🦋 Sting like a butterfly

ACT II - Brave New World

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    Come uno spettacolo i cui manifesti avevano invaso la città, era finalmente iniziato il grande progetto annunciato da Hanzo Takashi. Un avvertimento lanciato all'uomo che sembrava tanto collegato quanto distante dallo scienziato, ovvero Shinichi Matsumoto. Era stato lui ad avvisare le autorità dell'imminente attacco del gruppo terroristico, perlomeno evitando il grosso dei danni verso i più deboli ed innocenti.
    La città era ormai coperta da quella coltre scura e brulicante da tre giorni. Un'infinità tempesta di blu e nero che si alternava vorticosamente nei punti disparati, non lasciando scampo ai cittadini che erano stati costretti in casa. Le Papilio quirkensis avevano reso la metropoli loro proprietà, uno splendido nido scintillante da consumare come una foglia verde smeraldo. La vita si era fermata per tutti, senza la possibilità di controbattere o protestare. Alcune associazioni pubbliche e private, tra cui la 30MINDUSTRIES, avevano scelto di aiutare la popolazione distribuendo tra le varie case viveri e medicine. Solo loro potevano vivere le strade, girando come fantasmi vestiti di bianco che portavano del bene anche nei peggiori vicoli della città.
    Uscire di casa senza un'apposita maschera era un suicidio ed anche volendo era comunque severamente vietato dalla polizia, che stava facendo del suo meglio per controllare i cittadini durante quella piaga che si era abbattuta sulla città. Era comunque impossibile monitorare tutti, purtroppo: molti avrebbero inneggiato alla stupidità di chiunque avesse provato a mettere piede fuori durante quel disastro. Forse erano stati gli avvenimenti dei mesi precedenti a rendere parte della popolazione insensibile a certe faccende, forse si erano stancati di vivere nel terrore ed avevano provato proprio nel momento più sbagliato a dimostrare che tutto andava bene. Chiunque uscisse senza alcuna protezione finiva dopo qualche metro a terra privo di sensi, trasportato dai soccorsi il prima possibile. Se c'era un ronda a controllare che dei civili non si fossero piazzati sul pavimento come delle tessere del domino, altre misteriose figure sembravano portare via i malcapitati che finivano sotto gli effetti del gas. I casi di sparizione in quei giorni non erano rari e capitava che anche cercando i propri cari in tutti gli ospedali di Tokyo non si trovasse alcuna traccia di loro. Sembrava quasi come gli antichi spiriti della terra nipponica si fossero risvegliati per portare in salvo o maledire gli esseri umani, divisi tra saggi e gentili fantasmi o terribili e famelici oni.
    Yumeru era stato scelto da Lifeline per un importante e delicato compito. Il suo periodo di tirocinio nell'agenzia era stato breve, ma nessuno aveva dubbi sul fatto che fosse un ragazzo affabile e con l'abilità giusta per questa situazione d'emergenza. La stessa Kaori Shizune, Quiet Perfume per i media, aveva deciso che serviva qualcuno di affidabile ed in grado di aiutare i soccorsi e soprattutto difendere i soccorsi. Se i primi giorni le operazioni filavano più o meno lisce (per quanto potessero filare lisce in una tempesta di farfalle e gas velenoso), era ormai timore dei soccorritori venire attaccati dalle stesse figure in nero che sembravano aggirarsi come avvoltoi attorno ai corpi privi di sensi. Per questo motivo il giovane aspirante eroe aveva accompagnato una delle squadre della 30MINDUSTRIES in una zona dove sembrava stranamente piena di vita. Non solo dovevano fare attenzione ai veri e propri terroristi, ma agli stessi cittadini esaltati da una città vuota e che avevano cominciato a fare casino e a distruggere tutto quello che sembrava far parte della società che li stava deludendo. Avevano quindi recuperato un gruppo di tre civili, più che altro giovani, con ancora una maschera antigas difettosa sul volto. Se il giovane Yumeru ne possedeva una apposita per contrastare il farmaco, che rendeva perlomeno più facile il respiro e le comunicazioni con chi era nelle immediate vicinanze, moltissime imitazioni erano state vendute dai più affamati di denaro per lucrare anche su quella tragedia.
    Il viaggio nell'ambulanza di 30MIN era stato lento e faticoso, considerato che era quasi impossibile guidare in quelle condizioni. La maggior parte dei soccorsi si muoveva a piedi, ma considerata la zona che avevano appena visitato avevano optato per muoversi tramite quel mezzo per evitare problemi. Sarebbero quindi arrivati nella prefettura di Shinagawa, trovandosi di fronte all'ospedale che era anche sede dell'azienda farmaceutica. I controlli erano severi ed ogni volta era necessario identificarsi, anche perché era possibile che tra chi cercava aiuto si trovasse qualche membro in incognito del culto che stava tempestando la città. Proprio all'interno dell'ospedale, si trovava già Desmond. Lui non era sicuramente un eroe ed anzi, era la cosa più lontana possibile da un impiegato statale stipendiato per utilizzare il proprio Quirk. Bloodpact non aveva ancora impresso il suo segno rosso nella grande tela della città, ma poteva ancora aiutare i civili indifesi indossando momentaneamente i panni di un semplice volontario. Naturalmente l'azienda aveva deciso di offrire a tutti i volontari uno stipendio per rimanere all'interno dell'ospedale in quei giorni bui, rimanendo effettivamente isolati ma protetti dalla tragedia esterna. L'ospedale era ermeticamente chiuso rispetto all'esterno e l'ingresso era stato trasformato in una specie camera di decontaminazione per chiunque dovesse entrare. Nonostante il silenzio delle pareti bianche ed immacolate dei corridoi, proprio vicino all'ospedale uno dei centri nevralgici del gas più estesi sembrava imperversare su di esso, quasi come un regalo d'addio a Matsumoto del suo vecchio collega. Le pareti esterne erano ormai completamente diventate un dipinto vivo e pulsante di farfalle, colorato di nero nei pochi punti dove si accumulavano di meno gli insetti.
    I compiti dell'archeologo erano vari, anche perché di lavoro ce n'era fin troppo per tutti. La compagnia non mancava mai almeno, visto che l'ospedale sembrava essersi trasformato in un formicaio dove tutti si muovevano in continuazione per salvare più vite possibili. L'atmosfera era pesante, ma allo stesso tempo non c'era nemmeno il tempo di disperarsi. Dall'aiutare a trasportare le medicine ed i pasti ai pazienti, ad aiutare a pulire la camera d'ingresso dalla polvere nera che si accumulava in maniera costante fino ad occuparsi di trasportare assieme a chi proveniva da fuori le vittime del gas, il lavoro che era diviso a turni sembrava continuo. E proprio oggi gli toccava quel compito, probabilmente uno dei più pericoloso perché ci si esponeva spesso all'esterno. Era stato fornito con una delle maschere di 30MIN e dei guanti, ma doveva comunque restare lì di guardia aspettando che arrivassero le squadre di soccorso che "depositavano" i civili all'interno della struttura. E tra queste c'era quella del giovane eroe Yumeru.
    « WE CAN MAKE IT FUN, OUT THE BLOOD. »



    CITAZIONE
    Ciao ragazzi e benvenuti all'Evento Brave New World.
    Essendo un'attività ufficiale e molto importante vi invito a stilare una lista completa dell'equipaggiamento e delle tecniche in dotazione nel vostro primo post. Successivamente potete non riportarli interamente fino all'utilizzo ma per tutta la durata dell'attività ci rifaremo solo ed esclusivamente a quanto contenuto nel post iniziale.
    Vi ricordo che il tempo di postaggio è ridotto a tre giorni (72 ore). Avete uno slot ritardo [1] valido per un ritardo di un giorno. Dopo averlo utilizzato questo si ricarica e torna disponibile dopo due turni. Se non avvisate e postate con un ritardo sostanziale (insomma, nessuno vi punisce se postate in 75 ore) lo slot ritardo verrà automaticamente consumato, se disponibile. In ogni caso, slot ritardo o meno, vi prego di informare il master per ogni ritardo in Annunci Staff o in via privata. Eventuali provvedimenti verranno valutati caso per caso.
    E' assolutamente proibita qualsiasi modifica ai post (ad eccezione di quelle svolte nei quindici minuti successivi al postaggio, che non vengono segnalate) senza il permesso del master, quindi se avete dimenticato o sbagliato qualcosa prima di editare chiedete.
    Per qualsiasi tipo di domanda invece vi ricordo di utilizzare il Topic delle Domande dell'Evento e di non porle mai in via privata dove non riceverete risposta.
    Essendo Yumeru incaricato di scortare i feriti fino all'ospedale di 30MINDUSTRIES mentre Desmond di accettarli e portarli dentro, l'ordine di postaggio sarà indicato qui sotto. Potete decidere come meglio credete le azioni che compierete in questo primo turno, l'importante è che i pazienti entrino all'interno della struttura.
    Ordine: Master, Yumeru, Desmond.
    Buona scrittura e buona fortuna. :**:
     
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    Yumeru Shinso

    Liv. 6 | Exp 1120| Età 17 | 🧥 | |
    Status: Normale | Peso 4/6 | Energia 550 |
    Forza 160+20 | Quirk 220 | Agilità 145+40|




    Narrato - «Parlato»


    Yumeru tenne lo sguardo fisso attraverso il finestrino. Non che ci fosse molto da vedere attraverso persistente coltre di farfalle e gas che volteggiavano per le strade di Tokyo. Un costante flusso mortale di nero e blu volteggiava con ironica eleganza nel cuore della città deserta, come un fantasma irrequieto che infesta un maniero abbandonato.
    Erano passati tre giorni da quando era iniziato quell’inferno. O almeno credeva – la nube bluastra copriva il cielo e quasi oscurava il sole, condannando la città ad un limbo di grigiore senza giorno ne notte. Le ore per Yumeru avevano cominciato a mescolarsi insieme. Il suo orologio però sembrava abbastanza certo che dovesse trattarsi di mattina.

    Yumeru non ricordava quando fosse rientrato a casa l’ultima volta. Sin dall’inizio dell’attacco aveva passato quasi tutto il suo tempo di veglia per le strade ad adempiere ai suoi compiti di eroe, concedendosi solo il minimo stretto necessario di riposo. Non che riuscisse molto a dormire – ogni volta che chiudeva gli occhi poteva sentire l’ormai costante fruscio delle farfalle nella sua testa.

    Nei pochi spiragli di tempo che la situazione gli concedeva aveva cercato di tenersi un minimo in contatto con i suoi amici più stretti, Tobi, Sumire, Hamuko… e Fuyuko. Ah, diamine – gli sembrava un fosse passata un eternità di tempo dall’ultima volta che l’aveva sentita. Era a malapena riuscito a vederla durante un briefing all’agenzia di Lifeline quando era scattato quel putiferio. Non poteva lamentarsi, in fondo essere costantemente impegnati in prima linea era inevitabile in quello stato d’emergenza. Ma non poteva far a meno di essere preoccupato per lei, sperando che stesse bene e non le succedesse nulla di male. Non voleva l’ora di riabbracciarla – stringerla a se aveva un effetto calmante per lui e lo faceva sentire pieno di forze.


    E proprio di forze era quello di cui aveva bisogno in quel momento.

    Non riusciva a credere a quello che stava succedendo. Fino a qualche giorno prima aveva sentito ovviamente menzionare Takashi Hanzo – dopo il suo annunciò, no dopo la sua minaccia contro la città, era impossibile non averlo sentito nominare. Ma Yumeru era fra quelli che avevano considerato un bluff le parole dello scienziato criminale, una trovata pubblicitaria.
    Il giovane eroe era stato convinto che la questione sarebbe sfumata gradualmente e si sarebbe conclusa con Hanzo consegnato alla giustizia alla fine della farsa.


    Inutile dire che si era ampiamente sbagliato. Hanzo e il suo gruppo di complici terroristi avevano concretizzato la loro minaccia e messo in ginocchio la città. Le prime ore erano state il panico – la gente che cercava di sfuggire alla nube senza sapere dove poter fare rifugio. Erano state senza dubbio le ore più difficile da gestire. Poi fortunatamente la gente aveva cominciato saggiamente a barricarsi nelle proprie abitazioni su istruzione degli ufficiali che cercavano di arginare i danni di quella catastrofe. Uscire di strada senza l’appropriata protezione fornita da una maschera anti-gas come quella che era stata in dotazione a lui e al resto degli eroi che erano stati dispiegati per tutta la città ad affrontare l’emergenza soccorrendo e mettendo al sicuro più cittadini possibile.

    La cose però non erano cosi semplici – dal caos di quella spiacevole situazione erano emerse le figure problematiche di sciacalli, vandali e razziatori di ogni genere. Molti di questi erano muniti di appropriate maschere anti-gas e sfruttavano la situazione per aggredire e derubare altri cittadini incapacitati dal gas, mentre altri si adoperavano direttamente a saccheggiare vetrine e negozi traendo vantaggio dal fatto che le forze dell’ordine fossero troppo sparpagliate e occupate per poter fermare i loro atti criminali.
    Fra questi c’erano anche i semplici irruenti irresponsabili che volevano contribuire ai disordini in segno di protesta alla società. Una manica d’incoscienti che si riversava in strada pieni di bravado intenzionati a creare ulteriore disturbo, esaltati dall’idea d’impunità, avevano pensato fosse una buona occasione per manifestare le proprie rimostranze all’ordine costituito…


    …purtroppo però questi incauti quanto malintenzionati cittadini molto spesso facevano uso di un maschere difettose, venduto in grande numero da furfanti intenti a lucrare sulla disgrazia altrui, perciò finivano giusto dopo passi in balia del gas a stramazzare a terra finendo cosi per diventare un ulteriore peso per lo stesso ordine costituito, già piuttosto in difficoltà, contro cui volevano scagliarsi.

    Gli eroi però non potevano di certo discriminare e decidere chi meritasse o meno di essere salvato. Il compito dell’eroe era prestare soccorso a chiunque ne avesse bisogno.

    Ed era per questo che adesso che Yumeru si trovava adesso in quella ambulanza a fare da scorta per i soccorritori che aveva recuperato tre giovani che indubbiamente facevano parte della suddetta cricca d’incoscienti. Seppur a sirena spiegata l’ambulanza si muoveva lentamente e con cautela, a causa della scarsa visibilità e dagli eventuali veicoli lasciati abbandonati sulle strade che sembravano sempre di più scorci di un mondo apocalittico.


    Era questa la salvezza che aveva millantato Hanzo?

    Attraverso il finestrino ogni tanto Yumeru poteva scorgere figure sfuggenti di persone incappucciate – alcune occupate a depredare corpi di sfortunate vittime a terra, altri occupati a trasportare mercanzia fuori da un negozio razziato. Alla vista di quelle scene Yumeru sentiva l’impulso di scendere fuori dalla macchina e castigare i malfattori, ma purtroppo non gli era possibile. Aveva un compito preciso e la sua missione aveva la priorità. Non poteva mettere in pericolo i soccorritori dell’ambulanza per appagare il suo desiderio spiccio di giustizia. Non poteva tradire cosi la fiducia che Quiet Perfume aveva riposto in lui affidandogli quel compito nonostante fosse a malapena un novellino fra i ranghi dell’agenzia di Lifeline.

    Quando l’ambulanza raggiunse il termine di quel lugubre tragitto Yumeru fu il primo a scendere dal veicolo per assicurarsi che la via fosse sicura e non ci fosse pericolo in vista. Davanti a se si sarebbe trovato di fronte all’ospedale della prefettura di Shinogawa. Era uno dei punti nevralgici delle operazioni di soccorso, ed era anche diventata la sede improvvisata della 30MINDUSTRIES che si era messa in prima linea nella lotta contro questa temibile emergenza, provvedendo le forze dell’ordine e ai soccorritori volontari equipaggiamenti e risorse per affrontarla con più efficienza.

    Yumeru scansionò con lo sguardo il perimetro circostante pronto a cogliere attraverso il visore della maschera del suo costume qualsiasi movimento sospetto che poteva rivelarsi un potenziale pericolo per i soccorritori e di conseguenza anche per i tre giovani che stavano venendo soccorsi.
    Il giovane eroe stava indossando la versione per operazioni notturne del suo usuale costume, del quale era stato danneggiato l’elmetto durante un episodio di disordini avvenuto durante le prime ore dell’emergenza. Per sicurezza Yumeru aveva deciso di sostituirlo – non poteva rischiare di indossare qualcosa potenzialmente suscettibile ad infiltrazioni di gas e non c’era sicuramente tempo di farlo riparare.
    La versione che stava indossando adesso aveva semplicemente uno schema cromatico differente: blu e nero. Con rifiniture fluo ambrate. Yumeru non era mai stato uno che amava nascondersi. Dalla sua spalla faceva capolino l’elsa della sua spada, da utilizzare solo in caso di necessità.

    Yumeru si soffermò ad osservare per un secondo l’edificio davanti a lui – le mura dell’ospedale era sotto assedio da una delle nubi principali di farfalle. Gli insetti brulicavano e premevano contro le pareti cercando passaggi attraverso cui poter accedere all’interno. Fortunatamente l’ospedale era stato accuratamente sigillato ermeticamente e finora lo sciame non era riuscito a fare breccia.
    Senza indugiare oltre il giovane eroe fece segno di via libera ai soccorritori per invitarli a scendere dal veicolo e scaricare i pazienti. Dopo aver sorvegliato la rapida operazione di scarico Yumeru avrebbe guidato la fila verso l’entrata dell’ospedale dove avrebbero trovato dei volontari pronti ad assisterli…




    Combat Data

    TECNICHE:

    First Stance: Gentle Garden [Liv.3] [Costo 35 + 10 Mantenimento]:
    Yumeru rilascia la gelatina tutto attorno al suo corpo creando una ampia sfera gelatinosa attorno a se nel tentativo di neutralizzare attacchi fisici incombenti.
    Effetto: Protezione danni medio-gravi.

    Second Stance: Orange Rain [Liv.3] [Costo 45]:
    Yumeru accumula un flusso di gelatina attorno ad entrambe le mani e genera pressione all'interno dei due flussi per poi rilasciarla direzionando le mani contro l'avversario: il rilascio di pressione fa esplodere una "pioggia" di proiettili gelatinosi di fronte a se raggiungendo diversi metri di distanza. I proiettili possono infliggere leggeri danni da impatto e la gelatina che li compone rimane addosso ai bersagli colpiti, arrivando in grosse quantita a ridurre i movimenti della vittima.
    Raggio: 5 Metri.
    Danno/ Effetto: Danni medio-gravi da impatto. Il bersaglio colpito sarà parzialmente coperto da una quantità variabile di gelatina.

    Third Stance: Quiet Embrace [Liv.3] [Costo 35 + 10 Mantenimento]:
    Yumeru genera da una parte del corpo, in genere non visibile dal nemico, un numero variabile di flussi di gelatina serpeggianti che Yumeru prova a direzionare furtivamente contro il bersaglio ignaro. L'avversario eventualmente colpito viene avvolto e inglobato dentro una prigione gelatinosa e i suoi movimenti vengono di conseguenza rallentati (Finchè il Quirk di Yumeru è superiore alla Forza dell'avversario).
    Effetto: Blocco x 3 Turni.

    Fourth Stance: Soft Tendrils [Liv.3] [Costo 40]:
    Yumeru accumula un flusso di gelatina attorno ad uno degli avambracci e con un movimento da colpo di frusta fa allungare il flusso come un tentacolo. La gelatina del tentacolo ha una densità maggiore rispetto a quella di altre tecniche conferendo al tentacolo una maggiore prensibilità su corpi fisici. La tecnica può essere usata per aggredire direttamente gli avversari come una frusta, ma anche per afferrare oggetti o per appigliarsi su luoghi elevati.
    Danno: Danni medio-gravi da contusione.

    Fifth Stance: Placid Swamp [Liv.3] [Costo 45 + 10 Mantenimento]:
    Il corpo di Yumeru comincia ad erogare un flusso costante di gelatina (generalmente dai piedi) che a formare una pozza gelatinosa attorno a Yumeru che si allarga a macchia d'olio. La tecnica rende il terreno del campo di battaglia impervio e appiccicoso, ostacolando e rallentando i movimenti di chi si trova (amici o nemici) entro il range della tecnica. La tecnica puo anche combinarsi con tecniche successive per aumentarne l'efficacia e il raggio di azione.
    Raggio: 3 Metri.

    SPOILER (click to view)
    Gentle Garden + Placid Swamp: se Yumeru si trova sopra la pozza di gelatina, quando genera la barriera di gelatina questa si unisce a quella sottostante ampiando la propria dimensione fino a coprire l'intera pozza come una sorta di bolla. La superficie della barriera sarà più estesa ma meno spessa della sua forma normale rendendo questa tecnica più adatta per essere utilizzata a difesa di un gran numero di bersagli su una una superficie estesa.

    Orange Rain + Placid Swamp: se utilizzato contro un beraglio che si trova sopra la superficie della pozza la "pioggia" generata da questa tecnica andrà ad unirsi alla gelatina della "palude" aumentando il livello dello spessore gelatinoso sul terreno e impedendo ulteriormente la mobilità sulla superficie gelatinosa.

    Quiet Embrace + Placid Swamp: il flusso di gelatina si mischia alla pozza di gelatina già presente sul campo di battaglia concelandosi al suo interno e assorbendo la gelatina circostante per aquisire più rapidamente massa e velocità con cui sopraffare l'avversario.

    Soft Tendrils + Placid Swamp: invece di generare una o due fruste dalle sue braccia Yumeru (se è a diretto contatto con la pozza di gelatina) le genera a distanza in un punto qualsiasi della superficie gelatinosa della pozza. Le fruste generate in questo modo proveranno ad avvinghiare un avversario per tirarlo dentro la pozza.


    Sixth Stance: Bright Dawn [Liv.3] [Costo 45 + 15 Mantenimento]:
    Yumeru innesca un processo di surriscaldamento della gelatina, causando una reazione chimica degli speciali enzimi che la compongono, a risultato di ciò la gelatina ottiene un attributo "acido" che risulta principalmente efficace contro oggetti non-organici causando invece agli altri (incluso lo stesso Yumeru) leggere ustioni e bruciature. Come effetto secondario collaterale all'attivazione di questa tecnica la galatina "acida" inizerà ad emanare un intensa bioluminescenza. Questa tecnica conferisce un aumento alle capacità offensive della gelatina fortificata dagli effetti acidi.
    Effetto: Bonus danni medio-gravi da ustione acida a tutte le tecniche utilizzate per tutta la durata di questa tecnica.

    Seventh Stance: Flowing Protection [Liv.3] [Costo 50 + 10 Mantenimento]:
    Yumeru ricopre il suo corpo con uno strato di gelatina che svolgerà la funzione di "armatura" - ammortizzando come un imbottitura i danni subiti. La gelatina risponderebbe alle esigenze di Yumeru assecondando i suoi movimenti ed inspessendosi nei punti dove il ragazzo si aspetta di subire un colpo per dare maggior efficacia difensiva. Questa tecnica conferirebbe una moderato grado di protezione, in particolare da attacchi fisici ad impatto, senza sacrificare la mobilità di Yumeru, al contrario della tecnica [First Stance - Gentle Garden] che vanta una maggior efficacia difensiva a costo di ridurre molto la mobilità.
    Effetto: Protezione danni medio-gravi.

    Eighth Stance: Relentless Menace [Liv.3] [Costo 25 + Costo Detonazione 30]:
    Yumeru modella la sua gelatina dando forma ad un numero variabile di figure umanoidi gelatatinose. Yumeru indirizza queste figure umanoidi ad inseguire il nemico. Le creature sono piuttosto lente e le loro capacità offensive relativamente inesistenti. Il loro gelatinoso corpo semi-liquido è potenzialmente in grado di assorbire e rimarginare danni parziali subiti e solo disperdendo, immobilizzando o destabilizzando la struttura della gelatina che li compone permetterebbe di neutralizzare la loro avanzata in maniera definitiva.
    Le infime capacità offensive sono compensate dalla loro capacità di immobilizzazione: i costrutti non sono infatti volte a danneggiare l'avversario ma a immobilizzarlo. Infatti nel caso in cui, malgrado la loro limitata mobilità, questi riescano a raggiungere il loro bersaglio immediatamente seguirebbero ad esplodergli addosso ricoprendolo di una larga quantità di gelatina volta a limitare drasticamente i suoi movimenti.
    Questa tecnica richiede un elevato ammontare di gelatina per dare forma ai "fantasmi" e permettere loro di muoversi e rigenerarsi - ciò richiede quindi che un requisito essenziale per attivare questa tecnica sia di doverla usare in combinazione con [Fifth Stance: Placid Swamp]. Il raggio d'azione di questa tecnica è infatti limitato dalla superficie della "Palude" - i costrutti di gelatina non sono in grado di muoversi fuori da essa.
    Danno/ Effetto: Danni medio-gravi da impatto (Danno non stackabile in unico turno). Il bersaglio colpito sarà parzialmente coperto da una quantità variabile di gelatina.
    Raggio: 3 metri.

    [Requisito Base: Fifth Stance: Placid Swamp Attiva]


    EQUIPAGGIAMENTO:


    [Adaptive Suit: Daybreak Samurai II ]:
    - Potenziamento: (2/4)
    - Danno/Effetto/Resistenza: Resistenza a danni medi

    [Helmet] - Accessorio costume :
    - Potenziamento: (0/1)
    - Danno/Effetto/Resistenza: protegge da danni medi alla testa.
    - Durata: Permanente.

    [Technical Gloves] - Accessorio Costume:
    -Danno/Effetto/Resistenza: Proteggono le mani da lievi colpi da taglio, permettono di afferrare una lama senza tagliarsi. +10 in Forza
    - Durata: 1 Role, se usati.

    [Electric Booster] - Supporto:
    - Danno/Effetto/Resistenza: + 20 Agilità
    - Durata: Permanente.

    [Wooden Katana] - Supporto:
    - Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi.
    - Durata: Permanente, ma può rompersi.
    - Potenziamento: (0/1)
    - Peso: 1 (NB: Il peso aumenta di uno se si acquista la versione potenziata.)

    [Buckler 2.0] - Difensivo:
    - Potenziamento: (1/2) possibilità di ingrandire lo scudo per garantire una protezione maggiore estesa a tutto il corpo.
    - Danno/Effetto/Resistenza: protegge da danni medi: armi bianche e proiettili.
    - Durata: Permanente.
    - Peso: 2

    [Radar] - Supporto:
    - Danno/Effetto/Resistenza: Identifica il numero e la posizione di persone/animali/metalli presenti in un'area di dieci metri dall'utilizzatore.
    - Durata: Permanente.
    - Peso: 1


    SPECIALIZZAZIONI:

    Specializzazione Narrativa: Arti Marziali
    Livello A:
    - Permette la conoscenza particolareggiata di un'arte marziale a mani nude.
    - Permette la conoscenza di un'arte marziale e la garantisce la possibilità di utilizzare armi non letali in servizio.
    - Permette la conoscenza di un'arte marziali e garantisce la possibilità di utilizzare armi letali in servizio.
    - Permette la conoscenza di un'arte marziale aggiuntiva.
    - Raddoppia i bonus statistica garantiti dalle armi e dagli equipaggiamenti.


    I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpf


    Edited by Leonarch - 30/10/2020, 17:27
     
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    DESMOND P. ARCHISORTE
    Desmond era esausto.
    Esausto fisicamente ma soprattutto da un punto di vista mentale.
    Tutta quella storia era folle, spaventosa, ma per quanto fosse terrorizzato da ciò che stava succedendo – era inutile nasconderlo, sarebbe stato strano il contrario – non era riuscito a dire di no alla richiesta di aiuto dell’ospedale a Shinagawa.
    Se solitamente non riusciva a ignorare la sofferenza altrui, sapendo che lì c’erano i ragazzi a cui aveva fatto da insegnante e guida per tanti mesi sino ad affezionarsi e considerarli parte di una bizzarra famiglia allargata, l’esitazione era durata una frazione di secondo: era suo dovere stare lì con loro in un momento tanto difficile, soprattutto perché alcuni erano orfani oppure avevano pochi contatti con i genitori incapaci di gestire delle problematiche tanto complesse, dunque era andato lì per fare loro da figura adulta di riferimento – sì, coglieva benissimo da solo l’ironia della situazione – o forse, molto più probabilmente, per ricevere altrettanto affetto e rassicurazioni.
    Inizialmente gli avevano assegnato una stanza con altri volontari, tutte persone che bene o male aveva già visto tra le corsie, ma al terzo bambino che lo aveva svegliato nel cuore della notte, lamentandosi per un brutto sogno o perché sentiva il rumore delle farfalle che entrano dalla finestra – il nuovo uomo nero, praticamente – aveva deciso di lasciare tranquilli i colleghi e portarsi zaino e futon in corridoio.
    Per poi cambiare nuovamente idea dopo essere stato calpestato un paio di volte da coloro che facevano il turno di notte e non l’avevano visto.
    Insomma, per evitare ulteriori problemi a chi gli stava intorno, alla fine era stato gentilmente ospitato (leggasi: obbligato in un modo molto subdolo che faceva leva sul suo senso di colpa) in quella che era diventata la stanza-dormitorio dei piccoli ospiti rimasti nella struttura e si era così rintanato in un angolo, cercando di recuperare le energie dopo delle giornate tanto estenuanti.
    La realtà che circondava l’ospedale, però, si era dimostrata ben più complessa di quanto inizialmente preventivato e a parte quei brevi periodi prima di addormentarsi come un sasso, il tempo che passava con i suoi giovani allievi era alquanto limitato: tra quelle mura il lavoro non mancava mai e c’era sempre qualcuno da soccorrere, che fosse qualche incosciente che si era avventurato all’esterno per fini poco leciti o un disgraziato al quale era stata consegnata una maschera antigas difettosa – non riusciva a capacitarsi come qualcuno avesse la capacità di lucrare anche su una tragedia del genere – poi c’erano pasti da consegnare a staff e degenti prima che si raffreddassero, medicine da portare ai pazienti che erano lì da prima dell’emergenza e un’altra infinità di mansioni che non potevano essere trascurate. Ogni tanto, quando aveva il tempo di sedersi e tirare un po’ il fiato, mandava un messaggio a quelle poche persone con cui era in contatto – a quella brevissima lista si era aggiunto Tachibana, recentemente, e la cosa non poteva che fargli piacere – in modo da non rimanere completamente distaccato dal resto del mondo.
    Dal suo mondo.

    Se gli avessero chiesto come potevano sentirsi i soldati in trincea, inevitabilmente il suo primo pensiero sarebbe andato a quella mattina.
    Certo, a mente fredda sapeva benissimo che le due situazioni non si potevano paragonare, che era un pensiero scorretto e che dinnanzi a lui non c’erano bombe né fucili, eppure la sensazione di essere a un soffio dalla morte con un nemico invisibile davanti era più forte che mai. Con una maschera antigas fornita dall'ospedale sul volto e i capelli legati in una coda alta in modo che non gli dessero fastidio durante quei momenti delicati, per una volta i guanti indossati non erano i suoi e in qualche modo si sentiva un sopravvissuto in un mondo ostile.
    Odiava quella mansione.
    La odiava dal profondo del cuore.
    E se spazzare e portare via quella polvere orribile era sgradevole – gli sembrava che si infilasse ovunque, sotto ai vestiti, portando all’interno dell’ospedale il suo effetto nefasto – avere a che fare direttamente con le persone colpite era… insopportabile.
    Ma come faceva sentire male lui, lo stesso accadeva con gli altri volontari, e chiedere di farsi esonerare dal compito sarebbe stato semplicemente meschino.
    L’arrivo di un’ambulanza attirò la sua attenzione, invitandolo ad avvicinarsi alle porte d’uscita di quella zona infetta che collegava l’ospedale al resto della città: sulle barelle vi erano tre civili – giovani, ad una prima occhiata – incoscienti, accompagnati dalla squadra di salvataggio ed un individuo in una vistosa armatura scura.
    Un eroe, chiaramente.
    Un sospiro dal suono distorto dai filtri dell'oggetto che aveva sul viso.
    Era ora di tornare al lavoro.
    « THIS IS THE WAR AND WE THE RESISTANCE. »
    VIGILANTES
    Livello:
    5
    Energia:
    425
    Forza:
    20
    Quirk:
    215
    Agilità:
    195
    Peso:
    4/4


    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: //
    • Bonus evento, 3 canzoni indovinate: +20 punti alla statistica Quirk [195>215], +10 punti alla statistica Velocità [185>195].



    • Equipaggiamento:

    » Suit [Costume/Difensivo]: Protezione da danni lievi.
    » Helmet [Costume/Difensivo]: Protezione da danni medi alla testa.
    » Maschera antigas [Difensivo]: Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi [monouso].
    » Sawe wire [Supporto]: Utilizzabile come rampino o fune. [+10 in Agilità]
    » Coltelli da lancio [Offensivo]: Coppia di coltelli ricurvi in grado di interagire con il quirk.
    » Teruko's Blood [Curativo]: Cura danni medi, diminuisce gli altri di due step.



    • Lista tecniche:

    #1: King's Gambit [Livello 3]
    Costo: 40 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] guarigione di danni medio-gravi → trasferimento, funziona solo sugli altri.

    #2: Artificial Castling [Livello 3]
    Costo: 40 PE + 30 PE di mantenimento.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] prima della creazione del costrutto, protezione da danni medio-gravi.

    #3: Queen's Pawn Game [Livello 3]
    Costo: 40 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] con danni medio-gravi.

    #4: Four Knights [Livello 2]
    Costo: 25 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad area [massimo 3 metri] con danni medi.

    #5: London System [Livello 2]
    Costo: 25 PE.
    Danno/Effetto: Blocco [2 turni] solo se parametro Quirk di Desmond ≥ parametro Forza dell'avversario. Funziona anche ad ampio raggio [massimo 2 metri].



    TECNICHE PERSONALI:
    #1: King's Gambit [Livello 3] [Costo: 40 PE]
    Bastano poche gocce di sangue fatte cadere sulla ferita del ricevente per stimolarne l'attività emopoietica e, in maniera indiretta, la guarigione. Se utilizzata a distanza, questa tecnica richiede mira e precisione.
    Essendo il corpo abituato al proprio sangue, questa tecnica di cura non funziona su Desmond stesso.
    Costo: 40 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] guarigione di danni medio-gravi → trasferimento, funziona solo sugli altri.
    #2: Artificial Castling [Livello 3] [Costo: 40 + 30 PE]
    Data una sufficiente quantità di sangue fatta defluire da una ferita, Desmond è in grado di creare uno scudo in grado di parare colpi grazie alla rapida coagulazione e alla presenza del ferro in circolo, unito a quello smobilitato da fegato e midollo spinale.
    L'estensione e lo spessore dello stesso dipendono dalla quantità di sangue utilizzato e, al massimo della propria capacità, è in grado di creare una sfera in grado di proteggere un uomo di altezza e stazza media.
    Costo: 40 PE + 30 PE di mantenimento.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] prima della creazione del costrutto, protezione da danni medio-gravi.
    #3: Queen's Pawn Game [Livello 3] [Costo: 40 PE]
    Gocce di sangue ad alta concentrazione di ferro e metalli vengono scagliate contro l'obiettivo e, anche grazie all'alta velocità impartita, riescono a causare danno come se fossero proiettili.
    Nota: Quando viene scagliato più di un proiettile il danno è da considerarsi collettivo, ossia causato dall'insieme (o dalla maggioranza, nel caso alcuni dovessero mancare il bersaglio) delle varie gocce di sangue scagliate. Nel caso ne utilizzasse uno solo, invece, il danno è ovviamente da attribuire a quel singolo.
    Il numero di danni dipende da quante volte usa la tecnica e non quanti proiettili utilizza nella stessa.
    Costo: 40 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] con danni medio-gravi.
    #4: Four Knights [Livello 2] [Costo: 25 PE]
    Gocce di sangue ad alta concentrazione di ferro e metalli vengono scagliate secondo una disposizione concentrica a partire da un punto centrale e, anche grazie all'alta velocità impartita e alla disposizione geometrica, riescono a causare danno come se fossero sottilissime lame.
    Costo: 25 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad area [massimo 3 metri] con danni medi.
    #5: London System [Livello 2] [Costo: 25 PE]
    Tecnica opposta alla cura: anziché stimolare l'organismo favorendo la guarigione, lo rallenta causando un momentaneo blocco del soggetto colpito dai suoi "proiettili".
    Costo: 25 PE.
    Danno/Effetto: Blocco [2 turni] solo se parametro Quirk di Desmond ≥ parametro Forza dell'avversario. Funziona anche ad ampio raggio [massimo 2 metri].



    EQUIPAGGIAMENTO:
    Ichór, il sangue degli Dei [Costume/Difensivo]
    BEb1BQq
    • Suit con primo potenziamento [Costume/Difensivo]:
    ► Descrizione: A un primo impatto potrebbe sembrare una tuta scura da motociclista con parti imbottite e rinforzate in corrispondenza degli organi vitali e, a conti fatti, non si è così distanti dalla realtà.
    A livello pratico è costituita da due parti: la tuta protettiva vera e propria, leggerissima, resistente e traspirante grazie alla composizione base in polimeri del carbonio – può facilmente essere indossata anche sotto gli abiti civili – e la parte "di scena" da Vigilante, decisamente meno sobria e più caratteristica.
    Ma niente mantello, dopotutto chi usa sul serio i mantelli?
    ► Effetto: Resistenza a danni lievi.
    ► Peso: [0]
    ArtImmagine completa
    ► Prestavolto Costume: Odysseus, da Fate/Grand Order.
    Ichór, il sangue degli Dei [Helmet/Difensivo]
    YUFUIp0
    • Helmet base [Difensivo]:
    ► Descrizione: Vi aspettavate seriamente una cosa sobria da parte di uno cresciuto a Storia e videogiochi? Illusi.
    Casco che copre integralmente il capo – sarebbe estremamente difficile spiegare l'origine di una qualsiasi ferita al volto senza tradirsi o far preoccupare chi gli sta attorno – e che sorprendentemente riesce a raccogliere i lunghissimi capelli di Desmond senza tirarli o spettinarli troppo.
    Costituito da polimeri del carbonio, è un oggetto leggero e resistente nonché alquanto traspirante ed è dotato di un piccolo modulatore vocale in grado di distorcere la voce dell'utilizzatore.
    ► Effetto: Resistenza a danni medi alla testa + Maschera antigas [monouso]
    ► Peso: [0] + [1]
    Save wire [Supporto]
    YUFUIp0
    • Save wire [Supporto]:
    ► Descrizione: Una corda molto spessa e resistente al taglio, lunga venti metri. È possibile utilizzarla come fune, rampino, oppure per legare persone o ostaggi. Possiede due ganci, uno per estremità, con cui è possibile fissarla praticamente ovunque, anche a cinture o abiti per evitare pericolose cadute.
    ► Effetto: Utilizzabile come rampino o fune. [+10 in Agilità].
    ► Durata: 3 Role, se usato.
    ► Peso: [1]
    Coltelli da lancio [Offensivo]
    YUFUIp0
    • Coltelli da lancio con potenziamento [Offensivo]:
    ► Descrizione: Coppia di coltelli ricurvi di acciaio in grado di interagire con i quirk. Possono essere scagliati oppure all'occorrenza essere branditi come comuni lame. Sono inseriti in una custodia di cuoio dotate di cinghie comodamente allacciabili alle cosce oppure alla vita, in modo da poter essere estratti e lanciati facilmente.
    ► Effetto: Danno Medio.
    ► Durata: Permanente.
    ► Peso: [1]
    Teruko's Blood [Curativo]
    YUFUIp0
    • Teruko's Blood [Curativo]:
    ► Descrizione: La sensazione di dolore sparirà immediatamente così come buona parte dei danni stessi ma, per quanto riguarda il dolore, si tratta solo di un rimedio temporaneo: pur con le ferite curate, una sensazione simile ad il dolore di un livido si manifesterà nel giro di qualche ora.
    ► Effetto: Cura Danni [Medi]. [Diminuisce gli altri di due step.]
    ► Durata: 1 Role, se usato.
    ► Peso: [1]



    SPECIALIZZAZIONI:
    Detective [Narrativa] [Livello C]
    Livello C: Facilita il ritrovamento di indizi in fase di indagine e aumenta la capacità di persuasione nei confronti di PNG di medio livello.

     
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    L'apertura dell'ospedale all'esterno mise in allerta e al lavoro l'intera struttura. Ovviamente la priorità era quella di salvare le vite e recuperare quante più informazioni possibili sul farmaco di Hanzo Takashi. La sostanza che occupava l'aria era sì opera della società controllata da Matsumoto, ma l'interità dei sintomi erano sconosciuti e non tutte le vittime avevano la stessa reazione al medicinale. Aleggiava sempre nell'aria però l'ansia che proprio l'ospedale sarebbe stato preso di mira da parte del gruppo terroristico. Secondo le dichiarazioni dello scienziato di 30MINDUSTRIES Hanzo non avrebbe mai attaccato direttamente l'ospedale, ma solo le sue rassicurazioni non bastavano a far stare tutti i dipendenti e i volontari a mente serena.
    Una trafila abbastanza complicata avrebbe atteso Yumeru e Desmond: il primo doveva presentare i suoi documenti mentre gli operatori ansiosi aspettavano quasi tremando di poter entrare in quello che sembrava un santuario, mentre l'altro doveva controllare che tutto fosse in ordine. Non ci sarebbero stati particolari problemi in questo passaggio per fortuna, considerato che era lì in veste ufficiale per Lifeline. Quel giorno sembrava particolarmente carico di vittime del farmaco, per qualche motivo. Quell'ambiente guardato da Desmond era una volta lindo e con una segretaria sorridente, ma per ora c'era solo gente con la maschera addosso. Assieme a Yumeru sarebbe sceso anche uno dei soccorritori, una delle silenziose figure che aveva accompagnato il ragazzo durante il viaggio. Avrebbe chiesto a Desmond di portare assieme al giovane uno dei pazienti in barella all'interno, visto che un'ulteriore segnalazione era arrivata alla squadra soccorsi. Si sarebbe scusato profondamente con il resto del gruppo, aiutandoli a far scendere i feriti per poi ripartire. Toccava a loro entrare all'interno dell'ospedale, passando per una breve ed improvvisata camera di decontaminazione dalle pareti in alluminio, montata il prima possibile in seguito al disastro. Non era di certo piacevole passare in mezzo a quel vapore, ma era l'unico metodo per non infettare il resto della struttura.
    Quel lavoro. Quel lavoro doveva essere tremendo. Assistere ogni giorno non solo persone in coma, con tutte le conseguenze di questo, ma anche gente che già si trovava prima all'interno dell'ospedale per i motivi più disparati doveva essere per forza orrendo. Pulire ogni giorno ogni stanza, controllare che gli infissi fossero ben sigillati per non far entrare la minima particella di farmaco mortale, assicurarsi che il sistema di ventilazione e filtraggio funzionasse bene. Consolare adulti, bambini ed anziani che si trovavano isolati dal mondo senza sapere con precisione se i loro cari erano vivi, morti oppure erano scappati senza di loro. La maggior parte delle persone che si trovavano ricoverate lì soffrivano di orribili Negaquirk che non lasciavano scampo ad una vita di stenti. Una pelle così infiammabile da prendere fuoco con il minimo strofinamento. Arti aggiuntivi che spuntavano come tumori in ogni luogo del corpo. Quirk che sembravano copiati da un libro di malattie genetiche e così via, terapie che duravano spesso per la loro intera esistenza. La vita delle persone era influenzata da quel cambiamento nel loro DNA che era così casuale eppure così crudele. Non si poteva scegliere la propria Unicità e neanche cambiarla, od almeno così si credeva.
    Gli occhi di quell'uomo guardavano con tristezza i corridoi dopo quei lugubri pensieri, nonostante cercasse di tirarsi sempre su di morale. Aveva svolto quelle mansioni per appena qualche giorno ma già sentiva un grande peso sul suo cuore, qualcosa che non provava da molto tempo. Aveva deciso di non smettere mai di sorridere per quel mondo, per quella persona a cui teneva così tanto. Era incredibile come la sua vita fosse cambiata incredibilmente dopo quella serie di eventi: la sua quasi morte a quel circolo di riccastri, la sua successiva sconfitta a quel concorso, l'incontro con Hanzo ed infine quello con Karen. Aveva compreso quella sera di tanti anni prima che non era la sua Unicità a fare schifo. Tutti i poteri del mondo erano solo un'orribile deformazione nel corpo delle persone, qualcosa che doveva essere estirpato. Da tutta la sua vita odiava il suo Quirk. Una schifosa polvere nera che non era nemmeno bella da guardare, neanche utile per un futuro da eroe se proprio la sua mente avesse mai considerato quella possibilità. Era stato proprio Hanzo a mostrargli che c'era del bello in ogni singola persona, bastava tirarlo fuori. Per quello le sue ali riuscivano a colorarsi del tramonto quando dice addio alla città, era tutto merito suo. Sapeva che alla fine di quell'atto, avrebbe dovuto dire addio alle sue ali. Eppure non gli dispiaceva così tanto restare un po' a terra dopo aver provato per tanto l'ebrezza del volo. La C.L.O.S.E.T. si attivò nelle sue mani. Era il momento di andare in scena.
    Hellooo! ☆ - Una voce suadente avrebbe riempito l'Intero corridoio, arrivando alle orecchie di Desmond e Yumeru che erano appena usciti dalla camera di decontaminazione. La fonte sembrava provenire da diversi metri da loro, da un uomo vestito in maniera...particolare. Una tuta color viola scuro stringeva le sue forme toniche, chiusa al centro da diversi nodi che lascivano scoperta la parte centrale del petto fino all'ombelico. Una splendida maschera arancione vivo, quasi come se fosse in fiamme, copriva il suo volto e parte dei suoi capelli neri. La stessa colorazione tempestava e brillava in più punti del suo scandaloso costume, emanando una strana aura. Un paio di ali color cenere scoppiettava di scintille dietro di lui, pulsando come se fossero vive.
    Il vostro caro Papillon ha deciso di aiutare i cari pazienti facendogli una piccola visita! Se accettate di collaborare e consegnarmi le vittime del farmaco lascerò l'ospedale intatto. Potrei non essere così gentile se mi ostacolate, però. - Una risatina fin troppo lunga sarebbe uscita dalla sua bocca, mentre i vari soccorritori e i membri dello staff già presenti al piano terra sembravano estremamente confusi. Il nome di Papillon non era passato inosservato negli ultimi giorni e diverse teorie su di lui erano apparse sul web, considerata la sua ultima apparizione in un piccolo locale mesi fa. Come fosse entrato all'interno della struttura non era chiaro, visto che non era suonato nessun allarme e il sistema di ventilazione era intatto. Un grande sorriso appariva sul suo volto, mentre chi poteva si rifugiava nelle stanze ai lati del corridoio e guardava spaventato il nuovo nemico.


    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    7
    Energia:
    750
    Forza:
    275
    Quirk:
    300
    Agilità:
    150
    Spec Lab:
    QUIRK
    SPEC NAR:
    //
    Peso:
    [4]
    Scheda:
    INVENTARIO
    TECNICHE PERSONALI:
    Wings of the Dying Butterfly [Livello 1] [Costo 15 + 5]
    Uno degli utilizzi più comuni da parte di Papillon, ovvero il manifestare delle sue ali da farfalla che escono direttamente dalla sua schiena. Queste appaiono come eleganti creazioni di fumo i quali possiedono diversi punti in cui le scintille sembrano accumularsi, imitando i vari motivi degli insetti da cui l'uomo prende ispirazione. Le ali permettono di planare ed ormai, grazie al suo speciale costume, di volare.
    Effetto: Necessaria per l'attivazione delle altre tecniche di Papillon. Permette di planare data abbastanza altitudine e spazio.
    Powder of the Sunrise Butterfly [Livello 4] [Costo 100]
    Come presumibile dal nome annunciato spesso da Papillon, il Villain è in grado di sparare dalle ali una folata di polvere che può coprire una vasta area. Se utilizzata al chiuso, questa tecnica può colpire un gran numero di persone assieme. La polvere generata è ancora sotto il controllo di Papillon, quindi può decidere verso chi direzionarla o meno. Inalare la polvere può portare ad un forte stordimento e senso di disorientamento, ma anche svenimento in chi non è preparato a proteggersi.
    Effetto: Stordimento [Medio-Grave]. I nemici che indossano una maschera a gas o altri tipi di protezioni sono immuni a questa mossa.
    Raggio: 2.5m.
    Silkworm's Trick [Livello 4] [Costo 70+30]
    Dalle ali di Papillon spunta un lungo tentacolo di polvere tossica che può usare per afferrare oggetti o persone. Il materiale può diventare particolarmente resistente e affilato, potendo causare gravi danni.
    Danno: Grave
    Raggio: 7m.

    Be with me, Butterfly Cult!! [Livello 3] [Costo 70 + 35]
    Le ali di Papillon danno vita ad un piccolo sciame di eleganti farfalle che svolazzano attorno all'avversario, grandi circa quanto una mano. Usando le proprietà della sua polvere tossica, può farle "esplodere" per causare danni a persone e cose in una piccola area. Papillon può tenere attiva la tecnica per formare un altro sciame, ma deve aspettare un turno per un'altra detonazione.
    Danno: Medio-Grave
    Raggio: 3m.
    This isn't even my final form [Livello 4] [Costo 100]
    Usando la sua polvere nera in maniera precisa ed esplosiva, Papillon può imitare un aumento della propria forza e diventare ancora più pericoloso. In questo stato le sue ali diventato più grandi e si illuminano di un rosso acceso.
    Nonostante il nome, questa è probabilmente la sua forma finale.
    Effetto: +1 in Forza ogni 10 Quirk. Durata: 4 turni.
    Anyone can be a butterfly [Livello 2] [Costo 100]
    Dalle ali di Papillon esce un enorme replica della sua maschera, che vola in direzione del viso di un nemico. Se questo viene colpito la maschera si rimpicciolirà e si attaccherà al suo volto, costringendolo a tenere gli occhi chiusi per la durata della tecnica. La maschera sul volto del malcapitato è uguale a quella di Papillon.
    Effetto: Chiude forzatamente gli occhi dell'avversario per 1 turno.


    EQUIPAGGIAMENTO:
    Maschera Antigas
    Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.
    La maschera antigas di Papillon ha delle decorazioni per imitare quella originale.
    Shinra-Koketsu: Veste Divina dell'imperatore viola [Costume]
    Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Costruita in modo da imitare alla perfezione i modelli della Yuuei. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.
    Il completo finale di Papillon è un regalo da parte di Hanzo, l'uomo che lo ha ispirato a diventare ciò che è. Rispetto al suo costume precedente, Shinra-Koketsu permette a Papillon di alzarsi in volo per qualche minuto grazie alla sua composizione speciale. Nonostante l'aspetto scandaloso, con decorazioni arancione vivo, questo è stato progettato per esporre quanta più pelle possibile in modo da aumentare l'area in cui Papillon può usare la sua Unicità.
    Effetto: Resistenza Fisica Danni Medi, Elementale Danni Medi. Permette di librarsi in volo durante la tecnica Wings of the Dying Butterfly.


    CODE © ONLY FOR MHA GDR.


    Chiedo a @Leonarch di modificare il suo primo post ed elencare tutte le tecniche in possesso di Yumeru al momento come scritto nelle indicazioni di apertura. Per questa volta non ti farò partire nessun arto :neko:
     
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    Hero »Scheda » Quirk
    Yumeru Shinso

    Liv. 6 | Exp 1120| Età 17 | 🧥 | |
    Status: Normale | Peso 4/6 | Energia 550 |
    Forza 160+20 | Quirk 220 + 20 | Agilità 145+40|




    Narrato - «Parlato»



    Il tecnicamente breve tragitto che separava l’ambulanza dall’ingresso dell’ospedale apparve interminabile al giovane Yumeru. La novella recluta di Lifeline percepì la pressione opprimente della tensione durante tutto lo spostamento – i suoi sensi tesi in allerta per essere pronti a captare il minimo segno di un imminente imboscata. Il cielo stesso sembrava covare costantemente una minaccia, come se da un momento all’altro dovessero iniziare a piovere bombe su di loro.

    Ma seppur non c’era il rischio di un improvvisa di precipitazione di ordigni esplosivi, per un certo verso la minaccia che infestava i cieli di Tokyo era più infida e nefanda.
    Fu cosi con un certo sollievo che l’eroe raggiunse in testa al gruppo di soccorritori l’ingresso trincerato dell’ospedale. Essendo l’intero edificio praticamente sigillato ermeticamente era stato necessario limitare gli accessi possibili ad un unico ingresso ed adibire quest’ultimo in maniera appropriata per vanificare le possibilità di contaminazione all’interno dell’edificio.
    A ricevere il suo arrivo trovò un volontario addetto a controllare l’ingresso. Vista la natura di quel disastro e dei disordini che ne erano conseguiti era stato ritenuto necessario adottare un metodo di certificazione per filtrare chi poteva accedere o meno all’interno dell’ospedale donde evitare eventuali intrusi malintenzionati.
    Yumeru non si soffermò molto ad esaminare il volontario. Lavorare durante quell’emergenza era un attività che ti logorava gradualmente e ormai il giovane aspirante eroe aveva difficoltà a distinguere una faccia con una maschera dall’altra. Seppur questo specifico volontario sembrava distinguersi un minimo per via della lunga chioma nera e per la sua discreta altezza relativamente inusuale per gli standard nipponici.
    In circostanze normali il ragazzo avrebbe esordito quell’interazione facendo qualche commento umoristico e cercando di alleggerire l’atmosfera sfoggiando modi affabili e amichevoli… ma in quel momento era troppo stanco per quel genere di farsa. Erano tutti troppo stanchi. I cieli oscurati della città avevano iniziato a riflettersi nei cuori dei suoi cittadini.

    Perciò non si attardò più del necessario con i convenevoli e presentando i documenti assegnatogli dall’agenzia di Lifeline fece rapporto «Il mio nome è Sunflower, sono un eroe tirocinante dell’agenzia Lifeline. Sono qui nel ruolo di scorta per una squadra di soccorritori. Siamo qui per far ammettere tre nuovi pazienti – supponiamo ennesime vittime del gas. Qui ci sono i documenti di identificazione e le autorizzazioni per l’accesso.»
    Yumeru attese che il volontario verificasse la validità dei documenti e gli desse il via libera. Yumeru era affiancato da uno dei soccorritori – un'altra anonima faccia mascherata. Il soccorritore comunicò che la sua squadra era richiesta altrove e scusandosi chiese l’assistenza di Yumeru e del volontario per trasferire le tre vittime comatose dentro l’edificio. Il giovane eroe ovviamente non protestò – che diritto ne avrebbe avuto? Ognuno faceva quello sia quello che poteva che quello che non poteva fare. Tutte le persone impegnate nel comune sforzo per soccorrere chi aveva bisogno stavano più energie di quelle che avevano umanamente a loro disposizione e ciò nonostante per ogni persona che recuperavano altre tre aspettavano il loro aiuto. Era come scavare una pozza senza fondo – e l’unico premio per chi scavava con efficienza era solo una pala più grande.

    Accompagnato dal volontario questa volta Yumeru era in fondo al mesto corteo di barelle intento a raggiungere la salvezza dell’ospedale. Ancora una volta l’eroe poté sentire la tensione di mille pericoli immaginari graffiare i suoi sensi – questa volta più amplificata per via della particolare vulnerabilità di quella situazione. Nella sua testa Yumeru poteva immaginare un miriade di modi in cui quella semplice operazione potesse degenerare in tragedia. Ironicamente i suoi studi da eroe, volti a insegnargli come affrontare centinaia di tipi di emergenze l’avevano anche reso consapevole di centinaia di tipi d’emergenze che da normale civile non avrebbe mai preso in considerazione.

    Le ruote della barella emettevano uno snervante cigolio che contribuiva a mettere ulteriormente alla prova i suoi nervi. Ma nulla lo snervava più del silenzio delle vittime che trasportava. Agli inizi aveva ritenuto un aspetto positivo non dover trasportare vittime sofferenti che gridavano e si lamentavano per il dolore. Ma gradualmente lo stato comatoso delle vittime aveva iniziato a prendere un connotazione inquietante per il giovane aspirante eroe. Si sarebbero mai svegliati? Stavano soffrendo nel loro stato comatoso? Stavano salvando persone o solo gusci vuoti?

    Yumeru scacciò via quelle domande che ad ogni vittima che soccorreva erano diventate presenze più persistenti nella sua mente stanca e provata.
    Quando finalmente varcarono le porte dell’edificio si trovarono in una stanza spoglia e sterile. Una luce bianca al neon si rifletteva fiocamente sulle fredde pareti in alluminio. Yumeru, il volontario e il paziente comatoso in barella vennero quindi accolti da un improvviso getto di vapore decontaminante.


    Soffermandosi sul posto in attesa che la procedura avesse termine Yumeru si concesse un sospiro di sollievo in coordinazione con il getto di vapore. Nonostante ci fosse ben poco di rassicurante all’interno di quell’edificio in un certo senso era comunque una zona sicura. Un santuario di salvezza sia per i feriti che per i soccorritori esausti. Era uno dei pochi posti in cui si poteva permettere un momento di respiro prima di buttarsi nuovamente nella mischia. Una volta dentro avrebbe potuto togliersi anche la maschera, che sentiva ormai come una gabbia affissa sul suo volto. Ma non l’avrebbe fatto…

    …perché non era sicuro che una volta tolta avrebbe avuto le forze di rimetterla.

    E la sua decisione si rivelò accidentalmente saggia perché quando finalmente uscirono dalla camera di decontaminazione ad accoglierli fu una voce criminosamente amichevole. Nessuno aveva il diritto di suonare cosi allegro e pimpante in mezzo a tanta miseria.


    Gli occhi ambrati del giovane si posarono attraverso il visore della maschera sull’allarmante figura che si presentava al loro cospetto. Si trattava di un uomo dal costume decisamente sgargiante e inoppugnabilmente appariscente. Nemmeno Yumeru che amava vestire con toni di colori accesi e accostamenti improbabili ( o semplicemente criminali come avrebbe sicuramente decretato la sua amica Sumire) sarebbe mai riuscito ad ottenere un risultato cosi audace. Specialmente con il sottofondo grigio e lugubre che era offriva ormai l’ospedale quella figura risaltava vistosamente come un ballerino del carnevale di Rio nel bel mezzo di un corteo funebre.
    Il costume non sembrava voler nascondere nulla, a prescindere che all’eventuale osservatore facesse o meno piacere, ma c’erano due particolari dettagli che era impossibile non notare che attirarono l’attenzione di Yumeru: la maschera e le ali da farfalla. La menzione di una figura descritta in maniera poco attendibile che sembrava combaciare con l’uomo che si trovava davanti a lui. Una figura sfuggente che era stata collegata alle azioni del gruppo di terroristi ritenuti responsabili di tutto quel disastro. Avercela davanti era un po’ come trovarsi di fronte Bigfoot… se si vuole immaginare Bigfoot come un omaccione muscoloso vestito come se intenzionato a presentarsi al provino per un musical.


    Ma anche se il suo abbigliamento già lasciasse pochi dubbi sulla relazione all’attacco terroristico in corso l’uomo rimosse ogni impossibile incertezza al riguardo una volta che prese la parola, presentandosi con il nome di Papillon, diede un poco velato un ultimatum ai presenti pretendendo la consegna dei pazienti vittima del farmaco.
    E improvvisamente Yumeru sentì il peso della responsabilità su di se. Era l’unica figura d’autorità che ci fosse a vista in quel momento – stava a lui trattare con quel fanatico criminale.

    Ma cosa fare? Yumeru si trovava imbottigliato all’entrata, il corridoio d’accesso bloccato dal terrorista – impossibile aggirarlo. Ingaggiarlo frontalmente in uno scontro?No. Yumeru scartò subito quella opzione: ingaggiare un pericoloso criminale dentro un ospedale pieno di civili era la formula sicura di un disastro e solo un eroe privo di criterio e buon senso avrebbe corso un simile azzardo. Se la sua esperienza al Corteo Nero gli aveva insegnato qualcosa era che un approccio violento era un esito da evitare non una soluzione. Il compito di un eroe era quello di mantenere pace e ordine, non di lanciarsi in mezzo alle zuffe alla prima occasione ignorando le possibili conseguenze.

    Yumeru lanciò un breve sguardo al volontario al suo fianco – un altro fattore di rischio. Aveva due civili in diretta prossimità e uno di questi era in coma su una barella.

    Non poteva fuggire.
    Non poteva lottare.
    Non poteva di certo acconsentire alle richieste del terrorista.

    Yumeru non conosceva nulla degli scacchi ma era abbastanza sicuro che una situazione del genere si definisse scacco matto. Considerata il suo stato psico-fisico stanco e provato forse non sarebbe stato biasimato troppo se si fosse semplicemente arreso… Forse avrebbe potuto giustificarsi con tutte le attenuanti della situazione. Forse avrebbe anche trovato una bugia abbastanza credibile per se stesso.


    Ma non avrebbe mai trovato scusa che tenesse da presentare a coloro che non aveva difeso nel momento del bisogno.

    Cosi un improvvisa ondata di fervore virtuoso e abnegazione lo investì sommergendo almeno temporaneamente il senso di stanchezza e fiacchezza fisica e mentale che fino ad un momento prima lo stava attanagliando. Non era tempo per languire pateticamente mentre qualcuno aveva bisogno di lui.
    La scarica di energia probabilmente alimentata in buona parte dall’adrenalina e dal senso del pericolo risvegliò anche il torpore dalla sua lingua permettendogli di replicare con tono fermo e vigoroso «La tua è una proposta interessante, Papillon. Ma temo di doverla rifiutare categoricamente – sentenziò in maniera secca avanzando di un paio di passi verso di lui, non tanto per posizionarsi meglio in vista di un eventuale ingaggio quanto per frapporsi fra il terrorista e il volontario che lo stava accompagnando.


    Yumeru proseguì «Il mio nome è Sunflower. Non posso accettare la tua proposta ma posso farti una controproposta migliore: arrenditi e consegnati pacificamente. Le persone in questo luogo hanno già subito abbastanza sofferenza – mi appello alla tua coscienza per esortarti a ravvederti e non causare ulteriore dolore ai civili qui presenti. Non è mia intenzione combatterti – ma se intendi perseverare a seguire le tue mire criminose sarò costretto a fermarti… In un modo o nell’altro non ti permetterò di nuocere a nessuno dei civili presenti in questo edificio finché avrò respiro.» – una volta conclusa questa sua arringa risoluta l’audace aspirante eroe volse la testa parzialmente verso le sue spalle volgendosi per il volontario che l’aveva accompagnato e cercando di rassicurarlo si rivolse a lui a voce più bassa «Non preoccuparti, amico, cercherò di trovare un modo per farti svicolare via la sicuro alla prima occasione… cerca di stare al riparo nel frattempo.» – e dopo di ciò si volse nuovamente verso Papillon in attesa del suo responso.





    Combat Data

    TECNICHE:

    ►N/A


    EQUIPAGGIAMENTO:


    [Adaptive Suit: Daybreak Samurai II ]:
    - Potenziamento: (2/4)
    - Danno/Effetto/Resistenza: Resistenza a danni medi

    [Helmet] - Accessorio costume :
    - Potenziamento: (0/1)
    - Danno/Effetto/Resistenza: protegge da danni medi alla testa.
    - Durata: Permanente.

    [Technical Gloves] - Accessorio Costume:
    -Danno/Effetto/Resistenza: Proteggono le mani da lievi colpi da taglio, permettono di afferrare una lama senza tagliarsi. +10 in Forza
    - Durata: 1 Role, se usati.

    [Electric Booster] - Supporto:
    - Danno/Effetto/Resistenza: + 20 Agilità
    - Durata: Permanente.

    [Wooden Katana] - Supporto:
    - Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi.
    - Durata: Permanente, ma può rompersi.
    - Potenziamento: (0/1)
    - Peso: 1 (NB: Il peso aumenta di uno se si acquista la versione potenziata.)

    [Buckler 2.0] - Difensivo:
    - Potenziamento: (1/2) possibilità di ingrandire lo scudo per garantire una protezione maggiore estesa a tutto il corpo.
    - Danno/Effetto/Resistenza: protegge da danni medi: armi bianche e proiettili.
    - Durata: Permanente.
    - Peso: 2

    [Radar] - Supporto:
    - Danno/Effetto/Resistenza: Identifica il numero e la posizione di persone/animali/metalli presenti in un'area di dieci metri dall'utilizzatore.
    - Durata: Permanente.
    - Peso: 1


    SPECIALIZZAZIONI:

    Specializzazione Narrativa: Arti Marziali
    Livello A:
    - Permette la conoscenza particolareggiata di un'arte marziale a mani nude.
    - Permette la conoscenza di un'arte marziale e la garantisce la possibilità di utilizzare armi non letali in servizio.
    - Permette la conoscenza di un'arte marziali e garantisce la possibilità di utilizzare armi letali in servizio.
    - Permette la conoscenza di un'arte marziale aggiuntiva.
    - Raddoppia i bonus statistica garantiti dalle armi e dagli equipaggiamenti.


    I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpf


    SPOILER (click to view)
    Ho dimenticato di riportare i punti statistica bonus guadagnati dal concorso bonus dell'evento. Apporto qui questa modifica last minute per assegnarli alla statistica Quirk
     
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    DESMOND P. ARCHISORTE
    I tre civili svenuti vennero posti sulle barelle dell’ospedale per essere trasportati agevolmente all’interno della struttura, ma mentre i soccorritori ripartirono in fretta, richiamati chissà dove nella città invasa dalla spessa coltre di farfalle, l’Eroe in armatura scura rimase lì per farsi identificare e successivamente aiutare Desmond col trasporto delle vittime.
    «Sunflower.»
    L’archeologo piegò appena la testa per osservare brevemente l’individuo che aveva di fronte, quasi incapace di riuscire ad associare una figura tanto… aggressiva ad un nome così delicato. Aveva sempre creduto che gli Eroi si chiamassero tutti con nomi inglesi (o presunti tali, ma anche se non è corretto e comunque suona figo va bene lo stesso) che richiamavano la forza e la virilità, tipo “Dragonslayer”, “Crime Punisher” e amene variazioni sul tema.
    E invece davanti aveva Girasole che se ne va in giro con una katana.
    In una situazione diversa probabilmente non sarebbe riuscito a nascondere un sorrisetto divertito di fronte a quella contrapposizione quasi surreale, anche se a pensarci bene quel nome gli piaceva poiché i girasoli muovono la testa davanti alla luce del sole e rimangono inerti al buio, portando con sé un significato simbolico molto forte: nonostante i colori scuri che indossava, l’Eroe dall’armatura nera non avrebbe mai voltato le spalle alla luce, a ciò che era giusto, per imboccare la strada più oscura perché quella era la sua natura.
    O magari, come al solito, si stava solo facendo un sacco di seghe mentali e l’altro l’aveva scelto perché suonava bene.
    In ogni caso Desmond provò un istintivo moto di simpatia nei confronti di quel… tirocinante? No, sul serio? Quanti anni aveva la persona che aveva davanti? Certo non pretendeva di trovarsi davanti un adulto in cima alle classifiche ma avevano davvero mandato un ragazzino che ancora non era un Eroe a tutti gli effetti a occuparsi di una situazione del genere? Certo, poteva comprendere che la faccenda fosse disperata e ci volesse tutto l’aiuto possibile, ma— un nuovo sospiro al di sotto della maschera antigas, chiedendosi quale società civile manda i propri giovani al macello in quel modo, pur dopo averli armati fino ai denti. Dal momento che era un tirocinante, Sunflower poteva avere circa l’età di un paio dei ragazzi a cui insegnava ed escludendo per un attimo il fattore Negaquirk che li accompagnava, l’idea che potessero andare in giro per le strade colme di farfalle, correndo il rischio di finire come quei disgraziati sulle barelle, nella migliore delle ipotesi, gli faceva venire i brividi.
    Stavano davvero consegnando la giustizia nelle mani di un gruppo di ragazzini che avevano appena superato l’adolescenza.
    «Tutto a posto. Prego, da questa parte.»
    Furono le uniche parole pronunciate nonostante quella moltitudine di pensieri che gli affollava la mente, restituendo all’altro ciò che gli aveva consegnato al momento dell’identificazione e poi posizionandosi in modo da procedere con quell’iter tanto odiato: decontaminazione tramite vapore in quella che una volta era stata la reception dell’ospedale, trasporto del primo paziente lungo il corridoio, sistemazione in una stanza adibita, poi doveva tornare indietro, recuperare la seconda persona in coma e— no, questa volta qualcosa sembrava voler fermare quella penosa routine.
    La presenza di… una persona che non doveva essere lì.
    Desmond trattenne appena il respiro, posando o sguardo coperto dalla maschera antigas sull’uomo di fronte a loro.
    Non doveva essere lì.
    No.
    L’ospedale di Shinagawa era come un tempio o una chiesa: certi luoghi, semplicemente, sono troppo importanti per essere profanati.
    Papillon.
    Dove aveva già sentito quel nome? La sua mente cominciò ad elaborare freneticamente informazioni su informazioni, sino ad arrivare ad una notizia di qualche tempo prima in cui un tale dall’aspetto alquanto discutibile aveva portato scompiglio in un bar in quella che secondo le voci pareva essere l’ennesima rissa dei sostenitori del Movimento Anti Mutant. E per amor di cronaca, per quanto fosse stata una notizia piuttosto trascurabile per i media, gli era rimasta impressa proprio per il bizzarro abbigliamento dell’autore del gesto.
    Desmond portò lo sguardo dal maniaco in tutina glitterata e ali di farfalla a Sunflower non troppo distante, che in un momento di fervore eroistico (o era semplice incoscienza?) si era frapposto tra lui e Papillon. Più che uno scacco matto, l’archeologo avrebbe definito quella situazione un delicato equilibrio pronto a incrinarsi al primo pezzo mosso: gli altri presenti si stavano rapidamente allontanando lasciando sgombera quella complessa scacchiera, mentre lui e Sunflower, con la camera di decontaminazione e poi l’uscita alle spalle, erano in trappola.
    Potevano uscire da quella situazione sacrificando un loro pezzo, i civili in coma, oppure sé stessi, cercando di opporsi a Papillon e guadagnando tempo in attesa di altri eroi o la polizia, in quella che i giocatori più pratici avrebbero definito una forchetta.
    O magari potevano pensare a un’altra strategia che potesse far finire la partita in altro modo.
    «Mi spiace ma non le posso consegnare i civili, il regolamento non prevede la cessione di responsabilità dei pazienti.»
    Bravo Desmond, vai convinto con lo scaricabarile.
    Come se poi a un terrorista possa importare qualcosa del regolamento e della responsabilità dei volontari, ma pur essendo un civile non autorizzato a utilizzare il proprio Quirk – e nemmeno poteva farlo comunque, visto che era in borghese e con il costume da Vigilantes arrotolato nello zaino qualche piano più sopra – comunque non poteva stare zitto e subire, rischiando che Papillon portasse via quelle persone. Di fronte a quella situazione critica si sentiva ancora più inutile e impotente, ma soprattutto si sentiva in colpa a scaricare l’effettiva responsabilità della situazione su Sunflower.
    «Ma anche se potessi consegnarglieli non sarebbe comunque una situazione gestibile, hanno bisogno del supporto dei macchinari e… ehm, non lasciare intatto l’ospedale potrebbe essere problematico per tutti.»
    Se Yumeru era il poliziotto cattivo che cerca di fermare il criminale a tutti i costi, Desmond era quello buono che prova a proporre una bizzarra collaborazione per far rimanere tutti vivi o, quantomeno, cerca di scucire qualche informazione in più che potrebbe essere utile al vero Eroe della situazione e ai suoi colleghi.
    O forse era il contrario? Quello buono è quello che non si lascia abbindolare dalle parole del nemico? Non che fosse una cosa importante, in quel frangente, perché l’uomo non era né un poliziotto né un Eroe.
    «In ogni caso le assicuro, signor Papillon» Linguaggio formale e rispettoso, quello che si usa con una persona di cui si riconosce la superiorità «Che tutti i pazienti sono seguiti al meglio e che trasportarli al di fuori della struttura potrebbe essere pericoloso per le loro vite.»
    Pacato e professionale proprio come se stesse parlando col parente di una delle vittime del gas e non a un terrorista in tutina attillata di dubbio gusto.
    «Ti ringrazio» Sussurrò poi a Yumeru, chinando appena il capo «La priorità è portare via i feriti ma… cerca di non esporti troppo.»
    Non gli importava molto che quello fosse il suo lavoro, non voleva un altro ragazzino morto sulla coscienza.
    « THIS IS THE WAR AND WE THE RESISTANCE. »
    VIGILANTES
    Livello:
    5
    Energia:
    425
    Forza:
    20
    Quirk:
    215
    Agilità:
    195
    Peso:
    4/4


    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: //
    • Bonus evento, 3 canzoni indovinate: +20 punti alla statistica Quirk [195>215], +10 punti alla statistica Velocità [185>195].



    • Equipaggiamento:

    » Suit [Costume/Difensivo]: Protezione da danni lievi.
    » Helmet [Costume/Difensivo]: Protezione da danni medi alla testa.
    » Maschera antigas [Difensivo]: Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi [monouso].
    » Sawe wire [Supporto]: Utilizzabile come rampino o fune. [+10 in Agilità]
    » Coltelli da lancio [Offensivo]: Coppia di coltelli ricurvi in grado di interagire con il quirk.
    » Teruko's Blood [Curativo]: Cura danni medi, diminuisce gli altri di due step.



    • Lista tecniche:

    #1: King's Gambit [Livello 3]
    Costo: 40 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] guarigione di danni medio-gravi → trasferimento, funziona solo sugli altri.

    #2: Artificial Castling [Livello 3]
    Costo: 40 PE + 30 PE di mantenimento.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] prima della creazione del costrutto, protezione da danni medio-gravi.

    #3: Queen's Pawn Game [Livello 3]
    Costo: 40 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] con danni medio-gravi.

    #4: Four Knights [Livello 2]
    Costo: 25 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad area [massimo 3 metri] con danni medi.

    #5: London System [Livello 2]
    Costo: 25 PE.
    Danno/Effetto: Blocco [2 turni] solo se parametro Quirk di Desmond ≥ parametro Forza dell'avversario. Funziona anche ad ampio raggio [massimo 2 metri].

     
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    Sugar-fueled machine

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    Papillon sorrise di fronte alle parole dei due uomini che si trovava davanti, anche se erano di netto rifiuto. Non poteva avere la certezza sulla loro età, sul loro background o su cosa volessero fare veramente in quella situazione. Tetsuro Mukoda aveva analizzato Desmond in quei giorni, senza trovarci nulla di particolare. Una persona qualunque, l'unica particolarità nel suo aspetto consistente nei lunghi capelli neri e nella sua provenienza. All'inizio aveva qualche sospetto sui suoi movimenti... ma non aveva trovato nulla di interessante, dopotutto anche lui doveva sottostare alle regole dell'ospedale. Chissà se quei due lo avrebbero fatto divertire in quei momenti di noia, più di un qualsiasi eroe arrivato per risolvere la situazione indicata dai suoi superiori. Forse l'uomo-farfalla cercava semplicemente la particolarità in quel turbinare di monotonia che aveva accompagnato la tempesta di farfalle. Così belle, così uniformi da dargli il voltastomaco. Era lui l'unica farfalla viola ma dalle ali nere, così ripugnanti nell'assomigliare a quelle di Hanzo. Gli sarebbe piaciuto enormemente restare al suo fianco per godere del suo splendore, anche perché era l'unico essere umano che poteva essere più magnificente di lui. Era la sua ispirazione dopotutto: non sarebbe mai stato Papillon senza di lui.
    Oh-oh... bel discorso, sul serio. Non pensavo che qualcuno avesse così tanto fegato di fronte a me. - Il membro del Culto unì le mani tra di loro come deliziato dalle parole di Sunflower, anche se non mancò di complimentarsi da solo. Tetsuro non aveva idea che si trattasse di uno studente o di un vero Pro-Hero, vestito così di tutto punto sarebbe potuto passare per un professionista. Non che gli importasse o meno, ma se fosse stato uno studente sarebbe morto dalla vergogna se si fosse fatto arrestare.
    Ma caro Sunflower, i fiori dovrebbero essere disposti a tutto per le farfalle! - Un ghigno gli coprì il volto affilato, girandosi verso Desmond e guardandolo negli occhi dietro la sua maschera. Mica voglio fargli del male, Desmond. Il Culto sarà sicuramente più abile di questa agenzia fallimentare a trattare i pazienti. - Pronunciò quei due nomi, come se avesse deciso di voler incutere il timore nel corpo dell'archeologo, come se sapere chi fosse potesse far sentire il criminale travestito ancora più vicino a lui. Non gli serviva nascondersi dai riflettori ormai ed anzi, dichiarare guerra all'ospedale della 30MINDUSTRIES era solo uno dei tanti favori che stava facendo ad Hanzo ed al Culto stesso. Gli aveva raccontato tutto delle colpe e delle azioni di Matsumoto e nonostante le loro intenzioni distruttive era convinto che avrebbe fatto un favore ai pazienti in coma. Atropos aveva dimostrato di poterli guidare tutti verso un futuro più luminoso, uno in cui le Unicità non esistevano e solo il valore di una persona poteva farla valere nella vita vera. Ripensò quasi felice alle motivazioni della sua collega preferita, Theresa. Era sicuro come non mai che non lo sopportasse, ma erano molto più simili di quanto la sudamericana volesse ammettere. Magari dopo se ne sarebbe accorta da sola.
    Se non vi va di collaborare... - Un movimento di ali improvviso, senza alcun rumore come se fosse cenere che si posava sulla neve. Da uno dei globi dove le scintille di Papillon si accumulavano sarebbe uscita a grande velocità... una grossa maschera nera che sfrecciava nella loro direzione, uguale a quella del Villain che gli si era parato di fronte. I due avrebbero potuto provare a schivare l'attacco, ma non era rivolto verso di loro: avrebbero potuto sentire la polvere sfiorare i loro vestiti e la loro pelle, mentre la maschera si rimpiccioliva sempre di più e colpiva l'altro volontario che era alle spalle di Desmond. Quella specie di ornamento copriva i suoi occhi protetti dalla maschera ed anche se non sembrava essersi fatto male la sua vista era stata totalmente coperta. Avrebbe provato a levarsela, ma sembrava incollata al suo volto e non removibile con la forza. Forse era la maschera sul viso che l'aveva protetto, ma a parte quell'orribile simbolo sul volto e gli occhi ciechi, sembrava che stesse bene.
    Me li vado a prendere da solo! Ciao! - Terminò la frase così, mentre li salutava con un occhiolino. L'uomo avrebbe letteralmente spiegato le proprie ali per fare dietrofront e salire al piano superiore muovendo aggraziatamente i costrutti di cenere, mentre la sua tuta sembrava quasi illuminarsi ad ogni colpo di ali. Il perché di quella presentazione, quando il criminale sembrava essersi già infiltrato all'interno dei volontari, era sconosciuto. Il primo piano dell'ospedale ospitava tra le sue mura svariati tipi di pazienti. A causa dell'emergenza capitava spesso che chi possedesse un Negaquirk avesse in stanza vittime del farmaco, considerati i posti limitati della struttura. Il volontario colpito si dimenava, ma Desmond e Yumeru avrebbero potuto notare come la maschera di Papillon si stesse piano piano sfaldando da sola, come un effimero castello di sabbia al vento. Inseguendo il criminale e salendo le due rampe di scale che portavano al piano superiore, Sunflower l'avrebbe già trovato in mezzo all'area comune prima delle stanze, usata in precedenza per accogliere gli esterni durante l'orario delle visite ed ora utilizzata anche come luogo di riposo per chi non si voleva ritirare nelle stanze. Sembrava scrutare l'area ampia diversi metri, forse cercando qualcuno in particolare, girato di spalle verso il portone che divideva quel grande spazio disseminato di sedie e di scatole, tenute lì per liberare altri spazi. Avrebbe offerto un gentile e suadente sorriso a chiunque fosse arrivato lì per provare a fermarlo, o forse per parlarci. Che la sfuggente farfalla amasse farsi inseguire dal fiore?


    CITAZIONE
    Tecniche Usate: Wings of the Dying Butterfly, Anyone can be a butterfly
    Energia: 635/750
     
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    Hero »Scheda » Quirk
    Yumeru Shinso

    Liv. 6 | Exp 1120| Età 17 | 🧥 | |
    Status: Normale | Peso 4/6 | Energia 550 |
    Forza 160+20 | Quirk 220 + 20 | Agilità 145+40|




    Narrato - «Parlato»



    Il dado era tratto – Yumeru aveva fatto la sua scelta. Per quanto il giovane eroe non riteneva aver avuto mai alcuna reale alternativa. Era come un trapezista sulla corda – non si poteva che andare davanti con cautela e pregare che nessuno tagliasse la corda prima che lui potesse raggiungere l’altro capo.
    Inaspettatamente però una voce alle sue spalle sembra unirsi al suo approccio diplomatico per convincere il terrorista e desistere pacificamente dai suoi intenti. Si trattava del volontario dai capelli lunghi che l’aveva accompagnato. Yumeru non sapeva se l’uomo stesse dimostrando coraggio o incoscienza ad esporsi in quel modo. Forse entrambe. Il volontario sembrò cercare di dissuadere Papillon ponendo una svariata selezione di limitazioni burocratiche. Se il volto mascherato di Yumeru non fosse già bloccato dalla tensione il ragazzo si sarebbe concesso un sorriso: quel civile stava cercando di fermare un criminale con la burocrazia.
    Il volontario rivolse poi anche un furtivo ringraziamento a Yumeru in risposta al proposito di quest’ultimo di creargli un diversivo per mettersi in salvo. Ma inaspettatamente l’uomo dai capelli lunghi sembrò anche manifestare preoccupazione nei suoi confronti. Era una cosa piuttosto insolita per un civile preoccuparsi per un eroe – era un po’ il riverso dell’intero concetto. Quella preoccupazione era dettata da un semplice sentimento altruista o da una mancanza di fiducia nelle sue capacità? In fondo si era presentato a lui come un tirocinante – non avrebbe potuto biasimare l’uomo per non considerarlo all’altezza della situazione.
    Ciò nonostante Yumeru mantenne la sua posizione – il suo corpo irrigidito in tensione come quello di un mantide pronta a scattare. Anche mentre il volontario parlava Yumeru non distolse mai lo sguardo da Papillon – perdere di vista un pericoloso criminale anche per un solo istante era potenzialmente un buon modo per accorciarsi la vita.
    Il criminale in questione però sembrava tutt’altro che teso. Anzi sembrava più che a suo agio in quella situazione, per non dire divertito da quella situazione. Le parole di Yumeru sembravano averlo impressionato e… compiaciuto in qualche modo. Ma non lo avevano di certo intimorito.

    “I fiori dovrebbero essere disposti a tutto per le farfalle.”



    Esclamò il terrorista con ghigno, un ovvio riferimento al nome Sunflower. Ed era in fondo vero – in parte. I fiori accoglievano volentieri le farfalle finché questo permettevano loro di diffondere il loro polline e quindi seminare nuove vite. Le farfalle del Culto invece erano intente solo a seminare morte.
    Papillon però sembrò apprezzare anche il tentativo di approccio del volontario – che chiamo perfino per nome: Desmond. Lo conosceva? Come faceva? Papillon era già dentro l’ospedale quando si era presentato. Non c’era stato nessun allarme o segnale di intrusione forzata. Da quanto tempo quel terrorista era rimasto infiltrato dentro l’edificio?
    Erano dei quesiti la cui risposta avrebbe potuto rivelarsi essenziale per risolvere quella situazione… ma ovviamente Papillon non era intenzionato a concedergli il tempo necessario per ponderarvi sopra.
    Malgrado gli ampi sorrisi euforici e il suo tono divertito e malleabile, Papillon, mostrò di non avere alcuna esitazione nel passare all’azione. Il tutto avvenne letteralmente in un battito d’ali. Ovvero le grottesche ali scure di Papillon. Il battito generò quella che sembrava una replica della maschera che il terrorista indossava al volto e che accelerò come un proiettile nella loro direzione. Yumeru istintivamente alzò prontamente le braccia per incassare l’attacco – non prese neanche in considerazione l’opzione di schivare con la consapevolezza che nel farlo avrebbe messo a rischio il volontario alle sue spalle. Ma il suo buon proposito fu comunque vano perché Papillon aveva invece mirato proprio al secondo volontario fuori dalla traiettoria difensiva di Yumeru.


    Il giovane eroe sentì il sibilo della maschera che lo sorpassava, seguito dal breve grido del volontario colpito. Subito Yumeru si volse verso quest’ultimo con l’intento di prestargli un eventuale primo soccorso. Ma ancora una volta le sue aspettative si rivelarono errate. La maschera di Papillon si era avvinghiata sul volto del volontario, a ridosso della maschera protettiva che questo già indossava. Il volontario ovviamente spaventato da quell’attacco era visibilmente agitato e sgomento, e si agitava per liberarsi. A prima vista sembrava che la maschera avesse incapacitato i suoi occhi, ma non sembrava aver inferto alcun ulteriore danno.
    Papillon però non indugiò ulteriormente per godersi la scena e invece colse l’occasione per congedarsi con tono gongolante e addentrarsi in direzione dei piani superiori dispiegando le sue ali malevole. Yumeru gli gridò vanamente dietro «No! Fermo! Ah– Maledizione!»

    Si volse momentaneamente di nuovo verso il volontario colpito dalla maschera. L’attacco sembrava avergli inferto più paura che concreto danno fisico – in più la maschera a forma di farfalla sembrava si stesse disfacendo liberandolo dalla presa e dalla momentanea cecità. A quel punto Yumeru decise di non attardarsi oltre e volgendosi verso il volontario che sembrava rispondere al nome di Desmond disse «Io gli corro dietro per fermarlo. Voi mettete al sicuro i feriti e cercate di allertare le autorità all’esterno!» – detto questo il giovane si lanciò con uno scatto all’inseguimento.
    Le sue calzature speciali lasciarono una breve scia di scintille elettriche alla partenza. L’audace aspirante eroe percorreva a rapide falcate la distanza che lo distanziava dal terrorista, iniziando a scalare tre gradini alla volta una volta raggiunta la rampa di scale che portava al piano superiore. Yumeru sembrava essere leggermente più veloce di Papillon, ma lo sgargiante terrorista riusciva a mantenere il distacco grazie alla mobilità donatagli dalle sue ali.



    Inaspettatamente però Yumeru raggiunse Papillon, o meglio Papillon si fece raggiungere – proprio nella sala comune che collegava le varie aree di quel piano. Il terrorista sembrava essersi intenzionalmente soffermato e sembrava stesse studiando l’ambiente circostante in cerca di qualcosa… o qualcuno.
    Adesso Papillon si trovava nuovamente nel raggio d’azione di Yumeru che si arrestò a qualche metro da lui. Sotto la sua tuta blu e nera i muscoli del ragazzo si tesero nell’anticipazione di quello che sembrava essere uno scontro imminente.

    Papillon aveva già apertamente attaccato un civile innocente con il suo Quirk – tecnicamente tanto sarebbe bastato per giustificare la scelta di un approccio di forza per neutralizzare la palese minaccia.

    La mano di Yumeru si alzò gradualmente verso l’elsa della sua spada che faceva capolino dalla sua spalla.
    La dita della mano si aprirono e raggiunsero l'elsa con cautela per poi fermarsi fermamente a pugno… afferrando solo l’aria.


    No. Qualcosa non tornava. Non doveva commettere lo stesso errore che aveva commesso durante il Corteo e saltare subito alle conclusioni. Il comportamento di Papillon era contraddittorio. Perché si era presentato di fronte a loro invece di andare direttamente a rapire direttamente i pazienti? Perché prendersi il rischio di farsi inseguire da un eroe? Aveva attaccato il civile ma non per ucciderlo e l’attacco non sembrava aver lasciato danni permanenti sulla vittima. Si trattava solo di un gioco di arroganza? Il terrorista si stava solo dilettando a provocarli per il gusto di farlo? O c’era qualcos’altro a cui stava mirando?

    Gli ritornò di nuovo alla mente il pensiero sul fatto che il terrorista potesse essersi infiltrato in quell’ospedale lì da parecchio tempo. Perché agire ora quindi?
    Il giovane eroe imprecò mentalmente. Usare il cervello non era il suo punto forte – per quel genere di cose se la cavavano meglio i suoi amici Sumire e Tobi. Il giovane desiderò per un momento avere almeno uno dei due con se ad aiutarlo in quella situazione.

    Il giovane abbassò la mano e la stesa invece in avanti a palmo aperto in un evidente gesto che invitava a fermarsi «Per l’ultima volta, fermati Papillon! Non voglio ricorrere alla violenza. Ci sono numerosi innocenti qui che meritano di essere coinvolti in questa storia. Non è troppo tardi per ritornare sui tuoi passi, arrenditi pacificamente!» – proclamò con foga il giovane eroe in un ultimo disperato e azzardato tentativo di diplomazia.





    Combat Data

    TECNICHE:

    ►N/A


    EQUIPAGGIAMENTO:


    [Adaptive Suit: Daybreak Samurai II ]:
    - Potenziamento: (2/4)
    - Danno/Effetto/Resistenza: Resistenza a danni medi

    [Helmet] - Accessorio costume :
    - Potenziamento: (0/1)
    - Danno/Effetto/Resistenza: protegge da danni medi alla testa.
    - Durata: Permanente.

    [Technical Gloves] - Accessorio Costume:
    -Danno/Effetto/Resistenza: Proteggono le mani da lievi colpi da taglio, permettono di afferrare una lama senza tagliarsi. +10 in Forza
    - Durata: 1 Role, se usati.

    [Electric Booster] - Supporto:
    - Danno/Effetto/Resistenza: + 20 Agilità
    - Durata: Permanente.

    [Wooden Katana] - Supporto:
    - Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi.
    - Durata: Permanente, ma può rompersi.
    - Potenziamento: (0/1)
    - Peso: 1 (NB: Il peso aumenta di uno se si acquista la versione potenziata.)

    [Buckler 2.0] - Difensivo:
    - Potenziamento: (1/2) possibilità di ingrandire lo scudo per garantire una protezione maggiore estesa a tutto il corpo.
    - Danno/Effetto/Resistenza: protegge da danni medi: armi bianche e proiettili.
    - Durata: Permanente.
    - Peso: 2

    [Radar] - Supporto:
    - Danno/Effetto/Resistenza: Identifica il numero e la posizione di persone/animali/metalli presenti in un'area di dieci metri dall'utilizzatore.
    - Durata: Permanente.
    - Peso: 1


    SPECIALIZZAZIONI:

    Specializzazione Narrativa: Arti Marziali
    Livello A:
    - Permette la conoscenza particolareggiata di un'arte marziale a mani nude.
    - Permette la conoscenza di un'arte marziale e la garantisce la possibilità di utilizzare armi non letali in servizio.
    - Permette la conoscenza di un'arte marziali e garantisce la possibilità di utilizzare armi letali in servizio.
    - Permette la conoscenza di un'arte marziale aggiuntiva.
    - Raddoppia i bonus statistica garantiti dalle armi e dagli equipaggiamenti.


    I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpf
     
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    ❛❛ ICHÓR ❜❜
    Le loro parole non erano servite a molto.
    Non che ci sperasse veramente, ma magari quel Papillon era un cattivo dal cuore tenero che non era poi così convinto delle sue azioni e aveva solo bisogno di qualche parola (più o meno) gentile per abbandonare i suoi terribili piani e tornare a essere una brava persona pronta a imboccare la retta via.
    Si stava di nuovo facendo dei gran film mentali, eh?
    Insomma, non avevano funzionato né le parole di un (quasi) Eroe né quelle di un civile – un po’ aveva sperato che nutrisse una gran paura nei confronti della burocrazia come ogni persona a questo mondo, bisogna ammetterlo – e ora il terrorista in tutina attillata aveva deriso entrambi, mettendosi un gradino sopra di loro pronunciando chiaramente i loro nomi e lasciando implicitamente intendere che sapesse più di quanto non stava dando a vedere.
    Desmond sentì un brivido freddo attraversargli la schiena, chiedendosi come fosse entrato in possesso di simili informazioni. Okay, dall’annuncio su Babel era chiaro che dietro quegli eventi terribili ci fosse un gruppo ampio e ben organizzato, non erano di certo i primi sprovveduti a questo mondo, eppure se il suo nome, quello di altri volontari ed eventualmente quello del ragazzo – reperito in tempi record, peraltro – si potevano ottenere con l’azione di un buon hacker, ancora non si spiegava come fosse entrato in così totale tranquillità.
    Che lui sapesse non c’erano state effrazioni né si era avvicinata gente sospetta all’unica entrata accessibile e non sigillata dell’ospedale, non quella mattina in cui aveva lavorato proprio in quel punto, perlomeno, dunque… gli gettò una fugace occhiata e per quanto in cuor suo sperasse che non fosse davvero uno di loro, un volontario – salvare le persone per poi essere la causa della loro morte era a dir poco perverso – la sua mente non riuscì a fare a meno di elaborare quelle poche informazioni ricavabili dalla figura che aveva davanti: l’uomo infatti era poco più basso di lui e vista l’altezza media del popolo nipponico poteva essere un buon indizio come no, dal momento che esistevano così tante mutazioni a scombussolare le carte in tavola, aveva dei comuni capelli scuri, un corpo piuttosto allenato che poteva benissimo nascondere sotto a vestiti più decorosi di quella tutina aderente e il volto completamente coperto da quella ridicola maschera a forma di farfalla.
    Senza contare che l’ospedale non era minuscolo e le persone presenti in quel periodo di crisi tante.
    Era esattamente al punto di partenza, non sapeva nulla di nulla su di lui.
    Un gesto inaspettato dell’uomo alato lo distolse dai suoi pensieri, riportandolo rapidamente con i piedi per terra: una maschera come quella che gli nascondeva il volto venne scagliata in loro direzione, ma anziché colpire lui – rimasto pietrificato sul posto con fare patetico, non aspettandosi una cosa del genere – o il ben più reattivo Eroe, si andò a incollare al volto di un altro volontario che aveva avuto la sfortuna di trovarsi proprio dietro di loro. Un attimo di sgomento, poi si avvicinò ed inginocchiò cautamente accanto al collega che si dimenava cercando di togliersi quella mostruosità dal viso, ma prima che chiunque di loro potesse fare alcunché, il costrutto cominciò a disgregarsi come se fosse stato di cenere e finalmente l’uomo tornò a vedere.
    Papillon era rimasto lì a godersi la scena e dopo aver lanciato il guanto di sfida a Sunflower, spiegò le ali per poi sparire al piano successivo. L’Eroe della situazione non sarebbe rimasto lì ancora a lungo, era suo preciso dovere inseguire il criminale mentre lui… lui cosa? Era un civile qualsiasi e non aveva alcun dovere se non quello di soccorrere i civili che gli erano stati affidati, no?
    Sì.
    No.
    Io gli corro dietro per fermarlo. Voi mettete al sicuro i feriti e cercate di allertare le autorità all’esterno!
    Desmond lo guardò annuendo appena, prima di abbassare lo sguardo sull’uomo che era stato colpito dalla maschera di polvere.
    «Io… sarà fatto.»
    Era un semplice civile, non doveva e non poteva fare cazzate.
    Però…
    Una cosa alla volta, ora la priorità erano quei tre disgraziati sulle barelle e il suo collega ancora a terra, scosso.
    «Grazie.»
    Disse con semplicità al ragazzo, decretando l’uscita di scena di Desmond il volontario.

    Si concesse un attimo per fare mente locale e concedersi qualche profondo respiro, poi si rimise in piedi con aria decisa poiché c’erano delle mansioni da svolgere e Sunflower era al piano superiore assieme a Papillon.
    Primo: doveva assicurarsi che l’altro volontario stesse bene, spavento a parte, accompagnandolo a sedersi nella prima stanza disponibile.
    Secondo: doveva trovare un posto ai tre ragazzi ancora sulle barelle e se riuscì a sbrigare anche quella incombenza in breve tempo era solo grazie all’aiuto di due altri volontari che avevano cautamente fatto capolino da una delle porte che si erano chiuse al momento della comparsa di Papillon.
    Ora era di fronte a un bivio: poteva tornare al piano dei ragazzi e stare lì con loro, tenendoli al sicuro e cercando di distrarli da quella nuova, spaventosa minaccia, oppure… il suo costume era in un borsone nascosto in un armadietto chiuso a chiave.
    Poteva comportarsi da bravo civile e fare il buon volontario stando lontano dai guai.
    O magari no.

    La suit aderiva al suo corpo come una seconda pelle, mentre in corrispondenza degli organi vitali le imbottiture e le parti rinforzate – che avevano anche funzione decorativa – gli davano una piacevole sensazione di sicurezza. I coltelli impregnati del suo sangue erano nascosti alla vista proprio grazie a una di esse, in caso di necessità pronti a essere scagliati e richiamati grazie a quel legame dettato dal Quirk, anche se avrebbe fatto volentieri a meno di utilizzarli come anche l’unicità stessa, preferendo un approccio non legato alla violenza.
    Una mossa sbagliata, una finestra incrinata e si rischiava il disastro.
    «Ho sentito che è qui la festa» La voce era distorta dall’impianto inserito nel casco integrale che gli copriva la testa, proteggendola mentre gli nascondeva il volto, e intanto raccoglieva i lunghissimi capelli scuri senza tirarli o strapparli «Spero ci sia ancora un posto per me, non vorrei perdermi tutto il divertimento.»
    Parole fin troppo sicure per uno che non è sicuro affatto, ma il bello di essere nascosto dietro ad una maschera è anche quello, no? Potersi fingere qualcuno che non si è realmente, poter mentire senza la paura che le espressioni del volto e di quei piccoli gesti inconsci facciano crollare la farsa, potersi sentire… forte.
    Un passo dietro l’altro, senza fretta, per poi porsi non troppo distante dall’Eroe e stando ben attento a non stargli alle spalle fuori dal campo visivo per non farlo sentire chiuso in trappola.
    «Sono Ichór.»
    La mano destra all’altezza del cuore e un lieve inchino rivolto ai presenti.
    «Vigilantes.»
    Era successo.
    Era successo davvero.
    Il suo cuore saltò un battito, per la prima volta da quando aveva cominciato con quella storia assurda di voler aiutare gli altri era riuscito a trovare il coraggio di pronunciare simili parole e a prendersi quella responsabilità.
    Non era più un individuo qualsiasi che casualmente si trovava sul luogo del pestaggio di una persona che ha avuto la sfortuna di nascere con le caratteristiche genetiche sbagliate né l’uomo col cappuccio che pur non avendo una licenza fa uso del proprio Quirk di cura per far sparire quei brutti lividi.
    Era un Vigilantes.
    Era disposto a correre dei rischi per fare ciò che riteneva giusto, anche a costo di infrangere la legge.
    «Sono sicuro che riusciremo a trovare un accordo che soddisfi tutti» Se avesse avuto il volto scoperto avrebbero potuto vedere quello che voleva essere un sorriso, ma era distorto dalla paura «Il volontario con i capelli lunghi è stato così gentile da farmi un riassunto della situazione.»
    Poteva gestire la paura, poteva farcela, aveva già compiuto azioni non del tutto legali e non così apertamente, certo, ma stare nascosto nell'ombra non l'avrebbe aiutato, non quella volta perlomeno.
    Voleva proteggere le persone in quell’ospedale.
    Voleva proteggere i ragazzi a cui aveva imparato a volere bene.
    Ed era pronto a mettersi in gioco per quello.
    « THIS IS THE WAR AND WE THE RESISTANCE. »
    VIGILANTES
    Livello:
    5
    Energia:
    425
    Forza:
    20
    Quirk:
    215
    Agilità:
    195
    Peso:
    4/4


    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: //
    • Bonus evento, 3 canzoni indovinate: +20 punti alla statistica Quirk [195>215], +10 punti alla statistica Velocità [185>195].



    • Equipaggiamento:

    » Suit [Costume/Difensivo]: Protezione da danni lievi.
    » Helmet [Costume/Difensivo]: Protezione da danni medi alla testa.
    » Maschera antigas [Difensivo]: Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi [monouso].
    » Sawe wire [Supporto]: Utilizzabile come rampino o fune. [+10 in Agilità]
    » Coltelli da lancio [Offensivo]: Coppia di coltelli ricurvi in grado di interagire con il quirk.
    » Teruko's Blood [Curativo]: Cura danni medi, diminuisce gli altri di due step.



    • Lista tecniche:

    #1: King's Gambit [Livello 3]
    Costo: 40 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] guarigione di danni medio-gravi → trasferimento, funziona solo sugli altri.

    #2: Artificial Castling [Livello 3]
    Costo: 40 PE + 30 PE di mantenimento.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] prima della creazione del costrutto, protezione da danni medio-gravi.

    #3: Queen's Pawn Game [Livello 3]
    Costo: 40 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] con danni medio-gravi.

    #4: Four Knights [Livello 2]
    Costo: 25 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad area [massimo 3 metri] con danni medi.

    #5: London System [Livello 2]
    Costo: 25 PE.
    Danno/Effetto: Blocco [2 turni] solo se parametro Quirk di Desmond ≥ parametro Forza dell'avversario. Funziona anche ad ampio raggio [massimo 2 metri].

     
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    L'uomo travestito da farfalla aveva fatto cominciare quel curioso gioco di inseguimenti, una versione molto più seria e pericolosa di guardie e ladri. Era soddisfatto che lo stessero seguendo, come se fossero loro ad essersi trasformati in una falena e lui fosse la luce nella notte. Come aveva pronunciato nella sua mente prima, anyone can be a butterfly, e nonostante non potesse dirlo ad alta voce a causa della sua orribile pronuncia era delizioso come quel suo pensiero si fosse realizzato. Avere di fronte un Pro-Hero o qualcuno che si faceva chiamare così era un'esperienza nuova per Tetsuro Mukoda. Dopotutto era il suo marchio di fabbrica apparire delicatamente come una farfalla, scatenare un tornado di emozioni con il suo battere d'ali e poi sparire nuovamente nella notte. Nessuno aveva mai fatto in tempo a raggiungerlo tra tutte le sue malefatte, se non per quella donna che lo avrebbe fatto invaghire per anni. Il suo cuore bruciava ancora quando ripensava a lei ed era sicuro che un giorno si sarebbero riuniti in mezzo ad una tempesta di farfalle. Ma in quel momento doveva concentrarsi, visto che Sunflower aveva deciso di non perdere un istante per acciuffarlo, non poteva pensare all'amore in un campo di battaglia come avevano fatto molti guerrieri privi di saggezza. Aveva un piano di riserva, ma allo stesso tempo non poteva deludere il culto lasciandosi sfuggire quell'occasione di fare bella figura di fronte ad Hanzo.
    Tornare indietro e fermarmi? Dopo tutto questo? - Papillon sembrò indicare col pollice l'esterno al ragazzo che stava di fronte a lui, con un tono che poteva apparire serio ma allo stesso tempo con un velo di ironia. Più che rimorso, le sue parole sembravano condite da una vera e propria convinzione che avere ripensamenti fosse completamente inutile. Non poteva dire di avercela in particolare con lui, era il primo tizio che gli era spuntato davanti e probabilmente era il suo primo giorno da Pro-Hero o qualcosa del genere. Ma non avrebbe permesso a nessuno di ostacolare il loro piano e tanto meno che si trattasse di un semplice ragazzo in un barboso ospedale. Yumeru avrebbe potuto notare che le ali dell'uomo si stavano ancora colorando di scintille come poco prima, forse dovendosi preparare all'ennesimo attacco di Papillon. Ma quest'ultimo si fermò accompagnato dal rumore di passi decisi.
    E tu chi saresti?! - Non gli sarebbe dispiaciuto chiacchierare un po' con il suo grazioso ospite da solo, considerato quanto amasse conversare con le persone che doveva malmenare. Ma una nuova figura si erse in quella situazione, mostrando il suo volto coperto ai presenti. Almeno Papillon non poté che assumere un'espressione naturalmente shockata, ben visibile da sotto la sua maschera: non era assolutamente previsto un altro elemento del genere nello scenario che aveva costruito nella sua mente. Fare in modo che l'ospedale fosse tranquillo e sereno in quei giorni era stato anche il suo compito, tanto che il governo aveva mandato solo un Pro-Hero. Nella sua mente si fece strada una teoria. Che in qualche modo le comunicazioni si fossero ripristinate ed avessero richiesto rinforzi...? No, non faceva parte di quella combriccola di pagliacci in costume mandata da qualche ufficio. Si era presentato come Ichór, Vigilantes. Non aveva idea di chi fosse quell'individuo, né da dove fosse uscito.
    Quel maledetto... - Disse, a denti stretti. Quel Desmond si era rivelato una spina nel fianco sebbene lo avesse giudicato come inutile e senza particolari qualità. Forse era stato proprio lui a chiamare il Vigilantes? Proprio come Papillon stesso, quel Ichór era un'anomalia in quell'ospedale, qualcosa che non doveva esserci. Doveva ragionare con calma ora che aveva probabilmente uno svantaggio numerico. Sarebbe stato stupido da parte di Sunflower non accettare momentaneamente l'aiuto dell'uomo coperto dalla suit e proprio quest'ultimo non aveva leggi particolari che lo avrebbero fermato dal massacrarlo sempre avesse voluto. Ma era impossibile, lui era il grande Papillon. L'unico vero vantaggio che avevano su di lui è che con quei caschi non poteva usare una delle sue mosse più potenti. Volevano parlare? Avrebbe parlato.
    Oh cielo... un altro cavaliere si unisce alla battaglia contro il malvagio ed orrendo Papillon. - L'uomo dai capelli corvini scosse la testa. Posso capire il signor Sunflower... ma tu? Perché mai dovresti aiutare un ospedale che non sta riuscendo a fare nulla per i pazienti? Se ti dicessi che il culto ha molte più possibilità di farli svegliare, accetteresti di farmeli portare via? - Papillon piegò la testa di lato, appoggiando sinuosamente la mano sinistra sul suo viso, guardando il Vigilante dall'alto verso il basso come se fosse un piccolo bruco.
    Se mi parli di accordo pari per tutti, dovresti aiutarmi contro quell'eroe. Siete molto più criminali di me che li tenete chiusi qui, onestamente. - Papillon tentò di rigirare quell'enorme e pericolosa frittata verso l'uomo mascherato, con un tono tra il ridicolizzante e l'assoluta certezza di avere ragione. Le braccia muscolose erano conserte, come se fosse un golem guardiano di fronte a quella porta. Non aveva intenzione di andarsene, né di lasciare andare le persone chiuse lì dentro. Sempre che non fosse stato messo alle strette, non era così stupido da sacrificare la propria identità e carriera per un paio di pazienti malati. Forse quel discorso era più che altro generato dalla voglia di avere ragione su di loro, visto che gli si erano presentati così amichevoli ed aperti al dibattito. Avrebbe dimostrato che non aveva vinto la carica di presidente del concilio studentesco per tre anni di fila solo grazie al suo bel faccino.


    CITAZIONE
    Tecniche Usate: Wings of the Dying Butterfly (-5)
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    Hero »Scheda » Quirk
    Yumeru Shinso

    Liv. 6 | Exp 1120| Età 17 | 🧥 | |
    Status: Normale | Peso 4/6 | Energia 550 |
    Forza 160+20 | Quirk 220 + 20 | Agilità 145+40|




    Narrato - «Parlato»




    Yumeru assottigliò gli occhi nascosti dal visore della maschera con disappunto. Nonostante tutto aveva davvero sperato a discapito del buon senso che il criminale si ravvedesse e accettasse la sua richiesta di resa pacifica. Era dubbio stata una vana speranza priva di fondamento logico ma il giovane eroe aveva voluto davvero sperare che almeno stavolta la situazione si potesse risolvere senza che degenerasse nella violenza.

    Ma Papillon era evidentemente tutt’altro che intenzionato a prestarsi alle sue speranze utopistiche. Il terrorista sbolognò con sprezzante ironia la richiesta del giovane eroe puntualizzando quanto fosse irrazionale. Yumeru non ebbe difficoltà a percepire la profonda radice di fanatismo filtrare dalle parole dell’uomo. In quel momento l’eroe comprese che ogni nessun tentativo di dialogo e negoziazione sarebbe finito a buon fine. Papillon era evidentemente e radicalmente convinto di essere dalla parte del giusto e nulla che Yumeru potesse dire o fare sarebbe riuscito a smuoverlo dalla sua posizione estremista e criminosa.
    Come a voler sottolineare questa constatazione Papillon sembrò accingersi ad utilizzare nuovamente il suo Quirk. Yumeru questa volta non mancò di notare il vistoso preavviso di scintille generarsi dalle ali di farfalla che adornavano la schiena di Papillon. Alla fine dei conti sembrava che il giovane eroe non sarebbe riuscito ad evitare lo scontro, comprese con rassegnazione.


    Forse era meglio cosi… Yumeru era consapevole di essere più bravo a usare le mani piuttosto che le parole. Se Papillon non intendeva sottomettersi pacificamente allora avrebbe dovuto sottometterlo con la forza…

    …detto questo però la cosa era più facile a dirsi che a farsi. Yumeru istintivamente assunse una postura difensiva mentre con lo sguardo scandagliava l’aria circostante che presto sarebbe diventata il campo di battaglia. Il ragazzo detestò associare la definizione “campo di battaglia” a quello che non era altro che un ospedale pieno di innocenti.


    Non aveva alcun fondamento per poter ipotizzare di poter neutralizzare con facilità Papillon. Anzi.


    Il terrorista sembrava essere più che confidente nelle sue capacità. E benché avesse dato ampia dimostrazione del suo Quirk, Yumeru comprese che si trattava di un unicità dalla natura versatile e insidiosa. Questo significava che probabilmente non aveva visto che uno spiraglio delle sue potenzialità. In un misero lasso di tempo Yumeru cercò di esaminare e contemplare ogni fattore e scenario che gli venisse in mente: poteva trattenere Papillon in quella zona lontano dai pazienti? Quanti pazienti erano presenti su quel piano? Cosa avrebbe fatto se Papillon avesse provato nuovamente a scappare dove erano presenti civili? Poteva limitare i suoi movimenti? Poteva batterlo in uno scontro corpo a corpo? E se Papillon avesse preso in ostaggio uno dei pazienti o dei volontari ? Cosa avrebbe potuto fare in quella evenienza?

    Ogni domanda che si poneva rimaneva senza alcuna risposta concreta e ad ogni domanda sentiva le sue opzioni diventare sempre più limitate e azzardate. Per non parlare che stava ancora solo prendendo in considerazione che Papillon stesse agendo da solo. Nel retro della sua testa Yumeru non poteva fare a meno di prendere in considerare la possibilità che il terrorista potesse avere dei complici lì presenti in quell’edificio con lui. In fondo il suo modo di agire era il linea con quello di un diversivo: attirare l’attenzione e far perdere tempo con azioni d’interferenza mentre i complici portavano a termine qualsiasi fosse la loro reale missione.
    Se quello era davvero il caso Yumeru sarebbe stato completamente impotente – nulla che potesse fare avrebbe potuto contrastare una simile evenienza. Non quando lui era lì da solo senza alcun supporto.
    Yumeru strinse i denti in un attimo di disperata frustrazione. Alla fine dei conti aveva poca importanza – l’unica cosa che poteva fare era seguire l’istinto e sperare per il meglio. Non aveva in fondo altra scelta.



    Gli occhi ambrati del giovane eroe si infiammarono di bioluminescenza mentre fissavano le scintille delle ali di Papillon intensificarsi in attesa dell’attacco imminente…

    …poi però una nuova voce s’annunciò con l’entrata in scena di una nuova figura mascherata. Le scintille sulle ali di Papillon si assopirono e Yumeru distolse lo sguardo per un momento per identificare il nuovo arrivato. La figura portava una suit protettiva come lui, ma la sua era di colore nero con rifiniture rinforzate in metallo. La voce era distorta dal casco integrale che copriva il capo e celava l’identità del nuovo arrivato.

    Per un momento il cuore di Yumeru esultò: un altro Eroe! In qualche modo qualcuno era riuscito a chiamare dei rinforzi!

    Ma l’esultanza del giovane aspirante eroe ebbe vita corta. Repentinamente il sollievo che aveva provato nella sua affrettata conclusione si tramutò in una nuova preoccupazione: un vigilante.
    Yumeru non riuscì a nascondere il suo sgomento «Un vigilante!?» – rispose bruscamente con evidente esasperazione. Quanti dannati idioti in costume c’erano in quel maledetto ospedale!?

    Vigilanti. Erano una piaga emergente che si stava facendo sempre più strada nella città di Tokyo. Un manipolo di disadattati che avevano deciso di farsi giustizia da soli pensando di poter fare meglio dell’ordine costituito. Spesso erano degli esaltati che erano convinti di poter prendere in mano la giustizia solo perché si sentivano insoddisfatti dal sistema, pensando cosi di essere una soluzione quando in realtà non erano altro che un altro problema. Se ogni esaltato che poteva disporre di un Quirk avesse cominciato a farsi giustizia per conto suo in meno di un attimo la città sarebbe caduta nell’anarchia e nel caos. Molti di loro erano convinti che il ruolo di un eroe fosse un questione di forza o potere, ma in realtà Yumeru sapeva che si trattava di una questione di responsabilità.

    Gli eroi ufficiali dovevano seguire un appropriato percorso di addestramento, dovevano conseguire esami ed registrarsi nell’albo. Se un eroe sbagliava doveva renderne conto alla città, alle sue autorità e alla suoi abitanti. Un eroe era vincolato dalle responsabilità che si assumeva accettando il suo ruolo come membro delle forze dell’ordine.
    Che responsabilità avevano i vigilanti? A cosa poteva essere vincolata una persona che quando le cose si mettevano male poteva semplicemente togliersi la maschera e riprendere la sua normale vita? A chi rispondeva un vigilante quando un innocente finiva per soffrire le conseguenze delle sue azioni illegali?
    Yumeru poteva bene o male simpatizzare con il desiderio di giustizia che alcuni di questi individui professavano di seguire, ma non poteva comunque condonare la loro egoistica condotta criminale.



    E adesso Yumeru si trovava a dover trattare con uno di questi individui proprio nel bel mezzo di una situazione più che delicata.

    Un aspetto positivo di quella faccenda fu che anche Papillon appari spiazzato e irritato dall’intrusione del vigilante. Yumeru poté percepire un leggero fastidio nell’espressione di Papillon mentre il vigilante spiegava di essere arrivato dopo che un volontario dai capelli lunghi gli aveva fatto un resoconto della situazione.
    Desmond. Pensò l’aspirante eroe con una momentanea irritazione simile a quella di Papillon. Quando gli aveva chiesto di contattare dei rinforzi decisamente non aveva inteso questo. Yumeru fece una piccola nota mentale di scambiare due parole con il volontario se fosse uscito vivo da quella situazione.

    Ma non era il momento di pensare a Desmond che adesso era ovviamente ben lontano e non più coinvolto in quella situazione. Yumeru riportò la sua attenzione sulla situazione.


    La dinamica adesso era cambiata ma non necessariamente a suo favore. Il vigilante era potenzialmente tanto dannoso per lui quanto per Papillon – se le sue azioni avessero avuto conseguenze nefande la responsabilità sarebbe ricaduta su Yumeru.
    Ciò nonostante la sua apparizione sembrava aver temporaneamente sedato qualsiasi azione violenta avesse in mente Papillon che invece, forse sentendosi in qualche modo provocato, preferì volgere una ramanzina sulla sua sedicente superiorità morale.
    Le parole ipocrite del terrorista irritarono abbastanza Yumeru da spingerlo a prendere finalmente la parola «Basta cosi!» – gridò di scatto cercando di prendere il controllo della situazione.
    Si volse verso il vigilante «Signor… Ichor. Io non so come e perché lei si trovi in questo momento, ma questa è una situazione piuttosto delicata, apprezzo il suo intento ma le chiedo fermamente di farsi da parte e lasciare gestire la situazione alle autorità competenti…»‘…che dovrei essere io purtroppo’ dovette aggiungere con mesta rassegnazione mentale, non potendo ignorare il fatto che un aspirante eroe in pieno tirocinio non era esattamente il miglior esempio di competenza e affidabilità delle suddette autorità. Ma ovviamente avrebbe fatto il suo meglio per recitare la parte – «…e le assicuro che qui non c’è alcun ‘divertimento’ da perdersi.» – ci tenne ad aggiungere con tono critico.
    «Quanto a te…» – disse seguendo a voltarsi con voce dura verso il terrorista – «…come osi parlare di moralità? Come osi parlare di “salvare la gente”? Hai idea di quante persone innocenti stanno soffrendo per causa di voi terroristi? Hai idea di quante persone stanno soffrendo a causa vostra? E adesso ti presenti qui tutto baldanzoso qui nel luogo dove dottori e volontari stanno dando l’anima per arginare il danno che voi avete provocato – e hai l’audacia di metterti su un piedistallo morale!?» – concluse con tono di voce concitato.





    Combat Data

    TECNICHE:

    ►N/A


    EQUIPAGGIAMENTO:


    [Adaptive Suit: Daybreak Samurai II ]:
    - Potenziamento: (2/4)
    - Danno/Effetto/Resistenza: Resistenza a danni medi

    [Helmet] - Accessorio costume :
    - Potenziamento: (0/1)
    - Danno/Effetto/Resistenza: protegge da danni medi alla testa.
    - Durata: Permanente.

    [Technical Gloves] - Accessorio Costume:
    -Danno/Effetto/Resistenza: Proteggono le mani da lievi colpi da taglio, permettono di afferrare una lama senza tagliarsi. +10 in Forza
    - Durata: 1 Role, se usati.

    [Electric Booster] - Supporto:
    - Danno/Effetto/Resistenza: + 20 Agilità
    - Durata: Permanente.

    [Wooden Katana] - Supporto:
    - Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi.
    - Durata: Permanente, ma può rompersi.
    - Potenziamento: (0/1)
    - Peso: 1 (NB: Il peso aumenta di uno se si acquista la versione potenziata.)

    [Buckler 2.0] - Difensivo:
    - Potenziamento: (1/2) possibilità di ingrandire lo scudo per garantire una protezione maggiore estesa a tutto il corpo.
    - Danno/Effetto/Resistenza: protegge da danni medi: armi bianche e proiettili.
    - Durata: Permanente.
    - Peso: 2

    [Radar] - Supporto:
    - Danno/Effetto/Resistenza: Identifica il numero e la posizione di persone/animali/metalli presenti in un'area di dieci metri dall'utilizzatore.
    - Durata: Permanente.
    - Peso: 1


    SPECIALIZZAZIONI:

    Specializzazione Narrativa: Arti Marziali
    Livello A:
    - Permette la conoscenza particolareggiata di un'arte marziale a mani nude.
    - Permette la conoscenza di un'arte marziale e la garantisce la possibilità di utilizzare armi non letali in servizio.
    - Permette la conoscenza di un'arte marziali e garantisce la possibilità di utilizzare armi letali in servizio.
    - Permette la conoscenza di un'arte marziale aggiuntiva.
    - Raddoppia i bonus statistica garantiti dalle armi e dagli equipaggiamenti.


    I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpf
     
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    ❛❛ ICHÓR ❜❜
    Per un attimo, l’autostima di Desmond raggiunse picchi mai visti prima.
    Poi non che fosse così difficile, visto che non era mai stato uno pieno di sé e anzi era uno tendente all’autocommiserazione, ma questo è un altro discorso.
    Insomma, la sua gloriosa entrata in scena aveva avuto l’effetto sperato (quasi) capovolgendo la situazione in quella complicata scacchiera portando non poco stupore tra le due parti! Molto bene, ora poteva tornare a morire di paura.
    «Oh suvvia, non te la prendere con un bravo cittadino che pensava di fare il proprio dovere aiutando un Eroe che è arrivato in supporto al suo collega.»
    Dichiarò con leggerezza dopo aver captato il commento del terrorista, dopotutto non era così strano che ci fosse un secondo eroe in armatura, no? Apprezzate il tentativo di creare spunti futuri con Yumeru senza farmi ammazzare il personaggio, dai.
    Ed era un bene che il giovane non avesse espresso ad alta voce i propri dubbi riguardo quei civili che decidevano di mettere in gioco la propria incolumità e le proprie vite per supportare quella società dalle evidenti problematiche che preferiva mettere la giustizia in mano ad un manipolo di adolescenti guidati dagli ormoni e da chissà quale altra ideologia giovanile, altrimenti Papillon sarebbe stato miseramente messo da parte per portare avanti la propria convinta dissertazione.
    Se ti dicessi che il culto ha molte più possibilità di farli svegliare, accetteresti di farmeli portare via?
    Il Vigilantes si concesse qualche attimo per riflettere, dopo aver ascoltato in silenzio le parole dell’uomo dalle ali di farfalla.
    «Sì.»
    Se non avesse avuto il volto coperto dal casco, dall’espressione combattuta sul suo volto i presenti avrebbero potuto vedere che quello di Desmond non era un bluff, ma che la sua risposta era sincera.
    «Senza contare che da un punto di vista puramente morale, sarebbe pure l’azione migliore per compensare il disastro che avete creato facendo… tutto questo» Aprì le braccia come per indicare le finestre tappezzate di farfalle scure, quella sala d’aspetto riconvertita a deposito e tutte le persone ancora nelle stanze, in coma per colpa lor «Solo che non mi fido di te.»
    Che non credessero che il loro karma sarebbe stato ripulito solo per aver tentato di rattoppare con lo scotch quelle enormi falle nella diga che rischiava di crollare e sommergere tutto.
    «Chi mi assicura che farai davvero qualcosa per questi disgraziati? Non mi sembra che tu e i tuoi colleghi vi siate fatti molti scrupoli quando si trattava di far vivere o morire il cinquanta per cento della popolazione di Tokyo e poi perdonami lo scetticismo, ma non credo in una redenzione dell’ultimo minuto.»
    Le sue parole non portavano accuse né l’intenzione di fargli cambiare idea, era oramai chiaro come fosse inutile, l’altro era troppo fermo nel proprio credo, quanto una pacata descrizione di come interpretava la realtà secondo il suo punto di vista. In qualche modo riusciva a comprendere come l’uomo farfalla credesse veramente in ciò che stava facendo e, in modo quasi paradossale, lo sentiva molto più vicino a sé del ragazzino in armatura: erano entrambi dalla parte sbagliata della legge per portare a termine un obiettivo in cui credevano fermamente e per quanto non condividesse il mezzo messo in atto dal Culto, proprio tra le mura di quell’ospedale aveva visto così tanta sofferenza causata dai Quirk da comprendere e condividere il loro fine ultimo.
    Se non ci fosse stato quel minuscolo dettaglio riguardante la sopravvivenza delle persone, avrebbe abbracciato la loro causa.
    «Se invece i vostri… medici o scienziati sono disponibili a discutere della cosa con le autorità dell’ospedale aiutando in loco i pazienti, non credo sarà un problema fare un piccolo strappo alla regola e accettare un aiuto esterno, no?»
    Si voltò in direzione di Yumeru, l’integerrimo rappresentante della legge in quel frangente, come a chiedere conferma riguardo la fattibilità di quell’idea.
    Poi anche Papillon ed i suoi colleghi dovevano accettare, ma i negoziati si cominciano con un accordo valido per tutti.
    Basta così!
    Uh, Sunflower sembrava un po’ alterato.
    Gli faceva tenerezza, doveva essere davvero stressante dover mantenere il controllo della situazione senza che un Villain e un Vigilantes spuntato da chissà dove mandassero tutto a signorine di facili costumi e allo stesso tempo non far miseramente crollare l’aura da “autorità competente” che faceva parte del suo status di Eroe.
    In ogni caso ascoltò anche lui, tranquillo e senza interrompere, chiedendosi se in quelle prestigiose scuole per eroi non insegnassero ai ragazzi la nobile arte dell’entrata ad effetto… oppure essere un Eroe armato sino ai denti, ai loro occhi, era già di per sé abbastanza figo da valere come entrata trionfale? Perché era ovvio che non ci fosse nulla di divertente, in quella situazione, ma cosa doveva fare, entrare scusandosi per la sua presenza imprevista e magari starsene in un angolo senza fiatare? La sola idea era ridicola, suvvia.
    Io non so come e perché lei si trovi in questo momento
    Un sospiro si percepì chiaramente attraverso il casco, il filtro e il microfono che gli distorceva la voce.
    Sul serio?
    Meno male che a Tokyo c’erano tra le migliori scuole per Eroi del Giappone, evidentemente si erano dimenticati di insegnare loro un minimo di ragionamento critico.
    «Siamo all’interno di un ospedale fondato da Shinichi Matsumoto, il numero uno di 30MIN nonché nemico giurato del qui presente Papillon e dei suoi colleghi» Che l’uomo farfalla gli passasse la licenza poetica, ma il succo del discorso era quello «È come se ci fosse un mirino puntato su questo edificio.»
    Era dunque ovvio che, provando a comprendere la logica dei terroristi, un gruppo organizzato di Vigilantes avesse piazzato almeno uno dei propri uomini in vari bersagli sensibili al fine di essere di supporto se non intervenire direttamente in caso di problemi.
    Poi Bloodpact era letteralmente composto da tre disadattati ed un cane e lui era lì per altri motivi non riguardanti il suo essere un Vigilantes, ma questo i suoi interlocutori non potevano saperlo.
    «Non voglio essere d’intralcio, solo darti una mano.»
    Se il suo tono era sempre rimasto pacato, ora si era fatto più morbido.
    Era sincero quando diceva che gli dispiaceva per quel ragazzo, ma non per quello si sarebbe fatto da parte.
    « THIS IS THE WAR AND WE THE RESISTANCE. »
    VIGILANTES
    Livello:
    5
    Energia:
    425
    Forza:
    20
    Quirk:
    215
    Agilità:
    195
    Peso:
    4/4


    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: //
    • Bonus evento, 3 canzoni indovinate: +20 punti alla statistica Quirk [195>215], +10 punti alla statistica Velocità [185>195].



    • Equipaggiamento:

    » Suit [Costume/Difensivo]: Protezione da danni lievi.
    » Helmet [Costume/Difensivo]: Protezione da danni medi alla testa.
    » Maschera antigas [Difensivo]: Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi [monouso].
    » Sawe wire [Supporto]: Utilizzabile come rampino o fune. [+10 in Agilità]
    » Coltelli da lancio [Offensivo]: Coppia di coltelli ricurvi in grado di interagire con il quirk.
    » Teruko's Blood [Curativo]: Cura danni medi, diminuisce gli altri di due step.



    • Lista tecniche:

    #1: King's Gambit [Livello 3]
    Costo: 40 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] guarigione di danni medio-gravi → trasferimento, funziona solo sugli altri.

    #2: Artificial Castling [Livello 3]
    Costo: 40 PE + 30 PE di mantenimento.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] prima della creazione del costrutto, protezione da danni medio-gravi.

    #3: Queen's Pawn Game [Livello 3]
    Costo: 40 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] con danni medio-gravi.

    #4: Four Knights [Livello 2]
    Costo: 25 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad area [massimo 3 metri] con danni medi.

    #5: London System [Livello 2]
    Costo: 25 PE.
    Danno/Effetto: Blocco [2 turni] solo se parametro Quirk di Desmond ≥ parametro Forza dell'avversario. Funziona anche ad ampio raggio [massimo 2 metri].

     
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    Tetsuro Mukoda si chiese se la situazione per lui fosse migliorata o meno. Il Vigilante si prospettava come una figura neutra, che sembrava voler far parte di quel teatrino come una comparsa non programmata. Lui stava cercando di reggere il gioco e mostrarsi sicuro, anche perché era questo il suo compito nel culto. Sapeva che non tutti i membri approvavano la sua linea di condotta o come agiva e poteva comprenderli. Ma lui era una stella che per quanto stranamente brillasse, era un punto di riferimento per quella loro causa. Qualcuno ci credeva a tal punto da sacrificare ogni cosa, anche parte del proprio onore, pur di far conoscere in lungo ed in largo il loro nome. Papillon amava il suo costume e non se ne sarebbe separato mai, era la sua identità. Chissà se in quel momento gli altri pensavano a lui, come il corvino faceva con loro. Sorridendo, l'uomo pareva quasi soddisfatto che Ichór avesse continuato quel discorso con quelle parole così argute. Ma guardò anche lui piacevolmente stupito il vigilante nel sapere che era d'accordo con lui. Il copione di quello strano dialogo sembrava crearsi in continuazione come un libro magico le cui pagine apparivano solo al momento del bisogno. Tornò a fissare i due quando quella che sembrava essere un diplomatico scambio divenne un semplice insulto alla sua figura. Internamente fu molto ferito da quelle parole, come se fosse veramente un mostro che voleva solo rapire i pazienti e portarli via nella notte. Beh, sicuramente voleva portarli via in una tempesta di farmaco mortale, però mica si divertiva a maltrattare gente che nemmeno poteva ribattere.
    Che peccato. Penso che non raggiungeremo mai un punto comune, anche se avevo qualche speranza. Vedrò di portarti subito da noi se ti troverò in mezzo alla nebbia. - Papillon stava dedicando l'attenzione al Vigilantes, ma un fastidioso grido si levò dal casco del giovane Pro-Hero. Chissà quanti anni aveva sotto quell'intricato costume, ora che aveva tirato fuori la sua vera voce si chiedeva se non si trattasse di uno studente o di un eroe fresco di accademia. Non poteva biasimare chiunque si trovasse dietro quella maschera, visto che la situazione gli stava evidentemente sfuggendo di mano. Sembrava particolarmente cauto nelle sue azioni e nei suoi gesti, ma non mancava di rimproveri sia verso il nuovo arrivato che con il criminale che aveva fatto breccia nell'ospedale. Era divertente secondo il punto di vista del corvino come fosse diventato il centro di quel conflitto, dovendo trattenere sia il terribile Papillon che il vigilante dall'agire. Era una situazione spinosa e sicuramente gli avrebbe fatto un favore nell'escludere quest'ultimo dai giochi. Ma per lui il caos tra i due non poteva che giocare a suo favore, visto che poteva recuperare lo svantaggio acquisito poco fa. Il membro del culto si chiese da dove tirasse fuori quelle capacità di dialogo, perché probabilmente un rivoluzionario in Francia sarebbe impallidito di fronte a quell'invettiva rivolta a lui, avesse potuto ascoltarlo dopo secoli. Era tanto esilarante quanto fastidioso, come un moscerino che provava a volare accanto a lui soltanto perché lo aveva visto sbattere le ali. Papillon si mise a ridere di gusto, di fronte alla sua disperazione.
    Ah... sul serio, dovresti insegnarmi a tirare fuori quelle belle parole così dal nulla. Forse il problema che ha portato a tutto questo proviene da voi. - Rimase con le braccia conserte, guardando con i suoi occhi scuri dritto nel casco di Yumeru, con il petto che si scaldava e rimaneva lì immobile come se fosse lui il guardiano dell'ospedale. Quello sguardo si era caricato di disprezzo e di risentimento.
    Piuttosto che accettare un aiuto che potrebbe farti vincere... sei vincolato dalle regole e dalla morale. Credi che sia un gioco? Che tra poco arriveranno i tuoi superiori a risolvere la situazione? - L'uomo travestito da farfalla assottigliò gli occhi, prima di riprendere a parlare. Quei pensieri erano faticosi da esprimere a voce e nauseanti, ma al tempo stesso inebriavano il suo ego. Dietro questa porta ci sono tanti pazienti con terribili Negaquirk. Li ucciderò tutti con le mie mani se mi va e me ne porterò dietro un paio come trofeo! - Unì le mani tra di loro ed esclamò la sua dichiarazione di guerra contro la coppia con un ghigno a trentadue denti. Non riusciva più a trattenersi, non poteva recitare quel bel discorso e poi non agire. Avrebbe fatto vedere a quell'eroe da strapazzo cosa voleva dire sottovalutare Papillon, soprattutto quando era veramente convinto di qualcosa.
    I due avrebbero potuto vedere delle piccole farfalle nascere dalle ali dall'uomo vestito in maniera scandalosa, grandi poco più di una mano e con intricati disegni e ghirigori sulle loro ali. Sembravano prodotte di continuo, ma il primo sciame si era formato con molta più velocità del secondo ancora in lavorazione. Con un battito d'ali si sarebbero staccate tutte, una singola fiamma che sembrava crepitare ardentemente in ognuna di loro, svolazzando attorno a Papillon come se fosse un grosso fiore marcio. Le fiamme ogni tanto sembravano scoppiettare spargendo una nuvoletta di cenere attorno a loro. Gli animali artificiali invasero quello spazio come le loro cugine che fuori prosperavano in mezzo al farmaco, cominciando a volare delicatamente verso Yumeru e Desmond.
    Be with me, Butterfly Cult! - I due avrebbero sentito quella frase echeggiare con violenza tra i muri dell'ospedale, mentre un'ulteriore battito d'ali le avrebbe spedite contro di loro in linea retta. Si trattava di uno sciame composto da otto farfalle che provava ad appoggiarsi al loro corpo incandescente, cercando un punto disponibile dove atterrare. Un paio di quegli insetti sembrò schiantarsi nella loro traiettoria, generando un'esplosione mentre viaggiavano verso di loro. Lo scoppio on sembrava particolarmente intenso, ma di sicuro non avrebbero voluto beccarsela in pieno, soprattutto sui caschi che proteggevano la loro identità.

    CITAZIONE
    TECNICHE UTILIZZATE:
    CITAZIONE
    Wings of the Dying Butterfly [Livello 1] [Costo 15 + 5]
    Uno degli utilizzi più comuni da parte di Papillon, ovvero il manifestare delle sue ali da farfalla che escono direttamente dalla sua schiena. Queste appaiono come eleganti creazioni di fumo i quali possiedono diversi punti in cui le scintille sembrano accumularsi, imitando i vari motivi degli insetti da cui l'uomo prende ispirazione. Le ali permettono di planare ed ormai, grazie al suo speciale costume, di volare.
    Effetto: Necessaria per l'attivazione delle altre tecniche di Papillon. Permette di planare data abbastanza altitudine e spazio.
    Be with me, Butterfly Cult!! [Livello 3] [Costo 70 + 35]
    Le ali di Papillon danno vita ad un piccolo sciame di eleganti farfalle che svolazzano attorno all'avversario, grandi circa quanto una mano. Usando le proprietà della sua polvere tossica, può farle "esplodere" per causare danni a persone e cose in una piccola area. Papillon può tenere attiva la tecnica per formare un altro sciame, ma deve aspettare un turno per un'altra detonazione.
    Danno: Medio-Grave
    Raggio: 3m.

    ENERGIA: 555/750 (-75)
    FORZA: 275
    QUIRK: 300
    AGILITA': 150
     
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    Hero »Scheda » Quirk
    Yumeru Shinso

    Liv. 6 | Exp 1120| Età 17 | 🧥 | |
    Status: Normale | Peso 4/6 | Energia 500 |
    Forza 160+20 | Quirk 220 + 20 | Agilità 145+40|




    Narrato - «Parlato»



    Yumeru sentiva di star perdendo quel minuscolo controllo che aveva sulla situazione. Gradualmente l’arrivo del vigilante sembrava rivelarsi un elemento senza sempre più problematico.

    L’auto-proclamato vigilante sembrava intento a rabbonire il giovane aspirante eroe con toni calmi e cordiali, cercando di asserire che i due stavano dalla stessa parte, ma nulla di quello che disse riuscì a convincere Yumeru.

    «Se ti dicessi che il culto ha molte più possibilità di farli svegliare, accetteresti di farmeli portare via?»
    «Sì.»

    Sentendo questo scambio Yumeru si irrigidì momentaneamente. Il suo sguardo esterrefatto si posò sul vigilante con nuovo disdegno. Si? SI!? Era questo il livello della fibra morale di quel sedicente “eroe”?
    Il vigilante seguì poi a rettificare la risposta iniziale spiegando di non poter accettare la proposta del criminale sfarfallante perché non si fidava di lui. Fiducia? Era questo su cui basava una decisione che poteva costare la vita a degli innocenti?

    Aveva davvero dichiarato di essere pronto a scendere a patti con un terrorista se questo gli avesse ispirato fiducia?

    In quel momento Yumeru divenne più certo di non poter considerare quel vigilante da strapazzo un alleato. Era solo un irresponsabile che anteponeva la propria ideologia personale al benessere della comunità.

    Fu per questo che, quando Ichor coinvolse nuovamente nella conversazione Yumeru interpellandolo sulla possibilità che le autorità potessero o meno accettare l’aiuto dei terroristi nel trattare i pazienti, il tono di risposta di Yumeru più freddo e risentito del dovuto “Non saprei dire se tu mi stia prendendo in giro o sia genuinamente cosi ingenuo. Pensi davvero che l’organizzazione di terroristi che hanno messo in ginocchio la città e riempito gli ospedali di vittime innocenti possa davvero avere buone intenzioni? Pensi che il nostro amico Papillon qui si sia intrufolato qui in ospedale per salvare queste persone? Ma a scanso di equivoci ecco la mia risposta: la giustizia non scende a patti con criminali e terroristi. Se il Culto è in possesso di informazioni che possano essere d’aiuto per soccorrere i pazienti, le autorità requisiranno tali informazioni dopo aver preso il Culto in custodia.”

    La conversazione da lì in poi seguì ad intensificarsi fino a quando Yumeru non dovette cercare di porvi fine imponendosi sugli altri due con grido esasperato. La cosa riuscì a convergere l’attenzione su di lui ma ne il vigilante ne il terrorista, prevedibilmente, sembravano inclini ad accogliere positivamente i suoi input.
    Il primo a rispondergli fu il vigilante, al quale Yumeru aveva intimato di tenersi da parte e non fare intralcio in una situazione decisamente instabile e delicata. Il vigilante gli rispose con tono accondiscendente e di sufficienza. Quell’idiota in costume lo stava trattando come se fosse lui lo sprovveduto che non sapeva di che cosa parlava. La cosa ovviamente contribuì ad aggravare l’irritazione di Yumeru nei suoi confronti e l’eroe quindi sbottò in risposta “Non mi trattare come un idiota, Ichor. Conosco il valore strategico di questo ospedale meglio di te. La mia domanda non era volta a mettere in dubbio l’importanza di proteggere questo punto nevralgico della città – ma a cercare di capire perché tu, un non-qualificato civile in costume, hai deciso di presentarti qui a complicare la situazione.”

    Yumeru si voltò nuovamente verso Papillon deciso a non prestare più attenzione del dovuto al vigilante rivolgendogli queste ultime parole “Quello che tu “vuoi” non è rilevante. La differenza fra noi è che io sono un ufficiale rappresentante della legge… tu sei solo un idiota in costume venuto qui per appagare il proprio bisogno di giocare a fare l’eroe. Rimani dove sei e non intralciarmi – questo è il mio ultimo avvertimento.”

    Dopo di che fu il turno di Pappillon. E di certo era evidente che al criminale non piaceva non essere al centro dell’attenzione. Anche lui sembrò prendere poco sul serio le sue parole e tentò di deriderlo – Yumeru poté scorgere un disprezzo e risentimento nell’espressione che adesso gli stava rivolgendo. Forse in fondo le parole del giovane aspirante eroe erano riuscite a toccare un punto sensibile?
    Papillon seguì ad accusare Yumeru di non star prendendo seriamente la situazione, di star sottovalutando la faccenda come se fosse un gioco, magari sperando che arrivassero rinforzi a salvare la situazione per lui mentre lui si nascondeva dietro le sue belle parole.

    Gli occhi di Yumeru si assottigliarono con intenso disdegno. Un gioco!? Sottovalutando la situazione!? Non prendermi in giro!
    Altro che sottovalutare la situazione: Yumeru era terrorizzato al momento.
    Avrebbe accettato volentieri qualsiasi aiuto in una circostanza differente… la sua non era una questione di vano orgoglio ma di principio e responsabilità. Non aveva alcuna certezza di poter fermare Papillon. L’unica sua certezza è che avrebbe comunque provato a fermarlo ad ogni costo – ma non l’avrebbe fatto coinvolgendo intenzionalmente un civile.

    Ma questa volta Yumeru si tenne quei pensieri per se. Il tempo delle “belle parole” era ormai finito. C’era un evidente muro separatorio a dividere i punti ideologici del terrorista e quelli di Yumeru – un muro che non poteva di certo essere demolito con un semplice scambio di opinioni.
    Era il tempo di supportare le parole con le azioni.

    E Papillon sembrò essere della stessa opinione perché, senza comunque dare tempo dare il tempo di replicare, proclamò infine in un momento di fanatica ripicca la sua dichiarazione di guerra, rivelando cosi finalmente al di là di ogni possibile dubbio la sua vera natura criminale: intendeva uccidere tutti i pazienti affetti da Negaquirk presenti su quel piano.

    Seguì immediatamente ad accompagnare quella dichiarazione con un atto più fisico con l’utilizzo del suo Quirk: dalle sue ali presero rapidamente forma quelle che avevano l’apparenza di essere una serie di farfalle. Le farfalle sembravano più grandi del normale e condividevano lo stesso vistoso design del terrorista. Yumeru però non si lasciò ingannare neanche per un momento dalla loro apparente forma innocua e subito si mise in guardia aspettandosi il peggio.
    Con esaltazione fanatica Papillon lanciò infatti quel piccolo sciame di farfalle malevole alla carica contro Yumeru e Ichor.
    Era evidente che Papillon aveva intenzione di mantenere le distanze mentre intanto si divertiva a bersagliarli ad attacchi a distanza come quello con cui aveva colpito il volontario all’ingresso. Yumeru però non intendeva lasciare che fosse il terrorista a dettare le regole di quello scontro.

    Vedendo infatti Papillon preparare il suo attacco il giovane aspirante eroe ebbe l’accortezza di preparare una manovra difensiva per difendersi e cogliere l’avversario in contropiede.
    Il visore della sua maschera si riempì della luce generata dalla bioluminescenza dei suoi occhi all’attivazione del suo Quirk. Rapidamente il corpo di Yumeru venne ammantato da fasci di gelatina che si intrecciarono attorno al suo corpo come un secondo strato di armatura. La gelatina si allargò dalla punta dei piedi fino all’elmo che copriva il capo del ragazzo – qui la gelatina si modellò perfino per dare donare all’elmo dei tratti simile alla testa di un drago.
    E poi giunse il momento di agire. Yumeru mise da parte scervellamenti strategici e calcoli tattici e si abbandono al proprio istinto come faceva in ogni combattimento. Non che avrebbe avuto molto tempo per pensare ad ogni modo vista la repentinità dell’attacco del terrorista. Lo sciame di farfalle evocato di Papillon si era appena lanciato in volo contro di lui e Ichor – c’era solo il tempo per agire non per pensare.
    Il giovane eroe quindi si lanciò a sua volta alla carica inclinandosi leggermente con il busto in avanti per ridurre la zona d’impatto e incrociando le braccia di fronte alla testa in una posizione di guardia difensiva. Attivò il bracciale che portava al polso sinistro dal quale si generò un piccolo campo di forza nella forma di uno scudo traslucido che Yumeru aveva intenzione di sfruttare per incrementare il fattore difensivo della sua contro-carica.

    Il giovane si lanciò cosi proprio contro lo sciame in volo per intercettarlo. Dando priorità alla difesa del capo aspettandosi che le farfalle avrebbero cercato di attaccarla in maniera analoga all’attacco con cui Papillon aveva colpito precedentemente il volontario, Yumeru però venne colto di sorpresa quando queste invece iniziarono ad esplodere in volo.
    Yumeru si trovò cosi in una posizione particolarmente ravvicinata al punto dell’esplosione e subì quasi pienamente la forza dell’impatto.

    Ciò nonostante avrebbe cercato di mantenere il momentum della sua carica. Si era trattata di un iniziativa indubbiamente azzardata, specialmente considerando che se avesse adottato una più sicura manovra difensiva avrebbe potuto facilmente neutralizzare il danno dell’esplosione.

    Yumeru però aveva deciso di rischiare per cercare di prendere in contropiede l’avversario per non lasciargli il controllo del ritmo dello scontro. In più in questo modo intendeva proteggere anche Ichor – che nonostante tutto rimaneva comunque un civile ed era quindi responsabilità di Yumeru proteggerlo.

    Cosi con un grido enfatico il giovane avrebbe cercato di farsi strada attraverso lo sciame esplosivo per accorciare la distanza con Papillon e sperando di prenderlo di sorpresa...







    Combat Data

    TECNICHE:

    Seventh Stance: Flowing Protection [Liv.3] [Costo 50 + 10 Mantenimento]:
    Yumeru ricopre il suo corpo con uno strato di gelatina che svolgerà la funzione di "armatura" - ammortizzando come un imbottitura i danni subiti. La gelatina risponderebbe alle esigenze di Yumeru assecondando i suoi movimenti ed inspessendosi nei punti dove il ragazzo si aspetta di subire un colpo per dare maggior efficacia difensiva. Questa tecnica conferirebbe una moderato grado di protezione, in particolare da attacchi fisici ad impatto, senza sacrificare la mobilità di Yumeru, al contrario della tecnica [First Stance - Gentle Garden] che vanta una maggior efficacia difensiva a costo di ridurre molto la mobilità.
    Effetto: Protezione danni medio-gravi.


    EQUIPAGGIAMENTO:


    [Adaptive Suit: Daybreak Samurai II ]:
    - Potenziamento: (2/4)
    - Danno/Effetto/Resistenza: Resistenza a danni medi

    [Helmet] - Accessorio costume :
    - Potenziamento: (0/1)
    - Danno/Effetto/Resistenza: protegge da danni medi alla testa.
    - Durata: Permanente.

    [Technical Gloves] - Accessorio Costume:
    -Danno/Effetto/Resistenza: Proteggono le mani da lievi colpi da taglio, permettono di afferrare una lama senza tagliarsi. +10 in Forza
    - Durata: 1 Role, se usati.

    [Electric Booster] - Supporto:
    - Danno/Effetto/Resistenza: + 20 Agilità
    - Durata: Permanente.

    [Wooden Katana] - Supporto:
    - Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi.
    - Durata: Permanente, ma può rompersi.
    - Potenziamento: (0/1)
    - Peso: 1 (NB: Il peso aumenta di uno se si acquista la versione potenziata.)

    [Buckler 2.0] - Difensivo:
    - Potenziamento: (1/2) possibilità di ingrandire lo scudo per garantire una protezione maggiore estesa a tutto il corpo.
    - Danno/Effetto/Resistenza: protegge da danni medi: armi bianche e proiettili.
    - Durata: Permanente.
    - Peso: 2

    [Radar] - Supporto:
    - Danno/Effetto/Resistenza: Identifica il numero e la posizione di persone/animali/metalli presenti in un'area di dieci metri dall'utilizzatore.
    - Durata: Permanente.
    - Peso: 1


    SPECIALIZZAZIONI:

    Specializzazione Narrativa: Arti Marziali
    Livello A:
    - Permette la conoscenza particolareggiata di un'arte marziale a mani nude.
    - Permette la conoscenza di un'arte marziale e la garantisce la possibilità di utilizzare armi non letali in servizio.
    - Permette la conoscenza di un'arte marziali e garantisce la possibilità di utilizzare armi letali in servizio.
    - Permette la conoscenza di un'arte marziale aggiuntiva.
    - Raddoppia i bonus statistica garantiti dalle armi e dagli equipaggiamenti.


    I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpf
     
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    ❛❛ ICHÓR ❜❜
    Tre persone, tre punti di vista differenti del mondo.
    Desmond era affascinato da quei discorsi, dal concetto di giustizia di ognuno di loro – quello folle di Papillon e quello così ingenuo di Sunflower – dal loro modo di agire in nome di ciò che ritenevano corretto e se non fosse stata una situazione così precaria, avrebbe proposto loro di recuperare una delle sedie accatastate lì a lato e discuterne con calma perché diamine, era proprio un’occasione da non perdere.
    Gli altri due, però, non parevano dello stesso avviso e suo malgrado, sotto al casco, si ritrovò a sorridere di fronte a quel fiume di parole accorate da parte del giovane eroe.
    La giustizia non scende a patti con criminali e terroristi.
    Credeva veramente in ciò che diceva oppure le aveva imparate a memoria da un libro in vista dell’esame di fine anno?
    «Il problema di voi Eroi è proprio questo, siete limitati
    Poi nulla di personale nei confronti di Yumeru e in generale non che odiasse particolarmente la categoria, ma doveva pur dare credibilità a quella maschera che aveva indosso, no? O forse, proprio perché stava celando il suo viso, aveva il coraggio di esprimere ciò che difficilmente avrebbe potuto esternare.
    «Parlando per assurdo, il qui presente Papillon potrebbe offrivi la soluzione a tutti i mali di questo mondo e no, tocca rifiutare perché un regolamento non lo prevede, gli ordini non esprimono espressamente l’eventualità o “la giustizia non scende a patti con criminali e terroristi”.»
    Nella sua voce non c’era traccia di polemica o accusa quanto di triste rassegnazione e fossero stati in un’altra situazione, magari più tranquilla davanti ad una tazza di caffè o in un parco, la sua espressione avrebbe espresso altrettanti sentimenti.
    «Non te ne faccio una colpa e comprendo la necessità delle regole, senza si rischierebbe l’anarchia, ma per rispondere alla tua domanda, se sono qui è perché una persona svincolata da certe imposizioni può sempre fare comodo.»
    Poteva pure addossarsi tutta la colpa, nel caso qualcosa fosse andato storto e non rispettare alla regola l’amato regolamento avesse messo nei casini il giovane Eroe, ma se serviva ad evitare ulteriori vittime e danni era ben disposto a recitare nel ruolo del cattivo.
    E poi insomma, mica poteva dirgli che aveva cominciato a fare il Vigilantes perché non riusciva a liberarsi dei sensi di colpa per la morte di un ragazzino dal destino segnato, o perché bucherellare come uno scolapasta degli imbecilli razzisti costava meno di un ciclo di sedute dallo psicologo e gli trasmetteva la stessa pace interiore.
    Poi i problemi comunque non li risolveva, ma almeno nell’immediato non si faceva venire un’ulcera per lo stress.
    «Non mi interessano i meriti né essere sotto i riflettori, quindi tranquillo che una volta risolta questa faccenda toglierò il disturbo in fretta.»
    Anche perché rischiava di essere arrestato e decisamente non era uno dei suoi obiettivi della giornata.
    Gli sarebbe piaciuto rimanere lì a discutere del perché un “non-qualificato civile in costume” fosse proprio lì in quel momento, rispondergli che aveva qualcuno da proteggere non sarebbe stata totalmente una bugia, no? Magari rigirandogli la domanda chiedendogli perché tra tutti i mestieri a questo mondo avesse deciso di intraprendere proprio quella strada – dopotutto i rischi erano ben maggiori dei benefici e visti i pochi Eroi veramente famosi anche la fama era un obiettivo effimero – solo che Papillon… beh, era ancora lì davanti a loro in tutto il suo farfalloso splendore.
    Con delle affermazioni alquanto discutibili che avevano rapidamente fatto crollare ogni possibilità di collaborazione o quantomeno di non totale antipatia nei suoi confronti.
    Eh no, non doveva annunciare ad alta voce i suoi loschi fini, dire così di voler fare del male a delle persone che la vita faceva già soffrire abbastanza era una cattiveria da Villain in piena regola e la cosa, che non fosse propriamente un Eroe o meno, non era stata apprezzata.
    E così, con una esclamazione in inglese dalla pronuncia terribile che se solo fosse stato uno dei suoi allievi gliel’avrebbe fatta ripetere almeno cinque volte aiutandolo a comprendere bene i suoni e le sillabe, sguinzagliò contro di loro un piccolo gruppo di farfalle dall’aria molto poco rassicurante prodotte direttamente dalle ali che aveva sulla schiena.
    Okay, poteva farcela.
    Niente panico.
    Un terrorista ignudo non lo stava attaccando direttamente.
    Non c’erano persone in coma o con Quirk debilitanti in zona.
    Non c’erano bombole d’ossigeno facilmente infiammabili in quell’ospedale.
    Il ragazzino in vesti da eroe non era un tirocinante.
    Niente panico, doveva solo richiamare il sangue che era rapidamente defluito dalle ferite sulle braccia – prima del sacro momento della vestizione dell’eroe ne aveva aperta un’altra sul destro rischiando di svenire – e ora impregnava la tuta scura (C H E S C H I F O) per… per… proteggere Sunflower.
    E magari se stesso.
    Poteva farcela, niente panico, oramai era diventato bravo a manipolare e far cristallizzare (Che orrore, non potevo avere un Quirk più normale?) il proprio sangue per proteggersi dagli attacchi altrui.
    Non era più come durante quell’imbarazzante scontro con Shinjiro, era diventato bravo, si era esercitato tanto anche a costo di passare delle giornate intere come un morto vivente per la carenza di sangue e lo shock psicologico.
    «Stai attent—»
    Oh.
    Era bravo, Sunflower.
    Ed era gelatina, quella? Oh no, non di nuovo, odiava quel tipo di Quirk, sperava solo che anche quella non si appiccicasse alla suo nuovissimo e fighissimo costume come gli era successo quella sera con Vomitino e i suoi pantaloni o sarebbe stato a dir poco tragico lavarla via.
    Rettifica: era molto bravo Sunflower.
    E anche un po’ scavezzacollo, si era letteralmente ricoperto di quello schifo viscido per… sfondare le linee nemiche a suon di forza bruta, uno scudo e un po’ di sana ignoranza.
    Uno sbuffo divertito e poi, a partire da una goccia fluttuante che si era fermata all’incirca all’altezza dello sterno dell’uomo, una sottile lastra di materiale rossastro cominciò a prendere forma ad una notevole velocità, irrigidendosi, alimentata da ulteriori gocce sino a raggiungere la sua forma definitiva. L’estensione raggiunta non era quella massima, di forma sferica, poiché gli avrebbe impedito qualsiasi movimento e di certo non era una difesa malleabile e versatile come quella dell’Eroe, quel grosso scudo rettangolare che lo proteggeva come se fosse stato un antico soldato, però aveva entrambe le mani libere perché semplicemente fluttuava dinnanzi a lui, controllato da nonsisaquale schifo legato a quello scherzo della natura che era il suo Quirk e soprattutto, in caso di danno eccessivo, si sarebbe infranto liberando attorno a sé una serie di schegge taglienti pronte a essere riutilizzate.
    Dunque Ichór si sarebbe mosso dietro al giovane, sperando vivamente che le farfalle non fossero tanto intelligenti da puntare ai fianchi scoperti.
    « THIS IS THE WAR AND WE THE RESISTANCE. »
    VIGILANTES
    Livello:
    5
    Energia:
    385
    Forza:
    20
    Quirk:
    215
    Agilità:
    195
    Peso:
    4/4


    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Status: Muore di paura Illeso.

    • Tecniche usate:
    #2: Artificial Castling [Livello 3]
    Costo: 40 PE + 30 PE di mantenimento.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] prima della creazione del costrutto, protezione da danni medio-gravi.

    • Bonus evento, 3 canzoni indovinate: +20 punti alla statistica Quirk [195>215], +10 punti alla statistica Velocità [185>195].



    • Equipaggiamento:

    » Suit [Costume/Difensivo]: Protezione da danni lievi.
    » Helmet [Costume/Difensivo]: Protezione da danni medi alla testa.
    » Maschera antigas [Difensivo]: Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi [monouso].
    » Sawe wire [Supporto]: Utilizzabile come rampino o fune. [+10 in Agilità]
    » Coltelli da lancio [Offensivo]: Coppia di coltelli ricurvi in grado di interagire con il quirk.
    » Teruko's Blood [Curativo]: Cura danni medi, diminuisce gli altri di due step.



    • Lista tecniche:

    #1: King's Gambit [Livello 3]
    Costo: 40 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] guarigione di danni medio-gravi → trasferimento, funziona solo sugli altri.

    #2: Artificial Castling [Livello 3]
    Costo: 40 PE + 30 PE di mantenimento.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] prima della creazione del costrutto, protezione da danni medio-gravi.

    #3: Queen's Pawn Game [Livello 3]
    Costo: 40 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad ampio raggio [massimo 5 metri] con danni medio-gravi.

    #4: Four Knights [Livello 2]
    Costo: 25 PE.
    Danno/Effetto: Tecnica ad area [massimo 3 metri] con danni medi.

    #5: London System [Livello 2]
    Costo: 25 PE.
    Danno/Effetto: Blocco [2 turni] solo se parametro Quirk di Desmond ≥ parametro Forza dell'avversario. Funziona anche ad ampio raggio [massimo 2 metri].

     
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30 replies since 26/10/2020, 21:00   1064 views
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