Down the Rabbit Hole/REVERSE

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

    Group
    Administrator
    Posts
    5,203
    Location
    Nasuverse.

    Status
    Anonymous
    lSqw5Th
    TSUBAKI ; NARCISO
    Shinjuku, Elysium.
    2 maggio 2023, 10:54 AM.


    «Wah, certo che c'è un sacco di polvere...»
    «Siamo stati via sei mesi, mica dieci anni.»
    «Facile dirlo quando non sei tu che pulisci.»
    «Nemmeno tu, tanto per la cronaca.»
    «Beh, credo che questa volta toccherà a tutti e due, visto il casino che c'è.»
    Il flebile ticchettio di un orologio riecheggiava in una stanza vuota, dominata solo da ombre e polvere.
    Due figure vi avevano da poco fatto il loro ingresso, e stavano battibeccando ormai da diversi minuti, senza la pretesa di sfociare in discorsi troppo utili o interessanti, ma dando – quantomeno – una vaga sfumatura di vita a quel luogo tanto familiare.
    Erano due giovani dall'aspetto curato, un ragazzo ed una ragazza, sicuramente al di sotto dei trent'anni; non si assomigliavano di una virgola, eppure erano fratello e sorella, così come quel pavimento usurato che stavano calpestando apparteneva ad un luogo che entrambi avrebbero potuto chiamare casa senza alcuna difficoltà.
    Un elegante locale a luci rosse, o almeno un luogo che un tempo era stato ciò, e che ora era deserto e malmesso, le finestre rotte, permeato di una sottile nebbiolina scura, tavoli e sgabelli ribaltati e a pezzi.
    Strano posto dove perdere tempo.
    Ma beh, a conti fatti, non lo stavano perdendo.
    Quello era l'Elysium e loro due figli dell'Eden. E per quanto fosse doloroso vedere un posto a cui erano tanto affezionati ridotto a quel modo, non era niente che non si fossero aspettati. Shinjuku era una zona fatiscente. La peggiore di tutta Tokyo al momento, una grande voragine nera che inghiottiva qualsiasi cosa, risputandola distrutta o a pezzi, come Cariddi, lo spaventoso mostro marino della mitologia greca. Da novembre la situazione non aveva fatto altro che peggiorare: era stato uno degli ultimi posti in cui era stato ritrovato il diffusore principale che aveva contaminato l'intera area, e ciò aveva permesso al farmaco di permeare ogni cosa. L'evacuazione era stata compiuta seduta stante, ma i danni ingenti. Attualmente non vi abitava più nessuno, ed era per lo più covo di piccole bande criminali che a periodi alterni saccheggiavano e facevano razzia di ciò che era rimasto da saccheggiare, scontrandosi talvolta con gli eroi, talvolta con loro stessi. I primi bersagli erano stati i negozi, seguiti dai locali, biblioteche, banche e, infine, appartamenti e case private. Era orribile che in una situazione come quella esistesse ancora chi non faceva altro che pensare ai propri interessi, eppure niente era stato risparmiato.
    L'Elysium era stato fra questi, ovviamente.
    La fortuna dell'Eden era stata l'esser abbastanza previdenti da chiudere tutto ad inizio ottobre ed andare in trasferta a Kyoto per riunirsi ad alcuni vecchi contatti della Madame, indi per cui da rubare lì non vi era rimasto nulla o quasi.
    «È un po' triste vederlo così vuoto, no?»
    «Non capirò mai il tuo bisogno di socializzare, Indra.»
    «Vedi? È proprio perché sei così scontrosa che Billie non ti considera.»
    «Ti spacco la faccia.»
    «Per l'appunto
    «Quanto manca, piuttosto?»
    «Poco, dovrebbero essere qui a momenti.»
    «Mh. Che rottura, sono già in ritardo.»
    «Siamo noi ad essere in anticipo, in realtà.»
    «Non te l'ho chiesto.»
    «Scommetto che se te lo chiedeva Billie...»
    «INDRA.»
    Il ragazzo rise, la voce appena ovattata, lasciando sparire un sorriso sornione dietro la maschera che gli copriva la metà inferiore del viso. Il suo tentativo di sdrammatizzare non aveva attecchito. Era alto, i capelli blu notte ed un solo occhio celeste; l'altro, il sinistro, coperto da una benda nera con dei ricami dorati. Era anche il proprietario dell'orologio, che teneva allacciato al polso sinistro, dalla carnagione scura, e stava passando afflitto le dita sulla superficie lignea di un bancone, sul quale qualcuno aveva lasciato dei freghi e delle incisioni ben poco educate. Sua sorella, al contrario, era pallida e con i capelli biondo paglia, ben più lunghi dei suoi, e si stava guardando intorno non più irritata del solito. Anche lei aveva una maschera che le copriva naso e bocca, mentre sotto braccio teneva una gabbia con dei piccoli coniglietti bianchi addormentati.
    Non stavano affatto perdendo tempo.
    E non sarebbero rimasti lì molto a lungo, stavano lavorando e quello era solo un provvisorio punto d'incontro: avrebbero pulito e sistemato in futuro, se il tempo lo avrebbe permesso.
    Era Junko ad aver organizzato quella piccola operazione. Perché per quanto si dicesse che fosse una persona scorbutica, indelicata, crudele e senza cuore, beh... lo era, ma la Madame l'aveva educata a mettersi sempre in prima linea quando si trattava di prendersi cura e difendere la propria famiglia.
    Era cresciuta guardando Karen come modello, ed era forse la persona che aveva preso peggio il suo tradimento proprio per quello.
    Per questo era tornata all'Elysium prima di tutti gli altri, anche prima di Billie, per non esporre gli altri al pericolo delle zone contaminate, per recuperare alcune cose che erano rimaste nell'ufficio del suo futuro marito capo. L'ufficio di Billie era nascosto e, come aveva sospettato, nonostante il degrado generale in cui versava Kabukicho, nessuno lo aveva trovato. La situazione non era critica come nei giorni di novembre, ma Shinjuku era pur sempre ombreggiata da una perenne nebbia nera, ed in alcune zone erano rimaste ancora anche le farfalle.
    Mettervi piede non era stato facile, era una zona inaccessibile e molto spesso chi vi si avventurava lo faceva ingaggiando violenti scontri con la polizia che sorvegliava l'area. Non che Junko avrebbe avuto problemi a stendere tre o quattro poliziotti, ma certamente non era una cosa che smaniava di fare, essendo in possesso di metodi più semplici per aggirare il problema. Gli spettacoli dell'Eden erano frequentati da molti politici con una vasta influenza del resto, quindi Junko, o meglio Tsubaki, aveva solo usato un po' dei suoi contatti in modo da ottenere un itinerario sicuro per andare e tornare indisturbata al loro locale.
    Aveva iniziato a recarsi nei paraggi da fine marzo, prima per dovere, poi per cominciare a fare una stima dei danni e poi per difendere il posto. Una volta aveva persino beccato due ladruncoli da quattro soldi e gli aveva quasi dato fuoco.
    E poi, la settimana prima, quando aveva messo piede per l'ennesima volta al secondo piano del locale, aveva trovato un'altra sorpresa.
    Una gabbia. Non troppo più grande di quella per tenere dei criceti o dei pappagalli. Abbandonata al centro della stanza. Al suo interno... dei coniglietti bianchi. Ma non dei conigli normali. Erano due conigli con un vistoso paio di ali sul dorso ed una coda ben più lunga del normale. Due animali che Junko, suo malgrado, aveva già visto in un'occasione piuttosto insolita: l'asta di Aogiri.
    Senza negarlo, all'inizio aveva pensato di aver fatto un qualche torto all'organizzazione, perché dubitava fosse un regalo. Quelli là non erano proprio conosciuti per la loro generosità e gentilezza. Soprattutto visto e considerato che dal momento dell'asta quella di tenersi degli animali dotati di unicità come creature domestiche sembrava essere diventata quasi una moda fra le classi abbienti della società. Certo, loro dell'Eden avevano senza dubbio contributo a diffondere quella moda: Junko all'asta ci era andata per un motivo e quelle strane fatine fluttuanti che le erano costate 56 milioni di yen, nient'altro erano che quello. Animali con le unicità che avevano usato sia nei loro spettacoli, nell'ultimo periodo soprattutto a Kyoto, sia come singolare illuminazione nei loro locali, provocando meraviglia generale pressoché da parte di chiunque. Erano creature viventi, e come tali in grado di riprodursi, motivo per il quale non avevano avuto difficoltà nemmeno a venderle ai loro clienti che ne avevano desiderata una. L'unico problema era che avevano una vita abbastanza breve.
    Ma i conigli non erano da parte di Aogiri. No, guardando da vicino la gabbia, Junko si era accorta che uno di essi aveva un collare al quale vi era legato un foglietto. Un foglietto che conteneva una strana richiesta d'aiuto. In inglese.
    E questo ci riporta al presente.
    Di norma Junko avrebbe risolto quella faccenda sa sola, ma visto che in quei giorni, nel quartiere, la presenza degli eroi pareva essersi intensificata, aveva deciso di sfruttare l'occasione per far vedere ai "nuovi" come lavorava l'Eden, quando ce n'era bisogno.
    Così aveva preso con sé Indra - che in realtà con i nuovi non c'entrava niente, visto che era con la Madame da quando aveva quindici anni circa - e gli aveva detto di contattarli per lei. Perché Indra? Perché Indra parlava l'inglese come se fosse la sua lingua madre ed era una delle poche persone che, come lei, sapeva badare a sé stesso e difendere gli altri. Due fattori cruciali, perché Junko d'inglese non capiva un accidente ed una persona che sapeva menare le mani faceva sempre comodo. Indra, in effetti, sapeva maneggiare la spada in maniera quasi impeccabile, sebbene – a detta sua – non avesse mai praticato la scherma. Motivo per il quale, in quel momento, ne portava una allacciata alla vita, stretta in un fodero nero.
    Nemmeno Indra sapeva nel dettaglio cosa dovevano fare, aveva solo accettato perché il concetto di rifiuto nella sua mente non esisteva, figurarsi rifiutare una richiesta di sua sorella. Aveva chiamato Shion e Momo e aveva detto loro di presentarsi all'Elysium alle undici in punto del due maggio, muniti di maschera antigas se ci tenevano alla vita, e possibilmente di vestiti neri, comodi e privi di fronzoli non necessari. Aveva fornito loro lo stesso itinerario di Junko e aveva detto che erano suoi ordini, che insomma, non era il caso di rifiutare.
    Era passato quasi esattamente un anno dall'asta di Aogiri dove quello strano fenomeno pareva aver avuto inizio.
    Junko • Livello #9 • ✿✿✿ • Indra • Livello #7 •
    lSqw5Th




    CITAZIONE
    Bonsoir e benvenuti nell'AM, fiorellini! 🌸
    Beh, io non credo di dover aggiungere altro, la situazione è quella che vedete, spero che dal post sia tutto chiaro, se avete domande sapete comunque come contattarmi. Prima di farmi una domanda contate comunque fino a dieci e ripetetela ad alta voce almeno due volte, perché se è ovvia non vi rispondo. Detto ciò, questo è un post abbastanza introduttivo e potete fare in sintesi quello che preferite, l'importante è che alle undici siate dove dovete essere perché avremo poco da girarci i pollici. Quando arrivate ovviamente troverete già Indra e Junko che vi aspettano, quindi mi raccomando l'educazione. Ah, e lo dico giusto per evitare situazioni spiacevoli, perché non siamo alle elementari e il "maestra ho dimenticato il libro" non funziona: PORTATEVI LE MASCHERE ANTIGAS, se vi succede qualcosa sono fatti vostri.
    Potete pure accordarvi in privato sull'ordine di postaggio e poi manterremo quello fino al termine dell'AM, salvo diverse indicazioni da parte mia. Chi arriva prima trova ovviamente anche gli altri eccetera, insomma, solite cose. Buon divertimento!
    contattiwww
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Back Home

    Group
    Vigilantes
    Posts
    8,795
    Location
    Mondo Distorto

    Status
    Offline
    ❛❛ Shion Fujihara ❜❜
    « All I'll ever know is life up on a throne. »
    EDEN'S THORN
    VILLAINS
    Livello #4
    SCHEDA
    CRONOLOGIA
    ART ©
    CODE ©
    Shion non era mai stato particolarmente legato al concetto di famiglia, forse perché sua madre quasi non lo riconosceva più, scambiandolo per quel padre biologico di cui nemmeno sapeva il nome, o forse perché il suo patrigno lo contattava solo quando le sue spese folli si facevano di una certa consistenza, ma in ogni caso per lui i legami di sangue come anche quelli dati dal trovarsi casualmente sotto lo stesso tetto significavano ben poco.
    Ed era un punto di vista bizzarro, se si considerava la sua appartenenza al gruppo criminale Eden’s Thorn.
    Al di là del proprio credo personale che non lo faceva sentire appieno parte di quella grande e variegata famiglia, portandolo a frequentare lo stretto necessario i suoi cari fratelli, il fioraio apprezzava davvero ciò che offriva l’organizzazione e gli spettacoli con i Quirk erano diventati parte integrante della sua vita, spronandolo a migliorare e a conoscere meglio quella capacità che faceva parte di lui. Vestito in modo insolitamente anonimo per i suoi standard con un paio di anfibi neri con la suola a carrarmato, jeans scuri e una felpa extralarge con cappuccio in tinta che gli nascondeva buona parte del viso e i capelli raccolti in una treccia, quella sera, però, non era stato convocato per una delle solite esibizioni atte ad allietare la Tokyo più ricca e corrotta, quanto per… boh, doveva ammettere che Indra non era stato particolarmente illuminante, però stava riportando gli ordini di Junko e come dire di no? La giovane era pur sempre una capace di darti fuoco se rifiuti il fiore più bello dell’Eden e pur sapendo quanto teneva a Billie, per usare un eufemismo, era fiducioso che mettersi al suo servizio gli avrebbe fatto guadagnare punti ai suoi occhi.
    Sì, Shion era disposto a mettersi in una situazione potenzialmente pericolosa per la fi— ne di una situazione tanto triste per i suoi fratelli.
    Che uomo.
    Insomma, con quell’inusuale outfit e la maschera antigas che lo proteggeva dagli effetti nefasti della polvere nera che ancora appestava le vie di Shinjuku, aveva seguito in modo certosino la strada che gli era stata indicata e per una volta nella sua vita eccolo in perfetto orario ad un appuntamento: alle undici spaccate era davanti alla porta dell’Elysium, il locale che era stato il cuore pulsante delle attività dell’Eden prima del disastro e, soprattutto, prima che offrisse il Paradise Lost come base temporanea per gli affari dei suoi fratelli; già, non sapeva spiegarsi neppure lui come mai si era lanciato in una simile proposta, attento com’era a mantenere la facciata di splendida rispettabilità della propria persona e delle proprie attività, eppure… gli era sembrata la cosa giusta da fare, Billie gli aveva offerto un’occasione pazzesca, una fonte inesauribile di divertimento, eccitazione e meraviglia e lui, per quanto fosse un individuo fondamentalmente egoista, almeno quello glielo doveva.
    «Buonasera.»
    Se solo non avesse avuto quella mostruosità a coprirgli il viso, si sarebbe aperto in un gran sorriso nel vedere Junko e Indra, accompagnando poi il proprio ingresso in scena con un profondo inchino carico di cortesia.
    «La situazione è indubbiamente… peculiare, ma sono lieto di vedervi.»
    Un’occhiata sorniona a Indra, che aveva avuto il piacere di incontrare al Kura Sushi prima di finire catturato dalla malia di Castiel, e poi un nuovo inchino rivolto a Junko.
    «Sei sempre il fiore più bello.»
    C’erano solo loro tre, all’interno di quel triste e polveroso locale, che l’avessero scelto per qualche missione importante e solo lui era degno della loro fiducia? Meraviglioso, davvero meraviglioso.
    O forse...
    «Spero che non mi abbiate convocato per le pulizie, perché sono negato per queste cose.»
    Una risata, anche se sperava vivamente che la motivazione non fosse davvero quella.
    Per chi lo avevano preso, la servitù?



    Livello: 4
    Energia: 300
    Forza: 95
    Quirk: 125
    Agilità: 55

    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: //



    • Tecniche
    #1: Sir Gawain [Livello 2] [30 PE]
    Hura crepitans è un albero tropicale noto per la linfa velenosa ed è facilmente riconoscibile grazie al tronco coperto di tozze spine. Il soprannome di "albero della dinamite", però, se lo è guadagnato grazie ai suoi frutti, capsule simili a piccole zucche, caratterizzate da deiscenza esplosiva: in poche parole, se sollecitati, i frutti possono letteralmente esplodere lanciando i semi a una velocità di 70 metri al secondo.
    Per quanto Shion possa determinare la direzione ed il momento del rilascio del frutto dalla pianta, che solitamente viene fatta crescere sulla schiena, non può decidere con precisione dove andranno a colpire i semi rilasciati. Di conseguenza, se non si fa attenzione, potranno colpire avversari e alleati.
    Ma anche quello è parte del divertimento, no?
    A corta e media distanza, Shion può anche attaccare l'avversario con rami o radici della pianta.
    Costo: 30 PE.
    Danno/Effetto: Danni medi [massimo 3 metri].
    #2: Sir Kay [Livello 2] [35 + 10 PE]
    Solitamente a partire dalla schiena, dalle braccia o dalle gambe, vengono sviluppati dei sarmenti spinosi di rose, dotati di fiori o meno, che si avviluppano in modo da formare, al massimo della sue estensione, una cupola.
    Se l'avversario ci finisce contro, ovviamente si punge e danneggia.
    Costo: 35 PE + 10 PE di mantenimento.
    Danno/Effetto: Protezione da danni medi.
    #3: Lancelot du Lac [Livello 1] [20 PE]
    Il dolce profumo di numerosi fiori rende l'aria pesante e i sensi sembrano annebbiarsi, confondendo la realtà. Tale situazione, però, non sembra nascondere e anzi esalta la bellezza di colui che utilizza la tecnica, portando l'avversario a infatuarsi di lui.
    Costo: 20 PE.
    Danno/Effetto: Infatuazione [massimo 1.5 metri, ad area].
    #4: Sir Tristan [Livello 1] [20 PE]
    Il polline di una serie di piante con noto effetto rilassante porta l'avversario a sentirsi sempre più stanco e meno attivo, causando sonnolenza.
    Costo: 20 PE.
    Danno/Effetto: Sonnolenza [massimo 1.5 metri, ad area].
    #5: Sir Galahad [Livello 1] [20 PE]
    Il Toxicodendron radicans, anche noto come edera velenosa, contiene un principio volatile chiamato toxocodendrolo che causa dermatiti da contatto quando si toccano con le parti verdi di tali piante. Oltre ad arrossamenti ed edemi, può causare malessere generale.
    Costo: 20 PE.
    Danno/Effetto: Stordimento [massimo 1.5 metri, in linea retta o ad area].
    #6: Sir Gareth [Livello 2] [60 PE]
    Un non ben identificato cocktail di molecole vegetali prodotte in modo continuativo dal suo organismo consente a Shion di lenire la sensazione di dolore nonché di ridurre la gravità delle ferite subite – che si tratti di danni ricevuti in battaglia o in situazioni meno critiche – velocizzando i vari processi di guarigione.
    Costo: 60 PE.
    Danno/Effetto: Per la durata di tre turni, riduce i danni subiti [Danni medi → Lievi].


    • Equipaggiamento
    Anti-gas mask [Difensivo]
    Descrizione: Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera.
    Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie - [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    Durata: 3 Role, se usata.
    Peso: [1]
    Energy Pills [Offensivo]
    Descrizione: Delle pillole energetiche, volte ad imitare gli energy drink della Yuuei.
    Effetto: Recupero [100] punti energia.
    Durata: 1 Role, se usata.
    Peso: [1]

     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Yuuei Student
    Posts
    13,394

    Status
    Offline
    Moumoku Hizoku
    disclaimer:
    la lettura di questo post può provocare nausea, vomito, capogiri e altri sintomi indesiderati. si consiglia di continuare solo previo autorizzazione medico. i presenti non si assumono alcuna responsabilità.
    *Bee~p* *Bee~p* *Bee~p* *Bee...* *CRUSH!*
    Il suono fastidio e persistente di una sveglia.
    L'improvviso e burrascoso rumore di qualcosa che si rompeva.
    Una voce che esalava stizzita, spezzando il silenzio appena venutosi a creare.
    Aah~ Merda!
    brava l'hai rotta.
    Nel buio di una stanza di un appartamento a Ginza, una figura si agitava nel letto mentre palpeggiava alla cieca il comodino al suo fianco, cercando -e trovando- i resti in frantumi di un'apparecchiatura elettronica che un tempo era la sua sveglia.
    Cazzo! Esclamò mentre sollevava quel mucchio di plastica e circuiti. Dovrò comprarne una nuova...
    sei contenta adesso? sarà la quarta o la quinta che rompi solo questo mese.
    Alzò la schiena, mettendosi seduta sopra al letto. La stanza era buia ma, se una luce le avesse illuminato il volto, avrebbe svelato l'espressione stanca e distrutta di chi si è appena risvegliata dopo una serata a base di birra, patatine e Netflix fino a notte fonda audiodescrizione, per i meno acuti. Capelli in disordine, occhi assonnati e la faccia di chi vuole tornare a letto il primo giorno di scuola dopo le vacanze estive. non che di solito abbia un'espressione più "sveglia". ah!
    Ah~ Non le fanno più le cose come un tempo. Disse sbuffando mentre si alzava dal letto. "Ai miei tempi" gli oggetti non si rompevano così facilmente! no, sei te che devi smettere di prendere a pugni la roba! e poi smettila di parlare come una boomer, non c'hai nemmeno trent'anni!

    Con addosso solo l'intimo inferiore ed una camicia bianca e semi aperta a coprirle il petto, la donna iniziò a vagare per la stanza senza accendere luci o aprire finestre si, si, abbiamo capito che è cieca non c'è bisogno di fare tanto il melodrammatico, raggiungendo una cassettiera non troppo lontana dal suo letto; inziò ad armeggiare nel primo cassetto alla ricerca di qualcosa, facendo volare la biancheria per la stanza durante il processo. una donna molto ordinata mi dicono.
    Dannazione, dove cavolo l'ho messo? La ricerca continuò per qualche decina di secondi e con essa aumentò anche l'intimo sparso sul pavimento. Trovato! ma che sta a cercà? Con una posa vittoriosa, portò in alto l'oggetto della sua conquista, uno strumento elettronico assai raro per questi tempi, ma ch'era molto in voga quasi mezzo secolo fa; era un qualcosa a cui la donna era molto legata e se lo portava dietro ovunque ella andava; un oggetto appartenente ad un'epoca ormai passata e da molti mai conosciuta o dimenticata…
    ooh~ ma vuoi dì che cos'è!?
    Era un walkman.
    ooh~ e tanto ce voleva? … e poi perché sto parlando in romanaccio?
    Un vecchio lettore di musicassette visibilmente segnato dai segni del tempo ma ancora perfettamente funzionante, dotato anche di un paio di piccole casse integrate, per poterlo usare come stereo.
    Ok, direi che adesso possiamo incominciare la giornata.

    Lo poggiò sul mobile, gli caricò dentro una cassetta e fece partire il mangianastri premendo il grosso pulsante play posto al centro dell'apparecchio.
    *Click*
    Un aggressivo SomeBODY once told me esplose nella stanza dopo che la donna premette il play sul walkman ehi, ma è la canzone di shrek!, a cui seguì un sonoro Yawn! dell'albina, mentre questa si liberava dei soli due indumenti che indossava e si dirigeva verso il bagno. girate la camera, girate la camera!
    Una doccia fredda, un caffè bollente, una colazione arrangiata, denti lavati velocemente e un'asciugatura di capelli altrettanto rapida. in pratica immaginatevi che qui ci sia stato un qualche montaggio video molto rapido. Compì tutte quelle azioni preoccupandosi che i suoi gesti andassero a ritmo con la canzone, un po' perché le piaceva, un po' per darsi il tempo per far tutto più velocemente; aveva un appuntamento quel giorno e non aveva tempo da perdere. aspetta, potresti spiegarmi un attimo come funziona l'ultimo pezzo? chiedo per un amico.

    Era stata contattata qualche giorno prima da Indra per conto di Junko: a quanto pareva quel giorno era richiesta la sua presenza all'Elysium, alle undici in punto.
    Beh, se i piani alti hanno deciso di smuovere il culo, significa che c'è qualcosa di grosso in ballo!
    Quel pensiero la fece sorridere ghignante, non si sarebbe mai tirata indietro davanti alla possibilità di un po' di movimentoQualunque esso fosse stato. una persona sana ed equilibrata mi dicono
    No... No... No... Nemmeno questo… Questo neanche...
    ma sta scambiando le figurine?
    Era in piedi, nuda ehi!, davanti ad un grosso armadio aperto; con le mani immerse nel mobile, faceva scorrere le grucce che reggevano i suoi vari abiti, mentre li tastava con le dita. Stava cercando un completo in particolare, per poter soddisfare una richiesta posta da Indra. aspetta, quindi mi stai dicendo che tutta quella roba che ha fatto durante il "montaggio" l'ha fatta senza mai essersi rivestita!?
    Cos'era che diceva il messaggio...? Alexa! Riproduci l'ultimo messaggio di Nara!
    aspetta, ma lo può dire? non è che ci denunciano per violazione di copyright?
    Una voce robotica venne riprodotta da delle casse poste in alto e agli angoli della stanza, leggende ad alta voce la comunicazione del fratello.
    Indossa degli abiti scuri... Borbottò tra sé e sé come se stesse cercando di capire quelle parole. Ma mi sta prendendo per il culo!? Esclamò irritata. Come cazzo dovrei capire qual è l'abito scuro qua in mezzo? Eh!? beh, ma se tu metti in ordine le tue cose poi vedi che le ri… oh, no. sto parlando come mia madre!

    Fuck it!
    Chiuse con rabbia le ante dell'armadio e si abbassò per aprire un cassetto posto sotto di esso.
    Metterò il solito.
    Tirò fuori da esso il suo "completo da battaglia" che altro non è che un completo nero da uomo e una camicia rossa, che doveva andar più che bene con i parametri della richiesta se si esclude quella camicia che grida "sono qui" fino a un chilometro di distanza.
    Pantaloni, camicia, cravatta, scarpe e giacca poggiata sulle spalle.
    Finalmente era pronta per l'appuntamento ma, ovviamente, non potevano mancare i suoi guanti rossi e gli occhiali da sole.
    Afferrò poi il suo bastone da passeggio -e la maschera antigas- ed uscì di casa per dirigersi verso Shinjuku.
    ehi, ma le ha messe le mutande?

    Raggiunse Kabukichō senza molti problemi. Era cieca, vero, ma quel posto era la sua casa, avrebbe saputo raggiungerlo ad occhi chiusi? anche senza l'ausilio di indicazioni e del bastone guida, se avesse voluto close enough.
    Superare i blocchi di polizia non fu troppo difficile. La cecità le aveva insegnato ad orientarsi, e a vedere cose che gli altri non vedevano: vicoli, tombini, strade secondarie, conosceva quel posto come le sue tasche. ok, ma quindi come ha fatto?
    Riuscì a raggiungere l'Elysium in tempo per l'appuntamento, ne avrebbe respirato l'aria all'esterno a pieni polmoni se non vi fosse stato quell'affare sulla sua faccia di mezzo. ah, così? andiamo avanti con la narrazione lasciando tutto sul vago? … va bene… complimenti…
    Poggiò la mano sulla maniglia e l'abbassò lenta… Per poi spalancare rapida la porta d'ingresso.

    Sono venuta qui per masticare chewing gum e spaccare culi… E ho finito i chewing gum.
    Fece il suo ingresso in scena mentre reggeva con la mancina il bastone, poggiandolo sulla spalla come se fosse un fucile o una spada; con la destra tirò invece fuori un pacchetto di gomme da masticare dalla sua tasca, che agitò su e giù per dimostrare che fosse vuoto. Ma un rumore iniziò a ticchettare all'interno del cartone.
    Eh~!?
    Grugni l'albina con fare aggressivo verso la piccola scatola che aveva tra le dita; l'aprì di scatto col pollice e la capovolse verso il palmo dell'altra mano, riversando in essa l'ultima gomma presente nella confezione.
    Come non detto, ne ho trovata un'altra!
    oddio, ma allora questa è davvero una co...
    Se la gettò in bocca e, masticando aggressivamente mentre la manteneva spalancata, non si curò minimamente dei rumori molesti che produceva. Richiuse il bastone e si addentrò nel locale tirando su col naso e con le mani attorno alla cinta a tirarle su i pantaloni; il suo ingresso in scena era più quello di un teppista da strada che da ragazza immagine dell'Elysium.
    se è vero che la prima impressione è tutto, direi che siamo fregati.
    Yo! Vi sono mancata?
    non penso proprio

    Iniziò ad incamminarsi verso il resto del gruppo come se sapeva dove fossero, difficile a dire se fosse per via del suo quirk o per un incredibile senso d'orientamento ed intuito. beh, odio darle ragione ma questa è pur sempre anche la sua "casa"
    Cavolo, lì fuori sembra di essere ancora a Dicembre. E non parlo dello spirito nata… JEEZ!
    Poggiò e lasciò scivolare una mano su un tavolo durante il suo cammino e in un attimo sentì la polvere accumularsi fra le sue dita.
    Che diavolo è tutta questa polvere!? Mi sa tanto che le maschere servono per questo posto e non per le farfalle!
    beh, capita quando salti il tuo turno per le pulizie per SEI mesi!
    Se mi avete chiamata per ripulire questa merda, ditemelo subito che mi chiamo fuori!
    Disse puntando il dito verso Junko ed Indra, ma sbagliando direzione ed indicando invece Shion.

    Comunque sia… Che mi raccontate ragazzi?
    Disse ai due continuando ad avvicinarsi e mutando in modi di fare più consoni ad una sorella.
    Junky! Esclamò verso la donna dai capelli color paglia. Ancora con pensieri incestuosi verso il piccolo Billie? Le disse sarcastica. Ah-Ha~! Tranquilla, non ti "scaldare". Lo sai che scherzo ♥. Condivise con la sorellina un occhiolino d'intesa che a me sembra più una presa per il cu… per il fondelli, che altro e spostò poi le sue attenzioni girandosi verso Indra.
    Nara...! Si prese una pausa ed iniziò allargare le braccia come se volesse abbracciarlo ma poi, con un movimento improvviso del braccio, scagliò verso il fratello maggiore il pacchetto vuoto che reggeva in mano. Temera! Esclamò rabbiosa. Cosa cavolo era quello scherzetto al Kura Sushi? Eh!? Si arrabbiò puntandogli il dito contro, questa volta azzeccando. La prossima volta che ti vengo in mente altre "idee brillanti"... Rimarcò per canzonarlo. …Come quella, gradirei essere informata. O-NI-SAN!? Cadenzò quell'ultima parola con un tono che voleva sembrare una minaccia. gonfiala indra, gonfila!

    Oh, ma qui c'è anche qualcuno di nuovo.
    ah! te ne sei accorta solo adesso!?
    Si girò poi verso Shion senza nemmeno aspettare l'eventuale replica del fratello maggiore, anzi, ignorò volutamente qualsiasi cosa le avrebbe detto forse per punizione. la nostra punizione invece è sentire lei, giusto?
    Ciao! Non penso ci abbiano mai presentai. Io sono Moumoku, la sorella di questi due. "una" delle sorelle Disse puntando Junko ed Indra con il pollice. Ma puoi chiamarmi Momo se preferisci… O Seigi! Scegli tu quale ti piace di più ♥.
    Il cambio di modi e di toni fu così radicale da farla sembrare quasi un'altra persona. l'ho sempre detto che è una pazza schizofrenica. Si mostrò affabile, con occhi sorridenti ma si vedranno da sotto gli occhiali?. Porse la mano verso Shion in segno di amicizia e aspettandosi che l'altro contraccambiasse. non lo fare shion, non lo fare! è chiaramente una trappola!
    Con chi ho il piacere di parlare?
    28 yo Villain Eden's Thorn Scheda Portfolio ©
    Tecniche · Equipaggiamento · Status
    Parametri
    Liv:
    2
    Exp:
    100 / 250
    Peso:
    2 / 4
    Forza:
    033
    Quirk:
    033
    Agilità:
    009

    Status
    Energia:
    100 / 100
    Status Fisico:
    Illesa
    Status Psicologico:
    Rilassata
    Tecniche Usate:
    Nessuna

    Equipaggiamento
    Braccio del Diavolo [Offensivo]
    mini
    Bastone guida pieghevole per ipovedenti e non vedenti, dal design in duralluminio con rivestimento riflettente. È dotato di un'impugnatura dritta ed ergonomica in gomma nera, comoda e facile da impugnare. Il bastone è composto da quattro (4) sezioni tubolari incastrate l'una con l'altra, e che rimangono collegate fra loro da una corda elastica una volta smontato; quando è assemblato raggiunge un'estensione di 120cm ca. e di 30cm quando smontato e ripiegato su stesso. Il design leggero e portatile è pensato per un trasporto facilitato e tascabile, permettendo di averlo sempre con sé in ogni occasione.
    È stato -ribattezzato- ironicamente da Momo come "Braccio del Diavolo" poiché esso funziona proprio come una vera e propria estensione del suo braccio e anche perché, proprio come un vero arto, può usarlo anche in modi "ben differenti" dal semplice farle da guida durante le sue passeggiate.

    Effetto: Danni Lievi.
    Peso: [1].
    Durata: Permanente.
    Anti-Gas Mask [Difensivo]
    mini
    Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.

    Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie
    - [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    Peso: [1]
    Durata (Filtri): 3/3 role

    Tecniche
    Panopticon [Livello 1] [Costo 15 PE + 5 M]
    Espandendo e diffondendo il proprio quirk in un'area limitata attorno a sé, Momo manipola i flussi d'aria che la circondano e li impatta in tutte le direzioni su ogni oggetto solido nelle sue vicinanze; tornando indietro da lei, i flussi le restituiscono un impulso sensoriale che nella sua testa si traduce in una serie di forme fumose e non ben delineate. Questo le permette di avere una visione a 360° di tutto ciò che è solido e si muove all'interno del suo raggio d'azione. Questo potere però, può portarla ad una potenziale confusione delle forme e non le permette inoltre di osservare fenomeni che non hanno una forma fisica come propagazioni di luci e vibrazioni.

    Tipo Tecnica: Ad Area / Duratura
    Effetto: Visione multidirezionale dei solidi che circondano Momo e la loro posizione nell'ambiente.
    Raggio: 3 metri.
    Bullet for My Valentine [Livello 1] [Costo 15 PE]
    Comprimendo i flussi d'aria in un unico punto, Momo crea un proiettile d'aria compressa che può sparare verso un bersaglio da lei definito. Il colpo può essere innescato in vari modi: colpendo con un pugno davanti a sé, calciandolo come se fosse una palla o semplicemente piegando il pollice mentre mima una pistola. L'esecuzione è inutile e puramente scenica, poiché il proiettile può essere semplicemente esploso rimanendo fermi sul posto, manipolando e deviando le correnti d'aria verso il bersaglio.

    Tipo Tecnica: A Distanza
    Danno: Lieve.
    Raggio: 2 metri.
    A Jailhouse Wind [Livello 1] [Costo 10 PE]
    Sfoggiando le sue abilità danza e piroettando su sé stessa, Momo richiama a sé i flussi d'aria e li devia verso un unico punto. Quasi mimando i suoi movimenti, il vento crea un turbine che circonda un bersaglio a sua scelta e, spingendolo da tutte le direzioni con delle forti correnti, lo costringe a rimanere sul posto bloccandolo temporaneamente in posizione. La danza non è necessaria per l'attivazione della tecnica, serve solo ad aumentare la teatralità dell'esecuzione; la prigione di vento permane sul campo rimanendo attiva, per una durata pari al livello della tecnica stessa.

    Tipo Tecnica: Di Blocco
    Effetto: Blocco dei movimenti.
    Durata: 1 turno.
    Air Drill Breaker [Livello 1] [Costo 25 PE]
    Richiamando a sé le correnti d'aria, Momo avvolge le mani in due piccoli mulinelli di vento che aggiungono frizione per rotazione ai suoi attacchi, specie quando colpisce con i suoi pugni. Funzionando come delle trivelle d'aria attaccate alle sue mani, i mulinelli potenziano temporaneamente la sua offensiva, creando anche delle abrasioni o semplici rimozioni di materiali nei bersagli o negli oggetti colpiti.

    Tipo Tecnica: Potenziamento
    Effetto: + 1 in Forza ogni 10 punti quirk.
    Durata: 1 turno.
    Still Whiping You [Livello 1] [Costo 15 PE]
    Come piccolo tributo al fratellino Dryas, Momo crea un fascio d'aria che lei chiama "tentacolo" ma che in realtà è un turbine di vento che parte e si allunga da una delle sue mani. La tecnica è un'estensione dell'Air Drill Breaker e, dopo aver avvolto le proprie mani con dei mulinelli d'aria, gli è possibile sviluppare in qualsiasi direzione -ma sempre il linea retta-, un turbine semitrasparente e molto sottile verso il punto in cui indirizzerà il proprio pugno. È un colpo mirato che le permette di provocare danni da taglio su bersagli lontani o di tirare a sé oggetti leggeri e non troppo grandi, per effetto stesso del tornado in miniatura.

    Tipo Tecnica: A Distanza
    Danno: Lieve.
    Raggio: 2 metri.
    www
     
    .
  4.  
    .
    Avatar


    Group
    Yuuei Student
    Posts
    6,966
    Location
    Camp Halfblood

    Status
    Anonymous
    Morrigan O'Brien » sheet;

    Morrigan sarebbe arrivata alcuni minuti in ritardo, lo capì dopo la terza volta che si rese conto di aver preso la strada sbagliata. Se lei già non sapeva orientarsi in condizioni normali, la nebbia che le oscurava la vista non l'aiutava affatto, costringendola a fermarsi ogni due secondi per vedere se il nome della via fosse quello giusto e via dicendo; oltre a questo, lei stessa si soffermava ad ammirare ciò che il veleno aveva lasciato di Shinjuku, diventato ora il quartiere più pericoloso di tutta Tokyo, e non solo per il gas che ancora risiedeva, il quartiere infatti ospitava bande di saccheggiatori, oppure si rischiava di incappare in qualche eroe; ma per lei questo non rappresentava un grande problema, le bastava diventare invisibile per aggirarli, perciò vagava tranquilla, mentre i suoi occhi vispi sondavano la città con la curiosità di una fanciulla con tutto un nuovo mondo da scoprire.
    Camminare da sola per quelle strade era inquietante ed emozionante allo stesso tempo, regnava un silenzio assoluto, così pacifico da andare in contrasto con la stessa condizione di Shinjuku, le sembrava di trovarsi in un qualche film post-apocalittico dove da un momento all'altro sarebbe spuntato uno zombie pronto a mangiare il cervello.
    Che cosa ci faceva però a Shinjuku? Morrigan era strana, ma non così tanto da inoltrarsi in quel quartiere soltanto per farsi una passeggiata in mezzo a gas letale e bande criminali... forse per saccheggiare qualcosa sì, ma ormai era un po' tardi, avrebbe dovuto pensarci qualche mese prima.
    Indra, uno dei membri dell'Eden, l'aveva contattata alcuni giorni prima, chiedendole di presentarsi all'Elysium, ed era rimasta inizialmente stupita, tanto del fatto che dovesse andare a Shinjuku, che del fatto che lo chiedesse a lei, che tutto sommato era ancora abbastanza nuova. Non aveva comunque la minima idea di cosa sarebbe andata a fare nel locale, il ragazzo era stato piuttosto vago su ciò, sottolineando piuttosto che era un ordine diretto da Junko, e che quindi Morrigan non poteva rifiutare, e quindi in un certo senso, se ora si trovava in quel quartiere, era per obbligo. Che fosse stata Junko a convocarla non la rassicurava affatto, anzi, la inquietava leggermente, chissà che aveva in mente quella temibile bionda.
    Nonostante l'irlandese fosse solita vestirsi con colori appariscenti e non sempre ben combinati tra loro, sta volta seguì le istruzioni che le aveva dato il giovane dell'Eden, indossava infatti dei semplici leggings neri a cui, su una gamba, aveva legato una cinta con i suoi coltelli perché non si sapeva mai, scarpe da tennis ed una felpa dello stesso colore scuro, al viso portava ovviamente la maschera anti-gas che le avrebbe permesso di respirare quell'aria inquinata, ed aveva legato i capelli in una coda di cavallo, perché non le ricadessero sul viso.

    Fin da fuori, alla porta del locale, Morrigan riuscì ad udire delle voci, una in particolare, era squillante e chiassosa, che però non le pareva di riconoscere. Fece quindi il suo ingresso, ed al contrario dell'albina, evitò di attirare troppo l'attenzione su di sé, approfittando del casino per entrare facendo il minor rumore possibile mentre raggiungeva i quattro, quasi volesse far finta di essere sempre stata lì. Poteva dirsi leggermente più tranquilla al sapere che almeno non era sola con Junko. ‹ Salve. Scusate il ritardo. › salutò gentilmente i presenti. ‹ E' un piacere rivedervi. › aggiunse, provando a non suonare troppo impostata; si soffermò al riconoscere Shion, un volto familiare e in quel contesto quasi rassicurante, e gli fece un cenno con la testa. Il suo sguardo proseguì verso l'estroversa albina, vestita in abiti eleganti, indugiando un secondo. ‹ Piacere, Morrigan. › si presentò rapidamente, allungando la mano verso di lei. Le sue iridi proseguirono ad osservare Indra, ed infine su Junko, ed al fermarsi su di lei notò subito ciò che portava tra le mani. ‹ Non sono i conigli dell'asta, quelli? › le domandò, non avrebbe scordato facilmente quei dolci animaletti che aveva tanto desiderato portare via con sè. Eppure era quasi sicura che non fosse stata lei ad acquistarli, né li aveva mai visti prima agli spettacoli.
    »Energia: 425 »Forza: 20 »Quirk: 188 »Agilità: 182



    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Liv: 5
    • Status: Illesa.
    • Tecniche usate: //

    • Equipaggiamento:
    Coltelli da lancio [Offensivo]
    Un doppio set da tre coltelli da lancio ciascuno d'acciaio da 20cm dal colore nero opaco, con 11cm di lama a doppio filo. Il manico è leggermente più stretto rispetto alla parte terminale ed è forato da una serie di tre buchi in modo tale da alleggerirne il peso. Sono perfettamente bilanciati ed aereodinamici, il che li rende eccezionali armi da lancio. Possono essere scagliati oppure all'occorrenza essere branditi come comuni lame. Sono inseriti in una custodia di cuoio contenente tre lame ciascuna, dotate di cinghie comodamente allacciabili alle cosce oppure alla vita, in modo da poter essere estratti e lanciati facilmente.
    Peso: [1]
    Anti-Gas Mask [Difensivo]
    Descrizione. Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.
    Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie
    - [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    Peso: [1]
    Durata: 3 role

    • Lista tecniche:
    Phantom Cloak [Livello 1] [Costo 15 (+10) PE]
    Morrigan crea una bolla in grado di rendere invisibile se stessa, essa la seguirà ovunque vada.
    Lonely Ghost [Livello 2] [Costo 30 (+10) PE]
    Morrigan, poggiando il palmo della mano su una persona crea una bolla che l'avvolge, rendendola invisibile. La bolla seguirà la persona fino ad un raggio di 3 metri di distanza da Morrigan, raggiunto il limite scompare.
    Specter Trick [Livello 2] [Costo 30 (+10) PE]
    Toccando un qualsiasi oggetto, Morrigan crea una bolla che lo rende invisibile. Se l'oggetto viene lanciato la bolla scompare raggiunti i tre metri di distanza da Morrigan.
    Ghost Bullet [Livello 2] [Costo 30 (+10) PE]
    Morrigan lancia una bolla di piccole/medie dimensioni fino ad una distanza di tre metri, che renderà invisibile l'oggetto da lei designato.

    contatti
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

    Group
    Administrator
    Posts
    5,203
    Location
    Nasuverse.

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE

    🌸🌸🌸


    Ciao a tutti, giungo a portarvi notizie di morte.
    No, non è vero, ma beh... ammetto che non mi aspettavo di dover intervenire tanto presto per discutere della sorte di un personaggio. Però vi avevo avvertito. Quindi bando alle ciance e procediamo. Purtroppo non posso ignorare l'azione di Moumoku, dire che non abbia senso o che sia una dimenticanza narrativa, perché essendo lei cieca non può effettivamente sapere che la nebbia è anche all'interno dell'Elysium perché le finestre sono rotte. Legittimamente, essendo al "chiuso", il farmaco non ci dovrebbe essere o non dovrebbe essere pericoloso, motivo per cui il suo mangiare il chewing gum, masticare a bocca spalancata e via dicendo non dovrebbe costituire un problema. Però le finestre sono rotte. E il farmaco c'è. E io dovrei farla svenire seduta stante.
    Dovrei, però ho deciso di fare la persona imparziale perché non voglio responsabilità, quindi la sorte di Moumoku dipenderà da ReЙ.

    È stata abilitata l'opzione per lanciare il dado. ReЙ, ti chiederei di tirarlo in risposta a questo stesso topic ed in base al risultato decideremo la sorte di Moumoku. Nota: nel post voglio vedere solo il dado, niente quote, niente spoiler, SOLO quello.
    Cliccando su lancio dado ci sono le spiegazioni, ti basta impostare un dado con sei facce ed inviare la risposta: diffida dell'anteprima, perché il risultato sarà diverso.
    I possibili risultati sono i seguenti:

    1) Moumoku sviene e va in coma, con conseguente perdita del quirk. L'AM per lei finisce qui.
    2 - 3) Moumoku sviene e riprende i sensi al termine dell'AM senza perdere il quirk, con la giustificazione che la concentrazione del farmaco è minore perché sono passati svariati mesi. Junko e Indra chiamano qualcuno per riportarla a casa e l'AM per lei finisce qui comunque.
    4 - 5) Indra è abbastanza reattivo da fermarla congelandole il braccio: Moumoku si salva, ma subisce danno [Grave] al braccio.
    6) Indra la ferma nello stesso modo di sopra, ma con l'accorgimento di non farle male, quindi subisci danno [Grave]-2.

    Hai tre giorni di tempo, dopodiché - se non hai ancora tirato il dado - procederò io con l'opzione 1.
    Buona fortuna.

    🌸🌸🌸

    contattiwww
     
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Yuuei Student
    Posts
    13,394

    Status
    Offline
    Lancio dado: 5
    • 1d6
      5
    • Inviato il
      27/5/2021, 19:15
      ReЙ
    www
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

    Group
    Administrator
    Posts
    5,203
    Location
    Nasuverse.

    Status
    Anonymous
    lSqw5Th
    TSUBAKI ; NARCISO
    Indra e Junko avevano finito di battibeccarsi da appena qualche minuto, quando il cigolio della porta che si apriva alle loro spalle fece balenare nei loro occhi un piccolo lampo di nostalgia. Da sempre abituati a veder superare quella soglia solo a clienti o ad altri membri della loro famiglia, era naturale che provassero sentimenti contrastanti nel vedere il loro locale ridotto a quel modo, eppure sapevano fosse una situazione sin troppo particolare per consentire l'accesso ai primi e accogliere in seno i secondi, indi per cui l'ingresso di Shion non sorprese nessuno dei due.
    Indra era vestito completamente di nero e, eccezion fatta per l'elsa argentea della spada che sbucava dal fodero allacciato alla vita, aveva indosso dei pantaloni cargo neri con parecchie tasche infilati in degli anfibi che gli arrivavano poco sotto al ginocchio, una maglia attillata del medesimo colore ed una corta giacca in pelle che avresti potuto vedere addosso ad un biker senza alcuno sforzo. Se ne stava, come suo solito quando avevi la fortuna di beccarlo all'Elysium, dietro il suo bancone, la schiena ricurva ed i gomiti poggiati sulla superficie usurata del legno, il cellulare nella mano sinistra gli illuminava un po' il volto nella penombra. Junko, come lui, aveva lo stesso identico abbigliamento, le mancava la spada, ma la sua giacca era più lunga ed ignifuga - per ovvie ragioni - anche se non era una caratteristica che si notava a colpo d'occhio e, rimesso in piedi uno degli alti sgabelli del piano bar, ci si era adagiata sopra accavallando le gambe, quasi di fronte al fratello dall'altra parte del tavolo.
    Erano le undici in punto e Shion era in orario, per cui almeno sulla questione "puntualità" la bionda non ebbe da ridire, ma appena il nuovo arrivato le rivolse la parola Junko lo trappassò da parte a parte con un'occhiata glaciale che parlò più o meno da sé.
    «Non mi servono le tue lusinghe del cazzo.» sentenziò, educata come suo solito, seguita a ruota dallo schiarirsi della voce di Indra che, messo via il cellulare visto che non prendeva e non era abbastanza interessante da tener incatenata la sua attenzione, raddrizzò la schiena e gli rivolse un'occhiata sorridente, sollevando il braccio destro e accennando un saluto.
    «È felice di vederti. — tradusse, a intuito, beccandosi un'occhiataccia a sua volta. — Ohw, ma se lei non vuole i complimenti puoi farli a me, non li rifiuto.» ribatté, loquace e non meno vanesio, tanto per dargli il benvenuto e smorzare la tensione creata dalla sorella minore. E beh, sì, si faceva chiamare Narciso per un motivo.
    Piccola parentesi, Shion ovviamente non stava antipatico a Junko, non più di quanto non gli stesse antipatica una persona normale, l'unica rimostranza che la bionda aveva nei suoi confronti era il duplice fattore "gelosia-Billie" che riservava a qualsiasi individuo entrato in contatto con l'Eden per mezzo del loro capo. Niente di eccessivamente contorto o per cui lo avrebbe ucciso nel sonno. Per ora.
    Tuttavia la loro allegra riunione venne interrotta dal brusco spalancarsi della porta d'ingresso, gesto che fece sobbalzare i poveri coniglietti chiusi in gabbia e che avrebbe fatto sobbalzare persino i tavoli rimasti in piedi, se essi avessero potuto sobbalzare. Junko si voltò immediatamente verso l'ingresso, già pronta ad urlare a Morrigan di non fare tutto quel casino, ma la figura comparsa sulla soglia le fece dapprima sgranare gli occhi e poi...
    «INDRA! — una manata s'infranse sul bancone, facendo tremare nuovamente la piccola gabbia dei coniglietti posata lì di fianco. Junko si alzò d'impeto, l'espressione di colpo irritata a squadrare il fratello, che dal canto suo non aveva neanche fatto in tempo a coprirsi le orecchie, e la superficie di legno sotto il suo palmo prese a fumare leggermente. — Che diavolo ci fa lei qui?!»
    Indra, rapido come non mai, si sporse appena in avanti andando subito a sollevarle il polso dal bancone, visto che non voleva prendesse fuoco, e solo dopo si concesse il lusso di guardare verso l'entrata inquadrando la figura di Momo.
    «Oh, Momo? Me l'hai detto tu di chiamarla, no? — disse, rivolto a Junko, un po' preso dalla sua rabbia, passando, preoccupato, la mano sul punto in cui la Vice aveva posato la propria e facendo passare il bizzarro saluto sui chewingum in secondo piano. — Ehi, come va? Problemi ad arrivare?»
    «Intendevo L'ALTRA MOMO.»
    «Sì, beh... mi hai riattaccato in faccia prima che potessi chiedertelo, quindi nel dubbio le ho chiamate entrambe, tranqui—» «TRANQUILLA UN CORNO! È un peso morto! Non me la posso mica portare dietro, non ci vede nemmeno! Hai idea di cosa stiamo andando a fare?!»
    Effettivamente no, Indra non ne aveva la più pallida idea, e sebbene non stesse optando per rimanere in silenzio perché non era da lui, svanita l'aggressività della vice dell'Eden, il suo udito fine captò un altro rumore che gli fece di nuovo direzionare l'attenzione verso la giovane con le corna, giusto in tempo per scorgerla armeggiare con il pacchetto di gomme da masticare.
    Persino più perplesso di prima, inarcò il sopracciglio dell'occhio non coperto dalla benda, mentre Junko continuava a lagnarsi in sottofondo. Indra lo sapeva com'era fatta Junko quando si trattava di avere peli sulla lingua, al tempo stesso sapeva anche come era fatta Momo ed era certa che non si sarebbe offesa per una piccolezza del genere, soprattutto da parte della sorella minore, però non gli piaceva comunque quando le persone litigavano in sua presenza: nonostante la sua adozione tardiva, era sempre stato uno dei più diplomatici dopo Billie, fra i bambini della Madame, anche se nessuno aveva mai capito da dove gli derivasse quell'indole. Per questo, un po' preso dal pensiero, ci mise qualche attimo a razionalizzare.
    «Momo che stai—» mormorò confuso, smettendo di preoccuparsi per il bancone, una frazione di secondo prima di ricordarsi che sì, Junko aveva ragione, Momo non ci vedeva e il locale non era più come se lo ricordava. Né familiare, né niente. Era ovvio che lei non avesse la più pallida idea che tutti lì dentro portassero ancora addosso le maschere antigas, perché le finestre erano andate in frantumi chissà quanti mesi addietro contaminando anche gli interni. Di conseguenza mangiarsi un chewing gum non costituiva affatto un problema. Indra impallidì e, capendo che non avrebbe mai fatto in tempo a spiegarsi per via del chiasso o a raggiungerla per fermarla, per un attimo ebbe l'orribile visione di sua sorella accasciata a terra priva di sensi.
    Agì quasi d'istinto. La temperatura nei suoi dintorni calò drasticamente facendo condensare i respiri dei presenti persino da dietro le maschere. Il ragazzo allungò un braccio in avanti e dalle sue dita scaturì un guizzo improvviso dallo stesso colore della brina, mentre con l'altro fece spostare Junko dalla sua visuale. A dispetto dei suoi desideri, fu un colpo abbastanza violento: qualcosa di non troppo dissimile ad un dardo ghiacciato colpì il braccio e la mano con cui Momouko stringeva la scatola di chewingum e il contraccolpo fu abbastanza forte da inchiodarle, congelato, l'arto alla parete di fondo dietro di lei e farle battere la schiena contro il muro.
    «Momo!»
    «ECCO APPUNTO VEDI!»
    La voce di Junko rincarò la dose, ma Indra la ignorò e corse verso l'altra sorella, imprecando sottovoce. Appena la raggiunse, posò un palmo sul muro e la lastra di ghiaccio si staccò, senza tuttavia accennare a scongelarsi. Fatto quello acchiappò una sedia da terra, la tirò su e la trascinò accanto alla giovane.
    «Seduta, subito! Dammi il braccio.» intimò, con un tono che non ammetteva repliche.
    Ora, era bene specificare che per quanto Indra avesse davvero straordinarie capacità per quanto riguardava il controllo del suo quirk, ed era in grado di condensare e congelare il vapore acqueo presente nell'aria in pochi secondi, non era altrettanto rapido quando si trattava di scioglierlo o di modellare del ghiaccio già esistente. Ironicamente, funzionava un po' come un freezer. Era rapido a congelare le cose, un po' meno a fare il contrario. Conosceva bene i rischi del suo quirk, ma visto quanto spesso ne faceva uso, la sua costituzione aveva raggiunto un livello tale da averlo praticamente reso immune a gelo e freddo di qualsiasi genere; se ne sarebbe potuto andare in giro in canottiera d'inverno senza ripercussioni. Certo, non lo faceva perché comunque il freddo lo provava, ma non sarebbe mai morto di ipotermia, per dire. Purtroppo però non poteva dire lo stesso degli altri. Certo, lì con lui c'era Junko, e quale persona migliore per quanto sopperire alle rispettive debolezze dei loro quirk, ma aveva come l'impressione che non fosse proprio il migliore dei momenti per chiedere se gli poteva dare una mano. E poi la pelle sottoposta a strees da gelo diventava estremamente sensibile, rischiava di esporre Momo a inutili scottature. Quindi costrinse semplicemente la sorella a sedersi e diluita la preoccupazione, cominciò a sciogliere il blocco di ghiaccio rimasto ancorato al suo braccio, provando a distrarla dal dolore con delle chiacchiere. Era sicuro che facesse abbastanza male, non perché Momo era deboluccia o di costituzione fragile, erano solo lui e Junko ad essere fuori dagli schemi perché erano cresciuti insieme a Karen. E beh, lui anche per altri motivi, ma non era il caso di parlarne.
    «Non togliere la maschera per nessun motivo oggi, capito? O almeno chiedici se siamo al sicuro, Shinjuku è ancora pericolosa e... beh, qui ci sono stati un po' di problemi. Le finestre sono rotte. Com'è, fa tanto male? Mi dispiace, ma mi hai spaventato. Sei quella che dovrebbe stare più attenta fra di noi, te l'ha sempre detto anche Mamma.» mormorò, mentre il ghiaccio cominciava a gocciolare per terra formando una piccola pozza d'acqua. Ora che Indra era più vicino forse Momo avrebbe anche notato che la sua voce era leggermente più ovattata del solito, indice che stava davvero portando qualcosa che gli copriva la bocca. «Ed è il quirk di Risa, don't act surprised. — aggiunse poi, quando lei accusò di San Valentino. — Ora chiudi quella bocca due minuti, prima che ti congeli anche quella.» sospirò, nonostante si potesse intendere dal tono che stava scherzando.
    Junko invece ignorò tre quarti delle cose che disse, troppo occupata a contare i problemi che si sarebbero presentati da lì in poi e, proprio in quel momento, distogliendo lo sguardo da quella scenetta nauseante scena, si accorse che era entrata anche Morrigan.
    «Alla buon ora.» sibilò, incrociando le braccia, ma senza troppa cattiveria, probabilmente perché l'aveva già direzionata tutta verso sua sorella.
    Attese qualche altro secondo, tempo che tutti finissero di presentarsi fra loro, e poi decise che avevano già perso abbastanza tempo.
    «Vedo che almeno gli occhi ti funzionano. — continuò, con il suo tono saccente, riagganciandosi al discorso di Morrigan sui conigli. — Sono i conigli dell'asta.» confermò, pur senza soffermarsi troppo a spiegare di che asta parlasse, perché nell'Eden tutti sapevano che era stata ad un'asta organizzata da Aogiri, anche senza sapere nei dettagli cosa ci avesse visto. Junko si frugò nelle tasche della giacca ed estrasse un bigliettino, scritto a mano e con una pessima grafia, che sventolò sotto il naso dei presenti.
    «Sono un paio di settimane che vengo qui a fare il conto dei danni e qualche giorno fa ho trovato questa gabbia. Uno dei conigli aveva una richiesta d'aiuto legata al collo. Chiede nello specifico di noi dell'Eden, per cui ora andremo a vedere chi è che ci vuole. E a prendere a pugni i responsabili se è una trappola. Per questo ho chiamato persone utili. Almeno in teoria, lo avevo fatto.» spiegò, prima di spostare lo sguardo verso Momo e scrollare le spalle con sdegno. Poi indicò gli animaletti in gabbia e passò a fare quello che sapeva fare meglio: dare ordini.
    «A quanto pare saranno loro a guidarci, quindi ci limiteremo a seguirli. Indra, Shion, farete a turno ad occuparvi di lei. Momo, vedi di abbottonare quella giacca, non voglio vedere un filo di rosso sbucare da sotto. Impara a dividerti i vestiti nell'armadio, cazzo. Una volta messo piede fuori da questo locale non voglio sentire nessuno chiamare per nome nessun altro. Provate a farlo e vi taglio la lingua prima che riusciate a finire la frase. Tsubaki, Narciso, Aster e Momo. Quindi Morrigan, dammi uno pseudonimo in fretta, visto che tutto questo è successo per colpa tua, altrimenti te ne scelgo uno io.» «Oh, va bene anche Nara, se preferite e vi piacciono le cose corte.» concluse Indra, con voce sorridente, lasciando cadere gli ultimi pezzi di ghiaccio sul pavimento, come sempre a smorzare l'acidità intrinseca di Junko. Poi raddrizzò la schiena e diede una debole pacca sulla spalla a Moumoku. Probabilmente, a causa del ghiaccio, non sarebbe stata in grado di muovere il braccio per un po', ma il peggio sembrava passato.

    ---

    Dopo quel breve momento di briefing c'era da sperare che nessuno avesse domande, perché Junko non aveva alcuna intenzione di rispondere; in caso potevano confidare in Indra, che era quattro terzi più gentile della sorella, ma la clausola era che lui avesse capito per primo e dato che le sue attenzioni erano state per lo più rivolte allo scongelare il braccio dell'altra sorella non era da dare troppo per scontato. Il punto era che Junko dopo quel patetico teatrino aveva ancora meno voglia di perdersi in chiacchiere, quindi una volta uscita in strada aprì la gabbia e fece uscire i coniglietti - che erano tre.
    Tutti avrebbero potuto notare immediatamente come il loro comportamento fosse poco tipico di un coniglio, solitamente animali piuttosto schivi e timidi, quanto più di una creatura alla ricerca di qualcosa come un branco. Liberi dalle sbarre di ferro della gabbia, infatti, zampettarono saltellando un po' in giro sul marciapiede, e poi presero ad annusarsi intorno: i residui del farmaco non sembravano disturbarli in alcun modo. Dopo qualche istante, esattamente come se fossero una bussola, ancorata una direzione, due di loro spiccarono un balzo e, spiegate le ali bianche, cominciarono a muoversi in volo, ad un paio di metri da terra, mentre il terzo rimase a terra e decise di proseguire a balzi, più come una lepre che come un coniglio.
    «Andiamo, non staranno certo ad aspettarci.» avrebbe detto Junko, con una certa fretta, incamminandosi a passo svelto dietro di loro. Indra avrebbe offerto il braccio sinistro a Momo, ben conscio che Junko non aveva nessuna intenzione di aspettare che la ragazza si orientasse. Non potevano ovviamente permettersi di perdere di vista quei piccoli animaletti, che stavano puntando... verso la metropolitana?
    Junko • Livello #9 • ✿✿✿ • Indra • Livello #7 •
    lSqw5Th




    CITAZIONE
    Frozen Kiss [Livello 4]: Condensando il vapore acqueo presente nell'aria ed abbassando la temperatura dell'ambiente circostante Indra è in grado di congelare l'acqua presente nell'atmosfera, riuscendo a congelare istantaneamente qualsiasi oggetto si trovi ad una distanza massima di sette metri da lui. Basta un gesto nella direzione in cui si vuole indirizzare l'attacco per generare un'onda gelata visibile ad occhio nudo, simile ad un dardo, che ghiaccia qualsiasi cosa si trovi sul suo cammino, lasciando una scia di brina lungo il tragitto. Data la bassa temperatura del ghiaccio, spesso le vittime tendono a perdere la sensibilità nella parte colpita. Se ci si trova in acqua, si è in un'ambiente freddo o si è stati colpiti da altre tecniche che causano un abbassamento della temperatura corporea può causare ipotermia.
    Danno: Grave - Paralisi (5 turni)



    Per ovvie ragioni gradirei che postasse prima Moumoku, per reagire, dopodiché possono seguire Shion e Morrigan (che può decidere se aver assistito alla scena o essere entrata direttamente dopo), dal prossimo giro torniamo come prima. Ordine dei post: ReЙ, Sapphire313, Lostien.
    contattiwww
     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Yuuei Student
    Posts
    13,394

    Status
    Offline
    Moumoku Hizoku
    surprise, baby: it's youtube post rewind!
    roba inutile, non cliccatenon pensavo di dover fare un commento in apice di nuovo già dal secondo post, ma shit, here we go again. per motivi ovvi -e se per voi non lo sono mi sa che vi siete persi e avete sbagliato discussione- questo post sarà un casino narrativo, probabilmente contradditorio o forse no, visto che dovrà integrare roba già scritta in precedenza, eventi imprevisti nel mezzo e ulteriore caos da aggiungere alla minestra. questo perché qui "qualcuno" non sa nemmeno rileggere i propri post prima di inviarli! godetevi la lettura e non prendetevela con me perché siete stati avvisati.
    ps: ve l'avevo detto che questa era una roba inutile, per quale motivo avete cliccato?
    L'entrata in scena di Moumoku fu alquanto memorabile, anche se non per i motivi per cui lei immaginava cavolo, se n'è parlato persino in tag della sua cazzata, portandola ad un epilogo che di certo non si aspettava.
    …E ho finito i chewing gum
    Aveva appena fino di citare John Nada dal film Essi vivono del 1988 o duke nukem da duke nukem 3d del 1996!, quando alzò la mano destra per gettarsi una gomma in bocca; forse era convinta che non vi fosse alcun pericolo all'interno del locale o forse qui qualcuno era troppo impegnato a fare il figo col citare i film e non s'è reso conto delle cagate che scriveva, o forse semplicemente non pensò molto prima d'agire questa è plausibile ma non cercare di tergiversare, fatto sta, che l'albina tentò di rimuovere la maschera che aveva in volto, ignara del pericolo a cui andava incontro.
    dai che forse finalmente ce la leviamo di torno!
    ...
    ora basta però con le rime.

    Fortuna volle però che Indra, il fratello maggiore, riuscì ad anticipare le sue mosse e ad intervenire prontamente prima che avvenisse il peggio dannazione indra, mai una gioia!. Con un gesto preciso e repentino della sua mano, l'uomo dai capelli di cobalto lanciò un dardo di ghiaccio verso la mano dell'altra, fermandola e "congelandola" sul posto la testa dannazione! dovevi mirare alla testa!

    L'arto destro della donna venne sbalzato dal contraccolpo, facendola schiantare e appiccicandola sulla parete alle sue spalle, fermandola -appena in tempo- dal compiere un gesto che non avrebbe reso felice nessuno io ne sarei stat* felice!
    Ma che cazzo!
    Esclamò Moumoku attraverso la maschera, girando d'istinto la testa verso la sua mano congelata.
    …La mia gomma!
    wait what?
    Continuò poi irritata e con una voce che non sembra particolarmente preoccupata dalla situazione in cui si trovava.
    scusa ma come funziona? non dovrebbe essere tipo appesa alla parete mentre urla a squarcia gola per il dolore!?
    Si afferrò con la mancina l'arto destro a metà dell'avambraccio, poiché tutto a disopra di quel punto era solo un blocco di ghiaccio conoscendola se non avesse la maschera avrebbe anche provato a leccarlo; provò a staccarlo dal muro strattonandolo un paio di volte, ma senza alcun risultato.
    Cristo se fa male!
    Digrignando i denti sotto la maschera, cercò di fare la forte e non dare a vedere ai presenti quanto quell'attacco le avesse in realtà fatto male; avere il volto coperto le fu un bel vantaggio in quel momento.
    Cazzarola, ma è ghiaccio 'sta roba!? no è il mio disappunto che si è concentrato e che ha preso forma. Contemplò mentre si rendeva conto di non riuscire più a muovere la mano. Conosco solo una persona capace di una roba simile...!
    Ehi Nara! Ma che cazzo!? Gridò a squarciagola verso il fratello. Era la mia ultima gomma quella! Adesso sappi che mi devi un intero pacchetto!
    non mi sembra tanto equa questa transazione.

    Ai piedi dell'albina, la gomma giaceva sotto forma di piccolo cubetto di ghiaccio e, chiunque tra i presenti, avrebbe potuto ammirarla se non troppo distratti dalla corsa dell'uomo in blu verso l'albina. ma tipo questa informazione a cosa servirebbe?
    Indra prese una sedia ed intimò la sorella sedercisi sopra mentre lui le prestava soccorso. ho capito, era solita cavolata per allungare il brodo.
    Come cazzo mi dovrei sedere se mi hai letteralmente inchiodata al muro!? Esclamò irritata la donna. Eh-he. Scherzo ♡. Come va fratellone?
    Con improvviso sbalzo di tono ed umore, Momo cercò di sminuire la situazione, forse per mantenere le apparenze o forse per non far preoccupare il fratellone, comunque sia lasciò che l'altro l'altro le prestasse le prime cure senza mostrare troppe rimostranze e, quando la mano le fu finalmente staccata dal muro, si gettò sulla sedia come ordinato e si zittì per ascoltare cosa le avesse da dire fratello.
    dannati dadi truccati. se solo fosse uscito 1!

    Poggiò il bastone sulle gambe ed iniziò a scuotere su e giù la mano libera verso Indra come per scacciarlo.
    Alright, alright! Stop patronizing me! Gli disse scocciata. Potevate anche avvisarmi un po' prima no? Tipo nel messaggio criptico che mi hai mandato ad esempio… Anche un urlo quando sono entrata andava bene, non sono così scema, neh!? press ( x ) to doubt Qualunque cosa sarebbe andata bene anziché… Anziché… Iniziò a muovere testa e mano a destra e a sinistra come se stesse cercando qualcosa. Beh… QUESTO! Si puntò poi col palmo aperto della mancina la mano destra prigioniera nel ghiaccio.
    Sbuffò da sotto la maschera e girò la testa lontana da Indra poggiando il mento sul mento sul suo pugno sinistro, dopo che aveva poggiato il gomito sullo schiena della sedia.
    Si, un po'… Ma non così tanto…
    Disse con lo stesso tono di una bambina che ha messo il broncio.
    Per fortuna ho quest'affare in faccia.
    ma tu guardala.
    chi l'avrebbe detto che alla fine non è altro che una tsunderina.

    Celate dalla maschera, le guance della donna si fecero più rosee sulla sua pelle pallida, quando udì le parole di preoccupazione del fratello maggiore.
    Tsk! Indispettita dalle parole dell'uomo si tolse gli occhiali, appendendoli al colletto, e girò di scatto la testa verso di lui. Sai benissimo che la mamma si preoccupava per tutti a prescindere. Era la "sua cosa", altrimenti non sarebbe stata mamma!
    E poi lei sapeva che so benissimo badare a me stessa anche da sola!
    Disse come se l'avesse ferita nell'orgoglio. eh, si vede! E la prossima volta guardami negli occhi se devi dire certe fandonie!

    Rimase ferma con gli occhi spalancati ed un'espressione corrucciata per qualche secondo ma come fa a sapere se sta "guardando" nella direzione giusta? , ma non mantenne a lungo quella farsa; ben presto le sopracciglia s'inarcarono in una smorfia più giocosa e anche il tono cambiò di conseguenza.
    Aah~ Tranquillo Bro! Sai che non posso tenerti il muso. Facciamo che sei perdonato.
    E ricordati che ti lovvo ♡.

    Portò la mano sinistra verso la destra per congiungerle insieme e formare un cuore con le dita…
    Aspetta, qualcosa non va...
    secondo te!?
    Fece una "C" con la mano sinistra e la unì alla destra ma...
    Ehm… Ho fatto una D vero?
    ma va!!? hai una c***o di mano congelata! non dirmi che te n'eri già dimenticata!?
    Si rese conto solo in quel momento di non essere in grado di muovere le dita un genio, un c***o di genio e che forse stava solo disturbando il fratello con quella sua azione ma si, tanto per cambiare.
    Beh, vale comunque come un cuore!
    Si giustificò, un po' imbarazzata, per la gaffe appena fatta. Scostò poi la testa verso l'alto puntandola in una direzione a caso lontana dal fratello sta tipo cercando di fare l'indifferente o cosa?, ma non durò molto quella sua posizione; tornò presto, con sguardo allegro, a volgere le sue attenzioni anche verso gli altri presenti nel locale e, alzando la mano sinistra verso l'alto, esclamò a gran voce. Yo! Vi sono mancata? perché sto avendo un deja vu?

    detta in breve -in caso non l'avesse capito dal post di ryuko- credeteci oppure no, ma praticamente da questo punto in poi tutte le cazzate che ha detto nel post precedente, sono state comunque dette… l'unica differenza è ch'è rimasta seduta mentre delirava. magari non ha porto la mano a shion, ma non mi sorprenderei del contrario visto che questa qui non ha alcuna percezione della profondità!
    ora sciò, continuate con la lettura.


    Zittita dal fratello dopo il suo sproloquio, e dopo essere stata minacciata di venir zittita col ghiaccio indra! meno parole, più fatti!, Moumoku si sentì in obbligo di condividere alcune -ultime- parole prima di acconsentire al silenzio. in pratica lo sta sfidando.
    Beh, almeno possiamo dire...
    Uscì dalla tasca sinistra il suo inseparabile walkman e dopodiché la portò vicino al petto per afferrare gli occhiali con indice e pollice, mentre reggeva il mangianastri con le altre dita.
    …Che abbiamo rotto il "ghiaccio"!
    S'infilò gli occhiali e premette il play subito dopo.

    e dopo questa, spero qualcuno la faccia fuori… si sto guardando te junko!
    Partì per breve tempo un chiassoso pezzo di Won't Fooled Again dei The Who, così forte che probabilmente era anche udibile per strada.
    Worth it!
    ma anche no.
    Ghignò sotto la maschera e, dopo aver riposto il walkman in tasca, si girò verso Indra prima che potesse arrivarle un rimprovero e mimò con la mano davanti alla bocca *al boccaglio della maschera la chiusura di una cerniera con medio e pollice, per poi gettarla via.
    ma sappiamo tutti che non basterà questo per farla stare zitta.

    Poco dopo anche Morrigan fece il suo ingresso nel locale. giusto in tempo per assistere a questo delirio.
    Mmrpgh! Esclamò la donna nuova arrivata. eh!? Mhnk nhya Mphuphurrur. Mhph! Mph phrr.
    Emise una serie di versi a bocca stretta da dietro la maschera antigas, suoni incomprensibili e forse privi di significato.
    aspettate, traduco io. dovrebbe aver detto un qualcosa di simile a: "hello! io sono moumoku. momo! se preferisci". o ha detto questo, oppure qualcosa che riguarda cercare capperi nell'himalaya.
    Mhooo Hmph!
    molto piacere! penso.
    Si girò poi verso Indra, intanto ancora indaffarato col ghiacciolo che aveva per mano, facendogli spallucce e mimandogli nuovamente il gesto della bocca chiusa e puntandogli il dito contro.
    oh, questa la so, questa la so! dovrebbe essere un: "sei tu che mi hai detto di tenere la bocca chiusa", giusto?
    ho vinto qualcosa?


    Toccò adesso a Junko rubare finalmente la scena.
    Approfittando della domanda della nuova arrivata, la donna dai capelli color paglia ne approfittò per elargire insulti e spiegare la situazione ai presenti non so perché, ma mi piace questa ragazza. Parlò delle anomalie che avevano trovato in quei giorni nel locale, dei conigli e del messaggio che portavano appeso al collare.
    Conigli!? Dove sono? Posso toccarli!? Io adoro i conigli!
    per fortuna non lo ha detto ad alta voce.
    Il mittente era anonimo e il loro compito era andare a controllare chi fosse e quali fossero le sue intenzioni e richieste. Sul commento poco velato sull'utilità di tutti i presenti, l'albina di girò verso Shion e bisbigliando non tanto a bassa voce, gli disse:
    Ehi Shion, giusto? Non agitarti ma penso che ce l'abbia con te!
    certo momo, credici.

    Junko continuò istruendo i presenti sulle loro mansioni e quando fu il turno di Moumoku, la donna si portò la mano sinistra verso la fronte per eseguire il classico saluto militare. Ok, capo! Anzi... Sissignora! ... Si, meglio. Decisamente meglio. Le rispose alternando la voce tra un tono forte e chiaro a dei bisbigli quasi bofonchiati.
    Aah~ che rottura, odio abbottonarmi la giacca!
    Infilò le mani nelle maniche della giacca si anche quella congelata e con l'ausilio della sola mano sinistra, e forse anche con il supporto del fratello Indra, iniziò a chiuderla un bottone alla volta.
    Cazzo se non è complicato! Riuscì -lentamente- nell'impresa anche se non priva di difficoltà. Non capisco a che serva vestirci come i MIB e poi come fa a sapere che il mio armadio è un casi... Ehi, Junky! Esclamò all'improvviso quando l'assalì quel dubbio. Come fai a sapere che il mio armadio è casino, eh!? Sei per caso venuta a casa mia mentre non c'ero o dormivo?

    Probabilmente sarebbe stata ignorata, perché il secondo in comando dell'Elysium era impegnata a spiegare gli ultimi dettagli del piano anziché dar corda ad una tipa inutile e delirante, ora anche con una mano paralitica oltre che cieca. l'avevo detto io che sarebbe stata meglio la francese.
    Ormai erano quasi pronti ad andare e Junko si premurò a dargli un ordine bello chiaro: si dovevano chiamare tra loro solo per soprannomi.
    Uh-hu! Come in Le Iene di Tarantino! Io sono sarò Miss. Red, Nara Mr. Blue e...
    Tsubaki, Narciso, Aster e Momo.
    Darn...!
    Solo Morrigan rimase appesa senza un nickname a disposizione chissà perché e ovviamente Moumoku si sentì in diritto di dar la propria opinione anche su questo. e ti pareva.

    Uh-hu! Ce l'ho io! Ce l'ho io!
    Alzò la mano come una scolaretta quando vuole prendere la parola.
    Che ne pensi di Iris!? Esclamò verso Morrigan. Il tuo nome è Morrigan giusto? Dovrebbe significare qualcosa come regina in irlandese o una roba del genere, giusto? Beh, da quel che ricordo l'Iris appartenente ai fiori viola, i quali simboleggiano nobiltà e regalità. In più l'Iris dovrebbe aver anche a fare con la sapienza o raba simile. Pretty neat, no?
    incredibile. a quanto pare qui qualcuna è più intelligente di quel che sembra…! oppure "qualcuno" si è divertito a far ricerche su internet. non saprei, voi che dite?
    Oppure puoi farti chiamare tu Momo. Da quel che ho capito chiamano anche te così, no? Ed invece me potete anche chiamarmi Seigi, è il mio soprannome da battaglia. Sussurò verso Indra. Per me è uguale, non fa alcuna differenza! Anche se so già che mi manderà in pappa il cervello questa storia della doppia Momo...
    tranquilla, per quello ci hai già pensato da sola!

    Intanto Indra aveva terminato di "operare" sulla mano congelata della sorella minore.
    Grazie Nara, sei proprio un amore ♡. Disse affettuosa verso il fratello mentre provava a muovere la mano destra.
    Cazzo, è ancora paralizzata. Credo che ci vorrà un po' per poterla muovere di nuovo.
    Si girò di nuovo verso il fratello puntandogli il dito sinistro contro e con sguardo austero da dietro gli occhiali.
    Ma mi devi ancora un pacco di gomme!
    il suo spettro emotivo è un codice binario. 1 sorride. 0 è arrabbiata.

    ---

    Per strada, fuori dal locale, il gruppo iniziò a muoversi verso la propria destinazione. Moumoku era affiancata da Indra, il quale le prestò il braccio sinistro mentre lei le offriva il destro, tenendo però la mano -ancora assiderata- nella tasca della giacca per tenerla al caldo.
    Potevo cavarmela anche da sola, sai? Le ribatté contro. Comunque grazie Nara.
    Seguì il gruppo lasciando che il fratello le facesse da guida mentre, con la mano sinistra, picchiettava il suo bastone d'alluminio davanti a sé per tastare la strada.
    Quindi ripetiamo un attimo il piano. Disse verso il fratello. Stiamo andando ad incontrare gente che non sappiamo chi sia, non sappiamo cosa vuole… Mentre ci facciamo guidare da dei "conigli" al luogo dell'appuntamento?
    messa così non sembra il più geniale dei piani.
    Ehi Tsuby! Gridò verso la sorella. Non sarò la più sveglia della cucciolata... e questo è un dato di fatto Ma questa storia puzza di trappola più di quel pezzo di caciocavallo che ho dimenticato in frigo per più di una settimana! …E cinque mesi incredibile, il suo primo commento sensato (escluso il pezzo sul formaggio) Spero tu sappia che tu sappia cosa stai facendo altrimenti dovrai limitarti all'onanismo, perché non so come la prenderebbe il "tuo sogno erotico" se questa storia finisce male! attenta momo, qui rischi di bruciarti… in tutti i sensi.
    Ah! Quando siamo arrivati posso toccare i conigli? Amo accarezzare quei pancini morbidosi e batuffolosi! ♡
    La ragazza era la rompiballe della famiglia amava stuzzicare il prossimo, e specie i suoi fratelli e sorelle quindi un sacco di gente, anche se aveva una pessima capacità nel comprendere le situazioni e, quella, non era una situazione in cui c'era spazio per scherzi e giochi.
    Ehi Nara che dici? Quanto tempo ci metterà prima di sbroccare?
    massimo due post e poi te sei tipo morta o peggio.
    28 yo Villain Eden's Thorn Scheda Portfolio ©
    Tecniche · Equipaggiamento · Status
    Parametri
    Liv:
    2
    Exp:
    100 / 250
    Peso:
    2 / 4
    Forza:
    033
    Quirk:
    033
    Agilità:
    009

    Status
    Energia:
    100 / 100
    Status Fisico:
    • Mano destra
    [Danno Grave]
    (Paralisi 5 Turni)
    Status Psicologico:
    Rilassata ma impensierita dalla mano congelata.
    Tecniche Usate:
    Nessuna

    Equipaggiamento
    Braccio del Diavolo [Offensivo]
    mini
    Bastone guida pieghevole per ipovedenti e non vedenti, dal design in duralluminio con rivestimento riflettente. È dotato di un'impugnatura dritta ed ergonomica in gomma nera, comoda e facile da impugnare. Il bastone è composto da quattro (4) sezioni tubolari incastrate l'una con l'altra, e che rimangono collegate fra loro da una corda elastica una volta smontato; quando è assemblato raggiunge un'estensione di 120cm ca. e di 30cm quando smontato e ripiegato su stesso. Il design leggero e portatile è pensato per un trasporto facilitato e tascabile, permettendo di averlo sempre con sé in ogni occasione.
    È stato -ribattezzato- ironicamente da Momo come "Braccio del Diavolo" poiché esso funziona proprio come una vera e propria estensione del suo braccio e anche perché, proprio come un vero arto, può usarlo anche in modi "ben differenti" dal semplice farle da guida durante le sue passeggiate.

    Effetto: Danni Lievi.
    Peso: [1].
    Durata: Permanente.
    Anti-Gas Mask [Difensivo]
    mini
    Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.

    Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie
    - [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    Peso: [1]
    Durata (Filtri): 3/3 role

    Tecniche
    Panopticon [Livello 1] [Costo 15 PE + 5 M]
    Espandendo e diffondendo il proprio quirk in un'area limitata attorno a sé, Momo manipola i flussi d'aria che la circondano e li impatta in tutte le direzioni su ogni oggetto solido nelle sue vicinanze; tornando indietro da lei, i flussi le restituiscono un impulso sensoriale che nella sua testa si traduce in una serie di forme fumose e non ben delineate. Questo le permette di avere una visione a 360° di tutto ciò che è solido e si muove all'interno del suo raggio d'azione. Questo potere però, può portarla ad una potenziale confusione delle forme e non le permette inoltre di osservare fenomeni che non hanno una forma fisica come propagazioni di luci e vibrazioni.

    Tipo Tecnica: Ad Area / Duratura
    Effetto: Visione multidirezionale dei solidi che circondano Momo e la loro posizione nell'ambiente.
    Raggio: 3 metri.
    Bullet for My Valentine [Livello 1] [Costo 15 PE]
    Comprimendo i flussi d'aria in un unico punto, Momo crea un proiettile d'aria compressa che può sparare verso un bersaglio da lei definito. Il colpo può essere innescato in vari modi: colpendo con un pugno davanti a sé, calciandolo come se fosse una palla o semplicemente piegando il pollice mentre mima una pistola. L'esecuzione è inutile e puramente scenica, poiché il proiettile può essere semplicemente esploso rimanendo fermi sul posto, manipolando e deviando le correnti d'aria verso il bersaglio.

    Tipo Tecnica: A Distanza
    Danno: Lieve.
    Raggio: 2 metri.
    A Jailhouse Wind [Livello 1] [Costo 10 PE]
    Sfoggiando le sue abilità danza e piroettando su sé stessa, Momo richiama a sé i flussi d'aria e li devia verso un unico punto. Quasi mimando i suoi movimenti, il vento crea un turbine che circonda un bersaglio a sua scelta e, spingendolo da tutte le direzioni con delle forti correnti, lo costringe a rimanere sul posto bloccandolo temporaneamente in posizione. La danza non è necessaria per l'attivazione della tecnica, serve solo ad aumentare la teatralità dell'esecuzione; la prigione di vento permane sul campo rimanendo attiva, per una durata pari al livello della tecnica stessa.

    Tipo Tecnica: Di Blocco
    Effetto: Blocco dei movimenti.
    Durata: 1 turno.
    Air Drill Breaker [Livello 1] [Costo 25 PE]
    Richiamando a sé le correnti d'aria, Momo avvolge le mani in due piccoli mulinelli di vento che aggiungono frizione per rotazione ai suoi attacchi, specie quando colpisce con i suoi pugni. Funzionando come delle trivelle d'aria attaccate alle sue mani, i mulinelli potenziano temporaneamente la sua offensiva, creando anche delle abrasioni o semplici rimozioni di materiali nei bersagli o negli oggetti colpiti.

    Tipo Tecnica: Potenziamento
    Effetto: + 1 in Forza ogni 10 punti quirk.
    Durata: 1 turno.
    Still Whiping You [Livello 1] [Costo 15 PE]
    Come piccolo tributo al fratellino Dryas, Momo crea un fascio d'aria che lei chiama "tentacolo" ma che in realtà è un turbine di vento che parte e si allunga da una delle sue mani. La tecnica è un'estensione dell'Air Drill Breaker e, dopo aver avvolto le proprie mani con dei mulinelli d'aria, gli è possibile sviluppare in qualsiasi direzione -ma sempre il linea retta-, un turbine semitrasparente e molto sottile verso il punto in cui indirizzerà il proprio pugno. È un colpo mirato che le permette di provocare danni da taglio su bersagli lontani o di tirare a sé oggetti leggeri e non troppo grandi, per effetto stesso del tornado in miniatura.

    Tipo Tecnica: A Distanza
    Danno: Lieve.
    Raggio: 2 metri.
    www
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Back Home

    Group
    Vigilantes
    Posts
    8,795
    Location
    Mondo Distorto

    Status
    Offline
    ❛❛ Shion Fujihara ❜❜
    « All I'll ever know is life up on a throne. »
    EDEN'S THORN
    VILLAINS
    Livello #4
    SCHEDA
    CRONOLOGIA
    ART ©
    CODE ©
    Non mi servono le tue lusinghe del cazzo.
    Ah, Junko, squisita come sempre.
    Da bravo mostro senza sentimenti, Shion era uno che prendeva con leggerezza i rapporti con gli altri, senza contare che conosceva il leggendario brutto carattere dell’adorabile sorellina, ma se così non fosse stato quell’occhiataccia che gli era stata rivolta avrebbe potuto ferirlo nel profondo.
    In senso letterale, aveva il dubbio, Junko l’aveva davvero trafitto con una cattiveria inaudita.
    «In privata sede potrai ricevere tutti i complimenti che vorrai.»
    Fece l’occhiolino a Indra, per poi veder interrotto quel teatrino di disagio e attrazione fisica che prima o poi avrebbe dovuto trovare uno sfogo dall’entrata in scena di… boh, una tipa, non l’aveva mai vista, ma dalle reazioni di Junko la sua presenza non era stata propriamente prevista né era tantomeno gradita.
    E così rimase in silenzio, attonito, di fronte a tutti quegli eventi che si susseguirono in un battito di ciglia.
    «Direi che la Madame non l’ha scelta per l’intelligenza.»
    Fu il suo unico commento a mezza voce al termine di quello spettacolo penoso in cui la rumorosa nuova arrivata era rimasta viva solo grazie all’intervento tempestivo di Indra.
    Shion si soffermò a guardarla, studiandola senza imbarazzo com’era solito fare con determinate persone, per poi rendersi conto che oltre a mancare di furbizia, la Madame non poteva di certo averla scelta per le buone maniere – la sua entrata in scena era stata a dir poco discutibile – né per la bellezza dal momento che… no okay, non era brutta in senso stretto, ma come anche Morrigan nemmeno era di quella bellezza mozzafiato che caratterizzava alcuni membri dell’Eden quali Junko, Indra o la sua splendida e modestissima persona.
    «Dobbiamo davvero portare con noi una…» Una con evidenti problemi cognitivi era ciò che esprimeva al meglio l’idea che si era fatto della giovane, viste le sue reazioni ridicole poco consone all’ambiente e agli eventi manco si trovasse al luna park e non in una delle zone contaminate più pericolose di Tokyo, ma aveva il dubbio che esprimere ad alta voce una cosa simile avrebbe offeso anche Indra che le pareva parecchio affezionato, oltre alla diretta interessata di cui onestamente gli importava ben poco «Persona così fragile?»
    Salvato in corner, per fortuna era sempre stato bravo con le parole.
    Avanti, il suo era un dubbio legittimo ed era stato espresso da Junko stessa, da quanto dimostrato quella Momo era disabile, non vedeva, ma allo stesso tempo non sembrava particolarmente ferrata nel ragionamento logico – quale persona con una simile problematica non si sofferma a chiedere se l’ambiente è salubre o meno? – e onestamente l’idea di averla con sé lo preoccupava e non poco.
    Oltre a metterlo a disagio.
    Perché insomma, Shion faceva di tutto per sfuggire alla standardizzazione della società giapponese – il suo aspetto e i modi di fare non erano che parte di quella sorta di ribellione – ma quando si trattava di persone con disabilità o malattie mentali rientrava appieno nei canoni nipponici: con un sorriso ipocrita si dimostrava aperto e comprensivo, carico di pietà per quei poveri sfortunati, quando in realtà aveva abbandonato la propria stessa madre in una sorta di gabbia dorata di fiori e infermieri in modo da vederla il meno possibile – una volta all’anno, per la precisione – ed evitarsi la profonda pena che provava per lei, nonché la vergogna di fronte al suo essere sprofondata in un mondo di fantasia in cui i Fujihara erano ancora una famiglia felice.
    Senza contare che era bravissimo a lavarsi la coscienza, parte del proprio patrimonio era destinato alle sue cure.
    Ehi Shion, giusto? Non agitarti ma penso che ce l'abbia con te!
    Un sorriso di cortesia, uno di quelli destinati ai bambini che si avvicinano un po’ troppo ai suoi preziosissimi bonsai o agli adulti che fanno i pidocchiosi sul prezzo dei mazzi di fiori da regalare alle mogli cornute, per poi rendersi conto che non avrebbe sortito l’effetto sperato.
    «Oggi sono Aster, dimenticati il mio nome.»
    Tono morbido e dolce come le caramelle mou al cianuro.
    (Speriamo che sappia tacere quando è il momento. )
    Da tutto quel discorso a Junko ringuardo il… ugh, con che coraggio rivolgersi con simili termini alla bionda, aveva il dubbio che no, non sapesse proprio tacere e se solo Shion fosse stato un po’ più avvezzo allo slang di internet, avrebbe riassunto quel senso di disagio di seconda mano, imbarazzo e voglia di urlarle di chiudere quella cazzo di bocca con un solo termine: cringe.
    La sua attenzione venne poi attirata da Morrigan – la salutò a sua volta con un cenno del capo – che pareva essere già entrata in contatto con— oh cielo, erano bellissimi! Tutto preso dai convenevoli e poi dallo spiacevole incidente dell’altra Momo, non si era minimamente reso conto dell’esistenza di quegli adorabili, bellissimi batuffoli di pelo con le ali.
    Le ali, capite?
    Quelli erano coniglietti con le ali!
    «Quella asta?» Proprio quella che aveva fatto nascere la leggenda del sacco da un milione di yen con le gambe? «Posso portarne uno a casa?»
    Avvicinatosi alla gabbia per guardarli meglio, felice come un bambino davanti a un negozio di animali, si era voltato verso Junko con l’aria da “possiamo tenerlo, mamma?” già fantasticando su quanto sarebbe stato bello averne uno in negozio.
    «Conosci il concetto di “viola”?» Le parole della cieca avevano attirato la sua attenzione, chiedendosi come un individuo del genere potesse comprendere il senso dei colori e il sottile cambio di significato nel linguaggio dei fiori tra piante della stessa specie ma di differente scala cromatica «E in ogni caso ho una proposta migliore.»
    Fortunatamente coperto dalla maschera antigas, sul suo volto era comparso un sogghigno che non prometteva nulla di buono.
    «Aquilegia o Columbine, se preferisci rimanere nella tua lingua madre.»
    Si voltò verso Morrigan, lasciando finalmente stare i coniglietti e sfoggiando una pronuncia inglese piuttosto buona per un giapponese.
    «Il simbolo degli amanti ingannati, la mancanza di gratitudine nei confronti di una persona che ha dato tutto per te» Un attimo di silenzio ad effetto «O almeno, il nostro comune amico proverebbe a dare questo suggerimento.»
    La guardò ancora e poi scoppiò a ridere di gusto, alludendo al fatto che sapesse tutto (o quasi) della faccenda tra lei e Hisoka.

    Una volta all’esterno, ecco scoperto il vero obiettivo della loro missione: come Alice nel Paese delle Meraviglie in salsa post apocalittica, dovevano seguire quei peculiari coniglietti alati dritti dritti tra le braccia della Regina Rossa o, chi lo sa, da una Alice tenuta prigioniera da individui non ancora identificati.
    Che fosse una trappola? O forse un bizzarro piano dell’eterna nemesi di Eden, Deep Void, per rapirli, torturarli, chiedere un riscatto o chissà cos’altro? O magari c’era davvero Alice in difficoltà e per una volta quelli che erano i Villain agli occhi della società potevano diventare una compagnia di Eroi… qualsiasi situazione si prospettasse nell’immediato futuro, Shion era pronto ad accoglierla a braccia aperte: intrigato dall’aura di mistero che avvolgeva l’intera missione, resa ancora più tetra dall’ambiente attorno a loro devastato dai saccheggi e dall’incuria di mesi di totale abbandono, era pronto a mettersi in gioco.
    «Mette i brividi.»
    Il suo piede scricchiolò sul cadavere di una delle farfalle che aveva infestato la città qualche mese prima, mettendo in ginocchio la popolazione mentre lui seguiva gli avvenimenti con malcelato disinteresse dalle spiagge di Okinawa.
    «Ma mi eccita da morire.»
    Si sarebbe divertito, se lo sentiva.
     
    .
  10.  
    .
    Avatar


    Group
    Yuuei Student
    Posts
    6,966
    Location
    Camp Halfblood

    Status
    Anonymous
    Morrigan O'Brien » sheet;

    Urla e schiamazzi, questo era quello che Morrigan udiva da fuori la porta dell'Elysium, le voci indistinte si mescolavano ma riuscì a riconoscere tra tutte quella di Junko. Che stesse già urlando e la missione non era nemmeno ancora iniziata non sembrava un buon segno. Morrigan esitò un secondo, domandando a se stessa se c'era davvero bisogno di lei lì dentro, se non poteva semplicemente tornarsene a casa e fare finta di niente, tutto quel chiasso la infastidiva, la stressava e non era ancora nemmeno entrata, purtroppo non poteva.
    Entrò un secondo prima che qualcosa, o meglio qualcuno, si scontrasse contro il muro a pochi metri da lei. Morrigan passò inosservata e i suoi occhi, come quelli di tutti, si spostarono sulla donna dai capelli albini, con il braccio inchiodato dal ghiaccio sulla parete. L'irlandese la fissava sorpresa ed ebbe il tempo di pensare che poteva essere una ladra che gli altri avevano appena beccato nel locale; il quirk che avevano utilizzato per immobilizzarla era chiaramente quello di Indra.
    Quasi le venne un colpo quando all'improvviso il ragazzo esclamò il suo nome senza ragione apparente, voltò il viso verso di lui con fare interrogativo e solo allora si rese conto che stavo fissando l'albina e non lei, e subito dopo andò a soccorrerla.
    In tutto questo Morrigan non aveva ancora parlato, osservava la scena cercando di capire quello che stava succedendo. Dalle poche parole di Indra intuì che innanzitutto non era una ladra ma una loro compagna, e che aveva provato a togliersi la maschera, per qualche incomprensibile ragione.
    La ragazza pensava di aver conosciuto ormai ogni genere di pazzi persona, avendo a che fare con Hisoka, o Saki, ma quella donna era a tutt'altro livello, tirò fuori un walkman, fece una pessima battuta, e da esso partì una musica che durò degli interminabili e imbarazzanti secondi. Il peggio però arrivò quando si rivolse a lei, mettendola molto a disagio, parlandole quasi mugugnando in modo che non si capisse nulla.
    Lo sguardo dell'irlandese si rifugiò in Indra, con un'espressione che chiaramente chiedeva se quella situazione era normale e la donna si comportasse così normalmente, per poi ritornare su di lei. ‹ ...piacere. › sbiascicò infine a bassa voce.
    Junko l'accolse con una o due frecciatine, per il suo arrivare in ritardo e per i suoi... occhi? Essendo arrivata tardi, per l'appunto, non aveva assistito alla discussione di lei con Indra sul fatto che chiamare Moumoku fosse stato un errore. Non fece alcun commento, aveva imparato che era meglio non seguire troppo la corrente di Junko in certe cose e non prendersela troppo per i suoi modi, e la sua attenzione andò tutta sui conigli, e poco dopo su Shion. Quest'ultimo non perse tempo a chiedere della famosa asta, quella dove lei si era indebitata. ‹ Intendi quella da cui poi sono stata battezzata come "sacco da un milione di yen su gambe"? Proprio quella. › disse con un lieve sorriso privo di qualsiasi emozione, ma i suoi occhi mostravano chiaramente quando ne fosse infastidita, e se il suo sguardo potesse fulminare, di Shion sarebbe rimasto un mucchio di polvere.
    ‹ ...ne voglio uno anche io. › si affrettò poi ad aggiungersi alla richiesta del fioraio, perché lei li aveva visti prima e quindi nessuno aveva il diritto di prenderne un coniglietto alato più di lei. Purtroppo conosceva Junko e sapeva già che la risposta sarebbe stata negativa, con l'aggiunta di qualche insulto per entrambi.
    La bionda iniziò a spiegare la missione, anche se nemmeno lei esattamente sapeva di che cosa si trattava. ‹ É probabile che si tratti della stessa persona che ha acquistato i conigli all'asta. Non sapete chi sia stato? ›
    Di una cosa Morrigan era certa, tutto quello che era accaduto lì dentro non era stato causato da lei ed era ingiusto che Junko le addossasse le colpe quando era l'unica che stava provando a prendere la situazione seriamente richiesta del coniglio a parte.
    Non ebbe tempo nemmeno di pensare all'idea di un nome, che quella che ora scoprì chiamarsi Momo, si intromise suggerendone uno con tanto di spiegazione ricca di dettagli, senza però lasciarle il tempo di contestare. Parlava veramente tanto. Le avrebbe detto che Iris le andava benissimo, più per fretta che non perché si riconoscesse nel significato —nobile e regale? non era proprio la descrizione che si sarebbe data—, e che lei poteva tenersi Momo, nemmeno a lei faceva molta differenza. Anche Shion volle dire la sua, ma al contrario dell'albina, lui si riservava secondi fini in quelle sue parole. Il sorriso del fioraio, flessibile come un'elastico, non smetteva di allargarsi man mano che parlava, concludendo in una risata. Le stava rinfacciando ciò che già Hisoka per primo le aveva rinfacciato: la sua ingratitudine. E se dall'ex jester le accettava, perché ne aveva tutto il diritto, non lo faceva altrettanto con il fioraio. ‹ In realtà il nostro amico in comune non serba alcun rancore nei miei confronti per quella storia. Tu Shion? ›, il ragazzo non aveva alcun motivo per provare alcunché per lei, ma forse il suo era quel tipico odio che hanno le persone per quel qualcuno che fanno soffrire un proprio amico.
    ‹ Vada per Columbine, comunque. Mi piace. › si rivolse poi a tutti, scegliendo apposta il suggerimento di Shion, per dimostrare che non le importava, e questa volta il sentimento era sincero: era un'ingrata, e quindi?
    ‹ Grazie del suggerimento, Momo. › ringraziò cordialmente l'albina.

    I conigli vennero lasciati liberi e i cinque si apprestarono a seguirli fuori dal locale, e fu solo allora, dai suoi movimenti e dall'offerta di Nara, che si accorse che Momo era cieca. Non ci aveva fatto caso, troppo concentrata su tutto il resto, e comprese anche perché Tsubaki fosse così poco contenta della sua presenza in missione, poteva essere un peso più che un aiuto.
    Morrigan stessa si sentiva come un peso, non aveva grandi abilità in combattimento, se fossero stati in pericolo lei non sarebbe stata di grande utilità, l'irlandese non era una che si mandava in prima linea. Per quanto fosse curiosa, era anche un po' inquieta.
    »Energia: 425 »Forza: 20 »Quirk: 188 »Agilità: 182



    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Liv: 5
    • Status: Illesa.
    • Tecniche usate: //

    • Equipaggiamento:
    Coltelli da lancio [Offensivo]
    Un doppio set da tre coltelli da lancio ciascuno d'acciaio da 20cm dal colore nero opaco, con 11cm di lama a doppio filo. Il manico è leggermente più stretto rispetto alla parte terminale ed è forato da una serie di tre buchi in modo tale da alleggerirne il peso. Sono perfettamente bilanciati ed aereodinamici, il che li rende eccezionali armi da lancio. Possono essere scagliati oppure all'occorrenza essere branditi come comuni lame. Sono inseriti in una custodia di cuoio contenente tre lame ciascuna, dotate di cinghie comodamente allacciabili alle cosce oppure alla vita, in modo da poter essere estratti e lanciati facilmente.
    Peso: [1]
    Anti-Gas Mask [Difensivo]
    Descrizione. Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.
    Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie
    - [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    Peso: [1]
    Durata: 3 role

    • Lista tecniche:
    Phantom Cloak [Livello 1] [Costo 15 (+10) PE]
    Morrigan crea una bolla in grado di rendere invisibile se stessa, essa la seguirà ovunque vada.
    Lonely Ghost [Livello 2] [Costo 30 (+10) PE]
    Morrigan, poggiando il palmo della mano su una persona crea una bolla che l'avvolge, rendendola invisibile. La bolla seguirà la persona fino ad un raggio di 3 metri di distanza da Morrigan, raggiunto il limite scompare.
    Specter Trick [Livello 2] [Costo 30 (+10) PE]
    Toccando un qualsiasi oggetto, Morrigan crea una bolla che lo rende invisibile. Se l'oggetto viene lanciato la bolla scompare raggiunti i tre metri di distanza da Morrigan.
    Ghost Bullet [Livello 2] [Costo 30 (+10) PE]
    Morrigan lancia una bolla di piccole/medie dimensioni fino ad una distanza di tre metri, che renderà invisibile l'oggetto da lei designato.

    contatti
     
    .
  11.  
    .
    Avatar

    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

    Group
    Administrator
    Posts
    5,203
    Location
    Nasuverse.

    Status
    Anonymous
    lSqw5Th
    TSUBAKI ; NARCISO
    Forse il non essere in grado di vedere le espressioni dei presenti non stava aiutando la povera Moumoko a comprendere la serietà della situazione. Junko non era affatto contenta dell'andazzo delle cose e Junko non contenta poteva significare... beh, tante cose. Fortunatamente in quel frangente c'era Indra a fare da intermezzo o quel walkman non avrebbe visto la luce del giorno. La bionda infatti contenendo in malo modo il suo desiderio di farlo saltare in aria, allungò una mano verso il fratello, ancora occupato con il ghiaccio, proprio come una maestra che mette in castigo i bambini cattivi, e gli fece un cenno. Indra si accigliò appena, ma comprese e si lasciò sfuggire un lieve sospiro.
    «Sissignora.» asserì, prima di sottrarre fulmineo l'apparecchio elettronico alla ragazza di cui si stava prendendo cura e lanciarlo verso Junko, che lo prese al volo. «Scusami darling, te lo restituisco a fine giornata, promesso.»
    Indra non credeva di aver mai avuto la stoffa per esser quello che si poteva chiamare un buon braccio destro, ma una parte di lui si era sempre chiesta perché la Madame avesse direzionato per lo più le sue preferenze verso Karen o Billie, forse anche con un filo di gelosia, quando si era trattato di occuparsi di questioni delicate per conto dell'Eden: cominciava a capire perché. Non doveva essere proprio stata solo una questione d'età. Anche l'attuale Vice era nettamente migliorata, rispetto ad un paio d'anni fa, e forse la causa era stata proprio la morte di sua madre.
    Junko, entrata in possesso della famigerata fonte di disturbo e sbarazzatasene di conseguenza, si dedicò invece alle questioni più pressanti, dimostrando che era comunque una persona in grado di tirare fuori della serietà, quando serviva. «Quando abbiamo finito potete farci quello che diavolo volete.» commentò, riguardo alla sorte dei conigli. Lei aveva già le sue grane, figurarsi se voleva mettersi pure ad aprire uno zoo per creature dalla dubbia provenienza. Avrebbe dovuto sentire Billie, ma era piuttosto sicura che fosse d'accordo con lei. Se Shion e Morrigan volevano portarseli a casa ben volentieri, era pronta a regalarglieli anche subito.
    «Non lo so, no. Non ho abbastanza confidenza con Aogiri per andare a bussare al casinò e chiedere la lista degli invitati.» sbuffò, seccata, alla domanda di Morrigan. Non seccata dalla domanda, ma dalla situazione. Aveva delle ipotesi, ma credeva fosse ancora troppo presto per esporre delle teorie per lo più astratte. «È comunque un modo insolito di chiedere aiuto, mi ricorda...»
    Indra ridacchiò sottovoce, non lasciandole finire la frase, come irritato da qualcosa. «Diciamo che abbiamo dei buoni motivi per sospettare che non sia una trappola, così come che lo sia. Stiamo andando a controllare per questo. — spiegò, lanciando uno strano sguardo complice alla sorella, prima di rivolgersi alla ragazza con i capelli rosa, ormai finito di occuparsi del ghiaccio. — Morrigan, tu sei decisamente importante per la questione. Con un quirk come il tuo in caso di pericolo avremmo meno di cui preoccuparci.» mormorò, rivolgendole un sorriso dolce. «E non dovete avere paura, vi proteggeremo.»
    Junko alzò gli occhi al cielo, pur ignorando quel qualcosa di "non detto" che aveva cominciato ad aleggiare nell'aria e cambiò discorso.
    «Ugh. Potresti smetterla di provarci davanti ai miei occhi per cortesia?»
    Indra scoppiò a ridere.
    «Oh-oh. E da quando preoccuparsi è sinonimo di provarci? Rest assured Morrigan, non lo sto affatto facendo.»
    Di solito si impegnava molto meno.
    A seguito di quella breve spiegazione, Junko li lasciò discutere sul nuovo soprannome di Morrigan. Non le importava minimamente cosa avrebbero scelto, le bastava solo ne scegliessero uno: a dire il vero anche lei aveva subito una sorte simile a quella della giovane, il suo fiore lo aveva scelto Karen, per questo, quando era successo quello che era successo aveva ponderato di cambiarlo. Non era sicura di esserci affezionata, ma alla fine aveva lasciato perdere, preferendo tenersi quella memoria come monito per il futuro. Sperava che non fosse destino succedesse nuovamente qualcosa del genere: Karen, a suo tempo, non l'avevano uccisa, ma non poteva assicurare che non finisse così in un'eventualità simile.
    Quando Momo propose di abbandonare il proprio soprannome in favore di Seigi, Indra si accigliò.
    «Non dire stupidaggini, Momo. — la rimbeccò subito, estremamente intransigente sul discorso, visto che pensava dovesse smetterla di presentarsi con un nome nuovo ovunque andasse. — Come se potessimo smettere di essere i fiori dell'Eden, non esiste.» osservò, quasi offeso dalla leggerezza con cui trattava la materia. Era comunque volontà della loro madre, come ci poteva solo pensare?
    Poi Indra era un impiccione, si sarebbe volentieri unito al discorso: probabilmente avrebbe proposto Yuri, per giglio, oppure Fuji o Lys, per Glicine o Fiordaliso, ma perché era un fan dei nomi facili da pronunciare, ma nessuna delle proposte attuali gli dispiaceva, per cui alla fine decise di non aggiungere nulla. D'altronde, aveva già un'altra sorella per cui tenere un nome da parte. Non gli sfuggì comunque la sottile frecciatina di Shion, ed intuì che Momo - a pelle - non dovesse risultargli troppo simpatica.
    «Spero non stiate parlando di niente che io debba sapere.» furono, invece, le ultime parole di Junko, che lasciarono sott'intendere che non le piaceva spifferassero le cose dell'Eden in giro. Fino a che ne parlavano fra di loro non aveva problemi, sugli amici in comune, avrebbe speso volentieri qualche parolina, magari strada facendo.

    Usciti dal locale, tutti avrebbero potuto cominciare a notare lo strano comportamento dei conigli: i residui del farmaco non sembravano disturbarli, svolazzavano in giro e annusavano i bordi della strada con il loro musetto bianco proprio come se fossero alla ricerca di qualcosa.
    Shinjuku era spettrale, silenziosa e... morta. Ci poteva essere rimasto ben poco da cercare in un posto simile, eppure quelle creaturina sembravano saper cosa fare quasi meglio di tutto il gruppo. Junko in testa, Shion, Morrigan e Indra con Momo a chiudere la coda. I grattacieli avevano consentito alla nebbia di rimanere, stagnante, persino ad altezze elevate, e di conseguenza la luce del sole arrivava a sprazzi, offuscata da quelle nuvole di miasma nero come un filtro su una foto. Eppure si capiva che Shinjuku non era del tutto disabitata. Anzi, segni di frequenza apparivano ovunque: strade crepate, vetri rotti, segnali stradali contorti, alberi bruciati e rifiuti che nessuno si curava di portar via. Se si fossero dovuti immaginare il setting di un film apocalittico quello ci andava molto vicino.
    Forse era strano da dire, ma in tutto quello, quei conigli non sembravano nemmeno così tanto fuori posto lì. Come se fossero un prodotto di qualche strano esperimento che li aveva creati, esattamente come il farmaco. Erano così sbagliati da essere giusti.
    E mentre le suole delle loro scarpe calpestavano l'asfalto grigio, le menti occupate da questi pensieri, successe: come se stessero davvero cercando di condurli nel paese delle meraviglie attraverso un tunnel, alla stregua della tana del bianconiglio, le creature s'inoltrarono verso uno dei cupi e scuri ingressi della metropolitana che portavano sottoterra.
    Persino Junko si stupì di quel comportamento, tanto da arrestarsi, colta di sorpresa, in cima alla rampa di scale che pareva una voragine pronta ad inghiottirli.
    «La metro?» si fece sfuggire, più una riflessione ad alta voce che altro. Era chiaro che non si fosse preparata ad un'eventualità simile, anche perché con sé non aveva nessuna torcia. Ciò non la fermò comunque: non aveva intenzione di cedere alle provocazioni della sorella, perché, per quanto non fosse vero e non sapesse con esattezza cosa stava facendo, non le avrebbe dato la soddisfazione di avere ragione. Avrebbe potuto usare il quirk per fornire un'illuminazione più che decente, ma era pericoloso, e non poteva correre il rischio che scoppiasse un incendio, per quanto quello l'avrebbe fatta sentire sicura, indi per cui prese il proprio cellulare dalla tasca e accese la torcia. Segnale non ce n'era, chiaramente, ma almeno per quell'uso poteva andare. «State dietro di me, non ci sarà luce, ed è meglio se ne usiamo uno solo.» disse, e cominciò a scendere le scale, recuperando velocemente il terreno perso sul quale i conigli l'avevano distanziata. Meno rischio di essere individuati, nel caso. Solo che adesso non poteva assolutamente permettersi di perdere di vista gli animali.
    Sottoterra era buio pesto. Senza volerlo si erano quasi trovati tutti nella condizione di Momo. Il fascio di luce proveniente dal cellulare di Junko illuminava giusto tre-quattro metri in avanti, ma orientarsi era difficile, la metropolitana di Shinjuku era infinitamente ampia e la stazione principale si articolava su dieci piani diversi. I conigli, sprezzanti del pericolo, oltrepassarono i binari diverse volte, costringendo i loro seguaci a fare lo stesso. Indra aiutava Momo ogni volta che poteva, avvisandola di dove stessero andando, ma immersi nella semi-oscurità, senza cartelli visibili e punti di riferimento, perse l'orientamento dopo appena venti minuti nel sottosuolo.
    I loro passi ed i loro respiri ovattato dalle maschere anti-gas erano gli unici rumori che si udivano per miglia, oltre lo scalpicciare degli animali che stavano seguendo. Indra ruppe il silenzio diverse volte, per lo più per commentare il degrado che stavano incontrando, ma avendo l'accortezza di tenere un tono di voce alquanto basso e consono alla situazione. Perché sebbene non ci sarebbe dovuto essere nessuno in giro, tutto nei dintorni indicava il contrario. Le piastrelle della pavimentazione rotte in molti punti, a volte persino intere colonne distrutte, pareti annerite e frammenti di vetro e plastica in terra, probabilmente provenienti dall'impianto d'illuminazione. Era esattamente come fuori. Ci sarebbero voluti mesi di lavoro per riuscire a riportare tutto alla normalità.
    Camminarono abbastanza a lungo, scendendo scale ed inoltrandosi sempre più in profondità, fino a quando, in un momento di completo silenzio, ormai in prossimità della stazione centrale, un rumore poco rassicurante squarciò la quiete della stazione: un treno.
    In coda al gruppo, Indra fu il primo ad allarmarsi.
    «Tsubaki.» mormorò, abbastanza conscio di cosa potesse significare il rumore di un treno. I suoi occhi cominciavano ad essersi abituati al buio, ma era ancora una situazione piuttosto nebulosa.
    «Sì. Mi sa che non siamo soli. — replicò la bionda, probabilmente colta la preoccupazione del ragazzo. Ne avevano parlato abbastanza in giro, e quello spiegava anche perché fino a quel momento non si erano imbattuti in nessuno. Perché fra tutti i giorni proprio quello? Era davvero una trappola, in fin dei conti? — Eroi.» disse, con un tono che sottintendeva che se fossero stati colti con le mani nel sacco, probabilmente non li avrebbe salvati nessuno.
    Eppure proprio in quel frangente, un altro suono volle attirare la loro attenzione. Un verso, qualcosa che suonò come uno strano "kyu!", ai loro piedi, ed improvvisamente i tre conigli erano diventati cinque. Non si erano moltiplicati, perché le due aggiunte avevano il pelo più scuro degli altri, cenere, erano a macchie e sembravano richiamare intensamente la loro attenzione. Uno si era messo a mordicchiare i lacci degli anfibi di Shion, l'altro ad annusare uno dei coniglietti bianchi che li avevano condotti dove erano arrivati fino ad ora.
    Junko • Livello #9 • ✿✿✿ • Indra • Livello #7 •
    lSqw5Th




    CITAZIONE
    Salve ragazzi, sono di nuovo io. Devo fare nuovamente una piccola nota per ReD™. Editare o cancellare post in attività ufficiali senza chiedere il permesso è estremamente irrispettoso nei confronti del master, ma anche nei confronti degli altri player e gradirei che NON succedesse. Forse dirò una cosa ovvia, ma io chiaramente sono iscritta alla discussione e le notifiche di chi posta mi arrivano puntuali come tutte le altre. Se - a distanza di un paio d'ore - mi arrivano due notifiche diverse che la stessa persona ha postato in AM non ci metto moltissimo a tirare le somme ed a capire che il primo post è stato cancellato in favore dell'altro. Ora, per fortuna il primo post lo avevo già letto, avendo avuto un momento vuoto, e ho avuto modo di accorgermi che ci sono stati cambiamenti nel secondo. Non sono stati massicci, quindi chiuderò un occhio. Tuttavia non voglio che si ripeta perché non vorrei trasformare un'attività ricreativa in una fonte di stress, per me, ma anche per voi. Anche nel caso in cui un messaggio venisse cancellato per errore la prima cosa da fare è scrivere ad un master, vale tanto per le AM quanto per le Role e i Combattimenti. Grazie dell'attenzione.



    Ordine dei post: Sapphire313, ReD™, Lostien.
    contattiwww
     
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Back Home

    Group
    Vigilantes
    Posts
    8,795
    Location
    Mondo Distorto

    Status
    Offline
    ❛❛ Shion Fujihara ❜❜
    « All I'll ever know is life up on a throne. »
    EDEN'S THORN
    VILLAINS
    Livello #4
    SCHEDA
    CRONOLOGIA
    ART ©
    CODE ©
    Senza staccare gli occhi dai coniglietti e ben lieto di poterne portare a casa uno – facciamo anche due – aveva seguito con attenzione lo scambio di battute tra i presenti, decretando infine che nessuno sapeva molto più di lui riguardo la situazione e che “valutare se la richiesta di aiuto fosse una trappola o meno” poteva tramutarsi in qualcosa di pericoloso.
    In qualcosa di divertente.
    «E un po’ mi offendi, Indra, ci provi con lei ma non con me.»
    Era più forte di lui, non riusciva a rimanere serio di fronte ad argomenti del genere e a proposito di affari di cuore, la reazione di Momo di fronte alla sua proposta era stata alquanto inaspettata.
    In realtà il nostro amico in comune non serba alcun rancore nei miei confronti per quella storia. Tu Shion?
    Ma come nessun rancore.
    Nemmeno un pochino pochino? E niente aria colpevole da parte della giovane? Nemmeno un’espressione vagamente offesa per aver platealmente spiattellato gli affari suoi davanti agli altri? Nessuna risposta carica ripicca?
    «Quanto sei noiosa.»
    Uno sbuffo che esprimeva una punta di delusione: da due del genere si sarebbe aspettato del dramma, tanto dramma, sapeva com’era fatto Hisoka e l’assenza di esplosioni, sentimenti offesi o quantomeno una reazione… degna di lui gli aveva fatto rimpiangere quel pomeriggio passato al Paradise Lost in loro compagnia.
    «Perché mai dovrei portarvi rancore, speravo solo in un po’ di sano gossip» Si strinse nelle spalle per poi voltarsi verso Junko con aria serafica «Tranquilla, sorellina, sono solo chiacchiere da fioraio.»
    Nulla di cui preoccuparsi, insomma.

    Come Alice in un Paese di desolata decadenza, il gruppo si era mosso dietro ai coniglietti alati che parevano muoversi fin troppo sicuri tra gli ammassi di polvere velenosa, i rifiuti che si erano inevitabilmente accumulati e a tutto ciò che l’incuria umana – o forse c’erano dei sentimenti ben diversi dietro a quella furia che aveva spinto le persone a devastare tutto? – aveva contribuito a creare.
    «Ci stiamo davvero addentrando nella tana del Bianconiglio.»
    Un mormorio che aveva una punta di sincera curiosità e, una volta atteso che Junko facesse strada aiutandosi con la torcia del cellulare, in quel buio quasi totale della metropolitana il senso di eccitazione fece ben presto posto al disagio. Pur essendo umano, non poteva essere altrimenti, Shion si sentiva particolarmente affine al mondo vegetale e oltre alla questione riguardante la praticità immediata – non vedeva un accidenti e la cosa non rendeva più facile seguire i coniglietti che invece non parevano risentirne – quella mancanza di luce solare non lo faceva sentire tranquillo.
    Poi certo, era una questione psicologica e sarebbe stato in grado di utilizzare egualmente il proprio Quirk, in caso di necessità, ma non si poteva dire che apprezzasse la situazione.
    In più, giusto per rendere ancora più complicata la faccenda, il fioraio non era mai stato tipo da mezzi di trasporto pubblici, anzi li disprezzava apertamente e avrebbe preferito sei mesi di astinenza dai piaceri della vita pur di non mettere piede in quei luoghi affollati da bifolchi che non potevano permettersi un taxi o un autista privato, ma certi rumori erano inconfondibili anche per uno come lui: qualcosa che in teoria doveva rimanere immobile in quella desolazione si stava muovendo, un treno di stava avvicinando.
    Eroi? Come eroi? Avevano davvero pensato di giocare ad esplorare il Paese delle Meraviglie quando i paladini della giustizia erano pronti a farsi una gita con loro? Che idea del—
    «Quanto sono carini.»
    Un versetto deliziato di fronte ad altri coniglietti, anche se questa volta dal mantello più scuro di quelli che li avevano accompagnati fin lì, poteva portare a casa pure loro? Quattro erano tanti da tenere in negozio, ma conosceva chi avrebbe potuto apportare le dovute modifiche al terrazzo dell’edificio in cui viveva in modo da farlo diventare una sorta di grosso giardino per coniglietti alati!
    «Aw guardate» Si era chinato allungando una mano nel tentativo di accarezzare o perché no prendere in braccio quello grigetto che gli stava rosicchiando i lacci degli anfibi «Posso darti qualcosa di meglio, sai?»
    Tono morbido e inaspettatamente tenero da parte di uno come Shion, dal palmo della mano del fioraio crebbe ad una velocità impressionante rispetto ai normali canoni imposti dalla natura quello che pareva un piccolo cespo di lattuga.
    «Se sul treno ci sono davvero degli eroi e dovessimo incontrarne altri, come giustifichiamo la nostra presenza qui?» Mica potevano dire che avevano portato a spasso la disabile problematica, suvvia, né potevano ingaggiare uno scontro diretto con della gente allenata proprio per fronteggiare simili eventualità «Non è delle migliori, ma meglio delle scarpe.»
    Eccolo di nuovo tornare a parlare con il coniglio.
    «E se fossimo qui per loro?» Alzò lo sguardo dall’animaletto ai suoi compagni di viaggio, colto da un’idea improvvisa, cercando prima l’approvazione di Indra e poi quella di Junko che era palesemente a capo della spedizione «Dovranno pur esistere delle persone che studiano il rapporto tra Quirk e animali, no? Non abbiamo documenti o quanto possa dare una validità alla nostra messinscena, ma al momento nemmeno gli eroi hanno modo di controllare se siamo davvero dei ricercatori per conto del dipartimento di biologia, scienze naturali, veterinaria o quello che vi pare.»
    Da bravo contafrottole professionista, sostenere una recita del genere non sarebbe stato un problema, se da solo, ma in gruppo dovevano mettersi d’accordo per sembrare il meno sospetti possibile con storie che si discostavano, evidenti nervosismi dati dal “non so cosa inventarmi” o qualsiasi tipo di panico dato dal trovarsi all’improvviso di fronte ad una situazione inaspettata.
    «Voci di animali dotati di Quirk saranno sicuramente arrivate anche al giusto lato della legge e, con loro, a chi si occupa di queste cose.»
    Poteva essere una strategia convincente o quantomeno non troppo sospetta?
    «Poi tecnicamente non sarebbe una bugia, siamo davvero qui per loro.»
    Un sogghigno sotto alla maschera antigas, era sempre stato bravo con le mezze verità.
     
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Yuuei Student
    Posts
    13,394

    Status
    Offline
    Moumoku Hizoku
    Nei precedenti episodi...
    da quando è diventata una serie tv questa am?

    L'incontro con Shion non era partito nel migliore dei modi.
    Oggi sono Aster, dimenticati il mio nome.
    Moumoku storse un sopracciglio quando ascoltò le parole velenose del ragazzo, a cui rispose con un tono altisonante e alzando le mani disarmata fin sopra la testa.
    Geez Man! Come vuoi tu!
    Per caso è quel periodo del mese anche per i maschi!?
    E allora per te sono SIGNORA Momo! Gli replicò un po' stizzita ed enfatizzando le proprie parole, puntandogli nel mentre anche un dito contro come le scimmie insomma. Anzi, facciamo "Signorina". Signora da troppo di vecchia ed io sono ancora nel "fiore" dei mie anni! Gli disse mentre ondeggiava la mano destra per attorno al viso. è inutile che provi ad illuderti, affronta la realtà! Puoi chiamare Junko, "Signora". Lei si che è vecchia dentro!

    Poco dopo...

    MAH BAYYBEH!
    Scusami darling, te lo restituisco a fine giornata, promesso.
    Sotto ordine di Junko, il walkman di Moumoku venne sequestrato da Indra e consegnato al vicario dell'Elysium. ah-ha! te la sei cercata!
    THEY STOLE MAH BAYBEH!
    La reazione di Momo fu alquanto teatrale: gridò piagnucolante ed allungò la mano davanti a sé in una direzione a caso approssimativamente verso Junko ma quanti anni ha?, come se volesse raggiungere il figlio che le veniva sottratto dai nazisti?, mentre faceva finta d'essere trattenuta sempre dai nazisti.
    Potrete anche avermi tolto lo strumento, ma non potrete mai togliermi la voce!
    ma è una minaccia?
    Abbassò il capo per nascondere le lacrime che non c'erano e strinse il pugno sul suo petto, per enfatizzare il proprio dolore al pubblico che non esisteva.

    Ancora dopo…

    Grazie del suggerimento, Momo.
    Alla fine di tutta quella pagliacciata messinscena allestita dalla donna dalla capigliatura bianca, almeno qualcuno in mezzo a quel pubblico così difficile se escludiamo indra, aveva mostrato forse apprezzamento verso l'albina. completamente ingiustificato aggiungerei. secondo me momo 1 è solo estremamente gentile ed educata… a differenza di momo 2.
    Don't worry girl! Rispose Moumoku verso Morrigan, puntandole contro gli indici e con i pollici alzati -a mo' di pistola- Gli amici di famiglia sono anche i miei amici…! Eccetto quelli che non voglio essere miei amici… O quelli che non mi stanno simpatici… Comunque sempre pronta a dare una mano quando serve!
    non so perché ma anche questa suona come una minaccia.

    E dopo ancora… e basta abbiamo capito!

    Rimproverata dal fratello per aver suggerito di rimpiazzare il soprannome floreale che la madre stessa le aveva donato si parla dell'adottiva ovviamente, non quella naturale, Momo si avvicinò all'orecchio di Indra e sussurrò parole che solo il fratello avrebbe potuto ascoltare.
    Ehi Nara, non prendermi per stupida e non serve nemmeno che tu mi faccia la paternale. Sai benissimo che non rinuncerei mai al nome che mi ha dato la mamma. Gli disse con un tono così serio che quasi stonava col comportamento mostrato fino a quel momento bah, io direi che un po' di coglioneria in meno ogni tanto non guasta. magari fosse sempre così. Sto solo cercando di capire che tipe sono queste persone con cui mi volete far collaborare, tutto qui. E… vista la poca insistenza in merito della tipa, direi che per il momento almeno lei ha superato la prova. prova? ma che razza di "prova" era!? Mentre l'altro… Non so, ancora non mi convince.
    certo, perché c'è sicuramente bisogno della tua approvazione.
    E poi volevo fare un po' di pubblicità al nome che uso quando lavoro fuori dall'Elysium. ah perché lavori? Gli disse allontanandosi ed alzando la voce. Parlo ovviamente dei lavoretti che porto avanti al di fuori degli affari di famiglia!
    Gli avrebbe sorriso puntandogli con confidenza le dita contro, ma dovete limitarsi al puntarlo quasi in maniera casuale dato che c'era una maschera a coprirle il volto.
    io direi che potrebbe anche togliersela. magari può provare un altro tiro di dado!

    E adesso, per le strade di Shinjuku…
    finalmente questo recap infinito è terminato.

    Avanzando su un tappeto di cadaveri di farfalle, lungo le strade di una città ormai desertica, e seguendo dei coniglietti alati verso una destinazione ignota questa parte la trovo ancora troppo assurda per poterla comprendere, il gruppo venne portato davanti ad un luogo che puzzava così tanto di fregatura, da poter far considerare "profumata" la cucina di un ristorante cinese ehi, ma questa razzista!: l'ingresso della metropolitana.
    La piega che stava prendendo la situazione non era di certo tra le più rosee, un luogo chiuso, labirintico e carente di via di fuga come la metropolitana, non era di certo il migliore dei posti dove andarsi ad infilare, specie se non sai dove devi andare o chi incontrare in posto simile e specie se ti affidi a dei coniglietti alati per farti da guida. alice era probabilmente pazza, ma anche qui non scherzano con i livelli di follia.

    *Sniff*
    Sorprendentemente, nonostante le precedenti rimostranze, Moumoku non commentò la situazione: si limitò a tirare su con il naso e a seguire il gruppo alquanto silenziosa, mentre i suoi pensieri spaziavano un po' altrove in quel momento.
    Chissà se faccio in tempo per i saldi del negozio sotto casa.
    Ma soprattutto… Ho spento il forno prima di uscire?

    *inserire qui facepalm* dubbi esistenziali, quelli veri.
    Intervenne unicamente quando Junko si fece scappare un commento titubante sulla loro prossima destinazione.
    Paura del buio, Tsu-Tsu? come fa a sapere che è buio là sotto? Disse verso la sorella con tono canzonante. Oh~! What a nightmare! Continuò sarcastica.

    Aiutata dal fratello, e supportandosi col bastone, a superare eventuali scale od ostacoli sul proprio per corso -non che ne avesse veramente bisogno, ma le piaceva farsi coccolare di tanto in tanto- ma non voleva essere tipo lo stereotipo della tizia "forte ed indipendente"?, Moumoku continuò quella processione al seguito di conigli e sorella senza creare particolari scompigli o innalzando lamentele. perché in realtà le basta semplicemente esistere per risultare silenziosa.
    ♫ I can't stop this feeling...
    Si limitò, con un tono di voce estremamente basso, quasi malinconico, ed ovattato dalla maschera…
    Deep inside of me
    …A canticchiare tra sé sé.
    Man, you just don't realize. What you do to me~. ♫
    Per intrattenersi nell'attesa della passeggiata, iniziò a cantare Hooked on a Feeling dei Blue Swede, girando la testa di tanto in tanto verso Indra come se gliela stesse dedicando.
    una persona furtiva e silenziosa. un vero agente della spinter cell.
    ♫ When you hold me, in your arms so tight…
    Continuò stringendo un po' a sé il braccio del fratello che reggeva il suo.
    You let me know… Everything's alright… ♫
    oh no, arriva il climax. adesso scommetto urlerà…!
    Yaaa~wn! Mamma che palle!
    Alzò leggermente la voce e terminò la sua personale esibizione con un sonoro sbaglio ed esplicando la piattezza della situazione, ma mantenendo sempre il ritmo della canzone.
    ho temuto il peggio.

    Ma quanto dura questa gita?
    S'inoltrarono sempre più nella metropolitana senza che nulla di rilevante disturbasse il gruppo eccetto lei e, per quanto per molti ciò si traducesse in un qualcosa di positivo, Moumoku visse quel momento più come una sorta di tortura.
    Non ce la faccio più. Spero che presto accada qualcosa… QUALUNQUE cosa!
    ma perché ti devi attirare la sfiga!
    Fu presto accontentata.
    ecco, lo sapevo.
    Arrestarono la loro avanzata quando un rumore di treno iniziò ad udirsi all'orizzonte; come un cane che aveva appena odorato qualcosa di interessante, Moumoku alzò la testa incuriosita e, specie quando Junko esclamò la parola "Eroi", da dietro gli occhiali da sole gli occhi le iniziarono a brillare come ad una bambina la notte di Natale.
    Finalmente! Esclamò. Qualcosa!

    Tutta contenta per quello sviluppo, si staccò dal fratello e allargò le braccia nel buio. Lingue traslucide e trasparenti, quasi invisibili con quella poca illuminazione, iniziarono a diffondersi dal suo corpo verso tutte le direzioni; per tre metri, con lei come suo epicentro, espanse il suo potere nell'area attorno a sé per percepire sia i dintorni che i presenti e, ghignando largamente sotto la smaschera, esclamò un sonoro. Beh, dove sono i nostri ospiti…!? Preparandosi ad accogliere, magari con le cattive ma magari anche no, chiunque si avvicinasse…
    Ehehe. Dove sono? Dov… Eh!?
    Rimase un po' perplessa e alquanto delusa quando percepì e comprese chi fossero i nuovi arrivati: non erano altro che un'altra coppia di quei piccoli roditori mutanti.
    Ma come come sei morbidoso! Oh gu-gu-gu!
    Forse non del tutto delusa.
    s'è completamente rincoglionita.

    Con la voce buffa solitamente riservata ad infanti e -per l'appunto- animali, si chinò verso il basso abbassandosi sulle ginocchia e cercò di poggiare una mano su una delle piccole palle di pelo alate che percepiva muoversi attorno a sé.
    Chi è un bravo coniglietto? Chi è un bravo coniglietto? Tu lo sei!
    ripeto: completamente andata.
    E tormentando direi molestando il primo coniglio malcapitato che si trovò davanti, ascoltò la proposta stramba di Shion Aster e, quando il ragazzo terminò, decise di aggiungere una sua proposta non richiesta al pentolone delle idee che dite sto forse esagerando i commenti?
    Oppure... Disse mentre si alzava e per infilarsi nel discorso. Possiamo semplicemente gonfiargli la faccia!

    Ouch!

    Cercò di sbattere il pugno destro nel palmo aperto della mancina, scordandosi della temporanea ipotermia che le stava provocando paralisi al braccio; ovviamente si fece malissimo nel farlo. perspicace come sempre.
    Oppure facciamo come dice Austero qui… Fate voi.
    Imbronciandosi come una bambina, un po' delusa dalla propria performance, si rese conto che in quel momento non poteva far molto per il gruppo in quelle condizioni certo, perché in condizioni ottimali sarebbe sicuramente la mvp del gruppo. Accantonò quindi l'idea per il momento e non insistette ulteriormente, anche se non avrebbe di certo disprezzato se avessero deciso di adottare un approccio più aggressivo.
    28 yo Villain Eden's Thorn Scheda Portfolio ©
    Tecniche · Equipaggiamento · Status
    Parametri
    Liv:
    2
    Exp:
    100 / 250
    Peso:
    2 / 4
    Forza:
    033
    Quirk:
    033
    Agilità:
    009

    Status
    Energia:
    085 / 100
    Status Fisico:
    • Mano destra
    [Danno Grave]
    (Paralisi 4 Turni)
    Status Psicologico:
    Rilassata ma non più tanto impensierita dalla mano congelata perché: conigli alati!
    Tecniche Usate:
    Panopticon

    Equipaggiamento
    Braccio del Diavolo [Offensivo]
    mini
    Bastone guida pieghevole per ipovedenti e non vedenti, dal design in duralluminio con rivestimento riflettente. È dotato di un'impugnatura dritta ed ergonomica in gomma nera, comoda e facile da impugnare. Il bastone è composto da quattro (4) sezioni tubolari incastrate l'una con l'altra, e che rimangono collegate fra loro da una corda elastica una volta smontato; quando è assemblato raggiunge un'estensione di 120cm ca. e di 30cm quando smontato e ripiegato su stesso. Il design leggero e portatile è pensato per un trasporto facilitato e tascabile, permettendo di averlo sempre con sé in ogni occasione.
    È stato -ribattezzato- ironicamente da Momo come "Braccio del Diavolo" poiché esso funziona proprio come una vera e propria estensione del suo braccio e anche perché, proprio come un vero arto, può usarlo anche in modi "ben differenti" dal semplice farle da guida durante le sue passeggiate.

    Effetto: Danni Lievi.
    Peso: [1].
    Durata: Permanente.
    Anti-Gas Mask [Difensivo]
    mini
    Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.

    Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie
    - [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    Peso: [1]
    Durata (Filtri): 3/3 role

    Tecniche
    Panopticon [Livello 1] [Costo 15 PE + 5 M]
    Espandendo e diffondendo il proprio quirk in un'area limitata attorno a sé, Momo manipola i flussi d'aria che la circondano e li impatta in tutte le direzioni su ogni oggetto solido nelle sue vicinanze; tornando indietro da lei, i flussi le restituiscono un impulso sensoriale che nella sua testa si traduce in una serie di forme fumose e non ben delineate. Questo le permette di avere una visione a 360° di tutto ciò che è solido e si muove all'interno del suo raggio d'azione. Questo potere però, può portarla ad una potenziale confusione delle forme e non le permette inoltre di osservare fenomeni che non hanno una forma fisica come propagazioni di luci e vibrazioni.

    Tipo Tecnica: Ad Area / Duratura
    Effetto: Visione multidirezionale dei solidi che circondano Momo e la loro posizione nell'ambiente.
    Raggio: 3 metri.
    Bullet for My Valentine [Livello 1] [Costo 15 PE]
    Comprimendo i flussi d'aria in un unico punto, Momo crea un proiettile d'aria compressa che può sparare verso un bersaglio da lei definito. Il colpo può essere innescato in vari modi: colpendo con un pugno davanti a sé, calciandolo come se fosse una palla o semplicemente piegando il pollice mentre mima una pistola. L'esecuzione è inutile e puramente scenica, poiché il proiettile può essere semplicemente esploso rimanendo fermi sul posto, manipolando e deviando le correnti d'aria verso il bersaglio.

    Tipo Tecnica: A Distanza
    Danno: Lieve.
    Raggio: 2 metri.
    A Jailhouse Wind [Livello 1] [Costo 10 PE]
    Sfoggiando le sue abilità danza e piroettando su sé stessa, Momo richiama a sé i flussi d'aria e li devia verso un unico punto. Quasi mimando i suoi movimenti, il vento crea un turbine che circonda un bersaglio a sua scelta e, spingendolo da tutte le direzioni con delle forti correnti, lo costringe a rimanere sul posto bloccandolo temporaneamente in posizione. La danza non è necessaria per l'attivazione della tecnica, serve solo ad aumentare la teatralità dell'esecuzione; la prigione di vento permane sul campo rimanendo attiva, per una durata pari al livello della tecnica stessa.

    Tipo Tecnica: Di Blocco
    Effetto: Blocco dei movimenti.
    Durata: 1 turno.
    Air Drill Breaker [Livello 1] [Costo 25 PE]
    Richiamando a sé le correnti d'aria, Momo avvolge le mani in due piccoli mulinelli di vento che aggiungono frizione per rotazione ai suoi attacchi, specie quando colpisce con i suoi pugni. Funzionando come delle trivelle d'aria attaccate alle sue mani, i mulinelli potenziano temporaneamente la sua offensiva, creando anche delle abrasioni o semplici rimozioni di materiali nei bersagli o negli oggetti colpiti.

    Tipo Tecnica: Potenziamento
    Effetto: + 1 in Forza ogni 10 punti quirk.
    Durata: 1 turno.
    Still Whiping You [Livello 1] [Costo 15 PE]
    Come piccolo tributo al fratellino Dryas, Momo crea un fascio d'aria che lei chiama "tentacolo" ma che in realtà è un turbine di vento che parte e si allunga da una delle sue mani. La tecnica è un'estensione dell'Air Drill Breaker e, dopo aver avvolto le proprie mani con dei mulinelli d'aria, gli è possibile sviluppare in qualsiasi direzione -ma sempre il linea retta-, un turbine semitrasparente e molto sottile verso il punto in cui indirizzerà il proprio pugno. È un colpo mirato che le permette di provocare danni da taglio su bersagli lontani o di tirare a sé oggetti leggeri e non troppo grandi, per effetto stesso del tornado in miniatura.

    Tipo Tecnica: A Distanza
    Danno: Lieve.
    Raggio: 2 metri.
    www
     
    .
  14.  
    .
    Avatar


    Group
    Yuuei Student
    Posts
    6,966
    Location
    Camp Halfblood

    Status
    Anonymous
    Morrigan O'Brien » sheet;

    Le labbra di Morrigan si allargarono in un sorriso, come se avessero detto a un bambino che i regali di natale quell'anno erano in anticipo, quando, diversamente da quanto si aspettava, Junko diede loro i permessi di prendere i conigli una volta che quella storia sarebbe finita. Li aveva ardentemente desiderati all'asta, e non aveva più pensato di avere una seconda occasioni di poterne prendere uno con sè.
    Il discorso prese toni più seri, ma fu quasi subito interrotto dal ragazzo dai capelli scuri, che fece ben intendere ci fosse qualcosa che non stavano raccontando. Curiosa com'era Morrigan, avrebbe voluto approfondire, Junko sembrava più disposta a parlarne che non Indra, ma quest'ultimo le rivolse la parola e quasi lesse i suoi pensieri, individuando le sue insicurezze. Da quando era arrivata, l'unico pensiero che aveva avuto era stato quello di sparire —letteralmente— e filarsela da lì: l'accoglienza era stata decisamente strana, da parte della donna cieca, e nemmeno il tempo di respirare, che aveva dovuto mettersi sulla difensiva con Junko e Shion. Non che fosse insolito, era solo troppo in cinque minuti e che Indra la tranquillizzasse, effettivamente funzionò. ‹ Non ti facevo così... empatico, grazie. ›, il tutto fu prontamente interrotto da un anticlimatico commento dell'albino, seguito poco dopo da un altro da parte del fioraio. L'irlandese scosse la testa, con vaga aria divertita, le sembrava quasi di essere tornata alle superiori. ‹ Non che mi dispiaccia, in ogni caso. › aggiunse dopo il commento del mulatto perché perché non approfittarne.
    Noioso, era quello che aveva pensato di Hisoka al ricevere la sua reazione così blanda, Shion non poteva accusare lei se il jester era purtroppo passato oltre! ‹ Ho provato a farlo arrabbiare, non c'è stato verso. › raccontò, alzando le spalle dato che anche lei era rimasta parecchio delusa dalle sue risposte. ‹ Ma ho saputo da lui che sei stato tu a suggerirgli di vederci... quindi io suggerisco a te di non immischiarti più nella mia vita privata. ›, era vero che non era stato lui ad intromettersi, ma Hisoka a parlargliene, era più un avvertimento: non apprezzava il gossip nè le persone pettegole.
    Lasciò che fosse Shion a rimediare a ciò che si lasciava sfuggire davanti a tutti con Junko, mentre la sua attenzione veniva catturata da Momo. Il modo di agire e comportarsi della donna non potevano che ricordarle un po' Saki, anche se elevato all'ennesima potenza; le sorrise, anche se lei non poteva vederlo.

    L'irlandese non pronunciò alcuna parola mentre seguivano i tre coniglietti, abituata ormai al caos della metropoli giapponese, le pareva così sbagliato il silenzio delle strade desolate di Shinjuku e forse pareva così anche agli altri, che ogni tanto lo interrompevano con qualche commento sottovoce. Morrigan si era già persa ancor prima di entrare nella metropolitana, non era in grado di riconoscere le strade nemmeno quando la città era in condizioni normali, figurarsi ora ch'era irriconoscibile e con una leggera nebbiolina nera a disturbarle ulteriormente la vista.
    S'inoltrò assieme agli altri verso il buio sottosuolo, con una pessima sensazione che la perseguitava, come agli altri, l'idea di camminare alla cieca non le garbava per nulla. Quando non si aveva una meta precisa e nemmeno si riusciva a vedere dove si stava andando, il tempo sembrava dilatarsi all'infinito e alla ragazza sembravano passate ore nel loro vagabondare senza meta.
    E poi in un momento qualunque di silenzio totale, il rumore di un treno che si avvicinava li fece allarmare. Come poco dopo affermò Junko, non erano più soli, ed a fare loro compagnia presto si sarebbero uniti degli eroi.
    Il primo a farsi venire un'idea fu Shion, dopo essersi fermato ad ammirare due nuovi conigli apparsi dal nulla. Non era però tempo di fasi troppe domande, ascoltò la proposta di Shion e poi quella di Momo che propose invece di farci a botte, Morrigan preferiva evitare uno scontro diretto: gli eroi erano ben più preparati, e forse li superavano anche numericamente.
    Siccome non sapeva ancora quanto tempo avessero prima che venissero raggiunti, la ragazza decise di agire. ‹ Vi renderò invisibili. › li avvertì, avvicinandosi a Shion. ‹ Credo sia più prudente non farci vedere per il momento. ›, siccome non sapevano come gli eroi avrebbero reagito alla loro bugia, se ne avevano la possibilità, era meglio non farsi beccare. Se nessuno la fermava prima, Morrigan avrebbe toccato la spalla di Shion e questo sarebbe stato il primo a sparire, sotto gli occhi degli altri. Il fioraio avrebbe sentito come qualcosa avvolgerlo, una sensazione di freschezza come se fosse passato sotto una cascata, ma senza bagnarsi.
    Avrebbe poi fatto la stessa cosa con Junko, sfiorandole il braccio, leggermente incerta, come se temesse che le avrebbe dato fuoco appena la toccava, poi anche a Momo e Indra, ed infine se stessa.
    »Energia: 425 - 135 »Forza: 20 »Quirk: 188 »Agilità: 182



    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Liv: 5
    • Status: Illesa.
    • Tecniche usate: Lonely Ghost x4 ; Phantom Cloak

    • Equipaggiamento:
    Coltelli da lancio [Offensivo]
    Un doppio set da tre coltelli da lancio ciascuno d'acciaio da 20cm dal colore nero opaco, con 11cm di lama a doppio filo. Il manico è leggermente più stretto rispetto alla parte terminale ed è forato da una serie di tre buchi in modo tale da alleggerirne il peso. Sono perfettamente bilanciati ed aereodinamici, il che li rende eccezionali armi da lancio. Possono essere scagliati oppure all'occorrenza essere branditi come comuni lame. Sono inseriti in una custodia di cuoio contenente tre lame ciascuna, dotate di cinghie comodamente allacciabili alle cosce oppure alla vita, in modo da poter essere estratti e lanciati facilmente.
    Peso: [1]
    Anti-Gas Mask [Difensivo]
    Descrizione. Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.
    Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie
    - [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    Peso: [1]
    Durata: 3 role

    • Lista tecniche:
    Phantom Cloak [Livello 1] [Costo 15 (+10) PE]
    Morrigan crea una bolla in grado di rendere invisibile se stessa, essa la seguirà ovunque vada.
    Lonely Ghost [Livello 2] [Costo 30 (+10) PE]
    Morrigan, poggiando il palmo della mano su una persona crea una bolla che l'avvolge, rendendola invisibile. La bolla seguirà la persona fino ad un raggio di 3 metri di distanza da Morrigan, raggiunto il limite scompare.
    Specter Trick [Livello 2] [Costo 30 (+10) PE]
    Toccando un qualsiasi oggetto, Morrigan crea una bolla che lo rende invisibile. Se l'oggetto viene lanciato la bolla scompare raggiunti i tre metri di distanza da Morrigan.
    Ghost Bullet [Livello 2] [Costo 30 (+10) PE]
    Morrigan lancia una bolla di piccole/medie dimensioni fino ad una distanza di tre metri, che renderà invisibile l'oggetto da lei designato.

    contatti
     
    .
  15.  
    .
    Avatar

    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

    Group
    Administrator
    Posts
    5,203
    Location
    Nasuverse.

    Status
    Anonymous
    lSqw5Th
    TSUBAKI ; NARCISO
    Sebbene non fossero affamati, dato che Junko non li aveva comunque lasciati morire di fame in gabbia per tre giorni consecutivi, i coniglietti, soprattutto i nuovi giunti, diedero segno di apprezzare la lattuga di Shion, cominciando a rosicchiarla con gli incisivi a punta. Non successe proprio lo stesso, invece, per l'improvvisa avventatezza di Moumoku, tanto che il povero malcapitato che aveva finito per essere sua vittima per poco non le azzannò la mano, prima di ritrarsi spaventato, arricciando ali e coda.
    Quella era per certo una svolta inaspettata. Da tre erano diventati cinque, ed ancora nessuno aveva idea di quale fosse la loro provenienza. Al momento però, avevano un'urgenza più pressante della quale occuparsi: il rumore del treno si era dissolto rapidamente, ma ignorare la questione era tutt'altro che saggio. Junko e Indra, tuttavia, dopo lo stupore iniziale, non diedero nessun altro segno d'allarme, dando dimostrazione di avere - forse - una certa esperienza in materia, oltre che parecchio sangue freddo. E sebbene l'agitazione intrinseca provata dai ragazzi fosse comprensibile, Junko non perse certo occasione per rimbeccarli dal primo all'ultimo, Momo per cominciare. Non lo faceva di proposito, chiaro, ma era il suo carattere e le veniva naturale, tanto che costrinse anche il ragazzo con i capelli blu ad intervenire, a mitigare le acque come sempre.
    «Ma cosa vuoi gonfiare, ridotta a quel modo! Non sei neanche in grado di tenere testa a me e vuoi affrontare un eroe!»
    «Nee-chan. Rude
    Sì, sebbene Indra fosse più grande di lei chiamava comunque Junko "One-chan", per il semplice motivo che la bionda era arrivata prima. Tsubaki scosse la testa e incrociò le braccia sotto al seno. «Tch. Bah, non c'è bisogno di allarmarsi. Basta non farsi trovare, it's not rocket science. Possibile che sia lei l'unica ad avere un neurone in testa? — rincarò, indicando Morrigan. — È meglio evitare il conflitto armato quando si può.» rispose, forse centrando anche i dubbi di Shion che, per quanto legittimi, dal suo punto di vista non avevano molto senso. Junko era davvero cambiata, anni fa sarebbe stata la prima a lanciarsi contro il nemico a testa bassa: aver assistito alla morte di sua madre doveva averle insegnato molto, ma quello rimaneva il suo modo principale di comunicare con gli altri. Non il migliore, no, ma Junko era cresciuta con la consapevolezza di non esser mai stata voluta dalla sua famiglia di sangue e aveva costruito la sua intera personalità sulla certezza di non aver bisogno né di loro né degli altri: ad aver arginato quella diga erano davvero in pochi.
    Sapeva di essere diventata più forte, proprio con lo scopo di non dover vedere ciò che era successo alla Madame a nessun altro membro dell'Eden, e anche per questo gli eroi li arginava volentieri. Fermò Morrigan appena in tempo, sporgendosi in avanti ed afferrandole il polso per impedirle di usare il quirk. «Conserva le energie per dopo. Dal rumore direi che sono almeno due o tre piani sopra di noi, siamo più che al sicuro per il momento.» spiegò. La metropolitana di Shinjuku si sviluppava più o meno una decina di piani, ed i binari erano quasi infiniti. Non sapeva quanto tempo avrebbero dovuto inseguire quei conigli ancora, ed era meglio che nessuno finisse subito le energie.
    Forse avrebbero sul serio dovuto discutere un piano sul da farsi, ma Junko non aveva neanche chiuso la bocca che Indra prese parola.
    «Zoppica.» osservò, curioso, lo sguardo posato sul coniglio che solo qualche attimo prima era sfuggito alla furia passiva-aggressiva della sorella minore. Ed effettivamente era vero. Alla fioca luce del cellulare di Junko si vedeva appena, ma su una delle zampe anteriori dell'animaletto campeggiava un graffio.
    Non recente, ma c'era.
    Indra si chinò su un ginocchio per osservare meglio: aveva un ottimo spirito d'osservazione, ma spesso si rivelava una brutta arma a doppio taglio che svelava dettagli di cui, in una situazione del genere, avresti fatto a meno. Già, perché era ferito? C'era qualcosa che non lo convinceva nell'intera esistenza di quegli animali, e più si avvicinavano alla soluzione di quel mistero più non era sicuro di volerci vedere del tutto chiaro.
    Le faccende in cui era o era stata immischiata Aogiri non erano mai buone faccende.
    Ad ogni modo, non ebbero molto tempo per eventuali digressioni, perché, finita di rosicchiare la lattuga, i coniglietti ripresero a muoversi, stavolta in branco. Prima che sfuggissero tutti, tuttavia, Indra ne acchiappò uno per la colottola, quello che aveva mordicchiato gli anfibi di Shion, che scosse le ali scontento, si rialzò in piedi e lo mollò in braccio al fioraio.
    «Attento a non farti mordere, non mi sembra apprezzino molto il contatto umano, mh? — mormorò, prima di rivolgersi alla sorella, che aveva osservato la scena in silenzio. — Tsubaki. Vorrei andare avanti io, se è tutto tranquillo mi faccio raggiungere. How does it sound
    Da dietro la sua maschera, Junko sbuffò come un treno a vapore in corsa: inutile dirlo, l'idea non piaceva per niente, ma erano una persona in più rispetto a quelle previste, e talvolta potenziali rischi e benefici andavano valutati con attenzione.
    «Hai dieci minuti. — asserì, imperativa, mentre il ragazzo annuiva, per poi voltarsi verso Morrigan. — Columbine, va' con lui.»
    A volerla vedere con obiettività, non era proprio una divisione ottimale: possedevano entrambi dei quirk molto distruttivi, ma i loro caratteri li portavano ad usarli in maniera quasi diametralmente opposta.
    Junko era aggressiva, distruttrice nata, Indra invece era preciso, glaciale e più portato a proteggere che attaccare. In un'eventuale situazione di pericolo la prima avrebbe pensato ad annientare il nemico senza riguardi, il secondo a proteggere sé stesso e i suoi alleati. Mandare i due scudi, Indra per un motivo, Morrigan per un altro, in avanscoperta era ottimale per loro due, ma lasciava completamente scoperto l'altro gruppo. A dimostrazione delle tattiche aggressive e sbilanciate di Junko.
    Indra non protestò, rivolse un sorriso a Morrigan e le fece cenno di seguirlo, mentre allungava alla bionda un piccolo cristallo di ghiaccio, dal volume di pochi centimetri quadrati. Era un vecchio trucco che aveva imparato anni fa: se il cristallo si fosse rotto prima dello scadere dei dieci minuti voleva dire che era successo qualcosa, e che dovevano raggiungerlo in fretta. Follow the white rabbit, insomma.




    L'atmosfera della metro continuava a rimanere cupa; anche avendo acceso la torcia del proprio telefono, l'oscurità faceva da padrona, e nel buio si udivano rumori poco rassicuranti. Era probabile che ci fossero anche animali meno carini dei conigli con le ali, in giro.
    Allontanatosi con Morrigan, la situazione prese una svolta inaspettata in fretta. Indra era una persona che difficilmente provava disagio, anche insieme ad una persona appena conosciuta e, avendo messo in conto di andare avanti da solo, avere la ragazza dai capelli rosa a fargli compagnia era una piacevole aggiunta che almeno lo distraeva da pensieri troppo cupi. Poco prima, Morrigan aveva indovinato, era probabile che Indra l'empatia l'aveva persa assieme all'occhio sinistro, ma era molto bravo a far finta di esserlo.
    «Sai, di solito ai nuovi arrivi chiedo come mai hanno scelto di unirsi all'Eden, ma immagino che nel tuo caso sarebbe appena antipatico da parte mia.» mormorò, dopo qualche istante che camminavano in silenzio. Dal punto nel quale si trovavano con Junko avevano percorso appena una ventina di metri, seguendo i coniglietti, ed erano sfociati in una piazza sotterranea della stazione, piena di negozi dalle vetrine rotte e vandalizzate.
    «Quindi... te ne sei pentita? Tranquilla, non lo dirò a Tsubaki, so mantenere i segreti. — disse, facendole un occhiolino complice. D'altronde Indra era un baule di segreti, per via del lavoro che faceva la gente si confidava un sacco spesso con lui. — So che non si comporta nel migliore dei modi, ma credimi, in realtà le stai simpatica, o ti avrebbe lasciato nelle zampe della Yakuza.» rise. Stava usando un tono molto casual, ma non era distratto, si stava guardando intorno con molta attenzione, ma non c'erano altro che cocci e vetri rotti.
    «Pensi di andartene una volta finito di pagare il debito?» chiese. Sì, era conscio che potesse essere leggermente improbabile, ma sognare era ancora gratis. In realtà anche lui era entrato a far parte dell'Eden con l'intento di andarsene una volta trovato quel che cercava, solo che... beh, primo non l'aveva ancora trovato, secondo, si era affezionato e dato che ormai a legarlo al suo passato rimaneva poco o niente, aveva cambiato idea.
    Per quanto si potesse dire, l'Eden era senza ombra di dubbio un'organizzazione criminale, ma prima di quello era una famiglia, e molto spesso si creavano rapporti che a volte ti saresti sognato anche in una famiglia vera.
    Fu improvviso, nel bel mezzo delle loro chiacchere, il coniglio in testa al gruppo svoltò di colpo, seguito dagli altri tre, e con un salto s'infilò in mezzo alla vetrina rotta di quella che un tempo doveva esser stata un'edicola. Un'ombra si mosse nel buio, Indra la percepì con la coda dell'occhio e il suo istinto lo portò a raggiungere immediatamente il fodero della spada, pur senza sfoderarla, puntando al contempo la torcia in quella direzione. Eppure, quello che vide, fu abbastanza da fargli sgranare gli occhi e lasciarlo senza parole.
    «Non...» Indra si ammutolì. Non sapeva cosa dire.



    Dall'altra parte non dovettero aspettare molto: di minuti non ne erano passati nemmeno cinque, che il piccolo cristallo sul palmo di Junko si frantumò in una miriade di schegge di ghiaccio, facendo intuire ai presenti che era successo qualcosa. Indra aveva lasciato uno dei conigli con loro proprio affinché potessero raggiungerlo senza problemi, visto che sembravano seguire tutti un punto preciso, manco fossero una bussola. E tenerlo buono non era stato per niente facile, lattuga o meno, Shion aveva avuto il suo bel da fare. Aveva cominciato ad agitarsi quando aveva visto sparire i suoi compagni, quindi non appena Junko gli disse che finalmente poteva liberarlo forse persino il fioraio si sarebbe sentito sollevato.
    La bionda ci credeva a stento. Si era sempre fidata dell'intuito di Indra, ma... possibile ci avesse preso e che fosse davvero una trappola? Junko sapeva che quel cristallo, per rompersi, doveva percepire una variazione nello stato d'animo di Indra. Non sapeva come riuscisse a farlo, era un'abilità che aveva sviluppato nel corso degli anni, ma non l'aveva mai visto fallire una volta. Se era successo qualcosa così in fretta, tale che il cristallo si era rotto subito era probabile che c'entrassero gli uomini in nero di Deep Void, non conosceva nient'altro che avrebbe potuto fra preoccupare il fratello così tanto.
    «Aster, controlla che non si perda! — esordì Junko, riferendosi a Moumoku, che tra l'altro visto la quasi totale assenza di luce doveva essere molto a suo agio lì. — Muoviamoci.»
    Follow the white rabbit.
    Lo sorpresa di Junko, tuttavia, non finì lì e fu ancora maggiore quando, raggiunto il gruppo di Indra in tutta fretta, nel vederli dapprima da lontano, non solo si accorse come sembrassero star bene, ma che non erano in due, ma in tre.
    La terza ombra era inginocchiata a terra e le sagome dei coniglietti la circondavano. Indra la illuminava con la debole luce della sua torcia, ma la situazione fu chiara soltanto quando Junko riuscì a scorgerne la faccia: era un ragazzo, con dei lunghi capelli chiari, vestito di nero, la maglia strappata in corrispondenza delle scapole, dove aveva una sorta di strano mantello marrone. Assurdo. Junko si sentì come se l'avessero riportata indietro di mesi. E oltre lei, l'unica che aveva la facoltà di riconoscerlo era proprio Morrigan. «Tu sei... il mutant dell'asta.»
    Junko • Livello #9 • ✿✿✿ • Indra • Livello #7 •
    lSqw5Th


    CITAZIONE
    Visto che Junko le ha impedito di usare le sue tecniche, Morrigan può recuperare la propria energia.
    contattiwww
     
    .
47 replies since 16/5/2021, 17:00   1927 views
  Share  
.
Top
Top