I took a sip from my devil's cup

Combat || Jun & Kohaku

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    김 준용
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    Quando Kohaku gli disse che parlava bene il giapponese, gli occhi di Jun parvero illuminarsi di sollievo. “Oh, non hai idea di quanto questa cosa mi renda felice!” Esclamò, con un particolare entusiasmo. “A volte fatico ancora a capire alcune frasi e a distinguere certi kanji… infatti non sono una cima nella scrittura… ma sentire questo da un giapponese mi fa sentire orgoglioso dei miei progressi!” Il sorriso si ampliò a tal punto da arrivare da un capo all’altro del suo viso, a dimostrazione del fatto che, dietro a quell’aspetto da duro e a quelle cicatrici che portava sulla sua pelle, Jun era la personificazione di un Golden Retriever.
    Ma Kohaku probabilmente lo aveva già intuito dalla borraccia che si portava dietro.
    «Potresti accompagnarmi, una volta o l'altra, che ne dici?»
    “Volentieri.” Ecco, l’espressione giant puppy di Jun si trasformò in un piccolo sorrisetto, venato da una nota di malizia e compiacimento, dal momento che il loro incontro fino a quel momento era stato caratterizzato da sottili flirt… e quella proposta da parte dell’angioletto poteva significare solo che avessero funzionato. Questo gonfiava anche un po’ il suo ego, convincendolo sempre di più di possedere delle doti sovrumane (?) nell’antica arte del rimorchio.
    Proprio perché era un esperto, si trattenne dal dirgli che lo avrebbe portato volentieri anche a mangiare qualcosa in un adorabile cat café di Akihabara, con l’occasione, visto che non voleva farsi vedere subito così tanto interessato. Faceva parte delle tecniche che aveva affinato nel corso dei suoi anni – a volte si domandava se il suo quirk non fosse legato al rimorchio invece che alle meduse (???).
    Alla domanda di Kohaku, Jun arricciò leggermente le labbra. “Non sono un professionista nel senso ufficiale del termine, ma mi alleno da talmente tanti anni che posso definirmi tale,” gli rispose, con parecchia convinzione nel suo tono di voce. “Insomma, non faccio gare, ma… partecipo agli incontri illegali che avvengono qui sotto. Può considerarsi agonismo anche quello, no?” Facciamogli credere di sì.
    “Ti farò vedere qualche tecnica per evitare che, in caso di aggressione, l’altro abbia completamente la meglio su di te.” Si fece un po’ serio, perché insomma, gli dispiaceva l’idea che qualcuno potesse aggredire un angioletto come Kohaku… era talmente adorabile che sicuramente non avrebbe fatto male a una mosca SEH, come potevano approfittarsi di lui? Allenarlo ormai era diventata una questione di principio.
    Si mise nella posizione da guardia e annuì quando l’altro gli chiese il consenso di andare, pronto a parare il suo colpo e a illustrargli gli errori che commetteva. Quello che non si aspettò, invece, fu di essere colpito agli stinchi dalle ali del suo avversario: un colpo talmente repentino e inaspettato da lasciarlo con le difese scoperte e, di conseguenza, da fargli perdere l’equilibrio. Cadde sul fondoschiena, con un tonfo, e si lasciò sfuggire un lamento di dolore all’impatto, nonostante il pavimento fosse abbastanza morbido.
    Sollevò lo sguardo verso il ragazzo, mentre si massaggiava la natica, e gli rivolse un’espressione sorpresa e un po’ confusa. Allora non era completamente sprovveduto! “Sei pieno di sorprese, Kohaku-chan.” E usò apposta quel suffisso, senza cattiveria, ma giusto per stuzzicarlo un pochino. “In effetti io sono svantaggiato, tu hai quelle ali!” Si lamentò, anche se non sembrava essere seriamente offeso dall’idea di essere rimasto fregato dall’apparente innocenza di quel ragazzo…
    Anzi, a dir la verità, gli piaceva anche di più quel suo lato.
    All’improvviso imitò il suo avversario, muovendo la gamba per colpire gli stinchi dell’altro e farlo cadere all’indietro, di schiena. Se fosse riuscito nel suo intento, lo avrebbe sovrastato, bloccandogli i polsi con una mano sopra la testa giuro che la smetto di fare queste cose nelle role di Jun GIUROH. Lo avrebbe guardato dall’alto, con un’espressione un po’ strafottente, tenendogli i polsi con una discreta forza, ma senza fargli male.
    “Ma nel caso in cui l’avversario riesca a bloccarti, devi riuscire a liberarti. Puoi usare le tue ali, o le gambe, cercando di ribaltare la situazione e di finire sopra di lui…” Dopo aver detto queste parole, si sarebbe chinato leggermente su Kohaku. “Tu cosa intendi fare?” Gli avrebbe domandato, con voce leggermente più bassa e profonda.
    Ok, ancora seguiva il suo proposito di aiutare quel ragazzo a sapersi difendere, ma dopo che l’altro l’aveva atterrato in quel modo, beh… Jun era curioso di vedere quali altre sorprese era in grado di riservargli.
    ❖ You're toxic, I'm slippin' under ❖
    sommario tecnico
    ❖ tecniche utilizzate: Nessuna tecnica, usa un calcio agli stinchi di Kohaku per farlo cadere a terra.

    ❖ status:
    - Danni Lievi agli stinchi e al fondoschiena(?)

    ❖ lista tecniche personali:
    Chrysaora [Livello 2] [30 PE]
    Nel momento in cui le cellule dell'epidermide di Jun mutano in cnidociti, gli basta anche solo sfiorare — sebbene lui preferisca usare direttamente i pugni — il proprio avversario per iniettare nel suo corpo una biotossina (talassina), il cui effetto urticante causa dolore nell'area interessata, con conseguente fuoriuscita di bolle ed eritemi. Altri effetti collaterali potrebbero manifestarsi attraverso nausea e dolore alla testa. L'azione dei nematocisti è talmente forte da superare anche la stoffa di eventuali vestiti e suit poco resistenti.
    Quando usa questa tecnica, la sua pelle assume una luminescenza arancione.
    Tipologia: Tecnica offensiva.
    Effetto: Danni Medi.
    Physalia [Livello 2] [40 PE]
    Jun è in grado di generare dalle sue braccia dei tentacoli lunghi e sottili, dall'aspetto esattamente uguale a quelli delle meduse. Questi, entrando in contatto con la pelle dell'avversario, iniettano immediatamente la ipnotossina che non solo causa una sensazione di dolore intenso, molto simile all'effetto della tecnica Chrysaora, ma paralizza anche la zona interessata, impedendone il movimento per un discreto lasso di tempo.
    Questi tentacoli hanno tendenzialmente una luminescenza azzurra.
    Tipologia: Tecnica di status.
    Effetto: Danni Medi + Paralisi Media (2 Turni)
    Raggio: 2 Metri
    Aequorea [Livello 2]
    Il quirk di Jun non solo è suscettibile alle fonti di calore, ma porta il suo utilizzatore a consumare una quantità estremamente elevata di liquidi corporei, con l'inevitabile rischio di disidratazione.
    Fortunatamente egli è in grado di poter assorbire direttamente dalla sua pelle qualsiasi liquido - preferibilmente acqua - e recuperare le energie, in modo da non collassare durante un combattimento. Questa tecnica può essere utilizzata solo nelle zone dove le cellule dell'epidermide di Jun sono mutate in cnidociti.
    Quando la usa, la sua pelle assume una luminescenza bianca.
    Tipologia: Tecnica di assorbimento.
    Effetto: Recupero fino a 40 PE.
    Chironex [Livello 2] [60 PE]
    Nel mondo esistono tipi di meduse che possono rivelarsi estremamente pericolose, quasi mortali per l'essere umano.
    Fortunatamente Jun non possiede le stesse capacità letali, ma può aumentare il numero dei nematocisti presenti nella sua epidermide e, di conseguenza, l'effetto del dolore che causa nella vittima. L'utilizzo di questa tecnica, tuttavia, gli costa un elevato consumo di liquidi corporei e tende ad usarla solo in casi di estrema necessità.
    Quando la usa, la sua pelle assume una luminescenza blu florescente.
    Tipologia: Tecnica di trasformazione.
    Effetto: +1 step al calcolo dei danni inflitti (Danni Medi -> Danni Medio-Gravi).
    Durata: 3 Turni.
    Mantenimento: 20 PE.
    Drymonema [Livello 2] [35 PE]
    L'unicità di Jun ha una grossa, enorme pecca, che sul campo di battaglia potrebbe svantaggiarlo rispetto ai suoi avversari: non è un grado di potersi difendere e parare i colpi. Per poter sopravvivere serenamente, senza dover girare con lividi ed evidenti graffi - o addirittura peggio - Jun ha imparato a curare i danni inferti sulla sua pelle umana trasformandosi nella zona interessata e generando nuove cellule nella mesoglea, sostanza traslucida e gelatinosa che si trova appena sotto il derma delle meduse, in modo da poter rimarginare la ferita che gli è stata inferta. Una volta che la sua epidermide torna allo stato originario, il danno sarà ridotto o, se di lieve portata, del tutto svanito.
    Quando usa questa tecnica, la sua pelle si illumina di un tenue rosa.
    Tipologia: Tecnica di cura.
    Effetto: Cura Danni Medi (Medi > Lievi ; Lievi > 0).
    livello:
    003
    energia:
    175/175
    forza:
    064
    agilità:
    030
    quirk:
    056
    peso:
    004

    Chiedo scudo (?) per il ritardo, anche se ho avvertito nel topic ;;;;
     
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12 replies since 13/10/2022, 22:09   239 views
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