[EVENT] Till Death Do Us Part 💍

Tokyo 2024

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    Kensei Kurayami
    « Khehe. » sghignazzò, pensando a quanto fosse piacevole stuzzicare la sorella rendendole pan per focaccia ogni qual volta aveva occasione.
    E questa volta, proprio, non poteva lasciarsi sfuggire quel commento e come previsto, lei subito ne era rimasta infastidita e lo aveva colpito con la sua solita forza da lottatrice.
    Un pugnetto a nocca chiusa che avrebbe lasciato il segno su chiunque e che il Kraken percepì come una specie di fastidio.
    La osservò senza dire niente e sorrise Scema di una sorella.
    Conversare con Momo era sempre una cosa assai piacevole.
    Le volte in cui scherzava lo riempiva di botte.
    Le volte in cui era incavolata lo riempiva di botte.
    Le volte in cui nascondeva le proprie insicurezze o la sua tristezza lo riempiva di botte.
    Oramai conosceva ogni pugno sferrato della sorella, la sua intensità, la sua esitazione, la sua dolcezza e il punto esatto in cui avrebbe colpito: era una sorta di libro del suo stato emotivo e una dimostrazione di affetto fraterno.
    E questa volta non si trattenne dal colpirlo di nuovo per quello che le aveva detto.
    « Tu… che non vuoi fare nessuna cavolata? » in effetti quelle parole suonarono molto, molto, molto strane e il pugno che aveva ricevuto per secondo non sembrava essere troppo energico come il primo.
    Inutile dire che la preoccupazione di Kensei salì alle stelle nel giro di pochi millesimi di secondo.
    La agguantò con una mano per una spalla, per non lasciarla fuggire, e poggiò l’altra mano sulla sua fronte.
    « Stai davvero così male, sorellona? » .
    In fondo, aveva detto che non voleva creare casini… quindi doveva avere per forza la febbre alta « mmnn… » rimase un po’ in quella posizione finchè non si decise a lasciarla andare e a scompigliarle di nuovo i capelli bianchi per poi farle un grande “pat pat” sulla testa « No, la febbre non c’è. Pffuuu. Beh. Direi che forse una tisana calda è ciò che fa per te! » e chi mai avrebbe detto che in un matrimonio di tale portata non c’era anche un angolo bevande calde?
    Kensei ignorava l’esistenza di tale cosa, ma preoccupato un po’ per la sorella -e perchè voleva raggiungere il bouffet ma si sentiva troppo a disagio per farlo da solo- senza neanche troppi convenevoli la prese a braccetto e cercò di trascinarla in mezzo alla folla cercando di evitare calci negli stinchi e mosse da KO tecnico.
    Ammetteva che tutto quel brulicare di persone e tutto quello stress e agitazione gli avevano messo un certo appetito.
    « C’è davvero un sacco di gente…. » le parlò mentre cercava di avvicinarsi al banchetto cercando di evitare di colpire gente a caso con la sua sbadataggine « …tu… sai se qui c’è qualcuno che conosci? Io… tranne i nostri fratelli e sorelle, non penso di conoscere nessuno. » sbuffò, e forse era proprio per questo che si sentiva così sulle spine.
    Il fatto che ci fosse tutta la sua famiglia in mezzo a completi estranei e addirittura “nemici”. Le strinse il braccio senza neanche pensarci.
    « La cosa… mi fa sentire davvero strano. »
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    BILL KÖNIG
    Billie stava osservando il proprio riflesso nello specchio di uno dei numerosi bagni del Garden Pool. Il suo volto era contrito in una leggera smorfia di dolore mentre si sfilava lentamente la fede nuziale dall'anulare che Junko gli aveva cinto mentre il pezzo di metallo era ancora incandescente. La base del dito presentava una fascia di carne completamente bruciata che probabilmente avrebbe richiesto molto tempo prima di guarire e forse non lo avrebbe mai fatto completamente. Si morse il labbro mentre la mancina andava istintivamente alla ferita che Karen gli aveva lasciato sul volto e che non era mai guarita del tutto: quello non sarebbe comunque stato il primo marchio sul suo corpo che avrebbe imparato a nascondere ogni singolo giorno per il resto della sua vita.
    Dopo essersi lavato le mani con dell'acqua gelida - una mossa probabilmente completamente errata per la buona guarigione della ferita - si asciugò con attenzione e si infilò nuovamente l'anello. Non provava astio nei confronti di Junko per quella mossa, anzi, era sicuro che la Madame, se fosse stata ancora viva, avrebbe decisamente apprezzato la teatralità di quell'unione. Ammesso chiaramente che accettasse Junko come propria erede. Quel tipo di problemi, però, avevano smesso di esistere nel momento stesso in cui la donna era morta: per quanto potessero sperare di proteggere la sua eredità, per quanto tutti amassero la donna e volessero proseguire a gestire il suo impero proprio come lei aveva fatto, erano i vivi ad avere il controllo sul futuro e non potevano lasciare che fosse il fantasma della grandezza di loro madre a dettare la strada per ogni singola loro azione. Junko era ora la nuova Madame e gli altri potevano solamente accettarlo o fare qualcosa a riguardo, proprio come Karen aveva fatto tempo addietro. Nella speranza, ovviamente, che tutti si conformassero senza prime storie al primo di quei due possibili risultati, senza causare una nuova crisi.
    Chiudendosi la porta del bagno alle spalle, Billie decise anche di chiudervi all'interno quei pensieri: quello era nonostante tutto un giorno di festa e in quanto tale andava celebrato. Si erano presentati al matrimonio in numerosi, alcuni di loro erano criminali feroci mentre altri erano politici, industriali o persone dello spettacolo e dell'alta società. La parte più divertente, da spettatore esterno come lo era lui, era che molti di loro non erano in grado di discernere tra gli uni e gli altri. In quanti, tra i politici lì presenti, avrebbero pensato che la presenza del proprietario dell'Eclipse Casinò era dovuta alle sue attività criminali e non alla sua ricchezza e al suo potere?
    Vi chiedo scusa. - con tono monotono, la voce di Billie avrebbe probabilmente attirato l'attenzione di tutti i presenti, diffusa dalle casse disseminate in ogni angolo dell'attico. Con un microfono tra le proprie mani, si trovava ora sotto al piccolo gazebo dove era stata celebrata la sua unione con la sorella - Vorrei rubarvi solo qualche minuto, ma penso sia giunto il momento di un brindisi. - aggiunse alzando il bicchiere che stringeva nella destra. Nulla di più e nulla di meno di ciò che accade in tutti i matrimoni: a differenza di Junko, Billie era decisamente una persona più semplice e banale.
    Tutti voi... - fece una secca pausa, guardandosi intorno. Era vero, quasi chiunque aveva risposto all'invito, ma come aveva previsto qui o là sbucava qualche volto sconosciuto. Vuoi qualche nuovo collaboratore dei gruppi criminali della città, vuoi qualche portaborse di vecchi politici, vuoi qualche semplice curiosone, in giro c'era decisamente qualcuno che non rientrava in quel "tutti" - Molti di voi conoscevano nostra madre e si sono riuniti qui tenendo fede ad una vecchia promessa. Di questo vi siamo grati. - riprese quindi, specificando meglio - Oggi, oltre ad un matrimonio, festeggiamo anche la nascita della nuova Madame di Tokyo. - proseguì - Vi ringraziamo per i vostri doni e per la vostra presenza, e vi assicuriamo che la vostra gentilezza e la vostra disponibilità non saranno dimenticate. - mentre un leggero sorriso prendeva spazio sul suo volto, i suoi occhi si fermarono in particolare sulla ragazza dalla pelle color nero opaco. Era proprio un peccato che il vecchio Blank non potesse venire, e sicuramente tutti i fratelli e le sorelle avrebbero amato l'idea di poter chiacchierare un po' con Ahmya, ma la sorella sposata col capo di Deep Void non era in fondo l'unica grande assente della giornata. Ciononostante, la famiglia aveva iniziato ad ingrandirsi ultimamente e aveva trovato molti collaboratori fedeli e chissà, forse dopo quell'unione qualcun altro sarebbe rimasto ammaliato da quel dolce mondo di cristallo e velluto.
    Vorrei ringraziare in particolare la signorina Wang per la sua presenza. - aggiunse alzando il calice - Alle volte questo business può essere veramente spietato, ma siamo contenti che ogni tanto si riesca a seppellire l'ascia di guerra, specie in una giornata così felice. - fece un cenno col capo - Alla nuova Madame! - esultò dopo il brindisi.
    Per chi stesse iniziando a soffrire il freddo o volesse semplicemente qualcosa di più sostanzioso da mettere sotto i denti... - riprese quindi per un'ultima nota dopo aver mandato giù lo champagne - Al piano di sotto inizierà a breve il rinfresco. Sentitevi liberi di passare o di rimanere qui senza problemi. - aggiunse sorridendo - L'albergo è nostro per questa giornata, non preoccupatevi di paparazzi o sguardi indiscreti. I miei fratelli hanno tutto sotto controllo.
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    EVELYNN HARCROW
    Era incredibile del completo centottanta che aveva fatto Senka nei miei confronti - così aveva detto di chiamarsi. Dal completo e più puro dubbio anche in ogni mio movimento, al comportarsi come se fossimo amiche di vecchia data che si erano trovate per sbaglio in un posto così con una possibilità talmente bassa da rasentare lo zero. Non ero molto affezionata a questo tipo di persone, le bandieruole non erano tra i miei tipi preferiti proprio perché erano quelle più propense - generalmente parlando - a pugnalarti alle spalle ma in questo caso non mi sentivo tanto di usare questa catalogazione, semplicemente l'avevo conquistata con i miei modi di fare, con...beh, usando me stessa.
    Era stata fortunata? Ridacchiai. « In genere non porto fortuna, sono una ragazza abbastanza anonima. » Falsa modestia, falsa modestia Eve. Avere un alleato all'interno della stanza faceva bene, soprattutto se conosceva uno dei fautori principali della serata. « Ed a quanto pare lo pensano anche gli altri amici. » Sospirai, davvero ci ero rimasta male. « Per un attimo ho creduto di aver usato il vestito buono per niente, la fortuna l'ho avuta io stavolta. » Le pungolai la guancia con l'indice sorridendo prima che l'attenzione si spostasse su Shion e la scena presentasse un attore in più.

    Non aver idea di che tipo fosse una persona era quasi la parte più eccitante dell'incontro: capire il suo carattere e la sua personalità era tutto ciò che aveva bisogno di fare al primo impatto per capire come comportarsi ed ai suoi occhi, Shion sembrava il tipo di persona che voleva far colpo a tutti i costi. Soprattutto in questo caso.
    Composto, modo di fare elegante, aspetto curato e parole soppesate: non era questo il modo per cercare di fare un'impressione eccellente su una persona in modo che questa si apra con te? Che poi non potevo dire che non fosse abbiente, al contrario, ma l'aspetto non era tutto in una persona: ero stata con dei ragazzi molto più brutti ma i cui modi di fare avrebbero conquistato tante persone. Al suo complimento appoggiai una mano al petto spalancando appena la bocca in una volutamente falsa sorpresa. « Non farmi arrossire, il rosso non mi dona. » Non era vero, io stavo bene con qualsiasi colore ma era il mio turno di fare la modesta. Ridacchiai appena, dandomi poco dopo un'occhiata intorno: non l'avrei biasimato se davvero avesse deciso di defilarsi, c'era così tanta gente per questa occasione che qualunque cosa avrebbe potuto scatenare il caos. « Te lo potresti prendere come diritto, se però gli...ospiti speciali ti cercassero e tu non ci fossi sarebbe un bel problema. » Oh, immaginate se si rovinasse il vestito alla sposa ed il wedding planner non fosse presente in sala per rimediare.
    Che tragedia per tutti quanti: per lo sposo che avrebbe dovuto sopportare la sposa isterica, per questa per ovvi motivi e per Shion perché sarebbe finito in fondo alla baia di Tokyo. Una bella perdita, davvero. « E poi come potresti prenderti i complimenti se sparissi? » Se li meritava per come stava andando il tutto, almeno per questo gli andava dato atto. Il commento di Senka successivo mi fece ridere, non mi aspettavo questo tipo di uscita: alla fine ero praticamente una sconosciuta, quanto in fretta poteva entrare in confidenza con qualcuno? E poi mi dava anche una piccola informazione su Shion: avrei potuto fare colpo. Non che fosse il mio obiettivo della serata. « Non sei molto brava a vendere i tuoi amici. » Come sottolineato anche dal commento dello stesso planner, agitando poi appena la mano verso la ragazza come per dirle di stare tranquilla. « Non sono a caccia stasera. » Sì, usai di proposito questa affermazione dando una rapida occhiata di scorcio al ragazzo. Molto veloce, molto di scorcio e con un sorriso a mezza bocca molto furbo. « Non vedrai niente di scandaloso, credo. » Purtroppo non dipendeva solo da me.
    Almeno aveva recuperato con il discorso dei vestiti, non a caso poco fa pensavo giusto di prendermene uno nuovo o farmene fare uno su misura: un piccolo aggiornamento al guardaroba non avrebbe fatto male. Battei le mani con rinomato entusiasmo all'idea della prova. « Non vedo perché scartare l'idea, possiamo parlarne. Un vestito nuovo non lo disdegnerei, sono aperta a tutte le offerte: spero sia qualcosa che il nostro amico possa sentire, mi spiacerebbe escluderlo. »
    Una vocina dentro di me urlava "vuoi smetterla?", io rispondevo placidamente di no: era così divertente lasciare delle frasi aperte a qualsiasi interpretazione che non potevo farne a meno.
    E non avevo capito, dovevo stare ferma o seguire? Senka voleva chiaramente parlare con Shion, Shion non voleva lasciarmi sola...oh, che diamine. « Se avete da parlare fate pure, vi seguirò qualche passo indietro giusto per non perdermi. »
    Anche perché lui sembrava essersi avvicinato nonostante avesse un altro ospite, questo avevo dedotto stando qualche passo indietro ma sulle loro tracce: meglio essere leggermente riservata ed osservare il tutto e...cavolo se a Shion piaceva fare bella figura, se potevo riassumerlo con una parola, avrei usato sicuramente "diva". Guarda come sceglie le cose giusto per farle risultare più grandi di quello che siano e rendere il tutto estremamente elegante.
    Mi spiacque anche cercare di interrompere, quello del planner era un tipo di approccio che a volte avevo usato pure io. Per il momento stetti in silenzio, anche perché prima che potessi dire qualcosa l'attenzione si catalizzò verso una figura che chiese l'attenzione di tutti. Mentre seguito ne avevo approfittato per recuperare un flute dal primo cameriere che avevo trovato, ascoltando il discorso emesso: in effetti era un avvenimento importante e no, non parlo solo del matrimonio. Che la città avesse un capo a cui far riferimento per la parte malavitosa era importante nonostante fossi convinta che non tutti avrebbero accettato la cosa.
    Nessuno però avrebbe avuto obiezioni stasera, nessuno voleva finire nei guai.
    Se al brindisi fosse seguito un piccolo applauso mi sarei unita, attendendo però lo sviluppo degli eventi che si stavano susseguendo dalla mia piccola parte di sala. Al momento ero solo una spettatrice non pagante in attesa di capire chi avrebbe richiesto le mie attenzioni.
    SPEAKING TO:SENKA, SHION
    SCHEDAVILLAIN
    Jacqui13
     
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    RENA SAKASHIMA

    “You spoke your words as though you denied the very existence of the shadows or of evil. Think, now: where would your good be if there were no evil and what would the world look like without shadow?”

    - Mikhail Bulgakov -



    Oh no.
    Oh no.
    Oh no.
    Quando mette il broncio è quasi troppo.
    *Do-kyuuuuun*
    C-calmati mio cuore.
    Questa è l'arma segreta di Deep Void.
    Ne sono sicura.
    Niente potrebbe resistere a questo.
    O almeno lo credevo, fino a quando non aggiunge quella nota stonata.
    Quella punta di amaro, che testimonia la sua preoccupazione.
    Una creatura all' ombra della sorella (maggiore?).
    ...
    Beh, Joke's on you, I'm into that!
    Il cioccolato lo adoro dolce, ma quella punta di amaro lo rende solo più appetibile.
    Ovviamente Ying sarebbe un boccone troppo grosso da digerire, non è certo il tipo di cosa che mi posso permettere.
    Però, per quanto possibile, cerco di scacciare queste nubi nere che si sono addensate sul mood della conversazione.
    Oooh, cavolo, mi dispiace un casino...
    Magari potremmo uscire una sera, ci sono tipo, dei posti che sono sicura ti piacerebbero un sacco!

    Karaoke, Purikura, magari all'Acquario di Shinagawa...
    Perchè no anche una Crèpe a Ginza.
    Certo, sarebbe un problema vista la rilevanza che ha, però magari, con un po' di camuffamento qua e la.
    Del fondotinta, un cappello.
    Sarebbe una giornata assolutamente memorabile.
    Gosh, il solo pensiero mi fa fangirlare durissimo.
    Ma cioè, tipo, ve la immaginate questa ragazza tòtes Adòrbs, in prendisole bianco e cappello di paglia largo sulla testa?
    Cioè, in mezzo ad un campo di girasoli, il sole a 45°, il vento leggero ma abbastanza da scompigliare i capelli...
    Uooooooooooooogh *inserire emoji che piange*
    Stupita che sia venuta da sola?
    Ah...ahahah...diciamo che mi sono presa...una pausa.
    Ecco.

    Tronco subito la discussione con un gesto secco della mano.
    Come a scacciare il pensiero, non in maniera brutale, figuriamoci.
    Solo che sul mio viso c'è quel sorrisetto di circostanza che dice, meglio non indagare a fondo.
    Appunto mentale: Il Luna Park lasciamolo perdere, che è meglio.
    Come per incanto però, quasi apparisse il principe azzurro...
    Il principe appare davvero!
    Beh ok, forse principe non è, ma azzurro è tutto!
    Evidentemente non devo aver nascosto molto bene la cosa, perchè notando immediatamente il mio stato, Ying va all'attacco.
    Come è ovvio che ci si aspetti da una professionista.
    Sasuga Miss Deep Void.
    Ah!
    Per un istante l'imbarazzo ha pieno possesso dei miei lineamenti, ma fortunatamente si rivela solo un evento passeggero.
    E così Nemo non lavora anche con Deep Void.
    Bensì lavora PER Deep Void.
    Questa informazione da sola vale per me più di un tesoro.
    Il sapere che uno dei migliori tecnici della città produce sotto licenza, ma soprattutto supervisione, del gruppo criminale, apre infinite possibilità.
    Potrei mettere su una mia personale rete di distribuzione, coprendo quelle scoperte dai canali pre-esistenti.
    Potrei perchè no invece collaborare, creando di fatto un monopolio...
    Anche perchè dubito che Aogiri o anche Eden andrebbero a chiedere a Long Shadow qualcosa...
    O più prosaicamente, beh.
    Mi da una carta in più da giocare per tirare Nemo fuori dal suo Anemone personale.
    Ehm...diciamo di sì......mi sta aiutando con un progetto.
    Ammetto.
    Ed è vero.
    Perchè dovrei mentire?
    Rena non mente mai!
    Al massimo, distorce la realtà o si limita ad omettere qualche dettaglio fondamentale.
    Ma dire una mezza verità, è tutto tranne che mentire.
    Oh!
    Borbotto.
    Ha ragione su tutto, lo conosce bene, come solo un capo professionale sa fare.
    Un po' strambo, sure.
    Inventore bravissimo, check.
    E soprattutto, gentile.
    In un lampo la sensazione di una felpa poggiata sulle spalle si fa sentire, imporporando se possibile ancora di più le mie guance.
    Ma come la brina esposta al primo sole primaverile, rapidamente sparisce.
    Sono sicura che lo sia, è un po' timido e impacciato...
    Ma secondo me ha solo bisogno di una spintarella per uscire fuori dal suo guscio!

    E alla sua offerta, non posso che rispondere in un modo.
    Perchè Hot Damn, se mi lasciassi aiutare così, dove metterei il mio orgoglio?
    E lo dico con una punta di rammarico, ma anche con il petto in fuori per la soddisfazione.
    Andiamo, sono poche le occasioni in cui uno può rifiutare una proposta da uno dei leader di Deep Void no?
    Comunque ti ringrazio per l'offerta, sarei tentata di accettare...
    Ma sai com'è, non c'è soddisfazione in un lavoro che non si è fatto con le proprie mani.
    Love is War, e questa è la mia battaglia!

    Proseguo però grattandomi una guancia con aria imbarazzata.
    Uuuuuuuh.
    Però mi fa piacere sapere che ho almeno la tua approvazione, significa tanto per me.
    Hee hee hee...

    E' un po' come avere incontrato i parenti dopotutto.
    Il fatto che i suoi superiori mi abbiano dato carta bianca è un segno.
    Preparati Mr. Nemo.
    Perchè dopo questo matrimonio, non ci sarà anemone abbastanza denso dentro il quale tu ti possa nascondere...
    (E forse a questo punto, Fumio potrebbe iniziare a pensare di avere preso un raffreddore, tra starnuti e brividi premonitori lungo la schiena)
    L'attenzione si sposta però di almeno un paio di gradazioni cromatiche, dall'azzurro al nero, quando Ying mi mostra sua sorella.
    Non che non potessi averla notata.
    Direi che è quel tipo di nero che attira l'attenzione.
    Un po' come una macchia di inchiostro su un foglio.
    E non riesco ad evitare una comparazione tra loro due e l'omonimo simbolo del tao.
    Beh, l'assonanza è palese.
    O sono io che penso male?
    Può essere che il signor Deep Void sia una persona molto più prosaica di quello che immagino...
    Ad ogni modo, beh, cioè, tipo...dai.
    Ti dirò, l'avevo supposto...
    Devo dire che vi assomigliate parecchio, in effetti.

    Concedo.
    Il commento gocciola ovvietà.
    Tipica frase da circostanza.
    O almeno, io spero che si assomiglino abbastanza, perchè se l'idea del Tao non è una coincidenza...
    Oh, woe is me.
    La signorina Wang numero due si rivelerà una montagna sin troppo alta da scalare.
    Fortunatamente, è la mia adorabile compagna di conversazione ad offrirmi un primo appiglio per scalare questa supposta inscalabile parete verticale.
    Una proposta, che è detta candidamente, quasi quanto lei stessa.
    Se potessi fangirlerei.
    Ma quando rispondo, ho quasi certamente vere e proprie stelline negli occhi.
    Tipo, sparkle a gogo e glitter ovunque.
    Ecco, questa è una offerta che accetterei volentieri
    Gongolo.
    O meglio, lo farei se non fosse estremamente disdicevole.
    E non voglio assolutamente rovinare questa relazione mutualmente benefica che ho appena instaurato.
    Au contraire.
    Iniziare a lavorare per Deep Void come contractor?
    Potrebbe essere la svolta di una nuova vita.
    Oh, davvero, mi farebbe piacerissimo...
    Ma non vorrei tu finissi nei guai per colpa mia, sarebbe veramente sconveniente.

    E il remark successivo, su fratelli e sorelle, mi punge sul vivo.
    Perchè rena ha tante cose.
    Papà e Mamma mi hanno dato molte cose.
    Tutto quello che avrei mai potuto desiderare...
    Tranne un fratello o una sorellina.
    E in effetti mi chiedo...
    Cosa sarebbe accaduto se l'avessero fatto?
    Sarei stata felice?
    Avrei potuto chiudere questo buco in fondo al cuore?
    O forse no?


    Forse...sarei stata solo gelosa?
    Forse non sarei stata la preferita?
    Forse avrebbero potuto iniziare ad ignorarmi?
    Forse, non sarei più stata niente per loro?
    Sarei sparita?
    Sarei svanita?
    Dai loro pensieri? Dalle loro memorie? Dalle loro attenzioni?
    Oh, non avrei potuto sopportarlo.
    Oh no.
    No.
    Nonono.
    Nonononono.
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    Non glielo avrei permesso.
    No, per niente.
    Forse avrei preso quella piccola testa perfetta
    di neonato.
    E l'avrei lasciata cadere.
    Così, ops.
    Dal secondo piano.
    Sarebbe caduta in terra.
    Crack.
    Come un vaso da fiori.
    Acqua ovunque.
    Petali di camelia scarlatti che scivolano lungo
    le piastrelle di marmo del selciato.
    Portati dalla corrente, che uno dopo l'altro scivolano
    tra le grate di metallo dei tombini.
    Con la macchia di acqua che si spande,
    si spande sempre di più in ogni direzione...
    O magari, avrei potuto spostare quel cuscino
    un po' più in là.
    Magari sulla faccia.
    E appoggiarci le mani sopra.
    E premere.
    E premere.
    E premere.
    Con il lento frinire delle cicale.
    Che risuona e risuona.
    E si fa sempre più lontano.
    E più lontano.
    E più flebile.
    Quel suono così meccanico e alieno, che
    riempie i giorni di estate in cui il sole filtra dalle finestre.
    E si fa più esile.
    Più esile.
    Sino a quando le cicale non si staccano
    dal ramo su cui sono e cadono a terra.
    Immobili.
    Finalmente silenziose.
    O di notte, sarei potuta entrare nella sua cameretta
    e girarlo a faccia in giù.
    Come prendere una bambola.
    E giocarci.
    E farla girare, ridendo, scherzando.
    Mentre fissa il cuscino con quegli occhi di vetro
    così vacui e fissi.
    E spenti.
    E non si muove.
    Più.
    E non importa quanto tiri la cordicella dietro la schiena.
    E' rotto.
    Il pupazzo è rotto e non parla più.
    O magari un altro incidente.
    Sì.
    Che possono succedere incidenti in una casa.
    Magari sarebbe potuto cadere su un oggetto.
    Un vaso di caramelle che cade.
    Sbatte per terra e il vetro fa partire.
    Caramelle colorate.
    Ovunque.
    E rotolano pigramente lungo le scale.
    O sarebbe potuto soffocare dopo
    aver mangiato qualcosa....
    Il lavandino è intasato.
    L'acqua non scarica più.
    E il livello sale.
    E sale.
    E sale.
    Sino a quando non fuoriesce dal bordo
    riempiendo il pavimento del bagno.
    E' difficile che qualcuno si possa accorgere di una
    biglia invisibile dentro un cucchiaio di minestra...
    Oh quante cose sarebbero potute succedere.
    Già.
    Perchè Nessuno può prendere quello che
    è legittimamente mio di diritto.
    Nessuno.
    Nessuno.
    Nessuno.
    Nessuno.

    Ah?
    Sbatto gli occhi.
    Oh accidenti.
    Mi sono di nuovo lasciata andare.
    Le labbra ancora dischiuse a metà della frase precedente.
    Non è passato neppure un battito di cuore eppure pare una eternità.
    Curioso.
    E' acido quello che sento in fondo alla gola?
    Chissà come sarà successo...
    Che bizzarria.
    No, purtroppo no.
    Ho persone che considero un po' come dei fratelli o sorelle...
    Ma niente di profondo come un vero e proprio legame di sangue.

    Mormoro sconsolata.
    Beh poi molti di loro non mi considerano tale.
    Tipo Eve-nee sama.
    Per lei sono solo un fastidio
    O Yui-chan.
    Beh, per lei sono una adorabile senpai no?
    Poi c'è Momo-cchi... o forse no?
    In effetti ancora non l'ho vista in giro (#sorrynotsorry), ma parlando di legami familiari questo è forse il peggior posto possibile per accennare ad un qualcosa del genere...
    Proseguo aggiungendo
    E' una cosa che mi fa tipo, un botto di invidia sai?
    Oh?

    Ma non concludo.
    Perchè non sono l'unica ad avere notato miss Wang.
    Quella nera, almeno.
    E temo, non sia stata l'unica ad essere notata.
    Billy, lo sposo, il Monsieur.
    Parla.
    Sollevo pigramente il calice.
    E nuovamente quel sapore acido inizia a farsi sentire in fondo alla gola.
    Lunga vita alla nuova Màdame...
    Mormoro rigidamente.
    Una punta di aspro nel tono della frase seguente.
    Detta più come un sospiro che altro.
    Abbastanza basso da probabilmente non essere udibile neppure da Ying.
    Certa, di fare eco a molti dei pensieri dei presenti.
    ...finchè dura.
    Eppure, non ci riesco.
    Questa facciata di ostentata sicurezza la sento già scricchiolare.
    Perchè non ci riesco.
    Non ci riesco proprio, a togliermi di dosso l'idea.
    Chiamatemi pure una volpe con la coda di paglia...
    Ma non ci riesco.
    A togliermi di dosso l'idea che Bill Konig, stia guardando proprio me.

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    YING YUE WANG
    Quando la star della serata tornò a farsi vivo sul palcoscenico, come l'attore di un personaggio morto che torna inaspettatamente in un clamoroso colpo di scena, la Ying originale stava ascoltando una storia sul padre. Per quanto la annoiassero questi convenevoli con tutti queste persone che probabilmente parassitavano sulla gente della loro città da sempre, trovava sempre interessante scoprire più dettagli sul genitore. Più che altro, non aveva intenzione di chiedere a lui come se fosse una bambina di dirgli qualcosa dei suoi innumerevoli anni nella metropoli giapponese. Tra una crudeltà e l'altra, un colpo ben riuscito e un affare portato a termine, anche lei si chiese proprio come la gemella cosa ci fosse così di diverso tra Blank e la vecchia Madame. Per un secondo, sentì una strana sensazione di calore e si girò versò sua sorella, trovandola istintivamente dove aveva guardato. Stava parlando e ridendo amabilmente con una ragazza dai capelli rosa e l'aria allegra. Sperava che non si fosse già cacciata nei guai.
    Alzò lo sguardo al cominciare delle parole ben studiate di Billie, mentre il suo bicchiere era stato riempito da poco da un inserviente dal liquido trasparente che portavano periodicamente. Tralasciando la sua opinione come sposo, Ying si chiedeva se il nuovo regnante dell'Eden fosse in grado di mantenere l'impero della Madame che seppur in maniera ridotta, ancora persisteva. Sulla sposa non aveva molte opinioni se non che se non altro aveva ereditato la teatralità della precedente Madame, sicuramente un punto a favore per coloro che partecipavano attivamente alla vita mondana di quella società più nascosta. Le venne quasi di fare un sorrisetto quando parlò dei doni, visto che loro avevano portato un prezioso ed antico vaso su cui era stato dipinto un dragone nero il quale si ergeva sopra il paesaggio. A livello artistico sicuramente molto grazioso, a livello simbolico chiaramente più aggressivo. Non si aspettò in realtà di essere nominata direttamente ma in un certo senso le fece quasi piacere. Una dimostrazione di autorità tale dimostrava che non aveva chiaramente paura di nominare anche i loro più acerrimi nemici con tale tono amichevole.
    «A voi!» - Poco dopo il brindisi, la ragazza avrebbe sorriso e alzato nuovamente il suo bicchiere, in tono celebrativo per quanto serio. «Che il futuro vi riservi giorni felici e che ci siano mille giorni di pace come questi.» - Il braccio d'ossidiana di Ying si sarebbe poi abbassato, mentre guardava il giovane Billie annunciare il programma per il resto della serata. Nessuno poteva dirle di aver detto qualcosa fuori luogo, ma sapeva bene che nessun messaggio amichevole da parte dell'Eden poteva essere un innocente augurio. Si sarebbe quindi spostata al piano di sotto seguendo il flusso di invitati, mentre cercava di liberarsi degli uomini d'affari per andare a prendere sua sorella.

    Da tutt'altra parte, un poco prima di quel discorso, la pallida e spettrale Ying ascoltava interessata le parole della volpe rosa. Uscire in generale con qualcuno non sembrava un discorso particolarmente felice per entrambi, considerato che il clone non aveva idea di come reagire a tali domande e Rena sembrava non avere delle belle esperienze. L'idea di uscire con lei tutto sommato però la allettava. Ying non conosceva la paura per gli sconosciuti o il sospetto che qualcuno avesse cattive intenzioni verso di lei, al massimo pensava che qualcuno la volesse sfruttare per qualche favore o compito. Non poteva conoscere i pensieri di Rena e in lei vide solo una nuova potenziale amica o alla peggio una collega. Immaginava che fino a quando si trattava di un rapporto professionale la sorella avrebbe reagito bene e forse sarebbe stata addirittura felice di potersi liberare di lei per qualche ora la sera.
    «Okay allora! Ci conto eh!» - Avrebbe iniziato, abbastanza esultante. Si immaginava anche lei dove sarebbero potute andare. Una passeggiata...al parco, forse? In qualche museo? Ok, forse meglio di no considerato cosa avevano combinato al Mori, però magari qualche noioso museo sulle conchiglie sarebbe andato bene. «Tranquilla allora, possiamo uscire tra ragazze. Il tuo numero ce l'ho tanto, tee-hee.» - Si sentiva davvero una sciocca e presto probabilmente sua sorella avrebbe sentito un'inspiegabile gioia percorrerle il corpo, ma sperò che non se ne accorgesse proprio ora. La noia che proveniva dall'originale provava a buttarla giù, ma voleva resistere un po'.
    L'argomento Fumio era ancora più interessante per lei. Stava aiutando Rena con un progetto? Lo conosceva abbastanza bene da capire che avesse bisogno di un po' di aiuto per socializzare? Chiaramente era l'inizio di qualche storia romantica e lei doveva intervenire. Per sua sfortuna la sua carriera in un'agenzia romantica (sempre che esistessero) non iniziò quella sera ma avrebbe dovuto aspettare. Era leggermente delusa che Rena se ne volesse occupare da sola, considerato quanto poteva essere utile una come lei, ma si consolò nel sapere che perlomeno l'approvazione della ragazza avesse qualche valore. Si sentiva un po' una nonna che comandava casa ora, piuttosto che un'amica.
    «Se hai bisogno di una mano, non esitare a chiamarmi.» - Avrebbe detto seria come se fosse la sua missione, mentre la volpe commentava la somiglianza tra le due. «Eh sì, siamo gemelle.» - Ammettendolo sorrise contenta, mentre cercava di calmare le preoccupazioni della stessa Rena che sembrava un po' dubbiosa di quella collaborazione o perlomeno di quanto potesse convincere la sorella. «Ah non ti preoccupare. Ha l'aria da dura, ma fino a quando si è utili è molto simpatica.» - Il concetto di simpatia di Ying era decisamente diverso da quello di una persona normale che non conosceva Ying Yue ma sembrava decisamente sincera quando pronunciava quelle parole. Stava per rispondere a Rena che le dispiaceva per lei che non avesse mai avuto un fratello o una sorella, visto che erano comunque una gioia da avere attorno, ma il discorso dello sposo la interruppe prima che potesse parlare. Ying clone ammirò particolarmente il discorso di pace di Billie, contenta che qualcuno di così magnanimo fosse salito al potere in quel momento. Era contenta anche per la sorella a livello diplomatico ma era decisamente delusa da cosa stesse provando in quel momento. Forse sarebbero potuti pure diventare alleati un giorno, nonostante tutto?
    «Ying. Andiamo giù, seguiamo gli altri ospiti.» - Poco dopo aver concluso quella scena, l'originale si ricongiunse con il clone. Ying Yue avrebbe messo una mano scura sulla spalla della sorella, mentre guardava con occhi guardinghi Rena. Non era necessariamente uno sguardo ostile ma nonostante il tono che aveva con il clone, in un certo senso era protettivo. Un veloce scambio di battute avrebbe fatto intendere a Rena il rapporto che c'era tra le due.
    «E lei è?»
    «Oh! E' una ragazza molto simpatica, si chiama Fox e credo potrebbe aiutarci in futuro.»
    «Stavo chiedendo a lei, Ying.» - L'avrebbe fulminata con uno sguardo di chi sta sgridando un bambino insopportabile. «Spero che la mia Unicità non le abbia causato troppi problemi. E' molto...espansiva, fuori dal mio controllo. Mi scusi se l'ha chiusa in qualche discorso inutile, non ci faccia troppo caso. » - Erano parole pronunciate con molta naturalezza, come se fosse una cosa solita per la sorella originale. Il clone se ne stava dietro di lei sorridente e silenzioso, guardando prima Rena e poi sua sorella.
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    “And he began to see the truth, that it had neither lost nor won but, naming the shadow of his death with his own name, had made himself whole: a person: who, knowing his whole true self, cannot be used or possessed by any power other than himself, and whose life therefore is lived for life's sake and never in the service of ruin, or pain, or hatred, or the dark.”
    - Ursula K. Le Guin -




    Questo matrimonio, si sta rivelando sempre meno una perdita di tempo.
    E invece, sempre più non solo una opportunità...
    Ma anche un gran divertimento.
    Pensavo che in futuro avrei ripensato a queste ore come le più stressanti della mia vita.
    Beh, colour me surprised.
    Ad essere onesti, mi sto pure divertendo un casino!
    Vero?! Vero?!
    Trillo tutta allegra.
    Ma che adorabile creatura.
    Pensavo di trovare un datore di lavoro.
    Un patrono.
    Magari un committente, o nella peggiore delle ipotesi una morte orrenda.
    Ma una...amica?
    Se un termine del genere può andare a descrivere uno qualunque dei presenti?
    Beh, era decisamente in basso nella mia lista degli incontri.
    Quando poi poi parla così tranquillamente del fatto che le va pure bene di uscire una sera, io boh.
    "Fermati attimo sei così bello", direbbe il compianto dottor Faust.
    E la cosa più spaventosa, è la più completa assenza di malizia nelle sue parole.
    Una anima pura.
    Che cosa bizzarra.
    Chi lo avrebbe mai detto che a questo incontro nella più completa oscurità avrei trovato una fanciulla bianca e candida come la neve.
    Nyahahah!
    Mi unisco alla risatina.
    Come dobbiamo sembrare sciocche.
    Come dobbiamo sembrare fuori posto, in un luogo del genere.
    Eppure questa conversazione è forse l'unica cosa onesta che sta avendo luogo a questo piano.
    Siamo le uniche due persone, probabilmente, che tra tutti stanno dicendo la verità.
    Ed è vero, diamine!
    Quello che era partito come un tentativo di farmi passare per una professionista, è finito per essere nè più nè meno me stessa.
    Dammit girl, questo suo essere solar ed aperta è devastante.
    Un raggio di sole che dissipa le ombre.
    Che mette a nudo la cruda e orribile realtà, e beh, mi fa sentire una persona orribile.
    E in effetti, forse lo sono davvero.
    La conversazione continua.
    E continua, del più e del meno.
    Di Nemo-cchi, che credo di avere intravisto darsi alla fuga dopo avermi regalato solo un breve e impacciato saluto.
    Codardo.
    Per poi tornare su Miss Wang.
    Quella professionale delle due almeno.
    E sul fatto che i suoi gusti in fatto di relazioni siano...particolari.
    Relazioni lavorative almeno.
    Per quanto concerne il lato sentimentale beh...
    Persino il web è scevro di informazioni a riguardo,e non mi stupisce che siano informazioni ben custodite.
    Se anche una persona rigida come dicono in giro come lei, è in grado di averne.
    Oh, meno male.
    Essere utile è una delle cose che mi riesce meglio!

    Oh Ying, sono così contenta che il primo incontro sia stato con te.
    Però dicendo così, non fai che alzarmi l'ostacolo!
    Ora non so se sono pronta ad affrontare un incontro del genere...
    Hm?
    Beh, qualcuno o qualcosa deve avermi sentito pensare.
    Perchè il famoso incontro fatidico è qui davanti a me.
    E ne ho subito un assaggio.
    Quando una mano nera come la notte si poggia sulla delicata spalla candida avanti a me.
    Primo, mi irrita perchè quella mano non è la mia.
    In seconda istanza, perchè tratta male la mia adorabile Ying.
    Stronza.
    Sono sorelle va bene, però uno non si può permettere di...
    Unicità?
    Wait a minute.
    Avevano ragione?!
    Vuoi dirmi che tutti quei complottari, Anti-hero, fanatici dell'intrigo, avevano ragione?
    E la ragazza in bianco è solo un QUirk?
    No...
    Non è possibile.
    Un quirk che ti permette di creare una copia distinta e cosciente, simile e allo stesso tempo opposta?
    La perfetta compagna di vita?
    ...
    No...
    Non è giusto.
    Lo volevo io!!!!!
    La rabbia e il disprezzo vengono immediatamente sostituiti dal più orrendo dei mostri, con i suoi occhi verdi, come diceva Shakespeare.
    La gelosia.
    Mooooooou come mi rode il fegato!
    Il solo immaginare di come sarebbe potuta essere la mia vita con una seconda Rena è insostenibile.
    E un mondo con due Rena sarebbe stato un incubo per molti altri
    Ma la mia faccia non muta di un nanometro.
    Sempre con il solito sorriso di cortesia coltivato in anni e anni di rapporti sociali artefatti, compio un brevissimo inchino.
    Educato ma non esagerato.
    Cortese ma non servile.
    E replico, trattenendo l'irritazione di vedere trattata così male una tanto adorabile creatura.
    Assolutamente, anzi!
    Se fossero effettivamente questi i problemi per me, la mia vita sarebbe decisamente più semplice.
    Direi che invece è stata una ben piacevole parentesi!

    E sfido a trovare una goccia di falsità nelle mie parole.
    E' la pura, semplice, anadulterata verità.
    In questo momento il mio cuore è di cristallo.
    Se finissi nell' oltretomba egizio probabilmente il mio cuore passerebbe anche la prova della piuma dell'onestà!
    Raramente si incontra una persona così...unica!
    Rena usa il termine Mono(者), persona invece che Mono(物) cosa, oggetto inanimato.
    Ovviamente nel parlato non c'è alcuna differenza, ma se tipo fosse un fumetto...

    Non le darò la soddisfazione.
    Non le permetterò di sminuire così una creatura così pura.
    E che cavolo!
    Non chiamerò mai Ying una "Cosa"
    Quirk o non quirk, per me è una amica.
    E Rena Sakashima... beh ok, sì, vede gli amici solo come una cosa di comodo da buttare all'evenienza va bene!
    Però ecco Ying è interessante.
    E come le gazze ladre sono attratte dagli oggetti luccicanti, io ADORO le persone interessanti!
    Ma ha assolutamente ragione Miss Wang.
    E per rimarcare in maniera assolutamente chiara, mi preparo a ripetere gli stessi gesti di prima.
    Perchè ai miei occhi, ho davanti due persone diverse.
    Ma questo show non è rivolto a Miss Ying Yue.
    Oh no, questo è solo per Ying.
    Due presentazioni.
    Due biglietti da visita...
    Per due persone diverse.
    Lasci che mi presenti.
    Sono Fox.

    png


    E ancora una volta il biglietto emerge dal portacarte rosa.
    Ancora una volta con un perfetto inchino da businesswoman lo porgo in avanti.
    I pollici separati abbastanza da offrire il biglietto ma non da coprire il nome.
    E ancora una volta, la frase di presentazione che ho studiato mille volte.
    Anche se con qualche variazione.
    Ying ha detto che finchè si è utili è molto simpatica eh?
    E allora facciamo un po' di fine tuning.
    Presentiamoci come qualcuno in grado di essere utile.
    Soluzioni su misura per problemi particolari: dallo spionaggio industriale alla sicurezza informatica, la risposta a portata di mano!
    Sorrido.
    Nuovamente.
    Un sorriso affabile e amichevole.
    Ma allo stesso tempo preciso e compassato.
    Come una vera professionista.
    Uuuuuh, però non mi ero preparata a quello sguardo.
    Fa veramente paura...
    Questa sì, che è la punta di diamante di Deep Void.
    E' un piacere conoscerla di persona, ho sentito parlare molto di lei...
    Non specifico come.
    Perchè in effetti sul web, sui canali, sui forum, sulle board...
    In molti non ne parlano bene.
    Affatto.
    E a parte quella sparuta minoranza che produce disegni discutibili,perchè quelli ci sono sempre .
    Pochi ne parlano in modo lusinghiero tra i ben informati.
    Ma devo dire che gran parte dei rumors che circolano non le rendono affatto giustizia.
    Già.
    Affatto.
    Ma non mi dilungo troppo.
    Perchè ok, forse sono stata troppo severa.
    Forse i rapporti tra sorelle sono così.
    Cosa ne posso sapere in fondo...
    Forse, per citare un altro felino
    Sì, again, la volpe è un canide, lasciate stare...
    Let's see if the man can live up to the Legend...


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    YING YUE WANG
    In quel momento la ragazza generata dal Quirk di Ying Yue era parecchio perplessa dal comportamento di Rena. Se doveva dire la verità, il fatto che sua sorella fosse venuta lì per richiamarla e portarla da un'altra parte lontano da Rena non era poi così inaspettato. Nel corso della sua breve vita, o manifestazione se così la si voleva chiamare, Ying aveva imparato che le Unicità nel mondo erano così variegate che talvolta si chiedeva se casi come il loro fossero alla fine comuni. E per quanto le due fossero collegate, erano come due persone a sé stanti. Le due Ying non potevano leggersi i pensieri a vicenda, sarebbe stato sicuramente più scomodo per l'originale e molto più utile per il clone, nonostante condividessero alcune sensazioni. Era più una funzione di utilità del Quirk in parole povere, usata per avvisare di imminenti pericoli diffondendo in entrambe un segnale trasmettendo la paura o la rabbia dell'altra. L'effetto collaterale era il passaggio delle altre emozioni, cosa che non tangeva troppo alla Ying clone ma che dava decisamente fastidio all'originale.
    La sensazione di stupore quindi, quando la ragazza dai capelli rosa ci tenne a specificare che era stata una serata piacevole e che era addirittura una persona interessante, si allargò anche a Ying Yue che squadrava Rena con occhi pieni di giudizio. Si chiedeva innanzitutto chi diavolo fosse questa Fox e chi l'avesse invitata. Non le sembrava di riconoscere quel nome e generalmente i tizi dell'Eden se ne stavano in giro assieme o perlomeno evitavano come la peste di avvicinarsi spontaneamente a loro. Immaginava fosse successo così alla fine: aveva visto quella svampita da sola e probabilmente se ne stava approfittando in qualche modo. C'era però una...particolare quantità di emozioni in quella voce che le sembrava quasi strano che qualcuno si mettesse a difendere a spada tratta un Quirk, anche dopo aver conosciuto la verità. Considerato che se proprio non l'aveva riconosciuta, quel Billie aveva comunque attirato l'attenzione su di lei, era facile fare due più due e capire che erano di Deep Void e che quella era un clone. Eppure...
    «Felice che abbia trovato in un Quirk buona compagnia. » - Avrebbe pronunciato con il tono limpido come carta vetrata, incrociando le braccia d'ossidiana. In quel momento avrebbe preferito non conversare con una tizia stramba come quella, le bastava il clone, ma rimase lì ad ascoltare cosa avesse da dire. Pure Ying clone stava per ripetere che non era necessario si presentasse anche a lei, che avrebbe riferito tutto. Ma rimase in quell'angolo ad osservare la scena, forse divertita dalla situazione. Ogni tanto faceva bene a sua sorella anche essere presa un po' in giro. Nonostante non apparisse particolarmente lusingata, Ying Yue non era di certo una persona che si precludeva le occasioni per antipatie personali. Avesse seguito quel criterio alla villa si sarebbe tenuta solamente gli uomini in nero base, probabilmente. Avrebbe preso il bigliettino della volpe tra le mani osservandolo per un istante, decidendo poi di riporlo dentro la borsetta e tornare con gli occhi grigi su Rena.
    «Si tratta di affari quindi.» - Ignorò completamente il complimento, con la calorosità di un pezzo di ghiaccio. «Non è proprio l'ambiente adatto, dovremmo festeggiare...ma farò uno strappo alla regola, prima del rinfresco. » - Iniziò quindi ad incamminarsi per scendere, aspettandosi che Rena facesse lo stesso seguendola. Ying le avrebbe seguite tenendosi un metro più indietro, guardandosi attorno e posando spesso lo sguardo sulle due. Provava una strana sensazione di calore nel portare Rena con sé, chiedendosi da dove fosse uscita una ragazza così matta da difenderla da quella peste di sua sorella. Arrivate in un angolo più appartato, poco prima delle scale per il piano inferiore, Ying Yue avrebbe proseguito la conversazione senza perdere troppo tempo.
    «Non so quanto abbia discusso con Ying, ma ha parlato di spionaggio. Se posso confessarle Fox, tra le nostre fila manca un po' la discrezione. Gli uomini in nero sono un simbolo di Deep Void ma anche la nostra rovina. Basta vederli per capire con chi si ha a che fare.» - Avrebbe detto, prima di guardarla dall'alto verso il basso. Si chiedeva se non stesse azzardando troppo anche lei, in tutta onestà.
    «Ha qualche Unicità che le permette di infiltrarsi, qualche mutazione? Ci servono elementi forti che possano lavorare in maniera permanente per noi.» - Andò dritta al punto, aspettando la sua risposta prima di proseguire, in caso.
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    "THE FOX"


    “A beautiful face can mask great evil...”

    - Francine Rivers -



    Oh.
    Me l' aspettavo eh.
    Devo dire che, Ying, sei un tesoro di ragazza.
    Quirk o meno.
    Però, se posso essere sincera...
    "è veramente testarda...fino a quando si è utili è molto simpatica..."
    Overstatement del secolo!
    Cioè, non dico che sia una persona rigida, ma come si suol dire il suo palo ha un'altro palo più piccolo infilato dentro!!
    Il suo primo commento infatti è delicato come una mattonata su piede.
    Oh, assolutamente.
    Onestamente sono stata più sorpresa di trovare un buon partner di conversazione che altro...
    Eventi mondani del genere tendono ad essere sempre così, come dire, formali.

    Replico.
    Con la stessa allegria di Cenerentola quando ha realizzato che, con le scarpette di cristallo, ci doveva scendere una scalinata di marmo.
    Però non tutto viene per nuocere.
    La strega di ghiaccio infatti, mi invita a seguirla.
    E questo, credo, possa essere un buon segno.
    Almeno a giudicare dal sorriso smagliante della sorella.
    Spero di stare andando bene...
    Ne sono onorata.
    Ma non abbia paura, prenderò poco del suo tempo.
    Non vorrei impegnare così tanto l'ospite d'onore di questa serata.

    Giusto per rimarcare, che sono loro il fulcro dell'attenzione.
    Che non mi è sfuggita l'implicazione politica del loro invito-
    Nè, del perchè siano venute loro in rappresentanza di Deep Void.
    Proseguiamo insieme per qualche altro minuto, prima di fermarci ad un angolo più appartato.
    Ed è allora che finalmente posso tirare un sospiro di sollievo, quando non è un coltello ad entrarmi nella schiena.
    Bensì una domanda.
    O meglio, una richiesta.
    Se almeno le richieste non suonassero come un ordine.
    Diretta.
    Come una freccia che punta al bersaglio.
    Ma non mi faccio certo intimidire io!
    Anche se, forse forse, un pochino mi faccio piccola piccola e qualche goccia di sudore freddo mi scende lungo la schiena.
    Maa Maa Miss Wang.
    Una domanda schietta e diretta.
    Non sa che è maleducazione chiedere il quirk ad una signorina?

    Sorrido.
    Un sorrisetto malizioso ma allo stesso tempo cortese.
    Il tipico sorriso finto di chi ti da una notizia orribile come se gli dispiacesse ma in realtà stà godendo come un riccio.
    Tuttavia lei è stata così gentile da concedermi di conoscere il suo, pertanto mi pare giusto ricambiare il favore.
    Beh, cartavetro a parte, possiamo giocare tutte e due a questo gioco.
    E comunque, c'è una differenza tra noi due, a parte il fatto che lei una dolce metà ce l'ha.
    Ed è dolcissima, candida come lo zucchero più puro.
    Lei sarà imponente...
    Ma io, so essere teatrale!
    E per rispondere alla sua domanda... Direi proprio di sì.
    Sussurro, mentre la mano passa rapida davanti al volto.
    Come se dovesse togliere una maschera.
    E al suo passaggio i miei tratti somatici si modificano.
    Beh, almeno ad un occhio esterno ecco.
    E' un po' come usare Photoshop.
    Si cancella qualcosa, si scurisce o si schiarisce qualcos'altro.
    Si rimuovono le ombre.
    E un volto quasi nuovo sostituisce il precedente.
    Non è più Rena a guardare le due sorelle, bensì i tratti affilati di una diciottenne.
    Con un nasino adorabile e due canini leggermente più affilati.
    Per quanto concerne le mie capacità invece, la mia presenza a questo matrimonio spero sia una dimostrazione sufficiente.
    Ma non dovrebbe limitarsi al visibile sa? Le apparenze spesso ingannano...
    Fox le offre il pacchetto completo di potenzialità informatiche, digitali, tecnologiche e biomantiche per rispondere a tutti i suoi bisogni.

    Biomantiche.
    Bella parola.
    Credo di averla copiata da qualche libro di fantascienza, ma suona bene.
    Se anche non crederà che il mio quirk si basi sul cambiare aspetto, potrebbe comunque portarla su una strada diversa.
    Afterall, it's all a trick.
    Anche una menzogna diventa la verità se ripetuta abbastanza volte no?
    E le confesso che un contratto di esclusiva con Deep Void è una proposta attraente.
    Ovviamente se non fosse interessata non si preoccupi, sarà come se questa conversazione non fosse mai avvenuta.
    Non ne rimarrà traccia da nessuna parte, lo consideri un'ulteriore garanzia sia sulle mie capacità che sul rispetto della privacy dei miei clienti.

    Vorrei specificare, che non rimarrebbe neanche nelle sue memorie.
    D'altronde è sempre così.
    Dopotutto se non ho fatto una impressione abbastanza d'effetto e memorabile appunto, questo è il mio destino.
    Ho dubbi riguardo a Ying però.
    In effetti sarebbe curioso e interessante da approfondire.
    Come reagirebbe il mio quirk...ad un quirk?
    E' forse possibile che esista qualcuno in grado di vedermi?
    Di ricordarsi di me?
    Di notarmi per quella che sono?
    Qualcuno intorno a cui non dovrei fingere?
    Abbandono subito quei pensieri.
    Non ora, non adesso.
    Tuttavia, in questo caso ne sarei estremamente dispiaciuta.
    Dico.
    E sinceramente.
    Chiaramente visibile nel mio sguardo dietro questa maschera di assenza.
    Dietro questo camuffamento creato rimuovendo invece che aggiungendo.
    Tira aria di cambiamento in questa città.
    Dopo Shinjuku qualcosa è cambiato, l'albero sta mettendo radici sempre più in profondità per proteggere i suoi rami sferzati dal vento.
    Le rose non aspettano altro che abbarbicarsi dovunque per dare il via ad una nuova fioritura...
    Ma con tutte queste piante che crescono, serve un giardiniere estremamente abile per evitare il caos.

    Oh.
    Oggi le metafore mi vengono tipo, superbene.
    Sarà l'aria della notte che mi rende poetica?
    O forse tutto questo simbolismo serve a qualcosa?
    E sa cosa dicono tutte le riviste di moda...
    Termino con un sorriso sornione.
    E per un attimo la luce della sala, si riflette sui miei canini apparentemente appuntiti.
    Uno sguardo tagliente.
    Sicuro.
    Arrogante.
    Quest'anno andrà di moda il nero.

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    Quella donna, in verità, la metteva in difficoltà allo stesso livello della sorella. Quando tutti conoscono il tuo nome, soprattutto quello della tua famiglia, è facile farsi rispettare. Era una verità che le era sembrata particolarmente adatta a Tokyo, le cui guerre per il territorio venivano alternate da queste deliziose serate in cui tutti si fingevano amici. E se proprio una persona non ti temeva per il nome, bastava darle una lezione con modalità alternative. Questo era ciò che aveva imparato in Cina e ciò che aveva utilizzato la maggior parte della sua vita. Dopotutto, a volte assestare un bel pugno in faccia a qualcuno era ben più facile che ragionarci sopra, soprattutto se lo si conciava così male da addirittura rendertelo fedele. Questo tipo di mentalità però non funzionava in Giappone o perlomeno non le era permesso attuarla, in un'orribile alleanza tra Blank e Ying. Già il colpo al Mori aveva suscitato l'ira del genitore che, nonostante non potesse negare i risultati, era addirittura preoccupato per lei. Come se le servisse.
    «Su questo sono d'accordo. » - Si limitò a dire con un minuscolo sorriso, mentre la ragazza dai capelli rosa scivolava tra le due gemelle, seppur invitata dalla cinese stessa. Ying Yue apprezzava le persone ambiziose, soprattutto quelle che poteva controllare. Che Fox avesse le caratteristiche adatte per essere una buona pedina come lo erano alcuni altri membri di Deep Void, era tutto da vedere. Come per scacciare via quell'affermazione agitò leggermente la mano, con fare delicato. «Non potrei mai levare i riflettori dagli sposi. Sono sicura si meritino un po' di tranquillità prima che...si torni alla vita di tutti giorni, potremmo dire. » - Affermò, prima di sistemarsi in quell'improbabile trio. Una minaccia velata o una dimostrazione di forza servivano solo a ricordare anche agli agenti esterni che nonostante fosse solo la figlia di Blank, avrebbe rappresentato i suoi ideali come meglio poteva. Che poi fosse cosi diretta a dimostrare quel potere agli altri, era solo parte del suo carattere. Come detto in precedenza, Rena la metteva in difficoltà. Più che altro, non le sembrava particolarmente intimorita dal suo status né sembrava voler cedere sotto le sue parole dure. Anzi, sembrava quasi che le due donne cozzassero tra di loro come due pietre parlando. La sfida da una parte la spingeva a controbattere ma Ying Yue capì che non era il momento di fare una scenata di fronte agli altri ospiti. Quando Fox con un movimento della mano divenne tutt'altra persona, la stessa ragazza avrebbe visto l'espressione arcigna dell'erede di Deep Void rilassarsi ed alzare leggermente le sopracciglia in una smorfia di interesse. Proprio come aveva detto la sua gemella poco prima, era chiaramente attirata dalle persone che potevano risultarle utili. Un sorrisino sulle labbra d'ossidiana sarebbe apparso sul viso della donna e come se avesse ricevuto il segnale in ritardo, anche su quello della Ying clone il quale però sembrava decisamente meno maligno.
    «Vedi? Te l'avevo detto, la volpe mostra i suoi poteri mistici... » - Avrebbe detto in maniera teatrale la spettrale ragazza alla sorella, appoggiando le mani sulla pelle di questa creando un forte e piacevole contrasto, osservando la trasformazione incuriosita.
    «Lo sai che non mi hai detto proprio un bel niente, vero?» - Risposto così al suo clone con fare ben poco lusingato, avrebbe portato l'indice alle labbra con fare pensieroso, coprendo la bocca per un istante fissando la nuova Rena. Un essere curioso quello che si trovava davanti. Dal suo sorriso le veniva quasi da dubitare se non si trattasse di una feroce tigre piuttosto che di una volpe. Entrambe si stavano osservando con fare circospetto, almeno da parte di Ying, la quale era nella parte della pantera se si voleva continuare con gli esempi felini. Un sorriso, di quelli che rendono sottili gli occhi per scrutare meglio l'altro, si fece strada sul suo viso. Una donna ben informata, in una festa del genere, in cerca di opportunità di lavoro...era qualcosa che suonava come un'occasione o un rischio enorme.
    «Elementi come lei, Fox, potrebbero risultarmi utili. Soprattutto di questi tempi.» - Ying Yue decise di prendersi quel rischio ma solo perché era sicura della propria capacità di giudicare le persone, in un certo senso anche quella di Ying. Aveva sicuramente alcune capacità percettive quella peste, nonostante l'ingenuità. «Potremmo trovarci a Tsukiji tra qualche tempo, per discutere ancora meglio di affari...e presentarla a mio padre, se desidera.» - Avrebbe allungato la mano di lucida ossidiana per stringere quella di Fox. Un gesto forte, meno elegante di un inchino, ma che legava le due in maniera più profonda. Atteso qualche secondo per osservare la reazione della donna, sperando vivamente per lei che accettasse la stretta, si sarebbe voltata verso il suo clone per incamminarsi verso il piano inferiore.
    «Mi sembra di capire che entrambe abbiamo il suo numero. La chiamerò io.» - Avrebbe detto, prima di voltarsi definitivamente. Poco prima che Ying Yue sparisse tra il resto della folla che scendeva verso il basso, la Ying clone si sarebbe avvicinata esultante alla sua nuova amica, prendendole le mani in maniera ben meno seria e decisamente più invadente della sorella.
    «Te l'avevo detto che sarebbe andata bene, Fox-chan. Ci vedremo alla villa, abbiamo tanto di cui parlare. Speriamo che la mia sorellina non mi incastri tutta la sera a parlare con barbosi uomini d'affari...» - Avrebbe detto, prima di lasciarla mentre lei andava di sotto seguendo la già irritata sorella.
    Nonostante tutto, quel clone poteva dirsi felice per davvero.
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    "THE FOX"


    “It was such a relief to be right even though you knew you only got there by trying every possible way to be wrong.”

    - Terry Pratchett -



    Ha funzionato.
    Non me lo sarei mai aspettata, ma ha funzionato.
    In un qualche modo sono ancora viva.
    E non solo, questa splendida fanciulla di ebano, pare anche interessata.
    O meglio.
    Per ora ho la sua attenzione.
    Ma riuscirò a catturare il suo interesse?
    Mentre camminiamo non posso non trattenere un brivido nell'osservare quella carnagione nera come il giaietto.
    E' difficile intravedere dei muscoli...
    Ma se ci fossero, sarebbe capace di spezzarmi il collo come un ramoscello?
    O forse lo farebbero le delicate e affusolate dita di Ying?
    Ufufu...
    Rido delicatamente, coprendo le labbra con il dorso della mano.
    Un risolino cortese e pacato.
    Più per permettere all'aria di uscire dalla mia bocca che altro.
    Il cuore mi sta rimbombando nel petto.
    Occorre tutto il mio autocontrollo per non sudare e mettermi a tremare.
    Ne sono convinta.
    Altrimenti non mi sarei azzardata propormi così...

    Devo mantenere la mia flemma.
    Devo mantenere il mio sangue freddo.
    Sono una persona di ghiaccio.
    Una Femme fàtale.
    Una professionista...
    Lo sento, nel momento in cui mostro debolezza, è il momento in cui morirò...
    Se almeno non sono già morta ora.
    Perchè diamine, quelle mani bianche su quelle spalle nere come la notte...
    OH MAI GAWD!!
    Ad ogni modo sembra che qualcosa abbia funzionato perchè... ho guadagnato un colloquio?
    E' un flip notevole quello del carattere di miss Yue Wang.
    Va' che Ying aveva ragione, e che forse forse alla sorella sto magari anche interessante?
    E mi tende la mano!
    Gente, rendiamocene conto, sto per stringere la mano ad uno degli head Honcho di Deep Void...
    Non mi sentivo così da quando Demi-tan mi ha preso per lavorare alla Arcadia!
    Stringo quella mano protesa, con zero esitazione.
    Anzi, anche un po' troppo enfaticamente.
    Oh, ne sarei onorata!
    Per quanto invece concerne incontrare suo padre...

    E qui mi schermisco.
    Perchè sì, sarebbe interessante parlare con il boss...
    Ma quella con cui, per cui e su cui voglio lavorare è lei.
    Come ho detto, i tempi stanno cambiando.
    E una parte di me,mi suggerisce che questo potrebbe essere il cavallo vincente su cui puntare.
    ...beh, la decisione è sua Miss.
    D'altronde da questo momento, il mio contatto è lei.
    Come le ho detto sono a sua disposizione.

    E faccio attenzione a sottolineare il Sua.
    Se Mister Deep Void è importante per lei quanto sembra, meglio così.
    Sarà un passo necessario.
    Ma se dovesse avere effettivamente desiderio di un giorno succedere al padre...
    Diciamo che Miss Yue Wang ha già un braccio destro, ma il braccio sinistro mi sembra apparentemente vuoto.
    Attenderò con ansia sue notizie.
    Con la speranza che questo sia l'inizio per una lunga e proficua collaborazione.

    Sorrido.
    Entusiasta.
    Felice.
    Sincera.
    E infine se ne va.
    Lasciandomi fortunatamente sola con la sorella.
    Perchè diamine, ho decisamente bisogno di un qualcosa per togliermi l'amaro dalla bocca.
    E D'aaaaawwwww
    Ci mancava giusto il dolce a fine pasto!
    Ma quanto è carina quando mi prende le mani nelle sue!
    Siamo già Besto Friend...credo.
    Uwaaah, davvero...
    Quando mi avevi detto che era rigida, non scherzavi affatto!
    E comunque quando dicevo che non vedo l'ora, ero seria.

    E concludo, mentre la vedo andare via...
    Triste e preoccupata di annoiarsi.
    Ma nel caso avessi bisogno, non esitare a chiamarmi...
    Da questo momento siamo complici!
    Nyahah!

    E alla fine, quando si sono allontanate entrambe, è finalmente ora.
    E rapida come un fulmine mi lancio verso una delle porte.
    Il Bagno.

    --------------------




    ...*BleaaAaaAaArGhhh*
    Che schifo.
    Che schifo.
    Che schifo.
    Ansimo pesantemente, mentre riverso il poco contenuto del mio stomaco in una delle toilette.
    Sto tremando come una foglia.
    Coperta di sudore freddo.
    Presumibilmente il mio volto deve essere uno schifo.
    A malapena riesco a tenermi in piedi, figuriamoci a mantenere attivo il Quirk.
    La volpe è sparita di nuovo cedendo il posto a Rena.
    *Coff*...*coff*...*cough*...
    Tossisco, mentre la gola brucia per i succhi gastrici.
    Lo stomaco pare quasi si voglia spezzare in due per i crampi.
    Dio mio.
    Lo stress.
    Non so quanto sono andata vicino a morire oggi.
    Sono sempre stata fiera della sicurezza in me stessa.
    Ma oggi.
    Oggi ho veramente passato ogni limite.
    Ho visto la morte in faccia.
    Mi accascio ancora una volta sulla tazza in ceramica, cercando di svuotare uno stomaco che oramai non ha più nulla da gettar via.
    Mi appoggio tremante al muro-
    Gli occhi chiusi.
    Il fiato pesante.
    La gola e gli occhi che bruciano.
    E...
    E inizio a ridere.
    ...He...hehehehe....
    Ce l'ho fatta.
    Rena ce l'hai fatta.
    Ci sei riuscita.
    Sei riuscita ad entrare nel circolo di quelli che contano.
    Questo è il primo passo.
    Il primo passo per diventare qualcuno.
    Per diventare famosa.
    Temuta.
    Potente.
    Rispettata.
    Vorrei veramente dare sfogo a tutta la mia gioia e il mio sollievo.
    hehe...*Urgh*...
    Ma l'ennesimo crampo mi frena.
    Come se fossi febbricitante.
    Chiudo gli occhi.
    Il sapore della vittoria, beh...
    Fa decisamente schifo.


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    È ormai sera, gli albori del sole cominciano ad abbandonare il cielo, tingendo le nuvole dei brillanti colori del tramonto che annacqua i solitari profili dei grattacieli di Shibuya. Il Garden Pool Hotel veste il suo abito migliore, la notte, il momento tanto atteso da tutti gli invitati. Conclusa la cerimonia, il pranzo e il buffet, i fiori dell'Eden's sono pronti a deliziare tutti con uno dei loro spettacoli che si preannuncia uno dei più belli di sempre, volto a raccontare le loro origini e la loro rinascita.
    L'ultimo viaggio degli ospiti comincia così, con un breve percorso a piedi fra due piani dell'hotel trasformati per l'occasione in un maestoso giardino: le pareti coperte d'edera, rampicanti e rose; passando sotto archi decorati da piante, di fianco a statue di marmo bianco e piccole fontane, giochi di luci e ombre li conducono fino alla loggia del teatro ove avverrà la rappresentazione finale, i posti a sedere mascherati da poltroncine dalla forma di fiore e l'alto soffitto coperto da una maestosa distesa di glicine viola. Le quinte sono ancora abbassate, ma ben presto si solleveranno per intrattenere gli avventori. L'illuminazione è affidata a delle strambe creature fluttuanti che ricordano delle meduse e volteggiano per il teatro con i loro filamenti che sembrano di stoffa. Sarà l'ultima esibizione di Tsubaki in tal veste, ex-prima ballerina e ora nuova Madame di Tokyo. La fine di un'era. L'inizio di un'altra.
    Ed è proprio mentre gli invitati prendono posto e si sistemano, ignari di essere spiati da dietro le quinte, che una scena con tutto il calore della famiglia si consuma nell'atelier riservato agli attori.
    «Sei nervoso?» la calma voce di Narciso ruppe il silenzio, incrociando per un breve attimo gli occhi spauriti di chi stava spiando la folla da dietro le pesanti tende scarlatte. Un ragazzo biondo, truccato ad arte con una lunga veste azzurra e argentata indosso, si volta e lo fissa con aria persa. «Non devi. Ti sei esercitato mesi solo per questo, Weiss. Andrà tutto bene. Oggi è il momento degli sposi, ma anche il tuo. Sei il primo ragazzo che mette piede su questo palco assieme alle nostre sorelle, rendi speciale questo giorno.»
    E Weiss annuisce, rincuorato da quelle parole. È pronto a tutto per quella nuova famiglia. E quell'oggi farà la sua prima apparizione ufficiale come membro dell'Eden. Il suo nuovo giardino. Perché un giardino non è per forza un posto pieno di fiori, piante o frutti. Un giardino è soprattutto quel posto dove crescono delle belle cose. Un giardino può nascere ovunque. In qualsiasi momento, dall'istante in cui decidiamo di definirlo tale. E lui è Emil Fujishiro. Il Glicine. Il primo Figlio della nuova Madame.

    L'evento si è concluso, grazie a tutti per la partecipazione!
    I seguenti personaggi possono ritirare l'exp: Evelynn Harcrow, Fumio Masayoshi, Kensei Kurayami, Moumoku Hizoku, Norio Toda, Senka Itou, Shion Fujihara, Rena Sakashima, Yami Dødson, Yorune Fukage, Yuya Mirokuji.

    L'evento è inoltre eleggibile come AM per i seguenti personaggi: Rena Sakashima.
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