Down the Rabbit Hole/UPRIGHT

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    Ultimamente Todoroki è proprio stressato, eh? - la risata di Thelema le fece saettare gli occhi su di lei, distogliendola dai suoi pensieri e dalle sue preoccupazioni. Whisper, assieme a tantissimi Pro-Hero, si trovava sull'erba bruciata del parco di Ueno, circondati dalle effigi carbonizzate di ettari ed ettari di alberi che non c'erano più e i pesanti macchinari in ferro che si occupavano dei lavori di ricostruzione e riqualificazione della zona.
    Già... Ma come biasimarlo. - rispose con un sorriso di circostanza l'eroina francese, osservando la collega - Non penso che starei tanto meglio sapendo lo Skycross in preda a criminali, immerso nel gas velenoso. - aggiunse quindi. La prospettiva che la sua base operativa le venisse strappata da un momento all'altro da un attacco terroristico era quantomeno apocalittica, specie per quanto aveva sudato negli anni per permettersi di occupare quel piccolo grattacielo. Gli archivi della polizia che risiedevano nella sua biblioteca, poi, erano una sua diretta responsabilità: doveva essere più o meno lo stesso per il Tocho visto che, assieme al palazzo dell'agenzia di Endeavor, era sparito anche un punto nevralgico della politica giapponese. Come tanti colleghi, però, Leticia si trovava lì quel giorno proprio per riprenderne possesso.
    Il terreno del parco era occupato da un numero davvero grande di eroi e tirocinanti, tanto che era possibile intravedervi membri di tutte le più importanti agenzie che operavano nella città di Tokyo: si trattava probabilmente di una delle più grandi operazioni degli ultimi anni, seconda solo alle operazioni di gestione dell'attacco terroristico che aveva causato tutto quel casino e simile alla mobilitazione che aveva tentato, invano, di prevenire l'attacco ad Okinawa. Questa volta però le cose sarebbero andate diversamente, e tutti ne erano fermamente convinti: era il momento che la gente della capitale si riprendesse la città che gli era stata rubata senza alcun diritto di sorta.
    Umh, sembra che il briefing stia per iniziare. - riprese quindi parola l'eroina numero sei, voltandosi verso un piccolo palco che campeggiava tra tutte quelle persone - Sarà meglio che torni dai miei ragazzi. Buona fortuna, Leticia. - aggiunse con un occhiolino dietro le spesse lenti, congedandosi dopo un cenno di saluto con la mano destra da parte della sua vicina in classifica. L'imponente figura fiammeggiante dell'eroe numero uno si palesò su quello stesso palco dopo poco.
    La giornata di oggi rimarrà nella storia. - esordì con serietà Endeavor, guardando la gremita folla di fronte a lui - Le zone colpite dal gas del Culto della Farfalla Morente sono rimaste in balia della legge del più forte per fin troppo tempo. E' giunto il momento di riprenderci la nostra città, rialzarci in piedi e mostrare a quei criminali che il popolo giapponese non ha intenzione di farsi piegare da simili minacce. - aggiunse quindi mentre le tradizionali fiamme che ornavano il suo costume ciondolavano come ipnotizzate dalla leggera brezza mattutina - I dieci migliori Pro-Hero del Giappone guideranno l'operazione. Ognuno di voi dovrebbe aver ricevuto il nome di qualcuno a cui fare riferimento. Raggiungeremo il quartiere di Shinjuku tramite l'utilizzo della metropolitana in modo da evitare il più possibile il contatto con il gas che impervia nella zona, un gruppo alla volta nell'arco della giornata. Ad ognuno di voi verrà fornita una maschera anti-gas progettata da 30MINUTES INDUSTRIES. Sono fatte apposta per combattere il gas per cui non dovreste correre alcun rischio, ricordatevi di indossarle seguendo la procedura e non rimuoverla finché vi trovate in zone rischiose. Nel corso della giornata ad ognuno di voi verrà affidato un obbiettivo: contiamo sulla vostra collaborazione per il salvataggio del quartiere... e che possa essere il primo di tanti altri. - concluse quindi il suo intervento, scendendo dal palco tra gli applausi dei colleghi. C'era chi non vedeva di buon occhio l'operazione, convinto che ancora una volta gli interessi politici avessero scavalcato le necessità del popolo. Era evidente che utilizzare Shinjuku come terreno di prova equivalesse a liberare il Palazzo del Governo, perché non dedicarsi prima invece all'aeroporto la cui inagibilità impediva ancora il rientro a molti abitanti? Illazioni in merito o meno, così era stato deciso e gli ordini andavano rispettati.
    Leticia si diresse quindi verso il capo della polizia allo scopo di ricevere i suoi ordini. Le erano stati concessi solamente due aiutanti ma, allo stesso tempo, la sua missione non sembrava così complicata da necessitare di ulteriore manforte. Non sarebbe stata tra i primi a partire e quindi, con ogni probabilità, il quartiere sarebbe già stato messo in sicurezza prima del suo arrivo. Il suo compito era di dare un'occhiata in giro alla ricerca di alcuni strani animali che erano stati avvistati dalle forze dell'ordine in presidio della zona contaminata e, nel frattempo, accompagnare un membro dell'agenzia di Dr. Peekaboo in cima ad un grattacielo della zona. Questo secondo compito era, con ogni probabilità, anche il più importante: doveva essere infatti quell'individuo il detentore del rimedio contro il gas anti-unicità del dottor Takashi.
    Prima di quell'incontro pubblico, infatti, lei e gli altri eroi della Top 10 erano stati contattati dal Governo e gli era stato spiegato che avrebbero dovuto guidare le operazioni di riqualificazione del quartiere di Shinjuku scortando dei membri dell'agenzia di Peekaboo che, per l'occasione, aveva lavorato fianco a fianco con Shinichi Matsumoto per produrre un rimedio alle nubi nere che coprivano alcuni quartieri. Dato che l'attacco alla città aveva evidenziato delle criticità all'interno delle forze dell'ordine, però, non erano loro date sapere le modalità attraverso le quali questo sarebbe avvenuto per mantenere il più possibile la segretezza ed evitare problemi.
    Era ormai tarda mattinata quando l'eroina francese, date le direttive ai suoi collaboratori che avrebbero dovuto agire in altre squadre operative, si congiunse con i suoi due aiutanti. Una era una ragazza in tirocinio presso l'agenzia di Endeavor che non poteva certamente dire di aver avuto il piacere di conoscere. L'altro, invece, era Meijin: si ritrovava spesso a questionare le sue scelte e la sua gestione degli eventi, come dopo le operazioni al Corteo Nero, e la scelta di aver inviato il giovane Fukuda al Palazzo Imperiale, pur dietro le pressioni delle forze dell'ordine, rientrava certamente tra queste. Il suo orgoglio e la sua necessità di essere un punto fermo per la squadra le aveva impedito di scusarsi direttamente con lui ma, allo stesso tempo, comprendeva benissimo quanto potesse essere difficile per un giovane portare sulle spalle un simile fardello. Alla fine le cose si erano comunque concluse nel migliore dei modi e chissà, magari qualcun altro al posto di Tobiko avrebbe gestito la situazione in modo peggiore, ma non riusciva comunque a considerare l'esito di quell'incontro come una vera vittoria. Sperava comunque che collaborare quel giorno avrebbe permesso loro di chiarirsi, non necessariamente tramite l'utilizzo delle parole che, in fondo, considerava così importanti.
    Buongiorno, ragazzi. Ushiyama, è un piacere conoscervi. Il mio nome è Leticia LaCroix, ma potete chiamarmi Whisper. - accennò un inchino - Fukuda-kun, spero tu sia in forma. - aggiunse con un sorriso. Si erano incontrati per la prima volta durante le indagini sui presunti omicidi del Sagrestano Homura e anche se non avevano avuto molte occasioni per agire insieme durante il suo tirocinio ufficiale si incontravano spesso alla sede di Providence. Fortunatamente, infatti, capacità come quelle della francese non erano richieste spesso e si trovava quindi frequentemente a gestire gli archivi allo Skycross o, in generale, ad organizzare le sue forze come un generale d'esercito chiusa nel suo ufficio in cima al piccolo grattacielo.
    Il compito che ci spetta oggi non è particolarmente difficile. - iniziò quindi a spiegare ai due - Come detto dal mio collega Endeavor raggiungeremo il quartiere di Shinjuku tramite l'utilizzo della metropolitana e, giunti lì, dovremo scortare una persona su uno dei grattacieli della zona. Nel frattempo vi chiedo di tenere gli occhi aperti per qualsiasi cosa stramba: ci è infatti stato riferito che nella zona si potrebbero trovare dei presunti animali dotati di unicità, ci è stato chiesto di riportare eventuali anomalie o, ancora meglio, catturarli se dovessimo imbatterci in qualche esemplare. - riportò loro gli ordini ricevuti dalla polizia, per poi osservare una strana figura in avvicinamento da dietro ai due ragazzi.
    U-Umh... Meijin...? - se Tobiko si fosse voltato avrebbe notato una figura decisamente conosciuta, ma da cui magari non si sarebbe mai aspettato di sentirsi rivolgere la parola. Era un ragazzo biondo, anonimo abbastanza da passare inosservato se non si conosceva il suo volto: Benjamin Miller, il campione d'arti marziali americano che Tobi aveva salvato il giorno dello scontro al Palazzo Imperiale. - Volevo ringraziarti per avermi salvato, al Palazzo Imperiale. So che è un po' tardi ormai, ma... - Benjamin, andiamo, su! - la voce di Saeko Saotome interruppe il suo ringraziamento, richiamandolo all'ordine. Benjamin accennò una piccola smorfia guardandosi alle spalle ed accennò un inchino. Spero di incontrarti in una situazione più tranquilla la prossima volta, ma... grazie davvero! - concluse, con sincerità, e poi si defilò, prima di incorrere nelle ire della sua sensei, che non gli toglieva mai gli occhi di dosso dopo gli ultimi avvenimenti.
    Whisper esalò un piccolo sospiro tra sé e sé. A conti fatti era vero, quello che era accaduto aveva in fondo impedito una disgrazia, anche se non era ancora dato loro sapere che cosa un gruppo come Aogiri potesse volere dall'americano. Nonostante il loro essere una cellula terroristica sembrava estremamente semplicistico pensare che lo volessero rapire esclusivamente come una forma di attentato, doveva esserci qualcosa di più dietro. Forse mandarlo in missione in un momento simile non era la scelta migliore ma, allo stesso tempo, le ricerche avevano mostrato che il gas non aveva effetto su chi non possedeva un'unicità e il giovane Miller era tra i pochi in grado di tenere testa ai criminali anche senza unicità. Chissà chi avrebbe vinto in uno scontro tra lui e Tobiko, l'allenamento e il talento dell'americano o l'unicità del giapponese?
    Mentre la francese distribuiva ai suoi due sottoposti le maschere anti-gas per l'imminente missione, una figura dal pelo giallastro si avvicinò loro. Alta poco più di un metro e con indosso dei vestiti su misura e un impermeabile, si trattava del Dr. Peekaboo, la vera mente dietro quella complessa operazione.
    Signorina LaCroix, sembra una vita che non ci vediamo. - la appellò l'eroe con la pelliccia, facendola voltare di scatto verso di lui.
    Dottore. - accennò un inchino la donna, per poi spostare lo sguardo sui due che accompagnavano l'uomo. Si trattava di una ragazza e un ragazzo, lei indossava una lunga gonna e aveva occhi e capelli violacei mentre lui, molto alto, era vestito con quella che sembrava quasi un'armatura di colore nero e i suoi occhi di colore azzurro intenso, nascosti dietro alle lenti spesse di un paio di occhiali, erano incastonati in un volto spigoloso adornato da dei bizzarri capelli, argentati ai lati e violacei sopra.
    Mi sembra ieri che potevo assistere in pace alla tua scalata e ora sei persino più in alto di me! - ridacchiò l'uomo dalla voce estremamente profonda se comparata alle sue sembianze - Mi spiace non essere stato presente all'incontro dell'altro giorno, ma questa ricerca mi ha privato persino del cibo e del sonno. - aggiunse, riferendosi implicitamente all'incontro tra i dieci migliori eroi e il Governo.
    Non importa Dottore, sono sicura che avremo occasione di incontrarci davanti ad un the. - sorrise la donna - Allora vi mostrerò quanto sono migliorata. - aggiunse con rispetto, accennando nuovamente un inchino - Perdonatemi se vado al sodo, ma loro sono...?
    I miei assistenti, sì. - annuì l'eroe numero dieci - Vi presento Musashi, che verrà con voi. - aggiunse quindi voltandosi verso l'uomo - Sono sicuro che in vostra presenza non avrà nulla da temere. - si voltò di nuovo verso la francese accennando un sorriso - Tu ascolta gli ordini di Whisper e non ingaggiare in scontri se non è necessariamente richiesta la tua presenza, intesi? - disse quindi all'uomo, redarguendolo quasi come fosse una sua figura paterna.
    Non cambiate proprio mai... - ridacchiò la francese, scuotendo la testa - E' un piacere conoscerti, Musashi. - aggiunse poi.
    Il piacere è mio. - disse semplicemente e con voce calda l'uomo, inchinandosi in modo galante, con un inchino per ciascuno dei tre membri della squadra capitanata dalla giovane eroina francese.
    Beh, sarà meglio che vada ora. - sospirò l'uomo, posando poi lo sguardo sull'altra ragazza che lo accompagnava - Buona fortuna Leticia, attendo un invito per quel the. - si allontanò dunque.
    Un quarto d'ora dopo la squadra si trovava in metro. I mezzi della città non avevano mai smesso di viaggiare, ma erano stati rinforzati e ovviamente si muovevano per la metropoli evitando le fermate nelle zone contaminate. Quel giorno, però, la città era stata avvisata che ci sarebbero stati dei disservizi: i mezzi sotterranei erano infatti stati bloccati per essere utilizzati solo dagli eroi che dovevano dirigersi nel quartiere fantasma di Shinjuku. In quattro su un treno interamente vuoto i membri del gruppo di Providence avrebbero potuto vedere l'esterno della carrozza trasformarsi gradualmente, scivolando sempre più nel degrado tanto più ci si avvicinava a Shinjuku. Dalla pulizia delle zone nevralgiche e più trafficate si passava alle stazioni prossime alle zone contaminate ormai frequentate da ben poche persone, per poi giungere alla totale trasandatezza delle zone proibite.
    Quest'ultime non erano abbandonate, anzi, portavano i segni di una frequentazione, ma certamente non una raccomandabile. I muri una volta puliti e lucidi erano ora marchiati da scritte con bombolette di vernice, i distributori automatici rotti per rubare bibite o merendine, i cestini ribaltati e le piastrelle scheggiate. Di lì a poco il treno fantasma si sarebbe fermato: era giunto il momento di inforcare le maschere anti-gas ed entrare in scena.
    Whisper • Livello #9 • ◈ • Musashi • Livello #7 •
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    CITAZIONE
    Bene ragazzi,

    Benvenuti in AM. Si tratta di un'operazione bella grossa e credo il post sia abbastanza esplicativo. Potete descrivere a piacimento come venite contattati dalla vostra agenzia e vi dirigete all'incontro, ciò che accade nel post e il tragitto in metropolitana. Potete ovviamente fare eventuali domande a Whisper sul tragitto. Il Governo vi fornisce una maschera anti-gas usa e getta efficace contro il gas della Papilio quirkensis al modico peso di [1] PT, per cui tenetelo in considerazione quando decidete l'equipaggiamento da portarvi.
    Se avete delle domande sono a vostra disposizione, l'ordine di postaggio è casuale come al solito e in seguito terremo quello che si sarà venuto a formare. Buona fortuna!
     
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    Tales of loss, and fire, and faith

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    HAMUKO USHIYAMA
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    Si sentiva bene, di recente soffiava un vento diverso. Il tirocinio non era cambiato molto, nemmeno i dialoghi quotidiani con i propri amici, forse il motivo di quella sensazione era perché aveva ottenuto un po' di prospettiva. Si ricordava bene dell'esitazione che aveva provato prima di iscriversi presso l'ufficio Endeavor, delle sue opinioni e della gente che immaginava avrebbe trovato lì e per quanto in parte continuava ad avere ragione, oggi giorno la pensava un po' diversamente. Il suo sogno era essere un'eroina che poteva fare la differenza, dimostrare al mondo che non tutti gli eroi cercavano l'attenzione dei media, che non erano dei attori di Hollywood glorificati ma ciò che le mancava era la prospettiva. Lavorando da tirocinante aveva visto molte persone dare del proprio meglio, tutti spinti da diversi motivi, certo, ma sarebbe presuntuoso pensare che i suoi erano più nobili dei loro. Se voleva davvero fare la differenza, anche a livello locale, doveva imparare a collaborare, fare buon viso a cattivo gioco e fare d'esempio senza però fare la presuntuosa. Non esiste un vero concetto di giustizia, dopo aver collaborato con Joule era convinta che c'erano molte strade di giustizia e che ognuna era diversa. Quale era più corretta delle altre? Quale era sbagliata? Come detto prima, da sola non sarebbe mai riuscita ad ottenere quella risposta, dunque tanto vale togliersi di dosso i sensi di superiorità. Era una ragazza testarda, però voleva pensare che con questo nuovo punto di vista le cose sarebbero andate avanti diversamente. In passato forse era stata troppo cinica, e non voleva togliere del tutto quel lato del suo carattere né affibiargli una connotazione negativa, ma voleva iniziare a lavorare su un mutualismo fra esso e dei altri, o nuovi, lati del proprio carattere.
    Allo stesso tempo, quasi ironicamente, si era tinta i capelli. Era tutto nato parlando con Fuyuko, dicendole che era da un po' che voleva cambiare il proprio look e pensava che cambiando il colore dei suoi capelli avrebbe ottenuto ciò che desiderava. Sorprendentemente la sua amica si era dimostrata a favore di questo cambiamento, dunque senza esitare iniziò a fare le proprie ricerche ed un bel giorno aveva eseguito la procedura. Non c'era più traccia dei suoi lunghi capelli marrone-rossastro, oramai c'erano solamente dei capelli più corti di un bellissimo colore corvino. Si piaceva, avrebbe dovuto cambiare un po' il guardaroba e comprarsi roba nuova, però l'opinione generale fu positiva, anche se sua madre ed Aoi avevano entrambe avuto un notevole shock iniziale. Persino Sumire, un bel giorno durante il tirocinio, le aveva fatto i complimenti dicendo che sembrava più matura - aveva passato tutto il giorno con un sorriso stampato in faccia.

    Ritorniamo però al presente, dove sarebbe da menzionare un altro motivo per cui si sentiva così bene. Un paio di giorni fa, infatti, aveva ottenuto la notizia che avrebbe dovuto fare parte di un'enorme operazione per liberare Shinjuku, insieme a... tutti. Moltissimi eroi ne avrebbero fatto parte, inclusi chissà quanti tirocinanti e dopo un leggera sensazione di capogiro, la sua mente fece spazio per un po' di timore e trepidazione. Sua madre ovviamente era fiera, però glie lo poteva leggere in faccia che era preoccupatissima dunque nei giorni prima dell'operazione cercò di spendere il più tempo possibile insieme a lei. Doveva e voleva farlo, però andare lì senza cercare di alleviare i timori di sua madre sarebbe stato irresponsabile.
    Comunque, fatti i preparativi il giorno dell'operazione si svegliò con l'ansia a mille, la sua mente stava già facendo dei parallelismi comparandola con quei lunghi e stressanti giorno di Novembre. Sperava vivamente che non sarebbe andata come durante l'attacco dei terroristi. Probabilmente no, però non si poteva mai essere troppo sicuri anche se voleva pensare che da allora era diventata più capace, non che ciò la rendesse più resistente agli effetti del gas. Ad ogni modo, fatti i saluti a sua madre e vestita con la propria suit, cintura e rokushakubo si avviò verso il punto di raccolta cercando di respirare il più possibile per togliersi i nervi di dosso. Era stressatissima, però per fortuna incontro Aoi mentre camminava verso il parco di Ueno, confidandosi con lei e parlando del più e del meno, non voleva esagerare con i discorsi su ciò che avrebbe dovuto fare quel giorno perché non voleva stressare anche lei. Non voleva essere come chi dopo un esame pesante andava in giro a parlare di quel esame, finendo per stressare tutti gli altri. Il loro incontro però non durò molto, una volta raggiunta l'area si salutarono ed ognuna andò per i fatti suoi - tanto le avrebbe chiesto di uscire per parlare di quel giorno il prima possibile.
    La scena una volta arrivata, comunque, non era delle migliori. Si ricordò del suo incontro con Aragaki-kun, di come avevano speso un po' di tempo lì a parlare e l'idea che quel posto ora fosse, in parte, rovinato le aveva spezzato il cuore. Un'altro motivo per combattere e darsi da fare, vero, però chissà se sarebbe mai tornato come prima, per sempre rovinato oppure era una chance per ottenere qualcosa di nuovo, speciale e brillare con luce nuova? Non incontrò molte facce nuove, ed onestamente non si spinse molto a cercarle; trovò uno spazio per lei ed aspettò che il tutto iniziasse. Una volta iniziato il briefing ed apparsa la figura imponente di Endeavor, lo sguardo della corvina fu fissato su di lui cercando di memorizzare quante più informazioni possibili. Non era il momento di dar sfogo ad opinioni o rumors, era lì per curare Tokyo e dare sicurezza ai cittadini, sebbene in molti avevano delle critiche alle quali lei dava ragione. Non voleva fare la cinica, avrebbe salvato quelle opinioni per dopo, in quel momento doveva impegnarsi e non fare la figura della principiante.
    Finito il discorso la situazione divenne, per lei, un po' confusa ma chiedendo in giro capì cosa fare e dopo un po' di tempo riuscì a capire con chi avrebbe lavorato. Non fu smistata con qualcuno del team Endeavor, bensì con qualcuno di un altro ufficio, ossia Providence. Cosa un po' imbarazzante siccome era l'ufficio che alla fine decise di non scegliere, però era sicura che nessuno glie lo avrebbe rinfacciato, soprattutto vista la sua ben nota indecisione pre-tirocinio. Vero, era tarda mattinata ed era oramai ancora più ansiosa di partire, però la notizia di collaborare con loro le diede una strana spinta in avanti. Non avrebbe cambiato ufficio da tirocinio, però chissà se fare una buona impressione con loro le avrebbe dato ancora più chance di farsi notare? Opportunità di ottenere consigli, aiuti e pareri da gente più prava di lei era già un premio molto, molto prezioso. Comunque, parlando un po' di ccon chi era stata smistata, era inutile dire che Hamuko era molto, molto entusiasta. Una figura era davvero assurda, ossia Whisper stessa che a quanto pare avrebbe fatto da capogruppo, mentre l'altra era Tobi! « Tobi!! Ahh, sono felice che siamo finiti insieme~ » non poté fare a meno che saltellare verso il ragazzo una volta trovata l'area dove avrebbe incontrato il suo gruppo. « Tutto bene? » gli chiese, genuinamente contenta di essere con un suo caro amico, che onestamente aveva sopravissuto a così tante cose che lo riteneva essere una fonte pressoché infinita di informazioni. Si sentiva inevitabilmente inferiore a lui, però non in un senso negativo o triste, invece coglieva quella situazione per spingersi in avanti ed usarlo quasi come un'obbiettivo. Era difficile non vedere gli altri del gruppo come dei rivali, però era anche vero che grazie alla loro amicizia poteva prendere la cosa con molta calma e sportività. In un modo o nell'altro, si stavano tutti motivando a dare del loro megio.
    « E' un onore conoscerla, Whisper-san, se preferisce mi può chiamare Eurydice, » era molto strano avere uan figura così famosa ed importante di fronte a lei. Fece un inchino molto profondo di fronte all'eroina, sperando di non essere apparsa troppo esuberante o chissà cosa, siccome l'unica cosa che voleva dimostrarle con quel tono era rispetto ed una genuina gioia di poter fare quell'operazione con lei. Ovviamente c'era anche da dire che la signorina LaCroix era assurdamente bella, così come lo erano molte delle faccie femminili presenti nella top 10. Dove voleva arrivare con questo discorso? Niente, che fra tutte le opzioni possibili era molto, molto felice di essere finita con lei, così tanto che si chiedeva se alla fine di quella giornata non sarebbe diventata una sua fan. Fatto questo si zittì e sistemandosi il bastone fra le mani in una posizione più comoda la ascoltò, cercando di non farsi perdere nemmeno un dettaglio. Era un compito non difficile ma che non andava preso sotto gamba, specialmente se potevano incontrare chissà quali animali. Anzi, già il fatto che potevano incontrare animali con unicità era qualcosa di molto preoccupante, però non poteva fare a meno di chiedersi come mai non erano usciti dalle zone contaminate - forse era compito di un gruppo di eroi contenerli?
    Finito l'esposizione dell'eroina francese, udì un'altra voce, una che lei non riconosceva e che fu quella di un ragazzo che pareva essere vicino Saeko Saotome, un'altra figura nella lunga lista delle figura attraenti menzionate precedentemente. Si aspettava che fosse un suo amico, ma invece no, a quanto pare Tobi l'aveva salvato nel Palazzo Imperiale e diamine se ciò non lo rendeva ancora più figo. Era genuinamente fiera di lui, infatti non appena il biondo si allontanò non poté fare a meno che dare un'espressione divertita all'amico.
    Le sorprese però non smisero di arrivare neanche dopo, una volta ottenuta la maschera anti-gas notò un'altra figura, questa volta ben più piccola, avviarsi verso di loro affiancata da due persone ben più alte. Era assolutamente tenero e Hamuko fece fatica a contenersi, ma non appena questo aprì bocca divenne come un palloncino che si stava sgonfiando - dannazione. Non conosceva moltissimo il Dottor Peekaboo, sapeva che era nella classifica però per qualche strano motivo non lo aveva mai sentito parlare, ed ora sperava di non averlo mai sentito per mantenere la sua immagine così tenera e soffice. Non aprì bocca e lasciò che lui e Whisper parlassero, evidentemente si conoscevano da un bel po' di tempo però non erano dettagli che le era dato sapere, anche se da pettegola il suo istinto le diceva di dover approfindire in tal riguardo. Sembrava che l'individuo che dovevano accompagnare era l'assistente del Dottore, un certo Musashi che sembrava essere un'armadio su due piedi per quanto fosse alto e piazzato. Ricambiò l'inchino dell'altro, non sembrava essere così antipatico, e seguì Whisper e gli altri una volta arrivato il loro turno di muoversi.
    Il viaggio in metro era quasi surreale, con così poca gente e la cosa divenne sempre più bizzarra man mano che si avvicinarono al punto d'arrivo. Durante il viaggio non si sentiva in vena di parlare, preferendo fissare dalla finestra del treno e guardare con i suoi stessi occhi il graduale decadimento della metro man mano che si avvicinavano a Shinjuku. Era un paesaggio triste e deprimente, ma allo stesso tempo la motivava, un chiaro segno che c'era molto da fare e spettava a loro fare il primo passo per ricostruire Tokyo. Fra loro quattro era indubbiamente quella con più cose da dimostrare, però era proprio per quel motivo che quella con più da guadagnare ed anche con meno da perdere. Con Whisper in persona a fare da loro da capogruppo, voleva pensare che ne sarebbe uscita da quella missione con una valanga di informazioni ed esperienza in più.
    Still in the dark


    Livello: 6
    Energia: 550
    Forza: 170
    Quirk: 256
    Agilità: 99
    Peso: [5/5]

    Status: Ottimo
    Tecniche usate:

    Lista tecniche:
    Gaea's Rage [Livello 3] [Costo 40 +20]
    Usando del materiale resistente (roccia, ferro, cemento, etc.) a portata di mano, Hamuko lo usa per infondere i suoi avambracci rendendoli più resistenti ai danni. La protezione perdura fintanto che il mantenimento è attivo, oppure se il danno inflitto è eccessivo.
    Resistenza: Medio-Grave
    Atronach's Blessing [Livello 3] [Costo 0]
    Un'altra strategia insegnatale da sua madre, si tratta di un metodo particolare di assorbire del materiale vicino, o anche lanciato da eventuali avversari, utilizzando entrambi i palmi messi uno sopra l'altro mentre ha un'infusione attiva. Il materiale che vuole assorbire deve essere dello stesso materiale dell'infusione, e data la complessità della tecnica ha ulteriori pecche. Oltre a non bloccare il colpo, dunque subisce i danni per intero, questa sarà l'unica azione che può fare nel suo turno.
    Effetto: Recupera 15/30/50/70/100 Energia
    Pagan Tattoos [Livello 1] [Costo 30]
    Tecnica imparata da sua madre, consiste nel usare una serie di complesse linee e disegni per alleviare lo stress del quirk sul suo corpo, permettendole di usare un'altra infusione senza subire le conseguenze ed ignorare i limiti del proprio corpo. Per farlo deve rimanere ferma e concentrarsi su un'area ristretta del corpo, mossa utile siccome l'alternativa è rimanere ferma incapacitata di usare le proprie tecniche.
    Effetto: Riduce a 0 il tempo d'attesa della fine di un'infusione, permettendole di usare subito un'altra tecnica.
    Artemisia's Execution [Livello 3] [Costo 35 + 15]
    Usando il proprio quirk per infondere solo uno dei propri arti, Hamuko usa dei materiali con i quali uno potrebbe creare delle corde per allungare, ammorbidire e far perdere consistenza all'arto e renderlo simile ad una frusta. Per farlo deve avere sotto mano corde o cose simili, ma stranamente la giovane si è trovata ad usare una manciata di... capelli altrui. Strano ed a tratti assai raccapricciante, Ushiyama non riesce ad usare le proprie ciocche dunque strappa o si appropria in qualche modo di un po' della capigliatura altrui e, finita l'infusione, procede ad usare il proprio braccio come se fosse una vera e propria frusta. La lunghezza è di due metri a partire dalla fine bel bicipite.
    Danno: Medio-Grave
    Recovery [Livello 3] [Costo 60]
    Il suo quirk è molto versatile, quello è vero, ma a volte Hamuko si sorprende da sola ai limiti che può raggiungere con questo potere. Forse una tecnica un po' troppo brutale per una ragazza come lei, però l'idea sarebbe di infondere la zona dove ha subito dei danni con del sangue altrui per accelerare il processo di rigenerazione. Analogamente alle tecniche di questo tipo, non può usare il suo stesso sangue e per quanto riguarda quello altrui deve essere fresco ed in quantità sostanziali, dunque niente cure con solo un paio di gocce o una ferita causata da un foglio di carta.
    Finito il processo di cura Hamuko, al contrario delle altre infusioni, dovrà aspettare meno rispetto al resto delle proprie tecniche forse perché non cambiando radicalmente il proprio corpo, lei ne risulta essere meno provata ed anche perché questa infusione è breve (il termine del periodo di rigenerazione insomma). Questa abilità potrà essere usata di nuovo solo dopo 6 turni. Finita la cura, invece, al posto dei 6 turni di attesa alla fine di un'infusione, Hamuko ne dovrà aspettare solo uno.
    Effetto: Cura medio-grave
    Rude Buster [Livello 3] [Costo 40]
    Con la capacità di muovere le sue infusioni mediante l'abilità “That tipe of pride ain't good for your health!”, Hamuko riesce anche ad espellere il materiale prima assorbito. Per far ciò lei, ovviamente, deve avere un'infusione, ma anche deve rimanere ferma e concentrata, senza contare che il processo non fa affatto bene al proprio corpo, aggiungendo 2 turni d'attesa al "cooldown" fra un'infusione e l'altra.
    Il getto è comparabile ad uno sparo di un fucile a pompa, coprendo un'area triangolare di fronte a sé che raggiunge al massimo la distanza di un metro, dopo di ché Hamuko verrà sbalzata all'indietro dal rinculo.
    Danno: Medio-Grave
    Lakshmi's Wicked Wiles [Livello 3] [Costo 60]
    Tecnica nata dopo numerosi allenamenti con la sua migliore amica, Aoi Kihara, si tratta di utilizzare l'acqua, o vari liquidi di simile viscosità, per infondere un'area del proprio corpo e renderla simile all'acqua. Il cuore di questa tecnica non consiste nel fare più male o curarsi, bensì di diventare difficile da colpire per proiettili ed attacchi fisici, come se li stesse evitando o questi le passassero attraverso. La strategia necessita di una notevole concentrazione per mantenere questo effetto, dunque se un colpo è abbastanza forte (ovvero superiore ai danni bloccati) può comunque danneggiarla. Una pecca di questa tecnica è l'incapacità di bloccare quirk elementali, però tutto sommato si rivela essere utile contro una buona fetta della popolazione.
    Visto che il corpo umano è formato da una grande percentuale d'acqua, la tecnica non è molto tassativa sul corpo di Hamuko, permettendole di poter usare un'altra infusione subito dopo. Il lato negativo è che, vista la particolarità di questa tecnica, essa dura solo un turno ed a differenza di Gaea's Rage, con questa i suoi attacchi fisici non sono considerati potenziati da quirk. Non che potrebbe attaccare visto che è una strategia difensiva, ma vabbè.
    Resistenza: Medio-Grave


    Lista equipaggiamenti:
    Adaptive Suit (Click) [Costume]
    Un costume forse non molto appariscente ma che fa il proprio dovere ed anche con spazio per modifiche future dopo una lunga ed estenuante conversazione con uno dei addetti al Laboratorio della Yuuei. Per il momento però non fa molto, salvo proteggerla dai danni visto il materiale di cui è fatto il vestito, resiste ma allo stesso tempo durevole ed anche comodo da indossare, abbinato con una sciarpa gialla (dice che è solo per estetica, ma è una citazione a suo padre ed a un'amica che morì anni fa), dei lunghi guanti bianchi facili da togliere che coprono il costume protettivo solamente al gomito, dopo la sua pelle tocca direttamente il guanto, e dei lunghi ed a tratti elaborati stivali che finiscono in una parte gialla con un po' di tacco.
    Resistenza: Danni Medi
    Rokushakubo [Difensivo]
    Il bō è un bastone lungo circa 180 centimetri usato nel combattimento, solitamente costruito in legno o bambù. Il bō standard è chiamato Rokushakubo, nome è composto dalle parole giapponesi roku (ossia "sei"), shaku (un'unità di misura giapponese) e bō (cioè "bastone"). Quindi Rokushakubō indica un'asta di legno lunga sei shaku (181.8 cm). Altri tipi di bō sono di diversi materiali, leggeri, pesanti, rigidi o flessibili, da un semplice pezzo di legno raccolto per strada ad armi ornamentali decorate artisticamente. Quello di Hamuko è stato rinforzato internamento con una fibra di carbonio, rendendolo più resistente.
    L'arte marziale dell'uso del bō è detta bōjutsu (棒術, arte del bastone). Il principio d'uso è l'aumento della forza del colpo tramite la leva. Vengono utilizzati fendenti e colpi di punta, oltre a tecniche di disarmo e di immobilizzazione, nonché leve articolari. Usato da Hamuko risulta un po' sproporzionato ma lei lo usa molto volentieri, trovandolo molto utile per compensare al suo alquanto limitato raggio d'azione in assenza di infusioni come "Artemisia's Execution".
    I movimenti prodotti dall'utilizzo del bō compongono spesso cerchi, semicerchi e sfere, difendendo l'utilizzatore dagli avversari da ogni lato, tenendoli lontani e permettendo di attaccarli senza che possano avvicinarsi.
    Il fatto che l'ha comprato è il risultato di un consiglio di Yumeru dopo la loro lotta, decidendo di seguire il parere del ragazzo dopo un paio di tentativi nel brandire l'oggetto - è ancora incredula che lui ha avuto ragione.
    Danno: Medio
    Peso: [2]
    Sacrificial Belt [Personalizzato]
    Una cintura sottile ma ben resistente, molto simile alle gadget belt che però a differenza di telefoni o altro permette a Hamuko di alloggiare, molto saldamente, delle capsule cilindriche (cinque) in vetro rinforzato. Non molto appariscenti, si aprono di sopra con un'apertura ermetica tenendo al sicuro il contenuto all'interno. Queste non sono neanche molto grandi, dando a Hamuko libertà di movimento e sono anche staccabili, rendendola comoda anche quando non ha con sé la suit o è in giro per la città, nonché rendendola più celabile. Il vero scopo di queste capsule è di alloggiare i materiali necessari per le sue infusioni, il volume di queste le permette di avere il materiale necessario per una singola infusione.
    Effetto: Una volta per combat, Hamuko può usare il materiale dentro una capsula, cinque [5] in totale, per utilizzare una delle proprie tecniche. Questo vale per ogni tecnica nel suo arsenale, dopo di che, alla fine del combat, dovrà pagare una somma per ricaricarle.
    Acqua [1/1] | Cuoio [1/1] | Roccia [2/2] | Sangue [1/1]
    Peso: [2]
    Maschera Anti-Gas [Difensivo]
    Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.
    Effetto: Questa, fornita dal Governo, è usa e getta. Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie.
    - [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    - [Annulla gli effetti del gas della Papilio quirkensis]
    Peso: [1]
     
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    TOBI FUKUDA
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    Non era un mistero che non fosse un gran periodo per Tobi Fukuda - per la famiglia Fukuda in generale, in realtà, ma per Tobi nello specifico. Daichi era tornato in Giappone alla fine, per un mese intero, verso fine febbraio, ma non erano riusciti a prendere una decisione riguardo lo stato comatoso della madre. Era innegabile che il corpo della signora Fukuda avesse subito un duro colpo, ma nessun dottore sembrava voler escludere al cento percento la possibilità che potesse risvegliarsi, d'altro canto ci tenevano a far presente che le probabilità di un eventuale risveglio erano minime, e diminuivano di giorno in giorno. Ma non erano mai zero. I fratelli Fukuda - no, Daichi si illudeva di aver deciso di aspettare, ma Tobi sapeva che era semplicemente una non-decisione. Era semplicemente stato tutto troppo improvviso e nessuno dei due era pronto a dirle addio, ed alla fine Daichi aveva dovuto andarsene di nuovo, con la promessa di rimanere in contatto e riparlarne di lì a qualche mese. E sebbene già questo sarebbe stato sufficiente per delineare un quadro tragico, non si aveva nemmeno iniziato a prendere in considerazione il vero e proprio disastro che era la vita sentimentale ed affettiva di Tobi.
    Ma quel giorno, a distanza di più di un mese dalla partenza di Daichi, doveva sforzarsi di non lasciare che nessuna delle sue faccende personali lo influenzasse. Era intenzionato a chiudere la sua vita privata fuori a chiave e rimanere concentrato, poiché quel giorno gli spettava una missione piuttosto importante. O, insomma, a dire il vero non sapeva quanto fosse importante, ma sapeva che avrebbe dovuto collaborare direttamente con Whisper ed era relativamente sicuro che non la mandassero a distribuire volantini.
    Tobi si trovava, al momento, sul desolato paesaggio che era diventato il parco di Ueno: una distesa di erba ed alberi bruciati. Era terribile ciò che era successo a quel parco, e pensare che un tempo gli bastava affacciarsi dalla finestra per ammirare gli sgargianti e rigogliosi colori del polmone di Tokyo. Aveva sentito che non c'era più, ma quando lo aveva visto per la prima volta di persona era stato... un bel po' da processare. Aveva così tanti ricordi legati a quel parco, ad esempio la prima volta che aveva incontrato Sumire (ed Akane), gli sembrava così surreale vederlo cambiato a quel modo che al guardarlo aveva come l'impressione che mancasse qualcosa. Sapeva, razionalmente, cos'era a mancare, eppure la sua mente non si dava pace per continuare ad indagare su cosa fosse quella strana sensazione di fuori posto. E nonostante ci fosse ormai stato diverse volte, anche quel giorno non poteva non sentirsi leggermente a disagio a camminare su quella distesa sterile.
    Dinanzi a lui un assembramento di eroi e polizia e chissà, forse anche qualche giornalista: di lì a poco, Endeavor avrebbe detto qualche parola ed avrebbe dato il via alle operazioni. Tobi si trovava leggermente in disparte, a pochi metri dall'assembramento, godendosi lo spazio vitale di cui le persone dinanzi a lui parevano non avere bisogno. La giornata di oggi rimarrà nella storia, aveva esordito Endeavor, dopo essersi avvicinato al palco: parole pericolose, l'ultimo evento indimenticabile accaduto a Tokyo non era certamente stato nulla di positivo, ma comprendeva ed anzi apprezzava il discorso motivazionale dell'eroe professionista. Lui non era una di quelle persone che si lasciavano toccare da parole del genere, ma sapeva che molti avevano bisogno di sentirle. Ne avrebbe approfittato per un rapido check della tuta nera attillata che lo faceva somigliare ad un qualche supersoldato marine o roba simile - un po' fuori posto in mezzo a tanti costumi uno più eroico dell'altro, ma in fondo non era l'unico ad aver scelto un motiv più sobrio, ognuno aveva il suo stile ed il suo personaggio da mantenere, non attirava molto l'attenzione.
    Un'operazione congiunta dei dieci Heroes più influenti del Giappone per liberare le aree contaminate della città dal gas che ormai da mesi le infestava, impedendo la normale circolazione delle persone e favorendo attività illegali quali razzie di negozi ed appartamenti, spaccio o anche veri e propri incontri fra esponenti del crimine organizzato. Ogni squadra avrebbe avuto il suo obbiettivo e si sarebbe mossa indipendentemente dalle altre, accedendo alla zona contaminata via metropolitana.
    La squadra di Tobi sarebbe stata composta da sé stesso, la Pro-hero Whisper e, in maniera completamente inaspettata, Hamuko Ushiyama. Non si aspettava di collaborare con lei, questa volta lui non c'entrava nulla e non aveva fatto il nome di nessuno (e probabilmente non lo avrebbe mai più fatto in vita sua), e lei veniva addirittura da un altro ufficio. Una coincidenza? Forse, ma forse era più probabile che li avessero appaiati in quanto venivano dalla stessa scuola e stavano facendo il tirocinio nello stesso periodo, quindi era probabile si conoscessero, ed infatti così fu. Non stava pensando a lei quando la vide arrivare, la sua mente vagava altrove, e quindi nonostante lei lo avesse palesemente riconosciuto e stesse praticamente saltellando verso di lui, lui se ne stava con una faccia stranita a fissarla.
    Come con il parco di Ueno, c'era qualcosa fuori posto che impediva al suo cervello di fare l'ormai ovvio collegamento che quella scalmanata fosse Ushiyama.
    -Ah... Hamuko-san?- I capelli, ecco cos'era di cui non si capacitava, Hamuko non aveva i capelli neri. Però quella era lei e non c'era il minimo dubbio a riguardo, perché quando chiamò il suo nome la sua voce frugò ogni eventuale dubbio. -Che... cambiamento. Stai molto bene, però.- Superato l'iniziale spaesamento, Tobi si rese conto che nel duemilaventidue - già da moltissimi anni - esistevano le tinte per capelli e che tutto sommato non era nulla di cui stupirsi troppo, era stato solo colto di sorpresa. -Hah, scusami, non me l'aspettavo.- Si carezzò la nuca, colpevole, ridacchiando alla propria figuraccia. Beh, le stavano molto bene, sembrava quasi più adulta, e poi lui aveva sempre preferito i capelli neri sulle ragazze. -Tutto bene comunque.- Non il miglior bugiardo del Giappone, ma tutto sommato nemmeno il peggiore. -Tu, come te la passi? Non ci si vede da un po'.- Gli impegni tenevano lontani gli uni dagli altri, ed in più Tobi si stava volutamente isolando molto dal gruppo per via dei suoi problemi personali.
    La familiare ed in qualche modo rassicurante figura di Whisper li raggiunse entrambi, e li salutò educatamente. Lasciò che si scambiasse i convenevoli di rito con Hamuko, dunque le rivolse un rapido inchino a sua volta.
    -Buongiorno Whisper-sama. Sono pronto.- Non era riuscito a confermare di essere in forma perché tutto sommato non lo era, ma non aveva nemmeno mentito. Si sentiva pronto e perfettamente concentrato, proprio come in quel momento di lucida calma che aveva avuto prima della sortita all'Imperiale, come se il suo cervello sapesse che era arrivato il momento di fare sul serio e decidesse di silenziare lagne e ripensamenti vari per un po'. La Pro-hero loro responsabile illustrò ai due tirocinanti il compito che gli sarebbe spettato quel giorno: nulla di troppo complesso, a dire suo, si trattava di fare da scorta ad una persona fino ad uno dei grattacieli della zona, probabilmente si trattava di uno dei tecnici che si sarebbero occupati di smaltire il gas, o almeno così pensò Tobi. Obbiettivo secondario, tenere gli occhi aperti riguardo la presenza di animali dotati di Unicità nella zona contaminata, magari anche catturarne un paio se possibile. La questione degli animali quirk-dotati incuriosiva parecchio Tobi a dire il vero, ma non sapeva se era emozionato o preoccupato di incontrarne uno.
    -Ricevut...- Una voce lo interruppe: non era familiare, non particolarmente almeno, ma aveva fatto il nome Meijin, e dunque Tobi si ritrovò a voltarsi verso di lui. Il cuore gli mancò un battito: Benjamin Miller. Gli faceva uno stranissimo effetto vederlo vivo e vegeto per le strade e pensare che in fondo aveva contribuito a far sì che ciò accadesse, una sorta di calore avvolgente che gli avrebbe arrossato vagamente le gote. -Miller-san!- Esclamò, sorpreso, troppo preso ad ascoltarlo per ricordarsi l'inchino formale. Si sentì ringraziare calorosamente per il salvataggio all'Imperiale e quasi si commosse, quasi come se si fosse reso conto in quel momento che almeno una singola cosa buona l'aveva fatta. La Pro-hero Raiden Mei richiamò all'ordine il giovane americano e questi si trovò costretto a congedarsi in fretta, dunque Tobi si affrettò a ricambiare il suo inchino. -Ah, certo! N-nessun problema, dovere! Ah magari... passerò al dojo... prima o poi.- Le ultime poche parole furono a malapena sussurrate, seguite da un sospiro quasi sollevato: era assurdo, ma dopo quei mesi incredibilmente orrendi gli era bastato vedere Benjamin Miller in piedi, in salute, per poco più di qualche istante, e si era sentito meglio. Avrebbe quasi azzardato a pensare che non si sentiva così da ottobre duemilaventi, non ne era completamente sicuro, ma certamente rientrava almeno nella top tre dei momenti più felici da allora. Non aveva smesso di chiedersi cosa potesse volere Aogiri da lui, ma nessuno che lui conoscesse pareva avere la risposta.
    Sentendosi improvvisamente al centro dell'attenzione e nondimeno causa di interruzione del briefing, Tobi si voltò di colpo verso Whisper e la sua compagna, notando che quest'ultima lo osservava quasi con ammirazione, cosa che lo fece arrossire e gli fece distogliere lo sguardo.
    -Scusate.- Mormorò, sentendo improvvisamente il bisogno di schiarirsi la voce. Di lì a poco, l'eroina francese allungò a Tobi e Hamuko le loro maschere anti-gas della 30MINDUSTRIES, Tobi trafficò con gli elastici e se la fissò saldamente sul viso, provando poi a soffiarci dentro per assicurarsi che lo isolasse davvero dall'atmosfera esterna, per poi rimuoverla e lasciarla ricadere con gli elastici flosci intorno al suo collo: se la sarebbe rimessa una volta arrivato a destinazione. Impegnato com'era nella delicata operazione, Tobi si accorse della presenza del celebre batuffolo giallo Dr. Peekaboo solo quando questi aprì bocca per rivolgersi alla LaCroix. I due parevano amici di vecchia data, anzi, sembrava quasi che il buffo eroe giallo fosse stato ai suoi tempi una sorta di senpai per lei. Era indubbiamente interessante ascoltarli e tentare di comprenderne le dinamiche, ma lo sguardo di Tobi cadde su una figura ben più alta di Peekaboo, dietro di lui, appariscente non solo per via dell'altezza torreggiante ma anche perché indossava una sorta di moderna armatura nera che lo rendeva ancora più imponente. L'uomo aveva due brillanti occhi azzurri celati dietro un paio di occhiali da vista ed i capelli viola al centro ed argentati ai lati della testa, con una spaccatura troppo ben definita perché potessero essere semplicemente brizzolati - senza contare che l'uomo non sembrava affatto vecchio. Al suo fianco una ragazza decisamente meno appariscente con occhi e capelli viola, che indossava una lunga gonna. I due dovevano essere gli assistenti del Dr. Peekaboo, ma Tobi non dovette attendere molto poiché uno dei due - l'imponente uomo in armatura nera - gli fu presentato poco dopo: pareva essere lui la persona che dovevano scortare, sebbene paresse perfettamente in grado di scortarsi da solo, anche se le apparenze potevano ingannare. Il suo nome pareva essere Musashi, o quantomeno il suo nome da Hero, e dedicò un breve inchino di cortesia a ciascuno dei tre membri della squadra dell'eroina francese.
    -Fukuda, molto piacere.- Si presentò molto semplicemente Tobi inchinandosi a a sua volta, aveva valutato se farsi chiamare direttamente Meijin, ma del resto Whisper lo chiamava per cognome e Hamuko per nome, quindi non aveva senso girarci molto intorno. Non che ne facesse una colpa alle due donne, era stato sempre lui a farsi chiamare così e probabilmente avrebbe continuato almeno fino alla fine del tirocinio. Di lì a poco, Peekaboo si congedò lasciando la squadra - ora arricchita di un quarto elemento - avviarsi verso Shinjuku via metropolitana. Fu un viaggio quasi surreale, in quattro su una metropolitana completamente vuota, le stazioni via via sempre più desolate e trasandate mano a mano che ci si avvicinava al quartiere perduto, pareva in tutto e per tutto un sogno. Prossimi alla destinazione, le stazioni della metropolitana erano un vero disastro: graffiti, immondizia, distributori automatici spaccati e completamente ripuliti, pavimenti rovinati, luci traballanti e sporco un po' ovunque. Tobi non aveva mai visto Tokyo in quelle condizioni, se non lo avesse saputo già avrebbe pensato che si trattasse del setting di una qualche pellicola post-apocalittica o roba del genere.
    Ma era tutto vero.
    Il treno rallentò fino ad arrestarsi, il ragazzo si tirò su la maschera antigas e dette un'ultima stretta agli elastici, dunque si voltò verso i suoi compagni e la sua mentore, cercando un qualche cenno di assenso. Le porte del treno fantasma si aprirono di scatto, Tobi trasse un gran respiro e posò lo stivale a Shinjuku, la zona contaminata.
    « WE COULD DO SO MUCH BETTER THAN THIS / SWIMMING IN POOLS OF MOMENTARY BLISS »

    [spoiler_tag]STATUS, TECNICHE ED EQUIPAGGIAMENTO[/spoiler_tag]

    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    7
    Energia:
    750/750
    EXP:
    1390/1410
    Forza:
    280+40
    Quirk:
    145
    Agilità:
    300+10+10+20
    Peso:
    5/7
    Denaro:
    12400,00 ¥
    Cronologia:
    INVENTARIO
    STATUS
    CITAZIONE
    Indenne.

    TECNICHE PERSONALI:
    San Jie Fury [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi sfrutta il meccanismo di allungamento del suo bastone segmentato personalizzato e con esso scaglia una serie di affondi, fendenti e spazzate sulla media e breve distanza (il bastone + è composto da 3 segmenti di 60cm e due connettivi da 100cm - il raggio d'azione dipende da dove lo sta impugnando Tobi ma è al massimo circa 4 metri). Grazie a questa tecnica, Tobi può avvicinarsi ed allontanarsi dal nemico senza smettere di attaccarlo, disorientandolo.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con raggio d'azione debitamente ridotto a un metro e mezzo.
    DANNO: Medio-Grave
    Quat Quyen [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi, a corto raggio, esegue parte del Quyen (forma) del tradizionale ventaglio da combattimento, per poi sferrare un attacco a tradimento appena vede un'apertura. L'attacco risulta difficile da schivare, se a corto raggio, poiché le forme che Tobi esegue prima di attaccare risultano a tutti gli effetti delle finte e non si sa mai da che parte arriverà l'attacco. L'attacco in sé è un singolo taglio netto ma abbastanza profondo, che causa dolore intenso e, a seconda della zona colpita, può anche causare sanguinamento più o meno debilitante.
    DANNO: Medio-Grave
    STATUS: Sanguinamento
    San Jie Copter [Livello 3] [Costo 65]
    Descrizione: Tobi fa ruotare furiosamente un'estremità del suo bastone segmentato e crea una sorta di barriera. La barriera ha efficacia variabile:
    -Attacchi corpo a corpo (es: un pugno, elementale o non): Il tipo di attacco più penalizzato, la barriera funge da deterrente per gli attaccanti corpo a corpo, che non riescono ad avvicinarsi o lo fanno a discapito di subire danni dovunque l'asta colpisca.
    -Attacchi a distanza fisici (es: lanciare un sasso): L'attacco può o può non essere intercettato dalla rotazione del bastone. Le rotazioni sono abbastanza fitte quindi è assolutamente plausibile che il colpo venga respinto, ma c'è comunque la possibilità che passi.
    -Attacchi a distanza elementali (es: getto d'acqua): La scarica elementale si abbatte sul bastone, ma normalmente parte dell'attacco trapela ugualmente, causando danni ridotti di uno step (minimo Lievi). Ovviamente varia da elemento a elemento, elementi incorporei come il fulmine non subiscono la barriera, il fuoco brucerà il bastone di legno e così via.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con dimensione della barriera ridotta.
    EFFETTO: Difesa da danni Medio-Gravi
    Pull and Kick [Livello 1] [Costo 15]
    Descrizione: Se l'avversario è a media distanza, Tobi lo afferra al lazo e lo trascina con forza verso di sé, colpendolo poi con un poderoso calcio kung fu. La forza del calcio si somma a quella dell'impeto del corpo trascinato nel senso opposto, amplificando il colpo.
    DANNO: Lieve
    Shield Trip [Livello 1] [Costo 15]
    Tobi scaglia a tutta forza il suo scudo contro le gambe dell'avversario, mirando a farlo inciampare. Quando il nemico è a terra, piomba su di lui con un attacco, di norma una gomitata kung-fu ma a seconda della situazione può scegliere un attacco diverso sempre di simile impatto. Perché lo scudo possa essere riutilizzato, Tobi deve dedicare un'azione esplicita al suo recupero.
    (Se la corda è disponibile e le tempistiche lo permettono, Tobi può agganciare lo scudo alla corda per recuperarlo dopo l'attacco. Lo scudo va poi sganciato manualmente, o si continuerà a considerare attaccato).
    DANNO: Lieve



    EQUIPAGGIAMENTO:
    β San Jie Gun [Supporto]
    ► Descrizione: Il Beta San Jie Gun (nome cinese del Sansetsukon, bastone a tre segmenti) è composto, appunto, da tre segmenti da 60cm ciascuno in legno di bambù della miglior qualità, rifinito e temprato alla perfezione. Le catenelle di congiunzione sono state sostituite da del connettivo di carbonio intrecciato in tensione, che se tirato con la giusta forza si estende fino a 100cm (in forma "rilassata" misura circa 10cm). La massima portata dell'arma, quindi, è di poco meno di 4 metri.
    ► Effetto: Danno Medio [+40 in Forza]
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Stretch Suit [Costume]
    ► Descrizione: Tuta nera interamente ricoperta di fibre elastiche in tensione, che rendono difficoltoso qualunque movimento all'utilizzatore, che deve impiegare molta più energia del normale per fare qualunque cosa. Tuttavia non è fatica sprecata, poiché anche i suoi movimenti vengono velocizzati ed amplificati (effetto simile ad un colpo di frusta). La tuta dispone di delle parti più rigide sulle giunture di ginocchia, gomiti, spalle, polsi e caviglie, per evitare che si estendano in maniera troppo improvvisa e danneggino le giunture a lungo andare. La tuta ha due "slot" dove è possibile agganciare due Wide Arrow, il cui cavo viene alloggiato, arrotolato, in due scompartimenti sopra le scapole. La punta del cavo fuoriesce, passa sotto l'ascella e il bicipite e viene infilata nell'innesco, che è posto su ciascun avambraccio. Attivando il Wide Arrow, il cavo fuoriuscirà da sotto il polso dell'utilizzatore, dunque risulta più facilmente direzionabile e più versatile rispetto all'averlo perennemente agganciato al fianco.
    ► Effetto: Resistenza Danni Medi / 2x Slot Wide Arrow
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente
    ► Wide Arrow DX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 1/3 // Peso: [1]
    ► Wide Arrow SX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 1/3 // Peso: [1]

    Gas Mask [Difensivo]
    ► Descrizione: Maschera Antigas data in dotazione a Pro-heroes, tirocinanti e studenti, appositamente creata per filtrare il gas rilasciato durante l'attacco terroristico del 31 ottobre.
    ► Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Evento

    Electric Booster [Supporto]
    ► Descrizione: Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    ► Effetto: [+20 in Agilità]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente

    Buckler [Difensivo]
    ► Descrizione: Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero a maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Colore: nero.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente

    Tessen [Difensivo]
    ► Descrizione: Il tessen, o tetsu-ten (tetsu, vuol dire ferro), è uno dei ventagli da combattimento giapponesi. Lungo tipicamente circa 35 cm, di seta o di washi (una carta molto resistente), decorato, i più preziosi a volte anche con lamine di oro o argento, o trattato con petrolio. Ha le stecche fatte o rinforzate con ferro (in genere 8 o 10), ed erano armi difensive molto popolari fra i samurai. Questo modello, costruito con tutti i materiali e le tecniche all'avanguardia disponibili al laboratorio della famosa scuola per eroi è fortemente ispirato ad essi. Molto resistente ed ha la stessa valenza di uno scudo. Fornisce un ottima difesa contro spade, katane, e armi da lancio. Se usato opportunamente è in grado di difendere pesino da proiettili vaganti.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi e riduce i danni medi di uno step (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente


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    WHISPER ; MUSASHI
    Al di là del paesaggio fuori dalle vetrate del treno ad alta velocità che cambiava considerevolmente nonostante si trovassero sotto terra - un pensiero che prima di allora non aveva mai neppure sfiorato la mente dell'eroina francese - il tragitto nella metropolitana fu tranquillo e abitato da un silenzio tanto spettrale quanto rilassante. I due tirocinanti, che Leticia aveva potuto capire si conoscessero già, non sembravano particolarmente interessati a chiacchierare. Anche il misterioso Musashi non pareva proprio essere un chiacchierone, mentre la direttrice di Providence aveva fatto di poche e calibrate parole tutto il suo mestiere, decidendo di risparmiarsi il fiato in quell'occasione. Metaforicamente, quella cabina della lunghissima metropolitana era come lo spogliatoio prima della partita decisiva del campionato: era meglio lasciare tutti a riorganizzare i propri pensieri e schiarirsi la mente prima di andare in scena piuttosto che perdersi in frivole chiacchiere. D'altronde, anche se quella linea aveva fatto avanti e indietro per tutta la mattinata accompagnando numerosi manipoli di eroi prima di loro, non per questo bisognava dare per scontato che fosse sicura. La missione era già iniziata ed era meglio stare attenti.
    Il tragitto richiedeva normalmente poco più di una mezzoretta, gli ci vollero però solo una ventina di minuti per giungere a destinazione: il servizio era infatti sospeso per la giornata e, pur rallentando in concomitanza delle varie fermate per sicurezza, il treno non si fermò mai prima di giungere a destinazione. Solo ad una fermata prima della loro Leticia si alzò dal posto dove si era accomodata, inforcandosi per bene la maschera anti-gas. Avvicinandovi la mano destra con gentilezza, poi, la ricoprì di una sottile patina di gelido metallo lasciando ovviamente liberi gli spazi dei filtri ma assicurando i lacci dietro la testa quasi come si trattasse più di un elmo medievale che di un dispositivo altamente tecnologico: era estremamente probabile che in caso di scontro con degli ostili questi avrebbero deciso di puntare direttamente alle maschere, certamente il metodo più comodo e veloce per mettere fuori combattimento una persona in una situazione simile. Difficile capire invece se loro, d'altra parte, si sarebbero potuti permettere un gesto simile. Se era certamente la scelta migliore per l'incolumità dell'uomo che dovevano scortare non si poteva certo dire lo stesso per chi avrebbe subito tale trattamento, anche se almeno potenzialmente quel gas era molto meno pericoloso di un braccio rotto o ferite d'altro tipo. Non avevano ricevuto direttive in merito, probabilmente il dover operare in quelle zone così pericolose senza precedenti doveva aver messo in crisi la macchina legislativa giapponese.
    Preparatevi, siamo quasi arrivati. - sottolineò quindi l'ovvio l'eroina francese, avvicinandosi alle porte del vagone mentre il colosso di acciaio iniziava lentamente a rallentare. Per l'occasione, per evitare problemi i vagoni erano stati riadattati e ora era necessario premere il pulsante della fermata per aprire le porte, in modo da evitare pericolose fughe di gas nel caso in cui ci fossero problemi con gli equipaggiamenti - Fatemi sapere quando siete pronti. - aggiunse quindi, intenzionata a premere quel pulsante solamente una volta ricevuta una risposta affermativa da parte di tutti i presenti.
    Musashi, ancora seduto, mosse semplicemente le dita della mano destra, coperte da un guanto nero, verso la parte destra della montatura dei suoi occhiali. Premuto un piccolo pulsante, il suo volto venne ricoperto da una maschera di colore nero dall'aspetto vagamente minaccioso. Sulle sue guance si trovavano due bozzi circolari che dovevano probabilmente ospitare i filtri della maschera mentre anche le lenti dei suoi occhiali vennero oscurate, lasciando visibili solo due fioche luci circolari di colore bluastro. Dai lati di esse due protuberanze simili a delle piccole corna si sporgevano timidamente in avanti. Terminata la bizzarra operazione di vestizione l'uomo si alzò dal suo posto aggiustandosi il lungo mantello nero.
    Vorrei ringraziarvi in anticipo per il vostro impegno. - disse quindi loro con la voce leggermente ovattata dalla maschera - Farò del mio meglio per seguire i vostri ordini alla perfezione. - aggiunse con un nuovo inchino.
    Una volta ricevuto il permesso da tutti i membri del gruppo, Whisper avrebbe premuto il pulsante aprendo il vagone. Vista la sua natura di gas e il punto di emissione molto in alto, la stazione principale di Shinjuku non sembrava particolarmente a rischio. Una leggera nebbiolina nera aleggiava nell'aria ma non era quasi nulla in confronto a quel polverone denso e pesto che aveva terrorizzato la città nei primi di novembre.
    Nonostante ciò, però, rimaneva comunque difficile scrutarsi attorno: le luci della stazione erano infatti stranamente spente e risultava quindi difficile osservare con precisione il circondario quando l'unica luce che illuminava fiocamente il posto era quella che proveniva dalle luci di servizio del vagone alle loro spalle, le cui porte si stavano per chiudere per riprendere nuovamente a compiere il suo giro di trasporto degli eroi per quella missione.
    Non era stato detto nulla a riguardo, ma la francese si aspettava che l'avanguardia si occupasse tra le altre cose anche di riqualificare la stazione, accendendo le luci, l'impianto di areazione e così via. Il posto però era buio o deserto, il che poteva voler dire solo due cose: o le prime squadre avevano ritenuto opportuno rimanere in zona contaminata il meno possibile, evitando quindi quelle mansioni secondarie, oppure il vandalismo nell'area era stato così spinto da rovinare persino l'impianto elettrico o, con più probabilità visto che il treno comunque funzionava, i vari neon che illuminavano la stazione. Era passato ormai più di metà anno ed erano state ricevute numerose segnalazioni di movimenti sospetti nelle zone disabitate per cui era abbastanza facile immaginarsi dei criminali pronti ad ogni cosa pur di avvantaggiarsi nei confronti degli eroi.
    Con un lungo sospiro all'interno della maschera, così lungo che forse avrebbe consumato l'intero filtro, Whisper mosse la mano destra sul suo petto dove, in prossimità del mantello bluastro che copriva la sua suit simile ad un'armatura, si trovava una piccola torcia simile ad un grosso bottone. Premendo un pulsante un fascio di luce si proiettò di fronte a loro, illuminando il degrado in cui versava la stazione. Le piastrelle erano rotte in molti punti, si trovavano cocci di vetro e bottiglie per terra (considerato che solo un pazzo avrebbe provato a bere in un posto simile dovevano certamente essere state utilizzate per altri scopi), i muri erano coperti di graffiti ora riportanti il nome del presunto artista, ora semplici improperie contro gli eroi o la società. Era evidente, insomma, che Shinjuku era tutt'altro che disabitata. Se la situazione era così lì nella metropolitana, poi, chissà come doveva essere fuori: anche recuperando quella zona tramite quell'operazione top secret ci sarebbero voluti chissà quanti altri mesi di lavoro per riuscire a riportare tutto alla normalità, se non anni. Forse, iniziava a pensare la francese, quella nebbia nera che mandava tante persone in coma non era stato neppure l'esito più negativo dell'attacco del Culto alla città, visto ciò che aveva scatenato.
    Purtroppo non ho altre luci, quindi statemi dietro finché non usciamo. - disse a chi la seguiva, speranzosa che una volta fuori la situazione sarebbe migliorata. Non aveva messo piede in zone contaminate dopo il grande evento ma da ciò che le avevano detto conoscenti e amici nelle forze dell'ordine il gas si diradava sempre più. Grazie alle confessioni del testimone chiave i pilastri che diffondevano il gas erano stati comunque tutti eliminati e di certo quella nebbia non poteva riprodursi da sola: probabilmente sarebbe bastato attendere per liberarsene una volta per tutti ma era evidente che andava fatto qualcosa, anche solo per dimostrare ai cittadini che potevano riporre la loro fiducia nel sistema e nel governo.
    Meijin, tu stai in coda al gruppo. - ordinò quindi al suo tirocinante, tenendo lo sguardo alto di fronte a sé - Occhi sulla schiena e tieni quello scudo ben in alto. - aggiunse - Eurydice, da quello che mi ha detto Endeavor la tua unicità è molto versatile: stai a fianco al nostro ospite e fai attenzione ai lati. - disse quindi alla ragazza - Musashi-san, vi chiedo di stare tra di noi e prestare attenzione al lato scoperto, ma se doveste vedere qualsiasi cosa non esitate a farvi scudo con uno di noi, fate attenzione. - concluse quindi la sua sequela di ordini - Se non ci sono domande o rimostranze, avanziamo.
    Musashi fece cenno d'assenso col capo. La francese avrebbe atteso eventuali conferme o domande da parte degli altri due prima di avanzare a passo lento ma sicuro. Ad una decina di metri sulla loro sinistra si trovava una rampa di scale che li avrebbe portati ai tornelli, una volta giunti lì in sicurezza si sarebbero potuti dirigere verso l'esterno: la stazione di Shinjuku era una delle più grandi del mondo, tanto da svilupparsi su ben dieci piani differenti. In una situazione come quella anche un gesto quotidiano come uscire dalla metropolitana poteva dimostrarsi un'impresa non da poco.
    Whisper • Livello #9 • ◈ • Musashi • Livello #7 •
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    HAMUKO USHIYAMA
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    Non fu una reazione immediata però sembrò che Tobi l'aveva riconosciuta, non aveva nemmeno pensato che in effetti lui non l'aveva ancora vista conciata in quel modo. Era erano pensare che del gruppo, lui era uno degli ultimi a vederla con i capelli neri e che Sumire l'aveva vista prima di lui; c'era da dire, però, che il loro rapporto aveva fatto dei grossi passi avanti sin dall'anno scorso. Ad ogni modo, ciò fu ininfluente sul suo umore, anzi vederlo con lo sguardo confuso del ragazzo la rese ancora più divertita, forse per un motivo chiaro solo a lei. « Ah, grazie mille! A dire il vero all'inizio non ero convintissima, però dopo averne parlato con Fuyu-chan ho deciso di provarci, » ed i risultati sono stati ottimi, un po' shoccanti per molti però tutto sommato andava fiera del cambiamento. « Tranquillo, avresti dovuto vedere la reazione di mia madre! Mi sento molto meglio così, » non che il suo colore di capelli precedente non le piaceva, però sarà che l'erba del vicino era sempre più verde. La cosa bella delle tinte nell'anno corrente era che erano facili da togliere. « Uno straccio... ma bene, si. Lavorare al Team Endeavor è decisamente faticoso e mi dispiace non potervi vedere di più, però penso di star imparando molte cose, » non poteva dire di star peggio di lui, poi, visto cosa ha dovuto fare durante l'attacco. Così come Sumire, voleva tanto poterli consolare però non sapeva come, anche quando si avevano visti alla fine del chaos non trovò le parole né i gesti giusti per aiutare i suoi amici. Si sentiva in colpa, essendo quella più grande aveva quasi un obbligo morale di fare qualcosa di utile per loro, però niente. Anche in quel momento voleva dirgli che se c'era qualsiasi cosa poteva fare affidamento su di lei, però dirlo prima di un'operazione di quel livello era fuori posto senza contare che dirlo di punto in bianco sarebbe stato imbarazzante. Un giorno, magari, glie lo avrebbe detto, ma per il momento meglio di no.

    Facendo fast-forward fino all'arrivo del treno alla sua destinazione, Hamuko decise di non volersi far aspettare e dopo aver eseguito gli ultimi controlli sulla maschera, diede l'affermativo alla pro-hero. Annuì verso di lei, non perché non voleva parlare ma per il semplice fatto che stare vicino a lei la stava mettendo terribilmente in soggezione, di cui il fatto che lei fosse una pro-hero era solo uno dei tanti motivi. Comunque, era già stata fuori con una maschera nel bel mezzo di quel gas, sapeva che non era niente di nuovo ma giusto per essere completamente sicura fece più volte i soliti controlli - non si sa mai.
    Si guardò intorno e notò con grande sorpresa l'elmo che avvolse la testa di Musashi, era simile a... boh, qualcosa di un film o di un'anime, insomma non importava, la cosa cruciale era che Hamuko lo trovava dannatamente figo. Ovviamente trattenne quei commenti, giusto per mantenere una vaga impressione di essere una ragazza seria e per non far trasparire il fatto di essere così tanto novizia. Ricambiò l'inchino dell'altro con un'altro, più veloce e rapido, non sapendo cosa dire se non qualcosa di ovvio e scontato. Preferiva mantenere al minimo le frasi dette giusto per cortesia e di circostanza, sperando così di apparire forse più genuina o come minimo per far sentire meglio se stessa.
    Ad ogni modo, da lì a poco il gruppo fu pronto ad uscire, lasciando dietro di sé il treno ed avviandosi verso l'ignoto. Le luci erano spenti e non sembravano esserci molti indizi che non fossero i primi a passare di lì. Pensò che forse avevano sbagliato fermata, però era ovviamente quella giusta. Si guardò intorno, fissando per un breve istante Tobi, sperando che ci fosse un motivo sensato e che le sue paranoie fossero infondate. Per fortuna Whisper aveva una fonte di luce e potevano quanto meno vedere qualcosa davanti a loro, forse con un po' di fuoco avrebbe potuto trasformare il suo braccio in una forma di torcia però non aveva un accendino e preferiva mantenere le energie per dopo.
    Annuì profondamente agli ordini dell'eroina francese, era bello sapere che Endeavor aveva chiamato la sua unicità addirittura 'molto versatile', perché onestamente le sue aspettative dell'opinione che l'eroe numero uno verso di lei erano terribilmente basse. Lo potevano ancora essere, vero, però almeno sapeva che il suo quirk era visto in buona luce. Passò la mano libera sopra la cintura mentre con l'altra strinse ancora di più il bastone, pronta ad eseguire al meglio il proprio compito - le faceva piacere che Whisper riponeva della fiducia in lei.
    Non seppe cosa provare quando Whisper disse a Musashi che poteva liberamente usarli come dei scudi umani, se non un pizzico di amarezza. Ok, il tipo era molto importante e lei sapeva difendersi però sicuramente ci stava una parola meno... sacrificale, ecco. Magari il fatto che non era pronta a sacrificarsi per lui la diceva lunga sul suo status come aspirante eroina, però sfidava chiunque dei suoi colleghi di pensarla diversamente. Ad ogni modo, non era davvero così contrariata dalla cosa, lo stava pensando più che altro per passare il tempo; forse era meglio concentrarsi. Diede un'ultima occhiata a Tobi e, dopo avergli concesso un pollice all'insù, si voltò verso Whisper per porle una domanda. « Giusto una domanda, Whisper-san, se posso, » meglio farle ora che dopo, specie visto che la situazione era più tesa del previsto. « Usciti dalla metro, qual'è di preciso la nostra destinazione a Shinjuku? Immagino che si tratti di un grattacielo specifico, o sbaglio? Giusto per potermi fare una mappa mentale, tutto qui, spero che non sia un'informazione riservata, » non si definiva un'esperta di quell'area di Tokyo, ma essendo nata lì ed avendoci speso molto tempo, vuoi da sola o con i suoi genitori, aveva ottenuto una certa conoscenza delle varie strade. O almeno di quelle che portavano a Kabukicho, essendo come già detto in passato un posto che suo padre frequentava assiduamente, però insomma la sua conoscenza rimaneva soddisfacente. Sperava tanto di non aver fatto una domanda sciocca e, ancora di più, che non avrebbe finito le scorte per così non dover chiedere agli altri una ciocca di capelli.
    Still in the dark


    Livello: 6
    Energia: 550
    Forza: 170
    Quirk: 256
    Agilità: 99
    Peso: [5/5]

    Status: Ottimo
    Tecniche usate:

    Lista tecniche:
    Gaea's Rage [Livello 3] [Costo 40 +20]
    Usando del materiale resistente (roccia, ferro, cemento, etc.) a portata di mano, Hamuko lo usa per infondere i suoi avambracci rendendoli più resistenti ai danni. La protezione perdura fintanto che il mantenimento è attivo, oppure se il danno inflitto è eccessivo.
    Resistenza: Medio-Grave
    Atronach's Blessing [Livello 3] [Costo 0]
    Un'altra strategia insegnatale da sua madre, si tratta di un metodo particolare di assorbire del materiale vicino, o anche lanciato da eventuali avversari, utilizzando entrambi i palmi messi uno sopra l'altro mentre ha un'infusione attiva. Il materiale che vuole assorbire deve essere dello stesso materiale dell'infusione, e data la complessità della tecnica ha ulteriori pecche. Oltre a non bloccare il colpo, dunque subisce i danni per intero, questa sarà l'unica azione che può fare nel suo turno.
    Effetto: Recupera 15/30/50/70/100 Energia
    Pagan Tattoos [Livello 1] [Costo 30]
    Tecnica imparata da sua madre, consiste nel usare una serie di complesse linee e disegni per alleviare lo stress del quirk sul suo corpo, permettendole di usare un'altra infusione senza subire le conseguenze ed ignorare i limiti del proprio corpo. Per farlo deve rimanere ferma e concentrarsi su un'area ristretta del corpo, mossa utile siccome l'alternativa è rimanere ferma incapacitata di usare le proprie tecniche.
    Effetto: Riduce a 0 il tempo d'attesa della fine di un'infusione, permettendole di usare subito un'altra tecnica.
    Artemisia's Execution [Livello 3] [Costo 35 + 15]
    Usando il proprio quirk per infondere solo uno dei propri arti, Hamuko usa dei materiali con i quali uno potrebbe creare delle corde per allungare, ammorbidire e far perdere consistenza all'arto e renderlo simile ad una frusta. Per farlo deve avere sotto mano corde o cose simili, ma stranamente la giovane si è trovata ad usare una manciata di... capelli altrui. Strano ed a tratti assai raccapricciante, Ushiyama non riesce ad usare le proprie ciocche dunque strappa o si appropria in qualche modo di un po' della capigliatura altrui e, finita l'infusione, procede ad usare il proprio braccio come se fosse una vera e propria frusta. La lunghezza è di due metri a partire dalla fine bel bicipite.
    Danno: Medio-Grave
    Recovery [Livello 3] [Costo 60]
    Il suo quirk è molto versatile, quello è vero, ma a volte Hamuko si sorprende da sola ai limiti che può raggiungere con questo potere. Forse una tecnica un po' troppo brutale per una ragazza come lei, però l'idea sarebbe di infondere la zona dove ha subito dei danni con del sangue altrui per accelerare il processo di rigenerazione. Analogamente alle tecniche di questo tipo, non può usare il suo stesso sangue e per quanto riguarda quello altrui deve essere fresco ed in quantità sostanziali, dunque niente cure con solo un paio di gocce o una ferita causata da un foglio di carta.
    Finito il processo di cura Hamuko, al contrario delle altre infusioni, dovrà aspettare meno rispetto al resto delle proprie tecniche forse perché non cambiando radicalmente il proprio corpo, lei ne risulta essere meno provata ed anche perché questa infusione è breve (il termine del periodo di rigenerazione insomma). Questa abilità potrà essere usata di nuovo solo dopo 6 turni. Finita la cura, invece, al posto dei 6 turni di attesa alla fine di un'infusione, Hamuko ne dovrà aspettare solo uno.
    Effetto: Cura medio-grave
    Rude Buster [Livello 3] [Costo 40]
    Con la capacità di muovere le sue infusioni mediante l'abilità “That tipe of pride ain't good for your health!”, Hamuko riesce anche ad espellere il materiale prima assorbito. Per far ciò lei, ovviamente, deve avere un'infusione, ma anche deve rimanere ferma e concentrata, senza contare che il processo non fa affatto bene al proprio corpo, aggiungendo 2 turni d'attesa al "cooldown" fra un'infusione e l'altra.
    Il getto è comparabile ad uno sparo di un fucile a pompa, coprendo un'area triangolare di fronte a sé che raggiunge al massimo la distanza di un metro, dopo di ché Hamuko verrà sbalzata all'indietro dal rinculo.
    Danno: Medio-Grave
    Lakshmi's Wicked Wiles [Livello 3] [Costo 60]
    Tecnica nata dopo numerosi allenamenti con la sua migliore amica, Aoi Kihara, si tratta di utilizzare l'acqua, o vari liquidi di simile viscosità, per infondere un'area del proprio corpo e renderla simile all'acqua. Il cuore di questa tecnica non consiste nel fare più male o curarsi, bensì di diventare difficile da colpire per proiettili ed attacchi fisici, come se li stesse evitando o questi le passassero attraverso. La strategia necessita di una notevole concentrazione per mantenere questo effetto, dunque se un colpo è abbastanza forte (ovvero superiore ai danni bloccati) può comunque danneggiarla. Una pecca di questa tecnica è l'incapacità di bloccare quirk elementali, però tutto sommato si rivela essere utile contro una buona fetta della popolazione.
    Visto che il corpo umano è formato da una grande percentuale d'acqua, la tecnica non è molto tassativa sul corpo di Hamuko, permettendole di poter usare un'altra infusione subito dopo. Il lato negativo è che, vista la particolarità di questa tecnica, essa dura solo un turno ed a differenza di Gaea's Rage, con questa i suoi attacchi fisici non sono considerati potenziati da quirk. Non che potrebbe attaccare visto che è una strategia difensiva, ma vabbè.
    Resistenza: Medio-Grave


    Lista equipaggiamenti:
    Adaptive Suit (Click) [Costume]
    Un costume forse non molto appariscente ma che fa il proprio dovere ed anche con spazio per modifiche future dopo una lunga ed estenuante conversazione con uno dei addetti al Laboratorio della Yuuei. Per il momento però non fa molto, salvo proteggerla dai danni visto il materiale di cui è fatto il vestito, resiste ma allo stesso tempo durevole ed anche comodo da indossare, abbinato con una sciarpa gialla (dice che è solo per estetica, ma è una citazione a suo padre ed a un'amica che morì anni fa), dei lunghi guanti bianchi facili da togliere che coprono il costume protettivo solamente al gomito, dopo la sua pelle tocca direttamente il guanto, e dei lunghi ed a tratti elaborati stivali che finiscono in una parte gialla con un po' di tacco.
    Resistenza: Danni Medi
    Rokushakubo [Difensivo]
    Il bō è un bastone lungo circa 180 centimetri usato nel combattimento, solitamente costruito in legno o bambù. Il bō standard è chiamato Rokushakubo, nome è composto dalle parole giapponesi roku (ossia "sei"), shaku (un'unità di misura giapponese) e bō (cioè "bastone"). Quindi Rokushakubō indica un'asta di legno lunga sei shaku (181.8 cm). Altri tipi di bō sono di diversi materiali, leggeri, pesanti, rigidi o flessibili, da un semplice pezzo di legno raccolto per strada ad armi ornamentali decorate artisticamente. Quello di Hamuko è stato rinforzato internamento con una fibra di carbonio, rendendolo più resistente.
    L'arte marziale dell'uso del bō è detta bōjutsu (棒術, arte del bastone). Il principio d'uso è l'aumento della forza del colpo tramite la leva. Vengono utilizzati fendenti e colpi di punta, oltre a tecniche di disarmo e di immobilizzazione, nonché leve articolari. Usato da Hamuko risulta un po' sproporzionato ma lei lo usa molto volentieri, trovandolo molto utile per compensare al suo alquanto limitato raggio d'azione in assenza di infusioni come "Artemisia's Execution".
    I movimenti prodotti dall'utilizzo del bō compongono spesso cerchi, semicerchi e sfere, difendendo l'utilizzatore dagli avversari da ogni lato, tenendoli lontani e permettendo di attaccarli senza che possano avvicinarsi.
    Il fatto che l'ha comprato è il risultato di un consiglio di Yumeru dopo la loro lotta, decidendo di seguire il parere del ragazzo dopo un paio di tentativi nel brandire l'oggetto - è ancora incredula che lui ha avuto ragione.
    Danno: Medio
    Peso: [2]
    Sacrificial Belt [Personalizzato]
    Una cintura sottile ma ben resistente, molto simile alle gadget belt che però a differenza di telefoni o altro permette a Hamuko di alloggiare, molto saldamente, delle capsule cilindriche (cinque) in vetro rinforzato. Non molto appariscenti, si aprono di sopra con un'apertura ermetica tenendo al sicuro il contenuto all'interno. Queste non sono neanche molto grandi, dando a Hamuko libertà di movimento e sono anche staccabili, rendendola comoda anche quando non ha con sé la suit o è in giro per la città, nonché rendendola più celabile. Il vero scopo di queste capsule è di alloggiare i materiali necessari per le sue infusioni, il volume di queste le permette di avere il materiale necessario per una singola infusione.
    Effetto: Una volta per combat, Hamuko può usare il materiale dentro una capsula, cinque [5] in totale, per utilizzare una delle proprie tecniche. Questo vale per ogni tecnica nel suo arsenale, dopo di che, alla fine del combat, dovrà pagare una somma per ricaricarle.
    Acqua [1/1] | Cuoio [1/1] | Roccia [2/2] | Sangue [1/1]
    Peso: [2]
    Maschera Anti-Gas [Difensivo]
    Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.
    Effetto: Questa, fornita dal Governo, è usa e getta. Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie.
    - [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    - [Annulla gli effetti del gas della Papilio quirkensis]
    Peso: [1]
     
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    TOBI FUKUDA
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    Le chiacchiere di circostanza con Hamuko riuscirono a spezzare un po' la tensione del momento, Tobi si sentì per qualche istante come se non stessero per prendere parte all'operazione cruciale gestita dai dieci eroi più influenti del Giappone. Le sorrise gentilmente senza scoprire i denti, ed avrebbe voluto chiederle di più sul tirocinio da Endeavor, ma di lì a poco li avrebbe raggiunti l'eroina francese ed il loro spensierato dialogo sarebbe stato rimandato a più tardi.
    Il viaggio in metropolitana fu silenzioso. Nessun recap della situazione, nessun discorso di incoraggiamento (non che Tobi ne volesse uno), nessuna domanda o perplessità esternata. Solo un lungo silenzio pesante, non perché vi fossero dissapori fra i presenti, ma perché erano evidentemente tutti concentrati sul loro compito e su ciò che stava per succedere - soprattutto i due più giovani, che tutta quella dimestichezza con le operazioni sul campo ancora non l'avevano.
    A rompere il silenzio fu la LaCroix, che informò i tre partecipanti alla missione che erano quasi arrivati - cosa dimostrata anche dall'improvviso rallentamento del treno. Tobi aveva già iniziato a mettersi la maschera alle sue parole, dunque sollevò lo sguardo verso di lei solo quando ebbe terminato, notando che la giovane donna aveva rinforzato la propria maschera con uno strato di armatura creato con il suo Quirk. Tobi la scrutò vagamente invidioso, poi fece nuovamente la prova per vedere se la sua maschera era ben isolata, nonostante l'avesse già fatta, infine esibì un breve cenno del capo in direzione di Whisper.
    -Pronto.- Confermò, alzandosi in piedi e reggendosi ad un palo fino all'arresto del treno. Si voltò poi verso Musashi, rimasto anch'egli silente fino a quel momento, vedendolo alzarsi con la coda dell'occhio. Dai suoi occhiali si era "sviluppata" una sorta di maschera che doveva avere anche la funzione di essere antigas per averla messa in quel momento, ma che sembrava più che altro scenica a causa del suo aspetto demoniaco. Il rigonfiamento sulle guance (dovuto ai filtri), gli occhi rotondi e luminosi e le piccole corna poste sulla fronte, il tutto ricordava a Tobi una versione modernizzata di una tradizionale maschera da oni.
    Le poche parole - forse di circostanza, forse sincere - del giovane Musashi portarono il tirocinante di Whisper a ricambiare l'inchino con cortesia.
    -Grazie per la collaborazione. La proteggeremo al massimo delle nostre abilità.- Era stato sul punto di dire proveremo a proteggerla un paio di volte, ma alla fine era riuscito addirittura a suonare vagamente rassicurante. Forse era meglio che Musashi non sapesse di preciso qual era il massimo delle loro abilità, però, perlomeno delle sue, per Hamuko non poteva certo parlare.
    Proprio quest'ultima sarebbe stata l'ultima a dare la sua conferma a Whisper, e con anche il suo consenso l'eroina francese avrebbe premuto il pulsante delle porte automatiche del treno, che con un sonoro ma discreto sbuffo si sarebbero aperte lateralmente, lasciando uscire i quattro.
    Quando Tobi si ritrovò di nuovo circondato dal gas - sebbene all'interno della stazione fosse a malapena una nebbiolina - il cuore accelerò immediatamente i suoi battiti. Il giovane fu invaso da spiacevoli sensazioni di dejavù di quella maledetta sortita all'Imperiale, e di tutte le altre piccole operazioni compiute nei giorni precedenti, sicuramente non piacevoli in presenza di un gas che poteva annullare il tuo Quirk. A ritrovarsi di nuovo lì, si rese conto di sentirsi come se non fosse mai finita del tutto, ed era orribile, tanto da fargli mettere in discussione tutto quell'effimero periodo di pace che aveva vissuto fino a quel momento. Improvvisamente, sarebbe diventato circospetto e iper-consapevole di qualunque cosa succedesse intorno a lui, vagamente nervoso. L'ambiente era in penombra, l'impianto di illuminazione era evidentemente compromesso in qualche modo, solo uno delle centinaia di piccoli atti vandalici avvenuti in quello che ormai calzava la definizione di postaccio.
    In testa al gruppo, Whisper accese una torcia che evidentemente faceva parte del suo costume (Tobi prese un appunto mentale a riguardo) ed illuminò la strada per il gruppo: fra piastrelle scheggiate ed immondizia ovunque - molta più di quanta se ne intravedesse in penombra - sarebbe stato quasi meglio se fossero andati a tentoni, era orribile vedere una delle stazioni più importanti di Tokyo ridotta in quel modo, c'era qualcosa di assurdo e sbagliato.
    L'eroina francese si mise dunque in testa al gruppo giustificando la scelta con il fatto che non aveva altre luci a disposizione, ma in realtà Tobi credeva fosse semplicemente appropriato che fosse lei a condurre: non per scaricarle responsabilità, ma semplicemente perché mai nella vita si sarebbe sognato di mettersi in testa ad un gruppo in cui uno dei membri era Whisper. Di lì a poco, sarebbero arrivate le direttive anche per il resto del gruppo: a lui sarebbe toccata la retroguardia, con la raccomandazione di tenere lo scudo ben alto.
    -Ricevuto.- Notò con una smorfia che questa volta era stato chiamato Meijin, vanificando la sua presentazione per cognome fatta al loro protetto Musashi, basata proprio sul presupposto che Whisper lo avrebbe chiamato così - in effetti non è che facesse così tante sortite proprio assieme a Whisper in persona, non aveva pensato che come lo chiamava in agenzia poteva differire da come lo chiamava sul campo. Ma sì, tanto probabilmente quel Musashi se n'era già dimenticato, aveva sicuramente altro per la testa. A proposito, non sapeva nemmeno perché lo stavano scortando, ma l'ipotesi di Tobi era che fosse uno dei tecnici che si sarebbero occupati di disattivare i diffusori di gas tossico, per la semplice deduzione logica che sul tetto di un palazzo non potevano esserci chissà quante cose degne dell'attenzione di un team capitanato da Leticia LaCroix. Poi chissà, era pronto anche ad essere smentito, ma non aveva intenzione di chiedere nulla per il momento: al massimo avrebbe dovuto pensarci mentre erano in treno, ora che si trovavano a Shinjuku e l'operazione era ufficialmente iniziata sarebbe stato semplicemente fuori luogo.
    Il ragazzo avrebbe dunque preso posizione in coda al gruppo: avrebbe aspettato di vedere se Hamuko si fosse messa a destra o a sinistra di Musashi, in modo da passarsi lo scudo dal lato opposto ed eventualmente essere lui a sporgersi per proteggerlo da un attacco inaspettato al fianco più esposto, in fondo grazie al suo Quirk era perfettamente ambidestro con qualsiasi oggetto. Whisper esortò poi l'uomo dagli strani capelli viola e bianchi a farsi scudo con uno qualunque di loro tre, se necessario, e se dapprima Tobi lo trovò vagamente degradante, poi ragionò anche che quel tizio doveva essere molto importante. Aldilà della missione da compiere, Whisper non metteva certo a repentaglio la propria vita o quella dei suoi sottoposti in maniera troppo leggera, dunque se reputava tutti e tre più sacrificabili di Musashi evidentemente c'era qualcosa che solo lui poteva fare. Forse, dopotutto, era davvero uno dei tecnici che si sarebbe occupato di smantellare gli ordigni dei terroristi.
    -Nossignore. Sono in posizione. Possiamo procedere.- Affermò Tobi, in maniera professionale ed esplicita ed approfittandone per confermare all'eroina francese anche di essersi messo in fondo al gruppo come richiesto. L'altezza spropositata di Musashi ed il suo mantello nero gli coprivano un po' la visuale sulla LaCroix, ne vedeva a malapena un braccio e gli stivali. Hamuko si voltò improvvisamente verso Tobi per fargli un breve pollice in sù che il nostro ricambiò con un sorrisetto nascosto dalla maschera, apprezzando il gesto di incoraggiamento. La sua collega tirocinante parve avere una domanda per Whisper, a quanto pare era abbastanza pratica del quartiere di Shinjuku e voleva semplicemente capire più o meno dove erano diretti: Tobi si era risparmiato la domanda in quanto anche se Whisper gli avesse risposto erano ben pochi i palazzi di cui si ricordava precisamente la posizione in quel quartiere. In ogni caso si sarebbero diretti lì tutti insieme, quindi non rischiava di perdersi. Avrebbe comunque ascoltato con attenzione la risposta, nel seppur improbabile caso fosse un posto che conosceva.
    A dire il vero, al momento l'unica urgenza di Tobi era uscire da quella stazione, stare lì dentro con il gas gli metteva una strana oppressione addosso che lo rendeva ancora più nervoso.
    « WE COULD DO SO MUCH BETTER THAN THIS / SWIMMING IN POOLS OF MOMENTARY BLISS »

    [spoiler_tag]STATUS, TECNICHE ED EQUIPAGGIAMENTO[/spoiler_tag]

    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    7
    Energia:
    750/750
    EXP:
    1390/1410
    Forza:
    280+40
    Quirk:
    145
    Agilità:
    300+10+10+20
    Peso:
    5/7
    Denaro:
    12400,00 ¥
    Cronologia:
    INVENTARIO
    STATUS
    CITAZIONE
    Indenne.

    TECNICHE PERSONALI:
    San Jie Fury [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi sfrutta il meccanismo di allungamento del suo bastone segmentato personalizzato e con esso scaglia una serie di affondi, fendenti e spazzate sulla media e breve distanza (il bastone + è composto da 3 segmenti di 60cm e due connettivi da 100cm - il raggio d'azione dipende da dove lo sta impugnando Tobi ma è al massimo circa 4 metri). Grazie a questa tecnica, Tobi può avvicinarsi ed allontanarsi dal nemico senza smettere di attaccarlo, disorientandolo.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con raggio d'azione debitamente ridotto a un metro e mezzo.
    DANNO: Medio-Grave
    Quat Quyen [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi, a corto raggio, esegue parte del Quyen (forma) del tradizionale ventaglio da combattimento, per poi sferrare un attacco a tradimento appena vede un'apertura. L'attacco risulta difficile da schivare, se a corto raggio, poiché le forme che Tobi esegue prima di attaccare risultano a tutti gli effetti delle finte e non si sa mai da che parte arriverà l'attacco. L'attacco in sé è un singolo taglio netto ma abbastanza profondo, che causa dolore intenso e, a seconda della zona colpita, può anche causare sanguinamento più o meno debilitante.
    DANNO: Medio-Grave
    STATUS: Sanguinamento
    San Jie Copter [Livello 3] [Costo 65]
    Descrizione: Tobi fa ruotare furiosamente un'estremità del suo bastone segmentato e crea una sorta di barriera. La barriera ha efficacia variabile:
    -Attacchi corpo a corpo (es: un pugno, elementale o non): Il tipo di attacco più penalizzato, la barriera funge da deterrente per gli attaccanti corpo a corpo, che non riescono ad avvicinarsi o lo fanno a discapito di subire danni dovunque l'asta colpisca.
    -Attacchi a distanza fisici (es: lanciare un sasso): L'attacco può o può non essere intercettato dalla rotazione del bastone. Le rotazioni sono abbastanza fitte quindi è assolutamente plausibile che il colpo venga respinto, ma c'è comunque la possibilità che passi.
    -Attacchi a distanza elementali (es: getto d'acqua): La scarica elementale si abbatte sul bastone, ma normalmente parte dell'attacco trapela ugualmente, causando danni ridotti di uno step (minimo Lievi). Ovviamente varia da elemento a elemento, elementi incorporei come il fulmine non subiscono la barriera, il fuoco brucerà il bastone di legno e così via.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con dimensione della barriera ridotta.
    EFFETTO: Difesa da danni Medio-Gravi
    Pull and Kick [Livello 1] [Costo 15]
    Descrizione: Se l'avversario è a media distanza, Tobi lo afferra al lazo e lo trascina con forza verso di sé, colpendolo poi con un poderoso calcio kung fu. La forza del calcio si somma a quella dell'impeto del corpo trascinato nel senso opposto, amplificando il colpo.
    DANNO: Lieve
    Shield Trip [Livello 1] [Costo 15]
    Tobi scaglia a tutta forza il suo scudo contro le gambe dell'avversario, mirando a farlo inciampare. Quando il nemico è a terra, piomba su di lui con un attacco, di norma una gomitata kung-fu ma a seconda della situazione può scegliere un attacco diverso sempre di simile impatto. Perché lo scudo possa essere riutilizzato, Tobi deve dedicare un'azione esplicita al suo recupero.
    (Se la corda è disponibile e le tempistiche lo permettono, Tobi può agganciare lo scudo alla corda per recuperarlo dopo l'attacco. Lo scudo va poi sganciato manualmente, o si continuerà a considerare attaccato).
    DANNO: Lieve



    EQUIPAGGIAMENTO:
    β San Jie Gun [Supporto]
    ► Descrizione: Il Beta San Jie Gun (nome cinese del Sansetsukon, bastone a tre segmenti) è composto, appunto, da tre segmenti da 60cm ciascuno in legno di bambù della miglior qualità, rifinito e temprato alla perfezione. Le catenelle di congiunzione sono state sostituite da del connettivo di carbonio intrecciato in tensione, che se tirato con la giusta forza si estende fino a 100cm (in forma "rilassata" misura circa 10cm). La massima portata dell'arma, quindi, è di poco meno di 4 metri.
    ► Effetto: Danno Medio [+40 in Forza]
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Stretch Suit [Costume]
    ► Descrizione: Tuta nera interamente ricoperta di fibre elastiche in tensione, che rendono difficoltoso qualunque movimento all'utilizzatore, che deve impiegare molta più energia del normale per fare qualunque cosa. Tuttavia non è fatica sprecata, poiché anche i suoi movimenti vengono velocizzati ed amplificati (effetto simile ad un colpo di frusta). La tuta dispone di delle parti più rigide sulle giunture di ginocchia, gomiti, spalle, polsi e caviglie, per evitare che si estendano in maniera troppo improvvisa e danneggino le giunture a lungo andare. La tuta ha due "slot" dove è possibile agganciare due Wide Arrow, il cui cavo viene alloggiato, arrotolato, in due scompartimenti sopra le scapole. La punta del cavo fuoriesce, passa sotto l'ascella e il bicipite e viene infilata nell'innesco, che è posto su ciascun avambraccio. Attivando il Wide Arrow, il cavo fuoriuscirà da sotto il polso dell'utilizzatore, dunque risulta più facilmente direzionabile e più versatile rispetto all'averlo perennemente agganciato al fianco.
    ► Effetto: Resistenza Danni Medi / 2x Slot Wide Arrow
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente
    ► Wide Arrow DX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 1/3 // Peso: [1]
    ► Wide Arrow SX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 1/3 // Peso: [1]

    Gas Mask [Difensivo]
    ► Descrizione: Maschera Antigas data in dotazione a Pro-heroes, tirocinanti e studenti, appositamente creata per filtrare il gas rilasciato durante l'attacco terroristico del 31 ottobre.
    ► Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Evento

    Electric Booster [Supporto]
    ► Descrizione: Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    ► Effetto: [+20 in Agilità]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente

    Buckler [Difensivo]
    ► Descrizione: Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero a maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Colore: nero.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente

    Tessen [Difensivo]
    ► Descrizione: Il tessen, o tetsu-ten (tetsu, vuol dire ferro), è uno dei ventagli da combattimento giapponesi. Lungo tipicamente circa 35 cm, di seta o di washi (una carta molto resistente), decorato, i più preziosi a volte anche con lamine di oro o argento, o trattato con petrolio. Ha le stecche fatte o rinforzate con ferro (in genere 8 o 10), ed erano armi difensive molto popolari fra i samurai. Questo modello, costruito con tutti i materiali e le tecniche all'avanguardia disponibili al laboratorio della famosa scuola per eroi è fortemente ispirato ad essi. Molto resistente ed ha la stessa valenza di uno scudo. Fornisce un ottima difesa contro spade, katane, e armi da lancio. Se usato opportunamente è in grado di difendere pesino da proiettili vaganti.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi e riduce i danni medi di uno step (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente


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    WHISPER ; MUSASHI
    Dopo aver ricevuto il via libera da tutti i membri del gruppo l'eroina francese si apprestò ad aprire le porte del vagone, mettendo piede nella devastata stazione di Shinjuku. Chissà quanto tempo e quanto denaro sarebbero serviti per rimetterla di nuovo a lucido, era davvero un peccato che la seconda stazione più grande al mondo - detentrice di un record in fondo importante, perlomeno per l'architettura - versasse ora in quello stato. E quello era solamente il piano dei treni della linea che avevano utilizzato, chissà in che condizioni versava l'intero edificio. Era estremamente probabile che salendo i piani almeno la presa del gas si sarebbe allentata leggermente, ma questo non poteva che significare una maggior concentrazione di attività umane che, in fondo, erano proprio quelle che avevano devastato il posto.
    Sarebbe stato da folli negarlo: la città, no, forse persino il mondo non erano semplicemente pronti per ciò che era successo. Nella storia umana era capitato, purtroppo molto spesso, che si volessero tagliare fuori dei quartieri o persino intere città isolandole dal resto del mondo. Costruendo dei muri era molto facile fermare le persone... in una società in cui i quirk non erano diffusi. Leticia, essendo europea, lo sapeva fin troppo bene.
    Il mondo però ora era diverso e quello che era successo non equivaleva a voler contenere un'epidemia di peste o di tifo o a voler isolare delle persone a causa della loro cultura e della loro provenienza. Innanzitutto ciò che stavano tentando di isolare era un gas, ed era di per sé un'impresa utopica a meno che non intendessero coprire l'intero quartiere con una bolla di vetro come in qualche serie televisiva fantascientifica. In aggiunta a ciò, i quartieri rimasti colpiti erano molti e non vi erano semplicemente abbastanza forze per renderli inespugnabili, era una dura realtà con cui bisognava scendere a patti. Se in passato bastava per l'appunto costruire un muro di una buona altezza e ricavarvi una singola porta perennemente sorvegliata in un mondo in cui le persone potevano volare, teletrasportarsi o rendersi invisibili si trattava semplicemente di qualcosa di impossibile. Le forze di polizia pattugliavano spesso i quartieri e vi era sempre qualcuno a sorvegliare, ma Tokyo era una delle megalopoli più grandi al mondo e i suoi quartieri erano quasi grandi quanto intere città di altre nazioni. Per quanto l'opinione pubblica volesse far credere diversamente, ogni eroe doveva accettare di essere un semplice essere umano e di non poter compiere magie o miracoli.
    Una volta messi in posizione, la tirocinante presso Todoroki pose una domanda riguardo alla loro destinazione. Muovendo un paio di passi avanti con la luce a fendere l'oscurità in fronte al gruppo la francese si apprestò a rispondere, venendo però immediatamente interrotta da Musashi stesso.
    Permettetemi di rispondere così che voi possiate concentrarvi sul guidare il gruppo. - disse l'uomo con la voce ovattata da quella bizzarra maschera nera. L'uomo sembrava decisamente educato e riconoscente, aveva anche poco prima accennato un inchino quando il tirocinante di Providence lo aveva ringraziato della collaborazione. Sembrava se non altro intenzionato davvero a collaborare al meglio e ciò non poteva che migliorare il clima e le possibilità di riuscita dell'operazione nonostante la brutta situazione in cui si trovavano in quel momento. Il gruppo iniziò quindi ad avanzare verso la rampa di scale alla loro sinistra mentre Musashi era intenzionato a rispondere alla domanda della ragazza.
    Premetto che ci è stato chiesto di mantenere il massimo riserbo sull'operazione, né potrete assistere a ciò che accadrà una volta giunti a destinazione. - iniziò quindi a spiegare, camminando a passo calmo - Dovrete aspettarmi all'interno dell'edificio e a lavoro compiuto torneremo indietro, di questo Whisper-sama dovrebbe già essere stata informata. - aggiunse, ricevendo un cenno del capo della francese in assenso - Non penso però ci sia alcun problema nel rispondere alla vostra domanda, per cui posso rivelarvi che alla nostra squadra è stato richiesto di raggiungere il Shinjuku Center Building. - rispose quindi finalmente alla domanda - Ad ogni squadra è stato chiesto di raggiungere uno degli edifici più alti del quartiere in modo da raggiungere la copertura massima possibile. La squadra capitanata da Endeavor-sama, ad esempio, è diretta al Palazzo del Governo Metropolitano di Tokyo. - il che, ovviamente, era semplicemente sensato considerato che era la sede della sua agenzia. Proprio perché si trattava di un edificio così importante, però, avevano deciso di mandare una squadra composta esclusivamente da eroi professionisti. Era vero che in qualità di polo governativo la zona era fondamentalmente presidiata dalla polizia ventiquattro ore su ventiquattro indipendentemente dalla presenza del gas, ma non si è mai troppo sicuri.
    Tch. - un verso disgustato si liberò dalle labbra di Whisper quando, raggiunto il piano superiore, una scena grottesca si rivelò ai suoi occhi e a quelli dei ragazzi che li seguivano. Nel piano mezzanino, sfruttato per attese, soste e spostamenti e di ben più ampio respiro in quanto privo di binari, tutto quel degrado era concentrato ancora maggiormente. Dalla presenza di alcuni teli di tessuto e vestiti stropicciati si poteva intuire la zona fosse persino utilizzata come accampamento di qualche genere. Nonostante fosse un'operazione "segreta" nel suo svolgersi era da giorni che la città ne parlava, per cui era logico che chiunque abitasse quel posto o lo sfruttasse per chissà quale scopo avesse semplicemente pensato bene di sgomberare il più in fretta possibile per evitare di incappare nella marea di eroi che avrebbero girato la stazione in quel giorno. Ripulire il tutto, ovviamente non sembrava essere la loro priorità.
    Non sembra esserci nessuno, ma non abbassate la guardia. - disse quindi con pacatezza agli altri del gruppo, muovendo il busto in modo da illuminare l'area circostante con la luce legata al petto. Per quanto le sarebbe piaciuto andare più a fondo in quella questione la loro missione era la scorta del sottoposto di Dr. Peekaboo e non poteva permettersi di metterlo a rischio per dei motivi tutto sommato futili, a maggior ragione considerando che non erano certo i primi eroi a giungere in stazione.
    La situazione negli altri due o tre piani che dovettero esplorare fino a giungere all'uscita era pressoché la medesima, tra sporcizia e spazzatura e il degrado generale dello stabile. Piastrelle rotte e graffiti occupavano la maggior parte dei muri, qui o là si trovavano teli adibiti a chissà quale scopo, cocci di bottiglie rotte, a volte vere e proprie chiazze di quello che sembrava sangue a tutti gli effetti pur ormai reso nero dal tempo passato.
    Dopo circa una decina di minuti di esplorazione riuscirono finalmente a giungere all'uscita. I vetri delle porte della stazione erano rotti, uno scenario senza dubbio prevedibile visto lo stato in cui versava la struttura. Il piano terra era però decisamente più libero dal gas e la luce del giorno lo invadeva illuminandolo completamente. Era improbabile che i criminali avessero invaso un quartiere intero ma era abbastanza prevedibile immaginarsi che l'intero quartiere versasse in una situazione simile, con vetrine dei negozi rotte per compiere furti o case occupate e magari rese anche sicure in qualche modo. Il loro obbiettivo, però, era raggiungere quel grattacielo e non esplorare la zona.
    Andiamo fuori. - ordinò quindi la francese, portando la destra al petto e spegnendo la piccola torcia che aveva fatto loro compagnia fino ad ora - State all'erta e segnalate ogni anomalia. - aggiunse quindi - A maggior ragione se vedete qualche animale strano. Vale anche per lei, Musashi-san. - venendo interpellato, l'uomo fece un cenno d'assenso col capo. La loro evasione dalla struttura ferroviaria venne accompagnata da una lugubre sinfonia di frammenti di vetro infranti sotto il loro passo, rivelando poi al loro sguardo una Shinjuku profondamente cambiata. L'ordine che solitamente regnava sovrano era stato completamente sovvertito, rivelando finestre rotte in quasi ogni negozio, spazzatura a terra, elettrodomestici o scatolette di cibo abbandonati in mezzo alla strada, probabilmente troppo pesanti per il bottino giornaliero o cadute da chissà quale carrello o veicolo. Era evidente che in molti avevano cercato di depredare il quartiere e in tutta onestà veniva anche difficile pensare a loro come dei semplici criminali. Chissà in quanti erano invece delle povere persone che avevano perso il proprio lavoro o la propria casa ed erano stati costretti ad agire in quel modo per sopravvivere. Se fare la spesa costava troppo, al semplice costo di una maschera antigas e potenzialmente della propria vita avrebbero potuto sfamarsi per settimane senza troppe spese a cui far fronte.
    Vista la situazione del quartiere, potremmo incontrare dei civili o degli ostili. - disse quindi l'eroina di professione guardandosi attorno - Confido che in caso sappiate come comportarvi. - ciò detto iniziò quindi a camminare per la via principale di fronte a loro con l'intenzione di dirigersi verso il grattacielo. La concentrazione del gas nell'aria era come detto molto minore rispetto ai piani interrati della stazione, ma erano comunque obbligati a tenere le maschere indossate. Non era stata effettuata alcuna comunicazione da parte delle altre squadre che avevano esplorato il quartiere in precedenza pertanto era abbastanza improbabile che avrebbero trovato degli ostacoli sul loro percorso, ma ciò non significava che potessero permettersi di abbassare la guardia.
    Whisper • Livello #9 • ◈ • Musashi • Livello #7 •
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    HAMUKO USHIYAMA
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    Andò a cercare la figura di Musahsi quando questo iniziò a parlare, sollevata di non aver toccato un tasto delicato o magari un argomento, per motivi a lei sconosciuti, riservato. La sua mano tamburellava sul bastone nel mentre seguiva la figura di Whisper, facendo nota di ogni parola che usciva dall'elmo del 'loro ospite', ancora di più quando venne a scoprire la loro destinazione. « ... in effetti ha senso, » le mancava un po' la sede dove spesso e volentieri finì per visitare durante il suo tirocinio. Prima di quel casino, ovviamente, dunque un bel po' di tempo fa però i ricordi rimanevano abbastanza vividi. « La ringrazio, comunque, » fece istintivamente un sorriso ed un rapido inchino verso di lui, per poi cercare di capire quali possibili pericoli, ostacoli e punti notevoli avrebbero incontrato nel loro tragitto.
    Seguendo la figura dell'europea, Hamuko ebbe una reazione simile alla sua quando vise lo stato degli altri piani. Le faceva male, aveva molti ricordi di quell'area e sebbene non fossero così speciali ne memorabili rimanevano ricordi. Una situazione come quella era precaria, c'è chi la sfruttava per posizionarsi meglio siccome normalmente ogni giorno era una sfida, gas o non gas, mentre altri seguivano l'egoismo e la voglia di ammassare denaro. Non dava e nessuno di loro una grande colpa, erano stati gli eroi - lei inclusa - a fallire nel loro compito e spettava a loro mettere in sesto la situazione. Ad ogni modo, annuì all'avviso dell'eroina bionda, seguendola e pensando se fosse saggio prendere dei cocci per avere più materiale sotto mano. Normalmente lo avrebbe fatto, ma con la cintura piena ed il bastone non lo riteneva necessario. Inoltre c'era da dire che là fuori la situazione non sarebbe stata molto diversa dunque non era minimamente preoccupata di essere a corto di materiale.
    I minuti passarono e sempre seguendo il capogruppo, il trio arrivò quasi all'aria aperta (si fa per dire). Annuendo per l'ennesima volta a Whisper, non avendo niente di meglio da dire e limitandosi ad osservare i dintorni, la giovane si rimise in moto. Era circondata da uno scenario... brutto e sobrio, non c'erano modi migliori di descriverlo. Camminando fuori, verso Shinjuku, la sua mente viaggiò ed andò a pensare che cosa stavano facendo i suoi amici, dove stavano e quando li avrebbe rivisti. Sperava di tornare a casa il prima possibile, però voleva prima di tutto finire quel compito - dovevano dare fiducia a Tokyo.
    « Spero siano solo ladruncoli, » commentò, sospirando. Non sapeva cosa aspettarsi, se dovevano incontrare dei criminali onestamente preferiva che fosse qualcuno di poco conto e non qualcuno del crimine organizzato. Un desiderio un po' troppo impossibile, quella situazione era troppo ghiotta per non essere sfruttata dai soliti sospetti però le era sempre concesso sognare.
    Still in the dark


    Livello: 6
    Energia: 550
    Forza: 170
    Quirk: 256
    Agilità: 99
    Peso: [5/5]

    Status: Ottimo
    Tecniche usate:

    Lista tecniche:
    Gaea's Rage [Livello 3] [Costo 40 +20]
    Usando del materiale resistente (roccia, ferro, cemento, etc.) a portata di mano, Hamuko lo usa per infondere i suoi avambracci rendendoli più resistenti ai danni. La protezione perdura fintanto che il mantenimento è attivo, oppure se il danno inflitto è eccessivo.
    Resistenza: Medio-Grave
    Atronach's Blessing [Livello 3] [Costo 0]
    Un'altra strategia insegnatale da sua madre, si tratta di un metodo particolare di assorbire del materiale vicino, o anche lanciato da eventuali avversari, utilizzando entrambi i palmi messi uno sopra l'altro mentre ha un'infusione attiva. Il materiale che vuole assorbire deve essere dello stesso materiale dell'infusione, e data la complessità della tecnica ha ulteriori pecche. Oltre a non bloccare il colpo, dunque subisce i danni per intero, questa sarà l'unica azione che può fare nel suo turno.
    Effetto: Recupera 15/30/50/70/100 Energia
    Pagan Tattoos [Livello 1] [Costo 30]
    Tecnica imparata da sua madre, consiste nel usare una serie di complesse linee e disegni per alleviare lo stress del quirk sul suo corpo, permettendole di usare un'altra infusione senza subire le conseguenze ed ignorare i limiti del proprio corpo. Per farlo deve rimanere ferma e concentrarsi su un'area ristretta del corpo, mossa utile siccome l'alternativa è rimanere ferma incapacitata di usare le proprie tecniche.
    Effetto: Riduce a 0 il tempo d'attesa della fine di un'infusione, permettendole di usare subito un'altra tecnica.
    Artemisia's Execution [Livello 3] [Costo 35 + 15]
    Usando il proprio quirk per infondere solo uno dei propri arti, Hamuko usa dei materiali con i quali uno potrebbe creare delle corde per allungare, ammorbidire e far perdere consistenza all'arto e renderlo simile ad una frusta. Per farlo deve avere sotto mano corde o cose simili, ma stranamente la giovane si è trovata ad usare una manciata di... capelli altrui. Strano ed a tratti assai raccapricciante, Ushiyama non riesce ad usare le proprie ciocche dunque strappa o si appropria in qualche modo di un po' della capigliatura altrui e, finita l'infusione, procede ad usare il proprio braccio come se fosse una vera e propria frusta. La lunghezza è di due metri a partire dalla fine bel bicipite.
    Danno: Medio-Grave
    Recovery [Livello 3] [Costo 60]
    Il suo quirk è molto versatile, quello è vero, ma a volte Hamuko si sorprende da sola ai limiti che può raggiungere con questo potere. Forse una tecnica un po' troppo brutale per una ragazza come lei, però l'idea sarebbe di infondere la zona dove ha subito dei danni con del sangue altrui per accelerare il processo di rigenerazione. Analogamente alle tecniche di questo tipo, non può usare il suo stesso sangue e per quanto riguarda quello altrui deve essere fresco ed in quantità sostanziali, dunque niente cure con solo un paio di gocce o una ferita causata da un foglio di carta.
    Finito il processo di cura Hamuko, al contrario delle altre infusioni, dovrà aspettare meno rispetto al resto delle proprie tecniche forse perché non cambiando radicalmente il proprio corpo, lei ne risulta essere meno provata ed anche perché questa infusione è breve (il termine del periodo di rigenerazione insomma). Questa abilità potrà essere usata di nuovo solo dopo 6 turni. Finita la cura, invece, al posto dei 6 turni di attesa alla fine di un'infusione, Hamuko ne dovrà aspettare solo uno.
    Effetto: Cura medio-grave
    Rude Buster [Livello 3] [Costo 40]
    Con la capacità di muovere le sue infusioni mediante l'abilità “That tipe of pride ain't good for your health!”, Hamuko riesce anche ad espellere il materiale prima assorbito. Per far ciò lei, ovviamente, deve avere un'infusione, ma anche deve rimanere ferma e concentrata, senza contare che il processo non fa affatto bene al proprio corpo, aggiungendo 2 turni d'attesa al "cooldown" fra un'infusione e l'altra.
    Il getto è comparabile ad uno sparo di un fucile a pompa, coprendo un'area triangolare di fronte a sé che raggiunge al massimo la distanza di un metro, dopo di ché Hamuko verrà sbalzata all'indietro dal rinculo.
    Danno: Medio-Grave
    Lakshmi's Wicked Wiles [Livello 3] [Costo 60]
    Tecnica nata dopo numerosi allenamenti con la sua migliore amica, Aoi Kihara, si tratta di utilizzare l'acqua, o vari liquidi di simile viscosità, per infondere un'area del proprio corpo e renderla simile all'acqua. Il cuore di questa tecnica non consiste nel fare più male o curarsi, bensì di diventare difficile da colpire per proiettili ed attacchi fisici, come se li stesse evitando o questi le passassero attraverso. La strategia necessita di una notevole concentrazione per mantenere questo effetto, dunque se un colpo è abbastanza forte (ovvero superiore ai danni bloccati) può comunque danneggiarla. Una pecca di questa tecnica è l'incapacità di bloccare quirk elementali, però tutto sommato si rivela essere utile contro una buona fetta della popolazione.
    Visto che il corpo umano è formato da una grande percentuale d'acqua, la tecnica non è molto tassativa sul corpo di Hamuko, permettendole di poter usare un'altra infusione subito dopo. Il lato negativo è che, vista la particolarità di questa tecnica, essa dura solo un turno ed a differenza di Gaea's Rage, con questa i suoi attacchi fisici non sono considerati potenziati da quirk. Non che potrebbe attaccare visto che è una strategia difensiva, ma vabbè.
    Resistenza: Medio-Grave


    Lista equipaggiamenti:
    Adaptive Suit (Click) [Costume]
    Un costume forse non molto appariscente ma che fa il proprio dovere ed anche con spazio per modifiche future dopo una lunga ed estenuante conversazione con uno dei addetti al Laboratorio della Yuuei. Per il momento però non fa molto, salvo proteggerla dai danni visto il materiale di cui è fatto il vestito, resiste ma allo stesso tempo durevole ed anche comodo da indossare, abbinato con una sciarpa gialla (dice che è solo per estetica, ma è una citazione a suo padre ed a un'amica che morì anni fa), dei lunghi guanti bianchi facili da togliere che coprono il costume protettivo solamente al gomito, dopo la sua pelle tocca direttamente il guanto, e dei lunghi ed a tratti elaborati stivali che finiscono in una parte gialla con un po' di tacco.
    Resistenza: Danni Medi
    Rokushakubo [Difensivo]
    Il bō è un bastone lungo circa 180 centimetri usato nel combattimento, solitamente costruito in legno o bambù. Il bō standard è chiamato Rokushakubo, nome è composto dalle parole giapponesi roku (ossia "sei"), shaku (un'unità di misura giapponese) e bō (cioè "bastone"). Quindi Rokushakubō indica un'asta di legno lunga sei shaku (181.8 cm). Altri tipi di bō sono di diversi materiali, leggeri, pesanti, rigidi o flessibili, da un semplice pezzo di legno raccolto per strada ad armi ornamentali decorate artisticamente. Quello di Hamuko è stato rinforzato internamento con una fibra di carbonio, rendendolo più resistente.
    L'arte marziale dell'uso del bō è detta bōjutsu (棒術, arte del bastone). Il principio d'uso è l'aumento della forza del colpo tramite la leva. Vengono utilizzati fendenti e colpi di punta, oltre a tecniche di disarmo e di immobilizzazione, nonché leve articolari. Usato da Hamuko risulta un po' sproporzionato ma lei lo usa molto volentieri, trovandolo molto utile per compensare al suo alquanto limitato raggio d'azione in assenza di infusioni come "Artemisia's Execution".
    I movimenti prodotti dall'utilizzo del bō compongono spesso cerchi, semicerchi e sfere, difendendo l'utilizzatore dagli avversari da ogni lato, tenendoli lontani e permettendo di attaccarli senza che possano avvicinarsi.
    Il fatto che l'ha comprato è il risultato di un consiglio di Yumeru dopo la loro lotta, decidendo di seguire il parere del ragazzo dopo un paio di tentativi nel brandire l'oggetto - è ancora incredula che lui ha avuto ragione.
    Danno: Medio
    Peso: [2]
    Sacrificial Belt [Personalizzato]
    Una cintura sottile ma ben resistente, molto simile alle gadget belt che però a differenza di telefoni o altro permette a Hamuko di alloggiare, molto saldamente, delle capsule cilindriche (cinque) in vetro rinforzato. Non molto appariscenti, si aprono di sopra con un'apertura ermetica tenendo al sicuro il contenuto all'interno. Queste non sono neanche molto grandi, dando a Hamuko libertà di movimento e sono anche staccabili, rendendola comoda anche quando non ha con sé la suit o è in giro per la città, nonché rendendola più celabile. Il vero scopo di queste capsule è di alloggiare i materiali necessari per le sue infusioni, il volume di queste le permette di avere il materiale necessario per una singola infusione.
    Effetto: Una volta per combat, Hamuko può usare il materiale dentro una capsula, cinque [5] in totale, per utilizzare una delle proprie tecniche. Questo vale per ogni tecnica nel suo arsenale, dopo di che, alla fine del combat, dovrà pagare una somma per ricaricarle.
    Acqua [1/1] | Cuoio [1/1] | Roccia [2/2] | Sangue [1/1]
    Peso: [2]
    Maschera Anti-Gas [Difensivo]
    Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.
    Effetto: Questa, fornita dal Governo, è usa e getta. Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie.
    - [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    - [Annulla gli effetti del gas della Papilio quirkensis]
    Peso: [1]
     
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    TOBI FUKUDA
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    Tobi non si aspettava una risposta così articolata in realtà, tantomeno credeva sarebbe stato Musashi a prendere parola, per nessun motivo particolare ovviamente, era semplicemente un'eventualità che non aveva considerato, abituato ad individuare in Whisper l'autorità della situazione. Ad ogni modo, l'uomo spiegò in maniera molto cortese, esaustiva e professionale dove si sarebbero recati - aggiungendo che ogni squadra avrebbe avuto un obbiettivo simile al loro. Quindi gli Heroes di Tokyo si stavano coalizzando e stavano collaborando per portare sui tetti dei palazzi più alti di Shinjuku una squadra di tecnici come Musashi, che si sarebbero poi dedicati alle loro cose top secret. Chissà, forse un qualche tipo di tecnologia militare segreta o roba simile. A dire il vero sembrava una roba parecchio forte e probabilmente se Tobi si fosse trovato in uno stato d'animo migliore la cosa lo avrebbe incuriosito molto più di quanto non sarebbe successo in quel momento. Non era la prima volta che faceva un ragionamento del genere, vero? Forse era l'inesorabile avvicinarsi dell'età adulta a privarlo della meraviglia che aveva per molte cose? In fondo era spesso associata con il mondo dei bambini. Dunque era iniziata la sua metamorfosi in un adulto noioso e completamente anaffettivo come sua madre? Strinse un pugno inconsciamente, come a voler strangolare quel pensiero prima che si facesse troppo comodo nella sua testa.
    Basta, si conosceva, era solo caduto in una delle sue solite spirali autocommiseranti. Doveva solamente mettersi a contare fin quando non gli sarebbe passato. Uno, due, tre... Urlava i numeri nella sua mente, in modo che coprissero qualsiasi altra cosa, i primi trenta erano sempre molto semplici, poi la sua mente si annoiava e doveva iniziare a prestare attivamente attenzione a quello a cui pensava se non voleva sbagliarsi. In caso, ovviamente, avrebbe dovuto ricominciare: in questo modo, solitamente, il Tobi razionale riusciva a schiacciare il Tobi-es e costringerlo all'ubbidienza per sfinimento. Non era nuovo ai regimi rigorosi e inflessibili, in fondo, si era allenato - e continuava ad allenarsi - in maniera diligente anche quando non ne aveva minimamente voglia.
    Si costrinse a continuare a contare anche quando si fermò ad osservare l'oggetto dell gemito di disapprovazione di Whisper: probabilmente il viavai di Pro-heroes li aveva messi in fuga, ma in quel posto si era decisamente accampato qualcuno, le tracce di presenza umana erano inequivocabili. Teli, scatoloni di cartone appiattiti, vestiti, sporco di vario genere su cui Tobi avrebbe volentieri fatto a meno di indagare ma che gli fece silenziosamente ringraziare di indossare una tuta praticamente ermetica ed una maschera antigas.
    -Cent... Certo.- Si corresse Tobi, colto alla sprovvista dalla raccomandazione di Whisper mentre stava ancora contando mentalmente. In realtà era rimasto attento e circospetto tutto il tempo, non aveva abbassato la guardia nemmeno per un istante, nemmeno mentre Musashi gli spiegava i dettagli dell'operazione: in realtà era proprio per questo che gli era scappato quel mezzo numero in risposta al suo capo, la propria lingua era l'unica cosa su cui non si stava concentrando. Ad ogni modo, per maggiore scrupolo, aguzzò lo sguardo per quanto possibile e tentò di distinguere eventuali movimenti provenire dagli angoli più bui di tutte le stanze che il quartetto avrebbe esplorato prima di raggiungere la tanto agognata uscita. Whisper, mentre spegneva la propria luce portatile appuntata al costume, ordinò al gruppo di mantenere gli occhi ben aperti.
    -Sissignore.- Di nuovo sentì far pressione sulla storia degli animali mutati, al ché inevitabilmente si ritrovò a chiedersi con che tipo di creature avrebbero potuto avere a che fare. Si rese poi conto che forse poteva essere una domanda interessante anche per Hamuko se non ne sapeva nulla come lui. Musashi, d'altro canto, gli dava l'idea di essere probabilmente più informato di entrambi. -Whisper-sama, se posso, mi è venuta una domanda.- Avrebbe atteso il permesso per porla, ovviamente, trovandosi nel pieno dell'azione avrebbe rispettato l'eventuale decisione del suo leader di rimandare a dopo le chiacchiere, colpa sua che non gli era venuta prima in fondo. -Ci sono già stati degli avvistamenti precisi? O dei contatti, addirittura? Sappiamo già con che tipo di creature potremmo avere a che fare?- Avrebbe domandato, a mezza voce, se gli fosse stato concesso il permesso di parlare. Non avrebbe cercato lo sguardo di Whisper nel porre il suo quesito, comunque, avrebbe continuato a guardarsi intorno a destra e a sinistra con aria circospetta, pronto a cogliere ogni singolo accenno di movimento in quello schifoso gas scuro.
    Gli sembrava così assurdo e surreale essere di nuovo immerso in quella robaccia, aveva ovviamente evitato di visitare i quartieri contaminati in quei mesi ed in qualche modo si era riabituato alla solita Tokyo "libera": sapeva che le zone contaminate esistevano, ma forse inconsciamente gli piaceva fingere di no, ed ora si sentiva quasi come se lo avessero staccato dalla realtà ed infilato in una Shinjuku alternativa, una qualche singolarità spaziotemporale o roba simile, un universo in cui l'attacco terroristico di Hanzo non era mai terminato.
    Whisper mise ovviamente in guardia i suoi tre compagni - anche se probabilmente si stava rivolgendo più ai due tirocinanti - che avrebbero potuto incontrare altre persone, civili od ostili che fossero avrebbero dovuto essere pronti e sapere come comportarsi.
    -Saremo pronti all'eventualità.- Rassicurò Tobi, permettendosi di parlare anche per Hamuko ma cercando prima il suo sguardo e facendole un cenno del capo, sicuro di trovarla complice. Sembrava quasi più a suo agio di quanto non fosse lui, in realtà, si chiedeva se fosse perché non aveva vissuto eventi traumatici collegati a quella dannata nebbia o se fosse semplicemente perché era, di carattere, più sicura di sé rispetto a Tobi - non che ci volesse poi molto.
    Qualunque fosse la spiegazione, era lieto di avere dalla sua parte sia lei che l'eroina francese.
    « WE COULD DO SO MUCH BETTER THAN THIS / SWIMMING IN POOLS OF MOMENTARY BLISS »

    [spoiler_tag]STATUS, TECNICHE ED EQUIPAGGIAMENTO[/spoiler_tag]

    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    7
    Energia:
    750/750
    EXP:
    1390/1410
    Forza:
    280+40
    Quirk:
    145
    Agilità:
    300+10+10+20
    Peso:
    5/7
    Denaro:
    12400,00 ¥
    Cronologia:
    INVENTARIO
    STATUS
    CITAZIONE
    Indenne.

    TECNICHE PERSONALI:
    San Jie Fury [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi sfrutta il meccanismo di allungamento del suo bastone segmentato personalizzato e con esso scaglia una serie di affondi, fendenti e spazzate sulla media e breve distanza (il bastone + è composto da 3 segmenti di 60cm e due connettivi da 100cm - il raggio d'azione dipende da dove lo sta impugnando Tobi ma è al massimo circa 4 metri). Grazie a questa tecnica, Tobi può avvicinarsi ed allontanarsi dal nemico senza smettere di attaccarlo, disorientandolo.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con raggio d'azione debitamente ridotto a un metro e mezzo.
    DANNO: Medio-Grave
    Quat Quyen [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi, a corto raggio, esegue parte del Quyen (forma) del tradizionale ventaglio da combattimento, per poi sferrare un attacco a tradimento appena vede un'apertura. L'attacco risulta difficile da schivare, se a corto raggio, poiché le forme che Tobi esegue prima di attaccare risultano a tutti gli effetti delle finte e non si sa mai da che parte arriverà l'attacco. L'attacco in sé è un singolo taglio netto ma abbastanza profondo, che causa dolore intenso e, a seconda della zona colpita, può anche causare sanguinamento più o meno debilitante.
    DANNO: Medio-Grave
    STATUS: Sanguinamento
    San Jie Copter [Livello 3] [Costo 65]
    Descrizione: Tobi fa ruotare furiosamente un'estremità del suo bastone segmentato e crea una sorta di barriera. La barriera ha efficacia variabile:
    -Attacchi corpo a corpo (es: un pugno, elementale o non): Il tipo di attacco più penalizzato, la barriera funge da deterrente per gli attaccanti corpo a corpo, che non riescono ad avvicinarsi o lo fanno a discapito di subire danni dovunque l'asta colpisca.
    -Attacchi a distanza fisici (es: lanciare un sasso): L'attacco può o può non essere intercettato dalla rotazione del bastone. Le rotazioni sono abbastanza fitte quindi è assolutamente plausibile che il colpo venga respinto, ma c'è comunque la possibilità che passi.
    -Attacchi a distanza elementali (es: getto d'acqua): La scarica elementale si abbatte sul bastone, ma normalmente parte dell'attacco trapela ugualmente, causando danni ridotti di uno step (minimo Lievi). Ovviamente varia da elemento a elemento, elementi incorporei come il fulmine non subiscono la barriera, il fuoco brucerà il bastone di legno e così via.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con dimensione della barriera ridotta.
    EFFETTO: Difesa da danni Medio-Gravi
    Pull and Kick [Livello 1] [Costo 15]
    Descrizione: Se l'avversario è a media distanza, Tobi lo afferra al lazo e lo trascina con forza verso di sé, colpendolo poi con un poderoso calcio kung fu. La forza del calcio si somma a quella dell'impeto del corpo trascinato nel senso opposto, amplificando il colpo.
    DANNO: Lieve
    Shield Trip [Livello 1] [Costo 15]
    Tobi scaglia a tutta forza il suo scudo contro le gambe dell'avversario, mirando a farlo inciampare. Quando il nemico è a terra, piomba su di lui con un attacco, di norma una gomitata kung-fu ma a seconda della situazione può scegliere un attacco diverso sempre di simile impatto. Perché lo scudo possa essere riutilizzato, Tobi deve dedicare un'azione esplicita al suo recupero.
    (Se la corda è disponibile e le tempistiche lo permettono, Tobi può agganciare lo scudo alla corda per recuperarlo dopo l'attacco. Lo scudo va poi sganciato manualmente, o si continuerà a considerare attaccato).
    DANNO: Lieve



    EQUIPAGGIAMENTO:
    β San Jie Gun [Supporto]
    ► Descrizione: Il Beta San Jie Gun (nome cinese del Sansetsukon, bastone a tre segmenti) è composto, appunto, da tre segmenti da 60cm ciascuno in legno di bambù della miglior qualità, rifinito e temprato alla perfezione. Le catenelle di congiunzione sono state sostituite da del connettivo di carbonio intrecciato in tensione, che se tirato con la giusta forza si estende fino a 100cm (in forma "rilassata" misura circa 10cm). La massima portata dell'arma, quindi, è di poco meno di 4 metri.
    ► Effetto: Danno Medio [+40 in Forza]
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Stretch Suit [Costume]
    ► Descrizione: Tuta nera interamente ricoperta di fibre elastiche in tensione, che rendono difficoltoso qualunque movimento all'utilizzatore, che deve impiegare molta più energia del normale per fare qualunque cosa. Tuttavia non è fatica sprecata, poiché anche i suoi movimenti vengono velocizzati ed amplificati (effetto simile ad un colpo di frusta). La tuta dispone di delle parti più rigide sulle giunture di ginocchia, gomiti, spalle, polsi e caviglie, per evitare che si estendano in maniera troppo improvvisa e danneggino le giunture a lungo andare. La tuta ha due "slot" dove è possibile agganciare due Wide Arrow, il cui cavo viene alloggiato, arrotolato, in due scompartimenti sopra le scapole. La punta del cavo fuoriesce, passa sotto l'ascella e il bicipite e viene infilata nell'innesco, che è posto su ciascun avambraccio. Attivando il Wide Arrow, il cavo fuoriuscirà da sotto il polso dell'utilizzatore, dunque risulta più facilmente direzionabile e più versatile rispetto all'averlo perennemente agganciato al fianco.
    ► Effetto: Resistenza Danni Medi / 2x Slot Wide Arrow
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente
    ► Wide Arrow DX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 1/3 // Peso: [1]
    ► Wide Arrow SX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 1/3 // Peso: [1]

    Gas Mask [Difensivo]
    ► Descrizione: Maschera Antigas data in dotazione a Pro-heroes, tirocinanti e studenti, appositamente creata per filtrare il gas rilasciato durante l'attacco terroristico del 31 ottobre.
    ► Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Evento

    Electric Booster [Supporto]
    ► Descrizione: Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    ► Effetto: [+20 in Agilità]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente

    Buckler [Difensivo]
    ► Descrizione: Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero a maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Colore: nero.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente

    Tessen [Difensivo]
    ► Descrizione: Il tessen, o tetsu-ten (tetsu, vuol dire ferro), è uno dei ventagli da combattimento giapponesi. Lungo tipicamente circa 35 cm, di seta o di washi (una carta molto resistente), decorato, i più preziosi a volte anche con lamine di oro o argento, o trattato con petrolio. Ha le stecche fatte o rinforzate con ferro (in genere 8 o 10), ed erano armi difensive molto popolari fra i samurai. Questo modello, costruito con tutti i materiali e le tecniche all'avanguardia disponibili al laboratorio della famosa scuola per eroi è fortemente ispirato ad essi. Molto resistente ed ha la stessa valenza di uno scudo. Fornisce un ottima difesa contro spade, katane, e armi da lancio. Se usato opportunamente è in grado di difendere pesino da proiettili vaganti.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi e riduce i danni medi di uno step (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente


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    Fortunatamente, nonostante l'aspetto inquietante del quartiere e tutti i vari indizi che sparpagliati in giro indicavano con certezza la presenza di attività umane nell'area anche posteriormente all'infestazione della zona, il loro percorso filò liscio e privo di incontri particolari, dando loro anche l'opportunità di parlare. Era molto probabile che anche eventuali ostili rimasti nell'area fossero stati così furbi da levare le tende all'arrivo della prima squadra di eroi professionisti o, al contrario, così stupidi da rimanere e farsi arrestare. Forse egoisticamente, Whisper non avrebbe potuto chiedere di meglio: le attività che aveva offerto alla UA avevano sempre sfiorato un finale tragico e, anche se ora si trovava con due tirocinanti e forse non sarebbe stato corretto nei loro confronti considerarli ancora degli studenti, quella missione era estremamente importante per la facciata della sua azienda. Leticia stessa si era sempre considerata una persona estremamente egoista e per nulla un esempio da seguire - non riteneva certo di essere moralmente impeccabile o un idolo per le folle - ma considerato quanti giovani eroi lavoravano per Providence, forse a breve avrebbe potuto includere lo stesso Tobiko Fukuda, quel pensiero era in realtà maggiormente diretto a coloro che lavoravano per lei piuttosto che a sé stessa.
    Temo le informazioni a proposito non siano molte. - esordì quindi per rispondere a Meijin, tenendo sempre lo sguardo ben attento alla città attorno a loro - Tokyo è una città enorme e non ci sono semplicemente abbastanza forze per sorvegliare in modo ottimale tutti i quartieri che sono rimasti compromessi. - aggiunse, e probabilmente lo stato di trasandatezza e tutti i negozi svaligiati che stavano incontrando sul loro percorso dovevano essere un'ottima dimostrazione di quel triste fatto - Alcuni agenti hanno detto di aver visto delle ombre con ben poco di umano, ma difficilmente possono muoversi dalla loro posizione. In ogni caso... - proseguì nella sua risposta. Leticia era probabilmente l'eroina più informata riguardo le forze di polizia considerato che aveva collaborato molto spesso direttamente alle loro dipendenze e che la sede della sua agenzia, il grattacielo chiamato Skycross, ospitava direttamente il loro archivio - Dovrebbe trattarsi di animali di piccola taglia, probabilmente in grado di volare. Non dovrebbero essere pericolosi, ma il loro ritrovamento potrebbe essere molto... importante.
    Non è certamente il loro habitat, se posso permettermi. - Musashi, forse per smaltire la tensione di quella camminata, decise a quel punto di inserirsi nel discorso per quanto gli fosse possibile.
    Esatto. - ribatté immediatamente l'eroina di origine francese - Ed è estremamente improbabile siano giunti qui dopo, quindi rimane una singola possibilità: che si trovassero qui da qualche parte e siano stati liberati durante l'emergenza. - riprese a spiegare - Il possesso di animali con unicità senza un permesso è vietato e non è da escludere che Shinjuku ospiti un allevamento illegale o qualcosa di simile dato che non sono state segnalate anomalie negli altri quartieri.
    Insomma, era improbabile che quegli avvistamenti dipendessero dallo stato in cui versava la zona, più probabilmente gli animali erano stati abbandonati a Shinjuku da qualcuno di incapace di trasportarli via col poco preavviso che il Culto aveva dato al tempo del suo attacco e in qualche modo erano riusciti a liberarsi o erano stati liberati durante i vari atti di predazione che avevano colpito la zona contaminata. Era estremamente improbabile che le forze dell'ordine sarebbero riuscite a risalire agli eventuali colpevoli anche una volta ritrovati gli animali ma, se non altro, avrebbero potuto offrire loro un posto sicuro e sincerarsi delle loro condizioni... e quelle dell'ambiente attorno a loro. Trattandosi probabilmente di un commercio illegale era necessario assicurarsi che la specie - pur certamente fuori luogo in ambiente urbano - fosse autoctona e non rappresentasse quindi una minaccia per le altre specie del luogo, il che in un mondo di animali dotati di unicità era ancora più complicato di quanto non fosse ottanta anni prima.
    Fortunatamente per loro il Shinjuku Center Building, la loro destinazione, era estremamente vicino alla stazione della metropolitana. Normalmente e col favore dei semafori non ci sarebbero voluti più di cinque minuti a piedi. Anche quello, però, mostrava la gravità della situazione: a causa del degrado in cui versava la città, spesso con oggetti in mezzo alla strada o automobili e camion ad impallare il percorso, costretti a tenere gli occhi ben aperti e guardarsi attorno, gli ci vollero almeno dieci minuti per giungere al grattacielo. Il Palazzo del Governo, poi, era solo a qualche minuto di distanza. Le strutture svettavano anche oltre la nebbiolina nera e il degrado non era arrivato alle loro cime, rimanendo uno specchio ben più fedele della Shinjuku che conoscevano rispetto alle cupe e desolate strade che stavano attraversando.
    Ovviamente, essendo la sede di un'importante azienda, l'edificio non era certamente sfuggito ai predoni. Entrare fu decisamente facile considerato che le ampie vetrate che ne contraddistinguevano l'entrata erano completamente distrutte.
    Beh, ragazzi... - una volta dentro, osservando i banconi che avrebbero dovuto accogliere dipendenti e visitatori imbrattati con scritte contro il capitalismo e gli schermi dei computer sfasciati, la francese si abbandonò ad un sospiro grattandosi la nuca - Penso converrete con me che prendere l'ascensore è da escludere, quindi... - un'annotazione ovvia, probabilmente. Evitare gli ascensori in caso di emergenza era un insegnamento che persino i bambini conoscevano e nonostante tutto quello poteva comunque considerarsi uno stato d'emergenza. Lo stato dei circuiti elettrici del palazzo era sconosciuto, non potevano permettersi di rischiare di rimanere bloccati dentro o persino di crollare a picco.
    Cinquantaquattro piani li attendevano, obbligati ad utilizzare le scale. La scalata avrebbe probabilmente richiesto loro più tempo del tragitto dalla stazione al palazzo stesso. C'era qualcosa di bizzarramente propedeutico in quell'ascesa, però. Se i primi due, tre, persino quattro piani erano imbrattati di insulti e avevano i computer e le altre componenti elettroniche o di arredato distrutte o rubate, i rapinatori sembravano aver gettato la spugna dopo quelle rampe di scale. Tutti i (cinquanta) piani successivi erano immacolati, quasi come i dipendenti fossero semplicemente a casa per il weekend, come se la normale vita d'ufficio si sarebbe potuta riprendere, dal nulla, il giorno dopo.

    Vi chiedo cortesemente di attendere. - giunti in cima Musashi, che non sembrava particolarmente provato da quella prova quasi olimpionica, si congedò con un inchino - Non dovrebbero volerci più di dieci minuti. - aggiunse, per poi aprire la porta che dava sul tetto e sparire dalla loro vista.
    Oof. - Leticia si abbandonò nuovamente ad un lungo sospiro. Ovviamente era una donna più che allenata e lo stesso poteva probabilmente dirsi per i due ragazzi che la seguivano, ma quelle maschere che erano costretti ad indossare dosavano l'aria che gli era permesso di respirare e rendevano il tutto decisamente più faticoso, quasi una vera e propria sfida. Passò il dorso della mano destra sulla fronte, per asciugarsi il sudore che inevitabilmente aveva iniziato a scrosciare a causa di quella scalata.
    Lì, all'ultimo piano, la stanza del direttore dell'azienda era racchiusa da delle mura color beige come un monolite al centro della stanza, ma il resto dell'enorme piano era coperto solo da scrivanie e computer. L'interezza dei muri esterni dell'edificio era costituita da pilastri strutturali che si alternavano ad ampie vetrate che permettevano loro quindi di osservare la città che li circondava.
    E' la tua prima esperienza in una zona contaminata, Eurydice? - chiese alla ragazza, osservando la città al di fuori dei vetri. Da lassù il gas venefico non era quasi neppure più un problema e anche se era in grado di vedere il degrado in cui versava la zona anche da più di duecento metri di altezza, se non ci avesse camminato prima avrebbe forse notato come unica differenza la semplice assenza di persone in giro in quello che era invece uno dei quartieri più visitati della città.
    Se non ci fosse stata la ragazza, quello sarebbe forse stato un buon momento per chiarirsi assieme a Tobiko, ma non aveva alcuna intenzione di parlare degli affari della sua agenzia di fronte ad un tirocinante di un altro gruppo, pertanto aveva deciso di instaurare un discorso con la ragazza. Se conosceva abbastanza Meijin, soprattutto considerato che i due sembravano conoscersi a loro volta, il ragazzo avrebbe trovato il suo modo di unirsi alla conversazione e nel caso in cui non ce l'avesse fatta sarebbe probabilmente significato che non gli interessava farlo, quindi perché forzarlo.
    Whisper • Livello #9 • ◈ • Musashi • Livello #7 •
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    CITAZIONE
    Ciao ragazzi,

    Questo è il mio primo post dal non-mio-pc, spero che sia uscito decente. Descrivete quanto detto cercando di non perdere i polmoni, dopodiché potete esplorare l'ultimo piano a piacimento se dovesse interessarvi, o partecipare alla conversazione. Ovviamente l'AM è tutt'altro che finita qui, ma godetevi la pace finché regna. :stare:
     
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    TOBI FUKUDA
    ● HEROES ● LV. 7 ● 17 Y/O ● SCHEDACRONOLOGIAART
    A quanto pareva, non si sapeva poi molto sugli avvistamenti di quegli animali mutati, era impensabile poter sorvegliare i quartieri perduti al gas in maniera abbastanza consistente da avere un'idea chiara di cosa stavano affrontando. Le loro informazioni si limitavano alle testimonianze di alcuni agenti, che riferivano di sagome palesemente non umane muoversi nella nebbia - anche se in un mondo di Quirk in cui avevano appena interagito con un umano dell'aspetto di un topastro giallo alto a malapena un metro, qual era il confine per definire una qualche ombra "non umana"? Lì per lì, la mente del giovane si immaginò orrori di difficile descrizione, ma fu smentito quando l'eroina francese parlò di creature piccole e probabilmente in grado di volare.
    Il ragazzo annuì, con aria riflessiva, ma senza smettere di guardarsi intorno ed anzi, estendendo i suoi controlli anche verso l'alto. Animali di piccola taglia in grado di volare, ma probabilmente non si trattava di uccelli, o perlomeno non completamente, altrimenti Leticia li avrebbe semplicemente chiamati così. Quindi il ragazzo doveva immaginarsi qualcosa come... rane volanti? Topi, magari? Ad ogni modo, la Pro-hero avrebbe concluso con una rassicurazione, dicendo che non dovevano stare all'erta perché si trattasse di animali particolarmente pericolosi, bensì perché il loro ritrovamento poteva essere importante - Tobi immaginò da un punto di vista scientifico o per qualche indagine non strettamente collegata. Ad ogni modo, ne fu rincuorato: si fidava di ciò che gli stava dicendo Whisper, e sapeva che se non ne fosse stata assolutamente sicura non avrebbe sminuito un pericolo, significava che aveva una cosa in meno di cui preoccuparsi, non aveva intenzione di ignorare la direttiva di prestare attenzione agli animali, ma non avrebbe dovuto temere eventuali aggressioni. Insomma, non avrebbe dovuto temerle troppo perlomeno, anche il morso di un roditore poteva essere pericoloso se vettore di qualche malattia in fondo. Tobi basta, ci stai pensando troppo.
    Il discorso proseguì, forse anche solo per spezzare il teso silenzio di quella che a tutti gli effetti era una squadra preparata a ricevere un'aggressione da un momento all'altro: Musashi osservò come quello non era certamente l'habitat di animali del genere (esisteva un vero habitat per bestiole del genere?), e la donna riprese subito la parola confermando le parole dell'uomo e proseguendo con il ragionamento: non potevano essere arrivati autonomamente, non erano nativi, ergo erano già da quelle parti ed a causa del caos seminato dall'attacco terroristico di novembre si erano in qualche modo liberati. E, come Tobi sospettò poco prima, tutto ciò si legava ad un'altra indagine: scovare un eventuale traffico di queste creature - il cui possesso era illegale - e sgominarlo.
    -Mhh. Un traffico di animali mutanti.- Certo che gli uomini riuscivano a trasformare veramente ogni cosa in un business. Gli dava il voltastomaco. -Raccapricciante.- Specie se si trattava di animali ottenuti tramite breeding selettivo e quindi almeno una parziale manipolazione del genoma. -Ricevuto, comunque: piccoli e volanti. Terrò gli occhi aperti, grazie.- Annuì, dunque, senza divagare troppo sulle proprie opinioni personali: non che fosse avido in merito, ma non gli sembrava professionale disquisire davanti ad un esterno come Musashi.
    Ma nessuno di questi esseri si palesò durante il loro tragitto sino allo Shinjuku Center Building, e fortunatamente non si fece vivo nemmeno alcun ostile: considerata la vicinanza con la metropolitana, non era poi tanto improbabile in fondo, imbattersi in qualcuno in quei dieci minuti a piedi sarebbe stata letteralmente sfortuna. E furono dieci solo a causa della strada accidentata e dei movimenti molto cauti del gruppo, altrimenti sarebbero stati anche cinque: Tobi non aveva veramente idea del disastro che si poteva trovare in un quartiere un tempo florido come Shinjuku, le strade erano piene di immondizia o prodotti che forse qualcuno aveva provato a rubare ma aveva abbandonato a causa del peso eccessivo, senza contare anche auto e camion messi in mezzo alla strada con ben poco riguardo. Che visione oscena, davvero, Tobi aveva serie difficoltà a pensare di trovarsi ancora a Tokyo.
    L'ingresso del palazzo loro destinazione era stato completamente sfondato, c'erano vetri rotti ovunque, entrare sarebbe stato letteralmente l'ultimo dei problemi: Tobi attese che entrassero prima tutti gli altri e dunque, arrivato il suo turno, si guardò le spalle con attenzione ed indietreggiò all'interno della struttura, guardando solo con la coda dell'occhio dove metteva i piedi per evitare di tagliarsi via un piede su un vetro rotto. Whisper sottolineò che l'ascensore era ovviamente inutilizzabile, dunque il ragazzo annuì con vigore: era una cosa che aveva già messo in preventivo, sebbene l'idea di dover fare più di cinquanta piani a piedi non lo rallegrò.
    Non fu esattamente piacevole, anche perché stavano procedendo in maniera piuttosto lenta, Tobi si disse che probabilmente si sarebbe stancato di meno a farli al suo ritmo, saltellando di gradino in gradino, ma erano un gruppo e dovevano necessariamente camminare compatti e con circospezione per proteggere l'inviato di Peekaboo, non potevano permettersi di considerare alcun luogo sicuro. Se non altro, il degrado andò via via scemando dopo appena i primi piani, sino a sparire del tutto dopo meno di dieci rampe di scale.
    -Dura fare le scale con i computer in spalla.- Mormorò beffardo il ragazzo, vagamente divertito dal fatto che l'enorme capitale di elettronica presente in quei quaranta e passa piani sarebbe rimasto lì dov'era fino al termine della crisi solo perché i criminali temevano la sfaticata delle scale. Forse spostare banche e gioiellerie al settantesimo piano di un grattacielo avrebbe ridotto drasticamente le rapine? D'altro canto, tristemente, avrebbe ridotto altrettanto drasticamente anche i clienti. Nessun sistema è perfetto, in fondo.
    Alla fine, i cinquantaquattro piani erano andati, i nostri erano ancora tutti vivi e vegeti, anche se a corto di fiato. Tranne Musashi, che subito asserì che se ne sarebbe andato sul tetto e che avrebbero dovuto aspettarlo lì: era il momento delle sue cose top-secret.
    -Ah- Musashi-san, un istante... Whisper-sama? Forse dovremmo perlustrare il tetto prima di lasciarlo da solo?- Arrossì immediatamente dopo averlo proposto, rendendosi conto che anche se gli era venuto in mente, se non lo aveva ordinato la Pro-hero prima di lui probabilmente non lo avrebbero fatto: magari era già stato perlustrato a fondo, o magari vi erano già state predisposte delle attrezzature top-secret che i tre Heroes non potevano assolutamente vedere e quindi non se ne faceva nulla. Ad ogni modo, attese il responso della donna con lo sguardo leggermente rivolto verso il basso e le gote un po' arrossate, senza contraddirsi prima del necessario.
    Comunque fosse andata, prima o dopo la perquisizione, Musashi sarebbe uscito sul tetto sparendo dalla vista degli altri e dedicandosi ai suoi doveri. Vide Whisper camminare attraverso quella specie di ufficio deserto per affacciarsi ad una delle ampie vetrate che davano alla città. Porse poi una domanda personale alla loro compagna Hamuko, dunque Tobi si voltò verso quest'ultima e le rivolse un veloce e garbato sorriso prima di avvicinarsi a sua volta alla vetrata a cui si stava affacciando Leticia. Sapeva che la sua compagna aveva preso parte a qualche operazione di distribuzione di vivande e beni di prima necessità con la Yuuei, ma non vedeva perché avrebbe dovuto parlare per lei, dunque semplicemente approfittò per rilassare un momento la tensione. Si abbassò la zip del colletto fino a scoprire tutto il collo - per quanto la maschera antigas gli impedisse comunque di respirare a pieni polmoni - dunque guardò giù. Guardare Shunjuku avvolta da quella coltre nera da lassù faceva uno stranissimo effetto, gli dava quasi l'impressione di trovarsi in un palazzo così alto da svettare fra le nuvole temporalesche.
    Ma sfortunatamente non erano nuvole scure cariche di pioggia, bensì di veleno.
    « WE COULD DO SO MUCH BETTER THAN THIS / SWIMMING IN POOLS OF MOMENTARY BLISS »

    [spoiler_tag]STATUS, TECNICHE ED EQUIPAGGIAMENTO[/spoiler_tag]

    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    7
    Energia:
    750/750
    EXP:
    1390/1410
    Forza:
    280+40
    Quirk:
    145
    Agilità:
    300+10+10+20
    Peso:
    5/7
    Denaro:
    12400,00 ¥
    Cronologia:
    INVENTARIO
    STATUS
    CITAZIONE
    Indenne.

    TECNICHE PERSONALI:
    San Jie Fury [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi sfrutta il meccanismo di allungamento del suo bastone segmentato personalizzato e con esso scaglia una serie di affondi, fendenti e spazzate sulla media e breve distanza (il bastone + è composto da 3 segmenti di 60cm e due connettivi da 100cm - il raggio d'azione dipende da dove lo sta impugnando Tobi ma è al massimo circa 4 metri). Grazie a questa tecnica, Tobi può avvicinarsi ed allontanarsi dal nemico senza smettere di attaccarlo, disorientandolo.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con raggio d'azione debitamente ridotto a un metro e mezzo.
    DANNO: Medio-Grave
    Quat Quyen [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi, a corto raggio, esegue parte del Quyen (forma) del tradizionale ventaglio da combattimento, per poi sferrare un attacco a tradimento appena vede un'apertura. L'attacco risulta difficile da schivare, se a corto raggio, poiché le forme che Tobi esegue prima di attaccare risultano a tutti gli effetti delle finte e non si sa mai da che parte arriverà l'attacco. L'attacco in sé è un singolo taglio netto ma abbastanza profondo, che causa dolore intenso e, a seconda della zona colpita, può anche causare sanguinamento più o meno debilitante.
    DANNO: Medio-Grave
    STATUS: Sanguinamento
    San Jie Copter [Livello 3] [Costo 65]
    Descrizione: Tobi fa ruotare furiosamente un'estremità del suo bastone segmentato e crea una sorta di barriera. La barriera ha efficacia variabile:
    -Attacchi corpo a corpo (es: un pugno, elementale o non): Il tipo di attacco più penalizzato, la barriera funge da deterrente per gli attaccanti corpo a corpo, che non riescono ad avvicinarsi o lo fanno a discapito di subire danni dovunque l'asta colpisca.
    -Attacchi a distanza fisici (es: lanciare un sasso): L'attacco può o può non essere intercettato dalla rotazione del bastone. Le rotazioni sono abbastanza fitte quindi è assolutamente plausibile che il colpo venga respinto, ma c'è comunque la possibilità che passi.
    -Attacchi a distanza elementali (es: getto d'acqua): La scarica elementale si abbatte sul bastone, ma normalmente parte dell'attacco trapela ugualmente, causando danni ridotti di uno step (minimo Lievi). Ovviamente varia da elemento a elemento, elementi incorporei come il fulmine non subiscono la barriera, il fuoco brucerà il bastone di legno e così via.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con dimensione della barriera ridotta.
    EFFETTO: Difesa da danni Medio-Gravi
    Pull and Kick [Livello 1] [Costo 15]
    Descrizione: Se l'avversario è a media distanza, Tobi lo afferra al lazo e lo trascina con forza verso di sé, colpendolo poi con un poderoso calcio kung fu. La forza del calcio si somma a quella dell'impeto del corpo trascinato nel senso opposto, amplificando il colpo.
    DANNO: Lieve
    Shield Trip [Livello 1] [Costo 15]
    Tobi scaglia a tutta forza il suo scudo contro le gambe dell'avversario, mirando a farlo inciampare. Quando il nemico è a terra, piomba su di lui con un attacco, di norma una gomitata kung-fu ma a seconda della situazione può scegliere un attacco diverso sempre di simile impatto. Perché lo scudo possa essere riutilizzato, Tobi deve dedicare un'azione esplicita al suo recupero.
    (Se la corda è disponibile e le tempistiche lo permettono, Tobi può agganciare lo scudo alla corda per recuperarlo dopo l'attacco. Lo scudo va poi sganciato manualmente, o si continuerà a considerare attaccato).
    DANNO: Lieve



    EQUIPAGGIAMENTO:
    β San Jie Gun [Supporto]
    ► Descrizione: Il Beta San Jie Gun (nome cinese del Sansetsukon, bastone a tre segmenti) è composto, appunto, da tre segmenti da 60cm ciascuno in legno di bambù della miglior qualità, rifinito e temprato alla perfezione. Le catenelle di congiunzione sono state sostituite da del connettivo di carbonio intrecciato in tensione, che se tirato con la giusta forza si estende fino a 100cm (in forma "rilassata" misura circa 10cm). La massima portata dell'arma, quindi, è di poco meno di 4 metri.
    ► Effetto: Danno Medio [+40 in Forza]
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Stretch Suit [Costume]
    ► Descrizione: Tuta nera interamente ricoperta di fibre elastiche in tensione, che rendono difficoltoso qualunque movimento all'utilizzatore, che deve impiegare molta più energia del normale per fare qualunque cosa. Tuttavia non è fatica sprecata, poiché anche i suoi movimenti vengono velocizzati ed amplificati (effetto simile ad un colpo di frusta). La tuta dispone di delle parti più rigide sulle giunture di ginocchia, gomiti, spalle, polsi e caviglie, per evitare che si estendano in maniera troppo improvvisa e danneggino le giunture a lungo andare. La tuta ha due "slot" dove è possibile agganciare due Wide Arrow, il cui cavo viene alloggiato, arrotolato, in due scompartimenti sopra le scapole. La punta del cavo fuoriesce, passa sotto l'ascella e il bicipite e viene infilata nell'innesco, che è posto su ciascun avambraccio. Attivando il Wide Arrow, il cavo fuoriuscirà da sotto il polso dell'utilizzatore, dunque risulta più facilmente direzionabile e più versatile rispetto all'averlo perennemente agganciato al fianco.
    ► Effetto: Resistenza Danni Medi / 2x Slot Wide Arrow
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente
    ► Wide Arrow DX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 1/3 // Peso: [1]
    ► Wide Arrow SX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 1/3 // Peso: [1]

    Gas Mask [Difensivo]
    ► Descrizione: Maschera Antigas data in dotazione a Pro-heroes, tirocinanti e studenti, appositamente creata per filtrare il gas rilasciato durante l'attacco terroristico del 31 ottobre.
    ► Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Evento

    Electric Booster [Supporto]
    ► Descrizione: Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    ► Effetto: [+20 in Agilità]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente

    Buckler [Difensivo]
    ► Descrizione: Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero a maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Colore: nero.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente

    Tessen [Difensivo]
    ► Descrizione: Il tessen, o tetsu-ten (tetsu, vuol dire ferro), è uno dei ventagli da combattimento giapponesi. Lungo tipicamente circa 35 cm, di seta o di washi (una carta molto resistente), decorato, i più preziosi a volte anche con lamine di oro o argento, o trattato con petrolio. Ha le stecche fatte o rinforzate con ferro (in genere 8 o 10), ed erano armi difensive molto popolari fra i samurai. Questo modello, costruito con tutti i materiali e le tecniche all'avanguardia disponibili al laboratorio della famosa scuola per eroi è fortemente ispirato ad essi. Molto resistente ed ha la stessa valenza di uno scudo. Fornisce un ottima difesa contro spade, katane, e armi da lancio. Se usato opportunamente è in grado di difendere pesino da proiettili vaganti.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi e riduce i danni medi di uno step (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente


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    HAMUKO USHIYAMA
    ● HEROES ● LVL6 ● Heretical InfusionSCHEDACronologiaART
    Incredibile che l'idea che l'origine di quei animali fosse, forse, un allevamento illegale; chissà che ci facevano, poi. Non solo per la faccenda della dubbia legalità, anche e banalmente per l'idea che facessero del male a quelle povere creature. Non essendo esperta in quei campi, tipo biologia e ecologia, non poteva dire molto e non essendo ferrata negli ambienti del sottobosco di Shinjuku c'era ancora di meno che lei potesse dire in merito. Dunque si limitò ad assorbire le informazioni per osmosi, osservandosi intorno per evitare che qualcuno attacchi il loro 'ospite'. Forse una delle possibili sagome menzionate dall'eroina francese, le venne in mente qualche immagine di mostri di film horror o anime vari, però invece di emozione la sensazione che provò fu l'esatto opposto. Aveva affrontato un robottone enorme insieme a Sumire e Yumeru, era davvero destinata a dover affrontare l'altro estremo dello spettro? Che poi ok, picchiare un robot era un conto, non era proprio vivo o non con il livello di intelligenza artificiale attualmente possibile (forse), però un animale per quanto mutato rimaneva... beh, vivo. Ne avevano il diritto? Forse era per quello che gli era stato detto di non ucciderli se possibile, anche se la sua mente cinica era dell'idea che le loro intenzioni erano molto meno nobili.
    Ad ogni modo, il palazzo non tardò ad arrivare e nonostante il più totale chaos nelle strade della metropoli il quartetto arrivò a destinazione. Una scena che le mise non poca tristezza, però non era quello il momento di essere tristi - Tokyo sarebbe rinata, prima o poi, meglio di prima. Entrando la giovane non si rese conto dell'implicazione che l'assenza di luce poteva avere alla loro scalata, perciò quando Whisper commentò lo stato dell'ascensore il suo cuore calò a picco. Tutti quei piani... a piedi... meno male che Hamuko viveva seguendo il detto "Never skip leg day". Cercando di non demoralizzarsi, la giovane annuì a sua volta e dopo aver osservato lo stato dell'edificio (questa volta provò meno dispiacere), seguì gli altri su per le scale.

    « Con tutti i quirk in giro, sono davvero stupita che siano ancora tutti qui, » rispose, divertita dal commento di Tobi ma cogliendo l'occasione per pensarci un po' di più. Possibile che ci sia un altro motivo per l'assenza di rapine su quei piani? Whisper aveva menzionato figure poco umane, dunque magari...? Nah, ci stava pensando troppo e probabilmente si stava anche prendendo troppo dal panico. Tobi aveva ragione, tutto qui.
    Comunque, i discorsi scemarono man mano che il gruppo saliva e cavoli se la maschera rendeva la scalata più difficile. Era davvero come, beh, avere meno aria con ogni respiro che faceva e con la tuta addosso era decisamente un'esperienza. Un'esperienza che non avrebbe voluto rifare, però rimaneva un'esperienza. Per fortuna non si arrese e non appena arrivati in cima assecondò la francese con un grosso sospiro pesante. Era intenta a riprendere il fiato, ma venne interrotta dall'amico che fece una proposta molto sensata, anzi era strano che Whisper non l'avesse detto di già. « Sono d'accordo, ho... un brutto presentimento a lasciarlo da solo, » assecondò il compagno, per poi rendersi conto che forse dipingere Musashi come qualcuno di indifeso non era l'idea migliore. « Uhh, non che penso che lei non si possa difendere, però a Tokyo ci sono dei gruppi così pericolosi che forse queste proposte, secondo me, sono giustificate. Mi scusi, e mi scusi anche lei, Whisper-san, se mi sono intromessa, » non voleva fare una pessima figura di fronte a lei, alla fine le sue intenzioni erano buone.
    « No, ho aiutato i cittadini durante l'attacco distribuendo vivande ed altro a Shibuya. Niente però al livello di quanto ha affrontato Tobi, dunque questa è teoricamente la prima volta a fare qualcosa di... più serio? Non che mi dispiaccia aiutare gli altri, lo farei di più se possibile, » voleva dispellere ogni dubbio che non le piacesse dare una mano ai bisognosi, però era anche vero che la sua esperienza e quella dell'amico non erano paragonabili. Vederlo sorridere la rendeva felice, ci teneva tantissimo alla loro amicizia e pensare che l'aveva quasi perso era... terrificante. Essendo la più grande del gruppo sentiva quasi di avere un obbligo di aiutarli, di essere lì per loro ma quelli erano discorsi mentali che aveva fatto numerose volte. « Hai visto per caso gli altri, Tobi? » chiese all'altro, curiosa di sapere se avesse visto eventuali facce famigliari nel parco quella mattina. Si sentiva un po' sciocca a fare quella domanda con Whisper vicina, però oh, era un'essere umano anche lei, avrebbe capito.
    Still in the dark


    Livello: 6
    Energia: 550
    Forza: 170
    Quirk: 256
    Agilità: 99
    Peso: [5/5]

    Status: Ottimo
    Tecniche usate:

    Lista tecniche:
    Gaea's Rage [Livello 3] [Costo 40 +20]
    Usando del materiale resistente (roccia, ferro, cemento, etc.) a portata di mano, Hamuko lo usa per infondere i suoi avambracci rendendoli più resistenti ai danni. La protezione perdura fintanto che il mantenimento è attivo, oppure se il danno inflitto è eccessivo.
    Resistenza: Medio-Grave
    Atronach's Blessing [Livello 3] [Costo 0]
    Un'altra strategia insegnatale da sua madre, si tratta di un metodo particolare di assorbire del materiale vicino, o anche lanciato da eventuali avversari, utilizzando entrambi i palmi messi uno sopra l'altro mentre ha un'infusione attiva. Il materiale che vuole assorbire deve essere dello stesso materiale dell'infusione, e data la complessità della tecnica ha ulteriori pecche. Oltre a non bloccare il colpo, dunque subisce i danni per intero, questa sarà l'unica azione che può fare nel suo turno.
    Effetto: Recupera 15/30/50/70/100 Energia
    Pagan Tattoos [Livello 1] [Costo 30]
    Tecnica imparata da sua madre, consiste nel usare una serie di complesse linee e disegni per alleviare lo stress del quirk sul suo corpo, permettendole di usare un'altra infusione senza subire le conseguenze ed ignorare i limiti del proprio corpo. Per farlo deve rimanere ferma e concentrarsi su un'area ristretta del corpo, mossa utile siccome l'alternativa è rimanere ferma incapacitata di usare le proprie tecniche.
    Effetto: Riduce a 0 il tempo d'attesa della fine di un'infusione, permettendole di usare subito un'altra tecnica.
    Artemisia's Execution [Livello 3] [Costo 35 + 15]
    Usando il proprio quirk per infondere solo uno dei propri arti, Hamuko usa dei materiali con i quali uno potrebbe creare delle corde per allungare, ammorbidire e far perdere consistenza all'arto e renderlo simile ad una frusta. Per farlo deve avere sotto mano corde o cose simili, ma stranamente la giovane si è trovata ad usare una manciata di... capelli altrui. Strano ed a tratti assai raccapricciante, Ushiyama non riesce ad usare le proprie ciocche dunque strappa o si appropria in qualche modo di un po' della capigliatura altrui e, finita l'infusione, procede ad usare il proprio braccio come se fosse una vera e propria frusta. La lunghezza è di due metri a partire dalla fine bel bicipite.
    Danno: Medio-Grave
    Recovery [Livello 3] [Costo 60]
    Il suo quirk è molto versatile, quello è vero, ma a volte Hamuko si sorprende da sola ai limiti che può raggiungere con questo potere. Forse una tecnica un po' troppo brutale per una ragazza come lei, però l'idea sarebbe di infondere la zona dove ha subito dei danni con del sangue altrui per accelerare il processo di rigenerazione. Analogamente alle tecniche di questo tipo, non può usare il suo stesso sangue e per quanto riguarda quello altrui deve essere fresco ed in quantità sostanziali, dunque niente cure con solo un paio di gocce o una ferita causata da un foglio di carta.
    Finito il processo di cura Hamuko, al contrario delle altre infusioni, dovrà aspettare meno rispetto al resto delle proprie tecniche forse perché non cambiando radicalmente il proprio corpo, lei ne risulta essere meno provata ed anche perché questa infusione è breve (il termine del periodo di rigenerazione insomma). Questa abilità potrà essere usata di nuovo solo dopo 6 turni. Finita la cura, invece, al posto dei 6 turni di attesa alla fine di un'infusione, Hamuko ne dovrà aspettare solo uno.
    Effetto: Cura medio-grave
    Rude Buster [Livello 3] [Costo 40]
    Con la capacità di muovere le sue infusioni mediante l'abilità “That tipe of pride ain't good for your health!”, Hamuko riesce anche ad espellere il materiale prima assorbito. Per far ciò lei, ovviamente, deve avere un'infusione, ma anche deve rimanere ferma e concentrata, senza contare che il processo non fa affatto bene al proprio corpo, aggiungendo 2 turni d'attesa al "cooldown" fra un'infusione e l'altra.
    Il getto è comparabile ad uno sparo di un fucile a pompa, coprendo un'area triangolare di fronte a sé che raggiunge al massimo la distanza di un metro, dopo di ché Hamuko verrà sbalzata all'indietro dal rinculo.
    Danno: Medio-Grave
    Lakshmi's Wicked Wiles [Livello 3] [Costo 60]
    Tecnica nata dopo numerosi allenamenti con la sua migliore amica, Aoi Kihara, si tratta di utilizzare l'acqua, o vari liquidi di simile viscosità, per infondere un'area del proprio corpo e renderla simile all'acqua. Il cuore di questa tecnica non consiste nel fare più male o curarsi, bensì di diventare difficile da colpire per proiettili ed attacchi fisici, come se li stesse evitando o questi le passassero attraverso. La strategia necessita di una notevole concentrazione per mantenere questo effetto, dunque se un colpo è abbastanza forte (ovvero superiore ai danni bloccati) può comunque danneggiarla. Una pecca di questa tecnica è l'incapacità di bloccare quirk elementali, però tutto sommato si rivela essere utile contro una buona fetta della popolazione.
    Visto che il corpo umano è formato da una grande percentuale d'acqua, la tecnica non è molto tassativa sul corpo di Hamuko, permettendole di poter usare un'altra infusione subito dopo. Il lato negativo è che, vista la particolarità di questa tecnica, essa dura solo un turno ed a differenza di Gaea's Rage, con questa i suoi attacchi fisici non sono considerati potenziati da quirk. Non che potrebbe attaccare visto che è una strategia difensiva, ma vabbè.
    Resistenza: Medio-Grave


    Lista equipaggiamenti:
    Adaptive Suit (Click) [Costume]
    Un costume forse non molto appariscente ma che fa il proprio dovere ed anche con spazio per modifiche future dopo una lunga ed estenuante conversazione con uno dei addetti al Laboratorio della Yuuei. Per il momento però non fa molto, salvo proteggerla dai danni visto il materiale di cui è fatto il vestito, resiste ma allo stesso tempo durevole ed anche comodo da indossare, abbinato con una sciarpa gialla (dice che è solo per estetica, ma è una citazione a suo padre ed a un'amica che morì anni fa), dei lunghi guanti bianchi facili da togliere che coprono il costume protettivo solamente al gomito, dopo la sua pelle tocca direttamente il guanto, e dei lunghi ed a tratti elaborati stivali che finiscono in una parte gialla con un po' di tacco.
    Resistenza: Danni Medi
    Rokushakubo [Difensivo]
    Il bō è un bastone lungo circa 180 centimetri usato nel combattimento, solitamente costruito in legno o bambù. Il bō standard è chiamato Rokushakubo, nome è composto dalle parole giapponesi roku (ossia "sei"), shaku (un'unità di misura giapponese) e bō (cioè "bastone"). Quindi Rokushakubō indica un'asta di legno lunga sei shaku (181.8 cm). Altri tipi di bō sono di diversi materiali, leggeri, pesanti, rigidi o flessibili, da un semplice pezzo di legno raccolto per strada ad armi ornamentali decorate artisticamente. Quello di Hamuko è stato rinforzato internamento con una fibra di carbonio, rendendolo più resistente.
    L'arte marziale dell'uso del bō è detta bōjutsu (棒術, arte del bastone). Il principio d'uso è l'aumento della forza del colpo tramite la leva. Vengono utilizzati fendenti e colpi di punta, oltre a tecniche di disarmo e di immobilizzazione, nonché leve articolari. Usato da Hamuko risulta un po' sproporzionato ma lei lo usa molto volentieri, trovandolo molto utile per compensare al suo alquanto limitato raggio d'azione in assenza di infusioni come "Artemisia's Execution".
    I movimenti prodotti dall'utilizzo del bō compongono spesso cerchi, semicerchi e sfere, difendendo l'utilizzatore dagli avversari da ogni lato, tenendoli lontani e permettendo di attaccarli senza che possano avvicinarsi.
    Il fatto che l'ha comprato è il risultato di un consiglio di Yumeru dopo la loro lotta, decidendo di seguire il parere del ragazzo dopo un paio di tentativi nel brandire l'oggetto - è ancora incredula che lui ha avuto ragione.
    Danno: Medio
    Peso: [2]
    Sacrificial Belt [Personalizzato]
    Una cintura sottile ma ben resistente, molto simile alle gadget belt che però a differenza di telefoni o altro permette a Hamuko di alloggiare, molto saldamente, delle capsule cilindriche (cinque) in vetro rinforzato. Non molto appariscenti, si aprono di sopra con un'apertura ermetica tenendo al sicuro il contenuto all'interno. Queste non sono neanche molto grandi, dando a Hamuko libertà di movimento e sono anche staccabili, rendendola comoda anche quando non ha con sé la suit o è in giro per la città, nonché rendendola più celabile. Il vero scopo di queste capsule è di alloggiare i materiali necessari per le sue infusioni, il volume di queste le permette di avere il materiale necessario per una singola infusione.
    Effetto: Una volta per combat, Hamuko può usare il materiale dentro una capsula, cinque [5] in totale, per utilizzare una delle proprie tecniche. Questo vale per ogni tecnica nel suo arsenale, dopo di che, alla fine del combat, dovrà pagare una somma per ricaricarle.
    Acqua [1/1] | Cuoio [1/1] | Roccia [2/2] | Sangue [1/1]
    Peso: [2]
    Maschera Anti-Gas [Difensivo]
    Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.
    Effetto: Questa, fornita dal Governo, è usa e getta. Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie.
    - [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    - [Annulla gli effetti del gas della Papilio quirkensis]
    Peso: [1]
     
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    WHISPER ; MUSASHI
    Suppongo che dopo i primi tempi queste cose abbiano perso di valore. - rispose ai due ragazzi l'eroina francese mentre salivano le scale, cercando al contempo di risparmiare il fiato ma anche di cercare di ingannare quei minuti quasi interminabili di scalini, scalini e altri scalini - Nei primi giorni probabilmente i malviventi hanno pensato di rubare tutto il possibile per cercare di rivenderlo e fare qualche soldo, ma ben presto è stato chiaro a tutti che la città ci avrebbe messo molto a riprendersi. - proseguì, con lo sguardo puntato verso l'alto per intercettare eventuali minacce, per quanto improbabili.
    Stiamo vivendo una crisi senza precedenti, il gas ha fatto chiudere molti posti di lavoro... come questo stesso edificio. - sospirò all'interno della maschera - In una situazione simile probabilmente la gente ha smesso di rubare degli sfizi e ha preferito concentrarsi su beni di prima necessità. - aggiunse, voltando per un paio di secondi lo sguardo alla carovana dietro di lei - Entrambe le situazioni sono da condannare, ma non dobbiamo dimenticarci che molte di queste persone sono state costrette a scegliere questa via a causa di tutto ciò che è successo. - disse con una nota di malinconia nella voce, voltandosi di nuovo in avanti - Se dovessimo incontrare qualcuno per le vie, non dimenticatevelo. - concluse quindi.
    Effettivamente, tra le varie figure professionali che lavoravano nell'eroismo a Tokyo, Whisper era sempre stata quella un po' più vicina alla criminalità, se non altro dal punto di vista empatico. Le situazioni alle quali aveva deciso di dedicarsi, decisamente più particolari e delicate di quelle di cui si occupavano i suoi colleghi, le richiedevano spesso di mettersi nei panni del delinquente per svolgere il suo lavoro al meglio. Se doveva intervenire in una rapina doveva cercare di comprendere chi fosse il rapinatore, quale fosse il suo obbiettivo lì e quale potesse essere il modo migliore per metterlo a suo agio e fargli abbassare la guardia e così via. Negli ultimi mesi la percentuale di crimini compiuti da normali cittadini che avevano perso il lavoro e non riuscivano più a mangiare o avevano una famiglia da mantenere era aumentata considerevolmente. Erano dati preoccupanti, segno di una crisi che la città di Tokyo avrebbe probabilmente dovuto fronteggiare per molto, molto tempo anche una volta eliminato quel gas dalle vie della metropoli.

    No, avete ragione. - il gruppo era ormai arrivato in cima, e la francese ammise candidamente il suo errore con un inchino formale ai due ragazzi che erano incaricati di scortare Musashi assieme a lei. Forse a causa di tutte le cose che erano successe durante gli stage che aveva offerto alla Yuuei, Leticia aveva ormai fatto pace col fatto che sebbene la differenza in età tra lei e i quei ragazzi non fosse poi chissà quanto grande c'era sempre qualcosa da imparare da delle menti giovani e libere dai preconcetti. Nonostante la sua giovane età, erano ormai anni che lavorava per il governo giapponese e, come tutti i suoi colleghi, aveva imparato la legge della cieca obbedienza: non importavano le loro idee o le loro questioni personali, i loro ideali non dovevano mai interferire con la decisione della legge o delle altre forze dell'ordine. Un imperativo del genere col tempo ti entra nelle ossa, a volte affievolendo o persino accecando il tuo giudizio. Whisper non aveva neppure pensato che qualche pericolo potesse annidarsi in cima al tetto ove dovevano scortare l'uomo che era stato loro assegnato, semplicemente perché nelle riunioni i rappresentanti del governo avevano sottolineato più e più volte come quell'operazione fosse top secret e nessuno ne fosse al corrente oltre ai presenti in quella stanza. I due ragazzi, inesperti e poco avvezzi a quelle meccaniche, le avevano ricordato che non si è mai troppo sicuri. Tra i primi ad essere arrestati durante l'emergenza nazionale, in fondo, non c'era persino un rispettabile ex membro delle forze di polizia? Non potevano fidarsi di nessuno.
    Se non è un problema per voi, Musashi-san... - riprese quindi la gentilezza e la preoccupazione della studentessa, a differenza della distaccata professionalità di Tobiko. Per quanto i professionisti fossero loro - sempre ammesso che Musashi non fosse un eroe a sua volta, Leticia non aveva prove per dimostrarlo oltre alla sua necessità di protezione - era sempre necessario il consenso del civile per mantenere una sana collaborazione tra ambo le parti. Erano solamente a metà del loro lavoro, era estremamente necessario che tra i quattro rimanesse un ambiente positivo.
    Nessun problema. - disse l'uomo con la sua ormai consueta gentilezza, concedendo loro persino un inchino - Non ho nulla da nascondere... per ora. - dette quelle parole, si abbandonò ad una breve risata prima di uscire assieme a loro.
    Fortunatamente non vi era comunque nulla da temere: era probabile che vista la mobilitazione di quasi tutti i migliori eroi della città nel quartiere di Shinjuku anche i criminali più feroci avessero deciso di lasciarli in pace. Mandare Endeavor per primo, ovviamente, era stata una scelta ben precisa in tal senso: vedere l'eroe numero uno riappropriarsi della sua agenzia, che coincideva anche con un polo molto importante del governo cittadino, era un segnale per la criminalità che per tutti quei mesi aveva fatto il bello e il cattivo tempo nel quartiere.
    Leticia abbassò lo sguardo sentendo le parole della ragazza. Non era certa di essere pronta per parlare di ciò che era successo al Palazzo Imperiale, le veniva difficile interagire in quel discorso senza ferire il suo tirocinante. Forse avrebbe dovuto scegliere un argomento di conversazione più felice sin dall'inizio, ma spesso si sentiva così distaccata dagli altri vivendo in Giappone da non troppo tempo. Era strano come fosse così abile a parlare coi criminali, a rassicurarli, e poi difficilmente riuscisse a mantenere una conversazione degna di quel nome con colleghi ed amici.
    Ognuno di noi ha fatto ciò che poteva in quel momento, e l'aiuto di tutti è stato indispensabile. - si limitò a dire, come cercando di rassicurare la ragazza. Le sue parole erano sincere, spesso il suo lavoro era stato sminuito e a volte era persino lei stessa a pensare di valere di meno degli altri solo perché non era solita arrivare volando sul posto e malmenando i criminali per farli finire direttamente in galera. Col tempo, però, aveva capito che così come esistono diverse persone con diverse inclinazioni, ovviamente, esistono tipi di eroi ben diversi l'uno dall'altro: anche chi si dedicava al semplice lavoro burocratico, in fondo, era un ingranaggio importante nella macchina che manteneva la città di Tokyo protetta.
    Si concesse un sorriso celato dalla maschera sentendo la domanda della studentessa al suo tirocinante. Si conoscevano, erano compagni di scuola, probabilmente avevano altri compagni. Aveva di fronte a sé la dimostrazione della futura, nuova generazione di eroi. A volte veniva pervasa dalla nostalgia di casa: tutti i suoi compagni, le persone con cui era cresciuta e con cui aveva studiato, erano ovviamente rimasti in Europa. Lei si trovava lì, una star in un paese sconosciuto, alla ricerca di sua sorella... con pessimi risultati, finora. Avrebbe ascoltato volentieri la loro conversazione.
    Dopo un quarto d'ora Musashi sarebbe ritornato da loro completamente incolume, completato il suo lavoro, e la squadra si sarebbe preparata per tornare indietro. Tutto sommato era stata una missione facile e, purtroppo, non avevano incontrato quegli animali tanto chiacchierati dalle forze dell'ordine. Chissà, forse erano stati intercettati e catturati da una delle squadre precedenti. Era difficile saperlo, perché proprio per mantenere la segretezza sull'operazione le comunicazioni radio erano state completamente proibite a differenza di quanto accaduto, ad esempio, durante il Corteo Nero. Quella giornata, però, non sarebbe finita lì.
    Whisper • Livello #9 • ◈ • Musashi • Livello #7 •
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    CITAZIONE
    Eccomi tornato dalla mia pausa, vi chiedo scusa per l'attesa. Vista la situazione l'ordine di postaggio è indifferente, potete gestirlo voi anche se suppongo sia meglio parta Tobiko, ma fate attenzione perché manterremo quello fino alla fine e siamo ormai al culmine dell'attività.
     
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    TOBI FUKUDA
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    La battutina di Tobi sulle scale venne ripresa da Hamuko, che ne rise ma obiettò che le sembrava strano li avessero lasciati lì in una società in cui i Quirk facilitavano così tanto le cose: la sua prima risposta istintiva fu che la maggior parte della popolazione si riteneva fortunata ad avere un Quirk quantomeno non-dannoso ma doveva essere tutto sommato una minoranza quella che si occupava di furti ed aveva anche un Quirk che li assisteva nel trasportare oggetti pesanti. Ma giustamente, la considerazione di Whisper fu molto più semplice ed azzeccata, semplicemente dopo un po' si erano resi conto che in quelle condizioni era più saggio rubare beni di prima necessità. Si dilungò poi nel far presente ai ragazzi che non tutti facevano quello che facevano per malizia, c'erano anche molte persone spinte dalla necessità. Sotto la maschera antigas, Tobi sorrise vagamente quando Whisper lo invitò a tenere la cosa in considerazione se avessero incontrato qualcuno per strada, ricordando le spiacevoli circostanze in cui aveva beccato Laguna molto tempo prima. Per un attimo gli parve una cosa così sbagliata ed estranea che rallentò per un paio di passi, per poi riprendere senza esitazione. Ma cosa diavolo stava facendo della sua vita? Non poteva stare da tutte e due le parti, e prima o poi avrebbe dovuto accettarlo e compiere una decisione.
    Fortunatamente il momento non era quello, certo, ma non riuscì più a liberarsi di un certo senso di angoscia.
    Alla fine, la sua proposta fu ben accolta da Whisper, che non ebbe la minima difficoltà ad ammettere che aveva ragione. Forse faceva parte dello stage, lei in qualche modo sapeva che l'area era già sicura ma la procedura che Tobi suggeriva era teoricamente corretta ed era giusto farglielo fare puramente a scopo formativo? Poteva essere? In ogni caso, Musashi acconsentì all'operazione ed attese pazientemente che il gruppo finisse la perlustrazione per poi rimanere da solo sul tetto e lasciare i tre alla loro breve attesa.
    -Grazie per la disponibilità, buon lavoro.- Ringraziò Tobi con un inchino prima di lasciarsi Musashi alle spalle. Gli sembrava solamente giusto ricambiare la sua estrema cortesia con altrettante buone maniere, anche se a tratti gli sembrava quasi eccessiva viste le circostanze. Forse erano solo sue paranoie, ma tutto quel miele parola dopo parola aveva fatto nascere nel giovane la sensazione che Musashi stesse nascondendo qualcosa. Certo, ovviamente stava nascondendo qualcosa, ma Tobi non si riferiva ai suoi incarichi top-secret. Mah, sperò fossero per l'appunto solo le sue paranoie, non c'era molto che potesse fare in ogni caso, era più che sicuro che per trovarsi lì Musashi dovesse avere delle ottime credenziali.
    Alla domanda di Whisper, Hamuko si sminuì dicendo che si era semplicemente occupata di distribuzione di viveri, che confrontata ad operazioni come quella di Tobi non erano nulla. Il giovane deglutì impercettibilmente al sentirsi nominare e la sua testa scattò lievemente verso Hamuko, d'istinto, ma si costrinse a non avere reazioni eccessive e tornò a fissare il tetro panorama fuori dalla finestra. Riuscire nella distribuzione di viveri era comunque più costruttivo che provare a fermare Hanzo e fallire. Almeno qualcuno aveva ricevuto dei viveri grazie a Hamuko. L'eroina francese protestò alla svalutazione della giovane dicendo che l'apporto di tutti era stato semplicemente indispensabile, anche cose più umili come quella. Non disse nulla riguardo l'operazione di Tobi e probabilmente fu la cosa migliore, meno il ragazzo ci pensava e meglio era. Si chiese se anche per Whisper fosse lo stesso, se in qualche modo quella fosse stata solo l'ennesima macchia per la reputazione della sua agenzia, e sospirò di conseguenza. Se non altro non avrebbe dovuto pesare su di loro ancora per molto, ormai poteva fare l'esame per la licenza quando voleva, dopodiché se fosse stato di troppo se ne sarebbe semplicemente andato altrove.
    -Beh sì, io e Sumire siamo usciti insieme ovviamente. Poi però ci siamo separati arrivati qui. Degli altri non ho visto nessuno, invece. Tu?- Domandò, curioso. Sperò che lei non facesse troppe domande su Sumire perché ultimamente il rapporto fra i due era... beh, non era realmente brutto in realtà, era molto vicino alla normalità, ma i sensi di colpa in continua crescita di Tobi gli impedivano di rimanere in presenza dell'albina tranquillo, senza volersene scappare via a chilometri di distanza.
    Di lì a poco, Musashi sarebbe stato di ritorno completamente incolume a lavoro compiuto, la curiosità di sapere cosa avesse fatto si fece nuovamente viva nella mente di Tobi per qualche istante ma si costrinse a non chiedere nulla, sebbene i suoi occhi attenti fissi sulla porta che dava al tetto parlassero per lui. Ora non restava che tornare a casa, la strada l'avevano già battuta all'andata e non avevano incontrato resistenza, quindi almeno in teoria non ci sarebbero dovuti essere grossi imprevisti.
    Potevano davvero già dichiarare la missione conclusa? A Tobi non sembrava vero fosse andato tutto così liscio.
    « WE COULD DO SO MUCH BETTER THAN THIS / SWIMMING IN POOLS OF MOMENTARY BLISS »

    [spoiler_tag]STATUS, TECNICHE ED EQUIPAGGIAMENTO[/spoiler_tag]

    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    7
    Energia:
    750/750
    EXP:
    1390/1410
    Forza:
    280+40
    Quirk:
    145
    Agilità:
    300+10+10+20
    Peso:
    5/7
    Denaro:
    12400,00 ¥
    Cronologia:
    INVENTARIO
    STATUS
    CITAZIONE
    Indenne.

    TECNICHE PERSONALI:
    San Jie Fury [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi sfrutta il meccanismo di allungamento del suo bastone segmentato personalizzato e con esso scaglia una serie di affondi, fendenti e spazzate sulla media e breve distanza (il bastone + è composto da 3 segmenti di 60cm e due connettivi da 100cm - il raggio d'azione dipende da dove lo sta impugnando Tobi ma è al massimo circa 4 metri). Grazie a questa tecnica, Tobi può avvicinarsi ed allontanarsi dal nemico senza smettere di attaccarlo, disorientandolo.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con raggio d'azione debitamente ridotto a un metro e mezzo.
    DANNO: Medio-Grave
    Quat Quyen [Livello 3] [Costo 45]
    Descrizione: Tobi, a corto raggio, esegue parte del Quyen (forma) del tradizionale ventaglio da combattimento, per poi sferrare un attacco a tradimento appena vede un'apertura. L'attacco risulta difficile da schivare, se a corto raggio, poiché le forme che Tobi esegue prima di attaccare risultano a tutti gli effetti delle finte e non si sa mai da che parte arriverà l'attacco. L'attacco in sé è un singolo taglio netto ma abbastanza profondo, che causa dolore intenso e, a seconda della zona colpita, può anche causare sanguinamento più o meno debilitante.
    DANNO: Medio-Grave
    STATUS: Sanguinamento
    San Jie Copter [Livello 3] [Costo 65]
    Descrizione: Tobi fa ruotare furiosamente un'estremità del suo bastone segmentato e crea una sorta di barriera. La barriera ha efficacia variabile:
    -Attacchi corpo a corpo (es: un pugno, elementale o non): Il tipo di attacco più penalizzato, la barriera funge da deterrente per gli attaccanti corpo a corpo, che non riescono ad avvicinarsi o lo fanno a discapito di subire danni dovunque l'asta colpisca.
    -Attacchi a distanza fisici (es: lanciare un sasso): L'attacco può o può non essere intercettato dalla rotazione del bastone. Le rotazioni sono abbastanza fitte quindi è assolutamente plausibile che il colpo venga respinto, ma c'è comunque la possibilità che passi.
    -Attacchi a distanza elementali (es: getto d'acqua): La scarica elementale si abbatte sul bastone, ma normalmente parte dell'attacco trapela ugualmente, causando danni ridotti di uno step (minimo Lievi). Ovviamente varia da elemento a elemento, elementi incorporei come il fulmine non subiscono la barriera, il fuoco brucerà il bastone di legno e così via.
    N.B. La tecnica può essere effettuata anche con un simile bastone a due segmenti, con dimensione della barriera ridotta.
    EFFETTO: Difesa da danni Medio-Gravi
    Pull and Kick [Livello 1] [Costo 15]
    Descrizione: Se l'avversario è a media distanza, Tobi lo afferra al lazo e lo trascina con forza verso di sé, colpendolo poi con un poderoso calcio kung fu. La forza del calcio si somma a quella dell'impeto del corpo trascinato nel senso opposto, amplificando il colpo.
    DANNO: Lieve
    Shield Trip [Livello 1] [Costo 15]
    Tobi scaglia a tutta forza il suo scudo contro le gambe dell'avversario, mirando a farlo inciampare. Quando il nemico è a terra, piomba su di lui con un attacco, di norma una gomitata kung-fu ma a seconda della situazione può scegliere un attacco diverso sempre di simile impatto. Perché lo scudo possa essere riutilizzato, Tobi deve dedicare un'azione esplicita al suo recupero.
    (Se la corda è disponibile e le tempistiche lo permettono, Tobi può agganciare lo scudo alla corda per recuperarlo dopo l'attacco. Lo scudo va poi sganciato manualmente, o si continuerà a considerare attaccato).
    DANNO: Lieve



    EQUIPAGGIAMENTO:
    β San Jie Gun [Supporto]
    ► Descrizione: Il Beta San Jie Gun (nome cinese del Sansetsukon, bastone a tre segmenti) è composto, appunto, da tre segmenti da 60cm ciascuno in legno di bambù della miglior qualità, rifinito e temprato alla perfezione. Le catenelle di congiunzione sono state sostituite da del connettivo di carbonio intrecciato in tensione, che se tirato con la giusta forza si estende fino a 100cm (in forma "rilassata" misura circa 10cm). La massima portata dell'arma, quindi, è di poco meno di 4 metri.
    ► Effetto: Danno Medio [+40 in Forza]
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente

    Stretch Suit [Costume]
    ► Descrizione: Tuta nera interamente ricoperta di fibre elastiche in tensione, che rendono difficoltoso qualunque movimento all'utilizzatore, che deve impiegare molta più energia del normale per fare qualunque cosa. Tuttavia non è fatica sprecata, poiché anche i suoi movimenti vengono velocizzati ed amplificati (effetto simile ad un colpo di frusta). La tuta dispone di delle parti più rigide sulle giunture di ginocchia, gomiti, spalle, polsi e caviglie, per evitare che si estendano in maniera troppo improvvisa e danneggino le giunture a lungo andare. La tuta ha due "slot" dove è possibile agganciare due Wide Arrow, il cui cavo viene alloggiato, arrotolato, in due scompartimenti sopra le scapole. La punta del cavo fuoriesce, passa sotto l'ascella e il bicipite e viene infilata nell'innesco, che è posto su ciascun avambraccio. Attivando il Wide Arrow, il cavo fuoriuscirà da sotto il polso dell'utilizzatore, dunque risulta più facilmente direzionabile e più versatile rispetto all'averlo perennemente agganciato al fianco.
    ► Effetto: Resistenza Danni Medi / 2x Slot Wide Arrow
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente
    ► Wide Arrow DX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 1/3 // Peso: [1]
    ► Wide Arrow SX [Supporto]: Agilità + 10 // Utilizzi 1/3 // Peso: [1]

    Gas Mask [Difensivo]
    ► Descrizione: Maschera Antigas data in dotazione a Pro-heroes, tirocinanti e studenti, appositamente creata per filtrare il gas rilasciato durante l'attacco terroristico del 31 ottobre.
    ► Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Evento

    Electric Booster [Supporto]
    ► Descrizione: Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    ► Effetto: [+20 in Agilità]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente

    Buckler [Difensivo]
    ► Descrizione: Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero a maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Colore: nero.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente

    Tessen [Difensivo]
    ► Descrizione: Il tessen, o tetsu-ten (tetsu, vuol dire ferro), è uno dei ventagli da combattimento giapponesi. Lungo tipicamente circa 35 cm, di seta o di washi (una carta molto resistente), decorato, i più preziosi a volte anche con lamine di oro o argento, o trattato con petrolio. Ha le stecche fatte o rinforzate con ferro (in genere 8 o 10), ed erano armi difensive molto popolari fra i samurai. Questo modello, costruito con tutti i materiali e le tecniche all'avanguardia disponibili al laboratorio della famosa scuola per eroi è fortemente ispirato ad essi. Molto resistente ed ha la stessa valenza di uno scudo. Fornisce un ottima difesa contro spade, katane, e armi da lancio. Se usato opportunamente è in grado di difendere pesino da proiettili vaganti.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi e riduce i danni medi di uno step (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Peso: [2]
    ► Durata: Permanente


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    HAMUKO USHIYAMA
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    In effetti la spiegazione dell'eroina aveva molto più senso della sua ipotesi, se uno è in fin di morte ed in pericolo non se ne farà niente con un nuovo pc o quello che potrebbe trovare in un ufficio. Quirk o no, uno non poteva vivere di quelle cose... salvo se uno non poteva masticare pc o altro come se fosse cibo. Il che porterebbe ad un'altra serie di problemi, però non era quello il momento. Si vedeva, insomma, che Whisper aveva più occhio ed esperienza in queste cose riuscendo a tirare fuori una spiegazione così semplice ed elegante. Se poi non bastasse, catturò ancor di più la sua attenzione quando parlò di dover pensare alla situazione dei così detti 'criminali' che userebbero quella situazione a loro vantaggio. Era uno discorso che andava fatto più spesso, molti non lo capivano ed onestamente avrebbe fatto molto più bene tenere quelle cose in mente rispetto a potenziare al massimo i propri poteri. Dire quelle cose a lei era praticamente sfondare un portone già aperto, dopo tutto era lei quella che collaborava con Joule.

    Fu leggermente sorpresa che la francese accettò di aver errato, ed addirittura fece un inchino che da una parte la fece sentire felice (sia per lei che per Tobi), ma dall'altra era sicura che poteva farlo? Cioè, si, ovvio che poteva farlo, però erano solamente due studenti e lei era un'eroina. Forse era la sua mentalità, di Hamuko, quella errata ed onestamente era pronta a concordare, siccome dopo tutto anche lei era un'essere umano. Dato ciò in cui la giovane credeva, non era normale essere d'accordo con l'umilità non appena mostrata dall'eroina? Comunque, Musashi decise di accettare la proposta e dopo aver scoperto che si, era tutto pulito sul tetto, la missione poteva procedere come promesso. Al contrario di Tobi, la ragazza non provò chissà che dubbio o brutto presentimento nei confronti del loro 'ospite', sarà che lo vedeva come un tipo tranquillo o che bisognava fare tantissima ginnastica mentale per scusare un possibili suo doppiogioco. Insomma, per il momento era tranquilla ma conscia del fatto che avevano ancora un bel po' di strada da fare. Musashi si avviò sul tetto e, mentre faceva la sua parte, lasciò loro a spendere un po' di tempo fra di loro.
    Una pausa che doveva essere calma, però la grande boccaccia di Hamuko rischiò di rovinare quella tenua atmosfera menzionando gli eventi di Tobi e Hanzo. Ovviamente non apposta, non era pienamente a conoscenza dei 'sensi di colpa', del ragazzo, voleva fare giusto un po' di conversazione. Però, così come la francese, anche lei per certe cose aveva delle... difficoltà, ecco, ad approcciare la gente in certi contesti. Voleva dire che le parole di Whisper non erano vere, che se le azioni di tutte fossero uguali allora non ci sarebbe stato bisogno di una classifica degli eroi, oppure di vederli come delle celebrità però non era quello il posto di cui parlarne. Lei si era rivelata essere una donna (ragazza?) di classe e professionale, risponderle in quel modo era di sicuro un metodo veloce per mandare tutto a rotoli. « ... la ringrazio, » decise, dunque, di rispondere in modo molto piatto per evitare di dire cose di cui se ne pentirebbe. Poteva sembrare una risposta fredda, magari leggermente antipatica, però era semplicemente lei che cercava di cambiare un discorso possibilmente troppo piccante.
    « Spero le stia andando bene, però brava com'è sicuramente non avrà alcun problema, » era soddisfatta che, più o meno, fra le due scorrevano acque diverse e che non c'era più così tanta tossicità nel loro rapporto. « Comunque, ho incontrato Aoi-- uh, Kihara Aoi, la conosci? E' bravissima, fa il tirocinio presso la Lifeline? Stava anche da noi, prima di aver cambiato scuola, » si doveva fermare o avrebbe finito a raccontare vita, mortale e miracoli della ragazza, però insomma dubitava che Tobi non la conoscesse. « A parte lei, poi.... boh, tutto qui, forse avrei trovato altri ma con l'ansia addosso che avevo preferivo andare lì il prima possibile, » non sapeva come riusciva a parlare in modo così formare sapendo di aver vicino Whisper, e possibilmente essere giudicata tantissimo, però la mente della ragazza funzionava in dei modi a volte alieni.
    Nemmeno lei disse molto al ritorno del loro ospite, si limitò a guardare gli altri come a vedere se era il momento di andare. Non era finita, dovevano ancora andarsene e data la situazione dell'area non era detto che sarebbe stato completamente al sicuro. Però erano in tre (quattro, però tre di sicuro) per quel motivo, dunque salvo che non arrivi lì chissà quale criminale mondiale super ricercato dovrebbero stare apposto.
    Still in the dark


    Livello: 6
    Energia: 550
    Forza: 170
    Quirk: 256
    Agilità: 99
    Peso: [5/5]

    Status: Ottimo
    Tecniche usate:

    Lista tecniche:
    Gaea's Rage [Livello 3] [Costo 40 +20]
    Usando del materiale resistente (roccia, ferro, cemento, etc.) a portata di mano, Hamuko lo usa per infondere i suoi avambracci rendendoli più resistenti ai danni. La protezione perdura fintanto che il mantenimento è attivo, oppure se il danno inflitto è eccessivo.
    Resistenza: Medio-Grave
    Atronach's Blessing [Livello 3] [Costo 0]
    Un'altra strategia insegnatale da sua madre, si tratta di un metodo particolare di assorbire del materiale vicino, o anche lanciato da eventuali avversari, utilizzando entrambi i palmi messi uno sopra l'altro mentre ha un'infusione attiva. Il materiale che vuole assorbire deve essere dello stesso materiale dell'infusione, e data la complessità della tecnica ha ulteriori pecche. Oltre a non bloccare il colpo, dunque subisce i danni per intero, questa sarà l'unica azione che può fare nel suo turno.
    Effetto: Recupera 15/30/50/70/100 Energia
    Pagan Tattoos [Livello 1] [Costo 30]
    Tecnica imparata da sua madre, consiste nel usare una serie di complesse linee e disegni per alleviare lo stress del quirk sul suo corpo, permettendole di usare un'altra infusione senza subire le conseguenze ed ignorare i limiti del proprio corpo. Per farlo deve rimanere ferma e concentrarsi su un'area ristretta del corpo, mossa utile siccome l'alternativa è rimanere ferma incapacitata di usare le proprie tecniche.
    Effetto: Riduce a 0 il tempo d'attesa della fine di un'infusione, permettendole di usare subito un'altra tecnica.
    Artemisia's Execution [Livello 3] [Costo 35 + 15]
    Usando il proprio quirk per infondere solo uno dei propri arti, Hamuko usa dei materiali con i quali uno potrebbe creare delle corde per allungare, ammorbidire e far perdere consistenza all'arto e renderlo simile ad una frusta. Per farlo deve avere sotto mano corde o cose simili, ma stranamente la giovane si è trovata ad usare una manciata di... capelli altrui. Strano ed a tratti assai raccapricciante, Ushiyama non riesce ad usare le proprie ciocche dunque strappa o si appropria in qualche modo di un po' della capigliatura altrui e, finita l'infusione, procede ad usare il proprio braccio come se fosse una vera e propria frusta. La lunghezza è di due metri a partire dalla fine bel bicipite.
    Danno: Medio-Grave
    Recovery [Livello 3] [Costo 60]
    Il suo quirk è molto versatile, quello è vero, ma a volte Hamuko si sorprende da sola ai limiti che può raggiungere con questo potere. Forse una tecnica un po' troppo brutale per una ragazza come lei, però l'idea sarebbe di infondere la zona dove ha subito dei danni con del sangue altrui per accelerare il processo di rigenerazione. Analogamente alle tecniche di questo tipo, non può usare il suo stesso sangue e per quanto riguarda quello altrui deve essere fresco ed in quantità sostanziali, dunque niente cure con solo un paio di gocce o una ferita causata da un foglio di carta.
    Finito il processo di cura Hamuko, al contrario delle altre infusioni, dovrà aspettare meno rispetto al resto delle proprie tecniche forse perché non cambiando radicalmente il proprio corpo, lei ne risulta essere meno provata ed anche perché questa infusione è breve (il termine del periodo di rigenerazione insomma). Questa abilità potrà essere usata di nuovo solo dopo 6 turni. Finita la cura, invece, al posto dei 6 turni di attesa alla fine di un'infusione, Hamuko ne dovrà aspettare solo uno.
    Effetto: Cura medio-grave
    Rude Buster [Livello 3] [Costo 40]
    Con la capacità di muovere le sue infusioni mediante l'abilità “That tipe of pride ain't good for your health!”, Hamuko riesce anche ad espellere il materiale prima assorbito. Per far ciò lei, ovviamente, deve avere un'infusione, ma anche deve rimanere ferma e concentrata, senza contare che il processo non fa affatto bene al proprio corpo, aggiungendo 2 turni d'attesa al "cooldown" fra un'infusione e l'altra.
    Il getto è comparabile ad uno sparo di un fucile a pompa, coprendo un'area triangolare di fronte a sé che raggiunge al massimo la distanza di un metro, dopo di ché Hamuko verrà sbalzata all'indietro dal rinculo.
    Danno: Medio-Grave
    Lakshmi's Wicked Wiles [Livello 3] [Costo 60]
    Tecnica nata dopo numerosi allenamenti con la sua migliore amica, Aoi Kihara, si tratta di utilizzare l'acqua, o vari liquidi di simile viscosità, per infondere un'area del proprio corpo e renderla simile all'acqua. Il cuore di questa tecnica non consiste nel fare più male o curarsi, bensì di diventare difficile da colpire per proiettili ed attacchi fisici, come se li stesse evitando o questi le passassero attraverso. La strategia necessita di una notevole concentrazione per mantenere questo effetto, dunque se un colpo è abbastanza forte (ovvero superiore ai danni bloccati) può comunque danneggiarla. Una pecca di questa tecnica è l'incapacità di bloccare quirk elementali, però tutto sommato si rivela essere utile contro una buona fetta della popolazione.
    Visto che il corpo umano è formato da una grande percentuale d'acqua, la tecnica non è molto tassativa sul corpo di Hamuko, permettendole di poter usare un'altra infusione subito dopo. Il lato negativo è che, vista la particolarità di questa tecnica, essa dura solo un turno ed a differenza di Gaea's Rage, con questa i suoi attacchi fisici non sono considerati potenziati da quirk. Non che potrebbe attaccare visto che è una strategia difensiva, ma vabbè.
    Resistenza: Medio-Grave


    Lista equipaggiamenti:
    Adaptive Suit (Click) [Costume]
    Un costume forse non molto appariscente ma che fa il proprio dovere ed anche con spazio per modifiche future dopo una lunga ed estenuante conversazione con uno dei addetti al Laboratorio della Yuuei. Per il momento però non fa molto, salvo proteggerla dai danni visto il materiale di cui è fatto il vestito, resiste ma allo stesso tempo durevole ed anche comodo da indossare, abbinato con una sciarpa gialla (dice che è solo per estetica, ma è una citazione a suo padre ed a un'amica che morì anni fa), dei lunghi guanti bianchi facili da togliere che coprono il costume protettivo solamente al gomito, dopo la sua pelle tocca direttamente il guanto, e dei lunghi ed a tratti elaborati stivali che finiscono in una parte gialla con un po' di tacco.
    Resistenza: Danni Medi
    Rokushakubo [Difensivo]
    Il bō è un bastone lungo circa 180 centimetri usato nel combattimento, solitamente costruito in legno o bambù. Il bō standard è chiamato Rokushakubo, nome è composto dalle parole giapponesi roku (ossia "sei"), shaku (un'unità di misura giapponese) e bō (cioè "bastone"). Quindi Rokushakubō indica un'asta di legno lunga sei shaku (181.8 cm). Altri tipi di bō sono di diversi materiali, leggeri, pesanti, rigidi o flessibili, da un semplice pezzo di legno raccolto per strada ad armi ornamentali decorate artisticamente. Quello di Hamuko è stato rinforzato internamento con una fibra di carbonio, rendendolo più resistente.
    L'arte marziale dell'uso del bō è detta bōjutsu (棒術, arte del bastone). Il principio d'uso è l'aumento della forza del colpo tramite la leva. Vengono utilizzati fendenti e colpi di punta, oltre a tecniche di disarmo e di immobilizzazione, nonché leve articolari. Usato da Hamuko risulta un po' sproporzionato ma lei lo usa molto volentieri, trovandolo molto utile per compensare al suo alquanto limitato raggio d'azione in assenza di infusioni come "Artemisia's Execution".
    I movimenti prodotti dall'utilizzo del bō compongono spesso cerchi, semicerchi e sfere, difendendo l'utilizzatore dagli avversari da ogni lato, tenendoli lontani e permettendo di attaccarli senza che possano avvicinarsi.
    Il fatto che l'ha comprato è il risultato di un consiglio di Yumeru dopo la loro lotta, decidendo di seguire il parere del ragazzo dopo un paio di tentativi nel brandire l'oggetto - è ancora incredula che lui ha avuto ragione.
    Danno: Medio
    Peso: [2]
    Sacrificial Belt [Personalizzato]
    Una cintura sottile ma ben resistente, molto simile alle gadget belt che però a differenza di telefoni o altro permette a Hamuko di alloggiare, molto saldamente, delle capsule cilindriche (cinque) in vetro rinforzato. Non molto appariscenti, si aprono di sopra con un'apertura ermetica tenendo al sicuro il contenuto all'interno. Queste non sono neanche molto grandi, dando a Hamuko libertà di movimento e sono anche staccabili, rendendola comoda anche quando non ha con sé la suit o è in giro per la città, nonché rendendola più celabile. Il vero scopo di queste capsule è di alloggiare i materiali necessari per le sue infusioni, il volume di queste le permette di avere il materiale necessario per una singola infusione.
    Effetto: Una volta per combat, Hamuko può usare il materiale dentro una capsula, cinque [5] in totale, per utilizzare una delle proprie tecniche. Questo vale per ogni tecnica nel suo arsenale, dopo di che, alla fine del combat, dovrà pagare una somma per ricaricarle.
    Acqua [1/1] | Cuoio [1/1] | Roccia [2/2] | Sangue [1/1]
    Peso: [2]
    Maschera Anti-Gas [Difensivo]
    Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.
    Effetto: Questa, fornita dal Governo, è usa e getta. Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie.
    - [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    - [Annulla gli effetti del gas della Papilio quirkensis]
    Peso: [1]
     
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41 replies since 16/5/2021, 17:00   1348 views
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