Definitely not a lazy day

Role | Shoya Ishida, Yoshito Amaterasu, Ryo Sasaki

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    Ricordo che faceva male. Guardarla stare male.

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    SHOYA ISHIDA
    Pro-Hero | Level 8 | 20 Anni
    « O muori da Eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo »
    INon potè trattenersi dal mostrare un’evidente smorfia sul viso, il dissenso di Yoshito con le conseguenti motivazioni gli diedero parecchio fastidio; doveva aspettarselo da un ragazzo così ligio alle regole e obbediente? Sì, decisamente sì, però si sentiva responsabile, in qualità di Senpai, di insegnare ad entrambi i ragazzi cosa volesse dire possedere una mente critica. Va bene ascoltare gli ordini e seguire pedisseguamente quello che c’è scritto nella brochure del “welcome kit” in Lifeline, però bisogna anche sapersi adattare alle situazioni e molte volte bisogna saper scendere a compromessi per il buon esito della missione, si tratta solo di saper cosa poter sacrificare, e in questo specifico caso, la corteccia degli alberi era il loro ultimo problema.
    Shoya comunque si trattenne dal parlare, prese un ampio respiro e contò fino a dieci, era giusto accettare la risposta di Yoshito e vedere quale soluzione potesse avere in mente; alla fine il ragazzo aveva optò per produrre dei fogli di carta con delle frecce nere disegnate sopra per tracciare il loro passaggio, comunque fu una scelta con un esito pari a quello suggerito dal senpai, il quale per il momento avrebbe lasciato perdere la ramazina, ma il discorso prima o poi lo avrebbe affrontato.
    I tre raggiunsero l’accampamento abbandonato in religioso silenzio, veleggiava un’aria di tensione tra di loro, entrambi i giovani studenti sembravano non molto contenti di restare uniti in gruppo e avrebbero preferito adottare una strategia diversa. Questa loro reazione fu colta da Shoya con positività, si sarebbe trattenuto dall’esternare questo sentimento, però era davvero contento che almeno non si stesse interfacciando con due burattini che sanno solo eseguire gli ordini, bisogna avere anche il coraggio di mantenere le proprie idee o quantomeno manifestarne il dissenso, sempre con rispetto verso il proprio superiore, proprio come stavano facendo loro.
    Insomma l’eroe stava iniziando a conoscere molto più a fondo i suoi due tirocinanti e questo era fondamentale per il buon esito della missione, la quale fino a quel momento non stava avendo poi un grande successo, non avevano nemmeno raggiunto l’ultimo punto di incontro e adesso potenzialmente stavano per fare un grande buco nell’acqua.
    I lupi si erano impossessati dell’ampio spiazzo d’erba, era necessario allontanarli affinchè si potesse ispezionare meglio il luogo e trovare qualche traccia; Shoya chiese chi avesse qualche idea: Ryo fece subito un passo indietro dando però un suggerimento al suo collega, era diventato evidente che il ragazzino dai capelli neri non amasse essere in prima fila e soprattutto non amasse usare le maniere forti, però era sempre molto acuto nel dare idee e suggerimenti a Yoshito, il quale al contrario sembrava non avesse paura di nulla e affrontava ogni situazione con la medesima espressione di gioia e di entusiasmo sprezzante del pericolo. A quel punto l’eroe si raddrizzò con la schiena e rilassò i muscoli delle braccia e delle gambe, aveva i palmi aperti ed era pronto ad attivare il suo Quirk per spaventare i lupi, però si sarebbe fatto da parte per lasciare a Yoshito la scena, seguendolo a qualche passo di distanza.
    Bene, sono curioso di vedere cosa ti inventerai.
    Disse Shoya facendo un cenno col capo affinchè il biondo avesse l’autorizzazione per passare all’azione e non se lo fece ripetere due volte.
    Dopo aver raccolto due rami da terra essi vennero trasmutati in due oggetti metallici molto simili a katane e con l’elmo indossato Yoshito si lanciò nello spiazzo d’erba con un ingresso plateale, come se fosse davanti a qualche giudice e dovesse dimostrare la sua bravura; le katane presero fuoco e sbattendo tra di loro il ragazzo cercò di spaventare i lupi con il fuoco e con il rumore, la combinazione di entrambi sembrava sortire l’effetto desiderato: infatti il branco dopo un breve momento di esitazione si disperse nel fitto della foresta senza provare ad attaccare o difendersi.
    Hai rischiato parecchio a lanciarti a viso aperto verso degli animali selvaggi e per di più aggressivi come i lupi di montagna, questa volta è andata bene, ma se ti fossi ferito cosa sarebbe successo? E se fossi stato da solo? Avremmo dovuto mandare dei soccorsi anche per te...
    Disse Shoya emergendo dal fitto della boscaglia e applaudendo lentamente con le mani, si stava rivolgendo direttamente a Yoshito con un tono leggermente severo, ma senza risultatre arrogante o troppo aggressivo nei suoi confronti, in fin dei conti aveva portato a casa il risultato. Ciò che voleva fargli capire è che il tempo dei libri di teoria è ufficialmente finito, tutte quelle belle parole spese in classe dai professori erano da lasciarsele alle spalle, quando si è in missione non ci si può fare troppi scrupoli, l’obbiettivo finale è più importante di ogni altra cosa.
    Ragazzi vi dico questo perchè dovete chiudere i vostri libri di teoria e imparare ad affrontare le missioni con un approccio molto più critico, quello che avete studiato o che vi hanno detto i primi giorni in Lifeline costituiscono la base, non i limiti. Quando tornerete in ufficio nessuno vi dirà mai la verità, nessuno è autorizzato a farlo, nemmeno io lo sarei... ma qui fuori quando siamo in missione siamo nel mirino di ogni organizzazione criminale, poliziotti corrotti, vigilantes ecc. I nostri nomi sono registrati, possono accedere alle nostre informazioni con molta facilità, rischiamo la vita ogni giorno che lavoriamo...
    Fu un discorso lungo tirato tutto quasi d’un fiato, ma le sue parole erano sincere e nei suoi occhi si poteva leggere che quello che stava dicendo era chiaramente frutto di esperienze passate più o meno traumatiche; era arrivato il momento di tirare fuori questo argomento, calare la disillusione del mondo felice e pacifico che tanto veniva narrato nella U.A., il mondo invece è pieno di pericoli: organizzazioni criminali feroci disseminano il panico e attaccano senza un minimo di riguardo, corrotti e vigilantes potrebbero interferire da un momento all’altro. I due avrebbero compreso la realtà dei fatti o avrebbero continuato a seguire pedisseguamente le linee guida di Lifeline?
    Adesso cerchiamo degli indizi in questo accampamento, ogni cosa può essere importante, nel mentre sono curioso di sapere cosa ne pensate di quanto vi ho appena detto.
    Disse in maniera più tranquilla rispetto a prima, era davvero interessato a conoscere il loro parere, nel mentre a piccoli passi si muoveva nel campo in ricerca di tracce o altri segnali che potessero aiutare nella ricerca dei dispersi.
    Osservando la zona il gruppo avrebbe potuto notare che il fuoco risultava spento da un pò, non emenava nessun calore, però non era nemmeno passato così tanto tempo; i tre giacigli di pietra erano disposti poco distanti dal focolare proprio per essere usati come sedute; molte foglie schiacciate e l’erba appiattita dava l’idea che delle persone si erano sdraiate per passare la notte; si potevano scorgere dei segni di passi e rami spezzati sia a nord che ad est, probabilmente a Nord era il segno della discesa degli escursionisti mentre ad est dove probabilmente si stavano dirigendo, però non era chiaro. Forse il gruppo stava tornando giù per una strada alternativa e spaventati da qualcosa avevano deciso di scappare? Oppure erano alla ricerca di qualcosa di specifico? Bisognava iniziare a farsi un’idea e adesso bisognava decidere se proseguire ad Est, tornare indietro o esplorare di più la zona.
    Che idea ci siamo fatti di questa situazione?

    - Status:
    //
    - Equip:
    Full Dive (Quirk - Media)
    Ion Pylon
    Maschera Antigas (3 su 3)
    - Abilità:
    Semiconductor
    - Specializzazioni:
    SpecializzazioneNarrativa:
    DETECTIVE [A]
    SpecializzazioneLaboratorio:
    QUIRK [A]
    - Tecniche Usate:
    //
    Scheda | Forza: 32 | Quirk: 500 | Agilità: 493 | Energia: 1050

    CODE © Saxo

     
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    Ryo Sasaki
    17 Y/o · Hero · Lifeline · Scheda · Cronologia
    Come atteso, Yoshito si propose di andare a scacciare i lupi al posto di Ishida. Si fosse trattato di qualcun altro avrebbe potuto domandarsi se l'avesse fatto perché glielo aveva chiesto o meno, ma nel caso del biondo non aveva dubbi che si sarebbe proposto ben volentieri di andare in prima linea. Lo osservò mentre raccoglieva da terra dei bastoncini e li trasformava in quelle sue solite armi metalliche smussate con la disinvolture degna del miglior alchimista al mondo. Sapendo a cosa sarebbero servire quelle armi, Ryo era abbastanza fiducioso nel loro piano, ma ciò nonostante rimase in posizione per uscire fuori dietro al compagno se serviva, tenendo il pugno già ben serrato nel caso fosse servito.
    Tuttavia, l'azione di Yoshito funzionò alla perfezione. Spaventati dai rumori e dalle fiamme, i lupi si allontanarono con la coda tra le gambe. In fin dei conti, Ryo li poteva anche capire, se non abituati il samurai poteva sicuramente risultare fastidioso e con la sua tuta da eroe al completo la situazione non migliorava di certo.
    Beh, almeno per una volta non ho dovuto fare niente... Se l'è cavata perfettamente.
    Tuttavia, Ishida sembrava avere ancora delle precisazioni sull'approccio adottato, sottolineando un'altra volta che dovevano evitare di farsi del male. Ryo lo ascoltò in silenzio, mentre lo seguiva a ruota fuori dal loro nascondiglio e si avvicinavano verso il falò ed i giacigli di fortuna. Poteva capire il succo del suo discorso, lui stresso aveva trovato eccessivo lo zelo di Yoshito nel non voler neanche intaccare le cortecce degli alberi, ma non poteva dirsi d'accordo con esso. Quando fu Ishida stesso ad invitarli ad esprimersi, Ryo esitò qualche istante prima di dare forma ai propri pensieri.
    Con tutto rispetto, Ishida-senpai, ma questo è un ragionamento da codardi. Quando abbiamo intrapreso il corso per eroi sapevamo già che sarebbe stato pericoloso. Se usassimo la nostra posizione come scusa, verremo meno all'impegno che abbiamo preso. In fondo, non sono solo i criminali che ci tengono d'occhio, ma l'intera società. La fiducia che i civili ci rivolgono è l'eredità dei sacrifici di chi ci ha preceduto e non possiamo prenderla alla leggera. Quello che insegnano a scuola è limitato e bisogna anche saper usare il proprio buon senso, ma il rischio nel nostro caso fa parte del mestiere. Ryo si fermò un attimo, temendo di aver già detto troppo, ma eventualmente il danno era già stato fatto. Per quanto mi riguarda, tengo bene a mente le mie priorità e prendo le mie decisioni in base a quelle. Se devo preoccuparmi di sbagliare quando c'è qualcuno che può guardarmi le spalle, cosa succederà quando sarò solo? Durante tutto il suo discorso, evitò di guardare in faccia i propri compagni, pensando di non poter sopportare le loro espressioni di biasimo, e si limitò ad analizzare ciò che aveva attorno. In ogni caso, il nostro supervisore oggi sei tu, Ishida-senpai. Non c'è certo bisogno di andare d'accordo, mi limiterò ad avere fiducia in te così come in Amaterasu-kun.
    Finito di tirare fuori ciò che gli passava per la testa, avrebbe dato modo a Yoshito di esprimersi mentre si chinava ad osservare una serie di impronte che chiunque avesse fatto quel piccolo accampamento aveva lasciato sulle piante e sulle foglie attorno a loro.
    Quando Ishida chiese la loro opinione sulla situazione, Ryo si era ancora fatto solo un'idea parziale.
    Non sono sicuro, ma c'è qualcosa che non mi torna. Se si sono accampati qui per dormire ed hanno acceso un fuoco, vuol dire che non erano inseguiti da nessun animale selvatico. Considerato questo, è strano che si siano persi, dato che il sentiero regolare era tracciato e si sarebbero dovuti accorgere subito di aver sbagliato strada, anche al buio potevano comunque usare delle torce. Per il resto... Ryo alzò le spalle, segno che non sapeva come proseguire Non saprei dire che direzione hanno preso dalle loro impronte... Potrei provare ad osservare dall'alto e cercare altri indizi, ma non è detto che riesca a trovarli
    Se anche gli altri non avessero avuto altre idee, allora avrebbe fatto come prima e usando il proprio bulbo oculare come una sorta di telecamera avrebbe osservato da sopra le cime degli alberi.



    Tecniche · Equipaggiamento · Status
    Parametri
    Liv:
    4
    Exp:
    525/750
    Peso:
    0/4
    Forza:
    73
    Quirk:
    90
    Agilità:
    112+20

    Status
    Energia:
    300/300
    Status Fisico:
    Illeso
    Status Psicologico:
    Calmo
    Tecniche Usate:
    //

    Equipaggiamento
    Adaptive Suit [Costume]
    ► Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.
    Effetto: Resistenza danni lievi.
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    Buckler[Difensivo]
    ► Descrizione: un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Durata: Permanente.
    ► Peso: [1]
    Electric Booster [Supporto]
    ►Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    Effetto: [+20 in Agilità].
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.

    Tecniche
    Jigsaw Separation [Livello 2] [Costo PE 20 + 10M]
    Tecnica alla base del funzionamento del proprio quirk. Ryo decide di separare una parte del proprio corpo e di controllarla dalla mediante la propria Unicità. Nonostante ciò rimane comunque connessa al suo corpo, per cui potrà controllarla allo stesso modo in cui lo farebbe normalmente. Questa tecnica può essere attivata più volte contemporaneamente per separare diverse parti del corpo, ma il costo si moltiplica per ogni parte controllata a distanza.
    Quando una parte viene separata dal corpo principale sarà vulnerabile ai danni e non potrà infliggere danni fisici direttamente, ma potrà afferrare o spostare gli oggetti. Inoltre può procedere alla separazione di altri parti (ad esempio un occhio) per poter raccogliere informazioni ambientali.
    Costo: 20 + 10 mantenimento (+ 10 di costo aggiuntivo per ogni arto/parte del corpo aggiuntivo separato)
    Effetto: L'abilità svincola dai valori prestabiliti previsti dal regolamento per quanto riguarda la distanza percorribile dagli arti separati, ma non per quanto riguarda la possibilità di attaccare a distanza.
    Jigsaw Shot [Livello 2] [Costo PE 25]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare uno dei suoi arti verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione dell'arto verso il proprio corpo senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, se anche l'avversario riuscisse a schivare il primo colpo, potrebbe comunque essere colpito nella traiettoria di ritorno dell'arto verso il corpo originale. Mentre l'attacco è in corso, Ryo può muoversi per modificare appunto questa traiettoria di ritorno.
    Range: 3 metri
    Danno: Danni medi
    Jigsaw Speed [Livello 1] [Costo PE 15]
    Tecnica che consente a Ryo di spostarsi velocemente da un punto all'altro all'interno del raggio d'azione del quirk. Lancia infatti una parte del corpo verso il punto in cui desidera trovarsi per poi invertire le forze di attrazione/repulsione, lasciando che sia la parte separata ad attrare il resto del corpo e permettendogli di muoversi velocemente verso il punto desiderato. Questa tecnica può essere utilizzata anche per raggiungere punti sopraelevati all'interno del raggio d'azione. Attualmente la tecnica ha una portata di 2m.
    Danno/Effetto/Resistenza: + 1 agilità ogni 10 punti quirk
    Jigsaw Bull [Livello 1] [Costo PE 15]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare una parte del proprio corpo verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione del proprio corpo verso la parte lanciata senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, Ryo utilizza anche la forza di attrattazione per finire l'attacco ed è inoltre in grado di portarsi vicino al proprio bersaglio.
    Raggio: 2m
    Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi
    Jigsaw Joke [Livello 2] [Costo PE 35]
    Tecnica di separazione utilizzata in previsione di un attacco fisico ai danni di Ryo. Il ragazzo, tentando di prevedere la traiettoria dell'offensiva, separa la parte del copro che dovrebbe essere impattata, evitando così di ricevere danni fisici. Dovendo conoscere in anticipo il punto da separare, non è utilizzabile per evitare attacchi a sorpresa o in caso di finte. Inoltre, le possibilità di successo diminuiscono in base alle dimensioni dell'attacco e non ha alcun effetto contro attacchi ad ampio raggio. Inoltre, risulta inutile contro attacchi elementali o proiettili.
    La separazione avviene solo durante l'attacco nemico e termina subito dopo di esso, a meno di utilizzo di apposita tecnica per estenderne la durata.
    Resistenza: Media.



    © ReЙ
     
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    Yoshito Amaterasu
    17 Y/o · Hero· Lifeline · Scheda · Cronologia · Art
    A
    llontanati dalle fiamme e dal fracasso generati dal ragazzo dai capelli di fuoco, i lupi lasciarono la zona disperdendosi e sparendo nella fitta vegetazione della montagna.
    Da sotto l'elmetto Yoshito sorrideva. Con un rapido e speculare gesto ad arco verso l'esterno di ambo le braccia, il giovane spense i bastoni di ferro che ancor brandiva tra le mani e li depositò ai suoi fianchi, infilandoli in dei foderi che aveva creato e attaccato alla sua vita.
    M'è dispiaciuto negar a delle bestie affamate il proprio pasto, ma è stato necessario. Parlava a sé stesso o verso una qualche divinità, forse erano delle scuse rivolte allo spirito protettore di quella montagna -se mai ce ne fosse stato uno- ma sicuramente non erano Shoya e Ryo i destinatari di quelle parole. Potete venire! Esclamò questa volta verso i due. La via è libera.
    Con l'area sgombrata dagli animali, i tre potevano adesso continuare con le proprie indagini e scoprir forse di più sui civili scomparsi senza esser disturbati.
    Il capogruppo tuttavia era di diversa opinione e decise di dispender prima un paio di parole verso i suoi due kohai, ma principalmente verso il samurai.

    Rimanendo tacito mentre l'altro parlava, il ragazzo ascoltò ciò che venne detto con estrema attenzione. Fermo in una posa solenne, con le gambe larghe e le braccia incrociate, pareva quasi la statua di un antico guerriero che si fosse materializzata nel loro tempo; con quella postura emanava quasi un'aria di sfida, ma ciò era dovuto al volto celato che, nella realtà, era sempre energico e sorridente come in passato.
    Bensì fossero immaginabili, l'elmo ben nascondeva le sue emozioni agli altri e, malgrado fosse già complesso comprendere Yoshito, quell'elemento avrebbe reso ancor più difficile immaginare cosa gli stesse passando per la mente. Qual era la sua reazione alle parole di Shoya? Cosa ne pensava di ciò che si stava dicendo? Dovettero aspettare fin dopo l'intervento di Sasaki per conoscere l'opinione di Yoshito in meriro.
    Le parole di Ishida-senpai posson suonare un po' dure, forse polemiche a tratti... Nondimeno altro non sono che il tentativo di un uomo di condividere il proprio vissuto e dar onore al proprio ruolo di senpai.
    Si rivolse a Ryo e, colpevole ancora una volta quell'elmo che gli copriva il viso, la voce camuffata che passava attraverso quel pezzo d'armatura, era difficile comprendere se fosse un rimprovero, una sua opinione o una sorta di consiglio; comunque sia, la sua era interpretabile come un tentativo di giustificare le parole di Shoya agl'occhi di Ryo.
    Eppure... Continuò. Costui non può dirsi in disaccordo con ciò ch'è stato affermato dal proprio compagno.

    Ryo aveva espresso dissenso verso il discorso del capogruppo che, per i ragazzi, venne probabilmente interpretato come una forma di rimprovero per il loro modo d'agire ed operato. Yoshito aveva spezzato sì una lancia a favore del senpai, domandandosi se quella fosse davvero la sua reale intenzione, ma era anche vero che per come era stato confezionato, quel discorso poteva essere mal interpretato.
    Voglio rassicurarmi che le mie azioni non sono state guidate da istinto e mancanza di raziocinio. Si giustificò col capo della spedizione. Bensì una forma di pericolo fosse sempre presente, la condotta di costui era fine a mitigare quella possibilità e ad intervenire di conseguenza se ne fosse stato il caso. La voce distorte dalla maschera, era calma e ponderato come al solito. La frase successiva però, fu detta con un tono più duro, quasi autoritario, come se l'orgoglio gl'imponesse d'impartire una lezione sul suo modo d'agire.
    Un vero guerriero non lascia nulla al caso. Egli pensa continuamente, senza sosta a ciò che bisogna fare in ogni istante.
    Un insegnamento ch'era stato tramandato al ragazzo sin da quando era stato in grado di brandire una spada e che da allora seguiva come un mantra.
    Difficile capire se fosse offeso o meno per ciò che Shoya aveva insinuato, che non vi fosse stata cautela nelle gesta del ragazzo; ma chi conosce Yoshito avrebbe avuto più di un dubbio nel pensare che un tipo come lui potesse provare emozioni negative come rabbia o anche semplice fastidio.
    Il giovane dalla chioma di fuoco non aveva ancora terminato col proprio soliloquio e presto avrebbe ricominciato.

    Posso capire il perché del vostro discorso. Volete insegnarci a pensare ad usare la nostra testa e ad agire con cautela... Tuttavia non comprendo il ragionamento dietro le vostre parole.
    Come affermato dal mio collega, il pericolo è parte del mestiere e sia ben consci di questo. Ciò nondimeno, spero che non interpretiate il nostro agire come avventato o suicida.
    Solo uno sciocco considererebbe il morire, come parte del proprio piano.

    Sempre ferreo nella posa, il ragazzo parlava con fierezza e privo di timore col proprio superiore. Aveva la voce di chi è convinto delle proprie parole e difficilmente cambierà idea.
    Costui sa benissimo che gl'insegnamenti e le regole passateci da scuola e Lifeline non sono assolute e non sempre correte, poiché son sempre stati uomini a crearle e gli uomini possono sbagliare.
    Quel che però non posso annovera ch'esse non siano un qualcosa in cui cercar riscontro. Tutto in questo mondo è composto da regole che tacitamente seguiamo. Il linguaggio, ad esempio, segue delle regole; se ci staccassimo da esse la comunicazione tra noi ci renderebbe sconclusionati ed incoerenti. Un qualsiasi gioco ha delle regole, se non ne avesse non si potrebbe considerare tale.
    Questo stesso gruppo ha delle regole. Se non seguissi la linea di comando da noi comunemente accettata, dovrei mettere in discussione anche la vostra autorità, Ishida-senpai.

    Era molto serio mentre parlava e si prese i suoi tempi affinché il messaggio fosse compreso ed arrivasse a destinazione.
    Un mondo senza regole sarebbe una società anarchica governata dal caos. Per questo costui trova importante seguire le linee guida che ci son state fornite da chi ci sta più in alto.
    Se Shoya avesse voluto controbattere la filippica filosofica partorita da Yoshito, avrebbe scoperto che quest'ultimo sarebbe stato più che volentieri lieto d'affrontare l'argomento. Tuttavia... Sebbene potrei star ore a discutere coi presenti di tali argomenti, costui pensa che potremmo concederci questo tipo di distrazione una volta terminata la missione. Ribatté come un insegnante che vuol portare ordine nella classe. Ed ora se vogliate scusarmi, ci son degli indizi che richiedono le mie attenzioni.

    Si congedò dalla discussione e si allontanò in direzione dei giacigli o di quel che ne rimaneva.
    Studiò i resti lasciati dietro dai civili con estrema cura, piegandosi verso il suolo per toccar i punti in cui l'erba era piegata o spezzata per via delle impronte e studiando nello sguardo qualsiasi dettaglio che saltasse alla sua attenzione.
    Costui duole ammetterlo ma non sono un detective. Non penso d'aver d'aggiungere alcunché rispetto a ciò ch'è stato analizzato da Sasaki-kun. Si rialzò lentamente e, dopo aver mosso qualche passo, si voltò verso quel paesaggio per osservarlo nel suo complesso. Forse quest'elmo potrà fornirci qualche informazioni più concreta.
    Alzò la mano destra e pigiò col dito un qualche pulsante alla destra del suo elmo; dopo che un beep risuonò udibile dai presenti, sullo schermo del visore interno di Yoshito una serie di valori ed aure colorate iniziarono ad apparirgli davanti agli occhi. Aveva attivato il Radar installato all'interno del suo elmo e di cui aveva fatto parola in precedenza; il ragazzo sperava che con le informazioni fornitagli da quell'equipaggiamento, avrebbero potuto trovare indizi sulla strada intrapresa dai civili o qualche oggetto utile che avrebbe potuto adempiere al medesimo scopo.

    Tecniche · Equipaggiamento · Status
    Parametri
    Liv:
    4
    Exp:
    725 / 750
    Peso:
    5 / 7
    Forza:
    085
    Quirk:
    110
    Agilità:
    110 (080+30)

    Status
    Energia:
    240 / 300
    Status Fisico:
    Illeso
    Status Psicologico:
    Carico
    Tecniche Usate:
    Hinokami (x2)

    Equipaggiamento
    ADAPTIVE SUIT [Costume]
    Adaptive_Suit-mini
    Costume personalizzato dell'eroe White Knight.
    Formato da un duplice strato protettivo, esternamente si presenza come un'armatura a placche metalliche che copre interamente il corpo, il cui design ricorda l'aspetto di un ronin ma con componenti hi-tech. Lo strato interno è formato invece da un tessuto in micro-fibre di carbonio, molto elastico e resistente, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.

    Effetto: Resistenza [Danni lievi].
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    HELMET [Accessorio costume]
    Helmet-mini
    Elmetto personalizzato dell'eroe White Knight.
    È un copricapo protettivo realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa. L'elmo si presenta con un stile più occidentale e dal design hi-tech; sulla parte alta dietro l'elmetto, fuoriesce una lunga criniera bianca il cui scopo è puramente estetico.

    Effetto: Protegge da [Danni Medi] alla testa.
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    ELECTRIC BOOSTER [Supporto]
    Electric_Booster-mini
    Stivali personalizzati dell'eroe White Knight.
    Dall'aspetto hi-tech che si sposa col resto del costume, questi stivali sono equipaggiati con degli acceleratori di velocità, montati uno per stivale, che generano calore minimo; essi donano un boost delle capacità fisiche a chi li indossa, permettendogli di eseguire degli scatti brevi e rapidi.

    Effetto: [+20 in Agilità].
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    Kusanagi no Tsurugi - WOODEN KATANA [Offensivo]
    Wooden_Katana-mini
    Una katana in legno ribattezzata da Yoshito in onore della spada leggendaria che si dicesse appartenesse alla sua casata, ormai perduta da tempo. A dispetto delle apparenze è molto resistente, ed è stata trattata in modo da poter resistere anche ai quirk che di base utilizzano il fuoco. Per spezzarla, insomma, bisogna essere eccessivamente violenti. Ovviamente è stata costruita apposta per evitare di ferire le altre persone, per questo non c'è una vera lama e può essere utilizzata senza la specializzazione in arti marziali.

    Effetto: [Danni Medi].
    Peso: [2].
    Durata: Permanente.
    RADAR [Supporto]
    Radar-mini
    Un radar in grado di identificare presenze vitali in una precisa area attorno a chi lo utilizza, è stato integrato direttamente nella visiera dell'elmetto per poter aggiungere altre funzioni.
    Il radar analizza il consumo d'ossigeno rilevando ed indicando il numero di individui e la loro posizione, seppur non la loro entità, riportando il tutto sullo "schermo" della visiera (come se fosse un interfaccia olografica) il quale non è visibile dall'esterno. Un ulteriore scanner, dotato in aggiunta di un piccolo computer, è in grado di rilevare la presenza di oggetti metallici, come un metal detector, ed è in grado di distinguere i materiali da costruzione (come lampioni o tombini) e di ignorarli. Viene riportata la situazione nei dieci metri circostanti.

    Effetto: Identifica il numero e la posizione di persone/animali/metalli presenti in un'area di dieci metri dall'utilizzatore.
    L'analisi richiede [1] turno di totale immobilità.
    Peso: [2].
    Raggio: [10] metri.
    Durata: Permanente.
    BUCKLER [Difensivo]
    Buckler-mini
    Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.

    Effetto: Protegge da [Danni Lievi] (solo armi bianche o provviste di lame).
    Peso: [1].
    Durata: Permanente.

    Tecniche
    Yoroi (鎧) [Livello 2] [35 PE]
    Yoshito ha creato questa tecnica come tributo alle grandi armature della tradizione samurai. Essa permette di creare una protezione a piastre costituita da un materiale resistente ai danni, emulando quindi la funzione di un'armatura. La protezione può essere applicata sia su una superficie o oggetto sotto forma di scudo o direttamente su se stessi o un qualcuno con cui si è in contatto fisico, creando temporaneamente uno o più pezzi di un'armatura Yoroi in base all'area da proteggere.

    Effetto: Resistenza Danni Medi.
    Tipo Tecnica: Difensiva.
    Hinokami (火の神) [Livello 2] [30 PE + 10]
    Portando la sua mano verso il suo fianco come per toccare un fodero immaginario, Yoshito evoca un'arma da taglio a corto raggio (un tessen o una katana) la cui lama è costituita da un materiale, solitamente metallico, altamente infiammabile che si incendia a contatto con l'aria. Questa tecnica è un tributo, bensì sia una blanda imitazione, alla tecnica di famiglia che porta lo stesso nome; solitamente eseguita da emitter di fuoco e che consente di incendiare la propria arma per rendere più temibili i propri attacchi.

    Effetto: Può causare Danni Medi ed Ustioni.
    Costo Mantenimento: 10 PE a turno.
    Tipo Tecnica: Offensiva Duratura.
    Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Ōdachi.
    Ōdachi (大太刀) [Livello 2] [30 PE + 10]
    Portando entrambe le mani dietro il fianco destro come per nasconderle, Yoshito materializza un'arma da taglio la cui lunghezza è celata alla vista. Il giovane samurai, continuando a generare materia all'interno dell'arma, produce una lama flessibile ed allungabile che si estende istantaneamente nella direzione in cui è puntata; mentre si allunga, la lama può essere curvata per correggerne la direzione. La tecnica permette di effettuare attacchi a sorpresa a distanza se puntata verso un nemico o, se puntata verso il pavimento o un muro, di sollevare il ragazzo dal suolo e trascinarlo in una direzione specifica, permettendogli di raggiungere un punto normalmente non raggiungibile.

    Effetto: Aumenta il raggio dell'arma e può causare Danni Medi.
    Raggio: 3 metri.
    Costo Mantenimento: 10 PE a turno.
    Tipo Tecnica: A Distanza Duratura.
    Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Hinokami (ma le fiamme si estinguono).
    Kusarigama (鎖鎌) [Livello 2] [30 PE + 10]
    Eseguendo un movimento ad arco verso l'esterno di entrambe le mani, Yoshito materializza tra le sue mani una kusarigama di colore nero. L'arma è composta da un kama, un falcetto con una lama curva lunga 60 centimetri che appare nella sua mano destra, il quale è collegato alla mano sinistra dal kusari, una resistente catena d'acciaio ad anelli che consente di aumentare la gittata dell'arma, alla cui punta è collegato un manico in acciaio come contrappeso. Ciò consente di poter gestire l'arma con maggiore libertà e di poterla recuperare una volta lanciata.
    La kusarigama può essere utilizzata in mischia per attacchi diretti a corto-medio raggio, usandola come normale arma bianca o lanciandola verso un bersaglio dal kama o dal contrappeso e recuperandola tramite la catena; in alternativa, lanciandola dal manico in acciaio alla sua estremità, può essere usata per immobilizzare un bersaglio avvolgendolo con la catena.

    Effetto: Crea un'arma per attacchi a distanza che può causare Danni Medi.
    Raggio: 3 metri.
    Costo Mantenimento: 10 PE a turno.
    Tipo Tecnica: A Distanza Duratura.
    Enmaku (煙幕) [Livello 2] [40 PE]
    Stringendo la mano in un pugno, Yoshito materializza nel suo palmo una polvere nera che può essere lancia o soffiata via direttamente nello stato particellare, o addensa in una piccola sfera del medesimo colore che esplode al contatto. Se lanciata, la sfera di polvere conflagra in una cortina di fumo nero che ricopre l'area nel punto della deflagrazione; essa può accecare gli avversari e occultare il ragazzo alla vista di quest'ultimi, rendendolo più difficile da individuare e permettendogli di celare i suoi attacchi. La polvere è formata da un composto infiammabile che, se acceso, incendia l'area di impatto e causa ustioni a coloro che si trovano nel suo raggio d'azione. La nube permane nell'area per un numero di turni pari al livello della tecnica anche dopo che è stata innescata.

    Effetto: Accecamento / Occultamento o Ustioni Medie (Se innescata).
    Raggio: 3 metri.
    Durata: 2 turni.
    Tipo Tecnica: Ad Area.
    Tōgoku chēn (投獄チェーン) [Livello 2] [30 PE]
    Dopo aver toccato un qualsiasi oggetto inorganico, Yoshito lo infonde di energia per scatenare un processo di trasmutazione. L'oggetto muterà temporaneamente in un dispositivo dotato di un sistema ad eiezione a molla, simile a quello presente all'interno delle Wide Arrow, che sparerà una serie di catene d'acciaio che si avvolgeranno attorno al bersaglio più prossimo per limitarne i movimenti. Tuttavia Il processo di trasformazione può essere anche ritardato: dopo aver caricato l'oggetto, esso può essere usato innescato in un secondo momento grazie ad un sistema puramente meccanico (con cavi) o elettrico (sensori) funzionando come una sorta di mina di prossimità. Questo può permettere quindi di piazzare delle trappole che possono essere esplose solo nel momento del bisogno.

    Effetto: Blocca un bersaglio limitandone i movimenti per 1 Turno.
    Costo Extra: +1 Batteria se la trappola è elettrica.
    Tipo Tecnica: Di Blocco.

    Abilità
    FUKUSEI (複製, Replication)
    Yoshito è capace di creare e/o replicare gli oggetti ed i meccanismi complessi con cui entra in contatto o di cui già conosce struttura e funzionamento. La complessità di queste creazioni è tuttavia direttamente proporzionale all'energia impiegata per la loro manifestazione: più è elaborato il sistema da replicare e maggiori saranno le energie richieste così come i tempi di realizzazione.
    Ci son dei limiti in ciò che può creare. Non è possibile replicare sistemi organici ed inoltre, anche se il ragazzo crea una copia carbone di un sistema complesso, le sue conoscenze si limiteranno al funzionamento prettamente meccanico della creazione; anche se è in grado di usare un oggetto, non gli sarà possibile comprendere gli automatismi dettati da regole non fisiche e materiali, come software o altri tipi di sistemi informatici e simili.
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    Ricordo che faceva male. Guardarla stare male.

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    SHOYA ISHIDA
    Pro-Hero | Level 8 | 20 Anni
    « O muori da Eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo »

    Un branco di lupi era appena stato scacciato, ma un altro ne era appena arrivato e questa volta non si trattava di bestie feroci e pelose bensì dei tre giovani. Un po' se l’era cercata il senpai, dopo la ramanzina sull’azione sconsiderata di Yoshito e sulle regole dell’agenzia aveva chiesto ai due di controbattere e come dei professionisti battitori di baseball i tirocinanti avevano stretto bene le mani sulle loro mazze e furono pronti a colpire quella palla per fare un fuori campo. A testa bassa e senza incrociare lo sguardo di nessuno Ryo sottolineò quanto fosse consapevole dei rischi del mestiere e che avesse bene in mente quali fossero le priorità da seguire. Yoshito invece fu un po' più enigmatico, complice anche l’elmo luminoso che ne distorceva la voce e non permetteva di intravederne i lineamenti del volto: inizialmente spezzò una lancia in favore al senpai comprendendo il messaggio del discorso, poi si dilungò in un ragionamento filosofico sulle regole portando anche degli esempi pratici a sostenere la sua tesi. In tutto questo Shoya rimase in silenzio ad ascoltare, fece uno sforzo a trattenere la sua indole impulsiva e facilmente irritabile, dopotutto aveva chiesto lui un parere a loro e fin dall’inizio stava cercando di mantenere un certo gradi di uguaglianza nel dialogo, anche se non bisognava dimenticarsi che comunque oggi ci fosse un Senpai e due Kohai, quest’ultimi stavano iniziando a prendersi un po' troppe libertà nel loro esprimersi apertamente. Aspettò che entrambi finissero i loro ragionamenti e nel mentre si concentrò sul suo respiro affinchè non risultasse troppo affannoso o potesse prevalere il nervosismo; iniziò a muoversi un po' a destra e a sinistra stando attento a dove metteva i piedi per non inquinare troppo la “scena del crimine”, aveva compreso il ragionamento di entrambi, forse era stato lui ad essere stato poco chiaro?
    Yoshito-kun, sii più pragmatico. Ryo-kun non avere paura di sostenere gli sguardi delle persone con cui stai interagendo.
    Replicò il senpai molto velocemente e tutto d’un fiato con il suo classico tono profondo e un po' cupe, rimbalzando i suoi occhi prima su uno e poi sull’altro.
    Entrambi avete una forte determinazione, delle idee molto chiare in testa e parlate come se già sapeste cosa vi aspetterà nella vostra carriera da eroe. Prestate molta attenzione alla confidenza che riponete in ciò che pensate di sapere oggi, perché non c’è garanzia che vi potrà servire domani. E con questo per il momento chiudiamo qui il discorso… un giorno quando vedrete il lato nascosto della società dei Pro-Heroes so per certo che mi verrete a cercare…
    Quell’ultima frase sarebbe stata difficile da decifrare perché due giovani tirocinanti che ancora non avevano affrontato organizzazioni criminali come Aogiri o l’Eden non potevano capire quanto poco si stesse facendo per combatterle e quanto forse dei piani alti della società fosse immischiato in queste organizzazioni, tutto bello pensare di “sapere i rischi del mestiere”, ma forse non era proprio così.

    Le indagini dovevano continuare, nessuno dei due tirocinanti sembrava aver idea di cosa fare e questo poteva essere comprensibile, era un’esperienza nuova. A quel punto Shoya fece una cosa gli sembrò scontato di fare, ma che nessuno aveva proposto, cioè consultare la cartina e fare il punto della situazione. Così afferrò il foglio di carta e lo aprì cercando di orientarsi in base all’ultimo punto in cui avevano lasciato il sentiero tracciato.
    Noi abbiamo lasciato il sentiero in questo punto, poi ci siamo diretti a Nord-Est e direi che a spanne dovremmo essere qui.
    Indicò un punto poco definito in mezzo al bosco.
    Osservando le tracce in questo accampamento mi sembra di capire che gli escursionisti siano arrivati da Nord e che abbiano proseguito ad Est in questa linea… e vedo che qui vi è segnata una zona rocciosa…
    Con il dito si mosse verso Est e la mappa mostrava delle rocce come se si trattasse di una grotta o di una piccola montagnetta, non era chiaro avrebbero dovuto indagare.
    Considerato questo concordo con il ragionamento di Ryo-kun, gli escursionisti non si sono persi e non stavano scappando, probabilmente erano alla ricerca di qualcosa di specifico e il fatto che non siano più tornati non fa altro che farci dedurre il peggio… dobbiamo muoverci!
    Disse risoluto il Senpai rivolgendosi anche a Yoshito che nel frattempo aveva attivato il suo elmo senza però purtroppo sortire alcun effetto.
    Farò da capofila, Yoshito-kun prosegui con il tracciare la nostra via, tenete gli occhi e le orecchie ben aperte e cerchiamo di aumentare il passo!
    Quante ore erano passate dall’inizio della missione? Almeno 4-5 ore, il sole stava iniziando a calare, ma il bosco era già in penombra per cui al momento non potevano accorgersene, ma presto avrebbero dovuto accendere le torce.
    Il percorso verso Est sarebbe stato molto più impervio di prima, il bosco era fitto e in più sembrava farsi molto più presente una componente rocciosa, per cui bisognava stare attenti a dove si mettevano i piedi onde evitare di prendere storte.
    Gli aspettava molto probabilmente ancora un’ora di cammino e Shoya di tanto in tanto si voltava per vedere che entrambi fossero presenti visto il silenzio che regnava.
    Ragazzi, cosa sapete delle organizzazioni criminali di Tokyo, qualcuno vi ha mai parlato di chi sono i protagonisti delle strade della nostra città nonché dell’intero giappone?
    Era arrivato il momento di fare anche po' di formazione.
    Da dove partireste se doveste mettere in piedi un piano d’azione per smantellare un’intera organizzazione criminale?
    Erano distanti tra di loro, però con il silenzio che regnava riuscivano a sentirsi abbastanza bene.
    Mentre continuavano a discutere il tempo sarebbe volato e infine avrebbero raggiunto quella che sulla mappa era la loro destinazione, un ampio gruppo roccioso privo di alberi, la flebile luce del sole illuminava l’ambiente cosparso di grotte, crepacci e massi enormi ai piedi della montagna.


    - Status:
    //
    - Equip:
    Full Dive (Quirk - Media)
    Ion Pylon
    Maschera Antigas (3 su 3)
    - Abilità:
    Semiconductor
    - Specializzazioni:
    SpecializzazioneNarrativa:
    DETECTIVE [A]
    SpecializzazioneLaboratorio:
    QUIRK [A]
    - Tecniche Usate:
    //
    Scheda | Forza: 32 | Quirk: 500 | Agilità: 493 | Energia: 1050

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    Ryo Sasaki
    17 Y/o · Hero · Lifeline · Scheda · Cronologia
    Dopo la risposta di Ryo, toccò a Yoshito rispondere al loro senpai. Conoscendo il compagno, Ryo si aspettava un arcaico discorso sul codice e sul perseguire i propri doveri andando a ripescare i principi degli antichi samurai. Lo sorprese sentirlo articolare una risposta non molto dissimile dalla sua, sebbene ben più prolissa. Era come se, a distanza di un anno dal loro primo confronto, il loro modo di pensare stesse diventando via via più affine. Se fosse merito della loro formazione all'accademia o semplicemente una naturale conseguenza del praticare la professione da eroi era difficile dirlo.
    La reazione del loro senpai, che per primo aveva chiesto loro cosa ne pensavano, fu difficile da decifrare. Se non altro, sentendosi riprendere dal loro supervisore per aver evitato di incrociare i loro sguardi aveva ricordato a Ryo i rimproveri che gli faceva suo padre fintanto che erano rimasti sotto lo stesso tetto. Alla fine la discussione si concluse con una ben criptica profezia da parte di Shoya su come loro stessi avrebbero cambiato idea una volta visto il vero volto della società degli eroi.
    Come se mi interessasse qualcosa di cosa pensano o fanno gli altri eroi... Ho già abbastanza problemi a prendere sonno senza pensare a tutta questa roba...
    In ogni caso la missione doveva proseguire. Sebbene si stessero facendo un'idea delle intenzioni dei dispersi, restare sulle loro tracce era un altro paio di maniche. Fu in quest'occasione che l'esperienza di Shoya si rivelò determinante. Con una prontezza che i due ragazzi non avevano dimostrato, il Pro Hero utilizzò la propria mappa e comincio a tracciare i movimenti noti del gruppo di persone che stavano cercando. Effettivamente, considerando l'ultimo punto in cui erano stati avvistati e vedendo dove si erano accampati, sembrava proprio che si stessero dirigendo forse il gruppo di rocce che Shoya indicò loro. Di fronte ad una tale dimostrazione di organizzazione e visione di insieme, Ryo si rese conto della reale differenza di preparazione tra loro due. La verità, in fin dei conti, era che fino a quel momento si era quasi solo limitato a prendere ordini, lasciando ben poco spazio a quel tipo di responsabilità.
    Tornarono quindi alla loro formazione originale e con passo deciso si diressero verso il punto che aveva indicato. Rispetto al primo tratto di strada però Shoya si dimostrò più intenzionato a parlare con i due ragazzi, forse in virtù del fatto che stavano ormai cominciando a conoscersi. Essendo stato cresciuto da genitori che facevano parte del corpo di polizia, Ryo aveva più o meno ricevuto qualche indicazione su quali erano le organizzazioni più importanti o pericolose tra quelle che operavano a Tokyo.
    Beh c'è ne sono un po' sparse, ma le più importanti dovrebbero essere Aogiri, Eden e Deep Void no? Non so molto bene come siano strutturate o cosa facciano, ma ho sentito che si contendono il controllo della criminalità di Tokyo... La sua mente tornò a quella che era stata la sua prima missione ufficiale per conto dell'accademia. Gli unici che ho avuto modo di conoscere sono quelli di Deep Void. Nonostante la presenza di un eroe come Syamantaka-sama sono riusciti a farcela e scappare con il loro bottino. A dire la verità, anche se ero ancora in accademia da poco, sono solo riuscito a malapena a rallentare una di loro.
    Anche se ne parlava in maniera tranquilla, a Ryo bruciava ancora quell'evento e si rese conto che in realtà non ne aveva ancora mai parlato con nessuno. Tuttavia, erano tra colleghi ed aveva il sospetto che Shoya avesse già esperienza in merito, dato l'interesse che dimostrava per questo tipo di organizzazioni. Anche la domanda successiva su come si comporterebbero per sradicare una simile organizzazione in fondo andava verso quella direzione.
    Beh qualcosa di simile sarebbe più adatta a qualcuno della polizia, però... Ryo non era mai stato un amante dei polizieschi, ma i suoi genitori, forse per deformazione professionale, ne erano appassionati. Finché aveva vissuto con loro il corvino si era dovuto sorbire un gran numero di serie poliziesche con annesse le appassionate critiche dei suoi vecchi, che non smettevano di puntualizzare quanto poco realistiche erano certe scene o situazioni. Credo che bisognerebbe iniziare raccogliendo prove ed informazioni. Finché ci si limita ad affrontare i pesci piccoli la situazione non cambierà no? Bisogna fare in modo di scovare i pezzi grossi. Gli unici modi che mi vengono in mente sono trovare una talpa o infiltrarsi in una di queste organizzazioni. Anche se... Scrollò le spalle, come a voler dire che non ci credeva più di tanto. Una cosa simile sarebbe impossibile per gli eroi no? In fondo sono registrati e ben noti... L'unico modo sarebbe cercare di fare il doppio gioco...
    Infine, arrivarono al punto cosparso di rocce che avevano visto dalla mappa. Vedendolo di presenza, Ryo pensò che fosse un luogo praticamente perfetto per nascondere qualcosa o appartarsi. Le innumerevoli rocce e le grotte naturali che quel luogo presentava rappresentavano qualcosa di utile per chiunque voleva evitare di farsi rintracciare. Curioso che la loro ricerca li avesse portati proprio lì.
    Se dovessimo limitarci a cercare in giro perderemo troppo tempo... Serve qualcosa di più rapido...
    Con permesso, farei una nuova ricognizione... Qua non ci sono alberi, per cui se hanno lasciato qualsiasi traccia dovrei riuscire a vederla dall'alto.
    Se nessuno si fosse opposto, Ryo avrebbe quindi proseguito in quella maniera, andando a replicare l'operazione di prima. Avrebbe quindi estratto l'occhio sinistro e lo avrebbe sollevato di qualche metro sopra di loro, abbastanza per pensare di non essere individuato dal basso, e lo avrebbe mosso lungo quell'area per cercare informazioni.



    Tecniche · Equipaggiamento · Status
    Parametri
    Liv:
    4
    Exp:
    525/750
    Peso:
    0/4
    Forza:
    73
    Quirk:
    90
    Agilità:
    112+20

    Status
    Energia:
    300/300
    Status Fisico:
    Illeso
    Status Psicologico:
    Calmo
    Tecniche Usate:
    //

    Equipaggiamento
    Adaptive Suit [Costume]
    ► Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.
    Effetto: Resistenza danni lievi.
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    Buckler[Difensivo]
    ► Descrizione: un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Durata: Permanente.
    ► Peso: [1]
    Electric Booster [Supporto]
    ►Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    Effetto: [+20 in Agilità].
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.

    Tecniche
    Jigsaw Separation [Livello 2] [Costo PE 20 + 10M]
    Tecnica alla base del funzionamento del proprio quirk. Ryo decide di separare una parte del proprio corpo e di controllarla dalla mediante la propria Unicità. Nonostante ciò rimane comunque connessa al suo corpo, per cui potrà controllarla allo stesso modo in cui lo farebbe normalmente. Questa tecnica può essere attivata più volte contemporaneamente per separare diverse parti del corpo, ma il costo si moltiplica per ogni parte controllata a distanza.
    Quando una parte viene separata dal corpo principale sarà vulnerabile ai danni e non potrà infliggere danni fisici direttamente, ma potrà afferrare o spostare gli oggetti. Inoltre può procedere alla separazione di altri parti (ad esempio un occhio) per poter raccogliere informazioni ambientali.
    Costo: 20 + 10 mantenimento (+ 10 di costo aggiuntivo per ogni arto/parte del corpo aggiuntivo separato)
    Effetto: L'abilità svincola dai valori prestabiliti previsti dal regolamento per quanto riguarda la distanza percorribile dagli arti separati, ma non per quanto riguarda la possibilità di attaccare a distanza.
    Jigsaw Shot [Livello 2] [Costo PE 25]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare uno dei suoi arti verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione dell'arto verso il proprio corpo senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, se anche l'avversario riuscisse a schivare il primo colpo, potrebbe comunque essere colpito nella traiettoria di ritorno dell'arto verso il corpo originale. Mentre l'attacco è in corso, Ryo può muoversi per modificare appunto questa traiettoria di ritorno.
    Range: 3 metri
    Danno: Danni medi
    Jigsaw Speed [Livello 1] [Costo PE 15]
    Tecnica che consente a Ryo di spostarsi velocemente da un punto all'altro all'interno del raggio d'azione del quirk. Lancia infatti una parte del corpo verso il punto in cui desidera trovarsi per poi invertire le forze di attrazione/repulsione, lasciando che sia la parte separata ad attrare il resto del corpo e permettendogli di muoversi velocemente verso il punto desiderato. Questa tecnica può essere utilizzata anche per raggiungere punti sopraelevati all'interno del raggio d'azione. Attualmente la tecnica ha una portata di 2m.
    Danno/Effetto/Resistenza: + 1 agilità ogni 10 punti quirk
    Jigsaw Bull [Livello 1] [Costo PE 15]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare una parte del proprio corpo verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione del proprio corpo verso la parte lanciata senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, Ryo utilizza anche la forza di attrattazione per finire l'attacco ed è inoltre in grado di portarsi vicino al proprio bersaglio.
    Raggio: 2m
    Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi
    Jigsaw Joke [Livello 2] [Costo PE 35]
    Tecnica di separazione utilizzata in previsione di un attacco fisico ai danni di Ryo. Il ragazzo, tentando di prevedere la traiettoria dell'offensiva, separa la parte del copro che dovrebbe essere impattata, evitando così di ricevere danni fisici. Dovendo conoscere in anticipo il punto da separare, non è utilizzabile per evitare attacchi a sorpresa o in caso di finte. Inoltre, le possibilità di successo diminuiscono in base alle dimensioni dell'attacco e non ha alcun effetto contro attacchi ad ampio raggio. Inoltre, risulta inutile contro attacchi elementali o proiettili.
    La separazione avviene solo durante l'attacco nemico e termina subito dopo di esso, a meno di utilizzo di apposita tecnica per estenderne la durata.
    Resistenza: Media.



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    Yoshito Amaterasu
    17 Y/o · Hero· Lifeline · Scheda · Cronologia · Art
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    ragmatico. Era un termine a cui il giovane Amaterasu non era estrano e forse quello con cui più si sentiva rappresentato in un contesto più adeguato; ma quando si parlava di libertà d'espressione e manifestazione del pensiero, sibillino era il termine che meglio descriveva la filosofia del ragazzo.
    Non replicò a Shoya anche perché non ne comprese il rimprovero. Che sia stato troppo ermetico nel mio linguaggio? Più che concentrarsi sulle parole del senpai, si domandò se avesse fallito nel far percepire il proprio pensiero; non arrivò a questionar sé stesso come voleva l'altro, poiché sotto il suo aspetto sorridente e cordiale si nascondeva un conservatore a cui era difficile far cambiare idea e, tra i presenti, in passato Ryo Sasaki aveva avuto un assaggio della testardaggine del compagno. Solo l'esperienza o prove tangibili avrebbero potuto metter in discussione le sue convinzioni.
    Non si mosse, né rispose, rimase saldo sul posto come un soldato prima dell'attacco. Abbandonò la posa rigida e composta solo dopo che Shoya cambiò discorso e convogliò le attenzioni del gruppo nuovamente sul loro principale scopo. La mappa e le parole del senpai attirarono le sue attenzioni come una luce con una falena e, assorto nell'ascolto e ad osservare quel dito che si muoveva su quel foglio di carte, Yoshito come Ryo si ritrovò a contemplare la differenza d'esperienza che c'era tra lui ed un professionista. Tuttavia, a differenza di Sasaki, il ragazzo si concentrò ad elargire lodi mentali verso il senpai.
    Sasuga, Ishida-senpai!
    Prestando attenzione al ragionamento di Shoya, il gruppo aveva stimato il probabile tragitto percorso dai civili scomparsi e, senza perdersi in ulteriori indugi, si preparano per raggiungere la loro prossima destinazione. Solo un dubbio sovvenne a Yoshito e che non riuscì a trattenersi nel dire ad alta voce:
    Questi movimenti sono alquanto anormali per un semplice gruppo in escursione. Mi domando se non via sia dell'altro dietro tutta questa storia.
    Benché si mostrasse sempre gioviale, il ragazzo era di natura cauta e sospetta, una sorta di paranoia che aveva sviluppato dopo gli eventi all'aeroporto di Haneda.

    Ripristinata la precedente formazione con Shoya sempre come capofila, Yoshito continuò tracciare il percorso alle loro spalle con delle frecce adesive. Mentre s'inoltravano nella flora della montagna, un nuovo quesito venne sollevato dal responsabile di quella spedizione; se non fosse stato per l'incontro con la polizia qualche ora prima e che quella fosse una missione affidatagli dall'agenzia, il giovane samurai avrebbe potuto giurare che tutta quella storia era una farsa montata da Ishida per fare il terzo grado ai due tirocinanti.
    Le organizzazioni criminali di Tokyo...
    Fu in quel momento che Yoshito si rese conto della sua ignoranza a riguardo. Fino a quel momento s'era sempre concentrato su sé stesso, sui propri principi e sulla meta da raggiungere; c'era voluto qualcun altro per fargli rendere conto che non aveva mai contemplato gli ostacoli che si celavano tra lui ed il suo obiettivo, i veri bersagli che avrebbe dovuto cercare ed affrontare quando avrebbe raggiunto il suo obiettivo.
    Non rispose, né si mostrò alcun tipo di reazione.
    Col volto celato dietro il suo elmo nuovo di zecca, era difficile comprendere cosa gli stesse passando per la testa in quel momento; tuttavia il suo silenzio poteva esser considera più eloquente d'ogni altra parola od espressione.
    Le mie informazioni non vanno oltre a ciò ch'è possibile recuperare dai giornali. Rispose con voce calma ed ovattata dall'elmo. Ho avuto solo avuto occasione d'avere un incontro ravvicinato con un membro dell'organizzazione di Hanzo Takashi, parecchi mesi addietro...
    Ryo, invece, si mostrò decisamente più preparato del biondo in materia. Non pensavo che Sasaki-kun fosse così informato. Sorprendendosi da sotto la maschera delle conoscenze del compagno, Yoshito si chiuse nel silenzio ed iniziò a questionare sé stesso. Come ho fatto ad esser così stolto e superficiale?

    Probabilmente nei minuti successivi si sarebbe chiuso in sé stesso se l'argomento non sarebbe dirottato verso un argomento a lui più caro: piani d'azione e strategie d'attacco.
    Conosci il nemico come conosci te stesso e non dovrai temere il risultato di cento battaglie. Esordì stentoreo dopo le parole di Ryo. Se conosci te stesso ma non il nemico, per ogni vittoria ottenuta subirai anche una sconfitta. Continuò lasciando una piccola pausa tra una frase e l'altra. Ignora te stesso ed il tuo nemico e soccomberai in ogni battaglia. Seguì una pausa prolungata come se attendesse che quella sua massima giungesse a destinazione.
    Questo è ciò che dice Sun Tzu nell'arte della guerra. Dichiarò per chiarire i probabili dubbi degli altri due. Indipendente dal nemico e dalla sua grandezza, le informazioni sono l'arma più potente a nostra disposizione per poterne garantire la dipartita. Mantenendo il passo e la sua disinvoltura, continuò a segnare gli alberi nelle vicinanze mentre proseguiva con la sua risposta. Le cosiddette operazione di "doppio gioco" che suggeriva Sasaki-kun, erano attività di spionaggio ch'erano affidate a Shinobi e Kunoichi nell'antichità. Benché d'allora i tempi in cui viviamo son profondamente cambiati, così come i nostri i mezzi i quali si sono evoluti e modernizzati, penso che si possa trarre ancora molto dagli insegnamenti del passato.
    Il suo tono di voce era grave e convinto delle proprie parole; senza il suo sorriso ad alleggerirne la figura, Yoshito emanava un'aura di solennità e serietà che rispecchiava quella degl'antichi guerrieri del Giappone medievale, era come se un vero samurai fosse giunto dal passato.
    E come Sun Tzu suggerisce, una volta conosciuto il proprio nemico sarai pronto a spodestarlo. Non importa il mezzo, sono dell'opinione che ogni via sia perseguibile se è la giustizia il fine delle proprie azioni.
    Concluse il suo discorse e si zittì nuovamente.

    Intanto il trio era giunto verso una nuova meta: un'area rocciosa e spoglia di vegetazione c'era ad attenderli. Si stava facendo sera, quindi non avevano molto tempo da poter perdere in chiacchiere; dovevano agire e dovevano fare in fretta.
    Questa volta non commetterò nuovamente lo stesso errore.
    Yoshito prese innanzitutto la sua copia della mappa e cercò di orientarsi su quale potesse essere la loro posizione su di essa; la conformazione dei dintorni sarebbe stata d'aiuto nella sua ricerca e, una volta trovata, avrebbe esaminato le carte per individuare eventuali area d'interesse nella zona: possibili luoghi in cui i civili scomparsi si sarebbero potuti accampare o i percorsi più probabili.
    Dopodiché, avrebbe utilizzato ancora una volta il Radar equipaggiato nel suo elmo. Toccò con due dita il lato del casco e, girando il collo a destra e a sinistra come un sottomarino in ricognizione prima dell'emersione, iniziò ad analizzare l'area in cerca di fonti di calore.

    Tecniche · Equipaggiamento · Status
    Parametri
    Liv:
    4
    Exp:
    725 / 750
    Peso:
    5 / 7
    Forza:
    085
    Quirk:
    110
    Agilità:
    110 (080+30)

    Status
    Energia:
    240 / 300
    Status Fisico:
    Illeso
    Status Psicologico:
    Carico
    Tecniche Usate:
    Hinokami (x2)

    Equipaggiamento
    ADAPTIVE SUIT [Costume]
    Adaptive_Suit-mini
    Costume personalizzato dell'eroe White Knight.
    Formato da un duplice strato protettivo, esternamente si presenza come un'armatura a placche metalliche che copre interamente il corpo, il cui design ricorda l'aspetto di un ronin ma con componenti hi-tech. Lo strato interno è formato invece da un tessuto in micro-fibre di carbonio, molto elastico e resistente, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.

    Effetto: Resistenza [Danni lievi].
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    HELMET [Accessorio costume]
    Helmet-mini
    Elmetto personalizzato dell'eroe White Knight.
    È un copricapo protettivo realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa. L'elmo si presenta con un stile più occidentale e dal design hi-tech; sulla parte alta dietro l'elmetto, fuoriesce una lunga criniera bianca il cui scopo è puramente estetico.

    Effetto: Protegge da [Danni Medi] alla testa.
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    ELECTRIC BOOSTER [Supporto]
    Electric_Booster-mini
    Stivali personalizzati dell'eroe White Knight.
    Dall'aspetto hi-tech che si sposa col resto del costume, questi stivali sono equipaggiati con degli acceleratori di velocità, montati uno per stivale, che generano calore minimo; essi donano un boost delle capacità fisiche a chi li indossa, permettendogli di eseguire degli scatti brevi e rapidi.

    Effetto: [+20 in Agilità].
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    Kusanagi no Tsurugi - WOODEN KATANA [Offensivo]
    Wooden_Katana-mini
    Una katana in legno ribattezzata da Yoshito in onore della spada leggendaria che si dicesse appartenesse alla sua casata, ormai perduta da tempo. A dispetto delle apparenze è molto resistente, ed è stata trattata in modo da poter resistere anche ai quirk che di base utilizzano il fuoco. Per spezzarla, insomma, bisogna essere eccessivamente violenti. Ovviamente è stata costruita apposta per evitare di ferire le altre persone, per questo non c'è una vera lama e può essere utilizzata senza la specializzazione in arti marziali.

    Effetto: [Danni Medi].
    Peso: [2].
    Durata: Permanente.
    RADAR [Supporto]
    Radar-mini
    Un radar in grado di identificare presenze vitali in una precisa area attorno a chi lo utilizza, è stato integrato direttamente nella visiera dell'elmetto per poter aggiungere altre funzioni.
    Il radar analizza il consumo d'ossigeno rilevando ed indicando il numero di individui e la loro posizione, seppur non la loro entità, riportando il tutto sullo "schermo" della visiera (come se fosse un interfaccia olografica) il quale non è visibile dall'esterno. Un ulteriore scanner, dotato in aggiunta di un piccolo computer, è in grado di rilevare la presenza di oggetti metallici, come un metal detector, ed è in grado di distinguere i materiali da costruzione (come lampioni o tombini) e di ignorarli. Viene riportata la situazione nei dieci metri circostanti.

    Effetto: Identifica il numero e la posizione di persone/animali/metalli presenti in un'area di dieci metri dall'utilizzatore.
    L'analisi richiede [1] turno di totale immobilità.
    Peso: [2].
    Raggio: [10] metri.
    Durata: Permanente.
    BUCKLER [Difensivo]
    Buckler-mini
    Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.

    Effetto: Protegge da [Danni Lievi] (solo armi bianche o provviste di lame).
    Peso: [1].
    Durata: Permanente.

    Tecniche
    Yoroi (鎧) [Livello 2] [35 PE]
    Yoshito ha creato questa tecnica come tributo alle grandi armature della tradizione samurai. Essa permette di creare una protezione a piastre costituita da un materiale resistente ai danni, emulando quindi la funzione di un'armatura. La protezione può essere applicata sia su una superficie o oggetto sotto forma di scudo o direttamente su se stessi o un qualcuno con cui si è in contatto fisico, creando temporaneamente uno o più pezzi di un'armatura Yoroi in base all'area da proteggere.

    Effetto: Resistenza Danni Medi.
    Tipo Tecnica: Difensiva.
    Hinokami (火の神) [Livello 2] [30 PE + 10]
    Portando la sua mano verso il suo fianco come per toccare un fodero immaginario, Yoshito evoca un'arma da taglio a corto raggio (un tessen o una katana) la cui lama è costituita da un materiale, solitamente metallico, altamente infiammabile che si incendia a contatto con l'aria. Questa tecnica è un tributo, bensì sia una blanda imitazione, alla tecnica di famiglia che porta lo stesso nome; solitamente eseguita da emitter di fuoco e che consente di incendiare la propria arma per rendere più temibili i propri attacchi.

    Effetto: Può causare Danni Medi ed Ustioni.
    Costo Mantenimento: 10 PE a turno.
    Tipo Tecnica: Offensiva Duratura.
    Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Ōdachi.
    Ōdachi (大太刀) [Livello 2] [30 PE + 10]
    Portando entrambe le mani dietro il fianco destro come per nasconderle, Yoshito materializza un'arma da taglio la cui lunghezza è celata alla vista. Il giovane samurai, continuando a generare materia all'interno dell'arma, produce una lama flessibile ed allungabile che si estende istantaneamente nella direzione in cui è puntata; mentre si allunga, la lama può essere curvata per correggerne la direzione. La tecnica permette di effettuare attacchi a sorpresa a distanza se puntata verso un nemico o, se puntata verso il pavimento o un muro, di sollevare il ragazzo dal suolo e trascinarlo in una direzione specifica, permettendogli di raggiungere un punto normalmente non raggiungibile.

    Effetto: Aumenta il raggio dell'arma e può causare Danni Medi.
    Raggio: 3 metri.
    Costo Mantenimento: 10 PE a turno.
    Tipo Tecnica: A Distanza Duratura.
    Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Hinokami (ma le fiamme si estinguono).
    Kusarigama (鎖鎌) [Livello 2] [30 PE + 10]
    Eseguendo un movimento ad arco verso l'esterno di entrambe le mani, Yoshito materializza tra le sue mani una kusarigama di colore nero. L'arma è composta da un kama, un falcetto con una lama curva lunga 60 centimetri che appare nella sua mano destra, il quale è collegato alla mano sinistra dal kusari, una resistente catena d'acciaio ad anelli che consente di aumentare la gittata dell'arma, alla cui punta è collegato un manico in acciaio come contrappeso. Ciò consente di poter gestire l'arma con maggiore libertà e di poterla recuperare una volta lanciata.
    La kusarigama può essere utilizzata in mischia per attacchi diretti a corto-medio raggio, usandola come normale arma bianca o lanciandola verso un bersaglio dal kama o dal contrappeso e recuperandola tramite la catena; in alternativa, lanciandola dal manico in acciaio alla sua estremità, può essere usata per immobilizzare un bersaglio avvolgendolo con la catena.

    Effetto: Crea un'arma per attacchi a distanza che può causare Danni Medi.
    Raggio: 3 metri.
    Costo Mantenimento: 10 PE a turno.
    Tipo Tecnica: A Distanza Duratura.
    Enmaku (煙幕) [Livello 2] [40 PE]
    Stringendo la mano in un pugno, Yoshito materializza nel suo palmo una polvere nera che può essere lancia o soffiata via direttamente nello stato particellare, o addensa in una piccola sfera del medesimo colore che esplode al contatto. Se lanciata, la sfera di polvere conflagra in una cortina di fumo nero che ricopre l'area nel punto della deflagrazione; essa può accecare gli avversari e occultare il ragazzo alla vista di quest'ultimi, rendendolo più difficile da individuare e permettendogli di celare i suoi attacchi. La polvere è formata da un composto infiammabile che, se acceso, incendia l'area di impatto e causa ustioni a coloro che si trovano nel suo raggio d'azione. La nube permane nell'area per un numero di turni pari al livello della tecnica anche dopo che è stata innescata.

    Effetto: Accecamento / Occultamento o Ustioni Medie (Se innescata).
    Raggio: 3 metri.
    Durata: 2 turni.
    Tipo Tecnica: Ad Area.
    Tōgoku chēn (投獄チェーン) [Livello 2] [30 PE]
    Dopo aver toccato un qualsiasi oggetto inorganico, Yoshito lo infonde di energia per scatenare un processo di trasmutazione. L'oggetto muterà temporaneamente in un dispositivo dotato di un sistema ad eiezione a molla, simile a quello presente all'interno delle Wide Arrow, che sparerà una serie di catene d'acciaio che si avvolgeranno attorno al bersaglio più prossimo per limitarne i movimenti. Tuttavia Il processo di trasformazione può essere anche ritardato: dopo aver caricato l'oggetto, esso può essere usato innescato in un secondo momento grazie ad un sistema puramente meccanico (con cavi) o elettrico (sensori) funzionando come una sorta di mina di prossimità. Questo può permettere quindi di piazzare delle trappole che possono essere esplose solo nel momento del bisogno.

    Effetto: Blocca un bersaglio limitandone i movimenti per 1 Turno.
    Costo Extra: +1 Batteria se la trappola è elettrica.
    Tipo Tecnica: Di Blocco.

    Abilità
    FUKUSEI (複製, Replication)
    Yoshito è capace di creare e/o replicare gli oggetti ed i meccanismi complessi con cui entra in contatto o di cui già conosce struttura e funzionamento. La complessità di queste creazioni è tuttavia direttamente proporzionale all'energia impiegata per la loro manifestazione: più è elaborato il sistema da replicare e maggiori saranno le energie richieste così come i tempi di realizzazione.
    Ci son dei limiti in ciò che può creare. Non è possibile replicare sistemi organici ed inoltre, anche se il ragazzo crea una copia carbone di un sistema complesso, le sue conoscenze si limiteranno al funzionamento prettamente meccanico della creazione; anche se è in grado di usare un oggetto, non gli sarà possibile comprendere gli automatismi dettati da regole non fisiche e materiali, come software o altri tipi di sistemi informatici e simili.
    © ReЙ


    Scusate il ritardo, ma le feste mi hanno derubato di tutto il poco tempo libero che avevo.
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    Ricordo che faceva male. Guardarla stare male.

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    SHOYA ISHIDA
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    « O muori da Eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo »

    Selvaggio e crudele il bosco rendeva tutto più complicato: infatti muoversi al di fuori di un sentiero battuto e conosciuto richiedette parecchie energie e molta concentrazione, Shoya capitanava la fila e seguiva il percorso sulla mappa sfruttando il suo senso dell’orientamento, ovviamente riponeva fiducia sul fatto che quel pezzo di carta fosse realmente accurato, altrimenti sarebbe stato molto difficile far quadrare la situazione; nel frattempo rimase in silenzio ad ascoltare i giovani tirocinanti esprimersi sulla tematica da lui sottoposta: cosa conoscevano della criminalità organizzata? e cosa avrebbero fatto per smantellarla? egli stesso si era interrogato per parecchio tempo su queste tematiche, la scuola al contrario non gli aveva fornito alcuno spunto di ragionamento. Yoshito rappresentava lo studente medio, non conosceva oltre ciò che veniva detto dai giornali, Ryo al contrario si dimostrò sorprendentemente informato, conosceva i nomi delle grandi organizzazioni criminali e a quanto pare aveva pure avuto a che fare con Deep Void non riuscendo a catturare nessuno, guarda caso; ciò era il minimo comun denominatore di ogni missione, pochissimi criminali venivano catturati e interrogati, com’era possibile? la faccenda diventava sempre più sospetta almeno agli occhi di Shoya e proprio per questo aveva iniziato questa conversazione, per raccogliere informazioni e feedback di qualcuno un pò più fresco.
    Ogni passo era un crepitio di foglie e di rami spezzati, in alcuni punti il terreno era anche parecchio fangoso e si rischiava di scivolare oltre che di sprofondare. la conversazione continuò sui metodi con i quali si poteva scardinare una grande organizzazione criminale e entrambi i ragazzi sottolinearono come la raccolta di informazioni era un fattore chiave per poter raggiungere il cuore di un obbiettivo; Yoshito si prolungò nel recitare a memoria dei versi tratti da un libro sulla guerra dimostrando quanto fosse il suo attaccamento alla teoria, ai testi e all’accademia, era evidente che il giovane fosse molto condizionato da ciò che gli veniva fatto leggere o che lui stesso decideva di leggere.
    Shoya annuì silenziosamente ad entrambi, infiltrarsi in un’organizzazione criminale era evidentemente complicato, fare il doppio gioco anche visto che gli eroi venivano schedati e tracciati, insomma un dilemma tutt’altro che facilmente risolvibile.
    Ryo-kun vedo che sei ben informato sulla criminalità organizzata di Tokyo, dubito che sia stata la scuola ad insegnartelo, ovunque tu abbia appreso queste notizie ti confermo che rappresentano la verità.
    fece una pausa, aveva il fiato un pò corto, camminare e parlare in un ambiente così ostile era complicato.
    L’arte della guerra hai detto eh… leggerò quel libro Yoshito-kun e ti farò avere una mia recensione dettagliata. Comunque entrambi siete decisamente su una buona strada in merito a questi argomenti, sicuramente ci troviamo più allineati, spero in futuro avremo modo di approfondire…
    Shoya lanciò il sasso e nascose la mano, metaforicamente parlando, aveva in mente dei progetti per il futuro qualcosa che esulasse dai compiti dell’agenzia e sicuramente avrebbe dovuto fare affidamento a collaboratori.
    Arrivati allo spiazzo di rocce entrambi i tirocinanti si misero subito all’opera senza che alcun ordine gli fosse imposto. Shoya incrociò le braccia al petto e osservò soddisfatto quel duetto muoversi con le loro abilità: Ryo fece volare in alto il suo occhio, mentre Yoshito attivò il suo elmo futuristico.
    Il neo eroe professionista aveva una pessima sensazione mentre scrutava con gli occhi ogni angolo visibile di quel panorama, dovevano sbrigarsi perché il sole ormai era tramontato per cui l’unica fonte di luce che avevano era il cielo ancora un pò terso e non del tutto buio; tante grotte, troppe per poterle controllare tutte, gruppi rocciosi alti e difficili da scalare a mani nude, crepacci molto profondi e per cui irraggiungibili, no era fondamentale trovare delle tracce, qualche segno di un passaggio o anche un segnale uditivo. Proprio mentre stava portando la sua attenzione ai suoni gli sembrò di udire un rumore come se fosse un flebile gemito provenire da un crepaccio non troppo distante. pochi secondi dopo l’elmo di Yoshito risuonò, lo scanner aveva individuato la presenza di esseri viventi, sì dovevano essere i tre escursionisti.
    Ryo-kun, per di qua!
    Esclamò Shoya a gran voce attirando l’attenzione dell’occhio di Ryo affinchè si muovesse verso dove il senpai stesso si stava dirigendo a gran velocità. non molto distante, meno di un centinaio di metri vi era un crepaccio che sprofondava nella roccia a capofitto, da lontano l’apertura poteva sembrare troppo piccola perchè qualcuno ci possa cascare, invece man mano che l’eroe si stava avvicinando notava come la prospettiva cambiava e da semplice crepaccio si arrivava al bordo di una grande apertura nella roccia, sul fondo tre sagome di cui una sdraiata a terra e due sedute con la schiena appoggiata alla parete. sembravano svenuti, o comunque troppo stanchi per restare svegli.
    Eh voi, siamo eroi dell’agenzia Lifeline, siamo qui per salvarvi, se avete delle energie per parlare diteci se c’è qualche ferito!
    Shoya urlò a gran voce per farsi sentire, la voragine era profonda forse venti metri, insomma non impossibile ma neanche un gioco da ragazzi. l’adrenalina a mille nelle vene, doveva assicurarsi della salute degli escursionisti prima di poter attuare un piano d’azione, nel frattempo i due tirocinanti sicuramente lo avrebbero raggiunto.
    Il mio… amico… è ferito… gravemente… noi siamo allo stremo… aiuto…
    le parole arrivarono flebili alle orecchie degli eroi, ma il messaggio era più che chiaro dovevano agire in fretta e mettere in sicurezza gli escursionisti. urgeva un piano d’azione.
    Ryo-kun, se sei d’accordo ti lascio il telefono satellitare per chiamare la polizia e richiedere il supporto aereo, trova uno spazio in cui possa atterrare l’elicottero e aspetta fino a che non ti confermano che hanno rintracciato la nostra posizione GPS, poi raggiungici.
    il buio incombeva, ma tra una distesa di roccia e l’altra sarebbe stato possibile trovare uno spiazzo di atterraggio per l’elicottero, fortunatamente l’assenza di alberi avrebbe facilitato molto questo aspetto.
    Yoshito-kun, io andrò giù nel crepaccio, dobbiamo però creare una barella o qualcosa per tirare su i dispersi uno alla volta, dubito che l’elicottero riuscirà ad arrivare a breve e che possa atterrare qui vicino o proprio sopra di noi… dobbiamo tirare fuori gli escursionisti da là sotto!
    Shoya formulava la sua strategia, nel frattempo avrebbe atteso che i due tirocinanti facessero le loro mosse per poi lui calarsi giù nella gola di roccia.

    - Status:
    //
    - Equip:
    Full Dive (Quirk - Media)
    Ion Pylon
    Maschera Antigas (3 su 3)
    - Abilità:
    Semiconductor
    - Specializzazioni:
    SpecializzazioneNarrativa:
    DETECTIVE [A]
    SpecializzazioneLaboratorio:
    QUIRK [A]
    - Tecniche Usate:
    //
    Scheda | Forza: 32 | Quirk: 500 | Agilità: 493 | Energia: 1050

    CODE © Saxo

     
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    Ryo Sasaki
    17 Y/o · Hero · Lifeline · Scheda · Cronologia
    Le informazioni che aveva Ryo sembrarono sorprendere i due colleghi, sebbene il corvino stesso non credeva fossero un vero e proprio segreto. Attraverso l'esperienza dei genitori probabilmente aveva assorbito delle informazioni che potevano tornarli utili, volente o nolente. Non aveva avuto intenzione di intraprendere anche lui una carriera nelle forze dell'ordine, ma in un certo senso qualcosa l'aveva comunque ereditata. Quantomeno, poteva essere qualcosa di più concreto della lettura di Sun Tzu, tanto profonda quanto soporifera.
    Se conoscessi il nemico come me stesso e non sapessi nulla di me avremmo un paradosso... Sun Tzu cambia mesterie.
    Mentre ragionava su quanto fosse stato fortunato a non nascere in Cina nello stesso periodo del famoso generale, Shoya espresse i suoi dubbi sulla possibilità che le sue fonti derivavano dalla scuola.
    Effettivamente non ne parlano gli insegnanti. I miei genitori lavorano per la polizia di Tokyo, per cui almeno i nomi li conosco. Ovviamente, lasciando stare quando irrompono in edifici affollati per curare i loro interessi.
    Gli tornò alla mente la sorpresa che aveva provato quando si era visto i cloni attraversare l'ingresso del museo. Quel giorno, per quanto teso per la possibilità di qualche piccolo ladruncolo che tentasse la grande impresa, non si era certo aspettato di ritrovarsi faccia a faccia con una delle peggiori organizzazioni criminali del paese.
    Ben più sorprendente, a suo modo di vedere, doveva essere stata l'esperienza di Yoshito con il culto delle farfalle. Erano le persone che avevano tenuto testa agli eroi e messo sotto scacco la capitale giapponese, per cui era difficile immaginare uno studente coinvolto in una simile situazione.
    L'attacco però è avvenuto prima dell'esame della licenza. Forse è capitato per caso?
    Era curioso, ma non sentiva di avere la confidenza con Yoshito per porgli la domanda direttamente. In fin dei conti, almeno questo, non era un problema suo.

    Arrivati al crepaccio Ryo riprese il suo ruolo di vedetta e facendo fluttuare l'occhio in alto cercò indizi alla luce del sole. Purtroppo però, nei dintorni non aveva trovato alcuna traccia che potesse essere ricollegata ai civili che stavano cercando. D'altra parte, i suoi due compagni sembrarono avere più fortuna. Poco dopo, la voce del senpai lo chiamò, facendo voltare il bulbo a mezz'aria. Vide che si stava dirigendo verso un apertura tra le montagne. Distante da essa, faceva fatica a capire cosa potesse contenere. Richiamò quindi il proprio occhio indietro, stavolta impiegando decisamente meno grazie all'assenza di alberi nell'area, e si affrettò a seguire Shoya. Arrivò appena in tempo per sentire le parole di uno dei civili che li informava del loro stato di salute. Dalla stanchezza nella voce e le parole sull'amico ferito si capiva che dovevano agire in fretta. Osservò la spaccatura dentro cui erano caduti i civili, riscontrando che avevano fatto un bel volo per finire là dentro. Farli uscire da lì, specie con loro ridotti in quelle condizioni, sarebbe stato complicato.
    Servirebbe qualche potere che fornisca possibilità di movimento, se anche provassi a mandargli una mano e tirarli su non riuscirei mai, specie se loro non riescono neanche a stare in piedi da soli.
    Per fortuna, Shoya prese subito in mano la situazione. Affidò a Ryo il compito di chiamare i soccorsi e guidarli da loro. Il ragazzo esitò mezzo secondo, poi prese il telefono satellitare. Non sapeva come avrebbero fatto gli altri, ma sapeva che poteva e doveva fidarsi di loro.
    D'accordo, Ishida-senpai. Farò la mia parte. Credo di aver visto un punto dove potrebbero atterrare prima, mentre cercavo in giro. Lascio il resto nelle vostre mani.
    Cominciò ad incamminarsi verso il punto che aveva scorto poco prima e nel frattempo cerco nella tasca la mappa che aveva creato poco prima Yoshito. Guardò per bene il punto dove presumeva che si trovassero in quel momento, nei pressi di quello che aveva individuato Shoya poco prima all'accampamento abbandonato. Avrebbe dovuto spiegare come raggiungerli ai soccorsi il prima possibile. Poi passò al telefono satellitare, provando a mettersi in contatto con chiunque fosse in ascolto in quel momento. Trovò già salvati i numeri da contattare al suo interno, per cui si limitò a provare dal primo della lista.


    Tecniche · Equipaggiamento · Status
    Parametri
    Liv:
    4
    Exp:
    525/750
    Peso:
    0/4
    Forza:
    73
    Quirk:
    90
    Agilità:
    112+20

    Status
    Energia:
    300/300
    Status Fisico:
    Illeso
    Status Psicologico:
    Calmo
    Tecniche Usate:
    //

    Equipaggiamento
    Adaptive Suit [Costume]
    ► Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.
    Effetto: Resistenza danni lievi.
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    Buckler[Difensivo]
    ► Descrizione: un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Durata: Permanente.
    ► Peso: [1]
    Electric Booster [Supporto]
    ►Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    Effetto: [+20 in Agilità].
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.

    Tecniche
    Jigsaw Separation [Livello 2] [Costo PE 20 + 10M]
    Tecnica alla base del funzionamento del proprio quirk. Ryo decide di separare una parte del proprio corpo e di controllarla dalla mediante la propria Unicità. Nonostante ciò rimane comunque connessa al suo corpo, per cui potrà controllarla allo stesso modo in cui lo farebbe normalmente. Questa tecnica può essere attivata più volte contemporaneamente per separare diverse parti del corpo, ma il costo si moltiplica per ogni parte controllata a distanza.
    Quando una parte viene separata dal corpo principale sarà vulnerabile ai danni e non potrà infliggere danni fisici direttamente, ma potrà afferrare o spostare gli oggetti. Inoltre può procedere alla separazione di altri parti (ad esempio un occhio) per poter raccogliere informazioni ambientali.
    Costo: 20 + 10 mantenimento (+ 10 di costo aggiuntivo per ogni arto/parte del corpo aggiuntivo separato)
    Effetto: L'abilità svincola dai valori prestabiliti previsti dal regolamento per quanto riguarda la distanza percorribile dagli arti separati, ma non per quanto riguarda la possibilità di attaccare a distanza.
    Jigsaw Shot [Livello 2] [Costo PE 25]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare uno dei suoi arti verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione dell'arto verso il proprio corpo senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, se anche l'avversario riuscisse a schivare il primo colpo, potrebbe comunque essere colpito nella traiettoria di ritorno dell'arto verso il corpo originale. Mentre l'attacco è in corso, Ryo può muoversi per modificare appunto questa traiettoria di ritorno.
    Range: 3 metri
    Danno: Danni medi
    Jigsaw Speed [Livello 1] [Costo PE 15]
    Tecnica che consente a Ryo di spostarsi velocemente da un punto all'altro all'interno del raggio d'azione del quirk. Lancia infatti una parte del corpo verso il punto in cui desidera trovarsi per poi invertire le forze di attrazione/repulsione, lasciando che sia la parte separata ad attrare il resto del corpo e permettendogli di muoversi velocemente verso il punto desiderato. Questa tecnica può essere utilizzata anche per raggiungere punti sopraelevati all'interno del raggio d'azione. Attualmente la tecnica ha una portata di 2m.
    Danno/Effetto/Resistenza: + 1 agilità ogni 10 punti quirk
    Jigsaw Bull [Livello 1] [Costo PE 15]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare una parte del proprio corpo verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione del proprio corpo verso la parte lanciata senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, Ryo utilizza anche la forza di attrattazione per finire l'attacco ed è inoltre in grado di portarsi vicino al proprio bersaglio.
    Raggio: 2m
    Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi
    Jigsaw Joke [Livello 2] [Costo PE 35]
    Tecnica di separazione utilizzata in previsione di un attacco fisico ai danni di Ryo. Il ragazzo, tentando di prevedere la traiettoria dell'offensiva, separa la parte del copro che dovrebbe essere impattata, evitando così di ricevere danni fisici. Dovendo conoscere in anticipo il punto da separare, non è utilizzabile per evitare attacchi a sorpresa o in caso di finte. Inoltre, le possibilità di successo diminuiscono in base alle dimensioni dell'attacco e non ha alcun effetto contro attacchi ad ampio raggio. Inoltre, risulta inutile contro attacchi elementali o proiettili.
    La separazione avviene solo durante l'attacco nemico e termina subito dopo di esso, a meno di utilizzo di apposita tecnica per estenderne la durata.
    Resistenza: Media.



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    Yoshito Amaterasu
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    ebbene sotto la maschere le emozioni di Yoshito rimanessero celate, il ragazzo rimase -piacevolmente- sorpreso di venire a conoscenza del background di Sasaki. Nondimeno però la cosa lo fece pensare.
    Si conoscevano ormai da un paio d'anni ed erano state anche diverse l'esperienze condivise assieme al di fuori della classe, tuttavia non avevano mai avuto occasione per condividere informazioni più personali e private. Non sapevano veramente molto l'uno dell'altro se non circoscritto al contesto eroistico e scolastico; in passato c'era stata una sorta di forma di astio tra loro, una rivalità -forse-, ma adesso che la relazione tra i due aveva sviluppato toni più rilassati, non c'era stata opportunità di farsi una normale chiacchierata come amici o semplici colleghi.
    Anche con Shoya il rapporto non era troppo dissimile. I due avevano condiviso un peculiare scambio d'idee in uno dei momenti più difficili per il senpai ma, fatta eccezione per quell'evento e questa stessa esperienza, il giovane non sapeva molto dell'uomo che adesso stava chiamando capo.
    Quando avremo a termine la missione, potrei proporre di prendere qualcosa in qualche bar per scambiare due chiacchiere.
    Il ragazzo era molto fiducioso del fatto che sarebbero riusciti a portare a termine con successo l'incarico, era così sicuro di sé che stava già pensando come prendere iniziativa a missione finita.
    Tuttavia Il loro viaggio su quella montagna non era ancora terminato.
    Lascerò per dopo questi pensieri. In questo momento è necessario che mi concentri sui civili dispersi.

    Con Shoya a capitanare la spedizione e mappa ed intuito a guidarli nell'esplorazione, il gruppo ci mise un po' prima di trovare un qualcosa che li portasse ad un nuovo sviluppo. Il percorso era sconnesso e travagliato e la tenebra si faceva sempre più vicina, stavano combattendo contro un orologio invisibile e il tempo stava per scadere; ciò nonostante non potevano permettersi di perdere pazienza o concentrazione quando c'erano di mezzo delle vite, affrettarsi senza un piano o un criterio sarebbe stato solo deleterio.
    Le chiacchiere sulle organizzazioni criminali e sul come sgominarle, furono una temporanea fonte di distrazione per scaricare un po' la tensione, ma adesso dovevano riuscir a trovar qualcosa prima che si facesse sera o la situazione si sarebbe complicata.
    Giunti nello spazio roccioso ognuno prese iniziativa su come perseguire le ricerche. Yoshito in vita sua mai si sarebbe figurato ad affidarsi così tanto a strumenti così tecnologici e moderni, ma la sua fede nella propria strumentazione venne per fortuna ripagata.
    Dovrò porgere le mie scuse ed i miei ringraziamenti al reparto di sviluppo e ricerca.
    Ponderò il giovane mentre ripensava alla propria iniziale diffidenza verso la tecnologia nel suo casco.
    Rilevo delle fonti di calore in quella direzione!
    Lo disse a gran voce affinché anche gli altri sentissero le proprie parole. Ci pensò però Shoya a richiamare l'attenzione di Ryo mentre Yoshito indicava al capogruppo la direzione della rivelazione.
    Per di qua!

    Avvistarono quella che da lontano appariva come una deturpazione nel paesaggio roccioso ma, una volta giunti a destinazione, quella che pareva una semplice crepa si rivelò essere un'apertura assai più ripida e profonda. Lì, a giacere venti metri più giù sul suo fondo, c'erano i civili che avevano tanto cercato nelle ultime ore; avrebbero potuto esultare se la situazione fosse stata più lieta.
    Fu Ishida-senpai il primo a farsi avanti e contattare i civili infondo al baratro.
    A quanto pare ci sono dei feriti. Dobbiamo agire in fretta.
    Prendendo in mano le redini della situazione, il capogruppo divise fra i tre differenti compiti: mentre lui sarebbe sceso per fornire assistenza ai feriti, Ryo avrebbe chiamato i soccorsi e Yoshito avrebbe fornito al senpai il supporto necessario per tirar fuori i civili da quella situazione. Dopo un breve momento di mutua approvazione, il trio si separò e si mise subito all'opera per portare a termine il proprio incarico; prima che però gli altri due si allontanassero, Yoshito si rivolse a Shoya e gli parlò con voce ovattata attraverso il casco.
    Cercherò di fornire tutto il supporto di cui avete bisogno, ma avrò bisogno di tempo per portare a termine tutti i preparativi.
    Per quello che aveva in mente ci avrebbe messo un po' per trasmutare tutte le apparecchiature di cui avevano bisogno. Poi, si rivolse a Sasaki e gli disse con un tono che mal mascherava preoccupazione ed urgenza.
    Ryo, appena hai terminato di organizzarti con i soccorsi, ho bisogno che mi raggiungi qui perché avrò bisogno del tuo supporto. Ci fu una breve pausa e, fissando attraverso il visore il compagno negli occhi, aggiunse un Ti prego, per sembrare meno autoritario. Sapeva che il compagno odiasse esser comandato e a modo suo stava cercando di rispettarne il volere.

    Dopodiché Yoshito si mise all'opera.
    Cercò di essere il più veloce possibile ma mantenendo sempre la giusta calma e concentrazione, in quel momento ogni secondo poteva fare la differenza e la fretta era solo nemica; era necessario evitare operazioni inutili che gli avrebbero solo fatto perdere tempo. Non aveva molto su cui lavorare, c'erano principalmente rocce attorno a lui.
    Questo richiederà più tempo del previsto.
    Si abbassò e poggiò la mano sinistra al suo. Alzò la destra fino a metà del suo viso e dal palmo, rivolto verso il basso, iniziò a far uscire una corda che si arrotolò davanti ai suoi piedi; era in fibra di nylon, adatta per sollevare carichi, con un diametro di tre centimetri per un'estensione di trenta metri. Gli sarebbe servita per sollevare la barella quindi doveva essere lunga tanto quanto al baratro, più un dieci metri extra di sicurezza per fissarla e tirarla verso l'alto dall'altro capo.
    Yosh! Ed ora passiamo al prossimo.
    Perse un po' di tempo per posizionare delle pietre in un'area di mezzo metro per due, poco più grande di una barella standard, e vi poggiò poi entrambe le mani su di essa per cominciare la trasmutazione. Il passaggio tra materiali diversi e specie di grosse dimensioni, richiedeva un certo tempo; l'area da lui preparata si illuminò si una luce propria, una luce che si pareva propagarsi dalle proprie mani, e una nuova forma iniziò a consolidarsi.
    Creò una barella molto semplice, una tavola rigida di materiale plastico supportata sotto da un telaio metallico; si premunì di fornirla anche di cinghie laterali che servivano per bloccare chi sarebbe stato caricato.
    Ed ora la parte più difficile.
    Legò la corda alla barella fissandola agli angoli e creando così un sostegno a croce, ora però doveva creare un qualche tipo di supporto per calarla e sollevarla in sicurezza. Avrebbe utilizzato qualche albero se ne avesse avuta la possibilità, ma l'area in cui si trovavano n'era sprovvista e dovette improvvisare un qualcosa.

    Si tolse il casco per riprendere fiato, l'utilizzo prolungato del suo potere gli drenava le energie, ma non poteva fermarsi a riposare. Iniziò a guardarsi attorno alla ricerca di qualcosa che potesse tornargli utile. Cosa posso utilizzare come perno... Alla fine il suo calò sulla stessa roccia che aveva al suo fianco.
    Vi appoggiò le mani sopra e ripeté il fenomeno di prima. L'area toccata iniziò a brillare e la roccia iniziò ad allungarsi verso l'alto; ne aveva mutato solo la forma trasformandola in quello che sembrava un grosso palo di roccia che si estendeva dal suolo stesso. Se nel mentre Ryo lo avesse raggiunto per dargli una mano, avrebbe visto compagno corrucciato in un'espressione estremamente concentrata mentre sudava per la fatica.
    Ishida-senpai, qui è tutto pronto!
    Avrebbe gridato verso il fondo del baratro. Ci avrebbe messo tra i cinque e i dieci minuti per terminare la propria opera da quando l'altro sarebbe sceso verso il basso.
    Dopodiché avrebbe arrotolato con un doppio giro la corda attorno al palo appena creato e, lentamente, avrebbe poi calato la barella verso l'apertura e l'avrebbe fatta scendere verso il basso...

    Tecniche · Equipaggiamento · Status
    Parametri
    Liv:
    4
    Exp:
    725 / 750
    Peso:
    5 / 7
    Forza:
    085
    Quirk:
    110
    Agilità:
    110 (080+30)

    Status
    Energia:
    240 / 300
    Status Fisico:
    Illeso
    Status Psicologico:
    Carico
    Tecniche Usate:
    Hinokami (x2)

    Equipaggiamento
    ADAPTIVE SUIT [Costume]
    Adaptive_Suit-mini
    Costume personalizzato dell'eroe White Knight.
    Formato da un duplice strato protettivo, esternamente si presenza come un'armatura a placche metalliche che copre interamente il corpo, il cui design ricorda l'aspetto di un ronin ma con componenti hi-tech. Lo strato interno è formato invece da un tessuto in micro-fibre di carbonio, molto elastico e resistente, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.

    Effetto: Resistenza [Danni lievi].
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    HELMET [Accessorio costume]
    Helmet-mini
    Elmetto personalizzato dell'eroe White Knight.
    È un copricapo protettivo realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa. L'elmo si presenta con un stile più occidentale e dal design hi-tech; sulla parte alta dietro l'elmetto, fuoriesce una lunga criniera bianca il cui scopo è puramente estetico.

    Effetto: Protegge da [Danni Medi] alla testa.
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    ELECTRIC BOOSTER [Supporto]
    Electric_Booster-mini
    Stivali personalizzati dell'eroe White Knight.
    Dall'aspetto hi-tech che si sposa col resto del costume, questi stivali sono equipaggiati con degli acceleratori di velocità, montati uno per stivale, che generano calore minimo; essi donano un boost delle capacità fisiche a chi li indossa, permettendogli di eseguire degli scatti brevi e rapidi.

    Effetto: [+20 in Agilità].
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    Kusanagi no Tsurugi - WOODEN KATANA [Offensivo]
    Wooden_Katana-mini
    Una katana in legno ribattezzata da Yoshito in onore della spada leggendaria che si dicesse appartenesse alla sua casata, ormai perduta da tempo. A dispetto delle apparenze è molto resistente, ed è stata trattata in modo da poter resistere anche ai quirk che di base utilizzano il fuoco. Per spezzarla, insomma, bisogna essere eccessivamente violenti. Ovviamente è stata costruita apposta per evitare di ferire le altre persone, per questo non c'è una vera lama e può essere utilizzata senza la specializzazione in arti marziali.

    Effetto: [Danni Medi].
    Peso: [2].
    Durata: Permanente.
    RADAR [Supporto]
    Radar-mini
    Un radar in grado di identificare presenze vitali in una precisa area attorno a chi lo utilizza, è stato integrato direttamente nella visiera dell'elmetto per poter aggiungere altre funzioni.
    Il radar analizza il consumo d'ossigeno rilevando ed indicando il numero di individui e la loro posizione, seppur non la loro entità, riportando il tutto sullo "schermo" della visiera (come se fosse un interfaccia olografica) il quale non è visibile dall'esterno. Un ulteriore scanner, dotato in aggiunta di un piccolo computer, è in grado di rilevare la presenza di oggetti metallici, come un metal detector, ed è in grado di distinguere i materiali da costruzione (come lampioni o tombini) e di ignorarli. Viene riportata la situazione nei dieci metri circostanti.

    Effetto: Identifica il numero e la posizione di persone/animali/metalli presenti in un'area di dieci metri dall'utilizzatore.
    L'analisi richiede [1] turno di totale immobilità.
    Peso: [2].
    Raggio: [10] metri.
    Durata: Permanente.
    BUCKLER [Difensivo]
    Buckler-mini
    Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.

    Effetto: Protegge da [Danni Lievi] (solo armi bianche o provviste di lame).
    Peso: [1].
    Durata: Permanente.

    Tecniche
    Yoroi (鎧) [Livello 2] [35 PE]
    Yoshito ha creato questa tecnica come tributo alle grandi armature della tradizione samurai. Essa permette di creare una protezione a piastre costituita da un materiale resistente ai danni, emulando quindi la funzione di un'armatura. La protezione può essere applicata sia su una superficie o oggetto sotto forma di scudo o direttamente su se stessi o un qualcuno con cui si è in contatto fisico, creando temporaneamente uno o più pezzi di un'armatura Yoroi in base all'area da proteggere.

    Effetto: Resistenza Danni Medi.
    Tipo Tecnica: Difensiva.
    Hinokami (火の神) [Livello 2] [30 PE + 10]
    Portando la sua mano verso il suo fianco come per toccare un fodero immaginario, Yoshito evoca un'arma da taglio a corto raggio (un tessen o una katana) la cui lama è costituita da un materiale, solitamente metallico, altamente infiammabile che si incendia a contatto con l'aria. Questa tecnica è un tributo, bensì sia una blanda imitazione, alla tecnica di famiglia che porta lo stesso nome; solitamente eseguita da emitter di fuoco e che consente di incendiare la propria arma per rendere più temibili i propri attacchi.

    Effetto: Può causare Danni Medi ed Ustioni.
    Costo Mantenimento: 10 PE a turno.
    Tipo Tecnica: Offensiva Duratura.
    Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Ōdachi.
    Ōdachi (大太刀) [Livello 2] [30 PE + 10]
    Portando entrambe le mani dietro il fianco destro come per nasconderle, Yoshito materializza un'arma da taglio la cui lunghezza è celata alla vista. Il giovane samurai, continuando a generare materia all'interno dell'arma, produce una lama flessibile ed allungabile che si estende istantaneamente nella direzione in cui è puntata; mentre si allunga, la lama può essere curvata per correggerne la direzione. La tecnica permette di effettuare attacchi a sorpresa a distanza se puntata verso un nemico o, se puntata verso il pavimento o un muro, di sollevare il ragazzo dal suolo e trascinarlo in una direzione specifica, permettendogli di raggiungere un punto normalmente non raggiungibile.

    Effetto: Aumenta il raggio dell'arma e può causare Danni Medi.
    Raggio: 3 metri.
    Costo Mantenimento: 10 PE a turno.
    Tipo Tecnica: A Distanza Duratura.
    Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Hinokami (ma le fiamme si estinguono).
    Kusarigama (鎖鎌) [Livello 2] [30 PE + 10]
    Eseguendo un movimento ad arco verso l'esterno di entrambe le mani, Yoshito materializza tra le sue mani una kusarigama di colore nero. L'arma è composta da un kama, un falcetto con una lama curva lunga 60 centimetri che appare nella sua mano destra, il quale è collegato alla mano sinistra dal kusari, una resistente catena d'acciaio ad anelli che consente di aumentare la gittata dell'arma, alla cui punta è collegato un manico in acciaio come contrappeso. Ciò consente di poter gestire l'arma con maggiore libertà e di poterla recuperare una volta lanciata.
    La kusarigama può essere utilizzata in mischia per attacchi diretti a corto-medio raggio, usandola come normale arma bianca o lanciandola verso un bersaglio dal kama o dal contrappeso e recuperandola tramite la catena; in alternativa, lanciandola dal manico in acciaio alla sua estremità, può essere usata per immobilizzare un bersaglio avvolgendolo con la catena.

    Effetto: Crea un'arma per attacchi a distanza che può causare Danni Medi.
    Raggio: 3 metri.
    Costo Mantenimento: 10 PE a turno.
    Tipo Tecnica: A Distanza Duratura.
    Enmaku (煙幕) [Livello 2] [40 PE]
    Stringendo la mano in un pugno, Yoshito materializza nel suo palmo una polvere nera che può essere lancia o soffiata via direttamente nello stato particellare, o addensa in una piccola sfera del medesimo colore che esplode al contatto. Se lanciata, la sfera di polvere conflagra in una cortina di fumo nero che ricopre l'area nel punto della deflagrazione; essa può accecare gli avversari e occultare il ragazzo alla vista di quest'ultimi, rendendolo più difficile da individuare e permettendogli di celare i suoi attacchi. La polvere è formata da un composto infiammabile che, se acceso, incendia l'area di impatto e causa ustioni a coloro che si trovano nel suo raggio d'azione. La nube permane nell'area per un numero di turni pari al livello della tecnica anche dopo che è stata innescata.

    Effetto: Accecamento / Occultamento o Ustioni Medie (Se innescata).
    Raggio: 3 metri.
    Durata: 2 turni.
    Tipo Tecnica: Ad Area.
    Tōgoku chēn (投獄チェーン) [Livello 2] [30 PE]
    Dopo aver toccato un qualsiasi oggetto inorganico, Yoshito lo infonde di energia per scatenare un processo di trasmutazione. L'oggetto muterà temporaneamente in un dispositivo dotato di un sistema ad eiezione a molla, simile a quello presente all'interno delle Wide Arrow, che sparerà una serie di catene d'acciaio che si avvolgeranno attorno al bersaglio più prossimo per limitarne i movimenti. Tuttavia Il processo di trasformazione può essere anche ritardato: dopo aver caricato l'oggetto, esso può essere usato innescato in un secondo momento grazie ad un sistema puramente meccanico (con cavi) o elettrico (sensori) funzionando come una sorta di mina di prossimità. Questo può permettere quindi di piazzare delle trappole che possono essere esplose solo nel momento del bisogno.

    Effetto: Blocca un bersaglio limitandone i movimenti per 1 Turno.
    Costo Extra: +1 Batteria se la trappola è elettrica.
    Tipo Tecnica: Di Blocco.

    Abilità
    FUKUSEI (複製, Replication)
    Yoshito è capace di creare e/o replicare gli oggetti ed i meccanismi complessi con cui entra in contatto o di cui già conosce struttura e funzionamento. La complessità di queste creazioni è tuttavia direttamente proporzionale all'energia impiegata per la loro manifestazione: più è elaborato il sistema da replicare e maggiori saranno le energie richieste così come i tempi di realizzazione.
    Ci son dei limiti in ciò che può creare. Non è possibile replicare sistemi organici ed inoltre, anche se il ragazzo crea una copia carbone di un sistema complesso, le sue conoscenze si limiteranno al funzionamento prettamente meccanico della creazione; anche se è in grado di usare un oggetto, non gli sarà possibile comprendere gli automatismi dettati da regole non fisiche e materiali, come software o altri tipi di sistemi informatici e simili.
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    Ricordo che faceva male. Guardarla stare male.

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    SHOYA ISHIDA
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    « O muori da Eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo »

    Pronto, Ishida-san è lei?
    all’altro capo della cornetta rispose un uomo con la voce stanca e rauca, era il capo della polizia che il trio di eroi aveva incontrato la mattina stessa. l’anziano era rimasto vigile tutto quel tempo pronto a rispondere immediatamente non appena il numero del telefono satellitare si fosse palesato sul display.
    Siamo pronti a mandare l’aereo, resti in linea che recuperiamo la posizione GPS nel frattempo ci descriva dove vi trovate, qualsiasi dettaglio può essere utile per raggiungervi il più breve tempo possibile!
    si avviò una conversazione tra il commissario di polizia e Ryo, il quale aveva il compito di essere il più preciso possibile nell’individuare una buona zona d’atterraggio, altrimenti non ce l’avrebbero mai fatta a riportare a casa i dispersi.

    Non appena Shoya finì di enunciare il piano d’azione i due tirocinanti si misero subito all’opera senza muovere alcuna obiezione, ormai si era instaurata una profonda fiducia tra di loro, ma soprattutto i due sembravano aver sviluppato un’alta considerazione nei piani del loro senpai.
    L’eroe non aveva accumulato poi così tanta esperienza in salvataggi, nè tantomeno il suo Quirk si prestasse a questo genere di pratica, però per sua indole non si sarebbe mai tirato indietro davanti ad un obiettivo da portare a termine e in questo specifico caso lasciò a Yoshito l’arduo compito di creare le strutture necessarie per tirare fuori uno alla volta i dispersi. Fu fondamentale mettersi da parte e lasciare agire il giovane tirocinante in maniera indipendente, non c’era molto che potesse fare per lui se non dargli piena fiducia. stessa cosa ovviamente per Ryo, dovette lasciare che fosse lui a gestire la chiamata ai soccorsi, ne sarebbe stato in grado? beh sperava vivamente di sì, altrimenti non sarebbe andata a finire bene per i feriti.
    forse per la prima volta Shoya stava affidando l’esito della missione anche ai due tirocinanti, cosa che aveva praticamente evitato fino ad esso, nonostante li avesse fatto agire era sempre lì presente e pronto ad intervenire in caso di necessità. adesso non più.
    A lavoro! mettetecela tutta!
    disse con energia per infondere carica al gruppo. l’adrenalina nel corpo di Shoya divenne sempre più presente e percepì la temperatura del corpo alzarsi con un incremento di sudorazione, l’aria attorno all’eroe divenne più rarefatta, tesa, come se da un momento all’altro stesse per esplodere una bomba; questo non era altro che l’effetto dell’attivazione del Quirk Ionization, l’energia elettromagnetica presente nell’aria venne assorbita in un istante dal corpo dell’eroe dai capelli neri e per qualche secondo fu come un blackout, lo spettro di energia della luce visibile fu trasformato in surplus energetico per il corpo di Shoya che istantaneamente ricevette un powerup delle sue funzioni. sotto la tuta indossava la sua suit da eroe Full Dive creata appositamente per incanalare il quirk in ogni punto, si potè notare come emanasse una luce violacea abbastanza evidente.
    Con uno scatto fulmineo raggiunse il bordo del crepaccio, poi iniziò a calarsi giù come uno scalatore professionista.
    in verità la strategia di Shoya fu quella di scavarsi lui stesso gli appigli nella roccia, grazie al suo quirk rilasciando un pò di quell’energia accumulata gli fu facile disgregare la roccia tanto da riuscire ad appoggiare mani e piedi senza perdere troppo tempo a guardarsi giù in cerca di appigli sporgenti o altro. la parete era abbastanza ripida e impervia, ma presentava dei punti dove probabilmente gli escursionisti stessi si erano arrampicati per scendere lì sotto, non era credibile che fossero caduti all’interno, beh lo avrebbe scoperto presto.
    la discesa non sarebbe durata che qualche minuto, poi Shoya si sarebbe trovato faccia a faccia con i tre sconosciuti: si piombò immediatamente sul ferito grave, quello sdraiato, aveva entrambe le gambe rotte e sembrava aver perso un pò di sangue; i lembi utilizzati per stringere erano ormai zuppi, andavano cambiati immediatamente. così Shoya mise subito mano allo zaino da trekking che si era portato con sè, dentro aveva un piccolo kit di garze per il primo soccorso. fortunatamente l’uomo era svenuto per cui non poteva sentire dolore, così l’eroe poté operare questo cambio garze nel minor tempo possibile.
    nel frattempo, Yoshito in qualche modo iniziò a far calare una barella nuova di zecca.
    Carico il ferito più grave, fammi sapere se ce la fai da solo altrimenti aspettiamo che arrivi Ryo!
    urlò Shoya dal fondo del baratro. non aveva dubbi che Yoshito potesse farcela, però era meglio che fosse sicuro delle sue forze.
    Lascio a voi la gestione lì su, io aspetterò qui e metterò in sicurezza uno alla volta i feriti.
    aggiunse subito dopo.
    consapevole di non potersi sdoppiare avrebbe lasciato che i due tirocinanti gestissero al meglio i feriti una volta usciti fuori dal varco, andavano adagiati sul terreno in un punto possibilmente piano e facendo molta attenzione a come si muovevano. difficilmente Yoshito avrebbe potuto generare un’altra barella per cui il trasporto sarebbe avvenuto con la stessa.
    Gra…zie… siamo stati… incoscienti
    con una voce flebile l’escursionista sveglio parlò.
    risparmi il fiato per quando saremo in ospedale, adesso faccia il possibile per restare vivo.
    rispose con severità Shoya, non voleva di certo che gli morisse un obiettivo proprio davanti ai suoi occhi quando mancava così poco alla fine della missione.
    di volta in volta il suo compito sarebbe stato quello di fornire la medicazione di primo soccorso e di legare sulla barella il ferito. l’escursionista più grave fu sufficiente ribendare le ferite per evitare che morisse dissanguato. il secondo escursionista non aveva nulla di rotto, ma era svenuto probabilmente per la stanchezza per cui cercò di fargli bere un pò d’acqua imbevendo uno straccio e bagnandogli le labbra poco alla volta. l’ultimo era sveglio, respirava a fatica, aveva un braccio rotto e necessitava di essere bendato e disinfettato, con molta probabilità lui si era occupato degli altri ma nessuno si era occupato di lui.
    Nel mentre di tutto questo Shoya sperava davvero che i due lì sopra se la stessero cavando bene, non avrebbe accettato nessuna scusa.

    - Status:
    //
    - Equip:
    Full Dive (Quirk - Media)
    Ion Pylon
    Maschera Antigas (3 su 3)
    - Abilità:
    Semiconductor
    - Specializzazioni:
    SpecializzazioneNarrativa:
    DETECTIVE [A]
    SpecializzazioneLaboratorio:
    QUIRK [A]
    - Tecniche Usate:
    //
    Scheda | Forza: 32 | Quirk: 500 | Agilità: 493 | Energia: 1050

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    Yuuei Student
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    Ryo Sasaki
    17 Y/o · Hero · Lifeline · Scheda · Cronologia
    Ryo si stava per dirigere verso il punto che aveva designato per i soccorsi, quando Yoshito gli porse la sua richiesta. Il modo con cui gliela pose non poté non farlo sorridere, anche se solo per un istante data la concitazione del momento. Doveva essergli tornarto alla mente l'allenamento con Darius quando gli aveva ripetuto più volte di evitare di dargli ordini.
    Le pregherie sono riservate agli dei, Yoshito-kun. Si voltò, cercando con lo sguardo la sua meta. Se mi chiedi le cose per favore, è impossibile che non ti dia una mano.

    La voce che rispose al telefono era quella dell'ufficiale che avevano incontrato all'inizio davanti alla stazione del paese. Era evidente che si aspettava di parlare con Shoya, per cui Ryo avrebbe dovuto cominciare a presentare sé stesso e poi come richiesto spiegare come meglio possibile la posizione dei feriti. Cercò di fare del suo meglio, nonostante la voce affannata per la fatica di muoversi quanto più velocemente possibile ed a dispetto di quella accumulata durante la giornata.
    Qui Breakdown, dell'ufficio eroi di Lifeline. Vi comunico che siamo riusciti ad individuare i civili dispersi. Nel frattempo, era praticamente arrivato nel punto in cui presupponeva sarebbero potuti atterrare con abbastanza facilità. I civili sono vivi, ma sono caduti dentro un crepaccio e presentano diverse ferite che possono ostacolargli i movimenti. In particolare uno di loro sembra molto grave, per cui servirà prestargli il miglior primo soccorso disponibile. Ishida e White Knight stanno provvedendo ad estarli in questo momento. Si concesse un attimo di pausa per riprendere fiato, in modo da poter continuare con maggior chiarezza. Partendo dal sentiero di partenza, abbiamo aggirato la montagna ad Est e raggiunto un punto privo di alberi che presenta diversi crepacci, visibile anche dalla mappa fornita. A quel punto, le cose più urgenti erano state indicate e poté un attimo stabilizzare il proprio respiro. Per favore, avvisatemi appena avete registrato le mie coordinate attuali, così potrò tornare indietro a fornire ulteriore supporto.

    Una volta ricevuta conferma da parte della polizia di aver registrato la loro posizione ed avere chiara la situazione, Ryo si sarebbe precipitato nel tornare indietro. Perse qualche minuto in più in questo caso, dato che comunque ormai, con la poca luce rimasta, la visibilità risultava ridotta ed il rischio di mettere un piede in fallo, diventando lui stesso la persona da soccorrere, non sarebbe stata così remota.
    Se dovessi farmi male proprio adesso, mi toccherebbe poi ascoltare un'altra paternale da Ishida senpai... Senza contare su chissà che antica lezione sulla prudenza di qualche guerriero antico da parte di Yoshi! Oltre al danno ci sarebbe pure la beffa.
    Ritornato al punto dell'incidente, trovò Yoshito alle prese con la barella con cui avrebbero potuto far risalire i civili.
    Ohi Yoshi, avevi bisogno di una mano giusto? La barella che aveva creato faceva al caso loro, ma da solo dubitava che il biondo sarebbe riuscito a tirarli tutti e tre senza che questi si facessero male lungo le pareti del crepaccio. Lascia che accompagni il tragitto della barella con questo... Alzò il suo braccio destro, quello armato di scudo. Frapponendolo tra loro e la parete dovrei poter evitare che loro o la barella subiscano dei danni, no? In alternativa, dimmi pure cosa vuoi che faccia.
    Messosi a disposizione di Yoshito, Ryo avrebbe seguito le sue direttive per trarre in salvo i civili. Una volta riportati su, la sua priorità sarebbe stato di mettere i civili in una posizione comoda, dove potevano aspettare senza che rischiassero di peggiorare la situazione. L'operazione più delicata sarebbe in realtà stata dover liberare la barella da riutilizzare, adagiando da un altra parte il civile. Se non fossero stati in due, Ryo dubitava sarebbero riuscire ad avere i riguardi necessari per una persona ferita.
    Certo che... questo non assomiglia per niente a quello che fanno gli eroi in televisione... Ora capisco cosa provano mamma e papà quando guardano i polizieschi.



    Tecniche · Equipaggiamento · Status
    Parametri
    Liv:
    4
    Exp:
    525/750
    Peso:
    0/4
    Forza:
    73
    Quirk:
    90
    Agilità:
    112+20

    Status
    Energia:
    300/300
    Status Fisico:
    Illeso
    Status Psicologico:
    Calmo
    Tecniche Usate:
    //

    Equipaggiamento
    Adaptive Suit [Costume]
    ► Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.
    Effetto: Resistenza danni lievi.
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    Buckler[Difensivo]
    ► Descrizione: un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Durata: Permanente.
    ► Peso: [1]
    Electric Booster [Supporto]
    ►Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    Effetto: [+20 in Agilità].
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.

    Tecniche
    Jigsaw Separation [Livello 2] [Costo PE 20 + 10M]
    Tecnica alla base del funzionamento del proprio quirk. Ryo decide di separare una parte del proprio corpo e di controllarla dalla mediante la propria Unicità. Nonostante ciò rimane comunque connessa al suo corpo, per cui potrà controllarla allo stesso modo in cui lo farebbe normalmente. Questa tecnica può essere attivata più volte contemporaneamente per separare diverse parti del corpo, ma il costo si moltiplica per ogni parte controllata a distanza.
    Quando una parte viene separata dal corpo principale sarà vulnerabile ai danni e non potrà infliggere danni fisici direttamente, ma potrà afferrare o spostare gli oggetti. Inoltre può procedere alla separazione di altri parti (ad esempio un occhio) per poter raccogliere informazioni ambientali.
    Costo: 20 + 10 mantenimento (+ 10 di costo aggiuntivo per ogni arto/parte del corpo aggiuntivo separato)
    Effetto: L'abilità svincola dai valori prestabiliti previsti dal regolamento per quanto riguarda la distanza percorribile dagli arti separati, ma non per quanto riguarda la possibilità di attaccare a distanza.
    Jigsaw Shot [Livello 2] [Costo PE 25]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare uno dei suoi arti verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione dell'arto verso il proprio corpo senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, se anche l'avversario riuscisse a schivare il primo colpo, potrebbe comunque essere colpito nella traiettoria di ritorno dell'arto verso il corpo originale. Mentre l'attacco è in corso, Ryo può muoversi per modificare appunto questa traiettoria di ritorno.
    Range: 3 metri
    Danno: Danni medi
    Jigsaw Speed [Livello 1] [Costo PE 15]
    Tecnica che consente a Ryo di spostarsi velocemente da un punto all'altro all'interno del raggio d'azione del quirk. Lancia infatti una parte del corpo verso il punto in cui desidera trovarsi per poi invertire le forze di attrazione/repulsione, lasciando che sia la parte separata ad attrare il resto del corpo e permettendogli di muoversi velocemente verso il punto desiderato. Questa tecnica può essere utilizzata anche per raggiungere punti sopraelevati all'interno del raggio d'azione. Attualmente la tecnica ha una portata di 2m.
    Danno/Effetto/Resistenza: + 1 agilità ogni 10 punti quirk
    Jigsaw Bull [Livello 1] [Costo PE 15]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare una parte del proprio corpo verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione del proprio corpo verso la parte lanciata senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, Ryo utilizza anche la forza di attrattazione per finire l'attacco ed è inoltre in grado di portarsi vicino al proprio bersaglio.
    Raggio: 2m
    Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi
    Jigsaw Joke [Livello 2] [Costo PE 35]
    Tecnica di separazione utilizzata in previsione di un attacco fisico ai danni di Ryo. Il ragazzo, tentando di prevedere la traiettoria dell'offensiva, separa la parte del copro che dovrebbe essere impattata, evitando così di ricevere danni fisici. Dovendo conoscere in anticipo il punto da separare, non è utilizzabile per evitare attacchi a sorpresa o in caso di finte. Inoltre, le possibilità di successo diminuiscono in base alle dimensioni dell'attacco e non ha alcun effetto contro attacchi ad ampio raggio. Inoltre, risulta inutile contro attacchi elementali o proiettili.
    La separazione avviene solo durante l'attacco nemico e termina subito dopo di esso, a meno di utilizzo di apposita tecnica per estenderne la durata.
    Resistenza: Media.



    © ReЙ
     
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    Yoshito Amaterasu
    17 Y/o · Hero· Lifeline · Scheda · Cronologia · Art
    E
    ra indaffarato con gli ultimi preparativi quando udì la voce del senpai risalire come un eco dall'interno del crepaccio. Lasciò per un attimo la corda da lui stesso generata vicino alla barella e si affacciò sul bordo del baratro facendo attenzione a non divenir anche lui qualcuno che doveva esser salvato.
    Sebbene sia fiducioso delle mie capacità... Rispose. Penso che per salvaguardare la salute dei feriti sia meglio aspettare Sasaki-san prima di procedere col recupero. Suppongo che in questo momento debba aver terminato con la sua missione e a breve raggiungerà a questa posizione.
    Nei momenti che seguirono l'attesa di Ryo, riuscì a terminare tutto ciò che aveva lasciato in sospeso; fissò la corda ai sostegni e alla barella e quando il compagno si riunì a lui, avrebbe trovato tutto pronto per proseguire con il rercupero dei civili.
    Ryo-kun! Esclamò quando vide il compagno. Son davver lieto di averti qui con noi in questo momento. Mentre parlava iniziò a srotolare il restante della corda pronto a tirarla. Capiti proprio al momento giusto. Stiamo per procedere al salvataggio del primo civile.
    Yoshito era sì più agitato nella parlata per via della stanchezza e della situazione, tuttavia il suo tono era sempre gioviale da sotto la maschera, probabilmente col suo solito sorriso stampato in volto. Il prendere tutto con gioia non era un sinonimo di allegria, lo faceva per rassicurare chi aveva attorno o per lo questo gl'era stato insegnato.
    Perfetto Ryo, procedi pure. Ascoltò la proposta del compagno ed acconsentì senza far storie. Ti ringrazio profondamente. In questo momento ogni aiuto è fondamentale.
    Yoshito stava prendendo molto seriamente tutta quella storia. Si sentiva un po' agitato in merito, dopotutto era il suo primo vero salvataggio; aveva già avuto esperienza in passato all'aeroporto di Haneda, ma i soccorsi quella volta furono infine perseguiti dalle forze dell'ordine, questa volta invece era lui ad essere in prima linea.
    Devo far ogni cosa in mio potere per salvare queste persone. Non è concesso errore in questa situazione.
    Nonostante mantenesse ottimismo e fiducia in sé stesso e nei propri compagni, non riuscì a non pensare agli insegnamenti del padre in quel momento.
    Ogni errore prima di esserlo è stata una scelta.
    Glielo ripeteva spessa durante gli allenamenti, quindi il ragazzo ben sapeva che se qualcosa fosse andato storto, non ci sarebbe stato nessuno a cui dar la colpa se non a sé stesso.
    Ok, Ishida-senpai. Stiamo mandando giù la barella!
    Con l'aiuto di Ryo al suo seguito, i ragazzi calarono nel baratro quella tavola facendo attenzione a non danneggiarla nel processo. Mentre Breakdown la guidava e si assicurasse che non dondolasse sbattendo sulle pareti di pietra del crepaccio, White Knight calava lentamente la corda preoccupandosi di non farla scendere troppo velocemente.
    Una volta che la barella avesse raggiunto il fondo, sarebbe toccato a Shoya occuparsi del resto; avrebbe potuto usare le cinghie con cui era stata equipaggiata da Yoshito, per fissare saldamente il primo civile su di essa. Dopodiché, una volta d'essersi assicurati d'aver ricevuto il segnale, i ragazzi avrebbe tirato su il ferito con cautela. Era adesso che iniziava la parte più difficile.
    Oss... Oss... Osu!
    Scandendo ad alta voce l'urlo che usavano durante gli allenamento, il ragazzo lo usò per dare il ritmo mentre tiravano su la corda. Uno strattone alla volta, avrebbero portato sempre più su la persona su quella barella.
    Sai Ryo-kun... Disse all'improvviso Yoshito al compagno mentre senza smettere di tirare. Per qualche motivo questa situazione mi sta facendo venir in mente la Soran Bushi! Ahaha-ha! Disse ridacchiando.
    Era un qualcosa di probabilmente fuori luogo, ma lo fece per alleggerire la situazione e allentare la fatica.
    O~SU!
    Avrebbe gridato una volta che la barella fosse giunta a destinazione, lasciando il compito all'altro di trascinarla sul saldo suolo mentre lui avrebbe tenuto in tensione la corda. Se tutto fosse andato bene, avrebbe soccorso il civile adagiandolo su lenzuolo trasmutato dal ragazzo partendo da alcune erbacce; dopodiché, messo al sicuro il ferito, avrebbe ripetuto la sequenza anche per tutti gli altri.
    Bensì vi fosse il caso a nascondergli il volto, Yoshito era un po' provato da tutto quello sforzo; più che l'attività fisica di per sé era l'uso prolungato del potere che lo stava un po' debilitando. Tuttavia il suo corpo era forte, s'era allenato proprio per questo.
    Non permetterò alla fatica di metter al repentaglio delle vite!

    Tecniche · Equipaggiamento · Status
    Parametri
    Liv:
    4
    Exp:
    725 / 750
    Peso:
    5 / 7
    Forza:
    085
    Quirk:
    110
    Agilità:
    110 (080+30)

    Status
    Energia:
    240 / 300
    Status Fisico:
    Illeso
    Status Psicologico:
    Carico
    Tecniche Usate:
    Hinokami (x2)

    Equipaggiamento
    ADAPTIVE SUIT [Costume]
    Adaptive_Suit-mini
    Costume personalizzato dell'eroe White Knight.
    Formato da un duplice strato protettivo, esternamente si presenza come un'armatura a placche metalliche che copre interamente il corpo, il cui design ricorda l'aspetto di un ronin ma con componenti hi-tech. Lo strato interno è formato invece da un tessuto in micro-fibre di carbonio, molto elastico e resistente, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.

    Effetto: Resistenza [Danni lievi].
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    HELMET [Accessorio costume]
    Helmet-mini
    Elmetto personalizzato dell'eroe White Knight.
    È un copricapo protettivo realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa. L'elmo si presenta con un stile più occidentale e dal design hi-tech; sulla parte alta dietro l'elmetto, fuoriesce una lunga criniera bianca il cui scopo è puramente estetico.

    Effetto: Protegge da [Danni Medi] alla testa.
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    ELECTRIC BOOSTER [Supporto]
    Electric_Booster-mini
    Stivali personalizzati dell'eroe White Knight.
    Dall'aspetto hi-tech che si sposa col resto del costume, questi stivali sono equipaggiati con degli acceleratori di velocità, montati uno per stivale, che generano calore minimo; essi donano un boost delle capacità fisiche a chi li indossa, permettendogli di eseguire degli scatti brevi e rapidi.

    Effetto: [+20 in Agilità].
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    Kusanagi no Tsurugi - WOODEN KATANA [Offensivo]
    Wooden_Katana-mini
    Una katana in legno ribattezzata da Yoshito in onore della spada leggendaria che si dicesse appartenesse alla sua casata, ormai perduta da tempo. A dispetto delle apparenze è molto resistente, ed è stata trattata in modo da poter resistere anche ai quirk che di base utilizzano il fuoco. Per spezzarla, insomma, bisogna essere eccessivamente violenti. Ovviamente è stata costruita apposta per evitare di ferire le altre persone, per questo non c'è una vera lama e può essere utilizzata senza la specializzazione in arti marziali.

    Effetto: [Danni Medi].
    Peso: [2].
    Durata: Permanente.
    RADAR [Supporto]
    Radar-mini
    Un radar in grado di identificare presenze vitali in una precisa area attorno a chi lo utilizza, è stato integrato direttamente nella visiera dell'elmetto per poter aggiungere altre funzioni.
    Il radar analizza il consumo d'ossigeno rilevando ed indicando il numero di individui e la loro posizione, seppur non la loro entità, riportando il tutto sullo "schermo" della visiera (come se fosse un interfaccia olografica) il quale non è visibile dall'esterno. Un ulteriore scanner, dotato in aggiunta di un piccolo computer, è in grado di rilevare la presenza di oggetti metallici, come un metal detector, ed è in grado di distinguere i materiali da costruzione (come lampioni o tombini) e di ignorarli. Viene riportata la situazione nei dieci metri circostanti.

    Effetto: Identifica il numero e la posizione di persone/animali/metalli presenti in un'area di dieci metri dall'utilizzatore.
    L'analisi richiede [1] turno di totale immobilità.
    Peso: [2].
    Raggio: [10] metri.
    Durata: Permanente.
    BUCKLER [Difensivo]
    Buckler-mini
    Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.

    Effetto: Protegge da [Danni Lievi] (solo armi bianche o provviste di lame).
    Peso: [1].
    Durata: Permanente.

    Tecniche
    Yoroi (鎧) [Livello 2] [35 PE]
    Yoshito ha creato questa tecnica come tributo alle grandi armature della tradizione samurai. Essa permette di creare una protezione a piastre costituita da un materiale resistente ai danni, emulando quindi la funzione di un'armatura. La protezione può essere applicata sia su una superficie o oggetto sotto forma di scudo o direttamente su se stessi o un qualcuno con cui si è in contatto fisico, creando temporaneamente uno o più pezzi di un'armatura Yoroi in base all'area da proteggere.

    Effetto: Resistenza Danni Medi.
    Tipo Tecnica: Difensiva.
    Hinokami (火の神) [Livello 2] [30 PE + 10]
    Portando la sua mano verso il suo fianco come per toccare un fodero immaginario, Yoshito evoca un'arma da taglio a corto raggio (un tessen o una katana) la cui lama è costituita da un materiale, solitamente metallico, altamente infiammabile che si incendia a contatto con l'aria. Questa tecnica è un tributo, bensì sia una blanda imitazione, alla tecnica di famiglia che porta lo stesso nome; solitamente eseguita da emitter di fuoco e che consente di incendiare la propria arma per rendere più temibili i propri attacchi.

    Effetto: Può causare Danni Medi ed Ustioni.
    Costo Mantenimento: 10 PE a turno.
    Tipo Tecnica: Offensiva Duratura.
    Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Ōdachi.
    Ōdachi (大太刀) [Livello 2] [30 PE + 10]
    Portando entrambe le mani dietro il fianco destro come per nasconderle, Yoshito materializza un'arma da taglio la cui lunghezza è celata alla vista. Il giovane samurai, continuando a generare materia all'interno dell'arma, produce una lama flessibile ed allungabile che si estende istantaneamente nella direzione in cui è puntata; mentre si allunga, la lama può essere curvata per correggerne la direzione. La tecnica permette di effettuare attacchi a sorpresa a distanza se puntata verso un nemico o, se puntata verso il pavimento o un muro, di sollevare il ragazzo dal suolo e trascinarlo in una direzione specifica, permettendogli di raggiungere un punto normalmente non raggiungibile.

    Effetto: Aumenta il raggio dell'arma e può causare Danni Medi.
    Raggio: 3 metri.
    Costo Mantenimento: 10 PE a turno.
    Tipo Tecnica: A Distanza Duratura.
    Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Hinokami (ma le fiamme si estinguono).
    Kusarigama (鎖鎌) [Livello 2] [30 PE + 10]
    Eseguendo un movimento ad arco verso l'esterno di entrambe le mani, Yoshito materializza tra le sue mani una kusarigama di colore nero. L'arma è composta da un kama, un falcetto con una lama curva lunga 60 centimetri che appare nella sua mano destra, il quale è collegato alla mano sinistra dal kusari, una resistente catena d'acciaio ad anelli che consente di aumentare la gittata dell'arma, alla cui punta è collegato un manico in acciaio come contrappeso. Ciò consente di poter gestire l'arma con maggiore libertà e di poterla recuperare una volta lanciata.
    La kusarigama può essere utilizzata in mischia per attacchi diretti a corto-medio raggio, usandola come normale arma bianca o lanciandola verso un bersaglio dal kama o dal contrappeso e recuperandola tramite la catena; in alternativa, lanciandola dal manico in acciaio alla sua estremità, può essere usata per immobilizzare un bersaglio avvolgendolo con la catena.

    Effetto: Crea un'arma per attacchi a distanza che può causare Danni Medi.
    Raggio: 3 metri.
    Costo Mantenimento: 10 PE a turno.
    Tipo Tecnica: A Distanza Duratura.
    Enmaku (煙幕) [Livello 2] [40 PE]
    Stringendo la mano in un pugno, Yoshito materializza nel suo palmo una polvere nera che può essere lancia o soffiata via direttamente nello stato particellare, o addensa in una piccola sfera del medesimo colore che esplode al contatto. Se lanciata, la sfera di polvere conflagra in una cortina di fumo nero che ricopre l'area nel punto della deflagrazione; essa può accecare gli avversari e occultare il ragazzo alla vista di quest'ultimi, rendendolo più difficile da individuare e permettendogli di celare i suoi attacchi. La polvere è formata da un composto infiammabile che, se acceso, incendia l'area di impatto e causa ustioni a coloro che si trovano nel suo raggio d'azione. La nube permane nell'area per un numero di turni pari al livello della tecnica anche dopo che è stata innescata.

    Effetto: Accecamento / Occultamento o Ustioni Medie (Se innescata).
    Raggio: 3 metri.
    Durata: 2 turni.
    Tipo Tecnica: Ad Area.
    Tōgoku chēn (投獄チェーン) [Livello 2] [30 PE]
    Dopo aver toccato un qualsiasi oggetto inorganico, Yoshito lo infonde di energia per scatenare un processo di trasmutazione. L'oggetto muterà temporaneamente in un dispositivo dotato di un sistema ad eiezione a molla, simile a quello presente all'interno delle Wide Arrow, che sparerà una serie di catene d'acciaio che si avvolgeranno attorno al bersaglio più prossimo per limitarne i movimenti. Tuttavia Il processo di trasformazione può essere anche ritardato: dopo aver caricato l'oggetto, esso può essere usato innescato in un secondo momento grazie ad un sistema puramente meccanico (con cavi) o elettrico (sensori) funzionando come una sorta di mina di prossimità. Questo può permettere quindi di piazzare delle trappole che possono essere esplose solo nel momento del bisogno.

    Effetto: Blocca un bersaglio limitandone i movimenti per 1 Turno.
    Costo Extra: +1 Batteria se la trappola è elettrica.
    Tipo Tecnica: Di Blocco.

    Abilità
    FUKUSEI (複製, Replication)
    Yoshito è capace di creare e/o replicare gli oggetti ed i meccanismi complessi con cui entra in contatto o di cui già conosce struttura e funzionamento. La complessità di queste creazioni è tuttavia direttamente proporzionale all'energia impiegata per la loro manifestazione: più è elaborato il sistema da replicare e maggiori saranno le energie richieste così come i tempi di realizzazione.
    Ci son dei limiti in ciò che può creare. Non è possibile replicare sistemi organici ed inoltre, anche se il ragazzo crea una copia carbone di un sistema complesso, le sue conoscenze si limiteranno al funzionamento prettamente meccanico della creazione; anche se è in grado di usare un oggetto, non gli sarà possibile comprendere gli automatismi dettati da regole non fisiche e materiali, come software o altri tipi di sistemi informatici e simili.
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    Ricordo che faceva male. Guardarla stare male.

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    SHOYA ISHIDA
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    « O muori da Eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo »

    Ryo aveva individuato una zona abbastanza agevole per l’atterraggio di un elicottero e fu anche bravo nel mantenere la calma nel dare indicazioni su dove si trovassero.
    Ricevuto Breakdown, tra venti minuti massimo mezz’ora siamo da voi, abbiamo le coordinate. la prego di tenere il telefono con sè perchè potremmo rimetterci in contatto. chiudo.
    la polizia non aggiunse altro, adesso non restava che aspettare, probabilmente sarebbero arrivati quando già era buio per cui bisognava necessariamente iniziare a pensare anche ad un fuoco per scaldare gli escursionisti e per segnalare la loro presenza.

    Shoya aveva appena finito di imbragare l’uomo maggiormente ferito quando si accorso che assieme alla barella vi era un braccio fluttuante, era Ryo che doveva aver concluso le comunicazioni con la polizia e aveva deciso che il suo Quirk potesse aiutare il trasporto dei feriti evitando che la struttura si muovesse troppo vicino alle pareti rocciose.
    Tirate su! Tiate su! Il primo ha entrambe le gambe rotte, fate attenzione!
    urlò a squarciagola per avvisare i due tirocinanti della situazione grave in cui versava il primo escursionista. mentre aspettava la barella l’eroe si sarebbe fiondato nel soccorrere il secondo malcapitato, era svenuto, disidratato e con la temperatura corporea molto bassa. oltre a dargli da bere bagnandogli le labbra decise di dargli la sua felpa, lo avvolse meglio che potè e attese la barella eseguendo le stesse operazioni di prima.
    Tirate su! c’è bisogno del fuoco, la loro temperatura è dannatamente bassa!
    urlava istruzioni dal fondo del crepaccio ma non era sicuro che i due avrebbero potuto provvedere a tutte queste cose contemporaneamente, Yoshito stava utilizzando tutte le energie per tirare su i feriti e per generare strutture di primo soccorso, Ryo aveva un braccio distaccato che serviva a supportare il suo compagno di tirocinio.
    Le tenebre giunsero inesorabili, adesso non si vedeva ad un palmo della mano, almeno lì sotto e mancava l’ultimo dei feriti, quello ancora sveglio con il braccio rotto. mentre Shoya cercava di medicarlo nel miglior modo possibile ma con evidente difficoltà, l’uomo parlò flebilmente.
    Ho un ultimo bengala… nello zaino… tasca a destra…
    Shoya non se lo fece ripetere due volte, allungò le mani verso lo zaino e trovò subito il bengala, ora non restava altro che accenderlo e fortunatamente il suo Quirk gli permetteva di farlo. dosando l’energia necessaria Shoya attivò una micro scintilla che accese la torcia luminosa e fu fondamentale per poter continuare le operazioni di soccorso. era evidente che gli escursionisti erano esperti e che doveva essere successo qualcosa di grave perchè finissero in questa situazione.
    una volta arrivata la barella Shoya diede l’ultimo comando.
    In arrivo un braccio rotto! arrivo su immediatamente per il fuoco!
    la temperatura era drasticamente scesa e forse i malcapitati non sarebbero sopravvissuti ulteriormente senza una fonte di calore, Ryo e Yoshito con molta probabilità erano completamente focalizzati nel portare in salvo le tre persone, non potevano fare altrimenti, anche al buio la loro priorità sarebbe stata quella. fortunatamente fuori dal crepaccio la luce residua persisteva ancora, giusto quel poco per vedere a pochi centimetri. Shoya con grande sforzo utilizzò il suo quirk per scalare velocemente la perete rocciosa usando la mano destra e il braccio destro come primario perno, mentre nella mano sinistra teneva ben saldo il bengala e utilizzava il braccio per tenersi in equilibrio. pochi istanti e arrivò in cima, lasciò il bengala vicino ai tirocinanti, sarebbe servito più a loro.
    Bene così! non molliamo proprio ora, occupiamoci delle fratture e teniamo al caldo l’escursionista svenuto, ha la temperatura bassissima! io corro a prendere qualche legno per fare del fuoco.
    l’energia fluiva ancora copiosa all’interno del suo corpo, la tuta Full Dive iniziò a pulsare di un viola acceso, la manifestazione del quirk del Pro-Hero era evidente, scattò rapidissimo verso il bosco da cui erano arrivati. ripercorse i suoi passi così da evitare di ricadere in qualche voragine. trovò un pò di legna secca nel sottobosco, l’afferrò e tornò dai Yoshito e Ryo a grande velocità. poggiò la legna a terra e compì la stessa azione di prima per accendere il bengala. la legna prese fuoco e Shoya tirò un sospiro di sollievo riprendendo a respirare regolarmente, era come se per la tensione e la concentrazione avesse trattenuto il fiato per tutto quel tempo. non sentiva per nulla fredda perchè il suo corpo era completamente riscaldato dall’energia della tuta e dalla fatica di tutti quei movimenti.
    in lontananza un rumore di elicottero.
    Teniamo duro ragazzi, manca poco! come stanno i nostri escursionisti? fatemi un resoconto… per favore.
    Finalmente un pò di gentilezza, strano vero? non era proprio da lui chiedere per favore o per piacere, ma in questa situazione i due ragazzi si erano dimostrati davvero preziosi e senza di loro probabilmente non sarebbe riuscito a compiere questa missione in così breve tempo, ci avrebbe messo almeno il triplo del tempo con il triplo delle energie.

    Breakdown, ci ricevi? siamo in fase di atterraggio. ci siete?
    la voce salvifica della polizia.


    - Status:
    //
    - Equip:
    Full Dive (Quirk - Media)
    Ion Pylon
    Maschera Antigas (3 su 3)
    - Abilità:
    Semiconductor
    - Specializzazioni:
    SpecializzazioneNarrativa:
    DETECTIVE [A]
    SpecializzazioneLaboratorio:
    QUIRK [A]
    - Tecniche Usate:
    //
    Scheda | Forza: 32 | Quirk: 500 | Agilità: 493 | Energia: 1050

    CODE © Saxo

     
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    Ryo Sasaki
    17 Y/o · Hero · Lifeline · Scheda · Cronologia
    I soccoritori sembrarono comprendere bene le istruzioni di Ry, dato che non avanzarono ulteriori domande al ragazzo. La tempistica che gli avevano annunciato, tra i venti ed i trenta minuti, sembrava più che ragionevole. Certo, si sarebbero dovuti sbrigare a tirare fuori i civili entro quel tempo se non volevano farsi trovare impreparati. In un certo senso, anche se era solo un tirocinante, lui stesso preferiva sapere di essere stato all'altezza della fama dell'agenzia di Lifeline. Ovviamente, non avrebbe mollato quel telefono satellitare per nulla al mondo dato che gli era stato affidato dal senpai.
    In realtà, a parte dare le comunicazioni, da parte sua non pensava di poter contribuire allo stesso livello dei propri compagni. In fin dei conti, era stato Shoya a raggiungere i dispersi in fondo al burrone, ossia la parte sicuramente più pericolosa e delicata. Anche Yoshito si rivelò indispensabile per l'operazione, la barella che aveva costruito sarebbe stata l'unica cosa che avrebbe permesso al gruppo di eroi di portare su le persone con relativa sicurezza. Per cui, quanto il biondo gli rivelò di essere sollevato dalla sua presenza, fu quasi stizzito che Ryo gli rispose, quasi come se si sentisse preso in giro.
    Che diavolo stai dicendo Yoshi? Chiunque potrebbe fare quello che faccio io... Voi d'altra parte siete davvero incredibili... Alla fine, era quello che Ryo pensava veramente. Non aveva mai fatto tanto mistero sul suo sentimento di inadeguatezza, anche se stava imparando a conviverci. Fai del tuo meglio e sono sicuro andrà tutto bene.
    Nel frattempo, strinse le dita della mano desta, quella protetta dallo scudo, attorno ad uno dei lati della barella. Poi staccò all'altezza del polso, permettendo a Yoshito di calarla. Durante l'operazione cercò di aiutarlo, cercando di sostenere parte del peso dell'oggetto. Si rese però conto presto che sarebbe stato più complicato del previsto. Il freddo della sera cominciava a farsi sentire ed a forza di tenere salda la presa dopo solo pochi minuti comincio a sentirsi le dita doloranti ed intorpidite. Già durante la prima discesa aveva capito che non sarebbe stato semplice resistere alla durata di tutta l'operazione, ma si limitò a mordersi un labbro per fare in modo di non lasciarsi sfuggire alcun lamento. Nel momento in cui Ishida gli comunicò che poteva tirare su il primo dei civili, dovette anche sollevare con la sola mano destra per dare supporto a Yoshito. Capire cosa provava in quel momento il biondo però sembrava impossibile, dato che si limitava a pronunciare i soliti urli di incitamento. Difficile anche da giudicare la sua battuta sulla Soran Bushi.
    La Soran Bushi? Odio quella danza. Alla fine non la sapevo fare e mi muovevo a casaccio. Non capisco... Gli uscì un grugnito per la fatica di parlare durante la sforzo. Scusami, dicevo non capisco perché la fanno ancora fare a scuola.
    Alla fine, riuscirono a portare su il primo escursionista. Il poverino sembrava fin da subito in gravi indicazioni e se quanto indicato da Shoya corrispondeva al vero entrambe le gambe erano da considerare rotte. Nonostante ciò, dovevano comunque liberare la barella per il secondo ferito.
    Non possiamo sollevarlo per le gambe, quindi prendiamo dai fianchi... Si mise in posizione presso uno dei fianchi dell'uomo, aspettando che Yoshito occupasse l'altro prima di sollevarlo insieme a lui. Quel punto lì dovrebbe andare bene... Per il momento non possiamo fare altro.
    Una volta fatto, poterono ripetere l'operazione per calare una seconda volta la barella. Per il momento dei soccorsi nessuna notizia. Come c'era da aspettarsi, la seconda volta era anche più faticosa della prima. Il sudore emesso dal corpo come risultato dello sforzo emesso gli si stava pure congelando addosso. Fu un sollievo quanto anche il secondo civile fu in salvo e poté un attimo muovere le dita, che stavano cominciando ad assumere un colore un po' scuro.
    Questo più tardi sentirò tutto...
    Per l'ultimo civile poterono per fortuna contare sulla luce del bengala, altrimenti avrebbero dovuto fare tutto al buio. Quando Shoya adagiò l'ultimo civile, affermando che avesse un braccio rotto, si fece coraggio considerando che ormai avevano quasi finito. Il problema era che non stavano potendo provvedere al fuoco, dovendo sbrigarsi a estrarre le persone. Di quella situazione doveva esserne cosciente pure il loro senpai, che non perse tempo a riprendere fiato e scalò con rapidità la parete rocciosa con l'ausilio della propria Unicità.
    Come diavolo fa? Ha una velocità assurda!
    L'eroe lasciò ai due studenti il bengala e ripartì veloce verso la foresta, reso visibile a occhio nudo dalla tuta che pulsava di luce viola, segno che probabilmente stava utilizzando la propria Unicità. Intanto anche il terzo escursionista era arrivato ed avrebbero dovuto adagiarlo vicino agli altri. Ricordando quanto detto da Shoya e non potendo fare di meglio, emulò il proprio supervisore e si tolse la felpa per riscaldare uno dei feriti. Per fortuna che Ishida aveva già finito di raccogliere legna e con l'ausilio della propria unicità accese un fuoco, che illuminò e riscaldo l'ambiente intorno a loro. In quel momento, Ryo si concesse un attimo di respiro e si accovacciò a terra per riprendere fiato, mentre si reggeva la dolorante mano destra con la sinistra.
    Non possiamo dire che stiano bene, ma non credo che possiamo fare di meglio da soli... A breve però dovrebbero arrivare i soccorsi, hanno le coordinate.
    Dopo un po', come se avessero percepito la gravità del momento, si sentì il rumore dell'elicottero della polizia. Poco dopo, il commissario li chiamò al telefono per annunciare il loro arrivo. Ryo rispose al telefono, anche se con voce un po' stanca.
    Qui BreakDown, vi ricevo. Abbiamo acceso un fuoco in prossimità degli escursionisti. Userò uno dei bengala per indicarci la direzione del punto di atterraggio.
    Dopodiché afferrò il bengala che Ishida aveva acceso poco prima. Immaginava che ormai sarebbe rimasto acceso ancora per poco per cui doveva sbrigarsi.
    Ragazzi, scusate questo lo prendo in prestito. Porterò i soccorritori qui il prima possibile.
    Poi si allontanò di corsa, in direzione del punto di atterraggio pianificato e tenendo il bengala visibile sopra la propria testa.



    Tecniche · Equipaggiamento · Status
    Parametri
    Liv:
    4
    Exp:
    525/750
    Peso:
    0/4
    Forza:
    73
    Quirk:
    90
    Agilità:
    112+20

    Status
    Energia:
    300/300
    Status Fisico:
    Danno lieve mano destra
    Status Psicologico:
    Normale
    Tecniche Usate:
    //

    Equipaggiamento
    Adaptive Suit [Costume]
    ► Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, con qualche rifinitura colorata, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.
    Effetto: Resistenza danni lievi.
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    Buckler[Difensivo]
    ► Descrizione: un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.
    ► Effetto: Protegge da danni lievi (solo armi bianche o provviste di lame).
    ► Durata: Permanente.
    ► Peso: [1]
    Electric Booster [Supporto]
    ►Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    Effetto: [+20 in Agilità].
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.

    Tecniche
    Jigsaw Separation [Livello 2] [Costo PE 20 + 10M]
    Tecnica alla base del funzionamento del proprio quirk. Ryo decide di separare una parte del proprio corpo e di controllarla dalla mediante la propria Unicità. Nonostante ciò rimane comunque connessa al suo corpo, per cui potrà controllarla allo stesso modo in cui lo farebbe normalmente. Questa tecnica può essere attivata più volte contemporaneamente per separare diverse parti del corpo, ma il costo si moltiplica per ogni parte controllata a distanza.
    Quando una parte viene separata dal corpo principale sarà vulnerabile ai danni e non potrà infliggere danni fisici direttamente, ma potrà afferrare o spostare gli oggetti. Inoltre può procedere alla separazione di altri parti (ad esempio un occhio) per poter raccogliere informazioni ambientali.
    Costo: 20 + 10 mantenimento (+ 10 di costo aggiuntivo per ogni arto/parte del corpo aggiuntivo separato)
    Effetto: L'abilità svincola dai valori prestabiliti previsti dal regolamento per quanto riguarda la distanza percorribile dagli arti separati, ma non per quanto riguarda la possibilità di attaccare a distanza.
    Jigsaw Shot [Livello 2] [Costo PE 25]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare uno dei suoi arti verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione dell'arto verso il proprio corpo senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, se anche l'avversario riuscisse a schivare il primo colpo, potrebbe comunque essere colpito nella traiettoria di ritorno dell'arto verso il corpo originale. Mentre l'attacco è in corso, Ryo può muoversi per modificare appunto questa traiettoria di ritorno.
    Range: 3 metri
    Danno: Danni medi
    Jigsaw Speed [Livello 1] [Costo PE 15]
    Tecnica che consente a Ryo di spostarsi velocemente da un punto all'altro all'interno del raggio d'azione del quirk. Lancia infatti una parte del corpo verso il punto in cui desidera trovarsi per poi invertire le forze di attrazione/repulsione, lasciando che sia la parte separata ad attrare il resto del corpo e permettendogli di muoversi velocemente verso il punto desiderato. Questa tecnica può essere utilizzata anche per raggiungere punti sopraelevati all'interno del raggio d'azione. Attualmente la tecnica ha una portata di 2m.
    Danno/Effetto/Resistenza: + 1 agilità ogni 10 punti quirk
    Jigsaw Bull [Livello 1] [Costo PE 15]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare una parte del proprio corpo verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione del proprio corpo verso la parte lanciata senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, Ryo utilizza anche la forza di attrattazione per finire l'attacco ed è inoltre in grado di portarsi vicino al proprio bersaglio.
    Raggio: 2m
    Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi
    Jigsaw Joke [Livello 2] [Costo PE 35]
    Tecnica di separazione utilizzata in previsione di un attacco fisico ai danni di Ryo. Il ragazzo, tentando di prevedere la traiettoria dell'offensiva, separa la parte del copro che dovrebbe essere impattata, evitando così di ricevere danni fisici. Dovendo conoscere in anticipo il punto da separare, non è utilizzabile per evitare attacchi a sorpresa o in caso di finte. Inoltre, le possibilità di successo diminuiscono in base alle dimensioni dell'attacco e non ha alcun effetto contro attacchi ad ampio raggio. Inoltre, risulta inutile contro attacchi elementali o proiettili.
    La separazione avviene solo durante l'attacco nemico e termina subito dopo di esso, a meno di utilizzo di apposita tecnica per estenderne la durata.
    Resistenza: Media.



    © ReЙ
     
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    Yoshito Amaterasu
    17 Y/o · Hero· Lifeline · Scheda · Cronologia · Art
    R
    yo! Esclamò ad alta voce e senza onorificenze. Non sono le abilità del singolo a portare al successo una missione, per quanto incredibili esse possano sembrare. Gli disse mentre continuava a stendere la corda. Sono disciplina e determinazione ciò che dividono la vittoria dalla sconfitta. Un guerriero da un civile... Un uomo da un bambino. Fece una pausa. E non abilità che ci tentano con un falso senso di superiorità.
    Credi quindi più in te stesso, Ryo. Pensa a ciò che può tu fare, solo tu, e non a ciò che possono fare gli altri. Se ti ho chiesto una mano è perché ho fiducia nelle tue capacità e so che anche tu puoi far la differenza quando il momento lo richiede.
    Quindi termina con questi discorsi infantili perché non ti si addicono e dai il tuo massimo!
    Tentò di soffocare gemiti di stanchezza ma la fatica iniziò a manifestarsi fisicamente sul ragazzo; il fiato primo dei sintomi e, se non ci fosse stata quell'armatura a coprirlo, gocce di sudore si sarebbero manifestate su tutto il corpo; tuttavia il ragazzo non demordeva, né il suo ritmo parve risentirne, più che la sua unicità era la sua risolutezza ad essere incredibile.
    Difficile capire se il suo fosse un rimprovero o semplici parole di saggezza o d'incoraggiamento, poiché col casco a coprirgli il volto ed il tono che non perse mai il proprio brio, ben celato rimase il vero intento dietro al suo discorso.
    Tuttavia non vi fu tempo per approfondire l'argomento, dal momento che la situazione richiedeva il loro intervento; con Yoshito che dava il ritmo e Ryo che ne stabilizzava la salita, la barella fu portata su dai ragazzi un tiro alla volta. Fatica, freddo e dolore alle mani furono i principali nemici in quella loro esperienza, sicuramente non i grandi villain con piani machiavellici che un aspirante eroe sperava di affrontare, ma erano elementi altrettanto temibili se sottovalutati e che potevano decretare la riuscita o meno della missione stessa.
    Tra i due fu il samurai quello che tento d'alleggerire la tensione della situazione parlando della Soran Bushi, argomento che non sembrava star molto a cuore al giovane Sasaki e a cui il biondo commentò ironicamente: Son sicuro che dopo questa esperienza sarai tra i danzatori più bravi alla prossima festa!
    Continuarono a tirare finché il primo dei civili non fu portato in salvo. Aiutando il compagno nel recupero della barella, Yoshito si lasciò guidare dalle indicazioni di Ryo per spostare il ferito sul pavimento; lo prese dai fianchi come suggerito e, una volta fatto adagiare al suolo, il giovane si premunì di trasmutare il terreno sotto in cui giaceva in un appoggio più comodo, un tappeto in pelliccia artificiale o qualcosa che la ricordava, per poi riaffrettarsi alla precedente postazione.

    Ripeterono l'operazione per altre due volte ed ogni volta Yoshito creò un giaciglio per il ferito. L'ultimo fu sicuramente il più difficile da recuperare: con le tenebre della notte che avanzarono, un freddo più pungente venne a disturbarli, senza contare la fatica che aumentava e l'illuminazione che ora scarseggiava.
    Non c'è tempo per cedere alla stanchezza. I soccorsi saranno qui a breve ed è nostro compito portare in salvo queste persone.
    Per fortuna ci pensò il senpai a risolvere uno degli inconvenienti. Shoya saettò fuori dal crepaccio come se niente fosse, un fulmine violaceo che portò la luce -di un bengala- ai due tirocinanti proprio quando più gli serviva e che poi sparì poi verso il bosco con altrettanta repentinità. Sotto il casco Yoshito sorrideva, esclamando un Ben fatto, Ishida-senpai! nella sua testa.
    Quando Shoya tornò, i ragazzi avevano recuperato l'ultimo dei civili mentre lui posizionava il legno necessario per un improvvisato falò da campo. Finalmente potevano tirare un sospiro di sollievo e, con quel piccolo fuoco lì accanto, avevano anche i mezzi per combattere il freddo portato dalla sera; Yoshito aveva tentato di accenderne poco prima uno suo, ma l'uso continuo del suo potere lo aveva lasciato senza energie anche se lui non lo dava a vedere; si guardò il palmo vuoto per un attimo osservando che nulla su di esso -per ora- non veniva più creato.
    Nonostante la stanchezza, il giovane non sembrava provato dalla situazione almeno all'apparenza; assunse persino una posa statuaria, simile a quella di un samurai prima della battaglia, o almeno così venivano rappresentati sui libri di scuola.
    La situazione è sotto controllo. Abbiamo recuperato i feriti e li abbiamo adagiati su giaciglio comodo. Non ci resta che attendere i soccorsi per potergli fornire le cure adeguate.
    Shoya aveva chiesto un rapporto e così lui fece. La voce era calma ed il tono fermo e deciso come quello di un soldato difronte ad un superiore; nascose bene i segni della fatica dietro le sue parole e, mantenendo la posa rigida a prima vista scomoda da mantenere, iniziò a recuperare fiato ed energie mentre i soccorsi chiamavano, lasciando che fosse Ryo a gestire la situazione.

    Tecniche · Equipaggiamento · Status
    Parametri
    Liv:
    4
    Exp:
    725 / 750
    Peso:
    5 / 7
    Forza:
    085
    Quirk:
    110
    Agilità:
    110 (080+30)

    Status
    Energia:
    240 / 300
    Status Fisico:
    Illeso
    Status Psicologico:
    Carico
    Tecniche Usate:
    Hinokami (x2)

    Equipaggiamento
    ADAPTIVE SUIT [Costume]
    Adaptive_Suit-mini
    Costume personalizzato dell'eroe White Knight.
    Formato da un duplice strato protettivo, esternamente si presenza come un'armatura a placche metalliche che copre interamente il corpo, il cui design ricorda l'aspetto di un ronin ma con componenti hi-tech. Lo strato interno è formato invece da un tessuto in micro-fibre di carbonio, molto elastico e resistente, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Sulla schiena campeggia il simbolo del dipartimento di supporto della famosa scuola per eroi.

    Effetto: Resistenza [Danni lievi].
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    HELMET [Accessorio costume]
    Helmet-mini
    Elmetto personalizzato dell'eroe White Knight.
    È un copricapo protettivo realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Pur derivando chiaramente dall'elmetto, si distingue per essere stato concepito ed essersi tecnicamente evoluto in funzione di proteggere la testa dagli effetti dell'impatto di un corpo in velocità contro oggetti generalmente fermi e non viceversa. L'elmo si presenta con un stile più occidentale e dal design hi-tech; sulla parte alta dietro l'elmetto, fuoriesce una lunga criniera bianca il cui scopo è puramente estetico.

    Effetto: Protegge da [Danni Medi] alla testa.
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    ELECTRIC BOOSTER [Supporto]
    Electric_Booster-mini
    Stivali personalizzati dell'eroe White Knight.
    Dall'aspetto hi-tech che si sposa col resto del costume, questi stivali sono equipaggiati con degli acceleratori di velocità, montati uno per stivale, che generano calore minimo; essi donano un boost delle capacità fisiche a chi li indossa, permettendogli di eseguire degli scatti brevi e rapidi.

    Effetto: [+20 in Agilità].
    Peso: [0].
    Durata: Permanente.
    Kusanagi no Tsurugi - WOODEN KATANA [Offensivo]
    Wooden_Katana-mini
    Una katana in legno ribattezzata da Yoshito in onore della spada leggendaria che si dicesse appartenesse alla sua casata, ormai perduta da tempo. A dispetto delle apparenze è molto resistente, ed è stata trattata in modo da poter resistere anche ai quirk che di base utilizzano il fuoco. Per spezzarla, insomma, bisogna essere eccessivamente violenti. Ovviamente è stata costruita apposta per evitare di ferire le altre persone, per questo non c'è una vera lama e può essere utilizzata senza la specializzazione in arti marziali.

    Effetto: [Danni Medi].
    Peso: [2].
    Durata: Permanente.
    RADAR [Supporto]
    Radar-mini
    Un radar in grado di identificare presenze vitali in una precisa area attorno a chi lo utilizza, è stato integrato direttamente nella visiera dell'elmetto per poter aggiungere altre funzioni.
    Il radar analizza il consumo d'ossigeno rilevando ed indicando il numero di individui e la loro posizione, seppur non la loro entità, riportando il tutto sullo "schermo" della visiera (come se fosse un interfaccia olografica) il quale non è visibile dall'esterno. Un ulteriore scanner, dotato in aggiunta di un piccolo computer, è in grado di rilevare la presenza di oggetti metallici, come un metal detector, ed è in grado di distinguere i materiali da costruzione (come lampioni o tombini) e di ignorarli. Viene riportata la situazione nei dieci metri circostanti.

    Effetto: Identifica il numero e la posizione di persone/animali/metalli presenti in un'area di dieci metri dall'utilizzatore.
    L'analisi richiede [1] turno di totale immobilità.
    Peso: [2].
    Raggio: [10] metri.
    Durata: Permanente.
    BUCKLER [Difensivo]
    Buckler-mini
    Un piccolo scudo circolare, con un diametro massimo di 45 centimetri, peso tra 1 e 1.5 chilogrammi, realizzato in metallo, impugnabile con una maniglia antiscivolo. Per via delle sue piccole dimensioni, è poco adatto a proteggere dai proiettili o quirk ad ampia gittata, ma è molto utile per difendere la mano ed il braccio, parare attacchi in mischia e intrappolare l'arma nemica: è dopotutto uno strumento leggero e maneggevole, peraltro impiegabile anche come una specie di tirapugni (o addirittura un'arma da lancio), benché questo non sia il suo ruolo primario. Il design è personalizzabile.

    Effetto: Protegge da [Danni Lievi] (solo armi bianche o provviste di lame).
    Peso: [1].
    Durata: Permanente.

    Tecniche
    Yoroi (鎧) [Livello 2] [35 PE]
    Yoshito ha creato questa tecnica come tributo alle grandi armature della tradizione samurai. Essa permette di creare una protezione a piastre costituita da un materiale resistente ai danni, emulando quindi la funzione di un'armatura. La protezione può essere applicata sia su una superficie o oggetto sotto forma di scudo o direttamente su se stessi o un qualcuno con cui si è in contatto fisico, creando temporaneamente uno o più pezzi di un'armatura Yoroi in base all'area da proteggere.

    Effetto: Resistenza Danni Medi.
    Tipo Tecnica: Difensiva.
    Hinokami (火の神) [Livello 2] [30 PE + 10]
    Portando la sua mano verso il suo fianco come per toccare un fodero immaginario, Yoshito evoca un'arma da taglio a corto raggio (un tessen o una katana) la cui lama è costituita da un materiale, solitamente metallico, altamente infiammabile che si incendia a contatto con l'aria. Questa tecnica è un tributo, bensì sia una blanda imitazione, alla tecnica di famiglia che porta lo stesso nome; solitamente eseguita da emitter di fuoco e che consente di incendiare la propria arma per rendere più temibili i propri attacchi.

    Effetto: Può causare Danni Medi ed Ustioni.
    Costo Mantenimento: 10 PE a turno.
    Tipo Tecnica: Offensiva Duratura.
    Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Ōdachi.
    Ōdachi (大太刀) [Livello 2] [30 PE + 10]
    Portando entrambe le mani dietro il fianco destro come per nasconderle, Yoshito materializza un'arma da taglio la cui lunghezza è celata alla vista. Il giovane samurai, continuando a generare materia all'interno dell'arma, produce una lama flessibile ed allungabile che si estende istantaneamente nella direzione in cui è puntata; mentre si allunga, la lama può essere curvata per correggerne la direzione. La tecnica permette di effettuare attacchi a sorpresa a distanza se puntata verso un nemico o, se puntata verso il pavimento o un muro, di sollevare il ragazzo dal suolo e trascinarlo in una direzione specifica, permettendogli di raggiungere un punto normalmente non raggiungibile.

    Effetto: Aumenta il raggio dell'arma e può causare Danni Medi.
    Raggio: 3 metri.
    Costo Mantenimento: 10 PE a turno.
    Tipo Tecnica: A Distanza Duratura.
    Extra: 5 PE in meno se attivata dopo Hinokami (ma le fiamme si estinguono).
    Kusarigama (鎖鎌) [Livello 2] [30 PE + 10]
    Eseguendo un movimento ad arco verso l'esterno di entrambe le mani, Yoshito materializza tra le sue mani una kusarigama di colore nero. L'arma è composta da un kama, un falcetto con una lama curva lunga 60 centimetri che appare nella sua mano destra, il quale è collegato alla mano sinistra dal kusari, una resistente catena d'acciaio ad anelli che consente di aumentare la gittata dell'arma, alla cui punta è collegato un manico in acciaio come contrappeso. Ciò consente di poter gestire l'arma con maggiore libertà e di poterla recuperare una volta lanciata.
    La kusarigama può essere utilizzata in mischia per attacchi diretti a corto-medio raggio, usandola come normale arma bianca o lanciandola verso un bersaglio dal kama o dal contrappeso e recuperandola tramite la catena; in alternativa, lanciandola dal manico in acciaio alla sua estremità, può essere usata per immobilizzare un bersaglio avvolgendolo con la catena.

    Effetto: Crea un'arma per attacchi a distanza che può causare Danni Medi.
    Raggio: 3 metri.
    Costo Mantenimento: 10 PE a turno.
    Tipo Tecnica: A Distanza Duratura.
    Enmaku (煙幕) [Livello 2] [40 PE]
    Stringendo la mano in un pugno, Yoshito materializza nel suo palmo una polvere nera che può essere lancia o soffiata via direttamente nello stato particellare, o addensa in una piccola sfera del medesimo colore che esplode al contatto. Se lanciata, la sfera di polvere conflagra in una cortina di fumo nero che ricopre l'area nel punto della deflagrazione; essa può accecare gli avversari e occultare il ragazzo alla vista di quest'ultimi, rendendolo più difficile da individuare e permettendogli di celare i suoi attacchi. La polvere è formata da un composto infiammabile che, se acceso, incendia l'area di impatto e causa ustioni a coloro che si trovano nel suo raggio d'azione. La nube permane nell'area per un numero di turni pari al livello della tecnica anche dopo che è stata innescata.

    Effetto: Accecamento / Occultamento o Ustioni Medie (Se innescata).
    Raggio: 3 metri.
    Durata: 2 turni.
    Tipo Tecnica: Ad Area.
    Tōgoku chēn (投獄チェーン) [Livello 2] [30 PE]
    Dopo aver toccato un qualsiasi oggetto inorganico, Yoshito lo infonde di energia per scatenare un processo di trasmutazione. L'oggetto muterà temporaneamente in un dispositivo dotato di un sistema ad eiezione a molla, simile a quello presente all'interno delle Wide Arrow, che sparerà una serie di catene d'acciaio che si avvolgeranno attorno al bersaglio più prossimo per limitarne i movimenti. Tuttavia Il processo di trasformazione può essere anche ritardato: dopo aver caricato l'oggetto, esso può essere usato innescato in un secondo momento grazie ad un sistema puramente meccanico (con cavi) o elettrico (sensori) funzionando come una sorta di mina di prossimità. Questo può permettere quindi di piazzare delle trappole che possono essere esplose solo nel momento del bisogno.

    Effetto: Blocca un bersaglio limitandone i movimenti per 1 Turno.
    Costo Extra: +1 Batteria se la trappola è elettrica.
    Tipo Tecnica: Di Blocco.

    Abilità
    FUKUSEI (複製, Replication)
    Yoshito è capace di creare e/o replicare gli oggetti ed i meccanismi complessi con cui entra in contatto o di cui già conosce struttura e funzionamento. La complessità di queste creazioni è tuttavia direttamente proporzionale all'energia impiegata per la loro manifestazione: più è elaborato il sistema da replicare e maggiori saranno le energie richieste così come i tempi di realizzazione.
    Ci son dei limiti in ciò che può creare. Non è possibile replicare sistemi organici ed inoltre, anche se il ragazzo crea una copia carbone di un sistema complesso, le sue conoscenze si limiteranno al funzionamento prettamente meccanico della creazione; anche se è in grado di usare un oggetto, non gli sarà possibile comprendere gli automatismi dettati da regole non fisiche e materiali, come software o altri tipi di sistemi informatici e simili.
    © ReЙ
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