjamin, con Hasu sopra. L'intento era chiaro; l'albina pensò velocemente a cosa poter fare, si rivolse verso Tobi e lo vide scattare verso il ragazzo svenuta, quindi lei poté concentrarsi sul membro di Aogiri.
    Sumire si sarebbe tenuta a distanza, avvicinandosi alla creatura fino al averla a cinque metri di distanza. Avrebbe semplicemente colpito l'aria con una mano e da essa sarebbe fuoriuscita un onda d'urto invisibile, che avrebbe colpito dal suo lato sinistro Hayato, scaraventandolo via da sopra la creatura. Se entrambi fossero riusciti nel loro intento, forse avrebbero potuto salvare almeno Benjamin.

    Narrato - Parlato - Pensato

    LIVELLO: 6
    Forza: 70 | Quirk: 240 | Agilità: 235 +20
    ENERGIA: 415/550
    ccBfotJ

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Status: Sonnolenza; Danno Medio alle gambe, braccia.
    • Tecniche usate: Wave Motion Blast

    • Equipaggiamenti:
    Adaptive Suit [Costume]
    Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Inoltre è compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.
    Il costume di Sumire si divide in due parti, la parte superiore è composta da un top nero, dal collo alto e con stampato il logo della UA nell'estremità sinistra di esso; un lungo pantalone fascia le sue gambe, esternamente nero e con una particolare cerniera posta ai lati di ognuna delle gambe che permette al pantalone d'aprirsi e rivelare l'interno, dipinto invece di rosso.
    Ai piedi vi sono degli stivali corti, con qualche centimetro di tacchi, anch'essi neri, con i lacci rossi.
    Effetto: Resistenza danni medi
    Electric Booster [Supporto]
    Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    Effetto: +20 in Agilità
    Gas Mask [Difensivo]
    Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.
    Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    Peso: [1]
    Filtri: 3/3

    • Abilità:
    Abilità
    Sumire, toccando il terreno in modo diretto, può localizzare oggetti, persone e i loro movimenti attorno a lei, nel raggio di dieci metri, percependo le loro vibrazioni, può cogliere ogni minima vibrazione del terreno provocata da, esempio, i passi delle persone quando camminano

    • Lista tecniche:
    Wave Motion Blast [Livello 3] [Costo: 60 PE]
    Sumire colpisce l’aria con un pugno o un calcio direzionando il colpo, creando una screpolatura nell'aria, come quando si crepa il vetro, rilasciando così un’onda d’urto che arriverà fino a 5 metri di distanza, riuscendo quindi a respingere un attacco in arrivo scaraventando indietro l’avversario e, se esso è a 3 metri di distanza da lei, causando danni per contusione.
    Danno: Medio-Grave
    Vibration Blast [Livello 3] [Costo: 55 (+ 10) PE]
    Sumire concentra l’energia dell’onda d’urto su un pugno, colpendo in modo diretto l’avversario, lo respinge all'indietro, causando danni per contusione, come fratture composte o ossa rotte nel punto in cui viene colpito.
    Danno: Medio-Grave
    Earthquake [Livello 3] [Costo: 60 PE]
    Sumire colpisce il terreno con un piede, rilasciando l’onda d’urto che provoca scosse telluriche fino a 3 metri in tutte le direzioni, sbilanciando e facendo cadere a terra il suo avversario, attorno a lei, nel raggio di 3 metri il terreno si apre creando alcune screpolature larghe e dalla profondità che varia da 50 centimetri a un metro. In cui l'avversario può rimanere intrappolato.
    Danno: Medio-Grave
    Tremor [Livello 3] [Costo: 60 PE]
    Sumire toccando l’avversario con le sue mani può rilasciare vibrazioni, facendo tremare il corpo dell’avversario, se colpito sul capo, l'avversario proverà un senso prolungato di vertigini. Provoca lividi nel punto in cui l'avversario viene colpito.
    Effetto: Stordimento Medio-Grave [3 turni]
    Pressure Explosion [Livello 3] [Costo: 40 PE]
    Sumire emana da tutto il suo corpo un intenso impulso di onde d'urto a corto raggio respingendo qualsiasi corpo fisico all'interno dell'aria d'effetto, scagliando via gli avversari e deviando proiettili o oggetti corporei di ogni tipo.
    Effetto: Protezione Danni Medio-Gravi
    Shaky Ground [Livello 3] [Costo: 60 (+10) PE]
    Sumire emana ad impulsi intermittenti continuati scariche di vibrazioni nel terreno attorno a se causando scosse a ritmo di intervalli casuali che destabilizzano l'equilibrio degli avversari. Sumire crea un area di scosse continue del terreno attorno a se, ostacolando i movimenti degli avversari. Ogni tot emette una scossa che fa tremare il terreno sotto i piedi per limitare i loro movimenti degli avversari.
    Raggio: 2.5 metri
    Effetto: Stordimento Medio-Grave [3 turni]

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    Gli occhi di Hanzo iniziavano a farsi decisamente pesanti. Aveva vissuto privo di un'unicità per la maggior parte della sua vita e il suo corpo era decisamente impreparato alle forze necessarie per compiere determinate azioni. Non era sicuro che sarebbe riuscito a ferire Shinya e probabilmente non ne aveva neppure intenzione, tutto ciò che voleva fare era cercare di guadagnare un po' di tempo e velocizzare l'arrivo di Reiki. Vide, seppur sfocato, l'uomo dai capelli neri e bianchi rintanarsi nella sua polvere anestetica come ad utilizzarla da scudo per poi uscirne ferito e coperto di sangue. Onestamente non sapeva se esserne felice o meno.
    Tirò un sospiro di sollievo vedendo la donna dai capelli arancioni palesarsi. Era contento non fosse stata catturata dagli eroi perché se fosse stato altrimenti quella noiosa recita si sarebbe conclusa in una carneficina. Il suo arrivo portò alla morte di centinaia e centinaia di farfalle per permettere a loro di vivere, invadendo la stanza di un polline dorato. Non conoscendo neppure le domande che si affollavano nella mente dei due aspiranti eroi Hanzo sapeva che sì, volendo quella polvere d'oro sarebbe stata in grado di contrastare persino il suo farmaco. Il dottor Takashi provava del timore riverenziale nei confronti della donna: la sua unicità, per quanto straordinaria, era un vero e proprio strumento di morte. La donna non era per nulla diversa da un vampiro, solo leggermente meno egoista. Il suo DNA era un miracolo della scienza ma, allo stesso tempo, un dono che sembrava più offerto da un demone che da una divinità.
    Giunto a quel punto, Hanzo non aveva più molta coscienza di sé stesso. Non aveva la minima idea di cosa stesse succedendo tra i tre ragazzi alle sue spalle e lentamente le appendici sulla sua schiena iniziavano a cedere: di lì a poco la sua unicità artificiale si sarebbe semplicemente disattivata per la troppa stanchezza. Vedendo il Vice di Aogiri insanguinato muoversi verso di lui non riuscì a fare molto di più se non far cenno alla donna nella maschera da cane di allontanarsi da lui e avvicinarsi a Reiki e afferrare con avidità quel frutto dorato per allontanarlo per sicurezza da Shinya. Lo strinse forte al cristallo verde che campeggiava sul suo petto, la ferita ancora sanguinante, mentre l'uomo che un tempo considerava suo figlio lo avvolgeva nelle sue spire come un orrido serpente in quel macabro amplesso.
    Giuro che ti ucciderò... - riuscì a mormorare solo quelle parole in risposta mentre la sua mano destra cingeva il frutto dorato a dividere i loro petti, come fosse una rappresentazione del ben più famoso frutto della discordia. Hanzo sarebbe probabilmente scoppiato in una fragorosa risata se solo avesse saputo il nome della donna che, a capo di Aogiri, gli aveva strappato Shinya. E forse, alla fin fine, i due erano comunque ancora più simili di quanto Hanzo volesse ammettere dato che l'ideale di salvezza di entrambi sembrava passare per la morte. Le parole del terrorista non erano colme di rabbia - non solo almeno - ma di tristezza. Quello non era il suo Shinya. E da quanto tempo non lo era più? Quanto ci aveva messo ad accorgersene? Per quanto tempo aveva mentito a sé stesso? C'erano così tante cose che avrebbe voluto sapere ma ora, mentre le dita della sua mano sinistra stringevano la carne della schiena dell'uomo dai capelli neri e bianchi quasi a volerlo graffiare, non aveva semplicemente la forza né fisica né spirituale per affrontare quel discorso. Tutto era destinato a finire lì.
    Due individui che portavano il nome di Giunio Bruto avevano cambiato per sempre la storia dell'Occidente. Marco, il "figlio" di Cesare, era quel "Brute" il cui nome era stato sostituito con Shinya da Hanzo. Un uomo in grado di tradire persino l'uomo che lo considerava un figlio, almeno secondo la leggenda. Lucio, invece, aveva scacciato il re da Roma e aveva fondato la Repubblica. Posto di fronte ai suoi figli traditori non aveva battuto ciglio alla loro esecuzione. Il dottor Takashi aveva passato tutta la sua vita a cercare di raggiungere l'ideale di uomo ponderato e illuminato della classicità occidentale ma ora, posto in quella situazione, non riusciva ad avere la stessa risoluzione di Lucio Giunio Bruto nel decidere di privare della sua vita colui che considerava suo figlio. Se avesse avuto un coltello tra le mani e la forza di perforare il suo petto lo avrebbe fatto senza esitare ma, dopo quel gesto, quella stanza sarebbe stata riempita di lacrime.
    Hanzo amava Shinya proprio come se fosse stato davvero suo figlio e neppure il suo tradimento riusciva a cambiare quel sentimento. Cercava di ripetersi, con la mente annebbiata, che qualcuno o qualcosa doveva averlo cambiato. Diede un debole morso a quel frutto mentre l'uomo spariva in una nube di fumo e farfalle proprio come era arrivato.

    Alle sue spalle, i tre cercavano di spartirsi la carne di Benjamin Miller come bestie feroci. Il fiore di Aogiri aveva deciso di affidarsi alla sua unicità, forse errando. La polvere è in gran parte un composto organico e l'unicità di Reiki, proprio temuta da Hanzo, divorava ogni cosa. La sua creatura disordinata era costellata di piccoli fiorellini che sbocciavano e appassivano in fretta mentre la bestia si dirigeva verso la sua preda. I due ragazzi della UA, pur sopraffatti dalla sua onda in precedenza, erano pronti a restituire il favore: il colpo della giovane dai capelli bianchi impattò pesantemente sul mostro di polvere mentre il suo compagno dai capelli neri si muoveva in fretta verso il campione di arti marziali. La creatura nera, già consumata dai fiori di Reiki, iniziò a disgregarsi velocemente mentre il suo cavaliere veniva scaraventato verso il muro della stanza del Palazzo. Muro che non avrebbe mai raggiunto, sparendo a mezz'aria e ricomparendo chissà dove. Benjamin Miller si trovava ancora in quella stanza tra le braccia di Fukuda-san, ancora privo di sensi.

    Hanzo sentì la sua ferita rimarginarsi in fretta. La sua vista migliorò leggermente, il veleno aveva ormai abbandonato il suo corpo. Ogni parte del suo corpo era però ancora intorpidita e ora, smaltita l'adrenalina della battaglia, avrebbe risentito di tutti gli effetti negativi dell'unicità di un uomo che aveva giocato a fare Dio. Pur impercettibile all'esterno, i cristalli verdi che occupavano la sua fronte iniziarono a pulsare, causandogli un gemito di dolore soffocato portando entrambe le mani al volto. Allungò poi la destra tremolante verso la donna con la maschera, porgendole il pomo morsicato solo a metà. La sua guardia del corpo lo avrebbe poi allungato a Murakami-san e Fukuda-san nel caso in cui avessero voluto consumarlo per attutire i danni causati da quella gigantesca onda di polvere nera.
    Tremando visibilmente, il professore portò in fretta le mani alle tasche dei pantaloni, ansimando con fatica mentre quelle appendici che prima dividevano la stanza in due sembravano rinsecchire come meduse sotto il sole e rientrare gradualmente nella sua schiena. Tirò fuori il flacone di pillole dalla tasca ingerendone un gran numero come fossero il pasto di chi non mangia da settimane. Ora, senza più Shinya, avrebbe dovuto cercare un modo per impedire quelle crisi di rigetto quando inevitabilmente le pillole sarebbero terminate. Quello, però, era un problema del suo io futuro.
    Si fece forza per cercare di alzarsi e, zoppicando, si mosse verso il pilastro al centro della stanza. Una lunga camminata per un uomo nelle sue condizioni. Giunto qui, anche grazie all'aiuto di Reiki, digitò qualcosa sul tastierino olografico. Il suo macchinario era particolare e, almeno all'apparenza, non ci sarebbero stati effetti visibili. Quell'azione avrebbe però lentamente diminuito la secrezione del farmaco nell'aria del quartiere fino alla sua totale sparizione e, con effetto più immediato, aveva annullato i disturbi che impedivano di comunicare dall'area del Palazzo Imperiale.
    Nel mucchio... - cercò di parlare nonostante una smorfia di dolore sul viso, indicando loro quel mucchio di maschere antigas in un angolo della stanza che forse avevano visto entrando, ora un po' più scombussolato a causa di tutto ciò che era successo - Nel mucchio troverete almeno una radio per contattare qualcuno. - aggiunse portando una mano al petto dove era stato ferito e poggiandosi con la schiena al pilastro. Era probabile che in ogni caso gli Eroi avrebbero invaso quel posto di lì a poco avvisati o meno considerando che Reiki aveva ordinato a tutte le Chrysalis di dirigersi lì: difficilmente alle forze dell'ordine sarebbe sfuggita una tale mobilitazione verso un punto unico.
    Murakami-san, Fukuda-san... - prese quindi di nuovo parola, alzando lo sguardo al cielo. Il soffitto del Palazzo era stato parzialmente distrutto dall'entrata di Reiki ma quella stanza era comunque al sicuro proprio grazie all'unicità della donna - Ho fallito. - ammise candidamente - Spero potrete prendervi cura dei miei pazienti. - concluse.
    In quei momenti una scelta occupava la mente annebbiata di Hanzo Takashi, una che avrebbe passato giorni se non mesi a ponderare: era corretto eliminare le unicità prima di eliminare coloro che le volevano utilizzare per scopi malvagi? Ora più conscio di ciò che stava accadendo, non ci avrebbe messo molto a scoprire delle pasticche con la farfalla stampata sopra, il potenziamento delle unicità, gli studi che Shinya aveva compiuto nonostante il loro... il suo desiderio. Se anche avesse eliminato le unicità di chiunque e i nemici della pace fossero rimasti al coperto, chi sarebbe stato poi in grado di fermarli? Forse quei ragazzi avevano ragione, era stato troppo ingenuo ed idealista nelle sue azioni anche se credeva di aver ponderato tutto al meglio.
    Non si aspettava chissà quali convenevoli dai due ragazzi ma di lì a poco lui, Reiki e la donna di cristallo sarebbero fuggiti sulle ali delle farfalle proprio come la donna dai capelli arancioni era giunta al Palazzo e i rinforzi avrebbero reso nuovamente sicuro quel posto occupandosi di tutti quei pazienti che aveva accumulato in quei giorni, compreso Benjamin Miller. Tornare alla normalità avrebbe probabilmente richiesto mesi se non anni e lui, purtroppo, difficilmente avrebbe potuto fare qualcosa per aiutare. Da lì in poi quel lavoro sarebbe stato responsabilità di Matsumoto: l'unico che, indipendentemente da ciò che Shinya poteva dire a riguardo, non lo aveva mai tradito.


    CITAZIONE
    Bene ragazzi, siamo giunti alla conclusione. Al di là di quanto scritto nel post ovviamente ad una certa arrivano eroi, polizia e quant'altro, mettono in sicurezza il posto e vi rimandano a casa. Non insultateli troppo. Sentitevi liberi di dire ciò che volete al Culto, riceverete un post di reazione di Reiki in conclusione.
    Per quanto riguarda .Dim, invece, la tua avventura si concluderà dove tutto è iniziato assieme a Ryuko!
    Vi ringrazio molto per essere stati con noi fino alla fine e spero l'attività vi sia piaciuta.
    Ordine post: ddraig, Lostien, Delin.
     
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    Sebbene non fosse riuscito ad individuare Sumire in mezzo ai corpi a terra, evidentemente lei aveva individuato lui – complice forse il fatto che era scattato in piedi il più velocemente possibile – poiché non appena il suo braccio sinistro si era chiuso intorno al corpo di Bejamin Miller, a terra, la ragazza doveva aver notato di avere una breve finestra per attaccare Hasu senza rischiare di colpire il civile. E così aveva fatto. Tobi non si era fatto molte domande sul dopo, la priorità era allontanare Miller da quello psicopatico, poi eventualmente si sarebbe occupato di fronteggiarlo, ma l'intervento di Sumire fu manna dal cielo. E poi, doveva ammettere che per quanto desiderasse coprirlo di colpi di nunchaku, il Quirk di Sumire era decisamente più adatto all'attacco, e fu molto più che felice di lasciar fare a lei: vedere il biondino colpito in pieno da quell'onda sismica e scaraventato verso il muro non aveva prezzo. Peccato solo che al muro non ci arrivò mai, evidentemente aveva già avviato una procedura di teletrasporto, poiché poco dopo essere stato colpito svanì nella polvere nera – e con lui quell'orribile essere informe che cavalcava.
    Con la schiena dolorante e i muscoli delle spalle indolenziti per lo sforzo di salvare sé stesso e Benjamin, Tobi smise di riavvolgere il cavo che lo stava allontanando dal biondino e si permise di posare per qualche istante il suo protetto a terra, ansimando pesantemente e cercando di rimettersi in piedi. Per qualche istante, il suo cervello volle credere che fosse finita e si rilassò, salvo poi ricordare che l'alleanza con Takashi era stata solamente momentanea e che, sebbene l'interferenza di Aogiri fosse terminata e i due fossero tornati alla situazione iniziale, la situazione iniziale era tutt'altro che rosea. Perdipiù ora il professor Takashi sembrava avere una nuova, potente alleata, che in quattro e quattr'otto aveva completamente annientato l'offensiva di Aogiri. Tobi alzò la guardia e rivolse nuovamente la sua attenzione allo scienziato, notando per inciso che la sua ferita sembrava essersi rigenerata in qualche modo – forse era stata sempre opera di quella donna e del suo Quirk floreale. Sembrava tuttavia a pezzi, quasi strisciò verso il macchinario al centro della stanza e, nuovamente avvalendosi dell'aiuto della donna che si era avvicinata per assisterlo, premette qualche pulsante in sequenza senza scaturire alcun effetto evidente. Si rivolse poi verso Tobi e Sumire, indicando debolmente con la mano il mucchio di maschere antigas posto vicino l'ingresso. Blaterò dunque qualcosa riguardo una radio fra le maschere, ma sinceramente Tobi non se ne faceva un bel niente: non sapeva la frequenza di Providence a memoria, quella con cui erano in contatto era una radiolina impostata da loro. D'altro canto, ciò forniva comunque un'informazione interessante, indirettamente.
    -Ah, le comunicazioni...?- Se le comunicazioni erano tornate a funzionare, radio o meno avrebbe semplicemente potuto utilizzare il suo cellulare: estrasse quindi una piccola custodia rettangolare dalla tasca del pantalone, piccolo regalo fattogli da Kisaragi, quella ragazza che aveva lavorato ad entrambe le sue tute da eroe, un case ultracompatto che attutiva tutti gli impatti ed avrebbe impedito al cellulare al suo interno di rompersi anche se Tobi vi fosse caduto addosso con tutto il peso. Accese dunque il dispositivo, tenuto spento poiché non disturbasse in alcun modo la missione, e lo rimise in tasca mentre questo terminava la sua procedura di accensione.
    -Stai bene?- Tobi si rivolse per primo alla sua compagna, girandosi verso di lei e sentendosi finalmente un po' più libero di parlarle dopo tutto quel tempo. Sembrava aver subito quanto lui l'impatto dell'onda nera e gli sembrava un po' scompigliata e stralunata. In qualche modo, però, si sentiva rassicurato: erano ancora lì, in pericolo, ma la stanchezza dei modi di Hanzo gli lasciava intuire che ormai fosse tutto finito e non poteva fare a meno di crederci e sperarci almeno un po'. La cosa fu ulteriormente sottolineata dallo scienziato, che di nuovo parlò loro con somma fatica, scandendo quasi sillaba per sillaba. Ho fallito, aveva detto, e sebbene fossero nel mezzo dell'azione a Tobi era parso di sentir Shinya dire qualcosa riguardo l'aver sventato il piano di Takashi. Doveva essere successo qualcosa che gli sfuggiva, forse semplicemente la presenza stessa di Hanzo, in forze, era cruciale allo svolgimento del piano, e ferendolo e costringendolo a ritirarsi Shinya lo aveva fermato.
    In ogni caso, anche se Hanzo Takashi aveva perso, a Tobi non sembrava affatto di aver vinto. Non gli importava di catturarlo anche se in realtà avrebbe dovuto, voleva solo riportare sé stesso e Sumire al caldo nell'appartamento della ragazza.
    -È sempre la nostra priorità.- Confermò, all'appello del'uomo riguardo il prendersi cura dei suoi pazienti. Beh, la priorità dopo la propria incolumità e quella della sua collega, ovviamente: del resto da morti non potevano salvare proprio nessuno.
    Dunque, era così che finiva? Hanzo sarebbe stato semplicemente troppo stanco per proseguire e si sarebbe lasciato catturare? Impossibile, aveva passato gli ultimi minuti a rendere palese ai due ragazzi quanto fosse un abile manipolatore e pianificatore, doveva avere un qualche modo di fuggire via e mettersi in salvo anche a piano fallito. Il ragazzo estrasse il cellulare dalla tasca e notò che aveva terminato di accendersi, e qualora ne fosse stato in grado avrebbe contattato direttamente il cellulare del suo supervisore a Providence, che gli era stato detto di usare solo per le emergenze: se lo avesse trovato occupato, avrebbe contattato il numero fisso degli uffici ed infine, se tutti i tentativi fossero falliti, la polizia.
    -Fukuda.- Se alla fine avesse finito per contattare la polizia, avrebbe specificato anche di lavorare per Providence. -Mi trovo all'imperiale. Le comunicazioni sono state ristabilite ma la situazione è critica, richiedo immediato supporto. Confermati contatti nemici multipli e centinaia di civili da portare in salvo.- Avrebbe mantenuto il contatto visivo con Takashi, parlando, come ad accertarsi che non fosse in agguato qualche tiro mancino. -Confermata la presenza di Hanzo Takashi.- Avrebbe eventualmente risposto fornendo tutti i dettagli richiesti a chiunque gli avesse risposto, infine avrebbe lasciato scivolare il cellulare nella sua tasca. Un secondo sciame di farfalle fece irruzione dalle finestre, iniziando a vorticare attorno ai tre membri del Culto presenti nella grande stanza. Tobi si riparò dall'inevitabile folata di vento e si ritrovò ad indietreggiare di un paio di passi. -Perché volevano MIller!?- Avrebbe esclamato, di nuovo. -Lei lo sapeva, per questo lo ha affidato a me!- Proseguì. Dubitava che l'uomo gli avrebbe dato retta, ma a quel punto tanto valeva provarci. Un moto di rabbia pulsò sulla tempia di Tobi, rendendosi conto che quello se ne stava semplicemente volando via su un fiabesco tappeto volante di farfalle blu. Dopo averli presi in giro per tutto quel tempo, gli bastava librarsi in volo a quel modo per non dover affrontare le conseguenze delle sue azioni: se non avesse avuto paura di non riaverlo più indietro, gli avrebbe scagliato il suo nunchaku con tutta la sua forza mentre questi prendeva quota.
    -Maledizione, TORNI QUI!!- Sbraitò. -LEI È IN ARRESTO!!- E lo scagliò alla fine, il suo nunchaku, ma non addosso a Takashi, bensì per terra in preda alla frustrazione, accompagnando il gesto con un gemito frustrato.
    Poi, avrebbe tratto un lungo sospiro, ed avrebbe finalmente accettato che era finita, e che forse era meglio così.
    -Che figura.- Mormorò, lasciandosi cadere seduto a terra, deluso ed amareggiato, ma in realtà anche sollevato. -Almeno è finita. Sinceramente iniziavo a non sperarci più.- Aggiunse, alzando lo sguardo e cercando quello di Sumire, senza azzardarsi a sorridere. -Non avrei mai dovuto coinvolgerti.- Sussurrò infine, abbassando il capo e sprofondando in un silenzio riflessivo che durò diversi minuti. Era assurdo pensare a cos'era successo poco prima in quella stanza, e gli sarebbe servito un bel po' di tempo per processarlo, ma in qualche modo era andata.
    Di lì a poco, le sirene della polizia avrebbero iniziato a risuonare via via sempre più vicine al palazzo, dunque Tobi si sarebbe sforzato di alzarsi in piedi, avvicinandosi alla compagna e posandole una mano sulla spalla qualora lei glielo avesse permesso.
    -Facciamo rapporto e torniamo a casa.-

    Narrato. | -"Parlato."-




    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    7
    Energia:
    735/750
    EXP:
    865/1410
    Forza:
    280+50
    Quirk:
    145
    Agilità:
    300+40
    Peso:
    5/7
    Denaro:
    6800,00 ¥
    Cronologia:
    INVENTARIO/STATUS
    STATUS
    CITAZIONE
    Danno Medio alla schiena/torso

    TECNICHE UTILIZZATE
    CITAZIONE
    - - -



    TECNICHE PERSONALI:
    San Jie Fury [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi sfrutta il meccanismo di allungamento del suo bastone segmentato personalizzato e con esso scaglia una serie di affondi, fendenti e spazzate sulla media e breve distanza (il bastone + è composto da 3 segmenti di 60cm e due connettivi da 100cm - il raggio d'azione dipende da dove lo sta impugnando Tobi ma è al massimo circa 4 metri). Grazie a questa tecnica, Tobi può avvicinarsi ed allontanarsi dal nemico senza smettere di attaccarlo, disorientandolo.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con raggio d'azione debitamente ridotto a un metro e mezzo.
    DANNO: Medio-Grave
    Quat Quyen [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi, a corto raggio, esegue parte del Quyen (forma) del tradizionale ventaglio da combattimento, per poi sferrare un attacco a tradimento appena vede un'apertura. L'attacco risulta difficile da schivare, se a corto raggio, poiché le forme che Tobi esegue prima di attaccare risultano a tutti gli effetti delle finte e non si sa mai da che parte arriverà l'attacco. L'attacco in sé è un singolo taglio netto ma abbastanza profondo, che causa dolore intenso e, a seconda della zona colpita, può anche causare sanguinamento più o meno debilitante.
    DANNO: Medio-Grave
    STATUS: Sanguinamento
    San Jie Copter [Livello 3] [Costo 65]
    Descrizione: Tobi fa ruotare furiosamente un'estremità del suo bastone segmentato e crea una sorta di barriera. La barriera ha efficacia variabile:
    -Attacchi corpo a corpo (es: un pugno, elementale o non): Il tipo di attacco più penalizzato, la barriera funge da deterrente per gli attaccanti corpo a corpo, che non riescono ad avvicinarsi o lo fanno a discapito di subire danni dovunque l'asta colpisca.
    -Attacchi a distanza fisici (es: lanciare un sasso): L'attacco può o può non essere intercettato dalla rotazione del bastone. Le rotazioni sono abbastanza fitte quindi è assolutamente plausibile che il colpo venga respinto, ma c'è comunque la possibilità che passi.
    -Attacchi a distanza elementali (es: getto d'acqua): La scarica elementale si abbatte sul bastone, ma normalmente parte dell'attacco trapela ugualmente, causando danni ridotti di uno step (minimo Lievi). Ovviamente varia da elemento a elemento, elementi incorporei come il fulmine non subiscono la barriera, il fuoco brucerà il bastone di legno e così via.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con dimensione della barriera ridotta.
    EFFETTO: Difesa da danni Medio-Gravi
    Pull and Kick [Livello 1] [Costo 15]
    Descrizione: Se l'avversario è a media distanza, Tobi lo afferra al lazo e lo trascina con forza verso di sé, colpendolo poi con un poderoso calcio kung fu. La forza del calcio si somma a quella dell'impeto del corpo trascinato nel senso opposto, amplificando il colpo.
    DANNO: Lieve
    Shield Trip [Livello 1] [Costo 15]
    Tobi scaglia a tutta forza il suo scudo contro le gambe dell'avversario, mirando a farlo inciampare. Quando il nemico è a terra, piomba su di lui con un attacco, di norma una gomitata kung-fu ma a seconda della situazione può scegliere un attacco diverso sempre di simile impatto. Perché lo scudo possa essere riutilizzato, Tobi deve dedicare un'azione esplicita al suo recupero.
    (Se la corda è disponibile e le tempistiche lo permettono, Tobi può agganciare lo scudo alla corda per recuperarlo dopo l'attacco. Lo scudo va poi sganciato manualmente, o si continuerà a considerare attaccato).
    DANNO: Lieve



    EQUIPAGGIAMENTO:
    β San Jie Gun [Supporto]
    ► Descrizione: Il Beta San Jie Gun (nome cinese del Sansetsukon, bastone a tre segmenti) è composto, appunto, da tre segmenti da 60cm ciascuno in legno di bambù della miglior qualità, rifinito e temprato alla perfezione. Le catenelle di congiunzione sono state sostituite da del connettivo di carbonio intrecciato in tensione, che se tirato con la giusta forza si estende fino a 100cm (in forma "rilassata" misura circa 10cm). La massima portata dell'arma, quindi, è di poco meno di 4 metri.
    ► Effetto: Danno Medio [+40 in Forza]
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Stretch Suit [Costume]
    ► Descrizione: Tuta nera interamente ricoperta di fibre elastiche in tensione, che rendono difficoltoso qualunque movimento all'utilizzatore, che deve impiegare molta più energia del normale per fare qualunque cosa. Tuttavia non è fatica sprecata, poiché anche i suoi movimenti vengono velocizzati ed amplificati (effetto simile ad un colpo di frusta). La tuta dispone di delle parti più rigide sulle giunture di ginocchia, gomiti, spalle, polsi e caviglie, per evitare che si estendano in maniera troppo improvvisa e danneggino le giunture a lungo andare. La tuta ha due "slot" dove è possibile agganciare due Wide Arrow, il cui cavo viene alloggiato, arrotolato, in due scompartimenti sopra le scapole. La punta del cavo fuoriesce, passa sotto l'ascella e il bicipite e viene infilata nell'innesco, che è posto su ciascun avambraccio. Attivando il Wide Arrow, il cavo fuoriuscirà da sotto il polso dell'utilizzatore, dunque risulta più facilmente direzionabile e più versatile rispetto all'averlo perennemente agganciato al fianco.
    ► Effetto: Resistenza Danni Medi / 2x Slot Wide Arrow
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente
    ► Wide Arrow DX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 2/3 // Peso: [1]
    ► Wide Arrow SX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 2/3 // Peso: [1]

    Gas Mask [Difensivo]
    ► Descrizione: Maschera Antigas data in dotazione a Pro-heroes, tirocinanti e studenti, appositamente creata per filtrare il gas rilasciato durante l'attacco terroristico del 31 ottobre.
    ► Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Evento

    Technical Gloves [Supporto]
    ► Descrizione: A differenza di un normale paio di guanti, questi presentano una patina di metallo che rinforzano il dorso ed il palmo della mano. Sono utili soprattutto per parare colpi portati da armi da lancio o da coltelli, anche se al minimo urto possono incrinarsi e addirittura rompersi.
    ► Effetto: Proteggono le mani da lievi colpi da taglio, permettono di afferrare una lama senza tagliarsi. [+10 in Forza]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: 1/1

    Electric Booster [Supporto]
    ► Descrizione: Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    ► Effetto: [+20 in Agilità]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente

    Buckler [Difensivo]
    ► Descrizione: Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero a maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Colore: nero.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente

    Tessen [Difensivo]
    ► Descrizione: Il tessen, o tetsu-ten (tetsu, vuol dire ferro), è uno dei ventagli da combattimento giapponesi. Lungo tipicamente circa 35 cm, di seta o di washi (una carta molto resistente), decorato, i più preziosi a volte anche con lamine di oro o argento, o trattato con petrolio. Ha le stecche fatte o rinforzate con ferro (in genere 8 o 10), ed erano armi difensive molto popolari fra i samurai. Questo modello, costruito con tutti i materiali e le tecniche all'avanguardia disponibili al laboratorio della famosa scuola per eroi è fortemente ispirato ad essi. Molto resistente ed ha la stessa valenza di uno scudo. Fornisce un ottima difesa contro spade, katane, e armi da lancio. Se usato opportunamente è in grado di difendere pesino da proiettili vaganti.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi e riduce i danni medi di uno step (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente


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    Sumire vide come anche sulla creatura creata da Hayato si formarono parecchio fiori bianchi, seguendo lo stesso processo che avevano mantenuto su tutta la stanza, assorbendo ciascuna un po' della polvere che componeva il mostro.
    Fu davvero soddisfacente vedere come quell'ultimo disperato tentativo di prendere Benjamin falliva, come l'uomo mascherato venne disarcionato dalla sua stessa creatura, colpito dalla sua onda d'urto, in direzione della parete della stanza. Per un attimo si era dimenticata che lui e Shinya entrambi potessero apparire e sparire nel nulla, e si era illusa di poterlo catturare, ma lui svanì davanti ai suoi occhi ancora prima di toccare il muro, e la creatura si dissolse dopo di lui.
    L'albina tirò un sospiro di sollievo, sentiva d'essersi tolta un'enorme peso dalle spalle dopo la scomparsa dei due membri di Aogiri, il pericolo maggiore era appena passato, era un po' meno tesa rispetto a prima, ma la situazione non era affatto risolta, non era ancora finita.
    Non riusciva ad essere preoccupata come lo era ad un inizio, aveva le sue incertezze su ciò che sarebbe successo nei prossimi minuti, ma l'unica cosa che provava era soltanto stanchezza. Stanchezza mentale, fisica... a quel punto desiderava solo che tutto ciò finisse e lei fosse libera da ogni responsabilità e potesse tornarsene a casa.
    Gli occhi di lei andarono a cercare di nuovo Tobi, per assicurarsi che stesse bene, e lo trovarono a terra a riprendere fiato; si avvicinò a lui fino a raggiungerlo, aiutandolo a rialzarsi.
    La donna mascherata li raggiunse, porgendo loro un pomo che sarebbe stato in grado di alleviare i loro dolori. Forse era vero, forse no, l'albina lo avrebbe rifiutato in ogni caso, non aveva la minima intenzione di ingerire o inalare qualunque altra sostanza di cui non conosceva assolutamente nulla. Il colpo dell'onda era stato terribile, vero, ma probabilmente alla UA aveva subito colpi peggiori, e preferiva guarire col tempo.
    Hanzo apparì adesso molto più vulnerabile ai suoi occhi, mentre quasi zoppicava per raggiungere il pilastro centrale della stanza, aiutato dalla donna dai capelli arancioni. Nonostante la ferita che Shinya gli aveva provocato fosse rimarginata, lo scienziato era al limite delle forze; quell'ultimo attacco, tra le appendici colorate e le migliaia di farfalle che avevano invaso l'interno del palazzo, doveva aver consumato tutte le sue energie, dimostrando d'essere ancora soltanto un umano che giocava a fare dio. Indicò loro le maschere, informandoli che avrebbero potuto trovare una radio per contattare qualcuno. Ciò voleva dire che era davvero finita? Erano liberi di andare, finalmente?
    Sumire guardò di nuovo Tobi, mentre quest'ultimo estraeva il proprio cellulare da una tasca.
    Per tutto quel tempo non avevano avuto modo di comunicare tra loro, di capire cosa provava l'un l'altro o anche solo di organizzarsi per vedere che cosa fare. Avevano dovuto affidarsi all'istinto e a loro stessi, e Sumire aveva pressoché seguito ciò che Tobi faceva, piuttosto che fidarsi di sè stessa. Ora che avevano la possibilità di parlare, lei non sentiva di volergli dire nulla, e rispondere "bene" gli sembrava quasi ridicolo. Non stava bene, era solo ancora viva, era sopravvissuta. ‹ Sì, sto bene... › confermò invece, sintetica, per non far preoccupare il compagno.
    Hanzo confessò loro di aver perso e gli affidò i pazienti presenti in quella stanza; forse la sua condizione adesso non era delle migliori, ma Sumire non avrebbe certo detto che aveva perso, tutt'altro. Era riuscito ad allontanare i due membri dell'organizzazione criminale, Benjamin non era stato rapito ed erano tutti più o meno integri, gli unici due ostacoli che erano rimasti erano lei e Tobi. Ed ora si stava arrendendo? Perché? Quando aveva parlato loro soltanto poco prima, era parso determinato a portare a termine il suo piano, ed ora affermava all'improvviso di aver fallito. Le sfuggiva cosa fosse cambiato in quel lasso di tempo.
    Non provò alcuna gioia al sentire le parole dello scienziato, se non quella personale del sapere che stava tutto per finire, perché anche se Hanzo affermava di aver perso, certo né lei né Tobi avevano vinto. Sentiva solo confusione e vuoto, incapace di metabolizzare tutto quello che era successo in quelle ore, anche adesso che si riteneva più calma.
    Nel frattempo Tobi riuscì a chiamare le autorità in modo che arrivassero al più presto e Sumire non ebbe alcun dubbio che il dottore avrebbe trovato il modo di scappare, che non si sarebbe lasciato catturare. Nessuno voleva finire in prigione, e dopo tutto quello che aveva fatto sicuramente non ne sarebbe nemmeno più uscito, ma quel gesto dimostrava che anche se aveva fallito, non si era affatto pentito di quella disgrazia, e che quindi non aveva cambiato idea, almeno non del tutto.
    Una seconda ondata di farfalle si sollevò, formando un tappeto sotto Hanzo e le due donne, librandosi in aria.
    Per Sumire la questione si stava chiudendo, non aveva nulla da dir loro, non avrebbe nemmeno provato a fermarli e al contrario di Tobi prese il suo fuggire soltanto come una liberazione. Non le era mai passata per la mente l'idea di avere un'opportunità di catturarlo, ora aveva smesso di importarle. Doveva andarsene. Era meglio così, in qualche modo.
    Il corvino gli sbraitò contro, affermando che avesse affidato Benjamin a lui apposta —e Sumire non potè fare a meno di pensare che era stato proprio così— e seguendo un moto di rabbia lanciò il suo nunchaku, anche se questo colpì solo il pavimento.
    I tre se ne andarono, e rimasero finalmente "soli", ad ammirare la stanza del Palazzo, resa irriconoscibile.
    Tobi interruppe il silenzio, Sumire era ancora in piedi dov'era rimasta, a fissare il buco del soffitto da cui erano usciti Hanzo e gli altri. Tutta quella calma, adesso, era assurda.
    Il suo sguardo tornò sul compagno, e ancora una volta non ebbe nulla da dirgli. Non capiva come si sentiva nei suoi confronti, perchè se da un lato era infinitamente grata di aver avuto qualcuno al suo fianco per tutto il tempo, e che quel qualcuno fosse proprio lui, dall'altro lo aveva odiato. Aveva odiato lui, e il modo in cui aveva agito per la maggior parte del tempo. ‹ Non ha più importanza, ormai. › rispose assente, tornando a fissare il soffitto. Era inutile pentirsi di qualcosa che ormai era successa e non si aveva modo di cambiarla, forse era inutile anche prendersela con lui.
    Nessuno dei due fiatò di nuovo, e nel tempo in cui la polizia impiegò ad arrivare, Sumire aveva preso la ragazza svenuta, mettendola nel lettino più vicino, assieme a qualcuno. Per tenersi occupata ed evitare di pensare.
    Si rilassò quando il compagno toccò la sua spalla, se non fosse stata così orgogliosa probabilmente sarebbe crollata su di lui, ed avrebbe pianto. Si limitò invece a guardarlo ed annuire.
    Le autorità stavano per arrivare, come al solito, troppo tardi. La verità era che era più arrabbiata con loro che con chiunque altro, ma non aveva la forza di mettersi a litigare. Avrebbe fatto tutto ciò che doveva fare per poter finalmente tornare a casa con Tobi.

    Narrato - Parlato - Pensato

    LIVELLO: 6
    Forza: 70 | Quirk: 240 | Agilità: 235 +20
    ENERGIA: 415/550
    ccBfotJ

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Status: Sonnolenza; Danno Medio alle gambe, braccia.
    • Tecniche usate: Wave Motion Blast

    • Equipaggiamenti:
    Adaptive Suit [Costume]
    Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Inoltre è compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.
    Il costume di Sumire si divide in due parti, la parte superiore è composta da un top nero, dal collo alto e con stampato il logo della UA nell'estremità sinistra di esso; un lungo pantalone fascia le sue gambe, esternamente nero e con una particolare cerniera posta ai lati di ognuna delle gambe che permette al pantalone d'aprirsi e rivelare l'interno, dipinto invece di rosso.
    Ai piedi vi sono degli stivali corti, con qualche centimetro di tacchi, anch'essi neri, con i lacci rossi.
    Effetto: Resistenza danni medi
    Electric Booster [Supporto]
    Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    Effetto: +20 in Agilità
    Gas Mask [Difensivo]
    Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.
    Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    Peso: [1]
    Filtri: 3/3

    • Abilità:
    Abilità
    Sumire, toccando il terreno in modo diretto, può localizzare oggetti, persone e i loro movimenti attorno a lei, nel raggio di dieci metri, percependo le loro vibrazioni, può cogliere ogni minima vibrazione del terreno provocata da, esempio, i passi delle persone quando camminano

    • Lista tecniche:
    Wave Motion Blast [Livello 3] [Costo: 60 PE]
    Sumire colpisce l’aria con un pugno o un calcio direzionando il colpo, creando una screpolatura nell'aria, come quando si crepa il vetro, rilasciando così un’onda d’urto che arriverà fino a 5 metri di distanza, riuscendo quindi a respingere un attacco in arrivo scaraventando indietro l’avversario e, se esso è a 3 metri di distanza da lei, causando danni per contusione.
    Danno: Medio-Grave
    Vibration Blast [Livello 3] [Costo: 55 (+ 10) PE]
    Sumire concentra l’energia dell’onda d’urto su un pugno, colpendo in modo diretto l’avversario, lo respinge all'indietro, causando danni per contusione, come fratture composte o ossa rotte nel punto in cui viene colpito.
    Danno: Medio-Grave
    Earthquake [Livello 3] [Costo: 60 PE]
    Sumire colpisce il terreno con un piede, rilasciando l’onda d’urto che provoca scosse telluriche fino a 3 metri in tutte le direzioni, sbilanciando e facendo cadere a terra il suo avversario, attorno a lei, nel raggio di 3 metri il terreno si apre creando alcune screpolature larghe e dalla profondità che varia da 50 centimetri a un metro. In cui l'avversario può rimanere intrappolato.
    Danno: Medio-Grave
    Tremor [Livello 3] [Costo: 60 PE]
    Sumire toccando l’avversario con le sue mani può rilasciare vibrazioni, facendo tremare il corpo dell’avversario, se colpito sul capo, l'avversario proverà un senso prolungato di vertigini. Provoca lividi nel punto in cui l'avversario viene colpito.
    Effetto: Stordimento Medio-Grave [3 turni]
    Pressure Explosion [Livello 3] [Costo: 40 PE]
    Sumire emana da tutto il suo corpo un intenso impulso di onde d'urto a corto raggio respingendo qualsiasi corpo fisico all'interno dell'aria d'effetto, scagliando via gli avversari e deviando proiettili o oggetti corporei di ogni tipo.
    Effetto: Protezione Danni Medio-Gravi
    Shaky Ground [Livello 3] [Costo: 60 (+10) PE]
    Sumire emana ad impulsi intermittenti continuati scariche di vibrazioni nel terreno attorno a se causando scosse a ritmo di intervalli casuali che destabilizzano l'equilibrio degli avversari. Sumire crea un area di scosse continue del terreno attorno a se, ostacolando i movimenti degli avversari. Ogni tot emette una scossa che fa tremare il terreno sotto i piedi per limitare i loro movimenti degli avversari.
    Raggio: 2.5 metri
    Effetto: Stordimento Medio-Grave [3 turni]



    Ci tengo assolutamente a fare i complimenti a tutto lo staff e al modo in cui hanno organizzato e portato avanti tutto l'evento. E' stato davvero incredibile e mi sono divertita sia a leggere gli altri che a scrivere in questo. Non so come avete fatto ma mi avete fatto mantenere l'ansia letteralmente dal primo all'ultimo post che ho scritto qui e vi meritereste un premio solo per questo. Siete fantastici e grazie per i traumi e tutto il resto :zizi:
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    In quella stanza stavano succedendo molte cose contemporaneamente. I due ragazzi che respiravano come due minatori sopravvissuti al crollo di una cava di carbone, il biondino dal volto coperto che le sorrideva e Shinya ed Hanzo che non avevano ancora finito di lottare. Partendo da quei due, Reiki aveva appena finito di parlare quando Shinya le rispose in quel modo. Era quello coraggio? Il coraggio di macchiare una famiglia di sangue per qualche futile motivo? Hanzo con le sue braccia ormai sul punto di crollare da un lato, Shinya che pareva quasi la tavolozza di un serial killer con cui capelli neri, bianchi e rossi. Reiki era arrabbiata con entrambi, ma non poteva che ignorare in silenzio la risposta del corvino. Era fin troppo convinto che stesse facendo qualcosa di corretto e di sicuro non era compito suo quello di riportarlo sulla retta via.
    Se ti arrendi, sì. - Rispose Reiki, seria. Un po' ci sperava, ma era decisamente impossibile succedesse una cosa del genere. L'abbraccio che seguì fece irrigidire Reiki, convinta che il membro di Aogiri non avesse ancora finito con i suoi subdoli assalti. Sarebbe stato facilissimo per lei porre termine alla vita dell'uomo, ma non aveva ricevuto l'ordine di farlo. Hanzo voleva ancora bene a Shinya. L'amore era qualcosa che Reiki aveva dimenticato da tempo e si stupì pure lei quando aveva pensato a quell'opzione così fredda e senza cuore. Per lei la persona che stava abbracciando Hanzo era un nemico, fin troppo stanco e spossato per nuocere a qualcuno. Che tristezza vederli così e poi staccarsi tra crude e fredde parole. L'uomo tossì e sparì nel nulla, probabilmente lo stesso metodo che aveva usato per arrivare. Chissà quanti tipi di Quirk avevano per loro i membri di Aogiri e se c'era qualcosa di simile al suo. Sperava di no, considerato quanto fosse orribile la funzione della sua Unicità. Anche in quel momento le farfalle morivano per i fiori, uccisi da quelli che erano i loro amanti in un contesto naturale. La donna si girò su quello che si chiamava con tutta probabilità "Hasu", che pronunciò delle parole che le misero inquietudine e non poco. Un sorriso così falso non lo aveva visto nemmeno in un intero gruppo di madri che assistevano ad una partita di baseball dei loro figli. Le sarebbe piaciuto rispondere che lei non aveva la minima intenzione di rivederlo, ma l'immersione del ragazzo in quella polvere la fermò. Si era teletrasportato via come Shinya? Per un secondo parve così alla donna, ma fu subito smentita dalla bestia che Hasu stava cavalcando, puntando verso il biondo che prima era tra le braccia del ragazzo corvino. Il mostro di polvere non era abbastanza forte però per superare l'aria purificatrice dei suoi fiori e crollò a terra abbastanza in fretta, aiutato dalle vibrazioni della ragazza, segnando così la sconfitta del duo di Aogiri. Avevano finito di lottare, per fortuna. Entrambi i ragazzi sembrarono totalmente ignorare la sua offerta di curarli e Reiki rimase un po' perplessa da questo comportamento. Non si fidavano di lei? Oppure il ragazzo che si era dichiarato come Fukuda voleva semplicemente fare il duro di fronte alla sua collega? Reiki rimase in silenzio mentre Hanzo rispondeva a quelle domande poste con rabbia dal corvino.
    In tutta onestà... Non ne ho idea. Ho visto che Aogiri ha messo una taglia sulla sua testa al mercato nero... E ho deciso di puntare su questo. - Hanzo pronunciò quelle parole che gli costavano fatica ad ogni respiro, la pelle già chiara più pallida del solito. Reiki lo accompagnava e vide il suo sguardo perdersi in quello che sembrava essere il vuoto, affrettando i propri passi. Nonostante fosse più o meno in forma rispetto al resto delle persone sveglie e non, il capo del Culto era pur sempre un uomo adulto che si stava appoggiando di peso su di lei. Voleva evitare di essere arrestata e che quei due ci ripensassero, anche se probabilmente avrebbe trovato un modo di fuggire in ogni caso. Si guardò attorno e con la mano libera fece spuntare un grosso fiore dal terreno tempestato di insetti. Chinandosi appena e facendo attenzione avrebbe preso il mucchio di farfalle morte avvolte dalle radici e avrebbe guidato le Papilio Quirkensis come un si attira un asino con una carota. Aiutata da Hanzo e grazie al controllo minimo che poteva esercitare sugli insetti che un tempo seguivano tutti i suoi comandi, tutti i collaboratori di Hanzo misero i piedi sul grosso tappeto di farfalle e cominciarono a volare verso un posto sicuro. Reiki sospirò sotto la maschera, sentendo le urla di Fukuda dietro di sé. Avevano perso, come aveva detto Hanzo. Era strano che non provasse particolari emozioni dopo quella sconfitta? Il rammarico era ormai parte di lei ed aveva avuto abbastanza giorni per digerire il fatto che probabilmente non avrebbe più visto la sua famiglia da donna libera.
    Takashi-san, non faccia più queste cose. Almeno si porti qualche frutto con sé la prossima volta. - La donna dai capelli arancioni puntò le iridi verso il suolo che a centinaia di metri continuava ad essere occupato dalle farfalle. Era arrabbiata con lui? Non sapeva neanche se c'era spazio per quell'emozione in quel momento. Voleva solo sparire in mezzo a quella nube di insetti e diventare una di loro.
     
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