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.MOUMOKU HIZOKU● 29 YO ● LV 3 ● Villain ● Eden's Thorn ● SCHEDA ● Cronologia ●Ore fa,
da qualche parte nella discarica di Tokyo...
[La telecamera cala dall'alto verso il basso.
Parte Take Out the Trash.]
Tra un cumolo di rifiuti, rottami e solo Dio sa cos'altro c'era lì in mezzo, e credetemi, non volete saperlo, una figura albina sedeva sdraiata con una faccia esausta, distrutta, completamente privata di qualunque volontà di camminare.
Spaparanzata su una delle più improbabili sedute a cui si possa pensare, riprendeva fiato la puzza semmai ignara di ciò che a breve sarebbe accaduto; qualcosa un oggetto indefinito di forma cilindrica rotolò giù dalla cima della montagnetta di rifiuti e si riversò sulla nostra ignara vittima. Un contenitore dal contenuto incerto le si riversò addosso in una doccia di liquami che le insozzò gli abiti che schifo. La reazione iniziale fu però alquanto blanda e neutrale; il viso era contratto in una smorfia vacua come se nulla più la tangesse ormai. Non passò però molto tempo prima che un'espressione di rabbia si sviluppasse sul suo volto, crescendo sempre più fino ad esplodere in un liberatorio:
Dannazione! Ma quanto ci mettono!!?[Pausa nel video e *Scratch!*
La musica s'interrompe di colpo.]
Dico l'avete vista? letta semmai
Che scena patetica, eh? concordo
Beh, voi non ci crederete, ma un tempo quella sfigata immersa nell'immondizia era un signora di tutto rispetto. insomma Bella, potente e molto carismatica. ora non esageriamo Anzi, di più!
E questa è la sua storia...
Beh, per la verità è la "mia" storia...
Proprio così, quella sfigata sono io. Di nome: Moumoku... Hizoku Moumoku... Ma preferirei se mi chiamaste Momo. momo 2 tecnicamente
Stavo passando una bellissima giornata. Sapete, una di quelle in cui osate persino dire roba come: "Niente potrà andare male oggi!". Che illusa che ero... E poi, per nessunissimo motivo ma mi sono ritrovata in questa situazione! certo... Cos'è non mi credete? ovvio Allora facciamo così, torniamo un po' indietro. Così capirete tutto...
[Inquadratura riprendere una piccola Momo che gioca con un peluche di Dumbo.]
Eh no, siamo tornati troppo indietro...
[Momo abbraccia il peluche con troppa forza e gli fa saltare la testa. La bimba inizia a piangere]
Oh guardate! Quella sono io da piccola! Ehehe
[Una mano spunta da fuori l'inquadratura con un pupazzo sostitutivo. La bimba è felice.]
Ok, andiamo avanti.
[Cambio d'inquadratura.
Eden's Thorn, sera, ufficio di Billie König]
Sono davanti all'ufficio di Billie tutta in tiro e ben curata: bel vestito (credo), profumata e tutta acconciata come si deve. Avevo appena finito di lavorare quindi ero già pronta, sicuramente non mi vesto bene solo perché mio fratello mi ha mandata a chiamare. Duh! sta mentendo. Non vi starò a tediare con dettagli inutili (anche perché è roba privata, Tzé!) ma in breve dopo che Billie mi convocato, mi ha tirato addosso una cazzo di bomba! Sapete, una di quelle robe che non sai se ti vogliono rallegrare la giornata o distruggertela completamente. per maggiori informazioni leggere qui. Ma non è di questo che volevo parlare. perché parlarne allora!?
Ho deciso di unire l'utile al dilettevole e ne ho approfittato per girargli una soffiata molto succulenta ch'ero riuscita a spillare da un cliente. Era una roba del tipo: "Quelli di Deep Shit (sì, li chiamo così gli stronzi al servizio di Blank) faranno qualcosa il giorno X alla discarica di Tokyo bla bla".
E non chiedetemi come o perché, mi sono ritrovata ad essere io quella mandata in esplorazione. chissà perché Certo, "potrei aver dato la mia disponibilità per la cosa", ma non credevo che mi avrebbe preso sul serio! Cioè, chi è che manderebbe mai una povera cieca indifesa come me per una missione di perlustrazione! anche se in realtà era proprio quel che voleva. Comunque sia, ecco com'è iniziata tutta questa storia...
Ah! Dimenticavo che anche Kenny-boy, il mio fratellino, è stato tirato in mezzo a tutta questa storia. Tsk, probabilmente me l'hanno messo appresso per fargli da balia o roba del genere... tutto il contrario in realtà. Almeno avrò qualcuno da stuzzicare per passare un po' il tempo! ♥ condoglianze per kensei.
Ora però basta con quest'inutile introduzione! Direi di ridare la parola al narratore e di tornare al presente! finalmente.[Dissolvenza in nero. La musica riprende.
Ripresa dall'alto su Moumoku sdraiata nell'immondizia e Kensei al suo fianco.]
Bro, te l'ho già detto! Siamo qui da stamattina perché sappiamo che è oggi ma non ho idea dell'orario!
A causa delle informazioni incomplete che aveva ricevuto, Momo aveva deciso di ovviare al problema pattugliando la discarica sin dalla mattina, girovagando a caso fino a quando qualcuno o qualcosa non sarebbe apparso. un'idiota insomma. Un piano geniale ma anche no, peccato che non aveva tenuto in considerazione che probabilmente si sarebbero stancati ad andare a zonzo senza una meta precisa. questo perché i suoni "piani" di solito le richiedono massimo 2 minuti.
Per questo motivo ebbe la brillante idea di cercarsi un mucchietto di spazzatura da usare come divano e di gettarcisi sopra per riprendere un po' di forze ed il fiato.
Ok, io mi fermo un attimo qui. Te continua pure senza di me.
Disse al fratello come se tutto quel casino non la riguardasse. come se non ne fosse lei la causa.
Sappi che sei tu quello addetto alla vigilanza!
Riprese con tono di rimprovero.
Beh... Per ovvi motivi direi.
Sorrise e si stese ulteriormente nel sua "comoda" si fa per dire seduta; fu allora che accadde l'impensabile e si ritrovò coperta da una doccia di liquami. avete presente? quella ad inizio post insomma.
S'incazza, sospira, e finalmente si riprende.
Beh, probabilmente questi maledetti si faranno vivi di sera come nei film sulla mafia o con situazioni del genere... Tsk, stupidi stereotipi, anzi... Stupidi Deep Shit!
Cercò di togliersi dalla camicia un po' dell'immondizia che l'era finita addosso. guarda, non vogliamo nemmeno sapere i dettagli a 'sto giro.
Beh, Kenny... Disse sospirando e mettendosi le braccia dietro la nuca. Mi sa che staremo qui per un po'. Perché non mi racconti qualcosa? Non so... Una storiella, una barzelletta o Che ne so... Qualche succosa news...
Del tipo: Ce l'hai la ragazza...?
Sorrise maliziosa con lo sguardo puntato verso -più o meno- l'altro; sapeva di star toccando un possibile nervo scoperto, ma non poteva resistere alla tentazione di stuzzicarlo.
Quel che Momo aveva detto comunque era il vero. incredibile. Deep Void non si sarebbe mossa prima che il sole non fosse completamente calato e quindi ai due non restava altro che attendere il momento in cui si sarebbero fatti vivi...✖ Take Out the Trash ✖Tecniche · Equipaggiamento · Status
Parametri
Liv:3Exp:345 / 500Peso:1 / 4Forza:070Quirk:070Agilità:010Status
Energia:175 / 175Status Fisico:Stanca e PuzzolonteStatus Psicologico:L'impersonificazione della noia.Tecniche Usate:NessunaEquipaggiamento
Braccio del Diavolo [Offensivo]
Bastone guida pieghevole per ipovedenti e non vedenti, dal design in duralluminio con rivestimento riflettente. È dotato di un'impugnatura dritta ed ergonomica in gomma nera, comoda e facile da impugnare. Il bastone è composto da quattro (4) sezioni tubolari incastrate l'una con l'altra, e che rimangono collegate fra loro da una corda elastica una volta smontato; quando è assemblato raggiunge un'estensione di 120cm ca. e di 30cm quando smontato e ripiegato su stesso. Il design leggero e portatile è pensato per un trasporto facilitato e tascabile, permettendo di averlo sempre con sé in ogni occasione.
È stato -ribattezzato- ironicamente da Momo come "Braccio del Diavolo" poiché esso funziona proprio come una vera e propria estensione del suo braccio e anche perché, proprio come un vero arto, può usarlo anche in modi "ben differenti" dal semplice farle da guida durante le sue passeggiate.
Effetto: Danni Lievi.
Peso: [1].
Durata: Permanente.Tecniche
Panopticon [Livello 1] [Costo 15 PE + 5 M]
Espandendo e diffondendo il proprio quirk in un'area limitata attorno a sé, Momo manipola i flussi d'aria che la circondano e li impatta in tutte le direzioni su ogni oggetto solido nelle sue vicinanze; tornando indietro da lei, i flussi le restituiscono un impulso sensoriale che nella sua testa si traduce in una serie di forme fumose e non ben delineate. Questo le permette di avere una visione a 360° di tutto ciò che è solido e si muove all'interno del suo raggio d'azione. Questo potere però, può portarla ad una potenziale confusione delle forme e non le permette inoltre di osservare fenomeni che non hanno una forma fisica come propagazioni di luci e vibrazioni.
Tipo Tecnica: Ad Area / Duratura
Effetto: Visione multidirezionale dei solidi che circondano Momo e la loro posizione nell'ambiente.
Raggio: 3 metri.Bullet for My Valentine [Livello 2] [Costo 30 PE]
Comprimendo i flussi d'aria in un unico punto, Momo crea un proiettile d'aria compressa che può sparare verso un bersaglio da lei definito. Il colpo può essere innescato in vari modi: colpendo con un pugno davanti a sé, calciandolo come se fosse una palla o semplicemente piegando il pollice mentre mima una pistola. L'esecuzione è inutile e puramente scenica, poiché il proiettile può essere semplicemente esploso rimanendo fermi sul posto, manipolando e deviando le correnti d'aria verso il bersaglio.
Tipo Tecnica: A Distanza
Danno: Medio.
Raggio: 3 metri.A Jailhouse Wind [Livello 1] [Costo 10 PE]
Sfoggiando le sue abilità danza e piroettando su sé stessa, Momo richiama a sé i flussi d'aria e li devia verso un unico punto. Quasi mimando i suoi movimenti, il vento crea un turbine che circonda un bersaglio a sua scelta e, spingendolo da tutte le direzioni con delle forti correnti, lo costringe a rimanere sul posto bloccandolo temporaneamente in posizione. La danza non è necessaria per l'attivazione della tecnica, serve solo ad aumentare la teatralità dell'esecuzione; la prigione di vento permane sul campo rimanendo attiva, per una durata pari al livello della tecnica stessa.
Tipo Tecnica: Di Blocco
Effetto: Blocco dei movimenti.
Durata: 1 turno.Air Drill Breaker [Livello 1] [Costo 25 PE]
Richiamando a sé le correnti d'aria, Momo avvolge le mani in due piccoli mulinelli di vento che aggiungono frizione per rotazione ai suoi attacchi, specie quando colpisce con i suoi pugni. Funzionando come delle trivelle d'aria attaccate alle sue mani, i mulinelli potenziano temporaneamente la sua offensiva, creando anche delle abrasioni o semplici rimozioni di materiali nei bersagli o negli oggetti colpiti.
Tipo Tecnica: Potenziamento
Effetto: + 1 in Forza ogni 10 punti quirk.
Durata: 1 turno.Still Whiping You [Livello 2] [Costo 30 PE]
Come piccolo tributo al fratellino Dryas, Momo crea un fascio d'aria che lei chiama "tentacolo" ma che in realtà è un turbine di vento che parte e si allunga da una delle sue mani. La tecnica è un'estensione dell'Air Drill Breaker e, dopo aver avvolto le proprie mani con dei mulinelli d'aria, gli è possibile sviluppare in qualsiasi direzione -ma sempre il linea retta-, un turbine semitrasparente e molto sottile verso il punto in cui indirizzerà il proprio pugno. È un colpo mirato che le permette di provocare danni da taglio su bersagli lontani o di tirare a sé oggetti leggeri e non troppo grandi, per effetto stesso del tornado in miniatura.
Tipo Tecnica: A Distanza
Danno: Medio.
Raggio: 3 metri.Sisthra ¬Kinshara Lady Seiros™
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Lady Seiros™.
User deleted
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.Kensei Kurayami« Ma chi cazzo me l’ha fatto fare… » sibilò tra i denti mentre osservava una lattina scolorita dalle intemperie, lercia e maleodorante che da qualche minuto a questa parte si gingillava tra i tentacoli come se fosse un trofeo.
Neanche più si preoccupava del fetore che impregnava i suoi vestiti e neanche della sporcizia che macchiava la pelle dei suoi arti rossastri.
Si sentiva annoiato.
Annoiato, sporco e irritato.
« Sto cominciando a rompermi… » Kensei Kurayami non era bravo a starsene fermo, a sedere, composto, senza giocherellare per più di quattro minuti.
Figurarsi aspettare ore e ore, in appostamento, in mezzo ad una discarica a cielo aperto.
Tra olezzo, roba appiccicaticcia, rifiuti ovunque, strani rumori di cose mangiate, scricchiolii sinistri e insopportabili cantilene di una creatura pallida e rompiscatole non sapeva proprio a che santo votarsi.
Billie.
Ecco il nome del santo.
Il santo a cui aveva fatto voto di proteggere e salvaguardare la famiglia tanto quanto il matrimonio con la bellissima (”e cazzutissima” .cit Kenny ) Junko e soprattutto di arrivare faccia a faccia con il Collezionista per spezzare ogni ossicino presente nel suo corpo da feccia.
E lui perchè era lì proprio in quella discarica in quel momento?
Per tutti i motivi citati.
Primo tra questi, doveva fare da bodyguard ad una certa sorella che aveva scoperto - Kensei non era mai sceso in dettagli sul “come” - che in una discarica si sarebbe tenuto qualcosa che aveva a che fare con “Deep-Shit” come chiamava lei i rivali di una vita.
Ora, di recente un certo c'ho-ripensato-Gipsy tornato a corsa tra le braccia dell’Eden dopo una mirabolante fuga da un tentato rapimento.
Per quanto Kensei non vedesse di buon occhio il fratello traditore perduto e ritrovato - no, non gliel’avrebbe mai perdonato - in qualche modo era riuscito a riavvicinarsi a lui.
Lo aveva fatto per la famiglia e per interessi personali perchè ogni informazione sarebbe stata utile… così ad una riunione di famiglia era venuto a sapere di un luogo in particolare dove era stato portato: la discarica di Tokyo.
Coincidenze?
Non proprio.
Non ebbe neanche il tempo di alzare la mano per scendere in prima linea e andare ad indagare (come se fosse un investigatore piuttosto che un uomo d’azione) che fu affidata a lui la “missione” (come se già non gli appartenesse).
Sebbene la missione comprendesse anche fare da bodyguard a sua sorella.
Momo.
Momo ad investigare. La cieca.
Che fosse un’altra prova di Billie quella? Probabile. Oramai dopo essere salito in macchina ed essere sopravvissuto senza morire di infarto non si faceva più domande, e neanche cercava risposte.
Era solo un po’ nervoso e preoccupato per quella situazione perchè finchè si trattava di lui sapeva di correre rischi sulla propria pelle ma avendo accanto la sorella le cose si complicavano e doveva agire secondo il suo credo e proteggerla ad ogni costo.
Per questo, forse, era stato mandato a farle da spalla perchè finchè ci sarebbe stata lei, lui non si sarebbe esposto troppo e avrebbe evitato di fare cazzate.
Un modo per tenerlo d’occhio by Billie?
Insomma… cosa ha di così speciale Gipsy? Cosa possiede lui rispetto a me da meritarsi un rapimento? Cosa spinge il Collezionista a scegliere i mutant… aspetto? Capacità? Forza? O semplicemente “gusto personale” ? la lattina scricchiolò sotto la stretta del tentacolo e dei suoi pensieri.
Fu uno sbuffo della sorella a distogliere la sua attenzione da quel flusso che gli corrugava la fronte.
Spostò lo sguardo sulla sorella che aveva completamente sdraiata sull’immondizia a pochi centimetri da lui.
« Non ne posso più…. è ore che aspettiamo un segno, un qualcosa, una macchina, un trattore, un troll, una cazzo di ruspa o degli hobbit ma… niente. Mi sto davvero rompendo i coglioni. » la voce di Momo graffiò il suo stomaco facendolo irritare ancora di più ma era davvero troppo stanco per ribattere.
Ore e ore passate lì a scalare montagne di schifo e a girovagare come anime in pena in compagnia della sorella e di blatte. Aveva seriamente bisogno di farsi una doccia.
Sicuramente se non fosse stato per il fatto che c’entrava il Collezionista avrebbe preso il tutto per una punizione.
"Sappi che sei tu quello addetto alla vigilanza!" roteò gli occhi e cercò di mantenere la calma per non strangolarla lì dove nessuno l'avrebbe potuto sentire gorgogliare.
« Scordatelo. » sbottò « Proprio perchè devo farti da balia non me ne vado in giro da solo. Chissà in che guaio potresti cacciarti. Come minimo potresti ritrovarti a dover lottare con il mostro della discarica… e divenire parte del parcogiochi. » l’aveva visto in un film ambientato nello spazio ed era tentacoluto come lui, e dato che sapeva che Momo avrebbe colto alla stragrande la citazione fece ondeggiare i tentacoli a mezz’aria.
« Tsk. » Scosse la testa, rassegnato, e si massaggiò la fronte prima di mettere le braccia conserte al petto e parlare con la voce di una mamma alle prese con un bambino pestifero.
« Momo. » sospirò, mentre un tentacolo libero dalla lattina andò ad afferrare la coda della sorella e a strattonarla delicatamente « Per tutti gli dèi di Asgard, vuoi - per favore - alzarti - da quello schifo?! » scandì le parole in modo che potesse sentire e non fare finta di essere sorda oltre che cieca mentre guardava la creatura diafana di sbieco
Avrebbe voluto tenere lontana lei e Jace da tutta quella storia ma a quanto pareva era la storia stessa a inglobare tutti loro e quindi non poteva fare che una cosa sola.
La sola cosa che un fratello dell’Eden doveva fare.
Guardare loro le spalle.
Con il volto inorridito dal disgusto Kensei osservò la sorella che, forse per qualche strano movimento, - o forse per colpa dello stesso polpo - si ritrovò a dover fare i conti con una insozzata di liquami dritta sugli abiti che un tempo erano puliti e odoravano di buon profumo.
Probabilmente in un’altra occasione, Kensei le avrebbe riso in faccia fino alle lacrime, prendendola in giro fino al mattino dopo ma la stanchezza e la noia presero il sopravvento e in quel momento provò solo pietà e non infierì.
« Te l’avevo detto… che dovevi alzarti.» continuò tornando a guardare un punto imprecisato di quell’immensa distesa di rifiuti.
Era davvero pazzesco come avessero scelto un posto del genere per quegli scambi, chi l’avrebbe mai sospettato?
Doveva ammettere che c’era del genio dietro tutto questo.
« Probabile. » era così letteralmente e fisicamente stanco che non riusciva neanche ad incazzarsi con lei, con le sue trovate, con il suo andare in esplorazione a caso e con i suoi piani infallibili.
Ma quella domanda no, non la poteva accettare. Assolutamente no.
Tenne stretta la coda di Momo sentendosi punto nell'anima, nel profondo. Era un tasto quello che non gli piaceva, lo metteva in imbarazzo e trovava fuoriluogo e altamente inutile alla situazione attuale.
Grugnì e le lanciò la lattina che aveva sul tentacolo direttamente in testa, piano, da non farle troppo male.
« C-che-ca... Momo! Perchè diavolo mi fai queste domande?! » domanda evasiva, imbarazzatissima con tanto di rossore sulle guance e il disagio che si tagliava con un grissino « E poi non ho tempo per queste baggianate. » avrebbe voluto, ma aveva troppe cose a cui pensare al momento e l'anima gemella era proprio all'ultimo posto.
Quindi poteva dedurre che fosse un "no" la risposta?
« E poi tra me e Jace non c'è niente. » che avesse qualche sospetto per il fatto che si era avvicinato più alla sorella in quegli ultimi tempi? (la stessa che gli aveva chiesto di andare a letto quando era un giovane virgulto).
« Seriamente. A chi interesserebbero questi? »Rena
Mostrò i tentacoli di fronte a sè mentre il suo sguardo - e la sua voce - per un momento divenne quasi serio, o forse malinconico?
Sospirò mentre i suoi occhioni vagavano alla ricerca di qualcosa per distogliere l'attenzione sull'argomento.
« E tu invece? Il biondo ossigenato l'hai più rivisto? Ha più osato toccarti? » la schernì, perchè sapeva che lasciare anche solo un minuto di silenzio sarebbe stato come disarmarsi da solo.
« Inoltre... » avrebbe voluto parlarle di quella questione del Collezionista, o almeno del matrimonio, o di Emil o di tante altre cose che gli frullavano in testa ma prima che potesse aprire di nuovo bocca avvertì qualcosa.
Un movimento, un rumore.
Si fermò e restò in ascolto sapendo perfettamente che Momo avrebbe anticipato le sue parole « Forse la nostra attesa è finita. » .
Kensei alzò la testa fin dove poteva per scorgere il grosso camion all'orizzonte che si avvicinava in un punto non troppo distante da loro.
« Resta dietro di me, muoviti in silenzio e seguimi. Ti » le ordinò tirando la coda con un tentacolo e prendendola per mano.
Iniziò una lenta traversata attraverso rifiuti di ogni genere a passi felpati, cercando - da bravo fratello e cavaliere - di trovare la strada migliore anche per la sorella in modo da non farla inciampare e farsi scoprire.
Si portò su un dosso di detriti composti per lo più da oggetti di uso comune e da elettrodomestici buttati come cadaveri mutilati qua e là.
Trascinò la sorella dietro una specie di lavatrice, che era un punto abbastanza buono per permettergli di vedere la situazione, e di restare comunque in qualche modo coperti.
Lì vi si accovacciò, facendo abbassare anche la sorella - con o contro la sua volontà.
« Camion. » fantastica descrizione, dieci e lode « Sembra un normalissimo camion, probabilmente forse è qui per scaricare rifiuti. » parlò a voce bassa, quasi infastidito dalla normalità della scena.
Quasi non credeva più che sarebbe successo qualcosa.
« Mmhnn... strano però, nessuno sta scendendo da quella ferraglia. » pensieroso osservò la scena, pieno di aspettativa, in attesa di qualche segno che non arrivò... ma forse aveva pensato troppo presto.
« C'è qualcuno che sta arrivando... » serrò leggermente la presa sulla coda di Momo mentre la sua mano aperta si posò su un braccio di lei come se volesse silenziare ogni minimo movimento e tenerla più nascosta possibile « Sono io che lo sento... o quel tipo fischietta in modo inquietante? » chiese cercando di sciogliere un po' la tensione, anche se credeva davvero che fosse veramente inquietante.
Da quella posizione sopraelevata e con un po' di oggetti vari a distorcere la visuale, non riuscì a scorgere la figura in ogni suo dettaglio ma tentò di dare una visione a Momo di quello che il suo sguardo riusciva a captare.
« E' un vecchio. Vestito in modo, normale. Da vecchio. Sembra che stia andando avanti e indietro senza un motivo... forse non ci sta tanto con la testa. Che gente stra--... » non fece in tempo a finire la frase che qualcos'altro fece la sua entrata in scena.
« Un demone, nero e lucente. » come poteva altro definire una macchina come quella? « Sono scesi... un uomo, e altri due... in nero.... Non conosco quelle facce ma non penso che siano lì per caso. Avevi ragione, Momo. » fu un barlume, un'idea, anzi l'affermazione dell'inizio di tutta quella missione in quel lurido posto « Loro sono qui. » non poteva sapere chi era davvero schierato dalla parte opposta del Rubicone e cosa ci facesse così tanta gente in quel posto ma sentiva che la stanchezza e la noia adesso avevano lasciato il posto alla curiosità e all'adrenalina.
Così, si ammutolì, restando in ascolto e cercando di concentrare tutta l'attenzione sui loro discorsi per comprendere al meglio cosa ci facessero lì, chi erano, da che parte erano e soprattutto cosa c'entravano un tizio, due cloni, un vecchio e un camion in una discarica.
Lo zampino del Collezionista c'era, oramai per Dryas era diventato un chiodo fisso.
« La cosa si fa interessante. » commentò, affamato di curiosità.When you see a good move, look for a better one.CITAZIONEGrazie Sis per il rapido intervento e chiedo scusa per l'immenso ritardo. T^T. -
.MOUMOKU HIZOKU● 30 YO ● LV 3 ● Villain ● Eden's Thorn ● SCHEDA ● Cronologia ●Mmpf ~...
Sbuffò. La noia non era di certo amica in situazioni come quelle. Momo continuò imperterrita a rimaner sdraiata su quel cumolo di rifiuti, che ormai hanno preso la forma del suo fondoschiena, con una faccia apatica, impassibile, completamente priva d'interesse; non bastarono i rifiuti ed i liquami che le si riversarono addosso per farla smuovere, figurarsi gli strattoni e i rimproveri del fratello minore.
Un monotono "Ouch" fu il massimo che Kensei riuscì ad ottenere quando la tirò per la coda; era come se nulla più la tangesse.
se potesse sentire i suoi pensieri probabilmente udireste il suono di un encefalogramma piatto.
Biiiiiiiiiiii~ appunto.
Dannazione! Ma quanto ci mettono!!?
Il disagio aumentava e per quanto i due odiassero la situazione, dovettero arrendersi e ripiegare ad un po' di conversazione. beh, per lo meno momo lo fece.
Più che una normale chiacchierata tra fratelli, la donna sembrava più intenzionata a stuzzicare ed infastidire il fratello minore. beh, non sono tutti così i rapporti fra fratelli? Decise di porgli una di quelle domande da zie ficcanaso che tutti odiano, una di quelle domande che i single più si sentono ripetere e che probabilmente più li infastidisce:
Ce l'hai la ragazza...?
Ghignava mentre la pronunciava perché già sapeva che tipo di reazione avrebbe nel piccolo "Kenny-Bo". perché gliel'ha già fatta in passato.
Che c'è? Ho fatto solo una domanda! Ghghgh. Sghignazzò mentre metteva il suo tono da vittima offesa. ed ignorando la lattina che le rimbalza sulla fronte. Il tempo lo abbiamo e come. Non mi sembra che al momento abbiamo molto da fare. Gli rispose alzando le braccia per indicare i dintorni. Su, perché non ti apri un po' alla tua sorellona? ♡
Dalla sua espressione maligna si capiva benissimo che la sua intenzione era solo provocarlo.
Jace?
Quando udì quel nome l'espressione le si fece curiosa e maliziosa.
Oh~, allora qualcuno c'è veramente. ♡
Kensei continuò a parlare e a stringerla per la coda, e Moumoku iniziò ad avvicinarsi a gattoni verso di lui, come una tigre che si avvicina alla preda.
Perché non mi parli di questa Ja....
Aspetta un attimo!
In un instante l'espressione mutò da sorridente a seria e corrucciata, quasi fosse arrabbiate.
Conosco solo una persona che Kenny chiama Jace...
Non starai parlando della francesina!? è così che momo chiama robin. Poi gli puntò il dito contro quasi con fare accusato. Non farti venire in mente strane idee Kensei Kurayami! e quando ti chiamano per nome e cognome sai che son cazzi! Sto ancora digerendo questa storia di Billie e Junko, adesso non ti ci mettere anche tu col complesso di Edipo!
Si gettò indietro sdraiandosi nuovamente su un cumulo di rifiuti. uno diverso.
Dannazione. Adesso mi è passata anche la voglia di punzecchiarti.
Poi fu il turno di Kensei disbottareprendere il microfono e fare sua la scena.
Seriamente. A chi interesserebbero questi?
Le disse il fratello agitando qualcosa davanti a sé.
Da come hai impostato quella frase suppongo tu stia indicando qualcosa... Kenny-bo, devi essere un pelo più specifico se vuoi che ti risponda. beh, tecnicamente lo stai facendo adesso.
E tu invece? Il biondo ossigenato l'hai più rivisto? Ha più osato toccarti? Continuò lui.
Ancora una volta... Non posso risponderti sen sei più specifico!
Gli rispose agitando le mani davanti a sé, tenendole distanziate come se stesse mantenendo qualcosa.
Cosa diavolo sarebbe il biondo ossigenato, un tipo di gelato!? sì, perché è cieca nel caso ve lo fosse dimenticato.
Per (s)fortuna non ebbero il tempo di continuare oltre la discussione, poiché qualcosa aveva finalmente cominciato a muoversi all'orizzonte.
Hmm?
Incuriosita dall'avviso del fratello, Moumoku si zittì di colpo e si mise ad ascoltare tutt'orecchi i dintorni.
Ouch!
Cercò di trattenersi ma lo strattone alla coda fu alquanto inaspettato. Avanzò tra i rifiuti seguendo a ruota il fratello, con quest'ultimo che le faceva da cane guida. beh, lo è. Kenny la fece appostare dietro un grosso cassone di metallo che al tatto le ricordava una lavatrice.
Questo mi ricorda che domani dovrò fare il bucato. per ovvie ragioni.
Si mise con l'orecchio teso e porto verso l'alto, cercando di comprendere qualcosa da qualunque cosa riuscisse ad udire.
Sembra il suono di un veicolo... Uno grosso probabilmente.
Era un camion, uno di quelli per il trasporto dei rifiuti, o almeno così diceva il fratello; nulla di eccezionale quindi, dopotutto erano pur sempre in una discarica e quello era almeno il cinquantesimo che avvistavano da quando avevano iniziato la loro "scampagnata". iniziata il mattino presto aggiungerei.
Nessuno sta scendendo, eh...?
Che fosse questa l'anomalia che stavano aspettando? in che senso? Secondo la teoria di Momo, questo tipo di operazioni hanno sempre un qualche tipo di anomalia nel mezzo che permette di scovare l'inganno. Dopotutto, chi faceva quel tipo di lavoro non era di certo "del mestiere". nel senso che è difficile trovare un mafioso che è un esperto netturbino.
Da quella mattina ne avevano avvistate almeno cinque di anomalie, tutti falsi allarmi ovviamente: chi ha forato una gomma appena entrato, chi si è trattenuto più di una mezzora a chiacchierare col collega e chi si era allontanato solo per andare a fare una pi... abbiamo "capito", grazie!
Può essere un altro falso allarme, non ti entusiasmare.
L'arrivo di un nuovo protagonista sulla scena sembrò far agitare il fratello, il quale di riflesso le strinse ancora una volta una coda.
Ehi! La vuoi finire? Non sono una pallina antistress!
Lo rimproverò a bassa voce. dopotutto non squittisce quando la stringi.
Questa volta però sembrava la volta giusta. Non fu la descrizione dello sconosciuto fatta da Kensei a convincerla, il ragazzo avrebbe di una mano a riguardo, ma fu il motivetto cantato dall'uomo a rendere salda quell'idea.
Sta cantando un movimento da "Il barbiere di Siviglia". Esclamò seria la donna. Nessun netturbino è così acculturato! questa è un'affermazione basata su pregiudizi infondati. la direzione si dissocia dalle parole del personaggio.
Sono loro!
Proruppe con una certa convinzione, tirando uno strattone alla maglia di Kensei nel mentre.
O sono loro... O quel tipo è particolarmente fan di Mrs. Doubtfire.Io voto per la prima.ndr
"largo al factotum", spesso erroneamente chiamata "figaro", è una delle canzoni presenti nell'opera "il barbiere di siviglia" e canzone iniziale del film "mrs doubtfire" con robin williams.
Dopodiché si staccò dal fratello e lentamente e a gattoni iniziò ad allontanarsi da lui.
Tu continua a guardare, io torno subito.
Si diresse verso la sua precedente posizione il cumulo di rifiuti che ha preso la forma del suo cu... e una volta raggiunta iniziò a ravanare tra di essi cercando di fare il meno rumore possibile.
Dissotterrò da sotto di essi un grosso borsone nero, uno di quelli che si usa in palestra o per nasconderci cadaveri, e ve ne tirò fuori quelli che avevano tutta l'aria di essere dei vestiti.
Kenny! Chiamò il fratello con voce bassa e strozzata. Prendi questi!
Quando Kensei avrebbe esaminato ciò che la sorella aveva lanciato, avrebbe riconosciuto una divisa nera della polizia che portava proprio la sua misura. ovviamente momo conosce la sua taglia.
Quando il ragazzo avrebbe poi alzato lo sguardo verso di lei, avrebbe potuto ammirare la schiena nuda, piena di tatuaggi e cicatrici, della sorella.
Tranquillo, non ti scandalizzare. Non lo guardo il tuo pipino. non penso sia questo il problema.
La donna iniziò a cambiarsi ed indossò anche lei una divisa della polizia. Nella borsa aveva anche delle armi e dei distintivi falsi; c'era da domandarsi quando e perché avesse preparato tutta quella roba. no, la vera domanda è quando diavolo l'avrebbe nascosta!?
Ok, sono pronta. Disse al fratello dopo essersi ricongiunta a lui. Direi che per il momento rimaniamo ad "osservare" per un altro po' la situazione... Ed ovviamente quando dico NOI intendo TU... E poi interveniamo!
Momo aveva un piano, e già questa cosa suona malissimo, ma per il momento il tutto dipendeva principalmente dagli altri diretti interessati di quella bizzarra situazione.✖ Take Out the Trash ✖Tecniche · Equipaggiamento · Status
Parametri
Liv:3Exp:345 / 500Peso:1 / 4Forza:070Quirk:070Agilità:010Status
Energia:175 / 175Status Fisico:Stanca e PuzzolonteStatus Psicologico:L'impersonificazione della noia.Tecniche Usate:NessunaEquipaggiamento
Braccio del Diavolo [Offensivo]
Bastone guida pieghevole per ipovedenti e non vedenti, dal design in duralluminio con rivestimento riflettente. È dotato di un'impugnatura dritta ed ergonomica in gomma nera, comoda e facile da impugnare. Il bastone è composto da quattro (4) sezioni tubolari incastrate l'una con l'altra, e che rimangono collegate fra loro da una corda elastica una volta smontato; quando è assemblato raggiunge un'estensione di 120cm ca. e di 30cm quando smontato e ripiegato su stesso. Il design leggero e portatile è pensato per un trasporto facilitato e tascabile, permettendo di averlo sempre con sé in ogni occasione.
È stato -ribattezzato- ironicamente da Momo come "Braccio del Diavolo" poiché esso funziona proprio come una vera e propria estensione del suo braccio e anche perché, proprio come un vero arto, può usarlo anche in modi "ben differenti" dal semplice farle da guida durante le sue passeggiate.
Effetto: Danni Lievi.
Peso: [1].
Durata: Permanente.Tecniche
Panopticon [Livello 1] [Costo 15 PE + 5 M]
Espandendo e diffondendo il proprio quirk in un'area limitata attorno a sé, Momo manipola i flussi d'aria che la circondano e li impatta in tutte le direzioni su ogni oggetto solido nelle sue vicinanze; tornando indietro da lei, i flussi le restituiscono un impulso sensoriale che nella sua testa si traduce in una serie di forme fumose e non ben delineate. Questo le permette di avere una visione a 360° di tutto ciò che è solido e si muove all'interno del suo raggio d'azione. Questo potere però, può portarla ad una potenziale confusione delle forme e non le permette inoltre di osservare fenomeni che non hanno una forma fisica come propagazioni di luci e vibrazioni.
Tipo Tecnica: Ad Area / Duratura
Effetto: Visione multidirezionale dei solidi che circondano Momo e la loro posizione nell'ambiente.
Raggio: 3 metri.Bullet for My Valentine [Livello 2] [Costo 30 PE]
Comprimendo i flussi d'aria in un unico punto, Momo crea un proiettile d'aria compressa che può sparare verso un bersaglio da lei definito. Il colpo può essere innescato in vari modi: colpendo con un pugno davanti a sé, calciandolo come se fosse una palla o semplicemente piegando il pollice mentre mima una pistola. L'esecuzione è inutile e puramente scenica, poiché il proiettile può essere semplicemente esploso rimanendo fermi sul posto, manipolando e deviando le correnti d'aria verso il bersaglio.
Tipo Tecnica: A Distanza
Danno: Medio.
Raggio: 3 metri.A Jailhouse Wind [Livello 1] [Costo 10 PE]
Sfoggiando le sue abilità danza e piroettando su sé stessa, Momo richiama a sé i flussi d'aria e li devia verso un unico punto. Quasi mimando i suoi movimenti, il vento crea un turbine che circonda un bersaglio a sua scelta e, spingendolo da tutte le direzioni con delle forti correnti, lo costringe a rimanere sul posto bloccandolo temporaneamente in posizione. La danza non è necessaria per l'attivazione della tecnica, serve solo ad aumentare la teatralità dell'esecuzione; la prigione di vento permane sul campo rimanendo attiva, per una durata pari al livello della tecnica stessa.
Tipo Tecnica: Di Blocco
Effetto: Blocco dei movimenti.
Durata: 1 turno.Air Drill Breaker [Livello 1] [Costo 25 PE]
Richiamando a sé le correnti d'aria, Momo avvolge le mani in due piccoli mulinelli di vento che aggiungono frizione per rotazione ai suoi attacchi, specie quando colpisce con i suoi pugni. Funzionando come delle trivelle d'aria attaccate alle sue mani, i mulinelli potenziano temporaneamente la sua offensiva, creando anche delle abrasioni o semplici rimozioni di materiali nei bersagli o negli oggetti colpiti.
Tipo Tecnica: Potenziamento
Effetto: + 1 in Forza ogni 10 punti quirk.
Durata: 1 turno.Still Whiping You [Livello 2] [Costo 30 PE]
Come piccolo tributo al fratellino Dryas, Momo crea un fascio d'aria che lei chiama "tentacolo" ma che in realtà è un turbine di vento che parte e si allunga da una delle sue mani. La tecnica è un'estensione dell'Air Drill Breaker e, dopo aver avvolto le proprie mani con dei mulinelli d'aria, gli è possibile sviluppare in qualsiasi direzione -ma sempre il linea retta-, un turbine semitrasparente e molto sottile verso il punto in cui indirizzerà il proprio pugno. È un colpo mirato che le permette di provocare danni da taglio su bersagli lontani o di tirare a sé oggetti leggeri e non troppo grandi, per effetto stesso del tornado in miniatura.
Tipo Tecnica: A Distanza
Danno: Medio.
Raggio: 3 metri.CITAZIONEPiccolo recap:
Noi al momento stiamo rimanendo nascosti in un punto rialzato (dietro una montagnetta di rifiuti) distante un 15-20m rispetto all'ingresso dove si trovano Faust e Norio. Procedete come meglio preferite (fate vobis insomma).
Direi di mantenere l'ordine attuale per il giro di post, quindi: Red, Lady Seiros, Sisthra, Kinshara.
Che il caos abbia inizio. -
Lady Seiros™.
User deleted
Edited by Lady Seiros™ - 17/9/2022, 00:27. -
.Il suo collega si scusó e Norio si lasció un piccolo sospiro, cercando di calmarsi. Potevano discuterne con calma una volta tornati alla villa di Blank, non in un posto del genere.
« ... "Darkstar"» rispose dopo un attimo, optando per dare lo pseudonimo che aveva iniziato ad usare ormai da diverso tempo, concentrandosi poi sui rumori circostanti. Niente macchine oltre le loro due ormai ferme, e per qualche secondo un paio di rumore di passi da parte dei due cloni rimasti vicini alla macchina in attesa.
« Non é comunque una buona scusa per fare le cose di fretta, ci fosse anche la Mona Lisa dentro quel camion. » ribatté alle parole dell'altro scuotendo leggermente la testa. Anche perché, se davvero era una cosa che andava fatta cosí di fretta, perché diavolo il loro "contatto" non era ancora lí?
Un attimo dopo l'altro parló di nuovo, e Norio mosse di scatto la testa nella sua direzione, preso alla sprovvista.
Aveva sentito un fruscio di vestiti, e sembrava essere tornato vicino al camion, i cui portelloni erano ancora ben chiusi.
« ... tabacco? No grazie, non fumo.» ribatté muovendo in modo quasi infinitesimale la testa. E se anche avesse fumato, non si sarebbe tolto la maschera per farlo in quel momento.
Tornó a concentrarsi sull'ambiente circostante, ricevendo ogni tanto qualche flash sporadico dai due cloni e qualche sentore di fumo dal tabacco di Faust, se avesse infine acceso una sigaretta per sé, ma nulla che attirasse la sua attenzione... ma anche nulla che sembrava presagire l'arrivo del loro contatto per la consegna della merce. Dava per scontato fosse qualche altro pezzo d'arte per la sempre crescente collezione di Blank, magari qualcosa di grosso e ingombrante, come un antico vasoche andava portato in salvo.
Si appoggió con piú forza al bastone posato davanti a sé, lasciando cadere il silenzio per qualche altro secondo.
Normalmente si trovava anche a suo agio nel silenzio, ma in quell'occasione lo stava trovando seccante.
«"Faust", ha detto... fan di Goethe?» chiese infine, dando per scontato che anche quello dell'altro fosse uno pseudonimo.
"You don't have to play well, you just have to play better than your opponent "Norio Toda. -
.Kensei KurayamiA volte avrebbe voluto tanto aprirsi con qualcuno per sparare a raffica tutte le perplessità, tutte le paure, qualsiasi cosa gli passasse per la testa ma non ci riusciva mai così bene con nessuno.
Soprattutto con le sue sorelle e i suoi fratelli.
Ultimamente aveva fatto passi da gigante visto che qualcuno, con la forza, gli aveva insegnato che forse - a volte - doveva lasciar perdere il suo orgoglio da maschio alfa dell’Eden e cercare di parlare un po’ di più.
« Beh. Non è che non voglio aprirmi, Momo. Semplicemente non ho trovato ancora nessuna ragazza. E poi ho già voi – » lasciò in sospeso quella frase senza tirare fuori i suoi pensieri a rompere le scatole.- Come se mi piacessero le ragazze poi… - grugnì e si voltò dall’altro lato.
In effetti conosceva quasi solo e soltanto le sue sorelle come esseri viventi di sesso femminile, il resto erano solo clienti passeggere della libreria e qualche signora che cadeva vittima del pescivendolo pazzo.
« Della francesina? » chiese seguendo la domanda di Momo su chi fosse Jace, forse perchè era l’unico in tutta Eden che la chiamava così?
Soprattutto quanto faceva strano sentirsi chiamare per il nome completo dalla sorella, sembrava come se avesse fatto qualcosa di tremendamente sbagliato.
« Sì stavo parlando di lei. MA NO. E NO, non credere che l’abbia digerito bene pure io, e poi io non sono complessato! » ma non ci credeva poi tanto neppure lui.
In realtà si sentiva punto un po’ perchè ancora non era riuscito a trovare nessuno che davvero potesse attirare, catturare il suo interesse.
Tipo il fioraio, che non si era mai scandalizzato troppo per i suoi tentacoli.
« Sei così carina quanto ti arrabbi, sorellina. » la schernì prima di allungarsi e strizzarle una guanciotta.
« La verità e che io non sono bravo quanto te. Sai. Non me la cavo molto bene a capire la gente, e neppure a stringere amicizia. » aveva scelto di non rispondere alla sorella riguardante i tentacoli per aprirsi finalmente un po’ di più del normale e lanciare un piccolo sassolino fuori dal suo stomaco.
Il suo sguardo si perse per un attimo nel vuoto ed in effetti si sentì un po’ in colpa per aver rovinato l’appuntamento della sorella con quell’Americano da strapazzo.
Forse lei meritava davvero qualcuno che potesse starle accanto, e per quanto potesse essere per lui un’idea tremenda vista la sua gelosia e il suo attaccamento quasi morboso a tutte le sue sorelle… forse doveva qualche volta fare un passo indietro.
Ma come lasciarle sole e indifese proprio adesso che c’era in giro anche quel Collezionista?
GIAMMAI!
Ora più di prima avrebbe intensificato il suo ruolo di fratello, minore, dell’Eden.
« Ah, lascia stare. Non era importante. » sghignazzò, e anche se si sentiva un po’ in colpa c’era ancora una parte di lui che pensò “meno male non se lo ricorda” e non gli dispiaceva affatto.
« E…può darsi. Ma tanto tu non ci vedi dopotutto. Potrebbe essere anche il colore del cielo Kheheheheh. » ridacchiò pensando a quanto strano doveva essere il mondo che “vedeva” Momo - anche se lui a volte era parecchio convinto che lei ci vedesse molto meglio di lui. In qualche modo.
Sfortunatamente quella era una delle tante volte in cui la non vista di Momo non sarebbe servita a grandi cose.
Ecco perchè Kensei Kurayami si trovava lì… o forse perchè nessun altro ci sarebbe stato al suo posto?
D’altrone avevano lavorato altre volte assieme, e si erano cacciati nei guai assieme molte altre. In fondo lei era la sua manager e la prima che lo aveva buttato su un ring.
Kenny forse era uno dei pochi che sapeva come prendere Momo, e sapeva contenere in qualche modo la sua natura caotica. Più o meno.
Rimase ad osservare la scena da dietro quei rottami di quella lavatrice, cercando di capire la situazione e soprattutto chi fossero quei due che stavano parlando.
Il vecchio “netturbino” come l’aveva chiamato Momo e il distinto gentiluomo accompagnato da altri due in total black. Letteralmente.
Era così concentrato sulla scena che il fatto che Momo si fosse allontanata per lui passò letteralmente in secondo piano.
Fu quando lo richiamò alla realtà con una voce strozzata per non urlare - e non farsi sgamare in seduta stante- che Kenny si voltò verso la sorella strabuzzando gli occhi appena vide qualcosa di nero che gli venne letteralmente lanciato addosso.
« Ma che— » pensava fosse qualcosa di pensate, qualcosa che Momo poteva aver raccattato per terra. Pensando al posto dove si trovavano poteva essere qualsiasi cosa sporca, maleodorante e schifosa che si trovava là.
Quando poi si rese conto di cosa fosse davvero ciò che aveva tra le mani, alzò lo sguardo e con esso il sopracciglio destro.
« Scherzi, vero? » la sua voce non sembrava essere molto mansueta.
Ecco perchè avevano mandato Kensei Kurayami con Momo, perchè avevano già previsto che avrebbe fatto delle cazzate e l’unica persona in grado di poter badare a lei e saper gestire il suo caos… era lui.
Forse non era il solo, ma era l’unico in grado di poter in qualche modo assecondarla e trarre vantaggio dalle sue folli e malsane idee.
Comunque, troppo tardi.
Visto che aveva già iniziato a spogliarsi di fronte a lui.
Per quanto la situazione fosse assurda e volesse dirle che era veramente una pessima idea quella, non riuscì a spiccicare parola e fermò il suo sguardo sulla schiena nuda della sorella.
Quasi i suoi occhi divennero tristi per un secondo poichè nonostante l’immenso tatuaggio che ne copriva tutta la superficie…non poteva fare altro che sospirare alla vista di così tante cicatrici.
Molte delle quali se le era procurate anche a causa sua.
Forse era anche per questo che non riusciva a dirle di no: perchè in fondo le doveva davvero tanto.
Sospirò di nuovo, sconfitto.
« Evabene. Puoi anche sbirciare. Sei cieca no? E poi figurati se mi importa. »
In fondo poteva essere un buon piano, anche se molto molto molto pericoloso.
Poteva essere un totale fallimento o una buona riuscita se sapevano giocare le carte a loro vantaggio.
Kensei si spogliò e per un attimo il pensiero che almeno lei non potesse vedere tutti quei lividi e tutte quelle cicatrici e ferite che si portava addosso da tutta una serie di incontri sera dopo sera, lo fecero quasi sorridere.
Fu problematico vestirsi, e non per la taglia che era perfetta per lui, più perchè si ritrovava a toccare punti che ancora bruciavano o che gli provocavano ancora fitte di dolore che altro.
Quando ebbe finito di cambiarsi d’abito, osservò Momo e prima che chiedesse cose del tipo: “ma senza distintivi non ci crederanno mai” o “che razza di poliziotti siamo senza armi?” ecco che la risposta a tutto era ancora nascosta dentro la sacca.
« Ma… dove diavolo hai trovato tutta questa roba? Non hai derubato due poliziotti veri… giusto? » ora iniziava davvero ad avere qualche dubbio a riguardo, e forse non voleva neanche sapere la risposta.
« Abbiamo degli alias? O quei distintivi non hanno un nome sopra?... » non che sapesse cosa ci fosse scritto sopra un distintivo ma nei film di polizia c’era sempre il nome dell’agente da qualche parte, ma non ricordava dove effettivamente.
Sarebbe stato un pessimo poliziotto.
« Direi che è un’ottima idea. » proferì per poi tornare al suo appostamento ad osservare la scena e vedere l’evolversi della situazione.
« Non so se nel frattempo è sceso qualcuno dal camion, ma pare che ancora ci siano solo loro quattro laggiù. Il vecchio sembra aver acceso una sigaretta, vicino al portellone.» il Kraken tornò così a fare la telecronaca.
Per il momento gli unici che vedeva in giro erano quei tipi lì, non sembravano essere raccomandabili soprattutto per il fatto che attorno ad uno gravitassero i due in nero.
Dal camion invece non c’era attività alcuna. Nessuno scendeva o saliva, il conducente non si era fatto vedere… insomma il nulla più assoluto.
« Penso che stiano aspettando qualcosa, o qualcuno. Sembrano dialogare ma da qui non sente niente. E tu? » chiese rivolgendosi a Momo e restò ad osservare la scena come uno spettatore a teatro a cui non hanno dato il libretto dell’opera.
« Momo. » la sua voce tutta d’un tratto mutò. Divenne seria, molto seria « Promettimi una cosa. » continuò senza voltare lo sguardo verso la sorella, sapendo che non serviva guardarla negli occhi per comprendere se avesse inteso o no « Seguirò il tuo folle piano, ma se le cose si complicano farai ciò che ti dico io.» sentenziò in modo da essere chiaro fin nel principio.
« Illuminami. In cosa consiste il tuo piano? » sperava che la sua idea non comprendesse anche il rubare il camion…When you see a good move, look for a better one.. -
.MOUMOKU HIZOKU● 30 YO ● LV 3 ● Villain ● Eden's Thorn ● SCHEDA ● Cronologia ●Quella piccola discussione tête-à-tête che stava avendo col fratello la faceva sentire... "Strana"(?) beh, se non lo sai tu. Non era di certo abituata a quel tipo di discorsi; per qualche motivo nessuno in famiglia si sfogava con lei per... qualsiasi tipo di problema chissà perché, quindi era una cosa nuova per lei. Nel sentir parlare Kensei di certe cose sentiva un disagio al centro del suo petto, una sorta di dolore fisico a cui non sapeva come reazione. Fosse stata una situazione differente probabilmente lo avrebbe abbracciato e stuzzicato come solo lei sapeva fare.
Si limitò a qualche canzonatorio "Aww ♡" e a dargli il peggior consiglio che le potesse venire in mente al momento. Capire la gente è molto facile Kenny-bo. Di solito vogliono: o soldi o fare sesso con te... Alzò indice e medio sequenzialmente. O probabilmente entrambe le cose. Tu devi solo dargli ciò che vogliono o, se non ti va, fargli credere che lo farai. E se non basta... Sorrise e chiuse il pugno difronte alla faccia. Devi solo dargli un incentivo in più!
la direzione si dissocia da questo consiglio. tenetela lontana dalla portata dei bambini e non replicate a casa.
La discussione deviò poi verso altri orizzonti: con l'arrivo in scena di questi nuovi personaggi, era ora di dare inizio allo spettacolo; un cambio di costume era quindi d'obbligo prima di fare il proprio ingresso sul palco. veramente no.
Momo si cambiò in una divisa da polizia e così fece anche Kenny e, replicando alla provocazione del fratello, la donna sogghignò e -a bassa voce- gli disse con tono e viso scandalizzato:
Oh Nyo, Kenny-chan! Cosa mostri alla tua sorellona!? ♡ cristo che cringe.
Assunse persino una posizione fetale, indifesa, come se si aspettasse di essere aggredita... magari... no wait! Poi scoppiò a ridere con una voce strozzata per non farsi sentire da orecchie indesiderate; rideva così di gusto che si piegò persino su sé stessa reggendosi per la pancia.
per nessun motivo poi, era una battuta di me...
La ricreazione durò poco per fortuna e presto tornarono a fare i seri: c'era una missione da portare a termine e si dovevano preparare.
non so voi ma io già la vedo malissimo.
Alias? la serie tv?
Gli rispose mentre tirava fuori il tamburo della rivoltella vicino al suo orecchio e lo faceva girare su sé stesso ascoltandone gli scatti.
Non penso ne avremo bisogno. Dopotutto stiamo facendo un "controllo di routine" e la pula non è dovuta a presentarsi per questo genere di cose. Solitamente lo fanno per roba che richiede un mandato o robe simili e non è questo caso. non fatevi ingannare. fa la professoressa ma questa è roba che ha imparato da film e serie tv. Inoltre se la cosa va male non penso avremo nemmeno il tempo di presentarci o tirar fuori i distintivi. Ondeggiò il revolver un paio di volte davanti al viso, poi ci soffiò dentro e rifece girare il tamburo riportandolo all'orecchio. Ma se proprio vuoi... Io sarò Hibari Misora! Famosa cantante giapponese degli anni 50. ma cos'è si vuol far sgamare!? Te scegli pure quello che ti pare.
Con un sorriso stampato in faccia, con un colpo di polso fece tornare il tamburo a posto e caricò un colpo in canna. Pronta per entrare in scena!
presagisco un disastro.
Ok, andiamo.
Disse all'improvviso ignorando la richiesta del fratellino di spiegargli il suo piano. te lo dico io kensei, questa non c'ha nessun piano.
Mentre iniziava a scendere -abbastanza agilmente- dalla collina di rifiuti su cui s'erano accampati, Momo si limitò a bofonchiargli un sussurrato. Tu seguimi e fa come faccio io...
Lo colpì con una gomitata sul fianco e gli mostrò un sorriso largo. Diremo un po' di cazzate da film e improvviseremo un po'. E vediamo un che succede. Il sorriso si fece ancor più largo. Cosa potrai mai andare storto? tipo "tutto"!?
In realtà Momo un piano lo aveva ed era quello di ottenere più informazioni possibili su quei tizi, derubarli e scappare col bottino; non necessariamente avrebbero dovuto menar mani ma esser pronti all'eventualità non faceva mai male. ma allora perché non glielo ha detto!? Tuttavia decise di tener il fratellino sulle perché... Beh, non c'era un motivo ben preciso. Nella sua testa sembrava divertente lasciar Kenny logorare tra preoccupazioni e domande senza sapere cosa la sorella avesse in mente. ma è scema!?
Momo fece molta attenzione a non farsi notare dai loro ospiti durante la loro discesa; dalle parole del fratello aveva più o meno capito dove si trovassero e, bene o male, ricordava abbastanza bene la conformazione dell'area visto ch'era tutta una giornata che facevano avanti e indietro in quel posto, ma... Ehi, agente! Disse sottovoce. Devi farmi tu strada, che non qui non vedo un ca... La sua unicità gli donava sì un'alternativa alla "vista normale", ma era comunque abbastanza limitata e in quel momento non sapeva dove dovesse andare. perché è andata avanti allora!?
Il loro ingresso non fu fragoroso né tantomeno plateale: i due uscirono dalle ombre della discarca quasi si fossero materializzati dal nulla, con Kensei avanti e Momo al suo seguito; tuttavia fu proprio quest'ultima a prendere per prima la parola.
Chi va là?
Esordì mentre ancora lontana, come se fosse una guardia allertata dal loro arrivo.
Buonasera signori, Polizia di Tokyo. Annunciate immediatamente il motivo per cui siete qui.
Gli abiti che indossava potevano anche essere convincenti, ma era come recitava la parte ciò che avrebbe decretato la riuscita della performance. Seria in volto, voce autoritaria e mano poggiata sul revolver nel fodero al suo fianco destro; la coda era nascosta nei pantaloni ed un cappello gli celava le corna. l'immagine a sinistra è solo per scena. fare riferimento a questa descrizione. Non era la prima volta che recitava la parte, sebbene fosse stato solo a scopo teatrale, quindi si sentiva molto confidente sulla propria performance... Lo stesso però non poteva sapere di Kensei: Ehi! Puntagli la torcia in faccia!
Disse a bassa voce al fratello.
È nel taschino sul tuo pettorale destro.
Tirò poi sul naso, era parte del pacchetto per "apparire duri e cazzuti" oppure è solo raffreddata, e mosse qualche cauto passo verso il gruppo di sconosciuti.
Tirate fuori anche i vostri ID... sarebbe la carta d'identità. ...E tenete le mani ben in vista!
Intanto che si avvicinava, radenti al suo ed attorno a sé, lingue di vento si espansero nell'area; era il suo sono personale con cui iniziò ad indagare. Ora aveva ben presenti la posizioni di tutti, del camion e quanto questi fra loro fossero distanti. Fu proprio al mezzo ch'era più interessata: mantenendo alta la guardia e la mano pronta ad estrarre anche se in realtà è tutta scena perché la pistola non le serve, colpì con un paio di colpi di nocche la dura superfice di metallo del mezzo.
Ehi! Che cosa c'è qui dentro?
Cercò di comportarsi il più possibile da "poliziotta" sebbene i suoi riferimenti in merito siano solo film e serie, ah, siamo messi bene; tuttavia non avrebbe dovuto attendere molto prima di scoprire se la recita fosse o meno riuscita. immaginatevi che ridere se arriva la vera polizia.✖ Take Out the Trash ✖Tecniche · Equipaggiamento · Status
Parametri
Liv:3Exp:345 / 500Peso:1 / 4Forza:070Quirk:070Agilità:010Status
Energia:175 / 175Status Fisico:Stanca e PuzzolonteStatus Psicologico:L'impersonificazione della noia.Tecniche Usate:NessunaEquipaggiamento
Braccio del Diavolo [Offensivo]
Bastone guida pieghevole per ipovedenti e non vedenti, dal design in duralluminio con rivestimento riflettente. È dotato di un'impugnatura dritta ed ergonomica in gomma nera, comoda e facile da impugnare. Il bastone è composto da quattro (4) sezioni tubolari incastrate l'una con l'altra, e che rimangono collegate fra loro da una corda elastica una volta smontato; quando è assemblato raggiunge un'estensione di 120cm ca. e di 30cm quando smontato e ripiegato su stesso. Il design leggero e portatile è pensato per un trasporto facilitato e tascabile, permettendo di averlo sempre con sé in ogni occasione.
È stato -ribattezzato- ironicamente da Momo come "Braccio del Diavolo" poiché esso funziona proprio come una vera e propria estensione del suo braccio e anche perché, proprio come un vero arto, può usarlo anche in modi "ben differenti" dal semplice farle da guida durante le sue passeggiate.
Effetto: Danni Lievi.
Peso: [1].
Durata: Permanente.Tecniche
Panopticon [Livello 1] [Costo 15 PE + 5 M]
Espandendo e diffondendo il proprio quirk in un'area limitata attorno a sé, Momo manipola i flussi d'aria che la circondano e li impatta in tutte le direzioni su ogni oggetto solido nelle sue vicinanze; tornando indietro da lei, i flussi le restituiscono un impulso sensoriale che nella sua testa si traduce in una serie di forme fumose e non ben delineate. Questo le permette di avere una visione a 360° di tutto ciò che è solido e si muove all'interno del suo raggio d'azione. Questo potere però, può portarla ad una potenziale confusione delle forme e non le permette inoltre di osservare fenomeni che non hanno una forma fisica come propagazioni di luci e vibrazioni.
Tipo Tecnica: Ad Area / Duratura
Effetto: Visione multidirezionale dei solidi che circondano Momo e la loro posizione nell'ambiente.
Raggio: 3 metri.Bullet for My Valentine [Livello 2] [Costo 30 PE]
Comprimendo i flussi d'aria in un unico punto, Momo crea un proiettile d'aria compressa che può sparare verso un bersaglio da lei definito. Il colpo può essere innescato in vari modi: colpendo con un pugno davanti a sé, calciandolo come se fosse una palla o semplicemente piegando il pollice mentre mima una pistola. L'esecuzione è inutile e puramente scenica, poiché il proiettile può essere semplicemente esploso rimanendo fermi sul posto, manipolando e deviando le correnti d'aria verso il bersaglio.
Tipo Tecnica: A Distanza
Danno: Medio.
Raggio: 3 metri.A Jailhouse Wind [Livello 1] [Costo 10 PE]
Sfoggiando le sue abilità danza e piroettando su sé stessa, Momo richiama a sé i flussi d'aria e li devia verso un unico punto. Quasi mimando i suoi movimenti, il vento crea un turbine che circonda un bersaglio a sua scelta e, spingendolo da tutte le direzioni con delle forti correnti, lo costringe a rimanere sul posto bloccandolo temporaneamente in posizione. La danza non è necessaria per l'attivazione della tecnica, serve solo ad aumentare la teatralità dell'esecuzione; la prigione di vento permane sul campo rimanendo attiva, per una durata pari al livello della tecnica stessa.
Tipo Tecnica: Di Blocco
Effetto: Blocco dei movimenti.
Durata: 1 turno.Air Drill Breaker [Livello 1] [Costo 25 PE]
Richiamando a sé le correnti d'aria, Momo avvolge le mani in due piccoli mulinelli di vento che aggiungono frizione per rotazione ai suoi attacchi, specie quando colpisce con i suoi pugni. Funzionando come delle trivelle d'aria attaccate alle sue mani, i mulinelli potenziano temporaneamente la sua offensiva, creando anche delle abrasioni o semplici rimozioni di materiali nei bersagli o negli oggetti colpiti.
Tipo Tecnica: Potenziamento
Effetto: + 1 in Forza ogni 10 punti quirk.
Durata: 1 turno.Still Whiping You [Livello 2] [Costo 30 PE]
Come piccolo tributo al fratellino Dryas, Momo crea un fascio d'aria che lei chiama "tentacolo" ma che in realtà è un turbine di vento che parte e si allunga da una delle sue mani. La tecnica è un'estensione dell'Air Drill Breaker e, dopo aver avvolto le proprie mani con dei mulinelli d'aria, gli è possibile sviluppare in qualsiasi direzione -ma sempre il linea retta-, un turbine semitrasparente e molto sottile verso il punto in cui indirizzerà il proprio pugno. È un colpo mirato che le permette di provocare danni da taglio su bersagli lontani o di tirare a sé oggetti leggeri e non troppo grandi, per effetto stesso del tornado in miniatura.
Tipo Tecnica: A Distanza
Danno: Medio.
Raggio: 3 metri.SPOILER (clicca per visualizzare)L'ho già detto in privato ma rinnovo anche qui le mie scuse per il tremendo ritardo. Ormai trovare il tempo per rispondere sta diventato sempre più difficile. -
Lady Seiros™.
User deleted
. -
.Si limitó ad annuire al commento dell'altro, anche se ebbe un attimo di perplessitá nel sentire che il nome gli era stato dato dal padre... quindi non era un soprannome, nome in codice, ma il suo vero nome?
Uh... chiamare il proprio figlio Faust gli fece supporre che l'altro avesse origini straniere (o perlomeno un genitore non giapponese), ma la scelta di non usare uno pseudonimo lo incuriosí, anche se non quanto le successive parole dell'altro, che aveva improvvisamente iniziato a... parlare tra sé e sé, sembrava.
Livello di adrenalina?
« Si... sente bene...?» chiese dopo qualche secondo, incerto, per poi aggrottare le sopracciglia nel sentirlo improvvisamente dire "Sta buono", sentendosi onestamente un pó offeso. Sta buono a chi? Lui?
Venne distratto da quei pensieri da dei suoni alle loro spalle: passi, due paia. Si voltó rapidamente in direzione del suono e della voce che si era alzata improvvisamente, assottigliando le labbra in una smorfia nascosta dalla maschera.
La polizia? Non era la prima volta che veniva in quella discarica e non aveva mai incrociato anima viva, possibile fosse arrivata proprio quella sera? Erano stati i due veicoli nella stessa direzione ad attirare l'attenzione?
Quello non andava bene... seguí il consiglio dell'altro e scivoló vicino al camion, appoggiandosi alla portiera dopo averla cercata per qualche secondo a tentoni.
I due cloni erano rimasti vicini alla macchina con cui era arrivato, e speró che non facessero gesti avventati decidendo di aggredire i poliziotti. Obbedivano ormai alla lettera ai suoi ordini, ma non poteva mai sapere come avrebbero reagito a qualche imprevisto...
La scusa dei mobili da far sgomberare, onestamente, non era poi cosí male, ma c'erano diverse cose della situazione che non gli quadravano, prima tra tutte il fatto che, a giudicare dalle parole di Faust, l'agente dalla voce femminile che aveva parlato fino ad ora sembrava avere una pistola sfoderata.
Il rapido flash che aveva ricevuto dai cloni non sembrava confermare la cosa, ma i due avevano una visuale piú laterale della scena, e con tutte le persone presenti la cosa poteva semplicemente essergli sfuggita, avendo a disposizione solo una rapidissima sensazione sfuggente.
«... non c'é nessun bisogno di puntare la pistola addosso a nessuno, agente.» rispose in tono conciliante, alzando la mano che non reggeva il bastone. Sentí il bussare di nocche sul metallo del camion insieme a un paio di altri passi decisamente piú vicini e si irrigídí.
L'autista del camion era ancora dentro... se proprio insistevano a voler vedere il contenuto (e non aveva nessuna intenzione di farlo, qualsiasi cosa fosse. Per quanto ne sapeva, poteva esserci qualche quadro rarissimo li dentro e farlo passare per un mobile da rottamare sarebbe stato un pó difficile), supponeva di poter gridare all'autista di allontanarsi...
« A proposito di documenti di identitá, potrei sapere i vostri identificativi?» chiese dopo qualche secondo. Dovevano identificarsi come veri poliziotti in qualche modo, no?
« Ad alta voce, se non vi dispiace. » aggiunse, abbassando il capo in un gesto di scuse, mettendo in vista qualche ciocca di capelli scuri oltre il bordo della maschera bianca che indossava.
« Temo di non poter leggere i vostri distintivi.»
Ecco la seconda cosa che lo aveva perplesso... l'agente non aveva detto nulla sul fatto che stesse girando a volto coperto. Aveva una scusa pronta al riguardo in caso, ma trovava strano non fatto nessun commento al riguardo... a meno che non fosse effettivamente sembrato il suo viso, nel buio, ad una occhiata rapida.
Non poteva onestamente averne idea.
"You don't have to play well, you just have to play better than your opponent "Norio Toda. -
.Kensei KurayamiSi era domandato non una, non due, ma tante volte il motivo per cui aveva legato così tanto da Momo fin da tenera età nonostante fossero due caratteri totalmente opposti.
Tuttora non lo sapeva, pensava però che non c’era nessuno al mondo che lo facesse ridere tanto quanto lei.
Soldi… o…. sesso, o entrambe le cose…. mah… era rimasto fermo a quel pensiero mentre senza pudore alcune si spogliò senza fiatare di fronte alla sorella.
Giovane pulzella che si era messa tutta arricciata su se stessa come un cucciolo indifeso per poi piegarsi in due - letteralmente- dalle risate soffocate per non far saltare la loro copertura.
Kensei la squadrò dall’alto in basso scuotendo la testa, pensando che era lei la maggiore tra i due.
Che scema. sospirò lasciandola finire il teatrino per poi attaccarla con un freddo: « Assolutamente niente. » Allungando un tentacolo mentre con la sua punta toccò la fronte della sorella spingendola indietro « Sei cieca, dopotutto. » sghignazzò.
In realtà sebbene avesse tenuto un atteggiamento e un tono di voce calmo e pacato, stava morendo di imbarazzo dentro che quasi si sarebbe volentieri sotterrato sotto quelle pile di detriti di varia natura e schifezza.
« Alias? » si poggiò inorridito una mano sulla faccia e cercò di non scoppiare ad urlare un “ ALIAS? CHE ROBA E’ ALIAS?” Condito con un “Ingorante, dovresti vergognarti. Una come te che non conosce StarWars!” ma lasciò perdere scuotendo nuovamente il capo in segno di totale disapprovazione.
« Lasciamo perdere… e grazie al cielo quella pistola è finta. » o con quei giochetti alla “mezzogiorno di fuoco” probabilmente si sarebbe sparata sul ginocchio o in testa da sola.
Secondo lei non c’era bisogno di tirare fuori i distintivi, ma Kenny non era affatto d’accordo su questa parte del piano. Se dovevano calarsi in una parte, dovevano farlo bene - molto bene - quindi aveva necessità di sapere come si sarebbe chiamata la sua “senpai”.
« Hibari Misora. Perfetto. Sarai la mia senpai, sei molto più brava tu a recitare di me. » e su questo non c’erano dubbi.
Le abilità di Kensei sulla recitazione erano quasi equivalenti a quelle di un sasso.
« Inoltre, sei molto più credibile tu di me. Io posso passare come un novellino alle prime armi, ma tu… » la squadrò dall’alto in basso « tu sei troppo esagitata, puoi benissimo passare per quella che ci fa colazione vestita così. E no. » sottolineò le ultime due parole come se fossero una sottospecie di dogma.
« Non dovrà andar male. Non succederà. D’altrone ci sono io a coprirti le spalle. » sorrise, dandosi le arie di uno che avrebbe avuto tutto sotto controllo e che pensava a cosa avrebbe fatto Momo per far crollare il suo castello di carta e sicurezze.
« Bjørn Odda» un nome straniero per un tipo alto 1.80 che non aveva certo gli occhi a mandorla, e sfoggiava strambi capelli gelatinosi rosa… ci poteva stare.
In fondo.
Era da tanto che non pronunciava il suo nome di nascita. Faceva… faceva strano sentirlo.
Un vecchio ricordo che poteva far comodo al caso suo.
« Pronto ad entrare in scena. » sorrise mentre i suoi tentacoli si aggrovigliarono sotto quel giubbottino anti proiettile che quasi sembrava più imbottito di quanto non lo fosse già.
“Tu seguimi e fa come faccio io…”
Ho un gran brutto presentimento.
« Questo è il tuo piano? » sussurrò, non sembrava però stranito da tutto ciò, era quasi… normale? Si aspettava forse qualcosa di diverso? Assolutamente no.
« Il tuo piano… è improvvisare? » chiese dopo aver afferrato il concetto come una pallina di carta lanciata dal compagno di classe.
Eppure Momo sapeva che lui nella recitazione e nell’improvvisazione faceva alquanto schifo… ma a quanto pareva… a lei non sembrava poi importarle molto della cosa.
« Mi fai venire i brividi quanto sorridi così. Sei. Inquietante. » esordì mentre mosse istintivamente un passo indietro. Quando Momo sorrideva a quel modo, le cose non andavano mai per il verso giusto.
Prendevano sempre pieghe misteriose e non sempre buone per loro.
« L’ultima volta ce la siamo vista brutta…. vedi di non fare cazzate. D’accordo? » “incidenti di percorso”, vecchia storia che preferiva sorvolare in quel momento e prima che potesse anche solo finire la frase, un battito di ciglia troppo lungo e…. Momo aveva già alzato i tacchi e si era diretta verso i tizi senza neanche aspettarlo.
Poteva cadere.
Poteva farsi male.
Poteva far saltare la loro copertura.
O peggio.
Tutte e tre le cose messe assieme.
Kenny frenò la lingua che in quel momento le avrebbe inveito contro urlando come un ossesso, e cercando di fare meno casino possibile si portò nel punto in cui l’aveva chiamato perchè aveva bisogno di un bastone per ciechi formato fratello.
« Sono passati solo due miserabili minuti e già cerchi di farmi morire di crepacuore? » sussurrò a fil di voce per poi prenderla a braccetto, cercando di trascinarla in un punto lontano da loro che potesse essere abbastanza buono per far passare lui e la sorella senza fare troppo casino.
Una discesa in cui Kenny riuscì a far arrivare tutta intera Momo fino alla strada.
« Adesso che siamo sulla strada, di fronte a noi c’è il camion e i tipi sospetti. Io vado avanti, ma a te il compito di aprire le danze. D’altronde questo “piano” è tuo. No? Misora-Senpai. » suonava pure bene.
Kensei mosse passi in avanti emergendo per primo dalle tenebre della discarica.
Cercò di gonfiare il petto e apparire non minaccioso ma neanche uno sprovveduto che girava lì per caso.
E quando si fermò a qualche metro dagli uomini che aveva di fronte Momo attaccò la recita.
Kensei rimase in silenzio cercando di intravedere o mettere a fuoco meglio le due figure che con l’avanzare del crepuscolo diventava sempre più difficile.
Incrociò le braccia al petto e osservò paziente i movimenti di entrambi, le loro reazioni, sperando che non fossero armati fino ai denti e pronti a seppellire due poliziotti sotto chili di ciarpame.
Essere lì di fronte a loro un po’ lo innervosiva, non perchè non sapeva difendersi a dovere ma semplicemente odiava “improvvisare”. Preferiva studiare nei minimi dettagli e avere un piano ben preciso prima di metterlo in atto.
« Mh, oh. Sì. Giusto. » rispose con un fil di voce, cercando la torcia nel taschino e illuminando i “sospettati”.
Uno, il vecchio… era… vecchio. Non sapeva quantificare l’età ma poteva essere benissimo suo padre/ o suo nonno?/ e non sembrava avere l’aria di uno sprovveduto.
Pareva essere uno del mestiere, insomma, Kenny ne aveva visti in giro di gente di questo tipo… lui sembrava avere parecchia esperienza.
L’altro… l’altro aveva il volto completamente tatuato da strane scritte, che pessimo gusto… mentre rughe da vecchio solcavano il suo volto rendendo i lineamenti molto duri. Portava capelli neri e lucenti e due fessure al posto degli occhi che sembravano non aprirsi mai, come le labbra.
Sembrava uno di quei vetusti monaci buddisti (con tanto di bastone per sorreggere il peso di una vita in preghiera) immersi nella costante contemplazione e meditazione.
Gli altri due tipi in total black sembravano quasi dei manichini vicino alla macchina, in disparte, come se fossero gli spettatori al teatro dell’assurdo.
Kensei non si mosse, lasciò che Momo finisse i suoi discorsi da poliziotta per poi annuire con un cenno della testa.
« S-Signore… non dovrebbe far scendere anche il conducente? » chiese con una vocina leggermente tremolante, cercando di ricordarle che effettivamente c’era anche il conducente dentro quell’ammasso di ferraglia che aveva appena fatto risuonare.
« Ah già. Prima gli ID, e non devo fare domande se non interpellato. » perchè con quei discorsi si sentiva così tanto a suo agio, a fare la parte dello sprovveduto? Aveva imparato nel vivere assieme ad un sacco di sorelle. Donne.
Sospirò continuando ad illuminare i due.
Il vecchio, quello non tatuato alzò le mani dicendo che “bla bla protocolli, roba da municipio, fogli e cose del genere” che a Kensei non entrarono neanche per l’anticamera del cervello. Sapeva che stava dicendo un mucchio di balle ma si trattenne per il bene di Momo e della recita perchè altrimenti avrebbe anche fatto a meno di vestirsi con quella tuta e quel giubbottino così stretti - per non parlare dei pantaloni, tanto lo sapeva che l’aveva fatto apposta a prendergli una taglia sotto.
Poi il tizio iniziò a parlare di protocolli che dovevano avere loro, di mandati d’arresto, e di perquisizione e cose del genere e che sarebbe rimasto fermo con le mani in alto… e che…
“Potrebbe gentilmente abbassare la pistola”
Il volto di Kensei per un momento sbiancò, il cuore si fermò.
Ci fu un breve istante di… panico?
Sì, fu puro panico.
Si voltò di scatto verso la sorella pronto a dirle COSA STAI FACENDO?!?! e invece.
Niente.
Quelle parole rimasero solo un pensiero e Kensei si fermò interdetto ad osservare la sorella.
La luce della torcia la illuminò debolmente lì, vicina al camion, come un il classico poliziotto cattivo pronto a sbattere in cella dei contravventori della legge.
Pensava di trovarla con la pistola spianata e invece la pistola - che comunque era finta - era ancora nella fondina.
« Ma… »
Il Kraken si voltò di nuovo verso il vecchio tatuato che prese la parola - una voce tra l’altro molto suadente per uno della sua età - dicendo che “non c’era bisogno di puntare la pistola a nessuno”.
Kensei ancora più confuso si voltò di nuovo verso Momo constatando ancora una volta che la pistola era ancora dentro la dannatissima fondina.
Quindi tornò a puntare la torcia contro i due con un’aria decisamente sul “mi state prendendo tutti per il culo o cosa?”.
Ora. Va bene la scarsa illuminazione, va bene che Momo poteva aver accennato ad estrarre l’arma cosa che era effettivamente da lei.
Ma se questi parlavano di una pistola puntata e quella neanche l’aveva fatta uscire dalla fondina i casi erano due.
O erano tutti ciechi e allora la cosa sarebbe diventata una barzelletta che sarebbe cominciata con un: ci sono tre ciechi, un camion e un Kraken in una discarica…
O quei due erano strafatti.
Strano però perchè il vegliardo tatuato sembrava essere più lucido dell’altro…
Che fosse una strana droga che circolava tra i membri di DeepVoid?
Non sapeva come ma uscì dalle sue labbra una risatina, divertita e un po’ isterica che risuonò nel silenzio quasi.
Sperava da una parte che fosse così.
Perchè se erano davvero tutti e tre ciechi, Kensei si sarebbe messo a piangere per davvero.
Si schiarì poi la voce e si cercò di tornare nel personaggio, anche se quella situazione doveva ammettere - per quanto potesse essere pericolosa - era alquanto divertente.
« Agente Odda, Bjørn. » si presentò illuminando il vecchio tatuato che aveva chiesto i loro nomi. Non ci fu un attimo di esitazione nel pronunciare quella frase, almeno in questo non sembrava essere proprio uno sprovveduto.
« Senpai. Con permesso. » e senza aspettare il permesso di Momo Kensei si rivolse ai due con un leggero inchino del capo « Chiedo scusa ad entrambi, forse la poca luce di questo posto ha confuso i vostri sensi, credo che qui ci sia stato un malinteso. Nessuno di noi ha in mano una pistola. Almeno che la “pistola” in questione non sia questa torcia… » chiese cercando di fare luce più o meno su entrambi, cercando di spiegare lentamente in modo che non potessero confondere le sue parole per poi sfoggiare un sorriso molto tranquillo e pacato - era lui il poliziotto buono, no? Il novellino arrivato da poco-.
« Ditemi. Avete per caso fatto uso di sostanze stupefacenti nelle ultime ore? E ... non è che trasportate simili sostanze anche in questo camion, vero? » Kensei si sentiva confuso.
Molto confuso.
La situazione sembrava avere del surreale e non sapeva davvero che pesci prendere, sperava di essere andato bene, e sperava che Momo reggesse il suo gioco tanto quanto lui il suo.
O almeno sperava che cogliesse la situazione equivoca a suo vantaggio.
Però.
C'era una cosa che Kensei voleva togliersi dalla zucca.
Un sospetto.
Non poteva riuscire a starsene zitto, era troppo troppo curioso.
Voltò la testa verso Norio, il vecchio tatuato col bastone, e portò la mano libera verso le labbra come per non farsi sentire dall’altro suo amico uscito dall’epoca vittoriana.
Non sapeva se ci sarebbe riuscito, ma poco importava.
« Scusi la domanda. Non vorrei turbare la sensibilità del suo amico… ma… per caso, egli, è un non vedente? »When you see a good move, look for a better one.. -
.MOUMOKU HIZOKU● 30 YO ● LV 3 ● Villain ● Eden's Thorn ● SCHEDA ● Cronologia ●Eh~!? Ci aveva provato a recitare la parte della professionista in azione. Ma che cazz!? Ma tutta quella diffidenza, saccenza e mancanza di rispetto verso la divisa, risvegliarono in lei il suo orgoglio da poliziotta degno del peggior cop movie americano in circolazione. ma si ricorda che il suo è solo un cosplay?
Mi dica signore... ma ha bevuto?
ma immaginatevelo col tono di cannavacciuolo.
Avrebbe voluto dirgli con schiettezza mentre strabuzzava occhio e sopracciglio destro, tuttavia ci pensò ilfratellocollega a gestire la situazione e lei si limitò a rimanere in silenzio, con la mano ancor poggiata sulla fondina della pistola. e no, nessuno ha estratto o puntato niente... per ora.
Ok~ Sospirò con stanchezza, già esausta da quella situazione. ma è stata una tua idea!
Sei stato molto bravo Kenny. Hai recitato la parte della matricola inesperta alla perfezione.
Pensò fra sé e sé mentre rilassava il braccio destro e lo allontanava dall'arma, per poi poggiare la mano destra -assieme all'altra- sui fianchi, assumendo una posa da Peter Pan. o come quella di lvi insomma.
Ma se sarai tu a vestire i panni del poliziotto buono... Il viso le s'imbronciò e si fece severo. Sarò IO a recitare la parte del "poliziotto cattivo"!
*poliziotta.
Si allontanò un po' da camion e assumendo una posa dispotica, si rivolse a tutti i presenti con voce grave ed autoritaria.
Va bene, va bene, ho capito! Adesso vedete di fare silenzio perché adesso parla la sottoscritta!
Esclamò puntandosi il pollice destro al centro del petto. tra una "fessura e l'altra" se avete capito, ehehe... ok faccio silenzio.
Bene dunque, cominciamo: io sono il tenente Misora, se non lo avete capito...
Iniziò a camminare avanti e indietro, allontanandosi ed avvicinandosi dal camion.
Questo è il sergente Odda, se non lo avete capito... Continuò puntando Kensei.
ma serve veramente questa telecronaca?
E noi due siamo i peggiori agenti che vi potessero capitare! ma in senso letterale o figurativo?
Vedo che siete ben informati sui vostri diritti, eh~!? Strepitò sarcastica. Ma si dà il caso che i sottoscritti siano qui per un semplice controllo di routine e, non so se voi due sapientoni lo sapete, ma non mi serve nessun mandato per controllarvi i documenti! Sottolineò ad alta voce con tono tronfio. Quello serve per le perquisizioni e non è questo il caso... Anche se da come vi state mettendo sulla difensiva a riguardo, quasi quasi un'occhiata la darei al vostro carico! Si avvicinò nuovamente al camion e ancora una volta bussò sulla carrozzeria del mezzo. a furia di farlo alla fine si farà male.
"Sospetto di attività criminosa", e per quello non mi serve nessun mandato. Ehehe...
Non riuscì a trattenere una provocatoria risata mentre gongolava uscendosene con un possibile capo d'imputazione. non sa nemmeno se esiste veramente... beh, probabilmente neanche loro.
Ormai aveva completamente abbracciato il ruolo del "poliziotto cattivo". aridaje, *poliziotta! Nondimeno, sebbene all'esterno possa sembrare una semplice dimostrazione artistica di una spavalda attrice incapace di dare un limite al troppo e di comprendere in che situazione si trovasse, penso ce l'abbia con voi che leggete, Moumoku aveva ben altro in serbo per i partecipanti di questa improbabile riunione di villain.
Mentre si destreggiava a blaterale il suo monologo e far avanti ed indietro per nessuna -apparente- ragione, in realtà la donna stava usando tutto ciò come mera fonte di distrazione e nel frattempo iniziò a far muovere gli ingranaggi del suo "piano". parla di quello vero e non di... qualunque cosa sia questa specie d'improvvisazione. Intanto che parlava, il suo corpo iniziò a generare lingue di vento che iniziarono ad espandersi da lei in cerchio. Queste le servivano per tastare l'area e capire quindi come fossero i dintorni; ma questo non era il loro unico scopo.
Quando eran troppo distratti dal suo ciarlare, o almeno così spera lei, celandolo col proprio corpo proiettò uno dei suoi tentacoli di vento verso alle sue spalle, sparandolo verso il pneumatico anteriore destro del camion ch'era dietro di lei. Un colpo preciso, chirurgico, che avrebbe tagliato abbastanza a fondo la ruota da farla cominciare a sgonfiare, ma non abbastanza da farla scoppiare. dopotutto non vogliamo mica attirare l'attenzione di tutti... deve ancora finire la sua recita!
Perché lo fece? Beh, non si era dimenticata delle parole del fratello e ben sapeva che ci fosse ancora l'autista che non era uscito dal mezzo. In questo modo gli avrebbe impedito la fuga e si sarebbero assicurati che il carico, qualunque esso fosse, rimasse a portata di furto. e poi così non dobbiamo starci a gestire un altro npc... troppo sbatti.
Intanto che si metteva all'opera con la sua unicità, il soliloquio della donna non pareva intento a giungere al suo termine. non la farete stare zitta facilmente.
Se siete finiti in questa situazione dovete solo ringraziare la vostra fortuna! Esclamò come a volerli rimproverare. Oppure il Karma ha deciso di punirvi perché probabilmente siete i peggiori cittadini che questa città ha da offrire. Continuò a passeggiare sul posto senza mai fermarsi. Voi praticamente siete quelli che in gergo chiamano dei SM...! Lasciò il resto della frase in sospeso per qualche istante. perché la suspense è importante.
Dei sacchi di merda! Esclamò a gran voce. E quando io dico: "Ehi, sacchi di merda!", vuol dire che sto parlando con voi! non starà esagerando?
Facciamo una prova... "Ehi, sacchi di merda! Dove sono i vostri documenti!?". Che dite, adesso vi sentite più motivati a fornire la vostra piena collaborazione!? Si fermò.
Con un grosso sorriso beffardo stampato in volto e la mano tesa in avanti che aspettava gli ID richiesti, come se potesse effettivamente leggerli, divenne statuaria, curioso di vedere come sarebbe proseguita la situazione. Li stava provocando, ovviamente, ma dopotutto cosa potevano farle? Era pur sempre un membro delle forze dell'ordine...
non so perché ma sospetto che finirà malissimo.✖ Take Out the Trash ✖Tecniche · Equipaggiamento · Status
Parametri
Liv:3Exp:345 / 500Peso:1 / 4Forza:070Quirk:070Agilità:010Status
Energia:130 / 175Status Fisico:Stanca e PuzzolonteStatus Psicologico:Pronta a rockeggiare!Tecniche Usate:Panopticon,
Bullet for My ValentineEquipaggiamento
Braccio del Diavolo [Offensivo]
Bastone guida pieghevole per ipovedenti e non vedenti, dal design in duralluminio con rivestimento riflettente. È dotato di un'impugnatura dritta ed ergonomica in gomma nera, comoda e facile da impugnare. Il bastone è composto da quattro (4) sezioni tubolari incastrate l'una con l'altra, e che rimangono collegate fra loro da una corda elastica una volta smontato; quando è assemblato raggiunge un'estensione di 120cm ca. e di 30cm quando smontato e ripiegato su stesso. Il design leggero e portatile è pensato per un trasporto facilitato e tascabile, permettendo di averlo sempre con sé in ogni occasione.
È stato -ribattezzato- ironicamente da Momo come "Braccio del Diavolo" poiché esso funziona proprio come una vera e propria estensione del suo braccio e anche perché, proprio come un vero arto, può usarlo anche in modi "ben differenti" dal semplice farle da guida durante le sue passeggiate.
Effetto: Danni Lievi.
Peso: [1].
Durata: Permanente.Tecniche
Panopticon [Livello 1] [Costo 15 PE + 5 M]
Espandendo e diffondendo il proprio quirk in un'area limitata attorno a sé, Momo manipola i flussi d'aria che la circondano e li impatta in tutte le direzioni su ogni oggetto solido nelle sue vicinanze; tornando indietro da lei, i flussi le restituiscono un impulso sensoriale che nella sua testa si traduce in una serie di forme fumose e non ben delineate. Questo le permette di avere una visione a 360° di tutto ciò che è solido e si muove all'interno del suo raggio d'azione. Questo potere però, può portarla ad una potenziale confusione delle forme e non le permette inoltre di osservare fenomeni che non hanno una forma fisica come propagazioni di luci e vibrazioni.
Tipo Tecnica: Ad Area / Duratura
Effetto: Visione multidirezionale dei solidi che circondano Momo e la loro posizione nell'ambiente.
Raggio: 3 metri.Bullet for My Valentine [Livello 2] [Costo 30 PE]
Comprimendo i flussi d'aria in un unico punto, Momo crea un proiettile d'aria compressa che può sparare verso un bersaglio da lei definito. Il colpo può essere innescato in vari modi: colpendo con un pugno davanti a sé, calciandolo come se fosse una palla o semplicemente piegando il pollice mentre mima una pistola. L'esecuzione è inutile e puramente scenica, poiché il proiettile può essere semplicemente esploso rimanendo fermi sul posto, manipolando e deviando le correnti d'aria verso il bersaglio.
Tipo Tecnica: A Distanza
Danno: Medio.
Raggio: 3 metri.A Jailhouse Wind [Livello 1] [Costo 10 PE]
Sfoggiando le sue abilità danza e piroettando su sé stessa, Momo richiama a sé i flussi d'aria e li devia verso un unico punto. Quasi mimando i suoi movimenti, il vento crea un turbine che circonda un bersaglio a sua scelta e, spingendolo da tutte le direzioni con delle forti correnti, lo costringe a rimanere sul posto bloccandolo temporaneamente in posizione. La danza non è necessaria per l'attivazione della tecnica, serve solo ad aumentare la teatralità dell'esecuzione; la prigione di vento permane sul campo rimanendo attiva, per una durata pari al livello della tecnica stessa.
Tipo Tecnica: Di Blocco
Effetto: Blocco dei movimenti.
Durata: 1 turno.Air Drill Breaker [Livello 1] [Costo 25 PE]
Richiamando a sé le correnti d'aria, Momo avvolge le mani in due piccoli mulinelli di vento che aggiungono frizione per rotazione ai suoi attacchi, specie quando colpisce con i suoi pugni. Funzionando come delle trivelle d'aria attaccate alle sue mani, i mulinelli potenziano temporaneamente la sua offensiva, creando anche delle abrasioni o semplici rimozioni di materiali nei bersagli o negli oggetti colpiti.
Tipo Tecnica: Potenziamento
Effetto: + 1 in Forza ogni 10 punti quirk.
Durata: 1 turno.Still Whiping You [Livello 2] [Costo 30 PE]
Come piccolo tributo al fratellino Dryas, Momo crea un fascio d'aria che lei chiama "tentacolo" ma che in realtà è un turbine di vento che parte e si allunga da una delle sue mani. La tecnica è un'estensione dell'Air Drill Breaker e, dopo aver avvolto le proprie mani con dei mulinelli d'aria, gli è possibile sviluppare in qualsiasi direzione -ma sempre il linea retta-, un turbine semitrasparente e molto sottile verso il punto in cui indirizzerà il proprio pugno. È un colpo mirato che le permette di provocare danni da taglio su bersagli lontani o di tirare a sé oggetti leggeri e non troppo grandi, per effetto stesso del tornado in miniatura.
Tipo Tecnica: A Distanza
Danno: Medio.
Raggio: 3 metri.. -
Lady Seiros™.
User deleted
SPOILER (clicca per visualizzare)chiedo scusa per il malinteso sulle pistole anche qui .. -
.La situazione onestamente sembrava a Norio molto... confusa. Una dei due poliziotti era sicuramente piú logorroica dell'altro, ma fu proprio a quest'ultimo che Norio si rivolse quando sentí nominare il conducente.
« Perché dovrebbe? É solo della ditta di trasporti.» ribatté a mezza voce, piú un borbottio contrariato che altro. Ci mancava solo che chiedessero ai cloni di intervenire, ora. E a proposito dei cloni, poteva dare loro un qualche segnale nascosto? Partire a manetta e al diavolo la consegna? Era meglio che andasse rimandata che intercettata, dopotutto.
Quando Kensei avrebbe mosso la luce della torcia sul suo volto non ebbe la minima reazione, cosa che l'altro avrebbe forse potuto notare. Molto meno trattenuta peró, fu la reazione successiva a ció che stava succedendo. La poliziotta donna continuava a fare avanti e indietro fin troppo vicina per i suoi gusti: la sentiva muoversi e di nuovo si era avvicinata a bussare contro il furgone.
Ed era passata ad insulti vari, tra l'altro.
Faust ammise che doveva essersi confuso sulla questione della pistola... cosa che, onestamente, lasció l'uomo ancora piú confuso. Ma quindi questa pistola c'era o no? E perché ora il poliziotto uomo aveva insinuato che avessero assunto sostanze stupefacenti?
Inoltre nessuno dei due sembrava aver confermato la propria identitá come gli aveva richiesto... e la cosa continuava a sembrargli strana.
La goccia che fece traboccare il vaso peró fu quando Bjorn (gli era parso aveva detto di chiamarsi cosí, perlomeno) chiese a LUI se il suo collega era cieco.
Norio restó per un attimo esterreffatto, non sapendo cosa pensare.
... era un qualche scherzo? Non avevano notato il bastone?
« Cos'é, una presa in giro?» sbottó rivolto al poliziotto, battendo con stizza il bastone per terra e voltandosi verso entrambi i poliziotti... o presunti tali, a questo punto.
« Vi sembra divertente, scherzare sulla disabilitá di un comune cittadino? Siete soddisfatti? E lei, "agente"» ringhió alzando appena la voce e voltandosi appena verso la poliziotta donna, calcando l'ultima parola con feroce sarcasmo.
« Non ho mai visto una tale mancanza di professionalitá, arrivando qui e iniziando a sbraitare in questi toni. Mi suona giovane, cos'é, il suo primo giorno di lavoro? Cosa crede, di potersi atteggiare a sceriffo nel far west? Non staró di certo qui a farmi insultare dalla prima ragazzina di passaggio. Se é davvero un agente, porgeró denuncia e la faró licenziare. Se non lo é, si tolga immediatamente dai piedi.» sbottó, fermandosi poi a riprendere fiato.
"You don't have to play well, you just have to play better than your opponent "Norio TodaCITAZIONEChiedo scusa per il ritardo, avevo avvertito in privato.